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PESCHICI – abusivismo: arrestata donna

Pubblicato : giovedì, 14 febbraio 2013

Il magistrato di sorveglianza ha successivamente disposto la misura dell’affidamento in prova

Una donna di 46 anni è stata arrestata in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Bari dovendo espiare la pena di 3 anni e un 1 mese di reclusione perché ritenuta responsabile dei reati di violazione di sigilli continuata, invasione di terreni aggravata ed abusivismo edilizio.
La donna ha abusivamente costruito la propria abitazione violando diverse normative.
Il magistrato di sorveglianza ha successivamente disposto la misura dell’affidamento in prova.
da Daunia News

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FOGGIA – Allerta maltempo attesi venti di burrasca

Pubblicato : lunedì, 11 febbraio 2013

Bollettino della protezione civile per le prossime 24 ore – Mareggiate lungo le coste, imbiancato il Gargano

La neve è caduta abbondante

Continuano i disagi in provincia di Foggia per l’ondata di maltempo che sta attraversano tutta la penisola e, in particolare, le zone adriatiche.
La Protezione civile nazionale ha emanato un’allerta meteo per le prossime 24 ore prevedendo, oltre a numerose precipitazioni nevose, venti forti dai quadrati meridionali con raffiche di burrasca o burrasca forte specie sui settori adriatici.
Previste anche numerose mareggiate lungo le coste adriatiche. Anche oggi in molti centri del subappennino Dauno e del Gargano sono state registrate temperature al di sotto allo zero.
Ma se la neve non ha creato particolari disagi è il ghiaccio il vero pericolo, favorito proprio dalle basse temperature.

Problemi soprattutto per gli autobus di linea che effettuato il servizio interprovinciale.
Ieri a San Giovanni Rotondo un pullman è rimasto bloccato, per alcune ore, in via Matteotti: la circolazione è stata deviata sulle vie adiacenti. Neve su diversi centri del Gargano da Vico alla Foresta Umbra.
Imbiancate anche le spiagge di Peschici e Vieste.

E a San Marco in Lamis monta la protesta dei volontari che, dopo tre giorni di lavoro senza pausa, lamentano il fatto di essere stati completamente abbandonati dalle istituzioni.
Ma oltre alla latitanza delle istituzioni i volontari lamentano anche la non collaborazione della popolazione che in più occasioni hanno chiesto interventi che potevano tranquillamente risolvere da soli.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Capitanata – controlli largo raggio carabinieri, 15 arresti

Pubblicato : venerdì, 1 febbraio 2013

Carabinieri, controlli e posti di blocco (archivio)

UN permeante servizio di controllo del territorio è stato svolto nel capoluogo e nell’intera provincia di Foggia dai Carabinieri del Comando Provinciale, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo, un velivolo del NEC di Bari ed unità cinofile con la finalità di prevenire forme di criminalità predatoria e diffusa, illeciti amministrativi inerenti violazioni del codice della strada e repressione dei reati in violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti.

Oltre 90 i Carabinieri impegnati che hanno eseguito: 15 arresti (di cui 11 in flagranza di reato) e deferito in stato di libertà 10 persone. Oltre 800 le persone e controllati 380 i veicoli; 45 le perquisizioni domiciliari, personali e veicolari espletate.
Controllati oltre 30 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o a misure i prevenzione.

7 le persone segnalate al locale Ufficio Territoriale del Governo trovate in possesso di sostanze stupefacenti.

 

 

PESCHICI (eseguita o.c.c. per stalking).

I Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 30enne emessa dal GIP del Tribunale di Lucera su richiesta di quella Procura della Repubblica.
Le indagini dei Carabinieri dirette dalla Procura della Repubblica di Lucera hanno documentato i reiterati comportamenti vessatori, consistenti in continue minacce e molestie dell’arrestato, nei confronti dell’ex convivente. L’uomo, non rassegnandosi alla fine della loro relazione, continuava a cercare l’ex compagna appostandosi e pedinandola sotto la sua abitazione e nei luoghi dalla stessa frequentati, tormentandola di giorno e di notte con continue telefonate e messaggi.

Il perdurante stato d’ansia ingenerato nella vittima, causato da un ragionevole timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari, la costringeva anche a modificare le sue abitudini di vita.
Per tale ragione la donna, esasperata e fortemente impaurita dall’assillante comportamento dell’ex compagno, decideva di raccontare tutto ai Carabinieri alla cui presenza riceveva una delle tante telefonate minatorie.
Le indagini consentivano l’acquisizione di un quadro indiziario tale da permettere l’emissione del provvedimento cautelare, idoneo a tutelare la vittima ed a porre fine alla condotta dello “stalker” che è stato associato presso la Casa Circondariale di Lucera.

 

 

CERIGNOLA

D. G., classe 1979, D. G. A., classe 1983 e D. M., classe 1976 sono stati tratti in arresto perché responsabili di evasione il primo di detenzione di sostanza stupefacente gli altri due.

Nel quartiere San Samuele di Cerignola i Carabinieri hanno notato D.G. e D.M. cedere dell’hashish ad una terza persona.
In compagnia dei due vi era D.G. in atto sottoposto agli arresti domiciliari e quindi in stato di evasione.

Notati i Carabinieri i tre hanno cercato di scappare dirigendosi in punti diversi ma sono stati ugualmente fermati.
Perquisiti nelle loro disponibilità sono stati complessivamente rinvenuti e sequestrati 4 grammi di hashish e 120,00 € in banconote di vario taglio ritenuti provento di spaccio.

Sempre a Cerignola i Carabinieri hanno proceduto al fermo di P.G., in distinte occasioni, due cittadini di origini rumene F. V. A., classe 1992 e A. I., classe 1988, e due di origini polacche GIEMZA Dawid, classe 1991 e KUCZYNSKI Karol, classe 1975.
I primi perché presunti responsabili di ricettazione in concorso.

I due sono stati sorpresi in località Santa Maria del Mansi mentre stavano smontando due autovetture, una Ford Fiesta ed una Volkswagen Polo risultate rubate a Benevento nel gennaio scorso.
I due erano in possesso di numerosi attrezzi di vario tipo necessari per la “cannibalizzazione” dei veicoli.

Le due autovetture e gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro i rei tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia.

I secondi sono stati sottoposti a fermo di p.g. perché fermati lungo la S.P. 96 mentre trasportavano su di un furgone 6 motori.

Per 4 di questi è stata accertata la provenienza e sono risultati di una Citroen C4, rubata a Giovinazzo (BA), una BMW 535 rubata a Foggia, una Toyota Rav 4 rubata a Canosa di Puglia e una Opel Astra rubata ad Andria.
10.000,00 euro il valore dei motori che sono stati sottoposti a sequestro così come il furgone sul quale erano trasportati.

I due polacchi sono stati associati presso la Casa Circondariale di Foggia.

B. S., classe 1946, è stato arrestato per furto aggravato.

Nel corso di un controllo presso un autoparco in via Trinitapoli i Carabinieri hanno accertato che un box era regolarmente servito di energia elettrica ma non era presente alcun contatore.

Sul posto una squadra dell’Enel ha accerto la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica motivo per il quale il proprietario è stato dichiarato in arresto per furto aggravato.

 

MARGHERITA DI SAVOIA.

LEONE Ruggiero, classe 1984, è stato tratto in arresto perché, a seguito di un controllo presso la sua abitazione, i Carabinieri hanno accertato che l’energia elettrica che alimentava quel domicilio proveniva da alcuni cavi elettrici legati direttamente ad una cassetta di distribuzione dell’Enel senza passare dal contatore che è risultava manomesso.

Una squadra di elettricisti accertava oltre l’allaccio abusivo la pericolosità dello stesso.

 

SAN FERDINANDO DI PUGLIA.

I Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto NOUBAIL Abdelghani, marocchino classe 1994.

A seguito di perquisizione domiciliare nelle sue disponibilità sono stati rinvenuti 12 grammi di cocaina già suddivisi in dosi confezionate e pronte per la vendita nonché 7 grammi di hashish.

FOGGIA. B. A., classe 1990, è stato tratto in arresto poiché, controllato nella zona del Carmine Vecchio, è stato trovato in possesso 16 grammi di marijuana suddivisa in nr. 14 dosi e della somma di € 60,00 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio della sostanza stupefacente.

RUGGIA Francesco, classe 1992, è stato arrestato in esecuzione ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa tribunale Foggia ufficio GIP per aver violato la misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto.

 

 

ORTA NOVA.

JAOUADI Mohamed Salah Ben Ali, cittadino tunisino del 1976, è stato tratto in arresto in esecuzione del provvedimento di espiazione pena detentiva in regime detenzione domiciliare emesso Procura Repubblica di Foggia – Ufficio Esecuzioni Penali;

BEN Naoui Khaled, tunisino classe 1979, è stato arrestato in esecuzione del provvedimento di espiazione pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso Tribunale Sorveglianza Venezia.
da Stato Quotidiano

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Peschici, minacce a ex convivente, arrestato 30enne

Pubblicato : venerdì, 1 febbraio 2013

Controlli carabinieri (st tvtro@)

Foggia/Peschici – I Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 30enne emessa dal GIP del Tribunale di Lucera su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Le indagini dei Carabinieri dirette dalla Procura della Repubblica di Lucera hanno documentato i reiterati comportamenti vessatori, consistenti in continue minacce e molestie dell’arrestato, nei confronti dell’ex convivente.

L’uomo, non rassegnandosi alla fine della loro relazione, continuava a cercare l’ex compagna appostandosi e pedinandola sotto la sua abitazione e nei luoghi dalla stessa frequentati, tormentandola di giorno e di notte con continue telefonate e messaggi.
Il perdurante stato d’ansia ingenerato nella vittima, causato da un ragionevole timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari, la costringeva anche a modificare le sue abitudini di vita.
Per tale ragione la donna, esasperata e fortemente impaurita dall’assillante comportamento dell’ex compagno, decideva di raccontare tutto ai Carabinieri alla cui presenza riceveva una delle tante telefonate minatorie.
Le indagini consentivano l’acquisizione di un quadro indiziario tale da permettere l’emissione del provvedimento cautelare, idoneo a tutelare la vittima ed a porre fine alla condotta dello “stalker” che è stato associato nel carcere di Lucera.
da Stato Quotidiano

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MONTE SANT’ANGELO – IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO SBLOCCA I FONDI REGIONALI E COFINANZIA L’IVA AI COMUNI PER I LAVORI FORESTALI

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

L’Ente Parco Nazionale del Gargano è risultato decisivo nello sblocco dei fondi regionali per i progetti del FESR-PSR (Piano di Sviluppo Rurale) ai Comunità dell’Area Protetta, contribuendo con il cofinanziamento dell’IVA sui progetti.
1.001.849,56 di euro, oltre 2 miliardi delle vecchie lire.

Questa la somma che il Parco Nazionale del Gargano ha erogato ai 17 Comuni della sua comunità (Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano e Vieste) risultati vincitori di uno specifico bando PSR (Piano di Sviluppo Rurale) della Regione Puglia.

 
L’importo complessivamente riconosciuto dalla Regione ai Comuni è pari a 5.059.027,05 euro, una somma del tutto insufficiente per l’avvio dei lavori; per questo l’Ente Parco ha deciso di esprimere la vicinanza alle amministrazioni comunali con un contributo economico senza il quale la maggior parte dei progetti non avrebbe potuto vedere la luce. La somma stanziata dal Parco servirà per il cofinanziamento dell’IVA, in misura max del 70% del totale effettivamente sostenuto.

 
“Era da oltre dieci anni che il tesoretto non veniva assegnato – dichiara il Presidente, l’Avv. Stefano Pecorella -. Eppure si trattava di progetti attesi e fondamentali per la nostra Area Protetta, interventi sulla Gestione Forestale Sostenibile che permetteranno di conseguire molteplici obbiettivi tra cui la prevenzione degli incendi boschivi, la qualificazione e l’aumento della biodiversità, l’aumento dell’efficienza regimante dei boschi, la valorizzazione del patrimonio ambientale e la sua fruibilità. Ma – aggiunge Pecorella – dal finanziamento regionale rimaneva escluso l’importo dovuto per l’IVA, un elemento che rappresentava un costo non recuperabile per le pubbliche amministrazioni che già versano in grave difficoltà economiche.

 
I progetti approvati, dunque, rischiavano seriamente di rimanere nel cassetto, con una conseguente ricaduta negativa sulla crescita occupazionale nei Comuni interessati e rendendo vana la valorizzazione di una filiera sostenibile bosco-legno che metterebbe, di fatto, fuori gioco l’abusivismo ed i reati ambientali.

 
Con questo impegno – conclude il Presidente – l’Ente Parco si dimostra ancora una volta vicino alle esigenze delle amministrazioni comunali e contribuisce con azioni concrete a tutelare il patrimonio naturalistico\paesaggistico, a migliorare sensibilmente la fruizione del territorio e la qualità della vita dei cittadini”.

ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
Via Sant’Antonio Abate, 121 – Monte Sant’Angelo (FG)
Tel. 0884/568911 – Fax 0884/561348
Sito Web www.parcogargano.it

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PESCHICI – La battaglia di Veronica Pelikan, l’austriaca che vuole salvare Baia Zaiana

Pubblicato : mercoledì, 16 gennaio 2013

La storia di Veronica Pelikan e di Baia Zaiana in un servizio tv curato da Julieta Rudich andato in onda su una tv austriaca

Baia Zaiana

La notizia della rapina avvenuta qualche giorno fa a Peschici ai danni di due turisti ospiti della famiglia Pelikan nella villa di Baia Zaiana, ha portato alla ribalta delle cronache locali il caso di Veronica, l’editrice di Vienna che da alcuni anni si batte contro lo scempio ambientale in atto in una delle aree più nobili del Gargano, luogo rimasto incontaminato fino alla fine dei Settanta, quando, ancora sconosciuta a chiunque, la baia era abitata soltanto da lei e dai suoi genitori. Gli stessi che negli anni Cinquanta, anticipando di gran lunga i tempi, acquistarono da un vignaiolo del posto un terreno situato a pochi metri dal mare.

Da allora, come emerge dal servizio curato da Julieta Rudich andato in onda su una tv austriaca, la donna si oppone a chi prova a deturpare la natura della baia: “La famiglia viennese dei Pelikan possiede una casa per le vacanze in Puglia, nel Sud Italia, nel bel mezzo di uno degli ultimi paradisi naturali della penisola. Si tratta di un vero e proprio sogno pensato e realizzato, ma gli interessi di un’edilizia di stampo mafioso da anni minacciano questa striscia di costa incontaminata” si legge nel servizio di ORF.

La storia dei Pelikan si intreccia anche con l’incendio di Peschici del 2007, che sfiorò e provocò danni a quella magnifica abitazione situata su uno scoglio in mezzo alla pineta. Ma per Veronica il danno maggiore è stato un altro, vale a dire quello compiuto da ignoti i che, dopo aver fatto un buco nel tetto del diametro di un metro, sono entrati nella villa distruggendo la veranda e i pavimenti dei terrazzi: “Nonostante severe disposizione in materia di tutela ambientale, alcuni speculatori edilizi pavimentano la Regione con costruzioni abusive. Le autorità locali sembrano impotenti e la gente del luogo teme ritorsioni. Solo Veronica Pelikan si contrappone, ma il prezzo che sta pagando è altissimo: atti di vandalismo contro la sua casa, incendi dolosi e minacce”.

E se i carabinieri le hanno consigliato di evitare di soggiornare sola in casa, l’editrice invece non si arrende. Nel servizio televisivo austriaco pubblicato anche su YouTube, si parla di concessioni, di bar e bungalows che sarebbero stati costruiti abusivamente al pari della strada realizzata per raggiungere la spiaggia e posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Lucera dopo la denuncia sporta da Veronica Pelikan: “Difficile che i responsabili vengano individuati perché le cause in Italia durano molti anni e spesso un delitto cade in prescrizione” dicono gli austriaci.

BAIA ZAIANA: IL VIDEO SU UNA TV AUSTRIACA

Intervistato da Rudich, Angelo Piemontese, preside di una scuola ed ex amministratore di Peschici, afferma: “Ho fatto l’amministratore ed è stata una tragedia. Qui la gente si prende tutto e purtroppo glielo lasciano fare. A Peschici non c’è niente di legale, l’unica è la villetta che è rimasta cosi e non per niente loro non sono di Peschici, questa è la differenza”.

Fino a due anni fa i Pelikan gestivano anche un chiosco ecosostenibile, ma una notte di novembre qualcuno pensò bene di incendiarlo lasciando una tanica di benzina come affronto alla dura battaglia sostenuta fino ad allora dalla vittima. E se gli abitanti del posto ritengono invano il tentativo della donna di provare a sconfiggere l’illegalità, la cittadina garganica per gli austriaci è un “paesello di 4mila abitanti dove si parla tanto, ma tutti sanno quando bisogna tacere”.

Per il procuratore Domenico Seccia, che coordina le indagini su Zaiana, manca la concezione del bene comune. Per il sindaco Vecera il problema principale è dovuto ai tagli fatti sul personale delle forze dell’ordine mentre l’assessore regionale al Territorio, Angela Barbanente, ritiene indispensabile il contributo offerto dalla battagliera Veronica: “Noi dobbiamo ringraziarla perché lei è testimonianza di amore per il Gargano e porta una cultura che noi vorremmo affermare, quella che rispetta la natura”.
da Foggiatoday

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PESCHICI – turisti rapinati da quattro malviventi armati

Pubblicato : lunedì, 14 gennaio 2013

In una villa a Baia Zaiana, ospiti della famiglia Pelikan

Si trovava ospite in una villa della famiglia Pelikan nella suggestiva baia Zaiana a Peschici, la coppia di turisti dui Vienna rapinata da quattro malviventi, col volto coperto e aramti di pistola. La banda nel fare irruzione ha esploso anche un colpo d’arma da fuoco. Ma il bottino è stato magro: solo un computer. Nessun ferito, ma tanta paura. Indagano i carabinieri.
da Daunia News

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PARCO GARGANO – Cs 2012, un anno tutto da ricordare.

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

Racconto e resoconto delle principali iniziative realizzate nel corso dell’anno dal Parco Nazionale del Gargano e dall’Area Marina delle Isole Tremiti
2012, un anno tutto da ricordare.

Racconto e resoconto delle principali iniziative realizzate nel corso dell’anno 2012 dal Parco Nazionale del Gargano e dall’Area Marina delle Isole Tremiti
Aspettando Mediterre nel Parco Nazionale del Gargano: l’evento si è posto l’obiettivo di generare attesa ed attenzione con riferimento a ‘Mediterre’ (Forum per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo), attraverso un coacervo di iniziative orientate a sperimentare modelli di governance delle aree protette basati sui princìpi della gestione sostenibile integrata (dalla gestione dell’energia, all’agricoltura biologica, alla fruizione sostenibile, etc), della destagionalizzazione e della valorizzazione dei prodotti tipici. Volano di queste tematiche sono stati i convegni, gli eventi, gli appuntamenti di educazione ambientale e le escursioni alla scoperta del territorio.

Nomina Presidente: con il decreto n. 57 a firma del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , On. Corrado Clini, a marzo l’Avv. Pecorella è stato nominato 4° Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano.

Boe tecnologiche alle Tremiti: il Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi di Bari, nell’ambito dei programmi di ricerca scientifica nei settori della biologia marina e della ecologia marina, ha installato nel mare delle Diomedee delle apparecchiature altamente tecnologiche contenute in una boa, le quali acquisiscono in continuo e trasmettono con cadenza regolare, via GSM, le misure ad un centro di controllo ed acquisizione dati, permettendo di acquisire in tempo reale la situazione meteomarina e di esercitare un costante controllo della funzionalità della strumentazione.

