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Bari – Don Uva, Pastore: il tempo passa e le cose non migliorano

Pubblicato : mercoledì, 18 aprile 2012

Assemblea Usppi Don Uva (ST)

“IL tempo passa, la mobilitazione di lavoratori, legittimamente, si fa sempre più incisiva, ma le cose non cambiano sul versante della risoluzione del problema.

La crisi aziendale della congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, Opera ‘Don Pasquale Uva’, che interessa le case di Bisceglie, Foggia e Potenza, cioè due regioni, Puglia e Basilicata e circa 664 lavoratori, è irreversibile. E questo è noto.

Ma da essa si deve pur venire fuori e salvaguardare sia il livello occupazionale sia quello sanitario, di prestazioni necessarie e indispensabili a certe categorie di pazienti. Come già altre volte ho dichiarato, la soluzione, per me, non è quella proposta dall’ente gestore, e cioè la cassa integrazione in deroga, a zero ore, per sei mesi per oltre 600 lavoratori”. Lo dice in una nota il Consigliere regionale del Gruppo Misto-Psi, Franco Pastore.

“Aggiungendo a questo, magari, un finanziamento per appianare i debiti. Questo non è possibile.

 Se si è arrivati a questo punto è perché il management dell’ente è inadeguato nel gestire le risorse pubbliche e incapace di garantire la salute, dunque nessun risanamento aziendale sarà mai possibile ‘a costo zero’ per quel management. Bisogna scongiurare i licenziamenti e puntare su un piano di risanamento radicale, con dei dirigenti seri e affidabili affiancati da presenze istituzionali che verifichino, controllino e guidino questo processo”.

L'europarlamentare Sergio Silvestris (ST)

Sergio Silvestris, europarlamentare del Pdl. “Esprimo la più viva solidarietà ai lavoratori della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, costretti a gesti estremi per richiamare l’attenzione su una vertenza che continua a passare inosservata, che ora riguarda oltre 400 lavoratori, ma che potrebbe allargarsi in Puglia – l’istituto ha una sede a Foggia – a oltre 2mila lavoratori se non si dovessero adottare soluzioni urgenti per il rilancio dell’ente.

Condivido pienamente i cinque punti posti dalle organizzazioni sindacali al centro della trattativa, evidenziando che le immediate dimissioni di quanti disamministrano l’Opera don Uva sono il primo passo per chiudere con il passato (e con gli sperperi di denaro) e per iniziare a immaginare un futuro”.

“La Regione Puglia nell’ultima riunione della task force ha detto chiaramente di voler portare l’istituto ortofrenico alla progressiva chiusura, assumendosi una grave responsabilità. Vendola e i suoi compagni non pensino che Bisceglie e la Puglia assisteranno indifferenti all’eutanasia delle Opere Don Uva di Bisceglie e Foggia”.

Massimiliano Di Fonso, segr. generale Foggia e segretario regionale aggiunto sindacato USPPI(St)

MASSIMILIANO DI FONSO (USPPI): “vertenza Don Uva, persi i primi 92 posti di lavoro senza ammortizzatori sociali: il Sindaco ed i suoi apostoli indifferenti alla tragedia“. “Persi i primi 92 posti di lavoro alla Casa Divina Provvidenza Opera Don Uva. I primi 41 operatori sanitari hanno lasciato il 31/03/2012 il posto di lavoro, adesso altri 52 Oss (operatori socio-sanitari) andranno a casa alla data del 30/04/2012“.

“92 padri che dal primo maggio non potranno far fronte al mantenimento delle proprie famiglie. E’ una disfatta per la città – dice Di Fonso – per l’Ente che in questi anni ha fatto da ammortizzatore sociale e che oggi a causa della crisi ed una serie di restrizioni regionali non potrà garantire il posto di lavoro ai circa 600 lavoratori.
Il tavolo regionale e la cassa integrazione che dovrà essere fatta dai dipendenti che rimarranno in servizio, la dice lunga sulla gravità delle condizioni lavorative degli operatori, infatti si prevedono ulteriori tagli, mobilità per coloro che si avvicinano alla pensione ed in fine un taglio netto agli sprechi nella struttura di Foggia”.

“Ma l’indifferenza del sindaco e della sua Giunta alla problematica non ha confini”, secondo Di Fonso: “non si è visto uno intervento del primo cittadino,un seduta monotematica del consiglio, non un interessamento a capire perché 92 padri di famiglia finiscono in mezzo alla strada”.

“Nulla! Niente dalla massima istituzione foggiana solo indifferenza cieca, forse dovuta alla impcment Comune-Amica. Ma il fallimento è anche della politica locale che viene a chiedere posti di lavoro e poi non fa nulla per mantenerli. Solo vergogna proviamo per quei politici che parlano di progetti e poi se ne fregano di quanto accade a persone che hanno il volto foggiano e la vergogna negli occhi, quella di essere stati traditi da chi rappresenta le istituzioni”.

“Presto tutte le organizzazioni sindacali del Don Uva faranno sentire la propria voce in tutte le istituzioni pubbliche o private. Se qualuno pensa che la notte non è fatta per dormire solo per i dipendenti del Don Uva sbaglia!!Iniziative estreme per far capire che non si gioca sulla pelle dei lavoratori“.
da Stato Quotidiano

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BARI – La denuncia di Vendola – «Ospedali come casinò»

Pubblicato : lunedì, 16 aprile 2012

«Attorno alla sanità italiana girano troppi soldi. Gli ospedali spesso sono come dei casinò». Lo ha detto il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola intervistato su Sky a proposito del suo recente coinvolgimento come indagato in due delle innumerevoli indagini sulla sanità pugliese. «Nella sanità – ha aggiunto Vendola – c’è un sistema sbagliato fatto a metà da manager e a metà da politici».

«Dico che sono sereno per quanto riguarda il mio rapporto con l’autorità giudiziaria. Sono una persona potente e devo avere ossequio nei confronti di chi è preposto al controllo di legalità», ha affermato ancora il governatore pugliese.

«Io – ha aggiunto Vendola – non evoco complotti e sono sereno perché posso spiegare il mio comportamento». Dopo aver ricordato di non aver favorito il dottor Paolo Sardelli nel concorso al primariato di Chirurgia toracica nell’ospedale «San Paolo» di Bari ha spiegato: «Ha vinto il più bravo e io sono indagato. Questo è stravagante. Tra l’altro lo attribuivano non alla mia parte politica ed io trovo vergognoso che un luminare debba essere attribuito ad un politico».

Su Alberto Tedesco, ex assessore regionale alla sanità e attualmente senatore, ha spiegato: «L’ho accettato in giunta perché era una delle personalità di spicco della politica pugliese. Non era accompagnato da nessun tipo di ombra e quando la prima agenzia ha dato la notizia ipotizzando la possibilità che fosse indagato si è presentato un’ora dopo e ha dato le dimissioni».

Ma Vendola non ha parlato solo delle sue vicende giudiziarie, si è soffermato anche sul percorso politico del suo partito Sel (Sinistra, Ecologia e Libertà) del quale è presidente nazionale. «Rappresento un bel bocconcino, sono interessante mediaticamente e politicamente. Sono uscito – ha aggiunto ancora il governatore pugliese – da un partito come Rifondazione Comunista portandomi mezzo partito e neanche un euro, neanche una sede, neanche un volantino e ho detto ai miei compagni e alle mie compagne con austerità, con spirito francescano se la nostra avventura politica ha un senso, non abbiamo bisogno di soldi, proviamo a lanciarci così».

Vendola ha poi parlato di un altro tema molto dibattito in questo ultimo periodo. «Per legge deve essere messo un tetto alle spese della campagna elettorale», ha detto il presidente pugliese e leader di Sel. «La politica – ha spiegato Vendola – non può essere fatta solo da politici e faccendieri. Quando è caduta la prima repubblica sono arrivati Berlusconi e la Lega. Io credo che il finanziamento pubblico sia una necessità ciò che dà fastidio è il carattere faraonico». «Non deve esserci – ha aggiunto Vendola – quel flusso di denaro e i soldi non devono servire per investimenti immobiliari ma solo per i rimborsi elettorali».

«Auspico che non passi», ha detto ancora Vendola a proposito dell’approvazione della riforma sul lavoro del ministro Fornero. «L’Italia – ha concluso Vendola – ha bisogno di prospettive di lavoro ma il tema della crescita viene solo evocato».
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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11 dicembre/15 aprile . Treni, la Puglia isolata

Pubblicato : domenica, 15 aprile 2012

Il «tavolo» che non c’è e le promesse mancate
Minervini disse: entro Marzo . Ora ammette: tempo scaduto
Vendola scrive a Passera . L’inaccettabile baratto

Ricordate le promesse della politica (il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e del capogruppo Pd, Antonio Decaro: «Tutto il Consiglio in treno di notte») all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo orario invernale di Trenitalia per bloccare la sciagurata scelta della società ferrovaria di «tagliare» i treni, fermare i convogli a Bologna costringendo i passeggeri pugliesi a cambiare treno all’alba e salire sui lussuosi Frecciarossa per poi arrivare nella stazione di Milano?

Quattro mesi dopo (era l’11 dicembre del 2011) quella rivoluzione nel trasporto ferroviario che causa disagi ai passeggeri da e per il Sud, tagliando di fatto in due il Paese, nulla è accaduto. Anche del tavolo, annunciato da Passera a Vendola non si sa più nulla.

Gli incontri dell’assessore regionale Guglielmo Minervini con i vertici delle Fs, la lettera del presidente Nichi Vendola al premier Monti, il vertice di qualche settimana fa di Vendola e Minervini con il ministro dello Sviluppo Passera oltre alle annunciate iniziative a sostegno della battaglia dei cittadini e della Gazzetta (del presidente del Consiglio Regionale e del capogruppo del Pd alla Regione «anche noi insieme ai pugliesi di notte in treno») di fatto non hanno risolto il problema: le tariffe sono rimaste quelle – alte – decise dall’amministratore di Trenitalia Moretti e nulla è cambiato per quanto riguarda la fermata obbligatoria a Bologna cui sono costretti i passeggeri diretti da Lecce e Bari a Milano.

Insomma i tentativi della politica, comprese le campagne di denuncia (sul palazzo del presidente della Regione Puglia sventola ancora quell’enorme cartello «La Puglia non è un binario morto, ridateci i treni»), alla fine sono risultati vani, praticamente un fallimento della politica.

Le uniche novità (?) sono i due dossier della Regione Puglia con i quali ci viene spiegato (ma c’era bisogno?) che Trenitalia tratta il Nord meglio del Sud. A Fronte di tutto questo nulla è cambiato: i treni da Lecce a Milano e viceversa continuano a fermare sempre a Bologna. Mentre del tavolo annunciato dal ministro Passera (a Vendola e Minervini) «entro marzo» non se ne sa più nulla.

Non sappiamo se la promessa del ministro Passera – che lo scorso 22 febbraio fece dichiarare a Minervini e Vendola di aver «trovato un ministro attento, non una controparte ma un interlocutore attento»- di convocare un tavolo, resterà una promessa o si tramuterà in un atto concreto.

 E soprattutto se con il nuovo orario estivo il ministro avrà modo di imporre a Moretti di ricollegare la Puglia al resto del Paese, cioè «di riequilibrare l’offerta di servizi tra nord e sud del Paese» e soprattutto di abolire il cambio a Bologna.
Il ministro sappia che la Puglia non dimentica
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Sanità, altra tegola su Tedesco e Lady Asl

Pubblicato : domenica, 15 aprile 2012

Non si vive di sole nomine.

Gli appalti finiti sotto la lente d’ingrandimento della procura di Bari riguardano anche i servizi di assicurazione.

 Indagati tra gli altri, neanche a dirlo, l’ex assessore regionale alla salute Alberto Tedesco (quarto fascicolo su di lui) e l’ex direttore generale dell’Asl di Bari Lea Cosentino (quinta indagine).

L’«ultima» inchiesta sulla gestione della sanità pugliese riguarda una delibera dell’Asl di Bari dell’aprile 2007 con cui venne affidato il servizio di copertura dai rischi all’interno dell’azienda e una delibera del marzo 2009 con la quale, in attesa di una ridefinizione del settore, si decise di congelare per 18 mesi la situazione vigente sino a quel momento. Un affare da 12 milioni di euro sul quale la procura (il fascicolo è stato aperto nel 2011) ha bisogno di altri sei mesi per indagare. Così Tedesco, Cosentino, Paolo Cappiello, consigliere delegato di «Assidea & Delta srl», l’ex direttore amministrativo della Asl Bat, Felice De Pietro, l’ex direttore amministrativo dell’Asl di Bari, Luciano Lovecchio, e l’ex direttore sanitario della stessa Asl Giuseppe Lonardelli, si sono visti notificare un provvedimento di proroga delle indagini firmato dal gip Giulia Romanazzi che ha accolto la richiesta del pm Desirè Digeronimo e del procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno.

Corruzione e abuso d’ufficio in concorso sono le ipotesi di reato.

Il servizio di brokeraggio assicurativo venne affidato alla compagnia Fondiaria Sai Assicurazioni spa di Firenze, dopo una gara andata deserta.

 L’Asl, era scritto nella delibera del 2009 in cui si ricostruiva la vicenda, avrebbe provveduto al pagamento attraverso l’agenzia Assidea & Delta srl di Bari, il cui titolare è indagato. Evitando di indire una nuova gara, l’Asl avrebbe cristallizzato gli appalti già concessi ai broker assicurativi, in linea con le indicazioni dell’allora assessore regionale, Alberto Tedesco, che aveva nominato una commissione per formulare nuove regole sulla gestione del rischio delle aziende sanitarie. In attesa che queste nuove regole entrassero in vigore, per altri tre anni, secondo gli inquirenti, sarebbe stato garantito il monopolio alla Assidea & Deltà.

«Quella commissione di cui credo facesse parte anche l’attuale assessore regionale alla Salute – dice Tedesco – aveva il compito di rivisitare la gestione dei rischi per i danni delle aziende sanitarie.

 C’era da congelare la situazione degli appalti in scadenza per individuare modalità più efficaci da un punto di vista economico con risparmio da parte delle Asl».
Quanto all’ennesima inchiesta che lo riguarda, al termine di una settimana davvero difficile, il sen. Tedesco che non si sente affatto fiaccato da quello che definisce un «continuo stillicidio» osserva: «Quando le procure hanno solidi e non fragili elementi a sostegno dell’accusa, tendono ad arrivare il più rapidamente possibile al processo. Caso mai sono gli indagati che cercano di ritardare i processi. Qui sta avvenendo l’esatto opposto».

 
Indagine su Sardelli: le telefonate e i dubbi su Chirurgia toracica
Paolo Sardelli, il primario che secondo la procura di Bari è stato favorito dall’intervento di Nichi Vendola, è un medico «di qualità» che si era fatto conoscere tra gli esponenti dell’ex Rifondazione comunista.
È quanto racconta l’ex assessore Alberto Tedesco in una intercettazione del 10 novembre 2009 finita agli atti dell’inchiesta: l’allora manager della Asl Bat, Rocco Canosa, si lamenta con Tedesco perché Sardelli si opponeva all’arrivo a Barletta di un chirurgo toracico «a contratto ». E Tedesco tenta di mediare.
«Ti chiamavo – dice Tedesco a Canosa – perché ho avuto uno strano messaggio, per altro ne ho avuti due, uno ieri e uno oggi, sempre dalla stessa fonte. Siccome capisco anche che cosa può significare, prima che che questi facciano casino o impiantino una speculazione volevo capire cosa stava succedendo…».

CANOSA: «Dimmi…».
TEDESCO: «Allora la fonte è Paolo Sardelli che è primario chirurgo toracico di Foggia che mi scrive un messaggio e dice: nella Bat starebbero facendo o avrebbero fatto la consulenza per un chirurgo toracico…».
C: «È vero!».
T: «Che viene da fuori…»
C: «E’ vero perché…».
T: «E poi si lascia andare al commento: alla faccia della professionalità di noi pugliesi che abbiamo assicurato fino adesso… Bla bla bla bla bla… Vabbè, fermo restando che io conosco il personaggio, conosco la qualità della chirurgia toracica in Puglia… E che quindi se tu hai preso un chirurgo toracico con i fiocchi a me mi sta bene (…). Io ho forti riserve sulla qualità della chirurgia toracica in Puglia…».
C: «Io questo… non non sapevo, non sapevo i dettagli, però siccome io ho avuto…». (…)
T: «Senti Rocco il problema è un altro… Siccome stiamo sempre alle solite, siccome questo Sardelli e… si è arrufianato Maria Celeste Nardini (parlamentare di Rifondazione, ndr) perché l’hanno operata loro. Per altro, per altro questo fa parte del gruppo di Carpagnano (l’ex primario del San Paolo, ndr) che aveva diciamo generato sia Sardelli a Foggia che e… quello, quello di Lecce (…) e avevano in qualche modo creato una sorta di cartello, perché diciamo… (…) E poi è quello che ha operato Denni (Denni Gadaleta, ex capo di gabinetto di Vendola, ndr) la prima volta…».
C: «Tutto un giro insomma…»
T: «Ora è evidente che questi faranno casino e secondo me arriveranno a Nichi attraverso la Nardini…».
C: «L’unico problema che mi dispiace, ho fatto due giorni fa la delibera, adesso la devo annullare».
T: «Non lo so perché la devi annullare?» .
C: «La congelo un po’. E dico: aspetta un momento…».

GIOVANNI LONGO e MASSIMILIANO SCAGLIARINI da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Scandalo sanità: indagato gruppo Telesforo

Pubblicato : venerdì, 13 aprile 2012

Compaiono negli atti anche i dirigenti Carella e Morlacco

Lo scandalo sanità in Puglia, che vede indagati tra gli altri anche il governatore Nichi Vendola, tocca anche la provincia di Foggia.

 Tra i destinatari di avvisi di chiusura indagine ci sono l’ex senatore Francesco Carella, in qualità di dirigente della sanità foggiana, Mario Morlacco, ex direttore Ares, e il gruppo Telesforo, proprietario delle case di cura “Villa Serena” e “Nuova San Francesco” di Foggia.
Secondo l’accusa sono sei, in tutta la regione, le società che hanno beneficiato, senza averne i requisiti, delle procedure amministrative della Regione Puglia per il rilascio delle autorizzazioni.
Per gli inquirenti si tratta di operazioni che hanno provocato danni per diversi milioni ai bilanci regionali.

Da Bari sarebbero partiti favori per l’accreditamento delle strutture private al Servizio sanitario regionale oltre a facilitazioni nel rilascio dei permessi per realizzare le strutture.
da Daunia News

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BEPPE GRILLO vs VENDOLA

Pubblicato : giovedì, 12 aprile 2012

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BARI – Sanità, Vendola rende noto di essere indagato per abuso ufficio

Pubblicato : mercoledì, 11 aprile 2012

Il presidente comunica allla stampa la sua iscrizione nel registro degli indagati in base alle accuse di ‘Lady Asl’

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina di un primario. Lo ha reso noto poco fa lo stesso Vendola che ha convocato èuna conferenza stampa d’urgenza.

 La nomina in questione è quella che riguarda il prof. Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all’ospedale ‘San Paolo’ di Bari.

Vendola – ch e si è dichiarato assolutamente sereno – ha detto ai giornalisti di aver ricevuto oggi dalla procura, tramite i militari della Guardia di finanza, un avviso di conclusione delle indagini.

Nella stessa indagine figura anche la ex dirigente dell’Asl di Bari Lea Cosentino, divenuta nota come Lady Asl.
Nella conferenza stampa Vendola ha spiegato che ‘l’accusa nasce solo e soltanto dalle dichiarazioni della dottoressa Lea Cosentino.

Mi accusa – ha detto ancora Vendola – una persona animata da forte risentimento nei miei confronti, avendola io licenziata al momento del suo coinvolgimento nelle inchieste sulla malasanità’.

‘La dottoressa Cosentino – ha detto Vendola – è comprensibilmente animata da rancore nei miei confronti, tanto animata da rancore che ha fatto causa recentemente alla Regione chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro’.
da Teleradioerre

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Vendola a Cosentino: «Ti copro io»

Pubblicato : mercoledì, 11 aprile 2012

Nichi Vendola Bari- «Non ti preoccupare di questa cosa! Ti copro io!»: è la frase che, secondo la procura di Bari, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola,  disse tra il settembre 2008 e l’aprile 2009 all’allora direttore generale dell’Asl di Bari Lea Cosentino,  preoccupata alla richiesta del presidente di riaprire i termini di presentazione delle domande per l’incarico di Direttore medico della Struttura complessa di Chirurgia toracica dell’ospedale barese San Paolo.

Vendola premeva – secondo l’accusa – perché venissero riaperti i termini del concorso in modo che potesse parteciparvi un medico che egli intendeva favorire, Paolo Sardelli.

Fine di Vendola - secondo la procura – era di «favorire esclusivamente la situazione personale di Sardelli Paolo insistentemente segnalata da esso Vendola («Quel concorso deve vincerlo Sardelli»), dopo che era stata accertata la non praticabilità del conferimento di un incarico direttivo allo stesso Sardelli presso lo Stabilimento ospedaliero Di Venere di Bari, al quale il sanitario aspirava».

La pressione di Vendola nei confronti di Cosentino avvenne – secondo la procura di Bari – «in assenza di un fondato motivo di pubblico interesse» e «sulla base di una motivazione pretestuosa e in sé contraddittoria (asserita esigenza di `una ampia possibilità di scelta´ in relazione alla “esiguità” del numero dei candidati che hanno presentato domanda, in palese contrasto con la dichiarata “specifica particolarità” della disciplina oggetto della selezione)».

Dopo la riapertura dei termini per la presentazione delle domande, «con deliberazione del 19 aprile 2009 n.9183/1 Cosentino “presceglieva” – fra i soli tre candidati presenti alla prova colloquio tenutasi il 30 marzo 2009, tutti dichiarati idonei dalla Commissione di esperti ed “inseriti nella terna da proporre al Direttore generale per la nomina” (…) – il dott.Sardelli ai fini del conferimento dell’indicato incarico».

Le accuse di “Lady Asl”
 
Lea CosentinoBari - Indagata in indagini sulla sanità pugliese, l’ex dirigente della Asl di Bari Lea Cosentino ha fatto ai pm nei mesi scorsi varie dichiarazioni sulla gestione della sanità pugliese, accusando il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e suoi assessori di aver interferito per favorire medici o dirigenti targati Pd o Sel.

