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FOGGIA – Mongelli è il sindaco meno amato d’Italia

Pubblicato : lunedì, 7 gennaio 2013

E’ quanto emerge dal sondaggio Governance Poll 2012, condotto da Ipr Marketing per “Il Sole 24 Ore”

Arriva il sigillo sul disappunto di Foggia nei confronti del suo primo cittadino. Da un sondaggio Governance Poll 2012, condotto da Ipr Marketing per “Il Sole 24 Ore”, emerge che Gianni Mongelli è il sindaco meno amato d’Italia.
E’ ultimo in classifica con il 42% dei consensi. Con il 72%, il più apprezzato è il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca.

da Daunia News

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Rifiuti, diffida della SMAT a Mongelli: «Perché preferisce l’Amiu e ostacola la nostra proposta?»

Pubblicato : sabato, 5 gennaio 2013

PER FARSI ASCOLTARE, LA SOCIETÀ FOGGIANA È COSTRETTA A RICORRERE ALLE VIE LEGALI.
Molte le perplessità sollevate sulla regolarità dell’affidamento del servizio ai baresi.
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Rifiuti, diffida della SMAT a Mongelli: «Perché preferisce l’Amiu e ostacola la nostra proposta?»

Un foto della raccolta dei rifiuti in Piazza San Francesco

La Società consortile foggiana, partecipata dal Comune di Foggia, scrive al sindaco, al Prefetto, alla Procura e alla Regione per chiedere di considerare la sua proposta di rilevare il servizio di igiene urbana della città a condizioni molto più vantaggiose sia per il Comune che per i 350 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente che si propone di assumere.

Non solo: secondo la Smat l’accordo con l’Amiu è una forzatura, perché la municipalizzata barese non potrebbe svolgere il servizio a Foggia.

La S.M.A.T. (Società Mista Ambiente e Territorio) è una società consortile partecipata con una quota del 33,327% (€ 14.280,00) dal Comune di Foggia, che dalla data di costituzione (6 luglio 1998) si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche per conto di alcuni comuni della provincia di Foggia.

 

Dal 119 dicembre scorso, la Società ha inviato al sindaco di Foggia Mongelli una dettagliata proposta in cui si dichiara disponibile ad assumere i 350 lavoratori licenziati da Amica e Daunia Ambiente per effettuare il servizio d’igiene urbana in città a condizioni di gran lunga più vantaggiose, sia per i lavoratori che per i costi municipali, rispetto a quelle avanzate dall’AMIU di Bari. Eppure, l’amministrazione comunale ha deciso di perseguire l’intesa con la municipalizzata barese e di non rispondere neppure alla proposta della foggiana SMAT.

Perché?

È l’interrogativo che fa da filo conduttore alle 5 pagine di diffida che lo studio legale Pesacane di Rionero in Vulture ha inoltrato, per conto ovviamente della SMAT, al sindaco Mongelli, e per conoscenza al presidente del Consiglio Comunale Piemontese, al Prefetto di Foggia, alla Procura della Repubblica, al Presidente della Giunta Regionale e alla curatela fallimentare di Amica-Daunia Ambiente, Mirna Rabasco, che aveva dato finanche la disponibilità dei mezzi alla Società foggiana.

 

Una diffida dettagliata che, oltre a dimostrare tutti i requisiti posseduti dalla SMAT a svolgere il servizio e che invece il sindaco di Foggia aveva messo in dubbio, invita Mongelli «a dar corso all’adempimento dei propri obblighi invece che continuare ad ignorare ogni e qualsiasi atto prodotto dalla SMAT», spiega l’amministratrice delegata della Società foggiana, Daniela Brescia.

 

La quale parla apertamente «dell’ostracismo e la diffidenza che il Sindaco di Foggia ha sempre mostrato nei confronti della proposta della SMAT», sollevando non poche perplessità sulla legittimità dell’accordo che il Comune ha raggiunto con AMIU per l’affidamento del servizio, il quale, non a caso, ha bisogno dell’autorizzazione speciale del governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. «Nonostante che la dichiarazione di interesse, denotata dalla S.M.A.T. ed esternata formalmente con la formulazione di una stringente ed assai conveniente (per il Comune di Foggia) proposta, non incontri ostacoli di sorta, l’Ente locale in argomento sembrerebbe piuttosto orientato ad intessere trattative con l’azienda AMIU di Bari.

Quest’ultima, totalmente partecipata dal capoluogo barese, per proprio Statuto, incontra un evidente limite territoriale, non potendo estrinsecare la propria attività oltre l’ambito urbano di quel comune», si legge tra l’altro nella diffida formulata dall’avvocato Pietro Pesacane per l’amministratrice della SMAT Daniela Brescia.

 

da Il Mattino di Foggia

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Le verità nascoste nell’accordo con Amiu e sulla raccolta dei rifiuti a Foggia

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Le penalizzazioni imposte ai lavoratori, il pericoloso smaltimento dell’immondizia

I retroscena “inquietanti” secondo l’avvocato Vincenzo Iascone, della Fiadel

L’avvocato Vincenzo Iascone, segretario della Fiadel

L’intesa raggiunta con l’Amiu è una fregatura per i 355 ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente, che li penalizzerà per almeno i prossimi 5 anni.

Lo sostiene l’avvocato Vincenzo Sarcone, tra i firmatari dell’esposto denuncia nei confronti dell’assessore regionale Elena Gentile e del sindaco Mongelli.

Iascone, poi, chiarisce le ragioni vere della scorta dei mezzi di raccolta dei rifiuti e del pericoloso smaltimento dell’immondizia che avviene in questi giorni.

L’accordo sottoscritto a Bari, con l’avallo dell’assessore regionale Elena Gentile, dal Comune di Foggia con l’AMIU «è un accordo illegittimo che va a svantaggio unico della classe più debole.

Come dire: si ruba ai poveri per dare ai ricchi.

Perché è proprio così che funziona.

E’ un’intesa socialmente penalizzante per gli operai di Amica, che va ad solo vantaggio dei dirigenti.

Comporta per i livelli più bassi una riduzione di circa 11% sull’importo mensile delle buste paga.

E stiamo parlando di un nuova modulazione contrattuale che avrà la durata di ben 5 anni».

A sostenerlo è l’avvocato Vincenzo Iascone, responsabile territoriale della Fiadel, l’organizzazione sindacale che ha rifiutato l’intesa invece accettata dagli altri sindacati. Iascone è stato anche uno dei firmatari della denuncia penale contro il sindaco Gianni Mongelli e l’assessore regionale Elena Gentile.

L’avvocato, inoltre, chiarisce le ragioni vere della scorta dei mezzi di raccolta dei rifiuti a Foggia, non dovute alle ritorsioni degli ex dipendenti di Amica e Daunia Ambiente; e spiega perché il sistema con cui viene smaltita in questi giorni l’immondizia rappresenta un grosso pericolo per la salute.

Tatiana Bellizzi da Il Mattino di Foggia

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Emergenza rifiuti: per un lettore su tre responsabilità maggiori sono di Mongelli

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Ma l’emergenza rifiuti è soprattutto figlia del fallimento e della gestione di Amica.

Il sindaco avrebbe potuto richiedere l’intervento dell’esercito

Rifiuti via Monte San Michele

Rifiuti via Monte San Michele

Dopo l’accordo siglato a Bari con l’Amiu, che prevede l’assunzione di tutti, o quasi, i dipendenti delle fallite Amica e Daunia Ambiente, nella conferenza stampa di ieri Gianni Mongelli si è assunto la piena ed esclusiva responsabilità dell’emergenza rifiuti.

La pensa così anche quel 33% circa di lettori che hanno risposto al sondaggio con il quale abbiamo chiesto loro di indicare chi avesse le maggiori responsabilità della drammatica situazione ambientale in cui è sprofondata Foggia durante le festività natalizie.

Sarebbe ingiusto attribuire le cause di questo fallimento esclusivamente al sindaco, perché, per poter puntare il dito contro Tizio piuttosto che contro Caio o Sempronio, una vicenda così complessa richiederebbe invece un’analisi più dettagliata e approfondita.

In primis, però, non si può prescindere da un dato oggettivo, vale a dire che l’emergenza rifiuti è principalmente figlia del fallimento e della gestione di Amica, con i suoi retroscena e le sue verità accertate e nascoste.

Concentrando l’attenzione sul passato più recente, non possiamo non ricordare che il 29 settembre scorso il giudice del Tribunale Fallimentare, alla vigilia dell’accordo con l’azienda barese, prorogò l’esercizio provvisorio dell’azienda di Corso del Mezzogiorno per altri 15 mesi.

Per il sindaco si trattò di una scelta “inopinata e incomprensibile”.

Quel giorno a perdere fu la città, perché era chiaro che rimandare il problema non sarebbe di certo servito a risolverlo.

Scriveva su Foggia Today la collega Giovanna Greco: “Il punto è che Amica, di fatto, non esiste più. Si regge grazie a provvedimenti straordinari del Tribunale fallimentare. Lo stesso che nel gennaio scorso ha decretato la morte dell’azienda sotto il peso di 60 milioni di euro di debiti e accusato di “mala gestio” chi l’ha amministrata negli anni, in primis il socio unico, il Comune di Foggia.

E non è difficile rintracciare nella sentenza passaggi riferiti al numero insostenibile proprio delle maestranze, molte delle quali traghettate negli anni in Amica in maniera discutibile.

Il che richiama alla mente le assunzioni clientelari esplose negli ultimi anni e le vagonate di promozioni che hanno, peraltro, sguarnito un’azienda di nettezza urbana proprio della figura principale: gli spazzini.

Dunque, è ammissibile prorogare la “mala gestio”?

Evidentemente no. Però per il giudice, in questo momento, prolungare l’agonia di un soggetto morto, più che morente, è, in via straordinaria, cosa più giusta rispetto all’alternativa di ridurne i costi prospettata da Amiu intervenendo su quelle stesse maestranze citate nella sentenza”.

Non va dimenticato inoltre che soltanto 48 ore dopo quel provvedimento, nel corso di una conferenza stampa il primo cittadino si schierò espressamente contro la decisione del giudice, rilanciando la trattativa con Amiu e promettendo che dal 20 gennaio 2013 le cose sarebbero cambiate.

Trattativa, quella con la ditta levantina, che riprese ufficialmente il 23 ottobre, quando cioè il giudice Roberto Gentile annullò il vecchio provvedimento sostituendolo con un altro che fissava la scadenza dell’esercizio provvisorio al 15 dicembre.

 

Decisione presa per volere del comitato dei creditori di Amica e Dauniambiente (circa 200 ditte) che revocarono il parere positivo alla proroga di 15 mesi per scongiurare che il trascorrere di troppo tempo erodesse di fatto quel che restava del patrimonio dell’azienda gestito dalla curatela fallimentare.

Dal 23 ottobre al 15 dicembre c’erano quindi tutti i presupposti per scongiurare l’emergenza ambientale, seppur tra mille difficoltà.

 

Se qualcuno, come affermato dall’assessore regionale Elena Gentile, non aveva interesse a concludere l’accordo con la ditta barese di Grandaliano, di chi sono le responsabilità di questo fallimento?

Sicuramente non dell’Amiu, azienda che dal canto suo, chiamata a traghettare i rifiuti per un anno, ha posto le sue legittime condizioni.

I lavoratori, dal canto loro, probabilmente non hanno intuito che sarebbe stato meglio fare un piccolo passo indietro, considerato che i loro sacrifici sarebbero durati soltanto 12 mesi.

Ma a giocare un ruolo altrettanto decisivo in questa vicenda è stato anche il rapporto, non idilliaco, tra i sindacati e i dipendenti, come anche le presunte pressioni o tentativi di convincimento arrivati dall’esterno, più volte denunciati, che non hanno di certo giovato alla causa, ma acuito il problema.

Sembrerebbe che il rischio dei rifiuti in strada a Natale e a Capodanno, sia stato sottovalutato.

Ma così non è.

Le parti interessate sapevano benissimo che bocciando l’accordo con Amiu, Foggia sarebbe andata incontro al pericolo di una grave emergenza igienico-sanitaria.

 

Sempre perché, all’esito positivo del referendum, era subordinato tanto l’intesa con la ditta di Bari – che si sarebbe accollata il servizio rifiuti in città 12 mesi prendendo in carico i 355 lavoratori – quanto la proroga dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente da parte del Tribunale fallimentare, che la mattina del 14 dicembre, dopo la marcia indietro del Comitato dei Creditori e l’accettazione delle controproposte depositate dal Comune di Foggia, aveva concesso un altro mese di tempo alle due aziende fallite (fino al 14 gennaio) nelle more del passaggio di consegne di servizio e lavoratori ad Amiu (presumibilmente entro il 16 gennaio) vincolandolo alla “sottoscrizione di tutti i lavoratori della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con contestuale rinuncia al diritto di mancato/ritardato preavviso”.

Tutto ciò premesso, sulle montagne di rifiuti in strada durante le festività natalizie, è naturale chiedersi quali siano le colpe di Mongelli.

Una è sicuramente quella di non aver avuto il coraggio di prendere atto della grave situazione e di chiedere espressamente l’arrivo dell’esercito, pur consapevole che se avesse intrapreso questa via avrebbe decretato il fallimento della sua azione amministrativa e a quel punto non avrebbe potuto far altro che rassegnare le dimissioni.

Al primo cittadino non è mancato di certo l’impegno, ma polso e coraggio.

Le sue responsabilità sono anche altre, perchè se Foggia registra una percentuale di raccolta differenziata pari al 2,9% e non c’è alcuna programmazione sulla gestione dei rifiuti, vorrà pur dire il fallimento c’è ed è evidente.

Alle soglie del 2013, è infatti questo il dato più grave.

Massimiliano Nardella da Foggia Today

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Rifiuti, veleni dopo l’accordo «C’è chi non lo voleva»

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Il caso Foggia

Accuse dall’assessora Gentile dopo l’intesa con l’Amiu

«Alcuni speravano di lucrare dall’emergenza»

Emegenza a Foggia

Emergenza a Foggia

C’è chi ha fatto di tutto perché non si sottoscrivesse l’accordo con Amiu al fine di protrarre l’emergenza e fare leva su questa per inserirsi nella partita. Lo ha chiaramente lasciato intendere l’assessore regionale al Lavoro, Elena Gentile che ieri mattina a Palazzo di città insieme al sindaco, Gianni Mongelli, all’assessore Pippo Cavaliere e agli altri componenti dell’Unità di crisi, ha presentato l’accordo sottoscritto giovedì sera a Bari al tavolo della task force regionale per l’occupazione.

«Qualcuno ci voleva intimorire con strumenti che con la politica e l’amministrazione non hanno nulla a che fare.

Erano in gioco le vite di 350 famiglie e il servizio alla città. Abbiamo tirato dritto». Gentile, che ha ricordato il ruolo tecnico e giuridico svolto dal nucleo della task force e dal consulente Vito Pinto, ha poi aggiunto: «E’ chiaro ed evidente che una denuncia firmata da 12 lavoratori, compreso il segretario provinciale della Fiadel, così costruita e rispetto ai tempi con i quali è stata resa nota era finalizzata a sconsigliarci di proseguire. Ci è sembrata una vera e propria intimidazione».

E ora scatteranno le querele per calunnia, annunciate sia da Gentile, che da Mongelli e dai vertici dell’Amiu. «Nonostante le continue azioni di disturbo, la posizione dell’amministrazione di rivolgersi ad un soggetto pubblico quale Amiu sono state condotte con un’azione lineare, limpida e trasparente.

Per questo l’accordo è stato raggiunto», ha sottolineato Cavaliere.

Per l’amministrazione Mongelli l’intesa «segna una svolta decisiva, che proseguirà con la riorganizzazione definitiva del servizio.

E’ sicuramente mia la responsabilità della sofferenza che sta vivendo la città – ha detto il primo cittadino – ma era indispensabile girare pagina. E in questo il ruolo svolto dal Prefetto è stato determinante».

Sul fronte prettamente operativo l’Amiu nelle prossime ore avanzerà alla Curatela fallimentare la richiesta di affittare la palazzina in corso del Mezzogiorno e alcuni mezzi; 312 dipendenti saranno destinati ai servizi operativi come pulizia delle strade e raccolta dei rifiuti (circa 180), discariche, impianti e officina; 28 saranno gli amministrativi.

I dipendenti ora dovranno chiedere alla curatela la consegna dei fascicoli personali per accelerare le assunzioni che saranno nominative.

In bilico ci sono i 12 lavoratori che hanno presentato la denuncia ma non solo. «Le assunzioni saranno fatte secondo quanto prevede la legge», c’è scritto sull’accordo.

Saranno emesse due ordinanze: una firmata da Mongelli che affida il servizio all’Amiu, l’altra, d’intesa con il ministero dell’Ambiente, dal presidente Nichi Vendola.

Di qui al 15 gennaio si continuerà a raccogliere l’immondizia con le forze messe in campo dall’unità di crisi.

 

«Sappiamo che la città ha ancora sacche di rifiuti mai toccate – ha spiegato l’assessore, Matteo Agnus Dei – dal 23 dicembre abbiamo raccolto 2000 tonnellate. Contiamo entro il 31 di eliminare l’immondizia per terra per poi avviare la raccolta giornaliera».

Antonella Caruso da Corriere Mezzogiorno

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I rifiuti di Foggia vanno ad Amiu ma manca ancora l’ok di Vendola

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

MONGELLI E LA GENTILE HANNO PRESENTATO QUESTA MATTINA L’INTESA

Il servizio non sarà rilevato prima dell’Epifania, con l’assorbimento di 330 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente

La conferenza stampa di Gianni Mongelli

Il primo cittadino: “Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”. Il parto, comunque, benché stabilito, deve essere ancora autorizzato dal governatore Vendola e dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda municipalizzata barese. Saranno la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu

“Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”.

Così il sindaco Gianni Mongelli ha commentato l’accordo stipulato ieri sera a Bari tra l’Amiu, il Comune di Foggia, ed i sindacati (tranne la Fiadel) che dà mandato alla società barese di gestire per un anno il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Dovrebbero essere riassorbiti 330 lavoratori delle due aziende fallite, visto che i 20 lavoratori che attraverso gli avvocati Vincenzo De Michele e Alfonso Ricciardi hanno denunciato il sindaco, l’assessore regionale Elena Gentile, il presidente ed il direttore di Amiu per i reati di truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, peculato per distrazione di fondi pubblici, potrebbero essere assunti dalla società barese solo se ritireranno la denuncia penale che però non è remissibile.

Almeno fino alla prima settimana di gennaio saranno ancora la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu che aspetta l’ordinanza del presidente della Regione Puglia ed il via libera da parte del proprio consiglio d’amministrazione e del Comune di Bari.

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA -SOTTOSCRITTO ACCORDO, L’AMIU GESTIRA’ RACCOLTA RIFIUTI

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

“L’accordo sottoscritto ieri sera consente di voltare definitivamente pagina offrendo una prospettiva per i lavoratori e per la Città”.

Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha incontrato la stampa per rendere noto il raggiungimento di un accordo sulla vertenza rifiuti con l’assunzione da parte dell’Amiu di Bari dei lavoratori ex Azienda Amica e Daunia Ambiente che nella prima settimana del nuovo anno riprenderanno a lavorare. Accordo valido per il periodo di tempo necessario all’Amministrazione comunale di Foggia per affidare il servizio ad un nuovo gestore, secondo quanto previsto dalla delibera del consiglio comunale n. 106/2012.
“Devo ringraziare i lavoratori per aver compreso questo momento di grande difficoltà e di particolare delicatezza della vicenda, così come devo ringraziare le aziende della raccolta dei rifiuti di Manfredonia e Cerignola per il grande supporto che stanno offrendo in questi giorni per far fronte all’emergenza rifiuti.
Da oggi possiamo guardare al futuro con più fiducia”, ha commentato il primo cittadino.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessore regionale Elena Gentile, che ha seguito passo dopo passo tutta la vicenda.
“Consegniamo alla città due importanti risultati, la messa in sicurezza di 350 posti di lavoro e la riduzione al minimo dei danni per questo anno di transizione.

Non è stato facile, vista la complessità della situazione, ma non ci siamo lasciati intimorire dai contorni della vicenda”, ha sottolineato l’assessore Gentile.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Il 2012 tutto d’un fiato: dall’omicidio di Giosuè Rizzi all’emergenza rifiuti

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

E’ stato anche l’anno delle bombe, del fallimento dell’U.S. Foggia, delle morti di Lucio Dalla e Franco Mancini, degli incidenti stradali sulla Statale 16 e della riapertura della Cattedrale

Ritrovamento Cosimo Salvemini

Se il 2011 è salito alla ribalta delle cronache locali per il numero degli omicidi compiuti e per l’ultimo posto occupato dalla provincia di Foggia nella classifica de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita, il 2012 sarà ricordato per i rifiuti accatastati ai piedi dei cassonetti durante le festività natalizie.

Incidenti stradali, omicidi, estorsioni, rapine, agguati, attentati, scippi, assalti, furti etc etc…, rendono bene l’idea di come anche quest’anno la Capitanata non si sia fatta mancare niente. Detto ciò, che si sarebbe trattato di un altro anno complicato lo si era capito la notte di Capodanno quando in via Portogallo una forte esplosione provocò danni ingenti alla sede di Equitalia.