Tutti i dati rilevati convergono in un database e dopo un controllo automatico sulla qualità della misura sono pubblicati in tempo reale su un webportal dedicato alla pubblicazione di dati meteo marini.

Incontri bilaterali con i comuni per “Sistema Gargano”: il Parco scende tra la gente per la gente.

Con questo leit motiv, si è svolto il tour che ha visto impegnato l’Ente guidato dall’Avv. Stefano Pecorella negli incontri bilaterali con le 18 Amministrazioni che fanno parte dell’Area Protetta, passo necessario per avere il reale polso della situazione ed aprire concreti tavoli di discussione e di lavoro.

La geotermia: i presidenti dei due parchi nazionali pugliesi, Cesare Veronico (Parco Nazionale dell’Alta Murgia) e Stefano Pecorella (Parco Nazionale del Gargano) hanno espresso piena soddisfazione per gli esiti dell’incontro tenutosi tra i tecnici dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia con il Ministero dello Sviluppo Economico in relazione alla realizzazione di micro impianti per energia da fonti geotermiche di terza generazione da realizzarsi su edifici pubblici all’interno dei Parchi dell’Alta Murgia e del Gargano.

I progetti presentati al Ministero porteranno investimenti per 6 milioni di Euro nelle aree protette e saranno impiegati per la realizzazione di micro impianti a impatto zero sul territorio, nel pieno rispetto delle norme di tutela previste.

L’unificazione dei SAC: passa la linea della coesione territoriale ed i 18 Comuni del Gargano, finalmente, sono uniti nella ambiziosa scommessa dei Sistemi Ambientali e Culturali per realizzare l’articolato programma di investimenti per 4 milioni di euro in attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio di storia e natura della nostra terra. I SAC “l’Araba Fenice” e “

Naturalmente Gargano” uniscono le forze sotto la bandiera del Gargano per promuovere prodotti turistici mare-natura caratterizzati dall’integrazione tra mare e territorio retrostante e sviluppare un sistema integrato di accoglienza per migliorare l’attrattività e il godimento dei beni.

L’obiettivo è valorizzare l’autenticità e l’unicità delle risorse quale l’identità, la cultura, l’ambiente nell’ottica della qualità e della professionalità.

L’impegno è organizzare e comunicare tale patrimonio in modo che venga effettivamente percepito e fruito come un sistema integrato (logo, segnaletica, carta di qualità), puntando sulla qualità dell’offerta per competere con destinazioni turistiche non solo nazionali ma anche internazionali.

Il Parco, l’Uniba e il lupo: creare un circuito virtuoso che riesca a far convivere positivamente e pacificamente il sistema faunistico-ambientale con quello umano-produttivo.

Questa la seconda tappa del percorso collaborativo tra Parco Nazionale del Gargano ed Università di Bari che, dopo il posizionamento della tecnologica boa meteomarina alle Isole Tremiti, si sono confrontanti su una tematica assai attuale: la presenza della fauna selvatica nell’Area Protetta e la sua integrazione con l’attività umana.

La discussione è stata sviscerata, lo scorso aprile, nel corso di un incontro tra il Presidente dell’Ente Parco, Avv. Stefano Pecorella, e la sua tecnostruttura con il Prof. Giuseppe Corriero (Ordinario di Zoologia presso l’Università di Bari) ed il suo gruppo di lavoro composto da Dott. Rocco Sorino, Dott. Lorenzo Gaudiano e Dott.ssa Serena Scorrano, che dal 2009 ad oggi sta portando avanti un’interessante e valente attività di ricerca faunistica nell’Area Protetta, dalla quale già emergono dati che confermano l’aumento dei numeri della presenza di animali quali volpe, lupo, faina, gatto selvatico, capriolo, cinghiale, puzzola, tasso e cani randagi.

Il Forum dei Geositi: Pizzomunno, Faraglioni di Mattinata, Grotta Paglicci, Dolina Pozzatina, Grotte marine, Architello di San Felice (Vieste), Cave di Apricena, le bianche falesie della costa, il Museo Paleontologico e dei Dinosauri di Borgo Celano, le grotte di Montenero.

Luoghi e scenari del Gargano che, per la loro importanza geofisica e la loro bellezza, hanno suscitato il vivo interesse di centinaia di addetti ai lavori intervenuti al 4^ Forum nazionale dei Geositi che, alla presenza in veste di relatore del Presidente del Parco Naz. del Gargano, Avv. Stefano Pecorella, ha celebrato la sua ultima giornata a Massa Marittima (Geoparco delle Colline Metallifere), dove sono approdate decine di delegazioni da tutti i geoparchi riconosciuti e certificati dalle reti internazionali: la Ggn (Global Geoparks Network) ela Egn (European Geoparks Network). Tema principale degli incontri è stato una ricognizione sugli strumenti della comunicazione digitale turistica, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio geologico italiano.

La Banca del Germoplasma: il Parco Nazionale del Gargano ha portato a termine un’importante duplice azione progettuale capace di tutelare in maniera duratura la flora autoctona e, di conseguenza, creare, nel segno dell’ecosostenibilità, i presupposti per l’innesco di un circuito economico-occupazionale.

 

Con la partnership del Consorzio di Bonifica del Gargano e dell’Università di Bari, l’Ente Parco ha realizzato una banca del germoplasma ed un vivaio-orto botanico della vegetazione del Promontorio.

L’innovativo polo scientifico sorge a Borgo Celano (San Marco in Lamis) e, dopo la fase di laboratorio, ora si è entrati nella vera e propria fase operativa dalla quale emergono già i primi confortanti risultati. Con il progetto della banca del germoplasma (in collaborazione con l’Università di Bari, costo 80mila euro) si è inteso conservare per lungo tempo i geni delle piante, cioè del materiale ereditario contenuto in parti vive, soprattutto i semi, ma anche pollini, spore e tessuti.

 

Ciò avviene tramite la raccolta in natura di questo materiale e il suo deposito presso centri altamente specializzati, denominati, appunto, “banche del germoplasma”; queste operano l’azione della crioconservazione, cioè il congelamento controllato, per tempi pressoché indefiniti.

Così facendo si può portare avanti per le piante una valida politica di prevenzione dall’estinzione, a lungo termine. Il vivaio-orto botanico è ubicato a Borgo Celano presso la sede storica del Consorzio di Bonifica del Gargano ed è suddiviso in tre settori: produzione di piantine da cedere a prezzo di costo alle coop ed alle imprese che effettuano interventi di rimboschimento e di ingegneria naturalistica nell’area Parco; orto botanico delle specie rare e minacciate della flora garganica; collezione delle varietà fruttifere in via di scomparsa (melo, pero, melo cotogno, susino, albicocco, pesco, fico, ciliegio, noce, mandarlo, castagno, olivo, uva, agrumi, melograno carrubo, gelso nero, sorbo azzeruolo, nespolo comune, nocciolo, corbezzolo, corniolo, sanguinello, giuggiolo, pistacchio, fico d’India).

Consegna del progetto “Valle dell’Inferno”: da San Giovanni Rotondo sin giù alla piana di Manfredonia, nel segno della natura e soprattutto della fede. Una delle prime cantierizzazioni della “fase due” del Parco Nazionale del Gargano parte con il progetto (finanziato con 82mila euro attraverso la delibera presidenziale n.2 2) di realizzazione di un sentiero (lungo circa 6 km) che attraversa la cosiddetta ‘Valle dell’Inferno’, uno degli snodi importanti della Via Francigena, luogo in cui avvenne la conversione di San Camillo de Lellis.

(continua…)

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BARI – Policlinico di Bari, parte il servizio di elisoccorso – Ma i velivoli arrivano da Foggia

Pubblicato : giovedì, 20 dicembre 2012

Alle 11.38 il primo elicottero attrezzato per il trasporto medico d’urgenza si posa sul tetto del padiglione Asclepios, al Policlinico di Bari.
Il turbinio meccanico delle pale che continuano a roteare e il vento che si abbatte sulla piattaforma d’atterraggio, mettono alla prova il personale addetto alle operazioni di soccorso.

E’ in corso una simulazione della presa in carico di un paziente in codice rosso, questione di attimi preziosi per salvare una vita, ma l’organizzazione non tradisce le aspettative e tutto si risolve nei tempi previsti dal protocollo d’emergenza.
Dopo quindici anni di attesa, l’azienda ospedaliero universitaria più grande della Puglia inaugura la nuova superficie per l’atterraggio ed il decollo degli elicotteri.

C’è un clima da grandi occasioni e lo dimostra il profilo degli ospiti che commentano l’evento.

Mentre sul tetto si consuma la dimostrazione d’efficienza, al primo piano del padiglione Asclepios (ma poi si sposteranno tutti sul teatro operativo) c’è la politica locale che conta ed i rappresentanti delle istituzioni, in primis il sindaco, Michele Emiliano («in una città che si dota di un servizio del genere c’è da stare sereni») ed il governatore, Nichi Vendola («il Policlinico diventa l’hub per la gestione delle emergenze»).

Il nosocomio barese è in grado, d’ora in poi, di far atterrare gli elicotteri per il trasporto urgente di pazienti gravi, oppure di organi per i trapianti.
Il problema, però, saranno i decolli.

Non che la nuova elisuperficie non sia altrettanto attrezzata per quest’evenienza, ma l’apparecchio per l’elisoccorso più vicino sta di casa a Foggia, tempo di percorrenza venticinque minuti salvo complicazioni meteo, nell’aeroporto «Gino Lisa».
E’ lì che ha sede l’Alidaunia, la compagnia che fornisce gli elicotteri, con cui la Regione ha sottoscritto, per tre anni, un contratto per la gestione della rete dell’elisoccorso in Puglia, mentre la parte sanitaria compete al 118.

Quella del Policlinico, infatti, è l’ottava struttura attivata, nell’ambito di un progetto che comprende 10 piattaforme dopo Melendugno, Supersano, l’ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti, Celenza Valfortore, San Giovanni Rotondo, Vieste e Peschici.
Altre due, da inaugurare a breve, sono in fase di completamento a Foggia e nell’Isola di San Nicola, alle Tremiti.

Il contratto con Alidaunia, azienda esperta nel settore, non prevede che il gestore delle infrastrutture possa farsi carico del trasporto di pazienti dal Policlinico verso altre strutture sanitarie.

«Non mi sembra un problema – commenta il direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli, al secondo mandato consecutivo alla guida dell’ospedale.
In caso di necessità – aggiunge – possiamo richiedere l’intervento di apparecchi istituzionali». In quel caso, però, un elicottero della polizia o dei carabinieri non sarebbe attrezzato per il trasporto di pazienti in codice rosso.

La rete dell’elisoccorso pugliese è un progetto regionale che fa capo all’assessorato ai Trasporti (presente all’inaugurazione al Policlinico il titolare, Guglielmo Minervini e il suo predecessore, Mario Loizzo che nel 2006 ha lanciato un progetto a livello regionale per 10 elisuperfici), di cui è soggetto attuatore la società Aeroporti di Puglia, rappresentata dall’amministratore Mimmo Di Paola, anche lui ospite della cerimonia svoltasi ad Asclepios.

La gestione delle infrastrutture è stata assegnata con bando pubblico.
LUCA BARILE da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Live sisma sul Gargano, non ci sono danni

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

L’epicentro tra Carpino, Ischitella e Vico. Magnitudo 2.4 – La scossa è stata avvertita anche nei comuni limitrofi

L’epicentro localizzato sul sito dell’Ingv

Lieve terremoto nel Gargano.

Il sisma, di magniudo 2.4, è avvenuto sabato pomeriggio. 15 dicembre. alle 18.33.

Il terremoto è stato localizzato dalla Rete sismica nazionale dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) nel distretto sismico «Promontorio del Gargano».
I COMUNI

L’epicentro si trova tra Carpino, Ischitella e Vico del Gargano.

La lieve scossa è ha interessato anche Cagnano Varano, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici e Rodi Garganico.

Non si registrano comunque danni a persone o cose.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Lunedì c’è il consiglio provinciale

Pubblicato : venerdì, 14 dicembre 2012

Seduta monotematica: “Proposta di ridefinizione delle zone contigue all’interno dell’Area del Parco Nazionale del Gargano

Si discuterà della “Proposta di ridefinizione delle zone contigue all’interno dell’Area del Parco Nazionale del Gargano” nel prossimo consiglio provinciale in programma lunedì 17 dicembre, alle 10.30, nella sala consiliare di Palazzo Dogana.
Alla riunione sono stati invitati a partecipare il presidente del Parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, e i sindaci dei Comuni di Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Lesina, Mattinata, Peschici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, Sannicandro Garganico, Vico del Gargano, Vieste, Ischitella e Serracapriola.
da Daunia News

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PESCHICI – Rassegna “STELLA COMETA

Pubblicato : domenica, 9 dicembre 2012

Comunicato stampa congiunto delle due presidenze di Associazione “Punto di Stella” (Piero Giannini) e Comitato “Peschici Eventi” (Elia Salcuni) sull’avvio della rassegna “STELLA COMETA” in programma a Peschici dall’8 dicembre al 6 gennaio

Pioverà… non pioverà… Bazzecole! “The show must go on”: ferrea legge dello spettacolo che deve andare avanti sempre, qualsiasi cosa accada.

 

E così la macchina organizzativa della felice accoppiata Associazione-Comitato (“Punto di Stella” e “Peschici Eventi”), che già per dna non conosce soste, continua a macinare il suo programma.

Domani, 8 dicembre, festa sacra cui si aggiunge l’aspetto laico dell’intrattenimento, pioggia o non pioggia, il tradizionale Albero di Natale della Villa Comunale di Peschici si illuminerà d’immenso.

 

E se il tempo lo permetterà inizierà la sfilata della più fresca e giovane generazione del luogo che porterà a un Babbo Natale in sedicesimo i piccoli addobbi ‘nominativi’ da sistemare sulla pianta.

La stessa dell’anno scorso, ripiantumata nell’aiuola all’ingresso del piccolo giardino, o una nuova?

Chi lo sa, ma i dubbi non sono patrimonio genetico della nostra accoppiata vincente, per cui tempo inclemente e scelta dell’albero diventano optional da superare bellamente e, se vogliamo essere precisi, già superati.

Allora anche Peschici, dopo New York e Vaticano – modestia a parte, – vedrà ergersi verso il cielo minaccioso (che, nel momento in cui redigiamo questo comunicato stampa, è comunque terso come in una giornata di primavera) il suo simbolo delle imminenti festività.

La cerimonia segnerà l’inizio di un mese ricco di appuntamenti (il programma al link http://www.puntodistella.it/public/file/periodici/natale%20peschici.pdf ) ai quali anche quest’anno non hanno voluto mancare le altre associazioni locali che, sollecitate o spontaneamente, hanno inteso cogliere al volo la bella opportunità di mettersi in mostra e partecipare a un progetto globale che concretizzi la vitalità e l’entusiasmo di una cittadina decisa a non morire d’inedia, prevaricata da climi siberiani, o comunque prettamente invernali, e cronica stasi dei tempi cosiddetti ‘morti’, tipici dei paesi turistici.

All’esordio festoso dei bambini – opportunamente stimolati dai membri del Comitato, – quei bambini che costituiscono il nucleo vitale della più classica fra le ricorrenze religiose, seguirà immediatamente il giorno dopo il primo degli eventi previsti incardinato nella creatività e nella efficienza vitale di un team musicale peschiciano, “i Rascill”, appena costituitosi in associazione.

All’interno del loro concerto non mancherà la piacevole sfaccettatura di una degustazione di prodotti tipici, prettamente locali, e l’intelligente richiamo a una tradizione enogastronomica garganica da salvaguardare.

Cos’altro aggiungere. Solo il personale invito-appello, nella nostra funzione di presidenti dei sodalizi coordinatori della lunga rassegna di ‘Stella Cometa’: seguiteci tutti, perché non esistono eccezioni alla partecipazione.

Seguiteci intervenendo, se non a ogni manifestazione prevista, almeno a quelle che maggiormente possano interessarvi. Non ve ne pentirete.

Piero Giannini-Elia Salcuni

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PESCHICI – «STELLA COMETA NATALE IN CASA… PESCHICIANA»

Pubblicato : giovedì, 6 dicembre 2012

Eventi e Appuntamenti di dicembre 2012-gennaio 2013

9 DICEMBRE

15 DICEMBRE

16 DICEMBRE

16-17 DICEMBRE

19 DICEMBRE

20 DICEMBRE

21 DICEMBRE

22 DICEMBRE

23 DICEMBRE

29 DICEMBRE

30 DICEMBRE

6 GENNAIO

Coordinamento generale Ass. “Punto di Stella” & Comitato “Peschici Eventi
da Punto di Stella

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incanto di luna – PESCHICI : da PUNTA SAN NICOLA a TORRE DI SFINALE (e ritorno)

Pubblicato : martedì, 27 novembre 2012

“ INCANTO DI LUNA “
SABATO 01 DICEMBRE 2012
PESCHICI : da PUNTA SAN NICOLA a TORRE DI SFINALE (e ritorno)
“Capitanata” : un territorio ricco di biodiversità, paesaggi di incommensurabile bellezza, foreste dove si possono apprezzare alberi secolari che danno la sensazione di voler abbracciare il cielo candido e diamantino di tutto il Territorio, il “verde mare” cantato da Gabriele D’Annunzio, spiagge accoglienti, cibo genuino, cucina del territorio legata alla tradizione della civiltà contadina, persone felici di dedicarsi all’ accoglienza turistica e di ricreare l’ atmosfera conviviale del “vivere in famiglia”.
Una notte di luna piena alla scoperta della natura più bella della Capitanata, vivendo emozioni inusuali ed effettuando interessanti passeggiate, al chiaro di luna, in uno dei più bei siti naturalistici della Provincia di Foggia.
E’ questa la proposta di turismo naturalistico/culturale con la quale mi rivolgo alle persone che amano il Territorio, che hanno voglia di conoscere i più importanti ambienti naturali e le realtà culturali della Provincia di Foggia. L’ escursione serale con luna piena rappresenta una nuova ed emozionante esperienza ambientale e sensoriale.
L’inusuale escursione notturna, con luna piena, è l’occasione per nuove esperienze emotive e sensoriali. Camminare in condizioni di semioscurità per utilizzare i sensi in situazioni che solitamente non pratichiamo. La calma ed il silenzio della sera sono l’occasione per “leggere” l’ambiente circostante. La suggestione che la luna trasmette, un lieve fruscio, un battito d’ali, uno stridio, un verso, un suono qualsiasi, una luce lontana … possono far provare emozioni nuove a tutti gli innamorati della vita.

