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FOGGIA – L’ex dipendente di Amica è sceso dal tetto: colto da malore, è in ospedale

Pubblicato : venerdì, 1 febbraio 2013

L’uomo ha minacciato di buttarsi di sotto da un tetto di via Sbano, dal quale ha lanciato anche delle tegole.

E’ stato colto da un lieve malore

E’ sceso pochi minuti fa dal tetto della sua abitazione Gaetano Iammarino, l’ex dipendente di Amica che dalle prime ore del pomeriggio ha minacciato di buttarsi di sotto chiedendo un incontro con il sindaco, dal quale, pretendeva delle spiegazioni in merito alla sua esclusione dall’accordo con l’Amiu.

In segno di protesta, tra le urla e la disperazione dei familiari, l’uomo ha lanciato nel vuoto persino delle tegole, che fortunatamente non hanno provocato danni a persone o cose.

Sul posto sono intervenute una pattuglia della polizia, un’altra dei carabinieri, un mezzo dei vigili del fuoco e l’ambulanza del 118.

La stessa che poco fa ha trasportato Iammarino agli Ospedali Riuniti di Foggia, per un lieve malore.

A convincere l’ex dipendente di Amica a scendere dal tetto sono stati tre colleghi che sono giunti immediatamente in via Sbano non appena hanno saputo del gesto inconsulto di Gaetano.

Gianfranco Grandaliano, presidente dell’Amiu, si è detto disposto ad incontrarlo nella giornata di mercoledì, previa autorizzazione del Giudice, in quanto l’uomo è già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari poichè coinvolto nell’operazione denominata “Piazza pulita”.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Partito questa notte il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti gestito da Amiu

Pubblicato : venerdì, 1 febbraio 2013

Mongelli: “Vicenda molto complessa risolta agendo nel solco della legalità”
Grandaliano: “La differenziata è il nostro obiettivo strategico”

“Auguri di buon lavoro a chi lo ha ritrovato e auguri alla città per un futuro che sarà decisamente migliore”.

E’ il messaggio lanciato dal sindaco Gianni Mongelli e dal presidente di AMIU SpA Gianfranco Grandaliano nel primo giorno della nuova gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, affidato alla società di proprietà del Comune di Bari sulla base e nei termini del contratto di servizio sottoscritto il 29 gennaio.

Questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, si è svolta la conferenza stampa convocata per illustrare i termini dell’attività iniziata subito dopo lo scoccare della mezzanotte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio.

A causa dei danneggiamenti inferti a 6 mezzi della fallita Amica SpA, “abbiamo dovuto organizzare il servizio su 3 turni e non su 2 come avremmo voluto e come sarà non appena risolveremo questo primo problema”, ha affermato Grandaliano.

Ristabilito da subito, invece, il ciclo di smaltimento all’interno del biostabilizzatore; mentre “nei prossimi 15 giorni avvieremo la sostituzione dei cassonetti per i rifiuti indifferenziati, acquistati ex novo, e posizioneremo quelli destinati alla raccolta differenziata, perché questa è una delle missioni affidateci dall’Amministrazione comunale”.

“Ai lavoratori si offre l’opportunità di guadagnare sul campo il diritto ad essere parte della futura organizzazione del servizio”, ha continuato Grandaliano.

Mentre il sindaco ha ribadito che “non è nostra volontà impedire il ritorno al lavoro di quanti ora non hanno trovato posto nell’organico; abbiamo, però, il dovere rispettare le norme e gli accordi sottoscritti”.
Ribadita l’ulteriore verifica delle singole posizioni di quanti non sono stati riassunti da Amiu – che “è nostro impegno far durare il meno possibile”, ha sottolineato Mongelli – è necessario tenere in conto “l’avvenuto avvio delle fasi processuali in campo lavoristico e amministrativo determinate dai ricorsi e dalle denunce – ha proseguito il sindaco – E’ nostro dovere attenderne gli esiti, sarà nostro dovere rispettarli”.

“L’Amministrazione comunale ha marcato un risultato positivo per la città, prima ancora che per se stessa e per le forze politiche che l’hanno sostenuta con lealtà, e ho fiducia nella volontà dei cittadini di essere parte attiva della riorganizzazione del servizio.
Insieme a tutti loro, è mio dovere ringraziare quanti, a partire dal sindaco di Cerignola Antonio Giannatempo, hanno speso energie, mezzi e uomini nella gestione dell’emergenza – ha concluso il sindaco Gianni Mongelli – Ed è altrettanto doveroso rivendicare la gestione di questa complessa vicenda nel solco della delibera del Consiglio comunale: ho rispettato alla lettera quegli indirizzi e non accetto lezioni di legalità da alcuno”.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/ Sindaco

 

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Bari – TARSU per copertura costi Amica, verifiche TAR

Pubblicato : venerdì, 1 febbraio 2013

G.Potenza presidente Adiconsum provinciale (St)

“VERIFICA del Direttore della Ripartizione Ragioneria del Comune di Bari, o suo delegato” entro 150 giorni dalla comunicazione della correlata ordinanza. Così il Tar Puglia di Bari – sezione prima – sul ricorso numero del 2011 di Giuseppe Potenza, in proprio e quale segretario dell’associazione Adiconsum di Foggia, Bruno Maizzi, quale presidente dell’associazione Movimento Consumatori – Sezione di Foggia, Margherita Adele La Gatta, Luigi Nigri, tutti rappresentati e difesi dagli avv.ti Patrizia Di Stefano e Massimiana Costantino, contro il Comune di Foggia (costituitosi in giudizio) e rappresentato e difeso dagli avv.ti Domenico Dragonetti e Michele Barbato, per l’annullamento della D.G.C.n. 79 del 2 agosto 2011, recante l’approvazione delle tariffe e delle detrazioni per la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

 

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 19 dicembre 2012 il dott. Savio Picone e uditi per le parti i difensori avv.ti Massimiana Costantino, Michele Barbato e Domenico Dragonetti.

 

Come emerge dal ricorso, la verifica intende appurare “se, negli esercizi 2010, 2011 e 2012, il gettito proveniente dalla riscossione della T.a.r.s.u. sia stato integralmente destinato dal Comune di Foggia alla copertura dei costi del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ovvero sia stato, anche in parte, destinato alla copertura dei costi per lo svolgimento di altri servizi pubblici locali affidati alla gestione di Amica s.p.a. ed Amica Gestioni s.r.l.“.

Il Tar ha ritenuto di affidare la verificazione al Direttore della Ripartizione Ragioneria del Comune di Bari, con facoltà di delega ad altro dirigente o funzionario dello stesso ufficio in possesso di adeguata competenza professionale, che vi provvederà, in contraddittorio tra le parti, entro il termine di 150 giorni decorrente dalla comunicazione della presente ordinanza, depositando entro lo stesso termine una documentata relazione nella segreteria della prima sezione del Tar Puglia di Bari.

Il Tar ha autorizzato il verificatore a “ricercare la documentazione necessaria all’adempimento dell’incarico presso il Comune di Foggia e presso ogni altro ente ovvero società titolare della gestione di pubblico servizio per il Comune di Foggia, che saranno obbligati a fornirne gratuitamente copia, ove richiesti”.

Prosieguo dell’udienza pubblica fissata il 6 novembre 2013, come stabiliti dal a Bari nella camera di consiglio del giorno 19 dicembre 2012 con l’intervento dei magistrati della prima sezione del TAR Puglia di Bari: Corrado Allegretta, Presidente, Savio Picone, Primo Referendario, Estensore, Francesco Cocomile, Referendario.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA -Amiu:espropriato il consiglio comunale

Pubblicato : giovedì, 31 gennaio 2013

Palesi irregolarita’,illegittimita’ ed illiceita’ circa l’affidamento del servizio di raccolta e Smaltimento dei rifiuti urbani alla società pubblica del comune di Bari, AMIU

 - Ill.mo sig. Presidente Consiglio comunale.
 -Ill.mo sig. Sindaco    Foggia
 e p.c.        
-S.E.il Prefetto 
-Ill.mo sig. Procuratore della Repubblica,Foggia.
- Ill.mo sig. Presidente Giunta Regione Puglia Bari

Oggetto: Palesi irregolarità,illegittimità ed illiceità circa l’affidamento del servizio di raccolta e Smaltimento dei rifiuti urbani alla società pubblica del comune di Bari, AMIU.

Il sottoscritto consigliere comunale,dr Bruno Longo,a norma di legge,di regolamento e di Statuto comunale,

  Interroga

le ss.vv.,per sapere,

premesso che:

- il 27 novembre scorso venivano approvati dal consiglio comunale gli indirizzi operativi sulla gestione dei rifiuti urbani : indirizzi che  ,come si evince dalla stessa delibera cc n.106/2012, si sostanziavano nella costituzione di un organismo di gestione interamente pubblico ,ma soprattutto sulla sacrosanta conservazione del posto di lavoro a tutti i 351 dipendenti di ex-Amica e di ex-Dauniambiente, tant’è che addirittura si raccomandava il reinserimento di 5 lavoratori momentaneamente sospesi dalla Curatela Fallimentare del tribunale di Foggia;

- a seguito di tale indirizzo,trattandosi anche di affidamento di servizi mediante convenzione,disciplinato dall’art. 42 ,comma 2,lettera e,dovevaobbligatoriamente,essere convocato il consiglio comunale,unico organo competente a deliberare in materia,poiché,anche a seguito delle modifiche introdotte dall’art.35,comma 12 della L.28.12.2001 N.448,che introduce il concetto diorganizzazione dei servizi da parte della massima Assise comunale ,al consiglio compete non solo la scelta della modalità di gestione dei servizi pubblici locali(lettera g)ma anche e soprattutto la fissazione degli indirizzi da impartire ad aziende ed istituzioni cui siano stati affidati  i servizi secondo le formule individuate dal legislatore;

- contrariamente alla norma, il sindaco  ,in perfetta solitudine  istituzionale,rapportandosi solo con alcuni partiti della maggioranza con riunioni dalla  rigorosa segretezza, ha condotto,nel frattempo, tutta una serie di accordi e decisioni, con Amiu di Bari,con il sindaco Emiliano di Bari , con il Presidente della Regione Puglia ,Nicola Vendola ed altri soggetti,di cui il consiglio comunale è stato tenuto assurdamente  all’oscuro e privato illegalmente,quindi,  delle sue specifiche ed esclusive competenze ;

- oltre a decidere “inaudita altera parte” e con inqualificabile ed illegale “atto monocratico”chi e come dovesse svolgere il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini,il sindaco Mongelli ,decideva,macchiandosi,tra l’altro, di comportamento anti-sindacale,di non riassumere 31 unità lavorative, smentendo le sue stesse dichiarazioni rese in Aula ed in spregio all’ordine del giorno approvato nella seduta del 27 novembre 2012(delib.cc n.106/2012),che aveva impartito un chiaro indirizzo sul mantenimento dei posti di lavoro a tutti i 351 ex dipendenti Amica e Dauniambiente;

- a conferma  delle anomalie procedurali e delle tracimazioni legislative,il 29 gennaio scorso è stato sottoscritto tra il comune di Foggia e la società interamente pubblica AMIU di Bari un contratto di servizio,che regola i rapporti tra i due Enti circa l’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti  urbani;senza che vi sia stata nessuna informativa e  nessun coinvolgimento del consiglio comunale;

- alla luce di quanto esposto (ed anche in virtù di quanto successivamente appreso da altre fonti),prima e durante i lavori della seduta del consiglio comunale del 27 novembre 2012,il sindaco Mongelli,affermando che:

a) l’affidamento all’Amiu era l’unica strada percorribile per evitare il licenziamento ai 351 lavoratori ex Amica ed ex Dauniambiente:;

b) la normativa in materia di affidamenti  dei SPL era in evoluzione;

ha indotto in errore l’intero consiglio comunale,ed in particolare le forze politiche dell’opposizione – che,con grande senso di responsabilità evitavano polemiche e ritiravano un Ordine del Giorno che escludeva l’affidamento del servizio ad Amiu –  poiché  l’art. 19 del Decreto Legge n.95/2012 (“spending review”),per un verso e la sentenza n.126/2012 della Corte Costituzionale,depositata l’11 ottobre 2012,davano, già da allora ,un quadro chiaro della intera vicenda,prevedendo ,tra l’altro,l’uno e l’altra, la possibilità di assunzione diretta del personale in questione e l’assunzione diretta del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti da parte del comune di Foggia;

- il sindaco Mongelli traeva in inganno l’intero consiglio comunale anche e soprattutto perché ,nonostante l’approvazione in Aula della succitata delibera di indirizzo ,non solo i 351 lavoratori  di ex Amica ed ex Dauniambiente,a dispetto degli impegni assunti, furono tutti licenziati il 15 dicembre 2012,ma anche perchè con irresponsabile condotta  istituzionale,sociale ed amministrativa ha ,successivamente,costituito le condizioni affinché 31 lavoratori dei 351 in questione non fossero più riassunti: decisione che non poteva che essere del sindaco Mongelli ,a meno che il sindaco Mongelli stesso, nel suo noto ed acclarato percorso di illegittimità amministrativa,non abbia ,assurdamente,ceduto al sindaco Emiliano di Bari i poteri conferitigli dal popolo foggiano ;

- per altro verso,la F.i.a.d.e.l.(Federazione italiana autonoma dipendenti enti locali) ha prodotto un dettagliato,puntuale e preciso ricorso al TAR Puglia,tramite l’avv. Vincenzo Di Michele,che mette in rilievo gravi irregolarità amministrative e  gravissimi comportamenti anti-sindacali,con importanti riflessi anche dal punto di vista penale,circa l’affidamento ad AMIU di Bari della gestione dei rifiuti cittadini;

- parimenti,la S.M.A.T.,società consortile pubblico-privata,partecipata dal comune di Foggia per una sostanziale quota ,avendo ottenuto,a seguito di formale proposta, ingiustificati dinieghi per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Foggia,ha,recentemente, inviato,prima, una formale diffida al sindaco di Foggia affinché quest’ultimo,illegittimamente ed illegalmente non affidasse il servizio di gestione dei rifiuti cittadini alla società AMIU di Bari ,e successivamente  prodotto anch’essa formale ricorso al TAR Puglia avversa la decisione di affidare i succitati servizi comunali ad AMIU Di Bari;

- ma quel che è più grave,riferiscono fonti certe ed esterne al comune,è che Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia abbia da tempo contestato,attraverso diverse comunicazioni inviate al sindaco Mongelli,la illegittimità ed illegalità dell’affidamento diretto,senza gara,ad AMIU di Bari del servizio  di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini, senza che,con inaudita gravità, il sindaco Mongelli si sia periziato di riscontrare le note prefettizie;

tutto ciò premesso,

per sapere, 

a)      i motivi per i quali,con disprezzo di legge,il consiglio comunale sia statoespropriato delle sue legittime competenze,in materia di affidamento e di regolamentazione dei servizi pubblici locali,costituendo la delibera n. 106 del 27 novembre 2012 un mero indirizzo politico-amministrativo,donde ricavare,di prassi, una completa e dettagliata proposta da sottoporre all’attenzione dell’organo competente,così come descritto in premessa;

b)     i motivi per i quali 31 lavoratori ,che precedentemente erano regolarmente assunti ed operanti, a norma delle vigenti norme in materia, presso Amica e Dauniambiente,siano stati  inopinatamente esclusi dalle assunzioni effettuate,recentemente dall’Amiu di Bari,pur se le richiamate norme in materia di lavoro ed assunzioni siano sempre le stesse e quindi meritevoli di essere applicate nonostante improbabili regolamenti interni aziendali,richiamati dal duo Mongelli –Emiliano

c)    i motivi per i quali nonostante le comunicazioni( tenute rigoramente segrete) del massimo  organo territoriale di Governo : la Prefettura,che avvertiva della illegittimità ed illegalità dell’affidamento ad Amiu di Bari,il sindaco Mongelli decideva comunque di procedere all’affidamento della gestione dei rifiuti cittadini alla azienda barese;

d)    i motivi per i quali gli indirizzi del consiglio comunali siano stati  tradotti in sostanza amministrativa solo una parte:l’affidamento ad Amiu,mentre l’altra parte : l’assunzione di tutti lavoratori ,sia stata ignorata,nonostante l’inclusione di tale clausola anche nel cosiddetto accordo-contratto firmato a Bari anche dal comune di Foggia il 27.12.2012;

e)    i motivi per i quali l’Amiu di Bari chiamata per ristrutturare l’organizzazione del lavoro  sulla base anche della efficienza e della economicità abbia consentito,con le recenti assunzioni ,il mantenimento di posizioni privilegiate soprattutto “negli uffici” a numerosi soggetti  ritenuti ,in precedenza,dal sindaco  Mongelli stesso “forma parassitaria da eliminare”,per cui la economicità  risulta essere solo di facciata e comunque sul sacrificio economico dei  lavoratori costretti a stipendi “da fame”;

Foggia 31 gennaio 2013

Bruno Longo

Comunicato Stampa Bruno Longo

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FOGGIA – Amiu: 320 lavoratori firmano. Gli esclusi: “Chiediamo solo di lavorare”

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

Nonostante il ritiro della denuncia per tre lavoratori la porta di Amiu è rimasta sbarrata. Il servizio partirà da venerdì primo febbraio

Amica-Amiu: ultimo atto. Da venerdì, 1 febbraio, gli ex dipendenti della fallita azienda di igiene urbana e della sua derivata per la differenziata, Dauniambiente, torneranno a lavorare in città.

E’ partita oggi e si concluderà domani la lunga processione dei 320 lavoratori che l’azienda barese ha richiamato in servizio e che stanno sottoscrivendo in queste ore il nuovo contratto di lavoro.

A tempo indeterminato e part-time ((vincolato naturalmente al tempo di permanenza di Amiu a Foggia, 12-18 mesi), il nuovo contratto ricalca quello generale sottoscritto a Bari il 27 dicembre scorso presso la task force regionale quando, dopo una sfiancante trattativa, si capitolò sul demansionamento tecnico di tutte le unità lavorative, condizione inderogabile, questa, imposta da Amiu per razionalizzare e ridurre il costo, enorme, del personale e riportare la gran parte dei lavoratori per strada.

Il clima non è dei migliori alla Fiera di Foggia, luogo scelto per la stipula dei contratti. A qualche metro di distanza, ironia della sorte, la sede di Amica, fallita, sbeffeggiata, violata ancora nella notte da chi ha pensato bene di appiccare il fuoco ad una decina di cassonetti che si trovavano all’interno.

La tensione aleggia. I lavoratori, soprattutto coloro che non hanno goduto nel tempo di promozioni facili, si fanno i conti in tasca, sanno che “ci perdono” ma hanno anche ben compreso che ormai nel “calderone” ci son finiti tutti: il fallimento non ammette distinguo. Possono solo ripromettersi, da oggi, di vigilare sul futuro.

E’ questo il principale tema di discussione di alcuni conciliaboli formatisi in sala: “da venerdì vedremo” avverte qualcuno. Con loro anche i sindacati, a più riprese sconfessati in questa dolorosa vertenza, divenuta l’emblema del fallimento della politica e di una città.

