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Notizie del 26 dicembre 2012

Manfredonia – Primarie parlamentarie Sel. La Torre: sosteniamo Sannicandro

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Il coordinatore di Sel Manfredonia Michele La Torre con il presidente nazionale di Sel Nichi Vendola

PRIMARIE parlamentarie di Sel: “Manfredonia a sostegno dell’avvocato Arcangelo Sannicandro“.

Lo dice il coordinatore del circolo cittadino Michele La Torre, parlando delle primarie in programma il 29 e/o 30 dicembre probabilmente nel Chiostro del Comune, come per le primarie del Pd, con possibile disgiunzione tra i seggi dei diversi partiti, o in alternativa nel circolo cittadino con sede in Corso Manfredi.

“Il candidato di Sel per la Provincia di Foggia – dice Michele La Torre a Stato – è l’avvocato Arcangelo Sannicadro, attuale consigliere regionale pugliese, l’unico che può consentire alla Capitanata di avere un rappresentante in parlamento di Sel per le elezioni del febbraio 2013.

In caso contrario, Sel rischia di non avere rappresentanti della Provincia a Roma”.“

Arcangelo Sannicandro rappresenta da oltre 40 anni lo storico giuslavorista, avvocato della Cgil, noto per le battaglie a tutela dei diritti dei lavoratori”.

da Stato Quotidiano

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Foggia – “Intossicazione alimentare dopo cena Natale”. Smentita Riuniti Foggia

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia

“INTOSSICAZIONE alimentare a Foggia con coinvolgimento di un importante numero di persone”.

Così da una segnalazione, in base alle quali una partita di pesce avrebbe rappresentato un elemento in comune tra i pazienti sottoposti ai controllo.

Smentita da Riuniti di Foggia: diverse le persone controllate ieri in Pronto Soccorso ma senza l’emersione di un’emergenza di sanità pubblica con richiesta d’intervento dunque del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl FG.

da Stato Quotidiano

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Manfredonia –‘Pannelli Volta’: “Perchè il Comune non ha negato l’autorizzazione?”

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

IMPIANTO per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (fotovoltaico) su pensiline ombreggianti da ubicarsi sulle vie Generale Azzarone e Monsignor A.Cesarano )

IMPIANTO per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (fotovoltaico) su pensiline ombreggianti da ubicarsi sulle vie Generale Azzarone e Monsignor A.Cesarano: dopo la delibera n.130/2012 con presa d’atto della Giunta comunale, dopo le note dei lettori e le proteste di un Comitato di quartiere, nuove riflessioni di un lettore.

Fotovoltaico zona Eurospin, comitato: via quegli orrori” e quello pubblicato su Manfredonia24 e sul periodico cartaceo (Manfredonianews) nonché i commenti pubblicati anche su altre testate on-line, sorgono spontanee alcune considerazioni/riflessioni e interrogativi, che – nè gli articoli né i commenti – hanno messo in evidenza .

Mettendo da parte le fonti più o meno attendibili o abbastanza informate, come è a tutti noto una corretta informazione, è basata su atti e notizie certi di cui occorre disporre , altrimenti l’informazione può apparire faziosa e di parte, occorre reperire i dati e gli atti.

Perché ognuno possa rendersi conto ,senza pregiudizio alcuno, dell’operato di tutti gli attori della vicenda e pervenire a proprie valutazioni e conclusioni, di seguito si riportano alcuni interrogativi, che occorre approfondire ,anche per far sì che qualcuno rispetti i cittadini di questa Manfredonia e non abbia la presunzione di considerarli tutti (…). (Presidente Monti nella conferenza stampa di fine mandato in risposta alle affermazioni di un noto personaggio politico) .

Fuor di dubbio che la produzione di energia elettrica con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici consente una riduzione di ammissione nell’atmosfera di CO2; ma a quale prezzo ?

Come mai le leggi vigenti danno indicazioni e prescrizioni su dove si possono installare tali impianti e dove ne è vietata la installazione ?

Se così non fosse , per recuperare qualche manciata di euro , per far cassa , si potrebbero installare gli impianti, e perché no, anche nella villa comunale , davanti al castello, così si potrebbe dare un po’ di ombra a chi d’estate frequenta la spiaggia libera. Meno emissioni e più ombreggiamento!.

Non è che sono già stati autorizzati?

Ormai è chiaro a tutti , man mano che i lavori vanno avanti ce ne rendiamo conto , che quanto si sta realizzando è un orrore.

C’è qualcuno che può dire il contrario?

Porti delle motivazioni che possano essere condivise.

L’articolo on-line riporta alcuni passaggi della delibera 130/2012 , che è bene riprendere.

1) Prima di tutto la delibera non ha autorizzato nulla, visto che è una presa d’atto da parte della giunta comunale che si è limitata a stabilire che, per il rilascio del permesso di costruire relativo alla installazione dell’impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, costituito (…) è necessario che la ditta proponente si accolli l’onere di delocalizzare le piante esistenti nella adiacente area a verde pubblico, secondo un apposito schema da concordare con l’Ufficio tecnico e da approvare contestualmente al rilascio del permesso, con l’impegno a rimpiazzare le piante che, eventualmente, non dovessero sopravvivere.

2) Secondo , ciò che ne scaturisce dopo la lettura , è che la delibera è stata approvata per imporre alla ditta Volta s.r.l solo l’onere di delocalizzare le piante esistenti nella adiacente area a verde pubblico (…). Non è un po’ poco ? E’ possibile , come riportato nella delibera, che a seguito di riunione di coordinamento tenutasi in data 27 aprile 2012, con la partecipazione dei tre settori interessati (7° Settore Urbanistica, 6° Settore Ambiente, 8° Settore Lavori pubblici) sia emerso solo che la società proponente avrebbe dovuto aggiornare gli elaborati grafici e le relazioni in maniera tale da chiarire?

La motivazione e giustificazione della sostituzione dell’alberatura, con particolare riferimento alla valutazione economica dell’intervento previsto, compreso gli aspetti manutentivi.

La tecnica realizzativa per la regimentazione della acque meteoriche raccolte dalle pensiline, con previsione di convogliamento delle stesse nella sede di ciascun albero; la soluzione da adottare per garantire le condizioni di illuminazione stradale in seguito alle variazioni previste da progetto, come da norma UNI 11248:2007: Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche.

Gli interventi atti a garantire il rispetto del Codice della Strada in riferimento a quanto richiesto dal Dirigente del 4° Settore.

Come è possibile che i settori interessati, non abbiano fatto alcuna osservazione per quanto alla tipologia dell’impianto, alla sua collocazione in una area di rispetto cimiteriale?.

Come si giustifica la realizzazione delle cabine elettriche in una area in cui vi il divieto assoluto alla edificazione ?.

3) Per il rilascio del permesso di costruire (…) è stato stabilito che la ditta proponente dovrà accollarsi l’onere di delocalizzare le piante esistenti nella adiacente area a verde pubblico“, secondo “un apposito schema da concordare con l’Ufficio tecnico e da approvare contestualmente al rilascio del permesso, con l’impegno a rimpiazzare le piante che, eventualmente, non dovessero sopravvivere“.

Tutta l’attenzione è stata rivolta al ricollocamento delle piante. E all’aspetto paesaggistico?

All’aspetto dell’impatto visivo ? NULLA! .

Ma gli alberi dove sono?

Sono stati asportati o sono stati tagliati?

come fanno le povere piante a sopravvivere se vengono preventivamente tagliate ?

4)  Con il progetto è stata presentata una proposta alternativa relativa all’impianto di pubblica illuminazione che dovrà essere parte integrante del permesso di costruire di cui al punto precedente e che, l’impianto sarà sottoposto a verifica da parte dell’Ufficio Tecnico, collaudo e/o
certificazione di conformità, con oneri a carico della Ditta proponente.

Perché è stata presentata una proposta alternativa all’impianto di pubblica illuminazione esistente?

L’impianto esistente era fatiscente ?

Era inadeguato?

Non a norma di legge?

Pur essendo un impianto realizzato qualche anno fa?

5) In seguito le succitate tre D.I.A. sono state convertite in una unica richiesta per tre distinti Permessi di Costruire il 09/01/2012 relativi alle rispettive TICA (Testo Integrato Connessioni Attive) n° 0221008, 160kW, TICA n° 0221864, 160kW, TICA n° 0221075, 140kW.

Se la Dia costituisce già di per se titolo per la realizzazione dell’impianto, che necessità c’era di convertire le DIA in tre distinti permessi di costruire ?

Passando all’articolo pubblicato sul periodico cartaceo a firma di Luisa Buonpane si deve sottolineare :
1) La Volta s.r.l. non è aggiudicatrice di una concessione ma assegnataria di una concessione.

Per quanto riportato nell’articolo, risulta che non è stata espletata dal comune alcuna gara per la realizzazione dell’impianto in zona Eurospin e quello che la stessa società sta realizzando nella zona industriale.

Se invece è stata espletata una gara, perché non dare informazioni sul bando, sulle ditte che hanno partecipato e sulle offerte ricevute?

E quella della società Volta era la migliore offerta ?

2) “La prima cosa che va puntualizzata – commenta l’attuale vice Sindaco ed assessore all’urbanistica – è che l’attuale amministrazione ha ereditato un contratto fatto dalla precedente amministrazione che concedeva alla società Volta s.r.l. la possibilità di realizzare questi impianti fotovoltaici “.

Per quanto riportato nell’articolo on-line risulta che le aree oggetto dell’intervento sono state concesse al proponente con contratto rep. 8157/2011.

Quindi il contratto è stato sottoscritto dall’attuale amministrazione e non dalla precedente amministrazione?

3) Continua l’assessore all’urbanistica: “posso dire con molta franchezza che il Sindaco, e con lui la Giunta, era nettamente contrario a tale operazione; abbiamo dovuto subire questa scelta ed abbiamo messo tutti i freni possibili, cercando di contrastarlo fin quando ci è stato possibile, ma poi abbiamo dovuto dare il via perché diversamente avremmo dovuto pagare noi le spese, avremmo dovuto instaurare un giudizio dal quale molto probabilmente saremmo stati soccombenti e allora abbiamo cercato di recuperare quanto più era possibile dalla situazione a vantaggio del Comune”.
E questo e il classico scaricabarile.

Ma quali atti ha fatto la precedente amministrazione che hanno costretto quella attuale a dare il via alla realizzazione dell’impianto se il contratto è stato sottoscritto nel 2011?

Non può essere certamente una delibera fatta dalla giunta precedente che ha sancito il diritto in capo alla Volta s.r.l. a realizzare l’impianto su una area di proprieta’ del comune .

E’ stato acquisito il parere di un legale prima di autorizzare l’impianto?

e se si perché non è riportato nella delibera 130/2012?

Quali giustificazioni sono state date e tali da indurre la Giunta, nettamente contraria all’operazione, a non instaurare un giudizio con la Volta s.r.l.?.

4) Cosa ci ricava il Comune?

“Molto poco – conclude l’Assessore – molte volte la continuità amministrativa è un elemento dal quale non si può prescindere”.

Conclusioni della dottoressa Buonpane: “Le cose stanno quindi così: con una delibera di Giunta del 12/03/2010 che sino ad oggi non è reperibile sul sito del comune, si concedeva un’area comunale a favore della società Volta srl di Manfredonia, per l’istallazione di impianti fotovoltaici ombreggianti, in due zone distinte: una in zona Eurospin, alle spalle del cimitero ed una nella zona industriale.

Il fatto discutibile è che tale concessione, benché non sia relativa al suolo ma alle aree sovrastanti, prevede una royalty, ovvero un canone, da parte della Volta s.r.l, pari all’1% del fatturato, relativo alla produzione di energia che l’impianto potrà fornire, che secondo una stima abbastanza puntuale sulla produzione di energia, al massimo un introito pari a 1.000 euro annui”.

“Le migliorie, invece, che è riuscita ad ottenere la nuova Giunta, oltre a varianti propriamente tecniche, consistono nell’onere da parte della società privata della delocalizzazione delle piante esistenti nell’area adiacente , adibita a verde pubblico e nel rimpiazzo delle piante laddove non dovessero sopravvivere”.

Ancora ?

Quindi tutto quello che stato possibile recuperare dalla situazione a vantaggio del Comune è consistito nell’onere per la società privata nella delocalizzazione dele piante esistenti nell’area adiacente, adibita a verde pubblico, e nel rimpiazzo delle piante laddove non dovessero sopravvivere.

(Visto che sono tutte state tagliate).

Sarebbe una amara conclusione ,o meglio , una amara giustificazione.

Passando all’altro politico intervistato , l’ex Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio Pubblico Rocco Piccolo, proponente, nella seduta di Giunta del 12/03/2010,viene chiesto: Quale la convenienza economica e logistica di tale concessione?

“Premesso che il Comune ha concesso solo il lastrico solare e quindi non il suolo dei parcheggi, di proprietà dell’Amministrazione, ancora oggi ritengo che sia stata un’operazione conveniente per la comunità; quella era un ‘area inutilizzata e che non fruttava niente, ora il Comune oltre all’incasso derivante dalla produzione di energia, potrebbe avere maggiori introiti concedendo l’area dei parcheggi a terzi” (i.e. farli diventare a pagamento)

L’operazione conveniente per la comunità consiste nel poter far incassare al comune la bella ed importante somma di circa 1000 euro all’anno ,( da verificare ) per quanto riportato nell’articolo, a fronte dell’orrore che si sta realizzando?.