PROGRAMMA :
• ore 16,00 : ritrovo dei partecipanti presso Punta San Nicola (Peschici)
• Ore 16,15 : inizio escursione
• Ore 19,15 : “INCANTO DI LUNA”
• Ore 22,00 : fine escursione
LUNGHEZZA PERCORSO : 9,9 km (solo andata) DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).
La proposta di questo itinerario lungo la “COSTA dei TRABUCCHI” mira alla valorizzazione di alcuni elementi tipici dell’ affascinante costa Garganica :
- i Trabucchi
- le Torri di avvistamento
- i costoni rocciosi, le grotte marine e le baie
- la vegetazione ricca di Macchia Mediterranaea integrata da Euforbie e Pini d’ Aleppo
Per decisione del Vicerè di Napoli, don Pietro di Toledo, lungo le coste dell’ Italia Meridionale, a difesa del territorio, furono edificate una serie di piccole fortificazioni e torri di avvistamento. I siti venivano individuati in base al frastagliamento della linea di costa, alla distanza tra le torri, alla reciproca visibilità ed alla possibilità di comunicazione: a vista, acusticamente o con messaggeri a cavallo. La presenza di un tale sistema diventava utile soprattutto per prevenire e contrastare le scorribande dei Saraceni. Nel tratto di costa, molto frastagliato, compreso tra Vieste e Peschici a causa della limitata visibilità le torri si infittiscono ed abbiamo Torre del Porticello (1568), Torre di Sfinale (1573), Torre Usmai (1576) e Torre di Calalunga (1568). Questo tratto di costa è caratterizzato anche dalla presenza dei TRABUCCHI, poderose macchine da pesca protese sul mare. Secondo alcuni storici locali si pensa che l’ origine di questi antichi strumenti di lavoro risalirebbe al tempo dei Fenici. Questo importante sistema di pesca, ancora in uso sul nostro territorio, venne realizzato in zone dove il mare presentava una profondità di almeno cinque metri, un fondale sabbioso, orientato in direzione sud-est o nord-ovest ed in corrispondenza della confluenza di correnti marine, zone notoriamente ricche di pesci. Grazie all’ impegno dell “Associazione Trabucchi del Gargano” e del Parco Nazionale del Gargano ai Trabucchi è stato riconosciuto lo status di “tesori e beni dell’ area costiera”. In alcuni tratti dell’itinerario le verdi praterie prospicienti la costa sembrano rievocare le medesime distese Irlandesi.

NOTE :
Abbigliamento comodo ed idoneo alla stagione in corso, scarpe da trekking, bastone, giacca a vento, macchina fotografica, torcia frontale, panini, acqua. Trasferimenti con automezzi dei partecipanti. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Tel. 0882.680070 / 328.1999783, mail : [email protected]
BUONA STRADA!
Comunicato Stampa Pietro Caforio

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Primarie centrosinistra: in Capitanata 16500 elettori su 31mila scelgono Bersani

Pubblicato : lunedì, 26 novembre 2012

Il voto alle primarieSeguono Vendola, bene in Puglia, con 7746 voti e Matteo Renzi, leader ad Apricena, con 6036. A Foggia e Manfredonia vince Bersani

Schiacciante vittoria di Pierluigi Bersani in Capitanata, seguito da Nichi Vendola.

Terzo classificato Matteo Renzi.

E’ il risultato del voto delle urne in provincia di Foggia. 31mila l’esercito degli elettori di centrosinistra recatosi nei 55 seggi elettorali sparsi sul territorio per scegliere il leader del centrosinistra che correrà per Palazzo Chigi.

Si è votato dalle 8.00 alle 20.00, anche se i seggi sono rimasti aperti una mezz’ora in più laddove c’erano ancora code per permettere a tutti di esprimere la propria preferenza.

Il risultato è una fotografia già scattata alla vigilia in Capitanata, con un eccezionale risultato per il leader del Pd, Pierluigi Bersani, che raccoglie 16.362 voti, il 53.1 % delle schede valide scrutinate (30.836); pesca a piene mani nel bacino elettorale foggiano anche il leader di Sel, Nichi Vendola, che raccoglie 7746 voti, il 25,1%; terzo posto per Renzi, 6.036 preferenze, il 19,6 % dei voti validi.

Sorpresa Tabacci che raccoglie 533 voti, 1,7%, e Puppato con 159 voti, lo 0,5%.

Va precisato che al calcolo completo manca il Comune di Monteleone di Puglia, i cui dati – quando scriviamo – non sono ancora pervenuti.

BERSANI-VENDOLA, IN PUGLIA QUASI TESTA A TESTA.

Foggia si attesta così terza provincia pugliese per affluenza al voto, subito dopo Bari e Lecce.

E conferma la fotografia regionale, dove, a dispetto del trend nazionale, la staffetta è tra Bersani e Vendola: 39,9 % i voti raccolti dal segretario Pd, 36,2% quelli invece incassati dal leader di Sel; Renzi terzo anche su scala regionale, con il 20% delle preferenze.

Irrilevanti le percentuali di Tabacci e Puppato. / I dati regionali, per quanto verosimili, restano ancora parziali.

BOOM MANFREDONIA, FOGGIA E SAN GIOVANNI. DEBACLE CERIGNOLA.

5744 votanti a Manfredonia, roccaforte dalemiana e bersaniana doc e terra del deputato Michele Bordo e del segretario provinciale Pd Paolo Campo: la città sipontina si conferma testa d’ariete della competizione elettorale e il voto spegne le polemiche di presunti brogli elettorali avanzate da renziani e vendoliani alla vigilia del voto.

Al secondo posto per affluenza c’è Foggia con 5261 voti validi; quindi San Giovanni Rotondo che fa registrare un ottimo 1.872 preferenze.

Rovinosa debacle a Cerignola invece, fortino “rosso” per eccellenza e terra dell’assessore regionale Elena Gentile, che racimola un magrissimo 1475.

CAPORETTO VENDOLA ZAPPONETA.

Presi singolarmente, la gran parte dei comuni fa registrare la vittoria di Bersani, esito prevedibile visto lo schiacciamento dell’intera dirigenza democratica sul segretario nazionale.

Sorpresa a Zapponeta, terra del segretario provinciale di Sel Domenico Rizzi: qui Renzi vince col 44,8% dei voti, seguito da Bersani 36,4% mentre il leader Nichi Vendola deve accontentarsi di un magrissimo 18,8%, appena 76 voti su 406.

Il grosso del bottino Vendola lo raccoglie nei piccoli comuni del subappenino, ad Orsara, a Peschici e a Cagnano Varano.

Ad Apricena è ancora il sindaco fiorentino Renzi a surclassare il segretario nazionale col 46% dei voti (Bersani 37%)

da Foggia Today

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GARGANO (FG)- Vieste e Peschici sott’acqua

Pubblicato : martedì, 20 novembre 2012

La pioggia che nelle ultime ore è caduta con notevole intensità sul Gargano, ha creato non pochi problemi anche a Vieste e Peschici.

A Vieste i disagi maggiori si sono registrati sul lungomare Europa, dall’ingresso del porto turistico e fino all’accesso al mega parcheggio dove il manto stradale è completamente invaso dall’acqua.

Anche dall’altro lato della città, in località Pietà, subito prima del Poliambulatorio, l’acqua ha creato un vero e proprio acquitrinio che di prima mattina ha reso problematico il passaggio dell’autobus sia per recarsi presso la vicina struttura sanitaria che per raggiungere gli istituti scolastici ‘Polivalente Fazzini’ e ‘Ipssar Mattei’.

Allagati anche i campi agricoli dove in questi giorni è in corso la raccolta delle olive. Diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco di Vico del Gargano e Manfredonia. Situazione difficile anche a Peschici dove per tutta la mattinata è caduta tanta pioggia, al punto di allagare diverse zone del paese.

La zona maggiormente colpita dal nubifragio è quella della piana di Calena.

Anche A Peschici Vigili del Fuoco e Protezione Civile sono costantemente all’opera per assicurare l’incolumità pubblica.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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PESCHICI (Fg) – si indaga nella vita della vittima – Tavaglione ucciso con un colpo alla testa

Pubblicato : lunedì, 12 novembre 2012

Freddato il custode del villaggio «Baia di Manaccore» – Il corpo del 48enne è stato trovato domenica pomeriggio

- Stanno indagando a 360 gradi i carabinieri del comando provinciale di Foggia che stanno investigando sull’omicidio di Rocco Tavaglione, il guardiano notturno di 48 anni, il cui corpo è stato trovato domenica pomeriggio all’interno del villaggio Baia di Manaccora dove lavorava. Secondo la prima ispezione cadaverica il guardiano, conosciuto anche con il soprannome «Lo zingaro nero», sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, sparato con una pistola automatica, molto probabilmente una calibro nove. Sul luogo dell’omicidio i carabinieri hanno recuperato due bossoli.

Omicidio a Peschici

Secondo la ricostruzione degli inquirenti sabato sera la vittima aveva salutato un amico quando aveva iniziato il turno di lavoro al villaggio turistico: stesso amico che ieri, intorno all’ora di pranzo si è recato nel camping perché aveva un appuntamento con Tavaglione. I due, infatti, doveva pranzare insieme. Ed è stato proprio lui a trovare il cadavere dell’amico riverso in una stradina interna del villaggio. All’attenzione degli inquirenti la vita privata e lavorativa del guardiano notturno. Tavaglione, sposato e con figli, viveva a Vico del Gargano e faceva parte della cooperativa che venne coinvol­ta nell’operazione “Clessidra”, una inchiesta sugli appalti pubblici, che il 3 dicembre del 2010 coinvolse 23 persone, tra le quali amministratori, funzionari, imprenditori di Pe­schici ma anche di Vico del Gargano.

Luca Pernice  da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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PESCHICI – omicidio Tavaglione: è caccia ai killer

Pubblicato : lunedì, 12 novembre 2012

Lo “zingaro nero”, guardiano del villaggio turistico Baia di Manaccora, è stato freddato mentre fuggiva sulla spiaggia

E’ caccia ai killer di Rocco Tavaglione, 48 anni di Peschici (risiedeva a Vico del Gargano), guardiano del villaggio turistico “Baia di Manaccora”, assassinato ieri pomeriggio con dei colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata mentre fuggiva sulla spiaggia. Una esecuzione vera e propria sulla quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Vico del Gargano; le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera. Tavaglione, detto lo “zingaro nero”, probabilmente si è accorto dell’agguato di cui è stato vittima ed è fuggito verso la spiaggia. Il cadavere del custode, che lascia moglie e tre figli, è stato rinvenuto da un amico. Gli inquirenti stanno scavando nella vita privata della vittima che faceva parte della cooperativa sociale Omnibus, la stessa che due anni fa fu coinvolta nel blitz “Clessidra” che portò all’arresto di alcuni amministratori di Peschici. Su questo nuovo omicidio in Capitanata c’è il massimo riserbo da parte degli investigatori, ma sarebbero già state interrogate alcune persone.
Ilaria Fioravanti da Daunia News

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Omicidio a Peschici: ucciso Rocco Tavaglione, guardiano di Baia di Manaccora

Pubblicato : lunedì, 12 novembre 2012

L’uomo, conosciuto come “Zingaro Nero”, è stato ucciso presso il villaggio turistico Baia di Manaccora dove faceva il guardiano notturno

Carabinieri

Ucciso con almeno due colpi d’arma da fuoco alla testa. E’ morto così Rocco Tavaglione, guardiano notturno di 48 anni, in servizio al villaggio turistico Baia di Manaccora, a pochi chilometri da Peschici, sul Gargano. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato trovato nel primo pomeriggio di oggi all’ingresso dalla struttura ricettiva.

LE INDAGINI. Sul posto, incaricati dei rilievi del caso, i carabinieri della stazione di Peschici e del comando provinciale di Foggia che stanno interrogando amici e parenti della vittima per poterne ricostruire gli ultimi istanti di vita. A coordinare le indagini saranno gli inquirenti della Procura di Lucera.

L’uomo, meglio conosciuto come “lo Zingaro nero”, da qualche anno si era trasferito con la famiglia nella vicina Vico del Gargano e faceva parte di una cooperativa che gestiva il servizio di guardiania del villaggio turistico a cinque chilometri dal centro peschiciano.

Con molta probabilità, al momento dell’agguato Tavaglione era solo (la struttura, in questo periodo dell’anno, è quasi deserta). Il killer (o più di uno) potrebbe averlo affiancato, quindi, senza il timore di essere visto, esplodendo all’indirizzo di Tavaglione alcuni colpi di arma da fuoco di grosso calibro per lasciarsi subito dopo la cittadina garganica alle spalle, fuggendo o in direzione Vieste (tramite la comunale Santa Lucia) o tramite la vicina Zaiana, dalla quale si ha facile accesso ad un dedalo di stradine interpoderali e rurali

Maria Grazia Frisaldi da Foggiatoday

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PARKINBICI – Si torna a pedalare con il tour nelle scuole

Pubblicato : giovedì, 8 novembre 2012

Oltre 350 alunni per una tre giorni da vivere tutta d’un fiato all’insegna dell’ecologia e della conoscenza del territorio.

Si ritorna a pedalare con un’andatura decisamente più sostenuta con ‘Parkinbici’, il primo sistema in Italia di bike sharing intercomunale, che lega i comuni di Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano, realizzato dal Parco Nazionale del Gargano ed inaugurato con successo lo scorso 7 agosto.

Come annunciato in sede di presentazione, dopo il rodaggio estivo, ‘Parkinbici’, tenendo fede al suo pay off ‘Lasciati pedalare della natura’, incontra il territorio. Nei giorni 8, 9 e 10 novembre parlerà a una parte importante delle sua comunità, quella rappresentata dai più piccoli, coloro che saranno i protagonisti del futuro prossimo venturo.

Per un’intera mattinata il Presidente del Parco, Stefano Pecorella, attraverso una coinvolgente serie di attività – anche di carattere multimediale e multidisciplinare – condurrà gli alunni delle scuole “Papa Giovanni XI I-M. Manicone” di Vico del Gargano (giovedì 8 p.v. – presso l’Auditorium comunale), dell’istituto “Giannone“ di Ischitella e Rodi Garganico (venerdì 9 p.v. – presso la sala convegni ‘Rovelli’ di Rodi) e del “Libetta” di Peschici (sabato 10 p.v. presso l’aula magna dell’istituto) alla scoperta dell’utilizzo e dell’utilità di questo innovativo sistema di trasporto dolce, amico della salute, dell’ambiente e delle ‘tasche’.

“L’iniziativa – come ricorda il Presidente del Parco – è stata fortemente voluta e realizzata dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, per introdurre una nuova concetto di mobilità, che contribuisca alla riduzione del traffico cittadino e crei un rapporto più diretto con il territorio. Con Parkinbici cambia il modo di vivere il Gargano e dei suoi paesaggi incontaminati. È una vera e propria rivoluzione ambientale e culturale”.

La giornata del 9 (a partire dalle ore 10.30) è aperta alla partecipazione dei giornalisti. Alle attività sarà presente in qualità di testimonial un noto personaggio dello sport di livello nazionale, la cui identità sarà resa nota nelle prossime ore.

L’altra novità che sarà presentata nell’occasione sarà la possibilità di effettuare l’abbonamento a ‘Parkinbici’ comodamente da casa e da qualsiasi parte del mondo attraverso un sistema telematico disponibile sia sul sito web del Parco del Gargano che di Bicincittà.

Il servizio ‘Parkinbici’ è attivo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e nel periodo estivo sette giorni su sette. E’ stato attivato un numero verde ad hoc, l’800.654.214, per ottenere informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e aggiornamenti sui punti vendita abilitati.

Ulteriori notizie utili sono disponibili agli indirizzi web: www.bicincitta.com e www.parcogargano.it.
da Puglialive

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VICO DEL GARGANO – Gli studenti tornano a pedalare sul Gargano

Pubblicato : mercoledì, 7 novembre 2012

Con “Parkinbici”, il primo sistema in Italia di bike sharing intercomunale

Oltre 700 alunni per una tre giorni da vivere tutta d’un fiato all’insegna dell’ecologia e della conoscenza del territorio.

Si ritorna a pedalare con un’andatura decisamente più sostenuta con “Parkinbici”, il primo sistema in Italia di bike sharing intercomunale, che lega i comuni di Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano, realizzato dal Parco nazionale del Gargano e inaugurato lo scorso 7 agosto.

Dopo il rodaggio estivo, “Parkinbici” nei giorni 8, 9 e 10 novembre parlerà a una parte importante delle sua comunità, quella rappresentata dai più piccoli, coloro che saranno i protagonisti del futuro.

Per un’intera mattinata il presidente del Parco, Stefano Pecorella, attraverso una coinvolgente serie di attività, anche di carattere multimediale e multidisciplinare, condurrà gli alunni delle scuole “Papa Giovanni XI I-M. Manicone” di Vico del Gargano (giovedì 8 presso l’auditorium comunale), dell’istituto “Giannone“ di Ischitella e Rodi Garganico (venerdì presso la sala convegni “Rovelli” di Rodi) e del “Libetta” di Peschici (sabato 10 presso l’aula magna dell’istituto) alla scoperta dell’utilizzo e dell’utilità di questo innovativo sistema di trasporto dolce, amico della salute, dell’ambiente e delle “tasche”.

Ulteriori notizie utili sono disponibili agli indirizzi web www.bicincitta.com e www.parcogargano.it.
da Daunia News

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Vico del Gargano – IL PASSATO APPARTIENE A TUTTI

Pubblicato : giovedì, 1 novembre 2012

Clicca per IngrandireIn attesa di conoscere come si chiuderà il “malinteso” in seno alla maggioranza Amicarelli, torniamo su un’argomento di forte attualità legato ai lavori di scavo e sistemazione della necropoli paleocristiana di Calenella-Monte Pucci.

La quantità, l’unicità e la ricchezza di Ipogei, i numerosi e preziosi reperti trovati, devono alzare il livello di attenzione e tutela verso un patrimonio che rappresenta un importante e nuovo canale di promozione per Vico del Gargano, Parco Nazionale e tutto il territorio.

Questo importante patrimonio dev’essere tutelato, custodito, messo a disposizione di studiosi, università, scuole, turisti, curiosi e appassionati di tutto il mondo.

Quanto la valorizzazione del patrimonio culturale sia importante ed efficace strumento di promozione, lo dice con competenza e autorevolezza il rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe, ordinario di Archeologia cristiana e medievale: “Si ripete spesso che il patrimonio culturale sia anche una risorsa economica. E’ vero, è innegabile. Ne sono convinto anch’io”.

“Un bravo economista come Massimo Montella – prosegue – ci ricorda che valorizzare il nostro patrimonio consiste nel fare in modo che il valore dei documenti di storia venga percepito quanto meglio da quante più persone possibili.

Le ricadute che un museo, un parco archeologico, un archivio o una biblioteca possono avere sono diverse e ben più remunerative rispetto a una malintesa visione mercantilistica del bene culturale”.

Da qui l’esigenza e l’urgenza della raccolta e sistemazione curata ed efficace di tutti i reperti dei siti di Vico del Gargano, sparsi fra musei, collezioni, privati, ci portano alla richiesta di un museo della storia del paese in un contenitore pubblico e prestigioso come il Palazzo della Bella.

“Il patrimonio culturale – conclude Volpe – non appartiene né agli studiosi né ai professionisti della tutela: è un bene comune. Allo stesso modo il passato appartiene a tutti”.

Dalla conferenza stampa di Calenella-Monte Pucci dei giorni scorsi sono venuti segnali importanti, sia da parte del sindaco di Vico, Pierino Amicarelli, sia da parte del presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella.

Michele Angelicchio da Punto di Stella

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LE “ANËMË I MORTË”… RIANIMANO PESCHICI

Pubblicato : giovedì, 1 novembre 2012

Clicca per IngrandireL’Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi” tornano ad allietare le lunghe e fredde serate autunnali in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti.

E’ abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita – praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda… qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”.

Alla richiesta si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta (qualcuno ne fa addirittura provvista nei giorni precedenti per fronteggiare la felice evenienza).
Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discusioni non mancano, ovviamente.

Niente di assimilabile alle americanate di Halloween, naturalmente, anche se qualcuno coglierà l’occasione per mascherarsi e infiltrarsi – mai come i black bloc, comunque! – nel corteo di ragazzini che faranno la fila per farsi valutare i loro “tesori”.

Riflessioni e invito fondati sull’assioma che “Halloween dolcetto-scherzetto, non è se non la vecchia tradizione italiana della calzetta” (mal)riveduta e (s)corretta.

