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BARI – «Censimento 2011» – Puglia, si cresce grazie a stranieri (+32mila)

Pubblicato : mercoledì, 13 febbraio 2013

Negli ultimi dieci anni la popolazione pugliese è aumentata solo grazie agli stranieri: al 9 ottobre del 2011, infatti, i residenti erano 4.052.566 unità contro i 4.020.707 del 2001.
E mentre gli italiani residenti nel «tacco» d’Italia sono addirittura diminuiti di 20mila unità, gli stranieri sono aumentati di 52.519 unità, segnando un incremento del 174,1%: da 30.161 a 82.680. Ad illustrare il profilo demografico della Puglia è il censimento 2011, presentato a Bari.

Gli stranieri, inoltre, contribuiscono a mantenere giovane la popolazione pugliese: l’età media degli stranieri è 32 anni, quella degli italiani residenti in Puglia è di 42.
In Puglia, poi, sono le donne, italiane e straniere, a prevalere numericamente sugli uomini: 2.088.823 contro 1.963.743.
Dall’indagine Istat emerge che uno straniero su tre risiede in provincia di Bari (34,1%), uno su cinque nella provincia di Foggia (20,8%), il 17,3% del totale in quella di Lecce, mentre meno di uno su 10 abita rispettivamente nelle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto.

A registrare la maggiore incidenza è la provincia di Foggia, con 28 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita da Bari (23), Barletta-Andria-Trani (19), Brindisi (18) e Lecce (18). A Taranto il valore dell’indicatore scende a 13 su mille. Tra i comuni capoluogo, poi, l’incidenza più alta si registra a Lecce con 45 stranieri ogni 1.000 censiti.
E se il numero dei cittadini stranieri cresce in tutte le province, gli italiani diminuiscono nelle province di Foggia (-5,5%) e Brindisi (-1,4%), e risultano in leggero aumento nelle province di Bari (+1%), Barletta-Andria- Trani (+1%) e Lecce (+0,6%). Restano stazionarie le cifre nella provincia di Taranto.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Mongelli e Vendola nel mirino di Lucio Tarquinio

Pubblicato : lunedì, 11 febbraio 2013

MARTEDÌ PICCANTE CONFERENZA STAMPA DEL CONSIGLIERE REGIONALE FOGGIANO
«Da foggiano mi indigno nel vedere la mia città caduta così in basso»
Mongelli e Vendola nel mirino di Lucio TarquinioLucio Tarquinio

«Un’altra Foggia è possibile, un’altra Capitanata è possibile», afferma. Detto così, può sembrare un semplice slogan elettorale; ma nasconde molto di più, nelle intenzioni del consigliere regionale del Pdl candidato al Senato in Puglia col partito di Berlusconi ad un sesto posto che, anche in caso di sconfitta del PDL, con Berlusconi capolista che sceglie un altro collegio della sua elezione, può considerarsi già assiso in Parlamento.

Lucio Tarquinio sta per arrabbiarsi.

Lo dimostrerà in una conferenza stampa che ha in programma di tenere con i giornalisti per martedì prossimo, 12 febbraio, alle ore 10.30, presso l’hotel Cicolella in viale della stazione, a Foggia.

Lo si capisce dallo slogan prescelto per la sua sortita da one-man show della politica locale.

«Un’altra Foggia è possibile, un’altra Capitanata è possibile».

Che, detto così, può sembrare un semplice slogan elettorale; ma nasconde molto di più, nelle intenzioni del consigliere regionale del Pdl candidato al Senato in Puglia col partito di Berlusconi ad un sesto posto che, anche in caso di sconfitta del PDL, con Berlusconi capolista che sceglie un altro collegio della sua elezione, può considerarsi già assiso in Parlamento.

«Da foggiano, mi indigno nel vedere la mia città caduta così in basso per colpa di chi l’amministra e l’ha governata in questi ultimi anni.

Da cittadino pugliese, mi sento mortificato nel rilevare che la Capitanata sta pagando un prezzo altissimo all’inconsistente vanagloria del governatore Vendola, per le scelte politiche che il governatore della Puglia ha fatto in spregio alla crescita della nostra provincia.

Queste elezioni sono la grossa opportunità che i cittadini foggiani e pugliesi hanno di ribellarsi, esprimere dal profondo il proprio dissenso per il malgoverno del Comune di Foggia e della Regione Puglia.

E io spiegherò tutte le ragioni per cui è necessario, urgente, farlo», dice senza mezzi termini, e più ostinato del solito, nel preannunciare i temi bollenti che porrà al centro dell’incontro con i giornalisti, martedì prossimo.

da Il Mattino di Foggia

 

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FOGGIA – Tarquinio: «Risollevare Foggia e la Capitanata si può!»

Pubblicato : domenica, 10 febbraio 2013

Martedì, alle ore 10.30, presso il Cicolella in viale della stazione, conferenza stampa del consigliere regionale del Pdl, candidato al Senato

Il POPOLO DELLA LIBERTA'«Un’altra Foggia è possibile, un’altra Capitanata è possibile».

Lucio Tarquinio, consigliere regionale e  candidato al Senato in Puglia con il PDL, è categorico nell’annunciare i temi forti che saranno al centro della conferenza stampa che terrà martedì prossimo, alle ore 10.30, presso l’hotel Cicolella, in viale della stazione, a Foggia.

 
«Da foggiano, mi indigno nel vedere la mia città caduta così in basso per colpa di chi l’amministra e l’ha governata in questi ultimi anni.

Da cittadino pugliese, mi sento mortificato nel rilevare che la Capitanata sta pagando un prezzo altissimo all’inconsistente vanagloria del governatore Vendola, per le scelte politiche che il governatore della Puglia ha fatto in spregio alla crescita della nostra provincia.
Queste elezioni sono la grossa opportunità che i cittadini foggiani e pugliesi hanno di ribellarsi, esprimere dal profondo il proprio dissenso per il malgoverno del Comune di Foggia e della Regione Puglia.
E io spiegherò tutte le ragioni per cui è necessario, urgente, farlo», dice Lucio Tarquinio preannunciando così gli argomenti caldissimi che affronterà nell’incontro con i giornalisti martedì prossimo.

LUCIO TARQUINIO

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Regione Puglia, il 67% degli Ambiti presenta la riprogrammazione PdZ

Pubblicato : venerdì, 8 febbraio 2013

In Capitanata all’appello manca solo l’Ambito di Lucera

Lo scorso 23 ottobre 2012 la Giunta regionale ha ratificato le decisioni assunte dalla Commissione regionale delle politiche sociali per il rifinanziamento dei Piani Sociali di Zona e per fornire continuità ai servizi previsti fino al 2013.
Nella stessa delibera, sono stati anche approvati i criteri per l’assegnazione dei fondi residui FNPS accantonati per assicurare anche una logica di premialità agli Ambiti Territoriali.
In totale si tratta di 15 milioni di euro, un accantonamento previsto dal Piano sociale regionale sul Fondo nazionale politiche sociali, per premiare, appunto, quegli Ambiti Territoriali che si sono distinti per aver attuato una effettiva gestione associata dei servizi e per aver realizzato tutti i servizi previsti nel Piano Sociale di Zona.
Sono in totale circa 71 milioni di euro le risorse complessive ancora da erogare tra tutti gli Ambiti Territoriali per finanziare un’ultima annualità dei Piani di Zona, prima di avviare il nuovo ciclo di programmazione.

In questa tornata aggiuntiva di riprogrammazione per la sola annualità 2013 gli Ambiti territoriali hanno ripartito le risorse sulla base delle indicazioni fornite dalla Regione con apposite Linee Guida dedicate.

 
La scadenza fissata per la presentazione dei nuovi prospetti finanziari corredati dalla documentazione richiesta, a seguito di proroga, era il 31 gennaio scorso.
Secondo il monitoraggio effettuato dall’Ufficio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria alla scadenza del 31 gennaio 2013, risultano pervenute le riprogrammazioni del 67% degli Ambiti Territoriali (trenta Ambiti su quarantacinque).

 
A mancare all’appello ancora gli Ambiti di: Andria, Barletta, Trani, Margherita di Savoia, Modugno, Francavilla Fontana, Mesagne, Lucera, Martano, Ginosa, Taranto, Grottaglie e Manduria.

Gli ambiti di San Severo e Massafra hanno invece trasmesso la documentazione lo scorso 5 febbraio.

In questi giorni l’Ufficio programmazione sociale sta provvedendo all’avvio dell’istruttoria che consentirà di verificare la conformità della documentazione prodotta da ciascun Ambito Territoriale agli indirizzi regionali.

 

da Spazio Sociale

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BARI . “Lettera 22″. Il 6 e 7 febbraio il primo laboratorio di Comunicazione Istituzionale con l’esperienza di Aeroporti di Puglia

Pubblicato : martedì, 5 febbraio 2013

Si terrà il 6 e 7 febbraio, il primo laboratorio di Lettera 22. Docente della prima giornata, dedicata alla comunicazione istituzionale, sarà Michele Fortunato, responsabile ufficio stampa e relazioni esterne di Aeroporti di Puglia Spa. Il giornalista trasmetterà agli studenti dell’Ipseoa di Castellana Grotte, del Liceo Statale Archita di Taranto e dell’Istituto di Istruzione Bonghi-Rosmini di Lucera, gli strumenti per comunicare in modo efficace.
Il progetto “Lettera 22” include i laboratori permanenti di Giornalismo e Comunicazione , organizzati da Teca del Mediterraneo – Servizio Biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia, destinati agli studenti delle scuole medie superiori.
Ai partecipanti sarà consegnato un attestato di competenza valido per i crediti formativi, rilasciato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia.
L’appuntamento, solo per gli utenti registrati e prenotati, è dalle ore 8.30 alle 13 presso il padiglione del Consiglio Regionale della Puglia in Fiera del Levante, Stand 152bis.
Per informazioni: e-mail: [email protected] 080- 540.27.15 – Twitter: @TecaMediterrane – YouTube: Teca del Mediterraneo – Facebook: Biblioteca Cons. Reg. Puglia. http://biblioteca.consiglio.puglia.it

Michele Fortunato
51 anni, coniugato è Responsabile del Servizio Relazioni Esterne e Stampa di Aeroporti di Puglia, di cui è dipendente dal 1985. Nella sua funzione cura gli aspetti relativi alla comunicazione aziendale e istituzionale. Dal 2003 è Direttore Responsabile di “Ali del Levante”, periodico di attualità, economia, opinioni e cultura edito da Aeroporti di Puglia S.p.A.
Nel triennio 1989 – 1991 ha collaborato con il quotidiano “Puglia” e ha fatto parte (novembre 1990 al febbraio 1993) del comitato di redazione del mensile “Follow Me” – distribuito in tutti gli aeroporti italiani – in qualità di Responsabile dell’inserto Puglia.
Ha fatto altresi parte del gruppo di lavoro Comunicazione di Assaeroporti – Associazione Confindustriale Gestori Aeroportuali Italiani. Attualmente è componente del Gruppo di Lavoro “Uffici Stampa” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Ufficio Stampa laboratorio di Comunicazione Istituzionale

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Centri Risorse per le Famiglie della Regione Puglia: confronto tra esperienze

Pubblicato : martedì, 5 febbraio 2013

La famiglia, le nuove sfide e le opportunità al centro di un incontro regionale a Foggia il 12 febbraio

Centri Risorse per le Famiglie della Regione Puglia: confronto tra esperienze, questo il titolo del Seminario promosso dall’Amministrazione Provinciale di Foggia che si terrà il prossimo 12 febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana”, sita in V.le Michelangelo, 1.
L’evento è organizzato dal Settore Bibliotecario, Museale e delle Politiche Sociali a due anni dall’inizio delle attività del Centro Risorse per le Famiglie della Capitanata.
I Centri Risorse per le Famiglie provinciali, in linea con le indicazioni operative e progettuali del “Piano di Azione per le famiglie di Puglia”, sono stati istituiti con lo scopo di promuovere e sostenere la genitorialità quale azione necessaria per far fronte ai momenti di difficoltà della vita e delle dinamiche familiari per garantire il benessere dei suoi membri.
In una logica di cambiamento, che vede la genitorialità oggi investita dalla complessità dei diversi aspetti della vita sociale e affettiva, le politiche familiari sono orientate a rispondere in maniera integrata ai bisogni di informazione, ascolto e consulenza, di cura, di conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Al seminario interverranno l’Assessora al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, il Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, l’Assessore alla Solidarietà e Politiche Sociali, Antonio Montanino e il Dirigente del settore Bibliotecario, Museale e delle Politiche Sociali, Franco Mercurio. Tra i relatori, i responsabili dei Centri Risorse per le Famiglie provinciali di Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, psicologi, avvocati, assistenti sociali e mediatori familiari.

INFO |
Segreteria organizzativa:
Dott.ssa Emiliana Cavicchia Pizzicola tel: 0881/791832- 0881/791827
Ufficio Stampa Centri Risorse per le Famiglie della Regione Puglia

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BARI – Elezioni e polemiche «La Puglia abbandonata con l’economia al collasso»

Pubblicato : lunedì, 4 febbraio 2013

Commissioni ferme e attività amministrativa e legislativa a singhiozzo. È piena campagna elettorale in vista delle urne di fine mese e in consiglio regionale, al netto di qualche spostamento legato alle candidature (l’ex Pdl Leonardo Di Gioia, in campo con la lista Monti, ha abbandonato gli scranni fittiani per iscriversi al gruppo Misto) non si muove una foglia. Quanto basta per risvegliare le accuse dell’opposizione su una seconda legislatura Vendola che scivola via – dicono – nell’immobilismo, in attesa delle decisione che il governatore assumerà un minuto dopo l’ufficializzazione dei dati delle Politiche.

Perché, a questo punto, un dato è certo. Nichi Vendola orienterà le sue scelte sulla base di come il suo partito (Sel) e la sua alleanza con il Pd di Bersani usciranno dalle urne. E, in caso di vittoria netta, quasi certamente opterà per Roma, vestendo i panni del leader della sinistra «radicale» in Parlamento e, forse, quello di ministro del nuovo governo Bersani; in caso di vittoria a metà (o, addirittura, nel caso in cui Sel non ce la facesse a superare il fatidico 4% nazionale per varcare la soglia delle Camere), assai probabile che resti a reggere il governo pugliese, in attesa di una ripresa del cammino e, forse, delle urne che si riapriranno nel 2014 per le Europee e le amministrative. Va giù pesante da tempo contro gli impegni nazionali del governatore, l’Udc.

«La Puglia è una Regione non governata e abbandonata al suo destino. La vicenda della Regionale 8 – dice il capogruppo Salvatore Negro – è solo uno degli esempi più eclatanti di tutto quello che non funziona su questo territorio, l’immagine reale di un Ente allo sbando a causa dell’assenza di un governo i cui esponenti si sono lasciati trascinare dall’onda del carrierismo politico, tradendo la fiducia ricevuta dai pugliesi due anni fa».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Regione Puglia – mette a disposizione 6,5 milioni per rendere i piccoli negozi più attrattivi nei centri storici e nelle vie cittadine a maggiore vocazione commerciale e turistica