L’ex assessore continua: “noi non potevamo esimerci dal dare delle risposte ad una richiesta da parte di una società che aveva dalla sua tutte le carte a posto e le leggi ed i regolamenti regionali a proprio favore: quindi, una volta sentiti i pareri favorevoli dei tecnici competenti, sia del terzo che del settimo settore, i quali inoltre hanno stabilito una royalty seguendo il canone regionale, non potevamo non approvare l’atto“.

“E visto che non avevamo delle giustificazioni tecniche che avrebbero supportato un nostro rifiuto, anche in quel caso la Volta srl, avrebbe potuto citarci in giudizio, dal quale ne saremmo usciti probabilmente sconfitti“. “Sono convinto comunque -conclude Piccolo – che quest’amministrazione sia solo la continuazione di quella vecchia”.

Quale obbligo aveva il comune ?

Perché il comune non si poteva esimere?

Quindi la conclusione è : chiedete e vi sarà dato ?

L’ex assessore dovrebbe citare le norme cui fa riferimento

. Quanto riportato dall’ex assessore non trova riscontro, ci sembra, nelle leggi vigenti, salvo indicazioni puntuali che l’ex assessore potrebbe fornire . Quando dice – non potevamo esimerci dal dare delle risposte ad una richiesta da parte di una società che aveva dalla sua tutte le carte a posto e le leggi ed i regolamenti regionali a proprio favore- a quali leggi e regolamenti fa riferimento?

A quali carte a posto e a proprio favore fa riferimento ?

La Volta s.r.l. non è proprietaria dell’area, nel qual caso ci si poteva porre il problema dell’eventuale rifiuto alla richiesta avanzata .

Quando fa riferimento ai pareri favorevoli dei tecnici dell’amministrazione che hanno stabilito una royalty seguendo il canone regionale , a quale regolamento si riferisce? Ci dispiace rilevare la superficialità e soprattutto la mancanza di rispetto dei cittadini di questa città .

La Buonpane , sulla base delle risposte dell’ex assessore conclude: “a quanto pare, quindi, la partita è stata giocata dai tecnici e la parte politica, in ogni caso, non ha il potere di decidere se una cosa è conveniente o meno per la Comunità”. (E che ci stanno a fare i politici?)

E anche questa volta c’è lo scaricabarile sui tecnici.

La scelta di fare o non fare su aree del comune è una scelta che compete, ci sembra, solo alla politica . Per quanto a nostra conoscenza non vi era in capo alla società Volta il diritto a realizzare l’impianto in quanto lo stesso viene realizzato su aree pubbliche .

Non vi è alcun obbligo dei tecnici a rilasciare le autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto, trattandosi di aree pubbliche e facenti parte del demanio comunale .

Infine vale la pena , riportare quanto affermato dall’Amministratore unico della società Volta: “Sinceramente non capisco tanto clamore su un progetto e su degli atti che ha approvato la Pubblica Amministrazione, alla quale andrà un indubbio guadagno”.

E già, dove li prendono i cittadini di manfredonia i 1000 euro all’anno?.

E ti pare poco ?

Forse con l’indubbio guadagno potremo diminuire l’IMU?

Se si , siamo anche noi d’accordo. No comment!

“Il Comune e la cittadinanza avranno – prosegue Michele Gatta – a loro disposizione un ‘area infrastrutturata a costo zero e ad impatto di CO2 zero, totalmente illuminata e messa in sicurezza a carico della società, oltre all’ulteriore vantaggio per la stabilizzazione dell’energia elettrica, perché una volta messa in rete, questa andrà a supportare il calo di tensione che avviene in questo quartiere nei periodi estivi”.

Ma di che cosa sta parlando l’amministratore ?

Conosce le modalità di immissione in rete dell’energia prodotta dall’impianto ed le modalità di utilizzo dopo l’immissione? (Wikipedia-dispacciamento).

L’area è già dotata di infrastrutture, perché altrimenti si dovrebbe desumere che l’intervento Gozzini non sia stato completato .

L’infrastrutturazione di cui parla l’amministratore forse è tutto quello che l’attuale amministrazione è riuscita ad ottenere dalla scoietà Volta nella delocalizzazione delle piante esistenti nell’area adiacente, adibita a verde pubblico e nel rimpiazzo delle piante laddove non dovessero sopravvivere. (Ancora!)

Lasciamo stare, per pudore, poi l’altra questione affrontata dall’ Amministratore unico della società per quanto riguarda il sole, i 40 gradi, l’ombreggiamento delle aree interessate, la sicurezza , ecc.ecc.

Basta dare uno sguardo al posizionamento delle pensiline per rendersi conto che i marciapiedi sono interessati sono in minima parte dalla copertura delle stesse , per cui non possono nemmeno servire per ripararsi dalla pioggia , altro che ombreggiamento.

Andiamo a vedere e ci rendiamo conto di quanto affermato dall’amministratore.

In conclusione , le domande che sorgono spontanee sono:
1. Perché il Comune non poteva esimersi dal’autorizzare la realizzazione dell’impianto ?

Un conto è la risposta ad una richiesta avanzata da una società ed un conto è l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto .

2. Con quale atto è sorto il diritto della Volta s.r.l. a realizzare l’impianto ?

Con l’atto approvato dalla giunta nella seduta del 12/3/2012, che occorrerebbe reperire per comprendere quanto fatto dalla passata amministrazione o con il contratto sottoscritto nel 2012 ?

3. Quali sarebbero state le spese che avrebbe sostenuto il Comune ed il giudizio che si sarebbe instaurato con la volta s.r.l. dal quale molto probabilmente saremmo stati soccombenti ? ( Vice Sindaco ).

E visto che non avevamo delle giustificazioni tecniche che avrebbero supportato un nostro rifiuto, anche in quel caso la Volta srl, avrebbe potuto citarci in giudizio, dal quale ne saremmo usciti probabilmente sconfitti( Ex assessore )

4. Quali sono le giustificazioni tecniche, i pareri tecnici, legali, che hanno obbligato l’amministrazione a rilasciare l’autorizzazione alla realizzazione dell’ orrore?

5. Perché non sono stati intervistati anche l’assessore al lavori pubblici e l’assessore all’ambiente? Cosa ne pensano a fatti compiuti?

Ci scusiamo per il tempo sottratto , ma siamo sicuri che gli spunti riportati possono costituire un invito per approfondire le questioni e perché venga data una risposta accettabile e comprensibile a tutto l’affaire.

Cordiali saluti“, conclude nella lunga nota il lettore.
da Stato Quotidiano

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Foggia – Radicali denunciano: nel carcere di Foggia anche bimba di 10 giorni (F-V)

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

“GESU’ bambino quest’anno è una bimba di 10 giorni che si trova nella sezione femminile del carcere di Foggia con la sua mamma, detenuta in attesa di giudizio incensurata. In una struttura con i riscaldamenti accesi solo per un’ora al giorno, senza nemmeno il bue e l’asinello.

Lontano da tutto, nel silenzio e nell’indifferenza mentre tutti festeggiano il Natale”

. E’ questa l’immagine con cui i radicali dell’associazione Mariateresa Di Lascia sintetizzano il bilancio – come anticipato – della visita ispettiva nel penitenziario di Foggia svoltasi il 24 dicembre.

Ad accompagnare la delegazione radicale c’era il consigliere regionale Giandiego Gatta (PDL) e il rappresentante dell’Osapp Carlo Colangelo.

IL CARCERE DI FOGGIA.

“La situazione riscontrata non è molto diversa da quella della precedente visita di marzo 2012 -dice la Segretaria dell’associazione, Elisabetta Tomaiuolo – Stesso sovraffollamento: capienza del carcere 450 posti, detenuti presenti 680; stessa carenza di personale: 312 agenti previsti dall’organico, 294 agenti effettivi.

Gli agenti presenti, cioè, non sarebbero sufficienti nemmeno a gestire il numero di detenuti regolamentare di 450, figuriamoci sostenere una situazione di emergenza di questo tipo.

Stessi problemi strutturali: gli impianti sovracaricati si guastano e non è possibile nemmeno fare una doccia tiepida.

Attraversando un corridoio abbiamo visto 3 detenuti che imbiancavano un muro e un agente ci ha spiegato che è grazie ai detenuti lavoratori (circa 20) se si riescono a fare piccoli lavori di miglioria sulla struttura.

Molti detenuti vorrebbero lavorare, anche senza retribuzione, ma a causa della carenza del personale di sorveglianza, questo non è realizzabile.

Nel momento in cui una persona commette un reato esce dalla società civile, e il carcere deve svolgere una funzione rieducativa, deve fare in modo che il detenuto alla fine della pena sia pronto per reintegrarsi nella società civile, ciò non per buonismo evidentemente, ma perchè l’intera società civile ne ha giovamento.

Nelle attuali condizioni di detenzione che privano gli individui della propria dignità, che lo spersonalizzano poiché non c’è possibilità di svolgere un lavoro e delle attività formative che contribuiscano ad una crescita morale e culturale, c’è posto solo per la rabbia e la rassegnazione”.

VOTO AI DETENUTI

Esercitare il diritto di voto è una di quelle azioni che può contribuire al processo rieducativo del detenuto, che assumendosi la responsabilità di questo fondamentale diritto-dovere mantiene un contatto con l’esterno

. “Per questo- spiega Tomaiuolo- ci siamo preoccupati di sapere se i detenuti fossero stati informati della procedura, molto articolata e con tempi lunghi, da avviare per poter votare alle prossime elezioni.

La circolare del Dipartimento di amministrazione penitenziaria ancora non è arrivata, e la maggior parte dei detenuti non sapeva di poter votare: nel carcere di Foggia, escludendo i 130 immigrati, sono almeno 400 i detenuti non interdetti al voto.

Avremmo voluto avere maggiori informazioni su alcuni progetti che la direttrice Affatato a marzo ci disse di voler avviare, ma purtroppo quel giorno era in congedo.

Chiederemo un incontro nei prossimi giorni per avere un quadro completo e assicurarci che i detenuti possano esercitare il diritto di voto”.

BAMBINI IN CARCERE

Nelle carceri italiane ci sono 60 bambini sotto i 3 anni.

I penitenziari che sulla carta sono dotati di nido sono pochissimi, e tra questi c’è il carcere di Foggia, per cui una mamma con una bambina di 10 giorni, dall’ospedale di Bari dove ha partorito, è stata trasferita qui.
“Ma possiamo definire una stanza con una culla malconcia, priva di qualsiasi suppellettile e genere di conforto riscaldata da una stufetta, una struttura nido? Quale società civile permetterebbe ad un’innocente di 10 giorni di vivere in queste condizioni?” dice la Segretaria radicale.

Oltre alla piccola “Gesù bambina” sono presenti altri 2 bambini.
“Per farli sentire meno abbandonati abbiamo portato loro in regalo dei giocattoli, perché in fondo è Natale anche per loro.

Ma questo non è che un gesto simbolico e certo non basta a restituire loro gioia e serenità. Occorre trovare delle soluzioni alternative, per tutelare questi bambini”.

TORTURA

In un Paese che ha 9 milioni di processi pendenti in corso e oltre 2mila condanne da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo, è facile per i detenuti e per i loro familiari rassegnarsi.

E’ facile anche per gli agenti, anche loro vittime di una pressione insostenibile: 96 sono quelli che si sono suicidati negli ultimi 10 anni.
Ci rivolgiamo a tutti loro perché non finiscano per ritenere normale questa violazione e che ci affianchino in questa battaglia per l’amnistia con cui chiediamo semplicemente che lo stato rientri nella legalità.

Che non violi la Costituzione e la Carta europea dei diritti dell’uomo.

Invitiamo i familiari dei detenuti, gli agenti, e tutti i membri della comunità penitenziaria a mettersi in contatto con noi: [email protected]

Photogallery-Video (A cura Ines Macchiarola)

da Stato Quotidiano

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Monte Sant’Angelo – PIANO D’INTERVENTO ‘IDEE A MONTE’

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Ripartire dalle radici per coltivare un futuro robusto e rigoglioso. Come? Attraverso il dialogo, il confronto, l’ascolto dei bisogni degli abitanti di Monte Sant’Angelo ed il coinvolgimento in prima persona dei cittadini nella realizzazione di un progetto strategico della città.

Questo, in linee generali, è lo spirito di ‘Idee a Monte’, un percorso innovativo di rigenerazione urbana che conduce alla rivitalizzazione e alla rinascita del Centro storico, punta di diamante di questa fase rioganizzativa e propulsiva della città dell’Arcangelo patrimonio dell’Unesco.

La presentazione delle linee guida di questo piano d’intervento d’ampio respiro avverrà giovedì 27 dicembre p.v. alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’ex Convento delle Clarisse, con un incontro ad hoc dall’emblematico titolo ‘Idee a Monte.

