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Notizie del 1 dicembre 2012

La Regione Puglia taglia i suoi costi

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

La Regione Puglia interviene sui costi della politica, recependo per prima in Italia il decreto legge che riduce i costi della politica.

Il Consiglio regionale della Puglia ha infatti approvato all’unanimità una proposta di legge ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza e del presidente dell’assemblea, Onofrio Introna.

La maggior parte delle norme entrerà in vigore il primo gennaio 2013.

Il risparmio annuale ottenuto – a quanto è stato detto in aula – sfiora i 5 milioni di euro e sarà ulteriormente irrobustito la prossima settimana quando si completerà la riduzione da sessanta a cinquanta del numero dei Consiglieri regionali.

Le norme approvate oggi dal Consiglio intervengono su più centri di costo, riducendo gli emolumenti percepiti dai consiglieri, abolendo l’istituto del vitalizio, tagliando i contributi a favore dei gruppi consiliari e rafforzando le misure per la pubblicizzazione dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche.

Queste le modifiche introdotte dalla proposta di legge sui costi della politica approvata oggi dal Consiglio regionale della Puglia.

A partire dal 1 gennaio 2013 i consiglieri regionali percepiranno un emolumento inclusivo di qualsiasi indennità e spese per l’esercizio del mandato, variabile (al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali) dagli 11.100 euro (consigliere regionale), ai 12.300 euro (presidente di gruppo, di commissione, consigliere segretario), ai 12.600 euro (vice presidente di giunta, del consiglio regionale, assessore), sino ai 13.800 euro percepiti da presidente della Regione e presidente del Consiglio regionale.

Dal 2013 cessano anche gli istituti dell’assegno di fine mandato e del vitalizio che non potrà più essere percepito da quei consiglieri regionali condannati in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione.
Ribadito il divieto di cumulo di indennità ed emolumenti e l’obbligo per il titolare di più cariche di optare per una sola.

Stabilita la partecipazione gratuita alle Commissioni permanenti, speciali e d’inchiesta.

Entro trenta giorni l’Ufficio di Presidenza individuerà i criteri sanzionatori a carico dei Consiglieri regionali che non assicurano la loro partecipazione ai lavori dell’aula.

Novità sulle informazioni richieste ai titolari di cariche pubbliche, con l’aggiornamento della legge regionale (del 1982) sulla pubblicità della situazione patrimoniale, le norme sono state estese anche agli assessori regionali e sono state rese più esaurienti e specifiche le informazioni patrimoniali richieste.

Il sito web del Consiglio regionale è stato affiancato al bollettino ufficiale come strumento di diffusione dei dati.

Modificata anche la legge che regola il funzionamento dei gruppi consiliari. In questo caso i correttivi non sono solo di carattere finanziario, ma anche tesi ad assicurare trasparenza e tracciabilità delle spese.

La decorrenza delle norme è fissata al prossimo anno, quando ai gruppi consiliari sarà assegnato un contributo annuo di 5000 euro (il 50% rispetto all’attuale) per ciascun consigliere iscritto.

Ribadito il principio della destinazione delle somme (a scopi istituzionali, studio, editoria e comunicazione).

Dal prossimo esercizio finanziario ed entro il 31 gennaio di ogni anno, ciascun gruppo è tenuto ad approvare un rendiconto di esercizio strutturato secondo linee guida uniformi a tutte le Regioni, a trasmetterlo al Presidente del Consiglio che a sua volta lo trasmette alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e dispone la sua pubblicazione sul sito web del Consiglio regionale.

Introna: sancita la fine dei privilegi
«Lo status di consigliere regionale perderà pezzi e privilegi, offrendo così un segnale di sobrietà e di normalità ai pugliesi».

Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, commenta così l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sui costi della politica.

«Siamo la Regione che pesa di meno sui cittadini per il suo funzionamento e oggi abbiamo fatto un ulteriore passo avanti nella riduzione delle spese.

Dal primo gennaio 2013 si cambierà regime.

Le spese di funzionamento della macchina consiliare si riducono ulteriormente. Le risorse assegnate ai gruppi consiliari subiranno una ulteriore riduzione del 50 per cento».

Ci sono poi – sottolinea Introna – tagli verticali alle indennità di presidenti e consiglieri, «che saranno rapportate peraltro all’effettiva presenza e partecipazione all’attività degli organi istituzionali».

Spariscono i vitalizi, sono cancellati gli assegni di fine mandato, viene eliminato anche il rimborso benzina.

«Il risparmio complessivo – rileva il presidente del consiglio regionale – ammonta a 4.803.858 di euro annuali (400.322 ogni mese).

Si incrementano invece la trasparenza e la pubblicità di atti e provvedimenti. La Puglia – secondo Introna – si è insomma dimostrata pronta a fare proprie le scelte delle Conferenze dei Presidenti di Giunte e Assemblee, impegnati in un franco confronto con il governo nazionale».