La “notte delle streghe, dolcetto scherzetto” – ci racconta – è stata portata in Irlanda da un nostro emigrante costretto a undici anni a lasciare l’Italia per aver assistito, involontariamente, a un omicidio politico.

Per salvare la pelle, in quanto ‘testimone scomodo’, s’imbarcò su un veliero irlandese. E ora a lui la parola, anzi… la tastiera.

“La leggenda narra che la notte del 2 novembre le anime dei defunti escono in libertà per fare ritorno il 6 gennaio, controvoglia, ai loro cimiteri.

Per la circostanza s’illuminano le strade ponendo un lumino dentro la zucca svuotata, che ripara la fiammella dal vento, e si procura il cibo per imbandire le tavole e nutrire i parenti defunti al loro passaggio.

L’ultima notte di libertà, il 6 gennaio, per evitare perdite di tempo, la più vecchia dei morti definita comunemente ‘befana’, a cavallo di una scopa s’incarica di radunare le anime e procedere personalmente alla distribuzione dei doni.

I defunti, arrivati nei pressi dei camini dei parenti, destinano ai piccini buoni la calzetta piena di dolci e ai cattivi la calzetta piena di cenere e carbone.

“Questa tradizione viene ancora attuata in Italia, a seconda delle località, in periodi diversi:
- notte del 2 novembre, Festa dei Morti (uscita in libertà dai cimiteri)
- notte dell’ 8 dicembre, Immacolata Concezione
- notte del 13 dicembre, Santa Lucia
- notte del 25 dicembre, Natale
- notte del 1° gennaio, Capodanno
- notte del 6 gennaio, Befana (rientro nei cimiteri).

da Punto di Stella

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Disabilità non più assistita. Grave e disgraziata decisione da uomini in saio

Pubblicato : venerdì, 19 ottobre 2012

Come si fa a dire a un disabile, specie se in carrozzella e di tenera età, che dal 1° novembre non potrà ricevere le sue abituali cure nel centro riabilitativo che da anni mentre lo coccolava gli rendeva la vita meno sofferente?

Io una risposta non ce l’ho. E se l’avessi non avrei il coraggio di dirglielo.

Sarà, ma quando un gruppo di disabili, in maggioranza bambini in carrozzella, dicono che hanno sentito dire che il “loro pulmino” non li accompagnerà più nella “palestra” dove erano curati amorevolmente, la risposta immediata è una piccola e veniale bugia «Vedrete che tutto si sistemerà e ritornerete ad essere “coccolati” come prima».

Appunto, una bugia che in quel momento gli fornisce una speranza alla loro già tormenta vita, ma che non è risolutiva, ne tanto meno creduta poiché questi nostri sfortunati conterranei sono consapevoli di ciò che a breve saranno oggetto.
Non ci posso far nulla, ma quando, in particolare le istituzioni e poi la società civile creano difficoltà ai disabili, a chi ha handicap motorie notevoli, in me si genera quell’indignazione che mi da lo slancio a perorare la causa.

E non è la prima volta.
In redazione, e in particolare nella rubrica “Fatti & Misfatti” (il muro parlante di Monte), curata lodevolmente dall’amico Vittorio de Padova che mi ha dato una notevole mano per ottenere le informazioni sul caso, sono giunte attraverso la casella postale una moltitudine di e-mail che denunciavano l’increscioso problema.

Ogni e-mail aveva come oggetto un particolare che è balzato subito all’occhio, quello che a Rodi sarà interrotto il servizio di trasporto per disabili. Inoltre mi son stati recapitati alcuni documenti che attestano la soppressione del servizio di trasporto, accompagnati da atti e dichiarazioni importanti che non danno scampo a questa “disgraziata decisione”, paventata da un po’ di tempo a margine di voci di corridoio avvallate da un atto ufficiale, datato 28/09/2012, da parte di chi paga il servizio di trasporto, e non erogherà più dal 1° novembre p.v.,
Di chi e cosa stiamo parlando?
Dall’atto che mi è pervenuto “Disdetta servizio trasporto utenti” (il termine giuridicamente è esatto, ma non confà nel caso con i disabili, a mio modesto avviso), datato 28/06/2012 con protocollo n. 1777/PR/E-12, inviato dalla “Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS”, con sede in San Giovanni Rotondo, alla ditta di trasporto che concluderà il servizio entro il 1° novembre p.v. (mi riservo di non fornire il nome su esplicita richiesta della ditta), con sede a Rodi Garganico, si legge a chiare lettere e testualmente che «Il sottoscritto fr. Francesco Colacelli, quale legale rappresentante della “Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS” di san Giovanni Rotondo, con la presente, da valere ad ogni effetto di legge, avanza formale disdetta del contratto stipulato con codesta Ditta per il trasporto di utenti presso il Presidio di Riabilitazione di Rodi Garganico.

Tale decisione è stata assunta nell’ambito del processo di riorganizzazione operativa in atto e nel rispetto del principio di economicità aziendale che impongono l’eliminazione dei “costi gestionali non obbligatori” non ulteriormente sostenibili da parte di questa istituzione. Ne consegue che, a far data dal 1° novembre 2012, il trasporto riguardante il servizio in oggetto deve intendersi definitivamente risolto».
“Eliminazione dei costi gestionale non obbligatori”, decisione che ci sta tutta e che giuridicamente da ragione alla fondazione, specie di questi tempi dove la spending review colpisce di riflesso soggetti giuridici finalizzati al volontariato.

Appunto, soggetti che con il volontariato, che si fregiano dell’acronimo “onlus” -Organizzazione non Lucrative di Utilità Sociale- pur di rientrare nei costi taglia servizi importanti e di primaria necessità.

Nella presentazione web della fondazione (www.fondazionecentripadrepio.it) si legge che i Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus eroga prestazioni riabilitative in forma ambulatoriale, domiciliare, residenziale e privata, dove quest’ultima è soggetta a pagamenti.
Servizi il cui accesso è regolamentato da leggi specifiche, come nel caso delle prestazioni ex art. 26 Legge 833/78 riferite sia al trattamento di disabilità importanti con possibili esiti permanenti, spesso multiple, che richiedono una presa in carico multidisciplinare del soggetto disabile nel lungo termine tramite un progetto riabilitativo individuale, sia a quello con patologie acute o croniche che comportano trattamenti riabilitativi personalizzati e prolungati multidisciplinari (sanitari, sociali, psicologici, educativi, addestrativi ) di media e lunga durata che mirano a prevenire o ridurre o stabilizzare la disabilità che tali patologie possono apportare.

Ma non solo poiché i centri suddetti eseguono trattamenti riabilitativi dell’ex art. 26 Legge 822/78, individuate dalla giunta regionale con la delibera 1073/02. Ed il tutto interagendo con le ASL territoriali, regionali e del Molise, contribuendo a superare quei fenomeni di occultamento ed emarginazione sociale dei bambini con handicap, mettendo in campo anche forme di comunicative e socializzanti per sviluppare la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione della persona disabile, donandogli dignità.
Lodevole; peccato che nel caso specifico questo contributo a breve disattenderà le ampie volontà di bambini che nel loro servizio aveva riposto fiducia. Tradire la fiducia dei bambini vuol dire sopprimerli, render loro un torto che li segnerà per tutta la vita.

Limitarsi a divulgare un avviso scritto (del 10/10/2012 n. prot. 1831/PR/E-12) senza neppure farlo comparire sul sito istituzionale, cara fondazione a me pare che la tanto decantata finalità di “Organizzazione non Lucrative di Utilità Sociale” venga meno al secondo principio (utilità sociale), pur rispettando il primo che è disciplinato da leggi e controlli severi e serrati.
Insomma cara fondazione, i bambini non si toccano e, nel caso, bisognerebbe sforzarsi di proseguire con il servizio di trasporto semmai chiedendo aiuto alle istituzioni che potrebbero metter mano ai portafogli nel bene della comunità poiché è essa che gli ha fornito il mandato pubblico.

La fondazione, e questo mi obbliga moralmente a dirlo è costituita prevalentemente da frati, gente di chiesa, presbiteri, che dovrebbero offrire carità in cambio di anime da salvaguardare, che dovrebbero porre al centro delle loro azioni l’aiuto ai più bisognosi.

E questo non lo dico solo io, ma in prevalenza lo afferma la chiesa, la dottrina cattolica, lo disse e lo dice Gesù, San Francesco, il nostro amatissimo Padre Pio. Carità umana verso chi ha difficoltà: invece qui la difficoltà la si crea verso i bisognosi. Certo, si sta parlando di servizi che comportano oneri monetari.

Ed allora perché impegnarsi dal 1999 (e da quanto mi è stato detto finanche dall’anno precedente) sapendo che un principio di economicità aziendale in futuro avrebbe potuto imporre l’eliminazione dei costi gestionali non obbligatori in cui includevano un servizio importante e vitale?
Non va bene, cara fondazione. Uomini in saio, tunica o abito talare che sia, certe cose non le dovrebbero fare!

Le istituzioni, naturalmente e dopo le continue pressioni della società civile, non si son fatte attendere. In una lettera istituzionale (datata 10/10/2012 n. prot. 10915) scritta dal Sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto, si chiede un incontro con il Presidente della fondazione, M.R. Padre Francesco Colacelli, per intavolare un incontro «al fine di definire questa incresciosa situazione».
L’appello di Pinto è accompagnato da altri sindaci dei centri garganici che lo hanno delegato loro rappresentante.

I comuni da cui è partito l’appello sono quelli di Cagnano Varano, Ischitella, Peschici, Vico del Gargano e Vieste, tutti centri cittadini che utilizzavano il servizio posto in essere dalla “Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS”.
Nel frattempo quei cari disabili godranno del servizio ancora in essere (senza pagare un centesimo, poiché i costi di trasporto non sono mai stati fatti gravare sul disabile e le loro famiglie, ed è giusto dirlo per la fondazione), ma con la mannaia sul collo che il 1° novembre li decapiterà.

E con loro le famiglie che saranno costrette a modificare abitudini e maggiormente il budget economico.

In attesa di un ripensamento, di un’inversione di rotta sulla disgraziata decisione che la “Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS” nel terminare definitivamente il trasporto di “utenti” (come li definisce la fondazione) presso il Presidio di Riabilitazione di Rodi Garganico, si fa appello alla società civile organizzata e alle istituzioni locali e regionali per una mobilitazione che dia lo slancio necessario alla riconferma del servizio e che possa raccogliere consensi per erogare quei fondi tagliati chi della carità umana ne fa un valore materiale piuttosto che morale.

Tuttavia, ed e importante dirlo, dal 1° novembre 2012 molte famiglie saranno costrette a modificare il loro tenore di vita, già oppresso dall’handicap del loro caro; dovranno recarsi presso i centri riabilitativi con i loro mezzi, non specifici alle norme vigenti per portatori di handicap, supportando costi aggiuntivi di carburante e permessi non retribuiti sul lavoro.
Ciliegina sulla torta, e termino: nella disdetta del servizio di cui stiamo parlando è sottintesa anche la probabile perdita di posti di lavoro.

Il buon frate, presidente della fondazione, sa bene che con la risoluzione del contratto di appalto per il trasporto degli assistiti presso il Centro Riabilitazione Motoria Padre Pio di Rodi Garganico, stipulato a San Giovanni Rotondo il 30/09/1999 (e che da testimonianze pare che il servizio sia iniziato dal 1998), si mettono a rischio circa 20 posti di lavoro, 20 autisti autonomi che durante questi anni hanno garantito il servizio di trasporto e che dal 1° novembre prossimo non saranno più quei simpatici, rassicuranti e amichevoli compagni di viaggio dei nostri cari disabili.

Ad Maiora

Nico Baratta

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Foggia– Risultati e propositi del progetto ‘Di terra di mare’ alle ‘Giornate del territorio’ dell’Ottobre Dauno

Pubblicato : lunedì, 8 ottobre 2012

Sabato 6 ottobre, all’interno dell’Ottobre Dauno, si è svolta la conferenza stampa del progetto ‘Di terra di mare’.
Sono stati condivisi i risultati, le finalità e i propositi del progetto editoriale nato dalle menti di Andrea Pacilli Editore, Angelo Cavallo scrittore ed Ester Fracasso imprenditrice.
“Siamo soddisfatti del successo che il progetto ha raccolto- ha dichiarato Ester Fracasso, direttore del progetto editoriale
- sia per la risposta del pubblico, sia per l’interesse degli operatori turistici che hanno ospitato la presentazione del libro offrendo ai loro ospiti una forma diversa di intrattenimento”.
Sono state ben cinquantuno le presentazioni svoltesi sul Gargano, non solo in villaggi turistici e strutture ricettive ma anche nelle piazze di città come Mattinata, Vieste e Peschici.
Molto eterogeneo il pubblico che ha partecipato agli incontri, proveniente non solo dall’Italia ma anche dall’estero e costituito in maggioranza da donne.
Circa 1200 le copie diffuse soprattutto fra i turisti che hanno scelto il libro come ricordo della vacanza sul Gargano o come idea regalo per parenti e amici.
Questo a dimostrazione della validità del progetto ‘Di terra di mare’ nato con l’intento di promuovere il territorio con una collana di racconti che narrano i luoghi antropologici della Puglia, esaltando identità, storia e relazioni.
“Il pubblico ha apprezzato molto la possibilità di conoscere i luoghi attraverso le imprese di Oscar Pilla, protagonista del primo volume della collana – ha affermato Angelo Cavallo, autore di ‘Dalla terra dal mare, storie di donne e di Puglia’
- questo prova che la letteratura è capace di far innamorare il turista-viaggiatore della nostra terra”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti – oltre all’editore Andrea Pacilli, all’autore Angelo Cavallo e alla direttrice della collana Ester Fracasso -
Federico Massimo Ceschin in rappresentanza di Puglia Promozione; Giusy Albano, assessore allo Sviluppo e Politiche giovanili del Comune di Foggia con delega al Turismo; Gianfranco Savino, sindaco di San Severo; Fedele Cannerozzi, presidente dell’Ente Fiera di Foggia.
Inoltre, Puglia Promozione in occasione del TTG Incontri di Rimini, la fiera internazionale b2b del turismo, ospiterà il progetto ‘Di terra di mare’ all’interno del proprio spazio espositivo.
Interessante anche l’intevrento di Mario Pierrotti della compagnia Cerchio di Gesso, che sta collaborando al progetto ‘Di terra di mare’ per una possibile trasposizione teatrale del primo volume della collana.
L’assessore provinciale alla Cultura e al Turismo Maria Elvira Consiglio, che non è potuta intervenire, ha inviato un contributo a sostegno del progetto: “Trovo molto originale l’idea di promuovere un territorio, e di recuperarne storia e memorie, attraverso un percorso editoriale, con racconti che sanno intrecciare il fascino delle antiche narrazioni orali, a forte valenza ginecocratica, con l’eredità sapienziale e socio-antropologica delle nostre genti, dei nostri territori, degli attraversamenti, appunto, di terra e di mare”.
Tanti sono stati i comuni della provincia di Foggia, citati nel libro, che hanno manifestato interesse verso il progetto ‘Di terra di mare’. E’ infatti in corso di aggiornamento il programma di presentazioni di ‘Dalla terra, dal mare.

Storie di donne e di Puglia’ che prevede incontri con l’autore nei mesi di ottobre e novembre in diversi luoghi: sabato 13 ottobre a San Giovanni Rotondo, venerdì 26 ottobre a San Nicandro Garganico, giovedì 15 novembre a Monte Sant’Angelo, venerdì 16 novembre a Manfredonia.
Intanto gli organizzatori stanno lavorando al secondo volume della collana editoriale ‘Di terra di mare’ di cui diciamo soltanto che sarà ambientato in Valle d’Itria.

www.facebook.com/Diterradimare
Comunicato Stampa pressoffice-diagonal

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Lucera – Abusivismo edilizio nel Parco: arresti a Lucera, Vico del Gargano e Peschici

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

Operazione Neverland: arrestati il direttore lucerino dell’ufficio tecnico di Vico del Gargano, ingegneri e geometri di Lucera e Peschici. Dopo l’incendio 2007, sarebbero state costruite strutture ricettive con permessi falsi ed illegittimi

Abusivismo sul Gargano

Alle prime luci dell’alba la Procura della Repubblica di Lucera ha dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse a carico di cinque persone per i reati di falso in atto pubblico e corruzione collegati all’abusivismo edilizio,oltre che del deturpamento delle bellezze naturalistiche del Parco Nazionale del Gargano

Tra gli arrestati anche il direttore dell’ufficio tecnico del comune di Vico del Gargano.

Dalle prime ore di oggi, 05 ottobre 2012 e’ in corso nell’ambito di tutta la provincia di Foggia, l’operazione denominata “Neverland” delegata dalla Procura della Repubblica di Lucera al Nucleo operativo ecologico carabinieri di Bari, del comando provinciale carabinieri di Foggia e personale del Corpo forestale di Peschici (Fg).

I reati. Nel corso dell’operazione si stanno eseguendo una serie di perquisizioni e 5 ordinanze di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di persone accusate di delitti contro la pubblica fede (falso in atto pubblico) e la pubblica amministrazione (corruzione) in relazione all’illegittimo rilascio di autorizzazioni edilizie in siti sottoposti a normativa vincolistica.

Nell’ambito del medesimo procedimento 19 persone risultano altresi’ denunciate per corruzione, turbativa d’asta, falsi materiali ed ideologici, soppressione ed occultamento di atti pubblici ed associazione a delinquere.

I nomi.
Le ordinanze sono state emesse nei confronti di:
1. Follieri Carlo Pietro, originario di Lucera (fg) ingegnere, direttore dell’ufficio tecnico del comune di vico del gargano;
2. Palmadessa Luigi, originario di lucera, geometra;
3. Vitacchione Alessandro, originario di lucera, ingegnere;
4. De Nittis Lorenzo,originario di peschici, geometra;
5. Marino Michele Giuseppe, originario di peschici, ingegnere.

L’indagine. L’indagine, iniziata nell’aprile 2011 quale prosecuzione della inchiesta che condusse all’arresto di amministratori e imprenditori di peschici, e’ scaturita da una serie di ispezioni e successivi sequestri operati da personale del Corpo Forestale dello stato relativi ad alcune strutture turistico-ricettive, ricostruite nell’ambito della rivalorizzazione della costa garganica a seguito dell’incendio divampato nel luglio 2007.

Le “opere edificatorie, infatti, erano state realizzate con permessi a costruire falsi ed illegittimi“, poichè carenti dei prescritti pareri della competente sovrintendenza ai beni artistici della puglia, dell’ ispettorato forestale dello stato e dell’Ente Parco.

ABUSIVISMO EDILIZIO SUL GARGANO: FOTO BLITZ 5 OTTOBRE 2012

I carabinieri della tutela per l’ambiente, e personale della compagnia cc di Vico del Gargano, sono stati delegati in relazione ad approfondimenti investigativi, condotti con attivita’ tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale, volte a verificare gli illeciti collegamenti tra i pubblici funzionari incaricati del rilascio delle autorizzazioni e le parti private interessate all’ottenimento dei titoli abilitativi.

Le complesse investigazioni hanno palesato l’esistenza di un sodalizio criminoso sostanzialmente volto:
- Alla realizzazione di illecite opere edilizie all’interno di siti protetti con permessi a costruire carenti delle obbligatorie autorizzazioni previste dalle normative vincolistiche;
- A condizionare, mediante una complessa ed organizzata rete di falsificazioni ideologiche e materiali, la scelta da parte della pubblica amministrazione di ditte aggiudicatarie per la realizzazione di opere pubbliche ammontanti a circa € 65.000.000,00.

