Offerte speciali Prezzi 10 e lode

GBC FOGGIA - ELETTRONICA E COMPONENTI ELETTRONICI La Grotta del Sale a Foggia, I Sali di Halos


Foggia cresce? leggi le email o invia un email a [email protected]




Archivi per Tag 'Nichi Vendola'

FOGGIA – C’è l’ordinanza pro Amiu, Emiliano: “A Foggia la mafia si sente nell’aria”

Pubblicato : mercoledì, 9 gennaio 2013

Amiu subentrerà dal 15 gennaio.

Vendola: “La società in house si può fare”. Mongelli: “Responsabilità non saranno sottaciute”

Michele Emiliano

Passo in avanti nella vertenza ambientale a Foggia.

Come preannunciato, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha firmato l’ordinanza necessaria per permettere ad Amiu, la società in house del Comune di Bari, di rilevare temporaneamente il servizio di igiene ambientale a Foggia e la connessa gestione dell’impianto di biostabilizzazione.

Si tratta della prima ordinanza dell’anno del presidente Vendola, ha durata di 180 giorni (dal 2 gennaio al 2 giugno, 6 mesi) e sarà seguita da un’ordinanza contingibile ed urgente del sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, con decorrrenza dal 16 gennaio (Amiu verosimilmente subentrerà il 15 gennaio, tra meno di 7 giorni).

Parallelamente si sta accelerando l’iter sul versante occupazionale: 350 gli ex dipendenti di Amica e Dauniambiente che saranno riassunti “nei termini previsti dalla legge” ed alle condizioni contenute nell’accordo sottoscritto al tavolo della task force il 27 dicembre scorso.
In mattinata il governatore Vendola ha tenuto una conferenza stampa a Bari alla quale hanno partecipato entrambi i sindaci interessati, Gianni Mongelli e Michele Emiliano, l’assessore regionale all’ambiente, Lorenzo Nicastro, oltre al presidente Amiu, Gianfranco Grandaliano.

La scelta di convocare la conferenza a Bari, al cospetto della stampa regionale, rientra in un’ottica precisa che è quella di conferire alla vertenza un respiro più grande di quello provinciale sino ad ora, colpevolmente, riservatole.
“Oggi chiudiamo una vertenza che altrove ha determinato l’attenzione della stampa internazionale” ha esordito Vendola per il quale “un problema grave della comunità foggiana è diventata una bella pagina di solidarietà istituzionale”.

Quindi il governatore ha invitato il Comune a definire in tempi brevi l’assetto definitivo della gestione del servizio rifiuti a Foggia aprendo alla soluzione pubblica: “La società in house si può fare” ha dichiarato.

Quello di Amiu, lo ricordiamo, è un soccorso temporaneo a costo zero per il Comune di Bari, durerà 12 mesi e riguarderà il servizio completo di igiene ambientale, vale a dire spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, gestione del biostabilizzatore (che il Comune di Foggia si è impegnato a collaudare in tempi brevi) e “rilancio della differenziata” ha garantito Grandaliano.

La nuova fase, quella del “riscatto”, dunque, parte da qui per Foggia.

Ma con un occhio al passato: “Le responsabilità non saranno sottaciute” avverte Mongelli che riconosce: “Ho ereditato una situazione difficilissima ma mi sono impegnato a ripristinare legalità ed efficienza”.
E se Lorenzo Nicastro oggi tira un sospiro di sollievo (“Sulla vertenza sembrava pesare una maledizione che ne impediva la risoluzione” ha detto, “è una soddisfazione vedere restituita a Foggia la dignità di grande città del Sud), Vendola non nasconde la difficoltà del percorso futuro ed rimarca il “rifiuto di ogni ambiguità e collusione con ambienti ed affari poco chiari”: “il caos – ha detto in conferenza stampa – non è solo figlio di errori, è coalizione di interessi illeciti che spinge verso l’emergenza”.

Durissimo Michele Emiliano: “A Foggia la mafia si sente nell’aria ma c’e’ una parte di città che vuole combatterla”.

“Purtroppo, ha continuato, Foggia è la città in cui la buona politica ha le maggiori difficoltà ad affermarsi in Puglia”, “intervenire a ristabilire il buon governo pubblico era importante perchè un’emergenza a Foggia avrebbe fatto danno anche a Bari.
Ora – ha concluso il sindaco di Bari – serve tutto lo Stato per fare in modo che questo intervento possa funzionare”.
da Foggiatoday

Condividi in Facebook

BARI – Rifiuti, Vendola firma per l’Amiu – «Sottratto il business alla mafia»

Pubblicato : martedì, 8 gennaio 2013

L’appalto sarà gestito fino a un massimo di 18 mesi – dalla società di Bari in attesa della gara pubblica

 

Un mezzo dell’Amiu

L’Amiu di Bari scende in campo per gestire il servizio di raccolta dei rifiuti a Foggia. L’ultimo tassello da incastrare per definire l’operazione era la firma da parte del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Firma apposta sull’ordinanza numero 1 dell’8 gennaio 2013. «All’Amiu – è scritto nel testo – ordina di gestire l’impianto di selezione e biostabilizzazione sito in località Passo Breccioso», mentre al Comune «di predisporre tutti gli atti necessari per garantire in tempi brevi il completamento delle attività di collaudo tecnico amministrativo dell’impianto di selezione e biostabilizzazione e di assumere a proprio carico tutti gli oneri connessi all’attuazione della presente ordinanza».
La validità del provvedimento è di 180 giorni rinnovabili fino a un anno e mezzo.

LA PRESENTAZIONE

I contenuti del provvedimento sono stati illustrati a Bari dal governatore Vendola, dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, da quello di Bari, Michele Emiliano, dall’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro.
«A Foggia – ha detto Emiliano – la mafia si respira nell’aria, e per questo prima che la municipalizzata Amiu accettasse questa sfida, abbiamo avuto rassicurazioni dal prefetto e dalle forze dell’ordine: nelle due aziende erano diventati quasi tutti “quadri” e nessuno era più per strada a spazzare. Ma adesso iniziamo una battaglia del cambiamento».

Oggi «apriamo un libro nuovo per la nostra città – ha commentato Mongelli – ma non dobbiamo dimenticare il passato perchè vanno individuati i responsabili della situazione attuale.

Con questa collaborazione leale fra due grandi città – ha aggiunto – siamo riusciti a tenere lontani i privati che potevano speculare su questa emergenza».
Il «ciclo della gestione dei rifiuti – ha rilevato Vendola – è particolarmente permeabile agli interessi illeciti che spingono a derive emergenziali». «Ma questa volta – ha concluso Vendola – è stata un’occasione straordinaria di solidarietà tra due pubbliche amministrazioni, e all’emergenza noi abbiamo reagito con una pagina di buona politica e di ‘pulizià in senso molto ampio».

 

Al Comune di Foggia il servizio di raccolta costerà 22 milioni di euro l’anno e dei 350 dipendenti delle due vecchie aziende sarà riassunto solo chi non presenterà impedimenti oggettivi «come condotte – è stato detto – che abbiano potuto contribuire alla attuale emergenza».
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Nichi Vendola – Ordinanza sui Rifiuti a Foggia
Firmata l’ordinanza di affidamento del servizio per lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Foggia all’Amiu di Bari. Nichi Vendola, nella sua qualità di Commissario di Governo, insieme al sindaco di Foggia, Gianni Mongelli e a quello di Bari, Michele Emiliano.

Condividi in Facebook

FOGGIA – Grandaliano querela 12 ex lavoratori di Amica per diffamazione e calunnia

Pubblicato : lunedì, 7 gennaio 2013

II 12 lo denunciarono per truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici

Gianfranco Grandaliano

Questa mattina Gianfranco Grandaliano, presidente dell’Amiu, l’azienda municipalizzata che gestisce l’igiene urbana nel capoluogo pugliese e che dal 15 gennaio gestirà temporaneamente il servizio di raccolta rifiuti nel capoluogo dauno, ha depositato alla Procura di Bari una querela per diffamazione e calunnia nei confronti dei 12 ex dipendenti dell’Amica, che a questo punto non potranno far parte della squadra dell’Amiu.

Si tratta dei 12 lavoratori che il 20 dicembre scorso hanno denunciato Grandaliano, il direttore generale dell’azienda levantina, Antonio De Biase, il sindaco di Foggia e l’assessore regionale Elena Gentile, per truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici.

Le accuse dei lavoratori sono legate alla gestione della vertenza Amica e all’accordo tra il Comune di Foggia e l’Amiu.

Domani invece, Nichi Vendola emanerà l’ordinanza con la quale autorizzerà l’Amiu a prendere servizio nel capoluogo

da Foggiatoday

Condividi in Facebook

I rifiuti di Foggia vanno ad Amiu ma manca ancora l’ok di Vendola

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

MONGELLI E LA GENTILE HANNO PRESENTATO QUESTA MATTINA L’INTESA

Il servizio non sarà rilevato prima dell’Epifania, con l’assorbimento di 330 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente

La conferenza stampa di Gianni Mongelli

Il primo cittadino: “Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”. Il parto, comunque, benché stabilito, deve essere ancora autorizzato dal governatore Vendola e dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda municipalizzata barese. Saranno la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu

“Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”.

Così il sindaco Gianni Mongelli ha commentato l’accordo stipulato ieri sera a Bari tra l’Amiu, il Comune di Foggia, ed i sindacati (tranne la Fiadel) che dà mandato alla società barese di gestire per un anno il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Dovrebbero essere riassorbiti 330 lavoratori delle due aziende fallite, visto che i 20 lavoratori che attraverso gli avvocati Vincenzo De Michele e Alfonso Ricciardi hanno denunciato il sindaco, l’assessore regionale Elena Gentile, il presidente ed il direttore di Amiu per i reati di truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, peculato per distrazione di fondi pubblici, potrebbero essere assunti dalla società barese solo se ritireranno la denuncia penale che però non è remissibile.

Almeno fino alla prima settimana di gennaio saranno ancora la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu che aspetta l’ordinanza del presidente della Regione Puglia ed il via libera da parte del proprio consiglio d’amministrazione e del Comune di Bari.

da Il Mattino di Foggia

Condividi in Facebook

Puglia, 7 giorni alle Primarie l’unico «neo» è il caso Brindisi

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Via alla campagna elettorale.

Da oggi i candidati alle Primarie del Partito democratico, col via libera definitivo dei direttivi provinciali, sono ufficialmente «abili e arruolati».

Pochi giorni per fare proselitismo.

Si vota in un’unica data, domenica prossima 30 dicembre.

Alle spalle di questa settimana prenatalizia restano le tossine dei veleni, che hanno accompagnato la raccolta delle firme.

Non si è risolto il caso Brindisi.

La commissione nazionale ha chiuso i propri lavori concedendo deroghe a molti, ma escludendo dalla contesa il territorio brindisino.

Una delle teste saltate è quella di Fabiano Amati, assessore ai lavori pubblici della giunta regionale pugliese guidata da Nichi Vendola, fasanese.

A nulla è valso l’appello dei consiglieri e del segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, per recuperare all’agone delle Primarie almeno Pino Roman o, ultima speranza in casa brindisina. Venerdì Amati ha annunciato una conferenza stampa per dire la sua verità.

Si vedrà.

Rientrato invece, a Bari, quello che sarebbe diventato il caso Antonio Decaro.

Il capogruppo del partito alla Regione è stato oggetto, ancora ieri mattina, di pressioni perché rinunciasse alla candidatura. «24 ore, diciamo così, “intense” ». le definisce l’interessa – to nel suo stato su Facebook, postato al termine della direzione provinciale barese di ieri pomeriggio a Bari.

E aggiunge: «Adesso non vedo l’ora di tornare a casa dalla mia famiglia ».

Rinunciare al progetto di entrare in Parlamento per correre per la poltrona di primo cittadino della città di Bari, questo il senso delle pressioni sul capogruppo Pd.

L’impressione però è che Decaro avesse già da qualche tempo intuito di non occupare più il posto di prima scelta nello scacchiere del centrosinistra per il quale invece, si andrebbe delineando un tandem con Emiliano (Pd) candidato presidente alla Regione e un esponente di Sel (Nicola Laforgia?) per la poltrona di primo cittadino del capoluogo di Regione con la benedizione di Nichi Vendola.

Di qui la decisione di spostare l’o biettivo sul Parlamento.

Quella di Decaro viene considerata una candidatura scomoda perché, da capogruppo regionale, raccoglie voti non solo a Bari, ma in tutta la provincia, togliendoli ad altri, anche tra i cosiddetti «colonnelli» del partito.

Il tentativo di disarcionarlo è probabilmente tramontato ancor prima di nascere perché i «presunti congiurati» sono stati bruciati sul tempo dalla stessa «vittima» dell’ipotetico complotto, il quale ne ha denunciato il rischio mobilitando i suoi, che ieri si sono assiepati all’esterno dei locali dove si sarebbe tenuta la direzione provinciale.

In un solo intervento, durante i lavori, la questione è stata appena sfiorata quando si è detto che la lista venuta fuori con la raccolta di firme non aveva senso perché «Baricentrica», non rappresentativa, dunque, dei diversi territori della provincia.

Ma il passo successivo, quello di chiedere che almeno «un barese» si facesse da parte, non è stato fatto. È toccato al già assessore della prima giunta Vendola,

Mario Loizzo, chiudere la questione, gettando acqua su un fuoco in realtà rimasto a livello di scintilla. La cronaca di questi ultimi giorni frenetici parla dunque di una lotta spasmodica per guadagnare un posto al sole.

E mentre i candidati (via libera a tutte le liste dai direttivi provinciali, ma a Lecce gli ultimi tre nomi saranno resi solo oggi) affilano le armi contro i compagni di partito, c’è chi invece gode della condizione di chi può starsene tranquillamente alla finestra.

Tra i nomi che restano fuori dalla contesa delle Primarie (ma non dalla corsa al Parlamento perché candidati al ripescaggio nel listino bloccato che sta nella disponibilità diretta del segretario Pier Luigi Bersani) spiccano i nomi del vicepresidente dei senatori, Nicola Latorre, l’ex magistrato, Alberto Maritati, il magistrato e scrittore, Gianrico Carofiglio, Alberto Losacco.

Al momento sembrerebbe fuori dai giochi Maria Paola Concia.

Ma non è detto che anche per lei non sia alle viste il ripescaggio in un collegio, però, diverso dalla Puglia.
GIUSEPPE ARMENISE da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Da Cerignola e Manfredonia camion e spazzini per Foggia

Pubblicato : martedì, 18 dicembre 2012

Si riparte a Foggia con la pulizia delle strade – Mongelli: spero si perfezioni l’accordo con l’Amiu

Da quest’oggi, a Foggia, si riparte con la pulizia delle strade dai rifiuti. Scongiurato, quindi, almeno per il momento l’arrivo dell’esercito. I 335 lavoratori licenziati di «Amica» e «Daunia Ambiente» – società di gestione dell’igiene urbana e del verde a Foggia – resteranno però a casa per Natale.

Nessun provvedimento sarà preso in corner per evitare questo processo inevitabile, anche se la situazione per loro potrebbe sbloccarsi già nella prima settimana del nuovo anno.
Come è noto i lavoratori, con un referendum, nei giorni scorsi avevano bocciato il piano occupazionale proposto da Amiu di Bari, pronta a sostituirsi temporaneamente alle società fallite di Foggia per permettere al Comune di indire, nelle more, una gara per l’affidamento del servizio.
Un piano che rivedeva orari e turni al ribasso, ritoccando anche gli stipendi.

Di qui il rifiuto.

Ieri, però – compreso che un’epoca si è chiusa e che nonostante le serrate non ci saranno sconti – i lavoratori (circa 300) hanno inviato una petizione alla task force regionale nella quale fanno una sostanziale marcia indietro e si dicono pronti a discutere.

Anzi, stamattina, tornano a consultarsi con un nuovo referendum.
Ieri, intanto, il sindaco del capoluogo dauno, Gianni Mongelli, è stato a Bari nel primo pomeriggio per un breve incontro con lo stesso governatore, Nichi Vendola e con il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano.
Si è concordato un percorso: la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia uniranno le proprie forze, anche su sollecitazione del prefetto, per tamponare l’emergenza rifiuti a Foggia (i cassonetti non vengono svuotati da sabato).
L’impegno è valido fino al 15 gennaio.

Nel frattempo, spiegano dalla Regione: «Bisognerà mettersi a tavolino e, in questi giorni, cercare di rivedere anche l’assetto dell’organico che conta più graduati che soldati semplici.

Fermo restando che nessun posto di lavoro nel piano già proposto da Amiu veniva intaccato».
Chi si aspettava un salvataggio tout court da parte della Regione, è rimasto deluso.

Tuttavia, se occorrerà, i dirigenti regionali preposti sono anche disponibili a firmare l’ordinanza che sancisce il passaggio transitorio della raccolta rifiuti dal Comune di Foggia ad Amiu.
Un passaggio pletorico, secondo il capo di Gabinetto, Davide Pellegrino.

Non va dimenticato, inoltre, che per la raccolta rifiuti a Foggia non potranno essere impiegati i mezzi Amiu, utili a Bari.

In parte, saranno utilizzati i mezzi comunali di Foggia, in parte bisognerà noleggiarli.

Terminata la riunione in Regione, il sindaco è corso a Cerignola dove ha incontrato il sindaco della città e quello di Manfredonia – Antonio Giannatempo e Angelo Riccardi – per sottoscrivere un accordo che prevede la rimozione dei rifiuti dalle strade, già a partire da questa mattina.
«Domani (oggi n.d.r.) dovrebbe riprendere il servizio di pulizia – spiega Mongelli – che durerà fino al 15 gennaio. Io spero che già nella prima settimana di gennaio si perfezioni l’accordo con Amiu.
Aspettiamo l’esito di questo nuovo referendum dei lavoratori.

L’accordo con Amiu prevede alcuni punti fermi, fra cui le verifiche bimestrali.