A proposito dell’episodio per il quale oggi Vendola ha reso noto di essere indagato così dichiarò ai pm “Lady Asl”: «Un’altra pressione riguarda la nomina di primario per l’unità operativa complessa di chirurgia toracica del presidio ospedaliero San Paolo.

Nel 2008 era andato in pensione il professorCampagnano, molto bravo e infatti quel presidio andava molto bene.

Bandimmo il concorso e Vendola mi chiese di procedere velocemente e sponsorizzò la nomina del dottor Sardelli del policlinico di Foggia, suo amico e secondo lui molto bravo: espletai il concorso ma il dottor Sardelli non presentò la domanda confidando di poter essere collocato presso il Di Venere in un istituenda unità complessa. Quando Sardelli appurò tramite Francesco Manna, già capo di gabinetto di Vendola, che l’istituzione dell’unità di chirurgia complessa del Di Venere non si sarebbe realizzata, Vendola mi chiese insistentemente di riaprire il concorso per consentire al dottor Sardelli di parteciparvi».

«Io – continua Cosentino - a fronte di tali richieste e nonostante fosse stata già composta la commissione che non si era ancora riunita, riaprii i termini del concorso, anche se non ero d’accordo, con la scusa di consentire il massimo accesso a tutte le professionalità. Era chiaramente una forzatura ma Vendola mi disse di farlo perché mi avrebbe tutelata».

Alla fine, «vinse il dottor Sardelli», risultato il più titolato.

da Il Secolo XIX

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Nell’oscura saga della sanità pugliese finisce indagato anche Vendola

Pubblicato : mercoledì, 11 aprile 2012

Non si spegne l’incendio della sanità in Puglia, tanto che ora rischia di restare bruciato lo governatore della Regione. Nichi Vendola risulta indagato per concorso in abuso d’ufficio. Secondo le accuse mossegli dall’ex direttore generale della Asl pugliese Lea Cosentino, avrebbe forzato il concorso per il primario del San Paolo di Bari, Paolo Sardelli, che sarebbe suo amico. Vendola si dice sereno e risponde alle accuse. Ma, per la sanità pugliese, sarebbe solo l’ennesimo scandalo di una lunga lista. 

Nichi Vendola Governatore Regione Puglia
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina del primario Paolo Sardelli all’ospedale San Paolo di Bari. È stato lo stesso Vendola a comunicare ai cronisti di aver ricevuto oggi dalla procura di Bari, tramite la Guardia di finanza, l’avviso di conclusione delle indagini. 

Nella stessa inchiesta figurerebbe anche l’ex direttore generale dell’Asl di Bari, Lea Cosentino, nota come “Lady Asl” nelle indagini relative agli affari dell’imprenditore Gianpaolo Tarantini.

Il governatore si è detto «assolutamente sereno, come sempre in passato, perché ogni mia azione è stata sempre improntata a garantire la trasparenza. Io – ha spiegato Vendola – a questo concorso, come a tutti i concorsi, mi sono interessato nella misura di chiedere che fossero concorsi veri, che avessero una platea credibile di partecipanti e che potesse vincere il migliore. Chiunque, qualunque direttore generale sa che i miei unici interventi, rari, relativamente ai concorsi sono stati sempre mirati alla raccomandazione che potesse vincere il migliore e nell’ambito di questa indagine si appura che effettivamente il professor Sardelli era comunque il migliore».

Tutto ruoterebbe attorno alle accuse mosse dall’ex numero uno della più grande Azienda sanitaria d’Italia contro lo stesso Vendola e l’ex assessore alla sanità della Regione Puglia, Tommaso Fiore. In un interrogatorio messo a verbale qualche mese fa dai magistrati baresi Desirée Digeronimo, Francesco Bretone e il procuratore aggiunto Giorgio Lino Bruno, Cosentino spiega quanto successo nel concorso del 2008 per la nomina del nuovo primario di chirurgia toracica. Il bando, secondo quanto dichiarato agli inquirenti dalla stessa Cosentino, sarebbe stato indetto per sostituire Francesco Carpagnano, ex primario di chirurgia toracica finito in pensione, e Paolo Sardelli, allora attivo al Policlinico di Foggia, lo avrebbe in un primo momento snobbato, “confidando” di essere trasferito all’ospedale “Di Venere” a Carbonara (Bari).

Vendola, però, sempre secondo le dichiarazioni dell’ex numero uno dell’Asl di Bari, avrebbe chiesto «insistentemente» alla Cosentino di riaprire i termini del concorso ormai scaduti e far rientrare Sardelli ritenuto dalla stessa Lady Asl «suo amico e secondo lui molto bravo».

Sardelli, stando invece a quanto spiegato dal legale mesi fa, non avrebbe mai avuto rapporti d’amicizia col presidente e avrebbe cambiato idea sul concorso una volta accertato che il reparto del San Paolo sarebbe stato ristrutturato a dovere così come accaduto nel “suo” ospedale di Foggia negli anni dell’ex governatore Raffaele Fitto.

Il governatore pugliese non ci sta. «Mi accusa – ha detto alla stampa Vendola – la dottoressa Cosentino sulla base di sue dichiarazioni non suffragate da nessuna altra prova, nessuna altra documentazione.

Mi accusa una persona animata da forte risentimento nei miei confronti, avendola io licenziata al momento del suo coinvolgimento nelle inchieste sulla malasanità. È comprensibilmente animata da rancore nei miei confronti, tanto animata da rancore che ha fatto causa recentemente alla Regione chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro».

Lady Asl, tutt’ora implicata anche nei processi per la nomina del primario di allergologia ad Altamura e per le vicende legate alla bonifica delle microspie ritrovate negli uffici Asl, venne licenziata il 22 settembre 2009 dopo aver rifiutato di rassegnare le dimissioni chieste dalla giunta alla notizia del coinvolgimento nell’inchiesta su Tarantini (in parte archiviata) e alla luce dei risultati di una commissione di indagine interna che gettava ombre sulla stipula dei contratti con le imprese private della riabilitazione. Ora chiede 2,8 di danni e 250mila euro di stipendi non incassati.

È solo l’ultimo capitolo di una lunga storia, quella della sanità pugliese, che solo l’8 novembre scorso si è arricchita di altri dettagli sui banchi della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale grazie ad una audizione choc (secretata) dello stesso pm Digeronimo.

Solo cinque mesi fa il magistrato antimafia, tra le altre cose, accusava lo stesso Vendola di essere a conoscenza dei fenomeni di corruzione della sanità pugliese e che, nell’estate 2009, quando il presidente pugliese le chiese in una lettera di abbandonare le indagini, negli ambienti della procura di Bari sarebbe rimasta «sola» e oggetto di «attacchi violentissimi» che la convinsero, a suo dire, a seguire di fatto i consigli di Vendola e a rimettere le indagini al capo procura di Bari, Emilio Marzano, che poi rifiutò.

Tutto questo ai tempi dell’ex assessore alla sanità, Alberto Tedesco, ex senatore Pd oggi nel gruppo Misto, sulla cui testa pende da circa un anno la richiesta di arresti domiciliari del Tribunale del riesame di Bari perché – come confermato dalla Cassazione – al vertice di un “contesto associativo finalizzato all’acquisizione della gestione e del controllo di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici per la realizzazione di profitti e vantaggi ingiusti, anche a favore di imprenditori utilizzati per sostenere la propria campagna elettorale».

Solo un mese fa si sono concluse le altre indagini relative alla concessione di accreditamenti e convenzioni tra la Regione Puglia e strutture sanitarie private con 40 indagati, tra cui dirigenti e funzionari regionali, imprenditori e responsabili legali di cliniche private pugliesi, accusati dalla procura di aver formato una associazione a delinquere che, dal 2005 al 2008, avrebbe pilotato le nomine dei dirigenti generali delle Asl pugliesi attraverso i quali controllare poi le nomine di direttori amministrativi e sanitari che, sempre secondo la procura, avrebbero indirizzato appalti e forniture nell’orbita di imprenditori legati allo stesso Tedesco.

Francesco Clemente da linchiesta.it

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FOGGIA – lettera aperta per Musica Civica

Pubblicato : martedì, 10 aprile 2012

Al Presidente della Giunta Provinciale On. Dott. Antonio Pepe,
al Presidente del Consiglio Provinciale Dott. Enrico Santaniello,
all’Assessore alla Cultura della Provincia di Foggia Avv. Maria Elvira Consiglio

e p.c.

al Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola,
all’Assessore alle Attività Culturali della Regione Puglia Prof.ssa Silvia Godelli
al Sindaco di Foggia Ing.Gianni Mongelli,
al direttore artistico M° Gianna Fratta
a tutti gli Assessori della Giunta Provinciale di Foggia,

a tutti gli organi di stampa
Oggetto: Lettera aperta di sessantadue abbonati alla stagione Musica Civica

Gentili Signori,
siamo un gruppo di abbonati ed estimatori della stagione di spettacoli “Musica Civica”.
In quanto cittadini, e quindi destinatari della proposta culturale delle istituzioni, vogliamo esprimere, con questa lettera, il nostro vivo apprezzamento per questa rassegna che abbiamo scelto di seguire, insieme a tantissimi altri abbonati, con entusiasmo e viva partecipazione.
In una città che stenta ad offrire proposte culturali di livello, la possibilità di poter vedere spettacoli in una forma nuova e accattivante, che non è il concerto e non è la conferenza, ci ha piacevolmente sorpreso e l’appuntamento domenicale è diventato una “necessità”.
Spesso si dice che le “buone notizie” non fanno notizia, ma noi abbiamo sentito il bisogno e il dovere di far conoscere la nostra opinione, che è anche quella di molti, su questo irrinunciabile appuntamento, piccolo miracolo culturale della Capitanata, sottolineando questa iniziativa anche a fronte di polemiche che nei mesi scorsi hanno trovato spazio sui giornali.

Certo, ciascuno di noi firmatari di questa lettera ha avuto le sue preferenze, in base al genere di spettacolo e ai personaggi che si sono esibiti, tuttavia siamo d’accordo su un punto: la qualità degli artisti e l’alto livello generale della manifestazione, sia dal punto di vista organizzativo che dei contenuti. Il connubio ben pensato tra musica, parola, teatro, danza ci ha permesso di ascoltare in prima persona racconti ed esperienze di protagonisti della musica e della cultura internazionale come, tra i tanti, Uto Ughi, Corrado Augias, Giandomenico Amendola e Federico Rampini, mostrandone un volto nuovo e inaspettato.
Spesso si parla delle iniziative anche a nome del pubblico, escludendolo dalle scelte, dalle più o meno velate considerazioni dei giornali sulle questioni culturali o dalle polemiche di organizzatori e politici; noi fruitori siamo forse troppo silenti e questa lettera vuol essere anche un segno nella direzione di una partecipazione attiva di un gruppo di cittadini di Foggia: noi siamo i destinatari e i fruitori delle proposte e abbiamo sentito il dovere di dire la nostra.
Da qui, dunque, l’invito a continuare su questa strada, perché il riscatto di questa città passa anche dalla cultura (oltre che dalla soluzione di problemi come i rifiuti, l’occupazione, il degrado urbanistico, ecc..). Ne siamo convinti.

Un sentito grazie dunque, a tutti coloro che hanno reso possibile “Musica Civica”.

Foggia, 10 aprile 2012

Seguono firme:

1) Gerardina Pergamo
2) Andrea Miracolo
3) Vincenzo De Francesco
4) Grazia Maria Borrelli
5) Gaetana Lombardi
6) Michele Di Giovine
7) Gabriella Lombardi
8 )  Giacomo Mescia
9) Anna Rita Plescia
10) Rita Pesante
11) Maria Rosa Finelli
12) Maria De Santis
13) Filomena De Palma
14) Renata Orzella
15) Pina Fuiano
16) Liliana Di Dato
17) Giorgina Iuppa
18) Giuliana Corvino
19) Anna Maria Messina
20) Elena Veneziano
21) Loredana Fiume
22) Agostino Salvato
23) Annamaria Attianese
24) Elda Colecchia
25) Marianna Nicastro
26) Angelo Bruno
27) Rosanna Meola
28) Antonio Russo
29) Valentina Scala
30) Rita Amatore
31) Antonella Pirro
32) Tiziano Clemente
33) Elisa Russo
34) Giorgio Scopece
35) Rosa Maria Carella
36) Carmine Antonio Di Chio
37) Pasquale Stella
38) Roberta De Iulio
39) Lina Alberta
40) Antonia Mangano
41) Sabina Di Corato
42) Leda Napolitano
43) Angela Di Pietrantonio
44) Domenico Vaira
45) Bartolomeo Cataneo
46) Francesca Campagna
47) Raffaella Delli Carri
48) Michele Delli Carri
49) Veronica Ramundo
50) Immacolata Aulisa
51) Valeria Vitagliano
52) Tommaso Campagna
53) Stefania D’Alessandro
54) Anna Maria Papa
55) Ivete Augusta Fernandes
56) Alba Mazzeo
57) Tina Calderisi
58) Fedora Trivisonni
59) Consiglia De Santis
60) Anna Scarnecchia
61) Agnese Errico
62) Gabriella Pernice

Comunicato Stampa Acli Foggia

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BARI – Istat: in Puglia 12mila occupati in più nel 2011

Pubblicato : giovedì, 5 aprile 2012

La Puglia ha chiuso l’anno 2011 con 12mila occupati in più rispetto al 2010. Sono i dati pubblicati dall’Istat nel report «Occupati e Disoccupati» a rilevarlo, evidenziando che la Puglia risulta essere la quinta regione in Italia per incremento occupazionale dopo l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto e l’Abruzzo.

«Questi dati - commenta il governatore Nichi Vendola – ci dicono che la Puglia della produzione, la Puglia della formazione e della ricerca, la Puglia della società, la Puglia dei lavoratori e delle famiglie, insieme, sta lottando con i denti per mantenere i risultati ottenuti, anche sotto i colpi della crisi.

Proprio su questo dobbiamo concentrarci: sui margini di miglioramento.

In un contesto nel quale altre regioni non ce la fanno, noi dobbiamo ripartire dal riconoscimento delle cose che vanno bene. Per la Puglia queste cose sono un sistema industriale forte, un sistema sociale coeso, un sistema della formazione e della ricerca che sta producendo innovazione, un sistema di incentivi regionali capaci di adattarsi alle necessità delle imprese e del mondo del lavoro».

Oltre al dato sugli occupati, Vendola rimarca quello di alcune settimane fa sulle esportazioni, entrambi segni di orgoglio per «chi, lottando con le mani, con i denti e con la mente, sta cercando di uscire dal tunnel. L’economia si nutre della fiducia e dalla fiducia dobbiamo ripartire. Chiediamo anche ai nostri ministri di farlo e in particolare al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. Valutare le cose che vanno bene per ripartire è il messaggio che voglio rivolgere dal sistema Puglia al sistema Italia».

Tornando ai dati, al primo posto per incremento occupazionale nel 2011, rispetto al 2010, c’è l’Emilia Romagna (+ 31.000), al secondo il Piemonte (+23.000), al terzo il Veneto (+22.000), poi l’Abruzzo (+13.000) e la Puglia (+12.000) che passa dunque da 1,223 milioni di occupati a 1,235 milioni. Seguono Sardegna (+9.000), Marche e Liguria (+6.000), Calabria (+ 4.000), Basilicata e Friuli (+3.000), Umbria, Trentino e Trento (+2.000), Toscana (+1.000).

Chiudono l’anno con zero incrementi, dunque con gli stessi posti dell’anno precedente, Valle D’Aosta, Lombardia e Bolzano, mentre il segno meno caratterizza le regioni Molise (-1.000), Marche (-6.000), Sicilia (-7.000) e Campania (-17.000).

Per la Puglia il tasso di occupazione sale dunque dello 0,4%, mentre il tasso di disoccupazione scende di altrettanti punti (-0,4%). Allo stesso tempo il tasso di attività cresce tra un anno e l’altro di +0,2 punti percentuali.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI – Inchiesta Arpa e Ares «Tumori, Puglia ultima in Italia per mortalità»

Pubblicato : giovedì, 5 aprile 2012

La Puglia è la regione con il tasso di mortalità per tumori più basso d’Italia.

Arpa Puglia e Ares hanno ricevuto alcuni indicatori provenienti dal database sul sistema sanitario dell’Istat «Health for all», nell’ambito del lavoro scientifico condotto dalle due agenzie della Regione e dal Registro Tumori Puglia (in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano) sulle stime del carico di malattia neoplastica in Puglia fino al 2015.

Dai dati emerge, sottolinea in una nota il governatore Nichi Vendola, come la Puglia sia la regione italiana con il tasso di mortalità grezzo più basso del Paese, con un valore di 83,7 per 1000 abitanti rispetto alla media nazionale di 94,6 (dati 2008).

La regione mostra anche dati relativi all’aspettativa di vita alla nascita migliori rispetto alla media, in particolare per il sesso maschile. È importante considerare – riporta la nota – che nel 2004 la Puglia si collocava al nono posto, mentre nel 2009 si collocava al secondo posto, dopo il Trentino Alto-Adige. Mentre i dati grezzi sono influenzati dalla diversa distribuzione d’età delle popolazioni delle varie regioni, i tassi standardizzati, che consentono confronti omogenei, indicano che nel 2008, per quanto riguarda i maschi, la Puglia si collocava al settimo posto. Va inoltre rilevato che i tassi di mortalità per classi di età dal 2004 al 2009 evidenziano una discesa particolarmente sensibile nei maschi, a partire dalla quarta decade d’età.

Il tasso di persone che ha riportato di avere un tumore nel periodo 2004-2005 è inferiore al dato italiano, così come la percentuale di soggetti che consuma droghe. Sono invece più elevate le percentuali di fumatori di sesso maschile (ma non di sesso femminile) e di persone in sovrappeso in entrambi i sessi. I dati forniscono importanti informazioni per la valutazione comparativa dello stato di salute della popolazione pugliese rispetto ai valori nazionali e indicazioni per la definizione delle priorità di intervento delle strategie di prevenzione a livello individuale e collettivo.

Questi dati, insieme ai risultati del lavoro del Registro Tumori Puglia, ormai attivo in tutte le Asl pugliesi, e ai dati epidemiologici prodotti dalle istituzioni del sistema sanitario regionale, potranno contribuire – continua la nota – all’elaborazione delle direttrici di una programmazione sanitaria che sia pienamente rispondente ai bisogni di salute della popolazione.

Ieri, intanto, in consiglio regionale ha ricevuto un primo via libera dalla commissione Ambiente (quello definitivo ci sarà il 18) la proposta di legge «Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate ad elevato rischio ambientale».

Il primo firmatario della pdl, Alfredo Cervellera (Sel), parla di «stringente emergenza ambientale che vive Taranto» e cita il parere sulla norma del direttore generale dell’Arpa, secondo il quale se fosse già stata approvata dal Consiglio si sarebbe potuto intervenire immediatamente con la Valutazione dell’Impatto Sanitario nei confronti dell’Ilva (senza dover attendere la revisione dell’Aia) per quanto riguarda l’emissione delle polveri sottili, che sono al centro della perizia consegnata alla Magistratura di Taranto.

Inoltre, con la norma si determinerebbe la riduzione dei carichi inquinanti, con un conseguente miglioramento delle patologie riscontrate dall’inchiesta.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Lavori a Croci-Biccari: incontro in Comune

Pubblicato : sabato, 31 marzo 2012

Tra l’assessore Marasco e le imprese coinvolte nel Piano Pirp “A”

“Dopo aver definito il complesso delle azioni pubbliche abbiamo proceduto a verificare il permanere dell’interesse dei privati a realizzare gli alloggi di edilizia convenzionata, i servizi e le opere pubbliche previsti nei protocolli di intesa sottoscritti il 25 novembre 2009: una verifica necessaria, considerando che la finalità del PIRP si gioca sull’eliminazione del degrado urbano, edilizio, ambientale e sociale nell’area Borgo Croci-Rione Biccari non solo attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazioni che mancano, ma anche la definizione di interventi di ristrutturazione urbanistica”.
E’ quanto ha dichiarato Augusto Marasco, assessore comunale alla qualità e all’assetto del territorio in una riunione con le imprese attuatrici del Pirp “A”.
Il complesso degli interventi, infatti, è finalizzato “alla creazione di un tessuto urbano ordinato e incentrato attorno a spazi urbani fortemente aggregativi e socializzanti e la previsione di aree attrezzate, percorsi e attività in grado di fornire al quartiere quei luoghi centrali che oggi mancano del tutto e che possono contribuire a dare una identità al quartiere stesso e alla gente che ci abita”, come scritto nella delibera consiliare del 12 gennaio 2010, che ratificava l’Accordo di programma sottoscritto il 15 dicembre 2009 tra il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Gli impegni dei privati si articolano in 22 voci che comprendono alloggi “parcheggio” a Borgo Croci e a Rione Biccari, strade, piste ciclabili, miglioramento del trasporto pubblico locale, riduzione di barriere architettoniche, acquisizione di aree e realizzazione di edilizia convenzionata, la Cittadella delle Professioni, un centro commerciale di vicinato a Borgo Croci e uno a Rione Biccari, verde pubblico a Borgo Croci e lungo via San Severo.

da Daunia News

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FOGGIA – PIRP “A” Croci-Biccari, incontro con le imprese coinvolte nel Piano

Pubblicato : venerdì, 30 marzo 2012

Si e’ svolta, stamattina, presso l’Assessorato alla Qualita’  e all’Assetto del Territorio, una riunione con le imprese attuatrici del Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie Ambito “A”.
“Dopo aver definito il complesso delle azioni pubbliche – ha dichiarato l’assessore, Augusto Marasco – abbiamo proceduto a verificare il permanere dell’interesse dei privati a realizzare gli alloggi di edilizia convenzionata, i servizi e le opere pubbliche previsti nei protocolli di intesa sottoscritti il 25 novembre 2009: una verifica necessaria, considerando che la finalit¢ del PIRP si gioca sull’eliminazione del degrado urbano, edilizio, ambientale e sociale nell’area Borgo Croci-Rione Biccari non solo attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazioni che mancano, ma anche la definizione di interventi di ristrutturazione urbanistica”.
Il complesso degli interventi, infatti, e’  finalizzato “alla creazione di un tessuto urbano ordinato e incentrato attorno a spazi urbani fortemente aggregativi e socializzanti e la previsione di aree attrezzate, percorsi e attivita’ in grado di fornire al quartiere quei luoghi centrali che oggi mancano del tutto e che possono contribuire a dare una identita’ al quartiere stesso e alla gente che ci abita”, come scritto nella delibera consiliare del 12 gennaio 2010, che ratificava l’Accordo di Programma sottoscritto il 15 dicembre 2009 tra il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

Gli impegni dei privati si articolano in 22 voci che comprendono alloggi “parcheggio” a Borgo Croci e a Rione Biccari, strade, piste ciclabili, miglioramento del trasporto pubblico locale, riduzione di barriere architettoniche, acquisizione di aree e realizzazione di edilizia convenzionata, la Cittadella delle Professioni, un centro commerciale di vicinato a Borgo Croci e uno a Rione Biccari, verde pubblico a Borgo Croci e lungo via San Severo.

