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MANFREDONIA – Pesca: mercoledì vertice in prefettura

Pubblicato : domenica, 10 febbraio 2013

Dopo la mancata erogazione della Cig per il primo trimestre del 2012

 

Il prefetto di Foggia, Luisa Latella, ha convocato per le 10,30 di mercoledì 20 febbraio un tavolo per esaminare con la dovuta attenzione le problematiche connesse alla mancata erogazione, riferita al comparto ittico, della cassa integrazione guadagni in deroga (Cig)per il primo trimestre del 2012.

Invitati a partecipare l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, agricoltura, caccia e pesca,
Dario Stefàno, il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, il direttore provinciale Inps, il comandante della Capitaneria di porto di Manfredonia, Francesco Staiano, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali del settore pesca Flai, Cigl, Fai e Cisl, e il presidente delle Federcoopesca.

da Daunia News

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VICO DEL GARGANO –c’è il commissario prefettizio

Pubblicato : mercoledì, 6 febbraio 2013

E’ Daniela Apote, nominata dal prefetto di Foggia

Il prefetto di Foggia, Luisa Latella, ha nominato Daniela Apote, già vice prefetto, commissario prefettizio del Comune di Vico del Gargano.

 
La decisione è scaturita a seguito delle dimissioni del sindaco Pierino Amicarelli (nella foto), con conseguente scioglimento del consiglio comunale.

 

Nel centro garganico non c’erano più le condizioni a riformare la maggioranza. Governo-Amicarelli (un plebiscito la sua elezione) durato la miseria di pochi mesi.
da Daunia News

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Torremaggiore – Mancata pubblicazione determine a Torremaggiore, esposto

Pubblicato : mercoledì, 6 febbraio 2013

Antonio Gualano (ST@)

“MANCATA pubblicati di Atti amministrativi su Albo Pretorio online da parte del Comune di Torremaggiore, esposto denuncia al Prefetto di Foggia del Comitato Civico “ViviAMO TORREMAGGIORE, legalmente rappresentato dal dott. Gualano Antonio.

 

“Premesso che l’Art. 32 della Legge 69/2009 impone agli Enti locali la pubblicazione online di tutti gli Atti amministrativi a partire dal 01-01-2011, essendo l’Albo Pretorio cartaceo divenuto, dalla stessa data, privo di effetto di pubblicità legale.

 
Premesso che il Comma 1 Art. 18 della Legge 134/2012 impone agli stessi ‘la pubblicità sulla rete internet, ai sensi del presente articolo e secondo il principio di accessibilità totale’, della ‘Concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere di cui all’art.12 Legge 7 Agosto 1990 n.241 ad enti pubblici e privati’; che al Comma 2 dello stesso Art 18 sono elencate le modalità di pubblicazione dell’Ente obbligato, tra cui, alla lettera f), l’obbligo del Link al documento selezionato; che al Comma 5 si legge tra l’altro che “la pubblicazione ai sensi del presente articolo costituisce condizione legale di efficacia” e che ‘la sua eventuale omissione o incompletezza è rilevata d’ufficio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile per l’indebita concessione o attri-buzione del beneficio economico’”, scrive Gualano.

 

“Tutto ciò premesso per significarLe che, sul Sito istituzionale del Comune di Torremaggiore non è possibile accedere agli Atti delle Determine dirigenziali, se non come mero indice in Elenchi Determine dell’Albo Pretorio online. Mentre, aprendo in Homepage la pagina ‘

 

Trasparenza,valutazione e merito’ e cliccando sul Link ‘Amministrazione aperta (Art.18 L.134/2012)’ si apre una griglia con le Determine dirigenziali, ma pubblicate in modo incompleto, poiché manca il Link che porta ad aprire il documento selezionato.
Tutti questi Atti non sono consultabili.

Dall’ entrata in vigore della Legge 69/2009 e cioè dal 01-01-2011, il Comune di Torremaggiore ha omesso la pubblicazione online di oltre 3.000 DETERMINE DIRIGENZIALI, di cui n. 169 dal 01-01-2013, nessuna delle quali ha perfezionato il concetto di Efficacia legale, attraverso la pubblicazione online”.

“Voglia pertanto, Sig. Prefetto, adottare tutti gli atti che Lei dovesse ritenere opportuni, affinché venga superata questa annosa questione, che tiene il Comune di Torremaggiore forse all’ultimo posto tra i Comuni della nostra provincia, in quanto a trasparenza amministrativa, in contrasto con le norme vigenti.

 
Questo Comitato resta fiducioso in una Sua iniziativa, e se il caso, anche di natura perentoria, nei confronti del Comune di Torremaggiore”, termina il referente del Comitato civico.
da Stato Quotidiano

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Immigrati bloccano Viale XXIV Maggio

Pubblicato : mercoledì, 6 febbraio 2013

PROTESTANO CONTRO LO SGOMBERO DI QUESTA MATTINA

Immigrati bloccano Viale XXIV Maggio

Immigrati bloccano Viale XXIV Maggio

Donne con bambini, ma anche uomini seduti lungo le strisce pedonali del Viale della Stazione
Manifestazione da parte degli stranieri che nelle scorse settimane dormivano in rifugi di fortuna realizzati nei pressi dell’aeroporto di Borgo Mezzanone dove sorge il Cara

Insolita forma di protesta questo pomeriggio da parte di un gruppo di stranieri residenti dell’albergo diffuso di Torre Guiducci.

 

Uomini ma anche donne con bambini in braccio seduti sulle strisce pedonali di viale XXIV maggio a Foggia, bloccando la circolazione stradale.

 

A manifestare sono stati gli immigrati sgomberati questa mattina dall’albergo diffuso Torre Guiducci, stessi stranieri che nelle scorse settimane dormivano in rifugi di fortuna realizzati nei pressi dell’aeroporto di Borgo Mezzanone dove sorge il Cara, il Centro di accoglienza richiedenti asilo.

 

Nei giorni scorsi però la Prefettura di Foggia ha sgomberato tutta l’area limitrofa al campo di accoglienza chiudendo anche alcuni varchi che erano stati realizzati nelle rete del Cara: varchi attraverso cui molti stranieri riusciva a entrare illegalmente nel campo.

 

Gli stranieri, tra cui anche alcuni bambini, chiedono una sistemazione per la notte.

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Fallimento AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa.

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Gent.mo Direttore

al fine di consentire la più completa informazione sul caso AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa, Le giro la mail appena inviata al Sindaco, Prefettura.
Cordiali saluti
Il curatore fallimentare
Mirna Rabasco

“In data odierna la scrivente ha ricevuto un sms con cui il Sindaco ha comunicato quanto segue “Ha bisogno di pararLe la dott.ssa Aponte della Prefettura”.
Ragion per cui la scrivente ha tempestivamente telefonato alla dott.ssa Aponte, che ha chiesto delucidazioni sulla situazione dei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori ex dipendenti delle società fallite.
Tali chiarimenti sono stati rivolti anche agli Assessori, Lisi e Cavaliere, a cui telefonicamente la scrivente ha precisato di aver regolarmente pagato gli stipendi di novembre scorso, e che ieri, 21 dicembre, dopo le ore 12,00, è stata accreditata la somma di euro 500.000,00 sul conto corrente intestato al fallimento, somma il cui mandato è stato emesso lunedì scorso, 17 dicembre.
La scrivente ha, altresì, appreso nel corso delle predette conversazioni telefoniche, che in data odierna sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data valuta 27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme.
L’ulteriore importo di euro 1.100.000,00 circa, comunicato sempre telefonicamente, potrebbe essere disponibile il 15 gennaio 2013.
Le innanzi dette somme costitiscono l’importo residuo del corrispettivo che il Comune di Foggia, in più occasioni, si era impegnato a versare prima di Natale.
Attualmente la procedura deve pagare le retribuzioni e gli oneri accessori relativi ai primi 15 giorni di dicembre 2012, alle competenze di novembre e ai ratei di tredicesima e quattordicesima pari a:
1. circa euro 1.600.000,00 per AMICA spa;
2. circa euro 600.000,00 per DAUNIA AMBIENTE spa.
Nel mese di gennaio la procedura dovrà ancora versare l’IVA di dicembre (pari a circa euro 300.000,00) e le competenze di dicembre per ulteriori 1.000.000,00 di euro e le restati spese dell’esercizio provvisorio pari a euro 200.000,00 circa per i fornitori.
Questi obblighi potranno essere onorati solo con il puntuale pagamento da parte del Comune delle somme per le quali si è impegnato formalmente altrimenti potrebbe esservi il rischio che la procedura fallimentare non paghi tutti i crediti prededucibili maturati durante il fallimento.
Alla luce di tutto quanto innanzi precisato e conseguente alle numerose sollecitazioni telefoniche ricevute dalla scrivente ad opera degli ex dipendenti e di alcuni giornalisti, a cui è stata data notizia della emissione dei due nuovi mandati di complessivi euro 1.200.000,00, si invita il Signor Sindaco del Comune di Foggia a chiarire la situazione al fine di evitare incomprensioni.
Distinti saluti

Mirna Rabasco”

Il curatore fallimentare di AMICA e Daunia Ambiente

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FOGGIA – lo shopping? – Tra i cumuli di rifiuti

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Sarà un Natale tra i rifiuti.

Ed è una delle fotografie più tristi mai scattate a Foggia.

La città continua ad essere sommersa dal «pattume» anche se ieri, grazie al lavoro realizzato da alcune ditte private, dalla Sia di Cerignola e dall’Ase di Manfredonia oltre che dai volontari della Protezione civile, qualche cassonetto è stato svuotato: dal rione San Lorenzo ad alcune strade del centro il lavoro straordinario si è visto anche se insufficiente perché l’accumulo di rifiuti avvenuto nell’ultima settimana è tale che bisogna mettere in campo squadre in grado di raccogliere molto di più di quanto non facevano Amica e Daunia ambiente con il lavoro ordinario.
L’unità di crisi presso il Comune non conferma ma è probabile che qualche intervento per alcune ore sarà svolto anche domani e il 26, giorno di Santo Stefano.

Tuttavia non basta.

Ecco perché il Wwf chiede al prefetto di Foggia, Luisa Latella, l’utilizzo dell’Esercito. «I rifiuti abbandonati per strada non costituiscono solo una vergogna.
Essi rappresentano un pericolo reale per la dispersione di liquidi maleodoranti, il rischio di incendi con emissione di fumi particolarmente dannosi, la possibilità di diventare focolai di infezione, l’incremento di topi e insetti.

Ma vi è un ulteriore danno che procura questa perenne emergenza rifiuti. Come confermato dall’ultimo posto di Foggia in Puglia per la raccolta differenziata, sta compromettendo tutto quello che faticosamente è stato fatto per abituare i cittadini ad attuare tale raccolta.
Nell’immediato occorre ripulire urgentemente le strade ricorrendo senza incomprensibili esitazioni ai mezzi di rimozione dell’esercito, affidando poi alla Sia e all’Ase il servizio ordinario fino all’avvio dell’accordo con Amiu.

A mali estremi si ricorre, infatti, a rimedi estremi», spiega il presidente Carlo Fierro.

Tutto questo mentre la curatrice fallimentare di Amica e Daunia ambiente, Mirna Rabasco, fornisce una serie di cifre e afferma, in una nota inviata anche alla prefettura, di aver in sostanza ricevuto i 500mila euro con valuta 21 dicembre mentre «si è appreso nel corso delle conversazioni telefoniche, che in data odierna (il riferimento è al 22 dicembre, ndr) sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data valuta 27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme».
Insomma, se non arrivano i fondi non ci sarà alcun pagamento anticipato di stipendi e tredicesime da parte della curatela.

Restano però quei 500 mila euro che potevano essere utilizzati per qualche acconto in favore dei dipendenti licenziati.
Del resto, in questi mesi si è continuamente fatto riferimento alla «condizione» dei lavoratori.
Questa era una buona occasione per confermare questa preoccupazione, anche se la procedura della curatela, sul piano formale, non fa una grinza.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Amica, la curatela fallimentare: «Mongelli chiarisca la situazione dei pagamenti»

Pubblicato : domenica, 23 dicembre 2012

In gioco i soldi che i lavoratori anche di Daunia Ambiente aspettano di percepire

La Rabasco scrive al Prefetto e al primo cittadino

La curatrice fallimentare di Amica, Mirna Rabasco, e il sindaco Mongelli

Non possiamo pagare i lavoratori di Amica e Daunia Ambiente perché non abbiamo ancora avuto i soldi dal Comune.

Questa è la sostanza di una lettera che la curatrice fallimentare delle due aziende fallite ha inviato al Prefetto di Foggia e al Sindaco per chiedere di fare chiarezza sulla reale disponibilità dei 3 milioni e 300 mila euro che, secondo la Rabasco, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto versare prima di Natale.

Una delle ragioni delle forti agitazioni dei 355 lavoratori licenziati di Amica e Daunia Ambiente è la mancata riscossione degli stipendi e delle tredicesime, sotto Natale.

Il Comune dice di aver effettuato i mandati di pagamento delle somme dovute alla curatela fallimentare, e l’esistenza dei mandati è oggettivamente riscontrata, quindi vera.

La curatrice fallimentare, Mirna Rabasco, però sostiene che quelle somme sono ancora indisponibili e pertanto non può procedere alla liquidazione delle spettanze dovute ai lavoratori prima dell’incasso.

Ecco, di seguito, la lettera che la Rabasco ha inviato alla Prefettura e al sindaco di Foggia per chiedere che si faccia chiarezza.

«”In data odierna la scrivente ha ricevuto un sms con cui il Sindaco ha comunicato quanto segue “Ha bisogno di pararLe la dott.ssa Aponte della Prefettura”.

Ragion per cui la scrivente ha tempestivamente telefonato alla dott.ssa Aponte, che ha chiesto delucidazioni sulla situazione dei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori ex dipendenti delle società fallite.

Tali chiarimenti sono stati rivolti anche agli Assessori, Lisi e Cavaliere, a cui telefonicamente la scrivente ha precisato di aver regolarmente pagato gli stipendi di novembre scorso, e che ieri, 21 dicembre, dopo le ore 12,00, è stata accreditata la somma di euro 500.000,00 sul conto corrente intestato al fallimento, somma il cui mandato è stato emesso lunedì scorso, 17 dicembre.

La scrivente ha, altresì, appreso nel corso delle predette conversazioni telefoniche, che in data odierna sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data  valuta  27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme.

L’ulteriore importo di euro 1.100.000,00 circa, comunicato sempre telefonicamente, potrebbe essere disponibile il 15 gennaio 2013.

Le innanzi dette somme costitiscono l’importo residuo del corrispettivo che il Comune di Foggia, in più occasioni, si era impegnato a versare prima di Natale.

Attualmente la procedura deve pagare le retribuzioni e gli oneri accessori relativi ai primi 15 giorni di dicembre 2012, alle competenze di novembre e ai ratei di tredicesima e quattordicesima pari a: circa euro 1.600.000,00 per AMICA spa;  circa euro 600.000,00 per DAUNIA AMBIENTE spa.

Nel mese di gennaio la procedura dovrà ancora versare l’IVA di dicembre (pari a circa euro 300.000,00) e le competenze di dicembre per ulteriori 1.000.000,00 di euro e le restati spese dell’esercizio provvisorio pari a euro 200.000,00 circa per i fornitori.

Questi obblighi potranno essere onorati solo con il puntuale pagamento da parte del Comune delle somme per le quali si è impegnato formalmente altrimenti potrebbe esservi il rischio che la procedura fallimentare non paghi tutti i crediti prededucibili maturati durante il fallimento.

Alla luce di tutto quanto innanzi precisato e conseguente alle numerose sollecitazioni telefoniche ricevute dalla scrivente ad opera degli ex dipendenti e di alcuni giornalisti, a cui è stata data notizia della emissione dei due nuovi mandati di complessivi euro 1.200.000,00, si invita il Signor Sindaco del Comune di Foggia a chiarire la situazione al fine di evitare incomprensioni».