Il presidente del Consiglio regionale ha poi annunciato che martedì 4 dicembre si terrà la seconda e definitiva lettura della riduzione delle modifiche statutarie sul numero dei consiglieri regionali.

Dalla prossima legislatura ci sarà la riduzione da 70 a 50 consiglieri, più il presidente eletto, e l’istituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Aqp, garanzia nel Bilancio per il mutuo da 150 milioni

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Una variazione al Bilancio per garantire all’Acquedotto Pugliese di accendere un mutuo con la Bei (Banca europea investimenti) per 150 milioni di euro.

Il consiglio regionale ieri l’ha approvata, istituendo un fondo di garanzia pari al 20% dell’importo richiesto (34,5 milioni) ma con qualche fremito per la mancanza della maggioranza qualificata (36 su 70).

Il banco di prova dei numeri in Consiglio, com’è noto, va avanti ormai dal 2010.

Si è resa dunque necessaria, su richiesta del capogruppo Pd Antonio Decaro, la richiesta di voto segreto – previo accordo con l’Udc – per raggiungere il quorum necessario.

Che è stato, a quel punto, perfino superiore alle aspettative: nel segreto dell’urna in 45 hanno espresso voto favorevole (dunque, anche diversi esponenti di centrodestra) a fronte di 7 contrari, mentre il capogruppo Pdl Rocco Palese abbandonava l’Aula per esprimere il suo dissenso.

Motivato così: «quel tesoretto di 34,5 milioni, accantonato dalla Regione grazie al gettito dell’Iva non sanitaria, poteva essere destinato come chiediamo da tempo alla riduzione delle addizionali».

Secondo Palese, se per la riduzione dell’Irpef c’è da aspettare il Bilancio di previsione a fine anno, «è da maggio scorso che si potrebbe intervenire su Irap e accisa benzina, ma nonostante gli annunci della giunta Vendola ancora non si è fatto nulla».

Il disegno di legge approvato ieri consentirà all’Aqp di adempiere agli investimenti per 1,5 miliardi di euro previsti nel Piano d’Ambito nel 2012-2017. La garanzia di secondo livello offerta dall’azionista unico dell’Aqp, la Regione, arriva fino all’importo di 172,5 milioni, in modo da coprire eventuali inadempienze dell’Aqp con la Bei o interessi maturati.

Sui 1.484 milioni di investimenti, ammontano a 536 quelli previsti dal co-finanziamento, mentre i restanti 948 milioni sono a carico del gestore (attraverso i ricavi dalle tariffe, gli allacciamenti, etc) e in parte, appunto, da reperire sul mercato con capitale di debito.

Due, dunque, i nuovi capitoli di spesa istituiti nel Bilancio: uno per la prestazione di garanzie finanziarie e un secondo per la copertura rischi (i 34,5 milioni).

Nell’occasione, il governatore Nichi Vendola era chiamato anche a relazionare sulla vicenda delle nomine in Aqp, con la sostituzione dell’amministratore unico Ivo Monteforte per la nota vicenda della stabilizzazione del contratto del direttore generale Mas – similiano Bianco.

Quell’atto è finito sotto i fari della Corte dei Conti e, ha spiegato Vendola in Aula, «sanzionare i comportamenti illegittimi deve essere un principio ordinario e non straordinario, da rispettare sempre nella Pubblica amministrazione, anche in presenza dei risultati di gestione eccezionali raggiunti dal management uscente».

La nomina di Gioacchino Maselli, ha poi aggiunto, sbaraglia il campo da ogni interpretazione dietrologica sulla vicenda.

Dall’opposizione, Gianmarco Surico (Fli) ha puntato l’indice sulle responsabilità del governo regionale, messo al corrente sin dal 2010 delle decisione assunte da Monteforte e poi incriminate dai magistrati contabili. Palese, invece, ha evidenziato il «pasticcio» normativo che riguarda l’Aqp, con una legge nazionale che ne prevede la privatizzazione e una legge regionale che porta alla ripubblicizzazione.

Quindi, la mancanza di una «struttura regionale per il controllo sulle società partecipate», che il Pdl si augura venga istituita con il Bilancio di previsione 2013. Con il mutuo per investimenti, e i relativi cantieri, «daremo acqua, depurazione e affinamento ai cittadini pugliesi» ha rimarcato l’assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati, spiegando che l’alternativa – l’aumento di capitale da parte dell’azionista-Re gione, con un versamento di almeno 201 milioni, non è stato giudicata fattibile.
«La Bei ha espresso giudizi lusinghieri sull’Aqp e sui servizi finanziari della Regione e grazie a questo intervento – ha aggiunto – apriremo un nuovo capitolo di una storia gloriosa del nostro Acquedotto».