GIOSUE’ RIZZI

 

Trascorsa l’Epifania e in uno stato di calma apparente, la notizia delle notizie era di lì ad arrivare. E’ un martedì mattina e in via Napoli sembra un giorno come tanti altri, ma è nel silenzio di quei minuti che si consuma l’omicidio degli omicidi, quello di Giosuè Rizzi, il boss della ”Strage del circolo Bacardi” o semplicemente “Il Papa” – come amava definirlo Salvatore Annacondia – protagonista indiscusso delle guerre di mafia che hanno contrassegnato in 25 anni la storia della “Società” foggiana.

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Un’esecuzione in perfetto stile mafioso, in un orario di punta e in una delle arterie più trafficate, nei confronti di quel 60enne che in carcere aveva trovato il riscatto nella pittura e che – come dirà qualche mese dopo Fabbrocini - ”Quando entrava in un negozio doveva solo presentarsi per avere uno sconto sul giubbotto”.

Due settimane dopo l’uccisione di Rizzi la Capitanata viene investita da abbondanti nevicate che costringono persino Mongelli ad ordinare la chiusura delle scuole. I giorni trascorrono lenti e i fiocchi bianchi continuano a cadere creando notevoli disagi soprattutto sul subappennino dauno e in alcuni paesi del Gargano.

 

LUCIO DALLA

Passata la bufera di neve, come un fulmine a ciel sereno le agenzie di stampa battonola notizia della morte di Lucio Dalla, il cantautore bolognese che cantò l’amore per le Tremiti, la sua seconda casa.

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Dalla viene trovato morto in una stanza d’albergo a Montreaux, stroncato da un infarto a 69 anni.

L’autore di “Come è profondo il mare” e di “4 marzo 1943″, andrà via senza far rumore, tra lo sconcerto generale dei colleghi, dei fan e di chi, soltanto dieci mesi prima, lo aveva visto a Termoli rendere testimonianza del suo profondo amore per il Gargano, nella manifestazione organizzata contro le trivellazioni nel mare Adriatico.

FRANCO MANCINI

Nemmeno il tempo di metabolizzare la scomparsa del folletto della musica italiana, che nel pomeriggio del 30 marzo da Pescara giunge la triste notizia della morte di Franco Mancini, il portiere che fece grande il Foggia disputando nove stagioni con la casacca rossonera dalla C alla A.
Non uno qualunque, ma il numero 1 di Zemanlandia, protagonista della favola rossonera che fece il giro del mondo ed entrò di diritto nella top ten dei miracoli calcistici di tutti i tempi.

MORTO FRANCO MANCINI

LE FOTO

 

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Franco Mancinifranco-mancini-3

 

Mancio e Foggia non si erano mai divisi, nonostante le tre stagioni del portiere materano al Bari. Anzi, i rapporti con la città si erano consolidati grazie alla sua passione per la batteria e per la musica reggae (tre settimane prima con un gruppo di amici si era esibito in un pub del capoluogo dauno) e grazie a Zeman che lo aveva portato come secondo a Foggia durante l’esperienza nel campionato di C, quello di Sau e Insigne.

Qualche mese dopo morirà anche Cosimo Nocera, il bomber di Secondigliano che stregò Mimì Rosa Rosa con la sua fajola.

STATALE 16

Ma il 2012 verrà ricordatosoprattutto per il numero degli incidenti stradali avvenuti sulla Statale 16, ribattezzata la strada della morte.fabio cardillo-3

Pericolosa arteria dove l’11 dicembre ha perso la vita Fabio Cardillo, 31enne di San Severo laureato in Economia e allenatore della New Volley Son’s di Torremaggiore, e dove il 2 settembre, dopo un violento frontale, morirono Marco Zuccarino e Anna Pia Stefania, entrambi di Apricena.

Per fermare la mattanza – così come richiesto da Bruno Maizzi – a Palazzo Dogana si discute della necessità di raddoppiare la SS16 e di deviare il traffico dei mezzi pesanti in autostrada. Sul finire dell’anno si proporrà semplicemente di allargarla di 12,5 metri.

 

 

U.S. FOGGIA

Ma a tenere banco in città è soprattutto la vicenda dell’U.S. Foggia. Dopo mesi e mesi di promesse, speranze e trattative, in una calda giornata di luglio la società di Casillo non si iscriverà al campionato di Lega Pro, nonostante i tentativi di Umberto Stranieri, del costruttore ligure Pedemonte, di Esposito, di alcuni imprenditori locali e di Silvia Garritano, di acquistare l’U.S. Nascono varie forme di azionariato popolare, ma Mongelli prende in mano la situazione, avvia e modera una serie di trattative.

Ci provano Macchiarola e Vaccariello, ma non c’è più tempo da perdere. Servono garanzie economiche sufficienti a garantire quantomeno l’iscrizione al campionato di serie D.

Garanzie che si concretizzano il 4 agosto, quando nel corso di una conferenza stampa Davide Pelusi conferma di aver provveduto a versare un bonifico di 200mila euro. Sarà lui il presidente della neonata ACD Foggia Calcio.

 

ACD FOGGIA CALCIO

FOTO PRESENTAZIONE SOCIETÀ 31 AGOSTO 2012

ACD Foggia Calcio: foto presentazione società 31 agosto 2012 1

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DIMISSIONI MONGELLI
Ma a Palazzo di Città le cose non vanno meglio.

Il fallimento dell’U.S. Foggia coincide infatti con le dimissioni di Gianni Mongelli formalizzate nella tarda e calda mattinata di venerdì 17 luglio, nel giorno in cui i lavoratori della Foggia Servizi fanno irruzione e occupano il suo ufficio: “Emblematico è quanto accaduto proprio questa mattina a Palazzo di Città, con l’occupazione prima del mio ufficio e poi della Sala Giunta da parte dei lavoratori della Foggia Servizi: testimonianza anche del progressivo isolamento istituzionale in cui il sindaco si trova ad affrontare vertenze sociali sempre più drammatiche” scriverà Mongelli.

 

GIANNI MONGELLI

FOTO SINDACO DI FOGGIA

Mongelli calciatore

Mongelli calciatore

Giuramento Mongelli

Giuramento Mongelli

Mongelli che festeggia la vittoria

Mongelli che festeggia la vittoria

Mongelli che scherza!

Mongelli che scherza!

Mongelli con Carrillo

Mongelli con Carrillo

Mongelli con Casillo

Mongelli con Casillo

Mongelli con i lavoratori

Mongelli con i lavoratori

Mongelli con Vendola e Raphael

Mongelli con Vendola e Raphael

Due settimane dopo, con qualche giorno d’anticipo rispetto al termine ultimo di scadenza, il primo cittadino ci ripensa e decide di ritornare al suo posto promettendo di impegnarsi per portare a termine il mandato e gli impegni assunti con gli elettori.

Ma per il sindaco e l’amministrazione comunale il peggio deve ancora arrivare.

 

COSIMO SALVEMINI

Ritrovamento Salvemini: foto da video di Roberto D'Agostino 6

Ritrovamento Salvemini

Dopo le dimissioni del primo cittadino, dal capoluogo dauno l’attenzione dei media si sposta immediatamente a Manfredonia, dove da alcuni giorni non si hanno più notizie di Cosimo Salvemini.

Scartata l’ipotesi di un allontanamento volontario, si teme subito al peggio.

Dopo mesi e mesi di indagini e pochi giorni dopo gli arresti dei presunti esecutori dell’omicidio di Matteo Di Bari (il 59enne manfredoniano barbaramente ucciso in un garage di via Barletta), il 10 dicembre i resti del povero 21enne vengono trovati in località Amendola.

RITROVAMENTO SALVEMINI

FOTO DA VIDEO DI ROBERTO D’AGOSTINO

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Ritrovamento Salvemini: foto da video di Roberto D'Agostino 11

LA CATTEDRALE

Ma il 23 ottobre, dopo sette anni, Foggia riabbraccia la sua Cattedrale e accoglie il ritorno dell’Iconavetere.

E’ un’esplosione di gioia che viene vista dai più come uno scatto d’orgoglio di una città alla deriva, calpestata nei diritti e nei doveri, martoriata dai debiti, presa a schiaffi dal degrado e dall’inciviltà.

 

 

RIAPRE LA CATTEDRALE DI FOGGIA

FOTO 23 OTTOBRE 2012

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La riapertura del più importante tempio religioso del capoluogo è un evento che segna una rinascita, in attesa di “di un’altra risurrezione: quella sociale, economica e culturale, assolutamente necessaria, per la città” affermerà Mons. Tamburrino.

LE BOMBE

Altro che rinascita, in città non c’è pace.

In una fredda sera di novembre torna l’incubo delle bombe.
In via Fania salta in aria un negozio gestito da cinesi, poi qualche giorno dopo finiscono in manette alcune persone ritenute responsabili degli attentati a ‘Tricot’ e a ‘Carmelina 13′.

ESPLOSIONE CORSO GIANNONE

 

DANNI A CARMELINA 13

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Esplosione in corso Giannone 16.04.2012Esplosione in corso Giannone 16.04.2012

 

Esplosione in corso Giannone 16.04.2012Esplosione in corso Giannone 16.04.2012
Gli arresti però non spaventano e non fermano i bombaroli, che il 22 novembre tornano a colpire nel cuore della notte.

E’ appena passata l’una quando un forte boato scuote gli abitanti del centro-stazione, molti dei quali si riversano in strada per la paura.

Una bomba è appena esplosa davanti al Bibop, negozio d’abbigliamento sito lungo il viale della stazione al civico 44.

BOMBA BIBOP

VIALE DELLA STAZIONE 22.11.2012

Bomba 7bomba 12
Bomba 2bomba 4

 

 

 

Alla stessa ora dell’8 dicembre un ordigno distrugge la saracinesca del circolo ASI in piazza Sant’Eligio.

AMICA E I RIFIUTI

Il rumore degli ordigni e la paura delle bombe diventano un lontano ricordo quando il 14 dicembre i lavoratori delle fallite Amica e Daunia Ambiente, riuniti in un concitato referendum, contrariamente a quanto sottoscritto 24 ore prima a Bari dai sindacati, dicono “no” all’accordo con Amiu.

Un colpo di coda finale drammatico di una vicenda cominciata il 3 luglio con il fallimento di Amica e che alla vigilia della scadenza dell’esercizio provvisorio fissata al 15 dicembre, si rivela una doccia ghiacciata per il Comune, ormai proiettato verso l’accordo definitivo con l’azienda barese.

 

“FOGGIA CAPITALE DELL’IMMONDIZIA”

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ARISTIDE RINALDO

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Mongelli le prova tutte per tamponare il rischio di un’emergenza igienico-sanitaria.

I lavoratori provano a tornare sui loro passi sconfessando con un altro referendum la decisione presa il 14 dicembre in Corso del Mezzogiorno.

Ma non basta.
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Mentre i dipendenti occupano Corso Garibaldi, Foggia è già invasa dall’immondizia.

Il 18 arrivano i mezzi della SIA di Cerignola e dell’ASE di Manfredonia, soluzione che servirà soltanto a contenere l’emergenza, ma non a liberare la città dalla morsa dei rifiuti.

 

 

RIFIUTI, LAVORATORI BLOCCANO CORSO GARIBALDI

LE FOTO

Rifiuti, lavoratori bloccano Corso Garibaldi: le foto 1corso garibaldi lavoratori

 

RACCOLTA RIFIUTI :ARRIVA LA SIA DI CERIGNOLA

LE FOTO

Raccolta rifiuti: arriva la SIA si Cerignola, le foto 6Raccolta rifiuti: arriva la SIA si Cerignola, le foto 5
Il sindaco invita la gente a ridurre il conferimento dell’immondizia, ma esplode la rabbia dei cittadini.Dodici lavoratori di Amica, tra cui il segretario della Fiadel, denunciano Mongelli, Grandaliano, De Biase e Gentile.

Intimiditi, gli operatori Sia e Ase abbandonano il servizio di raccolta mentre in strada bruciano oltre 100 cassonetti.

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Non c’è più tempo da perdere.

La sera del 27 dicembre, a Bari, i sindacati e l’Amiu firmano nuovamente l’accordo che prevede tra gli altri l’assunzione dei 355 dipendenti.

E’ la fine di un incubo, ma sarà ugualmente un Capodanno tra i rifiuti.

da Foggiatoday

 

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Emergenza rifiuti, riprese alle 4 le operazioni di raccolta

Pubblicato : giovedì, 27 dicembre 2012

Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli

SONO riprese alle 4.00 del mattino, e si protrarranno fino alle 20.00, le operazioni di rimozione dei rifiuti giacenti in strada, svolte anche nella mattinata del 25.

Oggi saranno impiegati 42 mezzi e 62 unità lavorative.

A partire da domani, le operazioni seguiranno quotidianamente un ciclo di lavoro di 20 ore: dalle 04.00 alle 24.00.
In giornata saranno completate le operazioni di rimozione rifiuti nella zona centrale della città, mentre la maggior parte dei mezzi saranno utilizzati nelle zone di via Lucera, via San Severo, rione Candelaro e l’area circostante allo store Unieuro sul tratto urbano della statale 16.

“L’attività dell’Unità di crisi è definitivamente entrata a regime – commenta il sindaco Gianni Mongelli – per cui può ritenersi che il rischio igienico-ambientale sia scongiurato, anche se saranno necessari ancora alcuni giorni per il ripristino delle condizioni di normalità, definitivamente assicurate dall’affidamento del servizio ad AMIU.

Purtroppo abbiamo dovuto verificare che anche in questo difficile frangente le aree circostanti i cassonetti sono diventati ricettacolo di mobili, materassi, elettrodomestici e quant’altro non può e non deve essere smaltito in questo modo; così come invitiamo i cittadini ad evitare il conferimento di carta, plastica e vetro.

E’ doveroso un ulteriore ringraziamento ai sindaci Antonio Giannatempo, e con lui a tutti i colleghi dell’Ato F/4, ed Angelo Riccardi per la preziosa collaborazione ed il senso di solidarietà istituzionale.

Ancor più doveroso l’encomio ai lavoratori che non hanno esitato a sacrificare le festività natalizie per servire la città in un momento di grande difficoltà.

Una meritoria menzione – conclude il sindaco – va fatta all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, Protezione Civile ed Associazione Nazionale Carabinieri in congedo per la preziosa collaborazione”.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Emergenza rifiuti: riprese le operazioni di raccolta

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Da domani sarà garantito il servizio per 20 ore giornaliere

 Sono riprese alle 4 del mattino, e si protrarranno fino alle 20, le operazioni di rimozione dei rifiuti giacenti in strada, svolte anche nella mattinata del 25.
Oggi saranno impiegati 42 mezzi e 62 unità lavorative.

A partire da domani, le operazioni seguiranno quotidianamente un ciclo di lavoro di 20 ore: dalle 4 alle 24.

In giornata saranno completate le operazioni di rimozione rifiuti nella zona centrale della città, mentre la maggior parte dei mezzi saranno utilizzati nelle zone di via Lucera, via San Severo, rione Candelaro e l’area circostante allo store Unieuro sul tratto urbano della statale 16.
“L’attività dell’Unità di crisi è definitivamente entrata a regime – commenta il sindaco Gianni Mongelli – per cui può ritenersi che il rischio igienico-ambientale sia scongiurato, anche se saranno necessari ancora alcuni giorni per il ripristino delle condizioni di normalità, definitivamente assicurate dall’affidamento del servizio ad Amiu.
Purtroppo abbiamo dovuto verificare che anche in questo difficile frangente le aree circostanti i cassonetti sono diventati ricettacolo di mobili, materassi, elettrodomestici e quant’altro non può e non deve essere smaltito in questo modo; così come invitiamo i cittadini ad evitare il conferimento di carta, plastica e vetro.
E’ doveroso un ulteriore ringraziamento ai sindaci Antonio Giannatempo, e con lui a tutti i colleghi dell’Ato F/4, ed Angelo Riccardi per la preziosa collaborazione ed il senso di solidarietà istituzionale.
Ancor più doveroso l’encomio ai lavoratori che non hanno esitato a sacrificare le festività natalizie per servire la città in un momento di grande difficoltà.

Una meritoria menzione – conclude il sindaco – va fatta all’Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, Protezione civile e Associazione nazionale carabinieri in congedo per la preziosa collaborazione”.
da Daunia News

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Cerignola, Natale tra i rifiuti in viale di Levante

Pubblicato : martedì, 25 dicembre 2012
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Rifiuti Cerignola Viale di Levante

Rifiuti in strada anche a Cerignola: viale di Levante, privata dei cassonetti, accumula spazzatura sul ciglio dei marciapiedi, così, se metà dei residenti lamenta il disagio seminando immondizia, l’altra metà lo fa con cartelli che chiedono igiene e rispetto.

Non vi sono cassonetti nelle vie limitrofe a viale di Levante a Cerignola, chi vive tra via via Ischia e via Teano, giù fino a via Positano, perlopiù anziani residenti nei pianoterra del rione, ha due sole scelte: i cassonetti davanti alla scuola Di Vittorio o quelli in viale di Levante.
Correzione: i 3 cassonetti in viale di Levante, all’altezza del supermercato Despar sono stati tolti anche se pare che molti cittadini non se ne siano accorti e continuino a gettare lì la propria spazzatura, lì sul ciglio di una delle vie principali del paese.
Una forma di protesta chiara ma non corretta nei confronti dei vicini che passeranno il Natale tra questo cumulo di rifiuti.

Sia non può intervenire: i mezzi sono impegnati tra lavoro ‘ordinario’ e ‘straordinario’ in terra di Foggia, parte dei dipendenti in festa.
Quello che non risulta chiaro è il perché nella via principale da un paio di mesi i cassonetti pian piano spariscano, tolti prima i 2 vicino l’ingresso principale della scuola, ora i 3 all’altezza della chiesa di Cristo Re lasciando ‘appiedi’ anche i residenti nella zona di via Teano che devono portare i loro sacchetti ai confini del centro abitato vicino al rivenditore di ceramiche Campaniello o verso il cimitero.
Probabilmente l’intento è rendere più ‘raffinata’ la via principale e non ostacolare con i cassonetti le vie più strette del quartiere, in ogni caso nel piano c’è una falla: non solo per l’abbandono del sacchetto in strada ma, pure se tutti i residenti volessero essere ligi e pazienti i cassonetti superstiti potrebbero non essere in grado di contenere la spazzatura di tante famiglie.
Il disagio è stato segnalato alla Sia dagli stessi cittadini ora non resta che aspettare sperando che il camion dei rifiuti arrivi prima dei fiammiferi di abitanti disperati e incavolati, così come sta accadendo a Foggia dove nella notte sono stati necessari 60 interventi dei vigili del fuoco.
Rosaria Albanese
Doriana Davenia

Emergenza rifiuti: non è solo Foggia a soffrire

Mentre il Consiglio comunale di Cerignola si chiede se la Sia si impegni davvero a tenere pulita la città ofantina, alla luce del maggior sforzo dovuto per rispondere all’emergenza rifiuti a Foggia, e i dipendenti Amica e Daunia Ambiente inoltrano denunce contro le istituzioni, nel capoluogo il lavoro di Sia e Ase di Manfredonia non basta e si spera nell’ultima risorsa possibile: l’intervento dell’Esercito o della Protezione civile.

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Rifiuti a Foggia

È ancora emergenza rifiuti a Foggia, nonostante a sostituire la locale fallita Amica e l’ancora non disponibile Amiu di Bari, ci siamo la Sia di Foggia e l’Ase di Manfredonia, in due ma ancora non in grado di smaltire l’ordinario: in città giornalmente restano da raccogliere circa 600-700 tonnellate di rifiuti che restano in strada vicini ai precedenti accumuli.

Così mentre ieri mattina il Consiglio comunale di Cerignola si interrogava sull’operato della Sia fuori e dentro le mura del paese, a Foggia venditori ambulanti si facevano spazio tra sacchetti di immondizia cercando di svolgere regolarmente il mercato settimanale.

Pieni i cestini del centro cittadino, troppi i cartoni lasciati sul ciglio dei marciapiedi dai commercianti e al rione Biccari i camion per la raccolta non passano da una settimana.
L’emergenza resta, dunque, ma ad Ase e Sia non può chiedersi di più: “Sono gli stessi operatori che finito il loro turno in paese fanno lo straordinario a Foggia lavorando circa 12 ore al giorno.

Si tratta di una prestazione d’opera per cui il Comune di Foggia paga lo straordinario ai lavoratori Sia che trasportano i rifiuti nella discarica del capoluogo e non di Cerignola” precisa il sindaco del paese ofantino, Antonio Giannatempo, rispondendo alle perplessità del Pd che chiede come mai la Sia, che ha sempre lamentato carenza di mezzi e operatori, riesce a fare questo sforzo per Foggia e non per Cerignola.
“Foggia ha un’emergenza contingente, Cerignola ha un’emergenza continua – ha sottolineato ieri in consiglio Franco Metta (La Cicogna) – apprezzabile la solidarietà ma ora sappiamo che l’azienda cerignolana può fare di più”.