 

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Dura denuncia del consigliere comunale Leonardo De Santis : «Democrazia sotto schiaffo, il Prefetto chieda l’invio dell’esercito a Foggia»

Pubblicato : sabato, 22 dicembre 2012

All’amministratore di SEL è stato impedito di intervenire nell’ultimo consiglio

De Santis parla di “inquinamento ambientale” da parte di alcuni personaggi che hanno assediato la riunione consiliare.
«Senza nascondere i timori che nascono da questi atteggiamenti pubblici, figuriamoci se avvenissero in privato, ritengo sia necessario fare una diffida pubblica nei confronti dei soggetti intervenuti nella seduta del consiglio, e chiedo di riferire sull’accaduto», dice al Prefetto De Santis.
A Foggia la democrazia è stotto schiaffo.
Lo denuncia il consigliere comunale di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) Leonardo De Santis, in una lettera al Prefetto di Foggia Luisa Latella, a cui chiede di essere ascoltato, e alla quale chiede di far intervenire l’esercito per ristabilire le regole della convivenza civile, salvate anche per la normale raccolta dei rifiuti da parte degli operatori ecologici di Cerignola e Manfredonia costretti ad effettuare il servizio scortati dalla Polizia Municipale.
De Santis solleva l’attenzione sul clima che si respira tra gli stessi ex dipendenti di Amica, ammorbato da facinorosi.

da Il Mattino di Foggia
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Vicenda Amica, ecco le ragioni della denuncia contro Mongelli e la Gentile

Pubblicato : sabato, 22 dicembre 2012

Le accuse presunte sono per truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici

Il sindaco Mongelli e il presidente di Amiu, Grandaliano

L’esposto riguarda anche il presidente e il direttore di Amiu, Grandaliano e Di Biase

La denuncia è rivolta a censurare una serie di atti e comportamenti di indubbia rilevanza penale, con gravissimi danni economici e morali causati nei confronti non solo dei lavoratori denunzianti e di altri centinaia di ex dipendenti delle fallite aziende pubbliche Amica spa e Daunia Ambiente spa, ma anche nei confronti dell’intera cittadinanza foggiana», dice l’avvocato De Michele.

“Non solo ci sono violazioni delle regole che governano la materia, ma qui c’è in gioco la dignità di una popolazione”.

Così l’avvocato Vincenzo De Michele motiva la decisione di presentare un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Foggia in cui vengono contenute delle presunte irregolarità nella trattativa tra il Comune di Foggia, socio unico della fallita Amica spa, e l’Amiu, la società in house del Comune di Bari che dovrebbe rilevare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel capoluogo dauno.

L’avvocato De Michele rappresenta 12 ex lavoratori di Amica, tra cui Vincenzo Iascone della Fiadel, l’unico sindacato a non aver sottoscritto l’accordo con Amiu di Bari saltato dopo l’esito del primo referendum che ha respinto la proposta.

 

“La denuncia è rivolta a censurare una serie di atti e comportamenti – si legge nell’esposto che è stato inviato anche al prefetto di Foggia Luisa Latella ed al Servizio ispettivo della direzione territoriale del Lavoro di Foggia – di indubbia rilevanza penale, con gravissimi danni economici e morali causati nei confronti non solo dei lavoratori denunzianti e di altri centinaia di ex dipendenti delle fallite aziende pubbliche Amica spa e Daunia Ambiente spa, ma anche nei confronti dell’intera cittadinanza foggiana privata di un servizio pubblico essenziale quale la raccolta integrata dei rifiuti nel Comune di Foggia e dello stesso Ente locale, posti in essere, in associazione tra di loro, da Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, da Gianfranco Grandaliano, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Amiu spa di Bari, da Antonio Di Biase, direttore generale dell’Amiu, da Elena Gentile, assessore regionale al Lavoro della Regione Puglia e da quanti altri hanno concorso ai fatti delittuosi, per i reati di truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici”.

da Il Mattino di Foggia

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Borgo Mezzanone, selezione per 40 posizioni per CRI

Pubblicato : giovedì, 20 dicembre 2012

CARA Borgo Mezzanone, esterno archivio (ST)

Foggia/Manfredonia

PROCEDURA selettiva pubblica, per titoli e colloquio, per il reclutamento, con contratto di lavoro a tempo determinato ed a tempo pieno, di n. 40 Assistenti Socio – Sanitari – Area B, posizione economica B1 del profilo socio – sanitario, da assumere per le esigenze del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Borgo Mezzanone (Foggia ) della Croce Rossa Italiana, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana IV serie speciale ” Concorsi ed Esami ” n. 97 dell’11 dicembre 2012. Scadenza dei termini per la presentazione delle domande 10 gennaio 2013.

IL BANDO

 

Si ricorda che, dopo una lunga controversia giudiziaria con Connecting People, Cri era tornata a gestire il Cara di Mezzanone dall’8.02.2012. A fine febbraio 2013, la stessa CRI lascerà la gestione, con bando della Prefettura attualmente in corso (scadenza 21 gennaio) per le rispettive adesioni. Possibile che la stessa Croce Rossa partecipi al bando per proseguire nella gestione.
da Stato Quotidiano

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Mongelli promette ai lavoratori AMICA: «L’AMIU di Bari vi assorbirà tutti»

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Nuovo referendum tra le maestranze, che questa volta accettanno le condizioni baresi

Durante i lavori dell’assise i dipendenti che dal 15 dicembre sono senza lavoro hanno informato il primo cittadino che durante una delle tante riunioni, il prefetto di Foggia avrebbe detto ad una delegazione di lavoratori che se anche dal referendum dello scorso 13 dicembre fossero prevalsi i voti a favore, le maestranze si sarebbero potute trovare nella medesima situazione in quanto non c’erano i tempi tecnici che dovrebbero intercorrere tra i licenziamenti e le nuove assunzioni fatte da Amiu

“Nel contratto di servizio che il Comune di Foggia stipulerà con Amiu, verrà inserita la clausola che prevede l’assorbimento di tutti i lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.

Il consiglio comunale di Foggia con la presenza dei lavoratori Amica

È la promessa che il sindaco Gianni Mongelli ha fatto ieri mattina ad una delegazione dei lavoratori delle due aziende fallite, durante un Consiglio comunale in cui il tema dell’igiene ambientale ha stravolto la scaletta degli trova in queste condizioni non è certo per colpa nostra”.

Intanto ieri i lavoratori di Amica e Daunia Ambiente hanno organizzato un nuovo referendum che ha ribaltato il giudizio espresso in prima battuta.

Su 312 votanti, sono stati 305 i SI, solo 5 i NO ed appena 2 le schede nulle.

 

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Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l’albero

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Da ieri mattina “munnezza” in strada e alta tensione al Comune di Foggia

Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l'albero

Anche ieri mattina, dopo la protesta di domenica sera, i 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente sono scesi in strada davanti a Palazzo di Città, dove in aula consiliare s’è svolto un incontro al quale hanno partecipato una delegazione di quei lavoratori che non accettano alcun compromesso, la curatela fallimentare di Amica, il sindaco e le forze politiche, conclusosi con un nulla di fatto.

Qualcuno ha chiesto che l’amministrazione comunale paghi questi giorni di buco.

I lavoratori hanno chiesto di tornare immediatamente a lavorare a dispetto del licenziamento sopraggiunto.

Tutto questo mentre non è ancora chiara una cosa: in questi giorni chi raccoglierà i rifiuti a Foggia?

A sentire il sindaco Mongelli sarà la società SIA di Cerignola che gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu”.

E nel frattempo sonda anche l’Ase di Manfredonia con il sindaco del centro sipontino Riccardi per capire se ci sono mezzi e uomini sufficienti a scongiurare il pericolo, ormai concreto, dei rifiuti in strada nel capoluogo dauno anche a Natale.

Tornando ai lavoratori Amica e al referendum interno all’azienda, Mongelli ha affermato “una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”, ma il primo cittadino resta comunque fermo sulla linea dell’accordo con Amiu di Bari.

Infatti, la temporanea disponibilità della società cerignolana chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola, servirà ad Amiu per avere il tempo materiale  di organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia.

da Il Quotidiano di Foggia

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Foggia, è tornata l’emergenza rifiuti Ma da martedì per strada otto mezzi

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

La decisione «tampone» (15-20 giorni): ci saranno 24 operai dell’«alleanza» tra la «Sia» e l’«Ase»

La soluzione transitoria, per evitare l’intervento dell’esercito, coprirà solo un periodo di 15-20 giorni.

Il necessario per tentare di svuotare i cassonetti oramai stracolmi da qualche giorno.

L’emergenza rifiuti a Foggia dovrebbe trovare un prima risoluzione da martedì quando alle 14 è atteso l’intervento di 8 mezzi e 24 operai dell’«alleanza» tra la «Sia» di Cerignola e l’«Ase» di Manfrendonia.

IL VERTICE

La novità è emersa al termine dell’incontro tenutosi nella sala del Consiglio tra il Comune, la Curatela fallimentare della Amica, i rappresentanti sindacali e un gruppo di lavoratori.

Il fronte, tuttavia, resta spaccato tra quelli che avrebbero voluto con il loro sì evitare la disoccupazione e accettare il nuovo accordo con l’Amiu seppur con pesanti sacrifici e gli irriducibili che alzano di ora in ora il livello della tensione.

IL LUNEDI’

La giornata si è aperta con i cassonetti ormai stracolmi dopo il fine settimana e i primi sacchetti per terra nelle strade. L’intera zona pedonale dello shopping è sporca perché nessuno ha pulito dopo il weekend, a partire da sabato a mezzogiorno.

A differenza di quanto era stato previsto sabato, la ditta «Sia» di Cerignola non è potuta intervenire.

Domenica, è stata una giornata drammatica e densa di riunioni e incontri per cercare di capire come risolvere il problema della raccolta.

Nella serata, mentre i foggiani erano impegnati con i primi acquisti natalizi, i 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente ormai licenziati hanno occupato corso Garibaldi nel tratto dalla Prefettura al Comune, dove è stato schierato un possente schieramento di forze dell’ordine.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno

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Dopo la monnezza, l’incendio dei cassonetti. A Foggia sta scoppiando la guerra dei rifiuti?

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

In attesa di Amiu, cerignolani e manfredoniani da domani pomeriggio puliranno Foggia

Le municipalizzate per l’igiene urbana SIA di Cerignola e ASA di Manfredonia interverranno a tamponare l’emergenza.

Che, però, non è solo quella dei rifiuti ma anche degli incendi dei cassonetti che le forze dell’ordine temono possa esplodere in città.

Poco fa il primo rogo in Corso Cairoli e in nottata si temono altri atti vandalici, a mano che la pioggia non serva a scoraggiarli.

I Vigili del Fuoco sono comunque in allerta

Dalle ore 14 di domani saranno la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia ad assicurare un minimo di igiene ambientale nel capoluogo dauno, anche se con mezzi e uomini ridotti e non sufficienti a garantire un servizio completo.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Qualcuno aveva paventato l’ipotesi di affidare temporaneamente il servizio alla Tecneco, che già opera in alcuni comuni di Capitanata come Lucera, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Orsara di Puglia, Poggio Imperiale, Serracapriola, Ascoli Satriano, Vico del Gargano e Carpino e che in passato ha collaborato con Amica per la raccolta di rifiuti pericolosi come pile e farmaci, ma l’ingegner Umberto Beomonte Zobel, uno dei dirigenti dell’azienda foggiana, ha dichiarato al Mattino di Foggia di non essere stato interpellato dal Comune di Foggia, né di essere in grado di fornire una riposta adeguata sul possibile coinvolgimento della Tecneco per gestire l’emergenza che potrebbero svilupparsi nei prossimi giorni.

Senza trascurare il fatto che qualcuno potrebbe ostacolare la raccolta dei rifiuti effettuata da aziende che non impieghino personale di Amica e Daunia Ambiente.

Alcuni lavoratori si erano offerti di lavorare gratuitamente per qualche giorno con alcuni mezzi di proprietà del Comune di Foggia, che ha a disposizione 3 mezzi a carico laterale e 2 a carico posteriori, oltre ad alcuni cassonetti.

Tutte le altre macchine e la maggior parte dei cassonetti, molti dei quali vetusti o mal funzionati, sono di proprietà della Curatela fallimentare.

I lavoratori-volontari ritenevano che se Amiu avesse messo a disposizione altri 5 mezzi ed altri cassonetti, il servizio di raccolta potrebbe essere assicurato almeno parzialmente, fino a che la società in house del Comune di Bari non sarà a tutti gli effetti operativa in città.

Subito dopo il vertice con i lavoratori, Mongelli si è recato alla Regione Puglia per incontrare Nichi Vendola, affinché possa anticipare l’ordinanza con la quale si affida ad Amiu la gestione dei rifiuti a Foggia.

Intanto, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri sono in allerta per arginare una reazione a catena con l’incendio di cassonetti in nottata: un primo cassonetto è stato incendiato poco fa, con liquido infiammabile, in Corso Cairoli, prontamente spento dai Vigili del Fuoco con l’intervento dei Vigili Urbani.

La pioggia dovrebbe scoraggiare altri incendi temuti per questa notte.

da Il Mattino di Foggia

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Foggia – Emergenza rifiuti: arrivano SIA ed ASE, ma bruciano i primi cassonetti

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Foggia: raccolta rifiuti a SIA di Cerignola e ASE di Manfredonia

Intanto si apprende da fonti del Comune che l’Imu versato dei foggiani è servito a pagare gli stipendi dei lavoratori Amica.

Saranno la SIA di Cerignola e l’ASE di Manfredonia ad unire le forze e a correre in soccorso di Foggia, ormai in piena emergenza ambientale sul fronte rifiuti.

I cassonetti non vengono svuotati da due giorni, precisamente da sabato, quando alla mezzanotte è scaduto l’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente e i 355 lavoratori, bocciato il referendum, sono andati tutti a casa.

I rifiuti fanno bella mostra di sé ad ogni angolo di strada; le condizioni in cui versano le strade, sulle quali pure si snoda il passeggio pre-festivo, stridono con le luminarie natalizie che le sovrastano.

L’emergenza è sotto gli occhi di tutti.

Il sindaco Mongelli ha tentato fino all’ultimo di scongiurare l’intervento dell’Esercito; il prefetto Luisa Latella si è rimessa alle soluzioni del primo cittadino che nel pomeriggio ha incassato la disponibilità anche di Manfredonia, dopo che Cerignola ha fatto sapere di non essere in grado, da sola, di sostenere il carico rifiuti della città.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Va da sé che si tratta di una misura più che temporanea e precaria, per tamponare il tamponabile: le due società pubbliche limitrofe si limiteranno allo svuotamento dei cassonetti e al deposito dell’immondizia in discarica. Null’altro.

Sia ed Ase dovrebbero operare già dalle 14.00 di domani.

Il sindaco dovrebbe emanare la necessaria ordinanza ad horas.

L’allerta è massima, i lavoratori “irriducibili” hanno più volte messo in guardia l’amministrazione comunale dal conferire il servizio a chicchessia: “i rifiuti li raccogliamo solo noi a Foggia” hanno continuato a minacciare oggi al Comune di Foggia, nell’incontro tenutosi con sindaco e curatela fallimentare.

In queste ore si sta dettagliando il piano delle zone da coprire che dovrebbe, ragionevolmente, dare la priorità alle aree mercatali (via Rosati) e agli Ospedali Riuniti, punti critici che rischiano di diventare una bomba ambientale.

Precipitata nella serata di ieri, quando i lavoratori, realizzato appieno il licenziamento, si sono portati sotto la Prefettura e hanno bloccato al traffico Corso Garibaldi, la situazione sul fronte occupazionale è bollente.

Questa mattina una delegazione composta da una cinquantina di loro è stata ricevuta dal sindaco Gianni Mongelli a Palazzo di Città mentre il resto presidiava dall’esterno il Comune.

Con Mongelli, gli assessori Pippo Cavaliere e Rocco Lisi e la curatrice fallimentare Mirna Rabasco.

Tra i banchi anche alcuni consiglieri comunali e sindacati.

La situazione precipita sin da subito; i lavoratori urlano e sbattono i pugni sui banchi, sorvegliati a distanza ravvicinata da Digos e Carabinieri.

Tanto basta, in ogni caso, per vietare l’aula alle telecamere.

Il fronte è diviso: ci sono i “falchi”, pochi, che pretendono di tornare subito in servizio “altrimenti questi giorni di buco ce li paga il Comune”; e le “colombe”, la gran parte, le stesse che hanno firmato una petizione per riprendere l’accordo con Amiu (raccolte 295 firme, la stragrande maggioranza) alle quali il sindaco si è rivolto quando ha spiegato che, fermi restando i licenziamenti (sui quali nessuno strumento giuridico può intervenire per abrogarli), l’amministrazione “farà tutto il possibile per accelerare l’ingresso di Amiu in città, già dagli inizi di gennaio”.

Rifiuti: lavoratori a Palazzo di città: foto 17 dicembre 2012

Rifiuti: lavoratori a Palazzo di città: foto 17 dicembre 2012

Rifiuti: lavoratori a Palazzo di città: foto 17 dicembre 2012 5

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Amiu che col presidente Grandaliano, ha ribadito Mongelli, si sarebbe detta disponibile a riprendere tutti i lavoratori licenziati con, va da sé, un nuovo contratto.

Quindi il sindaco è volato a Bari, dal presidente Nichi Vendola, per incassare il placet al percorso illustrato e la garanzia che, non appena Amiu sarà pronta, il governatore emanerà la relativa ordinanza contingibile ed urgente.

Nel frattempo, pare, i sindacati si stiano preparando a rifare il referendum dal momento che quella raccolta firme non ha valore giuridico mentre Francesca Tavano annuncia: “accerteremo le responsabilità presso la Procura della Repubblica.

Contestata in aula la curatrice fallimentare, rea, secondo i sindacati, di aver fatto sfumare la possibilità che i lavoratori potessero godere della proroga di un altro mese dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente, nelle more che Amiu entrasse in servizio.