Ma, se non altro, ci siamo. Si firma, si torna al lavoro dopo un lungo mese di emergenza gestito alla meno peggio dall’unità di crisi istituita dal Comune di Foggia.

“Da venerdì inizia il servizio dopo un percorso molto difficile per voi ma anche per noi. Da venerdì dovete riprendervi la dignità di lavoratori e di azienda, per questo vi chiediamo collaborazione.

So che dovrete affrontare dei sacrifici e che dovete stringere i denti. Ma dobbiamo dimostrare alla città che siete ancora voi i padroni del servizio che quanto accaduto non è colpa vostra” li accoglie così in mattinata il direttore generale dell’Amiu, il foggiano Antonio Di Biase che alla “sua” città chiede pazienza “perché – ammette – le prime due saranno settimane difficili, dovremo riorganizzare tutto, dentro e fuori”.

Amiu avrebbe già pronte le divise e tutto l’occorrente per i lavoratori mentre sarebbe in dirittura d’arrivo l’acquisto di oltre 200 cassonetti in città, compresi quelli per la differenziata, che – promette Grandaliano – verrà rilanciata. Obiettivo, 20 per cento in un anno. Tutto sommato, insomma, è buona giornata. Meno, molto meno per coloro, però, che da quell’accordo sono rimasti fuori, esclusi.

AMIU: LE FIRME DEI 320 LAVORATORI ALLA FIERA DI FOGGIA


 

30 in tutto, una parte a causa di fedine penali compromesse, 12 per aver denunciato la task force di truffa ed altri reati in Procura. Di questi, tre ritirarono la denuncia a stretto giro di posta “non appena comprendemmo l’errore commesso” dichiara Roberto D’Alessandro, da 12 anni in Amica.

“Abbiamo firmato quell’atto perché eravamo disperati, temevano di perdere il lavoro, erano giorni confusi in cui nessuno ci faceva capire niente. Abbiamo firmato una denuncia che non sapevamo dove ci avrebbe portati, volevano solo il nostro lavoro”.

Quindi l’ennesimo appello disperato al sindaco e a Grandaliano: “Ci assumiamo le nostre responsabilità, pagheremo se c’è da pagare ma chiediamo di non far ricadere le colpe anche sulle nostre famiglie e sui nostri figli. Siamo lavoratori. Chiediamo solo di lavorare”. Ai tre, nonostante il ritiro della denuncia, la porta di Amiu è rimasta sbarrata.

Giovanna Greco da Foggiatoday

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FOGGIA – Rifiuti: assunti ex dipendenti Amica, Amiu operativa a Foggia dal 1 febbraio

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

Firmato il contratto di servizio, dal primo febbraio la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella città di Foggia sarà curata da Amiu, l’azienda di igiene urbana del Comune di Bari.

 
Da questa mattina è iniziata la firma dei contratti di lavoro: come previsto sono stati convocati, negli spazi della Fiera di Foggia, in 320.

 
Fuori i pregiudicati, i dipendenti infedeli, quelli che hanno denunciato i vertici di Amiu, il sindaco Mongelli e l’assessore Gentile.

 

L’assunzione da parte di Amiu è a tempo determinato (12-18mesi), il tempo necessario allo svolgimento del bando di gara per l’individuazione della società che prenderà il posto della fallita Amica.

 
A quanto si è saputo 225 delle 320 unità saranno impiegate ai servizi in strada. Operativo il demansionamento (cancellate le decine di promozioni facili) gli stipendi saranno più leggeri anche perchè i contratti di lavoro oltre che a tempo determinato saranno anche part time.
Una formula che abbassa il costo del lavoro e consente ad Amiu d assumere tutti gli ex dipendenti di Amica e DauniaAmbiente.
da Teleradioerre.it

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FOGGIA – Incendio nella sede dell’ex Amica, ignoti danno fuoco ai bidoni

Pubblicato : martedì, 29 gennaio 2013

Ignoti sono entrati scavalcando il muro e hanno appiccato il fuoco facendo esplodere un petardo. Sul posto vigili del fuoco e polizia

I vigili del fuoco

La scorsa notte in Corso del Mezzogiorno, all’interno dell’ex azienda di nettezza urbana, ignoti sono entrati scavalcando il muro che delimita l’accesso allo stabile e con l’utilizzo di un petardo hanno incendiato ben quindici bidoni della spazzatura.

Il boato è stato avvertito da un vigilantes, il quale, dopo essersi precipitato sul posto e aver tentato invano di spegnere le fiamme, ha chiamato i vigili del fuoco.

 
Poco dopo sul posto sono arrivate anche le volanti della polizia, che indagano sull’accaduto.

 

Intanto in queste ore i lavoratori stanno firmando i contratti con la barese Amiu

 
da Foggiatoday

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FOGGIA – «Foggia, caos rifiuti» Tagli assunzioni Amica – Sindacati contro Amiu

Pubblicato : giovedì, 24 gennaio 2013

I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl bocciano il piano di riassunzioni di Amiu (trenta dipendenti ex Amica Daunia ambiente su 350 fuori) e chiedono alla società del Comune di Bari di rispettare le indicazioni «unanimi» del Consiglio comunale.
L’Amiu, anche se non c’è ancora una decisione definitiva, ha scartato trenta dei 350 dipendenti che dal prossimo 1 febbraio dovranno rimettersi al lavoro per tenere pulita Foggia.
Si tratta di 12 dipendenti che hanno avviato una vertenza di lavoro, cinque dipendenti denunciati per reati contro l’azienda ed infine 13 dipendenti con «precedenti penali» di rilievo.

Per i sindacati tuttavia non viene rispettato l’accordo del 27 dicembre del 2012 e, soprattutto, l’atto di indirizzo del Consiglio comunale, votato all’unanimità che prevede la riassunzione di tutti i dipendenti.
«Dal nostro punto di vista l’Amiu deve rilevare tutto il personale ex dipendente delle due aziende, anche e soprattutto in considerazione della transitorietà dell’affidamento del servizio di igiene urbana di Foggia, senza frapporre criteri di selezione pregiudizievoli, che arresterebbero in maniera irreversibile,

Un percorso di inserimento lavorativo nonché di recupero sociale e culturale di alcuni lavoratori», spiegano le organizzazioni sindacali in un documento unitario.

«Un percorso iniziato da tempo – proseguono Cgil, Cisl, Uil e Ugl – frutto di un convincimento condiviso dai soggetti istituzionali che hanno giustamente ritenuto il lavoro quale strumento fondamentale ed essenziale di reintegrazione sociale oltre che come fonte di sostegno lecito, oggi più che mai, considerando le difficoltà occupazionali date dall’attuale mercato del lavoro del nostro Paese».
I sindacati, dunque, contestano la decisione di Amiu Bari è contrattaccano sulle esclusioni.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI – «Saremo a regime tra due settimane»

Pubblicato : mercoledì, 16 gennaio 2013

L’impegno di Grandaliano: nessun ritardo, solo lentezze burocratiche. Differenziata, campagna di informazione

Gianfranco Grandaliano

L’ordinanza della Regione che affida all’Amiu il servizio di raccolta dei rifiuti a Foggia è stata firmata l’8 gennaio.

 

A distanza di una settimana l’azienda di igiene urbana di Bari non è ancora entrata in servizio nel capoluogo dauno e non lo farà prima di due settimane.
«Per lungaggini burocratiche» spiega il presidente dell’azienda Gianfranco Grandaliano, «legate alle assunzioni e all’acquisto o al noleggio dei nuovi mezzi».

 
Presidente, come giustifica i ritardi nell’avvio del servizio?
«Non parlerei di ritardi, è una questione di tempi tecnici. C’è chi pensa che ci siano problemi in questo passaggio di consegne. Invece sta andando tutto liscio.
Solo che dobbiamo adempiere ad una serie di pratiche di carattere burocratico legate soprattutto alle assunzioni del personale».

 
Quanti saranno gli assunti?
«Non abbiamo ancora un numero preciso, ma sicuramente più di 300. Abbiamo ricevuto solo pochi giorni fa tutti i documenti dei lavoratori e li abbiamo trasmessi in prefettura per i controlli legati alla presenza o meno di procedimenti penali pendenti. Domani o al massimo giovedì mattina cominceranno le visite mediche obbligatorie».

 
E per quanto riguarda cassonetti e macchinari, i conti sono in ordine?
«Sì, sempre domani incontrerò la curatela per procedere con il nolo dei macchinari. Riguardo ai cassonetti, al momento ce ne sono duemila, ma ne serviranno altri 600.
Insomma la struttura sta lavorando giorno e notte per accelerare il trasferimento. Purtroppo prima dell’ordinanza della Regione, che ricordo è stata firmata l’8 gennaio, non potevamo fare nulla, specialmente le assunzioni. Che poi sono quelle che richiedono più tempo».

 

Quindi che tempi vi siete dati?
«Partiremo il primo febbraio».

 
Come state organizzando il servizio?
«Si procederà prima con le operazioni ordinarie: il lavaggio, lo spazzamento e il ritiro dei rifiuti dai cassonetti».

 
E per la differenziata?
«Sarà una raccolta stradale. I bidoni e tutte le attrezzature ci sono già.

Il problema è che dobbiamo fare riabituare i cittadini a differenziare i rifiuti. Avvieremo quindi una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Diciamo che punteremo molto sulla differenziata a cominciare dalla prossima primavera. Nel frattempo però ci saranno per strada i cassonetti colorati per la carta, la plastica e il vetro che saranno incrementati con il passare del tempo. Ce la stiamo mettendo tutta».

 
Samantha Dell’Edera da Foggiatoday

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FOGGIA – piazze e strade invase dai rifiuti – E la gestione dell’Amiu slitta a febbraio

Pubblicato : martedì, 15 gennaio 2013

Giro fra gli spiazzi più importanti e grandi della città Una volta luoghi di ritrovo, oggi simbolo del degrado

 

Rifiuti in una delle piazza più importanti della città

L’emergenza rifiuti viene prorogata sino al 31 gennaio. Lo ha stabilito il sindaco Gianni Mongelli con una ordinanza perché «l’Amiu non è in grado di subentrare nella gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel capoluogo.
Fino alla fine del mese di gennaio il servizio sarà ancora affidato alle aziende di igiene urbana di Manfredonia e Cerignola». Il termine, invece, scadeva il 15 gennaio.

LA SITUAZIONE - Abbandonate, completamente invase da rifiuti di ogni tipo e preda di vandali e di piccole bande di ragazzini. E’ la situazione in cui versano da diverso tempo numerose piazze di Foggia.
Un tempo luogo di ritrovo di anziani e giovani ora, diverse aree verdi del capoluogo sono delle vere e proprie discariche piene di rifiuti di ogni tipo e deiezioni di animali.
Una situazione ben nota alle Guardie Ambientali d’Italia, l’associazione di volontariato che, in più di una occasione, ha segnalato anche con fotografie lo stato di abbandono in cui versano alcune piazze di Foggia.
Tra le situazioni più degradate quella di piazza Medaglie d’Oro, tra corso Roma e viale Colombo. Passeggiare tra le aiuole è uno slalom tra buste di immondizia, deiezioni di cani e altri rifiuti.
«E questa la chiamano piazza – ci racconta un anziano seduto su una delle panchine – non solo è quasi impossibile camminare. Ma se vi spostate più in là sentite anche la puzza delle cacche dei cani. Qui tutti portano i loro cani e nessuno viene con palette o buste per raccoglierle».

I VOLONTARI – Come sottolineano anche i volontari delle Guardie Ambientali se da una parte c’è l’emergenza rifiuti che in questi tempi sta affrontando Foggia dall’altra parte c’è anche il poco senso civico di numerosi cittadini che non hanno alcuna remora a gettare la busta di immondizia per terra, invece che dentro il bidone, o – come spesso accade – lanciandola dall’automobile in corsa.
Un altro slargo, invaso dai rifiuti fino a ieri mattina, era piazza Aldo Moro, ripulita a seguito delle numerose proteste dei residenti della zona.
Fino ieri le aiuole di verde pubblico erano ricoperte di carte, buste di plastica, bottiglie in vetro e i resti delle cene consumate in quei giardini.
Senza tenere conto della fontana, o quel che ne resta. Oltre alla poca acqua l’invaso era pieno anche di un paio di scarpe e di alcune abiti. «Una situazione di totale degrado – ha commentato al Corriere del Mezzogiorno Enrico Verderosa, uno dei responsabili della sezione foggiana delle Guardie Ambientali d’Italia – nei giorni scorsi avevamo avuto tantissime segnalazioni dai cittadini e dai residenti del quartiere per la piazza, ormai diventata invivibile.
Una piazza che, stando ad alcune segnalazioni, sarebbe anche preda di ragazzini autori di numerosi atti vandalici». Tra questi la rottura di un’attrezzatura dell’Enel, presa a calci per puro divertimento.
Ieri l’area verde di piazza Aldo Moro è tornata, finalmente pulita, anche se sono in molti a chiedersi fino a quando durerà questa situazione.
Ma per un piazza che è tornata pulita e fruibile ce ne sono altre ancora devastate dalla presenza dei rifiuti e da atti di vandalismo: basta fare poche centinaia di metri e il degrado è ben visibile in piazza Baldassarre e nell’area verde nei pressi dell’Epitaffio in via Manzoni, nel centro storico di Foggia. Forse perché la comitiva era composta da molte persone, che non volevano sedersi distanti, nella piazza a ridosso del monumento che ricorda la transumanza alcune panchine sono state sradicate e posizionate accanto ad altre.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – COMUNICATO STAMPA FIADEL-IA

Pubblicato : lunedì, 14 gennaio 2013

La Fiadel-IA risponde alle insensate e gravissime dichiarazioni del Sindaco di Foggia in ordine alla “selezione mirata” (cioè escludendo chi ha impugnato il licenziamento, chi ha proposto la denuncia penale, chi ha carichi pendenti) del personale ex Amica e ex Daunia Ambiente da riassumere presso l’AMIU di Bari, per precisare che chi ha determinato lo stato di emergenza dei rifiuti a Foggia e ne è il principale responsabile, non può invocare norme inesistenti, dopo aver deliberatamente violato tutte le leggi che regolamentano la gestione dei servizi pubblici locali soprattutto per quanto riguarda la disciplina dei rapporti di lavoro di chi deve essere impiegato nel servizio.

Ci permettiamo soltanto di riepilogare cronologicamente i passaggi di questa incredibile vicenda, attraverso i quali è stata creata “ad arte e con una strategia raffinata e palesemente illecita” la situazione di emergenza ambientale e occupazionale della gestione dei rifiuti a Foggia, lasciando alle Autorità competenti e alla cittadinanza foggiana ogni valutazione.

 

Il 30 giugno 2012 il dott. Raphael Rossi, nominato dal Sindaco di Foggia per risolvere la questione della gestione dei rifiuti dopo il fallimento Amica, termina formalmente l’incarico, dopo aver predisposto (a suo dire) per l’Amministrazione comunale “complessi documenti tra cui la bozza di bando per la manifestazione di interesse ad acquisire il ramo di azienda Amica”.

 

Il 7 luglio 2012 con il decreto legge n.95/2012 sulla spending review il Governo Monti riafferma la competenza esclusiva dei Comuni (art.19) per quanto riguarda la organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi. Lo stesso decreto legge (art.4) ridimensiona fortemente le società in house controllate dalle pubbliche amministrazioni con affidamento diretto e prevalente (oltre 90% del fatturato) del servizio pubblico locale, tra cui l’Amiu di Bari, imponendone la vendita delle partecipazioni di capitale pubblico, la messa in liquidazione e/o la cessazione degli affidamenti diretti (sopra la soglia dei 200.000 euro) alla data del 31 dicembre 2013 (in sede di conversione portata al 31 dicembre 2014) con la modifica obbligatoria del consiglio di amministrazione della società partecipata (presenza prevalente di dipendenti pubblici, a titolo gratuito).

 

Il 17 luglio 2012 il Sindaco di Foggia rassegna le dimissioni.

 

Il 20 luglio 2012 viene depositata la sentenza n.199/2012 della Corte costituzionale, che dichiara illegittima la 2ª privatizzazione coatta dei servizi pubblici locali dopo il referendum, precisando che si applicano direttamente le norme comunitarie, per cui per l’Ente locale può gestire il servizio o in via diretta e in economia o attraverso una società house totalmente controllata o affidandolo ad un soggetto aggiudicatario di gara pubblica.

 

● Dopo la sentenza n.199/2012 della Corte Costituzionale, a fine luglio la Regione Puglia ha accelerato con urgenza l’iter di un disegno di legge per il rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici locali, che diventerà la legge n.24 del 20 agosto 2012, con previsioni in evidente contrasto con il D.L. n.95/2012, affidando ad un’Autorità regionale, diversa dall’Autorità nazionale competente (AGCM), il controllo dei profili di effettiva concorrenza del mercato dei servizi locali, addirittura inibendo ai Comuni l’espletamento di gara pubblica di affidamento dei servizi stessi (art.24).

 

Il 2 agosto 2012, il Sindaco di Bari, comunica al Sindaco di Foggia la disponibilità a far gestire il servizio della raccolta dei rifiuti urbani a Foggia dalla società in house del Comune di Bari, l’AMIU, che entro il 31 dicembre 2013 (poi 2014) avrebbe dovuto dismettere l’affidamento diretto e comunque modificare il consiglio di amministrazione e/o perdere la connotazione di impresa pubblica con la vendita del capitale pubblico.

 

Il 3 agosto 2012 il Sindaco di Foggia ritira le sue dimissioni, anche perché si erano create appositamente le condizioni giuridiche per risolvere la questione Amica affidandolo direttamente ad Amiu, in mancanza di altra valida soluzione come l’affidamento a società in house totalmente controllata (art.4 D.L. 95/2012) o la gara pubblica europea (legge regionale n.24/2012, art.24 con una norma transitoria/definitiva per la raccolta dei rifiuti che sembra creata apposta per il caso Foggia) o l’affidamento diretto in economia (che, secondo il Comune, non poteva avvenire perché i lavoratori non potevano transitare dalla fallita Amica alle dipendenze dell’Ente locale, in violazione dell’art.97 della Costituzione).

 

● Il 28 settembre 2012 il Giudice delegato ai fallimenti Amica e Daunia Ambiente proroga fino al 31 dicembre 2013 l’esercizio provvisorio che sarebbe cessato alla data del 30 settembre 2012.

 

Il 1° ottobre 2012 il Sindaco di Foggia e il Presidente Amiu criticano violentemente in conferenza stampa il Giudice delegato per la proroga dell’esercizio provvisorio.

 

L’11 ottobre 2012 viene depositata la sentenza n.226/2012 della Corte Costituzionale che smentisce la tesi del Comune di Foggia di non poter procedere alla gestione diretta e in economia del servizio locale di raccolta integrata dei rifiuti, facendo transitare senza soluzione di continuità alle dipendenze dell’Ente locale i lavoratori delle fallite aziende pubbliche. La Corte Costituzionale accoglie infatti per il passaggio diretto del personale ex Ato (Consorzi Enti locali) all’Autorità idrica pugliese (Ente pubblico regionale) la tesi della Regione Puglia che non si applica l’art.97 della Costituzione quando c’è un passaggio diretto di personale che svolge servizio pubblico secondo quanto previsto dall’art.31 D.Lgs. n.165/2001.