Il sodalizio operava nel settore edilizio da tantissimi anni, determinando l’irrimediabile deturpamentodello splendido paesaggio naturalistico del parco nazionale del gargano, distruggendo un bene comune ed asservendolo a puri illeciti ineteressi economici personali.
da Foggiatoday

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PESCHICI – ABBAZIA DI PULSANO SUL GARGANO

Pubblicato : martedì, 2 ottobre 2012

Tommaso FEDERICI: tributo nel decennale della morte

Un tributo a Tommaso Federici nel decennale della morte si terrà dal 4 al 6 ottobre nell’abbazia di s. Maria di Pulsano sul Gargano e vedrà gli interventi qualificati dei vescovi Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, Sotìr Ferrara, eparca di Piana degli Albanesi, e dell’ archimandrita Ignazio Sotiriadis, rappresentante della santa Sinodo della Chiesa di Grecia presso il Consiglio d’Europa, dei chiarissimi professori mons. Ludovico Maule della diocesi di Trento, p. Giovanni Odasso crs, biblista, p. Lamberto Crociati osm, docente di sacra liturgia, don Manlio Sodi, preside della Facoltà di Lettere Cristiane classiche e presidente della Pontificia Accademia di Teologia, e dei diaconi Luigi Fioritti dell’eparchia di Lungo e Paolo Gionfriddo della eparchia di Piana degli Albanesi e direttore della rivista Oriente cristiano.
Il Convegno dal titolo “Cristo Signore Risorto, icona del Padre nello Spirito Santo, nelle Chiese di Oriente e di Occidente” organizzato dalla Fondazione costituita nel nome del prof. Federici e dai monaci di Pulsano si prefigge di far ripercorrere le tematiche fondamentali della originale e infaticabile ricerca dello studioso della Parola, Tommaso Federici: a cominciare dall’ascolto e dal valore della Liturgia, alla tensione ecumenica, alla testimonianza che la presenza del grande “prof”, stimato e amato da alunni e amici residenti in ogni dove, continua ancora oggi ad essere feconda e illuminante per la Chiesa da lui amata e servita “fino alla fine”.
L’illustre biblista, per decenni docente all’Urbaniana, autore fecondo di numerosi testi, collaboratori di gradi testate giornalistiche cattoliche, prima fra tutte “L’Osservatore Romano”, è stato legato con affetto a s. Maria di Pulsano fin dall’epoca in cui versava nell’abbandono più totale ed ha incoraggiato tutte le iniziative dell’allora “Movimento Cristiani pro Pulsano” che hanno portato nel 1997 alla riapertura del monastero. Perciò, santa Maria di Pulsano è oggi un riflesso dell’esperienza spirituale profonda che lega la stessa antica abbazia riabitata da monaci a Tommaso Federici il quale in vita ha operato, pregato e sperato per la rinascita di questo antico monastero. Morto dieci anni or sono, Federici è sepolto proprio a Pulsano, nello spazio antistante il complesso degli antichi edifici monastici. Tra i suoi alunni d’un tempo vi sono molti sacerdoti, di cui ben 24 vescovi di diocesi di tutta Europa, che hanno avuto la grazia di conoscere da vicino Tommaso Federici “vagabondo della Parola” che correva ovunque pur di “servire la Parola”come egli stesso soleva dire.
A ricordare la figura e l’opera di Tommaso Federici, uomo-maestro-studioso, sarà mons. Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, già alunno del “prof” presso la Pontificia Università Urbaniana. La tre giorni di incontri avrà il suo culmine nella concelebrazione presieduta dall’arcivescovo Michele Castoro con i vescovi Apicella e Ferrara e con numerosi sacerdoti, tutti ex alunni dell’Urbaniana.

Alberto Cavallini, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Manfredonia-vieste-s.giovanni rotondo

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Tar del Lazio accoglie ricorso Comuni foggiani contro trivellazione

Pubblicato : martedì, 2 ottobre 2012

Il Tar del Lazio, Sezione seconda bis, ha accolto il ricorso presentato dai comuni di Peschici, Rodi, Vieste, Vico del Gargano e Manfredonia (Foggia) contro la Petroceltic Italia srl per l’annullamento di un decreto del 29 marzo 2011 che valuta positivamente, sotto il profilo della compatibilità ambientale, il programma di indagini sismiche proposto dalla multinazionale per l’individuazione e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi sottomarini in Adriatico”.
da La Gazzetta del Mezzogtiorno

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MANFREDONIA – Gargano: torna il caldo estivo, si ripopolano le spiagge

Pubblicato : domenica, 23 settembre 2012

Arriva l’autunno, torna il caldo estivo e si ripopolano le spiagge.

Oggi sul Gargano le temperature si sono attestate sulle medie dell’estate, con punte massime che in alcuni punti hanno sfiorato i 30°.

In molti, approfittando anche del giorno festivo, hanno ripreso costume e creme solari e si sono recati al mare (nella foto la baia di Mattinatella).

Affollate diverse spiagge, da Manfredonia a Mattinata, Vieste e Peschici.

E da domani un nuovo anticiclone africano si stabilirà sul Mediterraneo portando sole e aria estiva in Capitanata dove tra martedì e mercoledì le temperature, grazie alle correnti meridionali, raggiungeranno valori ferragostiani. Sarà così per tutta la settimana.

da Teleradioerre.it

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Incendiata auto sindaco Peschici, distrutta parte posteriore vettura

Pubblicato : sabato, 15 settembre 2012

Alle prime luci dell’alba a Peschici, in provincia di Foggia, e’ stata incendiata l’automobile di proprieta’ del sindaco della cittadina garganica Domenico Vecera.

La vettura era stata cosparsa di liquido infiammabile prima di prendere fuoco. Le fiamme hanno distrutto la parte posteriore dell’auto. Sono in corso indagini dei carabinieri per accertare movente ed autore del gesto.

da ADN Kronos

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Peschici: incendiata l’auto del sindaco Domenico Vecera, ignoto il movente

Pubblicato : sabato, 15 settembre 2012

A quanto si è appreso, Domenico Vecera non avrebbe ricevuto minacce o intimidazioni. Indagano i carabinieri, che accanto all’auto distrutta hanno trovato tracce di liquido infiammabile

L’auto del sindaco di Peschici, Domenico Vecera, è stata data alle fiamme la scorsa notte.

Al momento dell’atto intimidatorio, la Renault Mégane si trovava parcheggiata sotto la sua abitazione.

Quasi sicuramente si tratta di un incendio doloso, in considerazione del fatto che accanto all’auto distrutta i carabinieri hanno trovato tracce di liquido infiammabile.

Ad accorgersene è stato lo stesso primo cittadino, svegliato in piena notte dall’odore delle fiamme.

Indagini sono in corso per risalire agli autori e al movente dell’attentato.
da Foggiatoday

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PESCHICI – La festa e l’incubo del Relais a 5 stelle. La chiesa più antica diventerà reception; l’altra, sala conferenze

Pubblicato : mercoledì, 12 settembre 2012

Un’invasione pacifica per la Madonna di Càlena. Per non dimenticare

“8 settembre 2012. Festa di santa Maria di Càlena partecipata come non mai. Grazie a Padre Tonino Zoccano che ha celebrato, per la prima volta nel Terzo Millennio, una messa a Càlena! Grazie alla banda musicale di Peschici che ha suonato gratuitamente!Grazie all’infaticabile Enzo d’Amato! Grazie a tutti quelli che fisicamente, ma anche virtualmente, ieri sono stati con noi laggiù! Càlena deve risorgere!”
Questo il post sul mio profilo FB, dopo la conclusione della festa, cui hanno risposto i sostenitori del recupero di Càlena che ci seguono da lontano.
“Càlena deve risorgere! mi sembra un ottimo motto per la causa! – scrive Domenica Pupillo – In che modo possiamo cominciare a muoverci? Chiediamo a amici e conoscenti di rivotarla luogo del cuore? Grazie per la cura e l’impegno. E per la divulgazione”.
“Ottimo motto! – rimarca Mariella Frezza – Ormai, grazie a Facebook e altro, Càlena è sulla bocca di tutti! anche se non sono potuta intervenire ieri personalmente, mi documento insieme a tanti altri e l’ho votata come luogo del cuore. Vi sono vicina, pronta a intervenire se serve, continuate così: Calena deve risorgere per il Gargano!”.
“E’ la prima volta che visito Càlena. Due sentimenti immediati: un incanto! Ogni pietra è un monumento… E una stretta al cuore! – scrive Pasqualino Silvestri, che quest’anno è stato presente alla festa nell’abbazia di Peschici – Mi auguro che la sentita devozione dei molti convenuti tocchi il cuore dei proprietari e delle istituzioni. E’ inconcepibile che vada in rovina un bene così prezioso!”.
La festa ha suscitato, come di consueto, un dibattito serrato sulle pagine del gruppo FB “Resto a Peschici perché…vado via perché”.
Alla provocazione di Domenico Ottaviano: “Dovremmo andare a Calena oggi? e per quale motivo? per constatare il degrado che da decenni regna sovrano, fare i soliti discorsi pieni di buoni propositi e incontrare nuovi e vecchi sindaci (già in campagna elettorale) incapaci di rendere alla cittadina uno dei suoi beni più preziosi?”, ha risposto Maria Pia Vigilante: “Ma, come è possibile che a Peschici si continui a litigare su ogni problematica? Possibile che i cittadini non comprendano quanto sia complessa la situazione? E evidente che il problema va posto alle Istituzioni perché agiscano. Ai cittadini non resta che fare fronte comune per la tutela di un bene comune. Se tutto ciò diviene chiaro, allora invece di sprecare tempo nel polemizzare… sarebbe necessario agire in senso positivo. In questa logica andare a Calena è un modo di picchettare il territorio… invaderla: è come dire, il bene è della cittadinanza!”.
Concetto, quello della complessità del problema, ribadito nell’intervento di Domenico Martino: “Proprio di fronte a problemi come questo si dovrebbe lavorare spalla a spalla, uniti per il fine, cercando di portare sul tavolo le proposte migliori, che non scontentino nessuno (o almeno facciano meno danni possibili) nel rispetto di tutti: proprietari, cittadini, curia. Arroccandoci su posizioni nette non si arriverà MAI alla soluzione… e la storia ce lo dimostra!!! Molto è stato fatto e molto si sta facendo… ma tanto ancora bisogna fare!”.
Ha colto nel segno Maria Pia Vigilante: “Andare a Calena è un modo di picchettare il territorio… invaderla!”. E invasione c’è stata, l’invasione pacifica del popolo della Madonna di Kàlena, mosso dal richiamo della santa messa officiata da don Tonino. “Piano piano, si è riempito ogni spazio disponibile! Tanti i partecipanti…” commenta Santina Picazio dell’”Archeoclub” di Foggia.
Oltre a “Centro Studi Martella”, c’erano gli Amici delle Associazioni del Gargano: Michele Eugenio Di Carlo,Valentino Piccolo, Lazzaro Santoro, Giannangelo Pecorelli, Francesco Alaura del “Comitato di tutela del mare”; Raffaele Vigilante di “Gargano Libero”; Maria Mattea Maggiano di “Punto di stella” e il giornalista Saverio Selenga.
Una bellissima festa religiosa, chiusa sulle suggestive note dell’Ave Maria scandite, alla fine della funzione, dalla banda musicale di Peschici. Una festa che è stata sicuramente diversa dal passato, richiesta dai fedeli e rivissuta nell’attualità della fede del terzo millennio.
Non ci sono stati discorsi, solo Rosario e santa Messa!
Siamo stanchi delle parole … chi ha avuto occhi per vedere ha visto le pessime condizioni in cui versa l’abbazia di Càlena e spero si sia fatto un serio esame di coscienza …
Una costatazione: l’intervento conservativo sulle creste murarie della chiesa principale (quella en plein air), imposto qualche mese fa ai Martucci ed effettuato dalla Soprintendenza regionale ai Beni architettonici, è quasi invisibile, risibile nella sua pochezza…
Prelude, forse, all’ok alla trasformazione dell’abbazia di Càlena in un relais di almeno 7 suite a cinque stelle, con annesso campo da golf! La chiesa più antica diventerà reception e la chiesa (ora in plein air) la sala conferenze della dimora di charme! Il tutto finanziato (anche se in parte) dall’accordo di programma sul turismo appena varato dalla Regione Puglia.
Il progetto è stato presentato qualche mese fa dai Martucci in Soprintendenza e al Comune di Peschici. Da oggi è ammissibile la domanda di finanziamento alla Regione Puglia.
E mi chiedo: è possibile che i Martucci, dopo aver avuto l’impudenza di far perdere tutti i finanziamenti ministeriali stanziati (350mila euro del Ministero delle Finanze) o annunciati per Càlena (500mila euro del Ministero beni culturali al tempo di Rutelli), dopo aver rifiutato qualsiasi accordo bonario di cessione delle due chiese (la Regione Puglia aveva offerto loro 300mila euro, sdegnosamente rifiutati), dopo aver resistito per tre anni alle ingiunzioni della Soprintendenza, possano ora, senza colpo ferire, avere tutte le agevolazioni e i permessi possibili per fare di Càlena un relais esclusivo per turisti danarosi?
Dov’è finito il proclama di Soprintendenza, Regione, Provincia, Comune di Peschici, di espropriare “per pubblica utilità” almeno le due chiese e restaurarle e valorizzarle con i 3milioni di euro promessi dalla regione Puglia? Dove sono finiti i 100mila euro promessi dalla Provincia di Foggia per il progetto di restauro?
I giochi su Càlena ci hanno sfiancato! E’ arrivata l’ora di smetterla! Le Istituzioni riacquistino la credibilità perduta! Battete un colpo, per favore!

Teresa Rauzino
(presidente Centro Studi Martella)
su L’ATTACCO 11-09-2012

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Blitz a Peschici: trabucchi non autorizzati, 27 persone denunciate

Pubblicato : lunedì, 10 settembre 2012

Le indagini che hanno riguardato i trabucchi presenti sulla fascia costiera di Peschici sono state condotte dalla Guardia Costiera di Peschici e Vieste in seguito all’incidente mortale del trabucco Monte Pucci

Un trabucco di Peschici

Si è conclusa con 27 denunce l’indagine di polizia demaniale marittima condotta dal personale della Guardia Costiera di Vieste e Peschici, che ha interessato i trabucchi presenti lungo la litoranea.

L”attività di accertamento era partita su iniziativa dei militari in seguito all’incidente avvenuto il 16 marzo scorso sul Trabucco Monte Pucci che ha provocato la morte di Paolo Fasanella, per il quale, peraltro, si rese necessario chiarire chi utilizzasse la struttura e a quale titolo.

Nei giorni successivi alla tragedia i controlli sono stati estesi a tutti i manufatti presenti sulla costa.

La Guardia Costiera ha censito i trabucchi presenti con i mezzi navali del Corpo. I militari hanno rintracciato e individuato gli attuali utilizzatori degli stessi, verificando i titoli demaniali in possesso che ne giustificassero la proprietà o la possibilità di utilizzo.

Al termine delle indagini è emerso che dei 31 trabucchi individuati, soltanto due sono in possesso dell’autorizzazione ex art.55 del Codice della Navigazione rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia.

Per gli altri, invece, sono state elevate 25 denunce penali a carico di persone fisiche e 2 ad ignoti per il reato di cui all’art. 54 del Codice della Navigazione, ovvero occupazione abusiva di zone di demanio marittimo, punito dall’art. 1161 del Codice della Navigazione, che prevede appunto il deferimento dei trasgressori all’autorità giudiziaria.

Le indagini sono ancora in corso per gli ultimi 2 manufatti, per i quali si sta procedendo a verificare i procedimenti amministrativi per il rilascio delle necessarie autorizzazioni.
da Foggiatoday

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PESCHICI – L’Associazione Operatori Turistici Tremitesi scrive al Ministro dell’ambiente Clini

Pubblicato : lunedì, 3 settembre 2012

Associazione Operatori Turistici Tremitesi “PUNTO E A CAPO”

All’Onorevole Clini
Ministero dell’Ambiente
Isole Tremiti 03/09/2012

Onorevole Ministro!,
le inviamo delle foto del nostro mare, delle nostre isole perché ci sarebbe piaciuto che Lei prima di autorizzare l e “prospezioni sismiche propedeutiche alle trivellazioni” a scopo di ricerca di idrocarburi nelle acque dell’Adriatico, avesse avuto l’accortezza di rendersi conto dell’Ambiente e dei pareri della gente di questi luoghi. Abbiamo imparato negli anni, a nostre spese, che le decisioni vengono prese nella stanza dei bottoni in barba a qualsiasi parere e spesso azzerando sogni e fatiche di molti.

Atteggiamento che negli anni continua ad essere rinforzata, anche da coloro che si dichiarano non politici.

Volevamo con la presente ricordarle che lungo le coste dell’Adriatico e sulle nostre isole ci sono popolazioni che vivono di natura e che negli anni hanno fatto sacrifici per creare strutture turistiche che potessero avere rispetto dell’Ambiente (convivere con dei Parchi non è sempre facile), ed oggi con una firma, per noi ingiustificata, Voi Tecnici distruggete ogni sogno e soprattutto quell’Ambiente, che nelle belle dichiarazioni che fate ai giornali, DOVRESTE proteggere.

Onorevole, venga a vedere come si vive in questo mare e quanto male fa vedere delfini morti sulle nostre coste, rocce sporche di catrame frutto di petrolio fuoriuscito da piattaforme 40 anni fa.

Noi caro Ministro siamo isolani ma soprattutto popolo di sognatori, e le assicuriamo che non permetteremo che Vengano a deturparci il nostro amato mare (forse la differenza e proprio nell’AMARE LA NATURA).

Ci offende pensare che questa pallina che vi rimbalzate da anni da un Dicastero all’altro è il nostro FUTURO e che venga trattata con tanta saccenza.
Con Osservanza

Annalisa Lisci
presidente Associazione operatori turistici Tremitesi “PUNTO E A CAPO”

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PESCHICI – “Dalla parte del mare”, la docu-fiction dedicata a Lucio e al “suo” Gargano

Pubblicato : domenica, 2 settembre 2012

Un tributo all’alfiere delle Tremiti mentre si riaffaccia lo spettro delle trivelle in Adriatico. Filmato realizzato dai giornalisti Piero Russo ed Emanuele Faccilongo con la collaborazione degli studenti dell’istituto “Libetta” di Peschici

Dalla parte del mare

Una piacevole carrellata di ricordi, testimonianze inedite di personaggi noti e garganici doc, intervallata dalle immagini degli scorci più suggestivi del Gargano e delle Isole Tremiti.

E’ ‘Dalla parte del mare’, la docu-fiction realizzata dal giornalista de La Repubblica, Piero Russo, e dal documentarista Emanuele Faccilongo per ricordare l’alfiere delle Diomedee, Lucio Dalla, e celebrare il suo amore, profondo e viscerale, per quell’angolo di Puglia.

Il documentario, realizzato con gli alunni dell’istituto comprensivo ‘Libetta’ di Peschici, è stato realizzato sulla Montagna del Sole, tra Peschici e le Isole Tremiti, dove il cantautore bolognese amava trascorre lunghi ‘periodi creativi’ nella sua villa immersa nel verde, a Cala Matano.

Proprio alle Tremiti, infatti, sono nati alcuni dei suoi più grandi successi, tra i quali Come è profondo il mare o l’intero album Luna Matana (il cui nome si ispira a quello di una caletta di San Domino) che è stato interamente realizzato nel suo studio di registrazione a picco sul mare.

