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Notizie del 3 novembre 2012

MANFREDONIA – il Piano sociale di zona come impresa

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Oltre cento gli operatori, un’azienda sociale a tutti gli effetti

Con i suoi oltre cento operatori occupati il Piano sociale di zona si può ritenere a buon diritto una azienda sociale. “Un dato importante e significativo – evidenzia il sindaco Angelo Riccardi – che qualifica il welfare e offre opportunità di occupazione”. Gli fa eco l’assessore alle politiche sociali, Paolo Cascavilla. “Gli interventi consentono di affrontare numerose emergenze sociali”.
da Daunia News

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ORSARA DI PUGLIA – domani Zullo va in tv

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Lo chef del piccolo centro foggiano ospite a Linea Verde in onda su Rai 1

Domani Peppe Zullo, chef di Orsara di Puglia, sarà protagonista su Rai 1 nell’ambito della puntata di Linea Verde . Appuntamento alle 12.20.
da Daunia News

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MANFREDONIA – S’alza il sipario al teatro “Dalla”

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Il 27 novembre primo spettacolo della stagione di prosa, sul palco l’attore Battiston

Sarà Giuseppe Battiston ad aprire la stagione di prosa del Comune di Manfredonia per il 2012/13. Una stagione di prosa leggera quella che andrà in scena al teatro “Dalla”, dove la leggerezza è data dalla qualità degli spettacoli scelti.

Il calendario sarà presentato giovedì 8 novembre, alle ore 11.30, presso l’aula consiliare del Comune di Manfredonia.

Interverranno l’assessore Paolo Cascavilla (Comune di Manfredonia), Giulia Delli Santi (Teatri Pubblico Pugliese) e Cosimo Severo (Bottega degli Apocrifi). Primo spettacolo martedì 27 novembre.
da Daunia News

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FOGGIA – i bimbi disabili restano senza scuola

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

A casa. Segregati. Senza scuola da oltre un mese. Senza una prospettiva. Penalizzati due volte, prima come bambini e poi come disabili.
Accade a Foggia ed è scandaloso. La Gazzetta se ne era occupata lo scorso 21 ottobre segnalando appunto la vicenda di undici bambini disabili della scuola paritaria «Don Milani di Foggia costretti a saltare le lezioni per la mancanza del sostegno, o meglio, per una quotidiana storia di burocrazia tra appalti e ricorsi che hanno appunto privato del sostegno questi bambini. I genitori hanno mantenuto un basso profilo, hanno sofferto in silenzio, ma nel frattempo i giorni continuano a trascorrere ed il problema non si risolve.

«È scandaloso oltre che incivile per una città capoluogo di provincia, quale è Foggia, che ancora oggi i bambini disabili non abbiano iniziato l’anno scolastico. È un grave oltraggio ai diritti e alla dignità umana dei fanciulli», afferma Anna Nuzziello, la consigliere regionale de «La Puglia per Vendola» che torna sulla vicenda.

«Facendomi portavoce della disperazione e del dolore che le famiglie dei bambini stanno vivendo sono intervenuta personalmente con il Sindaco Mongelli, che mi aveva assicurato che presto i bambini sarebbero tornati a scuola. Ma non è accaduto nulla. Oggi le famiglie continuano a scrivermi e a contattarmi per descrivere i disagi e le umiliazioni per i loro figli, che sono ancora a casa anziché a scuola come gli altri bambini, e che l’amministrazione comunale non si è degnata di concedere una spiegazione, un incontro o una rassicurazione. È una situazione scandalosa a cui bisogna porre rimedio con la massima urgenza. Non esistono giustificazioni che tengano di fronte a questa sciatteria sociale e umana, solo perché i bambini sono diversamente abili», dice ancora la Nuzziello che invita «gli amministratori comunali di Foggia è di immedesimarsi nel ruolo dei genitori e a pensare ai bambini disabili come se fossero loro figli solo per un momento».