Intanto dal Comune di Foggia si apprende che la i primi introiti della seconda rata dell’Imu (circa 500mila euro), pagata proprio oggi dai foggiani, sono stati già trasferiti sul conto di Amica per i necessari pagamenti delle spettanze relative ai 15 giorni di dicembre lavorati e dei ratei di 13esima e 14esima.

I lavoratori, nel frattempo, hanno smobilitato ma il livello di guardia in città resta altissimo.

La Prefettura viene informata in tempo reale dell’evoluzione degli scenari.

Allerta massima anche tra le forze dell’ordine che domani presumibilmente saranno dispiegate a presidio nuovamente del Palazzo comunale, dove tornerà a riunirsi il consiglio.

In serata, intanto, un cassonetto è andato a fuoco in pieno centro, in corso Cairoli. Sul fuoco polizia e Vigili del fuoco

Giovanna Greco da Foggia today

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Foggia – Rifiuti, operai senza lavoro, Prefetto sollecita incontro

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Il neo prefetto di Foggia dr.Luisa Latella

TAVOLO tecnico in Comune a Foggia tra il Sindaco Mongelli, i sindacati e la curatela fallimentare di Amica.

L’incontro è stato ottenuto e sollecitato dal Prefetto Luisa Latella, in seguito all’occupazione di Corso Garibaldi avvenuta ieri sera da parte degli ex lavoratori dell’azienda.

Operai ufficialmente senza lavoro da oggi.

In questa sede verranno ascoltati anche sono cessati in via definitiva gli accordi presi con la ditta barese, Amiu, dopo il no referendario dei giorni scorsi.

Inutile è stato il tentativo di domenica scorsa di far affidare alla SIA di Cerignola il servizio di raccolta dei rifiuti per un mese, a causa dei dubbi sollevati sulla solidità economico-finanziaria della compagine societaria.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – centro bloccato dai lavoratori dell’Amica

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Si cerca di salvare il salvabile e soprattutto di non far accumulare i rifiuti per strada.

Così ieri sera i 350 lavoratori licenziati dall’Amica si sono radunati davanti la Prefettura, per una manifestazione pacifica in difesa del posto di lavoro.
Sarebbe sufficiente una proroga, ma non è facile ottenerla.

A meno che non voglia concederla il presidente della Regione, Nichi Vendola. Si susseguono perciò i vertici fra sindaco, curatori fallimentari e assessori per valutare quel famoso punto quattro dell’ordinanza del giudice sul «tempo necessario per i termini di preavviso di licenziamento» che, se bipassati sotto certi aspetti potrebbero riabilitare le maestranze.

In parole povere anche ieri si è cercato di trovare un escamotage per una ulteriore proroga (l’ennesima) del servizio.

Ma nulla di concreto affiorava fino a ieri sera. Ragion per cui i lavoratori – a meno di un provvedimento regionale di Vendola – i lavoratori sono licenziati.

Situazione sempre confusa e tesa all’Amica impantanata tra questioni tecniche apparentemente insormontabili.

Resta quel clima di tensione oltre alla spaccatura sindacale determinata dall’esito del referendum che bocciando il piano Amiu ha mandato tutti a casa.

Il sindaco Mongelli era chiaro anche ieri: «La Sia di Cerignola insieme forse a un piccolo contingente inviato da Manfredonia assicurerà il servizio fino all’avvio dell’accordo con Amiu.
La società Sia di Cerignola gestirà la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu.

«Una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere», affermava Mongelli al termine di una serie di riunioni svoltesi in mattinata in Prefettura con l’obiettivo di «individuare il percorso più lineare, innanzitutto sotto il profilo normativo, per la gestione di questa delicata fase».

La disponibilità della società cerignolana «è già stata chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola e da quello di Manfredonia – ha spiegato Mongelli – con i quali ci incontreremo.
Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu per organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia».

La società di proprietà del Comune di Bari «ha ribadito questa mattina la propria disponibilità – ha affermato il sindaco – non escludendo di poter approntare quanto necessario prima del 14 gennaio».
La società Sia utilizzerà i propri dipendenti e mezzi, oltre a quelli di proprietà del Comune di Foggia. Amiu «applicherà la clausola sociale prevista per il personale da utilizzare proveniente dalla platea degli ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente».
Sempre in Prefettura, il sindaco ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: «Mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza perché non servirebbero a nulla».

er.tar. da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Rifiuti. Mongelli: Evitare l’emergenza.

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

La SIA di Cerignola assicurerà il servizio fino all’avvio dell’accordo con AMIU

La società SIA di Cerignola gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu.

Una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”.
Lo ha affermato il sindaco Gianni Mongelli al termine di una serie di riunioni svoltesi in mattinata in Prefettura con l’obiettivo di “individuare il percorso più lineare, innanzitutto sotto il profilo normativo, per la gestione di questa delicata fase”.

La disponibilità della società cerignolana “è già stata chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola – ha spiegato Mongelli – con il quale ci incontreremo nel pomeriggio di domani per mettere a punto tutte le formalità”.
Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu per “organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia”.

La società di proprietà del Comune di Bari “ha ribadito questa mattina la propria disponibilità – ha affermato il sindaco – non escludendo di poter approntare quanto necessario prima del 14 gennaio”.
La società SIA utilizzerà i propri dipendenti e mezzi, oltre a quelli di proprietà del Comune di Foggia. Amiu “applicherà la clausola sociale prevista per il personale da utilizzare proveniente dalla platea degli ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.
Sempre in Prefettura, il sindaco ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: “mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza – ha commentato sul punto il sindaco – perché non servirebbero a nulla, meno che mai ai lavoratori”.

“Abbiamo evitato il ricorso all’esercito, perché sarebbe stata un’onta per la città ed i foggiani, ai quali garantisco che faremo di tutto per evitare disagi nell’immediato e garantire un servizio più efficiente in futuro, utilizzando meglio e al meglio le competenze e le qualità del personale di Amica e Daunia Ambiente.
In questi difficile vicenda ho trovato piena collaborazione e solidarietà istituzionale da parte del Prefetto di Foggia, della Regione Puglia, in particolare degli assessori Elena Gentile, che ha coordinato e diretto il lavoro assai impegnativo della task force per l’occupazione, e Lorenzo Nicastro, e di tanti Comuni, a partire da quelli di Bari e Cerignola – ha concluso il sindaco Gianni Mongelli – Un’intesa positiva che potrà essere foriera di altri risultati, partendo dalla considerazione che oggi si è tracciata una linea di demarcazione netta tra il passato e il futuro per l’organizzazione e la gestione del servizio di igiene pubblica”.
da Stampasud

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FOGGIA – Lavoratori bloccano Corso Garibaldi: rifiuti in strada, ma chi li raccoglierà?

Pubblicato : domenica, 16 dicembre 2012

Ore drammatiche in città. SIA di Cerignola e ASE di Manfredonia non avrebbero mezzi e personale. Amiu si è detta disponibile a riassumere tutti

I cassonetti che bloccano il passaggio

Precipita la situazione in città.

Quasi tutti i 350 lavoratori licenziati dalla mezzanotte di ieri hanno bloccato al traffico Corso Giuseppe Garibaldi.

Sull’arteria su cui si affacciano il Palazzo della Prefettura e il Comune di Foggia il dispiegamento di forze dell’ordine in queste ore è massiccio.

Cassonetti bloccano il passaggio auto, alcuni sono stati rovesciati, la spazzatura è in bella mostra sull’asfalto.

A presidiare il sit in dei lavoratori anche un’ambulanza del 118.

Al momento una delegazione pare sia stata ricevuta in Prefettura.

Sul fronte tecnico operativo il caos è totale, gli scenari sono in continua evoluzione.

L’unica cosa certa è che non si sa ancora chi in città raccoglierà i rifiuti nelle prossime ore.

Il sindaco Mongelli ha incontrato oggi il collega di Cerignola, Antonio Giannatempo, e preso contatti con quello di Manfredonia, Angelo Riccardi.

Ma tanto la SIA quanto l’ASE, seppur disponibili a dare una mano temporaneamente,sarebbero limitate, in forza umana, tecnica ed operativa, per sostenere un fardello simile.

Fonti interne vorrebbero la curatela pronta a chiedere un’ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio di ulteriori 3 mesi.

Arco temporale che tuttavia non è nelle disponibilità, tecniche e legislative del sindaco, che ha potere di proroga solo fino al 20 gennaio.

Dal periodo successivo servirebbe l’ordinanza della Regione che, però, avrebbe già fatto sapere che il suo intervento sarà legato solo a copertura dell’ingresso di Amiu in città.

Amiu dal canto suo che si sarebbe detta pronta, una volta operativa a Foggia, a riassumere tutti e 350 i lavoratori.

 
RIFIUTI, LAVORATORI BLOCCANO CORSO GARIBALDI

Rifiuti, lavoratori bloccano Corso Garibaldi: le foto 1
Rifiuti, lavoratori bloccano Corso Garibaldi: le foto 2
Rifiuti, lavoratori bloccano Corso Garibaldi: le foto 7

Nel frattempo il gruppo degli irriducibili in Amica e Dauniambiente continuerebbe a condizionare le trattative: di fronte alla possibilità di prorogare l’esercizio solo fino al 20 gennaio (termine di potere ordinatorio di Mongelli), in mattinata dal Comune di Foggia sarebbe arrivata l’ennesima apertura ai lavoratori – che nel frattempo hanno raccolto quasi 300 firme per riacciuffare il contratto con Amiu – a firmare una liberatoria per evitare vertenze per il giorno di licenziamento trascorso.

Operazione che non sarebbe andata a buon fine, perchè una cinquantina di lavoratori avrebbe rifiutato di firmare, provocando momenti di fortissima tensione anche tra gli stessi lavoratori.

Al momento il livello di guardia davanti alla Prefettura è molto alto.

Una delegazione di lavoratori attende di essere ricevuta dal prefetto, Luisa Latella.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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Emergenza rifiuti Foggia, Vendola: città al bivio

Pubblicato : domenica, 16 dicembre 2012

Nichi vendola

“DESIDERO, anzitutto, esprimere il mio sincero apprezzamento per il lavoro straordinario messo in campo dal Prefetto di Foggia.

La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica”.

Così il governatore regionale Nichi Vendola in una nota di stamane relativamente all’emergenza rifiuti nel capoluogo dauno.

“E’ giunto il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal Prefetto, dagli Assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal Sindaco Mongelli sia l’unica credibile.

Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi (possibile riferimento a sindacato Fiadel, verso il quale è stata presentata una denuncia-querela, vedi in basso, ndr), che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di ‘emergenza permanente’, certo non nell’interesse dei cittadini. Oggi, Foggia è davanti ad un bivio.

Auspico che il Sindaco interpreti i sentimenti della più vasta opinione pubblica della città e superi con forza gli ostacoli frapposti da interessi poco chiari.

Ma, sono certo, Gianni Mongelli saprà farsi condurre dal suo senso della legalità e dalla responsabilità di dare al più presto ai cittadini di Foggia un servizio efficiente”, ha concluso Vendola.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Raccolta Rifiuti | Lavoratori provano a riacciuffare in extremis l’accordo, ma è troppo tardi: arriva la SIA di Cerignola

Pubblicato : sabato, 15 dicembre 2012

Fiadel parla di “accordo truffa” che si è tentato di “estorcere” ai lavoratori. Azienda di Cerignola garantirà servizio fino al 14 gennaio

Lavoratori a Palazzo di Città

Dalla mezzanotte di oggi, 15 dicembre, giorno della scadenza dell’esercizio provvisorio, i 355 lavoratori di Amica e Dauniambiente saranno tutti ufficialmente licenziati.

E già da domani il sindaco Mongelli emanerà l’ordinanza contingibile ed urgente necessaria a garantire il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in questa fase emergenziale.

Temporaneamente il servizio sarà gestito dalla SIA di Cerignola, che sarà operativa a Foggia già dalla mezzanotte di domani e lavorerà con propri mezzi e uomini.

La disponibilità del sindaco Giannatempo c’è già; domani pomeriggio verranno espletate tutte le formalità necessarie per sottoscrivere l’accordo.

Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu (la cui proposta resta in campo) per “organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso latask force per l’occupazione della Regione Puglia”.

La società del Comune di Bari ha ribadito questa mattina la propria disponibilità, non escludendo di poter subentrare prima del 14 gennaio.

La clausola sociale sarà garantita, Amiu si avvarrà dei lavoratori di Amica e di Dauniambiente, attingendo alle liste di mobilità.

Ma certamente le cose cambieranno: non sarà più un servizio in prosecuzione, ma sarà Amiu a decidere quanti e quali lavoratori, e a quale livello, serviranno all’azienda levantina per l’espletamento del servizio.

Insomma, si ripartirà ex novo, con un nuovo contratto, che i “richiamati” saranno liberi di accettare o meno.

Nel frattempo il Comune di Foggia lavorerà sin da subito per mettere a punto un nuovo piano e garantire un servizio più efficiente in futuro, vagliando la strada della società in house o dell’affidamento a privati.

Si chiude così una delle pagine più laceranti per la città di Foggia.

E si chiude nel peggiore dei modi.

Senza più un gestore di rifiuti, fallito sotto il peso di 60 milioni di debiti, il Comune dovrà avvalersi ora della solidarietà istituzionale di altri enti per il servizio di igiene urbana per evitare l’Esercito, giudicata sia dal Prefetto Latella che dal primo cittadino l’extrema ratio.

Il rappresentante del Governo si è rimesso alle determinazioni delle due giunte comunali, quella di Foggia e quella di Bari, riunitesi in contemporanea in mattinata. La soluzione raggiunta è quella sopra riportata.

Nel frattempo l’esercito di lavoratori, assunti nel tempo in Amica da politici e politicanti, va a casa con le sue stesse mani, dopo aver bocciato nel referendum interno tenutosi ieri sull’accordo con Amiu che prevedeva un taglio temporaneo in busta paga per tutti a fronte di una decurtazione del monte ore e il ritorno ai servizi in strada e presso la discarica della gran parte dei dipendenti.

A ribadire ai sindacati che “non c’è più nulla da fare” il prefetto di Foggia, Luisa Latella, che questa mattina ha assunto e mantenuto la linea dura. Il prefetto ha presieduto un vertice urgente col sindaco Mongelli, la curatela fallimentare e gli assessori regionali Nicastro e Gentile; successivamente presso il Palazzo del Governo si è svolto un comitato urgente per l’ordine pubblico e la sicurezza mentre di fronte alla Prefettura un assembramento di lavoratori presidiava il Palazzo: “mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza – ha commentato sul punto il sindaco Mongelli – perché non servirebbero a nulla, meno che mai ai lavoratori”.

Raccolta rifiuti: arriva la SIA si Cerignola, le foto 6

L’allerta, in ogni caso, è lanciato. “Una cesura netta rispetto al passato era necessaria” ha dichiarato amaramente il primo cittadino, certo che sarà “foriera di altri, positivi risultati per l’organizzazione e la gestione futura del servizio di igiene pubblica” in città.

Intanto la Fiadel, unica sigla a non aver sottoscritto a Bari l’intesa, e in un duro comunicato stampa diffuso nel pomeriggio parla di “accordo truffa” che si è tentato di “estorcere” ai lavoratori, annunciando il ricorso alla magistratura penale e respinge le accuse di intimidazioni e minacce che fonti interne all’azienda raccontano sarebbero giunta ai lavoratori ieri, durante il referendum, affinché votassero per il “no”.

Nel frattempo i 117 SI avrebbero avviato nel pomeriggio una raccolta firme per “riacciuffare” l’accordo con Amiu in extremis. S

arebbero già 200 quelle pervenute.

Un’ultima manovra disperata, insomma, che servirà a poco ma che conferma, evidentemente, il clima non proprio “limpido” in cui si sarebbe svolto ieri il referendum.