 

Dal 19 ottobre 2012, il 2° decreto legge sulla spending review (D.L. n.179/2012), impone ai Comuni che per lo svolgimento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica l’affidamento del servizio deve essere effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell’ente affidante. Allo stato nessuna relazione è stata mai predisposta né mai pubblicizzata sul sito internet del Comune di Foggia sulle condizioni cui affidare il servizio di raccolta integrata dei rifiuti.

 

Il 23 ottobre 2012 il Governo impugna con ricorso n.171/2012 davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale n.24/2012, sottolineandone la non conformità alle previsioni della legislazione statale e comunitaria per quanto riguarda la tutela della concorrenza.

 

Il 13 dicembre 2012 con urgenza viene approvata la legge regionale n.42/2012 che, dopo il ricorso del Governo, modifica le norme della legge n.24/2012, giustamente sospettate di incostituzionalità dall’Avvocatura dello Stato, ma non abroga l’art.24 della stessa legge regionale: ciò consente ancora al Sindaco di Foggia di trovare una giustificazione ex legge per non bandire la gara.

 

Il 15 dicembre 2012 cessa il rapporto di lavoro di tutti i dipendenti delle fallite Amica e Daunia Ambiente e inizia la “deliberata” fase dell’emergenza rifiuti, con i lavoratori a casa e affidamento a ditte private e pubbliche di un servizio che poteva essere svolto soltanto alle condizioni di legge, volontariamente disattese.

 

● Con ordinanza n.1 dell’8 gennaio 2013 il Presidente della Regione Puglia affida ad Amiu s.p.a. di Bari per 180 giorni il servizio temporaneo di raccolta integrata dei rifiuti nel Comune di Foggia, in palese violazione di tutte le norme di legge e contrattuali che regolano la gestione dei servizi pubblici locali in caso di cambio di gestione.

 

Singolare la giustificazione della temporaneità dell’affidamento e quindi della contingenza della situazione emergenziale, perché da un lato il Sindaco di Foggia riferisce al Governatore che non c’era altra soluzione (ma c’era la soluzione della gestione diretta in economia del servizio da parte del Comune di Foggia, delineata dalla Corte costituzionale nella sentenza n.226/2012 in accoglimento della tesi della Regione Puglia), dall’altro l’ordinanza presidenziale impone al Comune di Foggia di attivare nelle more le procedure per l’individuazione del nuovo gestore in via permanente del servizio, procedure allo stato inesistenti perché non vi può essere l’affidamento ad una nuova società in house (art.4 D.L. 95/2012) e non vi può essere la gara pubblica (art.24 della legge regionale n.24/2012).

Pertanto, poiché ormai il quadro è chiarissimo e certamente né il Comune di Bari attraverso il Suo Sindaco né l’AMIU possono giustificare la violazione sistematica e preordinata delle normative di affidamento del servizio pubblico con l’intento solidaristico verso la collettività foggiana, peraltro inquinata dalla presenza di “mafia ambientale” nell’aria come incautamente dichiarato dal Sindaco di Bari offendendo, oltre alla intera cittadinanza foggiana anche le Autorità locali (Procura della Repubblica, Questura, Comando dei Carabinieri e Prefettura di Foggia) che dovrebbero intervenire per limitare le infiltrazioni malavitose, questa O.S. insiste nel risollecitare le Autorità vigilanti e competenti ad intervenire immediatamente, ripristinando la legalità delle norme di tutela dei lavoratori e di continuità del servizio pubblico e il rigore dei comportamenti amministrativi, e, in particolare, a far cessare le costanti “provocazioni” del Sindaco nei confronti di lavoratori licenziati per sua esclusiva illecita responsabilità.

 

Ufficio Stampa FIADEL-IA

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Mongelli in conferenza stampa: “Resto e non metto più la giacca”

Pubblicato : domenica, 13 gennaio 2013

Rifiuti, dirigenti e Teatro Giordano. Nuovo corso del sindaco riparte anche dallo stile, da oggi più casual con camicia e maglioncino

Gianni Mongelli in conferenza stampa

Gianni Mongelli in conferenza stampa

Sarà stato quel recente ultimo posto riservatogli nella classifica sul gradimento dei sindaci italiani a provocare lo scatto d’orgoglio. Lo stesso che probabilmente serviva (ed è mancato) qualche giorno fa al cospetto del sindaco di Bari, quando questi, accanto ad un Mongelli rimasto silenzioso, definiva Foggia una città “dove la mafia si sente nell’aria”.

 

Saranno stati i titoli d’attacco dei giornali o piuttosto l’avvicinarsi del colpo di coda (il più difficile) della vertenza Amica; o ancora quel pasticciaccio del premio ai dirigenti 700mila euro in un ente sulla soglia del dissesto e con numerosi servizi che rasentano il livello minimo. O semplicemente di tutto un po’.

 

Mongelli decide: nel giro di pochi minuti convoca la stampa, alla quale si presenta con maglioncino e camicia. Inusuale, ma non causale.

E’ il dettaglio che dà inizio al nuovo corso per la città, a partire proprio dal suo abbigliamento. Non metterà più la giacca, annuncia. Uno stile più fresco, nuovo, metafora – nelle intenzioni – del rinnovamento che preannuncia per la città, alla guida della quale – comunica accompagnato da esponenti del consiglio e di giunta – resterà fino a scadenza di mandato.

Fino al giugno 2014.

 

“Non sono l’ultimo sindaco di Italia e Foggia non è l’ultima città di Italia” si difende.

 

“Pago il prezzo di scelte impopolari affidatemi da chi mi ha scelto alla guida di questa città” ricorda alle forze politiche, che sui problemi lasciati in eredità oggi, colpevolmente, tacciono. “Ma non mi sento l’ultimo. Sono orgoglioso di rappresentarvi e ad Emiliano dico che Foggia non è la città della mafia”.

E a chi obietta che la replica è tardiva, risponde che sì, forse sì, ha ragione, ma la conferenza barese non era il luogo ideale per difendere una città che si presentava col cappello in mano dopo aver demolito un’azienda di nettezza urbana, fallita per mala gestio della politica ed accusata di infiltrazioni criminali.

Quindi il punto sul nuovo corso del servizio di igiene ambientale:

Amiu verosimilmente non sarà pronta a subentrare a pieno regime già dal 15 gennaio ma necessiterà di altro tempo. Vanno trovate le carte per il collaudo dell’impianto di Passo Breccioso e completate le assunzioni dell’ex personale di Amica e Dauniambiente, che si chiuderanno probabilmente lunedì.

Tuttavia Amiu verrà sollecitata a dare la precedenza in tempi strettissimi al personale più urgente (addetti a Passo Breccioso ed operatori ecologici). Il nodo assunzioni resta il più difficile: “non sarò io a mettere veti, ma bisogna che rispettino i termini di legge”.

 

E le legge parlerebbe chiaro: fuori chi si è macchiato di reati contro l’azienda e la pubblica amministrazione o è indagato per associazione mafiosa. Cifre al momento non se ne fanno.

Quindi l’affondo, forte, contro i suoi predecessori e chi ha gestito sino ad oggi l’azienda, sindacati compresi: “il problema non è la mancata assunzione oggi ma chi ha permesso che queste assunzioni avvenissero ieri” tuona Mongelli, consapevole del cattivo gioco politico che si è consumato ai danni di quelle famiglie che oggi rischiano di restare in mezzo ad una strada.

Mongelli, infine, rompe il silenzio sullo scandalo del premio ai dirigenti da 700mila euro: “Nessuno scandalo, nessun premio. Si tratta di un semplice impegno di spesa sulla base di valutazioni fatte dall’OIVP. Ora toccherà a me e al direttore generale valutarle e confrontarle con gli effettivi obiettivi raggiunti da ciascun ufficio, ricalcolando quelle somme sulla base dell’effettiva disponibilità del fondo” garantisce.

 

Il che, in un ente prossimo al dissesto, dovrebbe essere esiguo, riteniamo, se non proprio pari a zero. Ma il nuovo corso riguarderà anche la tecnostruttura, che dovrebbe esser finalmente chiamata a rispondere sulle inadempienze. A partire dal Teatro Giordano, ancora chiuso. Mongelli preannuncia un’azione di responsabilità nei confronti di ditte e tecnici e il nuovo piano di riorganizzazione in arrivo. L’eldorado in Corso Garibaldi dovrebbe esser finito.

 

Giovanna Greco da Foggia Today

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Foggia – Rifiuti, Ricci: dove sono finite le proposte di Rossi?

Pubblicato : giovedì, 10 gennaio 2013

Il già consulente del Comune per la riorganizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, R.Rossi (Ph: Michele Sepalone)

UNA rappresentanza delle associazioni di Foggia, che hanno dato vita al Comitato “Un’altra Foggia è possibile” – spontaneo e aperto a tutti -è stata ricevuta il 2 gennaio scorso dapprima in Prefettura e successivamente dall’Assessore alla Polizia Municipale e alla Sicurezza, Arcuri, dall’Assessore all’Ambiente, Russo, dall’Assessore alla Programmazione, Cavaliere e dal vicesindaco Iuppa, dell’Unità di crisi del Comune di Foggia.

Il Comitato ha innanzitutto lamentato la disinformazione in cui è stata lasciata la cittadinanza.

 

Nulla si è saputo, per esempio, delle proposte fatte da Raphael Rossi, nominato consulente dal sindaco.

 

Per di più, in questi giorni critici non ha avuto nessuna indicazione su quali comportamenti tenere nello smaltimento dei rifiuti.

 
E’ emersa la necessità di emanare regole più chiare sul conferimento dei rifiuti, attualmente poco conosciute o di dubbia validità dal punto di vista normativo (vedi il divieto di conferimento nelle giornate festive).

 
E’ stata sostenuta la necessità di applicare le sanzioni per i trasgressori. Il dottor Arcuri ha però ribadito più volte che finché il Comune non si mette in regola, non è opportuno emanare sanzioni.

Il secondo punto è stata la richiesta di trasparenza e di una stretta vigilanza sulle scelte e sull’organizzazione della nuova azienda AMIU che subentra alla fallita AMICA per un anno, ma con gli stessi dipendenti e dirigenti.

 

Si è fatto presente il timore delle infiltrazioni malavitose e si è denunciato il coinvolgimento della classe politica a vario titolo nello sfascio dell’AMICA.

Il comitato ha sottolineato l’esosità della tassa Tarsu rispetto al servizio prestato e l’urgenza di un piano di raccolta differenziata. L’assessore Russo ha ricordato che nel dicembre del 2008 c’è stata una promozione in massa dei dipendenti dell’AMICA, per cui sono rimaste operative solo 30 unità tra tutti i lavoratori.

“E’ necessario, dunque, vigilare sul bando europeo per la costituzione di un’altra azienda, che subentrerà all’AMIU. Insomma di passaggio in passaggio è indispensabile scongiurare l’infiltrazione della malavita in operazioni che hanno come scopo non l’interesse dei cittadini, ma il tornaconto personale di pochi.

 
Al di là della situazione di emergenza dalle associazioni è partita per il futuro una richiesta precisa: l’attivazione di strumenti di partecipazione diretta che consentano alle e ai cittadine/i di essere coinvolti nelle adozioni delle scelte strategiche su una tematica, come quella dei rifiuti, che incide notevolmente sulla qualità della vita e sulla salute di tutti.

 

L’idea è quella di un punto di ascolto a cui indirizzare le proprie istanze, le proprie segnalazioni e le proprie proposte, da prevedere mensilmente.
In sintesi, una richiesta di informazione costante e di partecipazione ai tavoli delle decisioni in tutti i passaggi fino alla costituzione della nuova Azienda”, terminano i referenti del Comitato “Un’altra Foggia è possibile”.

 
da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Passo Breccioso, mancano le carte – L’attività a Foggia rischia di fermarsi

Pubblicato : giovedì, 10 gennaio 2013

Non ci sono autorizzazioni per l’impianto di biostabilizzazione: i permessi scaduti a dicembre

Dita incrociate per l’impianto di biostabilizzazione a Passo Breccioso la cui autorizzazione integrata per l’esercizio è scaduta a dicembre. Il Comune non potrà più operare con un semplice collaudo funzionale, dovrà «completare l’iter di autorizzazione», così prescrive l’ordinanza del presidente della Regione, Nichi Vendola.
Intanto ieri sera il sindaco, Gianni Mongelli ha firmato la sua ordinanza per affidare il servizio di nettezza urbana all’Amiu per i prossimi 180 giorni. Mentre la città presenta ancora sacche di immondizia per strada.
Dunque l’impianto deve essere collaudato da un punto di vista tecnico-amministrativo. Nulla di complicato, se non fosse che mancano alcuni documenti indispensabili. Insomma l’impianto di biostabilizzazione rischia di restare impantanato nella stessa rete di sciatteria amministrativa del teatro Giordano.
Un problema non da poco, visto che il contratto di servizio con Amiu è subordinato anche a questo adempimento. Le carte mancanti sono: i registri contabili e il primo progetto, quello realizzato dalla società A.ge.cos spa e Cornacchini srl dell’imprenditore Bonassisa, che vinse l’appalto durante la presidenza Amica di Gianni Ricci (ex Ds); appalto poi annullato dal Tar e dal Consiglio di Stato in quanto la società non poteva neppure partecipare alla gara.
Gli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici non hanno mai acquisito questi documenti, importanti perché poi l’opera fu riappaltata alla Tecneco Intini che ha di fatto realizzato l’impianto di biostabilizzazione.

Mentre i documenti di questa società ci sono, quelli della prima nessuno li ha mai richiesti. «Stiamo lavorando per ottenerli, li abbiamo già richiesti più volte all’allora direttore dei lavori, Marcone», spiega l’assessore Matteo Agnus Dei.
Carlo Marcone, consulente esterno fu nominato da Ricci, direttore generale di Amica poi assunse l’incarico di direttore dei lavori dell’impianto.
Il 18 maggio del 2009 il servizio Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia chiese al Comune una dettagliata relazione da parte dell’organo di collaudo proprio sui lavori effettuati da A.Ge.co.s. Collaudo necessario per «la completezza della documentazione amministrativa».
L’allora responsabile del procedimento, il dirigente del Comune Matteo Ercolino (oggi in pensione) 7 giorni dopo incaricò un consulente esterno, un ingegnere di Bari, Gennaro Rosato per la redazione dello stato di consistenza dei lavori. La relazione fu consegnata e un mese fa, con un anno di ritardo, è stata liquidata al consulente la parcella di 20mila 333,72 euro. Come mai il dirigente comunale non chiese in quel momento all’A.ge.cos la documentazione? Al Comune nessuno sa dare una risposta.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Parcheggio Amica: in nottata “visite” insolite

Pubblicato : lunedì, 7 gennaio 2013

Alla vista della polizia ha tagliato la corda. UN UOMO È STATO VISTO AGGIRARSI TRA I MEZZI.

Parcheggio Amica: in nottata "visite" insolite

Una foto della raccolta dei rifiuiti da parte di Amica

Un uomo di circa 40 anni con fare sospetto è stato visto aggirarsi nel parcheggio di Amica, dove sono stipati i mezzi utilizzati per lo svuotamento dei cassonetti.

Si aggirava con fare sospetto all’interno del deposito dei mezzi di “Amica” l’azienda (ora fallita) che si occupava della raccolta dei rifiuti solidi urbani in città.

E’ accaduto la scorsa notte presso la sede in Corso del mezzogiorno a Foggia. Stando alla ricostruzione dell’accaduto un uomo di circa 40 anni è stato visto aggirarsi all’interno del parcheggio di Amica dove sono custoditi i compattatori utilizzati per lo svuotamento dei cassonetti.

La segnalazione, a quanto pare anonima, è giunta al centralino della Questura Capoluogo.

Sul posto è stata inviata una volante della polizia, ma l’uomo, alla vista degli agenti si è immediatamente dileguato.

Da un primo sopralluogo non sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso o che in qualche modo potessero manomettere il funzionamento dei mezzi. La polizia sta cercando di far luce sull’episodio. Già in passato i compattatori di Amica hanno subito ad opera di ignoti danneggiamenti o boicottaggi.

Tatiana Bellizzi da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Tornano anche gli spazzini – L’unità di crisi affida il servizio

Pubblicato : lunedì, 7 gennaio 2013

Raccolta assegnata all’Amiu, martedì l’ordinanza – Operatori ecologici al lavoro dopo venti giorni

Una ventina di spazzini ha cominciato domenica a pulire strade e marciapiedi.

L’unità di crisi, dopo aver valutato le offerte avanzate dalle sette ditte, escluse Sia e Ase, che stanno lavorando dal 23 dicembre scorso per la città, ha affidato il servizio alla Coop Scaf.

Nel frattempo sabato a Bari c’è stato un incontro alla Regione tra il sindaco Gianni Mongelli, il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, il capo di gabinetto del presidente della Regione Nichi Vendola, Davide Pellegrino e alcuni dirigenti della Regione per definire gli ultimi aspetti tecnici dell’ordinanza che dovrà firmare Vendola. Il testo dovrebbe essere pronto per martedì.

Foggia, rifiuti in centro il 3 gennaio

 

L’ordinanza, in base alla normativa del testo unico per l’Ambiente, consentirà a una società interamente pubblica e con i requisiti previsti dalla normativa, così come in possesso di Amiu, di poter operare al di là del proprio bacino di competenza. Poi ci sarà una seconda ordinanza, del primo cittadino, per l’affidamento diretto del servizio.
Nei giorni scorsi si è svolta nel capoluogo barese l’assemblea dei soci dell’Amiu con il sindaco, Michele Emiliano che ha condiviso il percorso individuato per il contratto di servizio con il Comune di Foggia; il via libera sarà formalizzato un minuto dopo l’emissione dell’ordinanza di Vendola.

Nel frattempo dei rifiuti continua ad occuparsi l’Unità di crisi e le società Sia di Cerignola, Ase di Manfredonia, Sieco di Triggiano, Edil Gieffe, Russo Felice srl, Florio Floriano, Coop Ediverde, Puglia recupero e Coop Scaf. E saranno proprio di quest’ultima gli operatori ecologici che cercheranno di rimediare a venti giorni di assenza di spazzini.
Partiranno dalle strade centrali per poi proseguire nei diversi quadranti della città fino a quando non subentrerà l’Amiu. A Passo Breccioso è sotto controllo l’impianto di biostabilizzazione con 11 biocelle piene. L’impianto in fase di mantenimento è stata tra le priorità affrontate in quanto non può essere spento.
È stato affidato, con determina, all’ex ingegnere di Amica e responsabile dell’impiantisica Donato Palumbo, affiancato dai due ex capiturno e da tre manutentori. Costo complessivo per un mese 25mila euro lordi, circa 125 euro lordi a testa.