«Sono certa che le barriere burocratiche che li dividono dalle soluzioni per mandarli a scuola finirebbero di diventare insormontabili», afferma ancora la consigliere regionale. Rimane lo sconcerto per il «silenzio» dlel’Amministrazione comunale e per una pratica che andava gestiva diversamente. In questi casi, in attesa di affidare l’appalto, proprio per mantenere il servizio si procede alla «proroga» del precedente. Non è accaduto, e dieci bambini pagano per questa ennesima complicazione di un affare semplice.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – «Di Vittorio, storia sempre più attuale» – Camusso: sarebbe in piazza per il lavoro

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Nel giorno del 55esimo anniversario della morte del sindacalista si torna a discutere di diritti e libertà

Susanna Camusso

«Che battaglia avrebbe fatto oggi Giuseppe Di Vittorio? Avrebbe fatto una battaglia per il lavoro, perché è sempre stato il tema di tutte le sue sfide. Di Vittorio è una delle prime figure che pone seriamente il tema della necessità dell’istruzione e della conoscenza come punto di difesa dei lavoratori, della loro possibile crescita e della loro dignità. Avrebbe ripreso questi temi come fece nelle lotte bracciantili: aveva un tema che collegava sempre la salute, la loro condizione, la loro dignità. Non c’è mai scissione nel suo pensiero tra lavoro e dignità». Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, commenta così la ricorrenza nel 55esimo anniversario della morte del sindacalista di Cerignola.

In ricordo di Di Vittorio

I NUOVI «POVERI» - «Prima si aveva la convinzione che chi lavorava non poteva essere povero – ha proseguito Camusso -, il grande problema che abbiamo noi oggi è che invece si può essere lavoratori anche a tempo pieno ed essere troppo poveri per avere una vita dignitosa Per tutti noi è uno straordinario onore poter dedicare questa giornata, in coincidenza dell’anniversario della scomparsa di Giuseppe Di Vittorio, alla riflessione sulla visione che ha avuto per la storia della Cgil e per la storia di questo Paese».

IL GOVERNATORE - «La risposta alla crisi è il lavoro e i suoi diritti come ci ha insegnato Di Vittorio – ha aggiunto Nichi Vendola, governatore della Puglia – lui ebbe il merito di indicare la strada per uscire dalla crisi del dopoguerra, indicando cioè quei terreni, quali l’agricoltura, l’edilizia o la modernizzazione degli impianti elettrici, che davano la possibilità di dare lavoro, incivilendo un paese e lasciandosi alle spalle un’epoca premoderna. Ecco, oggi ci vorrebbe un pensiero strategico come quello di Peppino Di Vittorio, un pensiero che nasceva anche dall’autonomia culturale di una sinistra che non si metteva in ginocchio di fronte ai poteri forti ma che restava in piedi a testa alta, che affrontava anche il compito della contestazione con grande consapevolezza e responsabilità democratica nazionale».

da Corriere del Mezzogiorno

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Province, Andria resta sulle barricate «Non vogliamo né Foggia né Bari»

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Il Comune di Bisceglie in dubbio, va al referendum
Molfetta conferma la volontà di staccarsi dal capoluogo

Nicola Giorgino

Nicola Giorgino

Se è possibile, è anche più determinato del presidente della Bat, Francesco Ventola, ad evitare l’accorpamento della Sesta Provincia a Foggia.

Nicola Giorgino, sindaco di Andria da due anni e mezzo, dice: «Non mi arrendo a questa situazione.

La maggior parte, forse, non ha capito che con queste riforme si affamano i cittadini perché le nuove province allargate o le città metropolitana impediranno alle singole comunità di assumere provvedimenti.

E i danneggiati – sottolinea – saranno le fasce più deboli della popolazione, quelle a cui devono essere garantiti i servizi essenziali».

La battaglia di Giorgino, esponente di punta del Pdl della Bat, è solo agli inizi. Coordinatore dell’assemblea dei sindaci, la sua posizione è come quella di Ventola: mai con Foggia, ma nemmeno nella città metropolitana di Bari.

Ad Andria, dove la Bat ha sede legale, la rivendicazione rimane quella di una provincia allargata, che faccia da cuscinetto tra Foggia e Bari.

Giorgino non lesina critiche a tutti i consiglieri regionali che, dopo la relazione sul riordino dell’assessore Marida Dentamaro il 22 ottobre scorso, di fatto non hanno fatto nulla per cambiare il destino delle province pugliesi.

«È stato un riordino fatto con due pesi e due misure», dice il primo cittadino di Andria. «C’erano esponenti regionali che dovevano garantire Taranto e qualcun altro che spingeva sulla città metropolitana allargata fino alla Murgia, per ambizioni politiche personali.

Il punto è che non si sono resi conto che la città metropolitana di Bari non ha alcun senso, dal momento che arriva a comprendere realtà autonome come Altamura. Bari – aggiunge – non è Milano e nemmeno Roma».

Se Giorgino è determinato, molto più prudente appare il suo collega di Bisceglie, Francesco Spina, alla guida della città che fa da spartiacque tra l’area metropolitana e la nuova Provincia Foggia-Bat.

«Attendiamo la pubblicazione del decreto – spiega il sindaco della Puglia prima di tutto – per capire giuridicamente cosa implica questo decreto.