Mi rendo conto che ai lavoratori viene chiesto un sacrificio che prevede una riduzione dell’orario di lavoro, tuttavia i tempi sono quelli che sono e l’accordo con Amiu permette comunque il mantenimento degli scatti di anzianità.
Questa emergenza è l’occasione per ripartire con un nuovo percorso per tutti». Da parte sua, l’Amiu con il presidente Grandaliano conferma: «Aspettiamo questo referendum. Da parte nostra siamo pronti a collaborare».

Il governatore Nichi Vendola non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento«per il lavoro straordinario messo in campo dal prefetto di Foggia.
La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica».

 

Ora, secondo Vendola, è giunto «il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal prefetto, dagli assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal sindaco Mongelli sia l’unica credibile.
Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi, che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di “emergenza permanente”, certo non nell’interesse dei cittadini.

Oggi, Foggia è davanti ad un bivio».

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

Dopo la monnezza, l’incendio dei cassonetti. A Foggia sta scoppiando la guerra dei rifiuti?

Pubblicato : lunedì, 17 dicembre 2012

In attesa di Amiu, cerignolani e manfredoniani da domani pomeriggio puliranno Foggia

Le municipalizzate per l’igiene urbana SIA di Cerignola e ASA di Manfredonia interverranno a tamponare l’emergenza.

Che, però, non è solo quella dei rifiuti ma anche degli incendi dei cassonetti che le forze dell’ordine temono possa esplodere in città.

Poco fa il primo rogo in Corso Cairoli e in nottata si temono altri atti vandalici, a mano che la pioggia non serva a scoraggiarli.

I Vigili del Fuoco sono comunque in allerta

Dalle ore 14 di domani saranno la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia ad assicurare un minimo di igiene ambientale nel capoluogo dauno, anche se con mezzi e uomini ridotti e non sufficienti a garantire un servizio completo.

Insieme metteranno a disposizione 8 mezzi e 24 uomini, tra autisti ed operatori ecologici.

Qualcuno aveva paventato l’ipotesi di affidare temporaneamente il servizio alla Tecneco, che già opera in alcuni comuni di Capitanata come Lucera, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Orsara di Puglia, Poggio Imperiale, Serracapriola, Ascoli Satriano, Vico del Gargano e Carpino e che in passato ha collaborato con Amica per la raccolta di rifiuti pericolosi come pile e farmaci, ma l’ingegner Umberto Beomonte Zobel, uno dei dirigenti dell’azienda foggiana, ha dichiarato al Mattino di Foggia di non essere stato interpellato dal Comune di Foggia, né di essere in grado di fornire una riposta adeguata sul possibile coinvolgimento della Tecneco per gestire l’emergenza che potrebbero svilupparsi nei prossimi giorni.

Senza trascurare il fatto che qualcuno potrebbe ostacolare la raccolta dei rifiuti effettuata da aziende che non impieghino personale di Amica e Daunia Ambiente.

Alcuni lavoratori si erano offerti di lavorare gratuitamente per qualche giorno con alcuni mezzi di proprietà del Comune di Foggia, che ha a disposizione 3 mezzi a carico laterale e 2 a carico posteriori, oltre ad alcuni cassonetti.

Tutte le altre macchine e la maggior parte dei cassonetti, molti dei quali vetusti o mal funzionati, sono di proprietà della Curatela fallimentare.

I lavoratori-volontari ritenevano che se Amiu avesse messo a disposizione altri 5 mezzi ed altri cassonetti, il servizio di raccolta potrebbe essere assicurato almeno parzialmente, fino a che la società in house del Comune di Bari non sarà a tutti gli effetti operativa in città.

Subito dopo il vertice con i lavoratori, Mongelli si è recato alla Regione Puglia per incontrare Nichi Vendola, affinché possa anticipare l’ordinanza con la quale si affida ad Amiu la gestione dei rifiuti a Foggia.

Intanto, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri sono in allerta per arginare una reazione a catena con l’incendio di cassonetti in nottata: un primo cassonetto è stato incendiato poco fa, con liquido infiammabile, in Corso Cairoli, prontamente spento dai Vigili del Fuoco con l’intervento dei Vigili Urbani.

La pioggia dovrebbe scoraggiare altri incendi temuti per questa notte.

da Il Mattino di Foggia

Condividi in Facebook

Emergenza rifiuti Foggia, Vendola: città al bivio

Pubblicato : domenica, 16 dicembre 2012

Nichi vendola

“DESIDERO, anzitutto, esprimere il mio sincero apprezzamento per il lavoro straordinario messo in campo dal Prefetto di Foggia.

La sua opera di coordinamento attivo e di proposta sta aiutando concretamente la comunità foggiana a intravedere una via uscita dalla cosiddetta emergenza nel servizio rifiuti, originata – è bene ricordarlo – dal fallimento disastroso della società Amica”.

Così il governatore regionale Nichi Vendola in una nota di stamane relativamente all’emergenza rifiuti nel capoluogo dauno.

“E’ giunto il momento di definire un percorso concreto per ritornare alla normalità.

Considero pertanto che la strada tracciata in questi giorni a più mani dal Prefetto, dagli Assessori regionali all’Ambiente e al Welfare, dalla task force regionale e dal Sindaco Mongelli sia l’unica credibile.

Purtroppo, vedo levarsi voci scomposte, oggettivamente convergenti con interessi opachi (possibile riferimento a sindacato Fiadel, verso il quale è stata presentata una denuncia-querela, vedi in basso, ndr), che ostacolano la soluzione e che, strumentalizzando la preoccupazione dei lavoratori, propongono una sorta di ‘emergenza permanente’, certo non nell’interesse dei cittadini. Oggi, Foggia è davanti ad un bivio.

Auspico che il Sindaco interpreti i sentimenti della più vasta opinione pubblica della città e superi con forza gli ostacoli frapposti da interessi poco chiari.

Ma, sono certo, Gianni Mongelli saprà farsi condurre dal suo senso della legalità e dalla responsabilità di dare al più presto ai cittadini di Foggia un servizio efficiente”, ha concluso Vendola.

da Stato Quotidiano

Condividi in Facebook

Vola l’export dalla Puglia +8,3% Vendola: ‘Altro segnale di fiducia’

Pubblicato : mercoledì, 12 dicembre 2012

“Dopo i dati sul Pil e sull’occupazione registriamo un nuovo segnale positivo. La percentuale di crescita della Puglia, più del doppio rispetto a quella italiana, ci colpisce per la differenza con l’Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.

È il segnale di come la Puglia stia lottando tenacemente ed efficacemente contro una delle crisi più buie dell’economia mondiale”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando il report Istat sulle esportazioni delle regioni italiane, pubblicato oggi.

I dati evidenziano, ancora una volta, la crescita dell’export pugliese con un +8,3% da gennaio a settembre del 2012, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Puglia fa meglio dell’Italia, che cresce del 3,5%, del Mezzogiorno che incrementa l’export del 6,5% mentre nel Nord-centro l’aumento delle esportazioni si ferma al 3,1%.

Ma il dato pugliese spicca ancora di più se paragonato alla performance dell’Italia meridionale dove la crescita è solo dello 0,1%.

“I mercati esteri – ha continuato Vendola – sono diventati uno sbocco sempre più accessibile e sempre più sfruttato dalle nostre imprese, che si fanno apprezzare perché hanno imparato ad innovare e così sono diventate sempre più competitive.

Le abbiamo accompagnate con le nostre iniziative all’estero e con i nostri incentivi per l’innovazione.

Le abbiamo accompagnate con la nostra capacità di spesa dei fondi strutturali. Così oggi la Puglia – ha concluso Vendola – benché abbia una strada ancora lunga da percorrere, nel panorama italiano e del Mezzogiorno riesce a raccontare una storia differente: di forza, di resistenza, di lotta, di fiducia”.

Le esportazioni della Puglia hanno un valore di 6,599 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2012 contro i 6,096 dello stesso periodo dell’anno scorso, una differenza in termini assoluti di 503 milioni.

L’incremento più rilevante si conferma nel settore dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+117,6%) e nel settore della meccanica, in particolare macchine e apparecchi (+37,3%), mezzi di trasporto (+17,2%). Crescono anche i prodotti più tecnologici come computer, apparecchi elettronici ed ottici (+31,8%) e apparecchi elettrici (+17%).

Buona la performance dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,8%).

La Puglia si classifica quinta tra le regioni italiane.

È preceduta dalla Sardegna (+17,7%), dalla Sicilia (+16,8%), dalla Toscana (+8,6%) e dall’Umbria (+8,4%).

Sardegna e Sicilia si distinguono per l’exploit nel settore dei rifiuti dove l’incremento è, per la Sardegna, del 309,4% e per la Sicilia dell’86,8%.

Per la Toscana la prima voce di crescita è rappresentata dal settore dei prodotti petroliferi (+45,2%), per l’Umbria il maggior incremento è legato invece ai prodotti dell’agricoltura (+50,1%).

Nell’Italia meridionale, a parte Puglia (+8,3%), Calabria (+6%) e Campania (+0,6%), le altre regioni hanno tutte un segno negativo: Abruzzo (-4,5%), Molise (-9%) e soprattutto Basilicata, che con  -24,5% segna la performance peggiore in Italia.

Tra le dieci province italiane che contribuiscono maggiormente alla crescita delle esportazioni nazionali, spicca Taranto che segna un +23,9%, terza in Italia dopo Arezzo (+28,4%) e Piacenza (+25,2%).

Le altre sono Siracusa (+20,3%), Cagliari (+20%), Firenze (+7,5%), Monza e Brianza (+7%), Bergamo (+5,8%); Varese (+5,7%) e Milano (+3,5%).

da affariitaliani.it

Condividi in Facebook

Puglia. Scoperto come diagnosticare il cancro con un respiro

Pubblicato : martedì, 11 dicembre 2012

L’intuizione è stata dei ricercatori dell’Università di Bari: applicare al respiro lo stesso approccio utilizzato per monitore la qualità dell’aria.

Gonfiando un palloncino è possibile diagnosticare il cancro al colon retto.

La nuova metodica è ben più sostenibile ma anche affidabile: su 100 malati ne individua 80.
11 DIC – Diagnosticare il cancro con un respiro. Adesso si può, grazie ai finanziamenti regionali per la ricerca.

Ha il marchio Regione Puglia e il genio scientifico dei ricercatori dell’Università di Bari, una delle scoperte più rilevanti dell’ultimo decennio.

Solo 1,5 milioni, erogati dalla Regione Puglia alla Rete di Laboratori ‘Voc and Odor’ con un effetto moltiplicatore che per la diagnostica del cancro è un’autentica rivoluzione.

“In Puglia abbiamo investito in cultura, in innovazione e in ricerca.

Solo così possiamo guadagnare prospettive di futuro, di salute  e di migliore qualità della vita”.

Lo ha detto il Presidente della Regione, Nichi Vendola, nel corso della conferenza stampa per la presentazione della scoperta.

“Un milione e mezzo di euro investiti da noi in un progetto che ha coinvolto un pool di ricercatori medici e di scienziati, ha prodotto un risultato straordinario – ha continuato Vendola – credo che chiunque di noi sappia che cosa sia una colonscopia, che tipo di intervento diagnostico invasivo sia, che tipo di disagio e  sofferenza provochi, determinando anche un costo rilevante per la sanità.

Oggi con questi studi invece, siamo in grado di sperare, in un futuro, di poter fare una diagnosi attraverso il respiro che porta con sé un bagaglio di informazioni utili per poter diagnosticare o meno la patologia”.

Un giro globale per un’intuizione semplice e allo stesso tempo geniale: applicare al respiro lo stesso approccio utilizzato per monitore la qualità dell’aria, proprio quello usato dallo stesso gruppo di scienziati per individuare  le emissioni dell’Ilva. È stato così possibile, solo gonfiando un palloncino, diagnosticare il cancro al colon retto, una diagnosi che oggi si ottiene con la colonscopia e con la ricerca del sangue occulto nelle feci.

Non solo la nuova metodica è ben più semplice e sostenibile, ma persino più affidabile del secondo esame citato: su 100 malati ne individua 80, mentre su 100 pazienti positivi al test del sangue occulto che eseguono una colonscopia, solo 50-60 hanno una patologia intestinale e solo 7 di essi un tumore.
Una scoperta tanto più importante se si considera che sono 51.600 i nuovi casi di cancro al colon retto attesi in Italia nel 2012 (fonte Istat): Questa patologia rappresenta  la seconda causa di morte per cancro tra i maschi e la terza tra le donne.

“Un esame così semplice eppure così preciso – ha detto l’assessore alla Sanità, Ettore Attolini – favorisce non solo l’esattezza della diagnosi, ma invoglia i pazienti a sottoporsi al test anche per la semplice prevenzione, per la quale la colonscopia spesso è un deterrente.

È nostra intenzione fare in modo che questa tipologia di esame diventi una prassi a cominciare dalla Puglia.

L’obiettivo è salvare vite umane promuovendo la prevenzione.

Con questa nuova metodica è tutto più semplice”.

Questo il team di ricerca:

Maria Di Lena (28 anni) (Dipartimento di Emergenza e Trapianti d’Organo), medico in formazione specialistica al III anno della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale.
Francesca Porcelli (30 anni) (Dipartimento di Chimica), dottoranda di ricerca al I anno della Scuola in Scienze Chimiche.
Francesca Porcelli per questo lavoro è stata selezionata tra le dieci finaliste (la più giovane) di ITWIIN ITWIIN, l’Associazione Italiana delle Donne Inventrici e Innovatrici (braccio nazionale dell’europea EUWIIN).
Elisabetta Travaglio (25 anni) (Dipartimento di Emergenza e Trapianti d’Organo), medico in formazione specialistica al I anno della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale.
Livia Trizio (34 anni) (Dipartimento di Chimica), Contrattista di ricerca, contratto finanziato dall’avviso n. 16/2009 FSE – Capitale Umano – della Regione Puglia.
Maria Tutino (37 anni) (Dipartimento di Chimica), contrattista di ricerca, contratto finanziato dall’avviso n. 16/2009 FSE – Capitale Umano – della Regione Puglia.

da quotidianosanita.it

Condividi in Facebook

BARI – Tasse, tagli per tutti Ma di 4 euro al mese

Pubblicato : giovedì, 6 dicembre 2012

È il risparmio massimo e solo dal 2014 – Ma l’opposizione strilla:«Enfasi immotivata»

Lo sconto fiscale c’è e alla Regione costa (prevedibilmente) una cinquantina di milioni di mancato gettito.

Tuttavia, consiste in pochi euro mensili per ciascun contribuente.

Nel migliore dei casi, l’abbattimento dell’addizionale Irpef deciso dalla giunta regionale con la Finanziaria 2013 vale 43 euro all’anno.

Per i lavoratori dipendenti sono 4 euro su ognuna delle 11 mensilità con cui si procede al prelievo dell’addizionale regionale Irpef (l’effetto si noterà nelle buste paga del 2014 perché l’imposta si paga con la sfasatura di un anno).

Si sviluppano i primi calcoli sulla manovra licenziata dalla giunta di Nichi Vendola.

L’abbattimento Irpef consiste nella riduzione dello 0,20% sul primo scaglione di reddito (0-15mila euro di imponibile) e dello 0,10% sul secondo (15-28mila euro). Nessuna variazione (dunque rimane lo 0,50%) per gli altri tre scaglioni (28-55mila, 55-75mila, 75mila in su).

Poniamo il caso di un lavoratore con un imponibile di 15mila euro annui (il massimo del primo scaglione).

Lo sconto consiste in 30 euro.

Poniamo ora il caso di un lavoratore con 28mila euro annui (massimo del secondo scaglione).

Costui, come detto, godrà di uno sconto sul primo scaglione pari a 30 euro.

Sulla parte eccedente, cioè 13mila euro, lo sconto sarà pari allo 0,10%: dunque 13 euro.

Sommando i due elementi, si arriva a 43 euro.

È il massimo possibile.

Tale favorevole condizione, è ovvio, potrà essere goduta da tutti gli altri lavoratori con redditi più alti, per l’effetto del meccanismo a scaglioni.

In Puglia, nel primo scaglione si concentrano 696.993 contribuenti; nel secondo 680.379; nel terzo 265.298; nel quarto 26.922; nel quinto 28.632.
L’opposizione strilla. Il capogruppo pdl Rocco Palese, a proposito dei provvedimenti della giunta, parla di «enfasi immotivata». «I pugliesi — dice — continueranno a essere tartassati dalle tasse e costretti a sacrifici. Mentre appare assolutamente incerta l’ennesima promessa scritta sull’acqua dell’ipotetica abolizione del ticket a metà 2013. Inoltre, non si comprende perché non sia stata eliminata l’accisa regionale sulla benzina (fa entrare appena 14 milioni di euro l’anno ma sui cittadini pugliesi pesa per 2,5 centesimi al litro). Né si comprende chi potrà accorgersi dei ritocchi minimi sull’Irpef o dell’esenzione del bollo auto per i veicoli gpl o metano immatricolati nel 2013».

Di parere opposto la maggioranza

. «La Puglia – dicono Angelo Disabato e Michele Losappio – è una Regione con i conti in ordine, che abbassa le tasse e promuove politiche di welfare per i più deboli. Premia lo sviluppo, allenta la leva fiscale e pone le basi per l’eliminazione del tiket sanitario».

Intanto, dal disegno di legge spunta l’ennesimo contributo a favore dei consorzi di bonifica: 20 milioni per il 2013.

Come un’idrovora impazzita, i consorzi finora sono costati ai pugliesi 260 milioni di euro.

Francesco Strippoli da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

Puglia: Vendola, significativo alleggerimento carico fiscale

Pubblicato : mercoledì, 5 dicembre 2012

“Sui ceti medio-bassi facciamo un’operazione di significativo alleggerimento del carico fiscale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presentando a Bari il bilancio di previsione 2013 approvato oggi dalla Giunta.
“In questa manovra di bilancio -ha spiegato- mentre proviamo a difendere fino all’ultimo euro tutto cio’ che sta nei salvadanai destinati alla protezione delle fragilita’, delle vulnerabilita’ e delle poverta’, alla rete dei servizi sociali e nonostante i tagli terribili che abbiamo subito, noi andiamo oltre il raddoppio delle borse di studio, passando dal 35 al 75% di quelle che saranno coperte.