Le imprese private, selezionate con bando pubblico e che sottoscrissero i protocolli d’intesa con il Comune sono Robedil, Edil Sanor, Silvia e il Consorzio Opere Pubbliche di Capitanata. Stamattina i rappresentanti si sono confrontati, oltre che con l’assessore, con il dirigente del Servizio Urbanistica, Paolo Affatato, e uno dei progettisti del PIRP, l’architetto Michele Sgobba, per cominciare a strutturare un piano di lavoro sull’intesa del 2009, rafforzata da fideiussioni, sottoscritte all’epoca della presentazione delle manifestazioni di interesse al bando, a garanzia degli impegni per la realizzazione delle opere e dei servizi previsti dal PIRP.

“Entriamo nel pieno di un programma che fu concepito dalla Regione come un anticipo della normativa sulla rigenerazione urbana che sarebbe stata emanata nel 2009 – spiega Marasco – oltre a soddisfare il bisogno abitativo di giovani e cittadini disagiati, il coinvolgimento del privato e’  un “test” della sfida della riqualificazione integrata di pezzi della citta’ e per azioni di trasformazione urbana anche su manufatti in disuso da rigenerare come contenitori di servizi”.

Dopo l’incontro, Marasco ha annunciato che proseguira’  il confronto con i consiglieri comunali per l’illustrazione delle attivita’ svolte ai fini dell’elaborazione del PUG e, in generale, su tutta la pianificazione e la programmazione, “coinvolgendo anche i Gruppi consiliari di minoranza, con i quali scambi informali sono gia’  stati svolti nelle scorse settimane”.

Infine, l’assessore alla Qualit¢ del Territorio ha voluto replicare alla nota diffusa – nella tarda serata di ieri – da AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP e UNCI. “I soggetti rappresentativi di interessi economici e sociali – ha detto Marasco – non devono pensare che l’infittirsi delle attivita’  finalizzate al PUG, confrontate finora prevalentemente con le rappresentanze istituzionali politiche, con la Regione e con altri enti come Provincia di Foggia, Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale di Foggia, Autorita’  di Bacino della Puglia o IACP, significhi saltare il confronto con il privato organizzato. Stiamo attrezzando il tavolo di un lavoro collettivo che coinvolgera’  tutti i segmenti della comunita’”.

“Gli approfondimenti richiesti dal mondo cooperativo – ha concluso l’assessore – sono oggetto di pressoche’  quotidiani aggiornamenti del Servizio Urbanistica e di impegno personalmente svolto dal sottoscritto presso la Regione Puglia”.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Assessorato alla Qualità e Assetto del Territorio

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Progetto “Qualify-Care SLA Puglia”, la Regione Puglia fa orecchie da mercanti?

Pubblicato : mercoledì, 28 marzo 2012

nichi vendolaCon una “Lettera Aperta” alla presidenza della Regione Puglia, le due maggiori associazioni che si occupano volontariamente per l’assistenza completa dei malti di SLA -Sclerosi Laterale Amiotrofica-, “Comitato 16 Novembre onlus” e “Viva la Vita Puglia onlus” con sede a San Giovanni Rotondo (FG) e Foggia, sollecitano la Regione Puglia affinché discuta e poi deliberi i fondi del programma denominato “Qualify-care SLA Puglia”, pari a più di 2 milioni di euro per il potenziamento delle strutture residenziali sanitarie.

Le due associazioni si definiscono “offese prontamente” per la mancata attenzione al problema.

Di seguito si riporta fedelmente l’istanza presentata dai presidenti delle rispettive associazioni.

Preg.mo Presidente Regione Puglia,
On. Nichi Vendola

Chi Le scrive sono:
Mariangela Lamanna Referente Reg.le del Comitato 16 Novembre Onlus e
Giovanni Longo Presidente dell’Ass. VIVA LA VITA ONLUS PUGLIA.

Associazioni composte da Malati di SLA e loro familiari che hanno ottenuto, dopo un anno di proteste, un intervento straordinario del Governo, a favore dell’assistenza domiciliare per i Malati di Sla e per il riconoscimento della figura del Care-Giver.

L’Assessorato al Welfare della Regione Puglia può oggi contare su un contributo di 6.620.000 euro, frutto, questo, proprio del lavoro degli aderenti al Comitato 16 Novembre e dell’Ass. Viva La Vita Onlus Puglia, che in carrozzina, tracheo e peg, a costo della propria vita, non hanno mollato sino all’ottenimento dell’intervento.

Alla prima riunione del Tavolo Tecnico abbiamo ribadito la ns. posizione in merito alla proposta di progetto presentata, denominata “Qualify-Care Sla Puglia”.
In quella proposta si prevede di destinare una cospicua somma al rafforzamento delle strutture socio-sanitarie ove “collocare” i Malati, adducendo, come motivazione, l’impossibilità della famiglia a gestire il Malato………… Noi  non ci stiamo. E non ci bastano le rassicurazioni di chi parla di teoria dei vasi comunicanti, cioè spostare il contributo di qua e di là! Chiarezza Presidente, chiarezza!!!!

Caro Presidente, ciò per cui abbiamo lottato non è un contributo ballerino. Abbiamo richiesto Assistenza al Domicilio del Malato e, qualora ci fossero Famiglie particolarmente sofferenti della situazione, sarebbe preferibile un aiuto maggiore, sempre al domicilio perché una RSSA è una struttura Socio-Sanitaria per lungodegenti, dove si assistono pazienti in fase terminale o pazienti con necessità di Assistenza Sanitaria ad alta intensità non ospedaliera.
E per quanto si cerchi, non ci risulta che le RSSA siano attrezzate come una rianimazione e con personale in grado di vigilare 24 ore su 24 pazienti in queste condizioni anzi, spesso sentiamo di Rsa- RSSA che rifiutano questo tipo di pazienti perché ammettono di non essere in grado di seguirli.
Vogliamo esaminare questo Decreto? E’ scritto talmente chiaro: i fondi devono essere utilizzati per interventi Sociali e non Sanitari. E RSA-RSSA e similari sono Strutture Sanitarie. Noi siamo dell’idea che le Famiglie, tutte allo sbando di fronte all’enormità della Malattia, vadano supportate seriamente e la soluzione non può essere quella di depositare il Malato lontano dagli occhi e lontano dal cuore della propria Famiglia.

Perchè è dimostrato che questi Malati, se circondati dall’amore dei propri cari, sopravvivono più a lungo e hanno una ragione, un valido motivo per stare ancora al mondo. Le emozioni, i sentimenti non possono essere chiusi in una stanza di una RSSA!!!! Se altre  Associazioni  accettano questo, noi del Comitato 16 Novembre e di Viva LaVita Onlus Puglia non lo accetteremo mai.

Per quanto tentiamo di far valere non le nostre ragioni, bensì la bontà delle ns. ragioni, due cose decisamente differenti, ci troviamo di fronte un muro, quello eretto dall’Ass. al Welfare Elena Gentile, che ci ha pubblicamente definiti populisti, demagoghi e teatranti. Solo offese gratuite nei confronti di chi, invece, oggi dovrebbe plaudire ad un manipolo di disperati che hanno conquistato, da soli e derisi da tutti, un risultato storico.
Ci sentiamo offesi Presidente, profondamente !

Presidente, vogliamo farLe notare che noi facciamo volontariato puro, non dobbiamo pagare personale, mantenere sedi, vendere ausili, insomma ottenere qualcosa per noi.. Ci mettiamo a disposizione per regalare ai nostri nuclei Familiari un minimo di serenità che solo un aiuto h24 può dare. Vogliamo che le Famiglie possano permettersi di pagare questo aiuto esterno se, da sole, non sono in grado, psicologicamente e fisicamente, di sopportare il carico di questa devastante malattia. C’è una disoccupazione spaventosa in giro: noi garantiremmo posti di lavoro Presidente a chi, altrimenti, non avrebbe alternative.
Ed ancora, cosa sono questi costi faraonici per corsi di formazione? 500mila euro…..da sottrarre all’Assistenza Domiciliare. La formazione, attraverso anestesisti rianimatori, costa 100 euro a persona.
Presidente, chi le scrive è un Care-Giver (Mariangela Lamanna) e un Malato di SLA (Giovanni Longo), formati a costo zero! Non passiamo da un eccesso all’altro per favore! Sentiamo parlare in ogni dove di mancanza di fondi, di tagli disastrosi alla Sanità e poi prendiamo 500 mila euro e li utilizziamo per corsi di formazione!
Abbiamo già il nostro dramma da vivere e le Istituzioni dovrebbero rendersi disponibili, mediare, soprattutto, ascoltare chi vive questa Malattia da anni chiuso nel dolore e nella disperazione delle quattro mura domestiche.
Il Suo Governo Regionale non credo abbia voglia di  essere tacciato di disumanità, di mancata applicazione dei Decreti Ministeriali, di mancanza di ascolto con il Sociale.

Vogliamo che questo contributo straordinario del Governo vada a buon fine, come stabilito dal Decreto di riparto dei 100 milioni Nell’art. 2 comma 1, finalità, sono chiaramente citati progetti e percorsi Assistenziali Domiciliari (da quando le RSA sono il domicilio eletto dal Malato?) Art. 2 comma 2, gli interventi non possono essere sostitutivi di quelli Sanitari e le RSA e RSSA sono Servizi Sanitari fra l’altro  non idonei ad ospitare un Malato di SLA!

Se avessimo solo immaginato quel lontano 16 novembre 2010 che ci stavamo battendo per chiudere i Malati in qualche posto lontano da noi, avremmo evitato di rischiare la vita, investire tempo, denaro ed energia!

Ci rivolgiamo a Lei, Presidente,  affinché i soldi vengano correttamente utilizzati fino all’ultimo centesimo  per l’Assistenza al dDomicilio del Malato e per il riconoscimento della figura del Care-Giver che rinuncia a tutto, alla propria VITA, al proprio lavoro, alla propria autonomia pure di stare accanto al proprio caro Malato e gradiremmo non ricevere più appellativi dispregiativi da una persona che occupa un posto nel Sociale e con la quale dobbiamo interloquire. La simpatia non è condizio sine qua non per poter lavorare ma, il rispetto reciproco, ed in primis di Malati e Famiglie colpite dal dramma SLA, decisamente SI!.

Grazie infinite  per la Sua attenzione, Presidente. Noi siamo qui ad ascoltare le ragioni della controparte. Ma che siano Ragioni, non sistemazioni frettolose o le meno impegnative. Perchè per noi il Malato e la sua Famiglia sono al di sopra di ogni ragione possibile.

Saluti Presidente e buon lavoro.

Cordialmente

Mariangela Lamanna
Referente Regionale Comitato 16 Novembre Onlus

Giovanni Longo
Presidente Viva La Vita Onlus Puglia

da News Gargano

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BARI – Sanità pugliese trema ancora a Bari e Foggia altri indagati

Pubblicato : giovedì, 22 marzo 2012

Dalla vecchia indagine sugli accreditamenti (nel capoluogo), alla più recente inchiesta foggiana sugli appalti nella Asl. La sanità torna in primo piano con un’altra probabile ondata di inchieste che partono dai palazzi di giustizia e arrivano in quelli della politica.

E c’è di mezzo ancora una volta l’ex assessore Alberto Tedesco, ma anche l’ex vicepresidente della giunta Alessandro Frisullo, già arrestato per i suoi rapporti con Tarantini e oggi a processo.

Quello sugli accreditamenti è un vecchio fascicolo della Finanza, finito oggi sulla scrivania del procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno. Una quarantina gli indagati tra politici, dipendenti regionali e imprenditori. Al centro, una serie di atti che – secondo l’accusa – avrebbero finito per favorire alcune cliniche private. La novità, rispetto alle vecchie indagini, sono i collegamenti scoperti dai finanzieri tra una delle strutture finite nel mirino e uno spettacolare fallimento avvenuto a Bari negli anni scorsi: i soldi del «crac», insomma, sarebbero stati reinvestiti nella sanità.

Secondo le indagini, dunque, i proprietari di una o più strutture private – grazie all’intervento politico – avrebbero ottenuto accreditamenti con la Regione cui non avrebbero avuto diritto.

Un esempio è la Kentron, una clinica di Putignano già al centro di numerosi accertamenti, il cui accreditamento è stato approvato due volte dopo che un blitz dei Nas aveva indotto gli uffici ad annullare la prima.

In questi mesi la Finanza ha riesaminato le migliaia di intercettazioni telefoniche e le decine di informative prodotte negli ultimi due anni. E nel caso della Kentron è saltata fuori un’intercettazione del 27 novembre 2007, quando la giunta regionale approvò – assessore era ancora Alberto Tedesco, quel giorno assente – il primo accreditamento della struttura: l’allora vicepresidente Sandro Frisullo chiamò uno dei proprietari della struttura e passò il telefono a Nichi Vendola. «Auguri e complimenti», è il senso della frase pronunciata dal governatore a proposito del via libera. L’indagine non riguarda in alcun modo il presidente, ma potrebbe avere incrociato alcuni altri esponenti della prima giunta-Vendola: gli ultimi atti depositati in procura contengono infatti numerosi riferimenti politici.

Ben più complicata la situazione a Foggia, dove l’inchiesta dei Carabinieri ha incrociato un’iniziativa simile portata avanti dalla Finanza. Proprio gli echi di questa inchiesta, secondo indiscrezioni politiche, avrebbero portato alle dimissioni dell’ex direttore generale della Asl, Ruggero Castrignanò, e forse anche a quelle dell’ex assessore regionale Tommaso Fiore.

Il fascicolo è cominciato con una «normale» inchiesta (coordinata dal procuratore capo di Foggia, Vincenzo Russo, con il pm Antonio Laronga) che esattamente un anno fa è culminata in una serie di arresti con le accuse di corruzione, turbativa d’asta e falso: nel mirino piccole forniture per ospedali del Foggiano.

Ma poi dalle perquisizioni nell’abitazione di uno degli arrestati sarebbero saltate fuori alcune foto che testimoniano il coinvolgimento di un esponente politico. E l’indagine si è allargata a fatture per operazioni inesistenti emesse da alcune cooperative del servizio 118 e pagate dalla Asl: parte dei fondi – questa è l’ipotesi – potrebbe essere finita nelle tasche dei politici.

Negli scorsi mesi risultano approfondimenti compiuti a carico di almeno 4 consiglieri regionali, di cui uno dell’opposizione. Ieri il presidente della commissione Sanità, Dino Marino, ha definito «destituita di ogni fondamento» la notizia di un’indagine a suo carico.

g.l. – m.s. da La Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI – Gli atenei chiedono soldi la Regione promette ma… solo per metà

Pubblicato : lunedì, 19 marzo 2012

La Regione ha preso a cuore le sofferenze delle università pugliesi.

Le recenti proteste dei ricercatori, le reiterate richieste d’aiuto dei rettori ai politici, l’intervento dei parlamentari alla ricerca dei finanziamenti perduti, hanno convinto il consiglio regionale a scendere in campo.

Il risultato è stata l’approvazione, nel corso della riunione di mercoledì scorso, di un ordine del giorno con il quale il “parlamentino” della Puglia «impegna il presidente e l’intera giunta regionale a mettere in atto politiche di sostegno nei confronti del sistema universitario pugliese».

Ma la giunta guidata da Nichi Vendola aveva già manifestato la sua posizione al riguardo: dopo un paio di contributi straordinari, annunciati con molto clamore mediatico, i finanziamenti regionali alle università, per compensare i tagli dello Stato, sono stati azzerati.
Partiti con un budget di dieci milioni di euro nel 2009, ridotti a tre milioni l’anno successivo, nel corso del 2011 la Regione non ha previsto un euro per questi trasferimenti, né pare sia previsto nulla per il 2012.
Forse per questo il consiglio regionale ha evitato riferimenti ad aiuti economici, limitandosi a promettere azioni «di sensibilizzazione» nei confronti del ministro dell’Università, per recuperare i finanziamenti in base a criteri di valutazione ministeriali certi, visto che quelli attuali sono contestati perché favorirebbero le università del Nord.

Ultimo episodio, l’esclusione dell’Università e del Politecnico di Bari, ma anche l’Università di Foggia, dalla ripartizione dei fondi straordinari per il reclutamento di nuovi professori associati.

Si è mobilitato, dunque, il Riuniba, il movimento che riunisce i ricercatori dei due atenei baresi e il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, ha portato la questione nell’assemblea, con i risultati appena descritti.
Dicevamo dei contributi regionali.
Partirono come intervento straordinario, tuttavia il governo Vendola promise continuità, per contrastare la cura dimagrante al finanziamento statale delle università, che poi sarebbe proseguita con ulteriori sforbiciate di anno in anno. Una parte del contributo, infatti, serviva a compensare i tagli dello Stato (5,5 milioni di euro) e fu così suddivisa: 3.6 milioni all’Università di Bari, 1 milione e 150mila euro a Foggia e 829mila a quella del Salento.
Il resto fu spartito, in base al numero di studenti iscritti e degli idonei alle borse di studio, tra le stesse università e, inoltre, al Politecnico, che non aveva subìto il taglio (ma gli toccò l’anno successivo) e la Lum di Casamassima, l’ateneo privato della famiglia De Gennaro.
La logica era sostenere il sistema universitario pugliese, non solo risarcendolo dei tagli subìti, ma dandogli anche fondi extra, vincolati, per i servizi agli studenti e il diritto allo studio.

L’Università di Bari utilizzò il suo budget vincolato, circa 1,5 milioni per assumere personale («destinato a servizi studenteschi», dice il rendiconto), contributi previdenziali, tasse, contratti di lavoro part time agli studenti, gestione delle biblioteche e del centro sportivo.
L’anno successivo, la Regione ridusse il contributo a tre milioni di euro, ma sui fondi per il diritto allo studio ci fu libertà di interpretazione. L’Ateneo barese incassò 1,6 milioni di euro e ne spese 1,2 milioni per le pulizie.
Ora le Università tornano a reclamare i fondi negati dallo Stato.

Un risultato lo hanno ottenuto i parlamentari, infilando un emendamento al decreto milleproroghe per la distribuzione del prossimo budget.
LUCA BARILE da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Trenitalia, la Puglia isolata da tre mesi La politica in silenzio

Pubblicato : sabato, 10 marzo 2012

Ricordate le promesse della politica all’indomani dell’entrata in vigore del nuovo orario invernale di Trenitalia per bloccare la sciagurata scelta della società ferrovaria di «tagliare» i treni, fermare i convogli a Bologna costringendo i passeggeri pugliesi a cambiare treno all’alba e salire sui lussuosi Frecciarossa per poi arrivare nella stazione di Milano?

Tre mesi dopo (era l’11 dicembre del 2011) quella rivoluzione nel trasporto ferroviario che causa disagi ai passeggeri da e per il Sud, tagliando di fatto in due il Paese, nulla è accaduto.

Anche del tavolo, annunciato da Passera a Vendola non si sa più nulla.

Gli incontri dell’assessore regionale Guglielmo Minervini con i vertici delle Fs, la lettera del presidente Nichi Vendola al premier Monti, il vertice di qualche settimana fa di Vendola e Minervini con il ministro dello Sviluppo Passera oltre alle annunciate iniziative a sostegno della battaglia dei cittadini e della Gazzetta (del presidente del Consiglio Regionale e del capogruppo del Pd alla Regione «anche noi insieme ai pugliesi di notte in treno») di fatto non hanno risolto il problema: le tariffe sono rimaste quelle – alte – decise dall’amministratore di Trenitalia Moretti e nulla è cambiato per quanto riguarda la fermata obbligatoria a Bologna cui sono costretti i passeggeri diretti da Lecce e Bari a Milano.

Insomma i tentativi della politica, comprese le campagne di denuncia (sul palazzo del presidente della Regione Puglia sventola ancora quell’enorme cartello «La Puglia non è un binario morto, ridateci i treni»), alla fine sono risultati vani, praticamente un fallimento della politica.

Non sappiamo se ora la promessa del ministro Passera – che lo scorso 22 febbraio fece dichiarare a Minervini e Vendola di aver «trovato un ministro attento, non una controparte ma un interlocutore attento»- di convocare un tavolo, resterà una promessa o si tramuterà in un atto concreto.

E soprattutto se con il nuovo orario estivo il ministro avrà modo di imporre a Moretti di ricollegare la Puglia al resto del Paese, cioè «di riequilibrare l’offerta di servizi tra nord e sud del Paese» e soprattutto di abolire il cambio a Bologna.

Il ministro sappia che la Puglia non dimentica.
FRANCO GIULIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

 

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Nella Puglia di Vendola acqua cara come la benzina

Pubblicato : giovedì, 8 marzo 2012

Lo diceva già Gaetano Salvemini che l’Acquedotto pugliese ha sempre dato «più da mangiare che da bere».

Non è quindi una novità se l’Aqp, la Spa a capitale interamente della Regione Puglia che ne ha raccolta l’eredità, occupa 2mila persone e dichiara di perdere almeno il 35% dell’acqua che trasporta, mette in bilancio ricavi per 442 milioni di euro, prevede di averne 17 in più quest’anno, altri 15 l’anno prossimo e 13 nel 2014, ma di ridurre la tariffa per i consumatori non ci pensa neppure. Anzi.

Nel biennio 2007-2008 la tariffa è aumentata del 10%, nel biennio scorso è aumentata del 17,5% malgrado nel resto d’Italia la bolletta abbia fatto registrare un calo medio dell’1,2%.

A gennaio 2011 la giunta Vendola ha annunciato aumenti di un altro 10% fino al 2014, poi +2% nel 2015.
Il bilancio 2010 si è chiuso perfino con 37 milioni di utili, e utili sono previsti anche per l’anno appena trascorso, ma la tariffa continuerà comunque a lievitare.

