Misterioso omicidio sul Gargano – La vittima è un allevatore di 45 anni » Ultime notizie da Foggia e dalla Provincia di Foggia
Offerte speciali Prezzi 10 e lode

Foggia cresce? leggi le email o invia un email a [email protected]




Misterioso omicidio sul Gargano – La vittima è un allevatore di 45 anni

Pubblicato: giovedì, 13 dicembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Giovanni Di Bari lavorava come forestale per la Regione

Il cadavere è stato trovato nella sua masseria

Il luogo dell’omicidio

Ucciso con una fucilata al fianco destro mentre si trovava nella cucina della sua masseria, sul promontorio del Gargano.

Potrebbe essere questa la dinamica dell’omicidio di Giovanni Di Bari, l’allevatore di 45 anni il cui cadavere è stato trovato ieri pomeriggio, nella sua azienda agricola, in località Vignanotica, nelle campagne di Mattinata, lungo la strada per Vieste.

A trovare il cadavere dell’uomo è stato il suocero, poco dopo le 15.30, quando si è recato nella masseria. Sul luogo dell’ennesimo omicidio sul Gargano i carabinieri del reparto operativo di Foggia e della compagnia di Manfredonia, coordinati dal sostituto procuratore del tribunale del capoluogo Antonio Laronga.
La notizia della morte violenta dell’uomo si è diffusa immediatamente tra i parenti, molti dei quali hanno raggiunto la masseria che si trova in una zona di montagna lungo la statale che collega Mattinata a Vieste.

Un’area abbastanza impervia, difficilmente raggiungibile, all’inizio di una stradina interna che conduce a Monte Sacro.
La vittima era incensurata e non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Sposato e con tre figlie, Di Bari lavorava come stagionale della Regione Puglia come forestale, anche se la maggior parte del tempo la trascorreva nella sua masseria dove accudiva ai suoi ovini e ad altri animali. Secondo la prima ricostruzione, la morte potrebbe risalire alla mattinata o al primo pomeriggio. Stando ad alcune voci raccolte in paese, infatti, l’allevatore sarebbe stato visto martedì sera proprio con la moglie.

Fino a tarda notte i carabinieri hanno eseguito rilievi anche con gli uomini della scientifica, alla ricerca di indizi o impronte che potrebbero essere utili per le indagini e per la soluzione di quello che, al momento, sembra essere un giallo.
Al setaccio, nelle prossime ore, anche il telefono cellulare dell’allevatore per capire se avesse ricevuto telefonate da qualche estraneo. Indagini che, però, rientrano nella routine del lavoro degli inquirenti.

L’uomo è stato trovato riverso nella piccola cucina della masseria, un podere composto da tre locali non molto grandi, più un deposito utilizzato anche come garage.

Interrogati, per alcune ore, la moglie, i parenti e anche gli amici della vittima.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita dell’allevatore per capire se, in passato, avesse avuto problemi con qualcuno.

Per il momento, gli investigatori tendono ad escludere il movente della rapina: la cucina e gli altri locali della masseria non sono stati trovati in disordine e, inoltre, sembra che non ci fosse nulla da rubare.

Le pecore sono state trovate regolarmente nel loro ovile.

Gli inquirenti stanno verificando se l’allevatore possa aver avuto problemi con eventuali confinanti, anche se, in quella zona, le masserie sono abbastanza distanti.

Con l’omicidio dell’allevatore salgono a quattordici le persone assassinate in provincia di Foggia dall’inizio dell’anno.

Sette, invece, gli omicidi consumati sul Gargano che, dopo un periodo di calma apparente, sta tornando ad essere un territorio emergenziale sotto l’aspetto della criminalità.

E appena sapute le generalità della vittima la mente degli investigatori è andato a Matteo Di Bari, l’uomo di 59 anni ucciso a Manfredonia il 6 novembre scorso al termine di una rapina.

Solo un caso di omonimia: nessun collegamento tra i due fatti di sangue.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook
Inizio pagina

Scrivi un commento