Non si dà per vinta la società consortile Smat che ha presentato a metà dicembre una proposta per ottenere il servizio di gestione dei rifiuti al posto dell’Amiu. Proposta caldeggiata dalla Fiadel che attraverso il suo segretario provinciale la presentò agli ex dipendenti il giorno di Santo Stefano.
La Smat ha inviato una diffida al sindaco di Foggia affinchè sia presa in considerazione l’offerta. Si sostiene che la propria sia «la soluzione economicamente più vantaggiosa e quella più a portata di mano», che il Consiglio comunale che all’unanimità il 27 novembre ha dato mandato al sindaco di sottoscrivere il contratto con Amiu l’ha fatto «sulla scorta di sparute informazioni»; e di avere i requisiti per gestire un Comune da 150 mila abitanti.
O meglio la Smat sostiene che «nel momento in cui il Comune le affiderà il servizio» basterà questa comunicazione all’Albo dei gestori «per determinare l’iscrizione alla categoria» superiore.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – I rifiuti in un video su YouTube: “Babbo Natale si è fermato a Foggia”

Pubblicato : domenica, 6 gennaio 2013

Babbo Natale

Contro il Pomigliano i supporter rossoneri hanno esposto uno striscione in Curva Sud: “Per una città più pulita…Babbo Natale nell’Amica”

Una denuncia dell’emergenza rifiuti a Foggia con protagonista Babbo Natale è apparsa in un video su YouTube e, dopo aver raggiunto nei primi 2 giorni dalla sua pubblicazione più di 200 visualizzazioni, sta iniziando a diffondersi viralmente sui profili dei principali social network come Facebook e Twitter.

Di Giovanni De Paola, con Michele e Stefano, il video, di 1 minuto e 30 secondi, è stato caricato da giovani foggiani che, muniti di videocamera, hanno creato in mezza mattinata l’ironico “Babbo Natale si è fermato a Foggia”. L’anziano signore vestito di rosso “è scomparso”, titolano i giornali, e ci sono testimoni che hanno dichiarato:”Lo buttavano via”.

”E’ nella mala con noi”, confessa un fantomatico boss. Ma fino a che punto si è spinto Babbo? Lo spiega il video che sembra dare seguito all’idea dei tifosi di calcio foggiani. Nel corso dell’ultima partita di campionato contro il Pomigliano i supporter rossoneri hanno esposto un eloquente striscione in Curva Sud: “Per una città più pulita…Babbo Natale nell’Amica”.

da Foggiatoday

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Mancini (Adcua): «Rifiuti, una ferita profonda per Foggia»

Pubblicato : sabato, 5 gennaio 2013

LE ACCUSE DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE IN DIFESA DEI CONSUMATORI UTENTI ED AMBIENTE.
Info-point Cgil per l’assunzione degli ex lavoratori Amica e Daunia Ambiente presso Amiu di Bari

Mancini (Adcua): «Rifiuti, una ferita profonda per Foggia»

Walter Mancini, presidente Adcua

L’associazione in difesa dei consumatori utenti e ambiente preannuncia una mobilitazione per i prossimi giorni in concorso anche con altre associazioni di consumatori. «I cittadini hanno subito un guasto ambientale ma anche morale per l’immagine compromessa a livello nazionale», sottolinea Mancini, che fa appello all’emersione delle responsabilità sull’emergenza che va lentamente scemando.

«La vicenda dei rifiuti nella città di Foggia, nonostante il graduale processo di normalizzazione in corso, è innegabile che abbia creato una ferita profonda, che deve far riflettere anche per richiamare l’attenzione dei pubblici poteri sulle responsabilità passate e presenti».

A farlo notare è Walter Mancini, presidente della Onlus ADCUA (Associazione a Difesa dei Consumatori Utenti ed Ambiente) di Foggia, che opera sull’intero territorio provinciale.

«Siamo certi che il danno prodotto verso i cittadini e la città sia gravissimo e non abbia precedenti perché nella sostanza ha determinato un guasto ambientale e un danno morale profondo, circostanze che hanno portato Foggia all’attenzione della cronaca nazionale», sottolinea Mancini. Intanto, si avvicina la data del 15 gennaio prossimo, in cui è previsto il passaggio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di Foggia all’AMIU.

Per questo la Cgil di Foggia ha istituito un info-point per l’assistenza agli ex lavoratori da parte di alcuni rappresentanti (Enrico Verderosa, Giacomo Urbano e Russo di Amica e Daunia Ambiente) per la raccolta della documentazione necessaria all’assunzione da parte di Amiu.

 

da Il Mattino di Foggia

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FOGGIA – Emergenza rifiuti: raccolte 4mila tonnellate

Pubblicato : venerdì, 4 gennaio 2013

Impiegati 21 mezzi, 22 autisti e 44 manovali: tutti sperano in un immediato ritorno alla normalità

Tempo di bilanci per l’emergenza rifiuti. L’impegno è costante, ma il ritorno alla normalità è ancora lento. La città fa ancora i conti con una situazione mai verificatasi finora. In attesa di rivedere Foggia in uno stato decente, in questi giorni storici e drammatici sono state raccolte oltre 4mila tonnellate di rifiuti. Gli altri numeri: impiegati 21 mezzi (su più turni, per un totale di 36-37), 22 autisti e 41 operatori (manovali). Queste le aziende operanti: Ase Manfredonia (solo personale), Sia Cerignola (personale più mezzi), Edilverde Apricena (personale più mezzi), Sieco Vieste (personale più mezzi), Puglia Recupero (in particolare anche per raccolta cartoni ed imballaggi). In campo anche la Protezione civile (Associazione vigili del fuoco e Associazione carabinieri) con 14 uomini e l’Ataf, con 4 autisti per compattatori. Impiegate anche le aziende private utilizzate solo per movimentazione cumuli (camion più pale o bobcat): Edilgieffe, Scaf, Russo Felice. da Daunia News

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FOGGIA – Rifiuti, Emiliano firma il contratto – Spariscono i cumuli ma la città è sporca

Pubblicato : venerdì, 4 gennaio 2013

Oggi a Bari è prevista l’assemblea dei soci dell’Amiu – Accordo per un anno con l’amministrazione foggiana

Michele Emiliano – foto Arcieri

Non si potrà certo attendere l’arrivo dell’Amiu fra dodici giorni nelle strade cittadine luride e piene di cartacce, plastica, resti di vetro e di petardi oltre che di rifiuti di ogni genere.
È questo ora il problema ambientale che sta affrontando l’unità crisi anche ieri riunitasi presso il palazzo della polizia municipale. Nel pomeriggio è stato fatto un sopralluogo nella zona periferica tra via Gandhi e via Almirante dove erano state segnalati ancora accumuli di sacchetti di immondizia.
Sono state interpellate le sette ditte che dal 23 dicembre stanno ripulendo la città con i compattatori e le ruspe per poter avere manovali da utilizzare per lo spazzamento delle strade.
Al momento solo la Scaf, che già opera in discarica e che ha fornito alcuni camion nei giorni dell’emergenza, ha messo a disposizione una decina di operai. Un numero esiguo per affrontare il reticolato di strade del capoluogo, che ammonta ad oltre 700 vie.
Due ditte hanno già declinato l’invito per mancanza di operai da poter destinare a questi servizi e poi perché il piano messo a punto dal Comune prevede sia turni di notte che nei giorni festivi.

La condizione di sporcizia e di assenza di igiene in cui ormai sono costretti a convivere i foggiani non potrà essere sopportata ancora a lungo.
Lunedì riaprono anche le scuole dopo il ponte natalizio e quindi c’è l’urgenza di intervenire anche su questo fronte. Un gruppo di associazioni e di cittadini sono stati ricevuti in prefettura dove cercavano rassicurazioni sulla ripresa di un servizio efficiente. Sotto controllo l’impianto di biostabilizzazione, con quattro celle ormai piene.

Oggi a Bari è prevista l’assemblea dei soci dell’Amiu, alla quale prenderà parte il sindaco Michele Emiliano quale rappresentante della proprietà, il Comune di Bari. L’assemblea dovrà dare l’assenso formale al contratto di servizio per un anno con il Comune di Foggia e alla locazione degli immobili, nelle modalità stabilite dal giudice Roberto Gentile nel provvedimento depositato due giorni fa.

Per la palazzina in corso del Mezzogiorno, in particolare, il giudice ha specificato che se l’Amiu avrà la necessità di eseguire dei lavori saranno a carico della società e non ci sarà alcun indennizzo da parte della curatela.
Nella mattinata di giovedì le organizzazioni sindacali confederali e autonome, ad eccezione della Fiadel che non ha sottoscritto l’accordo Amiu, avevano già raccolto la documentazione di 150 ex addetti di Amica e Daunia Ambiente.
Al momento, in attesa di acquisire i fascicoli personali che ogni dipendente dovrà richiedere alla Curatela fallimentare, si stanno predisponendo delle autocertificazioni. Ma poi alla data dell’assunzione dovrà essere acquisito dall’Amiu il fascicolo con la storia lavorativa di ciascun addetto.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzoogiorno/Foggia

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FOGGIA – Raccolta rifiuti: tra i volontari anche i vigili del fuoco in congedo

Pubblicato : giovedì, 3 gennaio 2013

In piena emergenza rifiuti, i loro sforzi sono ormai diventati indispensabili

Ogni giorno, insieme agli operatori ecologici in servizio, scendono in strada per raccogliere i rifiuti: sono i volontari dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco in congedo.

In piena emergenza rifiuti, i loro sforzi si stanno rivelando indispensabili. Anche oggi, come avvenuto nei giorni scorsi, alcuni di loro ripuliranno le vie di Foggia.

Giovanni Camarca da Foggiatoday

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FOGGIA – Rifiuti, emergenza (in parte) superata – L’Amiu si sposta nella palazzina Amica

Pubblicato : giovedì, 3 gennaio 2013

Al lavoro per le strade 37 mezzi e 77 addetti alla pulizia – Il presidente Grandaliano incontra di nuovo Mongelli

 

Gianni Mongelli (sinistra) e Gianfranco Grandaliano

L’emergenza, quella più acuta, in parte è stata superata. Ma la città è costretta a convivere con la sporcizia che non risparmia nessun angolo: marciapiedi, giardini, spartitraffico, aiuole, strade, sono in condizioni pessime.
Ed è stato questo uno dei problemi affrontati ieri nel corso della riunione dello staff di assessori che fa parte dell’Unità di crisi.
Nel pomeriggio un’idrospazzatrice è intervenuta sia al mercato in via Rosati che in quello in via Pinto per sanificare la zona.
I rifiuti marciti per giorni lungo i marciapiedi, quelli bruciati nel corso degli incendi, hanno lasciato l’asfalto in condizioni melmose in molti punti della città.
Ieri per le strade sono stati impegnati 37 mezzi e 77 addetti. Nel frattempo si stanno accelerando le pratiche per le assunzioni da parte di Amiu degli ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente.

Foggia, la città piena di rifiuti il giorno di Natale

via zupetta

p.zza Giordano

C.so Roma

Mercato Rosati

C.so Cairoli

Le organizzazioni sindacali hanno allestito da oggi un info point per tutti i lavoratori per raccogliere la documentazione e portarla a Bari.
Intanto si è spaccato il fronte dei 12 addetti che avevano presentato una denuncia per estorsione, truffa, peculato ai danni del sindaco, dell’assessore regionale al lavoro e dei vertici dell’Amiu.

Per loro non è prevista l’assunzione. A quanto sembra tre dei 12 lavoratori avrebbero presentato una querela nei confronti del legale che li ha assistiti.
Oggi è probabile che il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, sia a Foggia per un incontro con il primo cittadino, Gianni Mongelli.
Ieri il giudice delegato per il fallimento Amica, Roberto Gentile, ha espresso parere favorevole alla locazione degli immobili richiesti dall’Amiu alla curatela fallimentare. In particolare la palazzina storica in corso del Mezzogiorno e il piazzale del parco mezzi.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Rifiuti, emergenza da vergogna a Foggia

Pubblicato : mercoledì, 2 gennaio 2013

Chi credeva nel miracolo è rimasto deluso. E non poteva essere altrimenti. Il pessimismo ella ragione ha avuto ancora una volta la meglio sull’ottimismo della volontà e Foggia si è risvegliata nel 2013 con lo scenario abbandonato al 2012: l’emergenza rifiuti.

Emergenza che, secondo il Comune, doveva essere definitivamente superata entro il 31 dicembre scorso ma che invece permane con situazioni a dir poco raccapriccianti come quella di via Rosati: una discarica a cielo aperto. Per non parlare di numerose vie centrali.

Alcune zone sono state ripulite, anche se presentano lo scenario della gestione ex Amica (cassonetti svuotati e cumuli di sacchetti abbandonati nei dintorni), ma tante altre continuano ad essere in condizioni disperate.

Che qualcosa si sia inceppato nel meccanismo della raccolta rifiuti appare evidente, anche perché se sono stati rimossi 3500 tonnellate di «pattume» non è possibile avere ancora tutti quei rifiuti per strada, a meno che all’improvviso Foggia non abbia letteralmente «raddoppiato» la propria produzione.

Insomma, c’è l’emergenza ma c’è anche una fine emergenza. Se ci sono responsabili non all’altezza del compito, dagli assessori coinvolti nell’unità di crisi ai funzionari, che il sindaco Mongelli faccia chiarezza.

Oggi, intanto, dovrebbe essere operativo il nuovo piano di interventi dopo la divisione della città in 9 macro aree, ciascuna affidata ad un gruppo operativo coordinato dall’Unità di Crisi.. Eccole nel dettaglio: 1) Zona centrale, compresa tra via Matteotti, via Scillitani, area ex Ippodromo, viale Michelangelo e viale I° Maggio; 2) Fiera di Foggia, viale Michelangelo, viale Europa e Quartiere CEP. 3) Macchia Gialla e zona Tribunale.4) Via Napoli, viale Ofanto, via Ascoli; 5) Via Lucera, viale Candelaro, via Napoli; 6) Via San Severo, via Alfonso dei Liguori, via Manzoni, via Lucera; 7) Zona Cimitero, villaggio Artigiani, quartieri Martucci e Diaz; 8) Quartiere Ferrovia e Centro Storico. 9) Corso Matteotti, viale Ofanto e corso Garibaldi.

Per i gestori dei supermercati l’unità di crisi invita a contattare la ditta Puglia Recupero (0881/617948) che provvederà al ritiro gratuito del materiale, ovvero cartoni e imballaggi vari

Filippo Santigliano da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Rifiuti, raccolte finora 3500 tonnellate. Ripulite le zone centrali della città

Pubblicato : mercoledì, 2 gennaio 2013

Ma continuano anche i roghi, denunciato un giovane
Oltre una ventina gli interventi dei Vigili del fuoco

 

Nonostante in molti non abbiamo ascoltato l’invito a non abbandonare, in mezzo alle strade – come vuole la tradizione dell’ultimo giorno dell’anno – materiale di ogni genere quella di ieri è stata una giornata non particolarmente difficile per la raccolta rifiuti a Foggia.

Diverse le zone, soprattutto in periferia, che fino al tardo pomeriggio erano ancora invase dai resti de festeggiamenti anche se i primi mezzi, delle ditte incaricate del servizio di raccolta rifiuti nel capoluogo, hanno iniziato ad operare pochi minuti dopo l’una anche con una ruspa.

I compattatori di proprietà comunale sono stati affidati a otto autisti dei bus dell’Ataf che, dopo un corso accelerato, si sono messi alla guida dei mezzi. Ieri mattina, invece, completamente pulite le zone centrali a ridosso di piazza Cavour, piazza Giordano e corso Vittorio Emanuele.

Un servizio di raccolta che è poi proseguito nelle prime ore della giornata ed è andato avanti fino al pomeriggio.

Dal 23 al 31 dicembre a Foggia sono state raccolte 3500 tonnellate di rifiuti.

Ma quella dell’ultimo dell’anno è stata ancora una notte di intenso lavoro per i Vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo, alle prese con incendi dolosi di cassonetti e cumuli di rifiuti.

Oltre una ventina gli interventi dei mezzi del 115 in tutta la città: alcuni degli incendi sono stati causati dalla caduta accidentale dei petardi nei cumuli di immondizia.

Molti invece quelli causati volontariamente dalla mano dell’uomo. Come quello scoperto da un ufficiale della polizia provinciale, in via Monsignor Farina. Mentre stavano raggiungendo gli amici per trascorrere la notte dell’ultimo dell’anno i tre hanno notato un giovane mentre dava fuoco ad alcuni cumuli di rifiuti.

Lo hanno bloccato e, alla domanda di una delle donne sul perché stesse incendiando quelle buste ha risposto: «meglio bruciarle che lasciarle in questo stato».

Così l’ufficiale della polizia provinciale ha chiamato il 115 e poi il 113, facendo intervenire anche una volante: il ragazzo è stato portato in questura e poi denunciato in stato di libertà.

Il cumulo di rifiuti in fiamme, si trovava a ridosso di alcuni alberi e di numerose automobili in sosta.

Le fiamme, infatti, avrebbero potuto propagarsi con molta facilità, oltre a sprigionare diossina, molto pericolosa per la salute umana.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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Foggia, 3.500 tonnellate di rifiuti raccolti: operatori al lavoro anche questa notte

Pubblicato : martedì, 1 gennaio 2013

Invito dell’Unità di crisi a non abbandonare in strada materiale dimesso o di risulta

Il servizio sarà attivo anche dalle 6 alle 16 di domani

Un foto della raccolta dei rifiuti in Piazza San Francesco

Proseguirà anche questa notte, dall’1.30 in poi, e nell’intera giornata di domani, dalle ore 6 alle 16, il servizio raccolta dei rifiuti a Foggia. Un tour de force che, nella nottata di oggi, vedrà impegnate 4 squadre di operatori. L’Unità di crisi costituita in Comune per gestire l’emergenza chiede però ai cittadini foggiani di collaborare, non gettando in strada materiale dismesso o di risulta: in pratica di depositare nei cassetti dell’immondizia solo i rifiuti.

Sono in tutto 3.500 le tonnellate di rifiuti raccolte nella città dal 23 dicembre a oggi.

Lo rende noto l’Unità di Crisi per l’Emergenza Rifiuti operativa presso il Comune di Foggia. Il servizio di raccolta straordinaria continuerà anche nelle giornate del 31 dicembre e del 1 gennaio 2013 con le seguenti modalità:

L’Unità di Crisi rivolge un invito alla cittadinanza affinché si eviti di abbandonare per le strade cittadine materiale dimesso o di risulta al fine di agevolare il servizio di raccolta straordinario.

da Il Mattino di Foggia

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In vetta al 2012, la politica sventola bandiera bianca

Pubblicato : martedì, 1 gennaio 2013

Non solo Foggia: tutta la provincia soffre dell’assenza di una vera classe dirigente

Un anno da dimenticare per i nostri amministratori locali

La desolazione di Mongelli è la fotografia della resa politica del 2012

Mongelli è certamente il simulacro di una politica fiaccata dalle numerose problematiche che vive la provincia di Foggia.

Ma i nostri amministratori si sono rivelati del tutto incapaci di farvi fronte.

E a pagarne lo scotto è un’economia che arranca con una classe politica allo sbaraglio, che non sa tra indicare una via maestra per il futuro.

Si è chiuso come si è aperto il 2012 per Foggia, ovvero con il problema rifiuti.