Pubblicato : giovedì, 31 gennaio 2013

l bando predisposto dal servizio Attività economiche e Consumatori della Regione Puglia, vale più di 6 milioni e mezzo di euro e permette ai piccoli commercianti pugliesi di migliorare la propria attività o li aiuta ad aprirne una nuova.
L’intervento si rivolge ad un settore economico, il commercio, che conta da solo in tutta la regione 103.120 imprese attive, cioè il 30,6% delle aziende pugliesi di ogni settore.
Si tratta in assoluto del comparto economico più rilevante della Puglia ma allo stesso tempo di uno dei più danneggiati dalla crisi, particolarmente aggressiva nei confronti dei piccoli esercizi. Il bando che si chiama per intero “Interventi a favore delle Pmi nel settore del commercio” ha infatti una funzione fortemente anticiclica.
L’intensità di aiuto è praticamente inedita: si tratta del 70% delle spese ammissibili (l’ultimo bando per il commercio si fermava al 50%). Ogni commerciante potrà avere a propria disposizione fino a 25mila euro a fondo perduto, mentre per le associazioni di via o di strada la somma raddoppia a 50mila. In sostanza, per un investimento di circa 36mila euro, il commerciante ne riceverà 25mila dalla Regione.
Sulle proprie tasche peserebbe solo una spesa da 11mila euro. Non è l’unica novità: per la prima volta l’agevolazione è rivolta esclusivamente agli esercizi commerciali cosiddetti di vicinato, quindi piccoli e con sede nei centri storici e nelle zone della città a vocazione commerciale; per la prima volta l’attività commerciale può essere anche esclusivamente on-line, perché viene agevolato l’e-commerce; per la prima volta in un bando destinato al commercio l’accesso è esclusivamente telematico e richiede il possesso della PEC e della firma digitale sia per il commerciante che per i suoi fornitori.
Così potranno essere agevolati almeno 223 piccoli esercizi e 120 imprese associate per un totale di 343 esercizi, considerando che tutti chiedano il massimo contributo, cioè 25mila euro. Se la richiesta, come avviene spesso, si fermasse ad una somma inferiore, la platea dei beneficiari si allargherebbe ulteriormente.
Il bando pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale, è aperto dal 4 marzo al 4 aprile 2013. Chi arriva prima si aggiudica l’incentivo: la graduatoria sarà predisposta infatti sulla base dell’ordine cronologico di presentazione della domanda e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Interventi a favore delle PMI nel settore del commercio.
Premessa
Il bando tende a raggiungere le finalità di riqualificazione e rivitalizzazione del sistema distributivo con particolare riferimento ai centri storici e alle zone urbane a tradizionale vocazione commerciale ivi compresi i mercati su aree pubbliche quali centri commerciali naturali per il recupero e la valorizzazione dei mercati rionali e delle aree attrezzate per lo svolgimento di attività commerciali.
Il bando è coerente con i principi del programma attuativo regionale di cui alla DGR 2151/2008. Potranno, pertanto, essere utilizzate anche le risorse assegnate alla Regione Puglia ai sensi della delibera CIPE 100/98 come modificata dalla 125/2007.
RISORSE DISPONIBILI
€ 6.579.387,24 di cui € 1.000.000,00 riservati a interventi presentati da associazioni di via o strada;
SOGGETTI BENEFICIARI
a. esercizi di vicinato come classificati dall’art. 5 comma 3 lett. a) della L.R. 11/03;
b. pubblici esercizi che svolgono attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande autorizzati ai sensi della Legge 287/1991;
c. titolari di autorizzazione per punti vendita esclusivi di giornali e riviste rilasciata ai sensi della L. 416/81 e D. L.vo 170/2001;
d. Le Associazioni di via o di strada e consorzi costituiti tra imprese che esercitano l’attività commerciale al dettaglio nelle forme di cui ai precedenti punti a), b), c), e tra commercianti su aree pubbliche operanti nei mercati ed in possesso di autorizzazione su posteggio di cui all’articolo 5 della LR. 18/2001.
INIZIATIVE AGEVOLABILI
Nuovo impianto, ammodernamento, ampliamento, ristrutturazione e trasferimento
INTENSITA’ DELL’AIUTO
Nei limiti della Regola De Minimis e comunque
- nel limite massimo di Euro 25.000,00, pari al 700% sulle spese ammesse, per i programmi di investimento presentati da PMI del commercio;
- nel limite massimo di Euro 50.000,00, pari al 70% sulle spese ammesse, per i programmi di investimento presentati da associazioni di via o strada;
SPESE AMMISSIBILI
a. studi, progettazione, spese generali e acquisizione di servizi
b. Attrezzature mercatali mobili utilizzate per la vendita nelle aree mercatali che vengono spostate di volta in volta per progetti di associazione di via costituite tra operatori su aree pubbliche;
c. macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa, con esclusione di quelli relativi all’attività di rappresentanza;
d. mezzi mobili strettamente necessari alla gestione delle attività purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità locale oggetto delle agevolazioni; sono comunque esclusi i mezzi targati di trasporto per merci e/o persone, ivi compresi, pertanto, anche quelli per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
e. programmi informatici connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
f. opere murarie ed assimilate;
g. infrastrutture specifiche aziendali;
h. acquisto di sistemi di sicurezza antintrusione, antitaccheggio e antirapina, dotati di comprovabili requisiti di innovazione rispetto ai sistemi tradizionali;
i. spese specifiche riferite a progetti per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali;
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TEMPI DI REALIZZAZIONE
12 mesi dalla data di adozione della concessione provvisoria delle agevolazioni
MECCANISMI PROCEDURALI E DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di contributo deve essere redatta secondo lo schema pubblicato con il bando, ed i relativi allegati che devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematica pubblicata sul portale http://www.sistema.puglia.it nella sezione Bandi in corso – PMI Commercio e secondo le Linee Guida per l’utilizzo della procedura telematica disponibili nella stessa sezione
I soggetti interessati devono essere in possesso, pena la non ammissibilità della candidatura:
- di una casella di “posta elettronica certificata (PEC)” a essi intestata;
- di “firma elettronica digitale”, in corso di validità, del legale rappresentante (o suo procuratore ove previsto).
Chiarimenti circa l’utilizzo della procedura telematica possono essere richiesti al Centro Servizi attraverso il servizio Supporto Tecnico disponibile nella stessa sezione del portale.
I soggetti interessati dovranno, a conclusione della procedura telematica, inoltrare tramite PEC all’indirizzo: [email protected]
1) il modello di domanda generato automaticamente dal sistema che dovrà essere digitalmente sottoscritto dal legale rappresentate o dal suo delegato;
2) copia fotostatica del documento di identità del titolare o legale rappresentante dell’azienda in corso di validità;
3) copia digitale della documentazione inerente la domanda oppure le relative dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà rese ai sensi del DPR 445/2000 conformi ai contenuti riportati nel presente avviso.
4) copia digitale dei preventivi dettagliati nelle voci di spesa, debitamente sottoscritti con firma digitale dalla ditta fornitrice pena l’esclusione del preventivo.
GRADUATORIA
La graduatoria verrà predisposta sulla base dell’ordine cronologico (data ed ora dell’invio della PEC ) di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
A parità di ordine cronologico di data ed ora le richieste ammissibili verranno inserite nell’elenco dei progetti finanziabili sulla base del rispetto dei criteri sotto indicati che sono posti in ordine di prevalenza dal primo all’ultimo:
- interventi realizzati nei centri storici;
- imprese a prevalente gestione femminile;
- progetto di e- commerce;
- progetto che contribuisce alla diffusione dell’innovazione tecnologica e dei sistemi di sicurezza;
- progetto che contribuisce alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.
SCADENZA
La compilazione della domanda di ammissione al contributo dovrà essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del 4 marzo 2013 ed entro le ore 12.00 del 4 aprile 2013.
Il modulo di presentazione domanda, generato a seguito di completa e corretta compilazione on-line dovrà essere trasmesso entro le ore 14.00 del 4 aprile 2013.
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COPERTURA FINANZIARIA DEGLI IMPEGNI
Il soggetto richiedente dovrà, all’atto della presentazione della domanda, dichiarare di essere in grado di far fronte agli impegni finanziari connessi con la realizzazione, l’avviamento e la gestione dell’iniziativa proposta, e di possedere le risorse necessarie per realizzare la quota di investimenti non coperta dalle ed è obbligato ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
a. solo per le Associazioni di via: atto costitutivo e statuto dai quali si evinca la sussistenza dei requisiti di cui al precedente articolo 3;
b. libro soci aggiornato alla data della domanda;
c. iscrizione alla Camera di Commercio con riferimento all’attività ed al locale oggetto di agevolazione;
d. documento autorizzatorio per l’esercizio dell’attività commerciale o, per gli esercizi di vicinato, comunicazione o SCIA trasmessa al comune competente con relativo timbro del protocollo del comune ricevente. In caso di domanda presentata da Associazioni di via o strada il documento autorizzatorio per l’esercizio dell’attività commerciale o la comunicazione/SCIA deve essere trasmesso con riferimento a ciascuno degli esercizi commerciali associati;
e. per le domande concernenti i trasferimenti, ampliamenti e nuovi impianti riguardanti le imprese per le quali non risulta ancora rilasciata la relativa autorizzazione e il cui rilascio è subordinato a criteri di programmazione comunale, possesso di attestazione redatta dal competente Ufficio comunale che assicuri il rilascio del documento autorizzatorio ad investimento effettuato;
f. idonei titoli di proprietà, diritto reale di godimento, locazione, anche finanziaria, o comodato, anche nella forma di contratto preliminare di cui all’articolo 1351 del codice civile, attestanti che il soggetto richiedente ha la piena disponibilità degli immobili dell’unità locale ove viene realizzato il programma;
g. eventuale documentazione comunale attestante la localizzazione dell’intervento nel centro storico;
h. per le Associazioni di via presenza del verbale dell’organo dell’Associazione abilitato a deliberare la richiesta di agevolazioni a valere sul presente bando; dal verbale deve risultare la chiara esposizione dei dettagli operativi e finanziari del progetto e le modalità di copertura della spesa non agevolata; il verbale deve essere sottoscritto dal Presidente o Legale rappresentate dell’organo deliberante e dal Presidente del Collegio dei revisori, se tale organo è previsto dall’atto costitutivo o dallo statuto.
CAUSE DI ESCLUSIONE
a. la trasmissione delle domande al di fuori dei termini previsti di cui all’articolo 9, del presente bando, o mediante mezzi diversi da quello stabilito;
b. la trasmissione delle domande mediante mezzi o modalità diversi da quelli stabiliti dal precedente articolo 9;
c. l’apposizione sulla busta di spedizione di timbri manuali riferiti alla data ed ora di spedizione;
d. la mancata sottoscrizione del legale rappresentante o titolare sulla domanda di concessione con firma apposta nel rispetto del DPR 28/12/2000, n. 445;
e. la mancata utilizzazione del modello approvato con il presente Bando e/o l’assenza di parte dei dati in esso riportati;
f. la mancanza dei requisiti di cui all’art. 3 del presente Bando;
g. il fatto che il soggetto beneficiario si trovi in stato di liquidazione;
h. il mancato invio di uno o più documenti previsti dal bando e comunque la presentazione di istanze di accesso alle agevolazioni incomplete;
i. l’assenza di copia del documento di identità o la trasmissione di documento di identità non valido dei soggetti che sottoscrivono qualsiasi autocertificazione allegata alla domanda;
j. essere un’impresa sottoposta a procedure di liquidazione volontaria o concorsuali;
k. la presentazione di più domande da parte di uno stesso soggetto anche afferenti a progetti diversi;
l. la mancanza o l’incompletezza delle autocertificazioni previste dal bando;
m. l’assenza di documentazione riferita alla capacità di apporto di mezzi finanziari esenti dalle agevolazioni nella misura sufficiente alla piena copertura dell’investimento previsto;
n. la mancata presentazione del titolo di disponibilità della sede oggetto di investimento.
CAUSE DI REVOCA DELLE AGEVOLAZIONI
a. per la perdita dei requisiti di ammissibilità della domanda;
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b. qualora, per il medesimo programma di investimenti siano state richieste o concesse altre agevolazioni, ivi comprese quelle concernenti esenzioni o riduzioni di imposta, previste da altre normative statali, regionali e azioni comunitarie cofinanziate, fatti salvi i benefici finanziari disposti direttamente con atti dell’Unione Europea.
c. qualora vengano ceduti, alienati o distolti dall’uso previsto i beni materiali la cui acquisizione è stata oggetto dell’agevolazione prima di cinque anni dalla data di completamento del progetto;
d. qualora il soggetto beneficiario venga a trovarsi in stato di liquidazione coatta o volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o fallimento;
e. qualora il soggetto beneficiario si trovi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dagli Orientamenti Comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà;
f. qualora l’iniziativa non venga pagata ed ultimata così come risultante dai preventivi presentati entro dodici mesi dalla data dell’atto dirigenziale di concessione delle agevolazioni. Detti termini potranno essere eccezionalmente prorogati per una sola volta e per cause di forza maggiore, previa preventiva richiesta documentata, per non oltre tre mesi;
g. qualora il numero minimo di imprese commerciali associate aventi i requisiti previsti al precedente art. 3 si riduca ad un numero inferiore a sei;
h. qualora il programma finale realizzato entro dodici mesi dalla data dell’atto dirigenziale di concessione delle agevolazioni di cui al punto 9.1 del presente bando sia inferiore al 70% della spesa prevista;
i. qualora intervengano variazioni al programma non autorizzate preventivamente dalla Regione, Servizio Attività Economiche e Consumatori;
j. qualora vengano meno i requisiti e le condizioni di accesso previste dal bando;
k. qualora non vengano osservati nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro ed i contratti collettivi di lavoro;
l. qualora il progetto rendicontato presenti modifiche e variazioni, non preventivamente autorizzate, di qualsiasi natura (importi, tipologia delle spese, fornitori, etc) rispetto a quello approvato in sede di ammissione al contributo;
m. qualora in sede di rendicontazione vengano trasmesse fatture o pagamenti, inclusi i pagamenti a titolo di caparra, precedenti la data di presentazione della domanda;
n. qualora vengano gravemente violate specifiche norme settoriali ed anche appartenenti all’ordinamento comunitario.

Comunicato Stampa Foggiaweb

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BARI – Agricoltura, in sei punti le richieste della Puglia

Pubblicato : mercoledì, 30 gennaio 2013

LE RICHIESTE DELLA CIA
Stefàno: «Porteremo a Roma il nostro modello» – Dai contributi Inps alla lotta alla contraffazione

La Cia chiama, l’assessore all’Agricoltura risponde: non nelle vesti di componente della giunta regionale, piuttosto come uno dei candidati al Parlamento.

 
L’organizzazione agricola guidata da Antonio Barile ha sollecitato attenzione e impegno su sei questioni considerate cruciali: contributi Inps, lotta alla contraffazione, costi dell’energia, più acqua nei campi, semplificazione burocratica e ricambio generazionale.

 
L’assessore Dario Stefàno (candidato al Senato) ha promesso di sostenere le istanze della Cia con l’obiettivo di «esportare a Roma il modello Puglia».

 
Barile si è presentato ai cronisti affiancato da Stefàno, a segnalare l’intesa con l’assessore.
Ha premesso che le «sei domande» saranno rivolte «a tutte le forze politiche» e poi ha elencato le questioni che assillano l’agricoltura.

 

«Un settore — ha chiarito il presidente della Cia — che oggi rappresenta un elemento centrale dell’economia italiana.

 

E che, nello stesso tempo, è caratterizzato da una forte perdita di competitività: i redditi delle imprese sono calati del 25% negli ultimi dieci anni».

 

La prima richiesta che Barile rivolge alla politica è la necessità di abbassare il livello dei contributi previdenziali.
La Cia parla della necessità «di riportare nella media europea» i costi per l’Inps. In Italia — riepiloga Barile — le aliquote a carico del datore di lavoro sono pari al 35% del costo del lavoro; sono il 12% nel Regno Unito, il 16% nella Spagna, il 13% in Francia, lo 0,5% in Germania.

 

Secondo punto: «Non bisogna abbassare la guardia — dice il leader della Cia — nella lotta alla contraffazione alimentare per la tutela del “made in Italy”».
Vale soprattutto per l’olio extra vergine d’oliva, ma non solo.

Ed è una battaglia che serve a tutelare la legalità, gli agricoltori e anche i consumatori.

 

Occorre inoltre, siamo al terzo punto, abbassare i costi per l’energia elettrica e la benzina. La Cia chiede di ridurre il prezzo per la corrente e di «eliminare l’accisa sul carburante».

 

La quarta richiesta consiste nella predisposizione di un piano per far crescere la disponibilità di acqua nei campi: lo si può fare attraverso «il recupero delle risorse idriche oggi disperse».

 

Inoltre — è la quinta sollecitazione — occorre snellire i rapporti con la pubblica amministrazione.

«Oggi — dichiara Barile — una impresa agricola impegna cento giornate di lavoro all’anno per riempire le carte richieste dagli enti pubblici.
E il sistema paga 4 miliardi l’anno in adempimenti burocratici».

Infine, occorre un «ricambio generazionale».

 

«Non posso che condividere i temi presentati dalla Cia — ha replicato Stefàno — poiché rappresentano i punti strategici su cui abbiamo lavorato in Puglia: penso al ricambio generazionale che abbiamo avviato con gli strumenti a nostra disposizione (gli incentivi forniti dai fondi europei, ndr)».

 
Sulle altre questioni — come la sburocratizzazione e l’abbassamento del costo del lavoro — Stefàno ha fatto intendere che si tratta di competenze statali. «Da tempo — ha chiarito — abbiamo chiesto attenzione al governo centrale, ma invano.

Abbiamo lavorato con la difficoltà di non avere una politica agricola nazionale.
È una grave criticità che si aggiunge alla mancanza di una politica industriale.

Due elementi che, abbinati, hanno frenato ogni proposito di crescita nel Paese».
Per questa ragione, Stefàno ha concluso con la convinzione e l’auspicio che «il prossimo governo ponga fra le priorità della propria agenda la costruzione di una politica agricola nazionale».

Francesco Strippoli da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Editoriale|La Puglia inizia dall’Ofanto

Pubblicato : mercoledì, 30 gennaio 2013

L’unico assessore regionale della provincia di Foggia è del suo comune confinante con la Bat, Elena Gentile
di Cerignola, tra l’altro prossima a traslocare a Roma

Michelangelo Borrillo

C’è una parte della regione che non esiste per la Regione.

E al contrario di quanto avviene nel resto del mondo, anche in Italia, in Puglia l’area dimenticata non è il Sud ma la sua parte settentrionale, la Capitanata.
Per l’ente Regione la Puglia inizia sulle rive dell’Ofanto o giù di lì.

 

L’unico assessore regionale che proviene dalla provincia di Foggia è del suo comune confinante con la Bat, Elena Gentile di Cerignola, tra l’altro prossima a traslocare a Roma nel nuovo Parlamento.

 

A rappresentare gli oltre 100 chilometri lineari che separano l’Ofanto dal Saccione non c’è alcun componente di giunta (su 14 assessori).

 

E quando questa anomalia venne fatta notare a Nichi Vendola – tanto attento alla parità di genere, ma non, evidentemente, a quella di territorio – il governatore rispose che l’assessore di Foggia sarebbe stato lui.

 

Salvo ricredersi tempo dopo quando, visti gli scarsi risultati rinfacciatigli nella tutela degli interessi della Capitanata (non di più, ma al pari della Terra di Bari e di quella d’Otranto) accusò i foggiani di «foggianesimo». Insomma, a Foggia sanno solo lamentarsi. Probabilmente, invece, non sanno farlo abbastanza. Se è vero, come è vero, che nei primi 12 anni del terzo millennio sono molte di più le occasioni sottratte che le opportunità offerte alla provincia che (con o senza Bat) resta comunque la seconda più estesa d’Italia.

 
Quando si trattò di costruire in Puglia – «regnando» Raffaele Fitto – il cuore del nuovo Boeing 787 non venne indicato il già esistente stabilimento Alenia di Foggia (dove oggi si realizzano solo gli stabilizzatori di coda), ma le risorse pubbliche e i posti di lavoro vennero dirottati su Grottaglie su uno stabilimento da costruire ex novo; così come la pista da 3 mila metri dello scalo aeroportuale che, realizzata al contrario a Foggia (anche a Borgo Mezzanone) avrebbe permesso uno sviluppo turistico aeroportuale del Gargano che invece la Regione concentra solo su Bari e Salento (con la conseguenza che adesso il Governo ha escluso l’aeroporto civile di Foggia dalla lista degli scali di rilevanza nazionale).

 
Gargano, e qui comincia l’era Vendola, che non ha ricevuto un euro di aiuti dopo l’incendio di Peschici del 2007, che invece di essere promosso alla Bit di Milano venne etichettato dal governatore come regno di imprenditori mafiosi, che invece di essere promosso è completamente dimenticato nonostante resti comunque per presenze il top della regione.
Ultimo esempio la spedizione «promossa e sostenuta da Pugliapromozione» che ha ospitato televisioni giapponesi a Lecce e Gallipoli e prossimamente a Bari per promuovere il turismo pugliese.

 
E il Gargano?

Per fortuna che gli indiani di Bollywood lo hanno già scelto senza che a promuoverlo sia stato l’assessorato pugliese o i due cineporti (ovviamente a Bari e Lecce).

 
Così come fece il regista Sergio Rubini individuando nella stazione di San Marco in Lamis il luogo simbolo della campagna pugliese nel film «La stazione» che forse l’assessore regionale Guglielmo Minervini non ha visto perché nel bando per la rivalutazione di 11 stazioni pugliesi non ce n’è una della Capitanata.

 
La colpa principale, però, è dei politici foggiani, più intenti a scalare posizioni nei listini bloccati dei loro partiti che a tutelare il territorio che li elegge e che dovrebbero rappresentare.

di Michelangelo Borrillo da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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MANFREDONIA – Scatto in avanti del treno-tram che collegherà Foggia a Manfredonia

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

La tratta sarà trasferita da RFI alla Regione Puglia. La valutazione del sedime ferroviario sarà effettuata dall’Agenzia del Territorio.

Il treno Matteo Salvatore

E’ stato approvato questo pomeriggio l’accordo di programma fra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Puglia e RFI, per il trasferimento della linea ferroviaria che collega Foggia a Manfredonia.