Giovanna Grec da Foggiatoday

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FOGGIA – VERTICE PREFETTURA

Pubblicato : mercoledì, 12 dicembre 2012

COMITATO SPONTANEO DEI FAMILIARI DEI PAZIENTI DELL’OSPEDALE DON UVA DI FOGGIA


Il Comitato spontaneo dei familiari dei pazienti dell’Ospedale Don Uva di Foggia sarà presente domani 13 dicembre c.a., a partire dalle 9:00, dinanzi al palazzo della Prefettura di Foggia, dove è in programma l’importante incontro con all’ordine del giorno il futuro della struttura sanitaria.
‘Il Don Uva, la nostra speranza’ è lo striscione preparato dai familiari, che sintetizza il loro pensiero sull’Ente, sulla qualità dell’assistenza socio-sanitaria e riabilitativa – della quale godono i pazienti ricoverati o in cura – e che testimonia uno spirito di totale solidarietà verso i dipendenti.
Al Comitato dei familiari hanno espresso la loro vicinanza le associazioni per diversamente abili e le associazioni sanitarie, culturali e di volontariato del territorio dauno, alcune delle quali saranno presenti domani mattina, come Le ragioni del Cuore, Superamento Handicap ed Associazione Italia Alzheimer S. Rita, con il responsabile di quest’ultima che ribadisce la più piena e convinta vicinanza a quanti operano nell’unico presidio riconosciuto sul territorio per la cura al terribile morbo.
Da una settimana i familiari dei pazienti dell’Ospedale Don Uva si sono affiancati ai dipendenti dell’Ente, che sono in presidio permanente dinanzi al cancello di ingresso della struttura di Via Lucera, manifestando l’adesione all’invito lanciato verso tutte le istituzioni affinchè approntino strumenti reali ed immediati di intervento.
Nei giorni scorsi, infatti, il Comitato aveva lanciato l’appello ‘Salvate il Don Uva!’ al Papa Benedetto XVI, al Vescovo Mons. Francesco Pio Tamburrino, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Premier Mario Monti, al Prefetto di Foggia Luisa Latella, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, ai Senatori ed ai Deputati espressione della Capitanata, agli Assessori e ai Consiglieri della Regione Puglia, al Presidente della Provincia Antonio Pepe ed al Sindaco di Foggia Gianni Mongielli.
Intanto la pagina su facebook del Comitato raccoglie centinaia di adesioni, cui aderiscono molti cittadini foggiani, segno di vicinanza e solidarietà tangibile, da parte del tessuto sociale del territorio, verso operatori, medici, fisioterapiste, infermiere, educatori e professionisti alle prese con la crisi aziendale, quindi senza stipendi e con disagi logistici.

Vicinanza che si estende ai lavoratori delle cooperative di servizio, alcuni da quattro mesi senza stipendi.

Info:
Facebook COMITATO SPONTANEO DEI FAMIGLIARI DEI PAZIENTI DELL’OSPEDALE DON UVA DI FOGGIA

Tel. 329 0706811
E-mail [email protected]

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FOGGIA – Lettera aperta al Prefetto di Foggia

Pubblicato : sabato, 8 dicembre 2012

ll.mo Prefetto,
siamo un gruppo di cittadini, gli Amici della domenica (GADD) che aspirano a vivere in una città normale, dove la civile convivenza nel rispetto della legalità sia un inalienabile diritto/dovere di ogni cittadino.

Con l’approssimarsi delle feste natalizie e del Capodanno vorremmo porre l’accento su un fenomeno malavitoso che, puntuale, si verifica ogni anno già a partire dai primi giorni di dicembre.

In ogni isolato della città si apre una bancarella fatta di assi e teli di plastica ove il “commerciante” si adopera nel vendere fuochi pirici e vario altro materiale esplodente, in una situazione di completa illegalità fiscale e in mancanza di qualsiasi controllo sulla qualità della merce.

E’ evidente che chi allestisce la bancarella non è di certo titolare di licenza per il commercio, e quindi lo fa senza alcuna autorizzazione sia ad occupare suolo pubblico sia a poter commercializzare alcunché.

Altrettanto evidente è il fatto che tale commercio sia spesso alimentato da organizzazioni malavitose e che la merce sia quasi totalmente importata illegalmente, priva di requisiti di sicurezza e talvolta, persino, prodotta artigianalmente.

Le scriviamo questa lettera per chiederLe, per contrastare questo fenomeno delinquenziale, un impegno aggiuntivo e straordinario.
Il contrasto serve per perseguire chi delinque, per salvaguardare chi, spesso anche bambini, acquista questi materiali e rischia o provoca incidenti e, troppo spesso, tragedie.

Il contrasto a questo commercio serve anche per ridonare la speranza a noi cittadini che la nostra città possa diventare finalmente una città normale.

GLI AMICI DELLA DOMENICA

infocontatto: [email protected]

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Foggia – Landella si sospende da consigliere comunale: «Visto che pure per il Prefetto le istituzioni non contano»

Pubblicato : venerdì, 7 dicembre 2012
Landella si sospende da consigliere comunale: «Visto che pure per il Prefetto le istituzioni non contano»

Nella foto il Prefetto invita Landella ad allontanarsi dalla manifestazione

Dura reazione del vice presidente del Consiglio Comunale di Foggia, dopo essere stato allontanato ieri dalla passeggiata antiracket a Foggia

Nella foto il Prefetto invita Landella ad allontanarsi dalla manifestazione.
«Che senso ha continuare a rappresentare la città in cui sei nato, cresciuto e che ami in un consiglio comunale che il Prefetto di Foggia rinnega come istituzione degna di essere al fianco dei cittadini che lo hanno eletto in una qualsivoglia manifestazione promossa per sostenere le ragioni della legalità contro il sopruso del malaffare?

Che ragione ha dare ancora un senso ad una rappresentanza politica che viene scacciata, perché ritenuta malevola, da consessi democratici in cui dovrebbe trovare legittima espressione?

Franco Landella, segretario provinciale del Pdl e vice presidente del Consiglio Comunale di Foggia, reagisce risolutamente al gesto del Prefetto di Foggia, Maria Luisa Latella, e di Tano Grasso dell’associazione antiracket che ieri mattina lo hanno allontanato dalla passeggiata antiracket tenuta nelle vie centrali della città.

«Che senso ha continuare a rappresentare la città in cui sei nato, cresciuto e che ami in un consiglio comunale che il Prefetto di Foggia rinnega come istituzione degna di essere al fianco dei cittadini che lo hanno eletto in una qualsivoglia manifestazione promossa per sostenere le ragioni della legalità contro il sopruso del malaffare?

Che ragione ha dare ancora un senso ad una rappresentanza politica che viene scacciata, perché ritenuta malevola, da consessi democratici in cui dovrebbe trovare legittima espressione?.

Se tutto questo non significa nulla anche per il Prefetto, non per Tano Grasso che a Foggia viene a farsi le passeggiate, allora davvero resto disorientato sui compiti e il ruolo delle istituzioni, oltre che della politica, e, sinceramente, credo di non riuscire a trovare più un senso al mio impegno in consiglio comunale, in cui sono intenzionato a sospendere ogni mia attività», spiega Landella.

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Il tempo è scaduto. Il 7 dicembre giornata di mobilitazione dei pensionati.

Pubblicato : mercoledì, 5 dicembre 2012

A Foggia presidio di SPI, FNP e UILP davanti alla Prefettura.

Il tempo è scaduto.

I pensionati stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell’IMU sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti Locali, aumento dei prezzi e delle tariffe.

E’ per questo che SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno indetto per il prossimo 7 dicembre una giornata di mobilitazione nazionale con presidi dalle 10 alle 12 davanti alle Prefetture e a Roma davanti al Senato.

Al presidio davanti alla Prefettura di Foggia, dalle ore 10 alle 12, interverranno i Segretari Generali di SPI CGIL, FNP CISL, e UILP UIL, Franco Persiano, Franco Russo e Lia Bocola, che consegneranno al Prefetto, e successivamente al Sindaco di Foggia, un appello indirizzato al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ed al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere interventi concreti e urgenti a sostegno dei pensionati.

Con questa giornata di mobilitazione unitaria, SPI, FNP e UILP chiedono al Governo, al Parlamento, alle amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane, attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.
Ufficio stampa Cisl Foggia

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Fascia funzionale clinica San Michele, Tar: Regione attribuisca

Pubblicato : mercoledì, 5 dicembre 2012

Bari/Manfredonia – “NON vi è ragione alcuna per escludere la sussistenza dell’obbligo di provvedere in ordine al procedimento di cui trattasi (…)”.

Il Tar Puglia di Bari ha accolto il ricorso della Daunia Medica Spa – contro la Regione Puglia, non costituita – per la declaratoria dell’obbligo di provvedere in relazione al procedimento avviato ai fini dell’attribuzione della fascia funzionale di competenza alla “casa di cura S. Michele”.

Relatore nella camera di consiglio del giorno 22 novembre 2012 il dott. Desirèe Zonno, con sentenza depositata in data odierna.

Il 30.11.2012 la chiusura dei reparti dopo la comunicata dismissione di tutti i pazienti.

Si ricorda che solo il 30.11.2012, ricordato, la Casa di cura San Michele aveva comunicato di aver sospeso tutti i ricoveri sanitari con chiusura relativa dei reparti.

Lo stop sarebbe arrivato dal personale medico e paramedico (complessivamente si parla di 33/34 dipendenti sotto contratto con la Daunia Medica Spa, gestrice della clinica privata, una decina in Cig su rotazione) dopo l´incontro del 29.11 con Agostino Delle Vergine, ex direttore generale Riuniti di Foggia, attuale consulente di Potito Salatto, co-amministratore della Daunia Medica.

Il presunto debito milionario.

I dipendenti sarebbero in attesa di due mensilità (ottobre-novembre) preoccupati in primo luogo per la situazione debitoria emersa: si parla di “1.700.000 euro di debiti, con costi del personale pari a 1.400.000 euro”.

L’incontro del 13 in Prefettura,Salatto rimarca: da accordi formali con Regione previsti autorizzazione e accreditamento in fascia B. Qualche settimana prima in Prefettura – 13 novembre – Salatto aveva parlato di un totale stravolgimento degli “accordi formali presi con la Regione, i quali “prevedevano l’autorizzazione e l’accreditamento della struttura nella fascia B invece della fascia C dove è attualmente collocata; la riduzione per legge del 10% dei posti letto delle strutture private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale avrebbe comportato il passaggio dai 35 di cui disponeva la Clinica a 31, tutti destinati alla geriatria eliminando la lungodegenza (dismessa); l’aggiunta di un modulo costituito da 20 posti letto e destinato ai malati di Alzheimer; la possibilità di aprire un poliambulatorio aggiuntivo”.

Durante il tavolo in Prefettura Salatto aveva sottolineato che “solo il rispetto degli impegni assunti dalla Regione potrebbe consentire alla proprietà di riassumere i nuovi dipendenti in cassa integrazione, riportando così l’organico complessivo a 38 unità lavorative”. Ora la sentenza del Tar.

Il ricorso. Nel ricorso al Tar la Daunia Medica ha esposto in fatto di essere stata accreditata, con determinazione n.158 del 7.6.2011, per le discipline di geriatria e (20 p.l.) e lungodegenza (15 p.l.) della casa di cura in epigrafe indicata.

“Dopo un’articolata ricostruzione della normativa di settore (rappresentata essenzialmente dal DM Sanità del 30.6.1975 e dalla L.R. 51/85, nonché da svariati atti amministrativi generali della Giunta regionale) evidenzia che la remunerazione delle prestazioni rese in regime di accreditamento, attraverso gli accordi contrattuali, avviene sulla base di tariffe derivanti dalla classificazione delle strutture quali appartenenti a fascia funzionale A – B – C – D”.

“Nonostante con nota 92666 del 6.12.2011, il Direttore del Dipartimento prevenzione avesse già disposto gli adempimenti per l’attribuzione della qualifica in questione; e già in data 11.1.2012 si fosse svolta la visita ispettiva, e in data 13.1.2012 fossero stati trasmessi dall’ ASL BT gli esiti degli accertamenti alla regione”, la Daunia Medica ha evidenziato come “il relativo provvedimento non sia ancora stato adottato“.

Da qui il ricorso “per sentire dichiarare l’obbligo di provvedere in materia, con individuazione anche della decorrenza degli effetti della classificazione da operarsi a cura della Regione, lamentando la violazione della normativa di settore e della legge sul procedimento amministrativo n. 241/1990″.

Come detto, per il Tar “non vi è ragione alcuna per escludere la sussistenza dell’obbligo di provvedere in ordine al procedimento di cui trattasi, avviato d’ufficio e portato avanti dalla stessa amministrazione regionale”.

“Il termine di conclusione del procedimento (da individuarsi in 60 gg, in base alla DGR 1400/2007, non avendo la Regione dedotto la fissazione, con atto generale, di un diverso termine) è decorso, mentre non è ancora trascorso 1 anno dalla scadenza dello stesso”.

“Deve, peraltro, aggiungersi che è stata correttamente intimata la regione, autorità competente al rilascio dell’atto richiesto.

Per le ragioni suesposte il ricorso va accolto”.

“All’Amministrazione va assegnato, per provvedere, in favore della ricorrente, il termine di giorni 30 decorrente dalla comunicazione, in via amministrativa, della presente decisione o dalla sua notificazione, se anteriore”.

“Al tempo stesso il Collegio ha nominato, quale Commissario ad acta, un funzionario prefettizio designato dal sig. Prefetto di Bari, affinché, ove l’indicato termine di 30 giorni decorra infruttuosamente, provveda, entro ulteriori 60 giorni decorrenti dallo spirare del termine predetto, a spese dell’Amministrazione intimata, alla conclusione esplicita del procedimento in esame”.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Attentati, parla Latella – la società civile si scuota

Pubblicato : sabato, 24 novembre 2012

Il prefetto: basta paura, emarginare i violenti – Le indagini non fanno passi avanti, oggi il corteo


Il prefetto Latella

«La società civile si deve scuotere, non devono essere solo i giovani che fanno parte delle associazioni a darsi da fare.

Tutta la società civile deve uscire dal suo guscio di paura ed emarginare chi vive di violenza».

Il prefetto Luisa Latella lancia il suo messaggio all’indomani dell’attentato che ha distrutto un negozio di abbigliamento in viale XXIV Maggio, in pieno centro a Foggia.

L’occasione è una cerimonia a Cerignola dove è stato affidato all’amministrazione comunale ofantina un terreno agricolo confiscato ad un mafioso del posto.

Commentando con i giornalisti l’ennesimo attentato dinamitardo ad un’attività commerciale della città, il prefetto Latella ha sottolineato che si tratta di «fatti criminali che caratterizzano, purtroppo, questo territorio dove c’è una illegalità notevole e questi fatti si ripetono e diventano ancora più eclatanti e numerosi in periodo di disagio economico e sociale».
Il rappresentante del governo ha evidenziato anche che l’attenzione delle forze di polizia è estrema: le operazioni sono quasi giornaliere e molte riguardano proprio autori di estorsioni.

Un’azione – quella delle forze dell’ordine – che però potrebbe essere ancora più incisiva se ci fosse maggiore collaborazione da parte di coloro che sono vittime.

«Anche perché — ha spiegato — spesso anche un particolare insignificante per chi è vittima, per le forze dell’ordine diventa significativo e, così riescono ad incidere di più».

Poi è arriva il messaggio, il suo monito alla città. «Ci vuole una forte coesione tra le istituzioni.

Ci vuole una forte crescita della società civile, che si deve scuotere. Non bisogna lasciare nell’opera di denuncia solo i giovani delle associazioni. Tutta la società civile si deve scuotere ed emarginare chi vive di violenza».

Intanto sul fronte delle indagini gli agenti della squadra mobile e la procura sperano di poter ricavare elementi utili dalle telecamere del servizio di videosorveglianza.

La titolare dell’esercizio commerciale ha ribadito agli inquirenti di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive.

Ieri mattina, poi, il presidente della Confcommercio, Damiano Gelsomino, e alcuni commercianti della zona, si sono incontrati davanti al «Bibop Fashion» il negozio distrutto dalla bomba.

L’associazione di categoria, come altre organizzazioni e istitutizioni, parteciperà oggi al corteo silenzioso di protesta voluto da Libera e dell’Università di Foggia che si snoderà tra le vie della città per ribadire il no della cittadinanza al racket delle estorsioni.

E proprio la Confcommercio ha chiesto a tutti i commercianti di spegnere le luci, dentro i loro locali al passaggio del corteo.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Caserme aperte a Foggia, la visita del prefetto –

Pubblicato : martedì, 30 ottobre 2012

Le iniziative per la festa delle Forze armate

Hanno preso il via oggi le manifestazioni in occasione del 4 novembre, festa delle Forze armate. Questa mattina, infatti, presso la caserma dell’11° reggimento Genio Guastatori di Foggia si è svolto un incontro tra alcune scolaresche della città e i militari foggiani che hanno illustrato i mezzi in dotazione ai reggimenti dell’Esercito Italiano e gli impegni assunti anche fuori il territorio italiano.

Ad inaugurare la manifestazione è stato il prefetto di Foggia Luisa Latella accompagnati dai comandanti dei due reparti militari presenti alle casermette, il colonnello Augusto Candido e il colonnello Gaetano Ricciardelli.

L’iniziativa, denominata «Caserme aperte», come per le precedenti edizioni, si prefigge di creare un «osmosi» tra il mondo militare e quello civile e fornire al cittadino adeguate informazioni sulla vita reale del reparto evidenziandone le capacità operative.

Venerdì prossimo l’iniziativa proseguirà e la base dell’11° Genio Guastatori sarà aperta a tutto il pubblico.