Era il 18 gennaio quando il giudice delegato al fallimento Roberto Gentile ha negato la richiesta all’amministrazione controllata, con il parere favorevole del ministero dell’Economia, per l’azienda di corso del Mezzogiorno che in pochi anni ha accumulato ben 60 milioni di euro di debiti.

Nonostante le proroghe di esercizio provvisorio durate in tutto un anno, la città ha dovuto fare i conti con la spazzatura nelle festività natalizie, poiché i 355 lavoratori delle fallite Amica e Daunia Ambiente hanno smesso di lavorare il 15 dicembre, con il capoluogo dauno che è finito sulle testate nazionali, con buona pace della politica locale, che ha utilizzato l’azienda per scopi elettorali nel corso degli ultimi anni, contribuendo a causare il deficit della società partecipata del Comune di Foggia.

Ed a proposito di politica, nel mese di marzo…

 

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FOGGIA – Emergenza rifiuti, raccolte 650 tonnellate di rifiuti nella giornata di ieri Appello ai cittadini a non buttare oggetti e suppellettili la notte del 31

Pubblicato : lunedì, 31 dicembre 2012

650 tonnellate di rifiuti sono state raccolte nelle strade cittadine nella sola giornata di ieri, portando il totale del materiale sgomberato ad oltre 3.300 tonnellate.

Il turno notturno tra il 29 e il 30 dicembre, purtroppo, ha avuto minore efficacia a causa della rottura di 3 compattatori a carico laterale, che saranno sostituiti nei prossimi giorni.
Dall’Unità di Crisi del Comune si lancia un appello ai cittadini ad evitare di buttare per strada oggetti e suppellettili vari nella notte del 31, per non aggravare il lavoro di spazzamento che già procede molto a rilento. I gestori dei supermercati sono invitati a non depositare cartoni per strada ed a contattare la ditta Puglia Recupero (0881/617948) che provvederà al ritiro gratuito del materiale.
Con l’obiettivo di migliorare ed ottimizzare il servizio di raccolta, la città è stata suddivisa in 9 macro aree, ciascuna affidata ad un gruppo operativo coordinato dall’Unità di Crisi.
1. Zona centrale, compresa tra via Matteotti, via Scillitani, area ex Ippodromo, viale Michelangelo e viale I° Maggio.
2. Fiera di Foggia, viale Michelangelo, viale Europa e Quartiere CEP.
3. Macchia Gialla e zona Tribunale.
4. Via Napoli, viale Ofanto, via Ascoli.
5. Via Lucera, viale Candelaro, via Napoli.
6. Via San Severo, via Alfonso dei Liguori, via Manzoni, via Lucera.
7. Zona Cimitero, villaggio Artigiani, quartieri Martucci e Diaz.
8. Quartiere Ferrovia e Centro Storico.
9. Corso Matteotti, viale Ofanto e corso Garibaldi.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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Foggia – Cin cin tra i rifiuti – Appello ai foggiani – «No oggetti in strada»

Pubblicato : lunedì, 31 dicembre 2012

Cin cin tra bollicine e rifiuti in strada quello che accompagnerà Foggia per l’addio ad un triste 2012 e il saluto ad un 2013 che si auspica migliore sotto ogni aspetto.

La raccolta rifiuti «straordinaria» va avanti ma spesso, come accade in questi casi, ci si mette anche l’imponderabile con tre mezzi in «tilt» la scorsa notte e praticamente impossibile da sostituire nel ponte del Capodanno.

Nell’ultima giornata di lavoro sono state raccolte 650 le tonnellate, portando il totale del materiale sgomberato ad oltre 3.300 tonnellate.

«Il turno notturno tra il 29 e il 30 dicembre, purtroppo, ha avuto minore efficacia a causa della rottura di 3 compattatori a carico laterale, che saranno sostituiti nei prossimi giorni», si afferma in una nota dell’unità di crisi che lancia un appello ai cittadini: «ad evitare di buttare per strada oggetti e suppellettili vari nella notte del 31, per non aggravare il lavoro di spazzamento che già procede molto a rilento».

Insomma, al di là delle responsabilità politiche, tecniche ed organizzative, che sono sotto gli occhi di tutti, anche i cittadini sono chiamati a fare la propria parte, visto che negli ultimi giorni tra i rifiuti è stata trovata addirittura una camera da letto.

Novità per i commercianti. I gestori dei supermercati sono invitati dall’unità di crisi a non depositare cartoni per strada ed a contattare la ditta Puglia Recupero (0881/617948) che provvederà al ritiro gratuito del materiale.

Non è tutto. Per giorni la Gazzetta ha denunciato i limiti organizzativi del piano con gli interventi a «macchia di leopardo» che hanno sortito un effetto pulizia parziale.
Allora con l’obiettivo di migliorare ed ottimizzare il servizio di raccolta, la città è stata suddivisa in 9 macro aree, ciascuna affidata ad un gruppo operativo coordinato dall’Unità di Crisi: Zona centrale, compresa tra via Matteotti, via Scillitani, area ex Ippodromo, viale Michelangelo e viale I° Maggio; Fiera di Foggia, viale Michelangelo, viale Europa e Quartiere CEP; Macchia Gialla e zona Tribunale; Via Napoli, viale Ofanto, via Ascoli; Via Lucera, viale Candelaro, via Napoli; Via San Severo, via Alfonso dei Liguori, via Manzoni, via Lucera; Zona Cimitero, villaggio Artigiani, quartieri Martucci e Diaz; Quartiere Ferrovia e Centro Storico; Corso Matteotti, viale Ofanto e corso Garibaldi.

Il servizio raccolta rifiuti proseguirà oggi fino al tardo pomeriggio e riprenderà con un primo turno l’1 gennaio alle ore 5 del mattino.

La curatela fallimentare, nel frattempo, precisa che i cassonetti noleggiati dal Comune sono quelli della ditta Spider e che la curatela non ha chiesto nulla per i cassonetti di proprietà dell’Amica.
Quanto all’utilizzo del piazzale, la curatrice fallimentare Rabasco fa sapere che al Comune è stato chiesto solo di pagare la vigilanza senza alcun corrispettivo dunque per l’utilizzo delle aree. Una precisazione utile a rasserenare anche le posizioni in un momento di grande affanno per la città di Foggia.
Filippo Santigliano da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Babbo Natale si è fermato a Foggia

Pubblicato : lunedì, 31 dicembre 2012

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Emergenza rifiuti Foggia ripulita a macchia di leopardo

Pubblicato : lunedì, 31 dicembre 2012

Altri due giorni di lavoro «sostenuto», con turni di venti ore e, secondo il Comune, Foggia potrebbe uscire dall’emergenza rifiuti.

In questi casi l’ottimismo della volontà potrebbe fare a pugni con il pessimismo della ragione, ma tanto vale.

Ieri molte zone della città erano state effettivamente ripulite, ma tante altre, proprio perché il lavoro procede a macchia di leopardo, sono ripiombate nel caos più totale: dal rione Biccari (i rifiuti non si raccolgono dallo scorso 24 dicembre) al quartiere che sorge intorno alla chiesa di San Michele.

Se via Saverio Pollice è torna appena agibile, via Borrelli ieri presentava uno scenario apocalittico con difficoltà anche per il passaggio delle auto.

E’ stata invece liberata via Silvio Pellico, sommersa dal pattume da diversi giorni.

Sul posto due pale meccaniche e chiusura al traffico per il flusso proveniente dalle cosiddette «tre corsie». Ripulita, in parte, anche via Telesforo.

La forza lavoro in campo resta quella: 56 mezzi e 111 tra autisti e manovali.

Le imprese coinvolte sono in tutto nove, compreso quelle pubbliche, e cioè la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia.

Prezioso il lavoro delle pattuglie della polizia municipale coordinate dall’assessore Franco Arcuri per chiudere le strade al traffico e facilitare l’opera di rimozione dei rifiuti soprattutto con le pale meccaniche.

Non va dimenticato che all’opera di pulizia stanno collaborando anche i volontari del’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, della Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Per l’emergenza rifiuti sono stati stanziati complessivamente 847 mila euro, poco meno della metà stanziata per Amica e Daunia ambiente.

Nella somma c’è ovviamente la previsione di tenere il servizio fino al giorno di ingresso dell’Amiu, previsto per il 14 di gennaio.

Ancora scaramucce infine tra Comune e curatela fallimentare.

In questa fase di emergenza il Comune sarebbe stato costretto a noleggiare i «cassonetti», mentre avrebbe rinunciato all’utilizzo del parco di corso del Mezzogiorno (dove collocare mezzi) per l’esosità della richiesta.

Rimane infine l’emergenza legata alla sanificazione delle aree ripulite che va fatta senza perdere altro tempo.

FILIPPO SANTIGLIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia ripulita dai rifiuti

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Si lavora senza tregua per ripulire Foggia: raccolte 2mila tonnellate di rifiuti

Il tour de force rimane, però, insufficiente: proliferano topi e scarafaggi
Il servizio straordinario costa 25 mila euro al giorno

La raccolta dei rifiuti in via della Repubblica

L’unità di crisi istituita dall’Amministrazione comunale ce la sta mettendo tutta per superare l’emergenza, con un servizio due volte e mezzo superiore a quello ordinario.

Per ritornare alla normalità, però, ci vuole ancora tempo, in attesa che il servizio venga svolto continuativamente e ordinariamente dall’azienda barese Amiu, a cui sarà affidato per un anno a partire dal prossimo 15 gennaio
Dal 24 dicembre ad oggi sono state raccolte 2mila tonnellate di rifiuti; impiegati 56 mezzi e 111 tra autisti e manovali, con turni anche di 20 ore. In quattro giorni è stato effettuato un servizio di raccolta due volte e mezzo superiore alla media giornaliera.

Per quanto riguarda la voce costi, invece, afronte dei quasi 62 mila euro al giorno destinati all’attività svolta da Amica, il servizio straordinario costa intorno ai 20 – 25 mila euro.

Uno sforzo che, purtroppo, rimane insufficiente a garantire la raccolta dell’immondizia in tutta la città e a ripulire le strade lastricate di carte e immondizia sparsa.

I compattatori sono pochi e non sono sufficienti a svuotare i cassonetti. Motivo per cui molti restano pieni per giorni ed i foggiani sono costretti a lasciare il proprio sacchetto nuovamente per strada.

Ed ora con l’imminente arrivo dei festeggiamenti è destinata a peggiorare.

Così come è destinato ad aumentare il proliferare di topi e scarafaggi che scorrazzano in città incuranti delle urla dell’umano di turno che, suo malgrado, se li ritrova tra i piedi.

Foggia ripulita dai rifiuti
Anche se a macchia di leopardo, la città viene gradualmente ripulita dall’immondizia in attesa che dal 15 gennaio il servizio torni permanente, gestito per un anno dall’azienda barese Amiu

Tatiana Bellizzi da Il Mattino di Foggia

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Le verità nascoste nell’accordo con Amiu e sulla raccolta dei rifiuti a Foggia

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Le penalizzazioni imposte ai lavoratori, il pericoloso smaltimento dell’immondizia

I retroscena “inquietanti” secondo l’avvocato Vincenzo Iascone, della Fiadel

L’avvocato Vincenzo Iascone, segretario della Fiadel

L’intesa raggiunta con l’Amiu è una fregatura per i 355 ex lavoratori di Amica e Daunia Ambiente, che li penalizzerà per almeno i prossimi 5 anni.

Lo sostiene l’avvocato Vincenzo Sarcone, tra i firmatari dell’esposto denuncia nei confronti dell’assessore regionale Elena Gentile e del sindaco Mongelli.

Iascone, poi, chiarisce le ragioni vere della scorta dei mezzi di raccolta dei rifiuti e del pericoloso smaltimento dell’immondizia che avviene in questi giorni.

L’accordo sottoscritto a Bari, con l’avallo dell’assessore regionale Elena Gentile, dal Comune di Foggia con l’AMIU «è un accordo illegittimo che va a svantaggio unico della classe più debole.

Come dire: si ruba ai poveri per dare ai ricchi.

Perché è proprio così che funziona.

E’ un’intesa socialmente penalizzante per gli operai di Amica, che va ad solo vantaggio dei dirigenti.

Comporta per i livelli più bassi una riduzione di circa 11% sull’importo mensile delle buste paga.

E stiamo parlando di un nuova modulazione contrattuale che avrà la durata di ben 5 anni».

A sostenerlo è l’avvocato Vincenzo Iascone, responsabile territoriale della Fiadel, l’organizzazione sindacale che ha rifiutato l’intesa invece accettata dagli altri sindacati. Iascone è stato anche uno dei firmatari della denuncia penale contro il sindaco Gianni Mongelli e l’assessore regionale Elena Gentile.

L’avvocato, inoltre, chiarisce le ragioni vere della scorta dei mezzi di raccolta dei rifiuti a Foggia, non dovute alle ritorsioni degli ex dipendenti di Amica e Daunia Ambiente; e spiega perché il sistema con cui viene smaltita in questi giorni l’immondizia rappresenta un grosso pericolo per la salute.

Tatiana Bellizzi da Il Mattino di Foggia

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Emergenza rifiuti, Comune: “moderazione per notte Capodanno”

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Montagne di Rifiuti a Foggia – Dicembre 2012

CIRCA 650 tonnellate di rifiuti sono state raccolte nelle strade cittadine nella sola giornata di ieri, portando il totale del materiale sgomberato ad oltre 3.300 tonnellate.

Il turno notturno tra il 29 e il 30 dicembre, purtroppo, ha avuto minore efficacia a causa della rottura di 3 compattatori a carico laterale, che saranno sostituiti nei prossimi giorni.

Dall’Unità di Crisi del Comune si lancia un appello ai cittadini ad evitare di buttare per strada oggetti e suppellettili vari nella notte del 31, per non aggravare il lavoro di spazzamento che già procede molto a rilento. I gestori dei supermercati sono invitati a non depositare cartoni per strada ed a contattare la ditta Puglia Recupero (0881/617948) che provvederà al ritiro gratuito del materiale.

Con l’obiettivo di migliorare ed ottimizzare il servizio di raccolta, la città è stata suddivisa in 9 macro aree, ciascuna affidata ad un gruppo operativo coordinato dall’Unità di Crisi.

1. Zona centrale, compresa tra via Matteotti, via Scillitani, area ex Ippodromo, viale Michelangelo e viale I° Maggio.
2. Fiera di Foggia, viale Michelangelo, viale Europa e Quartiere CEP.
3. Macchia Gialla e zona Tribunale.
4. Via Napoli, viale Ofanto, via Ascoli.
5. Via Lucera, viale Candelaro, via Napoli.
6. Via San Severo, via Alfonso dei Liguori, via Manzoni, via Lucera.
7. Zona Cimitero, villaggio Artigiani, quartieri Martucci e Diaz.
8. Quartiere Ferrovia e Centro Storico.
9. Corso Matteotti, viale Ofanto e corso Garibaldi

da Stato Quotidiano

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Emergenza rifiuti: per un lettore su tre responsabilità maggiori sono di Mongelli

Pubblicato : domenica, 30 dicembre 2012

Ma l’emergenza rifiuti è soprattutto figlia del fallimento e della gestione di Amica.

Il sindaco avrebbe potuto richiedere l’intervento dell’esercito

Rifiuti via Monte San Michele

Rifiuti via Monte San Michele

Dopo l’accordo siglato a Bari con l’Amiu, che prevede l’assunzione di tutti, o quasi, i dipendenti delle fallite Amica e Daunia Ambiente, nella conferenza stampa di ieri Gianni Mongelli si è assunto la piena ed esclusiva responsabilità dell’emergenza rifiuti.

La pensa così anche quel 33% circa di lettori che hanno risposto al sondaggio con il quale abbiamo chiesto loro di indicare chi avesse le maggiori responsabilità della drammatica situazione ambientale in cui è sprofondata Foggia durante le festività natalizie.

Sarebbe ingiusto attribuire le cause di questo fallimento esclusivamente al sindaco, perché, per poter puntare il dito contro Tizio piuttosto che contro Caio o Sempronio, una vicenda così complessa richiederebbe invece un’analisi più dettagliata e approfondita.

In primis, però, non si può prescindere da un dato oggettivo, vale a dire che l’emergenza rifiuti è principalmente figlia del fallimento e della gestione di Amica, con i suoi retroscena e le sue verità accertate e nascoste.

Concentrando l’attenzione sul passato più recente, non possiamo non ricordare che il 29 settembre scorso il giudice del Tribunale Fallimentare, alla vigilia dell’accordo con l’azienda barese, prorogò l’esercizio provvisorio dell’azienda di Corso del Mezzogiorno per altri 15 mesi.

Per il sindaco si trattò di una scelta “inopinata e incomprensibile”.

Quel giorno a perdere fu la città, perché era chiaro che rimandare il problema non sarebbe di certo servito a risolverlo.

Scriveva su Foggia Today la collega Giovanna Greco: “Il punto è che Amica, di fatto, non esiste più. Si regge grazie a provvedimenti straordinari del Tribunale fallimentare. Lo stesso che nel gennaio scorso ha decretato la morte dell’azienda sotto il peso di 60 milioni di euro di debiti e accusato di “mala gestio” chi l’ha amministrata negli anni, in primis il socio unico, il Comune di Foggia.

E non è difficile rintracciare nella sentenza passaggi riferiti al numero insostenibile proprio delle maestranze, molte delle quali traghettate negli anni in Amica in maniera discutibile.

Il che richiama alla mente le assunzioni clientelari esplose negli ultimi anni e le vagonate di promozioni che hanno, peraltro, sguarnito un’azienda di nettezza urbana proprio della figura principale: gli spazzini.

Dunque, è ammissibile prorogare la “mala gestio”?

Evidentemente no. Però per il giudice, in questo momento, prolungare l’agonia di un soggetto morto, più che morente, è, in via straordinaria, cosa più giusta rispetto all’alternativa di ridurne i costi prospettata da Amiu intervenendo su quelle stesse maestranze citate nella sentenza”.

Non va dimenticato inoltre che soltanto 48 ore dopo quel provvedimento, nel corso di una conferenza stampa il primo cittadino si schierò espressamente contro la decisione del giudice, rilanciando la trattativa con Amiu e promettendo che dal 20 gennaio 2013 le cose sarebbero cambiate.

Trattativa, quella con la ditta levantina, che riprese ufficialmente il 23 ottobre, quando cioè il giudice Roberto Gentile annullò il vecchio provvedimento sostituendolo con un altro che fissava la scadenza dell’esercizio provvisorio al 15 dicembre.

 

Decisione presa per volere del comitato dei creditori di Amica e Dauniambiente (circa 200 ditte) che revocarono il parere positivo alla proroga di 15 mesi per scongiurare che il trascorrere di troppo tempo erodesse di fatto quel che restava del patrimonio dell’azienda gestito dalla curatela fallimentare.

Dal 23 ottobre al 15 dicembre c’erano quindi tutti i presupposti per scongiurare l’emergenza ambientale, seppur tra mille difficoltà.

 

Se qualcuno, come affermato dall’assessore regionale Elena Gentile, non aveva interesse a concludere l’accordo con la ditta barese di Grandaliano, di chi sono le responsabilità di questo fallimento?