 

Decisione, questa, che apre alla sperimentazione del progetto treno-tram.

La tecnologia che la regione intende sperimentare prevede un uso promiscuo della rete ferroviaria aperto sia alla circolazione di treni che di tram, che potranno entrare nel tessuto urbano lungo linee predefinite. Nel caso specifico della dorsale Lucera-Foggia-Manfredonia, prevista dal piano regionale dei trasporti, il treno-tram avrebbe una serie di ricadute positive.

 

 

Per l’assessore Minervini eliminerebbe l’effetto barriera creato dalla ferrovia all’interno di Manfredonia e contribuirebbe in maniera significativa al recupero e alla valorizzazione di importanti aree della città.
Creerebbe un collegamento diretto da Foggia al porto di Manfredonia per l’imbarco verso il Gargano, migliorerebbe l’accessibilità diretta da Lucera e Manfredonia verso alcuni dei poli più importanti del capoluogo, riducendo drasticamente la sovrapposizione con i servizi automobilistici e permetterebbe di recuperare risorse impegnate per le corse sostitutive automobilistiche destinandole, in parte, al potenziamento del trasporto pubblico locale su gomma verso altre aree meno servite. La valutazione del sedime ferroviario, necessaria per procedere al trasferimento, sarà effettuata dall’Agenzia del Territorio.

da Daunia News

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BARI -Caccia alle Tremiti, Legambiente: dal Comune nessun riguardo per territorio

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

Quella della caccia è l’ennesima boutade di amministratori che non hanno nessun riguardo verso il proprio territorio
. Non esiste alcuna norma che legittimi la delibera dell’Amministrazione comunale delle Isole Tremiti a fare quanto richiesto.
Chiediamo al presidente del Parco Nazionale del Gargano di intervenire per porre fine a una serie di comportamenti che ledono un territorio già troppo spesso compromesso e abbandonato alla negligenza di amministratori poco attenti».

Si esprimono così Antonio Nicoletti e Francesco Tarantini, rispettivamente responsabile nazionale delle Aree protette di Legambiente e presidente di Legambiente Puglia, in seguito alla richiesta del sindaco delle Isole Tremiti di istituire due riserve di caccia per i residenti di San Domino e San Nicola. Continua intanto la battaglia di Legambiente nel tentativo di porre un argine alle nuove istanze di trivellazioni alle Isole Tremiti.
Il prossimo 15 febbraio a Policoro si terrà la conferenza nazionale dal titolo “Uscire dal petrolio.
Fermare le nuove trivellazioni petrolifere e abrogare le leggi pro trivelle per uno sviluppo locale sostenibile” a cui parteciperà, fra gli altri, anche il presidente del Consiglio della Regione Puglia, Onofrio Introna.
da Teleradioerre.it

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Manfredonia – Ritardi mobilità in deroga, ex CdA “protesteranno fuori Regione”

Pubblicato : venerdì, 25 gennaio 2013

PROTESTERANNO “fuori la sede della Regione Puglia” gli ex lavoratori del Contratto d’Area di Manfredonia-Monte Sant’Angelo e Mattinata, beneficianti delle indennità per la mobilità in deroga, già ricevuti (22.01.2013,ndr) dal sindaco di Manfredonia, per chiedere un intervento che “favorisca la sottoscrizione dell’accordo per il 2013 ancora non raggiunto dalle parti sociali (Regione, Inps e Conferedali)”.

 

“Inizialmente, l’accordo doveva essere sottoscritto il 21 dicembre 2012 – come detto da un ex lavoratore a Stato – dopo è slittato al 27 dicembre, dunque l’8 gennaio, in seguito dall’8 gennaio al 25, dal 25 al 28 gennaio.

Lo Stato ha stanziato 1.700.000 euro ma con queste somme si riuscirà a finanziare le indennità solo per metà 2013. Sembra che ci stiano palleggiando per arrivare sotto le elezioni e dare lustro al candidato che riuscirà a risolvere la situazione”.

“Il sindaco Riccardi ci ha ricevuto e si è impegnato in prima persona per cercare di sostenerci nel nostro problema; ha chiamato il direttore dell’Inps per avere la lista di tutti coloro che sono in mobilità in deroga, ha chiamato anche il Prefetto di Foggia; presto ci sarà un tavolo istituzionale; nel frattempo ha inoltrato in tempo reale una circolare in Prefettura e si è messo in contatto con gli esponenti della Regione Puglia.

A Manfredonia ci sono 500 ex lavoratori che godono delle indennità per la mobilità in deroga e ricordiamo che non ci sono limiti per il percepimento delle stesse. In ogni modo, più che un sostegno al reddito speriamo di poter tornare a lavorare”.

 

Da quanto emerso, il sindaco di Manfredonia avrebbe inviato una lettera di sollecito al Ministero del Lavoro, all’Inps regionale, all’assessorato al ramo della Regione, al Prefetto di Foggia. I lavoratori, in attesa della sottoscrizione dell’accordo il 28 gennaio, si recheranno a Bari, “con un sit-in fuori la Regione, in segno di protesta”.

[email protected]

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Focus. Si ricorda che la Regione Puglia ha fornito chiarimenti in ordine all’accordo transitorio sottoscritto insieme alle parti sociali l’8/1/2013 in ordine alla mobilità in deroga 2012. Nell’accordo, infatti, si prevede la scadenza del 31/1/2013 come termine ultimo per la presentazione delle domande di mobilità in deroga 2012. E’ stato ora chiarito che questo non rappresenta sanatoria e che chi non ha presentato a suo tempo la domanda per il 2012, è definitivamente decaduto”.

 

“Sono, pertanto, ammessi a presentare tale istanza solo i lavoratori che hanno cessato dal 30/11/2012 al 31/12/2012 la loro attività lavorativa e che non hanno ancora presentato domanda di mobilità in deroga. Questi avranno tempo solo entro e non oltre il 31/1/2013.
Nella stessa nota, si aggiunge che non sono stati prorogati gli sgravi di cui alla legge 236/1993 per cui non si procederà a nuove iscrizioni nelle liste di mobilità senza indennità”.
da Stato Quotidiano

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Tutela del paesaggio in Puglia autorizzazioni on line

Pubblicato : venerdì, 25 gennaio 2013

Avviso ai Comuni e alle Province cui è stata conferita la delega per i pareri paesaggistici.

 

Dal 1° gennaio (quindi ormai da una ventina di giorni) le pratiche possono essere gestite interamente online attraverso la sezione dedicata cui si accede dall’indirizzo www.sit.puglia.it.
Un’informazione di ser vizio che l’assessore regionale all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, si augura arrivi a più enti locali possibile.
L’intento è infatti realizzare «un taglio vero alla spesa pubblica, perché anche la carta utilizzata per le pratiche autorizzative e il tempo perso per completare gli iter hanno un loro valore economico».

Il sistema, di facile accesso e di facile utilizzo, consentirà di poter seguire passo per passo l’iter della pratica. «Una vera e propria rivoluzione – dicono all’unisono con la Barbanente anche l’architetto Salvatore Buonomo, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta – Andria – Trani e Foggia e Gregorio Angelini, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia – che semplifica la vita a decine di migliaia di persone. Il procedimento elettronico, infatti, garantisce la possibilità di risparmiare sui tempi di trasmissione delle pratiche e si caratterizza per una maggiore trasparenza del procedimento stesso».

 

GIUSEPPE ARMENISE da La Gazzetta del Mezzogiorno

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MANFREDONIA – Sito ex Enichem: preoccupa la bonifica

Pubblicato : giovedì, 24 gennaio 2013

Il sindaco Riccardi scrive al Ministero dell’ambiente e agli enti interessati

 

La bonifica del sito ex Enichem preoccupa il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardo. In una lettera inviata al Ministero dell’ambiente e tutela del territorio, alla Syndial appaltatrice delle opere di bonifica, all’Ispra, all’Arpa di Bari e di Foggia, alla Provincia di Foggia, alla Regione Puglia e al Comune di Monte Sant’Angelo competente per giurisdizione sul sito ex Enichem ricadente nel territorio comunale, il primo cittadino di Manfredonia lamenta la mancanza di dati circostanziati sull’andamento dei lavori. Riccardi ha invitato la Syndial a fornire informazioni chiare ed interpretabili sullo stato della bonifica e gli enti preposti al controllo di esprimersi in proposito.

 
da Daunia News

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Foggia – Quando il nuovo direttore sanitario dei Riuniti”

Pubblicato : giovedì, 24 gennaio 2013

Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia (archivio STATO, fonte image N.Saracino)

“A due mesi dalle dimissioni del dott. Deni Aldo Procaccini dalla carica di direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Foggia, dalla Regione Puglia tutto tace.
Il secondo policlinico del territorio pugliese è ancora alle prese con una situazione precaria nella attività sanitaria.

 

A ciò si aggiunge il fatto che il direttore generale Tommaso Moretti è in scadenza di mandato, situazione quest’ultima che crea all’interno dell’azienda ospedaliera foggiana una confusione gestionale che va ad aggiungersi alle annose carenze di personale tecnico-amministrativo e sanitario”.

“L’Amministrazione regionale, però, sembra essere più interessata alla prossima campagna elettorale, che all’assicurare un nuovo management al nosocomio foggiano.

 
Pur riconoscendo il dottor Antonio Battista, già direttore medico di presidio degli Ospedali Riuniti di Foggia, quale naturale ed autorevole successore del dott. Procaccini, l’azienda ha urgente necessità di un nuovo direttore sanitario.

 

 

Tale figura indispensabile concorre, nell’ambito della disponibilità di risorse aziendali, alla definizione delle priorità rispetto ai bisogni di salute della comunità ed all’attuazione di percorsi clinico assistenziali efficaci ed appropriati per il perseguimento degli obiettivi di politica sanitaria.

 
E’ necessario, senza ulteriore indugio, che al più presto la Regione Puglia stabilisca la rosa di nomi per il nuovo direttore generale a cui secondo l’articolo 3, del Decreto legislativo n° 502 del 30 dicembre 1992, sono riservati tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza dell’azienda e che disciplina l’organizzazione e il funzionamento dell’ente”. E’ quanto chiedono i referenti dell’associazione L’Alternativa chiede alla Regione.

 
da Stato Quotidiano

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Bari – Riduzione ore sostegno, accolti 43 ricorsi per alunni

Pubblicato : martedì, 22 gennaio 2013

Scuola (st – Foto Donzelli, archivio@)

RIDUZIONE ore di sostegno: accolto il ricorso di 43 privati (fra genitori dei minori ed esercenti la potestà genitoriale) contro il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari – per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, di note “mai notificate”, con la quale degli istituti scolastici avevano disposto l’assegnazione ridotta delle ore di sostegno.

Fra le scuole di Manfredonia: il liceo Scientifico Galilei Galilei e e l’istituto Tecnico Commerciale Statale “G. Toniolo.
da Stato Quotidiano

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Introna al Senato “una candidattura di servizio”

Pubblicato : domenica, 20 gennaio 2013

“La mia è una candidatura di servizio in un progetto nel quale continuo a credere”. Così Onofrio Introna ha motivato la sua candidatura al Senato in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Pino Lonigro in rappresentanza dei Socialisti Dauni, Nicola Fratoianni e la segretaria regionale di SeL Annalisa Pannarale. “Credo fermamente che entrando nel Parlamento italiano,
SeL potrà offrire quelle risposte che il Paese aspetta da tempo: lavoro, famiglia, sviluppo sociale, ambiente, qualità della vita, ricerca e innovazione, programmi per una società che come in tutta Europa è invecchiata e, ancora, diritti civili e parità di genere”.“Inoltre, l’assenza dei Socialisti nelle liste del Centrosinistra pugliese mi ha indotto a scendere in campo perché non può mancare la cultura riformista nel dibattitto politico, tanto più se si guarda al Socialismo Europeo.
Non è un caso, infatti, che i messaggi di Vendola e con lui di SeL siano sempre più forti e convinti nella prospettiva di una prossima adesione al Partito del Socialismo Europeo”.
“Per i Socialisti questa è una buona notizia ed una forte motivazione a sostenere Nichi”, ha fatto eco Pino Lonigro (Socialisti Dauni).
Quanto alle Primarie, “queste sono uno straordinario strumento di democrazia, ma per il futuro è bene che siano disciplinate”.
In ogni caso, conclude Onofrio Introna, “non è più tempo di indugi e di politiche prive di legittimazione popolare”.A nome di Sel Annalisa Pannarale ha apprezzato l’impegno dei Socialisti , perché è nella cultura del Socialismo riformista la costruzione di un moderno soggetto di sinistra che possa portare al cambiamento.
Agenzia 2000

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BARI – Ecco la nuova mappa delle scuole di Puglia

Pubblicato : sabato, 19 gennaio 2013

Via libera dalla giunta regionale al piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2013-2014. Ci sono ancora una trentina di istituti che, per uan serie di motivi legati alle caratteristiche del territorio, restano sottodimensionati rispetto allo standard previsto dalle legge nazionale. Infatti, dopo la battaglia condotta l’anno scorso a colpi di ricorsi alla Corte costituzionale, è rimasto il divieto di conferire autonomia ad istituti con meno 600 iscritti (400 se nelle zone montane).

La scelta del governo regionale, su proposta dell’assessore Alba Sasso, ruota intorno alla prospettiva che giovedì prossimo, nella seduta della Conferenza Stato-Regioni, ci sia spazio per rendere meno restrittivo il paletto dei 600 alunni, rimodulando il parametro in base non già ad un solo valore assoluto, ma ad una media di 900 alunni su base regionale. Intanto che questo si realizzi, la regione ha inteso comunque approntare ( e approvare) un piano che consenta da un lato «un assetto gestibile – ha commentato lo stesso assessore – dall’altro un servizio di qualità agli studenti».

In larga parte, il piano di dimensionamento ricalca quello già in vigore per lo scorso anno scolastico. Le autonomie concesse dal governo sono in totale 704. La Puglia ne ha 702.

Il che vuol dire che al momento c’è un sottodimensionamento del sistema. A queste autonomie (si tratta sostanzialmente di scuole che hanno un proprio dirigente scolastico e un proprio autonomo dirigente amministrativo) si aggiungono 15 Cpia (Centri d’istruzione per gli adulti), che ricalcano il modello delle vecchie scuole serali, ma con programmi e orari rimodellati.
Già lo scorso anno ce n’erano 4 per la provincia di Bari, 2 per la provincia Bat, 1 per la provincia di Brindisi, 2 per quelle di Lecce e Foggia, tre per quella di Taranto. Quest’ anno se ne aggiunge un’altra per Lecce. I Cpia riserveranno un occhio particolare ai cittadini stranieri che potranno accedere a corsi specifici per imparare la lingua italiana.

Giuseppe Armenise da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Bari – Ristrutturazione vigneti, pronto il bando regionale

Pubblicato : giovedì, 17 gennaio 2013

TEMPO sino al 30 gennaio prossimo per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione vigneti di uve da vino.

puglia_vigneti (photo_by_terremobili)

Il provvedimento sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di domani 17 gennaio 2013. I viticoltori interessati potranno partecipare all’avviso presentando specifica domanda di aiuto per via telematica attraverso il portale SIAN.

Lo rende noto l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia.

I soggetti delegati alla compilazione delle domande di aiuto devono richiedere, con apposito modulo, l’autorizzazione all’accesso nel portale SIAN. Le modalità di presentazione delle domande sono stabilite da AGEA con circolare n. 40 del 30 ottobre 2012.
La domanda cartacea, completa della documentazione richiesta, deve pervenire in plico chiuso alla Regione Puglia – Ufficio Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio, entro le ore 12,00 del giorno 6 febbraio 2013.
L’erogazione dei benefici da parte dell’Organismo Pagatore AGEA sarà attuata secondo la posizione assunta in una specifica graduatoria regionale fino all’esaurimento dei fondi assegnati dal Ministero alla Puglia.
da Stato Quotidiano

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Regione Puglia: nuovo servizio di “Radiologia Domiciliare” in Capitanata.

Pubblicato : domenica, 13 gennaio 2013

Il 2013 inizia con una bella novità nel campo della radiologia innovativa: è nato un nuovo Servizio di Radiologia digitale a domicilio in Provincia di Foggia.

 

Tale servizio è rivolto a tutti coloro che, per diversi motivi, hanno bisogno di effettuare radiografie ed ecografie rimanendo comodamente a casa propria.

 

Per i pazienti, i vantaggi di un progetto simile sono di diverso tipo: – sanitario: l’ospedalizzazione sottopone il malato a possibili contagi, sbalzi di temperatura, movimentazioni dolorose, attese, ecc… – sociale: a volte il trasporto di malati particolarmente complessi costa alla società più della prestazione, sottraendo mezzi e strutture a casi più gravi. – relazionale ed umano: le persone stanno sicuramente meglio nella tranquillità della loro casa e in compagnia dei propri cari.

In tale sede la relazione malato-professionista è enormemente favorita. – economico: è possibile che per il trasporto debbano essere coinvolti uno o più familiari della persona, con possibile perdita di giornate lavorative.

 

La consegna dell’immagine radiologica digitale è immediata e il referto è rilasciato entro 48 ore. Il servizio è attivo anche domenica e festivi.

Oltre che al domicilio del paziente, è possibile eseguire radiografie anche in strutture non ospedaliere o ambulatoriali.

Ufficio Stampa Regione Puglia:

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IL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA RICONOSCE LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE PER LA SICCITA’ DELL’ESTATE 2012 IN PUGLIA

Pubblicato : venerdì, 11 gennaio 2013

Riconosciuta da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi che hanno arrecato gravi danni all’agricoltura e all’agroalimentare pugliese.

In particolare saranno attivati dal Ministero gli interventi compensativi – ex Fondo di Solidarietà nazionale – a beneficio delle imprese agricole che hanno subito gravi danni alle produzioni a causa della pesante siccità che si è abbattuta su tutte le provincie pugliesi nel periodo dal 1° marzo 2012 al 31 agosto 2012.

“La prolungata siccità dell’estate 2012 – dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – ha letteralmente vanificato gli investimenti avviati per l’annata agraria di ortaggi e frutta e colpendo duramente il comparto zootecnico. Determinanti il pressing dell’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, e del lavoro svolto dal Direttore d’Area, Gabirle Pagliardini, per dare seguito alla emissione del decreto di declaratoria per la delimitazione dell’intero territorio regionale colpito dagli eventi calamitosi”.

