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FOGGIA — Bando per il verde, l’ira di Mongelli strappa la delibera e abbandona la giunta

Pubblicato: venerdì, 16 novembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Manca il parere contabile e il sindaco s’infuria – L’assessore Marasco minaccia le dimissioni

Il sindaco Mongelli

Doveva essere il momento «del cambio di passo». Di qui alla fine dell’anno le grandi questioni irrisolte — verde pubblico, illuminazione, rifiuti — dovevano trovare risposte con «l’azione più incisiva dell’amministrazione».
A guardare quanto si è consumato nelle ultime 24 ore la giunta Mongelli sembra al capolinea. Ieri mattina l’assessore all’Urbanistica, Augusto Marasco, ha preannunciato le proprie dimissioni se lunedì dal sindaco non riceverà garanzie serie e concrete sull’iter del Pug; qualche ora più tardi, nel corso della riunione della giunta, è scoppiato il caos sulla delibera della gara d’appalto per la manutenzione del verde pubblico.

Mongelli, adirato, ha strappato la delibera, sbraitato e abbandonato la riunione dell’esecutivo mentre alcuni assessori lo rincorrevano per le scale.
Ciliegina sulla torta, Sel non avrebbe affatto gradito le dichiarazioni del primo cittadino sulla «non adesione» al Comitato pro Vendola.

«Non siamo semplici portatori d’acqua» lo sfogo che avrebbe pronunciato il segretario provinciale, Domenico Rizzi. Ma che la giornata non fosse delle migliori lo si era compreso subito, nel corso della conferenza stampa convocata a sorpresa dall’assessore all’Urbanistica, Marasco: «Lunedì avrò un incontro con il sindaco per sapere come e se andare avanti sul piano urbanistico generale. Dal come e dal se dipenderà la mia permanenza nell’esecutivo». Marasco ha denunciato un vero e proprio ostruzionismo tecnico, politico e amministrativo sull’iter del piano urbanistico.

A parole tutti lo invocano, nei fatti molti lo intralciano. Un j’accuse che non ha risparmiato nessuno: dalla tecnostruttura della Regione Puglia a quella comunale alle forze politiche di maggioranza. «Da quattro anni la Regione non ci risponde né con un sì né con un no sul piano dell’housing sociale. Come si può programmare il fabbisogno abitativo all’interno del piano urbanistico generale senza sapere il destino di quel piano?», ha spiegato l’assessore.

E ancora, il Comune ha chiesto risorse alla Regione per tutte quelle attività legate alla stesura del piano, come hanno fatto gli altri Comuni pugliesi. «Abbiamo avuto 15mila euro, quanto l’ultimo Comune del Salento di 3000 abitanti.
Bari ha ottenuto 800mila euro. Fatte le dovute proporzioni, capite bene quale penalizzazione abbiamo subito». Attualmente sono disponibili 190mila euro, risorse recuperate nelle pieghe del Bilancio dal dirigente dei servizi finanziari, Carlo Dicesare.
Nel cahier de doleances ci sono anche gli uffici comunali «che remano contro» e lasciano ammuffire gli atti nei cassetti. Qualche ora più tardi un altro nodo è venuto al pettine, quello del bando per la gara europea per l’affidamento del servizio del verde pubblico.
La delibera in giunta l’assessore Pasquale Russo l’ha portata «fuori sacco» e senza parere di regolarità contabile. Una gara da un milione e 200mila euro più Iva per tre anni.
L’assenza di parere ha sollevato dubbi in giunta, per altro si starebbe spingendo, in base alla delibera di indirizzo, per dare il via libera alla gara senza il passaggio in Consiglio. Innervosito dall’ennesimo rinvio, il sindaco ha abbandonato la riunione dopo aver fatto a pezzi l’atto.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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