Soprattutto noi alleggeriamo la pressione fiscale sui pugliesi per i redditi imponibili da 0 a 15 mila euro, portando il nostro prelievo da 0,3 a 0,1%, per i redditi dai 15 mila euro ai 28 mila euro, portando il prelievo da 0,3 a 0,2.

In piu’ rendiamo esenti dal bollo le auto ecologiche che si andranno a immatricolare nel 2013 e cancelliamo le tasse di concessione dei ristoranti, dei bar, degli esercizi commerciali che rappresentavano un balzello un po’ odioso”.

Si tratta quindi di una “manovra anti crisi nel senso che da’ piu’ ossigeno soprattutto al mondo delle piccole imprese e delle famiglie pugliesi”.

da ADN Kronos

Condividi in Facebook

BARI – Le Primarie del Centrosinistra – Puglia, votanti in calo (22%) – Bersani vince con oltre il 70%

Pubblicato : domenica, 2 dicembre 2012

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha vinto la sfida delle primarie in Puglia e Basilicata con oltre il 70% contro il 30% raggiunto da Matteo Renzi.

I risultati nelle nostre regioni sono ormai definitivi mentre a livello nazionale lo scrutinio continua: al momento Bersani è comunque in testa con oltre il 60% dei voti.

Se questo dato fosse confermato, in Puglia e Basilicata, forte delle alleanze locali, Bersani avrebbe ottenuto almeno 10 punti in più della media nazionale.

AFFLUENZA IN CALO IN PUGLIA
E’ in calo del 22% in Puglia, alle 17, l’affluenza dei votanti al ballottaggio delle primarie del centrosinistra dove l’uscita di scena al primo turno del governatore, Nichi Vendola, potrebbe aver avuto un peso per tenere alcune migliaia di persone lontano dai seggi.

Alle 17, e quando mancano i dati di cinque sezioni della provincia di Foggia, hanno votato 85770 persone contro le 110.544 di domenica scorsa.

In termini percentuali sono le province Barletta Andria Trani (-32%) e Bari (-28%) quelle in cui è stata più marcata la diminuzione di votanti.

Seguono Taranto (-27%), Brindisi e Lecce (-20%) e Foggia (-12%).

VENDOLA: ECCO PERCHE’ HO VOTATO BERSANI
“Ho votato Pier Luigi Bersani perchè al centro delle sue parole ci sono due concetti che si incrociano e sono decisivi per affrontare la crisi del nostro tempo: lavoro e morale”.

Lo ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che questa mattina, insieme con il suo compagno Ed, ha votato per le primarie del centrosinistra poco dopo le 11.30 nel seggio di Terlizzi. “Il lavoro come diritto fondamentale della nostra democrazia – ha aggiunto – e non c’è moralità pubblica che non parta dai diritti sociali, di libertà e dai diritti civili”. “Per questo ho votato Bersani – ha concluso – lavoro e morale”.

——————————————————-
Nei giorni scorsi, per cercare di arginare il caos, il comitato dei garanti ha lanciato un appello in cui si invitano al ballottaggio solo quanti si sono regolarmente registrati: insomma, per votare non basta la richiesta, serve che la stessa oltre ad essere ‘personale’ (quindi non attraverso un modulo come quello che si sottoscrive sul ‘facilitatore’), sia anche motivata e soprattutto che sia accolta dai comitati provinciali.

Senza una risposta scritta è inutile presentarsi al seggio.

Ma quanti lo sapranno?

DE SANTIS: IN PUGLIA INVECE TUTTO BENE, CLIMA DISTESO E PRONTI AL VOTO

Domenico De santis, esponente del PD e coordinatore del comitato Primarie Puglia si dice soddisfattio: “Per oggi è tutto pronto – dichiara – e siamo convinti che sarà una grande festa per la democrazia.

La macchina organizzativa è pronta, in ogni seggio ci sarà un elenco di elettori vidimato dai 6 comitati provinciali. In queste ore di tensione nazionale sulle regole, qui in Puglia ho apprezzato l’atteggiamento costruttivo di tutti i componenti del comitato regionale e dei rappresentanti dei candidati Bersani e Renzi.

Voglio ringraziarli per il lavoro che hanno svolto.

Siamo una squadra, e lunedì tutti insieme lavoreremo per costruire la vittoria del centrosinistra e del candidato Premier che domani verrà scelto dal nostro popolo. Il lavoro di collaborazione in momenti delicati è stato frutto della Passione che muove tutti quelli che sono impegnati volontariamente nei comitati e nei seggi elettorali.

Voglio esprimere un ringraziamento a tutti i volontari che sono impegnati nei seggi, sono oltre 3000 infatti sono le persone impegnate in questo lavoro straordinario.”

De Santis ricorda che “oggi domenica 2 dicembre, in Puglia si voterà in 289 seggi, che saranno aperti dalle ore 8 alle 20.

I candidati sono due: Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Si deve scegliere tra uno dei due.

Potranno votare coloro i quali hanno votato al primo turno di domenica 25 novembre e coloro i quali si sono registrati entro il 25 novembre ma non si sono recati al seggio.

I rarissimi ed eccezionali casi di persone che non si sono registrate entro il 25 novembre possono votare solo se hanno avuto l’autorizzazione dal comitato provinciale. Questi casi verranno comunicati ai presidenti di seggio.

Non sarà quindi possibile votare solo con la stampa della richiesta di iscrizione.

Il voto si esercita senza versamento, i 2 euro del primo turno coprono le spese di domani.

Potranno votare insomma tutti coloro i quali fanno parte dell’albo degli elettori in possesso dei presidenti di seggio.

Si vota negli stessi seggi dove si è votato Domenica 25 novembre. E – conclude De Santis – “ricordatevi di portare al seggio un documento di riconoscimento e il certificato elettorale che vi è stato consegnato al primo turno (di colore verde)”.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Aqp, garanzia nel Bilancio per il mutuo da 150 milioni

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Una variazione al Bilancio per garantire all’Acquedotto Pugliese di accendere un mutuo con la Bei (Banca europea investimenti) per 150 milioni di euro.

Il consiglio regionale ieri l’ha approvata, istituendo un fondo di garanzia pari al 20% dell’importo richiesto (34,5 milioni) ma con qualche fremito per la mancanza della maggioranza qualificata (36 su 70).

Il banco di prova dei numeri in Consiglio, com’è noto, va avanti ormai dal 2010.

Si è resa dunque necessaria, su richiesta del capogruppo Pd Antonio Decaro, la richiesta di voto segreto – previo accordo con l’Udc – per raggiungere il quorum necessario.

Che è stato, a quel punto, perfino superiore alle aspettative: nel segreto dell’urna in 45 hanno espresso voto favorevole (dunque, anche diversi esponenti di centrodestra) a fronte di 7 contrari, mentre il capogruppo Pdl Rocco Palese abbandonava l’Aula per esprimere il suo dissenso.

Motivato così: «quel tesoretto di 34,5 milioni, accantonato dalla Regione grazie al gettito dell’Iva non sanitaria, poteva essere destinato come chiediamo da tempo alla riduzione delle addizionali».

Secondo Palese, se per la riduzione dell’Irpef c’è da aspettare il Bilancio di previsione a fine anno, «è da maggio scorso che si potrebbe intervenire su Irap e accisa benzina, ma nonostante gli annunci della giunta Vendola ancora non si è fatto nulla».

Il disegno di legge approvato ieri consentirà all’Aqp di adempiere agli investimenti per 1,5 miliardi di euro previsti nel Piano d’Ambito nel 2012-2017. La garanzia di secondo livello offerta dall’azionista unico dell’Aqp, la Regione, arriva fino all’importo di 172,5 milioni, in modo da coprire eventuali inadempienze dell’Aqp con la Bei o interessi maturati.

Sui 1.484 milioni di investimenti, ammontano a 536 quelli previsti dal co-finanziamento, mentre i restanti 948 milioni sono a carico del gestore (attraverso i ricavi dalle tariffe, gli allacciamenti, etc) e in parte, appunto, da reperire sul mercato con capitale di debito.

Due, dunque, i nuovi capitoli di spesa istituiti nel Bilancio: uno per la prestazione di garanzie finanziarie e un secondo per la copertura rischi (i 34,5 milioni).

Nell’occasione, il governatore Nichi Vendola era chiamato anche a relazionare sulla vicenda delle nomine in Aqp, con la sostituzione dell’amministratore unico Ivo Monteforte per la nota vicenda della stabilizzazione del contratto del direttore generale Mas – similiano Bianco.

Quell’atto è finito sotto i fari della Corte dei Conti e, ha spiegato Vendola in Aula, «sanzionare i comportamenti illegittimi deve essere un principio ordinario e non straordinario, da rispettare sempre nella Pubblica amministrazione, anche in presenza dei risultati di gestione eccezionali raggiunti dal management uscente».

La nomina di Gioacchino Maselli, ha poi aggiunto, sbaraglia il campo da ogni interpretazione dietrologica sulla vicenda.

Dall’opposizione, Gianmarco Surico (Fli) ha puntato l’indice sulle responsabilità del governo regionale, messo al corrente sin dal 2010 delle decisione assunte da Monteforte e poi incriminate dai magistrati contabili. Palese, invece, ha evidenziato il «pasticcio» normativo che riguarda l’Aqp, con una legge nazionale che ne prevede la privatizzazione e una legge regionale che porta alla ripubblicizzazione.

Quindi, la mancanza di una «struttura regionale per il controllo sulle società partecipate», che il Pdl si augura venga istituita con il Bilancio di previsione 2013. Con il mutuo per investimenti, e i relativi cantieri, «daremo acqua, depurazione e affinamento ai cittadini pugliesi» ha rimarcato l’assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati, spiegando che l’alternativa – l’aumento di capitale da parte dell’azionista-Re gione, con un versamento di almeno 201 milioni, non è stato giudicata fattibile.
«La Bei ha espresso giudizi lusinghieri sull’Aqp e sui servizi finanziari della Regione e grazie a questo intervento – ha aggiunto – apriremo un nuovo capitolo di una storia gloriosa del nostro Acquedotto».

Dall’Udc, intanto, è partito il controcanto sulla decisione, d’intesa con la maggioranza, di sostenere il ddl nel segreto dell’urna.

«Purtroppo, anche oggi, la maggioranza ha dimostrato scarsa attenzione ai problemi della nostra Puglia non garantendo il numero legale il aula» dice il coordinatore regionale Angelo Sanza. Solo per senso di responsabilità e per evitare che l’aqp perdesse «ingenti finanziamenti» l’Udc ha votato a favore,ma – avverte Sanza – «siamo stufi dell’arrogante autosufficienza di Vendola e del Pd giocata sulla pelle dei pugliesi».

«Ancora una volta è stato il senso di responsabilità dell’Udc e di altre forze di opposizione – aggiunge Salvatore Negro, capogruppo Udc – a consentire di approvare un provvedimento che va nell’interesse della Puglia.

Senza il nostro appoggio non avrebbe perso una parte del Consiglio, cioè la maggioranza, ma avrebbero perso le famiglie di Puglia e oggi la politica non può permettersi questo se vuole recuperare la fiducia del cittadino». Ciononostante, «il voto ha anche una valenza politica. Ancora una volta è stata messa in luce l’insufficienza di questa maggioranza che allo stato dei fatti non è in grado di avere i numeri per governare la Puglia».

Da segnalare, infine, la battaglia del comitato «Acqua bene comune» contro la Regione.

Oggi, davanti alla sede Aqp in via Cognetti a Bari, si terrà la manifestazione «E mo’ basta» in cui il comitato annuncerà di adire le vie legali contro Aqp per la restituzione ai cittadini della remunerazione del capitale sulle tariffe (pari al 7% della bolletta), ancora richiesto dall’Aqp sebbene sia stato approvato il referendum sull’acqua pubblica che ne sancisce l’abolizione.

«A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia, gli esiti referendari sono rimasti inattuati: l’Aqp è ancora una Società per Azioni e i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Primarie, il Comitato “Foggia per Nichi”: libertà di scelta

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Il Comitato “Foggia per Nichi”, date le continue e pressanti richieste di questi giorni, tiene a precisare che, in linea con le “differenti” modalità che ci contraddistinguono, ha ritenuto opportuno perseguire la “linea” della libertà di scelta.

Per dovere di cronaca, i pareri interni emersi in questi giorni ci dicono che molti di noi, non ritenendosi vicini all’operato del PD e del segretario Bersani portato avanti nel Governo Monti, hanno deciso di astenersi dal voto del ballottaggio di domenica 2 dicembre.

Modesto rimane, comunque, il numero dei volontari che “all’ultimo round” porranno la propria preferenza sul nominativo di Pier Luigi Bersani.

Un fatto rimane di assoluta certezza, siamo persone di sinistra che nel contribuire alla campagna elettorale per Nichi Vendola, hanno scelto di tentare la strada del cambiamento radicale e della discontinuità con il liberismo, tantomeno quello populista, e di portare la politica in campi differenti da quelli dell’urlo e dei calderoni; per questi e molti altri motivi, sarebbe per noi aberrante e contro natura un qualsiasi appoggio a Matteo Renzi.

da Teleradioerre

Condividi in Facebook

FOGGIA – Primarie centrosinistra: in Capitanata domina Bersani

Pubblicato : lunedì, 26 novembre 2012

Il segretario del Pd ottiene il 53,1 % dei voti, ma non basta: domenica prossima è ballottaggio con Renzi

Con il 53% dei voti il segretario del Pd, Pierluigi Bersani (nella foto) è stato il più suffragato in Capitanata alle primarie del centrosinistra. Ma non basta: domenica prossima sarà spareggio con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. In provincia di Foggia Bersani ottiene 16.362 voti.

Segue il presidente della Puglia, Nichi Vendola, con 7746 (il 25,1%); terzo posto per Renzi con 6.036 preferenze (il 19,6 %).

A ruota Bruno Tabacci con 533 voti (l’1,7%) e Laura Puppato con 159 voti (lo 0,5%).
In Capitanata hanno votato quasi 31 mila persone.
da Daunia News

Condividi in Facebook

BARI – Primarie, Bersani vince anche in Puglia Nichi: i miei voti se li deve conquistare

Pubblicato : lunedì, 26 novembre 2012

Bari|Bat|Brindisi|Foggia|Lecce|Taranto
Al segretario del Pd il 39,4% dei voti, il governatore<
si ferma al 37,3%. In terza posizione Renzi con il 20,1%

 

Alla fine, alle primarie del centrosinistra, Pierluigi Bersani arriva primo anche in Puglia nella regione del governatore Nichi Vendola.

Passata la mezzanotte, è il sito aggiornato in tempo reale dal Pd regionale a confermare la vittoria del segretario nazionale del Pd sul governatore per due punti percentuali: 39,4% a 37,3%. Risultato di tutto rispetto quello raggiunto in Puglia anche dal rottamatore Matteo Renzi che raggiunge il 20% dei consensi ed è stabile in tutte le province. Bruno Tabacci con 3.431 voti si ferma al 2,2%, mentre Laura Puppato con 1.554 voti è all’1%.

Nei seggi in Puglia

LA MAPPA - Vendola stravince a Bari che si conferma la sua roccaforte con il 47,7% dei voti contro il 30,8% di Bersani e il 18,5% di Matteo Renzi.

E il governatore vince anche a Lecce, seppure di misura: Vendola 38,9%, Bersani 37,8% e Renzi 21,4%.

Come pure a Brindisi: Vendola 40,3%, Bersani 39%, Renzi 19,6%.

Perde invece a Foggia, Taranto e Bat.

Nella Bat è Bersani a prendere più consensi con il 36% di voti, Vendola si ferma al 31,3% e Renzi al 21,6%.

A Taranto Bersani è al 41,2%, Vendola al 34,3% e Renzi al 21,5%.

Ma il vero knock-out arriva da Foggia dove il segretario del Pd raggiunge il 52,9% contro il 25,4% di Vendola e il 19,5% di Renzi.

Se poi si sommano i voti del Pd raccolti da Bersani e Renzi, la sconfitta per il governatore appare più chiara.

L’ANALISI DEL GOVERNATORE - La lettura che Nichi Vendola offre ai cronisti, a risultati quasi ultimati, è di tutt’altro genere.

«Vinco a Lecce e Brindisi e stravinco a Bari e provincia.

Altrove mi pare sia questo l’orientamento al voto anche in molte città del Sud. In alcuni territori c’è un forte insediamento del Pd.

Voglio esprimere una grande soddisfazione – ha detto – per la partecipazione straordinaria, per il fatto che il centrosinistra ritrova il suo popolo e la mia esortazione è che il centrosinistra non abbandoni il suo popolo dopo averlo ritrovato».

Ha poi fatto i complimenti a Bersani e a Renzi per «la splendida affermazione. Ma loro hanno goduto di un vantaggio che per me è stato svantaggio: il fatto che i grandi gruppi editoriali e le tv hanno rappresentato queste come le primarie del Pd, come una resa dei conti in un partito, lo dimostra il fatto che nelle regioni rosse come l’Emilia e la Toscana io sia stato pesantemente penalizzato».

«RINGRAZIO LA PUGLIA» - Quanto alla Puglia, a proposito del risultato a macchia di leopardo, Vendola parla «di un voto straordinario, noi non avevamo una grande forza, un grande partito dietro le spalle.

Noi abbiamo un’idea di partito, ma senza risorse e senza mezzi. Io non ho fatto campagna elettorale in Puglia e in 4 settimane abbiamo dovuto affrontare le grandi armate e gli apparati mobilitati».

E per Matteo Renzi, «parlano la bolla mediatica e l’endorsement ricevuto dagli ambienti economico-finanziari, noi andavamo a mani nude.