Per il 2012 il ritocco verso l’alto è del 3,9%, come dire che oggi un metro cubo d’acqua pugliese costa 1,60 euro, praticamente quanto un litro di benzina.

Insomma malgrado il referendum abbia abolito la «remunerazione del capitale investito», un ricarico del 7% sulle bollette, e malgrado per quel referendum Vendola si sia speso lungo tutto lo Stivale, a Bari è come se non si sia votato affatto.
A fronte di un costo medio per famiglia che su base nazionale si aggira intorno ai 201 euro, i pugliesi nel 2012 ne spenderanno 290, quasi 200 più dei lombardi, cento più dei vicini della Basilicata.

Dice Vendola che investirà per la riduzione delle perdite della rete e che comunque «bisogna evitare di precipitare nei burroni della demagogia».
Lui lo dice. Ma allora perché non ai pugliesi non ha spiegato che la tariffa sarebbe aumentata anche dopo il referendum? «Nessuno me lo ha chiesto».

Ci fosse l’acqua in Puglia, vabbè.

Il punto è che piove poco, gli invasi di raccolta sono insufficienti e restano vuoti, le tubature fanno acqua e così ogni estate in alcuni Comuni del Tarantino o del Leccese arrivano le autobotti a distribuire razioni di acqua con le damigiane, scene da dopoguerra. Le previsioni dicono che il prossimo autunno la Puglia sarà senz’acqua, l’assessore invita alla danza della pioggia.

È che per Vendola le tasse e le tariffe, una volta aumentate, non calano più, quasi che rappresentino un suo diritto acquisito per consentirgli di spendere a piacimento.
Ha creato una agenzia per ogni assessorato e attraverso le società in house aggira le leggi sulle assunzioni e gli appalti pubblici.
Salvo minacciare a parole lo «spending review» sulle aziende partecipate.

Il colmo del vendolismo di governo va in scena durante uno degli ultimi Consigli regionale, si discute il bilancio.
Il centrodestra chiede di abolire l’addizionale sull’accisa della benzina, visto che Vendola si è vantato di avere conti in ordine e un inatteso tesoretto fiscale.
Risposta di Nichi: «Accolgo la proposta, ma la sposto avanti nel tempo».

A babbo morto.

Motivo: se anche togliessimo l’addizionale, i distributori di benzina non abbasserebbero il prezzo alla pompa, quindi tanto vale incassare e spendere. Il resto è demagogia.
da Libero

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Manfredonia – SEL, La Torre a Riccardo: “non ha mai partecipato a nessuna riunione”

Pubblicato : domenica, 4 marzo 2012

Il neo segretario di Sel Manfredonia Michele La Torre (ST)

FERMA la posizione di Michele La Torre, segretario di SEL-Manfredonia, circa l’abbandono del consigliere Leo Riccardo del partito.

«Non posso tacere – ha affermato La Torre – di fronte all’atteggiamento del ex consigliere SEL, Leo Riccardo, e alle sue dichiarazioni.
In base a come sono andate le cose, mi chiedo – e con me se lo chiedono tutti i compagni di sezione: ma Leo Riccardo è stato nella coalizione veramente come rappresentante del partito o vi è stato semplicemente per altre ragioni?”.
“Sospetta fu la sua decisione quando in una notte d’estate – dice La Torre – passò dal PD al SEL senza aver interpellato né gli organismi locali né quelli provinciali.

Lui sostiene di non essere d’accordo con la linea del partito, eppure non ha mai partecipato a nessuna riunione, ma ha semplicemente condotto insieme ad un manipolo di audaci degli attacchi giornalistici sulla regolarità del tesseramento effettuato nel 2011, mettendo continuamente in dubbio la lealtà e la serietà di tutti i giovani che hanno scelto di partecipare al progetto di Sinistra Ecologia e Libertà a Manfredonia”. “Dunque, mi chiedo come mai questa sua improvvisa sterzata verso il SEL di Manfredonia?».

Riguardo alla notizia di un suo eventuale incarico nella struttura dell’inceneritore della Marcegaglia, La Torre ha affermato: «Se fosse vero, in quanto consigliere comunale, sarebbe in palese conflitto di interessi e la sua posizione nei confronti dei cittadini e dei suoi elettori sarebbe alquanto imbarazzante».

Occupazione Roma-L'Aquila (ansa, aut: Massimo Percossi)

TAV: “SIAMO CON VENDOLA”.Per quanto riguarda la TAV anche la sezione di Manfredonia è con Nichi Vendola.

Essa crede fermamente che il dissenso per la TAV debba essere espresso, ma in forme civili e non violente.

«Il SEL come propria linea di principio politico – ha ribadito La Torre – rifiuta sempre la violenza, di qualsiasi forma essa sia, credendo tuttavia che ogni persona debba essere libera di esprimere il proprio parere e di mostrare il proprio disappunto.

Ogni cosa deve essere fatta nel rispetto delle persone e senza recare danno alcuno ad esse e alla collettività. Non va dimenticato, poi, che ci sono le validissime ragioni di quei cittadini che andrebbero ascoltate, ma i violenti non fanno altro che oscurarle e soffocarle.

Certamente, è da considerarsi apprezzabile il comportamento di quel carabiniere che di fronte ad un manifestante NO TAV che lo insultava e offendeva, ha mantenuto una posizione ferma e civile, incassando gli insulti e guardandolo fisso negli occhi. La TAV ha molte falle, dal punto di vista ambientale, sociale, economico e politico.

Sarebbe comunque conveniente ascoltare prima le ragioni di quella gente per trovare una soluzione comune e meno “dolorosa” e sicuramente impermeabile ai sinistri interessi partitici e mafiosi».

da Stato Quotidiano

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La Puglia piange Lucio Dalla – Vendola: «Un amico della regione»

Pubblicato : giovedì, 1 marzo 2012

Il cantautore era profondamente legato al territorio – Dalla villa alle Isole all’ultimo Sanremo con Carone

Lucio Dalla a Monopoli (foto Arcieri)

Aveva un rapporto profondo con la Puglia Lucio Dalla, il cantautore scomparso questa mattina a 69 anni per un infarto. La madre aveva origini pugliesi.

Le sue ultime esibizioni nella regione sono state per lo spettacolo «Il bene mio», l’omaggio a Matteo Salvatore diretto da Cosimo Damiano Damato.
Ma Lucio Dalla era legato da tempo soprattutto alla provincia di Foggia: alle Isole Tremiti aveva una villa (e si era sempre battuto per la difesa del territorio).
A Manfredonia invece aveva trascorso le vacanze estive da ragazzino.

Lucio Dalla aveva da poco confermato al sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi che il 30 agosto prossimo avrebbe tenuto un concerto nel centro sipontino.

All’ultimo Festival di Sanremo, inoltre, aveva partecipato accompagnato da Pierdavide Carone, giovane cantautore di Palagianello.

Lucio Dalla e la Puglia


LE TREMITI - «Non siamo sconvolti per la morte dell’artista, ma per la perdita di un caro amico.
L’isola è sconvolta», commenta così la notizia Cristina, un’abitante delle Diomedee molto vicina a Dalla.

«Ci siamo visti la settimana scorsa – aggiunge – perchè con l’associazione Punti e a capo stavamo organizzando il consueto appuntamento con il Concertone estivo, il 5 luglio insieme a lui avrebbero dovuto cantare Jovanotti, Arisa e Tiromancino».

Con la voce commossa Cristina dà colpa al troppo stress: «Negli ultimi mesi non si è fermato un attimo.

Ha sfidato la neve in Puglia per portare in scena lo spettacolo su Matteo Salvatore e poi è subito scappato a Sanremo.
Ora la tournèe tra Francia e Svizzera».

L’ex sindaco delle Isole Tremiti Giuseppe Calabrese alla notizia della morte di Lucio Dalla commenta: «È stato un colpo a ciel sereno. Sono troppo scosso».
«Per me – ha aggiunto Calabrese – è sempre stato un isolano. E lui si è sempre dichiarato un tremitese. Oltre alla sua arte, alla sua musica era uno di noi.
Si fermava sempre a parlare con gli isolani e non disdegnava di cenare a casa dei tanti amici che aveva alle Tremiti».
Il suo amore per le Tremiti lo spinse a organizzare il 30 giugno del 2011 un concerto per dire no alle trivellazioni in mare, a cui parteciperano i suoi amici Renato Zero, Gigi D’Alessio e Irene Fargo.

 

Lucio Dalla alle Tremiti contro le trivellazioni
Lucio Dalla sul palco il 30 giugno 2011

 

VENDOLA - «Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrà nei nostri cuori». Così Nichi Vendola, il governatore della Regione Puglia, ha ricordato Dalla su Twitter e su Facebook.

ARBORE - «Sono tremendamente rattristato. Ho un ricordo piacevole di Lucio, un ricordo che proprio lui mi aveva fatto notare: sua madre, da Manfredonia veniva a casa, a Foggia, per vendere i vestiti alla mia. E portava con se quel fagottino, che io cullavo”» Cosi il foggiano Renzo Arbore in una intervista al Tgblu, dell’emittente foggiana Teleblu, ha ricordato l’amico Lucio Dalla morto oggi per un infarto.

«Soltanto molti anni dopo,- ha aggiunto lo showman foggiano – quando ci siamo rincontrati grazie alla nostra carriera artistica, Lucio mi disse: “Ti ricordi di me? Sono il figlio della signora Ferrara di Manfredonia. Mamma mi ha detto che mi tenevi in braccio”. L’ultima volta che siamo stati insieme – ha aggiunto ancora Arbore – è stato qualche mese fa quando siamo stati a Siponto da amici comuni per mangiare piatti nostrani che a lui piacevano tantissimo.

IL CONSIGLIO REGIONALE - «Saluto con nostalgia Lucio Dalla, l’uomo l’artista e lo strenuo difensore del mare di Puglia»: il presidente del Consiglio regionale pugliese Onofrio Introna ricorda in una nota l’impegno del cantante emiliano a tutela dell’Adriatico. Ciò anche in occasione delle manifestazioni a Termoli e nelle Tremiti contro le trivellazioni di idrocarburi al largo delle coste abruzzesi, molisane e pugliesi, che hanno visto schierata compatta l’intera Assemblea consiliare pugliese.

IL SINDACO DI BARI - «La morte di Lucio Dalla mi spezza il cuore, mi riempie di un’infinita tristezza. Solo poche settimane fa era qui a Bari nel Teatro Petruzzelli». Con queste parole e grande commozione il sindaco di Bari Michele Emiliano ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del cantautore bolognese.

IL SINDACO DI FOGGIA – «La scomparsa di Lucio Dalla – ha detto il primo cittadino di Foggia, Gianni Mongelli, rappresenta un momento di lutto per la nostra comunità.
Il cantautore bolognese aveva scelto di vivere nel piccolo paradiso naturale delle Isole Tremiti ed ogni qual volta è stato chiamato in causa ha sempre partecipato con sentimento e passione a tutte le iniziative in favore della promozione o della tutela del territorio. Ricordo il suo ultimo intervento a Termoli per difendere le Tremiti e l’Adriatico contro le trivellazioni ed ancora i tanti concerti che ha voluto regalare alla gente di Capitanata.
Alla sua famiglia e alle persone a lui più care rivolgo le più sentite condoglianze a nome anche di tutta l’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare.
Toccherà a noi far ricordare Lucio Dalla, così come Matteo Salvatore e tanti altri illustri personaggi del mondo dello spettacolo che hanno dato tanto alla nostra terra, affinché le future generazioni possano continuare ad avere esempi positivi».

PIERDAVIDE - Commozione anche per Pierdavide Carone, il giovane cantautore tarantino (è originario di Palagianello) che aveva partecipato con Lucio Dalla all’ultimo Festival di Sanremo con la struggente canzone Nanì. Numerosi messaggi sono rivolti anche all’artista pugliese. «Sono molto vicina a Pierdavide Carone», ha scritto su Twitter la cantante salentina Emma Marrone, vincitrice dell’ultimo Sanremo.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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CASALNUOVO M.RO – Vendola incontra i sindaci del cratere sismico

Pubblicato : domenica, 26 febbraio 2012

La mobilitazione del Comitato dei sindaci del cratere sismico pugliese per la mancata proroga dello stato di criticità per la ricostruzione post-terremoto comincia a dare i primi frutti.
Da Bari, a seguito dell’incontro svoltosi venerdì pomeriggio, 10 febbraio, tra il presidente della Giunta regionale e i sindaci dei comuni interessati, giungono infatti notizie rassicuranti, anche se non bisogna ancora abbassare la guardia, circa un impegno forte e deciso della Regione Puglia sul Governo centrale per garantire la proroga dello stato di criticità fino al 31 dicembre 2012.
E’ quanto dichiarato al termine dell’incontro Pasquale De Vita, sindaco di Casalnuovo Monterotaro e portavoce dei primi cittadini che hanno partecipato alla riunione con il presidente Vendola e l’assessore alle Opere pubbliche della Re-

Vendola incontra i sindaci del cratere sismico.
La delegazione dei sindaci del cratere era composta, oltre che dal sindaco Pasquale De Vita, dai sindaci di Casalvecchio di Puglia Mauro Piccirilli, di Castelnuovo della Daunia Ernesto Cicchetti, di Pietramontecorvino Rino Lamarucciola e di San Marco La Catola Michele Fascia. «L’impegno del presidente Vendola è stato confortante – ha detto De Vita – anche perchè è una situazione del tutto paradossale, in quanto abbiamo gli stanziamenti pronti per essere utilizzati, abbiamo una ricostruzione in corso, ma non abbiamo la possibilità normativa e legislativa di poter continuare i lavori».

Il meccanismo burocratico – è stata la denuncia unanime dei sindaci – si è inceppato da quando la Protezione civile non ha prorogato lo stato di criticità. CG0002480 del 16/01/2012 riguardo, appunto, la mancata proroga a tutto l’anno 2012 del regime ordinario in termini di somma urgenza di cui all’OPCM n. 3916/ 2010, per il parere negativo del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ora, dopo l’incontro di Bari, l’auspicio e anche la speranza di tutti – ha concluso il sindaco De Vita – è che il Governo dia in tempi brevissimi le risposte alle richieste avanzate, dando uno sbocco positivo alla delicata situazione

Dino De Cesare da Meridiano16

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CASALNUOVO MONTEROTARO – Sisma del 2002: chiesta proroga stato di criticità

Pubblicato : giovedì, 23 febbraio 2012

Nuovo allarme del sindaco del paese della Puglia più colpito da quell’evento

Il sindaco di Casalnuovo Monterotaro, il paese della Puglia maggiormente colpito dal terremoto del 31 ottobre 2002, torna a sollecitare con forza l’adozione, da parte del Governo centrale, del provvedimento dello stato di criticità post-terremoto, senza del quale il processo di ricostruzione, peraltro ben avviato, subirebbe il blocco totale.
In una nota ad oggetto “Richiesta proroga O.P.C.M. 3916/2010″, inviata al capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al prefetto di Foggia, Francesco Monteleone, al sub-commissario per gli eventi sismici nella provincia di Foggia, Giuseppe Capriulo e all’assessore regionale ai lavori pubblici, Fabiano Amati, il sindaco Pasquale De Vita scrive, tra l’altro .
“Questo Comune è stato colpito dal sisma del 31/10/2002 e fino alla data del 31/12/2011 ha operato in virtù della O.P.C.M. 3916/2010; a causa della mancata proroga della suddetta O.P.C.M. la ricostruzione è rimasta purtroppo ferma (e sono trascorsi ben 54 giorni!); nel 2011 sono stati otto gli incontri che questo Comune ha effettuato in seguito a crolli di abitazioni colpite dal sisma del 2002; nella notte del 22 febbraio è crollata l’ennesima abitazione in fascia D, prossima ad un locale pubblico (macelleria); nelle casse di questo Comune non c’è più un euro in quanto ancora non sono rientrate le compensazioni dei tributi comunali sospesi (1.400.000,00 euro) in seguito all’evento sismico; le unità immobiliari inserite in graduatoria senza copertura finanziaria sono n. 381; le abitazioni con ordinanza di sgombero non presenti in graduatoria sono n. 180”
da Daunia News

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Treni, Puglia isolata Ma Passera promette a Vendola… un tavolo

Pubblicato : mercoledì, 22 febbraio 2012

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO DIFFUSO DALL’UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE:

Vendola e Minervini

“Oggi è stata giornata molto positiva perché abbiamo istruito e aperto dossier su tre diverse problematiche.

Prima fra tutte quella relativa alla vertenza cruciale di Trenitalia che ha spaccato letteralmente in due l’Italia, isolando la Puglia e il resto del Mezzogiorno e negando di fatto il diritto alla mobilità; poi quella relativa all’inserimento dei porti di Bari, Brindisi e Taranto all’interno dei corridoi europei sui quali il Governo italiano svolge una funzione positiva; infine quella relativa agli incentivi per il settore del mobile imbottito e agli interventi per la riconversione del settore”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro svoltosi questo pomeriggio a Roma con il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

“Abbiamo avuto un’interlocuzione molto attenta da parte del Ministro – ha detto Vendola – e una comprensione positiva delle ragioni sollevate dalla Puglia. E’ un incontro che ci dà fiducia. Certamente un’ulteriore verifica potremo farla quando ci sarà la riunione di approfondimento con Trenitalia”.

Per l’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini che con il Presidente Vendola ha partecipato all’incontro questo pomeriggio a Roma, “il ministro Passera ha preso coscienza che l’Italia è divisa in due e che non è solo un problema di treni ma anche di investimenti sulle reti ferroviarie.

 Abbiamo trovato un ministro attento, non una controparte ma un interlocutore che ha assunto l’impegno di convocare subito Trenitalia a un tavolo tecnico per riequilibrare l’offerta di servizi tra nord e sud del Paese.

 Molleremo solo quando la Puglia sarà rispettata”.

I collegamenti ferroviari a lunga percorrenza dal Mezzogiorno scontano l’inadeguatezza dell’infrastruttura e in tal senso spiega Minervini: “Va riscattata la frattura della Puglia dal resto del Paese.

Abbiamo posto la questione della strozzatura del binario unico sulla Termoli-Lesina e il Ministro ci ha anticipato che è già in corso un’istruttoria con Rfi per la definizione del fabbisogno finanziario per l’ammodernamento e la velocizzazione della linea adriatica e che poi il governo sarà pronto a formalizzare il suo impegno”.

Trattata anche la questione della disparità di servizi tra nord e sud del Paese che ha visto negli ultimi due anni un taglio del 60% dei treni notte sulla linea adriatica e del 38% dei treni contribuiti da finanziamenti dello Stato, a fronte del taglio di un solo treno contribuito nel centro-nord cui si è aggiunto perfino un sensibile incremento dei treni ad alta velocità.

“Il dossier preparato dalla Puglia – ha spiegato Minervini – che fotografava questa divaricazione insopportabile è servito per una presa di coscienza. Dal governo è arrivata l’indicazione politica a riequilibrare il servizio attraverso la discussione in un tavolo tecnico con Trenitalia che dovrà concludersi entro marzo, per avere effetto sul nuovo orario”.

Nel dettaglio la Puglia ha chiesto che venga riequilibrata l’offerta del servizio universale considerando la maggiore presenza di treni ad alta velocità sulle linee del centro nord Italia; che vengano ripristinati i collegamenti diretti con Milano, Torino, Trieste e Venezia, eliminando lo stop obbligatorio a Bologna; che siano riattivati i collegamenti notturni e che almeno uno di questi parta da Taranto.

“Adesso ci aspettiamo – sottolinea Minervini – una significativa inversione di tendenza da parte di Trenitalia”.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei porti e dei corridoi europei. “Abbiamo ricevuto rassicurazioni – ha detto Minervini – sull’integrazione del porto di Taranto nel corridoio Helsinki/La Valletta e il governo si è impegnato a proseguire la propria attività in sede comunitaria per il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico, che oggi inspiegabilmente si ferma a Ravenna, e che abbiamo chiesto trovi la sua naturale prosecuzione fino in Puglia”.

Per quanto riguarda infine la questione legata alla crisi del mobile imbottito, il Ministro Passera ha dato mandato agli uffici del Ministero di individuare le risorse disponibili in modo tale da consentire, quanto prima, la sottoscrizione dell’accordo di programma per chiudere così positivamente la vertenza.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Bari – Vendola e Minervini a Passera: “Impegno per un tavolo con Trenitalia”

Pubblicato : martedì, 21 febbraio 2012

Il ministro C. Passera (ST - lettera43.it)

“OGGI è stata giornata molto positiva perché abbiamo istruito e aperto dossier su tre diverse problematiche.

Prima fra tutte quella relativa alla vertenza cruciale di Trenitalia che ha spaccato letteralmente in due l’Italia, isolando la Puglia e il resto del Mezzogiorno e negando di fatto il diritto alla mobilità; poi quella relativa all’inserimento dei porti di Bari, Brindisi e Taranto all’interno dei corridoi europei sui quali il Governo italiano svolge una funzione positiva; infine quella relativa agli incentivi per il settore del mobile imbottito e agli interventi per la riconversione del settore”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro svoltosi questo pomeriggio a Roma con il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

“Abbiamo avuto un’interlocuzione molto attenta da parte del Ministro – ha detto Vendola – e una comprensione positiva delle ragioni sollevate dalla Puglia. E’ un incontro che certamente ci dà fiducia. Certamente un’ulteriore verifica potremo farla quando ci sarà l’incontro di approfondimento con Trenitalia”.

Per l’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini “il ministro Passera ha preso coscienza che l’Italia è divisa in due e che non è solo un problema di treni ma anche di investimenti sulle reti ferroviarie. Abbiamo trovato un ministro attento, non una controparte ma un interlocutore che ha assunto l’impegno di convocare subito Trenitalia a un tavolo tecnico per riequilibrare l’offerta di servizi tra nord e sud del Paese.

Molleremo solo quando la Puglia sarà rispettata”.

I collegamenti ferroviari a lunga percorrenza dal Mezzogiorno scontano l’inadeguatezza dell’infrastruttura e in tal senso spiega Minervini: “Va riscattata la frattura della Puglia dal resto del Paese.

Abbiamo posto la questione della strozzatura del binario unico sulla Termoli-Lesina e il Ministro ci ha anticipato che è già in corso un’istruttoria con Rfi per la definizione del fabbisogno finanziario per l’ammodernamento e la velocizzazione della linea adriatica e che poi il governo sarà pronto a formalizzare il suo impegno”.