Dall’Udc, intanto, è partito il controcanto sulla decisione, d’intesa con la maggioranza, di sostenere il ddl nel segreto dell’urna.

«Purtroppo, anche oggi, la maggioranza ha dimostrato scarsa attenzione ai problemi della nostra Puglia non garantendo il numero legale il aula» dice il coordinatore regionale Angelo Sanza. Solo per senso di responsabilità e per evitare che l’aqp perdesse «ingenti finanziamenti» l’Udc ha votato a favore,ma – avverte Sanza – «siamo stufi dell’arrogante autosufficienza di Vendola e del Pd giocata sulla pelle dei pugliesi».

«Ancora una volta è stato il senso di responsabilità dell’Udc e di altre forze di opposizione – aggiunge Salvatore Negro, capogruppo Udc – a consentire di approvare un provvedimento che va nell’interesse della Puglia.

Senza il nostro appoggio non avrebbe perso una parte del Consiglio, cioè la maggioranza, ma avrebbero perso le famiglie di Puglia e oggi la politica non può permettersi questo se vuole recuperare la fiducia del cittadino». Ciononostante, «il voto ha anche una valenza politica. Ancora una volta è stata messa in luce l’insufficienza di questa maggioranza che allo stato dei fatti non è in grado di avere i numeri per governare la Puglia».

Da segnalare, infine, la battaglia del comitato «Acqua bene comune» contro la Regione.

Oggi, davanti alla sede Aqp in via Cognetti a Bari, si terrà la manifestazione «E mo’ basta» in cui il comitato annuncerà di adire le vie legali contro Aqp per la restituzione ai cittadini della remunerazione del capitale sulle tariffe (pari al 7% della bolletta), ancora richiesto dall’Aqp sebbene sia stato approvato il referendum sull’acqua pubblica che ne sancisce l’abolizione.

«A un anno e mezzo dal referendum del giugno 2011, in Puglia, gli esiti referendari sono rimasti inattuati: l’Aqp è ancora una Società per Azioni e i cittadini continuano a pagare la remunerazione del capitale sulle tariffe».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Bandabardò, Finaz in concerto a Manfredonia

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Bandabardò, Finaz in concerto a ManfredoniaSabato 1 dicembre Finaz, chitarrista e fondatore della Bandabardà in concerto al LUC “Peppino Impastato” di Manfredonia.L’appuntamento è alle 21.30, l’ingresso è libero.

Alle ore 20:30 si terrà la Masterclass, che ha un costo di € 5.

Gli interessati possono prenotarsi chiamando lo 0884/534430 o ritirando il tagliando direttamente al Luc.

Finaz inizia a suonare a 10 anni quando si innamora della musica dei Beatles. Dopo i primi anni di formazione classica, inizia a studiare jazz e a suonare musica di tutti i generi partecipando a rassegne e concorsi musicali sia da solo che con bands varie.

A sedici anni incide il primo 45 giri nel mitico studio Gas di Firenze.

Intensifica la attività dal vivo e inizia ad insegnare alla scuola comunale della sua città (Volterra).

Nel 1991 incide il primo disco con una major (BMG-ariola) con un gruppo fiorentino e nel 1992 inizia il primo tour professionale con musicisti di caratura nazionale.

Nel 1993 lascia la chitarra elettrica per la chitarra acustica e insieme al cantante Erriquez fonda la Bandabardò di cui è anche co-autore e co-produttore.

da manfredonianews.it

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Primarie, il Comitato “Foggia per Nichi”: libertà di scelta

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Il Comitato “Foggia per Nichi”, date le continue e pressanti richieste di questi giorni, tiene a precisare che, in linea con le “differenti” modalità che ci contraddistinguono, ha ritenuto opportuno perseguire la “linea” della libertà di scelta.

Per dovere di cronaca, i pareri interni emersi in questi giorni ci dicono che molti di noi, non ritenendosi vicini all’operato del PD e del segretario Bersani portato avanti nel Governo Monti, hanno deciso di astenersi dal voto del ballottaggio di domenica 2 dicembre.

Modesto rimane, comunque, il numero dei volontari che “all’ultimo round” porranno la propria preferenza sul nominativo di Pier Luigi Bersani.

Un fatto rimane di assoluta certezza, siamo persone di sinistra che nel contribuire alla campagna elettorale per Nichi Vendola, hanno scelto di tentare la strada del cambiamento radicale e della discontinuità con il liberismo, tantomeno quello populista, e di portare la politica in campi differenti da quelli dell’urlo e dei calderoni; per questi e molti altri motivi, sarebbe per noi aberrante e contro natura un qualsiasi appoggio a Matteo Renzi.

da Teleradioerre

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Scarichi abusivi: sequestrate 7 aziende, indagati sindaco e dipendenti Acq

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

Scarichi abusivi nel canale ‘Cinquemetri’, nelle campagne di Trinitapoli.

I carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, coadiuvati da personale del Corpo Forestale dello Stato del capoluogo dauno, diretti dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di aree di piazzali aziendali e di alcune società vinicole per un valore totale di circa 1 milione di euro.

Alcuni cittadini avevano infatti notato lo scorrimento di acque di color rosso all’interno del canale. Gli stessi hanno poi segnalato l’arcana vicenda ai militari.

Iniziate le indagini, i carabinieri hanno verificato e accertato la presenza di scarichi abusivi nel depuratore comunale e nel canale di raccolta reflui denominato appunto ‘Cinquemetri’.

Proprio per questo fu presto emesso un provvedimento di divieto di balneazione nelle aree vicine alla foce ‘Carmosina’.

Al primo intervento ad opera del Corpo Forestale dello Stato di Foggia, sono seguiti approfondimenti investigativi da parte dei carabinieri per la Tutela dell’ambiente.

L’accurata attività investigativa, denominata anch’essa ‘Cinquemetri’ ha inoltre evidenziato una sistematica ed illecita attività di smaltimento e scarico nel corpo idrico superficiale di reflui provenienti dai piazzali delle aziende.

Le 7 società erano solite scaricare mosto, anidride solforosa esausta e tutte le acque utilizzate per il lavaggio delle cisterne.

Della serie ‘oltre al danno, la beffa’, è stato appurato che le acque del canale, inquinate, venivano utilizzate per coltivare un ettaro di terreno seminato a ortaggi.

Il terreno è stato sequestrato.

Un medico legale consulente della procura ha persino parlato di un imminente rischio epidemico, derivante dall’inquinamento del canale.

Nel registro degli indagati risultano iscritti i titolari delle aziende sono finiti anche il sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo, e 2 responsabili dell’acquedotto pugliese.

La vicenda era stata oggetto di un’interrogazione parlamentare.

Doriana Davenia da Stato Quotidiano

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Foggia, scarichi abusivi aziende vinicole e olearie: sequestrate 6 aree aziendali

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

 Per un valore di circa 1 milione di euro

I carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, coadiuvati da personale del Corpo Forestale dello Stato del capoluogo dauno, diretti dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di aree di piazzali aziendali per un valore di circa 1 milione di euro.

L’operazione denominata ‘Cinque Metri’ e’ iniziata a seguito di alcune segnalazioni di cittadini che vedevano sistematicamente scorrere acque nel canale di colore rosso tanto da far emettere un provvedimento di divieto di balneazione nelle aree vicine alla bellissima foce ‘Carmosina’.

Si e’ trattato quindi di verificare la presenza di scarichi abusivi nel depuratore comunale e nel canale di raccolta reflui denominato appunto ‘Cinquemetri’.\

La problematica era stata oggetto di interrogazione parlamentare nel 2011 del deputato di Italia dei Valori Pierfelice zazzera.

Il primo intervento e’ stato operato dal Corpo Forestale dello Stato di Foggia, i successivi approfondimenti investigativi dai carabinieri per la Tutela dell’ambiente.

L’indagine, condotta sinergicamente, ha evidenziato una sistematica ed illecita attivita’ di smaltimento e scarico nel corpo idrico superficiale di reflui provenienti dai piazzali delle aziende.

L’impianto di depurazione comunale, funzionante con modalita’ inadeguate ed insufficienti alla gestione dei reflui in ingresso, ha comportato il deterioramento irrimediabile delle acque del canale, ricompreso in un sito di importanza comunitaria denominato ‘Zona Umida Lago Salpi’.

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Foggia: arrestato latitante, era dotato di impianto videosorveglianza

Pubblicato : sabato, 1 dicembre 2012

I carabinieri di Cerignola, in provincia di Foggia, hanno arrestato il latitante Gianluca Russo, 33 anni, e Concezio D’amico, bracciante agricolo di 54, presunto favoreggiatore del primo.

Su Russo pendeva un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Bari (ufficio esecuzioni penali) perche’ ritenuto responsabile di associazione per delinquere dedita a rapine, furti, estorsioni e violazioni della normativa sulle armi; reati commessi tra 2002 e il 2012.

L’uomo si nascondeva in una masseria in localita’ ‘Varcaturo’ di Ascoli Satriano e si era reso irreperibile dall’11 luglio scorso quando era evaso dai domiciliari avvicinandosi la sentenza della Procura Generale, in forza della quale dovra’ scontare una pena di 6 anni e 9 mesi di reclusione.

Grazie a informazioni, pedinamenti e controlli, i carabinieri sono riusciti ad avere la meglio sul sofisticato sistema di videosorveglianza di cui era dotato Russo, tale da permettere un ampio controllo territorio dell’area circostante il casolare, e volto a scongiurare un inatteso arrivo delle Forze di Polizia.

da ADN Kronos

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