Idee e progetti per valorizzare Monte Sant’Angelo a partire dal suo patrimonio storico,culturale e ambientale’, al quale parteciperanno l’ing. Antonio D’Errico (associazione Arci Nuova Gestione Monte Sant’Angelo), l’ing Antonio Di Iasio (sindaco di Monte Sant’Angelo) il quale interverrà sul tema ‘Unesco e Monte Sant’Angelo: percorsi di rigenerazione’, l’avv. Stefano Pecorella (Presidente del Parco Nazionale del Gargano) che relazionerà sul ‘Sistema Gargano’, il prof. Leonardo Rignanese (consulente Pug del Comune di Monte Sant’Angelo) che presenterà la discussione su ‘Pug e Piru: i programmi per il centro storico’ e l’avv. Fabio Sciannameo (esperto di politiche comunitarie) che illustrerà l’argomento ‘ Strumenti finanziari a sostegno dello sviluppo’.

Ascoltare le istanze e i bisogni degli abitanti, coinvolgerli nelle scelte di governo del territorio, quelle che maggiormente incidono sulla qualità della vita dei cittadini, realizzare una strategia di comunicazione capillare ed efficace: è il processo di partecipazione e condivisione attraverso il quale l’Arci Nuova Gestione assieme all’Amministrazione Comunale ed al Parco Naz. del Gargano vuole affrontare organicamente il tema della riqualificazione di Monte Sant’Angelo, partendo dal centro storico, con interventi di largo respiro e lunga durata.
Il percorso ‘‘Idee a Monte’, si propone la strategica partecipazione dei singoli cittadini, delle associazioni, delle scuole, degli ordini professionali, e dell’intera cittadinanza nella elaborazione della visione futura del paese in un processo di approfondimento che porti a scelte condivise.

Obiettivo del processo è quello di stimolare la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del territorio, annullando le distanze fra scelte strategiche ed effetti sulla qualità delle singole vite, reinventando la comunicazione fra istituzioni e comunità: la partecipazione dei cittadini potrà misurarsi con un programma concreto di rigenerazione urbana e con la possibilità di verificare la rispondenza delle scelte agli obiettivi condivisi.
da

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FOGGIA – Fallimento AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa.

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Gent.mo Direttore

al fine di consentire la più completa informazione sul caso AMICA spa e DAUNIA AMBIENTE spa, Le giro la mail appena inviata al Sindaco, Prefettura.
Cordiali saluti
Il curatore fallimentare
Mirna Rabasco

“In data odierna la scrivente ha ricevuto un sms con cui il Sindaco ha comunicato quanto segue “Ha bisogno di pararLe la dott.ssa Aponte della Prefettura”.
Ragion per cui la scrivente ha tempestivamente telefonato alla dott.ssa Aponte, che ha chiesto delucidazioni sulla situazione dei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori ex dipendenti delle società fallite.
Tali chiarimenti sono stati rivolti anche agli Assessori, Lisi e Cavaliere, a cui telefonicamente la scrivente ha precisato di aver regolarmente pagato gli stipendi di novembre scorso, e che ieri, 21 dicembre, dopo le ore 12,00, è stata accreditata la somma di euro 500.000,00 sul conto corrente intestato al fallimento, somma il cui mandato è stato emesso lunedì scorso, 17 dicembre.
La scrivente ha, altresì, appreso nel corso delle predette conversazioni telefoniche, che in data odierna sono stati emessi n.2 mandati di importo complessivo pari a circa euro 1.200.000,00, che risultano portare (sempre su informazioni telefoniche) data valuta 27/28 dicembre 2012: ragion per cui solo a decorrere da tale data il fallimento avrà la disponibilità finanziaria materiale delle somme.
L’ulteriore importo di euro 1.100.000,00 circa, comunicato sempre telefonicamente, potrebbe essere disponibile il 15 gennaio 2013.
Le innanzi dette somme costitiscono l’importo residuo del corrispettivo che il Comune di Foggia, in più occasioni, si era impegnato a versare prima di Natale.
Attualmente la procedura deve pagare le retribuzioni e gli oneri accessori relativi ai primi 15 giorni di dicembre 2012, alle competenze di novembre e ai ratei di tredicesima e quattordicesima pari a:
1. circa euro 1.600.000,00 per AMICA spa;
2. circa euro 600.000,00 per DAUNIA AMBIENTE spa.
Nel mese di gennaio la procedura dovrà ancora versare l’IVA di dicembre (pari a circa euro 300.000,00) e le competenze di dicembre per ulteriori 1.000.000,00 di euro e le restati spese dell’esercizio provvisorio pari a euro 200.000,00 circa per i fornitori.
Questi obblighi potranno essere onorati solo con il puntuale pagamento da parte del Comune delle somme per le quali si è impegnato formalmente altrimenti potrebbe esservi il rischio che la procedura fallimentare non paghi tutti i crediti prededucibili maturati durante il fallimento.
Alla luce di tutto quanto innanzi precisato e conseguente alle numerose sollecitazioni telefoniche ricevute dalla scrivente ad opera degli ex dipendenti e di alcuni giornalisti, a cui è stata data notizia della emissione dei due nuovi mandati di complessivi euro 1.200.000,00, si invita il Signor Sindaco del Comune di Foggia a chiarire la situazione al fine di evitare incomprensioni.
Distinti saluti

Mirna Rabasco”

Il curatore fallimentare di AMICA e Daunia Ambiente

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Detti e Proverbi in vernacolo foggiano

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Fatte, cutte, magnàte!

(Preparato, cotto, mangiato!)

Per indicare una cosa che si risolve in brevissimo tempo, o meglio, la si trova già risolta

da  manganofoggia.it

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NATALE: PER LA TAVOLA IN PUGLIA UNA SPESA DA 300 MILIONI DI EURO

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Solo l’agroalimentare tiene al tempo della crisi

Solo l’agroalimentare tiene al tempo della crisi: ammonta a 300 milioni di euro circa la spesa dei consumatori pugliesi per pranzi e cene di Natale e fine anno 2012.
E’ il dato che emerge dall’indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte, dalla quale si evidenzia che i cibi rappresentano il 36 per cento delle spese di Natale.
Per ben il 40 per cento delle famiglie la preparazione del pranzo di Natale 2012 richiede oltre 3 ore di lavoro ai fornelli.

Stanno andando letteralmente verdura e frutta di stagione, carne, salumi e formaggi nostrani.
“La tendenza a privilegiare un menu tutto ‘made in italy’ – dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – ha favorito gli acquisti nei Mercai di Campagna Amica che sono stati letteralmente presi d’assalto, grazie alla qualità dei prodotti agroalimentari in vendita e ai prezzi vantaggiosi”.
“Il 52 per cento delle famiglie pugliesi ha ridotto gli sprechi – spiega il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento riducendo le dosi acquistate e il 18 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza”.
Se lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento) a ruota segue il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni pari al 68 per cento).

La frutta locale – rilevala Coldiretti – vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest’anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento).

Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne.
Quest’anno c’è la nuova frontiera della strenna natalizia innovativa per chiunque voglia differenziarsi regalando qualcosa di molto originale come la prima tisana di bambù Made in Italy, adattissima ai bambini perché con un forte potere di conciliazione del sonno o le diverse adozioni a distanza che prevedono la possibilità di allevare un maiale per assicurarsi salumi doc ma anche alberi da frutta per ricevere poi direttamente a casa gli squisiti frutti.

E ancora – continua la Coldiretti – tra le idee innovative ci sono anche la weBox di Terranostra, un cofanetto regalo per trascorrere un weekend in agriturismo o semplicemente per mangiare cibi tipici del territorio ma – conclude la Coldirettti – a Natale 2012 c’è spazio anche per i regali solidali con prodotti tipici realizzati, curati e trasformati da persone diversamente abili.
Ufficio Stampa  Coldiretti Puglia

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APRICENA – SULLA VERTENZA TRASPORTO DISABILI IL COMUNE NON HA RESPONSABILITA’

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Potenza: “Si tratta di un procedimento tra soggetti privati in cui il Comune non è nemmeno parte in causa”

“Sulla questione che riguarda la riassunzione dei lavoratori impegnati nel servizio di trasporto disabili il Comune, la Giunta e l’Amministrazione non hanno nessuna responsabilità”. Lo specifica il Sindaco Antonio Potenza sottolineando che “la vertenza coinvolge lavoratori di cooperative private e non si tratta in alcun modo di dipendenti comunali”.
“Purtroppo – prosegue il Primo Cittadino – siamo costretti a tornare sulla questione perché da parte delle opposizioni e di alcuni organi di informazione è stato fatto passare un messaggio sbagliato. Le persone reintegrate dalla sentenza del giudice non sono dipendenti dell’Ente, ma di cooperative private.
Il Comune, infatti, non è nemmeno parte in causa nel procedimento e non dovrà affrontare nessuna spesa legale”.
“Stesso dicasi – va avanti Potenza – per i componenti della Giunta o qualsiasi altro consigliere di questa Amministrazione. Quindi sono prive di qualsiasi cognizione di causa – sostiene il Sindaco – le parole di coloro che chiedono le dimissioni dell’Assessore Donato Di Lella.
Il Comune, lo ripeto, non ha nessuna responsabilità in questa vicenda e non dovrà risarcire nessuno”.
“Spiace prendere atto che qualcuno approfitti di questioni delicate come quella del lavoro per creare sensazionalismi o fomentare il fuoco della polemica. Come sosteniamo dal nostro insediamento questa Amministrazione si muove solo nel solco della legalità e – conclude il Primo Cittadino – nel massimo rispetto delle istituzioni”.
Ufficio Stampa CITTA’ DI APRICENA

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FOGGIA – Emergenza rifiuti, incontro tra Unità di crisi e SMAT esclusivamente per valutare l’impiego di mezzi e uomini in questi giorni

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

All’unità di crisi sono pervenute in modo informale, da parte di alcuni ex dipendenti dell’azienda Amica e Daunia Ambiente richieste di chiarimenti in merito all’incontro tenutosi tra detta unità di crisi ed alcuni rappresentanti della ditta SMAT, richiamato da quest’ultima nella sua nota del 23.12.2012, con cui organizzazioni sindacali e lavoratori sono invitati dalla stessa SMAT ad una riunione da tenersi in data odierna, 26.12.2012, presso la sala della parrocchia Sant’Antonio da Padova in Via Smaldone.
Si precisa che il suddetto incontro si é tenuto a seguito della nota della ditta SMAT del 22.12.2012, con cui si rappresentava la disponibilità, al fine di fronteggiare la corrente situazione di emergenza, di mettere a disposizione i seguenti mezzi: n°2 stazioni per attività di rimozione e trasporto in discarica di rifiuti, comprendenti complessivamente n° 10 unità lavorative.
Nel corso dell’incontro tenutosi il giorno 23.12.2012, l’unità di crisi si è limitata a prendere atto della disponibilità della ditta SMAT in merito a quanto sopra, a cui é stato altresí evidenziato che erano già state individuate soluzioni, seppure parziali, per risolvere nei giorni a venire il contingente problema della raccolta dei rifiuti.
Si evidenzia ancora che nel corso del suddetto incontro non si è fatto alcun accenno al programma richiamato nella nota della SMAT del 23.12.2012; né poteva essere diversamente considerato che l’ambito di competenza dell’unità di crisi é infatti al momento circoscritto ad evitare che nei prossimi giorni la mancata raccolta dei rifiuti aggravi l’emergenza ambientale, mentre la definizione complessiva della questione é attualmente all’attenzione della task force regionale per l’occupazione; quest’ultima, com’é noto, ha già provveduto a convocare le parti in causa per domani 27 dicembre per la ratifica di una soluzione, già oggetto di approfondite valutazioni, che potrebbe consentire il riassorbimento dei lavoratori licenziati e l’affidamento temporaneo del servizio ad una società a capitale interamente pubblico e già in possesso di tutti i requisiti previsti per legge, in esecuzione di quanto previsto dalla delibera di consiglio comunale n°106/2012.
Per quanto sopra esposto appare davvero singolare la convocazione “d’urgenza” avanzata dalla SMAT per il giorno 26.12.2012, a poche ore dalla riunione presso la task force regionale.
Si evidenzia infine che la società SMAT, dai dati in possesso dell’unità di crisi (attinti dal sito del Ministero dell’Ambiente) e salvo ulteriori verifiche, sarebbe iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali sez. Puglia per la categoria 1c comma 10 classe E, valida per comuni con popolazioni inferiori a 20.000 abitanti e quindi non idonea per l’affidamento del servizio della città di Foggia.
Tanto per doverosa precisazione ed informativa alle autorità competenti per quanto di eventuale interesse.

Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

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Foggia:Un oggetto luminoso, nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2012

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

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FOGGIA – Emergenza rifiuti, riprese alle 4.00 le operazioni di raccolta

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Da domani sarà garantito il servizio per 20 ore giornaliere

Sono riprese alle 4.00 del mattino, e si protrarranno fino alle 20.00, le operazioni di rimozione dei rifiuti giacenti in strada, svolte anche nella mattinata del 25.

Oggi saranno impiegati 42 mezzi e 62 unità lavorative. A partire da domani, le operazioni seguiranno quotidianamente un ciclo di lavoro di 20 ore: dalle 04.00 alle 24.00.
In giornata saranno completate le operazioni di rimozione rifiuti nella zona centrale della città, mentre la maggior parte dei mezzi saranno utilizzati nelle zone di via Lucera, via San Severo, rione Candelaro e l’area circostante allo store Unieuro sul tratto urbano della statale 16.
“L’attività dell’Unità di crisi è definitivamente entrata a regime – commenta il sindaco Gianni Mongelli – per cui può ritenersi che il rischio igienico-ambientale sia scongiurato, anche se saranno necessari ancora alcuni giorni per il ripristino delle condizioni di normalità, definitivamente assicurate dall’affidamento del servizio ad AMIU.