Trattata anche la questione della disparità di servizi tra nord e sud del Paese che ha visto negli ultimi due anni un taglio del 60% dei treni notte sulla linea adriatica e del 38% dei treni contribuiti da finanziamenti dello Stato, a fronte del taglio di un solo treno contribuito nel centro-nord cui si è aggiunto perfino un sensibile incremento dei treni ad alta velocità.
“Il dossier preparato dalla Puglia – ha spiegato Minervini – che fotografava questa divaricazione insopportabile è servito per una presa di coscienza. Dal governo è arrivata l’indicazione politica a riequilibrare il servizio attraverso la discussione in un tavolo tecnico con Trenitalia che dovrà concludersi entro marzo, per avere effetto sul nuovo orario”.
Nel dettaglio la Puglia ha chiesto che venga riequilibrata l’offerta del servizio universale considerando la maggiore presenza di treni ad alta velocità sulle linee del centro nord Italia; che vengano ripristinati i collegamenti diretti con Milano, Torino, Trieste e Venezia, eliminando lo stop obbligatorio a Bologna; che siano riattivati i collegamenti notturni e che almeno uno di questi parta da Taranto.

“Adesso ci aspettiamo – sottolinea Minervini – una significativa inversione di tendenza da parte di Trenitalia”. Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei porti e dei corridoi europei.

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni – ha detto Minervini – sull’integrazione del porto di Taranto nel corridoio Helsinki/La Valletta e il governo si è impegnato a proseguire la propria attività in sede comunitaria per il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico, che oggi inspiegabilmente si ferma a Ravenna, e che abbiamo chiesto trovi la sua naturale prosecuzione fino in Puglia”.

Per quanto riguarda infine la questione legata alla crisi del mobile imbottito, il Ministro Passera ha dato mandato agli uffici del Ministero di individuare le risorse disponibili in modo tale da consentire, quanto prima, la sottoscrizione dell’accordo di programma per chiudere così positivamente la vertenza.
da Stato Quotidiano

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MILANO – «Turismo, il successo della Puglia? E’ merito dei pugliesi»

Pubblicato : sabato, 18 febbraio 2012

“Il merito fondamentale del successo della Puglia nel mondo appartiene ai pugliesi, al loro talento e alla loro curiosità, a come nel corso del tempo sono stati capaci di interpretare il rapporto tra terra e mare, a come hanno guardato al mare non come una minaccia ma come un’occasione, una possibilità e a come hanno saputo coltivare cose antiche e cose moderne con una straordinaria sapienza senza disperdere l’antico e senza rifuggire dal moderno”.

Così il presidente della regione Puglia Nichi Vendola è intervenuto questa mattina alla Bit di Milano in una affollatissima conferenza stampa, moderata dalla giornalista Mariella Milani, per la presentazione di “Puglia, terra di racconti”, il concept scelto dall’assessorato al turismo per promuovere il prodotto Puglia 2012.

“Il segreto del successo della Puglia – ha continuato Vendola – sta nel lavoro svolto sin qui per la professionalizzazione del settore turistico e nell’idea che il turismo non è una particolare delega, bensì è l’incrocio di tutte le politiche pubbliche.

Se valorizzi l’ambiente, valorizzi il tuo patrimonio artistico, culturale e storico, se sei in grado di accogliere il turismo in forme sostenibili (bad and breakfast, antiche masserie, circuito del turismo rurale) se rispetti ciò che trovi in termini di bellezza ma entri in un territorio che sfida il mondo intero sul terreno della modernità, se accade tutto questo vuol dire che cominci a sentire un profumo di Puglia. Noi lavoriamo ad una idea, quella cioè di uscire dalla dimensione del folclore e di smettere di pensare che il turismo è una cosa facile. Il turismo è una cosa complessa”.

E la parola turismo per Vendola va coniugata con la parola bellezza. “Noi abbiamo provato a mettere insieme queste due parole bellezza e turismo, bellezza e modernità, bellezza ed economia. L’idea che la modernità nel suo incedere vorticoso può anche ferire la bellezza oggi non è più accettabile.

 Di fronte alla crisi che sta strangolando l’Europa non possiamo pensare di farcela se non rimettiamo al centro dei modelli di sviluppo e di crescita economica, l’ambiente naturale, la storia, la natura, la memoria e soprattutto l’idea della bellezza.

Oggi la bellezza è il tema delle politiche pubbliche. E la sfida futura è quella di mantenere in un costante equilibrio la modernità e la bellezza”.

Tra le ragioni del successo della Puglia, Vendola ha evidenziato “l’aver investito nella modernizzazione dl sistema infrastrutturale, l’aver promosso l’immagine della Puglia, ad esempio, sul tema delle energie sostenibili, l’aver attratto i giovani con l’industria del cinema, della musica” mentre per il futuro Vendola ha evidenziato la necessità di entrare nei mercati esteri.

“Siamo in contatto permanente con le strutture del mercato tedesco – ha continuato Vendola – con quelle americane, vogliamo sfondare con la Russia e con il Brasile.

 Cerchiamo insomma di farci conoscere nel mondo e di fare in modo che il mondo venga ad arricchirci non solo economicamente ma anche con il dono delle tante culture”.

Vendola ha poi ringraziato i due turisti eccellenti e testimoni della Puglia, Giorgio Forattini e Roberto Vecchioni. Forattini ha voluto donare una sua vignetta che rappresenta se stesso con il cuore rosso trafitto dalla bellezza della Puglia. “Sono molto contento – ha detto Vendola – che Forattini sia venuto e che possa esercitare il suo mestiere e sono contento anche quando mi prende in giro.

Il potere ha bisogno di un’opera permanente di dissacrazione”.

Poi Vendola ha voluto ricordare come le canzoni sui viaggi e quelle “galoppanti” di Roberto Vecchioni (“un amico della Puglia, oltre che mio”) siano state “decisive” per la sua educazione sentimentale.

Alla conferenza stampa presente anche anche Amalia Grè “una voce che travalica i confini regionali” definita da Vendola “un gesto di amore e di bellezza”.

“Quella che presentiamo alla BIT è una Puglia a tutto tondo” ha ricordato l’Assessore Regionale al Turismo Silvia Godelli nel suo intervento introduttivo.

“Vogliamo mostrare la doppia anima della Puglia: quella tradizionale fatta di storia, arte, cultura, paesaggi e quella moderna, supportata da una rete infrastrutturale eccellente e da una qualità dell’accoglienza che anno dopo anno ha trasformato la nostra regione in un punto di riferimento imprescindibile dell’immaginario collettivo”.

Citando alcuni dati, l’assessore Godelli ha ricordato come nel 2011 la Puglia abbia superato i 3 milioni di presenze, con un trend in continua crescita che l’anno scorso ha raggiunto quota 8%, mezzo punto in più rispetto al 2010.

Un mercato che non solo consolida le posizioni della domanda turistica tradizionale come Germania, Francia e Regno Unito, ma che vede profilarsi all’orizzonte nuovi Paesi di provenienza come la Russia (+ 40%) e i cosiddetti Paesi BRICS, ovvero Brasile, India, Cina e Sudafrica.

E di eccellenze nel settore agroalimentare che hanno una ricaduta notevole sul turismo ha parlato l’Assessore Regionale alle Politiche Agroalimentari Dario Stefàno.

 “ Siamo particolarmente orgogliosi” ha sottolineato Stefano “ di aver portato qui a Milano la rete di circa 70 masserie didattiche, che parlano di una Puglia di qualità attraverso le proprie tradizioni culinarie ed enogastronomiche, saperi e sapori di una straordinaria biodiversità, diventata elemento catalizzatore di flussi turistici.

 “I turisti – ha concluso Stefàno – scelgono la Puglia anche perchè qui trovano quegli elementi di grande tradizione agricola legati alla natura e alla terra”.

In conferenza stampa anche il Presidente del Consiglio regionale pugliese Onofrio Introna e il presidente della quarta commissione consiliare Sviluppo economico e turismo Aurelio Gianfreda.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia – Amica, 20/21 sciopero. Polemiche su Rossi: Consulente azienda?

Pubblicato : mercoledì, 15 febbraio 2012

Da sinistra, Mongelli, Vendola e Raphael Rossi durante la presentazione a Foggia(st)

“IN attesa di riscontro e del prossimo tavolo tecnici indetto per il 16 febbraio p.v., si ribadisce lo stato di agitazione dei lavoratori e lo sciogero già proclamato per le due giornate del 20 e 21 febbraio”. Firmato Cgil, Cisl, Uil, Fiadei e Ugl. Continua, dunque, il braccio di ferro tra i lavoratori della municipalizzata Amica e la politica del capoluogo (ieri il sindaco Gianni Mongelli aveva diffidato l’azienda a raccogliere, con la pronta risposta della Rabasco).

Un tira e molla sempre più cruento, sfociato in battaglia campale.

Al centro della polemica delle sigle sindacali, ora, c’è anche Raphael Rossi. Il city manager voluto da Mongelli non ha ancora un suo inquadramento definito nell’organigramma di Corso Garibaldi.

E’ tutto fermo alla conferenza stampa di presentazione, all’entusiasmo del sindaco e del presidente Nichi Vendola, alla fumosità degli inizi. In una nota diffusa in mattinata, invece, i sindacati dell’azienda colgono altro, dato peso ad alcune “voci” circolate nei giorni scorsi che, scrivono, “renderebbero sempre più opaco e discutibile quanto si muove intorno all’azienda Amica spa in fallimento”.

Ovvero: “Ci si riferisce alla presunta avvenuta nomina dell’esperto in materia di rifiuti, Dott. Raphael Rossi, come consulente della ouratela fallimentare da Amica spa”.

Notizia, questa, che tuttavia non trova alcuna conferma ufficiale.

I sindacati derubricano questa manovra alla stregua di un maneggiamento di palazzo, nato e pensato per scaricare su Amica costi ulteriori che l’amministrazione non potrebbe in altro modo permettersi.

 “Le ragioni di questo incarico, secondo indiscrezioni – scrivono le sigle sindacali – troverebbero la propria ragion d’essere nel fatto che la proprietà, il Comune di Foggia, non potendo direttamente farsi carico dei costi relativi ai compensi da elargire al Dott- Rossi, per le note difficoltà finanziarie di Palazzo di Gttà, abbia pensato bene di farle pesare, ancora una volta, sulle risorse messe a disposizione per Arnica spa attualmente autorizzata all’esercizio provvisorio d’impresa, fino al prossimo 31 marzo 2012″.

Un comportamento “cinico e dissennato” secondo gli scriventi che già ha determinato “il fallimento dell’azienda”.

A questo punto, resta da capire come si muoverà Palazzo di Città.

Il sindaco ha più d’una volta garantito il suo totale assorbimento nella vicenda al fine di non mandare in malora l’azienda determinandone il fallimento.

Nell’ultimo consiglio comunale, quello dello scorso 27 gennaio, monotematico, Mongelli ha ribadito il tandem con la Prefettura al fine d garantire i livelli occupazionali attuali. I sindacati, dopo averlo assecondato, ora tentennano. Parlano di “clima di incertezza” attorno alla sorte dei lavoratori, di impegni che “vacillano”.

 Si rischia il punto di non ritorno, l’entropia
da Stato Quotidiano

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BARI – Emergenza maltempo: Vendola ringrazia la Protezione civile

Pubblicato : lunedì, 13 febbraio 2012

“Grande professionalità dimostrata dall’intera struttura guidata dal prefetto Gabrielli”

Il presidente della Regione Nichi Vendola ringrazia la Protezione civile per come ha gestito l’emergenza maltempo.

La Puglia, e in particolare la provincia di Foggia, hanno vissuto ore difficili a causa delle abbondanti nevicate che si sono verificate sul territorio.
“Mi sento di esprimere gratitudine al Prefetto Franco Gabrielli e all’intera struttura della Protezione civile nazionale – afferma Vendola – per la professionalità dimostrata nella gestione dell’emergenza maltempo e per aver assicurato orientamento ed assistenza ai sistemi regionali “.
“E’ evidente che qualche problema lo abbiamo avuto – spiega Vendola – e per fortuna risolto, in comuni maggiormente colpiti dalle abbondanti ed inusuali precipitazioni nevose, ovvero per quelli che a causa della mancata adozione del Piano comunale di Protezione civile, per fortuna non tanti, non sono ancora al meglio delle proprie capacità organizzative”.
“Per quest’ultime realtà – conclude Vendola – spero che quanto attraversato possa spronarli nel completamento delle procedure di adozione dell’importantissimo strumento di pianificazione”.
da Daunia News

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BARI –Vendola presenta la Puglia alla «Bit»

Pubblicato : lunedì, 13 febbraio 2012

“Puglia, terra di racconti”.
Con questo slogan la Regione Puglia sarà quest’anno alla BIT di Milano, l’importante vetrina italiana del turismo internazionale, per presentare agli operatori turistici e alla stampa specializzata, la propria offerta turistica integrata per il 2012, dal mare all’enogastronomia, dalla natura alle tradizioni religiose, dallo sport agli eventi culturali, musicali e di spettacolo.

A presentare le iniziative messe in campo, saranno, nella giornata di venerdì 17 febbraio, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e gli assessori regionali al Turismo, Silvia Godelli, e alle Risorse Agricole, Dario Stefano.

“La partecipazione della Puglia alla tradizionale kermesse internazionale di febbraio – si sottolinea della nota della Regione – conferma l’ottimo stato di salute del settore, uno dei più importanti per l’economia regionale, accreditata da un costante trend di crescita che colloca il brand ‘Puglià ai primi posti delle destinazioni turistiche per il mercato italiano ed estero.

 Definito il programma delle conferenze e degli incontri ospitati all’interno del padiglione istituzionale, in calendario dal 16 al 19 Febbraio prossimi”.

Due gli appuntamenti in programma venerdì 17: alle 11,00, presso la Sala Gemini del Centro Congressi della Fiera di Milano, Vendola terrà la conferenza stampa di presentazione degli ultimi dati sul turismo in Puglia nel 2011 e le previsioni per il 2012, a cura dell’Osservatorio Regionale del Turismo.

 Interverranno gli assessori regionali al Turismo e alla Risorse Agroalimentari, con il direttore generale dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo.

Testimonial d’eccezione due personaggi di spicco della cultura italiana che hanno scelto la Puglia come luogo di vacanza e di relax: il vignettista Giorgio Forattini e il cantautore Roberto Vecchioni.

Moderatrice, la giornalista Rai Mariella Milani.

Sempre venerdì 17 febbraio alle 18,00 all’Hotel Four Season di Milano, Via Gesù 8, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – con gli assessori Godelli e Stefano, – presenterà ai giornalisti e agli operatori del settore la prima edizione dell’Atlante Rurale di Puglia.

Coordinerà l’incontro il giornalista Rai Attilio Romita.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Vendola incontra PA Subappennino: proroga stato criticità post-terremoto

Pubblicato : lunedì, 13 febbraio 2012

Nichi Vendola (© Marco Merlini / LaPresse)

LA mobilitazione del Comitato dei sindaci del cratere sismico pugliese per la mancata proroga dello stato di criticità per la ricostruzione post-terremoto comincia a dare i primi frutti.

Da Bari, a seguito dell’incontro svoltosi venerdì pomeriggio, 10 febbraio, tra il presidente della Giunta regionale e i sindaci dei comuni interessati giungono infatti notizie rassicuranti – anche se non bisogna ancora abbassare la guardia – circa un impegno forte e deciso della Regione Puglia sul Governo centrale per garantire la proroga dello stato di criticità fino al 31 dicembre 2012.

«La Regione Puglia si è impegnata a incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà per sollecitare un intervento del Governo riguardo ai problemi dei Comuni del Subappennino dauno i quali, in seguito al mancato rinnovo della proroga dello stato di criticità dallo scorso 31 dicembre, non possono più utilizzare le risorse a disposizione per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002. Inoltre, la Regione si è impegnata ad utilizzare circa 15 milioni di euro dei fondi Fas di propria competenza per la ricostruzione dell’edilizia abitativa nei territori colpiti dal sisma«, è quanto dichiarato al termine dell’incontro da Pasquale De Vita, sindaco di Casalnuovo Monterotaro e portavoce dei primi cittadini che hanno partecipato alla riunione con il presidente Nichi Vendola e l’assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia Fabiano Amati. La delegazione dei sindaci del cratere era composta, oltre che dal sindaco Pasquale De Vita, dai sindaci di Casalvecchio di Puglia Mauro Piccirilli, di Castelnuovo della Daunia Ernesto Cicchetti, di Pietramontecorvino Rino Lamarucciola e di San Marco La Catola Michele Fascia.

«L’impegno del presidente Vendola è stato confortante – ha detto De Vita – anche perchè è una situazione del tutto paradossale, in quanto abbiamo gli stanziamenti pronti per essere utilizzati, abbiamo una ricostruzione in corso, ma non abbiamo la possibilità normativa e legislativa di poter continuare i lavori«.

 Il meccanismo burocratico – è stata la denuncia unanime dei sindaci – si è inceppato da quando la Protezione civile non ha prorogato lo stato di criticità. «Questo – hanno sottolineato i sindaci intervenuti – ha comportato la perdita da parte di Vendola dell’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione e la conseguente assenza di una figura autorizzata a gestire le risorse«.

 «La Protezione civile – ha affermato il sindaco De Vita – che di anno in anno prorogava lo stato di criticità, quest’anno ha ricevuto parere sfavorevole del ministero dell’Economia secondo il quale noi operiamo in regime straordinario.

Ma questo non è vero perchè noi operiamo in regime ordinario, facendo ad esempio le gare per assegnare gli appalti dei lavori«. «Tuttavia – hanno aggiunto i sindaci – ora non possiamo più pagare le imprese e neppure rimborsare gli affitti delle abitazioni ai cittadini che hanno provveduto all’autonoma sistemazione«.

«Solo nel mio Comune – ha ricordato il sindaco di Casalnuovo – sono bloccate 60 pratiche, sette milioni di euro e 30 cantieri. Se la trattativa per ottenere i 15 milioni di euro dei Fas per la ricostruzione dovesse andare in porto, ne servirebbero ancora 95 per arrivare ai 110 milioni necessari a ricostruire l’atro 50% delle case, ma per noi l’importante è non fermare la ricostruzione«.

 «Ora, dopo l’incontro di Bari, l’auspicio e anche la speranza di tutti – ha concluso il sindaco De Vita – è che il Governo dia in tempi brevissimi le risposte alle richieste avanzate, dando uno sbocco positivo alla delicata situazione«.
da Stato Quotidiano

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SAN MARCO IN LAMIS – Emergenza maltempo: il sindaco attacca Vendola

Pubblicato : lunedì, 13 febbraio 2012

Cera: “Lasciati soli dalla Regione, con il sale inviato ci possiamo solo condire i bucatini”

Dopo le nevicate fioccano le polemiche. Succede a San Marco in Lamis, uno dei comuni foggiani più colpiti dall’emergenza maltempo, dove il sindaco Angelo Cera prende di mira la Regione Puglia e il presidente Nichi Vendola.
“È scandaloso – sostiene il primo cittadino – come i piccoli comuni, come quello da me amministrato, siano lasciati soli dagli enti governativi e soprattutto dalla Regione Puglia”.

Comuni, ricorda Cera, che con i pochi soldi che hanno a disposizione devono anche fronteggiare l’emergenza neve.
Il sindaco di San Marco in Lamis sostiene di aver chiesto aiuto alla Regione in più occasioni “e per la verità ci hanno risposto con solo 30 quintali di sale”. “Quantitativo giusto per salare i bucatini – conclude duro Cera – quello messo a disposizione da Vendola e dalla sua struttura di Protezione civile”.

da Daunia News

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Foggia – Capitanata, un pallido sole. Protezione Civile: “Allerta prossime ore”

Pubblicato : lunedì, 13 febbraio 2012

Emergenza neve, gli interventi dei carabinieri (ST)

MIGLIORA la situazione meteo in Capitanata, anche se l’emergenza non è del tutto scampata.

 Ieri, domenica, le nevicate sono arrivate soltanto nel pomeriggio dando quindi modo ai volontari della protezione civile di affrontare e risolvere le situazioni più delicate.

 Inoltre, sono state riaperte le tratte ferroviarie interrotte nei giorni scorsi che, di fatto, avevano spaccato in due l’Italia e interrotto ogni collegamento con Campania e Basilicata.
Attraverso il suo portale web, Trenitalia ha comunicato di aver rimesso in moto i treni per e da Potenza, con il primo mezzo partito attorno alle 14.30, e quelli del segmento Rocchetta – Gioia del Colle. Restano i problemi, invece, sulla Barletta-Spinazzola e non si viaggia neppure sulla Termoli-Campobasso (dove, ancora in nottata, è caduta abbondante neve).

Comunque, per quel che attiene la giornata odierna e a meno di precipitazioni eccezionali, Trenitalia garantisce per il 90% dell’offerta a lunga percorrenza e per la stessa percentuale per quel che concerne le tratte regionali, ad eccezione di Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo dove l’offerta sarà del 70%.

Qui la limitazione è dovuta alle importanti attività di manutenzione straordinaria necessarie per il ripristino dell’elevato numero di locomotive e treni danneggiati dai cumuli di ghiaccio sulle rotaie e dalla neve e per la necessità di riposizionare i treni sul territorio, secondo la normale programmazione.

PREVISIONI. In Capitanata ha fatto capolino un debole sole. I bollettini tuttavia, non promettono nulla di estremamente positivo. Secondo le previsioni della protezione civile, sarà allerta per le prossime 24-36 ore.

 La Provincia di Foggia sarà interessata da fenomeni di precipitazione già dalla tarda mattinata, a carattere sia piovoso che nevoso.

Le nevicate, nella fattispecie, sono annunciate “al di sopra di 100-300 metri e localmente a quote inferiori su settori settentrionali di Campania, Basilicata e Puglia” con possibilità di nuovo deposito al suolo.

 Ma, ora, a fare paura, e tanta, è il freddo, che accompagnerà la Dauni almeno fino alla fine della settimana, con possibilità di ghiaccio nelle ore notturne e possibili (limitati) disagi alla circolazione veicolare sulle strade extraurbane.

SCUOLE. Edifici scolastici chiusi sui Monti Dauni, dove ad Anzano mancano ancora i collegamenti telefonici, e su parte del Gargano. Situazione più che tranquilla, invece, nei grandi centri, con scuole aperte a Foggia, Lucera, San Severo e Cerignola.