Tuttavia è stata una buona battaglia». Nel ringraziare i pugliesi, Vendola ha aggiunto: «I dati non sono ancora definitivi, ma in regione credo di aver vinto, un risultato che è anche un riconoscimento per il buon governo di questi 8 anni. Le sfide impossibili sono belle anche quando perdi perché mettono sotto terra un seme buono che poi germoglierà.

Ci sarà un tempo per la raccolta e questo verrà alle politiche, perché si dovrà parlare anche con noi». Sel ora potrebbe costituire l’ago della bilancia per il ballottaggio: «Staremo molto attenti a quanto Renzi e Bersani diranno nei prossimi giorni, chi vuole i nostri voti deve venire a conquistarseli ragionando con noi di programma».

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

Primarie centrosinistra: in Capitanata 16500 elettori su 31mila scelgono Bersani

Pubblicato : lunedì, 26 novembre 2012

Il voto alle primarieSeguono Vendola, bene in Puglia, con 7746 voti e Matteo Renzi, leader ad Apricena, con 6036. A Foggia e Manfredonia vince Bersani

Schiacciante vittoria di Pierluigi Bersani in Capitanata, seguito da Nichi Vendola.

Terzo classificato Matteo Renzi.

E’ il risultato del voto delle urne in provincia di Foggia. 31mila l’esercito degli elettori di centrosinistra recatosi nei 55 seggi elettorali sparsi sul territorio per scegliere il leader del centrosinistra che correrà per Palazzo Chigi.

Si è votato dalle 8.00 alle 20.00, anche se i seggi sono rimasti aperti una mezz’ora in più laddove c’erano ancora code per permettere a tutti di esprimere la propria preferenza.

Il risultato è una fotografia già scattata alla vigilia in Capitanata, con un eccezionale risultato per il leader del Pd, Pierluigi Bersani, che raccoglie 16.362 voti, il 53.1 % delle schede valide scrutinate (30.836); pesca a piene mani nel bacino elettorale foggiano anche il leader di Sel, Nichi Vendola, che raccoglie 7746 voti, il 25,1%; terzo posto per Renzi, 6.036 preferenze, il 19,6 % dei voti validi.

Sorpresa Tabacci che raccoglie 533 voti, 1,7%, e Puppato con 159 voti, lo 0,5%.

Va precisato che al calcolo completo manca il Comune di Monteleone di Puglia, i cui dati – quando scriviamo – non sono ancora pervenuti.

BERSANI-VENDOLA, IN PUGLIA QUASI TESTA A TESTA.

Foggia si attesta così terza provincia pugliese per affluenza al voto, subito dopo Bari e Lecce.

E conferma la fotografia regionale, dove, a dispetto del trend nazionale, la staffetta è tra Bersani e Vendola: 39,9 % i voti raccolti dal segretario Pd, 36,2% quelli invece incassati dal leader di Sel; Renzi terzo anche su scala regionale, con il 20% delle preferenze.

Irrilevanti le percentuali di Tabacci e Puppato. / I dati regionali, per quanto verosimili, restano ancora parziali.

BOOM MANFREDONIA, FOGGIA E SAN GIOVANNI. DEBACLE CERIGNOLA.

5744 votanti a Manfredonia, roccaforte dalemiana e bersaniana doc e terra del deputato Michele Bordo e del segretario provinciale Pd Paolo Campo: la città sipontina si conferma testa d’ariete della competizione elettorale e il voto spegne le polemiche di presunti brogli elettorali avanzate da renziani e vendoliani alla vigilia del voto.

Al secondo posto per affluenza c’è Foggia con 5261 voti validi; quindi San Giovanni Rotondo che fa registrare un ottimo 1.872 preferenze.

Rovinosa debacle a Cerignola invece, fortino “rosso” per eccellenza e terra dell’assessore regionale Elena Gentile, che racimola un magrissimo 1475.

CAPORETTO VENDOLA ZAPPONETA.

Presi singolarmente, la gran parte dei comuni fa registrare la vittoria di Bersani, esito prevedibile visto lo schiacciamento dell’intera dirigenza democratica sul segretario nazionale.

Sorpresa a Zapponeta, terra del segretario provinciale di Sel Domenico Rizzi: qui Renzi vince col 44,8% dei voti, seguito da Bersani 36,4% mentre il leader Nichi Vendola deve accontentarsi di un magrissimo 18,8%, appena 76 voti su 406.

Il grosso del bottino Vendola lo raccoglie nei piccoli comuni del subappenino, ad Orsara, a Peschici e a Cagnano Varano.

Ad Apricena è ancora il sindaco fiorentino Renzi a surclassare il segretario nazionale col 46% dei voti (Bersani 37%)

da Foggia Today

Condividi in Facebook

Risultati in tempo reale – Puglia – I dati e i grafici presenti in questa pagina sono da considerare non ufficiali poiché elaborati in tempo reale. Alcuni dei dati visualizzati potrebbero presentare anomalie temporanee. Per ottenere il dato in tempo reale aggiornare la pagina.

Pubblicato : lunedì, 26 novembre 2012
Risultati parziali per Provincia e comuni

BARI BAT  BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO

Risultati regione – Puglia

Risultati ufficiosi – Se nessuno dei candidati supera il 50% dei voti si va al ballottaggio tra i primi due
Il ballottaggio si svolgerà il 2 dicembre (dalle 8 alle 22)
Candidati Voti %
Pier Luigi Bersani 29.666 40,5
Nichi Vendola 26.223 35,8
Matteo Renzi 14.913 20,4
Bruno Tabacci 1.580 2,1
Laura Puppato 715 0,9

Fonte: commissione elettorale primarie Italia. Bene Comune

Risultati provincia – Foggia

Risultati ufficiosi – Se nessuno dei candidati supera il 50% dei voti si va al ballottaggio tra i primi due
Il ballottaggio si svolgerà il 2 dicembre (dalle 8 alle 22)
Candidati Voti %
Pier Luigi Bersani 6.523 52,9
Nichi Vendola 2.804 22,7
Matteo Renzi 2.653 21,5
Bruno Tabacci 265 2,1
Laura Puppato 63 0,5

Fonte: commissione elettorale primarie Italia. Bene Comune

da Repubblica.it

Condividi in Facebook

Primarie del centrosinistra Primi dati: Bersani, 44,6% Renzi 36,9; Vendola 14,4 («Nichi in Puglia al 45»%)

Pubblicato : domenica, 25 novembre 2012

I PRIMI DATI:

«Sui primi 3411 seggi su 9200, ovvero 910.405 mila circa voti validi, Bersani ha 406 mila voti circa, il 44.6%, Renzi 335 mila, 36.9%, Vendola 131 mila, 14.4%, Puppato 3%, Tabacci 1,2%.

Non sono un campione, sono voti veri».

Lo ha detto Nico Stumpo, coordinatore delle primarie, parlando al comitato nazionale Italiabenecomune.

PROIEZIONI: VENDOLA STRAVINCE NELLA SUA TERLIZZI
Vince Vendola a Terlizzi, il Comune, ad una trentina di chilometri da Bari, dove è cresciuto il presidente della Regione Puglia.

E’ questo il dato che emerge da proiezioni definitive elaborate dal Comitato Vendola.

A Terlizzi i votanti sono stati 1139, nulle 2 schede, Tabacci cinque, Puppato nove, Renzi 114, Bersani 185, Vendola 824.

FRATOIANNI: VENDOLA IN PUGLIA AL 45%
“Vendola al 45%, ovvero poco più del 44%. Bersani intorno al 37% e Renzi al 18%. Questa è la tendenza in Puglia”.

Lo ha detto il coordinatore nazionale della campagna elettorale di Nichi Vendola, Nicola Fratoianni, parlando con i giornalisti poco fa a Bari.

“Questo – ha spiegato – è il primo dato che vogliamo dare: per noi è molto importante perchè conferma che dopo otto anni di governo in Puglia questo progetto, questa prospettiva politica continua a riscuotere un consenso straordinario”.

“E’ un dato – ha proseguito Fratoianni – che ha una omogeneità nel sud dove il risultato di Vendola è oltre ogni previsione”.
“Il risultato in Campania – ha rilevato – dice che nella provincia di Napoli Vendola è in ogni seggio al secondo posto, sempre avanti a Renzi”. “Abbiamo – ha concluso Fratoianni – dati simili dalla Calabria e dalla Sicilia e molto positivi anche da Roma”.

——————————————-
LA CRONACA DELLA GIORNATA

BARI – Code di elettori, in alcuni casi anche consistenti, si registrano un pò ovunque in Puglia nei seggi allestiti per le primarie del centrosinistra.

Uno dei cinque candidati, il governatore della Puglia Nichi Vendola, ha votato a Terlizzi (Bari), la città dov’è nato e risiede, nel seggio allestito al Chiostro delle Clarisse, in piazza Cavour.

Il sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano, ha votato invece al seggio Murat, in via Crisanzio a Bari.

Alle 17, secondo i dati diffusi dal comitato regionale per le primarie, hanno votato 110.544 persone alle primarie del centrosinistra in Puglia.

A Bari i votanti sono stati 30.555; nella provincia di Barletta Andria Trani, 9.313; a Brindisi, 12.308; a Foggia 21.586; a Lecce 22.939; e a Taranto, 13.843.- BARI, 25 NOV –

Alle 17, secondo i dati diffusi dal comitato regionale per le primarie, hanno votato 110.544 persone alle primarie del centrosinistra in Puglia.

A Bari i votanti sono stati 30.555; nella provincia di Barletta Andria Trani, 9.313; a Brindisi, 12.308; a Foggia 21.586; a Lecce 22.939; e a Taranto, 13.843.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Giallo a Manfredonia su schede scomparse

Pubblicato : domenica, 25 novembre 2012

Oltre 15 mila iscritti ma la giornata delle «primarie» del centrosinistra è caratterizzata dal giallo scoppiato a Manfredonia, roccaforte del Pd, città del segretario provinciale Paolo Campo e del coordinatore dei comitati Bersani, l’on. Michele Bordo.

Dalla sede del locale Pd sono sparite migliaia di schede.

La denuncia, formalizzata anche ai Carabinieri oltre che al coordinamento nazionale delle primarie, è dei portavoce dei comitati di Renzi e di Vendola.

«Durante la procedura per la partecipazione a queste primarie, tutto sembrava filare serenamente.

Fino a venerdì sera i certificati ritirati erano quasi 2000. Immaginate, perciò, la sorpresa di ieri mattina quando abbiamo visto che i certificati intonsi erano un paio di centinaia», denuncia Franco La Torre, portavoce dei comitati Renzi e Vendola, con riferimento a circa 3500 schede che sparite dalla sede del Pd.

«Il voto di oggi cancellerà polemiche strumentali e accuse infondate, perché ciò che avrà senso e valore sarà solo ed esclusivamente la volontà del popolo di centrosinistra e non le sleali e incoerenti affermazioni di qualche dirigente irresponsabile», dice il segretario provinciale Paolo Campo che parla di «infondate rimostranze» avanzate sulla regolarità delle registrazioni degli elettori di Manfredonia, dove ne sono state effettuate circa 5.000 delle oltre 15.000 della provincia di Foggia.

«Proprio il gran numero delle pre iscrizioni ha determinato la decisione, condivisa da tutti i rappresentanti locali dei candidati, di favorire lo snellimento delle procedure consentendo a quanti hanno compiuto la registrazione on line di compilare autonomamente i certificati elettorali da presentare al seggio per accedere al voto.

Procedura utilizzata senza alcuna esitazione dai referenti cittadini del Comitato per Renzi di Manfredonia.

Certo si sarebbe potuto e, alla luce di quanto accaduto, dovuto formalizzare e verbalizzare questo accordo informale; ma è altrettanto evidente che grida allo scandalo chi si è trovato spiazzato dalle migliaia di registrazioni promosse dal Comitato Tutti X Bersani ed oggi nega tutto quanto accaduto in questi ultimi due giorni.»

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Primarie del centrosinistra In Puglia oltre 110mila votanti Sfida Bersani Renzi Vendola

Pubblicato : domenica, 25 novembre 2012

Code di elettori, in alcuni casi anche consistenti, si registrano un pò ovunque in Puglia nei seggi allestiti per le primarie del centrosinistra.

Uno dei cinque candidati, il governatore della Puglia Nichi Vendola, ha votato a Terlizzi (Bari), la città dov’è nato e risiede, nel seggio allestito al Chiostro delle Clarisse, in piazza Cavour.

Il sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano, ha votato invece al seggio Murat, in via Crisanzio a Bari.

Alle 17, secondo i dati diffusi dal comitato regionale per le primarie, hanno votato 110.544 persone alle primarie del centrosinistra in Puglia.

A Bari i votanti sono stati 30.555; nella provincia di Barletta Andria Trani, 9.313; a Brindisi, 12.308; a Foggia 21.586; a Lecce 22.939; e a Taranto, 13.843.-

BARI, 25 NOV – Alle 17, secondo i dati diffusi dal comitato regionale per le primarie, hanno votato 110.544 persone alle primarie del centrosinistra in Puglia.

A Bari i votanti sono stati 30.555; nella provincia di Barletta Andria Trani, 9.313; a Brindisi, 12.308; a Foggia 21.586; a Lecce 22.939; e a Taranto, 13.843.

In tutta Italia, ampia affluenza alle primarie del centrosinistra: dalle 8 di stamani avrebbe già votato intorno alle 13 più o meno un milione di persone.

Ai seggi allestiti in tutta Italia ed aperti fino alle 20 affluiscono gli elettori, e secondo il comitato di Matteo Renzi alle 11 avevano già votato in 940mila, con un trend che fa stimare ai supporter del sindaco di Firenze un’affluenza totale intorno ai 3,6 milioni.

Entusiasmo ed euforia tra tutti i candidati, con gli organizzatori che parlano di «partecipazione straordinaria».

«Oggi è una festa, la contesa ‚ finita, adesso decidono gli elettori e sceglieranno il migliore. Abbiamo fatto un regalo a noi e all’Italia», dice Bersani.

E felice è Renzi: Abbiamo riportato la gente ad appassionarsi alla politica, e la politica ad occuparsi di temi concreti: per questo viene naturale dire che abbiamo già vinto».

«Fiducioso» di andare al ballottaggio è Nichi Vendola.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

FOGGIA – Primarie 2012 – Appello al voto

Pubblicato : venerdì, 23 novembre 2012

Manca davvero poco, ormai, al 25 novembre, data in cui i cittadini italiani potranno votare per scegliere il prossimo candidato premier al governo del Paese per la coalizione di Centro Sinistra.
Una opportunità unica per decidere democraticamente quale tipo di futuro il popolo della Sinistra immagina e vuole dare all’Italia.

Noi riteniamo che in questi anni l’unico uomo politico che abbia rappresentato concretamente il sogno – la speranza – di una alternativa fondata sui valori di Giustizia sociale, Partecipazione democratica, Legalità, Tutela dei diritti del Lavoro, dell’Ambiente, della Diversità, é stato il governatore Nichi Vendola che ha incarnato, nell’attività politica della sua giunta regionale, quei principi ed ideali che riconosciamo alla base della nostra Carta Costituzionale nata dalla Resistenza e che, dal 2005, caratterizzano l’amministrazione e il governo della Puglia
La nostra regione, da fanalino di coda, è diventata oggi (come dimostrano oggettivamente diversi indicatori ISTAT) una realtà amministrativa, economica, culturale e sociale in pieno fermento.
Un Buon Governo che passa attraverso scelte ben precise: investimenti in innovazione, tecnologia, ricerca in campo industriale; energie alternative (la Puglia è prima in quanto a produzione da fonti rinnovabili in Italia); un welfare capace di sostenere il cittadino a 360° gradi, attraversi una miriade di servizi comunitari; una Sanità che (nonostante la razionalizzazione dovuta all’impatto delle politiche finanziarie del governo centrale) ha rimesso al centro del proprio interesse il paziente ed i suoi familiari; la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori ed il sostegno ai giovani attraverso interventi fondamentali come “Bollenti Spiriti” (11 interventi solo nella provincia di Foggia); la valorizzazione delle nostre radici culturali e del nostro eccezionale patrimonio ambientale e paesaggistico ai fini dell’incremento del turismo.

Un elenco di cose fatte che potrebbe continuare e che dimostra inequivocabilmente quali siano state le linee guida che hanno condotto la Puglia attraverso quel percorso “evolutivo” che ha aperto alla nostra regione nuove prospettive di sviluppo e di crescita.

Soluzioni che la vecchia politica spesso ritiene impraticabili e che, invece, si dimostrano essenziali per affrontare alla radice le problematiche della modernità e le nuove sfide del futuro.

Una visione alternativa e vincente che nasce dal Sud ed abbraccia tutta l’Italia. Un modo diverso, democratico e trasparente, di pensare (ed attuare) il governo della comunità che – se voteremo per Nichi Vendola alle prossime Primarie – si potrà riproporre e ricreare per tutta l’Italia.
Per questo motivo, noi di SEL di Capitanata pensiamo che domenica prossima decidere per chi votare fra i candidati del Centro Sinistra possa essere, una volta tanto, una scelta semplice: chi immagina e spera in un’Italia migliore fatta di volti, voci, pensieri, parole, sentimenti diversi da quelli che caratterizzano la vita politica e civile di oggi non potrà non optare per l’unica alternativa possibile: il Presidente Nichi Vendola.

E siamo sempre più convinti che il 25 novembre saremo in tanti a scegliere questo sogno.
Si ricorda, inoltre, che è possibile effettuare la preregistrazione all’albo degli elettori di centrosinistra sino sabato 24 novembre 2012, sul sito www.primarieitaliabenecomune.it e, per gli elettori di Lucera, presso l’ufficio elettorale di via Zunica, 81/83, i quali potranno esprimere il voto nel seggio elettorale unico istituito in via Gramsci – 52, domenica 25 novembre 2012, dalle ore 08:00 alle ore 20:00, a seguire lo scrutinio.
Il Coordinatore Provinciale SEL
Domenico Rizzi

Condividi in Facebook

BARI – Meno tasse per imprese o cittadini

Pubblicato : giovedì, 22 novembre 2012

Verso taglio di Irap o Irpef. L’ipotesi è al vaglio dell’assessorato al Bilancio. Proposta a dicembre

Michele Pelillo

Per ora è solo un’aspirazione.