“Non appena il Decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – le imprese agricole potranno rivolgersi agli uffici della Coldiretti per la modulistica utile alla richiesta d’indennizzo.
La siccità 2012, oltre a determinare una forte ridimensionamento delle riserve idriche negli invasi e a provocare un forte abbattimento del reddito delle imprese agricole ha determinato un’elevata perdita di economia indotta, con una diminuzione secca delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura, ma anche una decisa contrazione della spesa a monte e a valle del settore primario”.
Comunicato Stampa Coldiretti Puglia

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Provincia di Foggia – Sisma 2002, nuova proroga della Regione – La ricostruzione rimane ai Comuni

Pubblicato : giovedì, 3 gennaio 2013

La Puglia stanza fondi per 750mila euro: buona notizia per le comunità del Foggiano colpite dal terremoto

Il terremoto 2002

Buona notizia per la ricostruzione post-sisma per i Comuni del Foggiano colpiti dal terremoto del 2002. La Regione Puglia ha, infatti, approvato la proroga al 2013 con la quale i Comuni potranno continuare ad occuparsi direttamente della ricostruzione.
Per poter permettere agli enti locali di avvalersi ancora del supporto dei tecnici sono stati stanziati fondi per un importo pari a 750mila euro. Grazie a questo provvedimento i Comuni di Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Pietramontecorvino e Celenza Valfortore potranno continuare il lavoro di messa in sicurezza delle abitazioni danneggiate dal terremoto dell’ottobre del 2002 per tutto l’anno in corso.
Nello scorso mese di settembre è stata approvata, invece, la legge regionale per la ricostruzione post-sisma per i comuni della Capitanata.
Il nuovo dispositivo si è era reso necessario perché il Governo Monti non aveva autorizzato la proroga dello stato di emergenza.
La situazione dei Comuni pugliesi, però, è ancora difficile. Oggi sono ancora migliaia le abitazioni da aggiustare, diversi i cantieri ancora aperti ed i soldi per i mancati incassi tributari sono ancora da riscuotere.
A Carlantino, così come negli altri comuni, la ricostruzione procede lentamente tanto che sono ancora da sistemare tutte le abitazioni di «classe C», ben 18. Per il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio, la vera emergenza restano le case danneggiate che rischiano di crollare.
Per intervenire in tale direzione, servono fondi straordinari perché le casse dei Comuni sono desolatamente vuote. I tetti stanno crollando e questo causerà problemi anche alle abitazioni confinanti che subiranno infiltrazioni d’acqua.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Redditi, consiglieri «ricchi». Due costruttori sono ultimi

Pubblicato : mercoledì, 2 gennaio 2013

LA CLASSIFICA IN CONSIGLIO
Primeggia l’avvocato Chiarelli. De Gennaro ed Epifani solo 56 e 57 mila euro.

Molti non hanno risposto

La classifica dei redditi

Il «Paperone» di Puglia: Chierelli

Il «Paperone» di Puglia: Chierelli

Il più ricco è Gianfranco Chiarelli, avvocato di Martina Franca e consigliere del Pdl (403 mila euro di reddito annuo).

La più povera è Maria Campese, insegnante barlettana, assessora regionale dal 2010 (4.353 euro di imponibile, quando non era ancora in carica).

In mezzo tutti gli altri, una settantina di posizioni. Sono stati pubblicati qualche settimana fa dal bollettino ufficiale della Regione (Burp, numero 173) i redditi dei consiglieri e degli assessori regionali.

Sono quelli relativi al 2009, gli ultimi disponibili, visto che la pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale è sempre abbastanza complessa. Occorre che ciascun eletto depositi la propria dichiarazione fiscale agli uffici e questi provvedano a farla pubblicare sul Burp.

 

Con le nuove norme — in vigore da martedì — la situazione diventa più accessibile a tutti: il reddito e il patrimonio di ciascun eletto dovranno essere visibili on-line sul sito web del Consiglio regionale (come prescrive la legge regionale approvata per ridurre le indennità e abolire i vitalizi, secondo le indicazioni del governo).

A guardare la classifica si scopre che la categoria che se la passa peggio è quella degli imprenditori. I costruttori Gerardo De Gennaro (barese) e Giovanni Epifani (brindisino), entrambi Pd, dichiarano rispettivamente 56 mila e 57 mila euro per il 2009 (quando non erano ancora in carica).

Il loro collega imprenditore Giovanni Alfarano (barlettano, Pdl) ne ha incassati 27 mila.

Va un po’ meglio per il leccese pdl Roberto Marti (quasi 63 mila) e il brindisino vendoliano Giovanni Brigante (50 mila). I consiglieri e assessori regionali in carica nel 2009 viaggiano tra i 120 e 195 mila euro (Barbanente, Buccoliero, Cassano, Congedo, Damone, De Leonardis, Gentile, Godelli, Introna, Loizzo, Lonigro, Losappio, Lospinuso, Maniglio, Marmo, Minervini, Ognissanti, Palese, Pelillo, Pentassuglia, Romano, Sasso, Surico, Tarquinio, Ventricelli, Zullo).

Una discreta pattuglia non ha presentato la dichiarazione: Francesco De Biasi e Salvatore Greco (Puglia prima di tutto), Antonio Decaro, Dino Marino e Ruggiero Mennea (Pd), Giacomo Olivieri (Moderati), Arcangelo Sannicandro e Dario Stefàno (vendoliani).

Non risulta sul bollettino la pagina relativa al reddito (forse per un errore nella pubblicazione) per Andrea Caroppo (Ppdt), Giuseppe Longo (Udc), Donato Pellegrino (Psi). Ai primi posti nella classifica (secondo le dichiarazioni presentate) si collocano il già citato Chiarelli, l’imprenditore barese Nicola Canonico (Moderati, quasi 227mila euro), Cecchino Damone (Ppdt, 195.631), l’avvocata Marida Dentamaro (Pd, 195.584, non in carica nel 2009).

Chiudono in basso — oltre la Campese — i giovani Toni Matarrelli (vendoliano, 5.278 euro) e Domenico Lanzillotta (Pdl, 4.865 euro annui). Nessuno di loro era in carica nel 2009.

Per il governatore Nichi Vendola la dichiarazione è di 173.543 euro.

Una larga parte dei quali, come è noto, viene trasferita nelle casse di Sel, il partito di cui Vendola è fondatore e presidente.

Il consigliere Davide Bellomo, invece, ha presentato la documentazione, ma non è stata ancora inserita nel bollettino.

Francesco Strippoli da Corriere Mezzogiorno

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FOGGIA – Convocazione conferenza stampa – Accordo per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti – Sindaco

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

Il sindaco Gianni Mongelli convoca una conferenza stampa per l’illustrazione dei contenuti dell’accordo sottoscritto questa sera, presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia, tra Comune, Amiu SpA e Organizzazioni sindacali di Amica e Daunia Ambiente per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella città di Foggia.
L’incontro con i giornalisti e’ in programma domani, 28 dicembre, alle ore 10.00, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città.
Sarà presente anche l’assessore regionale al Lavoro emWelfare Elena Gentile.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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Una marcia in più per la ricostruzione nei Monti Dauni: i sindaci rimgraziano

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

Disposta la proroga a tutto il 2013 del periodo entro il quale le amministrazioni dei comuni colpiti dal sisma del 2002 potranno continuare ad occuparsi in maniera diretta delle opere di rifacimento

L’opera di ricostruzione nei Comuni della Capitanata colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002 potrà proseguire con più speditezza e con maggior sostegno da parte della Regione Puglia grazie a un emendamento del consigliere regionale Leonardo Di Gioia fatto proprio dal Consiglio regionale in sede di approvazione del bilancio 2013.

“E’ un segnale importante, testimonianza di una vicinanza reale alle comunità danneggiate e al delicato lavoro portato avanti dalle amministrazioni locali”.
In un comunicato stampa il consigliere Di Gioia esprime la propria soddisfazione per l’approvazione – avvenuta all’unanimità – dell’emendamento da parte del Consiglio regionale.

L’emendamento-Di Gioia dispone la proroga a tutto il 2013 del periodo entro il quale le amministrazioni dei comuni colpiti dal sisma del 2002 potranno continuare ad occuparsi in maniera diretta delle opere di ricostruzione, con la titolarità del completamento degli interventi di ricostruzione dell’edilizia pubblica e privata, in attuazione della Legge regionale approvata il 25 settembre scorso.

“Attraverso questo emendamento – spiega il consigliere regionale – i Comuni avranno la possibilità di avvalersi anche per il 2013 del supporto dei tecnici che sino ad oggi si sono occupati degli interventi di ricostruzione, con particolare riferimento all’edilizia privata.
A questo proposito è stata stanziata una somma pari a 750mila euro destinata per l’appunto a questa spesa, che si aggiunge così a quelle trasferite attraverso la delibera del Cipe del 3 agosto 2012″.
da Il Quotidiano di Foggia

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Condannati Frisullo e Tarantini l’ex vicepresidente farà appello

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Al numero due della Regione Puglia è stata inflitta una pena di due anni e 8 mesi: era stato arrestato il 18 marzo del 2010.

Condannati Frisullo e Tarantini l'ex vicepresidente farà appelloSi tratta anche del primo verdetto a carico del faccendiere vicino a Berlusconi per i suoi rapporti col mondo politico e sanitario pugliese.

Tutto ruota intorno all’imprenditore barese: suo fratello Claudio è stato rinviato a giudizio.

Un vicepresidente della Regione.

Un imprenditore spregiudicato, suo fratello e qualche manager della Asl pronto a indirizzare le gare d’appalto.

E’ questa l’associazione a delinquere che negli anni scorsi avrebbe gestito la sanità pugliese: il gup Alessandra Piliego ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione, infatti, l’ex vice presidente della giunta, Sandro Frisullo (Pd) e a quattro anni e tre mesi l’imprenditore Gianpaolo Tarantini. Secondo l’accusa, Frisullo avrebbe fatto sponda negli uffici regionali per favorire Tarantini.

La Procura sosteneva, sulla base delle dichiarazioni di Gianpi, che in cambio Frisullo avesse ricevuto uno stipendio e le notti con escort ma per l’accusa di corruzione il politico è stato assolto.
Per capire qualcosa di più bisognerà quindi aspettare le motivazioni: questa è la prima sentenza che arriva sulle dodici inchieste sulla sanità pugliese condotte dalla procura di Bari fino a oggi.

Ed è anche il primo banco di prova sulla credibilità di Tarantini.

Sulle dichiarazioni dell’imprenditore si basano gran parte delle accuse.

Ed è vero che è caduto il reato di corruzione, ma il giudce sembra comunque aver tenuto in piedi l’impianto accusatorio.

Sia Tarantini sia Frisullo oltre che dalla corruzione sono stati assolti dal millantato credito perchè il fatto non sussistè.
La differenza di pena decisa dal gup Piliego per i due imputati, accusati degli stessi reati, dipende dal fatto che solo all’ex vicepresidente della Regione Puglia il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.
Tarantini è stato inoltre interdetto per cinque anni.

L’ex primario di neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, è stato invece assolto da tutti i reati a lui contestati: dalla corruzione “perchè il fatto non sussiste”, e dalla turbativa d’asta “per non aver commesso il fatto”.

Nella stessa udienza sono stati rinviati a giudizio Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, comincerà il 7 marzo 2013 dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari.

Soddisfazione dei due pm che hanno condotto le indagini, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia, che però non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

“Le sentenze si impugnano, non si commentano. Siccome questa sentenza è difficile da interpretare aspettiamo le motivazioni” ha detto invece l’avvocato di Frisullo, Michele Laforgia. “Prendiamo atto di un dispositivo che, a fronte di una condanna – ha continuato – esclude la responsabilità per una serie di capi d’imputazione su cui l’accusa ha fondato in tutti questi anni le contestazioni nei confronti del presidente Frisullo e lo condanna ad una pena che è molto più bassa di quella che ha originato tutto questo processo e che ha determinato una richiesta della pubblica accusa in sede di giudizio abbreviato di ben sei anni”. “Per tutto il resto – ha concluso- aspettiamo la sentenza e l’appello”

Prima della lettura della sentenza, lo stesso Frisullo aveva chiesto di fare alcune dichiarazioni spontanee.

“Nella mia non breve attività politica ed istituzionale – aveva detto l’ex braccio destro di Nichi Vendola – non ho mai preso denaro per favorire qualcuno”. Ha quindi affermato che il suo onore è stato “infangato e calpestato, gettato nel tritacarne con un’accusa che non lasciava scampo: aver intascato tangenti”. Al giudice ha infine chiesto “un atto di riparazione a questa ingiustizia e anche un atto di riparazione per la stessa giustizia”.

ESCORT E REGALI: LE ACCUSE A FRISULLO

Per Frisullo la Procura di Bari aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Chiesti 4 anni di reclusione per Tarantini e 2 anni e 8 mesi per Montinaro.

Nessuna richiesta di riti alternativi dagli altri due imputati, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce.

Per loro il gup deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dai pm Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia.

Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito.

Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

L’ARRESTO DI FRISULLO

“Io – aveva detto ancora Frisullo al giudice – sono sempre stato dall’altra parte della barricata: ho combattuto, da politico e da uomo delle istituzioni, collaborando lealmente con la magistratura e le forze dell’ordine, l’illegalità, la criminalità organizzata, l’affarismo e il mercimonio delle istituzioni.

Per questo respingo con tutte le mie forze la raffigurazione deformata che si fa della mia personalità, dal “buco della serratura” delle dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini, tratteggiandomi come un delinquente che ha approfittato del suo ruolo pubblico per le proprie convenienze e a fini di arricchimento personale”.

Ripercorrendo la sua vita politica fin dal 1975 e le vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto all’epoca in cui era vicepresidente della Regione Puglia, Frisullo aveva detto di sentire “ancora la prostrazione e l’umiliazione subita per una detenzione che mi ha ferito il corpo e l’anima”.

Tutto accadde il 18 marzo 2010, il giorno dell’arresto di Frisullo, e oggi, 24 dicembre 2012, la data del verdetto. Sono passati più di due anni e mezzo.

L’inchiesta dei magistrati della procura di Bari venne alla luce nel 2010, con la richiesta di arresto per l’allora numero due della Regione Puglia, ma parte dal 2007.

È agli anni che vanno dal 2007 al 2009, infatti, che si riferiscono le accuse formulate dai pm inquirenti, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia. Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le società della famiglia Tarantini nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.

Tarantini – sostiene l’accusa – ha versato a Frisullo 12mila euro al mese per undici mesi (da gennaio a novembre 2008), 50mila euro in una circostanza, ha acquistato per il politico costosi capi d’abbigliamento, buoni benzina, gli ha fatto regali di vario genere e pagato le prestazioni sessuali delle prostitute Maria Teresa De Nicolò, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, oltre a fornirgli un’autovettura e un autista e il servizio di pulizia settimanale di un appartamento che Frisullo utilizzava.

Sulla base di queste contestazioni la procura di Bari chiede e ottiene gli arresti per l’ex vicepresidente della giunta.

È il 18 marzo 2010. Frisullo viene condotto in carcere dove rimane per tre settimane.

L’8 aprile 2010, su disposizione del tribunale del Riesame, ottiene gli arresti domiciliari fino al 17 luglio 2010, data dalla quale ritorna in libertà.

Le indagini vanno avanti per più di un anno: i pm, infatti, ad aprile 2011 chiedono una proroga per “stabilire il ruolo dell’indagato e la portata delle sue azioni criminali”.

Protestano gli avvocati della difesa.

A distanza di due anni dall’avvio delle indagini e con l’arresto eseguito dieci giorni prima delle elezioni per carattere di urgenza, scrivono i legali di Frisullo in una missiva, perché i pm chiedono altri sei mesi?

Il 10 giugno 2011 arriva l’avviso di chiusura delle indagini.

Le accuse definitive sono messe nero su bianco. Gli imprenditori Gianpaolo e Claudio Tarantini, l’ex vice presidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo e l’ex direttore amministrativo della Asl di Lecce Vincenzo Valente avrebbero messo in piedi una vera e propria associazione per delinquere finalizzata ai reati contro la pubblica amministrazione: avrebbero pilotato gare d’appalto e trattative d’acquisto di attrezzature dell’azienda sanitaria salentina, ognuno con il proprio ruolo.

Frisullo sfruttando il suo peso politico, Tarantini fornendo regali e favori, Valente approvando le delibere.

Altra tappa il 20 novembre 2011.

Arriva la richiesta di rinvio a giudizio: il processo può finalmente cominciare.

La prima udienza si svolge il 5 marzo 2012 davanti al gup del tribunale Alessandra Piliego con la costituzione di parte civile della Regione Puglia. L’ex vicepresidente chiede di essere processato con rito abbreviato.

I suoi legali chiedono la trascrizione di 80 intercettazioni da acquisire agli atti del processo.

Si tratta di conversazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che tra luglio 2008 e marzo 2009 i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini avrebbero attraversato una situazione economica gravissima tanto da non avere neppure i soldi per fare la spesa quotidiana, figurarsi per pagare tangenti a Frisullo.

Questa è la tesi della difesa condotta dall’avvocato Michele Laforgia.

Il giorno della vigilia di Natale 2012, dopo 33 mesi dall’arresto di Frisullo, la sentenza.

GIULIANO FOSCHINI E FRANCESCA RUSSI da Repubblica

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Sanità Puglia, condannati Tarantini e l’ex vicepresidente Frisullo

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Quattro anni e 3 mesi al primo, due anni e 8 mesi al secondo.

 

Per i giudici hanno commesso anche i reati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
L’ex vicepresidente del Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo, è stato condannato a due anni e 8 mesi con rito abbreviato.

Lo ha deciso il gup di Bari che ha condannato anche l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a 4 anni e 3 mesi.

La sentenza riguarda una delle inchieste sulla gestione della sanità in Puglia.

Condannati Tarantini e Frisullo.

Il gup di Bari Alessandra Piliego, al termine del processo con rito abbreviato, ha invece assolto l’ex primario di Neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, per il quale la pubblica accusa aveva chiesto la condanna a due anni e 8 mesi di reclusione.

Per Frisullo la procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione; di quattro anni richiesta di pena per Tarantini.

Associazione per delinquere.

Sandro Frisullo, e Tarantini sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di associazione per delinquere, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Sono invece stati assolti dal millantato credito e dalla corruzione ‘perchè il fatto non sussista’.

La differenza di pena decisa dal gup di Bari Alessandra Piliego per i due imputati (2 anni e otto mesi per Frisullo, 4 anni e tre mesi per Tarantini), accusati degli stessi reati, dipende dal fatto che solo all’ex vicepresidente della Regione Puglia il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.

Tarantini è stato inoltre interdetto per cinque anni.

Due rinviati a giudizio.

Gli altri due imputati che non avevano chiesto di essere giudicati con rito alternativo, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, sono stati rinviati a giudizio.

Le accuse.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito.

Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

Processo il 7 marzo.

