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Rifiuti: se Foggia piange, San Marco non ride

Pubblicato: lunedì, 24 dicembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Tecknoservice

Spunta indagine dei Carabinieri: Michele Augello ascoltato come persona informata sui fatti
Si arricchisce di nuovi colpi di scena la questione rifiuti a San Marco in Lamis. E se fino ad oggi l’argomento era relegato alle sole cronache locali, adesso ad occuparsene è anche l’Autorità Giudiziaria.

Sotto la lente d’ingrandimento dei Carabinieri di Vico del Gargano, difatti, è finito Michele Augello, staffista del Sindaco Angelo Cera, nominato quale suo fiduciario in questioni Ambientali (Augello attualmente è dimissionario) e presidente del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile.

A completare il pedigree, la carica di Consigliere provinciale in forza a Rifondazione Comunista e l’incarico di Assessore all’Ecologia nella precedente Giunta guidata dal piddino Michelangelo Lombardi.

Sembra sia partita proprio da Vico del Gargano una denuncia-esposto probabilmente nei confronti della Tecknoservice (l’azienda di Piossasco, oltre che a San Marco in Lamis opera anche a Vico, San Nicandro Garganico e Peschici – inoltre, è stata oggetto di attentati incendiari a danno di diversi automezzi) indirizzata alla Compagnia dei Carabinieri del posto, comandata dal capitano Maurizio Petrarca.

Gli uomini dell’Arma hanno ascoltato Michele Augello come persona informata sui fatti “nella caserma dei Carabinieri di San Marco in Lamis” ha dichiarato il consigliere provinciale raggiunto al telefono dalla redazione di Sanmarcoinlamis.eu.

“E’ stato un colloquio cordiale in cui mi è stato chiesto se avessi mai intrattenuto rapporti di lavoro con la Teknoservice. Ho fatto presente che l’unico rapporto di pura collaborazione, è stata la distribuzione delle pattumelle per tramite dell’associazione di PC da me presieduta”. Da tale vicenda, come si ricorderà, scaturì poi la richiesta di risarcimento danni di 100mila euro nei confronti di Augello, reo – secondo la Tecknoservice – del ritardo accumulato nella consegna dei nuovi contenitori.

In tutto il bailamme provocato dalla “scarsa efficienza della ditta” non si è di certo sottratto lo stesso primo cittadino Angelo Cera, che più volte non ha fatto mistero di voler “rispedire a casa la Tecknoservice” anche a causa del “capitolato d’oneri approvato dalla vecchia amministrazione”.

Questione poi caduta inspiegabilmente nell’oblio. Anche su questo aspetto si sono concentrati gli uomini dell’Arma: “come mai – hanno chiesto ad Augello – nonostante le numerose inadempienze contestate non si è mai proceduto alla rescissione del contratto?”.

Domanda a cui Augello sembra abbia risposto allargando le braccia.

Una questione sempre più ostica, quella dei rifiuti, tanto da provocare spaccature anche all’interno della stessa maggioranza, divisa sul “se rescindere il contratto o concedere un’altra opportunità, l’ennesima”.

Durante l’ultimo consiglio comunale, difatti, dopo una lunga discussione circa l’approvazione dell’accapo sulla proposta del nuovo progetto di raccolta dei rifiuti, non si è addivenuti a nessuna decisione.

Scontato il “No” dell’opposizione, che ha recriminato più volte lo scarso coinvolgimento dell’assise, salvo che in temi scottanti come questo “dove l’unica responsabilità è della Giunta”.

E su facebook il maggiore antagonista del momento di Angelo Cera, l’ex assessore al Bilancio e ai Servizi Sociali Vincenzo Villani, non ha esitato ad attaccare l’onorevole al grido: “Chi di monnezza ferisce, di monnezza perisce”.

Intanto il prossimo 27 dicembre a Palazzo Badiale si discuterà delle dimissioni presentate da Augello. Da quello che si è capito, sembrerebbe che Angelo Cera sia comunque orientato a rifiutare le dimissioni e al contempo concedere quanto chiesto dal consigliere provinciale di Rifondazione, confermandogli, così, piena fiducia.

Ma in tutto questo, come spesso accade, ad avere la peggio sono sempre i soggetti più deboli, in questo caso gli operatori ecologici “senza stipendio nè panettone, senza tredicesima, senza alcuna mensilità!” è il grido solidale di Michele Augello.

Ciò nonostante il Comune abbia regolarmente provveduto al pagamento del mandato per il servizio svolto in appalto dalla Tecknoservice. Uncasino mai domo, al costo di oltre un milione di euro annui.

ANTONIO CIAVARELLA da samarcoinlamis.eu

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