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VIESTE -Cancellieri:«Una sede Dia sul Gargano» – Riaperto locale distrutto dal racket

Pubblicato: venerdì, 12 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

La ministra dell’Interno:«Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto»

 

Doppio appuntamento in Capitanata con Anna Maria Cancellieri, ministra dell’Interno. L’esponente del Governo Monti è stata al palazzo del Governo, a Foggia, e, nel pomeriggio, all’inaugurazione del ristorante «Scialì a Vieste. A Foggia la ministra ha partecipato in prefettura una riunione tecnica di coordinamento interforze delle province di Foggia, Bat e Bari con all’ordine del giorno i problemi legati alla sicurezza.


LA NUOVA SEZIONE DIA - Durante la riunione di coordinamento interforze svoltasi nella prefettura di Foggia il capo della polizia, Antonio Manganelli, «ha annunciato una cosa che il territorio chiedeva da tempo, l’apertura di una sezione della Dia sul Gargano»: lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che ha partecipato al vertice e ha subito dopo inaugurato a Vieste un ristorante distrutto dal racket nel 2011 e ricostruito con fondi del commissariato governativo antiracket.

«Vogliamo – ha detto il ministro – che il Gargano, un territorio bellissimo e delicatissimo e che ha subito grandi affronti, possa alzare la testa. Si ha la sensazione che ci sia stata una svolta, che all’omertà si cominci a reagire». Per il responsabile del Viminale, il Gargano «è un territorio molto fragile, reso ancora più fragile da una situazione economica difficile. Però io sono convinta che questo territorio ce la può fare ed è già molto avanti. Noi abbiamo analizzato tutto il territorio, ma in particolar modo il Gargano perchè per la sua ricchezza e per la sua vocazione è un importante polo d’attrazione turistica. Vogliamo trasmettere un messaggio di fiducia: noi saremo accanto ai cittadini, ma solo loro possono decidere se ce la vogliono fare». «Dalla riunione – ha concluso – è emersa una situazione che merita molto impegno e molta attenzione che prevede anche una grandissima applicazione delle Forze dell’Ordine. Il territorio va monitorato però abbiamo avuto prova di una grandissima sinergia da parte di tutti i componenti dello Stato. Qui non ci sono divisioni e quindi abbiamo quasi toccato con mano questa grande volontà di farcela. E anche la capacità e i risultati si sono visti».

INAGURAZIONE DEL RISTORANTE - «Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto. Saremo sempre vicino a lui e lo aiuteremo in tutti i modi possibili, sia sotto il profilo della sicurezza che sotto il profilo economico perchè crediamo fortemente che il contrasto alla criminalità organizzata possa venire soltanto da una ferma volontà dei cittadini». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, dopo aver inaugurato a Vieste, nel Gargano, il ristorante Scialì, distrutto da un rogo doloso nel febbraio 2011 ed ora riaperto con i fondi dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed usura. In mattinata il ministro ha presieduto nella prefettura di Foggia una riunione tecnica di coordinamento interforze delle Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, per fare il punto sulla situazione dell’Ordine e della Pubblica Sicurezza. Alla riunione erano presenti anche il capo della Polizia, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri e il vice comandante della Guardia di finanza. «L’attenzione sulle Province pugliesi non è calata. Si è registrata – ha detto Cancellieri – una ottima risposta da parte delle Istituzioni (magistratura e forze dell’ordine) nei confronti della criminalità. La crisi economica finisce con l’avere riflessi anche sulla malavita locale». Per il responsabile del Viminale, l’inaugurazione del ristorante di Vieste vuol essere «un momento nel quale vogliamo partecipare alla gioia della popolazione per la riapertura di un locale», ma «soprattutto per esprimere l’ammirazione a queste persone che hanno pagato pesantemente e che hanno avuto il coraggio di resistere alle pressioni e alle intimidazioni affinchè vengano definiti come un esempio per tutti». «Quello dell’antiracket – ha concluso – è un tema che ci vede impegnati da molti anni e sul quale intendiamo impegnarci sempre di più nei prossimi anni. Crediamo fortemente all’associazione Antiracket e a chi ha avuto il coraggio di ribellarsi ai soprusi».

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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