Purtroppo abbiamo dovuto verificare che anche in questo difficile frangente le aree circostanti i cassonetti sono diventati ricettacolo di mobili, materassi, elettrodomestici e quant’altro non può e non deve essere smaltito in questo modo; così come invitiamo i cittadini ad evitare il conferimento di carta, plastica e vetro.
E’ doveroso un ulteriore ringraziamento ai sindaci Antonio Giannatempo, e con lui a tutti i colleghi dell’Ato F/4, ed Angelo Riccardi per la preziosa collaborazione ed il senso di solidarietà istituzionale.

Ancor più doveroso l’encomio ai lavoratori che non hanno esitato a sacrificare le festività natalizie per servire la città in un momento di grande difficoltà.

Una meritoria menzione – conclude il sindaco – va fatta all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, Protezione Civile ed Associazione Nazionale Carabinieri in congedo per la preziosa collaborazione”.
Ufficio Stampa - Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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Alla faccia dei maya me la spasso all’isola che non c’è (e sto sempre meglio di te!)

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Fine del mondo permettendo, anche quest’anno non mancherà il bagno del primo giorno del 2013 nelle splendide acque della scogliera di Manfredonia, rese famose dall’ormai mitico Oronzo Farfalletta e i suoi amici.

Negli anni scorsi era solo lui, il reggente dell’Isola che non c’è, a onorare il primo gennaio bagnandosi nelle acque antistanti l’isola, ma evidentemente il rito non è stato tanto propiziatorio.

La crisi si è allargata a dismisura (ed anche la pancia), così quest’anno una Trilli molto informata dell’evento, ci ha detto che ci saranno anche… non lo diciamo per non sfumare la sorpresa.

Noi vi invitiamo tutti a onorare le festività natalizie nel migliore dei modi.

Con la famiglia, in chiesa, con gli amici, l’importante è festeggiarlo, in modo più sobrio magari, ma festeggiarlo.
Antonio Marinaro da Manfredonianews.it

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FOGGIA – Emergenza Rifiuti: Lettera aperta al Sindaco

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Caro, Sindaco,
questi giorni di festa avrebbero dovuto portare serenità nei cuori della nostra comunità, ma l’immondizia che ci circonda e ci strangola ha invece aumentato l’indignazione di noi tutti amici della domenica ( GADD) nei confronti della cattiva amministrazione della nostra città.
Il questa lettera non stiamo a chiedere conto e ragione del fallimento dell’AMICA, c’è tempo per quello e si spera ci saranno atti della magistratura che possano restituire un minimo di giustizia a noi contribuenti.

Siamo a scriverLe, egregio signor Sindaco, per sollecitarLE un intervento pubblico sull’attuale situazione “emergenza rifiuti”, stante l’assordante silenzio di questi giorni dell’Amministrazione.
Non stiamo a chiedere conferenze stampa, ma semplicemente un MANIFESTO che spieghi i tempi presunti dell’emergenza, che sta sempre più diventando emergenza sanitaria, le modalità di gestione della stessa e se si aggiungesse qualche parola di scusa non sarebbe cosa superflua.
Quando una casa brucia siamo tutti chiamati a dare una mano per spegnere l’incendio, ma senza abbandonarci al caso ed alla necessità, ma in maniera coordinata, perché ognuno possa fare la sua parte.

In questi giorni è mancata una parola di speranza, sono comparse sulla sua pagina facebook degli inviti a non buttare l’immondizia e a non incendiare i cassonetti, che sono sembrati ben poca cosa rispetto al bisogno di indicazioni su cosa fare noi cittadini e su ciò che sta facendo, si spera, o vuole fare l’amministrazione.

Sulla rete sono comparsi filmati e foto del disastro ambientale in cui siamo, riteniamo che non ci sia biosgno di documentarLE oltre il suddetto disastro, crediamo che ne sia ben conscio, considerato che anche Ella è cittadino di questa città.
Un MANIFESTO Le chiediamo, signor Sindaco, null’altro che un semplice manifesto che ci spieghi lo stato dell’arte attuale.

Per i soldi per pagarlo può magari appellarsi al buon cuore dei nostri funzionari perché facciano magari una colletta tra di loro, stante il premio di produzione, che apprendiamo dalla stampa, essere di circa un milione di euro, che ci sembrano un po’ troppi, avendo, con ogni probabilità anche loro contribuito a produrre immondizia e sporcizia in questo martoriato pezzo di mondo.
Grazie per l’attenzione e sicuri di un riscontro ci firmiamo suoi

Amici della Domenica – Foggia

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FOGGIA – Indiegesto 2012, i giovani partecipano e ci credono

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

In una città dove le politiche giovanili sono pressoché inesistenti, nel pomeriggio di domenica 23 dicembre, presso il laboratorio urbano “ExOpera”, ha avuto luogo la quarta edizione dell’ “Indiegesto”. La manifestazione, già attiva dal 2010, ha visto svolgersi contemporaneamente otto laboratori (Scrittura creativa, Cucina, Teatro, Cinema, Break dance, Recycle Art, Fotografia e Musica) in un connubio tra le varie sfaccettature artistiche. Molti ragazzi hanno partecipato attivamente a questa iniziativa, dimostrando che la gioventù non è soltanto sballo e indifferenza nei confronti della cultura, ma partecipazione e capacità di mettersi in discussione.
«Le parole che ci hanno spinto a organizzare il tutto – afferma Vincenzo Colucci – sono state creatività e partecipazione, coniugate nell’ottica giovanile, con la consapevolezza che alla nostra età è importante dire cosa vogliamo e come lo vogliamo, utilizzando i linguaggi dei giovani. Parlare l’idioma degli adulti, atteggiandosi ad adulti, è piuttosto ipocrita e paradossale. I giovani vogliono uno spazio per esprimersi liberamente. Noi ce lo siamo presi, già da anni e l’esperienza continua a funzionare sia in termini di partecipazione che di impegno».
Ragazze e ragazzi hanno molto apprezzato la proposta culturale di “Indiegesto” a dimostrazione che i giovani hanno solo bisogno di spazi reali per esprimersi liberamente, confrontarsi e crescere sentendosi parte attiva della comunità.
«E’ la seconda edizione a cui partecipo e ritengo sia qualcosa di davvero innovativo. Anzi spero che ce ne siano sempre più». «E’ un modo per creare commistioni tra le arti. Vorrei che almeno una volta al mese ce ne fosse uno». «Io sono qui per la prima volta e l’ho trovato molto interessante». «Sicuramente è un modo per dare una scossa ad un paese come Cerignola, anestetizzato». Questi i commenti a caldo dei giovani partecipanti che probabilmente svelano, attraverso frasi semplici e sincere, la reale condizione giovanile in città.
Laboratorio
Scrittura Creativa dell’Indiegesto – Resurb

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‘Idee a Monte’. La città Unesco dell’Arcangelo riparte dalle sue radici e dal suo patrimonio culturale

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Domani incontro di presentazione delle linee guida del Piano d’intervento

Parte il processo di partecipazione e condivisione attraverso il quale l’Arci Nuova Gestione assieme all’Amministrazione Comunale ed al Parco Nazionale del Gargano vuole affrontare organicamente il tema della riqualificazione a partire dal centro storico.

Ripartire dalle radici per coltivare un futuro robusto e rigoglioso.

Come? Attraverso il dialogo, il confronto, l’ascolto dei bisogni degli abitanti di Monte Sant’Angelo ed il coinvolgimento in prima persona dei cittadini nella realizzazione di un progetto strategico della città.

Questo, in linee generali, è lo spirito di ‘Idee a Monte’, un percorso innovativo di rigenerazione urbana che conduce alla rivitalizzazione e alla rinascita del Centro storico, punta di diamante di questa fase rioganizzativa e propulsiva della città dell’Arcangelo patrimonio dell’Unesco.

La presentazione delle linee guida di questo piano d’intervento d’ampio respiro avverrà giovedì 27 dicembre p.v. alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’ex Convento delle Clarisse, con un incontro ad hoc dall’emblematico titolo ‘Idee a Monte. Idee e progetti per valorizzare Monte Sant’Angelo a partire dal suo patrimonio storico,culturale e ambientale’, al quale parteciperanno l’ing. Antonio D’Errico (associazione Arci Nuova Gestione Monte Sant’Angelo), l’ing Antonio Di Iasio (sindaco di Monte Sant’Angelo) il quale interverrà sul tema ‘Unesco e Monte Sant’Angelo: percorsi di rigenerazione’, l’avv. Stefano Pecorella (Presidente del Parco Nazionale del Gargano) che relazionerà sul ‘Sistema Gargano’, il prof. Leonardo Rignanese (consulente Pug del Comune di Monte Sant’Angelo) che presenterà la discussione su ‘Pug e Piru: i programmi per il centro storico’ e l’avv. Fabio Sciannameo (esperto di politiche comunitarie) che illustrerà l’argomento ‘ Strumenti finanziari a sostegno dello sviluppo’.

Ascoltare le istanze e i bisogni degli abitanti, coinvolgerli nelle scelte di governo del territorio, quelle che maggiormente incidono sulla qualità della vita dei cittadini, realizzare una strategia di comunicazione capillare ed efficace: è il processo di partecipazione e condivisione attraverso il quale l’Arci Nuova Gestione assieme all’Amministrazione Comunale ed al Parco Nazionale del Gargano vuole affrontare organicamente il tema della riqualificazione di Monte Sant’Angelo, partendo dal centro storico, con interventi di largo respiro e lunga durata.

Il percorso ‘‘Idee a Monte’, si propone la strategica partecipazione dei singoli cittadini, delle associazioni, delle scuole, degli ordini professionali, e dell’intera cittadinanza nella elaborazione della visione futura del paese in un processo di approfondimento che porti a scelte condivise.

Obiettivo del processo è quello di stimolare la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del territorio, annullando le distanze fra scelte strategiche ed effetti sulla qualità delle singole vite, reinventando la comunicazione fra istituzioni e comunità: la partecipazione dei cittadini potrà misurarsi con un programma concreto di rigenerazione urbana e con la possibilità di verificare la rispondenza delle scelte agli obiettivi condivisi.

da Il Mattino di Foggia

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Monte Sant’Angelo – FestambienteSud Winter, giovedì 27 il convegno “La cultura è movimento” e il concerto di Livio Minafra

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Prende il via giovedì 27 dicembre la seconda edizione di FestambienteSud Winter, l’edizione invernale del festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia. Di Iasio, Volpe, Pecorella, Russo e Pallucchi discutono su “La cultura è movimento” (Salone delle Clarisse, ore 18.30).

Alle 21 il concerto del pianista jazz Livio Minafra.

“La Cultura è movimento” è il tema del convegno di apertura del festival che si svolgerà giovedì 27 dicembre, alle ore 18.30, nel Salone delle Clarisse. Ingresso libero.

Sono previsti gli interventi di: Antonio DI IASIO, sindaco di Monte Sant’Angelo – Giuliano VOLPE, rettore Università di Foggia e presidente della Fondazione Apulia Felix – Stefano PECORELLA, Presidente del Parco Nazionale del Gargano – Saverio RUSSO, Direttore dip. Studi Umanistici dell’Università di Foggia e consigliere Fondazione BdM di Foggia – Andrea STUPPIELLO, Gargaia scrl, archeologo – Giuseppe RIGNANESE, Gargaia scrl, archeologo – VANESSA Pallucchi, Legambiente, responsabile nazionale della qualità culturale.

“La cultura è movimento” sarà anche il titolo dell’edizione estiva del festival. Occasione per fare il punto sugli itinerari culturali, sullo stato della cultura in Italia, sul nesso esistente e su quello possibile tra turismo, eventi e beni culturali. Nel corso del convegno sarà presentato il programma delle visite di FestambienteSud winter e un progetto di escursioni per l’edizione estiva.

Alle ore 21, nell’Auditorium delle Clarisse, LIVIO MINAFRA in concerto. Compositore e pianista è stato vincitore del prestigioso premio Top Jazz nel 2005, 2008 e 2011.

Biglietti 8 €, info 0884.562299 – 347.8549270.

Ufficio Comunicazione FestambienteSud

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Rignano, Deliceto, Manfredonia, San Marco in Lamis. Presepi e musica d’autore: ce n’è per tutti i gusti

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Ecco dove e cosa fare in Capitanata in questo 26 dicembre dalle temperature miti

I due piccoli e suggestivi Comuni del Gargano e dei Monti Dauni offrono superlative rappresentazioni dei presepi viventi. Nel Golfo gran concerto Gospel in Cattedrale
Complici anche le temperature miti, oggi, 26 dicembre, la Capitanata offre un ‘menù turistico’ molto invitante per tutti coloro i quali vogliono smalatire fuori casa i bagordi del cenone e del pranzo di Natale.

Dal Gargano ai Monti Dauni c’è solo l’imbarazzo della scelta per eventi ed appuntamenti per grandi e piccini.

Dalle ore 16.00 alle 21.00 torna il Presepe Vivente a Rignano Garganico.