Condivide Giannatempo: “in effetti andrebbe valutato il nostro contratto triennale con Sia e verificato se davvero viene rispettato” commenta il primo cittadino alzando qualche dubbio sulla pulizia dei cassonetti e ricordando la prossima scadenza del contratto con l’azienda sottoscritto nel 2010.
Dettagli per Cerignola mentre Foggia dovrebbe iniziare a pensare a quali altre porte bussare: privati, altri Comuni, prefettura, con Amiu, nonostante il buon esito del secondo referendum dei dipendenti, le cose non si risolveranno in fretta soprattutto ora che 12 lavoratori Amica e Daunia Ambiente hanno inoltrato denuncia alla procura contro il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile, il presidente e il direttore generale di Amiu, Gianfranco Grandaliano e Antonio Di Biase, accusati di truffa, estorsione, interruzione di pubblico servizio, peculato per distrazione di fondi pubblici.
Rosaria Albanese
ilquotidianoitaliano.it

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Vicenda Amica, ecco le ragioni della denuncia contro Mongelli e la Gentile

Pubblicato : sabato, 22 dicembre 2012

Le accuse presunte sono per truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici

Il sindaco Mongelli e il presidente di Amiu, Grandaliano

L’esposto riguarda anche il presidente e il direttore di Amiu, Grandaliano e Di Biase

La denuncia è rivolta a censurare una serie di atti e comportamenti di indubbia rilevanza penale, con gravissimi danni economici e morali causati nei confronti non solo dei lavoratori denunzianti e di altri centinaia di ex dipendenti delle fallite aziende pubbliche Amica spa e Daunia Ambiente spa, ma anche nei confronti dell’intera cittadinanza foggiana», dice l’avvocato De Michele.

“Non solo ci sono violazioni delle regole che governano la materia, ma qui c’è in gioco la dignità di una popolazione”.

Così l’avvocato Vincenzo De Michele motiva la decisione di presentare un esposto-denuncia alla procura della Repubblica di Foggia in cui vengono contenute delle presunte irregolarità nella trattativa tra il Comune di Foggia, socio unico della fallita Amica spa, e l’Amiu, la società in house del Comune di Bari che dovrebbe rilevare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel capoluogo dauno.

L’avvocato De Michele rappresenta 12 ex lavoratori di Amica, tra cui Vincenzo Iascone della Fiadel, l’unico sindacato a non aver sottoscritto l’accordo con Amiu di Bari saltato dopo l’esito del primo referendum che ha respinto la proposta.

 

“La denuncia è rivolta a censurare una serie di atti e comportamenti – si legge nell’esposto che è stato inviato anche al prefetto di Foggia Luisa Latella ed al Servizio ispettivo della direzione territoriale del Lavoro di Foggia – di indubbia rilevanza penale, con gravissimi danni economici e morali causati nei confronti non solo dei lavoratori denunzianti e di altri centinaia di ex dipendenti delle fallite aziende pubbliche Amica spa e Daunia Ambiente spa, ma anche nei confronti dell’intera cittadinanza foggiana privata di un servizio pubblico essenziale quale la raccolta integrata dei rifiuti nel Comune di Foggia e dello stesso Ente locale, posti in essere, in associazione tra di loro, da Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, da Gianfranco Grandaliano, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Amiu spa di Bari, da Antonio Di Biase, direttore generale dell’Amiu, da Elena Gentile, assessore regionale al Lavoro della Regione Puglia e da quanti altri hanno concorso ai fatti delittuosi, per i reati di truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici”.

da Il Mattino di Foggia

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Decreto salva-città: il sindaco Mongelli ed il centrosinistra, dopo anni di menzogne sui conti comunali, impiccano i foggiani con altre tasse ancora!

Pubblicato : sabato, 22 dicembre 2012

Conferenza stampa

Lunedì 24 dicembre,dalle ore 10,30,presso la sala consiliare del comune di Foggia, l’opposizione di centrodestra terrà  una conferenza stampa per chiarire le proprie posizioni sulla richiesta del comune di Foggia di accedere alle procedure della legge 213/12 detta  “salva-città”,nonché sulla impraticabilità democratica del consiglio comunale e sulla periodica illegalità degli atti amministrativi sottoposti al vaglio dei consiglieri comunali

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Dopo che il Ministero dell’Economia e Finanza ,in data 4 luglio 2008,nel corso di una lunga ispezione aveva sancito l’esistenza dei sintomi di dissesto finanziario;

-dopo che la Corte dei conti con deliberazione n.59/PRSP72010 evidenziava l’esistenza dei presupposti del dissesto finanziario;

-dopo che i Revisori dei conti  Chinni e D’Alessandro,in data 15 ottobre 2010,ed il revisore  Zichella  nel novembre del 2010, avevano avvertito il sindaco che il comune di Foggia si trovava in situazione di dissesto finanziario;

-dopo che i consiglieri di opposizione( a seguito delle dichiarazioni della Corte dei conti che aveva avvertito che il ritardo nella dichiarazione del dissesto finanziario avrebbe aggravato la situazione e procurato danni incalcolabili all’Ente)avevano invano presentato una proposta di dichiarazione di dissesto finanziario del comune di Foggia,ottusamente respinta dal sindaco e dal centrosinistra;

-dopo inutili piani di alienazione ed insussistente Piano di rientro finanziario;

-dopo aver deliberato,appena tre giorni fa,l’esistenza degli equilibri di bilancio;

          Il sindaco Mongelli, l’assessore Lisi, il dirigente Di Cesare ,

si svegliano da un lungo sonno ed iscrivono all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì 21 dicembre la delibera per richiedere al Governo l’accesso al decreto “Salva-Città”,a norma dell’art. 243-bis del Tuel,che presuppone inderogabilmente la sussistenza di “ gravi squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario dell’ente comunale” e l’ammissione di “comportamenti difformi dalla sana e corretta gestione finanziaria”.

E’ la prova che con grande incoscienza ed irresponsabilità,il sindaco Mongelli,il dr Di Cesare ed ultimamente l’assessore Lisi,hanno detto menzogne ed attestato il falso sui conti comunali,aggravando ulteriormente il deficit strutturale di bilancio,non  suturando a tempo emorragie provenienti dalle società partecipate, e mancando di bloccare .

a) le azioni esecutive;

b) la produttività di interessi,

c) la rivalutazione monetaria dei debiti insoluti;

Il sindaco Mongelli,il responsabile dei servizi finanziari Di Cesare e l’assessore Lisinascondono e non dicono alla città ed ai cittadini che facendo ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ed usufruendo del  cosiddetto Fondo di rotazione,previsti dalla Legge 213/2012 detta “Salva – Città”,devono obbligatoriamente:

- aumentare le aliquote o tariffe dei tributi locali,come tarsu e imu e non solo;

 assicurare la copertura dei servizi a domanda individuale e quindi far pagare per intero ai cittadini asili nido, mense, trasporti, utilizzo delle strutture sportive etc.;

-bloccare  la realizzazione delle opere pubbliche,comprese le manutenzioni stradali e della pubblica illuminazione;

-ridurre drasticamente i servizi pubblici essenziali,con la riduzione del 10% delle prestazioni di servizi,con la logica conseguenza di altri licenziamenti.

 Praticamente ridurre in miseria i cittadini

E ridurre in macerie la città

Se Mongelli ed il centrosinistra,invece di dedicarsi all’edilizia ed alla svenditascellerata del patrimonio comunale,avesse ascoltato l’opposizione ed approvato quindi, nel 2010, il dissesto finanziario,oggi avremmo da tempo iniziato ,seriamente ,il risanamento finanziario,si sarebbero già trovati i responsabili del disastro contabile e non ci troveremmo con l’azienda Amica fallita,con l’Amgas svenduta,con ATAF prossima a fallire,con centinaia di lavoratori licenziati ed una città con servizi da terzo mondo.

Anche i ciechi,i sordi ed i muti sanno inoltre che con la richiesta di accesso alpre-dissesto da parte del sindaco,purtroppo si configura una sanatoria nei confronti di quegli amministratori che,come nel caso di Foggia,hanno commesso gravicrimini di natura contabile-finanziaria.

La riprova dell’arroganza e dell’incapacità del centrosinistra di fare sistema nell’interesse della città è costituito dal fatto di iscrivere all’ordine del giorno del consiglio comunale un argomento così importante,dando solo 24 ore di tempo ai consiglieri per leggersi le carte,senza passare neanche per la commissione consiliare competente per il parere : parere che il regolamento stesso definisce obbligatorio.Illegalità e confusione è questo lo slogan di Mongelli e del centrosinistra.

Scioglimento del consiglio comunale

E’ questa l’unica soluzione possibile per tentare la risalita socio-economica eculturale della città: azzerando l’attuale assetto politico-amministrativo e dopo una sana guida commissariale,scevra da clientele e corruttele, ripartire con una amministrazione scelta dai cittadini, composta da tutte le forze sane della città .

Visto il fallimento su tutta la linea, il sindaco Mongelli farebbe bene a dimettersi . Ma se intendesse ancora  restare attaccato alla poltrona,lanciamo un appello a tutti i consiglieri comunali di centrosinistra,che tengono ancora a cuore le sorti della città,per firmare  insieme una mozione di sfiducia al sindaco,che  da subito sarà protocollata agli uffici comunali preposti.

Foggia 21.12.2012

 I consiglieri di opposizione

Bruno longo, Paolo Agostinacchio, Lucio Ventura, Franco Landella, Mimmo Verile,Leo Iaccarrino, Enrico Santaniello

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La città invasa dai rifiuti, l’accordo con Amiu di Bari finisce in Procura

Pubblicato : sabato, 22 dicembre 2012
La città invasa dai rifiuti, l'accordo con Amiu di Bari finisce in Procura

L’enorme quantità di rifiuti accumulati a Foggia

 

Denunciati il sindaco Mongelli, l’assessore regionale Elena Gentile, presidente e direttore dell’azienda barese.

Truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici.

Sono le accuse contenute nell’esposto presentato dai lavoratori licenziati di Amica, assistiti dal legale Vincenzo De Michele.

Intanto, Foggia sta diventando una cloaca a cielo aperto: i soccorsi prestati da Sia e Asia non bastano a raccogliere l’immondizia.

Si complica la faccenda rifiuti a Foggia.

Oltre alle strade seppellite dall’immondizia, a far clamore ora giunge una pensante denuncia presentata alla Procura della Repubblica da 12 dipendenti liceniziati da Amica contro il sindaco Mongelli, l’assessore regionale Elena Gentile, il presidente e il direttore geneale dell’azienda per l’igiene urbana di Bari AMIU, rispettivamente Gianfranco Grandaliano e Antonio De Biase.

Le accuse formulate nell’esposto dagli ex dipendenti, assistiti dall’avvocato Vincenzo De Michele, sono pesanti: truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici.

E riguardano, evidentemente, l’accordo formulato dal Comune di Foggia, con il sostegno dell’assessore regionale Elena Gentile (che ha anche caldeggiato il soccorso a Foggia della SIA di Cerignola), insieme all’AMIU per l’affidamento all’azienda barese del servizio di raccolta e smaltimento dell’immondizia di Foggia.

Foggia, una città che affoga nei rifiuti

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Riequilibrio di bilancio a Foggia – Mongelli ritrova la maggioranza

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

Ma l’opposizione è furiosa: cifre fasulle, diciamo no – Approvata la variazione da un milione 800mila euro

Il Consiglio comunale di martedì

I conti, quelli del riequilibrio di bilancio, hanno ricompattato la maggioranza di centrosinistra che nell’ultimo mese e mezzo aveva mostrato invece crepe al suo interno e una forte litigiosità.

 

Ma più che un ritrovato slancio, quello di ieri è parso un accordo politico traballante, imposto dalla grave emergenza occupazionale e ambientale della vertenza Amica che sposta l’attenzione sulle tensioni in atto.
Tant’è che all’ultimo punto all’ordine del giorno, quello sulla cessione di un suolo edificatorio, le difficoltà interne sono riemerse e il voto non è stato più compatto.
Questo ha permesso all’opposizione di sollevare dubbi, mettere in difficoltà l’amministrazione, abbandonare l’aula annunciando un esposto in Procura.

L’ultima manovra economico-finanziaria, con una variazione di bilancio pari ad un milione e 800mila euro circa, frutto di maggiori trasferimenti riconosciuti a fine mese, ha consentito all’assessorato al Bilancio, guidato da Rocco Lisi, di estinguere anticipatamente parte dei mutui.

La manovra, passata con 22 voti favorevoli, è stata bocciata dai 15 consiglieri di minoranza che ancora una volta hanno sollevato dubbi sulla reale consistenza delle cifre e sulla capacità dell’amministrazione Mongelli di risanare la finanza comunale.

 

A mettere tutti d’accordo con l’approvazione pressoché unanime sono stati invece i progetti per la costruzione di quattro residenze socio sanitarie, rinviati più volte e finiti nelle maglie dei veti tra gruppi consiliari.

 

Si tratta di residenze per anziani e disabili che metteranno a disposizione della città 100 posti.
Ma ora si apre tutto l’iter alla Regione per l’accreditamento.

I progetti erano stati presentati dalla Coop sociale Sanità più, dalla Fondazione De Piccolellis, dalla fondazione Palena e da Emmaus.

Al voto si è giunti dopo chiarimenti chiesti sulla destinazione dei suoli.

Ancora una volta il Consiglio ha dovuto fare i conti con delibere che gli uffici comunali e parte della dirigenza predispongono in modo lacunoso.

Ma è stata la delibera per la cessione di un suolo in viale Ofanto alla Co.mer.coop per il quale la società verserà al Comune un milione e 400mila euro, e dove potrà costruire, ad aver infranto la compattezza della maggioranza.

Il suolo negli anni’90 fu oggetto di una permuta tra Provincia e Comune.
Il terreno ceduto al Comune in viale Ofanto fu però vincolato dalla Provincia, allora guidata da Antonio Pellegrino, alla realizzazione di servizi di interesse pubblico.

Quel vincolo non è mai stato tradotto in un atto formale.
L’accusa insomma che il centrodestra ha formulato è di aver disatteso un atto del Consiglio comunale.
«L’interesse pubblico si può anche configurare come la vendita di un bene per ripianare i debiti», ha spigato Mongelli.

Un’interpretazione estensiva che non è piaciuta affatto né all’opposizione né a tre consiglieri di maggioranza, Sisbarra, Perdonò e Vinciguerra che si sono astenuti. «Gli accordi non erano questi» ha tuonato il presidente del Consiglio (Pd), Raffaele Piemontese chiudendo la seduta e rivolgendosi ai suoi colleghi di maggioranza.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Servizio rifiuti, Mongelli: “Siamo grati ai sindaci e alle aziende solidali con i cittadini foggiani : ricostruiamo senso civico e spirito comunitario”

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

L’intera città di Foggia è grata ai sindaci di Cerignola e Manfredonia, Antonio Giannatempo e Angelo Riccardi, e del Consorzio SIA per la solidarietà espressa in un frangente così delicato e complesso.

La loro collaborazione istituzionale ed operativa, in uno con quella della Regione Puglia, ci consentirà di affrontare con maggiore serenità l’inevitabile riorganizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, evitando ai foggiani disagi e disservizi.
I cittadini di Foggia, oggi più che in passato, sono invitati a collaborare evitando di abbandonare rifiuti per strada e riducendo, per quanto possibile, il conferimento nei cassonetti.
Tutti insieme possiamo affrontare e superare l’odierna difficoltà, contribuendo a ricostruire l’indispensabile senso civico ed a rafforzare lo spirito comunitario.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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Mongelli rischia un altro ammutinamento dei suoi

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

In consiglio comunale, il sindaco ha perso l’appoggio di Sottile e De Vito. L’opposizione sul dramma dei rifiuti: poco realistica la scelta di far lavorare 24 operai e otto mezzi tra Sia e Ase

Mongelli rischia un altro ammutinamento dei suoi

“Soprassediamo sul resto e concentriamoci sulla questione di Amica e Daunia Ambiente” con la pregiudiziale dell’onorevole Agostinacchio è cominciato un nuovo episodio di un consiglio comunale che sembrava aver preso il liscio delle saghe.

Ormai abbiamo perso il conto dei rinvii, dei ritiri, le sospensioni e gli aggiornamenti.

 

Le delegazioni di Amica e Daunia Ambiente erano presenti in aula ed hanno costretto sindaco e consiglieri a tornare sulla delicata questione dei 355 neo-disoccupati e la strategia programmata lunedì pomeriggio nella stessa sede.

Le promesse di Mongelli sul mantenimento dei posti di lavoro, dei diritti acquisiti e la soluzione finale entro i primi giorni di gennaio sono state avanzate insieme ad ulteriori chiarimenti, dopo le forti critiche delle ultime ore: “La vacatio contrattuale non permette sicurezza sul lavoro, ecco perché abbiamo preferito il servizioi a noleggio per cautelarci il tempo necessario, scegliendo di volontà ditte fuori dall’orbita foggiana”.

Davvero poco realistica la scelta di far lavorare 24 operai e otto mezzi tra Sia e Ase sull’intero territorio foggiano, i lavoratori Amica hanno risposto così: “Credete davvero che riusciranno a ripulire la città?

Non ci avete chiarito un bel niente ieri, non siamo né deficienti, né ignoranti, dovete darci il nostro lavoro. Stringete i tempi perché altri quindici giorni diventano un’agonia così”.

 

La questione della municipalizzata si è intrecciata con il primo ordine del giorno, ancora una volta gli equilibri di bilancio, l’opposizione ha scecherato un cocktail di argomentazioni convincenti, tanto da ottenere l’applauso facile del pubblico.

da Il Quotidiano di Foggia

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Dal mercato al centro Foggia è tornata pulita

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

I mezzi arrivano da Cerignola e Manfredonia
Gli ex lavoratori Amica dicono «sì» all’Amiu

Non c’è la scritta Amica sui compattatori che da 24 ore stanno ripulendo la città dalle tonnellate di rifiuti rimaste a terra da sabato scorso.

«Sia» e «Ase», i lavoratori di Cerignola e Manfredonia si stanno facendo carico dell’immondizia dei foggiani, accompagnati tra le strade del centro e della periferia da dodici pattuglie dei vigili urbani.

I mezzi non sono scortati, gli agenti della Polizia urbana sono indispensabili per attuare il piano operativo nel quale sono indicati, strada per strada, i punti sui quali intervenire.

Alla fine le minacce di non consentire a nessuno di togliere i rifiuti da terra sono rimaste lo sfogo frutto della disperazione tra gli ex addetti.

E in questo la linea del prefetto, l’attività silenziosa delle forze dell’ordine ha fatto sì che il lavoro dei 25 mezzi delle due società, cerignolana e sipontina, avvenisse all’interno di un cordone di protezione che non si vede ma che c’è.

E mentre l’emergenza ambientale si affronta con mezzi straordinari e con la solidarietà istituzionale, che comunque avrà dei costi per il bilancio dell’ente, i lavoratori licenziati di Amica e Daunia Ambiente riacciuffano l’accordo con l’Amiu di Bari con un referendum che ieri ha ribaltato l’esito di quello di venerdì. Ora che sono disoccupati, 305 addetti su 315 hanno ratificato il piano occupazionale sottoscritto dai sindacati il 12 dicembre scorso.

Questo mette in moto la task force per l’occupazione per procedere alle assunzioni da parte di Amiu e verificare operativamente il percorso; ma soprattutto, in una condizione di ritrovata agibilità e avendo definitivamente messo la parola fine agli esercizi provvisori, la Regione Puglia potrà emettere l’ordinanza tanto attesa.

Ordinanza che farà da cappello giuridico all’intesa tra Amiu e Comune di Foggia, con la società barese che potrà operare anche su un bacino diverso dal proprio. Un’ordinanza che dovrà essere prodotta, così come vuole la normativa in materia ambientale, d’intesa con il ministero dell’Ambiente.

Si lavora dunque su due fronti: quello igienico-sanitario e quello occupazionale.

Ieri sono state ripulite le strade nei pressi dell’Ospedale, delle caserme, le principali vie del centro, il mercato in via Rosati.

 

Il mercato della frutta e verdura si è tenuto lo stesso, sono stati gli ambulanti a ripulire le aree dall’immondizia che abbandonano a terra, in modo decisamente incivile.

Ma la notizia più importante è giunta da corso del Mezzogiorno dove i lavoratori delle due ex società comunali hanno rivotato per ratificare l’accordo Amiu.

Su 312 votanti, i sì sono stati 305, 5 soltanto i no, 2 le schede nulle.

Venerdì i no erano stati 166, i sì 117, sei le schede nulle.

La differenza però è sostanziale: venerdì scorso se fossero passati i sì, la riassunzione in Amiu sarebbe avvenuta in prosecuzione.

Oggi questi lavoratori si presentano da disoccupati.

Il sindaco, Mongelli ha assicurato: «Saranno riassunti tutti e 354 e sarà garantita l’anzianità acquisita».

Il periodo di disoccupazione potrebbe essere coperto da ammortizzatori sociali, ma su questo ci sono ancora da fare verifiche con l’Ufficio provinciale del lavoro.

Antonella Caruso da Corriere Mezzogiorno

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Mongelli promette ai lavoratori AMICA: «L’AMIU di Bari vi assorbirà tutti»

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Nuovo referendum tra le maestranze, che questa volta accettanno le condizioni baresi

Durante i lavori dell’assise i dipendenti che dal 15 dicembre sono senza lavoro hanno informato il primo cittadino che durante una delle tante riunioni, il prefetto di Foggia avrebbe detto ad una delegazione di lavoratori che se anche dal referendum dello scorso 13 dicembre fossero prevalsi i voti a favore, le maestranze si sarebbero potute trovare nella medesima situazione in quanto non c’erano i tempi tecnici che dovrebbero intercorrere tra i licenziamenti e le nuove assunzioni fatte da Amiu

“Nel contratto di servizio che il Comune di Foggia stipulerà con Amiu, verrà inserita la clausola che prevede l’assorbimento di tutti i lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.