L’ex primario di neurochirurgia del ‘Vito Fazzì di Lecce, Antonio Montinaro, è stato invece assolto da tutti i reati a lui contestati: dalla corruzione ‘perchè il fatto non sussistè, e dalla turbativa d’asta ‘per non aver commesso il fattò. Il processo per i due imputati rinviati a giudizio, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, comincerà il 7 marzo 2013 dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari.

Il legale di Frisullo.

«Le sentenze si impugnano, non si commentano. Siccome questa sentenza è difficile da interpretare aspettiamo le motivazioni», ha detto l’avvocato Michele Laforgia, difensore di Sandro Frisullo, lasciando il palazzo di giustizia di Bari. «Prendiamo atto di un dispositivo che, a fronte di una condanna – ha detto Laforgia – esclude la responsabilità per una serie di capi d’imputazione su cui l’accusa ha fondato in tutti questi anni le contestazioni nei confronti del presidente Frisullo e lo condanna ad una pena – aggiunge Laforgia – che è molto più bassa di quella che ha originato tutto questo processo e che ha determinato una richiesta della pubblica accusa in sede di giudizio abbreviato di ben sei anni». «Per tutto il resto – ha concluso il difensore di Frisullo – aspettiamo la sentenza e l’appello».

da Il Messagero

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SUL WEB Gli enti pugliesi su Twitter. Bene la Regione e Manfredonia

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

I risultati della ricerca del Politecnico di Torino
Dietro di loro ci sono soltanto Otranto e Ceglie

La pagina Twitter del Comune di Manfredonia

La pagina Twitter del Comune di Manfredonia

La Regione Puglia è l’ottavo profilo istituzionale sul’ottavo profilo istituzionale su Twitter più seguito in Italia, Bari è un «distretto cinguettante», ma la Puglia in generale «sembra aver perso parte della sua spinta innovativa» per quanto riguarda l’uso di Twitter nelle istituzioni.

Sono i risultati principali che riguardano la Puglia del rapporto #TwitterPA 2012 – Quante e cosa fanno le Pubbliche amministrazioni su Twitter, realizzato da Giovanni Arafa per il Nexa Center for Internet & Society del Politecnico di Torino, e giunto alla quarta edizione.

L’ANALISI

Lo studio ha analizzato i profili di enti locali (Comuni, Province e Regioni) e di ministeri o agenzie ministeriali, escludendo quindi assessorati, agenzie comunali o altri enti pubblici (come le Università).

Le percentuali di utilizzo in tutto il Paese sono bassisime: solo lo 0,01 % ha un profilo su Twitter.

In Puglia ne sono stati registrati 15, ma la maggior parte sono classificati come «dormienti», cioè non sono aggiornati da tempo.

IN PUGLIA

Il profilo più attivo è quello della Regione Puglia, ottavo in Italia per numero di follower, cioè di iscritti che ne seguono gli aggiornamenti (ne ha 6386): al primo posto c’è il Comune di Torino (53.953 follower).

Ma come usano Twitter le istituzioni? per segnalare eventi, bandi, informazioni di pubblica utilità, diffondere immagini, e in alcuni casi anche aggiornare in diretta incontri o assemblee.

Tra gli enti pugliesi sono attivi i Comuni di Manfredonia (695 follower), Otranto (459) e Ceglie Messapica (298), mentre sono classificati come «dormienti» i profili di Conversano, Gallipoli, Lesina, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Neviano, Parabita, Torremaggiore, Triggiano e della Provincia di Lecce.

Nonostante non ci siano profili istituzionali ufficiali al momento della conclusione della ricerca (ma nei giorni scorsi è stato attivato il profilo ufficiale del Comune di Bari), il territorio di Bari è invece classificato come «distretto cinguettante», cioè «entità territoriale caratterizzata da forte addensamento di aree Twitter dentro un’area circoscritta», insomma dove Twitter risulta molto usato.

Anche se la Puglia, come l’Emilia-Romagna, dopo essere stata pioniera del mezzo, si legge nel rapporto, «sembra aver gradualmente smarrito parte della sua spinta innovativa».

Ludovico Fontana da Corriere Mezzogiorno

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Benzina e Irpef più basse: passa il bilancio regionale 2013

Pubblicato : venerdì, 21 dicembre 2012

Approvato a maggioranza con alcuni emendamenti delle opposizioni

Il bilancio 2013 passa a maggioranza e la Regione Puglia e completa un quadro finanziario particolare per la Regione, dopo pochi mesi dallo sforamento “controllato” del patto di stabilità.

Nessun problema, secondo l’assessore al bilancio Pelillo: “Abbiamo ottuenuto il pieno raggiungimento della spesa comunitaria (500 milioni) e il pagamento dei residui passivi accumulati – dice in aula – La controindicazioni previste sono venute meno: impossibilità di contrarre nuovi mutui (non interesserà la Regione nel 2013);  impossibilità di assunzione di nuovo personale (non è prevista alcuna procedura concorsuale); compressione della capacità di impegno e di spesa nel 2013  per 80 milioni  (venuta meno a seguito del taglio di pari importo imposto alla Puglia dal Governo nazionale)”.

Diverse novità per l’anno prossimo votate dal consiglio. E’ passata a maggioranza la rimodulazione dell’addizionale Irpef regionale: dal prossimo anno sarà ridotta dallo 0,3% allo 0,1%, per i redditi fino ai 15mila euro e dallo 0,3% allo 0,2% per i redditi tra i 15mila e i 28mila euro. Confermate invece per gli scaglioni di reddito successivi. Invariata, rispetto allo scorso anno, anche l’aliquota Irap.

All’unanimità, invece, è passata  l’esenzione dal bollo per i veicoli a basso impatto ambientale, immatricolati a partire dal 1 gennaio 2013: non sarà pagata la tassa automobilistica regionale per i primi cinque anni. Si tratta dei veicoli a GPL o a metano, e quelli a doppia alimentazione a benzina/GPL o a benzina/metano.

Sempre con il favore dell’intera assise, e’ stato votata la soppressione dell’accise regionale sulla benzina (Irba) a partire dal primo gennaio del prossimo anno.

La soppressione dell’accisa (2,5 centesimi di euro a litro), comportera’ un minore introito stimato in 14,5 milioni di euro che verra’ compensato attingendo al Fondo svalutazione crediti.

Un contributo straordinario di 2 milioni di euro e’ stato approvato per il sistema universitario, che si somma ai 5 milioni di euro destinati al finanziamento delle borse di studio.

Per la tassa per il diritto allo studio universitario, sono state individuate tre fasce:  120 euro per la piu’ bassa, 140 per la fascia media e 160 per quella piu’alta.
Piu’ risorse anche per le scuole d’infanzia paritarie, con un ulteriore stanziamento di 1 milione di euro, che fa salire il totale a 1,9 milioni di euro.

da Go Bari

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Manfredonia – Libri di testo per le scuole, 206mila euro dalla Regione (QUOTE)

Pubblicato : giovedì, 20 dicembre 2012

Libri scuola, stabilite quote per le scuole

CON recente atto di Giunta, approvati i criteri di ripartizione del fondo regionale disponibile per la fornitura dei libri di testo agli alunni, frequentanti per l’anno scolastico 2012/2013 le scuole secondarie di 1° e 2° grado.

La somma disponibile per il beneficio di che trattasi è pari a € 206.264,00, in quanto alla somma assegnata dalla Regione Puglia per la suddetta fornitura dei libri di testo di € 205.504,00 va aggiunta la somma di € 760,00 quale economia di spesa dell’anno precedente.
da Stato Quotidiano

 

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Ddl bilancio: unanimità su Collegio revisori conti

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

Rocco Palese, capogruppo Pdl (image: ilsussidiario.net)

Bari – APPROVATO all’unanimità dalla I commissione la norma di disciplina del Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia, organismo previsto dallo Statuto.
Proposta dal capogruppo Pdl Rocco Palese e recepita dal Governo regionale, la norma, inserita nel disegno di legge sul bilancio, assegna al Collegio dei revisori, composto da tre componenti, compiti di vigilanza e controllo sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione.

La nomina è effettuata dal presidente della Giunta regionale che li sceglie mediante estrazione da un elenco al quale i revisori si iscrivono purchè in possesso di determinati requisiti.
Tra le funzioni del Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia, quella di esprimere pareri sulla proposta di legge finanziaria regionale, sul bilancio annuale e pluriennale, nonché su assestamento e variazione di bilancio. Vigila anche sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente alle entrate, all’effettuazione delle spese, all’attività contrattuale, all’amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione ed alla tenuta della contabilità.
Relaziona, inoltre, sulla proposta di deliberazione consiliare sul rendiconto della gestione e formula rilievi, considerazioni e proposte tendenti ad assicurare efficienza ed economicità nella gestione.

Tra le competenze, quella di effettuare verifiche di cassa almeno trimestrali, riferire al Consiglio regionale eventuali irregolarità di gestione, con contestuale denuncia alla Corte dei Conti. I componenti dei Revisori dei conti restano in restano in carica 3 anni e non sono rieleggibili.
da Stato Quotidiano

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Puglia, le nuove regole per i certificatori della sostenibilità

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

Corso di formazione ‘su misura’ secondo il curriculum e l’esperienza professionale

Puglia, le nuove regole per i certificatori della sostenibilitàLa Regione Puglia riscrive le regole per la formazione e l’accreditamento dei certificatori della sostenibilità degli edifici.

Nella seduta del 14 dicembre, la Giunta ha approvato la Delibera 2751/2012 – che attua la Legge regionale 13/2008 “Norme per l’abitare sostenibile” – e che andrà a sostituire il Sistema per l’accreditamento dei certificatori varato tre anni fa con la Dgr 2272/2009, annullata dal TAR insieme col Regolamento regionale 10/2010 per la certificazione energetica degli edifici, a seguito del ricorso degli Ordini degli ingegneri delle Province di Bari, Foggia, Taranto, Lecce .

 

Dopo la sentenza del Tar, i progettisti pugliesi hanno potuto rilasciare il Certificato di Sostenibilità Ambientale e l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE), senza dover frequentare uno specifico corso di formazione e senza iscriversi nell’apposito elenco dei certificatori

 

Questa possibilità sarà ancora valida nei primi 90 giorni dall’entrata in vigore del nuovo Sistema di accreditamento.

Successivamente si applicheranno le nuove regole: potranno accreditarsi come certificatori della sostenibilità degli edifici gli iscritti agli Ordini degli ingegneri, architetti, dottori agronomi e forestali, e ai collegi dei geometri e geometri laureati, periti agrari e periti agrari laureati, agrotecnici e agrotecnici laureati, periti industriali e periti industriali laureati.

 

Il sistema di formazione per l’accreditamento prevede un “corso di formazione qualificante” di 20 ore, diviso in tre moduli, e un “corso di formazione di base” di 60 ore, diviso in sei moduli.

Tuttavia, la preparazione per diventare certificatore sarà personalizzata: gli Ordini e i Collegi, tramite un’apposita commissione, valuteranno il curriculum professionale e formativo dell’aspirante certificatore e stabiliranno quali moduli il candidato dovrà seguire per accreditarsi.

La commissione potrà anche decidere di esonerare il professionista dal corso e accreditarlo direttamente come certificatore.

Chi abbia superato esami universitari o di dottorato, frequentato corsi di formazione, conseguito specializzazioni e master, o abbia esperienza di progettazione sui specifici temi, potrà non frequentare i moduli corrispondenti ai temi che conosce già.

 

La progettazione di almeno tre edifici che abbiano ottenuto il certificato di sostenibilità con un punteggio pari o superiore a 2, o analoga certificazione riconosciuta in altre Regioni, dà diritto all’accreditamento come certificatore di sostenibilità.

Altri titoli per saltare la frequenza di alcuni moduli o di tutto il corso possono essere ricerche, studi e docenze universitarie o in corsi di specializzazione e master.

Possono organizzare i corsi di formazione i soggetti privati e pubblici in possesso dei requisiti definiti dalla normativa regionale, gli ordini degli ingegneri, architetti, dottori agronomi e forestali, i collegi dei geometri e geometri laureati, dei periti agrari e periti agrari laureati, dei periti industriali e periti industriali laureati, degli agrotecnici e agrotecnici laureati.

Per il mantenimento della qualifica di certificatore è obbligatorio l’aggiornamento su tematiche concordate con la Regione in relazione alle modifiche apportate al Protocollo ITACA Puglia, per un totale minimo di 8 ore.

Nella stessa seduta del 14 dicembre, la Giunta ha varato un Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi del Molise per favorire la crescita della cultura della rigenerazione urbana nelle istituzioni e nei territori del Molise e della Puglia, in attuazione della LR 21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana”.

Foto: edificio a Bari – Progetto: prof. arch. Lorenzo Netti | Netti Architetti e dott. Ing. Simeone Pilone per PICOS s.r.l.

Rossella Calabrese da edilportale.it

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Riduzione ore di sostegno, accolto ricorso 43 genitori

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

Scuola (st – Foto Donzelli, archivio@)

Bari – “(…) il massimo numero di ore di sostegno cui possono aspirare gli alunni particolarmente gravi – ipotesi di gravità non ricorrente nel caso di specie – è quello coincidente con l’orario di cattedra dei docenti stessi: 25 ore per la scuola dell’infanzia, 24 per la scuola primaria e 18 ore per la media e il superiore (v. in tal senso sent. di questo Tar nn. 1616/2009 ; 74/2010 e 232/2011 tutte rimaste inappellate da parte dell’Amministrazione soccombente)”.

La II^ sezione del Tar Puglia di Bari ha accolto il ricorso di una quarantina di genitori – tra Lucera, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Foggia, San Giovanni Rotondo – tutti in proprio ed in quanto esercenti la potestà dei citati minori , rappresentati e difesi dagli avv. Tommaso De Grandis e Gianfranco Marzocco, contro il Miur e l’Ufficio Scolastico Regionale Per Puglia, per l’annullamento di note – mai notificate, di istituti tecnici del territorio (Toniolo e Roncalli per Manfredonia) con le quali erano state disposte l’assegnazione ridotte delle ore di sostegno agli alunni.

Miur e Usr – Ufficio Scolastico Regionale Per Puglia – si erano costituite in giudizio.

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 13 dicembre 2012 il dott. Desirèe Zonno.

Il ricorso. I ricorrenti, tutti genitori esercenti la potestà o affidatari di minori con diversi gradi di disabilità, hanno evidenziato come “l’amministrazione scolastica ed in particolare i Dirigenti degli istituti cui sono iscritti rispettivamente tutti i minori de quibus, con gli atti di assegnazione degli insegnanti di sostegno in epigrafe meglio indicati, avrebbe indebitamente operato un’assegnazione inadeguata dell’imprescindibile ausilio didattico richiesto dalle patologie riscontrate e dalle diagnosi funzionali“.

“In particolare le singole diagnosi funzionali versate in atti, avrebbero dato compiutamente conto delle ore necessarie per ogni alunno, ben superiori a quelle, invece, assegnate (in misura notevolmente ridotta, in alcuni casi anche oltre la metà)”.

Da qui la richiesta “pertanto, dell’annullamento, in parte qua, di tutti gli atti dell’amministrazione scolastica ed in particolare di quelli di concreta assegnazione in numero ridotto delle ore con assistenza di insegnate di sostegno, denunciandone la violazione della normativa di settore e di quella di rango costituzionale”. Dopo l’accoglimento in fase cautelare, la causa è stata trattenuta in decisione all’udienza del 13.12.2012.

Il Tar ha ritenuto il “ricorso fondato”. “Con sentenza 26 febbraio 2010, n. 80, in ragione del fatto che il potere discrezionale del legislatore non ha carattere assoluto, ma trova un limite nel rispetto di un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dei commi 413 e 414 dell’art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, quanto al primo, “nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno” e, quanto al secondo, “nella parte in cui esclude la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente”.

Alla stato della legislazione positiva, perciò, è venuta meno la “necessità” di operare un’assegnazione ridotta nei termini operati dall’amministrazione scolastica. La Sezione ha già avuto modo di affermare che la posizione giuridica fatta valere si ricollega ad un diritto fondamentale della persona costituzionalmente garantito (…) in particolare, al diritto all’assistenza del disabile, espressamente sancito dalla L. n. 104 del 1992 (artt. 12, 13, 14, 15 e 16), nonché dal T.U. n. 297/94, con conseguente illegittimità degli atti di assegnazione degli insegnate di sostegno per un “monte ore” inferiore a quello risultante dalla diagnosi funzionale aggiornata.

Il diritto conculcato, infatti, costituisce diritto fondamentale della persona costituzionalmente protetto, con evidente priorità assoluta rispetto a eventuali esigenze di bilancio o relative agli aspetti organizzativi dell’attività scolastica, nel senso che quest’ultima deve essere rapportata e organizzata in modo tale da assicurare il soddisfacimento del diritto fondamentale di che trattasi, i cui contenuti concreti non possono che essere quelli indicati come necessari dalla A.S.L. competente, in occasione dell’accertamento medico.

L’Amministrazione, pertanto, non dispone in proposito di discrezionalità alcuna, essendo tenuta ad erogare esattamente al minore il livello di intervento terapeutico e assistenziale indicato dalla A.S.L., configurandosi come secondario e recessivo ogni altro interesse antagonista, ivi compresa l’esigenza di contenimento di spesa o di non disponibilità finanziaria.

Diversamente opinando il diritto di che trattasi non risulterebbe adeguatamente tutelato secondo la sua natura di diritto fondamentale prioritario, essendo, peraltro, evidente che una prestazione assistenziale o un intervento di sostegno inadeguato e sottodimensionato rispetto alle indicazioni terapeutiche dell’organo tecnico costituisce situazione del tutto inutile ed equiparabile alla mancata erogazione del servizio.

La natura di diritto fondamentale non consente, infatti, alcuna elasticità nella erogazione né alcuna discrezionalità dell’Amministrazione, fermo restando che il massimo numero di ore di sostegno cui possono aspirare gli alunni particolarmente gravi – ipotesi di gravità non ricorrente nel caso di specie – è quello coincidente con l’orario di cattedra dei docenti stessi: 25 ore per la scuola dell’infanzia, 24 per la scuola primaria e 18 ore per la media e il superiore (v. in tal senso sent. di questo Tar nn. 1616/2009 ; 74/2010 e 232/2011 tutte rimaste inappellate da parte dell’Amministrazione soccombente).

Da qui l’annullamento “in parte qua degli atti impugnati, con travolgimento di tutti gli atti adottati dai Dirigenti d’istituto, ivi compresi i piani educativi individuali (c.d. PEI) nella parte in cui prevedono un numero di ore inferiore a quello ritenuto necessario dalle diagnosi funzionali“.
da Stato Quotidiano

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Bilancio Regione Puglia – Ecotassa slitta a 2014 Ad asili privati più soldi

Pubblicato : mercoledì, 19 dicembre 2012

BARI - A colpi di maggioranza, con l’astensione o il voto contrario delle opposizioni, ottiene il via libera della commissione Bilancio la manovra 2013 della Regione, che giovedì e venerdì passerà al vaglio dell’Aula.