Sicuramente non dell’Amiu, azienda che dal canto suo, chiamata a traghettare i rifiuti per un anno, ha posto le sue legittime condizioni.

I lavoratori, dal canto loro, probabilmente non hanno intuito che sarebbe stato meglio fare un piccolo passo indietro, considerato che i loro sacrifici sarebbero durati soltanto 12 mesi.

Ma a giocare un ruolo altrettanto decisivo in questa vicenda è stato anche il rapporto, non idilliaco, tra i sindacati e i dipendenti, come anche le presunte pressioni o tentativi di convincimento arrivati dall’esterno, più volte denunciati, che non hanno di certo giovato alla causa, ma acuito il problema.

Sembrerebbe che il rischio dei rifiuti in strada a Natale e a Capodanno, sia stato sottovalutato.

Ma così non è.

Le parti interessate sapevano benissimo che bocciando l’accordo con Amiu, Foggia sarebbe andata incontro al pericolo di una grave emergenza igienico-sanitaria.

 

Sempre perché, all’esito positivo del referendum, era subordinato tanto l’intesa con la ditta di Bari – che si sarebbe accollata il servizio rifiuti in città 12 mesi prendendo in carico i 355 lavoratori – quanto la proroga dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente da parte del Tribunale fallimentare, che la mattina del 14 dicembre, dopo la marcia indietro del Comitato dei Creditori e l’accettazione delle controproposte depositate dal Comune di Foggia, aveva concesso un altro mese di tempo alle due aziende fallite (fino al 14 gennaio) nelle more del passaggio di consegne di servizio e lavoratori ad Amiu (presumibilmente entro il 16 gennaio) vincolandolo alla “sottoscrizione di tutti i lavoratori della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con contestuale rinuncia al diritto di mancato/ritardato preavviso”.

Tutto ciò premesso, sulle montagne di rifiuti in strada durante le festività natalizie, è naturale chiedersi quali siano le colpe di Mongelli.

Una è sicuramente quella di non aver avuto il coraggio di prendere atto della grave situazione e di chiedere espressamente l’arrivo dell’esercito, pur consapevole che se avesse intrapreso questa via avrebbe decretato il fallimento della sua azione amministrativa e a quel punto non avrebbe potuto far altro che rassegnare le dimissioni.

Al primo cittadino non è mancato di certo l’impegno, ma polso e coraggio.

Le sue responsabilità sono anche altre, perchè se Foggia registra una percentuale di raccolta differenziata pari al 2,9% e non c’è alcuna programmazione sulla gestione dei rifiuti, vorrà pur dire il fallimento c’è ed è evidente.

Alle soglie del 2013, è infatti questo il dato più grave.

Massimiliano Nardella da Foggia Today

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Rifiuti, esposto lavoratori. Gentile: intimidazione, quereleremo

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

“UNA denuncia così ben architettata suona come una chiara intimidazione, e sarà oggetto di una profonda riflessione”.

Rifiuti Foggia 28.12.2012

E’ la risposta dell’Assessore al Welfare, Elena Gentile, a margine della conferenza stampa riunita, questa mattina nella Sala consiliare di Palazzo di Città a Foggia. Il chiaro riferimento è all’esposto presentato, poco prima della Vigilia di Natale dall’avvocato Vincenzo De Michele contro: Gentile, il Sindaco Mongelli, il presidente, e il direttore di Amiu, Grandaliano e Di Biase.

Le presunte accuse sono di “truffa, estorsione, abuso d’ufficio interruzione di pubblico servizio e peculato per distrazione di fondi pubblici.”

Secondo De Michele lo scopo della denuncia è quello di deplorare atti di una certa rilevanza penale commessi ai danni di lavoratori, ed altri ex dipendenti di Amica e Daunia Ambiente Spa a completo controllo pubblico, oltre che a “presunte irregolarità nella trattativa tra il Comune di Foggia, socio unico della fallita Amica spa, e l’Amiu, la società in house del Comune di Bari che dovrebbe rilevare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel capoluogo dauno.”

All’esposto inviato alla Procura della Repubblica di Foggia, e al Prefetto, Luisa Latella, l’Assessore al lavoro della Regione Puglia, insieme a Mongelli risponderà con una denuncia di querela. Negli ultimi difficili, e complessi mesi della trattativa vi sarebbero state certe forze createsi per far saltare, più volte, il tavolo degli accordi.

“Il voto unanime – evidenzia Gentile – ad un atto di indirizzo, che è riuscito nei contenuti a mettere in sicurezza 350 posti di lavoro, e a garantire un servizio di igiene urbana indispensabile, è segno di un’azione politica limpida, lineare, e trasparente, così da arrivare alla soluzione del problema.”

Paura di ritrovarsi, tra un anno nelle stesse condizioni, incertezza nella copertura di voci a carico del Bilancio comunale come ecotassa, compresa la tassa di conferimento in discarica.

Sono solo alcune delle problematiche ancora aperte. “Non ho mai affermato, che con la task force, di ieri sera saremmo riusciti a risolvere tutti gli ostacoli” ha detto Mongelli.

Intanto, a conclusione della conferenza, sono emersi alcuni dati d’interesse. Dal 24 dicembre ad oggi, le forze di emergenza richiamate dai paesi linitrofi, lavorando a ritmo serrato di 20 ore al giorno, con una quantità di mezzi sottodimensionati, sono riuscite a raccogliere circa 2000 tonnellate di rifiuti.

In quattro giorni è stata effettuato un servizio di raccolta di due volte e mezzo superiore alla media giornaliera.

Per quanto riguarda la voce costi.

A fronte dei quasi 62 mila euro al giorno destinati all’attività svolta da Amica, il servizio straordinario graverà intorno ai 20 – 25 mila euro.

INES MACCHIAROLA da Stato Quotidiano

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Foggia sogna un capodanno senza le montagne di rifiuti ma in strada ne restano 950t.

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

Dopo aver trascorso tra i rifiuti le festività natalizie, i foggiani si augurano di non ripetere l’esperienza tra le bollicine del capodanno.

L’emergenza rifiuti non molla Foggia. La città vive con sofferenza uno «stress» annunciato e sottovalutato dall’Amministrazione comunale dopo la «notifica» dei licenziamenti ai 355 dipendenti dell’Amica e della Daunia ambiente che, salvo clamorosi colpi di scena, saranno riassorbiti dal 14 gennaio e per dodici mesi dall’Amiu di Bari (ieri positiva la riunione alla Regione presso la task force per l’occupazione).

Non è escluso che il servizio con la municipalizzata barese possa partire addirittura con qualche giorno di anticipo.

Dal 15 dicembre, giorno del blocco del servizio, la città ha accumulato una media di almeno 200 tonnellate al giorno di rifiuti (con il 25% in più tra il 24 ed il 26 dicembre), il che significa almeno duemila tonnellate di pattume. Visto che nei primi due giorni dell’emergenza il servizio è stato effettuato con appena 24 persone e 9 mezzi, ecco spiegato che l’ordinario si è accumulato giorno dopo giorno provocando appunto l’emergenza che invece di essere contenuta continua ad allargarsi sempre di più.

Va detto che negli ultimi due giorni è stata allestita una spinta notevole per alleggerire la situazione con turni «no stop» dalle 4 del mattino alle 24 e l’utilizzo delle ruspe per accelerare la raccolta dei sacchetti abbandonati intorno ai cassonetti.

Ma lo scenario resta drammatico.

Nella giornata del 26 dicembre le «pese » della discarica hanno registrato settecento tonnellate di rifiuti.

Secondo una stima di alcuni tecnici restano per strada almeno 950 tonnellate di rifiuti che il Comune intende rimuovere con turni no stop di venti ore al giorno entro domenica 30 dicembre.

L’unità di crisi istituita a Palazzo di città ha fatto sapere che nella giornata di ieri sono stati messi in strada «111 gli operatori – supportati da 56 mezzi d’opera – per le attività di raccolta dei rifiuti nella città.» «Nello specifico, le attività sono svolte da 51 autisti, 50 manovali e 10 volontari ex vigili del fuoco appartenenti alla Protezione Civile e si concentreranno in prima istanza nei pressi dei punti sensibili della città – centri ospedalieri, scuole, caserme e centro cittadino – per poi proseguire a macchia di leopardo sul territorio comunale.

Al momento sono coinvolte nelle operazioni di raccolta 9 aziende», precisa l’unità di crisi.

Tra le aziende anche due «pubbliche» come la Sia di Cerignola e l’Ase di Manfredonia.

Non mancano tuttavia le polemiche Più che giustificate. Il Wwf ha chiesto al prefetto di mettere in campo l’Esercito, al pari di Rifondazione comunista solo però «se il piano allestito dal Comune non riuscirà a dare risposte concrete in pochi giorni».

Tutto questo mentre il circolo di Foggia di Legambiente riprende la denuncia di Beppe Grillo e cioè che l’emergenza rifiuti sarebbe stata programmata ad arte per favorire la politica degli inceneritori.

FILIPPO SANTIGLIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

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L’assedio dei rifiuti non «molla» Foggia

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

Nel peso dei rifiuti portati in discarica dall’inizio dell’emergenza (duemila tonnellate) e nello scenario da girone infernale che presenta la città in centro come in periferia, c’è tutta l’approssimazione del piano di intervento per rimuovere i rifiuti a Foggia.

Non si mette in discussione il lavoro fino a questo momento condotto dal personale delle aziende (pubbliche e private) chiamate ad intervenire dopo i licenziamenti all’Amica e alla Daunia ambiente e la conclusione dell’esercizio provvisorio della ex municipalizzata, ma l’assenza totale di una «regia» in grado di aggredire il problema e di risolverlo.

Anche ieri – come comunicato dall’unità di crisi allestita dal Comune – si sono messi al lavoro 56 mezzi per la raccolta dei rifiuti distribuiti nell’arco delle 24 ore con 111 persone impegnate.

Giovedì le tonnellate di rifiuti portati in discarica ammontavano a 450 tonnellate. Ma ieri ci si è messo di mezzo anche il mercato settimanale del «Venerdì» – che è uno tsunami anche quando il servizio raccolta rifiuti è perfetto come in Svizzera – con buste e carte di ogni tipo (solo a Foggia non esistono le multe, perché l’emergenza non significa tollerare l’illegalità, ndr) disperse dal vento lungo le tre corsie.

Una follia aver autorizzato per la seconda volta nel pieno di una emergenza rifiuti quel mercato. Non è colpa degli ambulanti onesti, ma di fronte ad un interesse generale, ovvero ripulire la città in questo momento, forse bisognava negoziare una tregua. Il vento peraltro ieri è stato il grande protagonista trascinando anche nei viali centrali e in piazze e parchi ogni «rifiuto» che si opponeva alla sua potenza.

Dal centro alla periferia, infatti, lo scenario continua ad essere drammatico. Non è tutto. Nelle zone dove si è effettuata la raccolta occorre, ed in fretta, procedere ad una sanificazione.

Non si può sperare solo nella pioggia. Da Palazzo di città il Comune si difende e non può fare altro.

Il sindaco Mongelli, tuttavia, non spalma le responsabilità con assessori e tecnostruttura (dire che è inadeguata è un eufemismo) per il ritardo e l’impressionante sottovalutazione dell’emergenza.

«La città è in forte sofferenza, la responsabilità è mia, mi rendo conto che permangono le difficoltà ma non era semplice affrontare un’onda d’urto del genere. La vera questione è che manca la continuità perché di rifiuti ne sono stati portati via a tonnellate», afferma il primo cittadino.

Qualche elemento in più è stato fornito dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Agnusdei: «Puntiamo ad uscire dall’emergenza entro la fine dell’anno, e cioè il 31 di dicembre, per poi procedere alla raccolta giornaliera. Dal 23 dicembre, giorno in cui è aumentata la forza lavoro e la disponibilità dei mezzi, sono stati raccolti duemila tonnellate di rifiuti».

L’assessore all’ambiente, Pasquale Russo, ha invece chiesto collaborazione «perché tra i rifiuti è stato trovato di tutto, dalle camere da letto alle vagonate di gomme per auto».

Tutto vero ma se non ci sono i controlli – a monte come ad esempio per i pneumatici che andrebbero stoccati dai gommisti presso ditte specializzate – è evidente che l’illegalità già diffusa si moltiplica proprio con l’emergenza che non cessa ormai da giorni. Rimane comunque la necessità di coordinare meglio gli «interventi» e di concentrarsi per zone. Inutile procedere a «macchia di leopardo ».

Non si risolve il problema e non si dà neanche l’idea della normalità, perché una strada viene ripulita ma basta girare l’angolo per tornare nell’angoscia dello stress da rifiuti.

FILIPPO SANTIGLIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

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I rifiuti di Foggia vanno ad Amiu ma manca ancora l’ok di Vendola

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

MONGELLI E LA GENTILE HANNO PRESENTATO QUESTA MATTINA L’INTESA

Il servizio non sarà rilevato prima dell’Epifania, con l’assorbimento di 330 lavoratori di Amica e Daunia Ambiente

La conferenza stampa di Gianni Mongelli

Il primo cittadino: “Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”. Il parto, comunque, benché stabilito, deve essere ancora autorizzato dal governatore Vendola e dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda municipalizzata barese. Saranno la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu

“Quando nasce qualcuno, qualche dolore del parto ci deve essere”.

Così il sindaco Gianni Mongelli ha commentato l’accordo stipulato ieri sera a Bari tra l’Amiu, il Comune di Foggia, ed i sindacati (tranne la Fiadel) che dà mandato alla società barese di gestire per un anno il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Dovrebbero essere riassorbiti 330 lavoratori delle due aziende fallite, visto che i 20 lavoratori che attraverso gli avvocati Vincenzo De Michele e Alfonso Ricciardi hanno denunciato il sindaco, l’assessore regionale Elena Gentile, il presidente ed il direttore di Amiu per i reati di truffa, estorsione, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, peculato per distrazione di fondi pubblici, potrebbero essere assunti dalla società barese solo se ritireranno la denuncia penale che però non è remissibile.

Almeno fino alla prima settimana di gennaio saranno ancora la Sia di Cerignola, l’Ase di Manfredonia, la Protezione Civile ed altre aziende ad occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a quando sarà operativa l’Amiu che aspetta l’ordinanza del presidente della Regione Puglia ed il via libera da parte del proprio consiglio d’amministrazione e del Comune di Bari.

da Il Mattino di Foggia

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Foggia, ruspe contro l’emergenza ,a gennaio la raccolta passa all’Amiu

Pubblicato : sabato, 29 dicembre 2012

Spiragli per gli ex dipendenti dell’Amica dall’intesa tra il Comune e l’azienda municipalizzata barese ma molti dovranno tornara fare i netturbini. Il sindaco: situazione sotto controllo. L’accusa degli ambientalista: in periferia tonnellate di sacchetti per strada

Foggia, ruspe contro l'emergenza a gennaio la raccolta passa all'AmiuÈ fumata bianca per i 350 ex dipendenti Amica, che verranno assunti in blocco dall’Amiu di Bari e dal 10 gennaio potranno tornare a lavorare per le strade e negli uffici dell’ex municipalizzata foggiana. Una lunga trattativa barese ieri si è conclusa con una larga condivisione d’intenti tra Comune di Foggia, Amiu e sindacati.

L’azienda barese, che con l’accordo dello scorso 12 dicembre si era impegnata a ‘traghettarè i dipendenti Amica, era stata fermata da un referendum degli stessi dipendenti che non accettavano il demansionamento. Non verrà riconfermato il posto di lavoro all’unico dirigente Amica, Michele Simone, attualmente sotto inchiesta e non sarebbe scontata neanche la riassunzione dei dodici dipendenti che avevano denunciato per truffa, peculato e interruzione di pubblico servizio il sindaco Gianni Mongelli, l’assessore Elena Gentile e il presidente Amiu Gianfranco Grandaliano.

L’azienda barese adesso non ha più a che fare con traghettamenti di dipendenti, ma con una vera e propria riassunzione di persone licenziate, quindi qualcosa dal punto di vista giuridico è mutato rispetto all’accordo del 12 dicembre. Il nuovo piano di Amiu, che non ripartirà se non dopo il 10 gennaio è dunque calibrato per 350 persone, divise in 290 dal primo al quarto livello e 60 al quinto livello.

Questi ultimi subiranno un demansionamento tecnico e non giuridico, nel senso che conserveranno il quinto livello retributivo, ma non i compiti, poiché svolgeranno ruoli inferiori e potrebbero tornare anche sulle strade. Anche gli orari lavorativi verranno ridotti: per i dipendenti operativi si passerà da 36 a 30 ore, mentre gli amministrativi lavoreranno per 24 ore settimanali e non più trentasei.

Lontano dagli incontri baresi, a Foggia se il sindaco Gianni Mongelli parla di allarme ambientale scongiurato non la pensano alla stessa maniera cittadini e associazioni ambientaliste.

Il primo cittadino comunica attraverso l’unità di crisi in prefettura che dalle quattro del mattino in città sono impegnati 51 autisti, 50 manovali e 10 ex vigili del fuoco appartenenti alla Protezione Civile, che vanno ad aggiungersi ai 56 mezzi utilizzati dalle nove aziende e che fino alla mezzanotte raccolgono l’immondizia dapprima nei punti più sensibili, centri ospedalieri, scuole, caserme e centro cittadino.

Gli ambientalisti parlano invece di centinaia di tonnellate di rifiuti non raccolti. Il circolo Gaia di Legambiente accusa: “L’emergenza nel tempo è stata costituita dall’esaurimento della discarica poi dal fallimento dell’azienda Amica oggi come l’anno scorso dalla raccolta dei rifiuti in città. Tutto questo lascia pensare ad una vera e propria strategia per far passare quello che non era lecito: allargamento delle discariche e loro funzionamenti in deroga”.

PIERO RUSSO da Repubblica

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FOGGIA – Rifiuti legambiente

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

Natale è passato ma centinaia di tonnellate di rifiuti restano non raccolti, infatti i cassonetti sono zeppi ed accanto ad essi si accumulano buste , fino a creare montagne di rifiuti, che si disperdono per strada.
Non è uno spettacolo bello né a vedersi né a sentirsi e chissà per quanto tempo ancora dovremo godere di questo paesaggio, con tutti i pericoli che questo comporta.
Sembra che questa città non riesca mai ad affrontare questo annoso problema per cui si è in continua emergenza.
L’emergenza , nel tempo purtroppo , è stata costituita dall’esaurimento della discarica poi dal fallimento dell’Azienda AMICA oggi come l’anno scorso dalla raccolta dei rifiuti in città .