Luca Pernice  da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA — Riorganizzazione personale Amica, riunione in Prefettura a Foggia

Pubblicato : martedì, 30 ottobre 2012

Incontro con il sindaco e i rappresentanti dell’Amiu – Si allarga la spaccatura tra lavoratori e sindacati

È durato poco più di un’ora il colloquio tra il prefetto Luisa Latella, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, il presidente e il direttore generale dell’Amiu di Bari, Gianfranco Grandaliano e Antonio Di Biase. Mongelli e il presidente della società d’igiene pubblica barese hanno aggiornato il prefetto su quanto accaduto negli ultimi giorni. Grandaliano ha spiegato che a seguito della nota dei sindacati, ha contattato Federambiente e nei prossimi giorni si saprà se la riorganizzazione del personale di Amica e Daunia Ambiente si sposterà dal tavolo locale a quello nazionale. Al momento è tutto fermo.

I sindacati, anche alla luce di un intervento pubblico del giudice di Corte d’appello Salvatore Russetti sulla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto agli enti locali di costituire società in house o di mantenere quelle già esistenti, sollecitano il Comune a costituire subito «una società pubblica», per evitare di affidare il servizio all’Amiu. Intanto la spaccatura tra addetti e sindacati pare essersi acuita.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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VIESTE -Cancellieri:«Una sede Dia sul Gargano» – Riaperto locale distrutto dal racket

Pubblicato : venerdì, 12 ottobre 2012

La ministra dell’Interno:«Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto»

 

Doppio appuntamento in Capitanata con Anna Maria Cancellieri, ministra dell’Interno. L’esponente del Governo Monti è stata al palazzo del Governo, a Foggia, e, nel pomeriggio, all’inaugurazione del ristorante «Scialì a Vieste. A Foggia la ministra ha partecipato in prefettura una riunione tecnica di coordinamento interforze delle province di Foggia, Bat e Bari con all’ordine del giorno i problemi legati alla sicurezza.


LA NUOVA SEZIONE DIA - Durante la riunione di coordinamento interforze svoltasi nella prefettura di Foggia il capo della polizia, Antonio Manganelli, «ha annunciato una cosa che il territorio chiedeva da tempo, l’apertura di una sezione della Dia sul Gargano»: lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che ha partecipato al vertice e ha subito dopo inaugurato a Vieste un ristorante distrutto dal racket nel 2011 e ricostruito con fondi del commissariato governativo antiracket.

«Vogliamo – ha detto il ministro – che il Gargano, un territorio bellissimo e delicatissimo e che ha subito grandi affronti, possa alzare la testa. Si ha la sensazione che ci sia stata una svolta, che all’omertà si cominci a reagire». Per il responsabile del Viminale, il Gargano «è un territorio molto fragile, reso ancora più fragile da una situazione economica difficile. Però io sono convinta che questo territorio ce la può fare ed è già molto avanti. Noi abbiamo analizzato tutto il territorio, ma in particolar modo il Gargano perchè per la sua ricchezza e per la sua vocazione è un importante polo d’attrazione turistica. Vogliamo trasmettere un messaggio di fiducia: noi saremo accanto ai cittadini, ma solo loro possono decidere se ce la vogliono fare». «Dalla riunione – ha concluso – è emersa una situazione che merita molto impegno e molta attenzione che prevede anche una grandissima applicazione delle Forze dell’Ordine. Il territorio va monitorato però abbiamo avuto prova di una grandissima sinergia da parte di tutti i componenti dello Stato. Qui non ci sono divisioni e quindi abbiamo quasi toccato con mano questa grande volontà di farcela. E anche la capacità e i risultati si sono visti».

INAGURAZIONE DEL RISTORANTE - «Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto. Saremo sempre vicino a lui e lo aiuteremo in tutti i modi possibili, sia sotto il profilo della sicurezza che sotto il profilo economico perchè crediamo fortemente che il contrasto alla criminalità organizzata possa venire soltanto da una ferma volontà dei cittadini». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, dopo aver inaugurato a Vieste, nel Gargano, il ristorante Scialì, distrutto da un rogo doloso nel febbraio 2011 ed ora riaperto con i fondi dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed usura. In mattinata il ministro ha presieduto nella prefettura di Foggia una riunione tecnica di coordinamento interforze delle Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, per fare il punto sulla situazione dell’Ordine e della Pubblica Sicurezza. Alla riunione erano presenti anche il capo della Polizia, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri e il vice comandante della Guardia di finanza. «L’attenzione sulle Province pugliesi non è calata. Si è registrata – ha detto Cancellieri – una ottima risposta da parte delle Istituzioni (magistratura e forze dell’ordine) nei confronti della criminalità. La crisi economica finisce con l’avere riflessi anche sulla malavita locale». Per il responsabile del Viminale, l’inaugurazione del ristorante di Vieste vuol essere «un momento nel quale vogliamo partecipare alla gioia della popolazione per la riapertura di un locale», ma «soprattutto per esprimere l’ammirazione a queste persone che hanno pagato pesantemente e che hanno avuto il coraggio di resistere alle pressioni e alle intimidazioni affinchè vengano definiti come un esempio per tutti». «Quello dell’antiracket – ha concluso – è un tema che ci vede impegnati da molti anni e sul quale intendiamo impegnarci sempre di più nei prossimi anni. Crediamo fortemente all’associazione Antiracket e a chi ha avuto il coraggio di ribellarsi ai soprusi».

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – La Cancellieri a Foggia: per poche ore città blindata

Pubblicato : giovedì, 11 ottobre 2012

Doppio appuntamento oggi in Capitanata con il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. L’esponente del Governo Monti è arrivata questa mattina alle 9.30 al palazzo del Governo, a Foggia, per proseguire la sua visita a Vieste, nel pomeriggio, all’inaugurazione del ristorante Scialì.

A Foggia ha presieduto in prefettura una riunione tecnica di coordinamento interforze delle province di Foggia, Bat e Bari. All’ordine del giorno i problemi legati alla sicurezza. All’incontro hanno partecipato i capi delle Procure.

Un appuntamento che assume un significato ancora più forte visto l’episodio accaduto questa notte in città e viste le operazioni compiute in questi giorni dalle forze dell’ordine contro la mafia: bande di estorsori sgominate e sequestri ai beni dei clan per milioni di euro. A Vieste infatti oggi è il giorno dell’inaugurazione dello Scialì.

Il ristorante fu distrutto da un incendio nel febbraio 2011 e completamente ristrutturato con i fondi dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed usura.

Oggi a Foggia la Zona centrale del capoluogo era blindata, c’erano forze speciali dei carabinieri, artificieri, strade libere da cassonetti e auto. Ma, come ha detto più d’uno, questo senso di sicurezza è durato poco, qualche ora, il tempo della presenza del ministro. Peccato.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre

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SAN SEVERO – Consigliere addetto stampa: monta la protesta

Pubblicato : martedì, 9 ottobre 2012

L’opposizione porta il caso di Ciro Persiano sul tavolo del prefetto Lastella

Non piace all’opposizione la decisione del sindaco Gianfranco Savino di incaricare il consigliere di maggioranza Ciro Persiano di curare l’informazione e la comunicazione istituzionale.

Un caso destinato ad alimentare nuove polemiche su una questione ancora poco chiara. Il Partito democratico porta la questione sul tavolo del prefetto Luisa Lastella per dei chiarimenti.

L’opposizione ritiene che il Comune avrebbe dovuto bandire un concorso o avvalersi delle professionalità già esistenti.
da Daunia News

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FOGGIA – I FURTI DI RAME RISCHIANO DI SPOPOLARE LE NOSTRE CAMPAGNE: CHIESTO INCONTRO URGENTE AL PREFETTO

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

“Ancora una volta siamo costretti a porre all’attenzione delle Istituzioni il fenomeno dei furti di cavi di rame nelle campagne che, dopo un periodo di relativa tregua, sta di nuovo assumendo il carattere di vera e propria calamità, provocando danni ingenti ai nostri imprenditori agricoli” così il Presidente della Coldiretti Salcuni motivando l’ennesimo S.O.S. lanciato al Prefetto di Foggia.

“Non abbiamo avuto ancora il piacere di incontrare il nuovo Prefetto dott.ssa Latella che, sicuramente, provenendo da una terra difficile qual è la Calabria avrà tutta la necessaria esperienza per fronteggiare questi fenomeni malavitosi; questa volta però saremo irremovibili nel chiedere interventi duraturi nel tempo, finalizzati una buona volta a stroncare questo fenomeno, veramente indegno di un Paese civile”.

“Da oltre un anno” riferisce il direttore dell’Organizzazione agricola Donnini “Coldiretti sta insistentemente chiedendo interventi risolutivi per stroncare il fenomeno. Purtroppo, dopo un periodo di relativa tregua, anche a seguito di una maggiore attenzione al fenomeno da parte delle forze di polizia imposta dall’allora sottosegretario agli Interni on. Mantovano e dal vice capo della Polizia Prefetto Cirillo, ai quali Coldiretti Foggia presentò in maniera dettagliata l’entità del fenomeno in un incontro avuto al Viminale, oggi assistiamo ad una importante recrudescenza del fenomeno per debellare il quale non sono purtroppo sufficienti gli attuali spiegamenti di forze dell’ordine sul territorio che hanno portato a sporadici risultati in termini di catture in flagranza di reato (quasi sempre di soggetti dell’est Europa) e di recupero della refurtiva.

A nostro avviso , prosegue Donnini, la soluzione al problema non può non individuarsi in tre direttrici di azione: la prima è quella di un maggiore presidio del territorio che non può che vedere impegnato l’esercito, considerata l’ ampiezza dell’area da controllare. La seconda è un controllo capillare dei possibili centri di ricettazione e la terza è quella di un indispensabile inasprimento delle pene per i malviventi arrestati, che non possono, così come succede ora, essere rilasciati dopo 24 ore ed avere così la possibilità di reiterare il reato.

Non è tollerabile, conclude Donnini, che in un Paese civile gli agricoltori debbano organizzarsi di notte e fare le ronde per controllare il territorio, con il rischio concreto (e purtroppo è già successo….) di vedersi coinvolti in conflitti a fuoco trovandosi di fronte a gente assolutamente senza scrupoli.

E’ giunta quindi l’ora che lo Stato dia un segnale forte per debellare definitivamente questo odioso fenomeno che rischia di contribuire in maniera sostanziale allo spopolamento delle nostre campagne, atteso il clima di esasperazione che ormai serpeggia sempre più fra i nostri agricoltori.
Comunicato Stampa Coldiretti Foggia

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FOGGIA – Amica-Amiu: decide un referendum. Per il prefetto l’alternativa è l’esercito

Pubblicato : venerdì, 28 settembre 2012

Lavoratori chiamati a scegliere tra due proposte. Per Amiu l’una vale l’altra. Entro domani, a mezzogiorno, l’accordo dovrà essere sul tavolo del giudice Gentile. I sacchetti anche oggi sono rimasti per strada

Quasi 8 ore di vertice ieri in Prefettura e un finale inatteso: le sorti dei lavoratori Amica le deciderà un referendum. La consultazione aziendale si terrà oggi, alle 13.00, in Corso del Mezzogiorno.

Dopo un confronto aspro, teso, a tratti sfibrante, tra sindacati, Amiu e amministrazione comunale di Foggia, con il timore, sempre dietro l’angolo, che il banco potesse saltare da un momento all’altro, la mediazione del Prefetto, Luisa Latella, ha consentito di convogliare in extremis le diverse posizioni attorno a due proposte, ritenute entrambe giuridicamente e finanziariamente percorribili, che i sindacati hanno deciso di mettere ai voti anche per conferire alla scelta piena legittimazione.

Più volte, infatti, nel corso della trattativa i lavoratori non hanno nascosto la volontà di sfiduciare le sigle sindacali, preferendo presenziare direttamente al tavolo della contrattazione (sintomatica in tal senso è l’aggressione subita due giorni fa dalla sindacalista Cgil Francesca Tavano,alla quale sarebbe stato lanciato un giubbotto in testa da un lavoratore mentre si recava a Palazzo di Città per presenziare all’ennesimo vertice).

Da un punto, in ogni caso, non si sfugge: bisogna demansionare, per fare economia e far scendere il costo del lavoro, oggi troppo oneroso. Si tratta ora di capire come.


DUE PROPOSTE. Tecnicamente i lavoratori sono chiamati a scegliere tra due strade: 1) tornare alla pianta organica del 2004 (dunque eliminando tutte le promozioni, tante, intervenute successivamente) e gli assunti 2008 (anno del boom pare di capire) riportarli al livello di partenza (il che implicherebbe 32 ore lavorative e una busta paga più leggera, parametro B) ; 2) applicare a tutti lo stesso trattamento, con la riduzione generalizzata di un livello (30 ore lavorative, busta paga più passa – parametro B).

AMIU: “SCELGANO I LAVORATORI”. Per Amiu l’una vale l’altra. Entrambe le proposte infatti, conti alla mano, porterebbero ad un risparmio in cassa di almeno 4milioni di euro, facendo scendere il costo del lavoro al 65% (oggi l’incidenza sulla spesa complessiva è pari all’82%): ed è questo l’unico vincolo, inderogabile, imposto dall’azienda barese per accollarsi il servizio rifiuti in città per i prossimi 18 mesi attraverso la formula del fitto di ramo d’azienda.

TEMPO SCADUTO. SI RISCHIA L’EMERGENZA. Il sindaco Gianni Mongelli ha sperato fino all’ultimo nella chiusura dell’accordo, interloquendo spesso direttamente con i lavoratori per condurli alla “ragione”. Di tempo, infatti, non ce n’è più. Entro domani, a mezzogiorno, l’accordo dovrà essere sul tavolo del giudice Gentile. E il prefetto Luisa Latella – che ieri ha preso contatti con il Ministero dell’Interno- ha fatto subito intendere, già ad inizio vertice, che “non tollererà una degenerazione sul fronte igienico-ambientale in città”.


L’ ALTERNATIVA E’ L’ESERCITO” ha chiarito il prefetto, annunciando di esser disposta anche a mediare presso il tribunale fallimentare per rimuovere il secondo ostacolo che rischia di mandare all’aria trattativa: quella cauzione da mezzo milione di euro che Amiu dovrebbe depositare subito e che il presidente Gianfranco Grandaliano non è intenzionato a versare (“l’azienda barese non dovrà rimetterci un euro” su questo, il presidente, è stato chiaro).


Intanto i sacchetti anche oggi sono rimasti per strada. L’emergenza è dietro l’angolo. Ieri sul tavolo del prefetto c’era la comunicazione della curatrice fallimentare Mirna Rabasco che informava la rappresentante del governo dell’interruzione volontaria di pubblico servizio da parte dei lavoratori.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Lavoratori occupano l’Amica: aggredita Tavano, raccolta rifiuti a rischio

Pubblicato : giovedì, 27 settembre 2012

L’esercizio provvisorio scade il 30 settembre. Cgil FP assicura di agire con l’obiettivo di voler salvaguardare i livelli occupazionali. Vertice in prefettura tra Mongelli e Latella. Solidarietà dei sindacati a Tavano

Il mancato accordo tra l’Amica e l’Amiu, nell’ennesimo vertice tenutosi il 25 settembre a Palazzo di Città, trascina con sé lo stress di una trattativa che dura da più di un mese ma che fatica a decollare.

Una vicenda tanto sofferta quanto difficile da risolvere, tant’è che in queste ore è in corso un vertice in prefettura traMongelli e Latella con i lavoratori che attendono all’esterno del palazzo sotto il controllo delle forze dell’ordine. Il 30 settembre scade l’esercizio provvisorio come stabilito dal curatore fallimentare della società Amica, ma già da oggi il servizio di raccolta rifiuti è interrotto.

I lavoratori non ci stanno e questa mattina infatti hanno incrociano le braccia e occupato la sede di Amica in Corso del Mezzogiorno.

Ma l’aggressione di ieri, fisica e verbale, subita dalla sindacalista della Cgil FP, Francesca Tavano, da parte di alcuni lavoratori, è la conferma di una crisi sociale che riguarda più livelli e che purtroppo è sfociata in un atto vile, troppo per una vicenda che avrebbe bisogno invece di essere affrontata con spirito di sacrificio e serenità.

L’aggressione è avvenuta mentre Tavano si stava recando a Palazzo di Città dov’era in corso la difficile trattativa con l’amministrazione comunale e l’Amiu di Bari, società candidata al fitto di ramo d’azienda per lo svolgimento del servizio di igiene urbana.

“Siamo impegnati da mesi nella difficile vertenza Amica con l’esclusivo obiettivo di salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori e, assieme, garantire continuità ad un servizio pubblico essenziale” afferma il sindacato della Cgil Funzione Pubblica, accusato invece di non fare gli interessi dei lavoratori al grido “Ci avete venduti”.

L’azione della Fp Cgil proseguirà senza indugi sulla strada della tutela dei diritti acquisiti delle maestranze, a sostegno della proposta avanzata dai sindacati e democraticamente votata in assemblea dai lavoratori di Amica, scaturita da un forte senso di responsabilità rispetto a riduzioni salariali e nuova organizzazione del lavoro”.