Il consiglio comunale di Foggia con la presenza dei lavoratori Amica

È la promessa che il sindaco Gianni Mongelli ha fatto ieri mattina ad una delegazione dei lavoratori delle due aziende fallite, durante un Consiglio comunale in cui il tema dell’igiene ambientale ha stravolto la scaletta degli trova in queste condizioni non è certo per colpa nostra”.

Intanto ieri i lavoratori di Amica e Daunia Ambiente hanno organizzato un nuovo referendum che ha ribaltato il giudizio espresso in prima battuta.

Su 312 votanti, sono stati 305 i SI, solo 5 i NO ed appena 2 le schede nulle.

 

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Foggia, Consiglio Comunale “assediato” dai lavoratori di Amica

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Il consiglio comunale di Foggia con la presenza dei lavoratori Amica

 

Dibattito in aula monopolizzato dai licenziamenti e dall’emergenza rifiuti
Com’era prevedibile, la riunione del consiglio comunale di Foggia in corso a Palazzo di Città è stata monopolizzata dai licenziamenti dei 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente e dall’emergenza rifiuti in corso a Foggia.

L’assemblea consiliare dovrebbe trovare il tempo di occuparsi anche degli altri punti all’ordine del giorno, tra cui, in maniera prioritaria, i progetti delle residenze assistenziali per anziani e disabiliIn Consiglio comunale si sta parlando della vertenza che riguarda i 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente.

Il sindaco Mongelli ha ribadito ad una rappresentanza delle maestranze delle due aziende fallite il percorso che intende intraprendere l’Amministrazione comunale, confermando al contempo che a partire da oggi, e per i prossimi giorni, saranno la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia a garantire il servizio di igiene urbana, in attesa che Amiu sia operativa nel capoluogo dauno con tutti i lavoratori che dallo scorso 15 dicembre sono senza lavoro

Simone Perdonò da Il Mattino di Foggia

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Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l’albero

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Da ieri mattina “munnezza” in strada e alta tensione al Comune di Foggia

Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l'albero

Anche ieri mattina, dopo la protesta di domenica sera, i 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente sono scesi in strada davanti a Palazzo di Città, dove in aula consiliare s’è svolto un incontro al quale hanno partecipato una delegazione di quei lavoratori che non accettano alcun compromesso, la curatela fallimentare di Amica, il sindaco e le forze politiche, conclusosi con un nulla di fatto.

Qualcuno ha chiesto che l’amministrazione comunale paghi questi giorni di buco.

I lavoratori hanno chiesto di tornare immediatamente a lavorare a dispetto del licenziamento sopraggiunto.

Tutto questo mentre non è ancora chiara una cosa: in questi giorni chi raccoglierà i rifiuti a Foggia?

A sentire il sindaco Mongelli sarà la società SIA di Cerignola che gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu”.

E nel frattempo sonda anche l’Ase di Manfredonia con il sindaco del centro sipontino Riccardi per capire se ci sono mezzi e uomini sufficienti a scongiurare il pericolo, ormai concreto, dei rifiuti in strada nel capoluogo dauno anche a Natale.

Tornando ai lavoratori Amica e al referendum interno all’azienda, Mongelli ha affermato “una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”, ma il primo cittadino resta comunque fermo sulla linea dell’accordo con Amiu di Bari.

Infatti, la temporanea disponibilità della società cerignolana chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola, servirà ad Amiu per avere il tempo materiale  di organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia.

da Il Quotidiano di Foggia

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Da Cerignola e Manfredonia camion e spazzini per Foggia

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Si riparte a Foggia con la pulizia delle strade – Mongelli: spero si perfezioni l’accordo con l’Amiu

Da quest’oggi, a Foggia, si riparte con la pulizia delle strade dai rifiuti. Scongiurato, quindi, almeno per il momento l’arrivo dell’esercito. I 335 lavoratori licenziati di «Amica» e «Daunia Ambiente» – società di gestione dell’igiene urbana e del verde a Foggia – resteranno però a casa per Natale.

Nessun provvedimento sarà preso in corner per evitare questo processo inevitabile, anche se la situazione per loro potrebbe sbloccarsi già nella prima settimana del nuovo anno.
Come è noto i lavoratori, con un referendum, nei giorni scorsi avevano bocciato il piano occupazionale proposto da Amiu di Bari, pronta a sostituirsi temporaneamente alle società fallite di Foggia per permettere al Comune di indire, nelle more, una gara per l’affidamento del servizio.
Un piano che rivedeva orari e turni al ribasso, ritoccando anche gli stipendi.

Di qui il rifiuto.

Ieri, però – compreso che un’epoca si è chiusa e che nonostante le serrate non ci saranno sconti – i lavoratori (circa 300) hanno inviato una petizione alla task force regionale nella quale fanno una sostanziale marcia indietro e si dicono pronti a discutere.

Anzi, stamattina, tornano a consultarsi con un nuovo referendum.
Ieri, intanto, il sindaco del capoluogo dauno, Gianni Mongelli, è stato a Bari nel primo pomeriggio per un breve incontro con lo stesso governatore, Nichi Vendola e con il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano.
Si è concordato un percorso: la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia uniranno le proprie forze, anche su sollecitazione del prefetto, per tamponare l’emergenza rifiuti a Foggia (i cassonetti non vengono svuotati da sabato).
L’impegno è valido fino al 15 gennaio.

Nel frattempo, spiegano dalla Regione: «Bisognerà mettersi a tavolino e, in questi giorni, cercare di rivedere anche l’assetto dell’organico che conta più graduati che soldati semplici.

Fermo restando che nessun posto di lavoro nel piano già proposto da Amiu veniva intaccato».
Chi si aspettava un salvataggio tout court da parte della Regione, è rimasto deluso.

Tuttavia, se occorrerà, i dirigenti regionali preposti sono anche disponibili a firmare l’ordinanza che sancisce il passaggio transitorio della raccolta rifiuti dal Comune di Foggia ad Amiu.
Un passaggio pletorico, secondo il capo di Gabinetto, Davide Pellegrino.

Non va dimenticato, inoltre, che per la raccolta rifiuti a Foggia non potranno essere impiegati i mezzi Amiu, utili a Bari.

In parte, saranno utilizzati i mezzi comunali di Foggia, in parte bisognerà noleggiarli.

Terminata la riunione in Regione, il sindaco è corso a Cerignola dove ha incontrato il sindaco della città e quello di Manfredonia – Antonio Giannatempo e Angelo Riccardi – per sottoscrivere un accordo che prevede la rimozione dei rifiuti dalle strade, già a partire da questa mattina.
«Domani (oggi n.d.r.) dovrebbe riprendere il servizio di pulizia – spiega Mongelli – che durerà fino al 15 gennaio. Io spero che già nella prima settimana di gennaio si perfezioni l’accordo con Amiu.
Aspettiamo l’esito di questo nuovo referendum dei lavoratori.

L’accordo con Amiu prevede alcuni punti fermi, fra cui le verifiche bimestrali.

Mi rendo conto che ai lavoratori viene chiesto un sacrificio che prevede una riduzione dell’orario di lavoro, tuttavia i tempi sono quelli che sono e l’accordo con Amiu permette comunque il mantenimento degli scatti di anzianità.
Questa emergenza è l’occasione per ripartire con un nuovo percorso per tutti». Da parte sua, l’Amiu con il presidente Grandaliano conferma: «Aspettiamo questo referendum. Da parte nostra siamo pronti a collaborare».

Il governatore Nichi Vendola non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento«per il lavoro straordinario messo in campo dal prefetto di Foggia.
La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica».

 

Ora, secondo Vendola, è giunto «il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal prefetto, dagli assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal sindaco Mongelli sia l’unica credibile.
Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi, che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di “emergenza permanente”, certo non nell’interesse dei cittadini.

Oggi, Foggia è davanti ad un bivio».

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Dopo la monnezza, l’incendio dei cassonetti. A Foggia sta scoppiando la guerra dei rifiuti?

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

In attesa di Amiu, cerignolani e manfredoniani da domani pomeriggio puliranno Foggia

Le municipalizzate per l’igiene urbana SIA di Cerignola e ASA di Manfredonia interverranno a tamponare l’emergenza.

Che, però, non è solo quella dei rifiuti ma anche degli incendi dei cassonetti che le forze dell’ordine temono possa esplodere in città.

Poco fa il primo rogo in Corso Cairoli e in nottata si temono altri atti vandalici, a mano che la pioggia non serva a scoraggiarli.

I Vigili del Fuoco sono comunque in allerta

Dalle ore 14 di domani saranno la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia ad assicurare un minimo di igiene ambientale nel capoluogo dauno, anche se con mezzi e uomini ridotti e non sufficienti a garantire un servizio completo.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Qualcuno aveva paventato l’ipotesi di affidare temporaneamente il servizio alla Tecneco, che già opera in alcuni comuni di Capitanata come Lucera, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Orsara di Puglia, Poggio Imperiale, Serracapriola, Ascoli Satriano, Vico del Gargano e Carpino e che in passato ha collaborato con Amica per la raccolta di rifiuti pericolosi come pile e farmaci, ma l’ingegner Umberto Beomonte Zobel, uno dei dirigenti dell’azienda foggiana, ha dichiarato al Mattino di Foggia di non essere stato interpellato dal Comune di Foggia, né di essere in grado di fornire una riposta adeguata sul possibile coinvolgimento della Tecneco per gestire l’emergenza che potrebbero svilupparsi nei prossimi giorni.

Senza trascurare il fatto che qualcuno potrebbe ostacolare la raccolta dei rifiuti effettuata da aziende che non impieghino personale di Amica e Daunia Ambiente.

Alcuni lavoratori si erano offerti di lavorare gratuitamente per qualche giorno con alcuni mezzi di proprietà del Comune di Foggia, che ha a disposizione 3 mezzi a carico laterale e 2 a carico posteriori, oltre ad alcuni cassonetti.

Tutte le altre macchine e la maggior parte dei cassonetti, molti dei quali vetusti o mal funzionati, sono di proprietà della Curatela fallimentare.

I lavoratori-volontari ritenevano che se Amiu avesse messo a disposizione altri 5 mezzi ed altri cassonetti, il servizio di raccolta potrebbe essere assicurato almeno parzialmente, fino a che la società in house del Comune di Bari non sarà a tutti gli effetti operativa in città.

Subito dopo il vertice con i lavoratori, Mongelli si è recato alla Regione Puglia per incontrare Nichi Vendola, affinché possa anticipare l’ordinanza con la quale si affida ad Amiu la gestione dei rifiuti a Foggia.

Intanto, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri sono in allerta per arginare una reazione a catena con l’incendio di cassonetti in nottata: un primo cassonetto è stato incendiato poco fa, con liquido infiammabile, in Corso Cairoli, prontamente spento dai Vigili del Fuoco con l’intervento dei Vigili Urbani.

La pioggia dovrebbe scoraggiare altri incendi temuti per questa notte.

da Il Mattino di Foggia

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Foggia – Emergenza rifiuti: arrivano SIA ed ASE, ma bruciano i primi cassonetti

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Foggia: raccolta rifiuti a SIA di Cerignola e ASE di Manfredonia

Intanto si apprende da fonti del Comune che l’Imu versato dei foggiani è servito a pagare gli stipendi dei lavoratori Amica.

Saranno la SIA di Cerignola e l’ASE di Manfredonia ad unire le forze e a correre in soccorso di Foggia, ormai in piena emergenza ambientale sul fronte rifiuti.

I cassonetti non vengono svuotati da due giorni, precisamente da sabato, quando alla mezzanotte è scaduto l’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente e i 355 lavoratori, bocciato il referendum, sono andati tutti a casa.

I rifiuti fanno bella mostra di sé ad ogni angolo di strada; le condizioni in cui versano le strade, sulle quali pure si snoda il passeggio pre-festivo, stridono con le luminarie natalizie che le sovrastano.

L’emergenza è sotto gli occhi di tutti.

Il sindaco Mongelli ha tentato fino all’ultimo di scongiurare l’intervento dell’Esercito; il prefetto Luisa Latella si è rimessa alle soluzioni del primo cittadino che nel pomeriggio ha incassato la disponibilità anche di Manfredonia, dopo che Cerignola ha fatto sapere di non essere in grado, da sola, di sostenere il carico rifiuti della città.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Va da sé che si tratta di una misura più che temporanea e precaria, per tamponare il tamponabile: le due società pubbliche limitrofe si limiteranno allo svuotamento dei cassonetti e al deposito dell’immondizia in discarica. Null’altro.

Sia ed Ase dovrebbero operare già dalle 14.00 di domani.

Il sindaco dovrebbe emanare la necessaria ordinanza ad horas.

L’allerta è massima, i lavoratori “irriducibili” hanno più volte messo in guardia l’amministrazione comunale dal conferire il servizio a chicchessia: “i rifiuti li raccogliamo solo noi a Foggia” hanno continuato a minacciare oggi al Comune di Foggia, nell’incontro tenutosi con sindaco e curatela fallimentare.

In queste ore si sta dettagliando il piano delle zone da coprire che dovrebbe, ragionevolmente, dare la priorità alle aree mercatali (via Rosati) e agli Ospedali Riuniti, punti critici che rischiano di diventare una bomba ambientale.

Precipitata nella serata di ieri, quando i lavoratori, realizzato appieno il licenziamento, si sono portati sotto la Prefettura e hanno bloccato al traffico Corso Garibaldi, la situazione sul fronte occupazionale è bollente.

Questa mattina una delegazione composta da una cinquantina di loro è stata ricevuta dal sindaco Gianni Mongelli a Palazzo di Città mentre il resto presidiava dall’esterno il Comune.

Con Mongelli, gli assessori Pippo Cavaliere e Rocco Lisi e la curatrice fallimentare Mirna Rabasco.

Tra i banchi anche alcuni consiglieri comunali e sindacati.

La situazione precipita sin da subito; i lavoratori urlano e sbattono i pugni sui banchi, sorvegliati a distanza ravvicinata da Digos e Carabinieri.

Tanto basta, in ogni caso, per vietare l’aula alle telecamere.

Il fronte è diviso: ci sono i “falchi”, pochi, che pretendono di tornare subito in servizio “altrimenti questi giorni di buco ce li paga il Comune”; e le “colombe”, la gran parte, le stesse che hanno firmato una petizione per riprendere l’accordo con Amiu (raccolte 295 firme, la stragrande maggioranza) alle quali il sindaco si è rivolto quando ha spiegato che, fermi restando i licenziamenti (sui quali nessuno strumento giuridico può intervenire per abrogarli), l’amministrazione “farà tutto il possibile per accelerare l’ingresso di Amiu in città, già dagli inizi di gennaio”.

Rifiuti: lavoratori a Palazzo di città: foto 17 dicembre 2012

Rifiuti: lavoratori a Palazzo di città: foto 17 dicembre 2012

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Amiu che col presidente Grandaliano, ha ribadito Mongelli, si sarebbe detta disponibile a riprendere tutti i lavoratori licenziati con, va da sé, un nuovo contratto.

Quindi il sindaco è volato a Bari, dal presidente Nichi Vendola, per incassare il placet al percorso illustrato e la garanzia che, non appena Amiu sarà pronta, il governatore emanerà la relativa ordinanza contingibile ed urgente.

Nel frattempo, pare, i sindacati si stiano preparando a rifare il referendum dal momento che quella raccolta firme non ha valore giuridico mentre Francesca Tavano annuncia: “accerteremo le responsabilità presso la Procura della Repubblica.

Contestata in aula la curatrice fallimentare, rea, secondo i sindacati, di aver fatto sfumare la possibilità che i lavoratori potessero godere della proroga di un altro mese dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente, nelle more che Amiu entrasse in servizio.

Intanto dal Comune di Foggia si apprende che la i primi introiti della seconda rata dell’Imu (circa 500mila euro), pagata proprio oggi dai foggiani, sono stati già trasferiti sul conto di Amica per i necessari pagamenti delle spettanze relative ai 15 giorni di dicembre lavorati e dei ratei di 13esima e 14esima.

I lavoratori, nel frattempo, hanno smobilitato ma il livello di guardia in città resta altissimo.

La Prefettura viene informata in tempo reale dell’evoluzione degli scenari.

Allerta massima anche tra le forze dell’ordine che domani presumibilmente saranno dispiegate a presidio nuovamente del Palazzo comunale, dove tornerà a riunirsi il consiglio.

In serata, intanto, un cassonetto è andato a fuoco in pieno centro, in corso Cairoli. Sul fuoco polizia e Vigili del fuoco

Giovanna Greco da Foggia today

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Foggia invasa dai rifiuti: emergenza ambientale da incubo a realtà

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Mongelli è a Manfredonia per valutare con Riccardi l’ipotesi ASE.

Cassonetti stracolmi di immondizia un po’ dappertutto.

L’emergenza ambientale a Foggia si è trasformata da incubo a realtà.

La situazione, già drammatica, sta precipitando e diventerà ancor più grave con il trascorrere delle ore.

Tutto questo mentre il sindaco Mongelli è a Manfredonia con il collega Riccardi per sondare se l’ASE ha le carte, i mezzi e gli uomini sufficienti a scongiurare il pericolo, ormai concreto, dei rifiuti in strada anche a Natale.

A questo punto c’è davvero da preoccuparsi.

Ci sono cassonetti stracolmi di immondizia un po’ dappertutto e non è difficile immaginare lo scenario che domani mattina si presenterà agli occhi dei cittadini. Basta semplicemente recarsi al mercato di via Rosati per capire che cosa ci attende da qui alle prossime ore.

Foggia invasa dai rifiuti: foto 17 dicembre 2012

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Anche questa volta gli unici a pagare sono i cittadini, agguerriti e per nulla rassegnati al cospetto di una vertenza, quella di Amica, che trascina con sé gli errori di chi in passato ha amministrato l’azienda e che alle soglie del 2013 non è stata ancora del tutto risolta.

Intanto, il dubbio su chi raccoglierà i rifiuti a Foggia, resta.

da Foggia today

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FOGGIA – centro bloccato dai lavoratori dell’Amica

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

Si cerca di salvare il salvabile e soprattutto di non far accumulare i rifiuti per strada.

Così ieri sera i 350 lavoratori licenziati dall’Amica si sono radunati davanti la Prefettura, per una manifestazione pacifica in difesa del posto di lavoro.
Sarebbe sufficiente una proroga, ma non è facile ottenerla.

A meno che non voglia concederla il presidente della Regione, Nichi Vendola. Si susseguono perciò i vertici fra sindaco, curatori fallimentari e assessori per valutare quel famoso punto quattro dell’ordinanza del giudice sul «tempo necessario per i termini di preavviso di licenziamento» che, se bipassati sotto certi aspetti potrebbero riabilitare le maestranze.

In parole povere anche ieri si è cercato di trovare un escamotage per una ulteriore proroga (l’ennesima) del servizio.

Ma nulla di concreto affiorava fino a ieri sera. Ragion per cui i lavoratori – a meno di un provvedimento regionale di Vendola – i lavoratori sono licenziati.

Situazione sempre confusa e tesa all’Amica impantanata tra questioni tecniche apparentemente insormontabili.

Resta quel clima di tensione oltre alla spaccatura sindacale determinata dall’esito del referendum che bocciando il piano Amiu ha mandato tutti a casa.

Il sindaco Mongelli era chiaro anche ieri: «La Sia di Cerignola insieme forse a un piccolo contingente inviato da Manfredonia assicurerà il servizio fino all’avvio dell’accordo con Amiu.
La società Sia di Cerignola gestirà la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu.

«Una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere», affermava Mongelli al termine di una serie di riunioni svoltesi in mattinata in Prefettura con l’obiettivo di «individuare il percorso più lineare, innanzitutto sotto il profilo normativo, per la gestione di questa delicata fase».

La disponibilità della società cerignolana «è già stata chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola e da quello di Manfredonia – ha spiegato Mongelli – con i quali ci incontreremo.
Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu per organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia».

La società di proprietà del Comune di Bari «ha ribadito questa mattina la propria disponibilità – ha affermato il sindaco – non escludendo di poter approntare quanto necessario prima del 14 gennaio».
La società Sia utilizzerà i propri dipendenti e mezzi, oltre a quelli di proprietà del Comune di Foggia. Amiu «applicherà la clausola sociale prevista per il personale da utilizzare proveniente dalla platea degli ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente».
Sempre in Prefettura, il sindaco ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: «Mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza perché non servirebbero a nulla».

er.tar. da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Rifiuti. Mongelli: Evitare l’emergenza.

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

La SIA di Cerignola assicurerà il servizio fino all’avvio dell’accordo con AMIU

La società SIA di Cerignola gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu.

Una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”.
Lo ha affermato il sindaco Gianni Mongelli al termine di una serie di riunioni svoltesi in mattinata in Prefettura con l’obiettivo di “individuare il percorso più lineare, innanzitutto sotto il profilo normativo, per la gestione di questa delicata fase”.