E oggi alle 13, per «blindare» la manovra e serrare le fila in Consiglio, il governatore Nichi Vendola ha convocato un vertice di maggioranza a villa Romanazzi, nel corso del quale verranno sciolti gli ultimi «nodi», in particolare le frizioni nelle stesse fila dei vendoliani sul rinvio dell’ecotassa e il pressing dell’opposizione sull’abolizione del ticket sanitario (dal governo rinviata a metà del prossimo anno, in sede di variazioni).

È, probabilmente, l’ultimo Bilancio di previsione del governo Vendola, considerati gli imminenti appuntamenti elettorali che vedranno scendere in campo alle Politiche, oltre allo stesso leader di Sel, buona parte della giunta, col probabile voto anticipato per la successione alla Regione. Chiaro, dunque, il significato politico della manovra, ieri arricchitta di molte novità dalla discussione in commissione, a cominciare dal rinvio dell’ecotassa dal 1 gennaio prossimo al 1° gennaio 2014.

Tra le novità principali inserite con gli emendamenti, è stata rideterminata la tassa universitaria (120 euro per le fasce di reddito più basse e dai 140 ai 160 euro per quelle superiori), con l’Udc che invece chiede di abrogarle per le famiglie sotto i 15mila euro. Inoltre, è stato attivato un capitolo di bilancio di 3,9 milioni per i progetti di ricerca scientifica finanziati con fondi Ue o ministeriali, così come la Regione apposta 2,5 milioni di euro per il co-finanziamento degli investimenti in sanità e l’acquisto di cespiti tecnologici.

Quanto a Pugliapromozione, l’agenzia del turismo messa in crisi (più delle altre agenzie regionali) dal taglio del 20% deciso dal governo Monti, con un emendamento vengono trasferite ai Comuni tutte le attività di accoglienza ed informazione turistica, con relativo personale, a partire dal 1 aprile 2013, con uno stanziamento di 950.000 euro.
Sull’Arif (Agenzia forestali), invece, si prevede un’armonizzazione del trattamento tra tutti i dipendenti. Vengono, poi, aggiunti 4 milioni di euro sul Fondo di rotazione per il ripianamento dei consorzi Asi (che devono abbattere i debiti al 60%) e, in tema di demanio, l’assessore Michele Pelillo ha ottenuto l’ok alla norma che prevede che per i beni di valore di valore superiore ai 500mila euro siano Agenzie pubbliche abilitate a fare le valutazioni, lasciando al Servizio regionale competente quelle di valore inferiore. Via libera, inoltre, all’emendamento di Rocco Palese (Pdl) che aumenta a 1,9 milioni di euro lo stanziamento a favore delle scuole paritarie per l’infanzia.
Il capo dell’opposizione ritiene «positivi» i risultati ottenuti, ma precisa che «non bastano a cambiare il giudizio negativo su un Bilancio che, comunque, prevede per il 2013 tasse regionali aggiuntive per 283,480 milioni di euro a carico dei pugliesi». Stesso giudizio dal capogruppo Udc Salvatore Negro, che imputa a Vendola le «distrazioni» politiche nazionali, mentre per Peppino Longo «è giunto il momento di togliere la mani dalle tasche dei cittadini».
Dal Pdl il vicecapogruppo Massimo Cassano sollecita l’estensione alle auto ibride dell’esenzione del bollo auto per le auto a gpl e metano immatricolate dal 1° gennaio 2013 («altrimenti la platea dei beneficiari sarà ridottissima»). Nonostante i tagli per 75 milioni di euro dallo Stato, «stiamo lavorando a un Bilancio che salvaguardia le fasce deboli» ribatte il capogruppo del Pd Antonio Decaro.
C’è l’impegno a «ridurre il ticket sanità a conclusione delle verifiche sul piano di rientro», assicurano i capigruppo Sel e PpV, Michele Losappio e Angelo Disabato.
Da Losappio, inoltre, l’altolà al rinvio di un anno dell’ecotassa a carico dei Comuni che non hanno realizzato il 40% della raccolta differenziata, in rotta col resto della maggioranza. Ma, in cambio, il capogruppo Sel ha ottenuto l’eleminazione delle premialità del 15% nel 2013 per i Comuni che chiudono il ciclo dei rifiuti.
BEPI MARTELLOTTA da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia, iniziata la raccolta dei rifiuti con la scorta delle forze dell’ordine

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

I dipendenti di SIA mentre raccolgono i rifiuti vicino l’Epitaffio, scortati dai Vigili

Pattuglie di Vigili Urbani seguono gli operatori ecologici di Sia e Asa

Il timore di reazioni da parte dei dipendenti di Amica resta forte

La pulizia delle strade di Foggia ha preso il via nel primo pomeriggio.
Squadre di operatori ecologici della SIA di Cerignola e dell’ASA di Manfredonia, con propri mezzi, sono venuti nella città dauna capoluogo per raccogliere l’immondizia ormai accumulatasi in molte parti della città.
A scortarli le pattuglie dei Vigili Urbani, per timore di reazione da parte dei dipendenti dell’AMICA che sono rimasti senza lavoro.

Il timore di possibili reazioni da parte dei dipendenti licenziati di Amica era ed è forte, dopo l’incendio di qualche cassonetto avvenuto la notte scorsa.

Per questo, oggi pomeriggio i Vigli Urbani hanno scortato gli operatori ecologici della SIA, venuti da Cerignola, e dell’ASA, venuti da Manfredonia, che con mezzi delle aziende municipalizzate cerignolana e sipontina hanno iniziato la raccolta dei rifiuti che ormai avevano invaso la città.

Ad essere ripulite sono state la maggiori strade della città, oltre il mercato Rosati, l’area a maggiore concentrazione di rifiuti.

Il servizio andrà avanti anche nei prossimi giorni, fino a quando dalla Regione non arriverà l’autorizzazione all’AMIU di Bari di prendere in carico il servizio d’igiene a Foggia.

da Il Mattino di Foggia

 

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Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l’albero

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Da ieri mattina “munnezza” in strada e alta tensione al Comune di Foggia

Mongelli tra Bari, Cerignola e Manfredonia per evitare i rifiuti sotto l'albero

Anche ieri mattina, dopo la protesta di domenica sera, i 355 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente sono scesi in strada davanti a Palazzo di Città, dove in aula consiliare s’è svolto un incontro al quale hanno partecipato una delegazione di quei lavoratori che non accettano alcun compromesso, la curatela fallimentare di Amica, il sindaco e le forze politiche, conclusosi con un nulla di fatto.

Qualcuno ha chiesto che l’amministrazione comunale paghi questi giorni di buco.

I lavoratori hanno chiesto di tornare immediatamente a lavorare a dispetto del licenziamento sopraggiunto.

Tutto questo mentre non è ancora chiara una cosa: in questi giorni chi raccoglierà i rifiuti a Foggia?

A sentire il sindaco Mongelli sarà la società SIA di Cerignola che gestirà “la fase emergenziale apertasi a seguito della decisione dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente di bocciare l’accordo sindacale con Amiu”.

E nel frattempo sonda anche l’Ase di Manfredonia con il sindaco del centro sipontino Riccardi per capire se ci sono mezzi e uomini sufficienti a scongiurare il pericolo, ormai concreto, dei rifiuti in strada nel capoluogo dauno anche a Natale.

Tornando ai lavoratori Amica e al referendum interno all’azienda, Mongelli ha affermato “una scelta che rispetto, sperando sia stata assunta senza condizionamenti, ma gravida di conseguenze che impongono di accelerare la riorganizzazione complessiva del servizio che i 160.000 cittadini di Foggia hanno diritto ad ottenere”, ma il primo cittadino resta comunque fermo sulla linea dell’accordo con Amiu di Bari.

Infatti, la temporanea disponibilità della società cerignolana chiesta, per il tramite della Prefettura, ed informalmente ottenuta dal sindaco di Cerignola, servirà ad Amiu per avere il tempo materiale  di organizzare il servizio nei termini e con le modalità definite all’esito della trattativa svolta presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia.

da Il Quotidiano di Foggia

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Regione Puglia, finanziamenti pubblici solo per nuove strade con piste ciclabili

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

 

Approvata una legge regionale che lega lo stanziamento di fondi per la costruzione o manutenzione di arterie viarie esclusivamente a progetti che inseriscano percorsi per la mobilità sostenibile.

L’obbligo è già previsto dal Codice della strada dal 1992.

Ma finora è stato sempre disatteso

Una pista ciclabile per ogni strada.

E’ l’idea ecosostenibile promossa dalla Regione Puglia, che ha approvato una legge a suo modo rivoluzionaria nel settore della mobilità: tutti i progetti di costruzione di strade nuove o di manutenzione delle vecchie dovranno prevedere un percorso ciclabile parallelo; in caso contrario, non saranno finanziate con i soldi della Regione.

La novità è proprio questa: il vincolo dell’erogazione dei fondi regionali alla presenza di una pista ciclabile.

L’obbligo di costruire percorsi ciclabili in corrispondenza delle nuove strade, infatti, in Italia esisterebbe già, previsto dal Codice della strada dal 1992.

Una norma che però viene puntualmente disattesa o aggirata: “Perché da noi funziona così: se non ci sono delle sanzioni nessuno se ne frega nulla – spiega a ilfattoquotidiano.it Antonio Decaro, consigliere regionale ed ex assessore alla mobilità del Comune di Bari, primo firmatario della legge appena approvata – Negli ultimi 30 anni l’applicazione di quella norma è stata pressoché nulla. Adesso in Puglia cambieremo le cose facendo leva sull’arma più potente che abbiamo a disposizione: i soldi”.

Delle strade che vengono costruite ogni anno, almeno il 70% riceve contributi regionali, in via diretta o indiretta; tra queste, praticamente tutte le strade comunali e provinciali più importanti, che formano il grosso del tessuto viario del territorio.

E l’articolo 14 della nuova legge parla chiaro: niente pista ciclabile (per l’intero sviluppo dell’arteria stradale, senza interruzioni), niente finanziamenti dalla Regione. Discorso valido anche per i piani di ristrutturazione di strade già esistenti; così come la Regione avrà facoltà di revocare i contributi in corso d’opera, in caso di mancato adempimento delle condizioni previste.

Il disegno di legge promosso dal Pd (tra i firmatari, oltre a Decaro, ci sono anche Guglielmo Minervini, assessore alla mobilità della Regione Puglia, e Sergio Blasi, segretario del Pd Puglia) si spinge anche più in là, stabilendo l’obbligo di pianificazione per Comuni e Province della rete ciclabile, esattamente come avviene per quella stradale.

“Se si crede nella mobilità alternativa bisogna trattarla al pari di quella motorizzata”, è il commento di Enrico Chiarini, coordinatore dell’area tecnica della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta).

“Non bastano le parole e i buoni principi, per cambiare la situazione si devono utilizzare gli strumenti normativi. Con questa legge la Puglia è la prima, e forse l’unica, Regione in Italia che recepisce concretamente i dettami del Codice della Strada”.

Previste poi anche una serie di misure accessorie e funzionali al progetto: come ad esempio la costruzione di ciclo posteggi, depositi, punti di noleggio e di riparazione, prioritariamente in corrispondenza degli snodi di trasporto pubblico e dei centri focali delle città (stazioni, università, ospedali, ecc.).

D’ora in poi anche gli edifici residenziali per ottenere la concessione edilizia dovranno essere dotati di spazi appositi per le biciclette; e almeno il 10% dei posti auto previsti dal Piano regionale dei trasporti sarà riservata ad area sosta per le due ruote. Per finanziare queste iniziative verranno stanziati annualmente dei fondi all’interno del capitolo di bilancio regionale per le “spese in materia di sicurezza stradale e mobilità sostenibile”.

Una cifra tra i 500 mila e il milione di euro per il 2013, fanno sapere dalla Regione, da destinare soprattutto alla realizzazione dei piani di mobilità ciclistica; mentre per le infrastrutture vere e proprie si conta di sfruttare i fondi europei extrabilancio.

L’obiettivo finale è quello di consentire una reale diffusione del trasporto ciclistico come valida alternativa a quello privato a motore, con lo sviluppo di una rete capillare di ciclovie e sistemi di trasporto di tipo combinato (sul modello del cosiddetto ‘bikesharing’).

Un tentativo in corso già da qualche anno a Bari. Invero con risultati buoni ma non straordinari, a causa della scarsa educazione dei cittadini all’utilizzo della bicicletta. Insomma, dopo aver fatto le piste ciclabili bisognerà fare i ciclisti.

Ma la Puglia insiste, addirittura rilancia: “Se in Olanda – dove pure il clima è molto rigido – il 26% degli spostamenti avviene in bici, non si vede perché ciò non possa accadere anche in una terra baciata dal sole e totalmente pianeggiante come la nostra, ideale per la bicicletta”, conclude Decaro.

Lorenzo Vendemiale da ilfattoquotidiano.it

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In Puglia tariffe agevolate alle famiglie

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Gentile: “In Puglia tariffe agevolate alle famiglie”

Per la prima volta in Puglia i buoni servizio per minori, disabili e anziani.
Oltre 35,5 milioni di euro per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e di cura per i bambini e i non autosufficienti. Interessate oltre 8mila famiglie con minori e oltre 2.500 famiglie con disabili e anziani. Raggiunti dai buoni di servizio 371 asili nido e sezioni primavera, 84 centri diurni sociali e sociosanitari per disabili e anziani e 76 strutture residenziali

“In Puglia sono oltre 757mila le persone anziane, 210mila le persone disabili, oltre 628mila i bambini in età dai 3 ai 17 anni e oltre 111mila i bambini da 0 a 2 anni di età.

Una platea numerosissima a cui da oggi la Puglia risponde offrendo servizi mirati e qualificati, rispondenti ai loro bisogni in maniera puntuale e garantita da un sistema di offerta controllato ed efficace”.
Apre così la conferenza stampa di presentazione dei buoni di servizio per la conciliazione dei tempi di vita-lavoro l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile.
Avere accesso al nido o ai servizi socioeducativi per i bambini e le bambine è infatti sempre più spesso insostenibile per le famiglie.

Come è difficile accedere ai servizi a ciclo diurno per le persone con disabilità o per gli anziani non autosufficienti, cioè per la frequenza dei centri diurni socioeducativi e riabilitativi e per le persone affette da patologie neurodegenerative (demenze senili, Parkinson, Alzheimer).
Per sostenere le famiglie e gli enti che gestiscono i servizi rivolti ai due target, l’Assessorato regionale al Welfare ha stanziato in fase di avvio oltre 35,5 milioni di euro per il finanziamento dei “Buoni servizio di conciliazione”, vale a dire per l’erogazione di contributi economici rivolti a sostenere l’onere della compartecipazione delle rette a carico delle famiglie per asili nido e centri diurni e altri servizi per bambini, anziani e disabili.

“Si tratta – continua la Gentile – di due interventi davvero molto significativi sia per la platea vasta dei potenziali destinatari finali, ma anche per la platea dei beneficiari, cioè per i soggetti pubblici e privati che erogano i servizi”.

Allo stato attuale, per dare un’idea della platea potenziale delle strutture e dei servizi presso cui saranno spendibili i buoni servizi di conciliazione, sono autorizzati al funzionamento in Puglia 371 asili nido e sezioni primavera per un totale di 8.679 posti nido per bambini 3-36 mesi, 84 centri diurni per disabili e anziani di cui circa 70 a valenza sociosanitaria, con oltre 2.200 posti utente, e 76 strutture residenziali con quasi 1.000 posti letto.
A regime, cioè impiegando il totale delle risorse disponibili, le due misure saranno in grado raggiungere una platea potenziale di destinatari finali dei buoni servizi di conciliazione che oscilla tra i 6.800 e i 10.000 nuclei familiari per i buoni di servizio per i minori e tra i 1.400 e i 3.500 nuclei familiari per i buoni di servizio per disabili e anziani.
Si tratta di due bandi “a sportello”.

L’istanza, infatti, deve essere presentata esclusivamente on-line accedendo al seguente indirizzo http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it.

La compilazione on-line dell’istanza può avvenire a partire dalle ore 12.00 del 15 gennaio 2013 per i buoni di servizio per l’infanzia.
Alle ore 12.00 del 1°febbraio 2013, si attiva invece il Catalogo dell’Offerta per i buoni di servizio per disabili e anziani.
Ufficio Stampa R E G I O N E P U G L I A – AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITÀ – ASSESSORATO AL WELFARE

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Foggia – Bilancio 2013: emendamenti per Puglia promozione e Arif

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Il presidente della I commissione regionale A.Sannicandro, consigliere regionale Sel (ST)

I posti di lavoro di PugliaPromozione messi a rischio dal taglio del 20% dei trasferimenti alle agenzie regionali decisi dal Governo nazionale, vengono salvaguardati da un emendamento, approvato a maggioranza (astensione del Pdl e Udc), che trasferisce ai Comuni tutte le attività di accoglienza ed informazione turistica svolte da PugliaPromozione che cessa questa attività a partire dal 1 aprile 2013.
Entro 90 giorni Regione e PugliaPromozione adottano gli atti necessari a realizzare il trasferimento delle attività, contestualmente a quello del personale, ai Comuni, alle cui dipendenze prosegue il rapporto di lavoro senza soluzione di continuità.
Per l’esercizio delle funzioni trasferite ai Comuni, è stata prevista una dotazione finanziaria per gli ultimi trimestri del 2013 di 950.000 euro.

Anche l’Arif (Agenzia regionale irrigua e forestale) è stato interessato da un emendamento, votato a maggioranza con l’astensione del Pdl e Udc e preventivamente concordato con i sindacati.
La norma dà avvio ad una procedura di informazione e consultazione delle OO.SS, sottoscrittrici dei contratti nazionali di lavoro, per approdare ad un’armonizzazione del trattamento tra tutti i dipendenti dell’agenzia. La norma è stata introdotta per mitigare gli effetti della riduzione del 20% dei trasferimenti.

Bilancio Regione 2013: Tutto sui primi sei articoli .

La I commissione consiliare, presieduta da Arcangelo Sannicandro, ha avviato l’esame del disegno di legge sulle “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015 della Regione Puglia”.

L’assessore al Bilancio Michele Pelillo ha presentato una serie di emendamenti del Governo regionale. Altri emendamenti sono stati presentati dai componenti della commissione che ha approvato a maggioranza i primi sei articoli.