Anche le segreterie provinciali di Cgil Cisl Uil di Foggia condannano con forza l’aggressione di cui è stata oggetto ieri sera la delegazione della Fp Cgil nei pressi di Palazzo di Città. “Alla solidarietà verso gli aggrediti Cgil Cisl Uil aggiungono la certezza che la totalità dei lavoratori sostiene l’impegno dei sindacati per la risoluzione della vertenza e rifugge da ogni forma violenta. Tali atti non possono che nuocere alla trattativa e pregiudicare decisioni di straordinaria importanza per la città e in primis per i lavoratori”.

FOTO GALLERY

  • amica occupata-3 Occupazione sede Amica-2 Sede amica-2 Sede Amica attimi di tensione-2

da Foggiatoday

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FOGGIA – stato di agitazione del personale dipendente area comparto ASL FG per il mancato pagamento della produttività anni 2009/2010/2011

Pubblicato : martedì, 25 settembre 2012

Lettera Prefetto stato agitazione personale

S.E. PREFETTO DI FOGGIA

ALL’ ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Dott. ETTORE ATTOLINI – BARI

AL PRESIDENTE III° COMMISSIONE SANITA’ Sig. LEONARDO MARINO – BARI

AL DIRETTORE GENERALE ASL FG Ing. ATTILIO MANFRINI

AL DIRETTORE AMMINISTRATIVO ASL FG Dott. ALBERTO PAGLIAFORA

AL DIRETTORE SANITARIO ASL FG Dr. LUIGI PACILLI

AL DIRIGENTE AREA DEL PERSONALE ASL FG Dott. SAVINO TANZI

AL DIRIGENTE RELAZIONI SINDACALI ASL FG Dott. SAVERIO CATALANO

AL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ASL DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

ALLA SEGRETERIA REGIONALE UIL FPL PUGLIA

AGLI ORGANI D’INFORMAZIONE E STAMPA

Prot. n° 204/GL/12
Oggetto: Proclamazione stato di agitazione del personale dipendente area comparto ASL FG per il mancato pagamento della produttività anni 2009/2010/2011.

La UIL FPL della Provincia di Foggia in persona del suo Segretario Responsabile congiuntamente alla propria RSU di riferimento, manifestano il proprio disappunto e la propria contrarietà sulle modalità con le quali l’azienda ASL FG gestisce le relazioni sindacali, con particolare riferimento alla gestione dell’istituto della produttività del personale dipendente dell’aera di comparto relativo al pagamento delle quote spettanti per gli anni 2009-2010-2011.

I vari solleciti di pagamento rivolti alla Direzione Aziendale della ASL FG con note del:

• 18.01.2012 ns. prot. 10/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 18.01.2012
• 20.03.2012 ns. prot. 69/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 20.03.2012
• Incontro sindacale del 12.04.2012 senza nessun esito positivo
• 30.04.2012 ns. prot. 104/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 30.04.2012
• Incontro sindacale del 03.05.2012 senza nessun esito positivo
• 28.05.2012 ns. prot. 127/GL/2012 trasmesso a mani protocollo generale ASL FG
n. 0044783 – 12 del 29.05.2012
• 13.06.2012 ns. prot.135/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 13.06.2012
• 27.08.2012 ns. prot. 186/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 27.08.2012
• 10.09.2012 ns. prot. 193/GL/12 trasmesso a mezzo fax in data 10.09.2012

e le continue richieste della documentazione sulla costituzione e utilizzo dei fondi contrattuali unitamente alle relazioni tecnico finanziarie per gli anni 2009 – 2010 – 2011 del personale di comparto a tutt’oggi hanno prodotto solo un inaccettabile ed ingiustificabile silenzio da parte della Direzione Generale.

Le nostre affermazioni rispondono a verità come potrà verificare chiunque voglia e sappia leggere nelle nostre richieste.

Al di là della caduta di stile nel gestire le relazioni sindacali la UIL FPL fa rilevare che il mancato riscontro a tutte le nostre comunicazioni evidenziano una scarsa considerazione del Sindacato in generale, ma più grave, è quella che appare nei confronti dei lavoratori che quotidianamente con enormi sacrifici sopperiscono alle carenze di organico sobbarcandosi turni massacranti e lavori stressanti.

Non vogliamo né pensare né credere che vi sia da parte della Direzione Generale una strategia
tendente a delegittimare il ruolo e la funzione delle OO.SS. e della RSU.

Siamo convinti invece che la Direzione Generale debba attuare tutte le strategie possibili per evitare tensioni e malumori sul posto di lavoro che si ripercuotono sia sull’organizzazione e gestione del lavoro sia sul personale di comparto, anche come cittadini, nel sopportare il peso della pressione fiscale ed il blocco economico degli stipendi imposti dall’attuale crisi economica che vive il paese.

Fin dagli inizi dell’insediamento del nuovo Direttore Generale, Amministrativo e Sanitario abbiamo dato la nostra disponibilità a confrontarci senza preclusioni e pregiudizi perché, a prescindere dalle fisiologiche propensioni verso soluzioni diversificate – che riteniamo legittime e salutari in un paese democratico – la UIL FPL è stata ed è, sempre e comunque, per sostenere le iniziative dirette al riconoscimento, alla tutela ed alla valorizzazione dei lavoratori, al rispetto dell’applicazione dei contratti di lavoro, alla tutela dei servizi dei cittadini, ecc…

Non è abitudine della UIL FPL svolgere la propria attività in atteggiamento con dichiarazioni sui giornali o interventi che preannunciano azioni più incisive per essere ascoltati a meno che non si è costretti a farlo.

La politica sindacale e la tutela degli interessi dei rappresentanti, noi riteniamo, si fanno ai tavoli di trattativa e non scrivendo lettere ai media per cercare di attribuirsi la primogenitura o l’esclusività di iniziative e posizioni, vere o presunte.

E non è solo una questione di correttezza ma anche di rispetto, per noi stessi e per l’intelligenza delle persone coinvolte.

Considerato che l’istituto della produttività e la gestione dei fondi sono finanziati contrattualmente e le risorse economiche già consolidate e disponibili richiedono la sola ripartizione in quote da distribuire al personale dell’area di comparto, non intendiamo più tollerare queste inefficienze che portano ad allungare il pagamento della produttività in tempi accettabili, diversamente da quando accade con la dirigenza, dove si opera, ormai, a salvaguardare consolidate situazioni di privilegio che generano solo discriminazione e malumore tra il personale dipendente; prova è l’erogazione della retribuzione di risultato per gli anni precedenti e l’adeguamento della retribuzione di posizione previsto dalla Legge 122/2010.

Nonostante la dichiarata disponibilità, da parte della UIL FPL nel risolvere e fare proposte concrete che tengano in qualche modo conto degli effetti negativi dell’attuale crisi economica, di fronte al silenzio omissivo, alla mancanza di responsabilità e alla mancanza di rispetto verso i lavoratori di questa Azienda, abbiamo grosse difficoltà nel comprendere le motivazioni che giustifichino tale atteggiamento da parte della Direzione della ASL FG.

Per quanto riguarda la disposizione ASL FG prot. 0074812 – 12 del 18.09.2012 a firma del Direttore Amministrativo notificata a mezzo posta elettronica a tutti i componenti della RSU e Segreterie Provinciali non esprimiamo giudizi perché riteniamo che pagare un acconto del 50% senza sapere l’ammontare totale spettante al singolo lavoratore è a dir poco offensivo ed umiliante per le persone coinvolte nella vertenza, tra l’altro non fa riferimento neanche all’anno 2009 bensì al 2010 e 2011 da inserire nelle competenze di ottobre p.v.

Si ricorda che il personale di comparto non ha bisogno della concessione di un acconto, ma chiede il rispetto di un diritto ricordando che gli stessi hanno dignità sia umana sia lavorativa.

Il Nucleo di valutazione che legge, vogliamo porre alcuni quesiti alla quale si auspica di avere delle risposte chiare ed inequivocabili con riferimento ai seguenti aspetti:

1) Criteri adottati nella determinazione degli acconti erogati negli anni 2010/2011 e perché manca il 2009;

2) Motivazioni alla base della mancata erogazione del saldo riferito ai medesimi anni di cui al punto sub 1);

3) Può essere pagata la retribuzione di risultato all’Area della Dirigenza Sanitaria Professionale Tecnica Amministrativa e Area Medica senza aver completato la valutazione al personale di comparto a loro assegnato?

4) Per la retribuzione di risultato spettante ai dirigenti, la valutazione al loro personale di supporto, rientrano negli obiettivi?

5) I dirigenti hanno avuto una valutazione del loro operato? E chi ha svolto tale valutazione? E quando?

Alla Direzione Generale viene spontaneo porre due interrogativi:

1) Le schede di valutazione del personale per le tre aree contrattuali per gli anni 2009 – 2010 – 2011 sono state applicate e tutte valutate?
Se la risposta è positiva. perché ad oggi non è stata pagata la produttività al 100%?
Se la risposta è negativa, perché non sono stati individuati i responsabili ed adottati i provvedimenti consequenziali nei loro confronti?

2) Per il pagamento della produttività possono essere erogati solo acconti?

All’Assessore alle Politiche della Salute che legge si chiede di predisporre una verifica sui fondi contrattuali per gli anni 2009 – 2010 – 2011 con particolare riferimento ai fondi relativi agli artt. 7 – 8 – 9 del CCNL Sanità Pubblica del 31.07.2009.

Per i motivi esposti, la UIL FPL nell’interesse dei propri associati e lavoratori, proclama formalmente lo stato di agitazione con l’intento di giungere alla indizione di una giornata di sciopero da individuare nella prima data utile nel rispetto della normativa vigente e, chiedono a S.E. il Prefetto di Foggia, di voler attivare la procedura di raffreddamento del conflitto con l’istituzione di un tavolo di conciliazione preventiva ai sensi della legge 146/1990 e sue successive modifiche (legge 83/2000) e di voler convocare apposito incontro tra questa O.S., e il Direttore Generale dell’ASL FG.

Consapevoli dei rischi che si corrono ad esprimersi con franchezza nel clima esasperato che si è determinato, vogliamo invece credere che questa lettera sia correttamente interpretata ed utilizzata per ripristinare una corretta informazione e relazioni sindacali.

Sicuramente sarà così per tutte le persone positive che preferiscono impegnare le proprie energie per costruire qualcosa di costruttivo.

Cordialità.

I rappresentanti R.S.U. UIL FPL IL SEGRETARIO RESPONSABILE
(Dott. Luigi Giorgione)

Belpiede Giuditta___________________________________¬¬
Carchio Eugenio_____________________________________
Di Benedetto Antonio________________________________
Di Ianni Gianluca____________________________________
La Porta Michele_____________________________________
Tampone Francesco___________________________________
Tarantino Leonardo___________________________________
Lioce Luciana_______________________________________
Tardio Annalisa______________________________________
Trombetta Domenico__________________________________
Spera Filippo________________________________________

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FOGGIA – INTESA AMICA-AMIU. UGL: “RIDIMENSIONAMENTO VA FATTO, MA SI RISPETTINO IL CONTRATTO DI CATEGORIA E I LIVELLI OCCUPAZIONALI”.

Pubblicato : venerdì, 21 settembre 2012

CONTROPROPOSTA SINDACALE IN ARRIVO SABATO. “SE NON VIENE ACCETTATA, SI ALZERÀ IL TIRO”.

“Il ridimensionamento va fatto, ma non in questi termini e con questi numeri.

Sabato presenteremo la nostra proposta di ristrutturazione aziendale, ma se troverà ostilità alzeremo il tiro e coinvolgeremo direttamente Prefettura e Tribunale per spingere affinchè la gestione dei rifiuti torni ad AMICA o passi direttamente nelle mani del Comune fino alla nuova gara di affidamento”.

Si esprime il Commissario della Federazione Igiene Ambientale Alessandro Favoccia appena uscito da Palazzo di Città dopo l’incontro a Palazzo di Città per risolvere la questione occupazionale di AMICA e Daunia Ambiente dopo il fitto di ramo d’azienda all’AMIU. Sabato, dunque, sul tavolo dell’azienda barese ci sarà la controproposta congiunta dei sindacati che non hanno avuto la possibilità di presentarla nell’incontro di giovedì 20 settembre perché l’AMIU ha trasmesso loro i dati tecnici del proprio piano soltanto nella giornata di mercoledì 19.
L’incontro, comunque, è stato teso e l’UGL e gli altri sindacati hanno minacciato di abbandonare il tavolo dinanzi all’aut aut dell’AMIU: o questo programma di ristrutturazione che permetterà un risparmio di circa 3milioni di euro o i licenziamenti.
“Dopo le ostilità iniziali e solo dopo il nostro pugno di ferro – aggiunge Favoccia – siamo giunti ad un punto di accordo: rispettare il contratto di categoria e mantenere i livelli occupazionali. E va da sé che per conseguire questo obiettivo è impensabile un demansionamento totale e di quella portata”.

Ma non solo. L’UGL sta anche spingendo nella direzione di nuovi investimenti per potenziare la raccolta. “E’ inoltre necessaria – conclude il Commissario – una soluzione alternativa all’AMIU che non ha la minima intenzione di impegnare denaro su Foggia. Per questo motivo non capisco la presa di posizione del sindaco Mongelli che sta accelerando proprio nella direzione del fitto all’azienda barese”.
Ufficio Stampa UGL FOGGIA

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Capitanata – SS16 San Severo-Foggia ‘’attenzionata’’ dal Prefetto Latella. A breve un tavolo di concertazione

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

“Il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, istituirà a breve un tavolo di concertazione con le istituzioni locali, l’Anas, le forze dell’ordine e Movimento Consumatori per definire una strategia comune per assicurare massima sicurezza agli utenti della statale 16 che collega San Severo al capoluogo dauno”.
Ad annunciarlo il presidente del Movimento Consumatori, Bruno Maizzi, a seguito dell’incontro con il Prefetto svoltosi il 17 mattina. “La dottoressa Latella – spiega Bruno Maizzi – dopo aver dettagliato a Sua Ecc., le annose problematiche che, ad oggi, rendono assolutamente pericoloso, tale tratto di strada statale (notevole flusso di mezzi pesanti, evidente stato di mancata manutenzione del fondo stradale, inesistenti controlli da parte degli Organi preposti, proliferarsi del fenomeno prostituzione sia durante le ore diurne che notturne, transito di mezzi agricoli non a norma con il C.d.S., cicli privi di adeguati sistemi visivi, etc.), ha dato la sua massima disponibilità al fine di farsi portavoce delle richieste che giungono dal territorio.
Nei giorni scorsi, lei stessa per rendersi conto delle situazioni in cui versa la statale 16 ha percorso quel tratto di strada”. Secondo il presidente Maizzi dopo anni di lotta e di provvedimenti che sono rimasti poi solo sulla carta la questione sembra essere arrivata ad una svolta decisiva.
“Questa volta – aggiunge Maizzi – grazie al coordinamento del Prefetto che ha sposato con interesse la nostra causa possiamo davvero giungere a soluzioni concrete, ma è necessario che anche le istituzioni locali non facciano mancare il loro supporto. Si tratta di una battaglia che non ha colori politici, ma che rappresenta un’importante conquista per la sicurezza e la salute pubblica”. Nel Consiglio Comunale di San Severo del 21 p.v. –conclude Maizzi – perché ufficialmente invitato, andrò meglio a relazionare, quanto discusso nell’avvenuto incontro.
da

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FOGGIA – “Incontro Prefetto

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

“Il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, istituirà a breve un tavolo di concertazione con le istituzioni locali, l’Anas, le forze dell’ordine e Movimento Consumatori per definire una strategia comune per assicurare massima sicurezza agli utenti della statale 16 che collega San Severo al capoluogo dauno”.
Ad annunciarlo il presidente del Movimento Consumatori, Bruno Maizzi, a seguito dell’incontro con il Prefetto svoltosi il 17 mattina. “La dottoressa Latella – spiega Bruno Maizzi – dopo aver dettagliato a Sua Ecc., le annose problematiche che, ad oggi, rendono assolutamente pericoloso, tale tratto di strada statale (notevole flusso di mezzi pesanti, evidente stato di mancata manutenzione del fondo stradale, inesistenti controlli da parte degli Organi preposti, proliferarsi del fenomeno prostituzione sia durante le ore diurne che notturne, transito di mezzi agricoli non a norma con il C.d.S., cicli privi di adeguati sistemi visivi, etc.), ha dato la sua massima disponibilità al fine di farsi portavoce delle richieste che giungono dal territorio.
Nei giorni scorsi, lei stessa per rendersi conto delle situazioni in cui versa la statale 16 ha percorso quel tratto di strada”. Secondo il presidente Maizzi dopo anni di lotta e di provvedimenti che sono rimasti poi solo sulla carta la questione sembra essere arrivata ad una svolta decisiva.
“Questa volta – aggiunge Maizzi – grazie al coordinamento del Prefetto che ha sposato con interesse la nostra causa possiamo davvero giungere a soluzioni concrete, ma è necessario che anche le istituzioni locali non facciano mancare il loro supporto. Si tratta di una battaglia che non ha colori politici, ma che rappresenta un’importante conquista per la sicurezza e la salute pubblica”. Nel Consiglio Comunale di San Severo del 21 p.v. –conclude Maizzi – perché ufficialmente invitato, andrò meglio a relazionare, quanto discusso nell’avvenuto incontro.
Ufficio Stampa M.C. Capitanata

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Bari/Manfredonia – Revoca fondi INSIDE, Tar demanda. La fattura del plotter

Pubblicato : sabato, 15 settembre 2012

Inside/Bolici srl: dopo scadenza Cigs il 26 maggio chiusi i cancelli dello stabilimento; stamane nuovo incontro in Provincia, domani tavolo in Prefettura a Foggia (STATO@ – archivio)

“DIFETTO di giurisdizione del giudice adito”. Appartenenza “giurisdizione al giudice ordinario previa riassunzione del giudizio nei termini di rito”. Così (s.1659/12) il Tar Puglia di Bari – II^sezione – sul ricorso (2010) della Inside Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Michele Damiani, Felice Eugenio Lorusso, contro il Ministero dello Sviluppo Economico e nei confronti di Soc.Banca Conc.Ria Unicredit Medio Crediti Centrale Spa, e con l’intervento – ad opponendum – dell’Unicredit S.p.A. In discussione: “l’annullamento del decreto di revoca delle agevolazioni finanziarie di cui alla legge n. 488/1992, relative all’unità produttiva di Monte sant’angelo (Fg) (nell’ambito del Contratto d’Area territoriale) e concesse in via provvisoria con d.m. n. 126005 del 23 giugno nonché di ogni altro atto –cognito o incognito- comunque connesso a quello impugnato in via principale”.