La disponibilità della società cerignolana “è già stata chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola – ha spiegato Mongelli – con il quale ci incontreremo nel pomeriggio di domani per mettere a punto tutte le formalità”.
Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu per “organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia”.

La società di proprietà del Comune di Bari “ha ribadito questa mattina la propria disponibilità – ha affermato il sindaco – non escludendo di poter approntare quanto necessario prima del 14 gennaio”.
La società SIA utilizzerà i propri dipendenti e mezzi, oltre a quelli di proprietà del Comune di Foggia. Amiu “applicherà la clausola sociale prevista per il personale da utilizzare proveniente dalla platea degli ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.
Sempre in Prefettura, il sindaco ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: “mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza – ha commentato sul punto il sindaco – perché non servirebbero a nulla, meno che mai ai lavoratori”.

“Abbiamo evitato il ricorso all’esercito, perché sarebbe stata un’onta per la città ed i foggiani, ai quali garantisco che faremo di tutto per evitare disagi nell’immediato e garantire un servizio più efficiente in futuro, utilizzando meglio e al meglio le competenze e le qualità del personale di Amica e Daunia Ambiente.
In questi difficile vicenda ho trovato piena collaborazione e solidarietà istituzionale da parte del Prefetto di Foggia, della Regione Puglia, in particolare degli assessori Elena Gentile, che ha coordinato e diretto il lavoro assai impegnativo della task force per l’occupazione, e Lorenzo Nicastro, e di tanti Comuni, a partire da quelli di Bari e Cerignola – ha concluso il sindaco Gianni Mongelli – Un’intesa positiva che potrà essere foriera di altri risultati, partendo dalla considerazione che oggi si è tracciata una linea di demarcazione netta tra il passato e il futuro per l’organizzazione e la gestione del servizio di igiene pubblica”.
da Stampasud

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Emergenza rifiuti Foggia, Vendola: città al bivio

Pubblicato : domenica, 16 dicembre 2012

Nichi vendola

“DESIDERO, anzitutto, esprimere il mio sincero apprezzamento per il lavoro straordinario messo in campo dal Prefetto di Foggia.

La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica”.

Così il governatore regionale Nichi Vendola in una nota di stamane relativamente all’emergenza rifiuti nel capoluogo dauno.

“E’ giunto il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal Prefetto, dagli Assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal Sindaco Mongelli sia l’unica credibile.

Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi (possibile riferimento a sindacato Fiadel, verso il quale è stata presentata una denuncia-querela, vedi in basso, ndr), che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di ‘emergenza permanente’, certo non nell’interesse dei cittadini. Oggi, Foggia è davanti ad un bivio.

Auspico che il Sindaco interpreti i sentimenti della più vasta opinione pubblica della città e superi con forza gli ostacoli frapposti da interessi poco chiari.

Ma, sono certo, Gianni Mongelli saprà farsi condurre dal suo senso della legalità e dalla responsabilità di dare al più presto ai cittadini di Foggia un servizio efficiente”, ha concluso Vendola.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Mongelli: “Evitare l’emergenza accelerando la riorganizzazione attesa dai foggiani senza ricorrere all’esercito”

Pubblicato : sabato, 15 dicembre 2012

La SIA di Cerignola assicurerà il servizio fino all’avvio dell’accordo con AMIU
La società SIA di Cerignola gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu.

Una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”.

Lo ha affermato il sindaco Gianni Mongelli al termine di una serie di riunioni svoltesi in mattinata in Prefettura con l’obiettivo di “individuare il percorso più lineare, innanzitutto sotto il profilo normativo, per la gestione di questa delicata fase”.

La disponibilità della società cerignolana “è già stata chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola – ha spiegato Mongelli – con il quale ci incontreremo nel pomeriggio di domani per mettere a punto tutte le formalità”.
Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Amiu per “organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia”.

La società di proprietà del Comune di Bari “ha ribadito questa mattina la propria disponibilità – ha affermato il sindaco – non escludendo di poter approntare quanto necessario prima del 14 gennaio”.
La società SIA utilizzerà i propri dipendenti e mezzi, oltre a quelli di proprietà del Comune di Foggia. Amiu “applicherà la clausola sociale prevista per il personale da utilizzare proveniente dalla platea degli ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.
Sempre in Prefettura, il sindaco ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: “mi auguro non ci siano tensioni ed azioni di forza – ha commentato sul punto il sindaco – perché non servirebbero a nulla, meno che mai ai lavoratori”.

“Abbiamo evitato il ricorso all’esercito, perché sarebbe stata un’onta per la città ed i foggiani, ai quali garantisco che faremo di tutto per evitare disagi nell’immediato e garantire un servizio più efficiente in futuro, utilizzando meglio e al meglio le competenze e le qualità del personale di Amica e Daunia Ambiente.
In questi difficile vicenda ho trovato piena collaborazione e solidarietà istituzionale da parte del Prefetto di Foggia, della Regione Puglia, in particolare degli assessori Elena Gentile, che ha coordinato e diretto il lavoro assai impegnativo della task force per l’occupazione, e Lorenzo Nicastro, e di tanti Comuni, a partire da quelli di Bari e Cerignola – ha concluso il sindaco Gianni Mongelli – Un’intesa positiva che potrà essere foriera di altri risultati, partendo dalla considerazione che oggi si è tracciata una linea di demarcazione netta tra il passato e il futuro per l’organizzazione e la gestione del servizio di igiene pubblica”.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Conferenza stampa lunedì 17 dicembre ore 11.00 sala giunta Palazzo di citta

Pubblicato : venerdì, 14 dicembre 2012

CONFERENZA STAMPA
LUNEDI’ 17 DICEMBRE ALLE ORE 11.00 SALA GIUNTA.
DUE IMPORTANTI PROVVEDIMENTI PER LE FESTIVITA’ DI NATALE.

Lunedì 17 dicembre alle ore 11.00 il sindaco di Foggia Mongelli, l’assessore alla Polizia Municipale e Traffico Arcuri, il direttore dell’Ataf Spa Di Cecca incontreranno la stampa per rendere noti due importanti provvedimenti per il periodo delle festività natalizie.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Clima infuocato sulla discarica: “Mongelli non ha più una maggioranza”

Pubblicato : martedì, 11 dicembre 2012

Gianni Mongelli

Sulla discarica il PSI avverte: “O la votano tutti i gruppi consiliari o il sindaco faccia conto di non avere più la maggioranza.

“L’amministrazione Mongelli scivola sui rifiuti e aggiorna i lavori del consiglio comunale a giovedì prossimo (terzo rinvio per gli accapi all’ordine del giorno) tra il borbottìo dei consiglieri che ammettono: la maggioranza a Palazzo di Città non esiste più.

Approvato l’ordine del giorno Don Uva e licenziato con 22 voti a favore il progetto per la ristrutturazione dell’ex GIL presentato dall’Università di Foggia, la maggioranza si sfalda sulla delibera relativa al progetto di discarica per rifiuti non pericolosi targato Immobil Daunia srl (degli imprenditori Patrizio-Zammarano) la stessa oggetto qualche giorno fa di una lettera anonima recapitata ai 40 consiglieri comunali in cui si denunciano tangenti e connivenze tra alcuni consiglieri e i proponenti del progetto (il presidente del consiglio comunale,Raffaele Piemontese, peraltro, ha fatto sapere di aver presentato formale denuncia in merito).

 

E’ quello il punto di non ritorno della seduta, quello che restituisce l’immagine peggiore della maggioranza che sostiene Mongelli.

Scatta il fuggi-fuggi generale, il Partito Democratico si spacca, alcuni consiglieri (Chinni e Vinciguerra) lasciano l’aula; i Moderati e Popolari di Sottile e De Vito annunciano voto contrario; Sel, che già in apertura dei lavori si era smarcata politicamente, si spinge addirittura a chiedere il ritiro della delibera in questione. I lavori vengono sospesi. Si susseguono minuti concitati.

I capigruppo del centrosinistra si riuniscono nella sala giunta, si ode il sindaco alzare la voce e alcuni consiglieri suggerirgli di prendere atto che “non ha più una maggioranza” ma che ciascuna forza politica, ormai – questo il ragionamento- vota gli atti che più le “aggradano”.

La tensione è tale che qualcuno si spinge addirittura ad ipotizzare le dimissioni dello stesso primo cittadino. Si torna in aula. Volti bui.

A maggioranza viene approvato l’aggiornamento della seduta, tra l’ironia dell’Udc che col consigliere Miranda sottolinea come “ormai la maggioranza esista solo per approvare rinvii ed aggiornamenti”.

Ciliegina sulla torta di una seduta infuocata, la minaccia (politica, s’intende) del Psi: “se la delibera sulla discarica giovedì non verrà votata compattamente da tutti i gruppi consiliari, il sindaco faccia conto di non avere più una maggioranza”.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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FOGGIA – Disattesi gli accordi di programma sosterremo il sindaco Mongelli con spirito critico e senza vincoli di maggioranza

Pubblicato : lunedì, 10 dicembre 2012

Ancora una volta sono stati disattesi gli accordi sottoscritti al tavolo della maggioranza, ancora una volta, portato a casa l’approvazione del bilancio, si dimenticano le azioni necessarie per riportare la citta ad una “banale normalità”.
A ricordarci che qualcosa non funziona nella “macchina comunale” è stata l’iniziativa della magistratura con il sequestro dei cantieri dei PRUSST e il coinvolgimento di “dirigenti di alta professionalità” che hanno seguito l’iter burocratico. Eppure la “verifica del rispetto dei cronoprogrammi per l’acquisizione delle case” è uno dei punti del programma di rilancio dell’azione amministrativa, o “cambio di passo” come dice il PD, che doveva trovare riscontro entro la fine di novembre.
L’inizio dell’inverno, con le prime piogge, evidenzia la mancata programmazione per la manutenzione delle strade e le buche, o voragini, che si aprono ci ricordano come siano state mal usate le risorse pubbliche negli anni passati. Quando si sono sottoscritti gli accordi ,un capitolo “Piano di riasfaltamento strade”, è stato dedicato al problema, comprende due soli punti: definizione delle aree interessate e tempi di realizzazione; procedure per gli interventi urgenti per la copertura delle buche pericolose. Nulla di trascendentale, solo la dichiarazione di cosa si intende fare e quando farlo, evitando l’assegnazione dei lavori “per somma urgenza”. E’ di pochi giorni fa l’assegnazione dei lavori per la copertura delle buche, senza notizia di gara pubblica, al costo di € 960,00 a buca, una follia che smentisce l’impegno preso.
Resta al palo anche la “riduzione dei costi della politica” che doveva trovare immediata applicazione con la riduzione delle “ore di commissione”, solo due ore a giorno, e il loro spostamento al pomeriggio nei giorni di martedì e giovedì. Questo semplice provvedimento porterebbe un risparmio di decine di migliaia di euro abbattendo i rimborsi che sono pagati alle aziende per i permessi di cui godono i consiglieri.
Sono inspiegabili, soprattutto dopo le bombe e le dichiarazioni d’intento, la mancata attivazione della “consulta per la legalità e la sicurezza” e la nomina del delegato a rappresentare l’amministrazione comunale.
Il mancato recepimento delle norme che garantiscono la “rappresentanza di genere” nelle aziende pubbliche partecipate, come la mancata approvazione della legge regionale sulla parità di genere promossa dal comitato 50/50, danno la misura della misoginia dell’amministrazione comunale. La misura dell’attenzione prestata ai “diritti civili” è data dalla mancata calendarizzazione della discussione sul “registro delle coppie di fatto” e sul “testamento biologico e donazione d’organi”.
Abbiamo accolto con soddisfazione l’impegno a riorganizzare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti puntando a ricostituire un’azienda “in house”, ma è di là da venire la pubblicizzazione del “contrato di affidamento del servizio” ad AMIU Bari, di come sarà avviata la raccolta differenziata, di come sarà reinternalizzata la raccolta e vendita di carta, plastica, vetro e dei RAE oggi affidati a terzi privati.
Questi sono solo alcuni dei punti di programma disattesi e Rifondazione Comunista non è più disposta a concedere dilazioni per la loro attuazione, impegni rinviati a data da destinarsi nonostante le dichiarazioni fatte dal sindaco in occasione dell’approvazione dell’aumento dell’IMU e del bilancio preventivo.
Per questi motivi non ci sentiamo più vincolati a patti di maggioranza e valuteremo ogni atto dell’amministrazione, con spirito critico e senza preconcetti, in continuità con gli accordi di programma sottoscritti e disattesi.
Il segretario del circolo “CheGuevara”
Rifondazione Comunista -FdS
Fiorenzo Giorgio Cislaghi

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Foggia, associazione antiracket: il sindaco dà l’ok

Pubblicato : sabato, 8 dicembre 2012

Mongelli: “Pronti a sostenere l’iniziativa nelle forme più utili”

“La costituzione di un’associazione antiracket a Foggia è una più che auspicabile evoluzione positiva dell’assunzione di responsabilità civica degli imprenditori foggiani.

Un obiettivo che l’amministrazione comunale, in tutte le sue articolazioni, condivide appieno ed è pronta a sostenere nelle forme che la Federazione italiana antiracket riterrà più opportune e utili”.
Così il sindaco Gianni Mongelli esprime la “piena condivisione istituzionale e personale” dell’iniziativa assunta da Tano Grasso con il “prezioso ed autorevole sostegno” della prefettura, della magistratura e delle forze dell’ordine foggiane.
“La recrudescenza criminale ha prodotto il risveglio della coscienza civica – continua Mongelli – vale a dire, il peggior risultato per chi minaccia la serenità dei cittadini e la sicurezza degli imprenditori.
Le iniziative spontanee di solidarietà ne sono la pubblica testimonianza ed hanno richiamato alla memoria la straordinaria esperienza comunitaria vissuta all’indomani dell’omicidio mafioso di Giovanni Panunzio, l’eredità morale del quale è stata raccolta e messa a frutto dal figlio Michele.

La difesa dei nostri valori, della nostra sicurezza, della nostra vita impone a noi tutti, individualmente e collettivamente, di agire e condividere l’azione con le istituzioni e le organizzazioni civiche perché nessuno si senta solo e sia sopraffatto dalla paura”.

da Daunia News

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FOGGIA — Rifiuti, il caso Amica e Amiu – l’assessore Nicastro si tira fuori

Pubblicato : venerdì, 7 dicembre 2012

I sindacati inviano una controproposta per i 355 dipendenti delle società fallite

L’assessore Nicastro e il sindaco Mongelli

«In questa partita, ovvero quella della ricerca del gestore, la Regione Puglia non c’entra.

Entrerà in campo quando si dovrà fare la nuova ordinanza, in caso si trovi un accordo».

Così l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, nel corso dell’audizione a Bari in Commissione Ambiente alla quale erano presenti il sindaco, Gianni Mongelli, la curatrice fallimentare di Amica e Daunia Ambiente, Mirna Rabasco, e un rappresentante sindacale dell’Ugl.

Oggi al tavolo della task force per l’occupazione si riprende il confronto tra Amiu e sindacati sul piano occupazionale per i 355 dipendenti delle due società fallite.
I sindacati hanno inviato la controproposta al piano presentato da Amiu.

Secondo le indiscrezioni a Bari i rappresentanti della Regione spingeranno perché si chiuda l’accordo.

Nel frattempo è stato già fissato per martedì prossimo un vertice in Prefettura al quale prenderà parte Nicastro.

È evidente che se non si raggiungerà un accordo su chi dal 16 dicembre prossimo dovrà raccogliere i rifiuti nelle strade cittadine, il prefetto sarà costretto a chiedere l’intervento dell’esercito.

Senza contare che 355 persone, i dipendenti di Amica e Daunia Ambiente, sarebbero senza lavoro.

Intanto, ad alimentare un clima di tensione e sospetti intorno alla questione rifiuti, scoppia il caso della lettera anomina recapitata a tutti i consiglieri comunali nella quale si denuncerebbe una combine tra alcuni consiglieri e gli imprenditori della società Immobildaunia che ha presentato un progetto per la costruzione di una discarica per rfiuti speciali nn pericolosi.

La delibera era già approdata in Consiglio senza essere approvata.

La discussione è prevista per la prossima settimana.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Mongelli convince i lavoratori del Don Uva a scendere dai tetti della struttura

Pubblicato : venerdì, 7 dicembre 2012
Mongelli convince i lavoratori del Don Uva a scendere dai tetti della struttura

Il sindaco Mongelli rivolto ai dipendenti del Don Uva saliti sul tetto

Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale De Leonardis

Il sindaco Mongelli rivolto ai dipendenti del Don Uva saliti sul tetto
Vi prometto che della questione, che conosco benissimo, ne parleremo in Consiglio Comunale lunedì.

Ma ritengo che debba essere affrontata tutta la questione del management dell’azienda.
Io sono convinto dell’importanza di ciò che fate per moltissime famiglie foggiane e prenderò a cuore la vicenda», ha detto Mongelli.
Dopo l’assessore alla Sicurezza, Franco Arcuri, anche Mongelli, di ritorno da Bari, ha voluto incontrare questo pomeriggio i lavoratori del Don Uva che minacciavano di buttarsi dal tetto della struttura.

Sono stati proprio i dipendenti a chiedere ad Arcuri la presenza del sindaco di Foggia, per parlargli e decidere il da farsi.

Mongelli non li ha delusi: li ha incontrati e li ha convinti a scendere giù dal tetto, interrompendo la protesta.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Giannicola De Leonardis.
Che dice: “Capisco perfettamente la tensione e l’angoscia che stanno vivendo da tempo centinaia di dipendenti dell’Opera Don Uva e le loro famiglie, il cui futuro – non solo professionale – è incerto per l’esplosione di un deficit allarmante e per un clima di incertezza sugli interventi da attuare che amplifica la crisi piuttosto che attutirne gli effetti.
E la tensione e l’angoscia possono degenerare in manifestazioni come quelle di stamattina davanti alla struttura foggiana, che sono la spia di un’esasperazione arrivata ormai ai livelli di guardia e che chiamano la politica a uno sforzo suppletivo per garantire delle risposte a chi da mesi non percepisce lo stipendio e rischia a breve di non percepirlo più, precipitando in un dramma che non va ignorato, per di più privando la collettività di un servizio lodevole”

 

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Prustt a Foggia Bruno Longo denuncia

Pubblicato : mercoledì, 5 dicembre 2012

Le dichiarazioni rese dal sindaco Mongelli, a seguito degli avvisi di garanzia relativi ai PRUSST ed alla relativa truffa ai danni della città di Foggia risultano inadeguate e risibili,in una vicenda, quale quella delle varianti e dell’indolenza ed incapacità dell’ ufficio tecnico e della tecnostruttura in generale, nel controllare la regolarità ed il rispetto tecnico-giuridico delle convenzioni pubblico-private stipulate e nel vigilare sul campo,overo nei cantieri, la rispondenza dei lavori con la norma e con i progetti approvati.

Il sindaco Mongelli,infatti,quale capo dell’amministrazione era perfettamente a conoscenza e da tempo delle segnalazioni della Banca d’Italia circa la insussistenza di garanzie offerte dalla società assicurativa incriminata.

Visti gli importi notevoli e viste le proporzioni delle opere pubbliche in giuoco,bastava diffidare le imprese a voler prestare fideiussione con altre compagnie assicurative riconosciute ed asseverate dalle autorità di vigilanza competenti ,restando così dalla parte della legalità anche in caso di un presumibile diniego da parte delle imprese coinvolte nell’indagine.

La verità e che,visti i rapporti privilegiati di alcune imprese con la pubblica amministrazione,ma anche per superficialità ,incapacità amministrativa ed arroganza,tipiche di chi ama esercitare il potere piuttosto che amministrare, il sindaco e la tecnostruttura hanno preferito ignorare le segnalazioni della Banca d ‘Italia,procurando così un ulteriore danno d’immagine alla città,apparsa sulle cronache nazionali per vicende poco edificanti.

Quando poi il sindaco afferma che l’amministrazione di centrosinistra :”..Ha tenuto vigile cura degli interessi pubblici e della legalità”,non si spiega,tuttavia,come mai,se ciò fosse vero, la maggioranza delle imprese coinvolte nell’indagine non ancora consegna al comune strutture pubbliche, opere di urbanizzazioni, case per i meno abbienti ed aree a servizio della comunità rivenienti da convenzioni stipulate nel tempo con l’Ente comunale?

Come mai la tecnostruttura sembra non essere interessata al recupero di tante ed importanti opere pubbliche?

Come mai il sindaco,gli assessori competenti non hanno mai messo in mora ed attivato procedure disciplinari nei confronti dei dirigenti negligenti ed inoperosi?

Sui PRUSST il sindaco dovrebbe poi tacere e dirla tutta sulla sua veemente sponsorizzazione in giunta ed in consiglio comunale,ammantandoli di virtù salfiviche,come quando nel 2009 e nel 2010,nel corso di diverse sessioni di bilancio,affermò che approvare i PRUSST significava salvare i conti comunali ed evitare il dissesto finanziario,quando in verità,ad oggi hanno fruttato alle casse comunali solo 234.000 euro a fronte dei circa 6 milioni di euro promessi.