L’antico borgo medievale sarà nuovamente protagonista con il secondo appuntamento dell’edizione numero quindici della manifestazione natalizia più attesa sul Gargano.

Tra le tortuose e pittoresche vie del centro storico del più piccolo paese del Parco Nazionale del Gargano prenderanno vita quindici botteghe che proporranno ai visitatori le antiche arti e i mestieri della Rignano Garganico di fine ‘800, animate dai cittadini rignanesi che vestiranno i panni dei loro antenati.

Altra suggestiva rappresentanzione della natività anche nella gemellata Deliceto, dove sarà ancora il Castello Normanno-Svevo, tra le antiche mura più di 100 figuranti in costumi tipici del ‘700, ad ospitare la più autentica tradizione del presepe napoletano e per gli amanti dell’arte culinaria spazio alla gastronomia, con degustazioni di alcuni prodotti locali.

La manifestazione sarà aperta al pubblico dalle 17.00 alle 21.00.

Il tutto contornato dalle rustiche scene di vita contadina della tradizione del presepe napoletano.

La tradizione del presepe a Deliceto risale alla metà del 1700 con S. Alfonso M. de Liguori e la sua permanenza presso il Convento della Consolazione, dove compose prima la nenia “Quann’ Nascette Ninno a Bettlemme” e poi “Tu scendi dalla stelle”, tra le tante composizione natalizie, il suo biografo, Padre Antonio Tannoia, ha scritto che il Santo Dottore della Chiesa dipinse ad olio, nel paliotto dell’altare maggiore della Collegiale delicetana, una bella campagna con il mistero della nascita: Gesù Bambino adorato dai pastori, con la Vergine e S. Giuseppe. Purtroppo tra soppressione e saccheggi l’opera è andata perduta.

Non solo presepi.

Questo 26 dicembre è all’insegna della grande musica.

Si svolgerà stasera alle ore 21.00 nella Cattedrale di Manfredonia la seconda edizione del Manfredonia Gospel, un concerto organizzato dal Comune di Manfredonia, dall’agenzia Idead.o.c adv. e con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli.

Dopo l’enorme successo della prima edizione nel dicembre 2011, ritorna l’appuntamento del panorama degli eventi della città.

Location d’eccezione appunto la Cattedrale che ospiterà i canti di preghiera afroamericani dello storico gruppo di gospel americano Light of love.

Rappresentano la vera tradizione in una serie di successi in costante espansione in una formula musicale che non perde mai la propria magia e magneticità.

Brani di forte tensione emotiva, sound brillante, notevole senso del ritmo ed un repertorio assai variegato dal traditional al contemporary è l’espressione del talento di ogni singola artista

.Esse provengono da un solido background di talenti in una famiglia di musicisti, cantanti e predicatori conquistando la fama come Best Traditional Female Gospel Group.

La front line del gruppo è costituito dalle possenti 4 voci delle sorelle Holmes. Attraverso la loro lunga carriera, che le ha viste al fianco di innumerevoli luminari della Gospel Music, hanno attraversato il mondo in tour esibendosi tra Australia, Svezia, Africa, Canada, Germania, Norvegia ed in Italia ospiti di Umbria Jazz. Belle, piacevoli da ascoltare, pulite nell’orchestrazione ed essenziali negli arrangiamenti, per dare risalto alle singole voci stupende ed impreziosite soprattutto negli interventi corali. n concerto: Kimberly Holmes – Lead Singer, Ladonna Holmes – Lead Singer, Maurita Holmes – Lead Singer, Anita Holmes – Lead Singer, Shandria Holmes – Background Singer, Gus Lacy – Background Singer, Robert l Holmes – Keyboards/Music Director, Larry Roberts – Drummer, Sharay Reed – Bass, Lawrence Jones – Guitar/Singer.

Musica d’autore anche a San Marco in Lamis dove questa sera alle ore 19.30 nella chiesa dell’Addolorata avrà luogo il CONCERTO di NATALE del Coro Polifonico “Laudate Dominum” & ensemble strumentale diretto dal M.° Michelangelo Martino.

Il Concerto di Natale offerto alla Città dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Arciconfraternita dei Sette Dolori e la Pro Loco “G. Serrilli” è ormai un appuntamento fisso nel panorama delle manifestazioni natalizie che allietano San Marco in Lamis; inoltre, il M.° Michelangelo Martino molto apprezzato dai buyer internazionali durante il bellissimo Concerto tenutosi il 27 ottobre u.s. nella chiesa dell’Addolorata in occasione della BITREL (Borsa Internazionale del Turismo Religioso), saprà regalare, anche questa volta, a quanti parteciperanno quella gioia che l’atmosfera del Natale con le sue melodie riesce ad infondere in ciascuno.

Matteo Palumbo da Il Mattino di Foggia

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Foggia, cassonetti in fiamme – I clan minacciano chi pulisce

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Il sindaco rassicura: interventi massicci di raccolta anche durante i giorni festivi. Ma le strade sono una discarica

 

Lo scenario con cui si presenta Foggia dopo il Natale è apocalittico.

Cumuli di rifiuti ovunque, montagne d’immondizia che in alcuni casi superano i due metri d’altezza.

Raccogliere i rifiuti non è cosa facile vista la copiosità dell’immondizia, ma soprattutto perché non si vive un clima sereno nel capoluogo dauno.

I camion e le ruspe sono scortati dai vigili urbani e in diversi casi si segnalano tentativi d’intimidazione nei confronti degli operai che stanno lavorando per pulire.

Pare che dietro queste intimidazioni possa esserci la lunga mano dei clan malavitosi della città.

La tensione c’è e si vede

. Mentre alle azienda già al lavoro potrebbe aggiungersi la Smat, che ha comunicato la disponibilità di due stazioni per attività di rimozione e trasporto in discarica di rifiuti con dieci operai, domani si riunirà la task force regionale per la ratifica di una soluzione che potrebbe consentire il riassorbimento dei lavoratori licenziati e l’affidamento temporaneo del servizio ad una società a capitale interamente pubblico e già in possesso di tutti i requisiti previsti per legge.

C’è chi ha tutto l’interesse a fermare i lavori di pulizia ed oltre alle intimidazioni verbali ha iniziato a passare ai fatti.

Numerosissimi cassonetti sono stati incendiati insieme ai cumuli di immondizia che li circondano, proprio per ritardare i lavori di ripulitura.

Gli interventi dei vigili del fuoco di Foggia, che hanno chiesto l’ausilio dei colleghi di Lucera e Deliceto, si avvicinano ad una cifra record di 200, ma le ottanta unità lavorative e i cinquantacinque mezzi tra compattatori, camion, pale meccaniche e spazzatrici stanno lavorando a pieno regime e da domani potrebbero essere potenziati.
Da una parte c’è chi lavora per pulire, dall’altra chi vuole imporsi con la violenza e prova a boicottare tutto.

Il numero di denunce per minacce è pari a zero, perché con il supporto della polizia municipale i lavoratori si sentono tutelati, ma la tensione non pare calare.

“Comprendo appieno l’esasperazione dei foggiani – sottolinea il primo cittadino Gianni Mongelli in una nota – ma posso assicurare che stiamo facendo ogni sforzo possibile per ridurre al minimo gli inevitabili disagi derivanti dalla situazione emergenziale, che al momento può ritenersi scongiurata”

A far saltare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è la vertenza che riguarda 350 ex dipendenti Amica e Daunia Ambiente che protestano perchè, oltre ad essere senza stipendio, temono di perdere il posto di lavoro.

Il 27 dicembre è previsto un incontro alla Regione Puglia al quale parteciperanno anche i vertici della azienda barese Amiu che si è impegnata ad assumere tutti i dipendenti delle due società foggiane in liquidazione.

PIERO RUSSO da bari.repubblica.it

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SAN SEVERO – omicidio in periferia: sempre grave “Oreste”

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Il vero obiettivo dell’agguato nel quale ha perso la vita il 41enne Amir Ballo

Sono sempre gravissime le condizioni di Orges Fisniku, detto “Oreste”, il 31enne albanese rimasto ferito nell’agguato avvenuto il giorno dell’antivigilia di Natale, nella zona di via Carli, alla periferia della città, nel quale è stato ammazzato l’amico e connazionale Amir Ballo, 41enne. “Oreste” era il vero obiettivo della sparatoria: abitava nella zona dell’agguato e a San Severo circolava sempe con una macchina molto conosciuta. E’ di Durazzo, così come la vittima, che risiedeva a Bastia Umbra (Perugia).
I due stranieri erano a bordo di un’Audi guidata da “Oreste”. I carabinieri della locale compagnia e i colleghi del reparto operativo di Foggia, coordinati dalla Procura del capoluogo dauno, hanno interrogato numerose persone che risiedono nella zona dell’agguato.
Finora non emergono novità importanti per gli investigatori. Comunque, si tratta di un regolamento di conti nel mondo della droga e forse della prostituzione. “Oreste” è un volto noto alle forze dell’ordine con una sfilza di precedenti.
da Daunia News

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FOGGIA – Emergenza rifiuti: riprese le operazioni di raccolta

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Da domani sarà garantito il servizio per 20 ore giornaliere

 Sono riprese alle 4 del mattino, e si protrarranno fino alle 20, le operazioni di rimozione dei rifiuti giacenti in strada, svolte anche nella mattinata del 25.
Oggi saranno impiegati 42 mezzi e 62 unità lavorative.

A partire da domani, le operazioni seguiranno quotidianamente un ciclo di lavoro di 20 ore: dalle 4 alle 24.

In giornata saranno completate le operazioni di rimozione rifiuti nella zona centrale della città, mentre la maggior parte dei mezzi saranno utilizzati nelle zone di via Lucera, via San Severo, rione Candelaro e l’area circostante allo store Unieuro sul tratto urbano della statale 16.
“L’attività dell’Unità di crisi è definitivamente entrata a regime – commenta il sindaco Gianni Mongelli – per cui può ritenersi che il rischio igienico-ambientale sia scongiurato, anche se saranno necessari ancora alcuni giorni per il ripristino delle condizioni di normalità, definitivamente assicurate dall’affidamento del servizio ad Amiu.
Purtroppo abbiamo dovuto verificare che anche in questo difficile frangente le aree circostanti i cassonetti sono diventati ricettacolo di mobili, materassi, elettrodomestici e quant’altro non può e non deve essere smaltito in questo modo; così come invitiamo i cittadini ad evitare il conferimento di carta, plastica e vetro.
E’ doveroso un ulteriore ringraziamento ai sindaci Antonio Giannatempo, e con lui a tutti i colleghi dell’Ato F/4, ed Angelo Riccardi per la preziosa collaborazione ed il senso di solidarietà istituzionale.
Ancor più doveroso l’encomio ai lavoratori che non hanno esitato a sacrificare le festività natalizie per servire la città in un momento di grande difficoltà.

Una meritoria menzione – conclude il sindaco – va fatta all’Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, Protezione civile e Associazione nazionale carabinieri in congedo per la preziosa collaborazione”.
da Daunia News

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FOGGIA – Emergenza rifiuti: si lavora ma restano i problemi

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Incontro tra Unità di crisi e Smat per valutare l’impiego di mezzi e uomini in questi giorni

All’unità di crisi sono pervenute in modo informale, da parte di alcuni ex dipendenti dell’azienda Amica e Daunia Ambiente richieste di chiarimenti in merito all’incontro tenutosi tra detta unità di crisi ed alcuni rappresentanti della ditta Smat, richiamato da quest’ultima nella sua nota del 23.12.2012, con cui organizzazioni sindacali e lavoratori sono invitati dalla stessa Smat ad una riunione da tenersi in data odierna, 26.12.2012, presso la sala della parrocchia Sant’Antonio da Padova in Via Smaldone “L’incontro – si legge in una nota del Comune – si é tenuto a seguito della nota della ditta Smat del 22.12.2012, con cui si rappresentava la disponibilità, al fine di fronteggiare la corrente situazione di emergenza, di mettere a disposizione i seguenti mezzi: due stazioni per attività di rimozione e trasporto in discarica di rifiuti, comprendenti complessivamente dieci unità lavorative.

Nel corso dell’incontro tenutosi il giorno 23.12.2012, l’unità di crisi si è limitata a prendere atto della disponibilità della ditta Smat in merito a quanto sopra, a cui é stato altresí evidenziato che erano già state individuate soluzioni, seppure parziali, per risolvere nei giorni a venire il contingente problema della raccolta dei rifiuti.
Si evidenzia ancora che nel corso del suddetto incontro non si è fatto alcun accenno al programma richiamato nella nota della Smat del 23.12.2012; né poteva essere diversamente considerato che l’ambito di competenza dell’unità di crisi é infatti al momento circoscritto ad evitare che nei prossimi giorni la mancata raccolta dei rifiuti aggravi l’emergenza ambientale, mentre la definizione complessiva della questione é attualmente all’attenzione della task force regionale per l’occupazione; quest’ultima, com’é noto, ha già provveduto a convocare le parti in causa per domani 27 dicembre per la ratifica di una soluzione, già oggetto di approfondite valutazioni, che potrebbe consentire il riassorbimento dei lavoratori licenziati e l’affidamento temporaneo del servizio ad una società a capitale interamente pubblico e già in possesso di tutti i requisiti previsti per legge, in esecuzione di quanto previsto dalla delibera di consiglio comunale n°106/2012.
Per quanto sopra esposto appare davvero singolare la convocazione “d’urgenza” avanzata dalla SMAT per il giorno 26.12.2012, a poche ore dalla riunione presso la task force regionale.