Sull’art. 2 riguardante la riduzione delle aliquote Irpef per il 2013, Pdl e Udc si sono astenuti, in quanto pur condividendo la rimodulazione, l’hanno ritenuta troppo modesta.

Unanimità, invece, per l’art. 4 che introduce l’esenzione per le auto di nuova immatricolazione e a far data dal 1 gennaio 2013, della tassa automobilistica regionale.

I veicoli interessati sono quelli a basso tasso ambientale, alimentati a GPL o metano a doppia alimentazione, a benzina/GPL o a benzina/metano.
Restano ancora escluse dalla agevolazione – ha spiegato Pelillo – le “ibride” in quanto la legislazione nazionale in merito non è stata ancora aggiornata.

Bilancio: giovedì 20 e venerdì 21 dicembre in Consiglio regionale. Il Consiglio regionale è convocato per giovedì 20 e venerdì 21 dicembre 2012, alle 10,30, nell’Aula, con il seguente ordine del giorno:

1. Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 91 dell’11/12/2012 “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2013 – Approvazione”;
2. Ddl 25/2012 del 4/12/2012 – “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015 della Regione Puglia” (rel. cons. Arcangelo Sannicandro);
3. Ddl n. 26/2012 – “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Puglia” (rel. cons. Arcangelo Sannicandro).
da Stato Quotidiano

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Foggia – Consorzi ASI e demanio: approvati emendamenti

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

LA legge di bilancio regionale 2013 è stata integrata da emendamenti in materia di Consorzi ASI e demanio.

Il primo fa riferimento al Fondo di rotazione per l’attuazione dei programmi di ripianamento dei consorzi ASI che con voto unanime è stato incrementato di 4 milioni di euro.
La nuova norma consente ai consorzi che già in passato hanno usufruito di provvidenze, di accedere ai finanziamenti purchè dimostrino di aver ridotto l’esposizione debitoria in misura non inferiore al 60%.

In materia di demanio sono state approvate due nuove norme: la prima, votata all’unanimità, consente di Comuni di ridurre i canoni enfiteuci nella misura massima del 50% sulle terre appartenenti al demanio civico.
La norma è estesa anche a quei terreni inclusi nella perimetrazione delle aree naturali protette.

La seconda, passata a maggioranza, con l’astensione di Pdl e Udc, modifica la legge di disciplina del Demanio e del patrimonio regionale, riguardante la stima dei beni da dismettere.
L’emendamento, a firma dell’assessore Pelillo, prevede che per i beni di valore non superiore ai 500mila euro, la valutazione del prezzo spetti al Servizio regionale competente, mentre per i beni di valore superiore ai 500mila euro sia affidata ad Agenzie pubbliche abilitate o a professionisti esterni da scegliere con bandi pubblici.
Restano ferme invece le disposizioni previste dalla norma regionale per l’alienazione dei beni del demanio armentizio e dell’Opera nazionale combattenti.
Per quanto riguarda, invece, la vendita dei beni in affitto a Comuni e Province che ne chiedano la cessione, il prezzo è decurtato dei canoni di locazione e delle spese sopportate per la manutenzione straordinaria e la valorizzazione del bene.
da Stato Quotidiano

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Da Cerignola e Manfredonia camion e spazzini per Foggia

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Si riparte a Foggia con la pulizia delle strade – Mongelli: spero si perfezioni l’accordo con l’Amiu

Da quest’oggi, a Foggia, si riparte con la pulizia delle strade dai rifiuti. Scongiurato, quindi, almeno per il momento l’arrivo dell’esercito. I 335 lavoratori licenziati di «Amica» e «Daunia Ambiente» – società di gestione dell’igiene urbana e del verde a Foggia – resteranno però a casa per Natale.

Nessun provvedimento sarà preso in corner per evitare questo processo inevitabile, anche se la situazione per loro potrebbe sbloccarsi già nella prima settimana del nuovo anno.
Come è noto i lavoratori, con un referendum, nei giorni scorsi avevano bocciato il piano occupazionale proposto da Amiu di Bari, pronta a sostituirsi temporaneamente alle società fallite di Foggia per permettere al Comune di indire, nelle more, una gara per l’affidamento del servizio.
Un piano che rivedeva orari e turni al ribasso, ritoccando anche gli stipendi.

Di qui il rifiuto.

Ieri, però – compreso che un’epoca si è chiusa e che nonostante le serrate non ci saranno sconti – i lavoratori (circa 300) hanno inviato una petizione alla task force regionale nella quale fanno una sostanziale marcia indietro e si dicono pronti a discutere.

Anzi, stamattina, tornano a consultarsi con un nuovo referendum.
Ieri, intanto, il sindaco del capoluogo dauno, Gianni Mongelli, è stato a Bari nel primo pomeriggio per un breve incontro con lo stesso governatore, Nichi Vendola e con il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano.
Si è concordato un percorso: la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia uniranno le proprie forze, anche su sollecitazione del prefetto, per tamponare l’emergenza rifiuti a Foggia (i cassonetti non vengono svuotati da sabato).
L’impegno è valido fino al 15 gennaio.

Nel frattempo, spiegano dalla Regione: «Bisognerà mettersi a tavolino e, in questi giorni, cercare di rivedere anche l’assetto dell’organico che conta più graduati che soldati semplici.

Fermo restando che nessun posto di lavoro nel piano già proposto da Amiu veniva intaccato».
Chi si aspettava un salvataggio tout court da parte della Regione, è rimasto deluso.

Tuttavia, se occorrerà, i dirigenti regionali preposti sono anche disponibili a firmare l’ordinanza che sancisce il passaggio transitorio della raccolta rifiuti dal Comune di Foggia ad Amiu.
Un passaggio pletorico, secondo il capo di Gabinetto, Davide Pellegrino.

Non va dimenticato, inoltre, che per la raccolta rifiuti a Foggia non potranno essere impiegati i mezzi Amiu, utili a Bari.

In parte, saranno utilizzati i mezzi comunali di Foggia, in parte bisognerà noleggiarli.

Terminata la riunione in Regione, il sindaco è corso a Cerignola dove ha incontrato il sindaco della città e quello di Manfredonia – Antonio Giannatempo e Angelo Riccardi – per sottoscrivere un accordo che prevede la rimozione dei rifiuti dalle strade, già a partire da questa mattina.
«Domani (oggi n.d.r.) dovrebbe riprendere il servizio di pulizia – spiega Mongelli – che durerà fino al 15 gennaio. Io spero che già nella prima settimana di gennaio si perfezioni l’accordo con Amiu.
Aspettiamo l’esito di questo nuovo referendum dei lavoratori.

L’accordo con Amiu prevede alcuni punti fermi, fra cui le verifiche bimestrali.

Mi rendo conto che ai lavoratori viene chiesto un sacrificio che prevede una riduzione dell’orario di lavoro, tuttavia i tempi sono quelli che sono e l’accordo con Amiu permette comunque il mantenimento degli scatti di anzianità.
Questa emergenza è l’occasione per ripartire con un nuovo percorso per tutti». Da parte sua, l’Amiu con il presidente Grandaliano conferma: «Aspettiamo questo referendum. Da parte nostra siamo pronti a collaborare».

Il governatore Nichi Vendola non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento«per il lavoro straordinario messo in campo dal prefetto di Foggia.
La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica».

 

Ora, secondo Vendola, è giunto «il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal prefetto, dagli assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal sindaco Mongelli sia l’unica credibile.
Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi, che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di “emergenza permanente”, certo non nell’interesse dei cittadini.

Oggi, Foggia è davanti ad un bivio».

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Dopo la monnezza, l’incendio dei cassonetti. A Foggia sta scoppiando la guerra dei rifiuti?

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

In attesa di Amiu, cerignolani e manfredoniani da domani pomeriggio puliranno Foggia

Le municipalizzate per l’igiene urbana SIA di Cerignola e ASA di Manfredonia interverranno a tamponare l’emergenza.

Che, però, non è solo quella dei rifiuti ma anche degli incendi dei cassonetti che le forze dell’ordine temono possa esplodere in città.

Poco fa il primo rogo in Corso Cairoli e in nottata si temono altri atti vandalici, a mano che la pioggia non serva a scoraggiarli.

I Vigili del Fuoco sono comunque in allerta

Dalle ore 14 di domani saranno la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia ad assicurare un minimo di igiene ambientale nel capoluogo dauno, anche se con mezzi e uomini ridotti e non sufficienti a garantire un servizio completo.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Qualcuno aveva paventato l’ipotesi di affidare temporaneamente il servizio alla Tecneco, che già opera in alcuni comuni di Capitanata come Lucera, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Orsara di Puglia, Poggio Imperiale, Serracapriola, Ascoli Satriano, Vico del Gargano e Carpino e che in passato ha collaborato con Amica per la raccolta di rifiuti pericolosi come pile e farmaci, ma l’ingegner Umberto Beomonte Zobel, uno dei dirigenti dell’azienda foggiana, ha dichiarato al Mattino di Foggia di non essere stato interpellato dal Comune di Foggia, né di essere in grado di fornire una riposta adeguata sul possibile coinvolgimento della Tecneco per gestire l’emergenza che potrebbero svilupparsi nei prossimi giorni.

Senza trascurare il fatto che qualcuno potrebbe ostacolare la raccolta dei rifiuti effettuata da aziende che non impieghino personale di Amica e Daunia Ambiente.

Alcuni lavoratori si erano offerti di lavorare gratuitamente per qualche giorno con alcuni mezzi di proprietà del Comune di Foggia, che ha a disposizione 3 mezzi a carico laterale e 2 a carico posteriori, oltre ad alcuni cassonetti.

Tutte le altre macchine e la maggior parte dei cassonetti, molti dei quali vetusti o mal funzionati, sono di proprietà della Curatela fallimentare.

I lavoratori-volontari ritenevano che se Amiu avesse messo a disposizione altri 5 mezzi ed altri cassonetti, il servizio di raccolta potrebbe essere assicurato almeno parzialmente, fino a che la società in house del Comune di Bari non sarà a tutti gli effetti operativa in città.

Subito dopo il vertice con i lavoratori, Mongelli si è recato alla Regione Puglia per incontrare Nichi Vendola, affinché possa anticipare l’ordinanza con la quale si affida ad Amiu la gestione dei rifiuti a Foggia.

Intanto, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri sono in allerta per arginare una reazione a catena con l’incendio di cassonetti in nottata: un primo cassonetto è stato incendiato poco fa, con liquido infiammabile, in Corso Cairoli, prontamente spento dai Vigili del Fuoco con l’intervento dei Vigili Urbani.

La pioggia dovrebbe scoraggiare altri incendi temuti per questa notte.

da Il Mattino di Foggia

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Parte da Discovering Puglia la sfida della destagionalizzazione

Pubblicato : domenica, 16 dicembre 2012


Ben rappresentata la provincia di Foggia, turismo e cultura fanno finalmente rete
Parte da Discovering Puglia la sfida della destagionalizzazione

È qualcosa di più di quanto non dica lo stesso nome, Discovering Puglia, il progetto dell’Assessorato Regionale al Mediterraneo, per favorire la destagionalizzazione del turismo.

È, forse, la celebrazione definitiva del matrimonio tra turismo e cultura, che si può coniugare al meglio proprio durante la stagione invernale.

La Puglia è attrattiva sempre: sia d’estate, quando ha da offrire ai turismo il sulle e il mare, sia d’inverno quando il bagno non si può fare, ma si possono visitare i tantissimi beni culturali o si può partecipare a tanti eventi.

Occorreva però “fare sistema”, organizzando anche in questo senso l’offerta turistica e mettendola in rete.

Discovering Puglia pare esservi riuscito al meglio.

I numeri sono imponenti ben 620  attività che, a partire dalle prossime festività natalizie, accompagneranno fino a tutto il 2013 i turisti che sceglieranno la Puglia e naturalmente i pugliesi stessi.

“L’obiettivo – spiega Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo, Sport e Turismo – è valorizzare in modo organico sia gli attrattori pugliesi che la presenza diffusa degli eventi di forte richiamo turistico .

Con Discovering, la Puglia è in grado finalmente di mettere in rete un’offerta integrata per i week end e i giorni di festa a partire da dicembre e per tutto il 2013″.

Discovering Puglia offre un patrimonio di asset e di eventi diffusi sul territorio di forte richiamo turistico che l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, attraverso l’Agenzia regionale Pugliapromozione, ha valorizzato e organizzato in rete, offrendo una serie di servizi gratuiti e di prodotti turistici programmati per tutto il 2013 e destinati a rimanere nel tempo come formula vincente.

Il progetto mette insieme le attività più interessanti ed inedite previste per la stagione non estiva e coinvolge operatori turistici del territorio, associazioni culturali, agenzie di viaggio, professionisti dell’accompagnamento turistico, cooperative di giovani, istituzioni pubbliche e diocesi.

da Il Quotidiano di Foggia

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Reumatismi, visite gratis – a Bari, Lecce e Foggia

Pubblicato : venerdì, 14 dicembre 2012

BARI - APMAR, Associazione Persone con Malattie Reumatiche Onlus, presieduta da Antonella Celano, ha deciso di promuovere, in collaborazione con il Dipartimento di Reumatologia del Policlinico di Bari, l’Ambulatorio di Reumatologia degli Ospedali Riuniti di Foggia, la Clinica Reumatologica “M. Carrozzo” dell’Ospedale “D’Avanzo” di Foggia e l’Ambulatorio di Reumatologia dell’Ospedale “A. Galateo” di San Cesario (Lecce) per il 15 dicembre la giornata di Screening reumatologico gratuito.

Per prenotare il consulto è necessario telefonare al numero verde (gratuito) 800 98 47 12 dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 18.

Un regalo di Natale, potremmo dire, di APMAR ai pugliesi, anzi ai pazienti pugliesi.

L’Obiettivo è sensibilizzare i cittadini, facendo conoscere patologie gravi e croniche autoimmuni e altamente invalidanti come la sclerodermia della quale, ancora oggi, non si conoscono le cause.
Anche in questo caso l’opportunità di diagnosticare precocemente la malattia è l’elemento che più di ogni altro permette di migliorare la qualità e le aspettative di vita dei pazienti.
Infatti, nonostante colpiscano il 10% degli italiani e anche il 10% dei pugliesi, queste patologie sono purtroppo, ancora oggi, diagnosticate troppo tardi.

Fra le forme più gravi di patologie reumatiche rientra in primis l’artrite reumatoide che colpisce oltre 20 milioni di persone nel mondo, circa 300mila italiani e oltre 20mila pugliesi.

La AR rappresenta infatti una delle patologie autoimmuni più diffuse e più gravi (8 volte più frequente della sclerosi multipla, ad esempio).
Spesso purtroppo accade che quelle reumatiche siano confuse con patologie meno gravi come le artrosi provocando nei pazienti una grave disabilità.
Il loro impatto sulla vita dei pazienti è notevole: entro i primi due anni il 10% sviluppa un’invalidità grave, meno del 50% mantiene un’attività lavorativa o svolge le normali attività a 10 anni dall’esordio.

In sintesi, oggi sono fra le malattie più invalidanti con cui combattono classe medica e pazienti. Per tutti questi motivi, le strutture sanitarie aderenti all’iniziativa apriranno le porte dei loro ambulatori per consulti e visite gratuite.

S’intende così “giocare d’anticipo” contro le malattie reumatiche perché la prevenzione è l’arma più efficace per garantire ai pazienti una vita migliore.

Durante la giornata sarà possibile effettuare, per esempio, gratuitamente l’esame capillaroscopico che permette di diagnosticare la Sclerodermia.

Per Antonella Celano, Presidente APMAR – “ancora una volta l’obiettivo dei consulti gratuiti è far conoscere le malattie reumatiche, attraverso una campagna per la diagnosi precoce.

Intervenire alla comparsa dei primi sintomi delle patologie reumatiche com’è dimostrato, evita l’invalidità eppure in Italia la diagnosi è ancora troppo lenta.

E’ per questo che gli Open day e le visite gratuite diventano essenziali.”
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI – “Imprese e territorio. La gestione della legalità nello sviluppo integrato delle rinnovabili”

Pubblicato : venerdì, 14 dicembre 2012

Fondazione Culturale Responsabilità Etica è lieta di invitarLa al seminario: Imprese e territorio La gestione della legalità nello sviluppo integrato delle rinnovabili. 14 dicembre 2012 Villa Romanazzi – Via G. Capruzzi, 326 Bari

La produzione di energia da fonti rinnovabili, secondo i dati pubblicati dal GSE ad Ottobre, continua crescere.
In particolare, è fiorito il numero di impianti alimentati da eolico e fotovoltaico, confermando il potenziale del settore nel produrre innovazione e occupazione anche in tempi di crisi.

Purtroppo però, come dimostrano le recenti indagini della magistratura, l’appetibilità economica combinata alla normativa incerta e vischiosa e alla burocrazia farraginosa che non garantisce tempi e condizioni certi nella realizzazione degli impianti, attirano le attenzioni della criminalità organizzata e di soggetti propensi a operare nell’illegalità pur di far prosperare interessi particolari.
Le imprese che vogliono investire nel settore sono perciò esposte ai rischi di coinvolgimento diretto o indiretto in operazioni illecite o quantomeno controverse che generano vere e proprie distorsioni del mercato, minano la competitività e contribuiscono all’erosione delle ricchezze del territorio.

In questo contesto, le imprese devono giocare un ruolo proattivo, anticipando i rischi e rendendosi protagoniste attive della battaglia per la legalità attraverso la messa in atto di buone pratiche e l’adozione di strumenti di gestione ad hoc, utili a favorire la prevenzione, il controllo e il contrasto dei fenomeni illeciti.
Alla base della buona riuscita di qualsiasi intervento volontario è centrale la collaborazione con le istituzioni, impegnate a favorire le condizioni di base per l’esercizio legale delle attività, e con le organizzazioni attive nel territorio che offrono la prospettiva e la supervisione della società civile. Interviene Gian Maria Gasperi – Direttore A.FO.RI.S . Simone Togni – Presidente Anev Pietro Lecce – Presidente Jonica Impianti Prevention of and Fight against Crime 2009. With the financial support of the Prevention of and Fight against Crime Programme of the European Union. European Commission-Directorate General Home Affairs The information contained in this site does not necessarily reflect the position or opinion of the European Commission. Mauro Meggiolaro – responsabile scientifico progetto Score Francesco Zoppeddu – collaboratore progetto Score
PROGRAMMA

Registrazione 10.00 Benvenuto di Mariateresa Ruggero, Direttrice Fondazione Culturale Responsabilità Etica 10.30 Modera: Mauro Meggiolaro, Responsabile scientifico Progetto Score Simone Togni – Presidente Anev Intervento introduttivo sul quadro generale del settore. Il ruolo delle associazioni di categoria nella promozione della legalità a supporto delle PMI. Coffee break 11.30 12.00 Gian Maria Gasperi – Direttore A.FO.RI.S. Impresa Sociale
Il ruolo delle istituzioni nella lotta all’illegalità. Punti critici del processo autorizzativo e strumenti di prevenzione e controllo messi in atto dalla Pubblica amministrazione. 12.00 Pietro Lecce – Presidente Gruppo Jonica Impianti Il punto di vista delle imprese. Analisi delle criticità e buone pratiche volte a mitigare il rischio di coinvolgimento in situazioni controverse. Francesco Zoppeddu – Ricercatore Progetto Score Spunti di riflessione emersi dalle ricerche del progetto Score e dal confronto con gli attori del settore.
Pranzo 13.30 14.30 Domande e interventi
14.30 Conclusione dei lavori
15.30 Per chi arriva in auto si informa che all’interno della Villa Romanazzi Carducci è Prevention of and Fight against Crime 2009. With the financial support of the Prevention of and Fight against Crime Programme of the European Union. European Commission-Directorate General Home Affairs The information contained in this site does not necessarily reflect the position or opinion of the European Commission. previsto un’area gratuita per il parcheggio.