Poi riunirò il Consiglio che dovrà decidere se ricorrere alla consultazione popolare per deliberare in che provincia stare, nel caso in cui non sia possibile una terza via. La mia amministrazione ha dotato la città, con lo statuto, dello strumento referendario. Quindi, è possibile che ricorriamo al referendum, cosa che il mio predecessore non ha ritenuto di fare».

Spina non lo dice, ma a Bisceglie sarebbero più propensi a transitare nell’area metropolitana di Bari pur di non stare con Foggia.

«Se ci sarà un’opinione univoca del Consiglio, allora non ricorreremo al referendum che ha dei costi», dice. La vicina Molfetta è tra i pochi Comuni del Barese ad aver espresso, attraverso una delibera del Consiglio comunale, il “no” all’entrata nell’area metropolitana.

La città, in base alla geografia disegnata dal Consiglio dei ministri, starebbe però nell’area metropolitana. Per il sindaco dimissionario di Molfetta, il senatore Antonio Azzollini, la partita però è ancora tutta da giocare. «Se dovessi esprimermi con una battuta – dice l’esponente del Pdl – direi che “non è successo niente”. Il decreto del Consiglio dei ministri era un atto dovuto.

Ora si apre tutta la partita dell’iter parlamentare, con la possibilità di presentare gli emendamenti.

Noi abbiamo espresso un orientamento, per ora. Quando ci dovesse essere la soppressione effettiva della Provincia di Bari, c’è la possibilità per le città di presentare ricorso in base all’ex articolo 133 della Costituzione.

Sentita la Regione – ricorda – si può costituire una nuova provincia purché questa risponda ai requisiti di estensione e popolazione previsti.

Immaginare una grande Provincia del Nord Barese, è sicuramente l’ipotesi più logica». All’area metropolitana di Bari aderirebbe, invece, Trani pur di non stare con Foggia.

«Premesso che questo riordino è un’assoluta aberrazione – dice il sindaco Luigi Riserbato, in quota alla Puglia prima di tutto – credo che nell’iter parlamentare ci siano possibilità di manovra. Di certo mai con Foggia, però. Al massimo con Bari, dal momento che in fin dei conti siamo baresi».

Se a Nord di Bari il riordino non piace a nessuno, anche a Sud non sono tutti contenti. E, ora, dopo l’annessione di Avetrana alla provincia di Lecce, a incalzare è anche Manduria. Un comitato locale ha raccolto duemila firme per chiedere il referendum popolare con cui ottenere il passaggio nel Leccese.

Solo che il Comune è commissariato e il commissario prefettizio, Aldo Lombardo, ha girato le firme raccolte dal comitato alla Regione perché decida.

Carmen Carbonara da Corriere Mezzogiorno

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Foggia – Stalking, perseguitata da 20 anni La polizia arresta un 41enne

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

La donna, una cinquantenne, in passato aveva
frequentato l’uomo quando era minorenne

Per oltre venti anni perseguitava una signora che, a causa del comportamento dell’uomo, è stata costretta a cambiare lavoro e anche città.

È quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Michele Di Sannio di 41 anni, accusa di stalking.

La vittima è una cinquantenne che in passato aveva frequentato l’arrestato quando era minorenne. La donna, infatti, una fisioterapista presso un centro della provincia di Foggia aveva avuto in cura Di Sannio.

E proprio in quella occasione sarebbe scattato il suo attaccamento morboso durato oltre venti anni.

Continuo di lettere e cartoline dal chiaro contenuto erotico, attese fuori dal suo lavoro, pedinamenti, e messaggi lasciati sul parabrezza della sua automobile.

UNA NUOVA CITTA’ – Comportamenti che hanno costretto la donna, sposata, non solo a cambiare lavoro ma anche a trasferirsi a Foggia.

Dopo qualche tempo però l’uomo ha smesso di perseguitarla: ma la pausa è durata solo pochi mesi e motivata dal fatto che l’uomo era stato arrestato nel maggio del 2010 con l’accusa di violenza sessuale su un’altra ragazza, vittima delle sue attenzioni.

E così l’incubo persecutorio si è ripresentato quando l’uomo è tornato in libertà riprendendo a perseguitare la donna che ha denunciato tutto alla polizia.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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Speleologo soccorso in grotta a San Marco in Lamis

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Un moldavo trentenne che partecipa all’incontro internazionale di speleologia in corso a Borgo Celano, a San Marco in Lamis (Foggia), e’ stato soccorso durante una escursione in grotta avvenuta ieri.