Si evidenzia infine che la società Smat, dai dati in possesso dell’unità di crisi (attinti dal sito del Ministero dell’Ambiente) e salvo ulteriori verifiche, sarebbe iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali sez. Puglia per la categoria 1c comma 10 classe E, valida per comuni con popolazioni inferiori a 20mila abitanti e quindi non idonea per l’affidamento del servizio della città”.
da Daunia News

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CERIGNOLA – Evade dai domiciliari: arrestato

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

E’ il 47enne Matteo Upapa, operazione della polizia

Con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari, gli agenti del commissariato di Cerignola hanno arrestato Matteo Upapa, 47enne del centro ofantino.
da Daunia News

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FOGGIA – La violenza sui minori in un libro

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

“Senza pelle” di Anna Rita Martire: venerdì la presentazione presso la libreria “Paoline”

Verrà presentato venerdì 28 dicembre, presso la sala incontri della libreria “Paoline” di Foggia, il primo romanzo di Anna Rita Martire dal titolo “Senza pelle”. Alla presentazione, che avrà inizio alle ore 18, prenderanno parte il giornalista Ciro Dattoli, l’assistente sociale Sara Croce e l’attrice Sarita Monti che leggerà alcuni passi del libro.
Nel suo romanzo, Anna Rita Martire affronta il delicatissimo tema della violenza della quale possono essere vittime i minori e propone uno spaccato singolare, complicato e sicuramente doloroso tra realtà, disagio, sentimenti, emozioni e voglia di testimonianza.
da Daunia News

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CASALNUOVO MONTEROTARO – Si canta e balla per sette giorni

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Da domani al 4 gennaio c’è Capodanze, festival itinerante multietnico

Tutto pronto a Casalnuovo Monterotaro per Capodanze 2012, il festival itinerante multietnico di canti, musica e danze popolari, promosso nell’ambito del progetto “Apulia Bal Folk” e patrocinato dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo.

Appuntamento dalla sera del 27 dicembre proseguirà fino all’alba del 4 gennaio.

Si tratta di una manifestazione di notevole spessore culturale e di grossa levatura internazionale, promossa in collaborazione tra il Comune di Casalnuovo e l’Associazione Culturale Carovana Folkart, che quest’anno festeggia i 14 anni di attività e il cui direttore artistico è Francesco Marino.
La carovana folk itinerante, fatta di musicisti, insegnanti di danze e stagisti residenziali, a pochi giorni dall’inizio del festival, ha già superato ogni record precedente di adesioni: saranno infatti oltre 400 gli addetti ai lavori, tra cui gruppi folk, artisti, molti musicisti single e numerosi insegnanti di danze, che invaderanno la nostra cittadina e che si alterneranno per sette giorni consecutivi sia nella conduzione degli stages di danza, mattina e pomeriggio, sia nei concerti a ballo serali e notturni.
In Capodanze si confronteranno le danze del sud (pizziche, tammurriate e tarantelle) con le danze del resto del mondo (occitane, francesi, olandesi, basche, greche, ecc.), che si alterneranno senza sosta negli ampi e accoglienti locali dell’edificio “Giuseppe Mandes” di Piazza Municipio e del Centro sociale “Lions Club” di via Bellini.
Questo il programma completo dell’evento.

Nella categoria “Insegnanti” a rappresentare le tarantelle ci saranno Folkanima (Lucera), tarantelle del Gargano; Aniello Tancredi (Cilento), tarantelle cilentane; Marianna Velotto-Margareth Januario (Napoli), tarantella giuglianese; Davide Ancora (Calabria), tarantelle calabresi;

per le tammoriate: Raffaella Coppola (Salerno) e Ugo Maiorano (Sarno); per le danze: Silvio Lorenzato (Vicenza), danze balcaniche, turche e armene; Daniel Sandu (Romania), danze gipsy e rumene;

Mario Meini (Milano), danze asiatiche;

Gianni Labate (Putignano), danze greche e internazionali;

Claudio Cesaroni (Firenze), danze irlandesi e della Guascogna.

E ancora Noemi Bassani (Varese), debke israeliane e internazionali;

Marie Constant (Toulouse/Francia), varianti mazurca e danze impari;

Nicola Brighenti (Milano), bourèe e congo;

Flavio Fontoura Cabral (Angola), copeira;

Moda Rosario (Monzambico), ritmi e danze afro;

Ana Estrela (Salvador de Bahìa), canti e danze afro;

Marco Meo (Marche), saltarello;

Silvio Greco (San Pancrazio Salentino), pizzica e tamburello.

 

Per la categoria “Musicisti” si esibiranno

Ana Estrela Group (Salvador de Bahìa), danze afro-brasiliane;

Roberto Lucanero e Marco Meo (Marche), saltarello;

Viva chine abballa (Calabria), tarantelle calabresi;

Malicanti (Puglia), pizzica pizzica;

MalarazzAccueti (Alto Salento), pizzichi;

Scuola di Tarantella (Montemarano), tarantella montemanarese;

Domadakà (Napoli), tammurriata giuglianese;

Paranzana Mediterranea (Salento-Cilento), tammurriate e tarantelle cimentane;

Farfadet (Novara), bal folk e balcaniche;

G. Diamantini-G. Battilani Trio (Verona-Imola), bal folk e danze basche;

Duo D. Mereu-A.Ceria (Sardegna-Piemonte), bal folk e danze sarde;

JamTrad (Milano), bal folk;

Loubelva Trio (Toulouse/Francia), mazurke e bal folk;

Andrea Capezzoli e compagnia (Lombardia), bal folk.

Il 31 dicembre, poi, dalle 17.30 alle 19, grande parata danzante per le vie del paese con la Scuola di Tarantella di Montemarano (Avellino).

da Daunia News

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Foggia, un corso per diventare trader

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Appuntamento il 28 dicembre e il 4 gennaio presso l’Anca

Trader crescono.

Il 28 dicembre e il 4 gennaio, con inizio alle ore 9, presso la scuola di formazione Anca (Associazione nazionale consulenti ambientali sez. Regionale Puglia-accreditata presso la Regione Puglia, sita in via La Guardia 20/22/24 a Foggia, si terrà il primo corso base essenziale Forex (Foreign Exchange), ossia di trading sui mercati valutari aperto ai principianti ed a tutti coloro che vogliono apprendere i fondamenti di una nuova professione, diventando trader professionista.
Il corso è rivolto ad una classe di al massimo 10 partecipanti permettendo ai corsisti di dialogare facilmente con il trader-insegnante.
da Daunia News

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MATTINATA -Monte Sacro «luogo del cuore» – Già raccolte 50mila preferenze

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Non manca che una manciata di voti a 50mila.

Ma è lecito prevedere che quella fatidica soglia di 50mila preferenze sarà superata.
E sarà record assoluto.

Il sindaco di Mattinata, Lucio Roberto Prencipe, in rappresentanza anche del Comitato cittadino che ha curato l’iniziativa, ha trasmesso le schede della raccolta delle firme alla sede Fai di Milano.
“Quando è stata avanzata la proposta di candidatura dell’Abbazia di Monte Sacro – rivela giustificatamente soddisfatto, il sindaco di Mattinata Lucio Roberto Prencipe – abbiamo incontrato più scetticismo che entusiasmo.
Sono stati in pochi a credere che quei ruderi confinati a circa 900 metri sulla cima pressoché inaccessibile di Monte Sacro, per quanto maestosi e pregni di vicende di fede e di storia, potessero captare l’interesse di tanta gente in modo tale da formare un grande esercito di sostenitori di un progetto di rivalutazione di quel presidio della cristianità”.

L’edificazione del monastero iniziò nel VI secolo ad opera di monaci benedettini.

Nei secoli che seguirono divenne uno dei riferimenti più insigni e potenti del Gargano, uno dei centri culturali più importanti della Puglia del Medioevo, crocevia di eventi che hanno segnato la storia garganica.
Imponente l’impianto architettonico del complesso abbaziale che si estendeva su 6.500 metri quadrati protetto da alte mura.

Il sindaco Prencipe ha da recuperato i rapporti con quella Università e con il Germanisches Museum di Norimberga per il rilancio degli studi su Monte Sacro anche in prospettiva turistica.

“Una intesa – ha annunciato Prencipe – che sarà sancita con una solenne cerimonia che si svolgerà a Norimberga il 13 e 14 febbraio prossimo nel corso della quale il direttore del Museo Urlich Grobmann, consegnerà al sindaco Prencipe i due plastici ricostruttivi della originaria struttura abbaziale che saranno conservare nel Museo civico di Mattinata”.
La Gazzetta del Mezzogiorno

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CAGNANO VARANO – L’allarme: il mare si «mangia» il Gargano

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

«Servirebbe una barriera frangiflutti» è l’appello e la denuncia dell’associazione Isola Capojale sulla drammatica situazione dell’erosione che si sta letterarlemte «mangiando» una delle coste più belle di Puglia. Le immagini dei video allegato testimoniano la situazione dei primi dieci giorni di dicembre, dopo i forti venti di scirocco: in pratica il mare arriva a lambire la pineta della bellissima spiaggia di Capojale e Isola Varano sul Gargano.

«Da nostri rilievi effettuati sul luogo – si legge in una nota dell’Associazione -, abbiamo constatato che il mare in burrasca ha cancellato completamente la spiaggia per centinaia di metri di costa ed eroso la pineta e la duna per 30 – 35 metri verso l’interno. Una situazione estrema da “stato di calamità naturale” che, in vista della prossima stagione estiva, causerà ingenti danni alle attività turistiche della zona, nonché alle attività commerciali e produttive legate alla pesca e alla mitilicoltura (per l’impraticabilità della strada che porta al molo di levante a rischio frana per erosione) e al nostro patrimonio naturalistico».
«E’ assolutamente chiaro che urge un’azione immediata e straordinaria che metta un freno all’avanzare dell’erosione».

«Abbiamo richiesto al sindaco di Cagnano Varano – continua l’associazione – tramite consiglio comunale starordinario e urgente, tutti i mezzi istituzionali necessari, quindi anche la collaborazione con la Provincia di Foggia e l’Ente Parco Nazionale del Gargano, al fine di richiedere al governo centrale la dichiarazione dello stato di calamità naturale e l’utilizzo dei fondi già stanziati per la costruzione di frangi flutti, almeno nella parte adiacente il molo di Capojale (zona più colpita dal fenomeno erosivo), in deroga al patto di stabilità».
Speriamo ora che si intervenga, per non dover piangere magari a ridosso della stagione estiva, ormai sul latte versato

 

da La Gazzetta del Mezzogiorno

 

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Buone feste e Auguri di serenita’

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012
dalla Redazione della Rassegna stampa " Ultime notizie da Foggia e provincia

dalla Redazione della Rassegna stampa ” Ultime notizie da Foggia e provincia”

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Condannati Frisullo e Tarantini l’ex vicepresidente farà appello

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

Al numero due della Regione Puglia è stata inflitta una pena di due anni e 8 mesi: era stato arrestato il 18 marzo del 2010.

Condannati Frisullo e Tarantini l'ex vicepresidente farà appelloSi tratta anche del primo verdetto a carico del faccendiere vicino a Berlusconi per i suoi rapporti col mondo politico e sanitario pugliese.

Tutto ruota intorno all’imprenditore barese: suo fratello Claudio è stato rinviato a giudizio.

Un vicepresidente della Regione.

Un imprenditore spregiudicato, suo fratello e qualche manager della Asl pronto a indirizzare le gare d’appalto.

E’ questa l’associazione a delinquere che negli anni scorsi avrebbe gestito la sanità pugliese: il gup Alessandra Piliego ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione, infatti, l’ex vice presidente della giunta, Sandro Frisullo (Pd) e a quattro anni e tre mesi l’imprenditore Gianpaolo Tarantini. Secondo l’accusa, Frisullo avrebbe fatto sponda negli uffici regionali per favorire Tarantini.

La Procura sosteneva, sulla base delle dichiarazioni di Gianpi, che in cambio Frisullo avesse ricevuto uno stipendio e le notti con escort ma per l’accusa di corruzione il politico è stato assolto.
Per capire qualcosa di più bisognerà quindi aspettare le motivazioni: questa è la prima sentenza che arriva sulle dodici inchieste sulla sanità pugliese condotte dalla procura di Bari fino a oggi.

Ed è anche il primo banco di prova sulla credibilità di Tarantini.

Sulle dichiarazioni dell’imprenditore si basano gran parte delle accuse.

Ed è vero che è caduto il reato di corruzione, ma il giudce sembra comunque aver tenuto in piedi l’impianto accusatorio.

Sia Tarantini sia Frisullo oltre che dalla corruzione sono stati assolti dal millantato credito perchè il fatto non sussistè.
La differenza di pena decisa dal gup Piliego per i due imputati, accusati degli stessi reati, dipende dal fatto che solo all’ex vicepresidente della Regione Puglia il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.
Tarantini è stato inoltre interdetto per cinque anni.

L’ex primario di neurochirurgia del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, Antonio Montinaro, è stato invece assolto da tutti i reati a lui contestati: dalla corruzione “perchè il fatto non sussiste”, e dalla turbativa d’asta “per non aver commesso il fatto”.