Ma l’assessore al Bilancio Michele Pelillo vi si sta applicando con scrupolo.

E Nichi Vendola, con la giunta, vorrebbe portare a casa il risultato: ridurre il carico fiscale per le aziende e/o i cittadini pugliesi nel 2013. L’anno prossimo è un anno elettorale: si vota per il rinnovo del Parlamento e quasi certamente per la Regione.

Presentarsi ai pugliesi con una sforbiciata sulle tasse aiuterebbe a sostenere le sorti del centrosinistra. Già a maggio, illustrando l’andamento delle entrate tributarie, Pelillo annunciò che si erano create le condizioni per un abbassamento delle imposte.

«È una decisione collegiale — disse — e la prenderemo assieme col bilancio di previsione». È quello che si sta facendo. Due condizioni aiutano.

La prima: il deficit sanitario (per colmare il quale si è azionata più volte la leva fiscale) si va riducendo.

Il 2012, secondo le ultime proiezioni, si dovrebbe chiudere con un disavanzo di 50-60 milioni.

Non è l’azzeramento previsto dal Piano di rientro, ma l’obiettivo può dirsi sostanzialmente raggiunto (si partiva da un «rosso» tendenziale di 450 milioni).
È vero che mancano all’appello anche i 90 milioni dei recenti tagli al Fondo sanitario nazionale. Ma ci sono le risorse per coprire le esigenze.

La seconda condizione: lo sforamento del Patto di stabilità deciso dalla giunta.

Essere assoggettati nel 2013, come conseguenza per l’infrazione, al drastico contenimento della spesa corrente è un vantaggio: ci saranno meno uscite e dunque occorreranno — teoricamente — meno entrate.

Si noti l’analogia col 2010: in quell’anno (si votava per la Regione) fu diminuita l’addizionale regionale Irpef e la decisione seguì lo sforamento del Patto di stabilità nel 2009.

Ciò detto, si dovranno considerare diversi elementi di difficoltà.

Per esempio, se e come coprire i comparti della spesa falcidiata dal taglio dei trasferimenti statali. E poi, aspetto non secondario, si dovrà tenere conto della prevedibile flessione delle entrate.

«Con la crisi economica in atto — dice Pelillo — è facile attendersi per il 2013 una diminuzione del gettito».

Sia dell’Irpef (imposta sulle persone), sia dell’Irap (attività produttive). Ad ogni modo, si studiano le mosse e per l’inizio di dicembre Pelillo porterà il Bilancio in giunta per la decisione collegiale.

Se si deciderà per l’alleggerimento, occorrerà stabilire poi se indirizzare lo sconto verso l’addizionale regionale Irpef o l’Irap.

Intanto, Vendola invita il governo a opporsi «con tutte le sue forze» alla paventata riduzione del bilancio europeo.

«I fondi Ue – dice – sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle regioni del Sud e sono vitali per il mantenimento delle politiche di coesione.

Occorrerà opporsi fortemente a qualsiasi tentativo di riduzione di risorse».

Era stato il capogruppo Pdl, Rocco Palese, a sollecitare il governatore a prendere posizione: «Metta da parte le ragioni che lo vedono contrapposto al governo Monti e difenda, da presidente della Puglia, le ragioni del Sud d’Europa».

Francesco Strippoli da Corriere del mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

LUCERA – Appello comitato Lucera per Nichi

Pubblicato : domenica, 18 novembre 2012

Domenica 25 novembre 2012, dalle ore 08:00 alle ore 20:00 si svolgeranno le primarie della coalizione ITALIA Bene comune. Noi, a sostegno della candidatura di Nichi Vendola ci mettiamo solo ciò che è nostro: tempo, fatica, ingegno, relazioni, responsabilità, condivisione…. Oggi non ti chiediamo un contributo economico, ma qualcosa di ancora più concreto: il tuo tempo.

Ti chiediamo uno sforzo per il giorno del voto, perché dobbiamo assolutamente essere presenti nel seggio che , a Lucera, sarà allestito in via Gramsci – 52, nei pressi della Cattedrale.

Una grande mobilitazione per Nichi VENDOLA Presidente.

Se il 25 novembre decidi di donare una domenica al progetto fin qui condiviso, sarà per tutte e tutti noi molto importante.

Manda una mail all’indirizzo sel-lucera @libero.it oppure telefona al più presto ai nn. 0881 252204 – 3421778138 indicando un tuo recapito, sarai presto contattata/o dalla nostra struttura per dare seguito alla tua disponibilità.

A noi ora non resta che rinnovare a te il nostro grazie. Il 25 novembre resta a casa, OPPURE VENDOLA
Comunicato Stampa Sel Lucera

Condividi in Facebook

FOGGIA -Socialismo Dauno, Foggia: nasce un Comitato “Pro Vendola” anche nella sezione di via Sant’Antonio 86/88

Pubblicato : giovedì, 15 novembre 2012

Dopo i Comitati “Pro Vendola” aperti nei giorni scorsi nelle sezioni di Socialismo Dauno di via G. Urbano e via Lucera, nasce un ulteriore Comitato Pro-Vendola nella sezione di via Sant’Antonio.

In un’affollata assemblea in vista delle primarie del centrosinistra, gli iscritti hanno deciso di sostenere Nichi Vendola. Sono intervenuti alla riunione il segretario provinciale Michele Cologno, il coordinatore provinciale Pro-Vendola Luigi Buonarota, il consigliere regionale Pino Lonigro e il segretario cittadino Michele Melchiorre.
La scelta di sostenere il presidente Vendola è avvenuta in seguito ad un ampio dibattito, dopo le relazioni degli intervenuti.

Ha aperto l’assemblea il segretario cittadino Michele Melchiorre, con una relazione generale sia sulla situazione politica al comune di Foggia che su quella nazionale.
È intervenuto quindi Luigi Buonarota, che dopo aver spiegato all’assemblea le regole del voto del 25 novembre, ha sottolineato che la politica regionale svolta negli anni da Nichi Vendola ha portato la Puglia in testa alle regioni del Mezzogiorno nella capacità di spesa dei finanziamenti europei.

Lo ha riconosciuto ufficialmente il ministro Barca, che ha promosso a pieni voti la Regione, indicandola come esempio positivo per tutte le regioni del Sud. Il segretario provinciale Michele Cologno, ha ribadito “che in un momento così difficile la gente è sfiduciata e molti, purtroppo, si rifugiano nell’antipolitica, attualmente rappresentata da Grillo.

È proprio in tempi come questi – ha concluso – che la politica seria, affidabile e concreta di Vendola può ridare fiducia e speranza agli Italiani”.
Infine, il consigliere regionale Pino Lonigro ha detto che “l’azione dell’attuale Governo dei tecnici nonostante il rigore ha aggravato il debito pubblico, ha incrementato notevolmente il peso fiscale, con nuove tasse ed ha tagliato indiscriminatamente nel pubblico impiego e nella sanità.

La politica dei professori – ha osservato ancora Lonigro – ha portato più povertà, ha smantellato il welfare e il mondo del lavoro, mettendo mano anche all’art.18 e aumentando il precariato.

Il Sud continua ancora ad essere penalizzato a vantaggio delle regioni più ricche del Nord. Non ultimo il taglio dei treni notte sulla dorsale adriatica, che continuerà a penalizzare il Sud, considerato una palla al piede e non un’opportunità di crescita e di valore aggiunto per l’intero paese”.
“Il progetto di Vendola – ha concluso Lonigro – è l’unica vera alternativa al Governo dei tecnici che ha basato la sua azione solo sui prelievi fiscali, sul taglio dei diritti dei lavoratori, sull’occupazione precaria.

Vendola può ridare fiducia e speranza alla gente e un senso alla politica in Italia e nel Mezzogiorno, con azioni tendenti al miglioramento della vita delle persone, allo smantellamento del precariato, al rafforzamento della scuola pubblica.
Tanti interventi nel corso dell’incontro hanno condiviso la linea dettata dai vertici del Movimento politico e la sezione ha quindi condiviso il sostegno al presidente Vendola alle primarie, perché vede in lui l’alternativa vera ad una politica basata solo su tasse e leva fiscale.
L’assemblea ha costituito il Comitato “Pro-Vendola” della Sezione di via Sant’Antonio 86/88 di Foggia, affidando i compiti di coordinamento e organizzazione ai compagni Giovanni Morlino, Maria Longo, Rosanna Longo e Domenico Della Martora.
Comunicato stampa Socialismo Dauno

Condividi in Facebook

FOGGIA – Conferenza Stampa – Il mondo della cultura, dell’economia, delle istituzioni e della società civile a sostegno di Nichi Vendola

Pubblicato : giovedì, 15 novembre 2012

Il Comitato “Foggia per Nichi Vendola Presidente” ha indetto una conferenza stampa che si terrà giovedì 15 novembre presso il Cicolella “Ristorante in Fiera” di Foggia a partire dalle ore 10:00 – durante la quale verranno promosse le attività del comitato stesso e presentate le adesioni di importanti personalità della cultura, dell’economia, delle istituzioni e della società civile locale tra le quali Alba Sasso, Assessore al Diritto allo Dtudio e Formazione ed Angela Barbanente, Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, il Presidente dell’Ente Fiera Fedele Cannerozzi, il Referente del Comitato “Foggia per Nichi Vendola Presidente” Raffaele Carella, don Michele De Paolis, Padre salesiano Cofondatore della Comunità sulla Strada di Emmaus, il presidente di A.FO.RI.S. Impresa Sociale Gian Maria Gasperi, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Foggia Tommaso Moretti, il responsabile di Festa Ambiente Sud Franco Salcuni, il sindaco del Comune di Cagnano Varano Nicola Tavaglione, il Rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe, il sindaco di Accadia Pasquale Murgante, il sindaco di Panni Pasquale Ciruolo ed il vice sindaco di San Marco in Lamis Raffaele Fino.

Inoltre saranno presenti i Consiglieri Regionali Arcangelo Sannicandro, Anna Nuzziello e Pino Lonigro e i Consiglieri Comunali di Foggia Leonardo De Santis e Michele Sisbarra. Raffaele Vigilante, coordinatore della rete di associazioni dell’Adriatico No Triv e Gianfranco Pazienza vice coordinatore No Triv.

Il Comitato “Foggia per Nichi Vendola Presidente” ritiene l’incontro con i media e con i simpatizzanti un’importante occasione di promozione e diffusione (in vista delle Primarie del Centro Sinistra del 25 novembre prossimo) dei valori e dei principi di Legalità, Democrazia, Giustizia, Solidarietà che il Presidente della Regione Puglia rappresenta ed incarna e grazie ai quali è oggi possibile aggregare – intorno ad un progetto politico, culturale e programmatico e ad un’idea alternativa di società – personalità, culture, “mondi” diversi ed apparentemente lontani, tutti interessati alla costruzione di un’Italia migliore, più umana, più attenta alle difficoltà degli strati sociali più deboli, ai diritti e al lavoro, alle ragioni della formazione e della cultura, allo sviluppo sostenibile e alle esigenze del Mezzogiorno.
Comitato Foggia Per Nichi Vendola Presidente

Condividi in Facebook

Primarie | Il 16 Bersani a Foggia, poi Nichi Vendola. Renzi “oggi”

Pubblicato : venerdì, 9 novembre 2012

I  candidati premier

Il 16 novembre Pierluigi Bersani all’Altrocinema Cicolella. Vendola la prossima settimana. Oggi si inaugura il comitato pro Renzi

In Capitanata le primarie del centrosinistra entrano nel vivo. Con il trascorrere dei giorni cresce l’attesa per sapere chi tra Nichi Vendola, Matteo Renzi e Pierluigi Bersani sarà il candidato premier della coalizione formata da PD-SEL-PSI.

Nascono comitati, si organizzano incontri ed eventi, ma si cerca di convincere il maggior numero di persone a iscriversi nel registro dei votanti. La segreteria cittadina di “Socialismo Dauno” ha convocato una serie di assemblee nelle sezioni di Foggia (nei giorni 12-13-14), al fine di procedere alla costituzione dei comitati di sostegno alla candidatura del presidente della Regione Puglia. Quello ufficiale, domenica 11, organizza invece un Apericena presso la sede di Piazza Piano delle Croci.

Alle 19.30 di oggi, in via Monfalcone 70, è prevista l’inaugurazione del primo comitato cittadino a sostegno del sindaco di Firenze. Meno movimentisti ma più collaudati sono i bersaniani, il cui leader potrà contare sull’apporto incondizionato dei vertici provinciali del partito, ma anche sui comitati socialisti di Riccardo Nencini organizzati dal responsabile nazionale, il foggiano Luigi Iorio. Tutto questo avviene in un clima di condivisione, sfida e di partecipazione.
Nel frattempo è stato ufficializzato l’arrivo nel capoluogo dauno del segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani.

L’appuntamento è per venerdì 16 all’Altrocinema Cicolella.

La settimana prossima toccherà a Nichi Vendola convincere l’elettorato foggiano a puntare su di lui. Difficile invece che il sindaco di Firenze torni da queste parti, ma mai dire mai.

da Foggiatoday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Socialismo Dauno: costituzione comitati pro-Vendola

Pubblicato : venerdì, 9 novembre 2012

La Segreteria Cittadina di “Socialismo Dauno” ha convocato una serie di assemblee nelle sezioni di Foggia alle ore 18,00, nei giorni di lunedì 12 (Via G. Urbano n°83), martedì 13 (Via Lucera n°28) e mercoledì 14 novembre (Via Sant’Antonio 86/88), al fine di procedere alla costituzione dei comitati di sostegno alla candidatura del Presidente Vendola alle primarie del centro sinistra.
Le riunioni vedranno la partecipazione del segretario cittadino, Michele Melchiorre, del rappresentante di Vendola nella Provincia di Foggia, Luigi Buonarota, e dei consiglieri comunali Raffaele Capocchiano e Giulio Scapato.
Proseguono le iniziative di sostegno di “Socialismo Dauno” ad un uomo del sud come Nichi Vendola, e si condividono in pieno le sue linee programmatiche e la sua lungimiranza politica, che rappresentano una risorsa sia per la Puglia che per l’intero Paese.
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

Foggia – Vendola sfida Bersani: «Io Davide contro Golia»

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Il leader di Sel: per lui la mobilitazione degli apparati
«Renzi? Ecco la borghesia che investe in un giovane»

Vendola, sullo sfondo Barsani

Vendola, sullo sfondo Barsani

«Per Bersani c’è la mobilitazione degli apparati, è un grande partito, una rete di collateralismo molto forte, e quindi è una prova di forza contro Golia che è Bersani da parte mia che sono Davide».

Lo ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando delle primarie del centrosinistra a Foggia dove partecipa ad un convegno organizzato per ricordare la figura di Giuseppe Di Vittorio.

Riferito a Renzi, Vendola ha poi detto: «C’è il fascino discreto della borghesia che investe in un giovane il quale invece di proporre il tema delle classi dirigenti, propone il tema della rottamazione di un pezzo del suo partito.

Io penso che il problema è quale mercato del lavoro, quale scuola, quale welfare». «Penso – ha continuato Vendola – che dovremmo essere più capaci di indicare sul serio le vie del cambiamento, il ricambio della classe dirigente di cui abbiamo bisogno, non è la promozione di un giovane a Palazzo Chigi, è la cancellazione della legge 30 che impedisce ad una intera generazione di salire con gli ascensori sociali verso una condizione migliore».

Davide contro Golia e le strette di mano

Vendola e BersaniI SONDAGGI – «Nè mi dispiaccio quando i sondaggi sono negativi – ha aggiunto Vendola – né mi inebrio quando sono positivi.

I sondaggi non dicono un granché, soprattutto io spero che veramente nelle primarie ci sia l’occasione di lanciare il tema del lavoro che non c’è, del lavoro che c’è e che uno rischia di perdere, il lavoro precario, il lavoro sporco, di ritornare a riflettere su quelli che sono i fondamenti della nostra società, quale l’idea del lavoro, della educazione, della cura delle persone».

DI VITTORIO SAREBBE GIA’ IN CAMPO – «Che battaglia avrebbe fatto oggi Di Vittorio? Avrebbe fatto una battaglia per il lavoro, perché è sempre stato il tema di tutte le sue sfide.

Di Vittorio è una delle prime figure che pone seriamente il tema della necessità dell’istruzione e della conoscenza come punto di difesa dei lavoratori, della loro possibile crescita e della loro dignità.

Avrebbe ripreso questi temi come fece nelle lotte bracciantili: aveva un tema che collegava sempre la salute, la loro condizione, la loro dignità.

Non c’è mai scissione nel suo pensiero tra lavoro e dignità».

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, commenta così la ricorrenza nel 55esimo anniversario della morte del sindacalista di Cerignola.

da Corriere Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Vendola assolto in tempo per le primarie

Pubblicato : giovedì, 1 novembre 2012

Dal primario alle primarie.

Il giorno più lungo, per il governatore pugliese, si trasforma in un capitolo di Vendologia, il paventato addio alla politica di Nichi lascia spazio al rilancio delle ambizioni di leadership, i toni dimessi e increduli dei giorni passati virano in bellicose dichiarazioni «contro» Renzi, Casini, persino Bersani.

Tutti Golia che lui, Davide, vuole stendere in rimonta.

Assolto e risorto, dunque.

La giornata si apre col suo arrivo alla Procura di Bari, dove l’attende la sentenza per l’accusa di abuso d’ufficio, per aver caldeggiato la nomina di un medico. Lo accompagna l’avvocato, Vincenzo Muscatiello, e – a sorpresa – anche il suo compagno, il canadese Ed Testa, di solito restio ad apparire in pubblico.

Lady Asl, Lea Cosentino, che Vendola aveva definito sua «grande accusatrice» perché col dente avvelenato verso di lui, l’ha preceduto di qualche minuto.