Le operazioni di soccorso, rese più complicate dalla corporatura dell’uomo, alto oltre un metro e ottanta e di oltre 100 kg di peso, sono proseguite per sei ore. Per l’uomo non e’ stato necessario il ricovero.

I soccorsi sono stati fatti dal Corpo nazionale soccorso alpino e Speleologico.

da Corriere Mezzogiorno

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Foggia – RISTORANTE LA PERLA DI DAMAL – APERTO TUTTE LE MATTINE

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012


Eccezionale !!

Il Ristorante La Perla di Damal e’ aperto tutte le mattine.

Menu’ fisso pranzo 12 euro

Ristorante La Perla di Damal…. provare per credere…

 

Prenotazioni 320.4874857 - 328.7240377

Ristorante la Perla di Damal

Via Mandara 13 ( dietro il Tribunale di Foggia)

www.laperladidamal.com

Ristorante a Foggia La Perla di Damal

Mappa ubicazione Ristorante a Foggia La Perla di Damal

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Foggia – Vendola sfida Bersani: «Io Davide contro Golia»

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Il leader di Sel: per lui la mobilitazione degli apparati
«Renzi? Ecco la borghesia che investe in un giovane»

Vendola, sullo sfondo Barsani

Vendola, sullo sfondo Barsani

«Per Bersani c’è la mobilitazione degli apparati, è un grande partito, una rete di collateralismo molto forte, e quindi è una prova di forza contro Golia che è Bersani da parte mia che sono Davide».

Lo ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando delle primarie del centrosinistra a Foggia dove partecipa ad un convegno organizzato per ricordare la figura di Giuseppe Di Vittorio.

Riferito a Renzi, Vendola ha poi detto: «C’è il fascino discreto della borghesia che investe in un giovane il quale invece di proporre il tema delle classi dirigenti, propone il tema della rottamazione di un pezzo del suo partito.

Io penso che il problema è quale mercato del lavoro, quale scuola, quale welfare». «Penso – ha continuato Vendola – che dovremmo essere più capaci di indicare sul serio le vie del cambiamento, il ricambio della classe dirigente di cui abbiamo bisogno, non è la promozione di un giovane a Palazzo Chigi, è la cancellazione della legge 30 che impedisce ad una intera generazione di salire con gli ascensori sociali verso una condizione migliore».

Davide contro Golia e le strette di mano

Vendola e BersaniI SONDAGGI – «Nè mi dispiaccio quando i sondaggi sono negativi – ha aggiunto Vendola – né mi inebrio quando sono positivi.

I sondaggi non dicono un granché, soprattutto io spero che veramente nelle primarie ci sia l’occasione di lanciare il tema del lavoro che non c’è, del lavoro che c’è e che uno rischia di perdere, il lavoro precario, il lavoro sporco, di ritornare a riflettere su quelli che sono i fondamenti della nostra società, quale l’idea del lavoro, della educazione, della cura delle persone».

DI VITTORIO SAREBBE GIA’ IN CAMPO – «Che battaglia avrebbe fatto oggi Di Vittorio? Avrebbe fatto una battaglia per il lavoro, perché è sempre stato il tema di tutte le sue sfide.

Di Vittorio è una delle prime figure che pone seriamente il tema della necessità dell’istruzione e della conoscenza come punto di difesa dei lavoratori, della loro possibile crescita e della loro dignità.

Avrebbe ripreso questi temi come fece nelle lotte bracciantili: aveva un tema che collegava sempre la salute, la loro condizione, la loro dignità.

Non c’è mai scissione nel suo pensiero tra lavoro e dignità».

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, commenta così la ricorrenza nel 55esimo anniversario della morte del sindacalista di Cerignola.

da Corriere Mezzogiorno

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Manfredonia –spaccio droga, arrestato 25enne del Marocco

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Sede del Commissariato PS di Manfredonia (STATO@)

PERSONALE del Commissariato di Manfredonia ha arrestato Yassine Radouany, nato Marocco, cl. 1987 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’arresto segue due recenti arresti. Seguono aggiornamenti.
da Stato Quotidiano

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GARGANO – Terremoto sul Gargano: scossa nella notte con epicentro Carpino

Pubblicato : sabato, 3 novembre 2012

Questa notte alle 3 e 44 si è registrata una scossa di magnitudo .3,0 nel Promontorio del Gargano.

L’evento, con epicentro poco a sud-est di ‘Carpino’(FG), e’ stato avvertito dalla popolazione sino a San Severo; La profondita’ e’ stata intorno ai 28 Km.
da Teleradioerre

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