Nei 12 minuti circa della docu-fiction, sono in tanti a ricordare il cantautore bolognese recentemente scomparso, come i colleghi Albano, Francesco Renga e Graziano Galatone (Cavaradossi in Tosca Amore Disperato, opera riscritta e musicata da Lucio Dalla), oppure Memena, anziana peschiciana che negli anni ’60 diede rifugio a Dalla e Ron durante un violento nubifragio. Da allora, per il cantante emiliano, Memena divenne una seconda mamma e a Russo e Faccilongo ha svelato alcuni simpatici retroscena della vita del cantante di Futura.

Il progetto della docu-fiction è nato nell’ambito di un Pon organizzato dall’istituto “Libetta” di Peschici. “In passato – spiega Piero Russo – ci eravamo sempre occupati di giornalismo, ma con i ragazzi dell’istituto avevamo notato quanto la scomparsa di Lucio Dalla avesse profondamente sconvolto i garganici.

Abbiamo deciso, quindi, di approfondire la cosa e l’idea di provare a girare un corto su Lucio ed il ‘suo’ Gargano è venuta quasi da sé”. “Dalla parte del mare” è stato presentato in anteprima a Peschici, nell’ambito di una giornata di studi organizzata nell’ambito dell’accordo di rete Il Gargano Propone e – continua Russo – “grazie all’impegno di Billa Consiglio, assessore alla cultura della Provincia di Foggia, del dirigente scolastico del Libetta Andrea Cariglia e dell’attrice di origini foggiane Virginia Barret presto farà il giro d’Italia: anzitutto al Teatro del Fuoco di Foggia, ma anche a Vieste, alle Tremiti e a Milo, paesino del Catanese che il prossimo anno vedrà l’inaugurazione dell’anfiteatro Lucio Dalla.

Il cantante aveva una villa a Milo e ne era innamorato, proprio come accadeva alle Tremiti. Il nostro prossimo obiettivo, invece, sarà il Giffoni Film Festival”. Il favore riscosso dal documentario “Dalla parte del mare” , inoltre, fa pensare ad una possibile evoluzione del progetto in ambito teatrale. “Certo – precisa Russo – adesso è prematuro anticipare cosa accadrà, ma la volontà c’è. Per il momento possiamo solo incrociare le dita”.

Isolano per scelta. Sul Gargano, Lucio Dalla lo hanno conosciuto, amato e pianto in tanti. Probabilmente in fase di post-produzione della docu-fiction nessuno immaginava che la presentazione di “Dalla parte del mare” coincidesse con il rinnovato pericolo delle prospezioni a largo delle Diomedee e questo tributo a Dalla, isolano per scelta, può rappresentare un modo per sentire il cantautore bolognese vicino in questa ennesima battaglia in difesa delle bellezze e ricchezze del Gargano.

“Lucio Dalla era presidente onorario del comitato No Triv e per le Tremiti, soprattutto contro le trivellazioni, si era schierato in prima linea. Con gli alunni del ‘Libetta’ lo scorso anno avevamo realizzato un appello che poi portammo al ministro Prestigiacomo. “Dalla parte del mare”, invece, sarà presto consegnato a Clini, che forse alle Tremiti non è mai stato e non sa che quelle e il Gargano sono paradisi naturali. Il ‘petrolio’ del Gargano sono turismo e cultura, non gli idrocarburi, tra l’altro scarsi e di bassa qualità. Sono sicuro – conclude Russo – che Lucio sarà con noi anche quando Clini vedrà il corto a lui dedicato”.

Maria Grazia Frisaldi da Foggiatoday

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Peschici brucia: incendio in località Telegrafo Vecchio, interviene un canadair

Pubblicato : giovedì, 23 agosto 2012

Sul posto al lavoro squadre di terra. La protezione civile della Regione Puglia informa che è stato anche richiesto l’intervento di un canadair

Torna la paura a Peschici. Nelle zone andate a fuoco nel 2007, divampa dalla mattinata di ieri, 23 agosto, un vasto incendio. La località interessata è quella di Telegrafo Vecchio. Sul posto sono al lavoro le squadre di terra. Lo rende noto la Protezione civile della Regione Puglia. E’ stato richiesto anche l’intervento di un canadair.

Squadre di spegnimento a terra sono operative anche su un incendio tra Peschici e Vico, che si sta sviluppando verso il mare e sta mettendo a rischio un villaggio turistico.

da Foggiatoday

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Bufale dal web – Ufo a Peschici: il video finisce su Youtube

Pubblicato : giovedì, 23 agosto 2012

L’inseguimento sui cieli di Peschici

Le immagini mostrano un oggetto non meglio identificato inseguito da due aerei. Un ufo sul Gargano, secondo chi ha inserito il video. In realtà diverse sono le anomalie presenti che rendono le riprese un fake evidente

Il video di un “ufo” inseguito da due caccia militari vicino Peschici sta facendo il giro della rete.

Le riprese mostrano un oggetto non meglio identificato inseguito da due aerei. C’è chi parla di ufo, ma in realtà potrebbe trattarsi di uno Stealth di stanza ad Amendola.

Il video è stato caricato lo scorso 10 agosto, ma quando sarebbe stato girato? E’ da settimane infatti che le nuvole scure non si affacciano sul Gargano.

Tra fascino, stupore e suggestione, è comunque difficile immaginare che due caccia vadano a spasso nei cieli del Gargano in compagnia di un oggetto non identificato.

E’ strano inoltre come a distanza di pochi secondi la velocità degli aerei diminuisca notevolmente.

Stealth permettendo, due sono le ipotesi più accreditate: la prima è che gli Ufo abbiano scelto il Gargano per trascorrere le vacanze, la seconda è che si tratti di un video confezionato ad hoc per suscitare stupore e far credere che gli UFO esistano davvero.

Ai posteri l’ardua sentenza.

da Foggiatoday

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Il mare da Foce varano a Peschici cambia colore, ma la colpa è di un’alga

Pubblicato : venerdì, 17 agosto 2012

A 200 metri dalla costa tra foce Varano e Peschici, l’acqua ha assunto un colore scuro. Fortunatamente non si è trattato di inquinamento ma della putrefazione di un’alga innocua

Scrippsiella trochoidea

E’ rientrato presto l’allarme inquinamento lanciato dai molti bagnanti che hanno scelto di trascorrere le vacanze estive nelle acque garganiche.

La paura tra i turisti si è scatenata nei giorni scorsi, quando a circa 200 metri dalla costa nella zona tra Foce Varano fino a Peschici, passando anche per Rodi Garganico il mare ha iniziato a cambiare colore. All’origine del fenomeno, inizialmente collegato a forme di inquinamento, l’attività di una microalga, la “Scrippsiella trochoidea”, la quale favorita da condizioni climatiche ad essa favorevoli, ha potuto riprodursi, e una volta entrata in putrefazione, ha causato il cambiamento di colorazione.

Niente inquinamento dunque, come ha dichiarato il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Ing. Domenico di Monte, interpellato al riguardo dal sito Rodigarganico.info a seguito delle numerose segnalazioni giunte alla redazione del sito on line della cittadina garganica, nessun versamento di mare di sostanze tossiche come si era temuto, e nessun pericolo per l’uomo, anche perché l’alga non è tossica.

Scongiurato anche il pericolo che all’origine del fenomeno ci fosse l’apertura delle chiuse del Lago di Varano, con conseguente riversamento delle alghe “coloranti”, in quanto il Lago è perennemente collegato al mare ed il ricambio d’acqua è garantito dal ciclo lunare.

da Foggiatoday

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Pienone sul Gargano ma non ci sono vip

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Alle Tremiti “pienone” (seppure di pochi giorni) in alcune strutture ricettive, ma pochi i vip “a zonzo”. E’ la paradossale fotografia del ferragosto 2012 (cioè ai tempi della crisi) della Montagna del Sole. Una stagione estiva in bianco e nero: un po’ sottotono, in verità.

Con l’euro in crisi, gli italiani stringono la cinghia. Sorpresa: lo fanno anche i vip, con le dovute proporzioni. ovviamente.

Rintanati chissà dove, si sono fatti vedere “a singhiozzo” nelle roccaforti del Gargano. Che poi sono: le isole diomedee, Mattinata, battezzata la “Farfalla Bianca” per via della sua sagoma, col il nuovo resort «Il porto», Pugnochiuso, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, oltre alle “solite” Vieste, Rodi e Peschici.

Alle Tremiti la prima estate senza Lucio Dalla (scomparso il 1 marzo scorso) sta filando via senza grandi sussulti. “Perché” come dice l’ex sindaco Peppino Calabrese “i grandi chiamano i grandi e senza di lui ci sentiamo orfani. E nessuno ci viene a trovare”.

Nella sua villa di Cala Matano è stato avvistato pochi giorni fa uno dei cugini di Bologna di Dalla, uno degli eredi in linea retta dell’ingente patrimonio del noto cantante. In compenso, ma ovviamente non è la stessa cosa, sempre alle isole diomedee si è fatto vedere Giorgio Dell’Arti, noto giornalista, editorialista della Stampa e della Gazzetta dello Sport. Un soggiorno fatto di tuffatina nelle acque smeraldine delle Tremiti ed un salto nei tanti ristorantini di San Domino per gustare il buon pesce delle diomedee.

Mattinata è passata da Francesco De Gregori – ospite l’anno scorso del noto artista Palladino che ha appunto casa nella Farfalla Bianca – a Lino Banfi. Quest’anno “nonno Libero”il pugliese più famoso al mondo dopo Domenico Modugno e Al Bano si è materializzato pochi giorni fa, reduce, dopo ben 18 anni.

Accompagnato dal suo fido amico Michele Lauriola, mattinatese di origine e direttore generale dall’aprile 2011 dell’Abecol, l’agenzia per i beni confiscati alla mafia del Lazio, Banfi ha cenato al ristorante dell’hotel Il Porto aperto da poco. Struttura di circa 40 camere che in questi giorni di ferragosto registra il pieno.

Identikit del turista? A luglio stranieri con russi, polacchi e cechi.

Ad agosto italiani, in massima parte campani e baresi. Gettonato anche il resort “La Casa e il mare” (una ventina di camere impegnate su 34), nonostante la penalizzazione del sequestro: “La gente crede che la struttura sia chiusa” si rammarica il responsabile della gestione Giuseppe Ferrantino “invece non è così. Siamo aperti grazie alla facoltà d’uso che ci è stata concessa dal Tribunale del Riesame”. La struttura -come è noto- aperta da poco, si trova da metà giugno sottoposta a sequestro (a novembre si pronuncerà Roma) in seguito all’intervento dei Noe per presunti abusi edilizi.

Il Gargano meta scelta anche da politici: annunciato il leader dell’Udc Pierferdinando Casini. “Ma a settembre, non a Ferragosto: villaggio turistico la Gattarella” puntualizza Angelo Cera, big e plenipotenziario del partito in Capitanata.

Francesco Trotta da La Gazzetta del Mezzogiorno

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PESCHCI – Didattica archeologica nel Grottone di Manaccora

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

L´associazione di promozione sociale ‘Mira’ invita bambini, studenti, esperti del settore o semplici
appassionati al ‘II Corso didattico di Archeologia sperimentalecon Alfio Tomaselli”, che si terrà il giorno 17 Agosto 2012, dalle ore18.00, presso il sito archeologico del Grottone di Manaccora a Peschici. In questo laboratorio i partecipanti saranno protagonisti enon spettatori passivi nell’apprendere la Preistoria. Verrannoutilizzati gli elementi essenziali della natura con ingegno,ragionamento ed inventiva per raggiungere un fine: costruire unutensile in osso o in pietra, accendere un fuoco con le pietre focaieo con l’archetto, scheggiare la selce, lavorare l’ocra. Tutto questosolo con l’aiuto di materiali naturali e delle informazioniarcheologiche essenziali. Info: cell.3891343289 – e-mail: mirassociazione@libero

da Teleradioerre

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PESCHICI – II INCONTRO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE CON ALFIO TOMASELLI PRESSO IL GROTTONE DI MANACCORA A PESCHICI

Pubblicato : lunedì, 13 agosto 2012

L’Associazione di Promozione Sociale “Mira” è lieta di invitare bambini, studenti, esperti del settore o semplici appassionati a partecipare gratuitamente al “Corso didattico di Archeologia sperimentale con Alfio Tomaselli”che si terrà il giorno 17 Agosto 2012 alle ore 18:00 presso il sito archeologico “Grotta degli Dei” in località Manaccora a Peschici.
Durante questo laboratorio i partecipanti saranno protagonisti e non spettatori passivi nell’apprendere la Preistoria. Verranno utilizzati gli elementi essenziali della natura con ingegno, ragionamento ed inventiva per raggiungere un fine: costruire un utensile in osso o in pietra, accendere un fuoco con le pietre focaie o con l’archetto, scheggiare la selce, lavorare l’ocra. Tutto questo solo con l’aiuto di materiali naturali e delle informazioni archeologiche essenziali.
In questo corso non esisterà il rapporto tradizionale tra docente e studente, tutti diventeranno protagonisti, sperimentatori che formuleranno ipotesi di ricostruzione, osserveranno, analizzeranno, manipoleranno oggetti e strumenti, applicheranno, riprodurranno, rifletteranno sui risultati e sugli errori attraversando, in tal modo, le tappe dell’evoluzione culturale e sociale umana.

Cos’è l’ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

L’archeologia sperimentale è una disciplina storica che tenta di verificare sperimentalmente, cioè in maniera riproducibile e misurabile, le tecniche costruttive e di fabbricazione antiche, la durata di manufatti ed edifici così prodotti, l’organizzazione del lavoro e sociale necessaria per arrivare a quei risultati.
Si sono applicate le tecniche antiche (per quanto conosciute):

•alla produzione di cibo (dal disboscamento all’aratura, mietitura, immagazzinamento, preparazione, cottura e consumo, sempre utilizzando attrezzi e metodi che riproducono esattamente quelli antichi).

•alla preparazione dei materiali da costruzione (taglio e sgrossatura del legname; fabbricazione di mattoni crudi o cotti, di tegole e altro; estrazione e lavorazione della pietra da taglio; costruzione di macchine di sollevamento).

•alla costruzione di edifici.

•alla fabbricazione di mezzi di trasporto (barche; navi; sistemi di aggiogamento del bestiame; slitte; carri)

•alla produzione di manufatti in pietra scheggiata (ricostituzione delle catene operative), in metallo (fabbricazione dei forni, dei crogioli, degli strumenti di lavorazione, dei prodotti finiti) e in altri materiali.

•alla produzione di materiale scrittorio (pergamena, papiro, calamai, penne, inchiostri, legature).

•alla produzione di libri manoscritti, strumenti musicali antichi, miniature, decorazioni artistiche.

•allo studio dei tempi e delle modalità di deterioramento di manufatti ostruiti con quelle tecniche e sottoposti a sollecitazioni speciali (uso prolungato, intemperie, incendi ecc.)

•alla produzione di oggetti in legno, pietra, osso e corno tentando la ricostruzione di tecniche preistoriche.

•alla produzione di manufatti in ceramica secondo l’uso antico.

Chi è ALFIO TOMASELLI
Cultore e sperimentatore di tecnologie preistoriche, da decenni collabora con Università, Musei, Parchi naturalistici e archeologici,scuole, associazioni ed enti locali per far scoprire ai giovani alcuni aspetti del lontano passato dell’uomo. Ha partecipato a “Settimana della Cultura” e “Settimana della Cultura scientifica” promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha tenuto seminari presso il Laboratorio di Archeologia dell’Università di Siena, di Firenze, La Sapienza di Roma, Ha svolto un workshop sul tema dell’archeologia sperimentale durante il corso di archeologia e storia dell’arte della Sicilia Antica presso l’Arcadia University MCAS a Siracusa. Svolge corsi di formazione per archeologi, antropologi, operatori museali, guide archeologiche ed ambientali, studenti universitari, associazioni archeologiche ed insegnanti. Ha partecipato con i suoi laboratori a varie manifestazioni archeologiche come: “La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” di Paestum, il “Paleofestival” presso il Museo del Castello (Sp),”Archeofestival 2006″ (Pg).
Ha collaborato con il Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, con il Museo archeologico di Fiesole, con il Museo della preistoria di S. Lazzaro di Savena, con il Museo archeologico di Mondragone, con il Museo archeologico di Castelfranco Emilia, con il Museo archeologico di Partina, con il Museo Archeologico dell’Alto Adige, con il Museo didattico della Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, ecc…

da Teresa Raunzuno

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PESCHICI – NATALIA PICCON RACCONTA IL REGISTA ELIO PICCON

Pubblicato : sabato, 11 agosto 2012

Elio Piccon, il regista del film-cult “L’Antimiracolo” e di tanti corti girati tra il 1965 e il 1970 in varie località del Gargano, sarà ricordato dalla figlia Natalia l’11 agosto a Peschici e il 12 agosto a San Nicandro Garganico al Caffè letterario “Il Tempio di Arcadia”

NATALIA PICCON RACCONTA IL REGISTA ELIO PICCON

Conoscevo Elio Piccon per il suo film cult “ l’Antimiracolo”, la cui visione ci fu proposta, agli inizi degli anni novanta, dallo storico Filippo Fiorentino in un memorabile, e in un certo senso “anomalo” collegio docenti all’ITCG “Mauro del Giudice” di Rodi Garganico. Fiorentino, prima della proiezione del film (miracolosamente registrato da Matteo di Milo, un aiutante tecnico appassionato di cinema, nelle ore piccole della programmazione di Rai3, dove questi film d’essais sono solitamente relegati), definì Piccon “un interprete accreditato del neorealismo e dell’identità garganica”, mettendo in risalto la grande “valentia” del regista ligure che aveva portato all’attenzione nazionale un’altra Italia: l’incontaminato e ancora selvaggio Gargano, una terra bellissima, afflitta da secoli dalla disoccupazione e dall’emigrazione, lontana anni luce dal “miracolo italiano” del triangolo industriale e del centro Italia.
Un film importante per conoscere il contesto del territorio garganico degli anni sessanta, e spiegare il persistere delle sacche di arretratezza socio-economica negli anni novanta e di oggi.
La riscoperta di Elio Piccon a livello nazionale è dovuta, senza dubbio, alla tenacia della figlia Natalia, che dal padre ha mutuato la passione per la fotografia e per il cinema. A lui ha dedicato un sito web, riprendendo tutto i materiali d’archivio che documentano la genesi dei film e cortometraggi di Piccon ed elaborandoli sul web. A maggio 2008 nell’ambito dello “Slow Food On Film” (BO, Italia) Natalia Piccon comincia ad essere invitata dalla Cineteca di Bologna per presentare “Cavalli Ciechi”, “Il Pantano” e “Il Campo”, tre cortometraggi inediti di Elio Piccon girati a Peschici, Sannicandro e Lesina. Nel 2010, nell’ambito del Festival del “Cinema del Reale” (Specchia, Lecce 21/24 luglio), Natalia presenta il suo film “Il Gargano di Elio Piccon”, dedicato all’attività cinematografica del padre. E’ un successo, riconfermato dalla programmazione su Rai tre, nello scorso aprile, di molti cortometraggi di Piccon e della loro presenza al “Il Cinema Ritrovato 2012”, una rassegna organizzata della Cineteca di Bologna, per riscoprire, riproporre, far rinascere “il cinema che è stato”.
Le pellicole di Piccon e di altri importanti documentaristi italiani, fino ad oggi misconosciuti dai pià, sono stati valorizzati al massimo. I corti di dieci-quindici minuti furono girati tra la fine degli anni cinquanta e dell’inizio dei sessanta, “quando la sperimentazione faceva assonante rima con la spettacolarizzazione e lo sguardo del documentarista era di una purezza morale spesso abbacinante” scrive Davide Turrini sul “Fatto Quotidiano”.
“Per realizzare “L’Antimiracolo”, Elio Piccon, nato a Bordighera, si trasferisce nel Gargano, sulla laguna di Lesina, senza uno straccio di soggetto e sceneggiatura, e vive lì tre mesi prima di girare un metro di pellicola. Sceglie interpreti non professionisti, li fa parlare nella loro lingua, li filma nel loro mondo. Praticamente senza troupe, arriva a girare, in un anno di lavoro, ventimila metri di pellicola. Il risultato è deflagrante” scrive Andrea Meneghelli, curatore de “Il Cinema Ritrovato 2012”.
La sorpresa di trovare sul web “L’Antimiracolo” e tanti materiali inediti su Piccon mi ha spinto a contattare la figlia Natalia Piccon per un incontro presso la Libreria-Caffè letterario “Il Tempio di Arcadia”, a San Nicandro Garganico. Un superstite tra gli attori non professionisti scelti da Piccon per girare “L’Antimiracolo” è Angelo Montemitro, nonno di Giovanni Barrella (presidente del Gruppo ARGOD, e titolare della struttura): il desiderio di mettere in contatto chi quei film interpretò con la figlia del regista (che a sua volta proporrà stralci inediti della cinematografia di Piccon), sarà esaudito.
Elio Piccon, scomparso a Roma nel 1988, sarà infatti ricordato dalla figlia Natalia l’11 agosto a Peschici (Villa comunale ore 20,30) e il 12 agosto a San Nicandro Garganico (alle ore 20.00 presso “Il Tempio di Arcadia”, in località Due Pini, sul terrazzo-parcheggio di fronte al distributore Agip di via Marconi).
Saranno proiettati corti inediti girati a Peschici e San Nicandro.
Non mancate!
Teresa Rauzino
su “L’Attacco” del 7 agosto 2012