Tutto questo lascia pensare ad una vera e propria strategia per far passare quello che non era lecito: allargamento delle discariche e loro funzionamenti in deroga .
Oggi non riusciamo a capire il perché ma lo scopriremo solo in un secondo tempo, perché altrimenti non si spiega come si giunga sempre all’ultimo secondo per risolvere i problemi ed emergono ambiguità di ogni genere dai lavoratori che votano prima No e poi Si all’accordo; con l’arrivo di altre richieste di privati di partecipazione all’”affare”, i cassonetti che prendono fuoco; la raccolta fatta con la scorta dei Vigili urbani .
L’emergenza vuole forse eliminare qualche problema al termovalorizzatore della Marcegaglia, che ancora non è entrato in funzione e che forse ha qualche problema tecnico?
E intanto la città continua ad essere una discarica con l’inizio della dispersione di liquidi maleodoranti, con i cassonetti che cominciano a prendere fuoco e relativa emissione di fumi particolarmente dannosi per la salute dei cittadini.
E lentamente la città va verso il baratro dell’emergenza “Napoli”, e intanto i cittadini pagano profumatamente la TARSU per avere un servizio che non c’è, ma di cui avrebbero diritto e pertanto sono giustamente indignati; nonostante tutto a questi si chiede un ulteriore contributo di responsabile partecipazione .
E’ ora di dire “BASTA”.

Non vogliamo conoscere i responsabili di tale stato di fatto, d’altronde chi non ha peccato scagli la prima pietra , ma vogliamo che venga risolta l’emergenza anche ricorrendo a strumenti straordinari e che si dia avvio ad un vero e proprio piano di gestione dei rifiuti.

Mentre ci avviamo alla fine del 2012 l’unico auspicio che Legambiente Circolo “Gaia” di Foggia si sente di esprimere è che nel 2013 la città possa avere un servizio di igiene pubblica corretto e che si parta con la raccolta differenziata.

Il direttivo

LEGAMBIENTE Circolo GAIA

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FOGGIA – Convocazione conferenza stampa – Accordo per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti – Sindaco

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

Il sindaco Gianni Mongelli convoca una conferenza stampa per l’illustrazione dei contenuti dell’accordo sottoscritto questa sera, presso la task force per l’occupazione della Regione Puglia, tra Comune, Amiu SpA e Organizzazioni sindacali di Amica e Daunia Ambiente per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella città di Foggia.
L’incontro con i giornalisti e’ in programma domani, 28 dicembre, alle ore 10.00, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città.
Sarà presente anche l’assessore regionale al Lavoro emWelfare Elena Gentile.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO : FARSA E SCELLERATEZZA

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

L’invito rivolto all’opposizione per la conferenza stampa indetta dal sindaco in data odierna sui rifiuti,è l’emblema di tutto l’agire politico dell’amministrazione di sinistra targata Mongelli.
Infatti a fronte delle annunciazioni fatte in consiglio comunale e alla stregua di altre, fatte in riunioni con i lavoratori ex-Amica ed ex-Dauniambiente, di un coinvolgimento delle forze di opposizione, in quella che il sindaco chiamò pomposamente “unità di crisi”, stamattina i consiglieri di opposizione, dopo il disastro ambientale prodotto in città e dopo che,con procedure tutte da verificare,le solite ditte amiche del sindaco lavorano alla rimozione dell’immondizia, si sono visti invitati ad ascoltare,inaudita altera parte,ad una inopportuna conferenza stampa,dove il primo cittadino si esibirà,come consolidato costume, nella sua nota interpretazione teatrale,con ottima ed inutile scenografia, e come al solito, con nessun risultato apprezzale,viste le condizioni da terzo mondo della città.

I risibili mezzucci usati dal sindaco Mongelli ,della serie “prima faccio e poi racconto” è una commedia buffa ormai vecchia e superata,ma soprattutto che stride fortemente con il dramma della sporcizia e dell’invivibilità in cui versa la città e che i cittadini,a causa di scelte sbagliate o scientifiche del sindaco, del Partito Democratico e della sinistra in generale,si trovano ad affrontare.

I consiglieri di opposizione hanno sempre dimostrato responsabilità e coerenza amministrativa,quando si è trattato di approvare provvedimenti utili a tutta la città e non si è mai tirata indietro quando doveva mediare ed affrontare problemi urgenti ed indifferibili.

A fronte di tale comportamento coerente ed istituzionale,risulta offensivo ,improduttivo ed irresponsabile,ridurre,in un momento così difficile, le forze di opposizione semplici spettatori,come se non avessero idee e suggerimenti migliori di quelle solite di approfittare delle emergenze per far lavorare le solite ditte amiche.

Piuttosto che ascoltare le menzogne di Mongelli,le litanie dell’assessore regionale Elena Gentile,che dovrebbe vergognarsi di come il Presidente Vendola ha trattato e tratta Foggia e la Capitanata ,le forze di opposizione di centrodestra si riuniranno,anche durante le festività,per promuovere iniziative non solo di protesta,ma anche e soprattutto di proposta ,coinvolgendo le forze vive ed attive della città.

Resta tuttavia l’amarezza di comportamenti politicamente schizofrenici e socialmente inaccettabili del sindaco e della sinistra ,al governo ormai da quasi nove anni,dove a fronte di annunciazioni e roboanti programmi e piani,alla fine la città versa in una crisi finanziaria,strutturale, civile e culturale senza precedenti,dove ai problemi si risponde e si è risposto con le emergenze(alienazioni,varianti urbanistiche,crisi ambientali) e alle emergenze hanno sempre provveduto ed approfittato soggetti vicini al sindaco Mongelli alla sinistra ed alla dirigenza comunale che conta ,determinando un monopolio politico-imprenditoriale capace,nel tempo ,di strozzare l’economia complessiva della città,già esausta e consumata dalle note crisi economiche-finanziarie.

Foggia 28 dicembre 2012
Bruno Longo

Consigliere ” La Destra” al Comune di Foggia

I dipendenti AMICA, in presidio sotto il Comune, parlano con il consigliere Bruno Longo

I lavoratori Amica disperati per la perdita del posto di lavoro
I Iavoratori di Amica interrompono i lavori del consiglio comunale di Foggia del 21-12-2012.

da foggiaincomune.it

 

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FOGGIA -SOTTOSCRITTO ACCORDO, L’AMIU GESTIRA’ RACCOLTA RIFIUTI

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

“L’accordo sottoscritto ieri sera consente di voltare definitivamente pagina offrendo una prospettiva per i lavoratori e per la Città”.

Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha incontrato la stampa per rendere noto il raggiungimento di un accordo sulla vertenza rifiuti con l’assunzione da parte dell’Amiu di Bari dei lavoratori ex Azienda Amica e Daunia Ambiente che nella prima settimana del nuovo anno riprenderanno a lavorare. Accordo valido per il periodo di tempo necessario all’Amministrazione comunale di Foggia per affidare il servizio ad un nuovo gestore, secondo quanto previsto dalla delibera del consiglio comunale n. 106/2012.
“Devo ringraziare i lavoratori per aver compreso questo momento di grande difficoltà e di particolare delicatezza della vicenda, così come devo ringraziare le aziende della raccolta dei rifiuti di Manfredonia e Cerignola per il grande supporto che stanno offrendo in questi giorni per far fronte all’emergenza rifiuti.
Da oggi possiamo guardare al futuro con più fiducia”, ha commentato il primo cittadino.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessore regionale Elena Gentile, che ha seguito passo dopo passo tutta la vicenda.
“Consegniamo alla città due importanti risultati, la messa in sicurezza di 350 posti di lavoro e la riduzione al minimo dei danni per questo anno di transizione.

Non è stato facile, vista la complessità della situazione, ma non ci siamo lasciati intimorire dai contorni della vicenda”, ha sottolineato l’assessore Gentile.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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FOGGIA – Il 2012 tutto d’un fiato: dall’omicidio di Giosuè Rizzi all’emergenza rifiuti

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

E’ stato anche l’anno delle bombe, del fallimento dell’U.S. Foggia, delle morti di Lucio Dalla e Franco Mancini, degli incidenti stradali sulla Statale 16 e della riapertura della Cattedrale

Ritrovamento Cosimo Salvemini

Se il 2011 è salito alla ribalta delle cronache locali per il numero degli omicidi compiuti e per l’ultimo posto occupato dalla provincia di Foggia nella classifica de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita, il 2012 sarà ricordato per i rifiuti accatastati ai piedi dei cassonetti durante le festività natalizie.

Incidenti stradali, omicidi, estorsioni, rapine, agguati, attentati, scippi, assalti, furti etc etc…, rendono bene l’idea di come anche quest’anno la Capitanata non si sia fatta mancare niente. Detto ciò, che si sarebbe trattato di un altro anno complicato lo si era capito la notte di Capodanno quando in via Portogallo una forte esplosione provocò danni ingenti alla sede di Equitalia.

GIOSUE’ RIZZI

 

Trascorsa l’Epifania e in uno stato di calma apparente, la notizia delle notizie era di lì ad arrivare. E’ un martedì mattina e in via Napoli sembra un giorno come tanti altri, ma è nel silenzio di quei minuti che si consuma l’omicidio degli omicidi, quello di Giosuè Rizzi, il boss della ”Strage del circolo Bacardi” o semplicemente “Il Papa” – come amava definirlo Salvatore Annacondia – protagonista indiscusso delle guerre di mafia che hanno contrassegnato in 25 anni la storia della “Società” foggiana.

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Un’esecuzione in perfetto stile mafioso, in un orario di punta e in una delle arterie più trafficate, nei confronti di quel 60enne che in carcere aveva trovato il riscatto nella pittura e che – come dirà qualche mese dopo Fabbrocini - ”Quando entrava in un negozio doveva solo presentarsi per avere uno sconto sul giubbotto”.

Due settimane dopo l’uccisione di Rizzi la Capitanata viene investita da abbondanti nevicate che costringono persino Mongelli ad ordinare la chiusura delle scuole. I giorni trascorrono lenti e i fiocchi bianchi continuano a cadere creando notevoli disagi soprattutto sul subappennino dauno e in alcuni paesi del Gargano.

 

LUCIO DALLA

Passata la bufera di neve, come un fulmine a ciel sereno le agenzie di stampa battonola notizia della morte di Lucio Dalla, il cantautore bolognese che cantò l’amore per le Tremiti, la sua seconda casa.

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Dalla viene trovato morto in una stanza d’albergo a Montreaux, stroncato da un infarto a 69 anni.

L’autore di “Come è profondo il mare” e di “4 marzo 1943″, andrà via senza far rumore, tra lo sconcerto generale dei colleghi, dei fan e di chi, soltanto dieci mesi prima, lo aveva visto a Termoli rendere testimonianza del suo profondo amore per il Gargano, nella manifestazione organizzata contro le trivellazioni nel mare Adriatico.

FRANCO MANCINI

Nemmeno il tempo di metabolizzare la scomparsa del folletto della musica italiana, che nel pomeriggio del 30 marzo da Pescara giunge la triste notizia della morte di Franco Mancini, il portiere che fece grande il Foggia disputando nove stagioni con la casacca rossonera dalla C alla A.
Non uno qualunque, ma il numero 1 di Zemanlandia, protagonista della favola rossonera che fece il giro del mondo ed entrò di diritto nella top ten dei miracoli calcistici di tutti i tempi.

MORTO FRANCO MANCINI

LE FOTO

 

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Mancio e Foggia non si erano mai divisi, nonostante le tre stagioni del portiere materano al Bari. Anzi, i rapporti con la città si erano consolidati grazie alla sua passione per la batteria e per la musica reggae (tre settimane prima con un gruppo di amici si era esibito in un pub del capoluogo dauno) e grazie a Zeman che lo aveva portato come secondo a Foggia durante l’esperienza nel campionato di C, quello di Sau e Insigne.

Qualche mese dopo morirà anche Cosimo Nocera, il bomber di Secondigliano che stregò Mimì Rosa Rosa con la sua fajola.

STATALE 16

Ma il 2012 verrà ricordatosoprattutto per il numero degli incidenti stradali avvenuti sulla Statale 16, ribattezzata la strada della morte.fabio cardillo-3

Pericolosa arteria dove l’11 dicembre ha perso la vita Fabio Cardillo, 31enne di San Severo laureato in Economia e allenatore della New Volley Son’s di Torremaggiore, e dove il 2 settembre, dopo un violento frontale, morirono Marco Zuccarino e Anna Pia Stefania, entrambi di Apricena.

Per fermare la mattanza – così come richiesto da Bruno Maizzi – a Palazzo Dogana si discute della necessità di raddoppiare la SS16 e di deviare il traffico dei mezzi pesanti in autostrada. Sul finire dell’anno si proporrà semplicemente di allargarla di 12,5 metri.

 

 

U.S. FOGGIA

Ma a tenere banco in città è soprattutto la vicenda dell’U.S. Foggia. Dopo mesi e mesi di promesse, speranze e trattative, in una calda giornata di luglio la società di Casillo non si iscriverà al campionato di Lega Pro, nonostante i tentativi di Umberto Stranieri, del costruttore ligure Pedemonte, di Esposito, di alcuni imprenditori locali e di Silvia Garritano, di acquistare l’U.S. Nascono varie forme di azionariato popolare, ma Mongelli prende in mano la situazione, avvia e modera una serie di trattative.

Ci provano Macchiarola e Vaccariello, ma non c’è più tempo da perdere. Servono garanzie economiche sufficienti a garantire quantomeno l’iscrizione al campionato di serie D.

Garanzie che si concretizzano il 4 agosto, quando nel corso di una conferenza stampa Davide Pelusi conferma di aver provveduto a versare un bonifico di 200mila euro. Sarà lui il presidente della neonata ACD Foggia Calcio.

 

ACD FOGGIA CALCIO

FOTO PRESENTAZIONE SOCIETÀ 31 AGOSTO 2012

ACD Foggia Calcio: foto presentazione società 31 agosto 2012 1

ACD Foggia Calcio: foto presentazione società 31 agosto 2012

 

 

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DIMISSIONI MONGELLI
Ma a Palazzo di Città le cose non vanno meglio.

Il fallimento dell’U.S. Foggia coincide infatti con le dimissioni di Gianni Mongelli formalizzate nella tarda e calda mattinata di venerdì 17 luglio, nel giorno in cui i lavoratori della Foggia Servizi fanno irruzione e occupano il suo ufficio: “Emblematico è quanto accaduto proprio questa mattina a Palazzo di Città, con l’occupazione prima del mio ufficio e poi della Sala Giunta da parte dei lavoratori della Foggia Servizi: testimonianza anche del progressivo isolamento istituzionale in cui il sindaco si trova ad affrontare vertenze sociali sempre più drammatiche” scriverà Mongelli.

 

GIANNI MONGELLI

FOTO SINDACO DI FOGGIA

Mongelli calciatore

Mongelli calciatore

Giuramento Mongelli

Giuramento Mongelli

Mongelli che festeggia la vittoria

Mongelli che festeggia la vittoria

Mongelli che scherza!

Mongelli che scherza!

Mongelli con Carrillo

Mongelli con Carrillo

Mongelli con Casillo

Mongelli con Casillo

Mongelli con i lavoratori

Mongelli con i lavoratori

Mongelli con Vendola e Raphael

Mongelli con Vendola e Raphael

Due settimane dopo, con qualche giorno d’anticipo rispetto al termine ultimo di scadenza, il primo cittadino ci ripensa e decide di ritornare al suo posto promettendo di impegnarsi per portare a termine il mandato e gli impegni assunti con gli elettori.

Ma per il sindaco e l’amministrazione comunale il peggio deve ancora arrivare.

 

COSIMO SALVEMINI

Ritrovamento Salvemini: foto da video di Roberto D'Agostino 6

Ritrovamento Salvemini

Dopo le dimissioni del primo cittadino, dal capoluogo dauno l’attenzione dei media si sposta immediatamente a Manfredonia, dove da alcuni giorni non si hanno più notizie di Cosimo Salvemini.

Scartata l’ipotesi di un allontanamento volontario, si teme subito al peggio.

Dopo mesi e mesi di indagini e pochi giorni dopo gli arresti dei presunti esecutori dell’omicidio di Matteo Di Bari (il 59enne manfredoniano barbaramente ucciso in un garage di via Barletta), il 10 dicembre i resti del povero 21enne vengono trovati in località Amendola.

RITROVAMENTO SALVEMINI

FOTO DA VIDEO DI ROBERTO D’AGOSTINO

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LA CATTEDRALE

Ma il 23 ottobre, dopo sette anni, Foggia riabbraccia la sua Cattedrale e accoglie il ritorno dell’Iconavetere.

E’ un’esplosione di gioia che viene vista dai più come uno scatto d’orgoglio di una città alla deriva, calpestata nei diritti e nei doveri, martoriata dai debiti, presa a schiaffi dal degrado e dall’inciviltà.

 

 

RIAPRE LA CATTEDRALE DI FOGGIA

FOTO 23 OTTOBRE 2012

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La riapertura del più importante tempio religioso del capoluogo è un evento che segna una rinascita, in attesa di “di un’altra risurrezione: quella sociale, economica e culturale, assolutamente necessaria, per la città” affermerà Mons. Tamburrino.

LE BOMBE

Altro che rinascita, in città non c’è pace.

In una fredda sera di novembre torna l’incubo delle bombe.
In via Fania salta in aria un negozio gestito da cinesi, poi qualche giorno dopo finiscono in manette alcune persone ritenute responsabili degli attentati a ‘Tricot’ e a ‘Carmelina 13′.

ESPLOSIONE CORSO GIANNONE

 

DANNI A CARMELINA 13

Esplosione in corso Giannone 16_04_2012Esplosione in corso Giannone 16.04.2012

 

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Esplosione in corso Giannone 16.04.2012Esplosione in corso Giannone 16.04.2012
Gli arresti però non spaventano e non fermano i bombaroli, che il 22 novembre tornano a colpire nel cuore della notte.

E’ appena passata l’una quando un forte boato scuote gli abitanti del centro-stazione, molti dei quali si riversano in strada per la paura.

Una bomba è appena esplosa davanti al Bibop, negozio d’abbigliamento sito lungo il viale della stazione al civico 44.

BOMBA BIBOP

VIALE DELLA STAZIONE 22.11.2012

Bomba 7bomba 12
Bomba 2bomba 4

 

 

 

Alla stessa ora dell’8 dicembre un ordigno distrugge la saracinesca del circolo ASI in piazza Sant’Eligio.

AMICA E I RIFIUTI

Il rumore degli ordigni e la paura delle bombe diventano un lontano ricordo quando il 14 dicembre i lavoratori delle fallite Amica e Daunia Ambiente, riuniti in un concitato referendum, contrariamente a quanto sottoscritto 24 ore prima a Bari dai sindacati, dicono “no” all’accordo con Amiu.

Un colpo di coda finale drammatico di una vicenda cominciata il 3 luglio con il fallimento di Amica e che alla vigilia della scadenza dell’esercizio provvisorio fissata al 15 dicembre, si rivela una doccia ghiacciata per il Comune, ormai proiettato verso l’accordo definitivo con l’azienda barese.

 

“FOGGIA CAPITALE DELL’IMMONDIZIA”

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ARISTIDE RINALDO

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Mongelli le prova tutte per tamponare il rischio di un’emergenza igienico-sanitaria.

I lavoratori provano a tornare sui loro passi sconfessando con un altro referendum la decisione presa il 14 dicembre in Corso del Mezzogiorno.

Ma non basta.
rifiuti 26 dicembre 2012-3
Mentre i dipendenti occupano Corso Garibaldi, Foggia è già invasa dall’immondizia.