LONIGRO: “BENE CONSIGLIO REGIONALE SU MALTEMPO”. Il consigliere regionale Pino Lonigro (SEL) accoglie con soddisfazione la decisione del Presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, d’intesa con il Governo regionale, di aprire la seduta consiliare di martedì 14 febbraio con la relazione dell’Assessore Fabiano Amati , responsabile della Protezione Civile regionale, sui danni provocati dalla eccezionale ondata di maltempo che continua ad interessare la Puglia, ed in particolare la Capitanata, e sulle iniziative ed i soccorsi da attuare.

“I Sindaci della mia terra – ricorda Lonigro – stanno lottando da circa due settimane contro queste avversità che hanno messo in ginocchio intere comunità, adoperandosi con mezzi propri per cercare di alleviare le difficoltà dei tanti cittadini che tuttora stanno subendo danni notevoli”.

“In questa fase di emergenza – continua Lonigro – serve l’aiuto e la collaborazione di tutti, prevedendo l’impiego di tutti i mezzi e gli uomini a disposizione dell’Ente regionale, pensando anche di utilizzare i mezzi e gli uomini a disposizione dell’Agenzia regionale dell’ARIF che, secondo un mio modesto avviso, potrebbe dare un aiuto concreto alle comunità della nostra regione per liberare le strade e raggiungere le masserie isolate dalla neve”.
“Le istituzioni regionali – continua Lonigro – ad iniziare dall’insediamento dell’Unità di crisi, presieduta dal Governatore Vendola e coordinata dall’Assessore Amati, non lasceranno soli i cittadini della mia Capitanata, in questo momento critico”.

Sicuramente, il dibattito che seguirà sarà l’occasione per una disamina dei finanziamenti da reperire per i danni subiti dall’agricoltura, dalla zootecnia, dalla viabilità e dalle strutture pubbliche e private, anche se al momento non possono essere compiutamente quantificati.

Seguirò con attenzione – conclude Lonigro – tutti gli sviluppi dell’emergenza, affinché sia superata questa fase con minore danno possibile per tutti i cittadini della mia terra”

da Stato Quotidiano

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CASALNUOVO MONTEROTARO – terremoto 2002: chiesta la proroga dello stato di criticità

Pubblicato : sabato, 11 febbraio 2012

Durante l’incontro tra Vendola e i sindaci dei centri colpiti da quel sisma

La mobilitazione del comitato dei sindaci del cratere sismico pugliese per la mancata proroga dello stato di criticità per la ricostruzione post-terremoto comincia a dare i primi frutti.

Da Bari, a seguito dell’incontro svoltosi venerdì tra il presidente della giunta regionale e i sindaci dei comuni interessati giungono infatti notizie rassicuranti – anche se non bisogna ancora abbassare la guardia – circa un impegno forte e deciso della Regione Puglia sul Governo centrale per garantire la proroga dello stato di criticità fino al 31 dicembre 2012.
“La Regione Puglia si è impegnata a incontrare il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, per sollecitare un intervento del Governo riguardo ai problemi dei Comuni del Subappennino dauno i quali, in seguito al mancato rinnovo della proroga dello stato di criticità dallo scorso 31 dicembre, non possono più utilizzare le risorse a disposizione per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002.

Inoltre, la Regione si è impegnata ad utilizzare circa 15 milioni di euro dei fondi Fas di propria competenza per la ricostruzione dell´edilizia abitativa nei territori colpiti dal sisma”, è quanto dichiarato al termine dell’incontro da Pasquale De Vita, sindaco di Casalnuovo Monterotaro e portavoce dei primi cittadini che hanno partecipato alla riunione con il presidente Nichi Vendola e l’assessore alle opere pubbliche della Regione Puglia, Fabiano Amati.
La delegazione dei sindaci del cratere era composta, oltre che dal sindaco Pasquale De Vita, dai sindaci di Casalvecchio di Puglia Mauro Piccirilli, di Castelnuovo della Daunia Ernesto Cicchetti, di Pietramontecorvino Rino Lamarucciola e di San Marco La Catola Michele Fascia.

“L’impegno del presidente Vendola è stato confortante – ha detto De Vita – anche perchè è una situazione del tutto paradossale, in quanto abbiamo gli stanziamenti pronti per essere utilizzati, abbiamo una ricostruzione in corso, ma non abbiamo la possibilità normativa e legislativa di poter continuare i lavori”.
Il meccanismo burocratico – è stata la denuncia unanime dei sindaci – si è inceppato da quando la Protezione civile non ha prorogato lo stato di criticità. “Questo – hanno sottolineato i sindaci intervenuti – ha comportato la perdita da parte di Vendola dell’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione e la conseguente assenza di una figura autorizzata a gestire le risorse”. “La Protezione civile – ha affermato il sindaco De Vita – che di anno in anno prorogava lo stato di criticità, quest´anno ha ricevuto parere sfavorevole del ministero dell’Economia secondo il quale noi operiamo in regime straordinario. Ma questo non è vero perchè noi operiamo in regime ordinario, facendo ad esempio le gare per assegnare gli appalti dei lavori”.
“Tuttavia – hanno aggiunto i sindaci – ora non possiamo più pagare le imprese e neppure rimborsare gli affitti delle abitazioni ai cittadini che hanno provveduto all´autonoma sistemazione”.

“Solo nel mio Comune – ha ricordato il sindaco di Casalnuovo – sono bloccate 60 pratiche, sette milioni di euro e 30 cantieri. Se la trattativa per ottenere i 15 milioni di euro dei Fas per la ricostruzione dovesse andare in porto, ne servirebbero ancora 95 per arrivare ai 110 milioni necessari a ricostruire l´atro 50% delle case, ma per noi l´importante è non fermare la ricostruzione”.
“Ora, dopo l’incontro di Bari, l’auspicio e anche la speranza di tutti – ha concluso il sindaco De Vita – è che il Governo dia in tempi brevissimi le risposte alle richieste avanzate, dando uno sbocco positivo alla delicata situazione”.

da Daunia News

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Foggia, emergenza maltempo sui banchi della Regione

Pubblicato : sabato, 11 febbraio 2012

Lonigro (Sel) soddisfatto che la seduta consiliare di martedì si aprirà con la relazione dell’assessore Amati

Il consigliere regionale di Sel, Pino Lonigro accoglie con soddisfazione la decisione del presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, d’intesa con il Governo regionale, di aprire la seduta consiliare di martedì 14 febbraio con la relazione dell’assessore Fabiano Amati, responsabile della Protezione civile regionale, sui danni provocati dalla eccezionale ondata di maltempo che continua ad interessare la Puglia, ed in particolare la Capitanata, e sulle iniziative ed i soccorsi da attuare.
“I sindaci della mia terra – ricorda Lonigro – stanno lottando da circa due settimane contro queste avversità che hanno messo in ginocchio intere comunità, adoperandosi con mezzi propri per cercare di alleviare le difficoltà dei tanti cittadini che tuttora stanno subendo danni notevoli.
In questa fase di emergenza serve l’aiuto e la collaborazione di tutti, prevedendo l’impiego di tutti i mezzi e gli uomini a disposizione dell’Ente regionale, pensando anche di utilizzare i mezzi e gli uomini a disposizione dell’Agenzia regionale dell’Arif che, secondo un mio modesto avviso, potrebbe dare un aiuto concreto alle comunità della nostra regione per liberare le strade e raggiungere le masserie isolate dalla neve. Le istituzioni regionali ad iniziare dall’insediamento dell’Unità di crisi, presieduta dal Governatore Vendola e coordinata dall’Assessore Amati, non lasceranno soli i cittadini della mia Capitanata, in questo momento critico.
Sicuramente, il dibattito che seguirà sarà l’occasione per una disamina dei finanziamenti da reperire per i danni subiti dall’agricoltura, dalla zootecnia, dalla viabilità e dalle strutture pubbliche e private, anche se al momento non possono essere compiutamente quantificati.
Seguirò con attenzione tutti gli sviluppi dell’emergenza, affinché sia superata questa fase con minore danno possibile per tutti i cittadini della mia terra”.

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Manfredonia, da Bari si sollecita la nomina del presidente dell’Autorità portuale

Pubblicato : sabato, 11 febbraio 2012

Il presidente della Regione Puglia, Vendola, scrive al ministro Passera

La Regione Puglia ha chiesto al ministro delle infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, “di aprire formalmente la procedura per la nomina del presidente dell’Autorità portuale di Manfredonia, ai sensi della vigente legge 84/94, onde consentire l’ordinario funzionamento di tale Ente”.
Ricordato come il Tar Lazio con propria sentenza depositata il 13 dicembre scorso, “ha accolto i ricorsi proposti dal commissario dell’Autorità portuale di Manfredonia, Gaetano Falcone, per l’annullamento del Dpr 12/10/07 che prevedeva la liquidazione e lo scioglimento dell’Ente in questione rendendo l’atto citato privo di effetti”, la Regione Puglia nel prendere atto di tale provvedimento del giudice amministrativo, “pur ribadendo il proprio orientamento circa l’opportunità dell’estensione della circoscrizione dell’Autorità portuale di Bari anche al porto di Manfredonia prevista dal DM del 19/11/2007 allo scopo di realizzare una gestione sistemica ed integrata dei porti in questione, ritiene tuttavia indifferibile il superamento della gestione commissariale che si protrae da oltre sei anni”.
La lettera del governatore della Puglia, Nichi Vendola, è stata resa nota al sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi che, accompagnato dal consigliere regionale Franco Ognissanti, si è affrettato ad incontrare l’assessore regionale alle infrastrutture, Guglielmo Minervini, per chiedere spiegazioni sulla esclusione del porto di Manfredonia dall’annunciata associazione “Apulian Ports” formata dalle tre Autorità portuali di Brindisi, Taranto e Levante comprendente i porti di Bari, Monopoli e Barletta.
La finalità della App è quella di muoversi come unico soggetto rappresentante la portualità pugliese nel sistema internazionale. Una iniziativa di notevole portata nel contesto della razionalizzazione dei traffici marittimi lungo la costa pugliese mirata – veniva spiegato – a sviluppare azioni di marketing del sistema portuale pugliese che da un lato comporti il giusto bilanciamento tra l’esigenza di promuovere un marchio territoriale comune nel contesto delle relazioni internazionali, e dall’altro metta a sistema e valorizzi le specificità di eccellenza di ciascun scalo marittimo.
“Da parte della Regione Puglia – ha puntualizzato l’assessore Minervini – non c’è alcuna preclusione nei confronti del porto di Manfredonia come attesta la sottoscrizione, assieme al sindaco di Manfredonia e al Commissario all’Autorità portuale di Manfredonia, del Protocollo che prevede l’allargamento della circoscrizione della stessa Autority, e l’inclusione su sollecitazione del sindaco Riccardi, dell’Autorità portuale di Manfredonia nel comitato di Regia e nel Comitato infrastrutture della Governance della logistica e mobilità della Regione Puglia.
Anche nella App è prevista l’inclusione di Manfredonia allorquando sarà chiarita la condizione dell’Autorità portuale. Il perdurare oltre ogni ragionevole indugio dello stato commissariale dell’ente, non conscnte – rileva Minervini – un dialogo paritario con le altre Autorità.
E’ necessario pertanto che l’Autorità portuale di Manfredonia sia perfezionata in ogni suo organo come previsto dalla normativa vigente in modo che il dialogo e dunque le azioni abbiano una valenza paritaria”.

Di qui il passo sul inistro delle infrastrutture per la nomina del Presidente dell’Autority presupposto per la costituzione dei previsti organi tecnici e amministrativi.
da Daunia News

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Foggia – Maltempo, sos Monti Dauni. Camion in panne su SS 16. Scuole chiuse (VD)

Pubblicato : venerdì, 10 febbraio 2012

La neve a Foggia (st)

LO AVEVANO annunciato tutti, Governo, sindaci, Protezione Civile.

Ed è arrivato puntuale.

L’ennesimo peggioramento delle condizioni meteo aggiunge ansia su ansia alla Capitanata che, da giorni, si trova ormai alle prese con una situazione di difficilissima gestione.

Secondo i meteorologi fra oggi e domani si assisterà ad un impetuoso colpo di coda dell’inverno che porterà neve a bassissima quota, fin sotto i 200 metri

REGIONE PUGLIA, PROSSIMO CONSIGLIO (MARTEDI’ 14) SUL MALTEMPO.

L’ondata di gelo che ha investito l’Italia e continua ad interessare la Puglia preoccupa il Consiglio regionale.

L’avvio della seduta martedì 14 sarà dedicato alle eccezionali avversità di queste settimane, fa sapere il presidente dell’Assemblea Onofrio Introna. “Raccogliendo le preoccupazioni dei sindaci e di numerosi consiglieri regionali, ho concordato con la Giunta e con l’assessore alla protezione civile, Fabiano Amati, di avviare i lavori in Aula con un bilancio dell’emergenza maltempo, che non abbandona la nostra regione con precipitazioni incessanti, intense nevicate nell’interno e conseguenze sulla circolazione e su tutte le attività”.

La riunione consiliare sarà aperta quindi da una relazione dell’assessore Amati sulle condizioni atmosferiche avverse, sulle iniziative e i soccorsi, per consentire al Consiglio un ampio esame dei problemi che stanno impegnando severamente la capacità d’intervento dell’intero Paese.

CIRCOLAZIONE, A16. divieto di transito causa neve tra Candela (Km. 127,9) e Allacciamento A30 Caserta-Salerno (Km. 15,9) in entrambe le direzioni per i mezzi pesanti peso sup 7,5 t

TRENITALIA, LA SITUAZIONE AGGIORNATA ALLE 19. Regolare la circolazione dei treni regionali in Puglia sulle linee principali: Bari – Foggia, Bari – Lecce, Brindisi – Taranto e Bari – Taranto.

Bus sostitutivi tra Barletta e Spinazzola e tra Gioia del Colle e Gravina.

Attivo il Piano Neve per i treni a lunga percorrenza (Intercity Giorno/Notte e Frecciabianca). L’elenco completo è consultabile sul sito www.fsnews.it
Rimarranno chiuse nella giornata di domani alcune linee interne, secondo quanto indicato dal Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione al perdurare delle avverse condizioni meteorologiche.

Le tratte sospese sono: Foggia -Potenza; Barletta – Spinazzola; Gravina-Gioia del Colle.

Aggiornamenti saranno diffusi in tempo reale anche attraverso annunci in stazione e a bordo treno, locandine informative, nei notiziari di FSNews Radio e sull’account Twitter fsnews_it.

Per informazioni consultare anche sui siti web trenitalia.com oppure fsnews.it e il Numero Verde 800 89 20 21 .

VIABILITA’ ITALIA, “PEGGIORAMENTO IN VISTA” (18.51). Ancora neve sulla rete autostradale, con diversa intensità su vari tratti, ma senza particolari criticità per la circolazione.

E’ quanto si legge in una nota di Viabilità Italia, struttura del Ministero dell’Interno.

E’ atteso per le prossime ore un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche, in forza del quale l’invito agli autotrasportatori è nuovamente quello di rinviare gli spostamenti sino a quando, nei prossimi giorni, le condizioni meteorologiche sulla penisola non si saranno ristabilite; questo anche alla luce dei provvedimenti interdittivi della circolazione dei mezzi per il trasporto delle cose con massa superiore alle 7,5 tonnellate, emanati da stanotte in molte province del centro-sud (Lazio – tra cui Roma-Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata e Puglia) che non consentiranno il ripristino dei collegamenti per il traffico commerciale dal nord al sud fino a che non sarà pienamente garantita la regolarità della circolazione.

CHIUSA ANCHE L’UNIVERSITA’ (18.51). “L’ordinanza di chiusura riguarda anche l’università, oltre alle scuole di ogni ordine e grado”. Così, su facebook, il primo cittadino di Foggia, Gianni Mongelli

FOGGIA, HA SMESSO DI NEVICARE (18.49). Nel Capoluogo ha smesso di cadere la neve dopo sette ore ininterrotte

FOGGIA, INTERROTTI COLLEGAMENTI CON BORGATE. Quattro spalaneve stanno operando, in questo momento, nel Capoluogo. La priorità è sgombrare le strade nei pressi degli edifici pubblici di maggior rilevanza e delicatezza: ospedale e stazione. Pochi disagi alla circolazione, specie per il traffico contenuto. L’Ataf ha in ogni caso interrotto i collegamenti con le borgate. Di fatto, in questo momento, isolate.

LUCERA, SCUOLE CHIUSE E NIENTE TRASPORTI (agg. 18.45). EMERGENZA maltempo a Lucera: il Servizio Trasporti, a seguito della copiosa neve caduta in poche ore sul centro urbano e della ordinanza sindacale di chiusura delle scuole, comunica che domani sabato 11/02/2012 è sospeso il Servizio di Trasporto bis scolastica e Servizio scuolabus

SAN SEVERO, CAMION BLOCCATI. Cento autotrasportatori sono i rimasti bloccati al distributore La Torre sulla strada statale 16 in direzione Chieuti perché impossibilitati a proseguire il loro viaggio verso Nord a causa della neve.

A prestare soccorso agli autisti i volontari sanseveresi e l’amministrazione comunale della città dei Campanili. “Appena appresa la notizia – ha spiegato il sindaco Savino a San Severo tv – abbiamo chiesto al servizio mensa di provvedere a preparare dei panini e delle bottigliette d’acqua per portarle agli autisti che con i loro mezzi sono stati impossibilitati a seguire il proprio cammino e si sono appostati nell’area di servizio La Torre”

CHIUSURA SCUOLE. Adesso è ufficiale.

Come confermato a Stato dall’Ufficio del Sindaco Gianni Mongelli, domani resteranno chiuse le scuole del capoluogo. Ordinanza di chiusura anche a San Severo.

Non apriranno gli istituti del Subappennino, nè quelli garganici, molti dei quali rischiano di essere sbarrati anche la settimana prossima

SCUOLE. C’è qualche tensione intorno all’apertura delle scuole per la giornata di domani. La discussione sul profilo del primo cittadino di Foggia, Gianni Mongelli – chiuso nel silenzio per l’intera giornata di oggi – impazza.

A tenere banco sono prettamente mamme e genitori in particolare che chiedono al sindaco lumi a proposito di domani e caldeggiano la chiusura degli istituti per il fine settimana.

Pare che la chiusura ci sarà e si attende la comunicazione ufficiale di palazzo di Città

FOGGIA (agg. 17.12). Continua a nevicare copiosamente nel capoluogo dauno. La neve imbianca strade e alberi. La circolazione veicolare è rada. Al momento, non ci sono ancora comunicazioni ufficiali di Prefetto o Sindaco.

CIRCOLAZIONE (agg. 16.56). A16, tratto chiuso causa neve tra Candela (Km. 127,9) e Allacciamento A30 Caserta-Salerno (Km. 15,9) in entrambe le direzioni x tutti i veicoli. chiusi gli svincoli intermedi.

CIRCOLAZIONE (agg. 16.40) Divieto di transito, chiusura mezzi pesanti causa neve a Canosa (Km. 610,5) in direzione Pescara per i mezzi pes 7,5 t diretti a nord vengono fatti uscire a canosa ed invertire direzione Bari

CIRCOLAZIONE (agg. ore 16.30) Mezzi spargisale in azione sulla Statale 90 delle Puglie, traffico rallentato causa neve tra Benevento/Innesto Ss7 Appia e Staz. Di Savignano/Innesto Ss90 Delle Puglie (Km. 45,3)

Si raccomanda massima prudenza, moderare velocità e mantenere distanza di sicurezza.

Nevica lungo l’intero tratto di Capitanata di entrambe le autostrade: la A14 (da Chieuti a Cerignola) e sulla A16 c’è neve da Candela a Baiano. Obbligo di catene. La neve sta provocando disagi sulla statale SS 272 tra Borgo Celano e San Giovanni Rotondo. Sulla strada ci sono evidenti rallentamenti. Autobus di linea e auto di traverso impediscono la circolazione stradale.

Martedì in Consiglio regionale relazione sul maltempo .

Subappennino. La situazione più drammatica è quella che si registra sul Subappennino.

La neve – che è ripresa a cadere nella notte – ed il ghiaccio continuano a rendere problematici i collegamenti con Campania e Basilicata (la 655, nel tratto compreso fra Candela e Melfi è una lastra di ghiaccio ed è stata bloccata la circolazione dei camion con portata superiore a 7,5 tonnellate).

Chiusa la tratta ferroviaria Foggia-Potenza. La Protezione Civile, nella serata di ieri, ha diramato l’allerta per l’intera penisola, Puglia compresa, e avvertito gli automobilisti a non mettersi in viaggio se non per motivi assolutamente stringenti.

Non si circola sulla statale 17, Foggia-Campobasso, in località “Tredici Archi”, al confine tra la Puglia e il Molise.

Stop ai ai mezzi pesanti sulla strada provinciale 95, tra Cerignola e Candela.

Un elicottero della Polizia sta presidiando le zone più esposte, dove i paesi più alti continuano ad essere difficilmente raggiungibili.

Ieri, ad Alberona, è stato necessario l’intervento di volontari della protezione civile (‘Gli Angeli’), per liberare una piccola azienda di allevamento. Alla stessa azienda, inoltre, è stata consegnata l’acqua necessaria per dissetare gli animali.

‘E’ stato un intervento utile e importante – dichiara il sindaco Tonino Fucci – e ringrazio ‘Gli Angeli’ per averlo compiuto con grande prontezza’. Il gruppo è stato fondato da sole donne ed è composto in maggioranza di socie-operatrici. L’associazione è operativa dallo scorso dicembre.

Per oggi, le previsioni meteorologiche segnalano una diminuzione delle temperature su Alberona e la probabilità di una nuova nevicata con non meno di 7-10 centimetri di neve. Il coordinamento per l’emergenza neve del Comune di Alberona, come già avvenuto nei giorni scorsi, monitorerà la situazione in tempo reale per intervenire laddove ve ne sarà bisogno.

QUI FOGGIA. Fa freddo e nevica anche a Foggia, ma il primo cittadino, Gianni Mongelli, ha deciso di riaprire le scuole (che, invece, rimangono chiuse su buona parte del Subappennino e del Gargano). Regolari anche gli orari degli uffici pubblici, riaperti ieri dal Prefetto dopo che lo stesso Palazzo del Governo ne aveva disposto la chiusura nel pomeriggio di martedì e nell’intera giornata di mercoledì.

Ma, specie per quelli che espletano servizi di assistenza e informazione, c’è pochissima occupazione.

Proteste di alcuni genitori all’elementare “Catalano”.

