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Andria/Manfredonia – Mercato, in arrivo sentenza Tar. Montaruli: “con giudizio non politico vinciamo”

Pubblicato: domenica, 12 febbraio 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Piazza del Popolo, esterno Palazzo San Domenico: un momento delle proteste dei commercianti baresi a Manfredonia (ST, archivio)

“SE non sarà un giudizio politico o inquinato dalla politica; se a prevalere sarà la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori; se i giudici avranno la sensibilità e la capacità di comprendere che in un sistema globale non può esserci spazio per egoismi, per difese di retroguardia e per attività consociative che demoliscono la dignità delle persone, allora il ricorso è già vinto.

Se non sarà così ne prenderemo atto e andremo avanti perché la via giudiziaria è diversa da quella sindacale e la battaglia sindacale non sarà affatto finita e neanche quella giudiziaria”.

A dirlo a Stato è il direttore di Unimpresa Bat Savino Montaruli, a poche ore dalla sentenza del Tar Puglia sul ricorso presentato dalle associazioni di categoria del commercio ambulante barese, contro il Comune di Manfredonia, dopo la modifica del giorno di svolgimento del mercato settimanale.

 

ANGELILLIS: “NOI SICURI. NEL FUTURO ANCHE UN CINEMA ALL’APERTO, SPAZI PER CONCERTI MUSICALI. STRADE ASFALTATE. TETTI CON FOTOVOLTAICO”.

 L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI BARESI.

TUTTA LA VICENDA DALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.55 DEL 22.11.2001

Quale il clima tra gli ambulanti del mercato di Manfredonia – che hanno già perso quattro giornate di mercato – a qualche giorno dalla sentenza breve che il Tar Puglia di Bari: “Il clima non è sicuramente sereno così come non c’è mai stata serenità in tutta la vicenda che si è dimostrata stimolante, da un lato, ma molto singolare e incomprensibile, dall’altro”, dice Montaruli . “Una vicenda stimolante perché al di la degli aspetti legati alla vicenda giudiziaria, questa battaglia di civiltà, unitamente ad altre che ho combattuto sul campo, al fianco degli Operatori in altre circostanze in oltre trent’anni di mia attività sindacale, la ricorderò come una delle più belle perché ha visto una categoria stremata, arrabbiata, delusa ma unita e soprattutto cosciente di aver compreso quanto importante sia stato dare questi segnali forti di fronte ad una decisione che qualora dovesse passare sarebbe veramente un gravissimo precedente senza pari e le conseguenze non saranno solo economiche e sociali ma anche di altra natura e di ciò, purtroppo, qualcuno se ne accorgerà tra qualche anno, forse quando coloro che oggi “comandano” non saranno neanche più al loro posto; singolare ed incomprensibile perché l’intera vicenda, a mio avviso, ha alla base motivazioni solo ed unicamente politiche e forse anche elettoralistiche e questo mi dispiace perché in un momento in cui tutti si dichiarano (a parole) difensori della micro e piccola impresa e dei lavoratori, poi agiscono esattamente al contrario, violando i diritti acquisiti ed inattaccabili”.

“Non ho assolutamente nulla da rimproverarmi, al di la di come andrà a finire la questione.

 Ho dato il massimo e credo che essere riuscito, insieme a tutti gli altri colleghi delle Associazioni di Categoria e con stessi Ambulanti, a creare un movimento di opinione, riuscendo a conquistare anche la fiducia ed il sostegno della popolazione manfredoniana, sia stato il risultato democraticamente più importante ed è questo che rimarrà nella storia di questa triste vicenda che, comunque, sono certo si concluderà con giustizia e riconoscimento delle nostre ragioni fondate”.

La protesta in piazza del Popolo a Manfredonia degli ambulanti del Nord Barese. Al centro il direttore di UNIMPRESA Bat S.Montaruli (ST)

“Con gli amici e colleghi delle altre Associazioni di Categoria siamo riusciti a mantenere un’unitarietà unica e produttiva arrivando addirittura ad isolare, all’interno di alcune stesse Organizzazioni che hanno deciso di combattere questa battaglia, alcune voci di cosiddetti dirigenti che non sono mai stati abituati a stare sul campo e che hanno tentato fino all’ultimo di far valere presunti ed inesistenti elementi di finta superiorità basata su una lotta alla ricerca di una rappresentatività quasi sempre inesistente”. “Di ciò devo sinceramente ringraziare gli amici delle altre Associazioni che hanno intrapreso questa strada e messo da parte questi soggetti che fanno solo danno alle loro stesse Associazioni volendo gestire in autonomia un potere che non sono in grado di conquistarsi e che nessuno darà mai loro in esclusiva, nonostante collusioni e servilismi politici che sono completamente estranei alla mia cultura e al mio vissuto e chi legge sa molto bene a chi mi riferisco e perché mi riferisco a costoro”.

Sull’amministrazione comunale di Manfredonia. “Forse si è troppo fidata di cattivi consiglieri i quali sono forse stati troppo rassicuranti, ma si tratta sovente di personaggi che hanno distrutto le Categorie e continuano a farlo, avendolo fatto in altre realtà come Foggia dove il mercato sta quasi sparendo ed una tradizione storica e sociale oltre che economica è stata distrutta per interessi che nulla avevano a che fare né con l’attività sindacale né con la difesa dei diritti dei lavoratori.
Un’Amministrazione Comunale cosciente e consapevole avrebbe congelato la questione e si sarebbe concentrata prima sul già di per sé difficile trasferimento del mercato in un’area tutta da verificare e poi avrebbe semmai potuto intraprendere un cammino concertato per eventualmente creare anche per gli ambulanti manfredoniani altre opportunità di lavoro ed in questo noi avremmo potuto essere un valido supporto operativo. Al contrario si è voluto strafare e soprattutto far prevalere l’immagine rispetto ai contenuti ma così la politica non va da nessuna parte e continuerà a volare basso, molto basso”.

Gli ipotetici danni agli Operatori dopo le giornate di mercato perdute. “tantissimo in termini economici ed ancor di più dal punto di vista morale ed esistenziale perché le ingiustizie sono difficili da mandare giù e noi continueremo a stare loro vicini, contro le ingiustizie”.

Critiche sull’impegno della politica a difesa dei cittadini ambulanti. “Si è limitata (politica del Nord Barese, ndR) ad un sostegno di circostanza senza essere in grado di mettersi a capo della protesta democratica e far sentire forte il voler difendere il diritto al lavoro e alla sopravvivenza delle imprese.

Anche questa volta gli stessi Operatori hanno potuto verificare quanto le illusioni e le promesse elettorali siano fumo negli occhi perché i politici, quando potrebbero servire veramente, sono difficilmente raggiungibili e sono solo impegnati a salvaguardare gli equilibri e il mantenimento di quel poco di potere conquistato che temono possa loro sfuggire di mano”.

Il futuro:. “Per me e per tutti i miei colleghi ogni giorno è un giorno nuovo e chi come me non ha mai accettato compromessi e compromissioni, non è mai stanco. Quindi ogni giorno vivo il mio tempo con rinnovato entusiasmo e soprattutto senza il patema di dover avere debiti di riconoscenza con chicchessia se non con la mia famiglia che sopporta oltremodo il mio modo puntiglioso di fare le cose”.

g.defilippo da Stato Quotidiano

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