Il 18 arrivano i mezzi della SIA di Cerignola e dell’ASE di Manfredonia, soluzione che servirà soltanto a contenere l’emergenza, ma non a liberare la città dalla morsa dei rifiuti.

 

 

RIFIUTI, LAVORATORI BLOCCANO CORSO GARIBALDI

LE FOTO

Rifiuti, lavoratori bloccano Corso Garibaldi: le foto 1corso garibaldi lavoratori

 

RACCOLTA RIFIUTI :ARRIVA LA SIA DI CERIGNOLA

LE FOTO

Raccolta rifiuti: arriva la SIA si Cerignola, le foto 6Raccolta rifiuti: arriva la SIA si Cerignola, le foto 5
Il sindaco invita la gente a ridurre il conferimento dell’immondizia, ma esplode la rabbia dei cittadini.Dodici lavoratori di Amica, tra cui il segretario della Fiadel, denunciano Mongelli, Grandaliano, De Biase e Gentile.

Intimiditi, gli operatori Sia e Ase abbandonano il servizio di raccolta mentre in strada bruciano oltre 100 cassonetti.

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Non c’è più tempo da perdere.

La sera del 27 dicembre, a Bari, i sindacati e l’Amiu firmano nuovamente l’accordo che prevede tra gli altri l’assunzione dei 355 dipendenti.

E’ la fine di un incubo, ma sarà ugualmente un Capodanno tra i rifiuti.

da Foggiatoday

 

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FOGGIA – Siglato l’accordo con Amiu: lavoratori in strada dalla prima settimana del 2013

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

L’intesa è stata siglata ieri in un vertice a Bari. I 355 lavoratori delle fallite Amica e Daunia Ambiente verranno riassorbiti

Via Labriola

Torna il sereno a Foggia. Ieri sera a Bari i sindacati delle fallite Amica e Daunia ambiente hanno raggiunto e firmato l’accordo con l’Amiu, che consente di voltare definitivamente pagina offrendo una prospettiva per i lavoratori e soprattutto per la Città.

Questa mattina Mongelli ha incontrato la stampa per rendere noto il raggiungimento di un accordo sulla vertenza rifiuti con l’assunzione da parte dell’Amiu di Bari di tutti i lavoratori ex Azienda Amica e Daunia Ambiente che nella prima settimana del nuovo anno riprenderanno a lavorare.

 

Accordo valido per il periodo di tempo necessario all ‘amministrazione comunale di Foggia per affidare il servizio ad un nuovo gestore, secondo quanto previsto dalla delibera del consiglio comunale n.106/2012.

“Devo ringraziare i lavoratori per aver compreso questo momento di grande difficoltà e di particolare delicatezza della vicenda, così come devo ringraziare le aziende della raccolta dei rifiuti di Manfredonia e Cerignola per il grande supporto che stanno offrendo in questi giorni per far fronte all’emergenza rifiuti. Da oggi possiamo guardare al futuro con più fiducia”, ha commentato il primo cittadino.

 

Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessore regionale Elena Gentile, che ha seguito passo dopo passo tutta la vicenda. “Consegnamo alla città due importanti risultati, la messa in sicurezza di 350 posti di lavoro e la riduzione al minimo dei danni per questo anno di transizione. Non è stato facile, vista la complessità della situazione, ma non ci siamo lasciati intimorire dai contorni della vicenda”, ha sottolineato l’assessore Gentile.

 

Oggi sono stati impiegati 56 mezzi e 111 persone, mentre ieri sono state raccolte 480 tonnellate di rifiuti.

da Foggiatoday
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Rifiuti, Commissione: la mafia ripuliva Foggia

Pubblicato : venerdì, 28 dicembre 2012

 

“LE indagini della procura distrettuale di Bari, supportate dai provvedimenti giurisdizionali emessi dal Gip, hanno disvelato chiaramente la matrice mafiosa posta alla base delle disfunzioni della società Amica Spa, da un lato oggetto di attività estorsive da parte di soggetti affiliati a clan mafiosi che hanno operato con metodo mafioso e al fine di agevolare l’attività delle associazioni di appartenenza, dall’altro condizionata negativamente dai contratti illecitamente stipulati con cooperative sociali nel dispregio delle normative in materia.”
Lo stabilisce la “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti” nel rapporto 2012 sul ciclo dei rifiuti nella Regione Puglia.

In occasione della prima missione in Puglia il Sindaco Mongelli, e il questore di Foggia “avevano rappresentato una serie di problematiche attinenti al servizio di raccolta rifiuti e ai conseguenti riflessi sull’ordine pubblico, tutte problematiche riconducibili alla società Amica Spa (totalmente partecipata dal comune di Foggia).

Mentre in una prima fase dell’inchiesta della Commissione le problematiche venivano attribuite unicamente ad una situazione di grave crisi economica della società, teoricamente riconducibile solo ad una cattiva gestione, l’indagine summenzionata ha disvelato l’origine del ‘male’.”

Le indagini hanno evidenziato e provato in fase accusatoria “l’esistenza di associazioni di tipo mafioso – note come Batterie, formatesi per scissione dall’originaria compagine mafiosa denominata Società Foggiana – attive in territorio dauno, i cui membri si sarebbero resi responsabili, agendo d’intesa tra loro, ovvero in modo sostanzialmente autonomo gli uni dagli altri, di taluni episodi criminosi caratterizzati dal ricorso al metodo mafioso, che si sono verificati all’interno della società Amica Spa e delle cooperative sociali alla stessa collegate, con particolare riferimento alla Centesimus Annus e alla Fiore Service.”

In sostanza vi sarebbe stata una lunga serie di estorsioni ai danni del Comune di Foggia, della ditta municipalizzata di raccolta dei rifiuti solidi urbani in città, la ‘Amica‘, e della cooperativa ‘Centesimus Annus’, delegata dall’amministrazione comunale alla gestione del verde pubblico e dei parcheggi nel capoluogo dauno.

Le indagini, inoltre, hanno evidenziato “infiltrazioni della mafia foggiana nel tessuto amministrativo della città e nelle sue aziende produttive.

La forma che ha assunto la penetrazione delle organizzazioni criminali di stampo mafioso nel ciclo dei rifiuti è da considerarsi parassitaria in quanto è consistita nella massiccia introduzione nel settore dei rifiuti di personale privo di qualifica e competenza e perciò inerte, con la conseguenziale paralisi dell’efficienza del servizio.”

Nella relazione rispetto al caso specifico riguardante il Capoluogo dauno si fa riferimento alla “presenza di una criminalità mafiosa endogena nel territorio del foggiano, che è penetrata nel settore dei rifiuti, come dimostrano le recenti indagini svolte dalla procura distrettuale di Bari.

” Su questo punto, infatti, nel corso delle missioni in Puglia, precedenti alla discovery degli atti dell’indagine, sono state fornite dalle persone informate dei fatti delle versioni contraddittorie.

Inoltre, secondo sempre quanto riferisce la Commissione d’inchiesta, è stata messa in dubbio anche la presenza di una criminalità organizzata di stampo mafioso endogena sul territorio pugliese.

La relazione proprio rispetto alla definizione acquisita rileva, che nell’ambito del provvedimento avviato dalla procura distrettuale di Bari sono stati contestati fatti estorsivi aggravati dal metodo mafioso ai danni di società a capitale pubblico operanti nel settore dei rifiuti, oltre che ai danni dei rappresentanti degli enti locali.

Il 3 aprile 2012 il Gip, Giovanni Anglana, presso il tribunale di Bari, “ha emesso un’ordinanza applicativa di custodia cautelare di particolare interesse per la Commissione per un duplice ordine di motivi: da un lato, sono stati acquisiti gravi indizi in merito all’esistenza di associazioni a delinquere di stampo mafioso riconducibili alla fattispecie delineata dall’articolo 416-bis del codice penale.

Dall’altro, le indagini hanno, allo stato, dimostrato una forte ingerenza ed un forte condizionamento operato dagli indagati nei confronti della società Amica Spa, e di talune cooperative sociali alla stessa collegate.”

“Come si può pensare che funzioni un servizio nel quale operano soggetti appartenenti alla criminalità organizzata di stampo mafioso, e che è fortemente condizionato sia dal punto di vista organizzativo che gestionale?.”

Si domanda la Commissione a conclusione dei paragrafi di studio sugli illeciti commessi in materia di rifiuti nel territorio foggiano.

Per rispondere al quesito l’analisi viene ampliata e contestualizzata alla natura del territorio pugliese.

Territorio, questo, sfruttato “non solo da parte delle organizzazioni locali, ma anche da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso operanti in altre regioni.”

Alla domanda la Commissione d’inchiesta risponde in modo affermativo, come dimostrano del resto le indagini segnalate dai magistrati.

Non è sufficiente, dunque, prendere atto dell’esistenza di organizzazioni mafiose endogene.

Ma è importante “comprendere se, nel momento in cui le organizzazioni criminose che operano sul territorio pugliese si interfacciano con la camorra napoletana o con la ’ndrangheta calabrese – o con altre associazioni che presentino caratteristiche riconducibili all’articolo 416-bis del codice penale – consentano l’introduzione nel territorio pugliese di quelle stesse modalità di sfruttamento e inquinamento del territorio tipiche delle organizzazioni di stampo mafioso (devastazione del territorio, eliminazione della concorrenza, riciclaggio dei proventi illeciti attraverso investimenti nel settore dei rifiuti, sfruttamento delle cave abbandonate o dismesse per farvi convogliare sia rifiuti prodotti in loco, sia rifiuti provenienti da altre regioni).”

Di questa situazione è perfettamente consapevole il presidente della regione Puglia che ha stipulato, in tale qualità, protocolli d’intesa con le forze di polizia e gli organi di controllo al fine di intensificare le forme di tutela ambientale, sia in via repressiva che in via preventiva.

“Nel corso dell’audizione ha dichiarato che di sicuro la ‘dittatura delle discariche’ che vorrebbe imporsi sul territorio pugliese ci ha reso territori a disposizione sia dei traffici leciti che dei traffici illeciti, pattumiera del mondo e abbiamo provato a mettere un punto e a capovolgere la situazione’.”

Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, la regione Puglia si trova tra i primi posti nella graduatoria delle regioni in cui è stato accertato il maggior numero di reati ambientali.
Ma per Vendola i dati elevati corrispondono ai risultati di un controllo del territorio molto più serrato, basato su accordi programmatici ed operativi tra enti forze di polizia giudiziaria.

Ines Macchiarola da Stato Quotidiano

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FOGGIA – emergenza rifiuti: a Santo Stefano raccolte 700 tonnellate

Pubblicato : giovedì, 27 dicembre 2012

Nella giornata di oggi coinvolte 111 unità lavorative e 56 mezzi

Sono 111 gli operatori – supportati da 56 mezzi d’opera – coinvolti nell giornata di oggi per le attività di raccolta dei rifiuti nella città.

Lo rende noto l’Unità di crisi per l’emergenza rifiuti operativa presso il Comune di Foggia.
Nello specifico, le attività sono svolte da 51 autisti, 50 manovali e 10 volontari ex vigili del fuoco appartenenti alla Protezione Civile e si concentreranno in prima istanza nei pressi dei punti sensibili della città – centri ospedalieri, scuole, caserme e centro cittadino – per poi proseguire a macchia di leopardo sul territorio comunale.
Al momento sono coinvolte nelle operazioni di raccolta 9 aziende.
Nella giornata di ieri, mercoledì 26 dicembre, sono state raccolte circa 700 tonnellate di rifiuti.
da Daunia News

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Emergenza rifiuti, riprese alle 4 le operazioni di raccolta

Pubblicato : giovedì, 27 dicembre 2012

Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli

SONO riprese alle 4.00 del mattino, e si protrarranno fino alle 20.00, le operazioni di rimozione dei rifiuti giacenti in strada, svolte anche nella mattinata del 25.

Oggi saranno impiegati 42 mezzi e 62 unità lavorative.

A partire da domani, le operazioni seguiranno quotidianamente un ciclo di lavoro di 20 ore: dalle 04.00 alle 24.00.
In giornata saranno completate le operazioni di rimozione rifiuti nella zona centrale della città, mentre la maggior parte dei mezzi saranno utilizzati nelle zone di via Lucera, via San Severo, rione Candelaro e l’area circostante allo store Unieuro sul tratto urbano della statale 16.

“L’attività dell’Unità di crisi è definitivamente entrata a regime – commenta il sindaco Gianni Mongelli – per cui può ritenersi che il rischio igienico-ambientale sia scongiurato, anche se saranno necessari ancora alcuni giorni per il ripristino delle condizioni di normalità, definitivamente assicurate dall’affidamento del servizio ad AMIU.

Purtroppo abbiamo dovuto verificare che anche in questo difficile frangente le aree circostanti i cassonetti sono diventati ricettacolo di mobili, materassi, elettrodomestici e quant’altro non può e non deve essere smaltito in questo modo; così come invitiamo i cittadini ad evitare il conferimento di carta, plastica e vetro.

E’ doveroso un ulteriore ringraziamento ai sindaci Antonio Giannatempo, e con lui a tutti i colleghi dell’Ato F/4, ed Angelo Riccardi per la preziosa collaborazione ed il senso di solidarietà istituzionale.

Ancor più doveroso l’encomio ai lavoratori che non hanno esitato a sacrificare le festività natalizie per servire la città in un momento di grande difficoltà.

Una meritoria menzione – conclude il sindaco – va fatta all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, Protezione Civile ed Associazione Nazionale Carabinieri in congedo per la preziosa collaborazione”.

da Stato Quotidiano

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Legambiente Foggia: nel 2013 si riparta dalla differenziata

Pubblicato : giovedì, 27 dicembre 2012

Foggia, cumuli di rifiuti in strada

“NATALE è passato ma centinaia di tonnellate di rifiuti restano non raccolti, infatti i cassonetti sono zeppi ed accanto ad essi si accumulano buste, fino a creare montagne di rifiuti, che si disperdono per strada.

Non è uno spettacolo bello né a vedersi né a sentirsi e chissà per quanto tempo ancora dovremo godere di questo paesaggio, con tutti i pericoli che questo comporta.
Sembra che questa città non riesca mai ad affrontare questo annoso problema per cui si è in continua emergenza”. Lo dice in una nota il direttivo del circolo Legambiente Gaia di Foggia.

“L’emergenza , nel tempo purtroppo , è stata costituita dall’esaurimento della discarica poi dal fallimento dell’Azienda AMICA oggi come l’anno scorso dalla raccolta dei rifiuti in città .

Tutto questo lascia pensare ad una vera e propria strategia per far passare quello che non era lecito: allargamento delle discariche e loro funzionamenti in deroga. Oggi non riusciamo a capire il perché ma lo scopriremo solo in un secondo tempo, perché altrimenti non si spiega come si giunga sempre all’ultimo secondo per risolvere i problemi ed emergono ambiguità di ogni genere dai lavoratori che votano prima No e poi Si all’accordo; con l’arrivo di altre richieste di privati di partecipazione all’”affare”, i cassonetti che prendono fuoco; la raccolta fatta con la scorta dei Vigili urbani”.

“L’emergenza vuole forse eliminare qualche problema al termovalorizzatore della Marcegaglia, che ancora non è entrato in funzione e che forse ha qualche problema tecnico?

E intanto la città continua ad essere una discarica con l’inizio della dispersione di liquidi maleodoranti, con i cassonetti che cominciano a prendere fuoco e relativa emissione di fumi particolarmente dannosi per la salute dei cittadini.”

“E lentamente la città va verso il baratro dell’emergenza “Napoli”, e intanto i cittadini pagano profumatamente la TARSU per avere un servizio che non c’è, ma di cui avrebbero diritto e pertanto sono giustamente indignati; nonostante tutto a questi si chiede un ulteriore contributo di responsabile partecipazione .

E’ ora di dire basta.

Non vogliamo conoscere i responsabili di tale stato di fatto, d’altronde chi non ha peccato scagli la prima pietra , ma vogliamo che venga risolta l’emergenza anche ricorrendo a strumenti straordinari e che si dia avvio ad un vero e proprio piano di gestione dei rifiuti”.

“Mentre ci avviamo alla fine del 2012 l’unico auspicio che Legambiente Circolo “Gaia” di Foggia si sente di esprimere è che nel 2013 la città possa avere un servizio di igiene pubblica corretto e che si parta con la raccolta differenziata”.

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Fallimento AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa.

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Gent.mo Direttore

al fine di consentire la più completa informazione sul caso AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa, Le giro la mail appena inviata al Sindaco, Prefettura.
Cordiali saluti
Il curatore fallimentare
Mirna Rabasco

“In data odierna la scrivente ha ricevuto un sms con cui il Sindaco ha comunicato quanto segue “Ha bisogno di pararLe la dott.ssa Aponte della Prefettura”.
Ragion per cui la scrivente ha tempestivamente telefonato alla dott.ssa Aponte, che ha chiesto delucidazioni sulla situazione dei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori ex dipendenti delle società fallite.
Tali chiarimenti sono stati rivolti anche agli Assessori, Lisi e Cavaliere, a cui telefonicamente la scrivente ha precisato di aver regolarmente pagato gli stipendi di novembre scorso, e che ieri, 21 dicembre, dopo le ore 12,00, è stata accreditata la somma di euro 500.000,00 sul conto corrente intestato al fallimento, somma il cui mandato è stato emesso lunedì scorso, 17 dicembre.
La scrivente ha, altresì, appreso nel corso delle predette conversazioni telefoniche, che in data odierna sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data valuta 27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme.
L’ulteriore importo di euro 1.100.000,00 circa, comunicato sempre telefonicamente, potrebbe essere disponibile il 15 gennaio 2013.
Le innanzi dette somme costitiscono l’importo residuo del corrispettivo che il Comune di Foggia, in più occasioni, si era impegnato a versare prima di Natale.
Attualmente la procedura deve pagare le retribuzioni e gli oneri accessori relativi ai primi 15 giorni di dicembre 2012, alle competenze di novembre e ai ratei di tredicesima e quattordicesima pari a:
1. circa euro 1.600.000,00 per AMICA spa;
2. circa euro 600.000,00 per DAUNIA AMBIENTE spa.
Nel mese di gennaio la procedura dovrà ancora versare l’IVA di dicembre (pari a circa euro 300.000,00) e le competenze di dicembre per ulteriori 1.000.000,00 di euro e le restati spese dell’esercizio provvisorio pari a euro 200.000,00 circa per i fornitori.
Questi obblighi potranno essere onorati solo con il puntuale pagamento da parte del Comune delle somme per le quali si è impegnato formalmente altrimenti potrebbe esservi il rischio che la procedura fallimentare non paghi tutti i crediti prededucibili maturati durante il fallimento.
Alla luce di tutto quanto innanzi precisato e conseguente alle numerose sollecitazioni telefoniche ricevute dalla scrivente ad opera degli ex dipendenti e di alcuni giornalisti, a cui è stata data notizia della emissione dei due nuovi mandati di complessivi euro 1.200.000,00, si invita il Signor Sindaco del Comune di Foggia a chiarire la situazione al fine di evitare incomprensioni.
Distinti saluti

Mirna Rabasco”

Il curatore fallimentare di AMICA e Daunia Ambiente

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