Il centrosinistra targato Mongelli ha dovuto pagar pegno alla classe edile,che lo ha sostenuto in campagna elettorale con tutta una interminabile serie di varianti e di svendite,che ha visto protagonisti sempre i soliti imprenditori divenuti,ad oggi,monopolisti e destinatari di attività e sevizi pubblici, con il solo risultato di ammazzare il mercato immobiliare ed offrire servizi scadenti al cittadino-utente,come si sta verificando con l’attuale gestione del cimitero comunale.

Deontologicamente il sindaco,inoltre, in quanto carica verticistica dell’amministrazione comunale,dotata di forti poteri nei confronti dei dipendenti comunali ad ogni livello,per evitare favoritismi , imparzialità ed ipotesi di illegalità,dovrebbe vietare ai massimi dirigenti dell’Ente,di frequentare assiduamente quegli imprenditori,che,”miracolosamente”,ottengono tutto ciò che chiedono dalla pubblica amministrazione,a volte anche con procedure e motivazioni illegittime ed illegali, così come si è avuto modo di denunciare in consiglio comunale.

Intanto,si è chiesto ed ottenuto,.che le questioni legate alle urbanizzazioni “negate”ed alla mancanza di vigilanza e di controllo dei cantieri,vengano affrontate dalla Commissione consiliare “Territorio”
Comunicato Stampa Bruno Longo Consigliere Comune di Foggia

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FOGGIA – Vertenza Amica, Mongelli: “La città non può rischiare l’emergenza ambientale; incomprensibili le motivazioni del rinvio del confronto sull’accordo sindacale”

Pubblicato : giovedì, 29 novembre 2012

La città non può rischiare l’emergenza ambientale a causa del rinvio della conclusione dell’accordo tra Amica SpA e Amiu SpA.
Dopo l’unanime approvazione da parte del Consiglio comunale dei nuovi indirizzi sulla futura gestione del servizio, condivisa con le organizzazioni sindacali aziendali e le rappresentanze spontanee dei lavoratori, non sono comprensibili le motivazioni che hanno determinato il rinvio dell’incontro convocato con efficace tempestività dall’assessore regionale al Lavoro e Welfare Elena Gentile.
L’accordo sindacale sul costo del lavoro e la riorganizzazione del ciclo produttivo è il pilastro finanziario ed operativo su cui si fonda la programmazione del periodo di gestione transitoria da parte del Comune e di Amiu SpA. Senza la firma in calce a questa pianificazione tecnica diventa assai complicato procedere con la definizione e la formalizzazione degli accordi societari su impianti e attrezzature.
Durante il Consiglio comunale, più volte i sindacalisti e i lavoratori hanno interrotto il dibattito per avere notizie e certezze su quanto accadrà il 16 dicembre, quando sarà concluso l’esercizio provvisorio da parte della curatela fallimentare.
L’obiettivo dell’incontro convocato ieri era appunto questo. La scelta delle organizzazioni sindacali di chiederne il rinvio ha impedito l’assunzione di una decisione, attesa da 150.000 foggiani e non solo dai lavoratori di Amica SpA e Daunia Ambiente SpA.

Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – “Costruire una rete di condivisione politica e istituzionale attorno al PUG”

Pubblicato : mercoledì, 21 novembre 2012

Il sindaco Mongelli e l’assessore Marasco condividono il “percorso di accelerazione”

“Il Piano Urbanistico Generale è obiettivo qualificante dell’intera Amministrazione comunale, attorno a cui costruire una solida rete di condivisione politica e solidarietà istituzionale”. Così il sindaco Gianni Mongelli al termine dell’incontro “più che cordiale” con l’assessore alla Qualità del Territorio Augusto Marasco incentrato sulle azioni operative da intraprendere per “superare alcune oggettive difficoltà tecniche e politiche”.

“Sono convinto che compito delle pubbliche amministrazioni è correggere e reindirizzare le attività, specie laddove si sperimentano rallentamenti e difficoltà dipendenti da molti soggetti e fattori”, ha affermato l’assessore Marasco, aggiungendo che “il bilancio intermedio tracciato ha già prodotto un primo risultato positivo con la condivisa individuazione delle iniziative idonee a garantire la necessaria accelerazione delle procedure e delle decisioni”.

A brevissimo si svolgerà un incontro con l’assessore regionale alla Qualità del Territorio per ricalibrare il cronoprogramma dell’elaborazione e adozione del PUG e definire le altre programmazioni, a partire dal Housing Sociale. Così come saranno convocati, a livello comunale, una riunione interassessorile ed un vertice con i consiglieri comunali di maggioranza ed i rappresentanti dei loro partiti di riferimento.

“Tutte le componenti dell’Amministrazione comunale devono sentirsi responsabili ed essere impegnate positivamente a traguardare questo fondamentale strumento di pianificazione – conclude il sindaco Gianni Mongelli – Obiettivo a cui l’assessore Marasco ha lavorato e continuerà a lavorare con la competenza e la qualità che sono note e gli sono riconosciute”.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – Intitolata una piazza ad Anna Matera, protagonista della vita politica

Pubblicato : mercoledì, 21 novembre 2012

Cittadina e nazionale nel secondo dopoguerra.

Il messaggio del sindaco Gianni Mongelli

Sono particolarmente felice di intitolare oggi questo grande, nuovo piazzale della Città di Foggia alla on. professoressa Anna De Lauro Matera: una donna che ha lasciato un segno profondo nel mondo della politica e della cultura per la sua eccezionale personalità, per l’alto impegno civile e per gli incrollabili principi morali.
Fu madre, con il peso di una famiglia di tre figli, docente di inglese e attivista politica, sempre con passione e impegno, al di là delle alterne fortune elettorali.
Chi l’ha conosciuta ricorda una persona affabile e rigorosa, capace di comunicare la propria passione politica fondata sulla generosità e l’altruismo.
Negli anni difficili del dopoguerra, mostrò alle sue concittadine uno stile di vita, valori e obiettivi così lontani dagli stereotipi del tempo sulle donne, da diventare un modello per le giovani generazioni.
La professoressa Matera era molto stimata e ancor più amata, da tutti quelli che avevano l’opportunità e l’occasione di conoscerla, per la sua umiltà.
Ebbe a dire di sé, un giorno: “Non so se il fatto che la gente mi abbia voluto così bene fosse dovuto al fatto che ero una donna e forse considerata più vicina all’infelicità e ai dolori delle persone”.
Sono felice, dicevo, di dedicarle proprio quest’area, perché è il ritrovo soprattutto dei giovani di questa città, che qui trascorrono il loro tempo libero.
Ed Anna De Lauro Matera, prima che Deputato al Parlamento e Consigliere Comunale, fu insegnante: di quelle che ai giovani, ed alle ragazze in particolare, rivolgeva la propria attenzione.
Alle ragazze si rivolgeva, in modo rigoroso e appassionato, per invitarle e accompagnarle alla conoscenza dei loro diritti, perché non si sentissero soggiogate da alcuno.
Il suo nome, dunque, merita un posto speciale nella storia del movimento di emancipazione della donna; così come l’intensità e i contenuti di suoi discorsi, degli interventi pronunciati anche nella sede del Consiglio Comunale, sono ancora attualissimi e perfettamente trasferibili al tempo presente.
Da Sindaco della nostra amata città, mi preme ricordare a me stesso ed a voi tutti che, con Antonietta Acquaviva, fu la prima donna ad entrare nel Consiglio Comunale di Foggia.
Proprio lei che, quando nel 1945 fu concesso il diritto di voto alle donne, assunse su di sé il titanico compito di contattarle, istruirle, spiegare loro la posta in gioco di quelle elezioni.
Forse proprio in quel momento riuscì a trovare l’unione perfetta tra le sue due grandi passioni, l’insegnamento e la politica.
Dedichiamo oggi, doverosamente, una grande piazza della nostra Città ad Anna De Lauro Matera: una grande donna che si è spenta non prima di aver lasciato, con l’amore per la sua professione e con la sua lunga militanza politica nel Partito Socialista, una testimonianza e un esempio unici nel panorama politico e culturale di Foggia e della nazione.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – Consiglio Comunale dei Ragazzi, Giulio Spinapollice eletto nuovo baby-sindaco

Pubblicato : mercoledì, 21 novembre 2012

Mongelli: “Foggia merita l’attenzione, l’impegno e le cure di questi ragazzi”

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, alla presenza del Presidente del Consiglio Raffaele Piemontese, ha eletto nella mattinata di oggi Giulio Spinapollice nuovo “baby-sindaco”. Nato il 3 marzo del 2001, studente della scuola media inferiore “Vittorio Alfieri” di Foggia, Spinapollice – che succede alla sindaco uscente Laura Palombo – è stato il più suffragato tra i sette candidati alla guida della prossima giunta comunale dei ragazzi.

Il giovane primo cittadino ha ricevuto l’investitura ufficiale direttamente dal Sindaco Gianni Mongelli, che ha invitato il piccolo “collega” a “portare avanti e difendere con orgoglio la fascia tricolare che da oggi sarai onorato di indossare. Foggia, tra mille difficoltà, merita attenzione e impegno e necessita di giovani che se ne prendano cura, perché questa città è il cuore del nostro futuro”.
Vicesindaco è stata nominata Chiara D’Elia, alunna della scuola elementare “Garibaldi”.

Coordinato dall’ufficio Città Educativa, il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha raggiunto oggi la piena maturità. “Questo è un luogo di lavoro serio – ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Maria Aida Episcopo -, con regolamenti, prassi, scadenze. Nulla è improvvisato e proprio questa impostazione di serietà è il frutto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni dalla struttura comunale, dagli insegnanti e dai genitori dei ragazzi.

Ci troviamo di fronte a una esperienza consolidata che dimostra di crescere anno dopo anno.

Mi preme, in questa occasione, rivolgere un particolare ringraziamento alla sindaco uscente per l’ottimo lavoro portato avanti nel periodo del suo mandato”.

La giunta dei ragazzi sarà formata nelle prossime settimane e i suoi compiti sono del tutto assimilabili a quelli di una vera e propria amministrazione comunale, con tanto di commissioni consiliari che affronteranno tematiche diverse, raccogliendo proposte e iniziative che poi saranno presentate all’attenzione della giunta “senior”.
Un primo input è arrivato proprio dalle proposte programmatiche presentate dai candidati: verde pubblico, sicurezza, igiene urbana, spazi fruibili, servizi per i ragazzi sono state le parole chiave degli interventi dei ragazzi.

Un elemento questo che non è passato inosservato al presidente Piemontese che ha sottolineato come “i ragazzi colgono aspetti che a volte noi grandi, presi da emergenze di varia natura, non riusciamo a vedere.

Aspetti di cui dovremo tenere conto se vogliamo rendere Foggia una città migliore. Un appello questo ripreso anche dall’assessore alla Sicurezza, Franco Arcuri, che ha invitato i nuovi rappresentanti del Consiglio dei Ragazzi a “presentare proposte specifiche, indicazioni utili per approntare interventi diretti, affinché si sviluppi una collaborazione fondamentale per costruire insieme un futuro dove i più piccoli possano vivere come meritano”.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Assessorato alla Formazione e Pubblica Istruzione

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FOGGIA – PUG, Mongelli ribadisce la centralità della programmazione urbanistica

Pubblicato : lunedì, 19 novembre 2012

“Interesse convergente con la Regione; auspico un confronto qui a Foggia”

“Confermo l’interesse del Comune di Foggia, convergente con quello della Regione Puglia, alla definizione delle parti strutturale e programmatica del Piano Urbanistico Generale”.

Il sindaco Gianni Mongelli interviene nel confronto dialettico a distanza suscitato dalle osservazioni svolte dall’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio Augusto Marasco sui procedimenti urbanistici e sul processo di elaborazione del Piano Urbanistico Generale.

“Ero presente sia alla riunione della Conferenza di copianificazione del PUG del 7 luglio, sia alla Conferenza di Servizi sul Programma di Housing sociale tenutasi un mese dopo – sottolinea Mongelli – e tutti i numerosi partecipanti hanno potuto verificare quale intensità e spirito di attiva cooperazione siano necessari per definire questioni diventate assai complesse, dopo un’ultradecennale urbanistica orfana di una forte regia pubblica.

L’Amministrazione comunale sta producendo ogni sforzo – fa osservare  il sindaco – per procedere con ordine e speditezza, come testimonia anche il completamento del Rapporto ambientale utile alla VAS sull’Housing sociale avvenuto alla concordata data del 31 agosto.
Auspico – conclude Mongelli – che la Regione individui, a brevissimo, un momento di approfondimento qui a Foggia, in modo che l’agenda comune possa essere ricalibrata anche sulla base di alcune delle criticità rilevate dall’assessore Marasco, con il quale mercoledì prossimo mi confronterò per individuare assieme gli elementi per un incisivo recupero di efficienza”
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA — Bando per il verde, l’ira di Mongelli strappa la delibera e abbandona la giunta

Pubblicato : venerdì, 16 novembre 2012

Manca il parere contabile e il sindaco s’infuria – L’assessore Marasco minaccia le dimissioni

Il sindaco Mongelli

Doveva essere il momento «del cambio di passo». Di qui alla fine dell’anno le grandi questioni irrisolte — verde pubblico, illuminazione, rifiuti — dovevano trovare risposte con «l’azione più incisiva dell’amministrazione».
A guardare quanto si è consumato nelle ultime 24 ore la giunta Mongelli sembra al capolinea. Ieri mattina l’assessore all’Urbanistica, Augusto Marasco, ha preannunciato le proprie dimissioni se lunedì dal sindaco non riceverà garanzie serie e concrete sull’iter del Pug; qualche ora più tardi, nel corso della riunione della giunta, è scoppiato il caos sulla delibera della gara d’appalto per la manutenzione del verde pubblico.

Mongelli, adirato, ha strappato la delibera, sbraitato e abbandonato la riunione dell’esecutivo mentre alcuni assessori lo rincorrevano per le scale.
Ciliegina sulla torta, Sel non avrebbe affatto gradito le dichiarazioni del primo cittadino sulla «non adesione» al Comitato pro Vendola.

«Non siamo semplici portatori d’acqua» lo sfogo che avrebbe pronunciato il segretario provinciale, Domenico Rizzi. Ma che la giornata non fosse delle migliori lo si era compreso subito, nel corso della conferenza stampa convocata a sorpresa dall’assessore all’Urbanistica, Marasco: «Lunedì avrò un incontro con il sindaco per sapere come e se andare avanti sul piano urbanistico generale. Dal come e dal se dipenderà la mia permanenza nell’esecutivo». Marasco ha denunciato un vero e proprio ostruzionismo tecnico, politico e amministrativo sull’iter del piano urbanistico.

A parole tutti lo invocano, nei fatti molti lo intralciano. Un j’accuse che non ha risparmiato nessuno: dalla tecnostruttura della Regione Puglia a quella comunale alle forze politiche di maggioranza. «Da quattro anni la Regione non ci risponde né con un sì né con un no sul piano dell’housing sociale. Come si può programmare il fabbisogno abitativo all’interno del piano urbanistico generale senza sapere il destino di quel piano?», ha spiegato l’assessore.

E ancora, il Comune ha chiesto risorse alla Regione per tutte quelle attività legate alla stesura del piano, come hanno fatto gli altri Comuni pugliesi. «Abbiamo avuto 15mila euro, quanto l’ultimo Comune del Salento di 3000 abitanti.
Bari ha ottenuto 800mila euro. Fatte le dovute proporzioni, capite bene quale penalizzazione abbiamo subito». Attualmente sono disponibili 190mila euro, risorse recuperate nelle pieghe del Bilancio dal dirigente dei servizi finanziari, Carlo Dicesare.
Nel cahier de doleances ci sono anche gli uffici comunali «che remano contro» e lasciano ammuffire gli atti nei cassetti. Qualche ora più tardi un altro nodo è venuto al pettine, quello del bando per la gara europea per l’affidamento del servizio del verde pubblico.
La delibera in giunta l’assessore Pasquale Russo l’ha portata «fuori sacco» e senza parere di regolarità contabile. Una gara da un milione e 200mila euro più Iva per tre anni.
L’assenza di parere ha sollevato dubbi in giunta, per altro si starebbe spingendo, in base alla delibera di indirizzo, per dare il via libera alla gara senza il passaggio in Consiglio. Innervosito dall’ennesimo rinvio, il sindaco ha abbandonato la riunione dopo aver fatto a pezzi l’atto.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Convocazione urgente del Consiglio Comunale circa l’emergenza criminalità

Pubblicato : sabato, 10 novembre 2012

Convocazione urgente del Consiglio Comunale circa l’emergenza criminalità , minacce alla Procura della Repubblica e attentati dinamitardi in città.

I sottoscritti consiglieri comunali,a norma di legge,di Statuto e di regolamento del Consiglio Comunale,nell’esercizio delle competenze della attività di programmazione ed indirizzo amministrativo,chiedono,

Premesso che:

-l’11 ottobre scorso un sinistro ed inquietante attentato dinamitardo e stato compiuto nei confronti di una struttura pubblica comunale,il mercato “Pinto”,provocando ingenti danni,alla vigilia della visita del Ministro degli Interni a Foggia;

-dopo soli 5 giorni,il 16 ottobre,in maniera ancora più inquietante e preoccupante,si realizzavano minacce alla Procura della Repubblica,con il rinvenimento,all’interno del Tribunale, di un pacco contenente un arma e dei proiettili;

- recentemente,nella notte del 9 novembre scorso,un grave attentato dinamitardo è stato commesso nei confronti di una esercizio commerciale appartenente a cittadini di nazionalità cinese,presumibilmente legato all’odiosa pratica del racket o estorsioni;

-negli ultimi tempi la magistratura,grazie anche al lavoro delle forze dell’ordine, ha inflitto alla malavita organizzata pesanti colpi,tali da ridimensionare sensibilmente fenomeni legati al criminal-business,che immensi danni procura al tessuto sociale ed alla economia reale;

-gli attentati e le suesposte minacce sembrano essere la inaccettabile risposta criminale all’intenso lavoro di magistratura e forze dell’ordine a favore della legalità e delle regole sociali,come la recente e brillante operazione condotta dal comando provinciale dei carabinieri:

-le forze sociali,politiche,sindacali,associazionistiche,ma anche il mondo ecclesiale e quello del volontariato dovrebbero e devono sostenere con impegno civico ed attivo,la magistratura e le forze dell’ordine, nell’arginare atteggiamenti sociali,come l’omertà,l’apatia , la sfiducia istituzionale,il disfattismo e la rassegnazione civile,che per quanto possano apparire socialmente effimeri e marginali,in verità producono più danni della criminalità organizzata stessa,poiché originano “modus operanti” criminogeni e borderline,in tutti gli strati sociali, rispetto alla cognizione della legalita e rappresentano,altresì, l’humus ideale per fermentare e sviluppare fenomeni di criminalità organizzata;

-le solidarietà espresse da più parti, alla magistratura ed alle forza dell’ordine,per quanto dovute , utili e condivisibili,rappresentano pur sempre un rito fine a stesso ed atteggiamenti istituzionalmente passivi ,non in grado,nel tempo, di integrare e utilmente corroborare ,con azioni concrete , atteggiamenti omertosi della società civile e la lotta alla criminalità;

-occorre definitivamente superare la fase degli “ordini del giorno”,silenti ed improduttivi , dei vetusti “osservatori della legalità” e degli inutili presenzialismi alla convegnistica di maniera : concetti socio-politici,quest’ultimi, più in grado di realizzare azioni di marketing istituzionale,che incidere in profondità rispetto al fenomeno dell’illegalità diffusa eladdove sarebbe invece opportuno optare per modelli operativi ed educativi di rete capaci di generare,a tutti i livelli,anche se nel tempo,la “convenienza” alla legalità e l’aderenza ai valori civici;

Considerata

-da parte della Giunta Mongelli, la colpevole ed ingiustificata assenza di politiche sociali e politiche della sicurezza,in senso preventivo,in grado di intervenire efficacemente nelle “sacche nascoste” della povertà e del disagio sociale,che rappresentano ,sociologicamente ed antropologicamente,ampie categorie di diseredati ,esclusi dai canali legali per il raggiungimento di livelli di sussistenza o del successo sociale e per questo disposti,per il raggiungimento dello scopo,a pratiche criminali dirette o indirette – a secondo del grado di coinvolgimento – e comunque in grado di ingrossare,a livelli veramente preoccupanti in città, le fila dell’illegalità diffusa ,del vandalismo da “esclusione” e tutto sommato della criminalità organizzata ;

-da parte dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Foggia” performance” di inefficienza ed indolenza istituzionale e amministrativa : attività assessorile evidentemente non in grado di comprendere ed arginare il “fenomeno”, di larga parte della popolazione ,che tristemente si sostanzia in una sorta di “tifo” per la malavita,piuttosto che nella collaborazione verso le forze dell’ordine e per le istituzioni : situazione questa che sancisce definitivamente il fallimento del cosiddetto Piano Sociale di Zona,costato alla comunità milioni di euro,evidentemente spesi male.
Chiedono,
in considerazione dei gravi atti intimidatori,che rappresentano un salto di qualità in negativo della criminalità organizzata,la convocazione urgente del consiglio comunale, che,inaugurando un nuovo corso fattivo,operativo e concreto, deliberi e programmi ,anche a costo zero, iniziative innovative ed efficaci,con il concorso di tutta la società civile,di tutto il mondo associazionismo,cattolico,sindacale e politico, in grado di coadiuvare,con azioni in gran parte di prevenzione sociale, in maniera duratura e costante,la magistratura e le forze dell’ordine, nella lotta all’illegalità diffusa della città,che,nelll’attuale e particolare storico momento rappresenta una vera e propria emergenza sociale in grado di disgregare irrimediabilmente il tessuto civico e socio-economico della città.