Giusto una manciata di più ne servono perché il giudice barese Susanna De Felice lasci la camera di consiglio per alleggerire Vendola del fardello, per sentenziare che «il fatto non sussiste» e sgonfiare il caso della nomina di Paolo Sardelli a primario dell’ospedale San Paolo di Bari che, stando ai pm che volevano condannarlo a 20 mesi, Nichi avrebbe voluto in quel posto così tanto da forzare la mano, riaprendo i termini del concorso e arrivando a dire alla Cosentino «ti copro io», come rivelato ai magistrati dalla stessa lady Asl pugliese.

Lui ha sempre negato la sponsorizzazione, ammettendo solo di aver raccomandato che vincesse «il migliore», cioè Sardelli, smentendo qualsiasi rapporto non istituzionale con il medico.

Sardelli però, interrogato dai legali di Vendola per le indagini difensive, ha raccontato che tre mesi prima del concorso riaperto e vinto, il fratello del governatore lo chiamò «per visitare il padre del presidente che aveva una grave crisi respiratoria (…) è stata l’unica volta che ho visto il presidente al di fuori del suo ruolo istituzionale».
Ma il teorema della Procura si sbriciola contro il gup, che manda assolta anche l’accusatrice, e riduce lo scacco al reuccio poeta di Puglia a una bolla di sapone, sufficiente appena a inumidire di lacrime gli occhi di Nichi.

Sobria commozione, parole dispensate ai giornalisti con il contagocce. «Sono felice – concede – ma non dico altro, ci vediamo a mezzogiorno», ovvero l’ora della conferenza stampa.

Che diventa il primo comizio del nuovo corso, tanto che Nichi esordisce snocciolando i dati sul raggiungimento degli obiettivi di spesa comunitaria da parte della Regione: la «sentenza più rilevante» del giorno, per lui, è quella lì.

Insomma, il Vendola-fenice resta sempre poetico ma non disdegna un po’ di propaganda «vecchio stile», e ora che ha gli occhi asciutti mena fendenti un po’ a tutti. «Non sono un Fiorito qualunque», dice, attaccando gli scandali di altre regioni (ma cita solo «Lazio e Lombardia»), stigmatizzando il campionario parapolitico di «ogni sorta di volgarità», le feste con i maiali, l’«offuscamento della democrazia».

E arrivando a difendere la sua «reazione» agli scandali sanitari, l’azzeramento della giunta, come se la malasanità pugliese fosse il guaio di un’altra amministrazione, come se quelle fossero responsabilità politiche di un altro Vendola, forse quello ancora indagato per abuso d’ufficio, falso e peculato per una transazione milionaria tra la Regione e un’ospedale ecclesiastico.

Il taglio col passato è netto. E tra la gioia di oggi e le «notti insonni», concede persino ai suoi accusatori in toga l’onore delle armi: «Penso che ci si debba difendere nel processo, e non dal processo».

Bel cambio di rotta per Vendola, che a uno dei pm, Desirée Digeronimo, aveva scritto nel 2009 una letterina a mezzo stampa che in uno dei passaggi recitava così: «Lei è così presa dalla sua inchiesta che forse non si è accorta di come essa clamorosamente precipita fuori dal recinto della giurisdizione: sono diventato io, la mia immagine, la mia storia, la posta in gioco di questa ignobile partita».

Massimo Malpica da Il Giornale

Condividi in Facebook

Chiesti un anno e 8 mesi per Vendola «Se condannato lascio la politica»

Pubblicato : giovedì, 25 ottobre 2012
Nichi Vendola

Nichi Vendola

Imputato per abuso d’ufficio in concorso con Cosentino
L’accusa: favorì un candidato alle selezioni da primario

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha partecipato all’udienza preliminare del processo in cui è imputato di abuso d’ufficio in concorso con l’ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino.

I pm al termine dell’udienza hanno chiesto per il presidente della Regione Puglia e la Cosentino la condanna a un anno e otto mesi.

Nell’udienza del 27 settembre scorso, Vendola aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. L’ udienza si è svolta a porte chiuse davanti al gup del Tribunale di Bari, Susanna De Felice.

In aula i difensori dei due imputati, Massimo Roberto Chiusolo e Francesca Conte per Cosentino e Vincenzo Muscatiello per Vendola. L’accusa è rappresentata dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dai pm inquirenti, Francesco Bretone e Desirée Digeronimo. La sentenza è attesa per il 31 ottobre prossimo.

Vendola in tribunale con «lady Asl»

 

Paolo Sardelli

LA REAZIONE DEL LEADER DI SEL - «Una sentenza di condanna, sia pure relativamente a un concorso in abuso d’ufficio – ha commentato Vendola – per me sarebbe un punto di non ritorno, segnerebbe un mio congedo dalla vita pubblica.

Ma una sentenza ispirata a verità e giustizia credo che restituirà a me quello che mi è dovuto, cioè la mia totale innocenza». Il governatore della Puglia, inoltre, illustra le motivazioni del suo «intervento». «Non ho interferito – ha proseguito – perché fossero commessi degli illeciti.

Si è ritenuto di riaprire i termini del concorso. In Italia negli ultimi anni sono stati riaperti 181 mila concorsi per primari, come a dire che non si tratta di una pratica illecita ma di una consuetudine, anche a garanzia della qualità della selezione, perché se troppo ristretta la platea dei concorrenti il rischio è che non ci sia qualità. Ma, detto questo, io non sono minimamente intervenuto.

Del resto le testimonianze che sono ricavabili dalla stessa attività investigativa e dalle deposizioni della dottoressa Cosentino in molteplici processi, dicono quale sia stata la mia condotta: sempre totalmente estranea a qualunque intromissione, a qualunque inappropriatezza, a qualunque commissione di reato o anche illecito».

I PRESUNTI FAVORI - La vicenda è quella relativa alla selezione per un posto da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo di Bari, vinto da Paolo Sardelli.

Gli inquirenti contestano a Vendola di aver istigato l’allora dg Cosentino a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso, con l’obiettivo – ritiene la Procura – di assicurare a Sardelli l’assunzione quinquennale. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2008 e aprile 2009.

In apertura di udienza l’accusa ha depositato ulteriore documentazione probatoria contenente verbali di interrogatorio di Cosentino agli atti del processo in cui l’ex «Lady Asl», come è stata ribattezzata dalla stampa, è imputata con il senatore Alberto Tedesco e altre 31 persone.

I difensori si sono opposti perché, trattandosi di un processo con rito abbreviato, non dovrebbero essere ammessi atti ulteriori rispetto a quelli depositati al termine dell’indagine. Il gup si è ora riservato di decidere. Alla ripresa, la parola passerà alle parti per la discussione.

Vincenzo Damiani da Corriere della Sera

Condividi in Facebook

MATTINATA – Vendola, Balduzzi e Attolini inaugurano il poliambulatorio di Mattinata

Pubblicato : martedì, 23 ottobre 2012

Presenti alla cerimonia il ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini

Inaugurazione poliambulatorio

Oggi è più di una inaugurazione perché si tratta di una struttura realizzata faticosamente. Iniziata con grande entusiasmo, ha visto i lavori interrompersi per una serie di ragioni. Finalmente li abbiamo ripresi e conclusi”.

È con entusiasmo che il direttore generale della ASL FG, Attilio Manfrini, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del poliambulatorio di Mattinata, svoltasi ieri pomeriggio alla presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e dell’assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini. Ospite d’eccezione, il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi.

La struttura, che si compone di due livelli, quello inferiore occupato dal poliambulatorio, quello superiore ceduto in comodato d’uso all’amministrazione comunale per la realizzazione di una zona socio-assistenziale, è un esempio di integrazione non solo di ospedale-territorio, ma anche di sanità e sociale.

“Il poliambulatorio – ha chiarito Manfrini – fa parte di quella rete di strutture territoriali la cui funzione è quella di prevenire i ricoveri ospedalieri.

Ne abbiamo realizzate ben 28 nell’intero territorio provinciale utilizzando i fondi che la Comunità Europea ci ha messo a disposizione. Lo sforzo fatto è notevole ma non basta solo realizzare strutture e acquisire tecnologie. Noi siamo allo stremo delle risorse umane”. Manfrini ha lanciato il suo appello direttamente al Ministro Balduzzi. “Devo ringraziare gli operatori sanitari di tutta la provincia per lo sforzo che stanno facendo.

Abbiamo turnisti che per non chiudere i reparti fanno turni massacranti dall’inizio di questa estate e lo fanno in maniera encomiabile. Più che di queste nuove strutture, sono lusingato dello spirito di squadra che sta venendo fuori in un simile momento di difficoltà. Questo è un presidio importante, alle pendici di un territorio splendido ma complesso per le difficoltà dei collegamenti, dei servizi in rete. Lo sforzo di spostare la sanità sul territorio è una rivoluzione culturale, ma per combattere le guerre ci vogliono gli eserciti”.

Un appello avallato anche dal presidente Vendola e dall’assessore Attolini. “Abbiamo sofferto molto – ha chiarito Vendola -. Abbiamo dovuto chiudere 21 ospedali e tagliare 2.400 posti letto. Dovevamo salvare l’essenziale perché rischiavamo di perdere tutto. Dobbiamo imparare a camminare su due gambe, una è quella di una rete ospedaliera di qualità, che abbia tutte le risposte più evolute tecnologicamente alle domande di salute dei cittadini, e l’altra è il territorio.

Oggi avremmo bisogno, a fronte della modernizzazione straordinaria che abbiamo compiuto in tutta la rete sanitaria ed ospedaliera pugliese, di medici e infermieri perché viviamo dentro una strozzatura drammatica.

Soltanto per effetto del blocco del turnover abbiamo perso 5mila medici negli ultimi tre anni”.

Problema rimarcato da Attolini. “Questo è un esempio positivo di trasformazione della nostra sanità che non è costruita solo sugli ospedali, sul potenziamento delle strutture ospedaliere, ma che dedica un’attenzione particolare alle strutture territoriali, nell’ottica di una integrazione tra ospedale e territorio e in senso socio-sanitario.

Tutto questo nonostante una carenza davvero drammatica di personale”.

La risposta del Ministro Balduzzi non si è fatta attendere. “Se si apre qualcosa di nuovo è una buona notizia e poi queste strutture, per definizione, stanno dentro ad una razionalizzazione perché spending review non significa tagliare ma riorganizzare la sanità e questo è un buon esempio di riorganizzazione. Mi auguro che questa struttura possa essere un fiore all’occhiello per l’ASL di Foggia e per la Regione Puglia.

Noi veniamo da tempi di necessaria riduzione di spesa e personali, tempi di sofferenza, ma dentro questa condizione, abbiamo aperto già una finestra. Abbiamo infatti favorito un emendamento al decreto legge che è stato approvato dalla camera e volto, per le regioni in piano di rientro, a dare un po’ di ossigeno e consentire, entro limiti del 15%, di sbloccare il turnover.

Questo per la Regione Puglia sarebbe un passo importante, insieme ad altri meccanismi di deroga”.
da Foggiatoday

Condividi in Facebook

Politica-sanità, Vendola, lunedì sul Gargano

Pubblicato : lunedì, 22 ottobre 2012

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (Ph@lapresse)

IL Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola parteciperà domani lunedì 22 ottobre alle ore 18.00 a Mattinata, insieme con l’assessore alle Politiche per la Salute Ettore Attolini, alla inaugurazione della struttura poliambulatoriale di Mattinata. Interverrà anche il Ministro della Salute Renato Balduzzi.

Nel primo pomeriggio, alle ore 16.00, Vendola e Attolini saranno a Manfredonia per l’inaugurazione delle tre sale operatorie dell’ospedale “San Camillo De Lellis”.

In mattinata invece il Presidente Vendola sarà alle ore 11.00 a Casalnuovo Monterotaro per l’inaugurazione del palazzo del Municipio ricostruito a seguito del terremoto e alle ore 12.00 a Pietramontecorvino per l’inaugurazione dell’Auditorium, anch’esso ricostruito a seguito del terremoto del 31 ottobre del 2002.
da Stato Quotidiano

Condividi in Facebook

FOGGIA – Tour foggiano di Vendola

Pubblicato : domenica, 21 ottobre 2012

Per una serie di visite e inaugurazioni, dal Subappennino al Gargano

Lunedì tutto foggiano per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

Alle 11, sarà a Casalnuovo Monterotaro per l’inaugurazione del Municipio ricostruito dopo il terremoto; alle 12, si porterà a Pietramontecorvino per l’inaugurazione dell’Auditorium, anch’esso ricostruito dopo il sisma di qualche anno fa.

Nel primo pomeriggio, alle 16, Vendola e l’assessore regionale per le politiche sociali, Vito Attolini, saranno a Manfredonia per l’inaugurazione delle tre sale operatorie dell’ospedale “San Camillo De Lellis”.

Ultima tappa alle ore 18, a Mattinata, sempre con l’assessore Attolini, per l’inaugurazione della struttura poliambulatoriale di Mattinata. Interverrà anche il ministro della Salute, Renato Balduzzi.
da Daunia News

Condividi in Facebook

BARI- Trivellazioni, Clini: “Nessuna revoca, Parlamento poteva bloccare legge”

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Il ministro dell’Ambiente ha scaricato tutte le colpe sul Parlamento che avrebbe potuto bloccare la legge.”Io l’ho soltanto applicata”. Movimento “No Triv Adriatico” annuncia ricorso al Tar

L’incontro a Bari con il ministro Clini

Si è concluso intorno alle 15 l’incontro di Bari con il ministro dell’Ambiente al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano.

Corrado Clini ha sciolto ogni dubbio sulla richiesta fatta dai sindaci del Gargano e dai componenti del “No Triv Adriatico”, vale a dire quella di revocare il decreto che autorizza la ricerca di idrocarburi a largo delle Isole Tremiti.

Non ci sarà nessuna revoca.

Il Ministro Clini ha dichiarato che il tema va analizzato anche dal ministero dello Sviluppo Economico e quello delle Infrastrutture. Andranno valutati e considerati gli aspetti della Legge, che al momento parla chiaro.

Per scongiurare il pericolo trivelle bisognerebbe cambiare la norma in materia. Clini si è detto disponibile a confrontarsi con le istituzioni, ma la sostanza non cambia.

Lo stesso ha scaricato tutte le colpe sul Parlamento che avrebbe potuto bloccare la legge. Il ministro ha dichiarato di averla soltanto applicata.

Raffaele Vigilante, rappresentante del movimento “No Triv Adriatico” ha annunciato al ministro il ricorso al Tar e ribadito la volontà di scendere in piazza il 6 ottobre a Manfredonia.

PINO LONIGRO: “Tocca al Parlamento adottare norme di divieto assoluto, chiudere la partita e mettere in sicurezza il mare e tutte le ingenti attività economiche che vivono intorno a questa risorsa. Invece di fare dichiarazioni in libertà e scoprire solo ora i rischi del petrolio, i nostri parlamentari dovrebbero mettere mano quanto prima alla legge, se vogliamo davvero difendere il futuro dell’Adriatico e delle nostre generazioni. E questo futuro, ha confermato Clini, è nelle mani di deputati e senatori, ma ho l’impressione che i nostri, i pugliesi a Palazzo Madama e a Montecitorio, siano impegnati in questa battaglia più a parole che nei fatti”.

LORENZO NICASTRO - “Se, come Clini ha sottolineato a Bari, l’unica via per tutelare il nostro mare è quello di costruire un fronte a sostegno di una legge nazionale che tuteli l’Adriatico e con esso l’indotto economico in termini di turismo e di pesca, allora è la via che percorreremo.Abbiamo più volte detto che non intendiamo star fermi a guardare le nostre coste presidiate da piattaforme petrolifere e non siamo disposti a lasciar spazio alle prospezioni, anch’esse portatrici di conseguenze ambientali pesanti”.

da Foggiatoday

Condividi in Facebook

BARI – Domani a Bari Clini incontra con Vendola e Introna sindaci e rete No triv No petrolio

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna accompagnerà una delegazione della rete No Triv No petrolio Sì energie rinnovabili e dei sindaci del Gargano ad un incontro con il presidente della Regione Nichi Vendola e il ministro pe l’ambiente Corrado Clini, domani, venerdì 14 settembre, alle 13, a Villa Romanazzi Carducci, Bari.