SCHEDA SU ELIO PICCON

Elio Piccon nasce il 15 gennaio 1925 a Bordighera. Terminati gli studi in un collegio di Torino, all’età di diciassette anni si appassiona alla fotografia e al cinema. Nel 1943 frequenta il corso di “Avviamento ottica” presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e poco dopo diviene assistente di Arata. Nel 1948 dirige, con l’organizzazione di Massimiliano Capriccioli, il suo primo documentario “Magia del trucco”. Il documentario spiega l’importanza del trucco per gli attori di cinema: assistiamo alla truccatura di Quasimodo, di Mister Hyde, della “mummia”, dell’Uomo che ride. Seguono i documentari “Gas di città” (1949) e “Domani un altro giorno” (1949-50), cortometraggio d’avanguardia. Nel 1951 è chiamato da Gastone Ferrandi, della Astra Cortometraggi srl, a dirigere la fotografia degli avvenimenti per il settimanale “Mondo Libero”. Questa esperienza “di operatore d’attualità” gli fece comprendere come la gente comune fosse impressionata dalla vicinanza della macchina da presa. Doveva pertanto girare le riprese con obiettivi a lungo fuoco. Questa tecnica sarà indispensabile quando nel 1964 girerà il film “L’antimiracolo”, con la decisa scelta di non utilizzare attori professionisti.
Nel 1951-52 realizza, in piena ed assoluta autonomia, “Tre tempi di cinema astratto”; un’opera assolutamente innovativa per quegli anni per la tecnica con la quale realizza immagini astratte in assoluta sincronia con la musica di Roman Vlad. Poi, un ritorno al documentario con “Espressione Mimica” (1952) e “Pitture di Ragazzi” (1955). Nel 1954, per la Parva San Paolo Film, dirige “Ho ritrovato mio figlio”, storia di un dramma familiare. Nel 1961 ritorna nuovamente al cinema con la regia del film “Italia 61” realizzato dalla Walt Disney Production, un’opera spettacolare presentata dalla Fiat all’Esposizione di Torino per le manifestazioni del centenario dell’Unità d’Italia. Nel 1965 Piccon termina di girare “L’antimiracolo”, prodotto da Franco Cristaldi (Vides Cinematografica) e distribuito dalla Interfilm. La qualità del film fu premiata con la “Targa Leone di San Marco” alla XXVI Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 1972 è il supervisore, non accreditato, alla produzione dello sceneggiato di Luigi Comencini “Le avventure di Pinocchio”, per San Paolo Film.
Elio Piccon muore a Roma il 6 marzo 1988.
da Teresa Raunzino

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PESCHICI – Inaugurato a Peschici “Parkinbici”, il primo bike sharing intercomunale

Pubblicato : giovedì, 9 agosto 2012

Ufficialmente partito martedì scorso il nuovo servizio promosso dal Parco Nazionale del Gargano, che sarà attivo tutti i giorni durante il periodo estivo. Cinque i paesi coinvolti.

Taglio del nastro

Si è tenuto martedì 7 agosto, nella splendida cornice di Peschici, l’evento inaugurale di Parkinbici, il primo esempio in Italia di bike sharing intercomunale.

A sollevare il velo, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’avv. Stefano Pecorella, il dott. Domenico Vecera, sindaco di Peschici, il dott. Pierino Amicarelli, sindaco di Vico del Gargano e la Presidente della Comunità del Parco Nazionale del Gargano, la dott.ssa Ersilia Nobile.

Dopo il taglio del nastro, il Presidente del Parco e i sindaci hanno effettuato un giro panoramico a bordo delle biciclette – a pedalata assistita – lungo le vie del centro cittadino. A vivacizzare la serata, sono state allestite, all’interno della villa comunale, due postazioni di bicigeneratori, grazie alle quali sono state confezionate e distribuite al pubblico fresche granite al limone, a zero emissioni nocive. A produrre la corrente necessaria, infatti, ci hanno pensato i numerosi presenti, invitati a turno a pedalare.

L’evento è stato accompagnato dalla diretta radiofonica di Rete Smash Gargano e dalla numerosa presenza di giovanissimi, ai quali è stato fatto dono di gadget e t-shirt. Un giovanissimo freestyler in bicicletta, Giuseppe Spadaccino, si è reso protagonista di splendide acrobazie e piroette.

Nel corso della cerimonia, Stefano Pecorella ha provveduto a consegnare una serie di divise da ciclista, personalizzate con i colori e il logo del Parco Nazionale del Gargano, al vice presidente del gruppo ciclistico amatoriale GS Sipontino, Mimmo De Palo. All’iniziativa hanno presenziato anche 15 partecipanti (di età compresa tra 18 e i 26 anni), di 10 nazionalità diverse, che partecipano a “Ecodream Capojale”, il campo di volontariato internazionale ambientale che è in pieno svolgimento a Capojale e Cagnano Varano (dal 30 luglio al 20 agosto), organizzato dall’associazione “Isola Capojale”, in collaborazione con il Parco Nazionale del Gargano, l’associazione “Lunaria” e l’associazione “Mediterranea”.

“Il bike sharing – ha dichiarato il Presidente del Parco – è dunque una realtà e dopo quelli di Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano, sarà presto ampliato ad altri comuni del Gargano”.

La strada è segnata, non resta che continuare a pedalare. Il servizio è attivo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e nel periodo estivo sette giorni su sette. E’ stato attivato un numero verde ad hoc, l’800.654.214, per ottenere informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e aggiornamenti sui punti vendita abilitati. Ulteriori notizie utili sono disponibili agli indirizzi web: www.bicincitta.com e www.parcogargano.it

Le stazioni di deposito di Parkinbici sono ubicate nei Comuni di:

1. Ischitella – piazzetta di Foce Varano
2. Peschici – via Magenta
3. Rodi Garganico – Corso Madonna della Libera
4. Rodi Garganico – Lido del Sole – piazzale Irium
5. Vico del Gargano – Calenella – stazione ferroviaria
6. Vico del Gargano – San Menaio – stazione ferroviaria

I punti vendita sono attivi c/o:

1. Stazione ferroviaria di Peschici Calenella
2. Stazione ferroviaria di San Menaio
3. Stazione ferroviaria di Rodi Garganico

Le possibilità di abbonamento sono tre:

- annuale, per i residenti, al costo di Euro 30,00, comprensivo di 10 Euro di precarica e 5 di assicurazione RCT
le prime due ore di utilizzo sono gratuite, Euro 0.50 la terza ora, Euro 1.00 per ogni ora successiva

Per i turisti sono invece disponibili le cards con formula:
- settimanale, al costo di Euro 20,00
- weekend, al costo di Euro 12,00
comprensive di 4 ore di utilizzo al giorno forfetizzate.
L’assicurazione RCT è facoltativa, al prezzo di Euro 5,00

da Foggiatoday

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Piccon e quei 20mila metri di pellicola girati sul Gargano per “L’Antimiracolo”

Pubblicato : martedì, 7 agosto 2012

Elio Piccon, il regista del film-cult “L’Antimiracolo” e di tanti corti girati tra il 1965 e il 1970 in varie località del Gargano, sarà ricordato dalla figlia Natalia l’11 agosto a Peschici e il 12 agosto a San Nicandro Garganico al Caffè letterario “Il Tempio di Arcadia”

LA SCOPERTA DEL PROMONTORIO. DUE SERATE PER RICORDARE IL REGISTA DEL NEOREALISMO.

“Uno degli autori più incomprensibilmente ignorati del frastagliato panorama cinematografico italiano si chiama Elio Piccon. Possiamo comprendere che, all’uscita de “L’Antimiracolo”, il pubblico (e la critica, per non parlar della censura) potesse digerire malvolentieri un’opera così straziante, sublime, crudele e personale. Ora, però, crediamo sia tempo di metter fine a questa colpevole amnesia.

Per realizzare “L’Antimiracolo”, Piccon, nato a Bordighera, si trasferisce nel Gargano, sulla laguna di Lesina, senza uno straccio di soggetto e sceneggiatura, e vive lì tre mesi prima di girare un metro di pellicola. Sceglie interpreti non professionisti, li fa parlare nella loro lingua, li filma nel loro mondo. Praticamente senza troupe, arriva a girare, in un anno di lavoro, ventimila metri di pellicola. Il risultato è deflagrante”.
Così Andrea Meneghelli, curatore de “Il Cinema Ritrovato 2012”, una rassegna della Cineteca di Bologna, da 25 anni impegnata nell’arduo compito di riscoprire, riproporre, far rinascere “il cinema che è stato”.
“Stavolta – commenta Davide Turrini sul “Fatto Quotidiano” – a Bologna non c’è stato bisogno di grandi nomi. Sono bastati quelli piccoli, misconosciuti, dimenticati di documentaristi come Elio Piccon a rendere viva e pulsante la sezione, seguitissima in termini di pubblico, del “Cinema documentario invisibile”. (…) Le pellicole, corti di dieci-quindici minuti, provengono per la maggior parte dagli anni a cavallo della fine dei cinquanta e dell’inizio dei sessanta, quando la sperimentazione faceva assonante rima con spettacolarizzazione e lo sguardo del documentarista era di una purezza morale spesso abbacinante. Piccon e soci non hanno mai fatto gruppo, ma hanno viaggiato paralleli, osservando il boom del miracolo industriale del dopoguerra e perlustrando contemporaneamente le radici antropologiche di un paese come l’Italia, ricco di immense, e probabilmente intramontabili, contraddizioni sociali e culturali”.
Natalia Piccon, leggendo gli appunti del regista, rievoca così la sua venuta sul Gargano: “Mio padre quando nel 1963 andò da Franco Cristaldi, gli disse: “Voglio girare nel Gargano”. Non aveva una sceneggiatura e nemmeno un soggetto. Cristaldi gli rispose: “Qui ci sono i soldi. Torna quando hai finito.” Prima di girare il film a San Nicandro garganico, un paese dell’Italia a soli 350 Km da Roma, Piccon visse tre mesi con la popolazione del Gargano, conducendo la stessa vita quotidiana di quella gente.

“Solo così avrei compreso quel regime di esistenza contraddittorio nel quale, il vecchio e il nuovo, ciò che muore e ciò che nasce caratterizzano l’oggi della società meridionale” scrive nei suoi appunti.

Gli interessava lo scontro tra tradizione e innovazione, scontro complesso; voleva filmare proprio questa contraddittorietà, consapevole che “riprendere”, usando un’angolazione, un obiettivo … è sempre dare un’interpretazione della realtà.
In questo paese del Gargano, particolare, ma uguale a tanti altri, Piccon documentò la precarietà della vita, l’incertezza del futuro, le forze naturali e sociali incontrollabili, il folklore religioso del Sud: “Mi trovavo di fronte a della gente che aveva conservato una vita arcaica. La presenza di antichi comportamenti rituali rischiava di far vedere questa terra, del nostro paese, come una terra fuori dalla storia, ancora legata a pure “superstizioni” pagane, divertenti e pittoresche nelle loro manifestazioni…”. Bisognava cercare di capirle, dare loro un senso, per far comprendere agli italiani i significati impliciti di questi rituali.
Piccon voleva riportare questo “mondo” nella storia culturale italiana. Diceva: “Le immagini corrono, ma noi, che viviamo nel “miracolo” economico, non possiamo rimanere estranei rispetto a questa terra…”.
Le riprese durarono un anno; il regista, con la macchina da presa sotto il braccio e senza una “troupe”, girò 20mila metri di pellicola. Determinante fu la scelta di impiegare attori non professionisti (i pescatori del lago di Lesina) e di conservare i dialoghi originali. Per realizzare questo progetto, utilizzò obiettivi a lungo fuoco per non generare “timore” o “controllo” dovuti alla vicinanza della macchina da presa.

Durissimo fu il lavoro di montaggio e di sincronizzazione del parlato al momento della ripresa. “L’’antimiracolo” è commentato dalla voce fuori campo di un attore del calibro di Riccardo Cucciolla.
Il film presenta un documento di grande importanza etno-antropologica: la “Scuola del Pianto”. “Purtroppo queste riprese – commenta Natalia Piccon – sono state ampiamente tagliate dalla censura. Nel film rimane poco di quel raro documento filmato da mio padre, il “pianto rituale”, utilizzato nei paesi del Sud Italia per aiutare il soggetto a superare la crisi del cordoglio, seguendo precisi moduli di canto, pianto e musica, definiti dalla tradizione popolare.

La crisi psicologica in questo modo si scioglie ed il soggetto torna, insieme alla comunità, a dare un “senso” concreto alla morte”.
“L’antimiracolo” documenta anche la Festa di San Primiano, patrono di Lesina. Per questo straordinario evento si approntavano grandiosi festeggiamenti pirotecnici e musicali. La festa operava un singolare sincretismo pagano-cattolico, la collettività entrava in un tempo fuori dalla storia: “il tempo sacro”, durante il quale esplodeva, con moduli controllati, l’angoscia per la precarietà della vita, per l’incertezza del futuro, per l’indomabile natura. Si assisteva ad un ribaltamento dei normali comportamenti quotidiani dettati dalla cultura ufficiale della chiesa cattolica.

Caratteristici del periodo festivo erano il tabù del lavoro e la comparsa di elementi pagani, come divertimenti osé, gare a base di cibo, danze. La povertà di cibo della quotidianità era “annullata” da una gara in cui un enorme piatto di spaghetti veniva divorato velocemente dai concorrenti per vincere la gara. Scorrevano fiumi di birra… C’era anche chi cercava di raccogliere, con l’uso della sola bocca, a rischio di soffocare, le cinquecento lire nascoste in una ciotola colma di farina.
E in un paese dove le donne vestivano perennemente di nero, e in una condizione di sostanziale subalternità, gli uomini durante la festa potevano ammirare altre donne… donne venute dalla città, donne “odalische” che baciavano serpenti, evocando inconfessabili fantasie proibite.
Ma l’elemento centrale della festa di san Primiano consisteva in una raccolta particolare: per entrare in “contatto” con il “sacro” le donne della comunità attaccavano biglietti di carta moneta sulla statua del santo, utilizzando degli spilli. E una volta raccolti i soldi ( superiori a quelli versati per pagare le tasse!), reclamavano a gran voce i “sacri” spilli che, a contatto con il sacro, erano divenuti “reliquie”.
Chi poteva, si permetteva un giro sulla giostra: dall’altoparlante una voce stentorea prometteva: “Sempre più veloci …. col progresso!”.
“L’Antimiracolo”, unico film italiano in concorso nella sezione documentari (XVI Mostra Internazionale del Film Documentario) della XXVI Biennale di Venezia Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, viene premiato con la targa Leone San Marco. Il film, nonostante il premio, subirà importanti mutilazioni ad opera della Commissione di revisione cinematografica di primo grado, tali da rendere incomprensibili alcuni passaggi chiave.

Le lungaggini e le traversie censorie furono alla base dell’insuccesso del film che, anche a causa di una violenta campagna di stampa contraria, fu programmato soltanto in alcune città e nel mese di agosto.
Amareggiato dall’insuccesso del film, Piccon collabora dal 1966 con la casa di produzione San Paolo Film per la quale realizza i film “Fatima speranza del mondo” (girato a Peschici nel 1967), “La Scoperta” (1969) e “E voi chi dite io sia? ” (1977).
La passione per il Gargano resta comunque un punto fermo per il regista, che continua ad occuparsi di questa terra realizzando diversi cortometraggi: tra le opere più emblematiche “Cavalli ciechi”(protagonisti: i trabucchisti di Peschici) (1967), “Il Campo” (1968), “Statale 89″, “Checchella”, “Due Stelle” (1969), “Aniello e Neleta” e “Rimorso” (1970).
Elio Piccon, scomparso nel 1988, sarà ricordato dalla figlia Natalia in due eventi: l’11 agosto a Peschici (villa Comunale ore 20.30) e il 12 agosto a San Nicandro Garganico (ore 19.00 presso la Libreria-Caffè letterario “Il Tempio di Arcadia”, in località Due Pini).
Due serate davvero interessanti, specie per chi non conosce ancora la filmografia di questo regista, considerato dallo storico Filippo Fiorentino “un interprete accreditato del neorealismo e dell’identità garganica”. Fiorentino mise in risalto la grande “valentia” del regista ligure che portò all’attenzione nazionale un’altra Italia: l’incontaminato, e ancora selvaggio, promontorio del Gargano, una terra bellissima, afflitta da secoli dalla disoccupazione e dalla povertà, lontana anni luce dal “miracolo italiano” che si stava realizzando nel triangolo industriale e nel centro Italia.
Non mancate!

Teresa Rauzino
sul “L’Attacco” del 3 agosto 2012

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PESCHICI – Delio Rossi in vacanza sul Gargano. ‘Che tristezza vedere il mio Foggia in D

Pubblicato : martedì, 7 agosto 2012

Stessa spiaggia, stesso mare. Stessa voglia di continuare ad allenare ad alti livelli.

Delio Rossi, l’ex tecnico di Fiorentina, Lazio e Palermo, è in vacanza a Peschici sul Gargano, sua dimora estiva da sempre, dove sta smaltendo le tossine di una stagione calcistica non certo semplice, culminata con la litigata con Ljajic e il conseguente esonero.