Nella stessa udienza sono stati rinviati a giudizio Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, comincerà il 7 marzo 2013 dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Bari.

Soddisfazione dei due pm che hanno condotto le indagini, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia, che però non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

“Le sentenze si impugnano, non si commentano. Siccome questa sentenza è difficile da interpretare aspettiamo le motivazioni” ha detto invece l’avvocato di Frisullo, Michele Laforgia. “Prendiamo atto di un dispositivo che, a fronte di una condanna – ha continuato – esclude la responsabilità per una serie di capi d’imputazione su cui l’accusa ha fondato in tutti questi anni le contestazioni nei confronti del presidente Frisullo e lo condanna ad una pena che è molto più bassa di quella che ha originato tutto questo processo e che ha determinato una richiesta della pubblica accusa in sede di giudizio abbreviato di ben sei anni”. “Per tutto il resto – ha concluso- aspettiamo la sentenza e l’appello”

Prima della lettura della sentenza, lo stesso Frisullo aveva chiesto di fare alcune dichiarazioni spontanee.

“Nella mia non breve attività politica ed istituzionale – aveva detto l’ex braccio destro di Nichi Vendola – non ho mai preso denaro per favorire qualcuno”. Ha quindi affermato che il suo onore è stato “infangato e calpestato, gettato nel tritacarne con un’accusa che non lasciava scampo: aver intascato tangenti”. Al giudice ha infine chiesto “un atto di riparazione a questa ingiustizia e anche un atto di riparazione per la stessa giustizia”.

ESCORT E REGALI: LE ACCUSE A FRISULLO

Per Frisullo la Procura di Bari aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Chiesti 4 anni di reclusione per Tarantini e 2 anni e 8 mesi per Montinaro.

Nessuna richiesta di riti alternativi dagli altri due imputati, Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce.

Per loro il gup deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dai pm Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia.

Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito.

Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le sue società nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.

L’ARRESTO DI FRISULLO

“Io – aveva detto ancora Frisullo al giudice – sono sempre stato dall’altra parte della barricata: ho combattuto, da politico e da uomo delle istituzioni, collaborando lealmente con la magistratura e le forze dell’ordine, l’illegalità, la criminalità organizzata, l’affarismo e il mercimonio delle istituzioni.

Per questo respingo con tutte le mie forze la raffigurazione deformata che si fa della mia personalità, dal “buco della serratura” delle dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini, tratteggiandomi come un delinquente che ha approfittato del suo ruolo pubblico per le proprie convenienze e a fini di arricchimento personale”.

Ripercorrendo la sua vita politica fin dal 1975 e le vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto all’epoca in cui era vicepresidente della Regione Puglia, Frisullo aveva detto di sentire “ancora la prostrazione e l’umiliazione subita per una detenzione che mi ha ferito il corpo e l’anima”.

Tutto accadde il 18 marzo 2010, il giorno dell’arresto di Frisullo, e oggi, 24 dicembre 2012, la data del verdetto. Sono passati più di due anni e mezzo.

L’inchiesta dei magistrati della procura di Bari venne alla luce nel 2010, con la richiesta di arresto per l’allora numero due della Regione Puglia, ma parte dal 2007.

È agli anni che vanno dal 2007 al 2009, infatti, che si riferiscono le accuse formulate dai pm inquirenti, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia. Secondo le indagini, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo avrebbe ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le società della famiglia Tarantini nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.

Tarantini – sostiene l’accusa – ha versato a Frisullo 12mila euro al mese per undici mesi (da gennaio a novembre 2008), 50mila euro in una circostanza, ha acquistato per il politico costosi capi d’abbigliamento, buoni benzina, gli ha fatto regali di vario genere e pagato le prestazioni sessuali delle prostitute Maria Teresa De Nicolò, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, oltre a fornirgli un’autovettura e un autista e il servizio di pulizia settimanale di un appartamento che Frisullo utilizzava.

Sulla base di queste contestazioni la procura di Bari chiede e ottiene gli arresti per l’ex vicepresidente della giunta.

È il 18 marzo 2010. Frisullo viene condotto in carcere dove rimane per tre settimane.

L’8 aprile 2010, su disposizione del tribunale del Riesame, ottiene gli arresti domiciliari fino al 17 luglio 2010, data dalla quale ritorna in libertà.

Le indagini vanno avanti per più di un anno: i pm, infatti, ad aprile 2011 chiedono una proroga per “stabilire il ruolo dell’indagato e la portata delle sue azioni criminali”.

Protestano gli avvocati della difesa.

A distanza di due anni dall’avvio delle indagini e con l’arresto eseguito dieci giorni prima delle elezioni per carattere di urgenza, scrivono i legali di Frisullo in una missiva, perché i pm chiedono altri sei mesi?

Il 10 giugno 2011 arriva l’avviso di chiusura delle indagini.

Le accuse definitive sono messe nero su bianco. Gli imprenditori Gianpaolo e Claudio Tarantini, l’ex vice presidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo e l’ex direttore amministrativo della Asl di Lecce Vincenzo Valente avrebbero messo in piedi una vera e propria associazione per delinquere finalizzata ai reati contro la pubblica amministrazione: avrebbero pilotato gare d’appalto e trattative d’acquisto di attrezzature dell’azienda sanitaria salentina, ognuno con il proprio ruolo.

Frisullo sfruttando il suo peso politico, Tarantini fornendo regali e favori, Valente approvando le delibere.

Altra tappa il 20 novembre 2011.

Arriva la richiesta di rinvio a giudizio: il processo può finalmente cominciare.

La prima udienza si svolge il 5 marzo 2012 davanti al gup del tribunale Alessandra Piliego con la costituzione di parte civile della Regione Puglia. L’ex vicepresidente chiede di essere processato con rito abbreviato.

I suoi legali chiedono la trascrizione di 80 intercettazioni da acquisire agli atti del processo.

Si tratta di conversazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che tra luglio 2008 e marzo 2009 i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini avrebbero attraversato una situazione economica gravissima tanto da non avere neppure i soldi per fare la spesa quotidiana, figurarsi per pagare tangenti a Frisullo.

Questa è la tesi della difesa condotta dall’avvocato Michele Laforgia.

Il giorno della vigilia di Natale 2012, dopo 33 mesi dall’arresto di Frisullo, la sentenza.

GIULIANO FOSCHINI E FRANCESCA RUSSI da Repubblica

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“ASE eccellenza ma urge nuova sede, mezzi e finanziamenti banche”

Pubblicato : mercoledì, 26 dicembre 2012

“LA politica non deve pensare che le aziende terze sono da tutelare e difendere e la propria, sopratutto quando come nel caso dell’Ase è un’eccellenza, è da distruggere”.

 

‘Amministratore unico dell’Ase Giuseppe Dicembrino

Così nelle note storiche, riflessioni, considerazioni e commenti sulla società del Comune di Manfredonia, Ase Spa, a cura dell’Amministratore unico Giuseppe Dicembrino, con la collaborazione degli uffici della Spa. “A chi la responsabilità della gestione della cosa pubblica in forza di un mandato elettorale – è scritto nelle conclusi del testo – potrebbe servire da base per un confronto serio e sereno in un consiglio monotematico o essere utilizzato, quale canovaccio, in una conferenza dibattito aperta a tutti i cittadini di Manfredonia”.

STORIA.

Nella prima parte del dossier luce sulla storia dell’Ase, dalla costituzione nel 1963 come Amnu (Azienda municipalizzata Nettezza Urbana), subentrando all’espletamento dei servizi di igiene urbana nel 1966 alla società fiorentina S.A.S.P.I, concessionaria del servizio, alle 123 unità in organico nel 1981 (dal direttore ai 18 autisti e 80 netturbini), al territorio urbano servito, fino alla trasformazione in ASE (Azienda speciale ecologica) con delibera 1071/22.12.1995, all’assunzione “dal 1999 (..) seppur inizialmente a termine”, del dott.Antonio Longo “direttore ininterrottamente al 22.08.2011, data del decesso” (“La direzione azienda ha da sempre rappresentato, almeno fino al 1999, un punto di debolezza della società” causa “l’alternanza di troppi direttori, a tempo determinato” con conseguenze per la definizione di una programmazione e strategia gestionale duratura nel tempo).

Infine con proprio atto del 30.06.2003 la trasformazione in Ase Spa, con sede legale in via Tratturo del Carmine a Manfredonia. Si ricorda sempre municipalizzata in quote totalitarie – 100% – del Comune.

I SERVIZI.

L’Ase effettua i servizi di: “raccolta e spazzamento con relativo trasporto presso gli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani previsti dal Piano regionale; difinfestazione, derattizzazione e demuscazione; asporto e trasporto rifiuti della pulizia spiagge e litorali; raccolta differenziata; raccolta materiale ingombrante; raccolta RAEE; servizi a chiamata completamente gratuiti, servizi suppletivi a richiesta della PA”.

TERRITORIO SERVIZIO 2012.

Come indicato nel dossier: il territorio servito al 2012 è suddisivo in Macro aree: Centro urbano e villaggio di Siponto; Borgo Mezzanone, Litorale Sud; Montagna.

Presenze estive. “Nel periodo estivo la popolazione cresce su tutto il territorio di Manfredonia di almeno 30/35mila unità, con conseguente super lavoro che l’Azienda onorevolmente adempie”. “Da ricordare le nuove costruzioni da servire, a monte del vecchio confine urbano: II PdZ; zona artigianale DI32; riviera Sud, nuovi comparti residenziali, zone industriali D46 e D49, cd zona San Giuseppe”.

PIANTA ORGANICA all’01.01.2012: “INFERIORE – 99 – RISPETTO A QUANTO PREVISTO – 121 – E IN PREVISIONE DEI FUTURI SERVIZI DA ESPLETARE”.

99 le unità al primo gennaio 2012: nessun direttore, dopo il decesso di Longo, 15 autisti, 36 operai di cui un ispettore ambientale, 28 operai. “Dal confronto della tabella numerica approvata nel 1981 (123 unità) – è scritto nel dossier – e l’attuale livello occupazionale (99) emerge chiaramente come l’azienda, anche con l’assunzione part-time a 24 ore di 28 unità lavorative, attinte dagli LSU di primo livello, e trasformati in full-time (28.01.2011) è sempre rimasta al di sotto dell’organico previsto nel 1981″.

Questo “nonostante la nuova espansione territoriale della città” e i prossimi servizi: “differenziata di prossimità stradale, isole ecologiche, porta a porta spinto” (già approvato piano della Conai, critiche da esponenti politici per il basso finanziamento conseguito dal Comune, attesa per il bando di gara per l’espletamento del servizio).

ATTREZZATURE: “MEZZI OBSOLETI E DA SOSTITUIRE MA BANCHE NON FINANZIANO”

In totale 28 mezzi dall’autofurgone all’autospazzatrice aspirante fino al compattatore. “(…) I mezzi sono per la quasi totalità da sostituire perchè vecchi, del tutto usurati e mal funzionanti tanto che si è costretti quotidianamente a ricorrere alle cure della officina aziendale e ad officine esterne all’azienda”. “In tal senso, già verso la fine del 2010, l’Ase predispose un piano di investimenti che, ad oggi, non trova attuazione in quanto le banche, sicuramente per il momento congiunturale globale, non ancora le accordano i finanziamenti richiesti”. “Lo stesso dicasi per la sede aziendale”.

SEDE AZIENDALE: NON E’ PIU’ IDONEA MA PIANO INVESTIMENTI BLOCCATO DALLE BANCHE.

“La sede aziendale (via Tratturo del Carmine, zona Macello) – è scritto nel dossier – non è più idonea per ubicazione e per condizioni igieniche-ambientali.

Da circa 18 mesi, a seguito di gara ad evidenza pubblica, si trovarono, all’interno del distretto industriale di Manfredonia, capannoni ed aree idonee per l’insediamento della nuova sede.

Purtroppo – scrive l’Au Dicembrino nel dossier – per le stesse ragioni dette per i mezzi, l’acquisto, ad oggi non è concretizzabile”.

CASSONETTI:

“1300 in totale, molti rotti ma scorte a secco” – “La gente conferisce a tutte le ore della giornata, nonostante non si dovrebbe” “I cassonetti stradali, nelle diverse tipologie – RSU, Carta e cartoni, vetro, plastica – ammontano a circa 1300 distribuiti sull’intero territorio. Molti sono rotti, non vi sono cassonetti di scorta”. “Il conferimento dei rifiuti domestici RSU – è scritto tra l’altro nel dossier – è forse il problema più spinoso per l’azienda”. Inoltre, “Nonostante la massima divulgazione e pubblicità data all’ordinanza sindacale, tra l’altro affissa su tutti i cassonetti della città, si continua a conferire i rifiuti durante tutte le ore della giornata.

Si continua a non comprendere che con il conferimento dei rifiuti dalle ore 22 alle 4 nel periodo luglio-settembre e dalle ore 19 alle 6.00 nel periodo settembre-giugno si avrebbero i cassonetti vuoti nell’arco delle ore più calde della giornata e quindi si eviterebbero i processi di putrescibilità dei rifiuti e si favorirebbero le operazioni di igienizzazione degli stessi con l’uso di sostanze enzimatiche e/o batteriche che l’azienda, dal 2012, ha posto in essere”. “

Puntualmente avviene che i cassonetti appena vuotati vengono immediatamente riempiti costringendo l’azienda all’effettuazione di 2 o più passaggi suppletivi per garantire il decoro della città e naturalmente con notevole aggravio di risorse ed energie”.