Il progetto SCORE
Il progetto SCORE rientra nel programma di prevenzione e lotta alla criminalità dell’Unione Europea e promuovere l’impegno diretto di imprese, Pubbliche Amministrazioni e società civile nel contrasto al crimine organizzato e alla illegalità, nei settori foresta/legno ed energie rinnovabili e di fornire metodologie e strumenti di valutazione, controllo e prevenzione dei rischi. Lungo l’arco di trenta mesi – ricercatori, attivisti di ONG, funzionari di banca, esperti in valutazioni etico/finanziarie, esponenti di imprese ed associazioni di categoria hanno lavorato con l’obbiettivo comune di fornire strumenti concreti, utili a contrastare l’illegalità nel settore foresta/legno e delle energie rinnovabili. Partner della Fondazione Culturale Responsabilità Etica (capofila) nel progetto S.C.O.R.E. sono un gruppo di Partner qualificati come Banca Popolare Etica, ARCI Lombardia, l’associazione Saveria Antiochia Omicron, il C.d.I.E, il Forest Stewardship Council, il Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova e l’associazione Valore Sociale.
Per informazioni: www.euscore.eu Twitter @eu_score

Scheda di partecipazione
Al fine di consentirci una più efficace organizzazione dei servizi del seminario La preghiamo di compilare la presente scheda di adesione e di inviarla all’indirizzo e-mail
[email protected] o via fax al n. 049/7394050 entro mercoledì 12 dicembre
2012
NOME COGNOME
ENTE DI APPARTENENZA
RUOLO
INDIRIZZO
CAP COMUNE PROVINCIA
TELEFONO FAX E-MAIL
Si autorizza l’utilizzo dei dati contenuti nel presente documento ai sensi del D.lgs. 196/2003.
La partecipazione al seminario è gratuita.
Firma

Ufficio Stampa A.FO.RI.S. Impresa Sociale

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Bari – Bilancio 2013: IV comm. approva a maggioranza. Astensione UDC

Pubblicato : giovedì, 13 dicembre 2012

Aurelio Gianfreda, IV commissione regionale (ST)

APPROVATI a maggioranza nella IV commissione consiliare, presieduta da Aurelio Gianfreda (Idv), con il voto contrario del centro destra e con il consigliere Udc Salvatore Negro che non ha partecipato alla votazione, i due disegni di legge sul bilancio di previsione 2013 della Regione e relative disposizioni.

L’approvazione ha avuto luogo al termine di una seduta piuttosto articolata e vivace, cui hanno partecipato gli assessori al Bilancio, Agricoltura, Turimo ed Attività economiche, rispettivamente Michele Pelillo, Dario Stefano, Silvia Godelli e Loredana Capone.

Al centro della discussione in particolare i tagli del 20% alle agenzie regionali rispetto alla spesa 2012 (ad eccezione di quelle che operano nell’ambito dalle sanità e della cultura) imposte dalla spending review montana e la situazione delicata in cui versano i Consorzia di bonifica.

In merito alle agenzie escono illese Ares e Adisu, mentre l’Arpa ne è soggetta parzialmente. Delicata la situazione di Puglia Promozione in cui il taglio si sostanzia in un abbattimento secco di 950 mila euro per il personale e di 100.000 circa per le spese generali.

L’attività di Puglia Promozione relativa alla promozione, invece, è coperta interamente dei fondi Ue. Si rende necessaria, pertanto, una rimodulazione del trattamento economico per il 30 % del personale.

A tal riguardo l’assessore Godelli ha fatto presente che è in corso una trattativa con i sindacati per arrivare a una soluzione condivisa. Le altre agenzie regionali, a cominciare dall’Arif, sono in grado di reggere il taglio previsto senza eccessive criticità.

Più delicata la situazione dei Consorzi di bonifica per i quali il bilancio regionale 2013 prevede un ulteriore contributo di 20 milioni.

Ottimista l’assessore Stefano secondo il quale si tratterebbe dell’ultimo esborso a carico della Regione, nonostante la fine anticipata della consigliatura che si sta profilando.

I piani di classifica saranno approvati nel corso della prima riunione della Giunta regionale e a seguire saranno emessi i relativi ruoli. Non tanto tranquillo il capogruppo Sel Michele Losappio secondo cui il 2013 dovrà essere l’anno della svolta in un caso o nell’altro, tenendo conto tra l’altro che i contributi a favore dei consorzi sono a rischio di pignoramento e che da parte di taluni degli stessi sono pervenute richiesta alla Regione di fideiussione per poter contrarre mutui al fine di pagare debiti pregressi.

Una situazione che non lascia tranquillo il capogruppo Sel che ha ipotizzato anche, come ultima eventualità, l’ipotesi di una procedura fallimentare.

Ottimista l’assessore Pelillo che ha confermato la positività della scelta operata dalla Giunta regionale qualche tempo fa di procedere con lo sforamento controllato del bilancio regionale. Questo consentirà molto probabilmente di spendere per gli investimenti 500 milioni di fondi comunitari entro la fine dell’anno.

In più ha annunciato che nel corso del 2013 il bilancio regionale non subirà nessuna penalizzazione. Altre peculiarità riguardano il fatto di avere cominciato a mettere mano alla leva fiscale e la mancanza del ricorso all’avanzo di amministrazione.

Questo consentirà – ha specificato il responsabile del bilancio – di utilizzare lo stesso nella manovra di assestamento che si andrà a fare verso la metà del 2013, dopo la riunione del Tavolo Massici che dovrà certificare l’uscita della Puglia dal Piano di rientro. Queste risorse (diverse decine di milioni) saranno utilizzate per la sanità e, in particolare, per la riduzione dei ticket.

Fortemente critico l’intervento del capogruppo Udc Salvatore Negro che ha sottolineato l’agonia che sta vivendo la legislatura regionale tre le varie voci che si accavallano circa la sua fine anticipata e con molti esponenti della maggioranza impegnati di fatto soltanto sul fronte del “carrierismo politico”.

Negro ha invitato Vendola ad assumersi le sue responsabilità dimettendosi con conseguenti elezioni regionali a febbraio.

In subordine il capogruppo Udc ha invitato i consiglieri della maggioranza a dimettersi per fare in modo che “la stagione dell’ipocrisia” abbia fine.

L’Udc sta valutando se partecipare ai lavori del Consiglio regionale.

 

Nel frattempo Negro non ha partecipato alla votazione dei disegni di legge all’esame della commissione.

Palese: “Bilancio, la giunta conferma le tasse e mantiene gli sprechi”. “Il nostro voto contrario al Bilancio di previsione della Regione Puglia nelle prime due Commissioni che questa mattina l’hanno esaminato, era scontato e ovviamente confermeremo lo stesso voto nei prossimi giorni e in Consiglio. Non è possibile che vengano confermate anche per il 2013 praticamente tutte le tasse regionali aggiuntive tranne piccoli impercettibili ritocchi all’Irpef e che al tempo stesso non vengano aumentati e migliorari i servizi, specie in sanità e vengano confermati tutti gli sprechi”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.

“Piuttosto che confermare e in alcuni casi aumentare le dotazioni finanziarie in settori in cui per responsabilità del Governo Regionale non si è riusciti in otto anni a procedere con riforme serie (vedi Consorzi di Bonifica), piuttosto che lasciare intatte le risorse destinate a film e spettacoli, di cui in questo grave momento di crisi certamente i pugliesi avrebbero volentieri fatto a meno in cambio di qualcosa di più concreto, il Governo Vendola avrebbe potuto, per esempio, eliminare il ticket da un euro a ricetta che pesa anche nelle tasche degli esenti, oppure eliminare l’accisa regionale sulla benzina da 2,5 centesimi al litro”.

Salvatore Negro, UdC (fonte image: iltaccod’italia.it)

Negro (Udc): “La maggioranza metta fine all’agonia di questo governo regionale”. “La maggioranza consigliare si assuma le sue responsabilità e metta fine all’agonia di questo governo regionale chiedendone le dimissioni. Non si possono piegare i destini dell’Ente e di tutta la Puglia al carrierismo politico personale del presidente Vendola”.

Sono state parole dure quelle pronunciate oggi dal presidente del Gruppo Udc Salvatore Negro durante i lavori della IV Commissione, riunita per l’esame del bilancio di previsione 2013 e pluriennale.
Le parole di alcuni esponenti della maggioranza che continuavano a sottolineare come questo potrebbe essere l’ultimo bilancio di questa legislatura, hanno suscitato la reazione del presidente Negro il quale, al termine del suo intervento, ha chiesto di porre fine alla situazione di incertezza che l’Ente sta vivendo ormai da due anni e mezzo, da quando cioè il presidente Vendola ha manifestato l’intenzione di lasciare la Puglia. La posizione del capogruppo Udc è stata condivisa anche da altri colleghi di opposizione e maggioranza.

“Questa situazione di incertezza avvicina sempre più la Puglia sull’orlo del baratro – ha sottolineato il capogruppo Negro – Con il suo atteggiamento il presidente Vendola offende la sensibilità dei pugliesi che lo hanno eletto, gli hanno rinnovato la fiducia e sono stati ripagati con cattiva moneta. Non possiamo continuare a vivere alla giornata. Le conseguenze di questa situazione saranno tutte a carico dei pugliesi, soprattutto delle categorie più deboli che continuano a pagare il prezzo più alto di questa crisi aggravata dall’assenza di politiche per il territorio da parte del governo regionale. Gli esponenti della maggioranza non possono pensare al dibattito sulle primarie e sul dopo-Vendola, cioè a come salvare la propria posizione personale, mentre la nave affonda. Voglio ricordare che i dati forniti dall’Istat sulle nuove povertà di questa regione sono drammatici, che le aziende chiudono, i cantieri non partono, le richieste di cassa integrazione aumentano e le Prefetture sono assediate quotidianamente da lavoratori che protestano e non vedono uno spiraglio di luce sul loro futuro.
Per questo – ha concluso il capogruppo Negro – di fronte all’assenza e alle disattenzioni del presidente Vendola, su cui il popolo del centrosinistra si è espresso chiaramente, spetta al partito di maggioranza assumersi le responsabilità e chiedere le dimissioni del governo regionale, in modo tale che si possa votare a primavera e almeno far risparmiare l’Ente sui costi di questa nuova elezione”.
da Stato Quotidiano

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Bari – Minervini al comitato di coordinamento ministeriale per l’alta capacità

Pubblicato : giovedì, 13 dicembre 2012

L’assessore regionale G.Minervini (st@)

IL comitato di coordinamento per l’alta capacità Taranto-Lecce-Bari-Napoli, composto dai ministeri per la coesione territoriale e da quello allo sviluppo economico, dalle regioni Puglia e Campania, da Rete ferroviaria italiana, si è riunito questa mattina a Roma per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto.
“La marcia è quella giusta”, ha commentato l’assessore alle infrastrutture e mobilità della Puglia Guglielmo Minervini che ha partecipato all’incontro, “abbiamo varato il tragitto appenninico, la parte più complessa che la Regione Campania tardava a definire. Adesso potrà partire la progettazione preliminare, anche tenendo conto della soluzione recentemente trovata al conflitto per l’attraversamento di Acerra”.

Considerando il completamento avvenuto lunedì del primo tratto della Bovino-Cervaro e che l’intervento complessivo è diviso in 21 lotti, stamattina è emersa anche la richiesta di Rfi al Ministero di poter procedere a elevare la velocità dei treni a 200 km orari nelle tratte a ogni successiva fase di completamento.
“Tornerà molto utile – ha spiegato l’assessore – al completamento della velocizzazione della Bari-Lecce, dell’attrezzaggio della Bari-Taranto e dopo la realizzazione del nuovo apparato centrale computerizzato per la gestione della circolazione nelle stazioni di Bari centrale e Lecce.

Tutti lavori che potranno partire nei prossimi mesi e che porteranno già un abbattimento dei tempi di percorrenza sulle linee pugliesi”.

Ci sono ancora delle criticità nella variante Napoli-Cancello e Frasso Telesino-Vitulano ma conclude Minervini: “al Ministro Barca va dato atto che il metodo di lavoro funziona.

Il monitoraggio continuo permette di aggredire i problemi e rendere certi i tempi di attuazione”.
da Stato Quotidiano

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PSR Puglia, Stefàno tranquillizza “Ce la faremo anche questa volta”

Pubblicato : giovedì, 13 dicembre 2012

L’assessore Stefàno

“I fondi del Piano di Sviluppo rurale della Puglia non saranno certamente persi.

Non comprendo però le ragioni per cui anche quest’anno dal Ministero giunge quello che si può definire un vero e proprio countdown ansiogeno, che genera ogni volta un allarme ingiustificato.

Io continuo ad immaginare che il Sistema Italia – tutto unito – dovrebbe essere impegnato per il conseguimento degli obiettivi, senza mai creare allarmi”.

Così l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno sulla dichiarazione odierna del ministro Catania relativa ai fondi comunitari del Piano di sviluppo rurale della Puglia e all’obiettivo di spesa al 31 12 2012.

“La Puglia – prosegue l’assessore – manterrà gli impegni anche questa volta, così come abbiamo dimostrato, numeri alla mano, in tutte le occasioni di confronto, non ultimo ieri a Bruxelles, nel corso di una bilaterale con la Commissione Europea.

Noi non ci fermiamo, continuiamo come fatto sinora a lavorare anche in queste ultime settimane per produrre la spesa necessaria a conseguire l’obiettivo”.

“Probabilmente – sottolinea Stefàno – le considerazioni così allarmate del Ministro Catania, scaturiscono dalla consultazione informatica della Rete rurale, che riporta un target di spesa non aggiornato, poiché non tiene conto delle domande di pagamento già emesse dalle Regioni e tuttora nella disponibilità di Agea, l’organismo pagatore che le sta lavorando”.

“Noi continuiamo ad auspicare – conclude l’assessore – che il Ministro possa aiutare concretamente il Sistema Italia a risolvere le criticità che tuttora accompagnano i processi di spesa.

Non vorrei che questi nuovi affondi e richiami alle responsabilità solo delle Regioni nascondano il vero intento, quello di centralizzare i programmi di sviluppo rurale della prossima programmazione”.

da Stato Quotidiano

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Vola l’export dalla Puglia +8,3% Vendola: ‘Altro segnale di fiducia’

Pubblicato : mercoledì, 12 dicembre 2012

“Dopo i dati sul Pil e sull’occupazione registriamo un nuovo segnale positivo. La percentuale di crescita della Puglia, più del doppio rispetto a quella italiana, ci colpisce per la differenza con l’Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.

È il segnale di come la Puglia stia lottando tenacemente ed efficacemente contro una delle crisi più buie dell’economia mondiale”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando il report Istat sulle esportazioni delle regioni italiane, pubblicato oggi.

I dati evidenziano, ancora una volta, la crescita dell’export pugliese con un +8,3% da gennaio a settembre del 2012, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Puglia fa meglio dell’Italia, che cresce del 3,5%, del Mezzogiorno che incrementa l’export del 6,5% mentre nel Nord-centro l’aumento delle esportazioni si ferma al 3,1%.

Ma il dato pugliese spicca ancora di più se paragonato alla performance dell’Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.

“I mercati esteri – ha continuato Vendola – sono diventati uno sbocco sempre più accessibile e sempre più sfruttato dalle nostre imprese, che si fanno apprezzare perché hanno imparato ad innovare e così sono diventate sempre più competitive.

Le abbiamo accompagnate con le nostre iniziative all’estero e con i nostri incentivi per l’innovazione.

Le abbiamo accompagnate con la nostra capacità di spesa dei fondi strutturali. Così oggi la Puglia – ha concluso Vendola – benché abbia una strada ancora lunga da percorrere, nel panorama italiano e del Mezzogiorno riesce a raccontare una storia differente: di forza, di resistenza, di lotta, di fiducia”.

Le esportazioni della Puglia hanno un valore di 6,599 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2012 contro i 6,096 dello stesso periodo dell’anno scorso, una differenza in termini assoluti di 503 milioni.

L’incremento più rilevante si conferma nel settore dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+117,6%) e nel settore della meccanica, in particolare macchine e apparecchi (+37,3%), mezzi di trasporto (+17,2%). Crescono anche i prodotti più tecnologici come computer, apparecchi elettronici ed ottici (+31,8%) e apparecchi elettrici (+17%).

Buona la performance dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,8%).

La Puglia si classifica quinta tra le regioni italiane.

È preceduta dalla Sardegna (+17,7%), dalla Sicilia (+16,8%), dalla Toscana (+8,6%) e dall’Umbria (+8,4%).

Sardegna e Sicilia si distinguono per l’exploit nel settore dei rifiuti dove l’incremento è, per la Sardegna, del 309,4% e per la Sicilia dell’86,8%.

Per la Toscana la prima voce di crescita è rappresentata dal settore dei prodotti petroliferi (+45,2%), per l’Umbria il maggior incremento è legato invece ai prodotti dell’agricoltura (+50,1%).

Nell’Italia meridionale, a parte Puglia (+8,3%), Calabria (+6%) e Campania (+0,6%), le altre regioni hanno tutte un segno negativo: Abruzzo (-4,5%), Molise (-9%) e soprattutto Basilicata, che con  -24,5% segna la performance peggiore in Italia.

Tra le dieci province italiane che contribuiscono maggiormente alla crescita delle esportazioni nazionali, spicca Taranto che segna un +23,9%, terza in Italia dopo Arezzo (+28,4%) e Piacenza (+25,2%).

Le altre sono Siracusa (+20,3%), Cagliari (+20%), Firenze (+7,5%), Monza e Brianza (+7%), Bergamo (+5,8%); Varese (+5,7%) e Milano (+3,5%).

da affariitaliani.it

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