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Bomba a San Severo, allarme racket

Pubblicato: lunedì, 14 gennaio 2013 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Preso di mira un imprenditore di alimentari – Dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica

La criminalità di San Severo non si concede soste.

E stavolta alza il tiro a mo’ di sfida. Una bomba carta è stata fatta esplodere davanti all’abitazione di un commerciante di alimentari di San Severo.

 
L’ordigno è stato piazzato nella notte tra venerdì e sabato poco dopo la conclusione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto venerdì nella sala rossa di Palazzo dei Celestini, sede dell’amministrazione comunale del centro foggiano.

 
Un comitato a cui avevano preso parte anche il prefetto di Foggia Luisa Latella e i vertici delle forze dell’ordine, deciso proprio per affrontare il tema della sicurezza a San Severo dopo i recenti attentati e l’escalation delle rapine.

 
E questa ennesima bomba ha il sapore della sfida allo Stato e alle istituzioni e il sintomo di una criminalità che non avrebbe paura. Venerdì notte l’ordigno rudimentale è stato piazzata davanti alla porta blindata dell’abitazione.

 
Una esplosione che ha danneggiato l’ingresso ma che ha provocato tanta paura e apprensione tra i residenti della zona, molti dei quali sono scesi in strada preoccupati.

 

Un «avvertimento» messo a segno poche ore dopo la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui è stato affrontato soprattutto il problema degli attentati in città. Sono stati una mezza dozzina quelli che si sono verificati nel solo mese di dicembre: tra gli obiettivi degli attentatori non c’erano solo negozi.

 
Il 30 dicembre un ordigno rudimentale è esploso a poca distanza dal centro storico, in vico Sant’Agostino, davanti all’abitazione di un avvocato; il primo gennaio, invece, due bombe carte sono state fatte esplodere sotto l’automobile del segretario cittadino del Partito della Rifondazione Comunista, Umberto Porrelli.

 
Una situazione di emergenza tra i commercianti ma anche, evidentemente, tra gli stessi cittadini che chiedono maggiore sicurezza e protezione.

Intanto nel corso del Comitato straordinario alle associazioni di categoria, alcune delle quali presenti, è stato chiesto un maggiore impegno a denunciare fenomeni di illegalità.

 

Perché se è vero che numerosi sono gli attentati messi a segno negli ultimi tempi, alle forze dell’ordine non arrivano denunce di tentate estorsioni.

 
Della situazione di San Severo se ne continuerà a parlare nei prossimi giorni in Prefettura dove è stato organizzato un incontro per verificare la possibilità per il Comune di poter accedere ai finanziamenti dei Pon Sicurezza.

 
In questo caso si potrebbe ampliare il sistema di videosorveglianza già attivo.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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