I parenti dei bambini denunciano termosifoni spenti da dicembre a causa di un guasto.

Per questo motivo, non hanno portato i propri figli in aula

TAVOLIERE. Nevica, ad ondate alterne su tutta la pianura dauna. A nord del Capoluogo, è tutto imbiancato. Qualche fiocco è caduto a San Severo dove, poi, la nevicata si è interrotta senza troppi disagi. A sud, invece, nevica da prima di mezzogiorno a Stornara, Stornarella, Carapelle, Cerignola, Ordona. Ovvero, nelle zone comunque non distanti rispetto alla Lucania.

INTERVENTI CARABINIERI. Nelle attività svolte ieri è stato impiegato l’elicottero del 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese unitamente a quelli del Corpo Forestale, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco.

L’unità dei Carabinieri è stata impiegata sui comuni di San Marco La Catola, Celle San Vito, Orsara, Deliceto ed Accadia ed ha effettuato 7 lanci dei citati beni di prima necessità.

In altri centri i Comandanti di Stazione, quali conoscitori d’area sono saliti a bordo degli elicotteri per indicare i piccoli centri interessati dalle attività di verifica diesistenza in vita degli abitanti dei piccoli borghi, con il lancio di medicinali salvavita e viveri.

INTERVENTI POLIZIA, CELLE SAN VITO. In azione, ieri, anche la Polizia di Stato che, a Celle San Vito è dovuta intervenire per mettere in campo un’azione di soccorso che ha consentito di portare aiuto a frazioni e casolari di campagna isolati da almeno tre giorni. I rappresentanti della Questura al Tavolo interforze costituito presso la Prefettura del Capoluogo dauno, hanno portato viveri, coperte e medicinali a famiglie i cui movimenti sono impediti da oltre 3 metri di neve.

ORSARA, encomio ai Carabinieri. Sta funzionando con grande efficienza la macchina organizzativa messa in moto a Orsara di Puglia per affrontare l’emergenza neve. L’unità di crisi comunale fa in modo che squadre e mezzi siano sempre allerta per tenere liberi gli accessi alle strutture da cui dipendono l’erogazione di acqua, gas ed energia elettrica.

Le strade di accesso al paese sono percorribili. Un gruppo volontario di ragazze e di ragazzi, da diversi giorni, provvede a liberare dalla neve e dal ghiaccio gli accessi alle case e presta assistenza agli anziani anche per la distribuzione dei viveri.

Funziona in modo eccellente, inoltre, la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri. I militari coordinati dal Comandante Michele Panella stanno svolgendo un ottimo lavoro, provvedendo anche col l’utilizzo di un elicottero alla distribuzione dei viveri nelle zone meno accessibili.

Gli uomini dell’Arma, tra ieri e oggi, hanno distribuito cibo a quattro diverse famiglie residenti lontano dal nucleo urbano. I carabinieri si stanno occupando anche dell’approvvigionamento di medicinali. A Orsara di Puglia anche oggi sta nevicando. La cittadinanza sta collaborando con grande impegno e senso di responsabilità alle operazioni.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA CONSIGLIERE GIANDIEGO GATTA. Interrogazione a risposta scritta del consigliere regionale del Pdl Giandiego Gatta per l’emergenza maltempo nel Subappennino ed in Capitanata.

“Nel solo Subappennino si contano due morti a causa dell’impossibilità dei soccorritori di raggiungere i centri abitati isolati dalla neve“.

”Ritenuto, altresì, che ci sono ancora disagi in provincia di Foggia, specialmente sui Monti Dauni.

In particolare Roseto Valfortore, Alberona, Biccari, San Marco la Catola, Carlantino, Monteleone di Puglia, Anzano di Puglia continuano a essere in pratica isolate perché le uniche strade di accesso sono piene di neve.

Vi sono problemi soprattutto per l’approvvigionamento di medicine e il trasporto dei malati, tanto che i Sindaci dei summenzionati paesi hanno sollecitato la dichiarazione di stato di calamità e l’intervento delle autorità militari; si interroga il presidente della Giunta Vendola e l’assessore Amati per sapere quali iniziative per la mitigazione, se non per la risoluzione di tale stato di cose, siano state assunte dall’amministrazione regionale, e quali interventi il governo regionale intenda attivare per soddisfare le anzidette esigenze della zone colpite dalle abbondantissime nevicate dei scorsi giorni, anche in ragione di possibili, ulteriori, recrudescenze metereologiche, che colpirebbe la nostra regione”, conclude Gatta.

SAN MARCO IN LAMIS, RICHIESTA INTERVENTO URGENTE E IMMEDIATO PER EMERGENZA NEVE. Lettera inviata ieri 9 febbraio 2012, dal sindaco, l’on. Angelo Cera, alla Prefettura di Foggia, al Presidente della Regione Puglia e al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e Regionale.

SAN SEVERO. ISTITUITA SALA OPERATIVA VIGILI URBANI. La ‘Regione Puglia-Area Politiche per l´ambiente, le reti e la qualità urbana-Servizio Protezione Civile’ ha allertato il Comune di San Severo in vista delle situazioni di crisi conseguenti agli eventi meteorologici in corso e ai previsti nuovi eventi atmosferici eccezionali che stanno interessando i territori della Regione Puglia.

In riferimento a questa sollecitazione, il Responsabile dell’Area VI del Comune “Ambiente e Sviluppo Sostenibile”, ing. Giuseppe Cela, ha indirizzato a sua volta una nota alla Regione Puglia e, per conoscenza, al Sindaco della Città avv. Gianfranco Savino e al Comandante della Polizia Locale magg. dr. Ciro Sacco, in questi termini: «Con riferimento alla nota in oggetto, si comunica che il Comune di San Severo, nelle more della elaborazione e successiva approvazione dell’atto di pianificazione in materia di protezione civile da parte dell’Organo preposto, al fine di favorire l’azione di sistema per l’attivazione dei soccorsi, ha istituito, presso il Comando di Polizia Municipale, una “Sala Operativa” attiva 24 ore su 24 con riferimento telefonico fisso: telefono 0882.372940 (codice 1) e fax 0882.374118, assicurandosi così la piena disponibilità ed informazione alla Cittadinanza

TROPPA NEVE, SOPRINTENDENZA FG-BAT-BA CHIUDE CASTEL DEL MONTE. Per le precipitazioni nevose che hanno interessato l’area la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bari, Bat e Foggia ha disposto la chiusura di Castel del monte fino a domenica prossima compreso, 12 febbraio. Lo annuncia una nota del Comune di Andria.

VIDEO – NEVE CANDELA

NEVE FOGGIA


da Stato Quotidiano

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Bari, emergenza maltempo: c’è l’Unità regionale di crisi

Pubblicato : venerdì, 10 febbraio 2012

Insediato dal presidente Vendola il tavolo operativo

“La riunione di oggi è stata molto interessante e innovativa perché ha rappresentato da un lato una radiografia dello stato dell’arte e dall’altro un’opportunità di riflessione su come implementare un modello organizzativo di moderna ed evoluta Protezione civile”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola insediando questa mattina il tavolo operativo dell’Unità regionale di crisi (attivato dalla Sala operativa della Protezione civile e istituito con delibera regionale lo scorso novembre) con il compito di monitorare i rischi connessi agli eventi calamitosi.
“La Protezione civile non è una competenza – ha continuato Vendola – ma un nodo di competenze, non è una delega ma è il coordinamento di una molteplicità di attori che operano sul territorio. La Protezione civile è un processo permanentemente in evoluzione perchè ogni fenomeno calamitoso presenta caratteristiche proprie”.
Per Vendola “il moltiplicarsi degli eventi calamitosi dovuti agli effetti della mutazione climatica rende improponibile oggi l’uso del termine emergenza perchè questi effetti non sono affatto imprevisti.

Le estati particolarmente calde e afose con il rischio del fuoco – ha proseguito Vendola – i periodi di assoluta siccità, la diminuzione complessiva del livello di precipitazione o la concentrazione di precipitazioni di tipo alluvionale con conseguenti problemi nelle aree interessate dal dissesto idrogeologico, sono tutti fenomeni che ci dicono che con l’emergenza occorre convivere, che l’emergenza non è piu quella di un tempo”.
Vendola poi ha individuato nella circolazione delle informazioni tra tutti i soggetti operativi la chiave che determina la qualità degli interventi. “Socializzare le informazioni e organizzare le azioni conseguenti alle informazioni – ha detto Vendola – deve essere il compito di una cabina di regia efficace.
Informazione e organizzazione sono cioè le due parole chiave di una moderna protezione civile”. Vendola poi ha fatto il punto sulle situazioni di “moderata criticità” che in questi giorni ci sono sul territorio pugliese e che sono comunque monitorate 24 ore su 24, sin dal 3 febbraio, dalla sala operativa della Protezione civile regionale.
“Pensiamo di poter rassicurare i pugliesi – ha concluso Vendola – cerchiamo di mettere in campo il massimo della razionalità e il massimo della passione per governare bene questi giorni freddi”.
Infine il presidente Vendola, insieme con l’assessore competente Fabiano Amati, ha deciso di rendere noto il numero della sala operativa della Protezione civile regionale (080.5802266) al quale i singoli cittadini possono rivolgersi per situazioni di criticità.
da Daunia News

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BARI – Comuni colpiti dal terremoto del 2002 – La Puglia sollecita lo sblocco dei fondi

Pubblicato : venerdì, 10 febbraio 2012

Incontro tra Vendola e i sindaci del Subappennino dauno – Sarò chiesta la proroga dello stato di emergenza

Il terremoto a San Giuliano (foto LaPresse)

La Regione Puglia si è impegnata a incontrare il sottosegretario alla presidenza del consiglio Antonio Catricalà per sollecitare un intervento del governo riguardo ai problemi dei dodici Comuni del Subappennino dauno i quali, in seguito al mancato rinnovo della proroga di stato di emergenza, dallo scorso 31 dicembre non possono più utilizzare le risorse a disposizione per la costruzione dei territori colpiti dai terremoti del 2002.

Inoltre, l’ente si è impegnato utilizzare circa 15 milioni di euro dei fondi Fas di propria competenza, per la ricostruzione dell’edilizia abitativa nei territori colpiti dai sismi.

Lo ha reso noto Pasquale Devita, sindaco di Casalnuovo Monterotaro e portavoce dei primi cittadini che oggi hanno partecipato a una riunione sul tema con il presidente e l’assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia, Nichi Vendola e Fabiano Amati.

«L’impegno del presidente è stato confortante – ha detto Devita – anche perchè è una situazione del tutto paradossale, in quanto abbiamo gli stanziamenti pronti per essere utilizzati, abbiamo una ricostruzione in corso, e non abbiamo la possibilità normativa e legislativa di poter continuare i lavori».
Il meccanismo burocratico, spiegano i sindaci, si è inceppato da quando la Protezione civile non ha prorogato lo stato di criticità.

«Questo – sottolineano – ha comportato la perdita da parte di Vendola dell’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione, e la conseguente assenza di una figura autorizzata a gestire le risorse».

«La Protezione civile – afferma Devita – che di anno in anno prorogava lo stato di criticità, quest’anno ha ricevuto parere sfavorevole del ministero dell’Economia secondo il quale noi operiamo in regime straordinario». «Non è vero – rimarca – noi operiamo in regime ordinario, facendo ad esempio le gare per assegnare gli appalti dei lavori».

Tuttavia, aggiungono i sindaci, «ora non possiamo più pagare le imprese e neppure rimborsare gli affitti delle abitazioni ai cittadini che hanno provveduto all’autonoma sistemazione». «Solo nel mio Comune – ricorda Devita – sono bloccate 60 pratiche, sette milioni di euro e 30 cantieri».
«Se la trattativa per ottenere i 15 milioni di ero dei Fas per la ricostruzione dovesse andare in porto – spera il sindaco – ne servirebbero ancora 95 per arrivare ai 110 milioni necessari a ricostruire l’atro 50% delle case: ma per noi – conclude – l’importante è non fermare la ricostruzione».
da Foggiatoday

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Maltempo, nevica sui Monti Dauni. Freddo ovunque. A Foggia scuole aperte

Pubblicato : venerdì, 10 febbraio 2012
Maltempo, ghiaccio e neve su strade pugliesi

Maltempo, ghiaccio e neve su strade pugliesi

Maltempo, ghiaccio e neve su strade pugliesi (archivio, campagne innevate Bitritto: 3bmeteo)
LO AVEVANO annunciato tutti, Governo, sindaci, Protezione Civile.
Ed è arrivato puntuale.
L’ennesimo peggioramento delle condizioni meteo aggiunge ansia su ansia alla Capitanata che, da giorni, si trova ormai alle prese con una situazione di difficilissima gestione.

Secondo i meteorologi fra oggi e domani si assisterà ad un impetuoso colpo di coda dell’inverno che porterà neve a bassissima quota, fin sotto i 200 metri

EMERGENZA MALTEMPO, LO SPECIALE DI STATO: QUI PUGLIA

Subappennino. La situazione più drammatica è quella che si registra sul Subappennino.
La neve – che è ripresa a cadere nella notte – ed il ghiaccio continuano a rendere problematici i collegamenti con Campania e Basilicata (la 655, nel tratto compreso fra Candela e Melfi è una lastra di ghiaccio ed è stata bloccata la circolazione dei camion con portata superiore a 7,5 tonnellate).
Chiusa la tratta ferroviaria Foggia-Potenza. La Protezione Civile, nella serata di ieri, ha diramato l’allerta per l’intera penisola, Puglia compresa, e avvertito gli automobilisti a non mettersi in viaggio se non per motivi assolutamente stringenti.
Non si circola sulla statale 17, Foggia-Campobasso, in località “Tredici Archi”, al confine tra la Puglia e il Molise. Stop ai ai mezzi pesanti sulla strada provinciale 95, tra Cerignola e Candela.
Un elicottero della Polizia sta presidiando le zone più esposte, dove i paesi più alti continuano ad essere difficilmente raggiungibili.
Ieri, ad Alberona, è stato necessario l’intervento di volontari della protezione civile (‘Gli Angeli’), per liberare una piccola azienda di allevamento. Alla stessa azienda, inoltre, è stata consegnata l’acqua necessaria per dissetare gli animali. ‘E’ stato un intervento utile e importante – dichiara il sindaco Tonino Fucci – e ringrazio ‘Gli Angeli’ per averlo compiuto con grande prontezza’. Il gruppo è stato fondato da sole donne ed è composto in maggioranza di socie-operatrici. L’associazione è operativa dallo scorso dicembre. Per oggi, le previsioni meteorologiche segnalano una diminuzione delle temperature su Alberona e la probabilità di una nuova nevicata con non meno di 7-10 centimetri di neve. Il coordinamento per l’emergenza neve del Comune di Alberona, come già avvenuto nei giorni scorsi, monitorerà la situazione in tempo reale per intervenire laddove ve ne sarà bisogno.

QUI FOGGIA. Fa freddo anche a Foggia, ma il primo cittadino, Gianni Mongelli, ha deciso di riaprire le scuole (che, invece, rimangono chiuse su buona parte del Subappennino e del Gargano).
Regolari anche gli orari degli uffici pubblici, riaperti ieri dal Prefetto dopo che lo stesso Palazzo del Governo ne aveva disposto la chiusura nel pomeriggio di martedì e nell’intera giornata di mercoledì.

Ma, specie per quelli che espletano servizi di assistenza e informazione, c’è pochissima occupazione.

Orsara, encomio ai Carabinieri. Sta funzionando con grande efficienza la macchina organizzativa messa in moto a Orsara di Puglia per affrontare l’emergenza neve.

L’unità di crisi comunale fa in modo che squadre e mezzi siano sempre allerta per tenere liberi gli accessi alle strutture da cui dipendono l’erogazione di acqua, gas ed energia elettrica.

Le strade di accesso al paese sono percorribili.

Un gruppo volontario di ragazze e di ragazzi, da diversi giorni, provvede a liberare dalla neve e dal ghiaccio gli accessi alle case e presta assistenza agli anziani anche per la distribuzione dei viveri. Funziona in modo eccellente, inoltre, la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri.

I militari coordinati dal Comandante Michele Panella stanno svolgendo un ottimo lavoro, provvedendo anche col l’utilizzo di un elicottero alla distribuzione dei viveri nelle zone meno accessibili.

Gli uomini dell’Arma, tra ieri e oggi, hanno distribuito cibo a quattro diverse famiglie residenti lontano dal nucleo urbano. I carabinieri si stanno occupando anche dell’approvvigionamento di medicinali.

A Orsara di Puglia anche oggi sta nevicando. In alcuni punti del borgo la neve che si è posata sulla superficie ha abbondantemente superato il metro.

Il territorio comunale orsarese è piuttosto vasto e comprende diverse contrade con abitazioni rurali, circostanza che ha reso ancora più impegnativi e difficoltosi gli interventi.

Nonostante le difficoltà, le forze operative sul territorio e coordinate dall’unità di crisi comunale sono riuscite a dare una risposta a tutte le situazioni che necessitavano di un intervento celere. La cittadinanza sta collaborando con grande impegno e senso di responsabilità alle operazioni.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA CONSIGLIERE GIANDIEGO GATTA. Interrogazione a risposta scritta del consigliere regionale del Pdl Giandiego Gatta per l’emergenza maltempo nel Subappennino ed in Capitanata. “Nei giorni scorsi e a tutt’oggi la situazione climatica ha letteralmente bloccato diversi centri del Subappennino e del nord Gargano.

I sindaci di questi centri hanno lamentato la scarsa disponibilità di mezzi a supporto del ripristino dei collegamenti e della viabilità (un solo spazzaneve per i comuni di Celle San Vito, Roseto Valfortore e Castelluccio Valmaggiore)”.

“Nel solo Subappennino si contano due morti a causa dell’impossibilità dei soccorritori di raggiungere i centri abitati isolati dalla neve”. “Considerato che l’allerta meteo prevede per i prossimi giorni il ripresentarsi e quindi dell’aggravarsi della situazione attuale; le scorte alimentari sono diventate talmente esigue da non permettere in alcuni casi la panificazione per oltre due giorni”. “Ritenuto, altresì, che ci sono ancora disagi in provincia di Foggia, specialmente sui Monti Dauni.

In particolare Roseto Valfortore, Alberona, Biccari, San Marco la Catola, Carlantino, Monteleone di Puglia, Anzano di Puglia continuano a essere in pratica isolate perché le uniche strade di accesso sono piene di neve.

Vi sono problemi soprattutto per l’approvvigionamento di medicine e il trasporto dei malati, tanto che i Sindaci dei summenzionati paesi hanno sollecitato la dichiarazione di stato di calamità e l’intervento delle autorità militari; si interroga il presidente della Giunta Vendola e l’assessore Amati per sapere quali iniziative per la mitigazione, se non per la risoluzione di tale stato di cose, siano state assunte dall’amministrazione regionale, e quali interventi il governo regionale intenda attivare per soddisfare le anzidette esigenze della zone colpite dalle abbondantissime nevicate dei scorsi giorni, anche in ragione di possibili, ulteriori, recrudescenze metereologiche, che colpirebbe la nostra regione”, conclude Gatta.

Piero Ferrante da Stato Quotidiano

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BARI – Terremoto 2002, Vendola incontra sindaci Comuni Subappennino Dauno

Pubblicato : giovedì, 9 febbraio 2012

Venerdì 10 febbraio alle ore 12.00 presso la sede della Presidenza (L.mare N. Sauro, 33 – Bari) il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrerà i sindaci dei Comuni del Subappennino Dauno colpiti dagli eventi sismici dell’ottobre del 2002. All’incontro parteciperà l’Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e l’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile.

da Teleradioerre

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Foggia – Neve nel foggiano ci si prepara alla nuova ondata di maltempo

Pubblicato : domenica, 5 febbraio 2012

Foto Vitofrancesco Sara Rita

Le precipitazioni nevose caratterizzeranno anche le giornate di lunedì 6 e martedì 7.

I sindaci di 8 comuni del Subappennino chiedono lo stato di calamità naturale.

Sindaci ordinano chiusura delle scuole
Non è ancora finita.

Dopo la tregua di questa domenica, la Capitanata, compreso il capoluogo dauno, si apprestano ad affrontare un inizio di settimana all’insegna della neve.

Ebbene sì.

Lunedì 6 e martedì 7 le precipitazioni nevose interesseranno nuovamente il foggiano.

Probabilmente però i fiocchi cominceranno a cadere dalla tarda sera di domenica. Intanto è allerta nei paesi del Subappennino dauno dove sindaci di Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Pietramontecorvino, Celenza Valfortore, Carlantino, San Marco La Catola e Volturino, hanno chiesto al presidente Vendola, al Servizio di Protezione Civile della Regione Puglia, all’Assessore regionale ai lavori pubblici, Fabiano Amati, al Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe e al Prefetto di Foggia Francesco Monteleone, lo “stato di calamità naturale”.

E nel frattempo divampa la polemica sulla morte di un anziano a Deliceto.

Purtroppo per lui l’ambulanza del 118 è rimasta bloccata sulla provinciale che collega Bovino a Deliceto, a causa delle auto in panne che hanno bloccato il transito del mezzo di soccorso. In queste ore è il ghiaccio a tenere banco.
I mezzi spargisale sono in azione ovunque e i volontari della Protezione Civile si preparano alla nuova ondata di maltempo. In alcuni paesi è già stata ordinata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado
da Foggiatoday

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FOGGIA – Tornano i voli a Foggia accordo con l’Air Vallée

Pubblicato : giovedì, 2 febbraio 2012

Aeroporto Gino Lisa

Si tornerà a volare al Gino Lisa, aprile sarà il tempo dell’ennesimo decollo (il quarto negli ultimi cinque anni).

La Regione ha chiuso l’accordo con la compagnia Air Vallée, 1 milione di euro per dodici mesi di collegamenti giornalieri con Milano (gli industriali foggiani premono per Linate) e Torino, altri 400mila euro ce li metterà la Camera di commercio di Foggia.
Finanziamenti destinati a non disperdere il tesoretto messo su in tre anni (a 6 milioni di euro l’anno) dalla compagnia Darwin Airline che ha permesso al Gino Lisa di crescere da zero a 70mila passeggeri.

Un’esperienza che ha convinto gli enti locali a scommettere sulle «grandi potenzialità » di uno scalo penalizzato finora soltanto dalla pista corta.