La riunione servirà ad illustrare l’ordine del giorno unitario contro ogni sfruttamento dei mari per estrarre petrolio, adottato dal Consiglio regionale nella seduta del 4 settembre, e le posizioni delle amministrazioni comunali garganiche, delle comunità, delle forze politiche e sociali e delle associazioni ambientaliste NO Triv e No petrolio.
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

BARI – Sicurezza alimentare, Vendola: su ogni prodotto il bollino di qualità

Pubblicato : mercoledì, 12 settembre 2012

‘Dobbiamo esigere che su ogni prodotto ci sia un bollino di qualità io voglio sapere dove è stato lavorato quel prodotto, che qualità organolettiche ha e voglio anche sapere se quel prodotto lo hanno fatto bambini sfruttati come schiavi nei campi o se invece le aziende produttrici hanno rispettato le regole che riguardano diritti, sicurezza e dignità di chi lavora’.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo oggi alla presentazione, ospitata nel Salone dell’Agroalimentare nel quartiere della Fiera del Levante di Bari, del progetto SixthContinent, un social media di consumatori in grado, grazie ad una app, di indirizzare gli acquisti dei cittadini verso prodotti ‘giusti e buoni’, verso cioè quelle aziende che rispettano i diritti e la dignità dei lavoratori. ‘Voglio poter comprare un prodotto – ha detto Vendola – che profuma di libertà e che non puzza di schiavitù, di truffa’. ‘La legalità è rivoluzionaria e la qualità del cibo è – secondo Vendola – la nostra chance per vivere nella competizione globale senza paura. Io penso che stiamo entrando in una dimensione nella quale per proteggere la nostra economia, ci conviene proteggere i diritti dei lavoratori e ci conviene parlare dei diritti dei consumatori’.
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

FOGGIA – Messa in sicurezza SS16, Farina scrive a Vendola, Passera e Latella

Pubblicato : martedì, 11 settembre 2012

Istituzione immediata di un tavolo tecnico Regione-Provincia-Anas finalizzato ad individuare tempi e modi per la realizzazione dei lavori di allargamento e messa in sicurezza della statale 16 nel tratto Foggia-San Severo-Termoli, disposizione di una deviazione obbligatoria del traffico pesante sull’adiacente autostrada, con pedaggio a carico della Regione Puglia. Sono alcune delle proposte lanciate dall’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Domenico Farina, al Governo nazionale e a quello regionale per affrontare l’emergenza rappresentata dal tasso di pericolosità della Strada Statale 16, in particolare nel tratto che collega Foggia a San Severo.
L’assessore Farina ha infatti inviato una lettera al governatore della Puglia, Nichi Vendola, al Ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, e al Prefetto di Foggia, Luisa Latella, sottolineando come la condizione della Strada Statale 16 sia diventata ormai «insostenibile» e metta costantemente a repentaglio l’incolumità degli automobilisti che percorrono quotidianamente l’arteria. «E’ di tutta evidenza che la Provincia di Foggia non ha competenze specifiche nè particolari poteri di intervento diretto – spiega l’assessore provinciale – Tuttavia siamo pronti a dare il nostro contributo politico, in termini di proposte, di idee e di supporto tecnico con le nostre strutture ai fini della progettazione». Nella sua missiva Farina ricorda che «la circolazione di mezzi pesanti e commerciali da anni congestiona un’arteria la cui fruibilità è di rilevanza strategica per il traffico veicolare diretto verso il capoluogo, il Tavoliere, le province e le regioni limitrofe». «Sono dunque necessari immediati interventi di ammodernamento e messa in sicurezza – evidenzia – attraverso i quali arginare lo spaventoso numero si incidenti stradali, molti dei quali mortali, che abbiamo dovuto registrare negli ultimi anni». In quest’ottica l’assessore provinciale formula alcune proposte di carattere operativo, come la realizzazione dei lavori di allargamento del tratto della Statale 16 che collega Foggia a San Severo e Termoli e la disposizione di una deviazione obbligatoria del traffico pesante sull’adiacente autostrada, con pedaggio a carico della Regione Puglia. «Da questo punto di vista risulta fondamentale una netta accelerazione dei lavori di completamento della Strada Regionale 1 – aggiunge Farina – che potrebbe chiaramente concorrere al decongestionamento del traffico sulla Statale 16 e l’installazione di postazioni fisse di autovelox nei suo tratti più pericolosi. Allo stesso modo appare inderogabile una più intensa attività di contrasto e lotta alla prostituzione che purtroppo affolla questa arteria». «Proprio grazie alla sensibilità politica ed istituzionale della Giunta regionale, solo un anno fa si è resa possibile la risoluzione di un’analoga situazione di pericolo, con l’erogazione di circa 15 milioni di euro a favore dell’Anas per l’ammodernamento e la messa in sicurezza di un’arteria stradale del brindisino (la rotatoria sulla Strada Statale 172dir).
Potremmo immaginare un’ipotesi di lavoro simile – conclude l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici – A patto però di mettere in campo rapidamente un’azione sinergica e comune nell’interesse della comunità provinciale e regionale».
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

Primarie centrosinistra, Vendola: probabile che vinca io

Pubblicato : lunedì, 10 settembre 2012

‘Vincere contro Bersani? Ipotesi probabile. Io ho sempre perso tutte le primarie nei sondaggi e ho vinto sempre tutte le primarie nel voto reale’.
Lo afferma Nichi Vendola, segretario di Sel, ai microfoni di Radio 24. ‘Corro per il centro sinistra e sarà una bella gara con Bersani – aggiunge – Soprattutto se è una gara fatta non sulle chiacchiere di palazzo ma sulla cognizione e percezione di ciò che c´è fuori dal ´Palazzo´ ‘.
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

FOGGIA – lettera al Governatore Vendola . Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle chiedono interventi sull´impianto di depurazione di Foggia che versa in stato di abbandono

Pubblicato : lunedì, 10 settembre 2012

Gentile Governatore della regione Puglia,
come attivisti del Movimento Cinque Stelle abbiamo avuto modo di leggere la lettera della signora Power e la sua risposta circa il problema relativo alla realizzazione di una condotta a mare per lo scarico delle acque provenienti da un depuratore.
Abbiamo apprezzato il suo slancio in favore di un maggiore impegno in difesa dell’ambiente e contro quegli interessi oscuri che tendono a trasformare e distruggere la bellezza intrinseca della nostra terra.
Al contempo condividiamo la sua affermazione che sarebbe paradossale considerare gl’impianti di depurazione e di affinamento quali opere nemiche dell’ambiente.
Così pure condividiamo il ragionamento sull’opacità dell’operato di molte anzi troppe amministrazioni locali sul tema del contrasto all’inquinamento delle falde.

Però da semplici cittadini impegnati nel sociale e nelle battaglie ambientaliste, nasce spontanea la domanda ma come mai c’è tanta gente che si oppone a un intervento come questo e il perché anche una artista che ama questa nostra terra decida di dare voce a questa protesta. Noi ce lo chiediamo e lei?
Vede caro Governatore, noi ci siamo fatti un idea del perché questo accade, avrà seguito anche lei cosa sta accadendo nella provincia di Barletta, Andria, Trani con il sequestro di diversi depuratori con l’operazione “Dirty Water” ha consentito di accertare responsabilità, a vario titolo, in ragione delle cariche ricoperte nelle società incaricate della gestione degli impianti, nei confronti di 21 persone tra cui Ivo Monteforte amministratore unico dell’AQP (Acquedotto Pugliese), alle quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia in ordine allo sversamento incontrollato nelle acque superficiali marine contigue alla costa di fanghi di depurazione (rifiuti speciali) e di acque non depurate con valori chimici biologici superiori a quelli fissati dal decreto legislativo 152/2006, con deturpazione delle aree marine e dei tratti costieri, nonché la frode nell’esecuzione dei contratti per l’inadempimento degli obblighi contrattuali a carico delle società e dei loro rappresentanti legali, incaricate della conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti (notizia appresa dalla stampa).

Purtroppo questa situazione è estremamente diffusa su tutto il territorio regionale ad esempio provi a visitare l’impianto di depurazione della città di Foggia e si renderà conto che purtroppo la sua affermazione: “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”, non è veritiera, infatti basta accostarsi allo scarico d’uscita del depuratore per rimanere tramortiti dalla puzza, nonché dallo stato di abbandono in cui versa la struttura, infatti in barba a qualsiasi norma di tutela persino la recinzione all’impianto risulta divelta, per non parlare delle stazioni di pompaggio abusive che alimentano enormi vasconi per l’irrigazione di pomodori e altri ortaggi, posizionate proprio a ridosso della stessa recinzione come può vedere dalle foto allegate.

Il problema Governatore è che questa cosa non si verifica solo a Foggia e che forse dovrebbe rivedere le modalità con cui il sistema complessivo della depurazione viene gestito da società Pura srl controllata dall’AQP. A proposito perché AQP ha necessità di realizzare un srl per svolgere tali funzioni?
In Gran Bretagna ad esempio un importante oasi naturalistica nata dall’abbandono di un sito minerario ad opera della politica della signora Thatcher gestita Wildfowl & Wetlands Trust (WWT) fondata da Sir Peter Scott viene alimentato dalle acque di un depuratore, ci dispiace affermare che questa cosa allo stato attuale è impossibile solo ipotizzarla per la Puglia, basti pensare che per esempio il torrente Candelaro a cui afferiscono molti scarichi provenienti dai depuratori di diversi comuni della Capitanata è il corpo d’acqua superficiale più inquinato della Puglia come attesta la stessa ARPA.

Per cui non dovrebbe sorprendersi se in molti non credono ” noi aggiungiamo purtroppo” che quella condotta rappresenti una soluzione ottimale è questa costatazione che qui riportiamo ci fa molto male, parchè la paura dei nostri concittadini nasce perché anche nel campo della tutela dell’ambiente e nello specifico della depurazione delle acque si è operato sacrificando l’alto valore sociale di questa azione per favorire una becera logica di profitto a ogni costo.

Inoltre Governatore, piuttosto che sentirsi ferito e affermare: … amare la propria terra e governarla con lungimiranza spesso comporta incomprensioni e aggressioni gratuite e polemiche ingenerose. Solo perché qualcuno le fa notare che l’imperatore è nudo, anzi sporco … Le consigliamo scendere nel mondo reale, abbandonando le ovattate stanze della presidenza della regione, così d’allontanarsi dal canto delle sirene di quei luoghi di potere che distorce irrimediabilmente la realtà, in modo da evitare di scrivere senza conoscere veramente i problemi che cozzano con quanto i cittadini reali costatano tutti i giorni … come affermare “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”… cosa forse vera forse solo nelle intenzioni ma non nei fatti, come dimostra anche la nostra circostanziata e documentata denuncia fotografica.

Lei è ancora in tempo per intervenire politicamente senza aspettare come nel caso dell’ILVA che la situazione venga affrontata e risolta da un altro organo dello stato la Magistratura.
da Il Grecale

Condividi in Facebook

Comunicato Movimento Cinque Stelle Foggia – Lettera a Vendola su acque depuratori

Pubblicato : sabato, 8 settembre 2012

Lettera al governatore Vendola

Gentile Governatore della regione Puglia,
come attivisti del Movimento Cinque Stelle abbiamo avuto modo di leggere la lettera della signora Power e la sua risposta circa il problema relativo alla realizzazione di una condotta a mare per lo scarico delle acque provenienti da un depuratore.
Abbiamo apprezzato il suo slancio in favore di un maggiore impegno in difesa dell’ambiente e contro quegli interessi oscuri che tendono a trasformare e distruggere la bellezza intrinseca della nostra terra.
Al contempo condividiamo la sua affermazione che sarebbe paradossale considerare gl’impianti di depurazione e di affinamento quali opere nemiche dell’ambiente.
Così pure condividiamo il ragionamento sull’opacità dell’operato di molte anzi troppe amministrazioni locali sul tema del contrasto all’inquinamento delle falde.
Però da semplici cittadini impegnati nel sociale e nelle battaglie ambientaliste, nasce spontanea la domanda ma come mai c’è tanta gente che si oppone a un intervento come questo e il perché anche una artista che ama questa nostra terra decida di dare voce a questa protesta. Noi ce lo chiediamo e lei?
Vede caro Governatore, noi ci siamo fatti un idea del perché questo accade, avrà seguito anche lei cosa sta accadendo nella provincia di Barletta, Andria, Trani con il sequestro di diversi depuratori con l’operazione “Dirty Water” ha consentito di accertare responsabilità, a vario titolo, in ragione delle cariche ricoperte nelle società incaricate della gestione degli impianti, nei confronti di 21 persone tra cui Ivo Monteforte amministratore unico dell’AQP (Acquedotto Pugliese), alle quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia in ordine allo sversamento incontrollato nelle acque superficiali marine contigue alla costa di fanghi di depurazione (rifiuti speciali) e di acque non depurate con valori chimici biologici superiori a quelli fissati dal decreto legislativo 152/2006, con deturpazione delle aree marine e dei tratti costieri, nonché la frode nell’esecuzione dei contratti per l’inadempimento degli obblighi contrattuali a carico delle società e dei loro rappresentanti legali, incaricate della conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti (notizia appresa dalla stampa).
Purtroppo questa situazione è estremamente diffusa su tutto il territorio regionale ad esempio provi a visitare l’impianto di depurazione della città di Foggia e si renderà conto che purtroppo la sua affermazione: “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”, non è veritiera, infatti basta accostarsi allo scarico d’uscita del depuratore per rimanere tramortiti dalla puzza, nonché dallo stato di abbandono in cui versa la struttura, infatti in barba a qualsiasi norma di tutela persino la recinzione all’impianto risulta divelta, per non parlare delle stazioni di pompaggio abusive che alimentano enormi vasconi per l’irrigazione di pomodori e altri ortaggi, posizionate proprio a ridosso della stessa recinzione come può vedere dalle foto allegate.
Il problema Governatore è che questa cosa non si verifica solo a Foggia e che forse dovrebbe rivedere le modalità con cui il sistema complessivo della depurazione viene gestito da società Pura srl controllata dall’AQP. A proposito perché AQP ha necessità di realizzare un srl per svolgere tali funzioni?
In Gran Bretagna ad esempio un importante oasi naturalistica nata dall’abbandono di un sito minerario ad opera della politica della signora Thatcher gestita Wildfowl & Wetlands Trust (WWT) fondata da Sir Peter Scott viene alimentato dalle acque di un depuratore, ci dispiace affermare che questa cosa allo stato attuale è impossibile solo ipotizzarla per la Puglia, basti pensare che per esempio il torrente Candelaro a cui afferiscono molti scarichi provenienti dai depuratori di diversi comuni della Capitanata è il corpo d’acqua superficiale più inquinato della Puglia come attesta la stessa ARPA.
Per cui non dovrebbe sorprendersi se in molti non credono “ noi aggiungiamo purtroppo” che quella condotta rappresenti una soluzione ottimale è questa costatazione che qui riportiamo ci fa molto male, parchè la paura dei nostri concittadini nasce perché anche nel campo della tutela dell’ambiente e nello specifico della depurazione delle acque si è operato sacrificando l’alto valore sociale di questa azione per favorire una becera logica di profitto a ogni costo.
Inoltre Governatore, piuttosto che sentirsi ferito e affermare: … amare la propria terra e governarla con lungimiranza spesso comporta incomprensioni e aggressioni gratuite e polemiche ingenerose. Solo perché qualcuno le fa notare che l’imperatore è nudo, anzi sporco … Le consigliamo scendere nel mondo reale, abbandonando le ovattate stanze della presidenza della regione, così d’allontanarsi dal canto delle sirene di quei luoghi di potere che distorce irrimediabilmente la realtà, in modo da evitare di scrivere senza conoscere veramente i problemi che cozzano con quanto i cittadini reali costatano tutti i giorni … come affermare “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”… cosa forse vera forse solo nelle intenzioni ma non nei fatti, come dimostra anche la nostra circostanziata e documentata denuncia fotografica.
Lei è ancora in tempo per intervenire politicamente senza aspettare come nel caso dell’ILVA che la situazione venga affrontata e risolta da un altro organo dello stato la Magistratura.

Comunicato Stampa Movimento 5 Stelle

Condividi in Facebook

BARI – Da Vendola un secco no alle trivellazioni – «La nostra terra non sarà svenduta»

Pubblicato : venerdì, 7 settembre 2012

Il presidente della Regione all’inaugurazione della Fiera – «Non permetteremo lo sfregio delle Isole Tremiti»

Un secco «no» alle trivellazioni nei nostri mari che saranno impedite in modo radicale.

Il governatore della Puglia Nichi Vendola non usa mezzi termini parlando all’inaugurazione della Fiera del Levante per descrivere la sua posizione sulle prospezioni geofisiche concesse alla Petrolceltic a largo delle Isole Tremiti. In platea, ad ascoltarlo il premier Mario Monti, proprio all’indomani della circolazione del testo della bozza del governo sul nuovo Piano energetico nazionale, in cui si pensa ad una rimodulazione dei limiti per gli impianti petroliferi offshore, attualmente a 12 miglia. Intanto Legambiente, nel dossier «Trivella selvaggia», lancia una mappa sulle aree più esposte «a rischio» trivelle con altri «30.000 chilometri quadrati di mare in pericolo, un’area grande quanto la Sardegna».

DISSENSO RADICALE – Nichi Vendola è chiaro: «Esprimiamo il nostro dissenso radicale contro l’autorizzazione delle prospezioni geofisiche nei fondali adriatici e siamo pronti a tutto per impedire che le Isole Tremiti e la nostra costa possano conoscere lo sfregio delle trivelle». Il leader di Sel ricorda però che la Puglia è tra «i primi produttori nazionali di energia da fonti alternative, con 2.186 megawatt di fotovoltaico, 1.393 megawatt di eolico, 228 megawatt di bioenergie». Ed è per questo che secondo Vendola non si è contrari a tutto a prescindere però allo stesso tempo «non intendiamo certo essere una terra da colonizzare o da svendere».

INTRONA – «Monti ha eluso le bordate di Vendola sulle prospezioni petrolifere: evidentemente su questo tema il governo vuole mantenere le sue prerogative ma al presidente del Consiglio è stato detto in forma garbata e ferma che la Puglia e i pugliesi non rinunceranno a un’opposizione intransigente in difesa del mare», ha detto il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, alla fine dell’intervento di Monti.

IL PIANO – Eppure il testo del documento sul Piano energetico nazionale, facendo riferimento alle norme relative ai limiti delle 12 miglia, adottate in Italia nel 2010 (a firma dell’ex ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, ai tempi della Marea nera nel Golfo del Messico), le definisce come un blocco per «la maggior parte delle attività di ricerca e sviluppo offshore cancellando progetti per 3,5 miliardi di euro». La bozza della Strategia energetica punta anche al rilancio della produzione nazionale di idrocarburi: l’obiettivo è raddoppiare l’attuale produzione dall’8% al 16% del fabbisogno energetico italiano (per 15 miliardi di euro di investimenti e la creazione di circa 25.000 posti di lavoro, con un risparmio di 5 miliardi sulla bolletta energetica).