I consiglieri comunali de “La Destra”

Bruno Longo,Paolo Agostinacchio,

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FOGGIA – Comune: altro che risanamento

Pubblicato : venerdì, 9 novembre 2012

L’opposizione attacca Mongelli: “Con il ricorso al salva città ha ammesso di aver sbagliato sul dissesto”

“Altro che risanamento, il piano è fallito”. Tutta l’opposizione di centrodestra si scaglia contro il sindaco Gianni Mongelli a proposito dell’audizione pubblica alla Corte dei Conti,dove il comune di Foggia doveva fornire elementi di chiarimento circa un piano di rientro finanziario ritenuto, dalla stessa Corte, lacunoso, fantasioso e privo dei fondamentali ed elementari criteri contabili. “La Corte dei Conti, non credendo nella bontà del Piano di rientro approvato dalla maggioranza di centrosinistra,chiedeva con quali altri mezzi era possibile, entro il 31.12.2012, ultima scadenza utile per evitare la dichiarazione del dissesto finanziario del Comune di Foggia, sopperire alla debitoria riveniente principalmente: da un persistente, crescente ed illegale ricorso alla anticipazione di tesoreria; dai disavanzi di amministrazione; dai debiti fuori bilancio; da una incontrollata spesa corrente e dalle passività potenziali derivanti dalle società partecipate di primo e secondo livello (Amica, Ataf, Amgas, Dauniambiente etc.).

A fronte di tale richiesta, mentre durante la discussione sul bilancio di previsione, veniva distribuita una striminzita ed apodittica relazione, dove, sostanzialmente, si annunciava il successo del succitato Piano di rientro, a poche ore di distanza dall’annuncio, con grave spregio dell’intero consiglio comunale, si cambiavano repentinamente le carte in tavola,ed invece di rispondere alle richieste della magistratura contabile,si chiedeva, irritualmente e con grande “faccia tosta” una sospensione del giudizio, in attesa di un tentativo, non meglio precisato,di inserire la città di Foggia, nel cosiddetto decreto “Salva-città” del Governo Monti,c on esplicita ammissione, quindi, del fallimento di tutte le manovre di risanamento finanziario, compreso il totemico e salvifico Piano di rientro tanto decantato da sindaco,assessore,dirigenti e da tutta la maggioranza.

Premesso che la Corte dei Conti, diversamente da quanto affermato nel comunicato del sindaco, non ha poteri per inserire o non inserire Foggia all’interno di provvedimenti legislativi del Governo, si evidenzia che con tale poco onorevole e poco dignitosa resa senza condizioni, il sindaco Mongelli sconfessa se stesso e rinnega di fatto tutta la sua azione amministrativa posta in essere sino ad oggi, dando sostanzialmente ragione all’opposizione,che ha sempre ritenuto insufficienti i provvedimenti posti in essere per evitare un dissesto finanziario, che era già scritto nei fatti sin dal primo giorno del suo insediamento.
“Se per Mongelli e per il centrosinistra l’ultima spiaggia è costituita dal decreto salva-città del governo Monti, che per chiarezza procedurale è un provvedimento, che instaura procedure simili a quelle previste dagli artt.244 e seguenti del Tuel, sul dissesto finanziario, ci chiediamo e tutta la città si chiede: se questo era l’epilogo di una lunga e tormentata vicenda amministrativa, a cosa sono serviti i sacrifici fatti dai foggiani in più di tre tormentati anni di gestione d’emergenza? Non era forse meglio già dalla prima ora scoprire le carte di un disastro finanziario e ricostruire insieme un percorso amministrativo virtuoso e condiviso da tutti e dove ognuno assumendosi le proprie responsabilità, si impegnava alla ricostruzione strutturale e morale della città?

Il sindaco Mongelli ha dimostrato infantile testardaggine ed incapacità amministrativa perché inutilmente innamorato della sua idea gestionale, rivolta più al privato,esclusivamente al privato,piuttosto che all’interpretazione del bisogno e delle esigenze di una comunità, che pur se, in parte, civilmente diseducata,reclamava e reclama a gran voce e generosamente valori-guida in cui riconoscersi e dai quali ripartire per ridiventare finalmente una città normale”.
da Daunia News

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FOGGIA – La delegazione di docenti estoni e turchi ricevuta dal sindaco a Palazzo di Città

Pubblicato : giovedì, 8 novembre 2012

Mongelli: “Dobbiamo favorire il confronto tra culture e tradizioni diverse”

Favorire gli scambi culturali e sociali e aprire il fronte di una nuova e fattiva sinergia istituzionale. E’ questo il percorso tracciato questa mattina dal sindaco Gianni Mongelli e dall’assessore all’Istruzione, Maria Aida Episcopo, nel corso dell’incontro svoltosi al Comune di Foggia con le delegazioni provenienti da Turchia ed Estonia per le attività didattiche promosse dal programma europeo Leonardo.

“Foggia – ha spiegato il sindaco – e la sua provincia sono un territorio vasto e ricco di storia e tradizione. In questi anni la naturale vocazione agroindustriale ha permesso uno sviluppo del settore importante, ma credo, e spero, che l’investimento più proficuo sia quello fatto sulla nostra università e sui suoi studenti. Per questo sono convinto che questi scambi siano fondamentali per la crescita collettiva della nostra città e della nostra provincia. Il mio auspicio è che la collaborazione istituzionale tra i nostri territori possa consolidarsi nel futuro e permettere alle nuove generazioni di arricchirsi attraverso il confronto tra culture e tradizioni diverse”.

“Questa amministrazione – ha aggiunto l’assessore Episcopo – dimostra quotidianamente quanto sia attenta alla collaborazione internazionale, soprattutto in un’epoca in cui le distanze si sono ridotte notevolmente grazie alle nuove tecnologie e le nuove generazioni danno atto di essere particolarmente attente a quanto succede nel mondo e alle opportunità che altri stati offrono. In questo particolare contesto, la nostra missione deve essere quella di supportare questa crescente richiesta di partecipazione proveniente dai nostri ragazzi e fare in modo di essere promotori di iniziative che agevolino scambi culturali, didattici e formativi con altre  nazioni”.

Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/>Assessorato all’Istruzione

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FOGGIA – Corte dei Conti:il sindaco Mongelli tenta la professione del giocoliere e del prestigiatore.

Pubblicato : giovedì, 8 novembre 2012

In riferimento all’Adunanza pubblica della Corte dei Conti tenutasi stamane a Bari,dove il comune di Foggia doveva fornire elementi di chiarimento circa un piano di rientro finanziario ritenuto,dalla stessa Corte, lacunoso,fantasioso e privo dei fondamentali ed elementari criteri contabili,spiace constatare,che il sindaco Mongelli,l’assessore Lisi ed dirigente dei servizi finanziari,con inopportuna caduta di stile e con disprezzo della lealtà istituzionale,abbiano dichiarato in un comunicato stampa ,evidenti alterazioni della realtà ,occultando i fatti,nel puerile ed irresponsabile tentativo di mascherare un clamoroso fallimento sul piano politico e sul piano contabile-finanziario.

Infatti,a seguito della convocazione del 3 ottobre scorso, a cura della Sezione Regionale di Controllo per la Puglia ,il sindaco Mongelli e la sua nutrita delegazione di assessori e dirigenti,dovevano,esclusivamente, fornire laddove vi fossero, elementi concreti e definitivi,circa una precisa richiesta dei magistrati contabili,che,per comodità, testualmente si riporta:
”Considerato che la composizione del piano verosimilmente non consentirà il riequilibrio di cassa e potrebbe non consentire l’acquisizione delle capacità di estinguere la debitoria entro l’esercizio,il comune è chiamato a chiarire tempi e modi con i quali intende sopperire alle risorse pianificate e per le quali esiste una remota possibilità di incasso entro l’esercizio corrente”.
In altri termini ,la Corte dei Conti,non credendo nella bontà del Piano di rientro approvato dalla maggioranza di centrosinistra,chiedeva con quali altri mezzi era possibile,entro il 31.12.2012,ultima scadenza utile per evitare la dichiarazione del dissesto finanziario del comune di Foggia,sopperire alla debitoria riveniente principalmente:da un persistente ,crescente ed illegale ricorso alla anticipazione di tesoreria;dai disavanzi di amministrazione;dai debiti fuori bilancio;da una incontrollata spesa corrente e dalle passività potenziali derivanti dalle società partecipate di primo e secondo livello(Amica,Ataf,Amgas;Dauniambiente etc.).

A fronte di tale richiesta,mentre ieri in Aula consiliare,durante la discussione sul bilancio di previsione, veniva distribuita una striminzita ed apodittica relazione ,dove, sostanzialmente, si annunciava il successo del succitato Piano di rientro,oggi alle ore 10, a poche ore di distanza dall’annuncio,con grave spregio dell’intero consiglio comunale ,si cambiavano repentinamente le carte in tavola,ed invece di rispondere alle richieste della magistratura contabile,si chiedeva,irritualmente e con grande “faccia tosta” una sospensione del giudizio,in attesa di un tentativo,non meglio precisato,di inserire la città di Foggia , nel cosiddetto decreto “Salva-città” del Governo Monti,con esplicita ammissione ,quindi, del fallimento di tutte le manovre di risanamento finanziario,compreso il totemico e salvifico Piano di rientro tanto decantato da sindaco,assessore,dirigenti e da tutta la maggioranza.

Premesso che la Corte dei Conti,diversamente da quanto affermato nel comunicato del Sindaco,non ha poteri per inserire o non inserire Foggia all’interno di provvedimenti legislativi del Governo,si evidenzia che con tale poco onorevole e poco dignitosa resa senza condizioni,il sindaco Mongelli sconfessa se stesso e rinnega di fatto tutta la sua azione amministrativa posta in essere sino ad oggi,dando sostanzialmente ragione all’opposizione,che ha sempre ritenuto insufficienti i provvedimenti posti in essere per evitare un dissesto finanziario,che era già scritto nei fatti sin dal primo giorno del suo insediamento.

Se per Mongelli e per il centrosinistra l’ultima spiaggia è costituita dal decreto salva-città del governo Monti,che per chiarezza procedurale è un provvedimento,che instaura procedure simili a quelle previste dagli artt.244 e seguenti del TUEL,sul dissesto finanziario,ci chiediamo e tutta la città si chiede:se questo era l’epilogo di una lunga e tormentata vicenda amministrativa,a cosa sono serviti i sacrifici fatti dai foggiani in più di tre tormentati anni di gestione d’emergenza?

Non era forse meglio già dalla prima ora scoprire le carte di un disastro finanziario e ricostruire insieme un percorso amministrativo virtuoso e condiviso da tutti e dove ognuno assumendosi le proprie responsabilità,si impegnava alla ricostruzione strutturale e morale della città?

Il sindaco Mongelli ha dimostrato infantile testardaggine ed incapacità amministrativa perché inutilmente innamorato della sua idea gestionale,rivolta più al privato,esclusivamente al privato,piuttosto che all’interpretazione del bisogno e delle esigenze di una comunità,che pur se,in parte,civilmente diseducata,reclamava e reclama a gran voce e generosamente valori-guida in cui riconoscersi e dai quali ripartire per ridiventare finalmente una città”normale”.

Per l’intera opposizione,i capigruppo:

Bruno Longo, Franco D’Emilio, Leonardo Iaccarrino,Lucio Ventura, Enrico Santaniello

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FOGGIA – E’ il giorno della Corte dei Conti

Pubblicato : mercoledì, 7 novembre 2012

Il sindaco Mongelli e l’assessore Lisi a Bari per un nuovo chiarimento sul piano di rientro

Appuntamento a Bari davanti alla Corte dei conti oggi per il sindaco Gianni Mongelli e l´assessore al bilancio, Rocco Lisi. L’incontro servirà per un nuovo chiarimento sul piano di rientro. Intnato ieri il consiglio comunale ha dato il via libera al bilancio di previsione con 22 voti a favore (10 contrari, 9 assenti). Ma la crisi nella maggioranza di centrosinistra resta, con gli ex Pd Sottile e De Vito che hanno abbandonato l’aula prima del voto; assenti l’intero gruppo del Mep e l’ex capogruppo dell’UdiCap Grassi.
da Daunia News

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COMUNE DI FOGGIA BILANCIO DI PREVISIONE 2012