Rossi, sotto l’ombrellone del lido Onda Azzurra nella splendida Baia di Manaccora, si concede a Teleradioerre e parla di tutto, ad iniziare dalla grande volontà di tornare sulla panchina di una squadra di calcio.
Quanta voglia di ricominciare c’è in lei dopo il brutto epilogo di Firenze?
‘Al di là di come sono andate le cose alla Fiorentina, c’è sempre grande voglia da parte mia di ricominciare, anzi di continuare.
Nel frattempo nessuna proposta interessante?
Certo, come tutti gli anni, qualcuna più interessante, altre meno. Sono una persona razionale, però molte volte scatta l’intuito. Evidentemente non è arrivata l’offerta per rimettermi subito in discussione. Neanche dall’estero’.
Sta per iniziare una nuova stagione agonistica. Sarà ancora Juve-Milan?
‘La Juve sta facendo un buon mercato, il Milan punta al ringiovanimento della squadra e pertanto dovrà aspettare un po’ per ritornare all’apice. Vedo molto bene Napoli e Roma’.
Il calcio pugliese rischia il patatrac.
Situazione bruttissima in Puglia, mai come quest’anno. Per me è un dolore di cuore. Tuttora i miei affetti sono in questa regione. Se sono arrivato nel calcio professionistico sia come giocatore che allenatore lo devo solo alla Puglia. E vedere squadre come il Lecce e il Bari in queste condizioni mi rattrista molto’.
Bari e Lecce a rischio condanna.
‘Speriamo di no. Certo il calcio scommesse è una brutta piaga. Fortunatamente a me piace ancora il calcio giocato. Volutamente non mi occupo di queste vicende, anche perchè non ho elementi per dare un giudizio. Aggiungo solo che nel nostro mondo la credibilità è minata, e queste cose non servono a risollevare nessuno’.
Problemi anche nel resto della Puglia, da Foggia a Taranto.
‘Che tristezza. Il Taranto che dopo aver sfiorato la serie B è costretto a partire dalla serie D, il mio Foggia che addirittura partirà dai dilettanti’.
Perchè tutto ciò?
‘Troppi sprechi e gestioni societarie approssimative. Poi urge la rimodulazione dei campionati. Nei tornei inferiori non ci sono introiti, non si può fare professionismo con oltre cento squadre iscritte nella sola Lega Pro. Bisogna ristrutturare i campionati, portando a sedici squadre la serie A e ridurre quelle di Lega Pro’.
Torniamo al suo Foggia.
E’ una situazione che sto vivendo male. La squadra di calcio è un biglietto da visita , e quando va male ne va di mezzo l’immagine della città. Quando penso che fino a dieci anni fa venivano a giocare a Foggia tutti i migliori calciatori italiani e del mondo, e oggi si rischia di scomparire, fa molto male’.
Cosa fare?
‘La nuova società dovrà riportare entusiasmo, competenza, non vendere chiacchiere alla gente e soprattutto allontanarsi dal potere politico. Spesso è quello che determina la fine di un club di calcio’.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

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PESCHICI – Il bike sharing nel Parco del Gargano

Pubblicato : martedì, 7 agosto 2012

Disponibili 36 bicicletta in sei località del promontorio . Gratis le prime due ore, dopo si paga da 0.50 a 1 euro

Il logo

 

Su e giù per le stradine del Gargano, tra i vicoli dei centri storici, lungo i sentieri del parco, pedalando.

Da oggi sarà possibile per chiunque, turista o residente, che non abbia una bicicletta, andare alla scoperta del Gargano con il progetto di bike sharing «Parkinbici».

Ad Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Lido del Sole, Vico del Gargano e San Menaio sono state installate le stazioni con sei biciclette ciascuna. Le bici, tutte con «pedalata assistita», sono dotate del sistema più moderno di bike sharing, quello con la tessera ricaricabile che consente di prelevare la bici in una delle stazioni e al termine dell’utilizzo riconsegnarla anche in un luogo diverso da quello in cui era stata prelevata. Il servizio è gestito dalla società «Bicincittà» che ha vinto l’appalto bandito dal Parco del Gargano, che aveva ottenuto un finanziamento del ministero pari a 500mila euro finalizzato proprio al bike sharing nell’aree protette. Tre i tipi di abbonamento previsti: annuale per i residenti al costo di 30 euro che comprendono sia la prericarica che l’assicurazione.

Le prime due ore di utilizzo sono gratuite, la terza ora costerà 0,50 centesimi, un euro per tutte le ore successive. Le card turistiche possono avere durata settimanale e costano 20 euro; per il solo weekend, hanno un costo di 12 euro. Facoltativa l’assicurazione di cinque euro.

Questo pomeriggio a Peschici, nella villa comunale, è prevista una manifestazione inaugurale per il servizio.

In questa occasione saranno allestite due postazioni con biciclette dotate di generatori per la produzione di energia elettrica, che si ottiene proprio pedalando. L’energia sarà utilizzata da un piccolo chiosco di granite al limone garganico. Inoltre al gruppo ciclistico amatoriale sipontino saranno consegnate 28 divise con il logo del parco.

«Abbiamo voluto introdurre un nuovo concetto di mobilità nel parco che contribuisca alla riduzione del traffico e crei un rapporto più diretto con il territorio», ha sottolineato il presidente dell’area protetta, Stefano Pecorella. «Si tratta di un modo diverso di vivere i paesaggi incontaminati del Gargano»

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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PESCHICI – Parkinbici, il bike sharing intercomunale del Gargano: orari e stazioni Parkinbici, il bike sharing intercomunale del Gargano: orari e stazioni

Pubblicato : lunedì, 6 agosto 2012

Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano sono i quattro comuni coinvolti.

Il 7 agosto la presentazione del primo sistema in Italia di Bike sharing intercomunale. Ci saranno, Pepe Nobile e Pecorella

Si terrà il 7 agosto alle 17 nella villa comunale di Peschici, la presentazione di Parkinbici, il primo sistema in Italia di bike sharing intercomunale che lega i comuni di Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano.

Il vernissage avverrà alla presenza del presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’avv. Stefano Pecorella e dei sindaci delle città coinvolte, Piero Colecchia di Ischitella, Domenico Vecera di Peschici, il Nicola Pinto di Rodi Garganico e Pierino Amicarelli di Vico del Gargano. Saranno presenti anche il presidente della Provincia l’On. Antonio Pepe e la neo eletta presidente della Comunità del Parco Nazionale del Gargano, la dott.ssa Ersilia Nobile.

Per l’occasione verranno allestite due postazioni di bicigeneratori, biciclette in grado di produrre energia elettrica grazie all’energia cinetica prodotta da chi pedala. Energia pulita da utilizzare per confezionare fresche granite al limone garganico. Saranno consegnate inoltre 28 divise da ciclista, con il logo del Parco Nazionale del Gargano, al gruppo ciclistico amatoriale Sipontino, onnipresente alle competizioni nazionali ed internazionali, quali la Granfondo di Roma e il Giro delle Dolomiti.

“L’iniziativa – afferma Il presidente del Parco – è stata fortemente voluta e realizzata dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, per introdurre una nuova concetto di mobilità, che contribuisca alla riduzione del traffico cittadino e crei un rapporto più diretto con il territorio. Con Parkinbici – aggiunge Pecorella – cambia il modo di vivere il Gargano e dei suoi paesaggi incontaminati. È una vera e propria rivoluzione ambientale e culturale”.

Il servizio sarà attivo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e nel periodo estivo sette giorni su sette. E’ stato attivato un numero verde ad hoc, l’800.654.214, per ottenere informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e sui punti vendita abilitati. Ulteriori notizie utili sono disponibili agli indirizzi web: www.bicincitta.com e www.parcogargano.it.

Le stazioni di deposito di Parkinbici sono ubicate nei comuni di:

Ischitella – piazzetta di Foce Varano
Peschici – via Magenta
Rodi Garganico – Corso Madonna della Libera
Rodi Garganico – Lido del Sole – piazzale Irium
Vico del Gargano – Calenella – stazione ferroviaria
Vico del Gargano – San Menaio – stazione ferroviaria
I punti vendita sono attivi c/o:

Stazione ferroviaria di Peschici Calenella
Stazione ferroviaria di San Menaio
Stazione ferroviaria di Rodi Garganico

da Foggiatoday

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Carpino – Al via il Carpino Folk Festival 2012 per un’estate da vivere in musica nelle piazze del Gargano

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

E anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!
Nonostante la crisi economica, nonostante le restrizioni del credito, nonostante i tagli alla cultura e allo spettacolo tutt’altro che motivati della politica, nonostante tutte le difficoltà di organizzare un evento così particolare, pur dovendo fare alcune rinunce il Carpino Folk Festival è ai nastri di partenza.
In tempi di crisi sono sempre le manifestazioni più popolari quelle che più ne risentono, il Carpino Folk Festival è una manifestazione popolare e quindi non era per nulla scontato.

Questo festival è dedicato a tutti coloro che cercano riparo dalla guerra, dalla persecuzione e dalla fame, alle ragioni della fuga, ai bisogni, alla dignita e all’umanita di milioni di persone, soprattutto donne e bambini.
Secondo recenti statistiche, gli italiani all’estero sarebbero 4.500.000.

Gli oriundi, secondo il Ministero degli Esteri, sono 58.500.000; un’altra ITALIA.
Le tragedie che hanno colpito gli emigrati italiani non sono bastate a darci una coscienza più profonda del fenomeno migratorio e se noi in Italia abbiamo tanta difficoltà come popolo ad accettare gli immigrati extracomunitari è perché nessun governo ha reso eroi gli emigrati italiani che sono partiti per lavorare all’estero.

Per noi gli emigranti per essere degli eroi devono morire o farsi rapire. Ma se partono semplicemente in cerca di lavoro perché nella loro terra non ne trovano, sono soltanto dei poveri disgraziati, poco furbi, dei falliti in patria che pagano oltretutto le tasse.

Sarà un festival itinerante, un festival che coinvolge il territorio.

La 17edizione del Carpino Folk Festival che si svolgerà dal 04 al 10 agosto, ha avuto un’anteprima sfiziosa a Rodi Garganico il 30 Luglio e avrà un’appendice l’11 agosto a Ortanova.

Partito il 28 e 29 luglio sconfinando in Germania per raggiungere una parte dell’altra ITALIA, farà tappa nelle mete turistiche migliori della Puglia, le più belle del Gargano: Vieste, Calenella (Peschici/ Vico del Gargano) e poi nell’entroterra a Cagnano Varano e ovviamente a Carpino.
Due spettacoli unici con protagonisti i CANTODISCANTO, Tutto il mondo è paese, e DONNA GINEVRA DI MARCO, ME DI TERRA NOstra.
ROSAPAEDA, SUONIDISOTTO, TARANTULA GARGANICA, CALA LA SERA, RIONE JUNNO, SARAABÀ, I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI, CARLO D’ANGIO’, MASCARIMIRI’, SKATALITES e i CANTORI DI CARPINO i gruppi musicali selezionati.
Il reading musicale di Vincenzo Santoro – “MEMORIE DELLA TERRA” – e quello multimediale di Giovanni Rinaldi – I TRENI DELLA FELICITA’.
PINO PECORELLI, CARLOS E SANGEI dell’Orchestra di Piazza Vittorio e CISCO ex cantante dei MCR, GABIN & PAUL DABIRE’ (Burkina Faso), FAISEL TAHER (Palestina), Anna Cinzia Villani, Maria Mazzotta ed Enrico Noviello gli ospiti.
La proiezione del documentario “FINDING JOSEPH TUSIANI” di Sabrina Digregorio e lo spettacolo teatrale di Elena Ruzza “TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO”.
La mostra fotografica I TRE colori dell’emigrazione, il concorso fotografico “IDENTITÀ E CULTURE DI UN’ALTRA ITALIA” e i seminari di PERCUSSIONI, CHITARRA BATTENTE E CANTO di Antonio Marotta & Michela Latorre.
Questi gli ingredienti della 17 edizione del CARPINO FOLK FESTIVAL 2012

Nonostante tutto, l’Unione Europea, la Regione Puglia, il Parco Nazionale del Gargano, il Gal Gargano, l’Unioncamere Puglia e i comuni di Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ortanova e di Vieste investono nel Festival per promuovere tutto il Gargano.

Il CARPINO FOLK FESTIVAL, con la direzione artistica da 16 anni a cura di Luciano Castelluccia, è inserito nella Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV -PUGLIA SOUNDS – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito.

Il programma del Carpino Folk Festival 2012
Il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni
V Edizione del Concorso Fotografico – Premio Rocco Draicchio

Dal 28 all’11 agosto 2012
“Identità e culture di un’altra ITALIA”

PERCUSSIONI, CHITARRA BATTENTE e CANTO – I seminari di Antonio Marotta & Michela Latorre
Dal 06 all’08 agosto 2012
Un viaggio attraverso la tradizione popolare del centro-sud Italia

SETTIMANA ITALIANA A FRANCOFORTE
28/29 luglio 2012
Progetto promosso dall’Assessorato al Welfare e Flussi migratori della Regione Puglia e Camera di Commercio italiana in Germania
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Lunedì 30 luglio 2012
Ore 21,30 anteprima del Carpino Folk Festival a Rodi Garganico
SUONIDISOTTO
“Musiche di Tradizione Meticcia”

FESTmob | CANTAR VIAGGIANDO – Una valigia di ricordi
Sabato 04 agosto 2012 Peschici Calenella
“Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”
Progetto promosso dall’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia in collaborazione con EMS – Ente Modelli Sostenibili
TARANTULA GARGANICA – in viaggio tratta San Severo/Calenella ore 19,30
I TRENI DELLA FELICITA’ di Giovanni Rinaldi – Stazione di Calenella ore 21,45

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Domenica 05 agosto 2012
Ore 21,30 anteprima del Carpino Folk Festival a Vieste (Marina Piccola)
“Le tarantelle del gargano”
PROGETTO CALA LA SERA
“Suoni e canti della tradizione di San Giovanni Rotondo”
TARANTULA GARGANICA
“Nda nu litte d’amore”
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

CARPINO FOLK FESTIVAL – Un’altra ITALIA
“Chi fugge dal proprio paese non è un problema. Chi fugge dal proprio paese ha un problema”

Lunedì 06 agosto 2012 – Carpino
Ore 20,00 Centro Culturale Andrea Sacco
I TRE COLORI DELL’EMIGRAZIONE
Mostra fotografica itinerante sull’emigrazione pugliese
Ore 21,30 Largo San Nicola
L’EMIGRAZIONE PUGLIESE DI IERI E DI OGGI
in collaborazione con il Servizio “Pugliesi nel Mondo” dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e A.G.E.P. Onlus – Associazione Giovanile per l’Emigrazione Pugliese
Ore 22,30 Largo San Nicola
MEMORIE DELLA TERRA
reading letterario di e con Vincenzo Santoro
Testi di Vincenzo Santoro; voci narranti: Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani; canti eseguiti da: Giorgio D’Aria (voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca), Maria Mazzotta (voce, tamburello, cupa cupa), Enrico Noviello (voce, tamburello, chitarra battente), Anna Cinzia Villani (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello).

Martedì 07 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 Largo San Nicola
“FINDING JOSEPH TUSIANI-THE POET OF TWO LANDS” di Sabrina Digregorio”
Regia di Sabrina Digregorio, Prodotto da Atena Films
Proiezione del docufilm su Joseph Tusiani a cura della regista Sabrina Digregorio
Ore 22,30 Largo San Nicola
“TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO” di Elena Ruzza
Spettacolo teatrale sull’immigrazione dal sud al nord Italia

Mercoledì 08 agosto 2012 – Cagnano Varano
Ore 21,30 P.zza Giannone
ANTONIO DI CATALDO e CLAUDIO PELUSI
“Alla Cagnanese”
RIONE JUNNO e SARAABÀ (Puglia/Senegal)
“Tarant Beat LIVE”
CANTODISCANTO feat GABIN & PAUL DABIRE’ (Burkina Faso), FAISEL TAHER (Palestina)
“Tutto il mondo è paese” (Spettacolo UNICO)
DONNA GINEVRA DI MARCO, con ospiti PINO PECORELLI, CARLOS E SANGEI dell’Orchestra di Piazza Vittorio e CISCO ex cantante dei MCR
“ME DI TERRA NOstra” (Spettacolo UNICO)

Giovedì 09 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI (Brindisi)
“Pizziche, Serenate e Stornelli per organetto”
CARLO D’ANGIO’
“Viva il Sud”
MASCARIMIRI’
“Gitanistan “Lo stato immaginario delle famiglie Rom – Salentine”

Venerdì 10 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
SKATALITES
“The echoes of Kingston tour”
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Sabato 11 agosto 2012
Ore 21,30 prolungamento del Carpino Folk Festival a Ortanova
NICOLA SCAGLIOZZI
“Fuche p’Arroste”
SUONIDISOTTO
“Musiche di Tradizione Meticcia”
ROSAPAEDA
“Mater heart folk”

Memorie di un territorio, le antiche vie di Carpino – Progetto Principi Attivi 2008
Il 06/07 agosto visite guidate all’interno del centro storico di Carpino
“Alla riscoperta degli antichi nomi dialettali che identificavano i luoghi un tempo fulcro della vita del popolo carpinese”

Col treno tram notturno delle Ferrovie del Gargano al solo costo di 1 euro sarà possibile raggiungere il Carpino Folk Festival e viaggiare nel Gargano in tutta sicurezza.

Ufficio Stampa Carpino Folk Festival Press

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Messaggio di S. E.Rev.ma Arcivescovo Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio a difesa di Kalena

Pubblicato : mercoledì, 11 luglio 2012

In seguito alla pubblicazione dell’articolo “Un drappo bianco su Kalena”, pubblicato su questo portale, la redazione ritiene opportuno divulgare  il messaggio di ringraziamento del Presidente dell’Associazione Belloluogo di Lecce a  S. E. Rev. ma Arcivescovo Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio.

“Nel ringraziarLa per l’evidenza  data dal Suo giornale all’iniziativa umanitaria e culturale “Un drappo bianco per Kalena”, ci tengo ad informarLa di aver ricevuto un incoraggiante messaggio di S. E. Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio, peschiciano “DOC”, che con nostra grande felicità è Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Lecce dal 4 luglio del 2009, proprio lo stesso anno che ci vide impegnati a dare testimonianza d’impegno presso l’Abbazia di Santa Maria di Kalena, che è sempre stata nel cuore del nostro amato Arcivescovo, che -come si definisce Lui stesso- è peschiciano e leccese, garganico e salentino ad un tempo.
Le sarei molto grata se Lei volesse considerare di pubblicare le parole dell’Arcivescovo d’Ambrosio.”

Il mio augurio perché continui la vostra battaglia civile in difesa di valori, ricchezze, tradizioni, bisogni, urgenze.


S. E. REV.MA MONS. DOMENICO UMBERTO D’AMBROSIO

ARCIVESCOVO METROPOLITA DI LECCE

Carissimi, grazie per il video.

Il mio augurio perché continui la vostra battaglia civile in difesa di valori, ricchezze, tradizioni, bisogni, urgenze.

Un caro saluto +Domenico d’Ambrosio

RINGRAZIAMENTI

Eccellenza Reverendissima Arcivescovo Mons. Domenico Umberto d’Ambrosio, mio marito Beniamino ed io La ringraziamo di tutto cuore per le Sue parole di ncoraggiamento e di apprezzamento per la piccolissima opera che la nostra associazione conduce a supporto delle battaglie culturali civili e religiose a difesa dell’Abbazia di Kalena.

da News Gargano

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Peschici – Un drappo bianco per Kalena

Pubblicato : mercoledì, 11 luglio 2012

La prof.ssa Teresa Maria Rauzino, Presidente del Centro Studi “G. Martella”, al fianco della prof.ssa Carla De Nunzio, Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, leggono l’appello per la libertà della Signora Aung San Suu Kyi mentre i partecipanti distendono un lungo drappo bianco come atto simbolico in segno di solidarietà.

L’iniziativa umanitaria si svolge significativamente presso l’Abbazia di Santa Maria di Kalena anche con la finalità culturale di lanciare un forte appello per la salvaguardia dell’antichissimo Monumento, purtroppo lasciato colpevolmente in degrado e in rovina.

All’iniziativa umanitaria e culturale aderiscono e prendono parte gli esponenti del mondo artistico e culturale ed i volontari dell’Associazionismo Attivo del Gargano.


da News Gargano

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