ZANZARE: “SBALZI TEMPERATURE FAVORISCE SCHIUSA DELLE LARVE”

Come riferito nell’estate 2012, altra “nota dolente” per il territorio, e che “puntualmente ad ogni inizio di stagione estiva si propone”, è la presenza delle zanzare. “Si addita l’ASE per non aver fatto fatto una buona campagna anti-larvale senza sapere che la schiusa delle larve di questo fastidiosissimo insetto dipende molto dagli sbalzi delle temperature difficili da prevedere e che mandano in crisi tutto il lavoro preparatorio fatto”.

“Altra concausa – come scritto nel dossier – sono le zone centrali alla città che non sono state ancora bonificate (…) focolai di riproduzione di larve e le zone agricole subito a ridosso del centro abitate che, queste ultime, non sono oggetto di interventi nè di sostanze anti-larvali nè di sostanze adulticide”. “(..) l’azienda si è prefissa di verificare se vi sia la possibilità di porre in essere un piano per ottimizzare ancora di più questi interventi ed in tal senso ha commissionato uno studio specifico per mappare tutto il territorio e rilevare tutti i fattori di riproduzione – canali, fossati, ristagni (…) – e migliorare ove possibile l’irrorazione di sostanze anti-larvali e/o adulticide esterne”.

LAVAGGIO DI CASSONETTI: INATTUABILE PER MANCANZA DI MEZZI”.

“Inattuabile il lavaggio di cassonetti perchè fin dall’anno 2000 non possiede idonei mezzi per provvedere al servizio; tuttavia nel 2010 l’azienda ha provveduto in modo naturale con polveri igienizzanti”. “In limitate zone del territorio il conferimento selvaggio degli scarti ittici ha parzialmente vanificato il risultato che in altre parti della città ha dato ottimi risultati”.

CANI E DEIEZIONI SOLIDE: VERSO UTILIZZO MEZZI SPECIALI.

Nonostante l’ordinanza sindacale 58/2012 (obbligo per i proprietari di cani e/o persone incaricate della loro custodia di essere sempre muniti di paletta e sacchetto per la raccolta degli escrementi dell’animale e di provvedere immediatamente alla rimozione ed alla pulizia del luogo pubblico) e la distribuzione gratuita di sacchetti (ma all’interno dell’azienda con sole 2500 unità), l’Ase sta valutando di dotarsi di mezzi speciali o moto dotati di sistemi aspiranti e muniti di serbatoio igienizzanti.

BILANCI.

L’assessore al bilancio Pasquale Rinaldi

L’Ase SpA è una società interamente partecipata del Comune, cd in House providing, “e le sue entrate ‘corrispettivo di servizio’ sono date quasi esclusivamente dall’Ente proprietario”. “I bilanci di previsione di Ase Spa – scrive nel report l’Au Dicembrino – non hanno mai previsto utili, a differenza di quanto avviene nel privato dove il corrispettivo contiene sempre l’utile di impresa”.

Bilancio, il rapporto tra Ase e Comune. “Nel rapporto tra ASE/proprietà: l’assemblea della Spa approva un bilancio con un corrispettivo determinato a carico del Comune”; “il Consiglio comunale, in fase di approvazione della propria previsione di bilancio, riduceva il corrispettivo di erogare all’Ase”; “l’Ase a fine anno fatturava comunque il corrispettivo previsto nel suo bilancio, a prescindere dalla effettiva erogazione da parte della PA”.

L’emersione del debito fuori bilancio da parte del Comune Da questa “metodica” la debitoria emersa nel corso degli anni, da parte del Comune verso l’azienda. “Il predetto meccanismo – è scritto nel dossier – ha trovato la sua perfetta applicazione fino al 2010 e non anche per il 2011. Da qui il contenzioso tra Au dell’Ase Spa e il direttore di ragioneria del Comune di Manfredonia”.

Dai bilanci consuntivi: incremento costi personale; diminuizione smaltimento rifiuti negli ultimi 3 anni.

Come evidente da una tabella allegata, alla voce bilanci consuntivi Entrate, prendendo in considerazione solo il corrispettivo del Comune si passa dai 5,1 mln circa del 2002 ai 6,3 del 2006, fino ai 7,365 mln del 2011.

Costo del personale: dai 3,7 mln del 2002 ai 3,7 del 2006 fino all’incremento (nonostante eguale numero di unità) nel 2011: 4.574.805,00.

Costo smaltimento rifiuti: dai 692.948 euro del 2002 ai 1.471.764 euro del 2006 fino ai 1.786.624 del 2011 (con diminuizione rispetto ai 2,014 mln euro del 2009 e 2,361 del 2010).

“Per chi volesse approfondire l’argomento – è scritto nella relazione – all’indirizzo www.asemanfredonia.it, alla voce bilanci correlati da relazioni e note integrative con ricevute di deposito degli stessi presso la CCIAA, è possibile trovare integralmente tutti i documenti relativi agli esercizi contabili dal 2008 al 2011″.

IL RICONOSCIMENTO DEL DEBITO FUORI BILANCIO: “PERSI 1,4 MLN DI CREDITI CON RECUPERO DOPO LA CHIUSURA DEL PIANO DI EROGAZIONE PREVISTO

Il riconoscimento del citato debito (fuori bilancio) da parte del Comune verso l’Ase veniva riconosciuto con D.G.C. 342/23.11.2011, ratificata dal Consiglio comunale con provvedimento n.63 del 29.11.2011: si fa riferimento alle annualità 1991/2010, “per una somma di 5.657.469,89 a fronte del credito vantato da ASE ammontante a 7.068.365,12 con una perdita su crediti pari ad 1.410.895,00 che si concretizzerà al momento in cui si chiuderà il piano di erogazione previsto e definito anche nell’accordo transattivo tra Comune ed Ase”, scrive nel dossier l’AU Giuseppe Dicembrino.

L’ATTO DI TRANSAZIONE.

“Con delibera dell’Au dell’Ase Spa n.10-24.02.2012 venivano accettate le condizioni di cui alla delibera di consiglio comunale n.63-29.11.2011 e si demandava al Comune la formalizzazione di un atto di transazione”.

“L’atto formalizzato prevedeva che ove mai le modalità e i termini di pagamento non fossero, per qualsiasi ragione, rispettati, la transazione avrebbe dovuto considerarsi automaticamente risolta con decadenza di tutti i benefici accordati e che le somme e/o i beni trasferiti all’azienda sarebbero rimasti comunque acquisiti all’Ase”.

Secondo una successiva versione del piano di rientro (piano di definizione del debito da parte del Comune all’Ase) – in data 13.09.2012 – veniva stabilita questa erogazione delle somme:
- Bilancio 2012: euro 1.294.340,07 – avanzo di amministrazione
- bilancio 2012: euro 153.852,50 – alienazione patrimoniale
- bilancio 2012: euro 572.009,85 – Indebitamento
- bilancio 2013: euro 1.100.000,00 – alienazione patrimoniale
- bilancio 2013: euro 1.100.000,00 – alienazione patrimoniale
Totale: 5.657.469,89 (debito fuori bilancio da Comune verso Ase)

Il piano suddetto veniva accettato dall’Au dell’Ase Dicembrino con Delibera n.30.21.09.2012 “ed attualmente si è in attesa di firmare una nuova convenzione”. “Per la rimodulazione della transazione, al cui interno trova la richiesta di rinuncia da parte di Ase anche per parte dei corrispettivi anno 2011, è materia che troverà ampio spazio nei documenti di bilancio consuntivo 2012″.

L’impegno del Comune per l’assunzione di un mutuo per il finanziamento di mezzi, attrezzature e sede
Nel frattempo, “il Comune ha assunto impegno nel PEG 2011 e confermato nel 2012 dell’assunzione di un mutuo di 2.000.000 euro per il finanziamento relativo all’acquisto di mezzi, attrezzature e nuova sede Ase”.

La doppia transazione con la SIA di Cerignola.

Inoltre, “stabilita una doppia transazione fra ASE Manfredonia e SIA Cerignola: con la prima, il 25.05.2011 si è definito il pagamento del debito verso la SIA (pari a 1.719.057,60 euro) in 24 rate da 71.627, 40 senza alcun aggravio per interessi e/o altri oneri”.

“La seconda transazione l’08.11.2011 con la quale si è definito di applicare la tariffa per il conferimento in discarica, dall’01.01.2011, decorrenza retroattiva, in euro 61,06/ton in luogo di 82,43/ton”.

“Con la seconda transazione – scrive l’Au Dicembrino nella relazione – Manfredonia ha risparmiato per intero 2011 circa 500.000 euro”.

Ma “purtroppo da maggio 2012 le nuovi condizioni sono mutate: infatti la Sia di Cerignola ha comunicato che i consorziati avevano deliberato la nuova tariffa da applicare a partire dal primo maggio 2012 e che per tanto anche per l’Ase sarebbe stata applicata la stessa tariffa; da qui si è passati da 61,06/ton a 84,46/ton (in euro) al netto di Iva e di Ecotassa”. “Questa voce con il caro benzina – scrive l’Au Dicembrino nel dossier è destinata a pesare significativamente nel bilancio 2012″.

FUTURO A)NOVITA’ LEGISLATIVE E PRIVATIZZAZIONE

“Si impone allo stato attuale alla PA un’azione mirata per superare l’empasse normativo che ha relegato l’Ase e tutte le aziende totalmente partecipate degli enti locali in una fase di stallo che ne impediscono lo sviluppo e per certi aspetti la programmazione, la ristrutturazione, la razionalizzazione e riorganizzazione dei servizi”.

“Da molti anni si parla di liberalizzazione dei cosiddetti servizi pubblici locali ma accade che ogni volta che la riforma si avvicini allo sprint finale si accavallano eventi che la ritardano se non pure ne annullano i principi fondati consistenti nella privatizzazione e/o nella formazione di società miste pubblico-privato”.

“Sembrava che con l’approvazione del DL 138/2011 art.4 – come modificato dalla l.148/2011 – con obbligo di affidare a soggetti privati e/o società miste la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (come i rifiuti) si fosse finalmente giunti all’epilogo di una vicenda cominciata sin dal 1986 ma permane l’attesa“,scrive l’Au dell’Ase Spa nella lunga relazione.

CORTE COSTITUZIONALE E ARO.

“La Corte costituzionale – con sentenza 199/2012 depositata il 20.07.2012 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’intera disciplina dei servizi pubblici locali (…) viene così meno quasi completamente la normativa nazionale che disciplina i servizi citati.

Va tuttavia precisato come la sentenza della Consulta non incide nelle altre disposizioni previgenti o inserite nel quadro di regolazione di servizi.” “Resta perciò la previsione secondo la quale l’organizzazione dello svolgimento dei servizi pubblici locali debba essere attuati in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei (…) In tal senso la Regione Puglia ha promulgato la L.R.20.08.2012 N.24 (…) con una serie di regole per il settore dei servizi del ciclo integrato dei rifiuti urbani e assimilati. Conferma gli ATO come individuati dall’art.31 c.1 l.r.6.07.2011 n.14 e stabilisce le procedure necessarie per la costituzione degli ARO”.

“Per la Provincia di Foggia si ha un solo ATO avendo la Regione (…) confermato il principio del raggruppamento del territorio per Provincia.

Per gli ARO abilitati al solo spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, la Regione – con D.G.2147-23.10.2012 – stabilisce sempre in sintonia con i principi della legge 24/2012, la perimetrazione degli ambiti di raccolta ottimale“.

L’ARO 1 – scrive nella relazione l’Au Dicembrino – riguarda Manfredonia e comprende i comuni di Vieste, Mattinata, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e Zapponeta” per una popolazione di 121.954 abitanti ed estensione di 1.139,72 kmq, densità di 107,00 ab/kmq. “L’Ase Spa è in grado di proporre progetti avanzati di attenzione complessiva al territorio cittadino ed all’intero ARO”.

Tra isole ecologiche, porta a porta spinto e differenziata.

“L’ASE è in grado di modificare con celerità il sistema tradizionale della raccolta differenziata stradale avviandolo verso l’istituzione delle cd isole ecologiche, dove il cittadino utente, incentivato in qualche modo, andrebbe a conferire i rifiuti o avviare, anche per zone sperimentali, il porta a porta spinto”.

“Oltre le indiscusse capacità di gestione dell’azienda – scrive l’Au Dicembrino – bisogna valutare i diversi aspetti legati alla questione gestionale, strutturale e di ricaduta dei costi sui cittadini”.

“La PA è chiamata a decidere sulle tematiche poste in vigore dalle ultime normative e su tutte le tematiche ambientali.E’ in corso un particolare momento storico rappresentante una nuova occasione se si vuole unica ed irrepetibile per rilanciare l’Ase di Manfredonia, Ase – conclude forse polemicamente l’Au Dicembrino – che mentre altre realtà territoriali ci invidiano, per la sua peculiare capacità gestionale e professionale, forse non tutti i cittadini di Manfredonia e non tutti gli amministratori ne apprezzano l’alto profilo lavorativo e amministrativo”.

 

da Stato Quotidiano

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