Amministratori che a loro volta si sono convinti a sposare la causa del Gino Lisa sulla spinta di un un’opinione pubblica che sull’argomento non ha mai avuto il minimo ripensamento: ci fosse stata la stessa determinazione su questioni altrettanto importanti (la vergogna dei rifiuti per strada, ad esempio), a quest’ora Foggia sarebbe una città migliore.

Così il governo Vendola, nella manovra di fine anno, ha erogato 1 milione di euro per rilanciare i voli da Foggia.

Come in una partita di poker, la Regione rilancia per verificare se il territorio risponde non solo a parole.

Ma la partita è duplice: a Foggia sanno tutti che il giocattolo va tenuto in vita fino a quando non sarà pronta la nuova pista da 1800 metri. I lavori (14 milioni di finanziamenti Cipe già autorizzati) dovrebbero cominciare entro fine anno.

Per l’estate 2013 Foggia dovrebbe avere la nuova pista e dunque aprirsi finalmente al traffico dei voli charter che assicurino un turismo tutto l’anno: dalle spiagge del Gargano ai pellegrinaggi da San Pio.

La vera partita è questa, ma giocarla senza voli per un anno e mezzo sarebbe stato fin troppo rischioso anche per la Regione che ha inserito l’ampliamento tra le priorità del suo piano trasporti. Perciò sbagliare ora non sarà più possibile. L’annuncio di ripresa dei voli di linea viene accompagnato per la prima volta da un piano di co-marketing che è forse la novità assoluta di questa ripartenza.

«Firmeremo il protocollo con gli enti locali la prossima settimana.

Questa volta – dice l’assessore ai Trasporti, Guglielmo Minervini – non punteremo soltanto sulla riattivazione dei collegamenti, abbiamo chiuso un accordo con gli enti locali affinchè s’impegnino a favorire iniziative di promozione dei voli e del territorio. Vogliamo fare sistema – conclude – il tentativo è di costruire intorno le condizioni perchè i traffici aumentino e durino nel tempo».
MASSIMO LEVANTACI da La Gazzetta del Mezzogiorno

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BARI – Entro giugno «Edotto» la sanità va in digitale

Pubblicato : sabato, 28 gennaio 2012

Giornata intensa, ieri, per il neo-assessore alla Sanità Ettore Attolini. In mattinata la cabina di regia sulla sanità con i segretari regionali Cgil, Cisl e Uil; nel pomeriggio la presentazione di «Edotto», il nuovo sistema informatico che mette in rete Ares, Asl, Irccs, medici di base, pediatri e farmacie.

Con i sindacati, riferiscono Gianni Forte (Cgil) e Giulio Colecchia (Cisl) Attolini ha discusso della «fase due» del piano di rientro, ovvero le compensazioni – in termini di sanità del territorio – ai tagli dei 18 ospedali e dei posti letto varati con la fase uno.

Per i sindacati continua ad essere un punto irrinunciabile l’unificazione delle politiche dei servizi sociali con quelle della sanità, così come vanno affrontati di petto i nodi della carenza di personale (il blocco delle stabilizzazioni e la fuga verso la pensione) e del coordinamento delle direzioni generali Asl, che spesso si muovono in autonomia.

Nel pomeriggio, quindi, l’illustrazione – affiancato dal predecessore Tommaso Fiore e dal governatore Nichi Vendola – della nuova mappa telematica (Edotto) in grado di unificare ben 35 aree applicative per gestire e monitorare l’intero ciclo delle prescrizioni specialistiche e farmaceutiche e i percorsi di cura dei pazienti.

Il progetto, ideato da Nek Albano con il supporto di InnovaPuglia, è stato realizzato da Svimservice (gruppo Exprivia) e rappresentato ieri, anche in forma teatrale, nella Cittadella della Cultura, riprendendo il tema del «Castello» di Kafka. L’obiettivo è, infatti, non far perdere ciascun cittadino bisognoso di salute nei meandri della macchina amministrativa sanitaria. Da febbraio partià la formazione per 13.500 operatori coinvolti, di cui 7.500 quelli esterni (guardie mediche, medici di base, clinchie private etc.).

Il tutto per arrivare all’effettiva operatività del sistema nel prossimo giugno, con un collegamento sia sul portale regionale della Salute (per le operazioni on line) sia con il sistema anagrafico regionale.

Il sistema, ha detto Vendola, è pilota in Italia e consentirà «più trasparenza nell’accesso ai servizi sanitari e tempi più rapidi nelle risposte ai pazienti sui propri diritti».

b. mart.

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Foggia – Anolf e Cisl, appello al Governatore Vendola: “Nel ‘Ghetto’ tra San Severo e Rignano, persone abbandonate al limite della sopravvivenza umana. Una vergogna per la terra di Puglia”.

Pubblicato : venerdì, 27 gennaio 2012

“Mancano anche i bagni chimici e le cisterne di acqua potabile che la scorsa estate erano a disposizione degli immigrati”.

“Ripristinare le più basilari condizioni di vita per le centinaia di immigrati che risiedono in questo periodo nel cosiddetto Ghetto, una vergogna per la nostra terra Puglia”.

E’ l’accorato appello al Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e al Sindaco di San Severo, Gianfranco Savino, che viene rivolto dall’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) e dalla Cisl di Capitanata, a seguito della visita all’accampamento di immigrati ubicato nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, effettuata il 26 gennaio 2012.

“Abbiamo constatato – denunciano Diego De Mita, presidente provinciale dell’Anolf, e Emilio Di Conza, segretario generale della Cisl di Foggia – l’estremo degrado ed il disagio al limite della sopravvivenza, nei quali vivono queste persone, quasi esclusivamente provenienti dai paesi africani.

E’ una vergogna per il territorio di Capitanata e per l’intera Puglia – affermano De Mita e Di Conza – che vi siano luoghi abbandonati totalmente dalle Istituzioni, come quelli ubicati tra San Severo e Rignano Garganico, dove sembra di essere fuori dal tempo, con baracche diroccate, in ognuna delle quali vivono decine di uomini in maniera disumana”.

Nel corso dell’iniziativa, nella quale sono state consegnate 150 coperte, raccolte attraverso la solidarietà degli iscritti al sindacato, i responsabili territoriali di Anolf e Cisl hanno quindi potuto accertare personalmente che, rispetto alla scorsa estate, “la situazione è considerevolmente peggiorata, essendo venuti a mancare sia i bagni chimici che le cisterne di acqua potabile, che erano a disposizione degli ospiti dell’accampamento.

Ciò comporta – evidenziano Anolf e Cisl – un preoccupante aumento dei rischi igienico-sanitari e di epidemie per gli occupanti, già fortemente provati dalle rigide temperature invernali”. Pertanto, anche in previsione dell’incremento delle presenze che avverrà con l’approssimarsi dell’estate, Anolf e Cisl auspicano da parte della Regione Puglia e del Comune di San Severo, nel cui territorio è ubicato il “Ghetto”, unitamente a tutte le autorità interessate, “un pronto intervento a salvaguardia di queste persone ed al fine di cancellare quella che oggi è una situazione vergognosa ed inaccettabile che non fa onore ad una terra come quella pugliese, che deve – sottolineano De Mita e Di Conza – rimanere sempre un luogo di accoglienza e di solidarietà tra i popoli”.

www.cislfoggia.it

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BARi – Sanità, valzer di nomine agli ospedali di Bari e Foggia

Pubblicato : venerdì, 27 gennaio 2012

Tre componenti del Civ (Comitato di indirizzo e vigilanza) del Policlinico di Bari, altre tre per il Civ degli «Ospedali Riuniti» di Foggia.

Più i due revisori dei conti da destinare, rispettivamente, nei due ospedali.

Un vero e proprio valzer di poltrone ha caratterizzato l’ultima seduta di giunta dell’assessore alla Salute Tommaso Fiore, che martedì scorso ha passato le redini a Ettore Attolini.

Un ultimo atto passato in sordina, ma che non ha mancato di rivelare sorprese agli occhi di molti consiglieri regionali, inviperiti – nella maggioranza come nell’opposizione – per le decisioni assunte in solitario dal governatore.

Al punto che adesso, in tanti, chiedono un chiarimento in consiglio sulle nomine fatte.

Alla presidenza del Civ dell’ospedale foggiano (nomina che la Regione fa d’intesa con l’Università) ci va Marco Barbieri, l’ex assessore al Lavoro di Vendola tornato da tempo al ruolo di docente universitario. Sarà affiancato dai due componenti nominati dalla Regione, che si è riservata di assegnare il posto di revisore dei conti ad un esponente di Sel (il partito di Vendola).

Ma a destare scalpore è stata anche la nomina del manager dell’Asl foggiana, Ruggiero Castrignanò, tra i componenti del Civ del Policlinico di Bari.

Da tempo, infatti, i Democratici – in primis il presidente della Commissione Sanità Dino Marino – chiedevano la testa del manager foggiano, anche alla luce delle inchieste giudiziarie che hanno investito l’Asl da lui guidata.

Non a caso, l’unica dove – al termine delle nuove procedure di selezione individuate da Vendola, la scorsa estate – non si provvide alla nomina di un nuovo manager.

La ridda di nomine, contestuali all’addio di Fiore all’assessorato, scuotono il centrodestra. «Le ennesime dimissioni nella sanità pugliese – dice il capogruppo Pdl Rocco Palese – danno un’idea di “fuggi fuggi” generale che merita delle spiegazioni. Vendola e il governo illustrino quanto prima all’intero Consiglio lo stato dell’assistenza sanitaria in tutta la Regione e quali sono le strategie che intendono portare avanti per il futuro».

Chiede lumi anche Luigi D’Ambrosio Lettieri: «È innegabile come, tra dimissioni e dimissionamenti, passaggi di mano e ritiri di gare, sprechi e servizi inefficienti, ci sia una intollerabile latitanza di responsabilità, di programmazione e di strategie».

«Il governo inserisca tra le priorità la riforma della governance della sanità. al neo-assessore Attolini – dice Salvatore Negro, capogruppo Udc – rivolgiamo l’invito, già rivolto al suo predecessore, di avviare un dibattito sul tema nella commissione competente».
BEPI MARTELLOTTA da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – dimissioni Castrignanò: è caos alla Asl

Pubblicato : giovedì, 26 gennaio 2012

Tanti interrogativi dietro la decisione del manager salentino

Ai vertici della Sanità foggiana si vive una situazione di confusione e imbarazzo.

Dopo l’ufficialità delle dimissioni da parte di Ruggero Castignanò, ormai ex direttore generale della Asl, non sono ancora chiari i motivi che hanno portato il manager a prendere questa decisione. Una scelta che ha lasciato senza testa una struttura piena di problemi.

Resta da attuare il piano di riordino e la riconversione degli ospedali già chiusi.

Sul tavolo inoltre rimane da risolvere la situazione di alcuni presidi a rischio, come Lucera, Manfredonia e Cerignola.

Le dimissioni di Castrignanò sono arrivate dopo un incontro con i vertici regionali e quasi in contemporanea con quelle dell’assessore alla Sanità Tommaso Fiore.

L’ormai ex dg della Asl foggiana, molto vicino al governatore Nichi Vendola, potrebbe essere anche stato costretto a passare la mano.

Il 67enne di Campi Salentina avrebbe dovuto lasciare Foggia tra dieci mesi per trasferirsi alla Ircs di Taranto. Dopo l’incontro di venerdì in Regione, invece, la decisione di dimettersi.
da Daunia News

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REGIONE – Dalla ‘moralizzazione’ di Fiore a Attolini ‘garanzia di continuità’ -Vendola ufficializza il passaggio di consegne all’assessorato alla Sanità

Pubblicato : mercoledì, 25 gennaio 2012

Vendola: “Per un anno ho provato a rinviare questo momento. La mia gratitudine per Fiore è immensa”

“Fiore ha da lungo manifestato il desiderio legittimo di tornare al suo lavoro, alla sua cattedra, ai suoi ammalati. Un desiderio naturalmente legittimo, contro il quale ho opposto una resistenza talvolta sorda e ingenerosa. Per un anno ho provato a rinviare questo momento. E’ stato per me un grande privilegio lavorare con una persona come lui”.
Così Vendola ha ufficializzato le dimissioni (tante volte annunciate) dell’assessore alla sanità Fiore e presentato il nuovo assessore, Ettore Attolini che per Vendola “rappresenta la migliore garanzia della continuità del lavoro di cambiamento in sanità”. Lo ha fatto prima in conferenza stampa in presidenza, poi in aula regionale dove poi Attolini ha preso posto (foto).

E se Fiore è “un simbolo, l’immagine di un’altra sanità – ha continuato Vendola – non c’è oggi avversario che non riconosca in lui un punto di riferimento sia per l’autorevolezza scientifica che morale. La mia gratitudine nei suoi confronti è immensa.

Fiore ha avuto il compito di guidare la sanità in un momento di transizione molto complesso e delicato con aspetti molto difficili e talvolta dolorosi. Ha provato – ha continuato Vendola – a tenere in piedi il sistema nel momento in cui esso è stato attraversato dagli effetti sismici delle inchieste.
Tommaso ha rappresentato l’idea che si puo scalare questa montagna altissima e la si può bonicare”. In questo solco la stessa nomina. “Noi ci siamo assunti una grande responsabilità, quella di non nascondere la gravità della condizione di malcostume che dominava nel sistema sanitario in Puglia come in tutta Italia abbiamo al momento iniziale delle inchieste reagito con la massima durezza, io ho azzerato una giunta. In quel momento abbiamo chiesto al prof. Fiore, un punto di riferimento morale in Italia, di operare la necessaria rivoluzione culturale dentro il sistema sanitario.
Fiore ha portato sulle proprie spalle una croce molto pesante quella cioè di mettere in atto mille azioni per risposizionare sotto controllo quei sistemi sanitari che lavoravano talvolta nell’ombra, con relazioni inappropriate con la politica e con il sistema di impresa. Una girandola di affari che andava velocemente interrotta.
Fiore ha saputo portare questo momento acuto di crisi, nella direzione del risanamento e della moralizzazione”. Attolini? “Un uomo di assoluta onestà e grande mitezza ma anche di grande determinazione, un tecnico che lavora da sempre sulla centralità dell’ammalato e che è ben consapevole di quanto il business dei ricoveri e dei farmaci talvolta non vada incontro ai diritti degli ammalati”. Per Vendola, “è un tecnico che vive la politica nel senso più nobile ed elevato del termine, non come appartenenza o servilismo nei confonti dei partiti ma come attento interlocutore della comunità degli ammalati e degli operatori sanitari”.
da quotidianopuglia

Il ‘buon lavoro’ dal Consiglio al neo assessore

Buon lavoro dal presidente del Consiglio regionale Introna al neo assessore Attolini e il grazie all’uscente, Fiore. Introna ha espresso a Fiore riconoscenza “convinta, non ipocrita, ma vera e trasparente per la qualificata e significativa azione e l’impegno offerto alla sanità pugliese in un periodo lungo, particolarmente difficile e drammatico, per alcuni aspetti.
La sua ferma, severa e rassicurante guida, ha restituito alla Puglia, nel difficile confronto col Governo, un ruolo di grande dignità e soprattutto di grande rispetto del quale siamo tutti grati”.

Introna si è detto certo della “qualificata, affidabile e altrettanto apprezzabile azione che il neoassessore eserciterà.

Sui temi della sanità troverà sempre grande attenzione, sensibilità e collaborazione nel Consiglio”.
da quotidianopuglia

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Lucera – L’Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello” di Lucera si unisce alle proteste del maestro Luciano Fiore e del Coro dauno Umberto Giordano.

Pubblicato : mercoledì, 25 gennaio 2012

All’Assessore alla Cultura della Provincia di Foggia Avv. Maria Elvira Consiglio
e p.c.
al Presidente della Giunta Provinciale On. Dott. Antonio Pepe,
al Presidente del Consiglio Provinciale Dott. Enrico Santaniello,
al Ministro Beni e Attività Culturali Prof. Lorenzo Ornaghi
al Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola,
all’Assessore alle Attività Culturali della Regione Puglia prof.ssa Silvia Godelli
al Sindaco di Foggia Ing.Gianni Mongelli,
al Presidente del Consiglio Comunale di Foggia dott. Raffaele Piemontese,
a tutti gli organi di stampa

LETTERA APERTA

L’Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello” di Lucera condivide in pieno il contenuto della lettera del Coro dauno Umberto Giordano e del maestro Luciano Fiore circa le decisioni dell’Assessorato provinciale in materia di finanziamenti alle varie attività culturali della Capitanata.
Condividiamo inoltre le modalità con cui il Maestro Fiore ha espresso le necessità della sua realtà culturale, come di tutti gli enti impegnati in un rinnovamento sociale ed artistico della Capitanata come, ad esempio, l’Associazione Paisiello.

Tale rinnovamento passa obbligatoriamente attraverso seri investimenti in campo artistico, determinati da regole certe. Le iniziative sostenute dall’Assessorato provinciale sono di indubbio valore, ma viene spontaneo chiedersi perché altre iniziative, altrettanto meritorie, vengano trascurate senza motivazioni chiare. Ecco perché urge definire dei criteri di assegnazione che guardino a tutte le proposte culturali della Capitanata, magari per il tramite di una commissione di esperti che valuti secondo criteri definiti volti a valorizzare la crescita culturale di tutto il territorio provinciale. Solo così si potrà evitare l’incomprensibilità di alcune scelte operate fino ad oggi.
È dalla crescita delle idee che deriva il miglioramento della nostra condizione umana, soprattutto in un momento di crisi economica grave. La politica dovrebbe prenderne atto e favorire tale crescita senza ambiguità.

Nel caso specifico dell’Associazione Paisiello, non capiamo da cosa sia motivato il mancato finanziamento di una prestigiosa stagione concertistica, giunta ormai alla 29sima edizione, e capace di presentare un cartellone di validissimi artisti pugliesi accanto a musicisti europei, asiatici, americani e africani.

Ci uniamo alla protesta del Maestro Fiore e del Coro dauno, ne apprezziamo il coraggio e la serietà, e aspettiamo una risposta nel merito dall’Ente Provincia.

Lucera, 24-01-2011.

Francesco Mastromatteo
Direttore Artistico
Associazione Amici della Musica
“Giovanni Paisiello” – Lucera
e-mail: [email protected]
Comunicato Stampa ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA “GIOVANNI PAISIELLO”

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Foggia – Licenziamento lavoratori Coop. “Futura” – Interrogazione di Lonigro

Pubblicato : mercoledì, 25 gennaio 2012

Il consigliere regionale del gruppo SEL, Giuseppe Lonigro, ha inoltrato una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola, ed all’assessore alla Salute, per chiedere quali iniziative si intendono intraprendere a tutela dei lavoratori ingiustamente licenziati dalla Società Coop. “Futura” di Monteleone di Puglia, che gestisce ben 7 centri di assistenza sanitaria a pazienti affetti da disturbi psichici e mentali, per i quali l’ASL di Foggia versa le necessarie risorse finanziarie.

“I lavoratori vengono licenziati solo perchè rivendicano giustamente il pagamento degli stipendi arretrati – riferisce il consigliere Lonigro – mentre la Cooperativa ha ottenuto da parte dell’Asl di Foggia tutti gli emolumenti spettanti.
Ci troviamo di fronte ad un comportamento, a mio parere, illegittimo del CDA della Cooperativa, che mette sulla strada i lavoratori e le loro famiglie, con un’azione di ritorsione indegna, non consona ad una società civile, solo perchè gli stessi, a tutela del loro legittimo diritto alla retribuzione, sono stati costretti a ricorrere ai decreti ingiuntivi per recuperare le somme degli stipendi arretrati”.

“Il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa – continua Lonigro – a causa di una gestione allegra e inadeguata, hanno accumulato enormi debiti di natura finanziaria e patrimoniale che ora scaricano sui lavoratori.

Per questo chiedo anche di verificare se l’assistenza sanitaria, alla luce di quanto innanzi detto, aggravata anche dal licenziamento di personale addetto, sia ancora sufficientemente garantita”.
“Inoltre, conclude Lonigro – è il caso di verificare se vi sia stata o meno distrazione dei fondi versati dalla ASL di Foggia per il funzionamento delle strutture gestite dalla Coop. e se infine sussistono i presupposti per ricorrere al recupero coatto delle somme versate alla Cooperativa Futura, visto che la stessa non provvede ad applicare il contratto collettivo nazionale e territoriale”.
da Teleradioerre

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Bari – Introna sull’art.18: ‘Dare e non togliere garanzie’

Pubblicato : martedì, 24 gennaio 2012

‘Non è proponibile di fronte a una disoccupazione a doppia cifra. Sono sicuro che il governo non chiederà sacrifici impossibili’

“Nella giornata in cui si è aperto a Palazzo Chigi il tavolo con sindacati e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, mi preme rinnovare al Governo l’appello a una politica occupazionale che tranquillizzi chi un’occupazione ce l’ha e rassicuri chi la deve ottenere”.

Il presidente del Consiglio regionale Introna dice sull’art. 18: “Incoraggiare e costruire, aggiungere garanzie, non sottrarle”.

In un momento di crisi, nel quale “occorre difendere fino all’ultimo posto di lavoro”, non è una priorità rivedere la norma che considera illegittimi i licenziamenti senza giusta causa o giustificato motivo. “Sfondare l’ultima linea di difesa del fronte occupazionale” non sembra “argomento proponibile di fronte ad una disoccupazione a doppia cifra e davanti a situazioni difficili generalizzate, a danno del Mezzogiorno, mentre molti lavoratori, sfiduciati, non figurano nelle liste di disoccupazione nè vengono registrati da indicatori già preoccupanti”.

Se anche per Vendola “si deve parlare dell’articolo 18 senza tabù ovvero estendiamolo a tutti i lavoratori e lavoratrici”, per Introna: “Sono sicuro che Monti, il ministro Fornero e i rappresentanti di un esecutivo attento come l’attuale hanno a cuore le sorti del Paese e non chiederanno sacrifici ‘impossibili’ a quanti sono già sollecitati a dare un contributo pesante, con la manovra di dicembre”. Introna ricorda le precedenti indiscrezioni sull’art. 18, poi “responsabilmente escluse dal Governo.

“Prima di cancellare una delle conquiste storiche del socialismo riformista, si dovrebbero ristabilire condizioni meno pesanti per i livelli occupazionali.

Solo a quel punto i ‘tabù’ potranno cadere ma solo in un mercato del lavoro mobile, flessibile, non in quello attuale, drammaticamente bloccato, dove chi scende dal treno sa di non avere nessuna speranza di risalire”.
da quotidianopuglia

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