L’udienza pubblica si è svolta il 31 maggio 2012, tanto il Ministero dello Sviluppo Economico quanto la Soc. Banca Conc.Ria Unicredit Medio Crediti Centrale Spa si erano costituite in giudizio “eccependo entrambe la propria estraneità alla vicenda per cui è causa per difetto di legittimazione passiva”.

LA VICENDA. Con il ricorso in esame, originariamente proposto presso il TAR del Lazio e successivamente incardinato presso il Tar di Bari per “ragioni di competenza” a seguito di ordinanza TAR Lazio 1778/2010 “e previa rituale riassunzione del giudizio, la INSIDE aveva impugnato il provvedimento di revoca delle agevolazioni finanziarie ex L. 488/92, già concessi in via provvisoria con D.M. 126005 del 23.6.2003, con conseguente recupero delle somme già erogate”.

I contributi concessi. Con il citato D.M. il Ministero aveva concesso “in via provvisoria” alla INSIDE “un contributo in conto impianti di € 3.468.180,00 per l’ampliamento di una unità produttiva sita in Monte Sant’Angelo (FG), già destinata alla produzione di arredi in legno e in metallo prevalentemente per il mercato navale, prevedendosi l’erogazione del contributo per il tramite della Banca concessionaria in tre rate annuali di € 1.156.060,00 cadauna”.

Le verifiche della Guardia di Finanza. “Dopo l’erogazione della seconda rata, in data 20.2.2007, a seguito di verifica eseguita dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza sono emerse alcune irregolarità contabili e, segnatamente, l’esistenza della fattura n.3 del 5.8.2002 relativa all’acquisto di un plotter del costo di € 190.000,00 oltre IVA, recante una data antecedente a quella di presentazione della domanda (20.11.2002). In conseguenza di quanto sopra, è stato avviato il procedimento di revoca, sul presupposto che, contrariamente alle prescrizioni del bando, il programma di investimenti ammesso a finanziamento era stato già avviato prima ancora della presentazione della domanda”.

Come spiega il Tar, “la ricorrente, nell’ambito del predetto procedimento, ha rappresentato che l’inclusione della predetta fattura era dovuta a mero errore, atteso che il business plan allegato alla domanda di spesa approvata col decreto di concessione delle agevolazioni non prevedeva l’acquisto di tale macchina. Con l’impugnato provvedimento il Ministero ha disposto infine la revoca, oggetto del ricorso in esame.”

Con l’ordinanza del Tar di Bari n. 95/11 era stata respinta l’istanza cautelare proposta dalla ricorrente.

I magistrati della seconda sezione del Tar – Sabato Guadagno, Presidente; Antonio Pasca, Consigliere, Estensore; Giacinta Serlenga, Primo Referendario – hanno ritenuto “il ricorso in esame inammissibile per difetto di giurisdizione di G.A. adito.”

“Ed invero, nelle controversie relative alla concessione di sovvenzioni comunitarie o contributi da parte della Pubblica Amministrazione per la promozione e realizzazione di determinate attività economiche, produttive o comunque di interesse pubblico, il discrimine per la individuazione del Giudice fornito di giurisdizione è costituito dalla consistenza delle posizioni giuridiche incise dal provvedimento e dalla natura del potere esercitato, secondo la causa petendi e al di là della formale prospettazione della domanda”. “Ricorre pertanto una posizione di interesse legittimo con riferimento alla fase procedimentale finalizzata all’attribuzione del beneficio ovvero nell’ambito dell’esercizio del potere di autotutela per vizi di legittimità inficianti ab origine il procedimento di attribuzione del beneficio; ricorre viceversa, per il soggetto che abbia già beneficiato della concessione del contributo o finanziamento, una posizione di diritto soggettivo con riferimento alla fase successiva all’attribuzione e alla pretesa di mantenere e conservare l’agevolazione concessa e la disponibilità delle somme già erogate (cfr. Cass. SS.UU. n. 225/2001, 5617/2003, 7145/2005 e 26421/06; C.d.S. n. 4518/2007)”.

“(…)Né alcuna valenza in senso contrario può attribuirsi al fatto che la concessione dei benefici risulti formalmente indicata come provvisoria, atteso che alla predetta concessione ha fatto comunque seguito la liquidazione del contributo nelle prime due rate e che in realtà la provvisorietà risulta pleonasticamente riferita all’esito del successivo controllo, non essendo dalla normativa prevista l’adozione di successivo provvedimento di concessione definitiva dei benefici. Risulta quasi pleonastico evidenziare che al di là del nomen juris utilizzato dall’Amministrazione l’impugnato provvedimento ha natura di declaratoria di decadenza dal beneficio”.

“(…) resta ferma la conservazione degli effetti processuali e sostanziali maturati nell’intero giudizio” mentre il “profilo di inammissibilità risulta assorbente di ogni altra questione”.

VERTENZA OCCUPAZIONALE INSIDE; ENNESIMO RINVIO, AL 10 OTTOBRE 2012, DOPO IL TAVOLO IN PREFETTURA DEL 13 SETTEMBRE 2012. LAVORATORI IN ATTESA DELLA MOBILITA’; IMPRENDITORE PREANNUNCIA RICHIESTA DI CONCORDATO PREVENTIVO AL TRIBUNALE DI VELLETRI
da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Raddoppio SS 16, lunedì il Movimento Consumatori sarà ricevuto dal Prefetto

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Lunedì, 17 settembre, alle ore 09,00 il presidente provinciale del Movimento Consumatori, Bruno Maizzi, sarà ricevuto dal Prefetto di Foggia, Luisa Latella, per discutere delle iniziative da intraprendere circa il raddoppio della Statale 16 e la sua sicurezza.
“Sono lieto – spiega Bruno Maizzi – che gli appelli lanciati alle varie istituzioni stiano producendo gli effetti sperati.

Il Prefetto si è detto disponibile ad approfondire la questione, così come sono arrivate iniziative e proposte a livello regionale, provinciale e locale. In attesa del tanto auspicato raddoppio dell’importante arteria (che oltre ad apportare la dovuta necessaria sicurezza, produrrà conseguenziali prospettive di lavoro per le maestranze locali per almeno i prossimi dieci anni), sarò a chiedere che nell’immediato, siano presi i seguenti provvedimenti atti a lenire la mattanza: mezzi pesanti in autostrada – maggior presenza dei preposti Organi – apposizione di autovelox gestiti esclusivamente dalla Polizia Stradale – eliminazione della prostituzione – maggior controllo dei mezzi agricoli e dei cicli, che eludono le norme di sicurezza dettate dal C.d.S. – controllo dell’uso improprio dei fari allo xeno.

Mi auguro che queste iniziative con il coordinamento del Prefetto possano portare presto i risultati auspicati dal territorio. Per vincere questa importante battaglia – conclude Maizzi – dobbiamo mobilitarci tutti, perciò chiedo anche ai segretari dei partiti politici e ai vari esponenti di sensibilizzare anche i propri rappresentanti nazionali.

A breve cominceranno le passerelle dei big per chiedere voti ai cittadini, ora sono i cittadini che li chiamano ad intervenire”.
Ufficio Stampa M.C. Capitanata

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FOGGIA – Statale 16: Movimento consumatori incontrerà il Prefetto

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Lunedì prossimo alle 09,00 il presidente provinciale del Movimento Consumatori, Bruno Maizzi, sarà ricevuto dal Prefetto di Foggia, Luisa Latella, per discutere delle iniziative da intraprendere circa il raddoppio della Statale 16 e la sua sicurezza. Gli appelli lanciati alle varie istituzioni stanno producendo gli effetti sperati. “Il Prefetto – spiega Maizzi – si è detto disponibile ad approfondire la questione, così come sono arrivate iniziative e proposte a livello regionale, provinciale e locale. In attesa del tanto auspicato raddoppio dell’importante arteria (che, oltre ad apportare la dovuta necessaria sicurezza, “produrrà prospettive di lavoro per le maestranze locali per almeno i prossimi dieci anni”, secondo Maizzi) sarà chiesto che nell’immediato, siano presi alcuni provvedimenti “atti a lenire la mattanza”. Tra gli altri: mezzi pesanti in autostrada – maggior presenza dei preposti Organi – apposizione di autovelox gestiti esclusivamente dalla Polizia Stradale – eliminazione della prostituzione – maggior controllo dei mezzi agricoli e dei cicli, che eludono le norme di sicurezza dettate dal C.d.S.”. Per vincere questa importante battaglia ci si deve mobilitare tutti. “A breve cominceranno le passerelle dei big politici per chiedere voti ai cittadini, ora sono i cittadini che li chiamano ad intervenire”- conclude il presidente provinciale del Movimento Consumatori.

Michele Carelli da Teleradioerre.it

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Manfredonia – Crisi personale Clinica San Michele, sindaco chiede incontro al Prefetto

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

Esterno clinica privata San Michele di Manfredonia. Una passata protesta dei lavoratori prima della riapertura avvenuta nel luglio 2012 (ST)

“AL fine di definire le prospettive occupazionali della Clinica San Michele di Manfredonia”, il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi ha richiesto al Prefetto di Foggia un incontro urgente. La lettera è stata inviata per conoscenza all’assessore regionale alla sanità Ettore Attolini, al direttore generale della ASL Foggia Attilio Manfrini, nonché alla direzione della clinica San Michele.

“Si rifiutano ricoveri di anziani inviati da ospedali pubblici, pur avendo posti liberi”. “La situazione della Clinica San Michele di Manfredonia – scrive il sindaco – si trascina ormai da due anni in uno stato di crisi che ha finora comportato il dimezzamento del personale ed il mancato pagamento di parte delle spettanze arretrate. Ad aggravare la condizione esistente si aggiunge la sottoutilizzazione della struttura, poiché si rifiutano ricoveri di anziani inviati da ospedali pubblici, pur avendo posti liberi”.

Riccardi evidenzia come “Tale preoccupante scelta aziendale desta allarme poiché si inserisce in un contesto di disoccupazione crescente che non trova, al momento, prospettive di risoluzione stante l’attuale fase recessiva dell’economia non solo locale”. Il sindaco Riccardi si affida pertanto “alla Sua sensibilità per le problematiche sociali, pongo alla Sua considerazione l’opportunità di convocare un incontro, di tutti i soggetti interessati, per un confronto di merito che definisca le prospettive aziendali e occupazionali della Clinica San Michele di Manfredonia”, come emerge dalla nota stampa da Palazzo San Domenico.

FOCUS

La sospensione, da ordinanza sindacale, della diagnostica per immagini

Focus chiusura e riapertura clinica; modifica branche specialistiche.
Si ricorda che la Casa di Cura San Michele aveva cessato le proprie attività dopo la revoca dell’autorizzazione sanitaria stabilita con delibera di Giunta regionale pugliese n.1415-14.06.2010 (Delibera GR 1415/14.06.2010), relativamente alla precedenti branche specialistiche di Oncologia-Pneumologia e Gastroenterologia, per 35 posti letto e 42 unità occupate. La Casa di cura di Manfredonia – dopo un iter “travagliato” per la ripartenza – è riattiva dal 18 luglio 2011 nelle nuove attività sanitarie di geriatria (20 p.l.) e lungodegenza (15. P.l.) (nota dell’Aiop relativamente al pagamento degli stipendi da parte del Gruppo Salatto, dell’omonimo imprenditore della sanità privata foggiana, co-amministratore della Daunia Medica srl. Nel dicembre 2011 la nota delle verifiche dell’Uvar sui ricoveri nella struttura dal 2008 alla revoca attività.
da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Messa in Sicurezza della S.S.16 MOVIMENTO CONSUMATORI CAPITANATA CHIEDE FORMALE UDIENZA AL PREFETTO DI FOGGIA

Pubblicato : venerdì, 7 settembre 2012

A Sua Ecc. Ill.ma Prefetto di Foggia
Ufficio Territoriale del Governo
Corso Garibaldi civ.56
71121 Foggia

Oggetto: Richiesta cortese Udienza.
Con la presente, il sottoscritto Dr. Bruno Maizzi nella sua qualità di Presidente del Movimento Consumatori Capitanata, in nome e per conto degli Associati dell’intera Provincia di Foggia, chiede a Sua Ecc. Ill.ma, di essere ricevuto, affinchè possa meglio dettagliare, l’attuale stato di pericolosità della Strada Statale 16, con particolare riferimento al tratto “Foggia-San Severo”, sollecitando nell’immediato, in attesa della realizzazione del previsto raddoppio dell’asse stradale, un Suo intervento atto ad ordinare il divieto di transito dei mezzi pesanti, veicolandoli gratuitamente in autostrada fino al confine provinciale, a spese e cura dei preposti Enti ed Istituzioni.
Tale necessaria udienza, risulta essere anche di vitale urgenza, in quanto:
-il suesposto tratto di strada, allo stato attuale, benché venga percorso da un elevatissimo numero di veicoli (si stimano quotidianamente: circa trecentomila, con punte fino ai seicentomila, costituiti per il 60% da autovetture, 32% da mezzi pesanti, il 5% da mezzi agricoli ed il restante 3% da cicli, quest’ultimi due, spesso privi di qualsiasi sistema visivo notturno), risulta il più bistrattato dell’intera Italia, privo di qualsivoglia manutenzione sia del manto stradale che dei guard rail, con numerosi ed improvvisi dislivelli sia del piano stradale che delle cunette, e banchine inesistenti e/o mal realizzate;
-la Provincia di Foggia, oltre ad essere attraversata quotidianamente da molti mezzi pesanti per il trasporto merci (per acclarata deficienza delle linee ferroviarie) è meta di milioni di turisti e pellegrini che, in qualsiasi periodo dell’anno, si recano sul Gargano, luogo non solo vacanziero ma anche religioso, di elevato richiamo internazionale;
-i dati in merito all’insicurezza ed alla mortalità sulle strade della Provincia di Foggia, sono i seguenti: Foggia 11,55 morti ogni 100mila abitanti, Media Italia: 7,16; Media Europa: 4,2. in Spagna 5,8. Germania 4,4. Inghilterra 4,0;
-é purtroppo acclarato, lo scarso controllo del territorio da parte dei preposti Organi, con particolare riferimento al sempre più dilagante fenomeno della prostituzione che, giorno e notte prolifica sulle nostre strade ed in particolare sulla S.S.16, con inizio dal limite di confine con il Molise a scendere verso Cerignola, conseguenziale causa di tanti incidenti, dovuti a brusche improvvise frenate e/o rallentamenti, inversioni e/o cambi di corsie da parte di presunti “clienti o semplici osservatori”.
In attesa di Suo riscontro, si inoltrano ossequiosi saluti.
Dr. Bruno Maizzi Presidente M.C. Capitanata

Movimento Consumatori Capitanata – Via T. Solis 89 71016 San Severo (FG)
Foggia Via Gorizia 52 Tel. 338.7979600 – fax:0882.223774 [email protected]

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Manfredonia – Inizia la stagione venatoria, ma il controllo del territorio non c’è

Pubblicato : lunedì, 3 settembre 2012

Anche quest’anno, fra mille polemiche è iniziata la stagione venatoria e purtroppo si scopre che nei siti più sensibili, il controllo da parte delle forze dell’ordine preposte è mancato.
Un tremenda siccità che ha colpito la Puglia ha lasciato le zone umide di Capitanata come delle vere e proprie oasi nel deserto del Tavoliere, qui si concentra la maggioranza delle specie e delle popolazioni di uccelli comprese quelle di interesse prioritario, ebbene proprio qui, elencando le località come la Laguna di Lesina, il Lago Salso e le Saline di Margherita di Savoia, dove si dovrebbero concentrare gli sforzi per evidenziare la presenza dello stato, il controllo non c’è stato.