Pubblicato : martedì, 6 novembre 2012

Relazione dell’assessore al bilancio
Rocco Lisi

Signor Presidente del Consiglio,
Signor Sindaco,
Signori Consiglieri,

Il bilancio che viene sottoposto alla Vostra attenzione, per la discussione e la votazione, risente inevitabilmente della crisi economica e finanziaria che ci attraversa e dalle conseguenti manovre economiche messe in campo per arginarla e nel nostro caso anche dalle manovre correttive di bilancio, intraprese da questa amministrazione sin dalla suo insediamento.
In merito alle manovre economiche in corso, basti pensare che il termine per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2012 è stato prorogato, in un primo momento al 31 marzo 2012, una seconda volta al 30 giugno 2012, una terza volta al 31 agosto 2012 ed in fine, per la quarta volta, al 31 ottobre 2012 e sé il bilancio di previsione è l’atto programmatico più importante di un’amministrazione, in quanto traduce le volontà politiche del governo locale in scelte di indirizzo e conseguente distribuzione delle risorse, allora è facile comprendere le difficoltà del momento.
Infatti, negli ultimi tempi assistiamo ad un vorticoso susseguirsi di manovre su manovre e spesso, le stesse, non fanno in tempo ad essere convertite in legge dal parlamento che già vengono modificate e riscritte sotto forma di ulteriori decreti correttivi, nelle norme sostanziali ivi contenute, nelle misure previste e ancor di più nella progressiva crescita dei sacrifici imposti, che soprattutto gli enti locali devono sopportare.
Le manovre che si sono succedute dal 2010 ad oggi valgono qualcosa come 272 miliardi di euro tra maggiori entrate e minori spese di cui una percentuale non indifferente di questo peso è stato messo sulle spalle di Comuni, Province e Regioni sotto forma di minori trasferimenti.
Una riduzione di risorse che solamente per il nostro Comune si avvicina a circa 26 milioni di euro.
A questo drenaggio di risorse, che ha messo e mette tutt’ora in grave difficoltà la finanza locale, si sono aggiunte altre misure fortemente impattanti per l’intero comparto degli Enti locali, uno per tutti il Decreto 201/2011, noto anche come “Salva Italia”, che ha disposto l’anticipazione al 2012, in forma sperimentale, dell’IMU, l’imposta municipale unica, in sostituzione dell’ICI, l’imposta comunale sugli immobili.
In questo nuovo e austero quadro normativo, formare e far quadrare un bilancio di previsione diventa un’impresa molto complicata.
Quindi, la nostra manovra di Bilancio 2012 deve fare i conti, principalmente, con due fattori fondamentali: i provvedimenti normativi intervenuti nel corso degli ultimi anni e quelli in corso che hanno imposto tagli progressivi alla spesa di parte corrente e inasprito il saldo obiettivo del Patto di Stabilità, e la rivoluzione introdotta dal Decreto Monti, i cui effetti principali sul fronte delle entrate si sostanziano, come dicevo prima, nell’anticipazione sperimentale dell’Imposta Municipale propria (IMU) e nel drastico taglio al Fondo Sperimentale di Riequilibrio, introdotto nel 2011 in attuazione del processo di federalismo municipale delineato dal D.Lgs. n. 23/2011 in sostituzione dei precedenti trasferimenti statali.
In merito all’IMU, è significativa una dichiarazione del Presidente ANCI, Graziano Delrio: “L’introduzione dell’IMU richiede a noi Comuni di metterci la faccia di fronte a imprese e famiglie; vogliamo capire se è solo una situazione dovuta allo stato di emergenza dei conti pubblici e quali sono le prospettive, ma in ogni caso è necessario ripensare qualcosa nel rapporto tra Stato e Comuni”.
E’ chiaro ed evidente che le nuove disposizioni entrano direttamente nelle tasche di noi cittadini attraverso l’Ente Comunale, trasformando, quest’ultimo, più delle volte, in una sorta di franchising a procura, o meglio, in un corpo inerte da utilizzare per prelevare risorse a servizio dello Stato centrale.
In poche parole, incassiamo dai nostri cittadini in nome e per conto dello Stato Centrale e questo trasforma noi amministratori in veri esattori del Fisco, rendendo, ancor di più, il nostro ruolo molto difficile, perché, poi, alla fine, siamo noi il vero avamposto dello Stato tra i cittadini, noi che assorbiamo le giuste lamentele e la irritazione della gente.
A tutto questo, bisogna aggiungere la particolare situazione in cui si trova il nostro Comune.
Come sapete le manovre correttive di bilancio, intraprese da questa amministrazione con le deliberazioni consiliari n. 76-77-78 del 26 ottobre 2009 (approvazione del rendiconto della gestione 2008 e approvazione del riequilibrio di bilancio per l’esercizio 2009) oltre alla deliberazione di Consiglio comunale n. 65 del 29 ottobre 2010 (riequilibrio di bilancio per l’esercizio 2010) ed alla deliberazione consiliare n. 139 del 24/10/2011 (riequilibrio di bilancio per l’esercizio 2011), le quali, hanno già prodotto risultati incoraggianti riducendo sensibilmente il disavanzo di amministrazione da euro – 34.612.659,28 del rendiconto 2009 a euro -11.795.400,15 del rendiconto 2011, disavanzo, che viene coperto con risorse del bilancio di previsione 2012.
Fatte queste doverose premesse e prima di entrare nel merito della nostra manovra locale, voglio sottolineare che la struttura, del bilancio 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014, risente delle modificazioni radicali, soprattutto sul fronte delle entrate, tuttavia, lo stesso, risulta coerente con la strategia e gli obiettivi delle manovre precedenti.
Il raggiungimento del pareggio di bilancio è stato reso maggiormente difficoltoso non soltanto dalla necessità di concludere la manovra di rientro del disavanzo ai sensi dell’art. 194 del TUEL che ricordiamo ammonta per l’anno 2012 ad € 11.795.400,15 (recuperando € 5.014.798,07 dalla parte corrente ed € 6.780.602,08 dalle alienazioni) e dai numerosi e continui tagli ai trasferimenti ma anche da aggravi consistenti di spesa, spesso non corrispondenti a concomitanti aumenti di servizi erogati, come ad esempio, assicurazioni, energia, carburanti, eventi imprevisti e non da ultimo l’aumento dell’IVA, passata dal 20% al 21%.
Quindi, come dicevo, le entrate correnti subiscono forti cambiamenti con l’introduzione dell’IMU, con la rimodulazione del Fondo sperimentale di riequilibrio e con la riduzione dei trasferimenti statali.
In merito all’introduzione dell’IMU è di dominio pubblico la difficoltà, dovuta al meccanismo di applicazione e delle stime, a volte non esatte, fatte dal ministero dell’economia, che ha prodotto, non pochi problemi di contabilizzazione agli enti interessati.
A parte queste difficoltà è stato inevitabile, a seguito della rimodulazione del Fondo sperimentale di riequilibrio e della riduzione dei trasferimenti statali, l’adozione di aliquote IMU che raggiungono quasi i livelli massimi previsti dalla legge, da 0,40% a 0,55% per le abitazioni principali e pertinenze, da 0,76% a 1,06 % per gli altri immobili ad esclusione di quelli locati tramite il c.d. canale convenzionato (Legge 431 del 09.12.1998) a soggetti che la utilizzano come residenza principale e a studenti universitari fuori sede iscritti all’Università di Foggia per i quali l’aliquota adottata passa da 0,76% a 0,55%.
Però, non dobbiamo dimenticarci che la metà del gettito derivante dall’applicazione dell’aliquota base, 0,76% , su tutti gli immobili, ad esclusione di quelli destinati ad abitazione principale, loro pertinenze e quelli rurali strumentali all’attività agricola, va allo Stato Centrale.
Quindi, giusto per farci un’idea, abbiamo stimato che l’IMU pagata dai cittadini foggiani, per conto dello Stato, è pari circa 17 milioni di euro, si diciassette milioni di euro!!!!!!!
Considerato che la nostra manovra IMU vale circa 46 milioni di euro, per cui, in assenza del trasferimento allo Stato Centrale la nostra manovra, a parità di gettito, (cioè 46 milioni di euro) poteva essere, in termini di aliquote, lo 0,40% per l’abitazione principale e pertinenze e lo 0,80% per tutti gli altri immobili.
A questo punto, voglio anche ricordare, l’attività che questa amministrazione ha intrapreso per contrastare l’elevata evasione ed elusione di tributi e imposte e tasse.
Come a voi noto, la società AIPA S.p.A., in esito alla procedura di gara ad evidenza pubblica avvenuta nel 2011, è diventata l’unica concessionaria per le le attività di accertamento e riscossione delle entrate del Comune di Foggia.
Pertanto, da subito, cioè fin dal mese di settembre 2011, la società si è adoperata, con solerzia, per l’acquisizione delle banche dati relative ai tributi affidati, spesso con notevoli difficoltà, presso vari enti e soggetti (Amica S.p.A., Maggioli S.p.A., Ufficio Tributi, Gema S.p.A. etc..), sia su supporto informatico che su supporto cartaceo, spesso disomogenei, non immediatamente relazionabili o non storicizzati per la ricostruzione delle posizioni contributive esistenti o da accertare.
Ciononostante, la concessionaria, ha proceduto preliminarmente a concentrare la propria attività sul recupero dell’evasione ed elusione delle maggiori entrate tributarie – I.C.I. e TA.R.S.U, mediante la ricostituzione delle banche dati con la documentazione a disposizione, nonché all’acquisizione di dati e posizioni dalle banche dati esterne, in collaborazione con l’Ufficio Tributi comunale.
Infatti, tramite il proprio sistema informativo, la concessionaria ha incrociato l’Anagrafe Tributaria, i dati del Catasto/Agenzia del Territorio, i dati del Catasto Elettrico e quelli dell’Anagrafe Residenti Comunale con altri dati esistenti dei tributi stessi, operando un’attività di accertamento sin qui risultata incisiva e molto incoraggiante, progressivamente e costantemente facilitata dal graduale ma crescente allineamento e bonifica delle banche dati.
In merito all’ICI, come da comunicazione della stessa concessionaria, nel corso del 2012, risultano notificati oltre 4.000 provvedimenti di accertamento per maggiore/omessa imposta accertata, per un valore complessivo di circa 6 milione di euro (di cui oltre 550 mila euro per i soli c.d. “immobili fantasma”), con un totale riscosso, alla data del 18.10.2012, di circa 390 mila euro.
Mentre, per quando riguarda la TARSU, sempre nel corso del 2012, risultano notificati, oltre 5.200 provvedimenti di accertamento per maggiore/omessa tassa accertata per un valore complessivo di circa 4 milioni e 600 mila euro, con un totale riscosso, alla data del 18.10.2012, di circa 670 mila euro. Inoltre, sempre il concessionario, fa sapere che a fronte dei citati 5.200 provvedimenti TARSU si registrano appena n. 8 ricorsi (circa 0,15%), mentre a fronte di oltre 4.000 provvedimenti ICI si registrano appena n. 13 ricorsi (circa 0,33%).
Oltre alle suddette attività, dal mese di giugno 2012, è stato stipulato un atto integrativo al contratto in corso, con la suddetta società concessionaria, al fine dell’affidamento del servizio di riscossione ordinaria e coattiva dei fitti attivi, patrimoniali, canoni concessione e mercati, canoni per l’utilizzo di impianti sportivi/culturali, oneri riferiti ai permessi a costruire del servizio urbanistica e del servizio sportello unico delle attività produttive e che i primi risultati, in questo caso, si vedranno nel corso del 2013.
Infine, il Comune di Foggia e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle entrate della Puglia hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per la collaborazione nelle attività di accertamento fiscale dei tributi erariali, il quale prevede un accordo per potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale.
Infatti, il governo, nel corso degli anni ha incoraggiato i Comuni a impegnarsi direttamente in queste attività per rendere sempre più incisiva la lotta all’evasione. La collaborazione va dunque nella direzione che ha preso il Paese, nella consapevolezza che non è più possibile tollerare un fenomeno che comporta costi non più sostenibili.
Combattere l’evasione e l’elusione dei tributi è una questione di giustizia e di equità nei confronti di tutti coloro che invece pagano regolarmente le tasse.
Grazie all’accordo, che ha validità biennale, al Comune sarà riconosciuto, dallo Stato, il 100% delle somme recuperate in virtù dell’azione congiunta di segnalazione e recupero per gli anni non ancora prescritti.
I settori, a cui il Comune potrà partecipare all’attività di accertamento fiscale, riguardano le proprietà edilizia e patrimonio immobiliare (ICI/IMU), le residenze fittizie all’estero, la disponibilità di beni e di servizi di rilevante valore indicativi di capacità contributiva, del commercio e delle professioni, urbanistica e territorio. Operativamente il Comune trasmetterà, per il tramite del proprio concessionario, all’Agenzia delle Entrate informazioni utilizzabili ai fini dell’accertamento dei tributi erariali.
In ordine alle suddette attività di accertamento, la società concessionaria, AIPA S.p.A., nell’ambito della convenzionata compartecipazione tra il Comune di Foggia e l’Agenzia delle Entrate, per il contrasto all’evasione fiscale erariale, fa sapere di aver provveduto ad inoltrare con nota del 3/10/2012, un primo elenco di segnalazione da comunicare all’Agenzia delle Entrate.
Dopo aver rappresentato la struttura del bilancio sotto l’aspetto dell’entrate, vediamo ora cosa è successo per quanto riguarda le spese correnti e gli investimenti.
Bene, il bilancio 2012 segue la direttrice del contenimento della spesa, in linea con le disposizione del legislatore nazionale (spending review, legge di stabilità e tutte le norme di interesse per la formazione del bilancio), il tutto compatibilmente con gli impegni già assunti dall’ente negli esercizi precedenti e coi servizi da erogare alla collettività.
Nonostante una capillare analisi finalizzata alla riduzione della spesa corrente non si possono dimenticare una serie di situazioni contingenti, che l’hanno aumentata, oltre ai debiti fuori bilancio derivanti da pregresse gestioni, che costituiscono ancora uscite rilevanti per l’ente, e non da ultimo, la delicatissima situazione dell’Amica, che in termini economici crea non poche difficoltà al nostro bilancio (sfasamento temporale tra entrate TARSU e uscite finanziarie, quest’ultime certe e puntuale, le prime non sempre, soprattutto per l’alta percentuale di evasione).
In ordine alle previsioni delle spese correnti classificate per intervento, confrontate con i dati del rendiconto 2011, abbiamo:
- le spese del personale passano da euro 36.196.710 del rendiconto 2011 a euro 35.138.673 del bilancio di previsione 2012; la riduzione è dovuta, oltre che dal contenimento della spesa, anche e soprattutto dai pensionamenti in corso;
- le spese per gli acquisti di beni di consumo e materie prime aumentano da euro 890.844 del rendiconto 2011 a euro 969.869 del bilancio di previsione; l’incremento è dovuto principalmente dall’aumento dell’IVA e dal costo del carburante.
- le spese relative alle prestazioni di servizi passano da euro 52.813.736 del rendiconto 2011 a euro 57.403.952 del bilancio di previsione del 2012; l’aumento scaturisce dalla rappresentazione in bilancio delle spese per l’aggio, dovute al concessionario AIPA SpA, oltre all’aumento di stanziamento di circa 1 milione di euro per l’illuminazione pubblica e all’incidenza dell’aumento IVA per circa 400 mila euro;
- le spese per l’utilizzo di beni di terzi aumentano di circa 260.000 euro, passando da 4.716.194 euro del 2011 a 4.978.719 del 2012; In questo intervento vengono pagati i fitti passivi, il canone di locazione delle fotocopiatrici ed il leasing di via Gramsci. L’aumento è dovuto soprattutto agli adeguamenti contrattuale, indici ISTAT, e IVA;
- le spese per gli interessi passivi e oneri finanziari sono diminuite di circa 25.000 e sono principalmente interessi per mutui, quindi diminuendo la quota capitale da restituire alla CDP diminuiscono i relativi interessi;
- le spese per oneri straordinari di gestione diminuiscono di circa 1.685.144, passando da 9.962.877 euro del rendiconto 2011 a 8.277.733 euro del bilancio di previsione del 2012;
- le spese per imposte e tasse diminuiscono di circa 130.000 euro, infatti passano da 2.515.108 del rendiconto 2011 a 2.385.460 del bilancio di previsione del 2012; la riduzione è strettamente collegata alla spese del personale (minore spese del personale minore imposte da pagare);
- il Fondo svalutazione crediti pari a 2.506.565 euro è di nuova
istituzione ed obbligatorio in seguito all’entrata in vigore di una
nuova normativa che prevede la costituzione di un fondo pari al 25%
dei residui attivi del I e III titolo delle entrate ante 2007;
Infine, per concludere questo disamina delle spese correnti, vorrei ricordare che le spese per i servizi a domanda individuale, anche se sono aumentate rispetto al 2011, l’Ente ha cercato di compensare tali aumenti con fondi propri, evitando di gravare sui cittadini fruitori dei servizi.
La dimostrazione di ciò sta nel fatto che le tariffe sono rimaste sostanzialmente immutate.
Mentre per quando attiene agli investimenti c’è da dire che nonostante le difficoltà oggettive dell’Ente si è cercato di sfruttare tutte quelle opportunità per effettuare investimenti sul nostro territorio di cui ricordo la messa in sicurezza della discarica passo Breccioso per 1.614.949 euro (contributi Regionali); l’adeguamento delle norme antincendio e norme sulla sicurezza per varie scuole per circa 1.901.500 (devoluzione mutui e delibere CIPE). Inoltre sono stati attivati alcuni importanti accordi di programma tra i quali si ricordano: la riqualificazione urbana Croci Nord per euro 2.316.000; la riqualificazione urbana Ordona sud per euro 1.351.783; la riqualificazione urbana Parco della cultura e dello sport per euro 4.595.283 e la riqualificazione urbana Borgo Croci-Rione Biccari per euro 7.646.514 (contributi Regionali).
Ed infine, il patto di stabilita e piano finanziario di rientro, di cui alla deliberazione Consiliare, n. 3, del 20.01.2012, meritano un capitolo a parte.
Per quanto riguarda il patto di stabilità, innanzitutto vorrei ricordare che la mancata modifica del suo meccanismo da parte del Governo, ha comportato e comporterà molti sacrifici affinché, lo stesso, possa essere rispettato.
L’obiettivo programmato del nostro Comune, per conseguire il rispetto del patto di stabilità, è pari a 8.321.000 euro, ciò vuol dire che la somma delle entrate in competenza mista deve essere superiore alla somma delle voci di uscita per 8.321.000 euro.
Si comprende che non solo lo sforzo dell’Ente è teso, nonostante i tagli, nonostante l’aumento dell’IVA, a cercare di assicurare i servizi alla cittadinanza, ma bisogna anche rispettare il patto di stabilità, il quale ci impedisce di utilizzare in maniera piena le poche risorse disponibili.
Come già previsto dalle disposizioni vigenti in materia di predisposizione del bilancio di previsione degli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno, il comma 18 dell’art. 31, della legge n. 183, del 2011, ribadisce che il bilancio deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e di spese in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo.
A tal fine, il legislatore dispone che l’ente alleghi al bilancio di previsione un prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno, il quale, pur non incidendo in maniera diretta sul bilancio, è da considerarsi elemento costitutivo del bilancio preventivo stesso, quale documento programmatorio complessivo adottato dall’Ente.
Per quanto riguarda il nostro Comune, si ritiene, almeno in fase previsionale, che vi sono le condizioni per il rispetto del Patto di stabilità nel corso del 2012, come si evince dal relativo prospetto.
Voglio, comunque, evidenziare che per gli enti locali diviene sempre più gravoso e difficile il rispetto del Patto, poiché ogni anno l’obiettivo diviene sempre più alto, senza dimenticare che in caso di eventuale sforamento del patto di stabilità sono previsti: la riduzione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio in misura pari allo sfondamento registrato e comunque per un importo non superiore al 3% delle entrate corrente dell’ultimo consuntivo, forti limiti all’impegno per spese correnti, divieto di ricorrere all’indebitamento per finanziare gli investimenti, divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e riduzione delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori.
Per quanto attiene, invece, al piano finanziario di rientro, di cui alla deliberazione Consiliare, n. 3, del 20.01.2012, Vi invito, per maggiore completezza, a leggere le deduzioni, predisposte dalla Segreteria Generale, alle osservazioni formulate dal Magistrato Relatore, dott. Luca Fazio, e che sono state allegate alla memoria già depositata presso la Sezione regionale di controllo per la discussione, in sede di adunanza pubblica, prevista per domani.
Aggiungo, che il termine originario previsto per la sua realizzazione, difficilmente potrà essere rispettato, ma dico anche, che l’attività di risanamento messa in campo da questa Amministrazione, per quanto non immune da criticità, si ritiene che non debba essere vanificata per il mancato rispetto del termine entro il quale la stessa debba svolgersi, soprattutto alla luce di tutti quegli eventi che ho citati in precedenza e credo che, in assenza di quelli, oggi, quel piano sarebbe stato più facile realizzarlo.
Quindi, verosimilmente, il piano non consentirà il riequilibrio della cassa, cosi come la capacità di estinguere la debitoria entro quest’anno, ma bisogna anche tener presente che nel bilancio di previsione 2012 è prevista la copertura del residuo disavanzo di amministrazione per circa 5 milioni di euro con la parte corrente e la differenza più i debiti fuori bilancio, avranno adeguata copertura con il Piano delle alienazioni e valorizzazioni.
In merito a questo, voglio ricordare, che al fine di rendere più incisiva l’attività negoziale dell’Amministrazione, è stata già formulata una proposta di deroga al regolamento sulle alienazioni, per consentire un’ulteriore diminuzione dell’offerta, in sede di procedure negoziata, e che sarà portata all’attenzione di questo Consiglio nel più breve tempo possibile.
Mi avvio alla conclusione di questa relazione, facendo alcune considerazioni a quanto rilevato dal Collegio dei revisori nel loro parere al Bilancio di previsione 2012 – 2014.
Per quanto attiene la certificazione del responsabile del servizio finanziario, ai sensi del comma 4 dell’art. 153 del TUEL sulla verifica di veridicità di previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, la stessa si ritiene espressa con i pareri resi sulla proposta di deliberazione consiliare in ordine alla regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’art. 49 del TUEL.
In relazione alla programmazione degli investimenti mediante il ricorso all’indebitamento, si fa presente che per l’esercizio corrente non saranno attivati nuovi mutui presso Cassa Depositi e Prestiti ma, per i mutui accesi dall’ente e non ancora completamente riscossi, si provvederà, come si è già provveduto, ad attivare la devoluzione per finanziare altre opere pubbliche.
Sugli obiettivi di finanza pubblica riferiti al Patto di stabilità, il servizio economico finanziario dell’ente sta effettuando un monitoraggio giornaliero finalizzato alla verifica dei saldi finanziari per consentire il pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Si condividono le preoccupazioni del Collegio dei revisori e, con il Riequilibrio di bilancio 2012 che sarà portato all’esame del Consiglio comunale entro il 30 novembre, saranno adottate le misure necessarie, tese a garantire gli obiettivi del Patto di stabilità.
Con riguardo alla copertura finanziaria del disavanzo di amministrazione riveniente dal rendiconto della gestione 2011, si fa presente che con il bilancio di previsione 2012 – 2014 viene garantita la stessa con le seguenti risorse: euro 5.014.798 con la parte corrente di bilancio, euro 1.400.000 con il procedimento “Comercoop”, inserito nel Piano di rientro, che sarà valutato dal Consiglio comunale entro la fine dell’esercizio, euro 3.315.983 con le alienazioni delle aree 167 di cui al Piano di rientro – punto 4.2 e 10.1, euro 761.557 con le alienazioni delle aree ex Gozzini per attrezzature religiose di cui al Piano di rientro – punto 4.3, euro 1.919.007 con le alienazioni delle aree ex Gozzini per attrezzature sportive di cui al Piano di rientro – punto 4.4. L’importo complessivo è di euro 12.411.345 supera ampliamente il dato contabile da coprire. Tuttavia con il Riequilibrio di bilancio 2012 che sarà oggetto di valutazione del Consiglio comunale entro il 30 novembre, l’Amministrazione sarà in grado di definire nel merito i procedimenti legati alle alienazioni dei compendi immobiliari a copertura del disavanzo di amministrazione e terrà conto dei rilievi del Collegio dei revisori ai fini del risanamento finanziario dell’ente.
Sulle spese per consulenze e studi, non si concorda con le tesi del Collegio dei revisori in relazione alle determinazioni dirigenziali n. 157, 158 e 459 del 2012. Le citate determinazioni dirigenziali si riferiscono a prestazioni di servizi e non a consulenze.
La proposta di emendamento al bilancio di previsione 2012 accoglie, di fatto, i rilievi del Collegio dei revisori sugli accertamenti di entrata relativi agli stanziamenti di bilancio a copertura dei debiti fuori bilancio. Con il rendiconto della gestione 2012 che sarà approvato dal Consiglio comunale entro il 30 aprile 2013, saranno verificate le ragioni del mantenimento in bilancio dei residui attivi degli anni precedenti che hanno garantito la copertura dei debiti fuori bilancio e del disavanzo di amministrazione e, nel contempo, saranno accantonate le necessarie somme nel Fondo svalutazione crediti per compensare le eventuali cancellazioni di partite.
Prima di concludere, vorrei ringraziare il Sindaco, il Presidente del Consiglio, i colleghi Assessori e Consiglieri per il contributo che tutti, indistintamente, hanno dato per la formazione di questo importante atto, così come vorrei ringraziare il Collegio dei revisori, sia per la collaborazione e il prezioso lavoro svolto con il loro parere che per la loro presenza oggi in Consiglio Comunale e infine tutta la struttura amministrativa, in particolare i componenti del settore finanziario che con molta professionalità hanno assemblato, il tutto nel rispetto di quelli che vengono definiti i postulati di bilancio, elaborando le diverse proiezioni, non sempre semplice di interpretazione e traduzione pratica, soprattutto in questo periodo in cui la finanza pubblica del nostro Paese vive il momento più difficile degli ultimi anni e, forse, con ogni probabilità, una delle fasi più difficili nella storia repubblicana.
 Spero di aver dato ai Sigg. Consiglieri tutti gli elementi necessari e sufficienti alla discussione del documento in esame, quindi, dopodichè, Vi invito a voler approvare il bilancio di previsione 2012 e tutti i suoi allegati. Grazie.
Foggia, 06 novembre 2012
Assessore al Bilancio
dott. Rocco Lisi

Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Vertenza C.D.P., Mongelli: “Governo e Regione intervengano per scongiurare

Pubblicato : domenica, 4 novembre 2012

il licenziamento di 500 lavoratori e le dimissioni forzose di 1.000 degenti”

“La crisi occupazionale che deriva dalla vertenza della Casa della Divina Provvidenza merita la massima attenzione del Governo nazionale e di quello regionale, anche a garanzia della qualità del servizio prestato alla comunità pugliese”.

Il sindaco Gianni Mongelli esprime “solidarietà ai lavoratori” della società che gestisce anche la struttura foggiana e condivide con gli Enti locali interessati e le parti sociali “l’urgenza di adottare soluzioni operative idonee a scongiurare il rischio dei licenziamenti e della chiusura dei nosocomi”.
“Il sistema sanitario pugliese non può correre il rischio di un simile depauperamento – continua Mongelli – così come la nostra economia non può essere ulteriormente penalizzata dall’impoverimento di centinaia di famiglie e decine di imprese.
La Regione Basilicata ha intrapreso un percorso che merita l’attenzione del governo pugliese e che dovrebbe essere sostenuto dal Governo Monti per gli interventi necessari ad affrontare l’imponente debitoria assicurativa, previdenziale e fiscale della società.
Uno degli strumenti tecnici adottabili è la procedura di amministrazione straordinaria, che avrebbe anche il vantaggio di mettere in campo un soggetto gestore diverso dall’attuale management, ampiamente sfiduciato dai lavoratori e sul cui operato sono in corso di svolgimento approfondite indagini giudiziarie.
E’ nostro dovere – conclude Gianni Mongelli – non assistere inermi al paventato licenziamento collettivo di oltre 500 lavoratori ed alla dimissione forzata di 1.000 degenti, ma offrire ogni contributo possibile alla tutela del diritto al lavoro e all’assistenza sanitaria”.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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FOGGIA – Crisi “Casa Divina Provvidenza”: Di Fonso attacca il sindaco

Pubblicato : domenica, 4 novembre 2012

Il segretario confederale Usppi: “Scandalose le dichiarazioni di Mongelli, solo proclami e niente fatti”

“Scandalose le dichiarazioni di Mongelli, solo proclami e niente fatti”.

E’ quanto dichiara Massimiliano Di Fonso, segretario confederale Usppi, in merito alle dichiarazioni del sindaco di Foggia sulla vertenza “Casa Divina Provvidenza”. “Quanto dichiarato – attacca Di Fonso – non gli fa certamente onore poiché lo stesso comunicato dettato e per niente costruttivo non trova riscontro e soluzioni sulla vertenza.

Ci saremmo aspettati che il primo cittadino indicesse una seduta monotematica sulla vertenza che attanaglia il Don Uva, sul fatto che 153 famiglie ancora una volta potrebbero finire in mezzo alla strada, cosi come già accaduto per i 163 dipendenti della Gema.

Un sindaco che proclama, ma che difatti resta sterile sulle iniziative tese a salvaguardare i lavoratori del Don Uva.

Mongelli ha bisogno di essere informato bene sulla vertenza, ed anziché convocare le organizzazioni sindacali del Don Uva per meglio capire la problematica, poteva certamente risparmiarsi la figuraccia e la poco attendibilità di quanto dichiarato alla stampa circa la vertenza del Don Uva.

“Un sindaco ignorante in materia di lavoro – conclude Di Fonso – somaro nella acquisizione delle notizie sulla vertenza del Don Uva e indifferente alle problematiche lavorative e sociali di una città sempre più ostaggia dei poteri forti e per niente attenta alle vicende sociali che certamente metteranno in crisi il sistema Foggia”.
da Daubia Bews

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