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FOGGIA – “Una sede della Dia sul Gargano”

Pubblicato: giovedì, 11 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Il locale riaperto a Vieste

Cancellieri riapre il locale distrutto dal racket

“Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto. Saremo sempre vicino a lui e lo aiuteremo in tutti i modi possibili”.
Il ministro dell’Interno in visita in Capitanata: dopo il vertice in prefettura, l’inaugurazione dello Scialì di Vieste, rinato grazie ai fondi antiracket

“Presto una sede della Dia sul Gargano”. Lo ha annunciato il ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri questa mattina a Vieste per l’inaugurazione dello Scialì, un locale distrutto dalla mafia e riaperto dallo Stato grazie al coraggio dell’imprenditore che si è ribellato al racket e alle forze di polizia. Cancellieri questa mattina a Foggia aveva partecipato a un vertice in prefettura con i capi delle procure, incentrato sul tema della sicurezza in Capitanata.

L’incontro blindatissimo tanto da isolare tutto il circondario dell’ufficio del governo di Foggia, si è concluso a Vieste col taglio del nastro del ristorante che fu completamente distrutto da un incendio nel febbraio 2011 e oggi è stato ristrutturato grazie ai fondi dell’ufficio del commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e usura.

“Abbiate fede e abbiate fiducia nello Stato”, ha ripetuto più volte il ministro, che però ha chiesto una maggiore collaborazione tra cittadini e istituzioni. “Con l’omertà non si andrà mai avanti”.

Non si è parlato della chiusura del tribunale di Lucera, che serve i monti dauni e soprattutto il Gargano e che con la sua soppressione ha dato vita a una lunga scia di polemiche e appelli.

Mentre Pino Vescera, il proprietario del ristorante, ha preferito lasciar parlare le istituzioni, le parole più significative sono giunte da da una commossa Vittoria Vescera dell’associazione antiracket di Vieste.
“Oggi lo Stato ha dato una prova tangibile della sua vittoria – ha detto Vittoria Vescera – e soprattutto ha fornito la possibilità ad un imprenditore di poter tornare ad operare nella sua azienda ma soprattutto ha riconosciuto alla collettività la speranza ovvero il libero arbitrio di scegliere se stare nel grigio o essere un imprenditore libero”.

“Chi ha il coraggio di ribellarsi ai soprusi avrà sempre lo Stato accanto – ha detto il ministro – saremo sempre vicino a lui e lo aiuteremo in tutti i modi possibili, sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto il profilo economico perché crediamo fortemente che il contrasto alla criminalità organizzata possa venire soltanto da una ferma volontà dei cittadini”. “L’attenzione sulle Province pugliesi non è calata.

Si è registrata – ha detto Cancellieri – un’ottima risposta da parte delle istituzioni, magistratura e forze dell’ordine, nei confronti della criminalità. La crisi economica finisce con l’avere riflessi anche sulla malavita locale”. “Siamo venuti qui – ha aggiunto – a Vieste perché rappresenta un momento simbolico, emblematico; un momento nel quale vogliamo partecipare alla gioia della popolazione per la riapertura di un locale soprattutto esprimere l’ammirazione a queste persone che hanno pagato pesantemente e per aver avuto coraggio di resistere alle pressioni e alle intimidazioni e che vengano definiti come un esempio per tutti”.

“Concludiamo con un messaggio di speranza – ha proseguito il ministro – è un segno di volontà di cambiamento, di dignità perché pensiamo che i cittadini debbano esercitare la propria dignità”.

Il ministro Cancellieri ha sottolineato che stamane “alla riunione è emersa una situazione che merita molto impegno e molta attenzione che prevede anche una grandissima applicazione delle forze dell’ordine.

Il territorio va monitorato, però abbiamo avuto prova di una grandissima intensità insieme di tutti i componenti dello Stato. Qui non ci sono divisioni e quindi abbiamo quasi toccato con mano questa grande volontà di farcela. E anche la capacità e i risultati si sono visti”.

Dopo le dichiarazioni del ministro Cancellieri è iniziata la corsa all’individuazione della sede della Direzione Investigativa Antimafia e si è fatta più probabile l’ipotesi che il luogo più adatto possa essere Villa Rossana, una grossa costruzione che si trova in via degli Eucalipti a Siponto ed è stata sequestrata a Federico Trisciuoglio, uno dei presunti boss della mafia foggiana.

A Villa Rossana potrebbe dunque sorgere una sorta di centrale operativa che vedrà uniti carabinieri, polizia, guardia di finanza e procura di Foggia.
da Bari.Repubblica.it

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