Gli orari dei bracconieri (perché si vuole evidenziare che si tratta di persone abituate ad andare contro le leggi) non corrispondono agli orari delle forze dell’ordine e quando i volontari del Centro Studi Naturalistici onlus, segnalano irregolarità palesi come è successo durante la pre apertura della stagione venatoria 2012, ci si sente rispondere che non ci sono i mezzi, che la pattuglia disponibile è a tanti chilometri di distanza con una continua reiterazione di atteggiamenti illegali perché continuamente impuniti.
Siamo consapevoli delle difficoltà che fanno mancare uomini, mezzi e risorse a coloro che devono tutelare il bene comune e la legalità, ma dobbiamo chiedere uno sforzo di coordinamento da parte del Prefetto per coordinare semplici attività di presenza sul territorio che, se effettuate in maniera sinergica e ottimizzando gli orari, sicuramente avranno una ricaduta positiva circa la presenza dello Stato in difesa del nostro patrimonio ambientale.
Perciò chiediamo che vengano previsti turni di controllo nei siti più sensibili come all’Oasi Lago Salso e la laguna di Lesina e Varano, nelle giornate e negli orari “più caldi”.

Tanto per fare un esempio, i bracconieri di uccelli acquatici non vanno in orari giornalieri, ma sfruttano gli orari più consoni al movimento delle anatre e cioè per alcune ore prima e dopo il tramonto e l’alba oppure in presenza della luna piena anche durante la notte, quindi è inutile inviare una pattuglia in pieno giorno.
Pertanto è necessario da parte del Prefetto farsi garante di questo problema che vede durante la stagione venatoria la sospensione della legalità per ampie aree della provincia di Foggia, che rappresentano solo un danno spesso gravissimo alla fauna e all’ambiente ma anche per l’incolumità delle persone costrette per lavoro a condividere il territorio presidiato da questi delinquenti.
Aspettiamo con ansia provvedimenti tesi ad una soluzione di queste problematiche e a tal scopo chiediamo un incontro con il prefetto di Foggia al quale illustrare queste tematiche.
Comunicato stampa Centro Studi Naturalistici onlus

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ORTA NOVA – Lettera prefetto – Presenza immigrati

Pubblicato : martedì, 14 agosto 2012

Gentile Prefetto,

Le auguro il benvenuto nella nostra bellissima Capitanata, terra ricca di positive energie e contrasti tanto netti quanto bruciante è la luce che la illumina.
La lettura delle Sue prime dichiarazioni e delle Sue esperienze professionali infondono fiducia negli amministratori dei centri più piccoli del foggiano che, in taluni frangenti, hanno verificato con mano quanta distanza si possa creare tra istituzioni che, al contrario, dovrebbero collaborare nel condiviso interesse al sereno ed ordinato dipanarsi della vita nella nostra comunità.
Con questa fiducia mi rivolgo a Lei per rappresentarLe la crescente criticità del contesto sociale ortese determinata dal progressivo e costante incremento del numero di immigrati, soprattutto comunitari, nella nostra città.
E’ opportuno Le chiarisca in premessa che uno dei cardini della mia azione di governo è la promozione della solidarietà civica e dell’integrazione culturale, entrambe indispensabili alla costruzione di una comunità positivamente interetnica e multiculturale.
Le idee politiche e la volontà amministrativa, però, devono fare i conti con i dati di fatto imposti dall’osservazione razionale della realtà. Tra questi c’è il drammatico inasprimento della crisi economica e occupazionale, a causa della quale sono molti i cittadini ortesi che cercano di ottenere un reddito dal lavoro agricolo.
Le nostre aziende, anche a causa della scarsa meccanizzazione, annualmente offrono un’opportunità di lavoro a migliaia di braccianti. Per la gran parte immigrati, sempre più comunitari, soggetti deboli di una filiera produttiva sempre più debole in cui a torto si continua a praticare la concorrenza quasi esclusivamente riducendo il costo del lavoro, e non migliorando la qualità delle produzioni e promuovendo la professionalità.
La generale e diffusa contrazione dei redditi ha ulteriormente spinto al ribasso i salari dei braccianti, frutto di una perversa dinamica in cui la povertà alimenta se stessa, innescando tensioni sociali tra vecchi e nuovi poveri e alimentando il razzismo provocato dalla paura e dall’insicurezza.
Il Comune di Orta Nova e l’Unione dei 5 Reali Siti non hanno le risorse, finanziarie e umane, necessarie a prevenire, governare e fronteggiare un simile conflitto; ma non vogliamo e possiamo essere inermi o, peggio, indifferenti a tutto questo.
Sono convinta, al contrario, che il Suo supporto sia decisivo all’individuazione delle sinergie istituzionali da attivare ed alle soluzioni operative da adottare per scongiurare la degenerazione del conflitto sociale latente eppure evidente.
La ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrà mostrare verso la nostra comunità e mi auguro di avere presto il piacere di conoscerLa personalmente.

Iaia Calvio

Città di Orta Nova
il Sindaco

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ORTA NOVA – Troppi immigrati: il sindaco scrive al prefetto

Pubblicato : lunedì, 13 agosto 2012

Calvio porta all’attenzione del rappresentante del Governo la crescente criticità del contesto sociale

Troppi immigrati, soprattutto comunitari, ad Orta Nova. Una crescente criticità del contesto sociale ortese, che ha spinto il sindaco Iaia Calvo a scrivere al nuovo prefetto di Foggia, Luisa Latella. “Uno dei cardini – si legge nella missiva – della mia azione di governo è la promozione della solidarietà civica e dell’integrazione culturale, entrambe indispensabili alla costruzione di una comunità positivamente interetnica e multiculturale. Le idee politiche e la volontà amministrativa, però, devono fare i conti con i dati di fatto imposti dall’osservazione razionale della realtà. Tra questi c’è il drammatico inasprimento della crisi economica e occupazionale, a causa della quale sono molti i cittadini ortesi che cercano di ottenere un reddito dal lavoro agricolo. Le nostre aziende, anche a causa della scarsa meccanizzazione, annualmente offrono un’opportunità di lavoro a migliaia di braccianti. Per la gran parte immigrati, sempre più comunitari, soggetti deboli di una filiera produttiva sempre più debole in cui a torto si continua a praticare la concorrenza quasi esclusivamente riducendo il costo del lavoro, e non migliorando la qualità delle produzioni e promuovendo la professionalità. La generale e diffusa contrazione dei redditi ha ulteriormente spinto al ribasso i salari dei braccianti, frutto di una perversa dinamica in cui la povertà alimenta se stessa, innescando tensioni sociali tra vecchi e nuovi poveri e alimentando il razzismo provocato dalla paura e dall’insicurezza. Il Comune di Orta Nova e l’Unione dei 5 Reali Siti non hanno le risorse, finanziarie e umane, necessarie a prevenire, governare e fronteggiare un simile conflitto; ma non vogliamo e possiamo essere inermi o, peggio, indifferenti a tutto questo”.
da Daunia News

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FOGGIA – Questione rifiuti e crack Gema, il caldo agosto del neoprefetto

Pubblicato : giovedì, 9 agosto 2012

Luisa Latella: “Importante capire come salvaguardare le famiglie che rischiano di restare senza un’importante fonte di reddito”. Intanto restano ai domiciliari Tavasci e Corriero per l’accusa di peculato

Il neoprefetto Luisa Latella

Avrà da lavorare sodo il neoprefetto di Foggia Luisa Latella. Le questioni appena approdate sul suo tavolo sono bollenti. E rischiano di degenerare in bombe socio-occupazionali di portata indefinibile. Ecco perché, nonostante la calura agostana, la lady del Palazzo del Governo è già al lavoro.
Non solo rifiuti (ieri un primo incontro interlocutorio con l’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro).
In agenda anche i tributi. Il crack Gema, la società foggiana di riscossione di esperienza trentennale finita nel vortice giudiziario per un buco da 21 milioni di euro nei confronti dei 32 comuni per i quali espletava il servizio, rischia di lasciare per strada circa 180 lavoratori. 60 solo nel foggiano. Da oggi – e per la prima volta nella storia di Gema- sportelli chiusi e dipendenti in ferie.
Di loro si è occupato il prefetto ieri. “Al netto delle responsabilità penali e delle evoluzioni giudiziarie,che lasciamo alla Magistratura” ha dichiarato il prefetto, “è importante capire come salvaguardare queste famiglie che rischiano di restare da un giorno all’altro senza un’importante fonte di reddito”. Latella ha chiamato al tavolo l’assessore regionale al lavoro, Elena Gentile, il suo omologo provinciale, Leonardo Lallo, i sindacati e il nuovo amministratore unico di Gema. Andrea Gallo. A lui è stata chiesta una relazione chiara, con dati e cifre, della situazione finanziaria ed occupazionale di Gema oltre all’elenco dei comuni con i quali è ancora in essere il contratto di servizio e quelli con i quali è stato rescisso.

Dati che l’amministratore unico (insediatosi da poco) si è impegnato a fornire subito dopo ferragosto, il tempo di “vedere bene le carte”. “Ci siamo aggiornati a dopo il 20 agosto. Convocheremo un secondo vertice in Regione. E’ nostra intenzione fare tutto il possibile per salvare queste professionalità, magari traghettandole ad altre società d’intesa coi Comuni” ha dichiarato a Foggiatoday l’assessore Gentile.

L’idea è quella di tentare la “clausola sociale”, sulla scia di quanto accaduto già a Brindisi con una ventina di lavoratori: il comune ha riaffidato il servizio di riscossione tributi vincolandolo alla riassunzione dei lavoratori Gema. Si vedrà. Per il momento la task force si è insediata. Ed è già un primo passo. Intanto l’ex presidente, Lanfranco Tavasci, e l’ex amministratore delegato, Giuseppe Corriero, restano ai domiciliari dal 6 luglio scorso. Per loro l’accusa è di peculato. Entrambi si dichiarano innocenti. Il Tribunale della Libertà si pronuncerà solo il 20 settembre sulla remissione in libertà dell’ex presidente.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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FOGGIA, Oggi il nuovo Prefetto: ‘Non ho la bacchetta magica, ma affronterò le problematiche del territorio’

Pubblicato : venerdì, 3 agosto 2012

Non era mai stata a Foggia, prima di queste intense ventiquattr’ore, il nuovo Prefetto della città, Luisa Latella, arrivata a Foggia in un momento molto difficile sotto molti punti di vista. Questa mattina ha incontrato il sindaco e il presidente della Provincia, poi l’incontro con la stampa, a cui ha detto subito: “Non ho la bacchetta magica, ma se si rinuncia a combattere ed affrontare i problemi prima ancora di provarci, si è sconfitti in partenza”. Il suo primo obiettivo sarà quello di costruire giorno dopo giorno una sinergia sempre più stretta tra tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, per affrontare insieme le criticità che affliggono la Capitanata e recuperare una maggiore coesione sociale.
“Voglio andare sul territorio per conoscere le realtà locali e la gente”, ha spiegato il prefetto, che ha ben presenti le criticità della provincia, quelle economico-sociali, di precariato del lavoro, di sicurezza pubblica e di gestione del territorio’. Il primo passo sarà quello di convocare i rappresentanti delle categorie produttive e dei sindacati, per capire quale sia la realtà economica del territorio. Particolare attenzione sarà riservata al capoluogo dauno, per la sua difficile situazione economico-sociale e occupazionale.
Il prefetto si è detto pronto a dialogare con il Comune, alle prese con questa difficile situazione finanziaria. ‘Sono certa che ci vorrà molto lavoro e tanta fatica, ma di certo affronteremo ognuna delle problematiche del territorio’.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre

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Foggia – CARA, Gentile a Prefetto Latella: CRI irriguardosa

Pubblicato : mercoledì, 1 agosto 2012

Il neo prefetto di Foggia dr.Luisa Latella (fonte image: gds)

“INDISPENSABILE una particolare attenzione sui temi del lavoro e dell’occupazione a partire dalla vicenda dei lavoratori del Cara di Borgo Mezzanone“. Così l’assessore regionale al welfare Elena Gentile in una nota al neo Prefetto di Foggia dott.ssa Luisa Latella.

La vicenda. Come risaputo, in riferimento alle problematiche delle assunzioni degli operatori da impiegare presso il Cara di Borgo Mezzanone da parte di Croce Rossa, Croce Rossa Italiana, Comitato Provinciale di Foggia, è stata “costretta a revocare la richiesta di selezione inoltrata presso l’ufficio provinciale del lavoro di Foggia poiché questa non avrebbe consentito all’ente richiedente di poter avviare ad attività lavorativa operatori in possesso dei requisiti che la stessa Croce Rossa si è obbligata a garantire nell’offerta tecnica avanzata alla Prefettura di Foggia, in sede di assegnazione della convenzione per la gestione del Cara”. “La mancanza di tali titoli – aveva detto in una nota R.Di Sabato – comporterebbe per l’ente gestore un inadempimento contrattuale con conseguente risoluzione del contratto, oltre ad esporre l’ente ad un ricorso amministrativo da parte del terzo concorrente della gara di appalto per la gestione del campo”.

La missiva di Gentile al Prefetto Latella. “Eccellenza – scrive nella missiva l’assessore Gentile – mi auguro che vorrà accogliere il mio saluto di benvenuto in Capitanata, terra tanto ricca e generosa quanto attualmente dolorosamente ferita da una crisi economica e sociale che desta sentimenti di viva preoccupazione nell’opinione pubblica tra i lavoratori e le lavoratrici soprattutto tra quelli che ogni giorno vengono espulsi dal mercato del lavoro oggi già’ così avaro di opportunità”.

“Il numero di aziende oggi in difficoltà genera situazioni di tensione sociale : migliaia di lavoratori senza prospettive scivolano con le loro famiglie nel baratro della povertà . Per ruolo istituzionale ma anche, mi creda, per sensibilità’ personale Le chiedo una attenzione particolare sui temi del lavoro e dell’occupazione. Colgo l’occasione per rappresentarLe una delle situazioni che hanno interessato la Capitanata e che ha generato tanta amarezza tra i lavoratori e le forze sociali non celando il disappunto delle figure istituzionali a vario titolo intervenute nel tentativo di conservare la platea degli occupati garantendo , attraverso questa via, la migliore accoglienza ai richiedenti asilo presso il C.A.R.A. A nulla sono valsi i tentativi per la individuazione di soluzioni praticabili nel rispetto della intelaiatura normativa grazie anche al ruolo svolto dal Prefetto Vicario dottor Francesco Cappetta che ringrazio per l’attenzione istituzionale mostrata in questa lunga ed estenuante vertenza di lavoro”.

“E’ in gioco il presente di 60 lavoratori – dice Gentile – delle loro famiglie colpevoli di essere stati assunti da un ente che poi, per vicende di giustizia amministrative, ha dovuto cedere il passo alla Croce Rossa Italiana. Ma l’ epilogo doloroso della vicenda del C.A.R.A di Mezzanone era già scritto nel copione che Croce Rossa, con inusitato cinismo, ha messo in scena in questi lunghi mesi durante i quali ogni sforzo utile e’ stato profuso dal Governo REGIONALE per salvaguardare i livelli occupazionali e, con essi , potenziare la qualità’ dei servizi di accoglienza dei cittadini stranieri ospiti della struttura. Una melina insopportabile iniziata nel gennaio u.s al tavolo della TASK FORCE REGIONALE per L’OCCUPAZIONE e continuata nelle estenuanti riunioni convocate dalla PREFETTURA di FOGGIA tra rinvii , assenze pretestuosamente motivate ed inimmaginabili colpi di scena. Non era mai accaduto in nessuna circostanza che, un accordo siglato dalle Istituzioni regionali, dalle parti sociali e da un Prefetto vicario, divenisse carta straccia”.

Irriguardoso, mi creda, l’atteggiamento di Croce rossa a tutti i livelli….istituzionalmente inaccettabile perché’ assunto da una organizzazione che si fregia di ben altre benemerenze !
Mostrero’ a Lei, Eccellenza , e non solo, ogni pagina di questo melodramma chiedendo a tutti che si faccia definitivamente chiarezza sui tanti punti ancora poco chiari della vicenda”.

“Cogliendo l’occasione sono a chiederLe ufficialmente un incontro che, mi auguro, vorrà’ concedermi appena possibile nella consapevolezza certamente condivisa del ruolo di responsabilità che le istituzioni oggi in modo particolare devono assumere per assicurare alle comunità ogni utile contributo per la risoluzione delle tante situazioni di crisi che la particolare fase economica sta drammaticamente generando”.

“Sono certa che avrà’ a cuore il futuro dei lavoratori ex C.A.R.A come di tutti i lavoratori di capitanata. Nell’ attesa Le rinnovo il mio benvenuto e l’ augurio di buon lavoro”, conclude l’assessore regionale.
da Stato Quotidiano

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