LEGAMBIENTE – Ma secondo il report di Legambiente «le ultime stime del ministero dello Sviluppo economico» parlano della «presenza nei fondali marini di solo 10,3 milioni di tonnellate di petrolio», che «ai consumi attuali sarebbero sufficienti per il fabbisogno nazionale per appena 7 settimane». Sui mari italiani, osserva Legambiente, «incombe la minaccia di 70 nuove piattaforme petrolifere; sono ora nei nostri mari già attive 9 piattaforme (1.786 km quadrati) e 19 permessi di ricerca per 10.266 km quadrati di mare (41 le richieste in attesa)». La maggior parte delle piattaforme sono situate in Adriatico, a largo della costa abruzzese, marchigiana, di fronte a quella brindisina e nel Canale di Sicilia. Le richieste – rileva Legambiente – soprattutto l’Adriatico centro-meridionale, il Canale di Sicilia e il mar Jonio, e il golfo di Oristano in Sardegna
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

Emiliano per il dopo Vendola. E il sindaco punta sull’elettorato foggiano

Pubblicato : venerdì, 7 settembre 2012

Nel 2013 si potrebbe tornare a votare per il governo regionale. Per il dopo Vendola, proiettato al Parlamento, ci sarebbe il sindaco di Bari, Michele Emiliano. Vicino a Fogga sul fronte rifiuti e alle sorti del Tribunale di Lucera

Michele Emiliano e Rocco Schiavone

Nel 2013 si tornerà alle urne per il dopo Monti.

Stessa cosa potrebbe accadere in Puglia, dove Nichi Vendola ha ufficializzato la sua candidatura alle eventuali primarie di coalizione del centrosinistra.

Se dovesse vincerle, il leader di Sinistra ecologia e Libertà sarebbe costretto a dimettersi. Accadrebbe ugualmente qualora dovesse ricoprire un ruolo importante in Parlamento.

Motivo questo che sta spingendo Michele Emiliano ad accelerare tempi e operazioni e a puntare soprattutto sul bacino elettorale della provincia di Foggia, dove l’attuale governatore della Regione non è amatissimo.

Ed è chiaro che per lui sarà faticoso spiegare ai foggiani che un barese doc, dalla sede del governo regionale si occuperà anche e soprattutto della Capitanata.

Sarà forse per questo motivo che il sindaco di Bari ha cominciato a occuparsi di Lucera schierandosi apertamente contro la chiusura del Tribunale della città federiciana.

Oppure è “volato” (si fa per dire) a Foggia, per tendere la mano a Mongelli sul fronte rifiuti (nonostante la situazione a Bari non sia migliore): “La città rischia l’emergenza ambientale e prima che qualche straniero venga a salvarci, meglio darsi una mano tra pugliesi” aveva dichiarato a FoggiaToday nel corso del vertice AMIU-Comune di Foggia.

Giustizia, rifiuti e sanità. La partita si gioca su questi tre tavoli. A Emiliano, ora, non resta che affrontare il tema della Sanità, capitolo dove Vendola ha prima trovato e poi perso consensi.

Dall’11 maggio, giorno della presentazione della lista “Emiliano per la Puglia”, ad oggi, è Orazio Schiavone l’intermediario del sindaco di Bari nel Foggiano.

Basterà il consigliere regionale ed ex segretario pugliese dell’Italia dei Valori a convincere i foggiani che Michele Emiliano non sarà un bluff e che con lui la Capitanata reciterà un ruolo da protagonista in Puglia?
da Foggiatoday

Max.Na. da Foggiatoday

Condividi in Facebook

Regione ed Ente Parco ribadiscono il “No” alle trivellazioni nel mare Adriatico

Pubblicato : mercoledì, 5 settembre 2012

La Comunità del Parco del Gargano ha deliberato 5 punti insieme a sindaci dei Comuni interessati. Vendola ha scritto ai segretari dei partiti politici presenti sul territorio. La Regione Puglia ha approvato un Odg

Trivellazioni Adriatico

Regione Puglia e Parco Nazionale del Gargano ribadiscono il “no” alla ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico a largo delle Isole Tremiti autorizzata dal ministro Clini.

I 5 PUNTI – Riaffermare l’opposizione e il contrasto alla ricerca di idrocarburi per difendere e valorizzare il sistema ambientale e turistico sostenendo e promovendo le manifestazioni della società civile. Proporre una riforma normativa al decreto Passera e un referendum abrogativo nel quale coinvolgere tutte le Regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico. Fare una proposta di legge al Parlamento europeo.

Coinvolgere tutte le Istituzioni ed i loro rappresentanti (Comuni, Province, Regioni, Parlamento italiano ed europeo). Attivare ogni iniziativa legale contro il decreto e ogni atto successivo; trasmissione delle proposte a Province e Regioni interessate.

Sono i punti deliberati all’unanimità dalla Comunità del Parco Nazionale del Gargano in un incontro tenuto a Monte Sant’Angelo tra i rappresentanti dei Comuni interessati, per discutere delle azioni da adottare nei confronti dell’autorizzazione alle prospezioni di idrocarburi al largo delle Isole Tremiti.

Stefano Pecorella – Alla discussione hanno partecipato il presidente dell’ente parco, Stefano Pecorella e la Presidente della Comunità, Ersilia Nobile. “Questa battaglia di civiltà – ha detto tra l’altro Pecorella – deve essere combattuta su tutti i fronti: quello amministrativo, normativo e di protesta popolare di piazza.

E’ indubbio che rispetto ad aprile 2011 la situazione si è ulteriormente aggravata e perciò, all’impegno della società civile, dobbiamo assolutamente trovare un antidoto burocratico che garantisca l’allontanamento definitivo di questo rischio trivellazioni. Pertanto, ritengo che questa battaglia debba essere allargata a tutte le Regioni e le Nazioni che si affacciano sull’Adriatico perché un incidente a Venezia o in Croazia macchierebbe indelebilmente anche il nostro territorio”.

Il prossimo appuntamento contro le prospezioni petrolifere promosso dai Comuni in collaborazione col Parco nazionale del Gargano è fissato per il 6 settembre prossimo nella cittadina molisana di Termoli.

Anche la Regione Puglia non ci e nella persona del presidente, Nichi Vendola, ha inviato una lettera ai segretari dei partiti che hanno rappresentanza parlamentare nel territorio pugliese: Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Antonio Di Pietro e Gianfranco Fini alla quale finora ha risposto positivamente soltanto il leader dell’Idv.

LA PETIZIONE: “NO TRIVELLE”
Nichi Vendola – “Gentili Onorevoli, mi rivolgo a voi a nome di tutti i pugliesi per esprimervi un desiderio che – spiega Vendola nella lettera – è comune a tutte le forze politiche e a tutti i cittadini della mia regione: noi non vogliamo che il nostro mare venga oltraggiato dalla presenza opaca e inquinante di interessi legati alle lobbies del petrolio, noi non vogliamo né oggi le prospezioni geofisiche sui fondali adriatici né domani le trivelle con il loro impatto devastante”. Vendola spiega tra l’altro che “le Isole Tremiti sono una gemma del nostro Mediterraneo” e chiede “di assecondare una iniziativa parlamentare che inibisca e fermi la catena delle autorizzazioni alla ricerca di un greggio che noi non desideriamo e che consideriamo una minaccia”.

“Il petrolio proprio no, è una tentazione volgare – aggiunge tra l’altro Vendola – di chi pensa che la natura sia solo una immensa discarica o una miniera da cui estrarre ricchezza con svagata irresponsabilità. Occorre che questo nostro desiderio, in cui si riconosce l’intera società pugliese, e che è scientificamente ed economicamente fondato e argomentato, possa varcare la soglia della massima assemblea legislativa”. “Noi – conclude – non siamo affetti dalla sindrome del ‘non nel mio giardino’: vorremmo semplicemente trasferire alle future generazioni l’azzurro e il verde del nostro mare, la straordinaria ricchezza dei nostri eco-sistemi, l’incanto di un’isola che oggi è un’oasi di pace e ci chiede solo rispetto e amore”.

REGIONE PUGLIA – Ieri intanto il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si dice ‘no’ alle prospezioni nel sottosuolo marino per salvaguardare le acque antistanti le coste pugliesi dall’estrazione di idrocarburi in mare.

L’assemblea impegna la giunta regionale “ad opporsi con ogni atto necessario alle decisioni del governo nazionale che autorizzano prospezioni nel sottosuolo marino e consentono qualsiasi attività di sfruttamento del mare e di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi in Adriatico e nello Ionio”.
da Foggiatoday

Condividi in Facebook

BARI – I comitati No Triv da Vendola: ‘il 14 settembre incontro con Clini e il 6 ottobre manifestazione a Manfredonia

Pubblicato : martedì, 4 settembre 2012

Si è da poco conclusa la riunione tra i rappresentanti delle associazioni ambientaliste aderenti alla Rete ‘No Triv’ e i presidenti della Regione Puglia e del Consiglio Regionale, Nichi Vendola e Onofrio Introna, presenti anche i capigruppo di tutti partiti.
Tutti hanno ribadito il no alla ricerca di idrocarburi nel mare adriatico, e il presidente Vendola ha assicurato alle associazioni presenti che si impegnerà a fissare un incontro tra la Rete e il ministro Corrado Clini in occasione dell´inaugurazione della Fiera del levante in programma a Bari il prossimo 14 settembre.
Intanto i coordinatori dei movimenti ‘No Triv’ del Gargano e ‘No Petrolio – Si Energia Rinnovabile’ del Basso Adriatico hanno chiesto alla Regione Puglia di impugnare il decreto e di approvare un documento del consiglio regionale.
E´ stata, inoltre fissata la data e il luogo di una grande manifestazione nazionale contro le trivellazioni al largo delle Isole Tremiti: sabato 6 ottobre a Manfredonia.
Saverio Serlenga da Teleradioerre

Condividi in Facebook

Card.Martini: Vendola, una delle voci piu’ vere in momenti difficili

Pubblicato : domenica, 2 settembre 2012

”Rendiamo omaggio ad uno straordinario testimone del nostro tempo che con le sue ansie, i suoi dubbi, i suoi ragionamenti, ha arricchito tutti credenti e non credenti in questi anni. E’ stata una delle voci piu’ belle e piu’ vere in momenti difficili”. Con queste parole il leader di Sel, Nichi Vendola, ha voluto ricordare il cardinale scomparso.

da Teleradioerre

Condividi in Facebook

FOGGIA – Comunicato dipendenti coop. Futura

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Così recita l’articolo 1 della Costituzione. Ma nella cooperativa Futura di Monteleone di Puglia, legata a filo doppio al senatore PDL Carmelo Morra, evidentemente i concetti di democrazia e di lavoro non possono trovare spazio.

Il CDA insiste nella persecuzione dei dipendenti che hanno reclamato e continuano a reclamare lo stipendio non percepito, ormai, da ben 12 mesi. A farne le spese con il licenziamento in tronco, stavolta, sono 14 dipendenti rei di aver rivendicato il sacrosanto diritto alla retribuzione del lavoro prestato.

E tra i licenziati figura anche il Sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, macchiatosi di lesa maestà proprio verso il senatore di Monteleone alle ultime elezioni.

Con una nota indirizzata al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, all’Assessore regionale alle politiche della salute Ettore Attolini e all’Assessore al welfare Elena Gentile, gli epurati hanno voluto informare le massime istituzioni Regionali chiedendo che «vengano adottati tutti i provvedimenti ritenuti opportuni» per porre fine ad un accanimento nei confronti chi chiede soltanto il pagamento delle spettanze.

«La dirigenza della Coop. Futura ritiene lecito non pagare per dodici mesi i propri dipendenti e poiché questi hanno avuto l’impudenza di far sì che fossero rispettati i loro diritti di lavoratori denunciando tutto alla Magistratura – si legge nella nota – gli stessi vanno licenziati in tronco». La cooperativa Futura, a cui l’ASL di Foggia versa puntualmente quasi duemilioni e mezzo di Euro l’anno, gestisce 7 centri che si occupano dell’assistenza sanitaria di pazienti affetti da disturbi psichici e mentali a Foggia e provincia. «Preme denunciare – si evidenzia nell’esposto – che questa pesantissima situazione venutasi a creare non ha avuto effetti negativi soltanto sulla nostra vita lavorativa e personale, ma ha influito negativamente anche sulla tranquillità degli utenti delle Comunità che inevitabilmente non hanno potuto godere della giusta attenzione e degli standard di vita cui ogni paziente psichiatrico ha diritto».

«Poiché i provvedimenti di licenziamento sono platealmente ritorsivi – conclude la lettera – e hanno avuto il duplice effetto di privare 14 persone del loro posto di lavoro e l’utenza di personale esperto, ritenendo che l’ASL abbia sempre provveduto ad assolvere i propri oneri economici nei confronti della Coop. Futura sicché l’omesso pagamento degli emolumenti retributivi è assolutamente ingiustificato, confidiamo in un Vostro intervento risolutore della vicenda».
Comunicayo Stampa segreteria della regione puglia

Condividi in Facebook

BARI – Rifiuti e trasporti, in arrivo la riforma

Pubblicato : domenica, 29 luglio 2012

L’emergenza

Il consiglio regionale pronto ad approvare la legge Il testo presentato in commissione Ambiente

- Tra una settimana la Puglia avrà la nuova legge che riforma la materia dei servizi pubblici locali (rifiuti e trasporti).

Si tratta di una normativa attesa, per due ragioni: perché tiene conto della recente sentenza della Corte costituzionale che ha annullato le disposizioni statali sulla obbligatoria privatizzazione e salvato le società in house (interne alle amministrazioni pubbliche); e perché dovrà rapidamente concludere un periodo di interregno per i Comuni, i quali dopo la riduzione e il commissariamento degli Ato rifiuti sono rimasti sostanzialmente privi di governo, circostanza che induce alla fretta.

E infatti il nuovo testo, messo a punto dopo la sentenza della Consulta di otto giorni fa, solo ieri è arrivato in Commissione, ma tra giovedì e venerdì prossimi sarà già portato al voto del Consiglio regionale.

La fretta ha indispettito diversi consiglieri (di maggioranza e opposizione): si tratta di un testo di programmazione che rivoluziona per molti versi il sistema di gestione dei rifiuti e dei trasporti. Dunque, necessiterebbe di riflessione e approfondimento. Ma non c’è verso: il governo regionale ha necessità che si arrivi alla riforma prima delle ferie di agostto.

I consiglieri Domi Lanzillotta (Pdl, opposizione) e Francesco Laddomada (Puglia per Vendola, maggioranza) hanno tuttavia chiesto di licenziare il testo solo dopo aver proceduto con le audizioni. Il primo intende ascoltare i commissiari degli Ato rifiuti, il secondo le società pubbliche e private di trasporto. Il cammino è tracciato. Ieri Nichi Vendola e l’assessore Lorenzo Nicastro hanno incontrato i capigruppo di maggioranza per mettere a punto alcune modifiche al testo. Poi sono corsi in commissione per convincere i riottosi della necessità di procedere speditamente. Il centrosinistra è in fibrillazione (le ragioni dell’insofferenza sono numerose). E, certo, senza il contributo dell’opposizione dialogante di Rocco Palese (Pdl) non sarebbe stato in grado di portare il testo in Aula.

La riforma si base su alcune princìpi cardine. Nasce l’Autorità regionale per i servizi locali, con compiti di programmazione e indirizzo: analisi di mercato, fissazione delle tariffe, controllo degli standard di qualità, determinazione dello schema-tipo dei bandi. I vecchi Ato sono sostituiti dalle Comunità d’ambito, che saranno gestite dagli organi di governo d’ambito (Oga).

Ve ne sarà uno per ogni provincia per i trasporti; per quanto riguarda i rifiuti, si punta ad averne una per l’intera Regione (per avere una tariffa unica in tutta la Puglia).

La giunta, infine, provvederà ad individuare delle Autorità di raccolta ottimale (Aro): ambiti sovracomunali per l’attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti.

La Rete per i Beni comuni non gradisce il testo. Il sistema, spiega in una nota, «resta quello della concorrenza e del mercato e manca la previsione che la gestione possa avvenire tramite un soggetto di diritto pubblico».

Francesco Strippoli da Corriere rMeno/Foggiazzogio

Condividi in Facebook

FOGGIA – Mongelli incontra Vendola Resta il nodo del bilancio

Pubblicato : mercoledì, 25 luglio 2012

Il sindaco dimissionario invitato a restare – In arrivo tagli per 2 milioni e 700mila euro

Gianni Mongelli, 55 anni

Lungo colloquio ieri pomeriggio tra il sindaco dimissionario Gianni Mongelli e il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Mongelli è partito alla volta di Bari dopo aver avuto una riunione a Palazzo di città con il dirigente dei servizi finanziari dell’ente, Carlo Dicesare.

Fu Vendola a sugellare tre anni fa la candidatura a sindaco dell’imprenditore ed ex presidente regionale di Confindustria. Secondo alcune indiscrezioni, Mongelli sarebbe stato spinto a ritirare le dimissioni.

Il sindaco di Foggia avrebbe incontrato anche il collega di Bari, Michele Emiliano.

Non è escluso che nelle prossime ore voli a Roma.

Tre tappe funzionali a sciogliere i nodi politici e ad ottenere garanzie istituzionali.

Per Mongelli gli interlocutori «credibili» non sembrano essere, in questo momento, gli esponenti politici locali.

Né tantomeno i consiglieri comunali, affannati in riunioni e incontri per cercare di rimettere insieme la maggioranza con un patto di fine legislatura all’insegna del motto «vogliamoci bene».

I nodi amministrativi e finanziari illustrati da Dicesare non sono facilmente aggredibili.

Il bilancio di previsione e il riequilibrio: sono questi due atti fondamentali per la vita dell’ente che spingeranno il sindaco dimissionario a restare alla guida della città o a confermare la sua uscita di scena.

La manovra della spending review impone all’ente un ulteriore taglio di risorse pari a 2 milioni e 700mila euro.

Per chiudere il bilancio a questo punto bisognerebbe aumentare i tributi: l’Imu sia sulla prima casa (per la quale c’era stato l’impegno a non ritoccarla) che sulla seconda che potrebbe superare il 10 per cento.

C’è il problema delle alienazioni i cui introiti sono inseriti nel piano di risanamento da 45milioni, che non si sono ancora concretizzate.

E poi le tensioni sociali, a partire dalla Foggia servizi, i cui lavoratori sono stati ricevuti ieri da Mongelli ad una settimana dall’aggressione subita.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook