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Notizie del 24 dicembre 2012

Il Natale a Foggia

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Il Natale, anche a Foggia, resta la festa che ci tocca più di tutte per la magia che porta con sè e che coinvolge tanto gli adulti quanto i bambini.

Sicuramente molte tradizioni, sia culinarie che religiose, saranno comuni a tante altre parti d’Italia ma noi le riportiamo come tipicamente foggiane sperando che, nel rievocarle, riescano a suscitare nel lettore quelle sensazioni che solo una festa importante sa dare.

Iniziamo con il racconto di un presepista di fama internazionale, Vito Erriquez, nativo di Foggia ma vissuto lontano dalla sua terra: nel suo racconto si colgono molti aspetti legati alle feste natalizie che purtroppo, nel tempo, si stanno perdendo.

Il racconto è scorrevole nella lettura ed affronta tutte le sfumature e le emozioni che si vivevano in quei giorni:

Il Natale e le sue tradizioni in terra appula nei ricordi di un pugliese

Il Natale è un’occasione di pace, d’amore e di serenità. Quando l’atmosfera natalizia s’impradonisce di noi, tornano alla memoria i ricordi di un’infanzia felice e spensierata. Siamo nel dopoguerra e non c’era il benessere che c’è oggi. Le famiglie erano di tipo patriarcale: comprendevano i nonni, i genitori e i figli.

Allora non c’era la TV e quando cominciava ad imbrunire noi ragazzi eravamo già tutti a casa.

Le serate si trascorrevano ultimando i compiti scolastici o chiacchierando con i genitori e i nonni, tutti riuniti intorno al braciere di rame per scaldarci.

Dal braciere, pieno di carbonella, ogni tanto si levava un profumo dovuto alle bucce d’arancia e mandarino che si mettevano sui carboni accesi per purificare l’aria. Quando parlo della Puglia mi riferisco a Foggia dove sono nato.

In questa città il clima della festa cominciava ad avvertirsi già dal 13 dicembre per il falò tradizionale che ogni contrada accendeva in onore della Santa della luce.

Enormi cumuli di legna erano incendiati al calar della sera.

Lo scopo di questi falò era scaramantico e serviva a tener lontani malanni e problemi che affliggevano la popolazione. In qualche chiesa già si poteva udire la “pastorale” di S.Alfonso Maria de’ Liguori suonata dall’organo.

C’era anche un’usanza particolare ed era quella di mandare ad amici e parenti, in segno di benevolenza e d’amicizia, la “pagnottella di S.Lucia” che era poi restituita al mittente l’anno seguente. Intanto anche nelle strade cominciavano a vedersi i segni della festa: gli zampognari, partiti dall’Abruzzo suonavano agli angoli delle strade seguiti, normalmente, da un gruppo di ragazzi festanti.

La coppia degli zampognari era formata da un anziano che suonava la zampogna e da un giovane che dava fiato alla “ciaramella”, cennamella.

Dopo S.Lucia, sia nelle chiese che nelle case si cominciavano a costruire i Presepi. Su di me bambino il Presepe ha sempre avuto un fascino ad un incanto particolare.

Ricordo l’eccitazione e l’ansia che mi prendeva alla fine di novembre e cominciavo già a contare i giorni che mancavano al Natale per fare il Presepe. L’esecuzione vera e propria era demandata a mio padre e mio nonno.

Si trascorrevano serate intere prima a progettare e poi a costruire.

Scelto l’angolo dove farlo, si cominciava inchiodando le tavole di fondo che dovevano poi reggere la struttura che era fatta di pezzetti di legno inchiodati con le “semenzelle”, chiodini.

Realizzato lo scheletro si passava a rivestirlo con la carta da imballaggio che era prima appallottolata per dare l’impressione della rugosità della roccia e, poi, incollata alla struttura.

La scenografia era costituita da montagne rocciose con burroni e strapiombi.

Si facevano anche delle stradine che scendevano dalle montagne verso la grotta che, normalmente, era situata nel centro ed era attorniata da botteghe ricavate nei fianchi della montagna.

Terminato il plastico, per la colorazione si usava un aerografo , lo spruzzatore a stantuffo del DDT.

I colori di base erano polveri da sciogliere in acqua: la terra d’ombra bruciata e il blu oltremare con qualche spruzzata di terra rossa o di terra di Siena bruciata. Si passava poi alle opere d’ingegneria idraulica: la costruzione di una fontana o di una cascata, realizzate con acqua vera, che era fatta cadere per gravità da un contenitore (messo in alto e nascosto dietro le montagne) che doveva essere riempito di volta in volta prima che arrivassero ospiti.

In seguito, si collegava l’impianto elettrico e nella Grotta si metteva una luce fissa, per illuminare la Natività che doveva restare accesa fino il giorno dell’Epifania. Infine, dopo il muschio, si posizionavano le statue.

La sistemazione delle figure comportava sempre qualche problema perché, nonostante la cura con cui erano state riposte l’anno precedente, ce n’era sempre qualcuna con qualche braccio o gamba rotta o con la testa mancante.

Eseguiti i restauri, si passava poi ai dettagli: vicino alla grotta si metteva un laghetto ottenuto con un pezzo di specchio.

Al lato, si poneva un pescatore che reggeva una canna da pesca, alla cui lenza era attaccato un pesciolino.

Di fianco era sistemata la lavandaia che risciacquava i panni.

Sulle stradine di montagna si mettevano i Re Magi che di giorno in giorno erano spostati per avvicinarli alla Grotta. In alto, sulle montagne, si sistemavano le casette delle finestre illuminate.

La neve del Presepio non era altro che la farina che, con la collaborazione di mia sorella, riuscivo a sottrarre alla mamma la quale, proprio in quei giorni, faceva gli impasti per preparare i dolci natalizi

. Sulle pareti dell’angolo dove era sistemato il Presepio era attaccato un foglio enorme raffigurante il cielo stellato.

Dulcis in fundo, perimetralmente, s’inchiodavano alcuni rami di pino cui s’appendevano frutta e qualche caramella o cioccolatino.

Nelle giornate precedenti la Vigilia, nelle strade e nei vicoli si sentiva il profumo e la fragranza delle leccornie provenienti dalle varie abitazioni.

Per le festività, le case erano affollate di parenti, giunti anche da lontano, che si riunivano per trascorrere assieme il Natale.

Per noi pugliesi, il rito natalizio era diviso in due parti: quello gastronomico e quello religioso.

 

Per il rito gastronomico, era tradizionale in ogni casa la gran mangiata perché in una cultura popolare, cresciuta nella fame, si festeggiava non solo col cuore ma anche con lo stomaco.

Durante le festività si seguivano le antiche ricette, il che significava cucinare per ore.

Nel giorno della Vigilia, a mezzogiorno, si osservava il digiuno rotto soltanto da qualche “pettola”.

Le pettole, il cui impasto deve avvenire tra la mezzanotte e l’alba, sono un miscuglio di farina, lievito di birra, sale e acqua tiepida. A palline sono fritte in olio bollente. Alcune sono interamente vuote, altre sono ripienecon diversi ingredienti come pomodori, capperi, peperoncino, olive, carciofini lessati, baccalà.

La sera si arrivava al cenone con un appetito piuttosto notevole e il cenone era costituito da:

Linguine al sugo di anguille o capitoni provenienti dai laghi di Lesina o di Varano;

Spiedini di capitone, con foglie d’alloro, cotto alla brace;

Cefalo al forno;

Baccalà fritto e in bianco condito con olio d’oliva pugliese extravergine e limone;

Contorni: broccoli di rape conditi con olio d’oliva e limone, indivia riccia, finocchi e cuori di sedano;

Pane casalingo cotto nel forno a legna;

Vini pugliesi bianchi, rossi e rosati a seconda del menù;

Frutta fresca di stagione: arance, mandarini, pere, mele, melone giallo e uva;

Frutta secca: noci, arachidi, mandorle, fichi secchi mandorlati, castagne “del prete” (infornate con tutto il guscio) e datteri;

Rosoli” che sono liquori fatti in casa al limone, al mandarino e il classico nocino.

Il panettone, il pandoro e analoghi prodotti industriali erano del tutto sconosciuti e non figuravano sulle nostre mense.

Pertanto i dolci fatti in casa erano:

Cartellate” che si ottengono con strisce d’impasto dolce (tipo lasagna) che vanno strette tra il pollice e l’indice ad intervalli uguali e sono attorcigliate a forma d i cestino.

Sono fritte e poi condite col miele e col vin cotto e punteggiate da confettini argentati e colorati, cannella e cacao. Le “cartellate” simboleggiavano le lenzuola che coprono il Bambino Gesù nella fredda mangiatoia;

Mostaccioli che simboleggiavano i dolci del battesimo di Gesù;

Calzoncelli”, sfoglia ripiena di marmellata e simboleggiavano il guanciale sul quale il Bambino Gesù posa il capo;

Castagnelle” sono un’amalgama di tenero impasto di mandorle dolci pugliesi del colore e forma delle castagne;

Mandorle atterrate” sono un impasto di mandorle infornate e poi immerse nella cioccolata bollente. Però sono mangiate quando l’impasto si è raffreddato;

Taralli neri” impastati con zucchero e vin cotto.

A tavola gli adulti mangiavano, bevevano e chiacchieravano, noi ragazzi a volte saltavamo le varie pietanze perché non vedevamo l’ora che fossero serviti i dolci.

Terminato il cenone si sparecchiava velocemente la tavola e si cominciava a giocare a tombola.

Per il rito religioso: altro momento molto atteso della Vigilia era rappresentato, nelle famiglie tradizionali, dalla” processione” con in testa i bambini, la più piccola, mia sorella, portava il Bambino Gesù, seguivano gli adulti in fila, secondo il rituale, ciascuno con una candela in mano e intonando il canto: “Tu scendi dalle stelle”.

Dopo il giro per le varie stanze della casa e quando tutti avevano baciato il Bambinello, mio padre lo riponeva nella Grotta e per un attimo si aveva l’impressione che, circondato dalle amorevoli cure della Madonna e S.Giuseppe, gesù ci sorridesse.

Di lì a poco sarebbero suonate le campane per chiamare i fedeli alla S.Messa. Alla Messa di mezzanotte, naturalmente, andavano solo gli adulti, mentre noi bambini andavamo a letto e stentavamo a prender sonno per la gioia che il giorno dopo era Natale e speravamo che la festa della Befana non arrivasse mai per dover disfare il Presepio.

Nelle strade, dopo l’uscita della Messa, il vociare delle persone si spegneva a poco a poco fino a quando il silenzio della notte inghiottiva ogni cosa.

Il giorno di Natale, noi ragazzi ci levavamo più tardi e insieme alla famiglia ci recavamo a Messa.

In chiesa, dopo la funzione sacra, c’era il Presepe da vedere, così grande da occupare un’intera cappella.

Logicamente, per colpa mia, eravamo gli ultimi ad uscire dalla chiesa e mi dovevano letteralmente trascinare via, altrimenti dal Presepio non mi sarei mai staccato.

Tornati a casa fervevano già i preparativi per il pranzo, il cui iter era:

Tagliolini” (pasta fatta in casa, tipo capelli d’angelo) in brodo di cappone;

Lesso condito con olio e limone;

Tiella”, pentola d’agnello con patate al forno;

Contorni, frutta fresca, frutta secca, dolci, vino e rosolio come la sera della Vigilia.

Durante il pranzo di Natale, noi bambini eravamo in trepida attesa sia di recitare a memoria le poesie imparate a scuola per l’occasione che di vedere la faccia “sorpresa” del babbo quando scopriva le letterine natalizie sotto il suo piatto, accuratamente nascoste precedentemente dalla mamma.

Il pomeriggio si trascorreva a chiacchierare e a giocare a tombola. Queste erano le sane tradizioni di un tempo, quando ci si accontentava di poco per essere felici.

Ora i tempi sono mutati, ma spero che l’amore per le cose semplici e genuine, il rispetto e l’affetto per i genitori e per i nonni siano rimasti immutati.

Vito Erriquez

Fonte: rivista “Il Presepio” edita dall’Associazione Italiana Amici del Presepio di Roma

Con la memoria ritorno al passato, quando per noi bambini l’avvicinarsi del S. Natale era un momento di forti emozioni.

La tradizione era molto sentita, in ogni casa si preparava il presepe che era collocato nell’angolo più particolare della stanza, dove non poteva passare inosservato.

I nostri genitori e nonni, nell’avvicinarsi dell’evento, si adoperavano a preparare con entusiasmo i dolci della tradizione locale, per la gioia di noi bambini incuriositi dalle varie fasi di preparazione.

Per le strade si sentiva in lontananza, la melodia della ciaramella, con l’arrivo degli zampognari, noi bambini aspettavamo festosi che questi pastori bussassero alle porte delle nostre case, per accogliere quel suono di annuncio natalizio nelle mura domestiche e riempirci di emozione.

Oggi, è raro ascoltare queste melodie dal vivo, la tradizione degli zampognari va scomparendo, perdendosi quell’armonia che riempiva col suo messaggio di pace e amore il cuore di tutti.

Si avvicinava l’ultimo giorno di scuola, con la campanella che segnava la fine delle lezioni, noi bambini esultavamo con grida di gioia e abbracci augurandoci “buon natale”, con la speranza che anche questa volta il regalo di natale non mancasse, senza troppe pretese e scelte, al contrario dei tempi moderni.

Il 24 dicembre, giorno della vigilia, era consuetudine saltare il pasto principale, per ritrovarsi tutti insieme la sera, vivendo con allegria le golosità che sono tipiche della vigilia di natale.

Tutti riuniti giocavano a tombola o altro, in attesa di recarci nelle chiese per rivivere la gioia della solennità, accogliendo festosi la processione del bambinello portato e deposto sull’altare.

Terminata la celebrazione con lo scambio degli auguri con parenti e amici, si ritornava stanchi ma ancora entusiasti, infatti, per noi era importante la deposizione del bambinello nel nostro presepe casalingo, evento preparato e atteso da tempo.

Il 25 dicembre, il giorno del S. Natale, era destinato a noi bambini, che dovevamo lasciare sotto il piatto dei nostri papà la famosa letterina, preparata con cura a scuola.

Le nostre mamme avevano l’accortezza di non togliere il piatto, sino all’ultima portata.
Prima di servire il tanto atteso dolce della tradizione natalizia, veniva tolto il piatto, con lo stupore dei presenti e la nostra emozione in attesa della lettura da parte del papà.
Al termine, recitavamo la poesia di natale e alla fine l’applauso di tutti i presenti.
Questo era il momento più suggestivo del S. Natale che ci vedeva protagonisti nell’evento.
di Giovanni Manzari

a cura di Alberto Mangano www.manganofoggia.it

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Dalla Basilica Cattedrale di Foggia, i cori del conservatorio U. Giordano e della Cappella Musicale Iconavetere di Foggia, accompagnati dall’orchestra del Conservatorio U. Giordano di Foggia, diretti dal M° Pablo Varela, eseguono: di J. Rutter “Christmas Lullaby”. Tratto dal concerto pro F.A.S.NE.

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Dalla Basilica Cattedrale di Foggia, i cori del conservatorio U. Giordano e della Cappella Musicale Iconavetere di Foggia, accompagnati dall’orchestra del Conservatorio U. Giordano di Foggia, diretti dal M° Pablo Varela, eseguono: di J. Rutter “Christmas Lullaby”.

Tratto dal concerto pro F.A.S.NE.

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Arrembaggio Eolico – Prisma23.11.2012 Teleblu- Foggia

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

La viedo inchiesta di TeleBlu a cura della giornalista Rosalia Marcantonio rende almeno in parte la descrizione di una delle più estese devastazioni territoriali causate dall’eolico industriale ad opera di una speculazione vergognosa e di una politica miserabile a tutti i livelli istituzionali, con il concorso di un penoso ambientalismo da scrivania.
La Costituzione dello Stato buttata nel fango con la scusa delle energie pulite e, oggi, con risultati che già ieri evidenziavamo con previsioni incontrovertibili nell’indifferenza generale.

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Coro Poer’s Music Soul – Liceo Musicale “C. Poerio” – Foggia – Gyvin’ up da prayze

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

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Manfredonia, diminuiscono richiedenti Contributo affitto

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

La Regione rende più ‘severo’ il regolamento del contributo affitto e così, mentre a Cerignola alcune donne protestano a Palazzo di Città, al Comune di Manfredonia si registra una sostanziosa diminuizione delle domande e del numero degli ammessi.

“Il Comune  ha impegnato 60.000 euro per ottenere ulteriori risorse economiche, per erogare alle famiglie un contributo simile a quello dello scorso anno” fa sapere il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi

. Quest’anno nuove norme regolano il contributo regionale al canone di locazione.

Le principali novità riguardano l’esclusione dal contributo delle domande presentate dall’affittuario con vincoli di parentela entro il secondo grado con il proprietario dell’immobile, la necessità per chi dichiara reddito zero, e/o nei casi in cui l’incidenza del canone annuo sul reddito è superiore all’80%, di presentare una certificazione relativa alla fonte del reddito che contribuisca al pagamento del canone, l’esclusione dal contributo dei lavoratori autonomi, a meno che gli stessi non si trovino in una condizione di debolezza sociale (3 figli minorenni a carico, presenza nel nucleo familiare di ultrasessantacinquenne o soggetto portatore di handicap), l’esclusione dal contributo per alloggi con superficie superiore a 95 mq, fatta eccezione per le famiglie numerose.

“Le nuove regole – ha dichiarato l’assessore ai Problemi della casa, Paolo Cascavilla – hanno reso più complesso e laborioso il lavoro di istruttoria condotto dall’Ufficio casa dei Servizi Sociali, inoltre creano una situazione nuova che ha un impatto sociale notevole nella città”.

Le domande presentate quest’anno sono inferiori a quelle dello scorso anno: 981 rispetto a 1271. Inferiore è anche il numero degli ammessi.

Quest’anno sono 805 rispetto a 1193 dello scorso anno.

Degli 805 ammessi, 510 si trovano in fascia A (reddito equivalente a due pensioni minime Inps) e 295 in fascia B (reddito non superiore a 14.000).

Le istanze escluse sono 176 rispetto alle 78 dello scorso anno.

Rispetto alle nuove regole, 146 i richiedenti a reddito zero, o con incidenza del canone annuo sul reddito superiore all’80%, hanno prodotto la dovuto certificazione e le dichiarazioni relative al sostegno economico ricevuto, finalizzato al pagamento del canone di locazione. Invece 15 richiedenti a reddito zero non sono stati in grado di produrre la dovuta certificazione e pertanto sono esclusi.

Per coloro che vivono in un alloggio con una superficie superiore a 95 metri, l’Ufficio ha effettuato controlli su circa 200 abitazioni ed ha escluso dal beneficio, per superficie superiore a 95 mq, 82 richiedenti.

Per i lavoratori autonomi, 18 richiedenti sono esclusi, perché non si trovano in una situazione di debolezza sociale, in quanto non hanno né figli minori o anziani o disabili nel nucleo familiare.

Quest’anno le somme a disposizione sono nettamente inferiori agli anni passati (a Manfredonia 292.000€), a causa del quasi azzeramento dei fondi dello Stato. A questa somma occorre aggiungere ulteriori stanziamenti, come premialità, per i Comuni che contribuiranno con propri fondi.

“Per questo motivo il Comune – ha detto il Sindaco, Angelo Riccardi – ha impegnato 60.000 euro per ottenere ulteriori risorse economiche, per essere in grado di poter erogare alle famiglie un contributo simile a quello dello scorso anno”.

da Il Quotidiano Italiano

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Minoranza in ordine sparso sull’emergenza rifiuti affrontata dall’amministrazione

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Duro Agostinacchio: «Foggia è capitale della spazzatura»

Il consiglio comunale di Foggia

La Destra e il Pdl chiedono le dimissioni di Mongelli. Per l’Udc, il sindaco deve adempiere fino in fondo il suo dovere

La Destra e il Pdl vogliono la testa del sindaco, l’Udc invece ritiene che il primo cittadino debba compiere fino in fondo il proprio dovere istituzionale per cui è stato eletto.

Sono i pareri contrastanti con cui i consiglieri comunali di opposizione si esprimono sulla emergenza rifiuti a Foggia e su una serie di questioni amministrative che riguardano l’amministrazione guidata da Mongelli

Il Natale più buio nella storia recente di Foggia.

Per questo motivo i gruppi consiliari del Popolo della Libertà, de La Destra e de La Puglia prima di tutto si sono riuniti alla vigilia di Natale per denunciare la grave situazione che il capoluogo dauno sta vivendo negli ultimi giorni.

Per questi motivi l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Gianni Mongelli per la gestione fallimentare del servizio rifiuti, in considerazione del fatto che non si tratta di emergenza, visto che Amica è stata dichiarata fallita quasi un anno fa, ma di una situazione che si protrae ormai da molto tempo, con ben 355 lavoratori che si ritrovano in mezzo ad una strada e con i cittadini che giustamente protestano contro una situazione di degrado.

Di parere differente il gruppo Udc. “Oggi più che mai è indispensabile che si offra alla città un atteggiamento responsabile – fanno sapere dal gruppo consigliare dell’Udc formato da Leonardo Iaccarino, Eugenio Iorio e Luigi Miranda –. Il primo cittadino ha l’obbligo di adempiere ai doveri per cui è stato eletto. Le questioni politiche non possono prevalere in questo momento».

da Il Mattino di Foggia

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Francesco Paolo, il bimbo operato al cervello 24 ore dopo la sua nascita

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Foto: www.teleradiopadrepio.itFrancesco Paolo, il bimbo operato al cervello 24 ore dopo la sua nascita
Appena nato fu sottoposto ad intervento chirurgico presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. La sua storia su “Padre Pio Tv”

Un bambino che nasce e che ‘rinasce’ il giorno dopo.

E’ la singolare, se non unica, storia di Francesco Paolo, in cui si intrecciano elementi di scienza e di fede, che verrà raccontata dai genitori del piccolo il giorno di Natale, su “Padre Pio Tv”.

Due ore dopo la nascita, avvenuta con parto naturale e regolare presso casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, il neonato – è detto in una nota dell’emittente tv – dà i primi segni di progressivo sopore accompagnati da crisi epilettiche, a cui è seguito uno stato di coma.

I neonatologi, constatata una diffusa emorragia cerebrale in zona frontale, parietale e temporale destra (che poi si scoprirà essere stata originata da un angioma formato da minuscoli vasi), affidano il caso ai colleghi della neurochirurgia.

Il primario, prof. Vincenzo D’Angelo, dopo aver riscontrato che non è stato mai documentato nella letteratura medica del settore un caso di intervento su un neonato di appena un giorno, spiega la situazione ai genitori.

La coppia, dinanzi all’alternativa di una morte certa del loro primogenito, esprime il consenso alla terapia chirurgica.
Così, il 17 gennaio 2012, Francesco Paolo viene sottoposto a un delicatissimo intervento.

Ciò nonostante il prof. D’Angelo, assistito da un’equipe composta da neurochirurghi, anestesisti e neonatologi, riesce a rimuovere tutta la massa emorragica e ad asportare integralmente l’angioma.

A distanza di quasi un anno il bambino sta bene e non mostra alcun segno neurologico del travaglio vissuto nelle sue prime ore di vita extrauterina. Cresce, dal punto di vista neurologico in maniera normale – afferma il prof. D’Angelo – non ha quei deficit che avremmo trovato in un adulto; il bambino – conclude – avrebbe dovuto avere un’emiparesi sinistra, come minimo.

da Foggia Today

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Giallo a Castelnuovo della Daunia, trovato cadavere in un pozzo

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Giallo a Castelnuovo della Daunia, trovato cadavere in un pozzo

Si tratta del corpo senza vita di una donna, della quale non si conoscono ancora le generalità.

La salma, in avanzato stato di saponificazione, è stata recuperata all’interno di una cisterna dagli uomini del nucleo Speleo-alpino-fluviale di Foggia
Giallo a Castelnuovo della Daunia, trovato cadavere in un pozzo
Il cadavere di una donna, in avanzato stato di saponificazione, è stato recuperato questo pomeriggio dai vigili del fuoco del S.A.F., il nucleo Speleo-alpino-fluviale di Foggia ed i colleghi del distaccamento di Lucera, nelle campagne in agro di Castelnuovo della Daunia.

A fare la macabra scoperta, è stato un agricoltore del posto che per primo ha notato il cadavere riaffiorare all’interno di una cisterna interrata, un pozzo profondo oltre 2 metri in Località Finocchito“

L’uomo ha immediatamente allertato i carabinieri della locale stazione che dovranno seguire le indagini insieme ai militari di Lucera.

Secondo le prime e sommarie informazioni, si tratterebbe del cadavere di una donna di circa 40 anni, della quale non si conoscono ancora le generalità.
Al momento, infatti, non vi sarebbero elementi che possono condurre ad una rapina e certa identificazione del cadavere che, da una prima ispezione cadaverica, non rivelerebbe segni evidenti di violenza o colluttazione.

Maria Grazia Frisaldi da Foggia Today

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Natale: per la tavola in Puglia una spesa da 300 milioni di euro .

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Solo l’agroalimentare tiene al tempo della crisi: ammonta a 300 milioni di euro circa la spesa dei consumatori pugliesi per pranzi e cene di Natale e fine anno 2012.

Il dato emerge dall’indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte, dalla quale si evidenzia che i cibi rappresentano il 36 per cento delle spese di Natale.

Per ben il 40 per cento delle famiglie la preparazione del pranzo di Natale 2012 richiede oltre 3 ore di lavoro ai fornelli.

Stanno andando letteralmente verdura e frutta di stagione, carne, salumi e formaggi nostrani.

“La tendenza a privilegiare un menu tutto ‘made in italy’ – dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – ha favorito gli acquisti nei Mercai di Campagna Amica che sono stati letteralmente presi d’assalto, grazie alla qualità dei prodotti agroalimentari in vendita e ai prezzi vantaggiosi”.

“Il 52 per cento delle famiglie pugliesi ha ridotto gli sprechi – spiega il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento riducendo le dosi acquistate e il 18 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza”.

Se lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento) a ruota segue il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni pari al 68 per cento).

La frutta locale – rilevala Coldiretti – vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest’anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento).

Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne.

Quest’anno c’è la nuova frontiera della strenna natalizia innovativa per chiunque voglia differenziarsi regalando qualcosa di molto originale come la prima tisana di bambù Made in Italy, adattissima ai bambini perché con un forte potere di conciliazione del sonno o le diverse adozioni a distanza che prevedono la possibilità di allevare un maiale per assicurarsi salumi doc ma anche alberi da frutta per ricevere poi direttamente a casa gli squisiti frutti.

E ancora – continua la Coldiretti – tra le idee innovative ci sono anche la weBox di Terranostra, un cofanetto regalo per trascorrere un weekend in agriturismo o semplicemente per mangiare cibi tipici del territorio ma – conclude la Coldirettti – a Natale 2012 c’è spazio anche per i regali solidali con prodotti tipici realizzati, curati e trasformati da persone diversamente abili.

da Il Paese Nuovo

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Primarie Pd per il Parlamento. i candidati in Provincia di Foggia „

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Primarie Pd per il Parlamento. i candidati in Puglia

Il Partito democratico ha reso noto l’elenco provincia per provincia dei candidati alle primarie Pd per il Parlamento che si terranno il 30 dicembre prossimo.

I nomi saranno ufficializzati il 24 dicembre dopo la ricezione dei verbali delle direzioni provinciali.

“La presenza femminile è altissima – ha sottolineato Domenico De Santis, organizzatore del Partito Democratico in Puglia – e si riscontra anche una straordinaria presenza di candidati autorevoli che renderanno queste primarie vere e competitive.

Giorgio Gaber diceva che “la libertà è partecipazione”, Io spero che il 30 dicembre sia una grande festa per la democrazia e per tutto il centrosinistra”.

Primarie Pd per il Parlamento. i candidati in Provincia di FOGGIA

1 BORDO MICHELE M PUGLIA FOGGIA

2 MONGIELLO COLOMBA F PUGLIA FOGGIA

3 GENTILE ELENA  PUGLIA FOGGIA

4 MATERA ELISA PUGLIA FOGGIA

da Bari Today

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Sanità Puglia, condannati Tarantini e l’ex vicepresidente Frisullo

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Quattro anni e 3 mesi al primo, due anni e 8 mesi al secondo.

 

Per i giudici hanno commesso anche i reati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
L’ex vicepresidente del Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo, è stato condannato a due anni e 8 mesi con rito abbreviato.

Lo ha deciso il gup di Bari che ha condannato anche l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a 4 anni e 3 mesi.

La sentenza riguarda una delle inchieste sulla gestione della sanità in Puglia.

Condannati Tarantini e Frisullo.

Il gup di Bari Alessandra Piliego, al termine del processo con rito abbreviato, ha invece assolto l’ex primario di Neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, per il quale la pubblica accusa aveva chiesto la condanna a due anni e 8 mesi di reclusione.

Per Frisullo la procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione; di quattro anni richiesta di pena per Tarantini.

Associazione per delinquere.

Sandro Frisullo, e Tarantini sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di associazione per delinquere, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Sono invece stati assolti dal millantato credito e dalla corruzione ‘perchè il fatto non sussista’.

La differenza di pena decisa dal gup di Bari Alessandra Piliego per i due imputati (2 anni e otto mesi per Frisullo, 4 anni e tre mesi per Tarantini), accusati degli stessi reati, dipende dal fatto che solo all’ex vicepresidente della Regione Puglia il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.

Tarantini è stato inoltre interdetto per cinque anni.

Due rinviati a giudizio.

Gli altri due imputati che non avevano chiesto di essere giudicati con rito alternativo, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, sono stati rinviati a giudizio.

Le accuse.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito.

Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

Processo il 7 marzo.

L’ex primario di neurochirurgia del ‘Vito Fazzì di Lecce, Antonio Montinaro, è stato invece assolto da tutti i reati a lui contestati: dalla corruzione ‘perchè il fatto non sussistè, e dalla turbativa d’asta ‘per non aver commesso il fattò. Il processo per i due imputati rinviati a giudizio, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, comincerà il 7 marzo 2013 dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari.

Il legale di Frisullo.

«Le sentenze si impugnano, non si commentano. Siccome questa sentenza è difficile da interpretare aspettiamo le motivazioni», ha detto l’avvocato Michele Laforgia, difensore di Sandro Frisullo, lasciando il palazzo di giustizia di Bari. «Prendiamo atto di un dispositivo che, a fronte di una condanna – ha detto Laforgia – esclude la responsabilità per una serie di capi d’imputazione su cui l’accusa ha fondato in tutti questi anni le contestazioni nei confronti del presidente Frisullo e lo condanna ad una pena – aggiunge Laforgia – che è molto più bassa di quella che ha originato tutto questo processo e che ha determinato una richiesta della pubblica accusa in sede di giudizio abbreviato di ben sei anni». «Per tutto il resto – ha concluso il difensore di Frisullo – aspettiamo la sentenza e l’appello».

da Il Messagero

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Rifiuti: se Foggia piange, San Marco non ride

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Tecknoservice

Spunta indagine dei Carabinieri: Michele Augello ascoltato come persona informata sui fatti
Si arricchisce di nuovi colpi di scena la questione rifiuti a San Marco in Lamis. E se fino ad oggi l’argomento era relegato alle sole cronache locali, adesso ad occuparsene è anche l’Autorità Giudiziaria.

Sotto la lente d’ingrandimento dei Carabinieri di Vico del Gargano, difatti, è finito Michele Augello, staffista del Sindaco Angelo Cera, nominato quale suo fiduciario in questioni Ambientali (Augello attualmente è dimissionario) e presidente del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile.

A completare il pedigree, la carica di Consigliere provinciale in forza a Rifondazione Comunista e l’incarico di Assessore all’Ecologia nella precedente Giunta guidata dal piddino Michelangelo Lombardi.

Sembra sia partita proprio da Vico del Gargano una denuncia-esposto probabilmente nei confronti della Tecknoservice (l’azienda di Piossasco, oltre che a San Marco in Lamis opera anche a Vico, San Nicandro Garganico e Peschici – inoltre, è stata oggetto di attentati incendiari a danno di diversi automezzi) indirizzata alla Compagnia dei Carabinieri del posto, comandata dal capitano Maurizio Petrarca.

Gli uomini dell’Arma hanno ascoltato Michele Augello come persona informata sui fatti “nella caserma dei Carabinieri di San Marco in Lamis” ha dichiarato il consigliere provinciale raggiunto al telefono dalla redazione di Sanmarcoinlamis.eu.

“E’ stato un colloquio cordiale in cui mi è stato chiesto se avessi mai intrattenuto rapporti di lavoro con la Teknoservice. Ho fatto presente che l’unico rapporto di pura collaborazione, è stata la distribuzione delle pattumelle per tramite dell’associazione di PC da me presieduta”. Da tale vicenda, come si ricorderà, scaturì poi la richiesta di risarcimento danni di 100mila euro nei confronti di Augello, reo – secondo la Tecknoservice – del ritardo accumulato nella consegna dei nuovi contenitori.

In tutto il bailamme provocato dalla “scarsa efficienza della ditta” non si è di certo sottratto lo stesso primo cittadino Angelo Cera, che più volte non ha fatto mistero di voler “rispedire a casa la Tecknoservice” anche a causa del “capitolato d’oneri approvato dalla vecchia amministrazione”.

Questione poi caduta inspiegabilmente nell’oblio. Anche su questo aspetto si sono concentrati gli uomini dell’Arma: “come mai – hanno chiesto ad Augello – nonostante le numerose inadempienze contestate non si è mai proceduto alla rescissione del contratto?”.

Domanda a cui Augello sembra abbia risposto allargando le braccia.

Una questione sempre più ostica, quella dei rifiuti, tanto da provocare spaccature anche all’interno della stessa maggioranza, divisa sul “se rescindere il contratto o concedere un’altra opportunità, l’ennesima”.

Durante l’ultimo consiglio comunale, difatti, dopo una lunga discussione circa l’approvazione dell’accapo sulla proposta del nuovo progetto di raccolta dei rifiuti, non si è addivenuti a nessuna decisione.

Scontato il “No” dell’opposizione, che ha recriminato più volte lo scarso coinvolgimento dell’assise, salvo che in temi scottanti come questo “dove l’unica responsabilità è della Giunta”.

E su facebook il maggiore antagonista del momento di Angelo Cera, l’ex assessore al Bilancio e ai Servizi Sociali Vincenzo Villani, non ha esitato ad attaccare l’onorevole al grido: “Chi di monnezza ferisce, di monnezza perisce”.

Intanto il prossimo 27 dicembre a Palazzo Badiale si discuterà delle dimissioni presentate da Augello. Da quello che si è capito, sembrerebbe che Angelo Cera sia comunque orientato a rifiutare le dimissioni e al contempo concedere quanto chiesto dal consigliere provinciale di Rifondazione, confermandogli, così, piena fiducia.

Ma in tutto questo, come spesso accade, ad avere la peggio sono sempre i soggetti più deboli, in questo caso gli operatori ecologici “senza stipendio nè panettone, senza tredicesima, senza alcuna mensilità!” è il grido solidale di Michele Augello.

Ciò nonostante il Comune abbia regolarmente provveduto al pagamento del mandato per il servizio svolto in appalto dalla Tecknoservice. Uncasino mai domo, al costo di oltre un milione di euro annui.

ANTONIO CIAVARELLA da samarcoinlamis.eu

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Emergenza rifiuti a Foggia: nella notte 60 interventi VF

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Per roghi cumuli e cassonetti in vie d’accesso e centro

Continua l’emergenza rifiuti a Foggia: nella notte 60 interventi dei vigili del fuoco, scortati da polizia, carabinieri e vigili urbani per spegnere incendi di cassonetti e di cumuli di rifiuti accatastati per strada da giorni.

A far saltare il servizio raccolta è la vertenza che riguarda 350 ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente che protestano perché, oltre ad essere senza stipendio, temono di perdere il lavoro.

Il 27 dicembre incontro in Regione.

Il sindaco Mongelli: situazione migliorerà dal 26.

da Ansa

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FOGGIA – Rifiuti in strada, Mongelli: “Comprendo l’esasperazione”. Bruciati 82 cassonetti

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Accreditati i fondi per gli stipendi dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente. Il sindaco: “I primi risultati si iniziano a vedere”

via Homs

Per tamponare l’emergenza rifiuti il Comune fa sapere che le ottanta unità lavorative e i 55 mezzi tra compattatori, camion, pale meccaniche e spazzatrici saranno in strada anche a Natale. Ma non è tutto: dal 26 dovrebbe esserci un ulteriore potenziamento della macchina operativa.

A preoccupare Mongelli - che questa volta si affida alla sensibilità dei cittadini chiedendo loro di fare uno sforzo e limitare l’abbandono dei rifiuti ingombranti – è il fenomeno dei continui incendi dei cassonetti di carattere doloso (82 in tutto), che, sempre secondo il sindaco, “potrebbero rispondere ad oscuri interessi”.

Ai roghi di questi giorni vanno aggiunti i tentativi di intimidazione compiuti nei confronti dei lavoratori della Sia di Cerignola.

Sul fronte della vertenza Amica – Daunia Ambiente, gli uffici finanziari del Comune e la tesoreria comunale sono riusciti ad anticipare a questa mattina la disponibilità materiale delle ulteriori somme versate in favore della curatela fallimentare venerdì scorso, pari a circa 1,2 milioni di euro, che portano a 1,7 milioni di euro i fondi utili a disposizione della curatela per il pagamento degli stipendi agli ex lavoratori delle due aziende.

FOGGIA: FOTO RIFIUTI 24 DICEMBRE 2012

via Maria De Prospero Foggia 24 dicembre 2012

Nelle vicinanze dell’ospedale Foggia dicembre 2012

via Baffi Foggia 24 dicembre 2012

“La finalità degli interventi è, innanzitutto, contenere l’emergenza ed i primi risultati si iniziano a vedere – commenta il sindaco Gianni Mongelli – A partire dal 26 il quadro migliorerà in proporzione alla maggiore quantità di uomini e mezzi che potremo utilizzare. Comprendo appieno l’esasperazione dei foggiani, ma posso assicurare che stiamo facendo ogni sforzo possibile per ridurre al minimo gli inevitabili disagi derivanti dalla situazione emergenziale, che al momento può ritenersi scongiurata”.

Intanto nella notte ci sono stati oltre 60 interventi dei Vigili del Fuoco, che hanno dovuto operare scortati da polizia, carabinieri e vigili urbani per spegnere incendi di cassonetti e di cumuli di rifiuti accatastati per strada da diversi giorni. I roghi sono stati appiccati nelle principali vie di accesso alla città (via San Severo, via Lucera, via Bari, via del Mare) ma anche nel centro cittadino e hanno creato non pochi problemi. Per far fronte alle numerose chiamate, sono intervenute anche due squadre di vigili del fuoco di Deliceto e Lucera.

UNA SETTIMANA D’EMERGENZA VENERDI 14.12

I lavoratori Amica dicono no all’Amiu

SABATO 15.12 – Servizio di raccolta sospeso, si va a caccia di soluzioni

SABATO 15.12 – I lavoratori provano a riacciuffare l’accordo

DOMENICA 16.12 – I lavoratori bloccano Corso Garibaldi

DOMENICA 16.12 – I lavoratori bloccano Corso Garibaldi

LUNEDI’ 17.12 – Vertice infuocato in Prefettura

LUNEDI’ 17.12 – Foggia invasa dai rifiuti

MARTEDI’ 18.12 – Arrivano Sia ed Ase per raccogliere i rifiuti

MARTEDI’ 18.12 – Mezzi Sia ed Ase scortati per raccogliere i rifiuti

MERCOLEDI’ 19.12 – Mongelli alla città: “Ridurre il conferimento dei rifiuti”

GIOVEDI’ 20.12 – Foggia sommersa dai rifiuti, esplode la rabbia dei cittadini

VENERDI’ 21.12 – Dodici ex lavoratori Amica denunciano Mongelli e altri 3 |

SABATO 22.12 – Lavoratori Sia intimiditi abbandonano la raccolta |

DOMENICA 23-12 – Cassonetti incendiati

DOMENICA 23 DICEMBRE – WWF: “Una vergogna”

RIFIUTI IN STRADA A FOGGIA 21.12.2012

Giuseppe – Via Suor Celeste Crostarosa 21 dicembre Foggia

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FOGGIA: FOTO RIFIUTI 20 DICEMBRE 2012

Donatello: rifiuti 20 dicembre Foggia

Tiziana: via Gorizia 20 dicembre Foggia

Mario: via Gissi 20 dicembre Foggia

Gianluca: via Marinaccio 20 dicembre Foggia

FOGGIA: FOTO RACCOLTA RIFIUTI 18 DICEMBRE 2012

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da Foggiatoday

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MANFREDONIA – Gospel il giorno di Santo Stefano

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Il concerto è organizzato dal Comune e dall’agenzia Idead.o.c adv.

Si svolgerà mercoledì 26 dicembre, alle ore 21, nella Cattedrale di Manfredonia, la seconda edizione del Manfredonia Gospel, un concerto organizzato dal Comune di Manfredonia, dall’agenzia Idead.o.c adv. e con il patrocinio del consolato generale degli Stati Uniti d’America a Napoli.
“Non potevamo rinunciare a questa seconda edizione che tanti apprezzamenti e elogi ha ricevuto – spiega l’amministratore di Idead.o.c adv., Anna Rita Prencipe – Un modo nuovo per la città di ritrovarsi e riscoprire il piacere degli eventi anche in un luogo non consueto”.
Location d’eccezione appunto la Cattedrale che ospiterà i canti di preghiera afroamericani dello storico gruppo di gospel americano Light of love.
da Daunia News

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CERIGNOLA – il murale Di Vittorio approda alla Regione

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Presentato il progetto per il restauro dell’opera

“Giuseppe Di Vittorio è un patrimonio di tutta la città, che tutti, sottolineo tutti, vogliamo salvaguardare e valorizzare; per quanto mi riguarda, farò tutto il possibile perché non venga perduto niente di ciò che ha fatto e rappresentato il nostro sindacalista”.
Con queste parole il sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, motiva la decisione dell’amministrazione di presentare alla Regione Puglia una domanda di finanziamento per realizzare un progetto denominato “Ieri e oggi: Di Vittorio e i diritti di sempre”.
Il progetto punta a recuperare, restaurare e reinstallare in città il dipinto murale dedicato a Di Vittorio, realizzato nel 1975 da Ettore De Conciliis e Rocco Falciano, due degli artisti del Centro di arte opubblica popolare di Fiano Romano. Il murale venne poi rimosso a metà degli anni ’80 a causa dei lavori di ristrutturazione della piazza in cui era collocata, la vecchia piazza della stazione, e ora è depositato nei magazzini comunali di viale Sant’Antonio.
L’amministrazione intende dunque sfruttare le opportunità offerte dal “Programma Emersione Puglia”, un piano predisposto dall’assessore regionale al welfare, Elena Gentile, e che prevede la realizzazione di interventi di educazione alla legalità nel mondo del lavoro nel territorio pugliese”.

In questo ambito, ha indetto un Avviso pubblico riguardante la presentazione di progetti finalizzati a promuovere azioni di sensibilizzazione delle istituzioni pubbliche; tra queste, la raccolta, il recupero e la messa a disposizione permanente di manufatti artistici, materiale bibliografico, iconografico, audiovisivo, documentale e statistico sulle tematiche del lavoro. L’importo massimo previsto per ogni finanziamento è di 75mila euro.
Partner del Comune è la cooperativa sociale cerignolana AlterEco. Hanno inoltre manifestato la loro adesione ideale all’iniziativa e il loro supporto la Fondazione Di Vittorio, la Cgil (Confederazione provinciale di Foggia), la Pro Loco e Oltrebabele.
da Daunia News

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SAN SEVERO – omicidio in periferia: identificata la vittima

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Si chiamava Amir Ballo, ma non era lui il vero obiettivo: gravemente ferito un suo connazionale

Identificata la vittima dell’agguato di ieri sera in via Carli-angolo via Gentile, alla periferia San Severo, nei pressi del nuovo Comune. Si chiamava Amir Ballo, albanese di 42 anni; gravemente ferito un altro suo connazionale, Orges Fisniku di 31 anni, detto “Oreste”. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori i due stranieri erano a bordo di una Audi A3, quando il mezzo è stato affiancato da un’altra automobile o da una motocicletta. I killer hanno sparato diversi colpi di pistola che hanno raggiunto i due albanesi in più parti del corpo, tra cui anche alla testa.
Finisku è stato trasportato all’ospedale “Masselli Mascia” di San Severo e nel corso della notte trasferito a “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Non è escluso che il vero obiettivo dei killer fosse proprio Fisniku. Continuano le indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia. Un regolamento di conti nel mondo della droga e forse della prostituzione, all’origine dell’agguato.

da Daunia News

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TORREMAGGIORE –Natale di solidarietà per sindaco e assessori

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Hanno indossato grembiuli e cuffie e hanno servito il pranzo a circa 200 persone meno fortunate

Natale di solidarietà per il sindaco Costanzo Di Iorio e gli assessori comunali: hanno indossato grembiuli e cuffie e hanno servito il pranzo a circa 200 persone meno fortunate, che è stato offerto non con il denaro dell’amministrazione comunale, ma con una autotassazione dell’esecutivo di Palazzo di Città in favore di coloro che non possono assicurarsi un pasto caldo neanche nelle festività natalizie. L’iniziativa si è svolta nella palestra della scuola media “Padre Pio”, in collaborazione con tutte le parrocchie cittadine.

Il menù prevedeva i piatti tipici locali come il pancotto, e poi come primo piatto delle lasagne e l’arrosto con patate, mentre ai bambini è stata servita della pastina con i formaggini ed involtini di prosciutto. A fine pasto tutti i commensali hanno brindato con dello  spumante assieme agli amministratori.

da Daunia News

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FOGGIA – Natale tra i rifiuti: città sommersa dall’immondizia

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Per far fronte all’emergenza scende in campo la Protezione civile

Natale tra i rifiuti a Foggia, ormai alle prese con l’emergenza ambientale da alcuni giorni.

Per affrontarla (la città è sommersa dall’immondizia) scartato il ricorso ai mezzi dell’Esercito, è scesa in campo la Protezione civile. E nell’emergenza ambientale, da segnalare diversi cassonetti incendiati, scoppia anche quella occupazionale (350 dipendenti ex Amica e Daunia ambiente senza stipendio) e dell’ordine pubblico.
Nelle ultime ore alcuni operai della Sia di Cerignola hanno finito anzitempo il servizio in “prestito” a Foggia perché intimiditi da ex operai della municipalizzata.

A far saltare il servizio di raccolta è stata la vertenza che riguarda 350 ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente che protestano perché temono di perdere il lavoro.
La protesta sarebbe nata in seguito al mancato pagamento di stipendi e tredicesime. Giovedì 27 dicembre è confermato il vertice alla Regione per chiudere definitivamente l’accordo con Amiu che si è impegnata ad assumere tutti i dipendenti secondo quanto siglato nell’accordo firmato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
da Daunia News

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SAN SEVERO – omicidio in periferia: ancora senza nome la vittima

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

E’ un albanese, ferito in modo grave un suo connazionale

 Ancora senza nome la vittima della sparatoria di ieri sera alla periferia di San Severo, tra via Fortore e via Apricena. E’ un cittadino albanese, freddato in via Carli-angolo via Gentile, mentre era a bordo di un’Audi insieme ad un connazionale, il 30enne Orges Fisniku, detto “Oreste”, rimasto gravemente ferito e ricoverato d’urgenza presso l’ospedale cittadino “Masselli-Mascia”.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che conducono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, polizia e vigili urbani. Alla base dell’agguato c’è un regolamento di conti quasi certamente legato allo spaccio di droga.
La scientifica dei carabinieri, invece, ha rilevato le impronte digitale del morto per verificare se sono già schedate. “Oreste” ha alle spalle una sfilza di arresti e accuse che vanno dalla droga allo sfruttamento della prostituzione tra la Puglia e le Marche. Insieme alla vittima viaggia a bordo di un’Audi e percorrevano via Carli quando sono stati inseguiti e bloccati dai sicari in via Gentile. Hanno abbozzato una fuga a piedi, ma sono stati raggiunti e colpiti con più colpi di pistola.
da Daunia News

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A Foggia Gesù nasce nella masseria

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

È un avvocato con la passione del presepe storico, e per anni le sue ricostruzioni della natività in luoghi storici della città sono state la meta dei foggiani cui Michele Clima apriva la sua casa.
Il presepe 2012 di Clima quest’anno è ambientato nella Masseria Giardino, una delle dimore dell’imperatore Federico II, situata sul tratturo Ordona Lavello.

Di proprietà del Comune di Foggia, Masseria Giardino è inaccessibile e versa in condizioni di degrado.

Ma non è irrecuperabile.

Forse per questo Clima ha deciso di far nascere lì Gesù bambino e il suo messaggio di speranza.

E di poesia «Non lontano dalla città di Foggia – racconta l’avvocato – nell’ansa secca del fiume Cervaro, di lontano, tra la bruma invernale, si scorgono gli svettanti pini secolari dall’alta chioma aerea.
Indicano la presenza di un antico castello chimerico con un grande giardino recintato.

Il castello più non si difende dagli attacchi dei predoni della pianura.

Una delle sue torri ha ceduto al logorio di Crono e all’incuria dei suoi padroni.

Finestre, porte sono ormai ciechi e la luce abbacinante della Daunia più non penetra la fortezza a disegnare le ombre.

Il cippo araldico dalla torre merlata s’adagia fratturato ai piedi del magnifico duplice scalone relitto.
Le lunghe dinoccolate mura tentano di trattenere la ricchezza che fu. Il cancello in ferro battuto fa stanca guardia alla bellezza sfiorita dei luoghi».

In questo presepe, Gesù nasce su un carro, accanto al portale sotto la pergolato dell’uva.

Sotto al carro una piccola bara e nei pressi un gallo che parlano di morte e resurrezione.

C’è anche il serpente, avvolto intorno ad un pino.

Il cancello del giardino – racconta ancora Clima – è chiuso ed interrompe il cammino dei pellegrini di Dio, ma non cela del tutto la sacra famiglia in groppa all’asino in futura fuga per l’Egitto.

Custodisce la ianua vitae Sant’Antonio Abate. Serrerà il cancello con il catenaccio il diciassette gennaio, idealmente chiudendo il periodo del Presepio».

Un riconoscimento per l’avvocato che ha fatto nascere Gesù anche nei siti storici che non esistono più, sapientemente ricostruiti grazie a immagini e antiche stampe, un piccolo riconoscimento per la sua passione presepista lo ha avuto.

Anche quest’anno infatti Michele Clima è presidente della giuria (Edmondo Di Loreto e Francesco Paolo Corvino) che giudicherà i presepi che anche quest’anno partecipano a Natale in Casa Daunia, il concorso organizzato dalla Provincia e che coinvolge i comuni di Accadia, Biccari, Bovino, Casalnuovo, Celle San Vito, Deliceto, Orsara, San Marco La Catola, Sant’Agata e Troia.

Da quest’anno in competizioni ci sono anche i Presepi viventi di Troia (la manifestazione c’è stata ieri), a Biccari (il 26 e il 30 dicembre ed il 2 e 6 gennaio) e a Deliceto, il 26 dicembre e il 6 gennaio.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – lo shopping? – Tra i cumuli di rifiuti

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Sarà un Natale tra i rifiuti.

Ed è una delle fotografie più tristi mai scattate a Foggia.

La città continua ad essere sommersa dal «pattume» anche se ieri, grazie al lavoro realizzato da alcune ditte private, dalla Sia di Cerignola e dall’Ase di Manfredonia oltre che dai volontari della Protezione civile, qualche cassonetto è stato svuotato: dal rione San Lorenzo ad alcune strade del centro il lavoro straordinario si è visto anche se insufficiente perché l’accumulo di rifiuti avvenuto nell’ultima settimana è tale che bisogna mettere in campo squadre in grado di raccogliere molto di più di quanto non facevano Amica e Daunia ambiente con il lavoro ordinario.
L’unità di crisi presso il Comune non conferma ma è probabile che qualche intervento per alcune ore sarà svolto anche domani e il 26, giorno di Santo Stefano.

Tuttavia non basta.

Ecco perché il Wwf chiede al prefetto di Foggia, Luisa Latella, l’utilizzo dell’Esercito. «I rifiuti abbandonati per strada non costituiscono solo una vergogna.
Essi rappresentano un pericolo reale per la dispersione di liquidi maleodoranti, il rischio di incendi con emissione di fumi particolarmente dannosi, la possibilità di diventare focolai di infezione, l’incremento di topi e insetti.

Ma vi è un ulteriore danno che procura questa perenne emergenza rifiuti. Come confermato dall’ultimo posto di Foggia in Puglia per la raccolta differenziata, sta compromettendo tutto quello che faticosamente è stato fatto per abituare i cittadini ad attuare tale raccolta.
Nell’immediato occorre ripulire urgentemente le strade ricorrendo senza incomprensibili esitazioni ai mezzi di rimozione dell’esercito, affidando poi alla Sia e all’Ase il servizio ordinario fino all’avvio dell’accordo con Amiu.

A mali estremi si ricorre, infatti, a rimedi estremi», spiega il presidente Carlo Fierro.

Tutto questo mentre la curatrice fallimentare di Amica e Daunia ambiente, Mirna Rabasco, fornisce una serie di cifre e afferma, in una nota inviata anche alla prefettura, di aver in sostanza ricevuto i 500mila euro con valuta 21 dicembre mentre «si è appreso nel corso delle conversazioni telefoniche, che in data odierna (il riferimento è al 22 dicembre, ndr) sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data valuta 27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme».
Insomma, se non arrivano i fondi non ci sarà alcun pagamento anticipato di stipendi e tredicesime da parte della curatela.

Restano però quei 500 mila euro che potevano essere utilizzati per qualche acconto in favore dei dipendenti licenziati.
Del resto, in questi mesi si è continuamente fatto riferimento alla «condizione» dei lavoratori.
Questa era una buona occasione per confermare questa preoccupazione, anche se la procedura della curatela, sul piano formale, non fa una grinza.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA –Grillo: «Rifiuti? Creano l’emergenza per fare l’inceneritore»

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

“Guardi io ho già fatto la mia parte, mi son preso due sacchetti dell’immondizia e me li porto a casa. I foggiani aspettano qualsiasi cosa possa dare uno scrollone a questa città.
Io non è che abbia dei poteri taumaturgici. Non ho la bacchetta magica e far sparire le cose. Ho preso due sacchetti dell’immondizia che porto su”. Così Beppe Grillo, a Foggia per raccogliere firme a sostegno del Movimento 5 Stelle, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sull’emergenza rifiuti in città.

“Il problema dell’immondizia – ha poi aggiunto durante il suo comizio – nasce non perchè voi fate più immondizia o siete peggiori di altri. Il problema nasce perchè devono creare un’emergenza, perchè vogliono fare l’inceneritore. Io credo che bisogna fare una inversione di rotta immediata: non siamo venuti qui a chiedere voti, forse io e il mio movimento non siamo migliori di altri, non abbiamo soluzioni immediate per i vostri problemi gravissimi, non abbiamo soluzioni per il vostro aeroporto che l’han fatto corto per non disturbare Bari”. “Il problema – ha concluso – è nel Paese, di tutto il Paese. Sono entrato in un mondo incredibile di burocrazia, di dittatura soft”.

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, “uomo straordinario, dice che la politica è l’arte della complessità. E’ esattamente il contrario la politica, ma lui è colto. Questa teoria della complessità serve all’autoreferenzialità della politica, a non farci capire assolutamente niente e quando tu non capisci, sei preda del primo str… che passa”. Così Beppe Grillo da Foggia ha nuovamente criticato il governatore della Puglia.

«Non c’è più il campo, cosa scende. Non ha più niente. Monti non c’è più. Fra tre giorni non sapremo neanche chi è, cosa ha fatto».
Così Beppe Grillo a Foggia a proposito del possibile impegno politico del premier dimissionario Mario Monti.
Monti – ha detto il leder del Movimento 5 Stelle – «si è sfiduciato da solo, non l’ha sfiduciato nessuno. Si è reso conto di questo, è andato a casa sua e ha chiesto: ‘Cosa faccio?’ E lei (ma moglie, ndr) gli ha risposto: ‘Sfiduciatì. E’ andato da Napolitano che ha sciolto le Camere e ora vedremo quello che farà».

«Monti, che è andato via, ci ha lasciato il Patto di Stabilità, dicendo che, qualsiasi governo avrà questo piano economico-finanziario per 25 anni. E allora, che cosa andiamo a votare a fare? Noi abbiamo un programma. Siamo delle persone diverse e non mi va di farmi eleggere e fare quello che hanno detto loro. Ho il diritto, se verrò eletto, di andare lì e attuare il programma per cui mi avete eletto». Così Beppe Grillo a Foggia durante un comizio.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – «Emergenza rifiuti» a Foggia: spazzatura a fuoco nella notte

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Continua l’emergenza rifiuti a Foggia: nella notte ci sono stati oltre 60 interventi dei vigili del fuoco, che hanno dovuto operare scortati da polizia, carabinieri e vigili urbani per spegnere incendi di cassonetti e di cumuli di rifiuti accatastati per strada da diversi giorni.

I roghi sono stati appiccati nelle principali vie di accesso alla città (via San Severo, via Lucera, via Bari, via del Mare) ma anche nel centro cittadino e hanno creato non pochi problemi. Per far fronte alle numerose chiamate, sono intervenute anche due squadre di vigili del fuoco di Deliceto e Lucera. Per domani sono previsti nuovi rinforzi per far fronte ad una situazione che si prospetta sempre più difficile.

A far saltare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è la vertenza che riguarda 350 ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente che protestano perchè, oltre ad essere senza stipendio, temono di perdere il posto di lavoro. Il 27 dicembre è previsto un incontro alla Regione Puglia al quale parteciperanno anche i vertici della azienda barese Amiu che si è impegnata ad assumere tutti i dipendenti delle due società foggiane in liquidazione.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Approvati i progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”: continua la lotta alla tratta

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Lo scorso 30 novembre, la commissione interministeriale per il sostegno alle vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, ha approvato i progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”, presentati dall’ssessorato provinciale alla solidarietà e politiche sociali, in partenariato e con il cofinanziamento della provincia di Avellino.

È per noi motivo di grande soddisfazione – ha detto l’assessore provinciale al ramo, Antonio Montanino – poter continuare le attività di contrasto alla tratta di esseri umani e alla riduzione in schiavitù iniziate, ormai oltre 12 anni fa, con il primo progetto “Roxana” e proseguite negli anni e dal 2006 in sinergia con i progetti “Aquilone”.

Sono tra i progetti più longevi del nostro Ente, a dimostrazione della validità delle azioni messe in campo in questi anni per combattere un fenomeno dilagante e molto complesso. Del resto, i numeri parlano chiaro: sono 231 i beneficiari accolti nei progetti “Roxana” fino a questo momento, 23 solo nell’ultimo anno e 84 le persone ospitate in “Aquilone”, 18 negli ultimi dodici mesi”.

Per il Progetto “Roxana 13”, la commissione interministeriale per il sostegno alle vittime di tratta ha disposto un finanziamento di 48.757,80 euro, pari al 70% dell’importo complessivo di 69.654 euro, cofinanziato con 20.896,2  euro dalle due Province. Per “Aquilone 7” ha, invece, approvato un finanziamento di 63.700,99 euro, corrispondente all’80% dell’importo complessivo di 79.626,24 euro, che sarà cofinanziato dalle due Province con 15.925,25 euro.

Nell’ambito di “Roxana 13” e “Aquilone 7”, con inizio ieri 22 dicembre, in continuità con i progetti precedenti, saranno realizzati percorsi individualizzati di assistenza, attraverso l’accoglienza in strutture mirate e gestite da operatori qualificati e saranno garantiti assistenza e sostegno psico-socio-sanitario e un percorso di integrazione sociale.

Fondamentale, come ogni anno, sarà il lavoro di prevenzione e riduzione del danno, realizzato dagli operatori dell’unità mobile mentre sono già partiti gli incontri di sensibilizzazione ed informazione sul tema della tratta rivolti agli studenti delle quinte classi delle scuole secondarie superiori.

Al momento, hanno già aderito i seguenti Istituti di Capitanata: “Einaudi” di Torre di Lama; “Olivetti” di Deliceto; “Rosmini” di Lucera; “Pavoncelli” di Cerignola; “Einaudi” di Foggia; “Vittorio Emanuele III” di Lucera e “Pacinotti – Frassati” di Sant’Agata di Puglia.

Sono partner dei nuovi progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”, in Capitanata: gli Ambiti Territoriali di Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola, Vico del Gargano, Troia, San Marco in Lamis; Prefettura di Foggia; Questura di Foggia; comando provinciale dei carabinieri di Foggia; Asl Foggia; Dipartimento dipendenze patologiche di San Severo; Ospedali Riuniti di Foggia; C.C.I.A.A. di Foggia; Confindustria di Foggia; Università di Foggia – cattedra di antropologia culturale; Caritas diocesana di Foggia; Fondazione Fasano-Potenza – Foggia; ass. Progetto Futuro Uno – Foggia/San Giovanni Rotondo; coop. sociale Iris di Manfredonia; coop. sociale Il Filo di Arianna – San Severo; Ce.Se.Vo.Ca. – Foggia.

da manfredonia24.net

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AAA…cercasi palla disperatamente…

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Una fioriera d’arredo urbano, monca di una palla, fa sfoggio di sè davanti alla chiesa del Carmine, sul centralissimo corso Manfredi.

Al posto della sfera, è stato posizionato un mattoncino che rende l’equilibrio della struttura in ghisa molto precario.

I commercianti della zona dicono che la pianta è in quelle condizioni da un anno e mezzo.

E’ vero che siamo in tempi di crisi ma, tra gli addobbi natalizi, una palla in più poteva uscire per “sistemare” la faccenda.

Che ne dite???!!!

Fioriera del Carmine

da manfredonia24.net

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Cerignola, macellazione clandestina bestiame, maltrattamento, denunciato

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

A cura del personale del Commissariato di Cerignola una persona è stata denunciata per macellazione clandestina di capi di bestiame e maltrattamento di animali; una per ricettazione di capi di bestiame.

Macellazione clandestina

da Stato Quotidiano

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La lista regalo? Anche in Puglia è online «Così rilanciamo l’artigianato locale»

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

In fase di startup due progetti tra Foggia e Bari
Il festeggiato indica sul web cosa gli piacerebbe ricevere

Lo stand di Happy Gift al «Bollenti spiriti camp»

Lo stand di Happy Gift al «Bollenti spiriti camp»

Poco poetica ma sicuramente pratica, la soluzione per farsi dare il regalo di Natale ideale è quella di indicare una lista di regali ad amici, amori o parenti. Meglio se su internet, con pagamenti effettuati on-line.

Sono diversi infatti i siti specializzati nelle liste regalo: utili naturalmente non solo per Natale, ma soprattutto per i compleanni, le nozze e tutte le ricorrenze. Due sono nati in Puglia.

Liste di nozze e regali online di Maria Natale

 

Happy Gift, è stato creato da un gruppo con base a Foggia e di recente ha vinto il Premio Gaetano Marzotto per l’imprenditoria innovativa nella sezione «Dall’idea all’impresa» ,che permetterà ai creatori del progetto un periodo di residenza e di formazione all’interno dell’incubatore H-Farm (che ha sede a Roncade, in provincia di Treviso): una formazione che è stata quantificata dal premio in 100 mila euro e durerà tre mesi.

La versione definitiva di Happy Gift sarà quindi pronta tra alcuni mesi.

IMPULSO ALL’ARTIGIANATO

«Il nostro obiettivo — spiega Werther Di Gianni, uno dei quattro creatori — è di agevolare la scelta di un regalo che non deluda chi lo riceve e, nel caso di regali di gruppo, per facilitare operazioni che spesso risultano complicate e noiose, come la raccolta delle adesioni e delle quote, il confronto tra i partecipanti, il tempo da dedicare alla scelta del regalo e all’acquisto».

Gli altri tre componenti del gruppo sono Marco Cinquepalmi, Mario Zagaria e Micaela Cassisa. «Il progetto – spiegano – intende dare spazio a oggetti ricercati e fatti a mano, per riscoprire e rilanciare l’arte manifatturiera con la creazione di una vetrina per le attività artigiane e con uno spazio in cui poter mostrare e vendere i propri prodotti».

REGALI SPECIALI

Un altro progetto nato in Puglia, e anch’esso in fase di start-up, si chiama My Special Gifts ed è stato realizzato dal barese Cosimo Nicolazzo.

Con il sito sarà creata un’app per smartphone che permetterà di indicare il regalo fotografandolo direttamente dalla vetrina del negozio (l’app permetterà infatti di geolocalizzare il negozio).

Le liste regalo online esistono da alcuni anni e sono diffuse anche nel sociale. Per esempio la onlus Medici senza frontiere ha attivato «Una festa senza frontiere» (www.festasenzafrontiere.it), sito che permette di creare una lista regali «umanitaria»: si può scegliere tra 40 dosi di vaccino contro il morbillo (costano 10,50 euro) a un test malaria per 665 persone (320 euro).

Ludovico Fontana da Corriere Mezzogiorno

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SUL WEB Gli enti pugliesi su Twitter. Bene la Regione e Manfredonia

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

I risultati della ricerca del Politecnico di Torino
Dietro di loro ci sono soltanto Otranto e Ceglie

La pagina Twitter del Comune di Manfredonia

La pagina Twitter del Comune di Manfredonia

La Regione Puglia è l’ottavo profilo istituzionale sul’ottavo profilo istituzionale su Twitter più seguito in Italia, Bari è un «distretto cinguettante», ma la Puglia in generale «sembra aver perso parte della sua spinta innovativa» per quanto riguarda l’uso di Twitter nelle istituzioni.

Sono i risultati principali che riguardano la Puglia del rapporto #TwitterPA 2012 – Quante e cosa fanno le Pubbliche amministrazioni su Twitter, realizzato da Giovanni Arafa per il Nexa Center for Internet & Society del Politecnico di Torino, e giunto alla quarta edizione.

L’ANALISI

Lo studio ha analizzato i profili di enti locali (Comuni, Province e Regioni) e di ministeri o agenzie ministeriali, escludendo quindi assessorati, agenzie comunali o altri enti pubblici (come le Università).

Le percentuali di utilizzo in tutto il Paese sono bassisime: solo lo 0,01 % ha un profilo su Twitter.

In Puglia ne sono stati registrati 15, ma la maggior parte sono classificati come «dormienti», cioè non sono aggiornati da tempo.

IN PUGLIA

Il profilo più attivo è quello della Regione Puglia, ottavo in Italia per numero di follower, cioè di iscritti che ne seguono gli aggiornamenti (ne ha 6386): al primo posto c’è il Comune di Torino (53.953 follower).

Ma come usano Twitter le istituzioni? per segnalare eventi, bandi, informazioni di pubblica utilità, diffondere immagini, e in alcuni casi anche aggiornare in diretta incontri o assemblee.

Tra gli enti pugliesi sono attivi i Comuni di Manfredonia (695 follower), Otranto (459) e Ceglie Messapica (298), mentre sono classificati come «dormienti» i profili di Conversano, Gallipoli, Lesina, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Neviano, Parabita, Torremaggiore, Triggiano e della Provincia di Lecce.

Nonostante non ci siano profili istituzionali ufficiali al momento della conclusione della ricerca (ma nei giorni scorsi è stato attivato il profilo ufficiale del Comune di Bari), il territorio di Bari è invece classificato come «distretto cinguettante», cioè «entità territoriale caratterizzata da forte addensamento di aree Twitter dentro un’area circoscritta», insomma dove Twitter risulta molto usato.

Anche se la Puglia, come l’Emilia-Romagna, dopo essere stata pioniera del mezzo, si legge nel rapporto, «sembra aver gradualmente smarrito parte della sua spinta innovativa».

Ludovico Fontana da Corriere Mezzogiorno

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Nel favoloso mondo di Samele tra sciabola, bronzo e pianoforte

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

L’incontro con lo schermidore foggiano olimpionico
«Dopo Londra vengo trattato come un’autorità»

Luigi Samele

Luigi Samele

Nell’anno nero del calcio foggiano e della scomparsa dell’U.S Foggia dai professionisti, l’onore della Capitanata è stato portato in alto dalla scherma.

La scorsa estate, mentre i rossoneri venivano depennati dall’elenco delle compagini di Lega Pro, sulla pedana olimpica di Londra, Luigi Samele portava a casa un importante bronzo nella finalina di sciabola uomini a squadre.

Il 45-40 rifilato ai bielorussi ha dato lustro a uno degli sport nazionali più decorati e fama ai suoi interpreti: Montano, Occhiuzzi, Tarantino e Samele.

Luigi Samele, il campione di Foggia

«Le Olimpiadi costituiscono il punto di arrivo di ogni atleta», spiega il venticinquenne sciabolatore foggiano. «È la gara più importante e desiderata. Per quanto mi riguarda, anche inattesa. Non speravo quasi più in una convocazione, giunta solo nelle ultimissime gare».

Un percorso di crescita che ha portato ad un risultato importantissimo.

«Non speravo di partecipare, figuriamoci di mettere al collo una medaglia. Per me era già tanto essere lì a Londra».

Di quel pomeriggio, nella testa di Luigi ronzano ancora le parole del maestro: «Un’ora prima dell’inizio della finale mi ha guardato e mi ha detto: ora entri tu! Non ha aggiunto altro, forse era più teso di me.

Di getto risposi: come, entro io? In che senso?

Credevo di aver capito male.

Si spiegò meglio, mi disse che avrei sostituito Tarantino.

Nell’ordine degli assalti mi designò come penultimo. Un segno di grande fiducia nei miei riguardi.

Ha avuto coraggio, ha scommesso su di me i suoi quattro anni di duro lavoro. Ho capito che avevo avuto un’occasione da non perdere.

Ho avuto i brividi quando sono uscito dal tunnel degli spogliatoi e sono sbucato davanti al palazzetto colmo di gente.

C’erano almeno 15.000 persone. In quel momento ho capito come si sente un calciatore».

Una tensione nervosa positiva che ha portato ad uno straordinario risultato. Samele subentra e recupera per ben due volte una situazione critica, per poi dare il via alla vittoria azzurra.

Ma che risvolti ha avuto nella vita la medaglia di bronzo? «Io non sono cambiato», sospira Luigi, «magari è diverso il mondo in cui gli altri si approcciano a me. Improvvisamente non sono più un semplice bravo ragazzo che sa tirare di scherma, ma un vero e proprio professionista.

Certe volte mi trattano quasi come un’autorità».

Oggi Samele vive a Roma, dove si allena per preparare i prossimi impegni. Ogni tanto torna a Foggia per salutare i parenti ma ormai la capitale è il suo habitat naturale.

La vita scivola rapida come la lama della sua sciabola che fende l’aria, dividendosi tra casa, amici e palestra.

«Gli allenamenti mi portano via tanto tempo e le gare ancor di più. Di tempo libero ne ho ben poco, però, quando posso, mi piace suonare il pianoforte».

Una passione che trasforma la sua mano “cattiva” di schermidore, in piuma sulla tastiera. «Tutto è cominciato a scuola, quando il professore di musica ci chiese di comprare una piccola pianola. Sia chiaro, non sono bravo, non ho mai preso una sola lezione di pianoforte, ma a casa mia a Roma ho acquistato una pianola elettrica e ogni tanto la uso».

Gennaio è alle porte e con lui anche i primi impegni difficili della nuova stagione. «Da poco ho ripreso a gareggiare. Sono arrivato secondo nelle qualificazioni dei campionati italiani.

Avrei potuto vincerli, ma sono comunque soddisfatto. In fondo ho ripreso ad allenarmi più tardi rispetto agli altri per via delle Olimpiadi. A gennaio arriveranno le gare di Coppa del Mondo.

Otto prove, di cui l’ultima si disputerà a giugno. Sempre a giugno ci sarà il campionato europeo a Zagabria.

Ad agosto, invece, il mondiale a Budapest». Tante nuove sfide per lo sciabolatore foggiano, con in testa i giochi di Rio de Janeiro 2016. «Il Brasile è lontanissimo.


Quattro anni sono tantissimi nella vita di un atleta. È presto per capire se ci sarò o meno. Può succedere di tutto. Io, comunque, lavorerò sodo per farmi trovare pronto».

Luigi Samele

Domenico Carella da Corriere Mezzogiorno

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I lavori infiniti . Teatro Giordano, spuntano altri problemi . Bloccata l’installazione della cabina Enel

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Non può essere sistemata nella stradina alle spalle
E il pavimento della sala Fedora non risulta ignifugo

 

Colpito da una «maledizione», il teatro Giordano al centro di un nuovo problema tecnico.

La Sovrintendenza ha bloccato l’installazione della cabina di trasformazione dell’Enel nella stradina alle spalle del Comunale.

Era l’ultimo passo indispensabile per la riapertura.

 

Ora si sta cercando un luogo a pochi passi dal teatro, dove sistemarla, ma non sarà semplice.

Nel frattempo dal Comune è filtrata la notizia che il parquet con il quale è stato coperto il bellissimo pavimento di marmo di Apricena nella sala Fedora, non sarebbe ignifugo.

Se la notizia fosse confermata il problema del parquet potrebbe determinare l’inutilizzo della sala restaurata.

da Corriere Mezzogiorno

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Foggia, premio di produzione per i dirigenti: 926mila euro

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Lo dispone una determina ma è polemica in Comune
L’amministrazione ha chiesto l’accesso al «Salva Città»

Palazzo di città

Palazzo di città

Per i Dirigenti del Comune di Foggia è pronto il tesoretto.

Ovvero quel fondo «previsto per legge» e passato anche per la contrattazione sindacale locale, il 27 novembre scorso, con il quale sarà liquidato ai 13 capi dei settori qualcosa come 929mila 486,35 euro.

Il fondo sarà così ripartito: 706 mila 409,63 euro per le retribuzione di posizione, ovvero la parte legata alle responsabilità dell’incarico; e 223 mila 076,72 euro quale retribuzione di risultato per gli obiettivi raggiunti nel corso dell’anno.

Risultati che, almeno stando alle dichiarazioni fatte nel corso di tutto il 2012, neppure il sindaco Gianni Mongelli ha rilevato: «Penso che negli uffici ci siamo dirigenti che non remano nella stessa direzione dell’amministrazione».

Il fondo, che non è stato ancora liquidato ma la cui determina dirigenziale è stata già pubblicata, ha sollevato non poche polemiche visto il momento difficile che attraversa l’ente che proprio ieri ha chiesto di essere ammesso al decreto «Salva Città» per i Comuni in disequilibrio finanziario strutturale.

Chi ha valutato i risultati raggiunti e i criteri, le modalità di assegnazione in quale provvedimento sono stati definiti? Se lo chiedevano ieri in Comune.

A quanto sembra questi stessi rilievi li aveva mossi una decina di giorni fa il neo direttore generale, Mario Pazzaglia, che ha presentato alla giunta i correttivi da applicare all’organizzazione dell’ente.

Pazzaglia avebbe annunciato l’intenzione di fissare un tetto per i compensi ai dirigenti, e la modifica del regolamento sui compensi all’avvocatura.

Ma i dirigenti lo hanno bruciato sul tempo.

Antonella Caruso da Corriere Mezzogiorno

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Weekend di Natale Dal gospel al rock All’Oda torna «La leggenda di Peter Pan»

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Management del dolore post-operatorio a Manfredonia
Dagli Usa arrivano le sorelle Holmes con i Light of Love

Tanto Teatro ma anche concerti Gospel , appuntamenti per ragazzi e il concerto della sorprendente band Management del dolore post-operatorio.

È il programma del lungo weekend di Natale in provincia di Foggia, che comincia sabato 22 e proseguirà fino a mercoledì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano.

TEATRO

1 – La storia si basa sugli incontri di dieci personaggi di diversa estrazione sociale, dalla prostituta al soldato al conte al poeta. In dieci quadri i personaggi dialogano due alla volta, per poi concludere il loro discorso in un atto sessuale, che però non viene mai consumato in scena.

È la trama di «Girotondo», testo teatrale di Arthur Schnitlzer, completato nel 1900 e rappresentato per la prima volta nel 1920, che viene portato in scena dal 21 al 30 dicembre a Foggia (con pausa il 24 e 25) dalla compagnia Teatro dei Limoni nel loro teatro, con inizio sempre alle 21.

La regia è di Guglielmo Ferraiola.

Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 14 anni. «Girotondo – si spiega in una nota – è un’amara critica all’impossibilità umana di amare, o meglio alle difficoltà che un amore puro implica nel realizzarsi» @ Foggia, Teatro dei Limoni, 347.341.45.61

TEATRO

2 – «È un affare, a volte.

Anzi, togliete la parola “affare” e metteteci “incontro”. Poi cancellate “a volte” e sostituite con “sempre”».

Va in scena sabato e domenica al Piccolo teatro impertinente di Foggia «Love affair», spettacolo teatrale realizzato dalla Piccola compagnia impertinente con l’Accademia teatrale di Roma, per la regia di Pierluigi Bevilacqua e i costumi di Monica Raponi.

Sul palco recitano dieci attori, che guideranno lo spettatore alla scoperta delle radici del sentimento amoroso @ Foggia, Piccolo teatro impertinente, 0881.196.11.58

GOSPEL

Weekend di Natale Dal gospel al rockAll'Oda torna «La leggenda di Peter Pan»

Il Moody jazz café di Foggia festeggia il Natale con il concerto dei Light of Love, formazione gospel americana di dieci elementi, che si esibirà martedì 25 dicembre dalle 22.

Il gruppo è guidato dalle quattro voci delle sorelle Holmes, provenienti da una famiglia di cantanti, musicisti e predicatori.

Il repertorio spazia dal gospel tradizionale al contemporaneo, ma comprende anche elementi di jazz, rythm &b blues, hip hop e funky @ Foggia, Moody jazz café, 0881.71.14.32 www.moodyjazzcafe.it

BAMBINI

La leggenda di Peter Pan

La leggenda di Peter Pan

È consigliato a un pubblico dai 5 anni in su «La leggenda di Peter Pan», lo spettacolo che la compagnia Cerchio di gesso ripropone mercoledì 26 e e giovedì 27 dicembre all’Oda teatro di Foggia (inizio sempre alle 21).

La regia è di Simona Gonella, sul palco recitano gli attori Giancarlo Attolico, Mariantonietta Mennuni e Ruggiero Valentini, che come gli antichi cantastorie viaggiano con il loro vecchio «carretto» (una Apecar di lontana memoria) e si portano appresso tutto il necessario per costruire i diversi ambienti della storia e si trasformano in Wendy, Uncino e Spugna e, naturalmente, Peter Pan @ Foggia, Oda teatro, 0881.66.31.47

L’Escargot
TRADIZIONI POPOLARI

L'Escargot

L’Escargot

Il Quartetto L’Escargot di Bari nasce da una ricerca sulla musica tradizionale fatta di «poesia, sogno, magia, gioco, malinconia, gioia, lentezza».

La formazione, composta da polistrumentisti attivi con Radiodervish, Musica Officinalis e Radicanto, suonerà il 26 dicembre al convento Sant’Antonio di Biccari per un concerto organizzato dall’associazione Agorart (dalle 21.30).

Il gruppo, che nel 2012 ha pubblicato il secondo cd «Viva li lupo!», è composto da Alessandro Pipino (Radiodervish, agli organetti diatonici, fisarmonica, concertina, chimalong e sega musicale), Stefania Ladisa (violino, viola), Adolfo La Volpe (chitarra classica e acustica, banjo) e Gianni Gelao (mandolino, chitarra acustica, armonica, Uilleann pipe, flauti, glockenspiel) @ Biccari, Convento Sant’Antonio, 389.472.37.81

ROCK

Dopo un brutto incidente d’auto, da cui escono «fracassati», quattro ragazzi abruzzesi decidono di dare vita a una band chiamata Management del dolore post-operatorio.

Il gruppo si è velocemente imposto sulla scena underground italiana grazie all’ironia verbale, alla loro rabbia, all’esuberanza sul palco e alla loro musica. Jovanotti li ha lodati su Twitter, e da due anni vincono premi su premi. Dopo l’esibizione all’ultimo Medimex di Bari, i MaDeDoPo tornano in Puglia: saranno il 26 dicembre all’ExOpera di Cerignola e il 29 al Villanova di Pulsano, in provincia di Taranto @ Cerignola, Laboratorio urbano ExOpera, www.exopera.it

da Corriere Mezzogiorno

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Nonostante tutto sara’ ancora Natale

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Non bisogna essere degli acuti osservatori per rendersi conto che il Natale 2012 è uno dei più critici ed amari che la città di Foggia ha vissuto negli ultimi decenni. L’impietoso spettacolo che la città offre di se stessa – i rifiuti che traboccano dai cassonetti e ormai invadono i marciapiedi, la scarse luminarie, la profluvie di critiche, le male parole e le imprecazioni dei cittadini che inondano il social network – dà la misura di una situazione che neppure i più pessimisti potevano immaginare.

Ragionare sul perché si sia scesi così in basso sarebbe un esercizio di puro autolesionismo, perché le colpe, le responsabilità, stanno dappertutto e sono di tutti: della classe dirigente, che non si è accorta della crisi che incombeva sulla città, e che ha sempre pensato di poter rinviare la soluzione dei problemi, ma anche dei cittadini, dello scarso senso civico,  basti pensare agli episodi di vandalismo che da eccezione sono ormai diventati pratica quotidiana.

Se i cassonetti strapieni e l’immondizia delle strade chiamano in causa l’inadeguatezza della politica, i muri imbrattati, le panchine divelte dei parchi, l’arredo urbano fatto a pezzi denunciano le responsabilità di quanti neanche meritano il nome di cittadini perché come ricorda l’etimologia della parola, gli abitanti della civis dovrebbero sentire la città come cosa loro, e non contribuire ad abbruttirla.

Però, nonostante tutto è Natale.

E il bello del Natale è che Cristo nasce ancora.

Come  ogni anno, come ogni giorno, Dio si fa uomo e scende sulla terra per pagare le colpe di noi tutti, immolandosi sulla Croce.

Nonostante tutto, sarà ancora Natale

Nessun Natale è un Natale qualsiasi e nessun Natale è un Natale senza speranza, quando c’è la Luce ad illuminarlo.

Sarebbe il caso, proprio in questo Natale così oscuro, di fermarsi a riflettere di più sul mistero più grande del Cristianesimo, di questo Padre che nella sua onnipotenza sceglie di sacrificare il Figlio per espiare le colpe dell’umanità.

Per sconfiggere il male.
Negli struggenti misteri della Grotta di Betlemme, della Passione e della Pasqua della Resurrezione c’è un messaggio profondo che illumina anche le tenebre più fitte: il male esiste, ed è così grande e così diffuso da far morire Gesù sulla croce. Ma il male può essere sconfitto, attraverso l’amore di un Dio che si fa uomo, muore, e risorge.

È solo un discorso da teologi e da preti, o lo splendore della Natività non reca un messaggio attualissimo ancora oggi, non ci dice qualcosa ancora oggi, qui e adesso, a Foggia, ai foggiani, tra l’immondizia che ci sommerge, le bombe che sventrano i negozi e i vandali che imperversano?

da Il Quotidiano di Foggia

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In Puglia riparte il Foggia Film Festival. Online bando e modulo d’iscrizione 2013. Rubini presidente di giuria.

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Pubblicato il bando di concorso per partecipare alla terza edizione del Foggia Film Festival, selezione nazionale aperta a lungometraggi, documentari e cortometraggi, che si svolgerà a Foggia dal 13 al 20 aprile 2013.

La giuria presieduta dall’attore e regista Sergio Rubini assegnerà i riconoscimenti alle migliori opere e riconoscimenti speciali ad opere girate in Puglia o realizzata da autori pugliesi; prevista anche la giuria composta da studenti appassionati di cinema in rappresentanza delle scuole della provincia di Foggia.

“Il Festival – si legge in una nota – promuove il linguaggio audiovisivo del cinema italiano, favorisce la conoscenza di nuovi autori, la circolazione del documentario italiano, sostiene la visibilità delle opere sperimentali che non trovano adeguata distribuzione, con particolare attenzione alle cinematografie e tendenze artistiche emergenti”.

La scheda d’iscrizione ed il regolamento sono disponibili sul sito www.foggiafilmfestival.it.

La manifestazione è promossa da Associazione “La Bottega dell’Attore – Teatro Studio Dauno”, Centro Sperimentale per la ricerca teatrale & la cinematografia.

In concomitanza si terrà la IX edizione di “Lezioni di Cinema”, rassegna e laboratorio d’arte cinematografica, che vedrà la partecipazione di attori registi e sceneggiatori, impegnati in dibattiti, incontri, seminari e workshops.

da RB Casting

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«Botti di fine anno» Linea dura in Puglia con Bari apripista

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Anche quest’anno parte in anticipo a Bari ed altri Comuni della Puglia, tra cui Brindisi, la “crociata” contro i botti e i petardi che possono mettere a rischio l’incolumità delle persone o provocare danni al patrimonio pubblico e privato.

Inoltre le conseguenze negative sono il deturpamento del decoro urbano ed i danni agli animali ai quali le esplosioni provocano spavento. Quest’ultima motivazione negli ultimi due anni ha iniziato a diffondersi nelle motivazioni delle ordinanze.

Apripista è stato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha disposto con largo anticipo, già dall’Immacolata e fino a tutto il 1° gennaio 2013, sia il divieto di vendita, in forma ambulante e non, di ogni tipo di fuochi d’artificio (anche quelli di libera vendita) sia l’utilizzo e l’accensione di ogni tipo di fuoco d’artificio a chiunque.

Le sanzioni vanno da 25 a 500 euro. Il provvedimento è motivato da Emiliano anche con la sostanziale inosservanza delle minime regole per cui “a nulla sono valse finora le innumerevoli campagne mediatiche e gli appelli per disciplinare un uso responsabile di ordigni e prodotti pirotecnici”.

Invece è per un tempo ridotto, anche se si tratta del “clou” di fine anno, l’ordinanza del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, che ha emesso un’ordinanza con cui si vieta “ogni tipo di sparo in luogo pubblico di qualunque tipo di fuoco” nei giorni del 31 dicembre e dell’1 gennaio.

Altri Comuni stanno seguendo a ruota. Come avvenuto a Bari, anche ad Altamura il sindaco Mario Stacca ha ordinato il divieto di accendere fuochi d’artificio, petardi e mortaretti per tutto il periodo delle feste mentre ad Andria apposito provvedimento per tale scopo è stato richiesto dall’organizzazione animalista Oipa che ha proposto al sindaco Nicola Giorgino di ordinare il divieto di accensione di fuochi per non provocare spavento e disorientamento agli animali, domestici e non.

Puglia, 7 giorni alle Primarie l’unico «neo» è il caso Brindisi

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

Via alla campagna elettorale.

Da oggi i candidati alle Primarie del Partito democratico, col via libera definitivo dei direttivi provinciali, sono ufficialmente «abili e arruolati».

Pochi giorni per fare proselitismo.

Si vota in un’unica data, domenica prossima 30 dicembre.

Alle spalle di questa settimana prenatalizia restano le tossine dei veleni, che hanno accompagnato la raccolta delle firme.

Non si è risolto il caso Brindisi.

La commissione nazionale ha chiuso i propri lavori concedendo deroghe a molti, ma escludendo dalla contesa il territorio brindisino.

Una delle teste saltate è quella di Fabiano Amati, assessore ai lavori pubblici della giunta regionale pugliese guidata da Nichi Vendola, fasanese.

A nulla è valso l’appello dei consiglieri e del segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, per recuperare all’agone delle Primarie almeno Pino Roman o, ultima speranza in casa brindisina. Venerdì Amati ha annunciato una conferenza stampa per dire la sua verità.

Si vedrà.

Rientrato invece, a Bari, quello che sarebbe diventato il caso Antonio Decaro.

Il capogruppo del partito alla Regione è stato oggetto, ancora ieri mattina, di pressioni perché rinunciasse alla candidatura. «24 ore, diciamo così, “intense” ». le definisce l’interessa – to nel suo stato su Facebook, postato al termine della direzione provinciale barese di ieri pomeriggio a Bari.

E aggiunge: «Adesso non vedo l’ora di tornare a casa dalla mia famiglia ».

Rinunciare al progetto di entrare in Parlamento per correre per la poltrona di primo cittadino della città di Bari, questo il senso delle pressioni sul capogruppo Pd.

L’impressione però è che Decaro avesse già da qualche tempo intuito di non occupare più il posto di prima scelta nello scacchiere del centrosinistra per il quale invece, si andrebbe delineando un tandem con Emiliano (Pd) candidato presidente alla Regione e un esponente di Sel (Nicola Laforgia?) per la poltrona di primo cittadino del capoluogo di Regione con la benedizione di Nichi Vendola.

Di qui la decisione di spostare l’o biettivo sul Parlamento.

Quella di Decaro viene considerata una candidatura scomoda perché, da capogruppo regionale, raccoglie voti non solo a Bari, ma in tutta la provincia, togliendoli ad altri, anche tra i cosiddetti «colonnelli» del partito.

Il tentativo di disarcionarlo è probabilmente tramontato ancor prima di nascere perché i «presunti congiurati» sono stati bruciati sul tempo dalla stessa «vittima» dell’ipotetico complotto, il quale ne ha denunciato il rischio mobilitando i suoi, che ieri si sono assiepati all’esterno dei locali dove si sarebbe tenuta la direzione provinciale.

In un solo intervento, durante i lavori, la questione è stata appena sfiorata quando si è detto che la lista venuta fuori con la raccolta di firme non aveva senso perché «Baricentrica», non rappresentativa, dunque, dei diversi territori della provincia.

Ma il passo successivo, quello di chiedere che almeno «un barese» si facesse da parte, non è stato fatto. È toccato al già assessore della prima giunta Vendola,

Mario Loizzo, chiudere la questione, gettando acqua su un fuoco in realtà rimasto a livello di scintilla. La cronaca di questi ultimi giorni frenetici parla dunque di una lotta spasmodica per guadagnare un posto al sole.

E mentre i candidati (via libera a tutte le liste dai direttivi provinciali, ma a Lecce gli ultimi tre nomi saranno resi solo oggi) affilano le armi contro i compagni di partito, c’è chi invece gode della condizione di chi può starsene tranquillamente alla finestra.

Tra i nomi che restano fuori dalla contesa delle Primarie (ma non dalla corsa al Parlamento perché candidati al ripescaggio nel listino bloccato che sta nella disponibilità diretta del segretario Pier Luigi Bersani) spiccano i nomi del vicepresidente dei senatori, Nicola Latorre, l’ex magistrato, Alberto Maritati, il magistrato e scrittore, Gianrico Carofiglio, Alberto Losacco.

Al momento sembrerebbe fuori dai giochi Maria Paola Concia.

Ma non è detto che anche per lei non sia alle viste il ripescaggio in un collegio, però, diverso dalla Puglia.
GIUSEPPE ARMENISE da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Buon Natale!

Pubblicato : lunedì, 24 dicembre 2012

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