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APRICENA – Potenza non cambia e va avanti con i suoi ideali

Pubblicato: giovedì, 4 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

La risposta del sindaco che ha creato settanta posti di lavoro in settanta giorni

L’ennesimo episodio che vede l’amministrazione comunale al centro di accuse gravissime è “un esposto alla Procura della Repubblica di Lucera sulla riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico per diversamente abili”. Ci sono accuse gravissime che, se vere (e per questo è stata interessata la Procura), dovrebbero far dimettere tutta l’attuale amministrazione senza indugio. Sarebbe una tale vergogna che la città di Apricena non merita per la sua civiltà.
Invece il primo cittadino che fa? Risponde con la solita tiritera della “strumentalizzazione politica”. Ormai non passa giorno che dagli inquilini di Palazzo Lombardi non si gridi alla “strumentalizzazione”. Questa bruttura politica con cui si vuole far passare il concetto del “io sono bravo, buono e capace mentre loro sono invidiosi e si attaccano a tutto per il gusto di criticare”. Ma il sindaco dovrebbe essere soddisfatto. Ha sempre sostenuto che se l’opposizioni aveva accuse pesanti da fare avrebbe dovuto recarsi i Procura. Ebbene, a quanto pare Pasqua lo ha accontentato.
E si poi arriva addirittura a seppellire (metaforicamente) dei lavoratori già mortificati dal licenziamento quando il “sindaco h24” sostiene “che da parte di alcuni non esiste nessun interesse a tutelare la collettività e il bene di Apricena, ma c’è solo volontà di utilizzare la difficile condizione delle persone per voleri personali”.
Insomma, niente da addebitare a chi è stato capace di far perdere loro il posto di lavoro (in questo caso l’amministrazione comunale) mentre sotto accusa devono andarci chi li sostiene (sempre i cattivi dell’opposizione) per difendere un loro diritto.
E che dire dell’affermazione “alcuni esponenti delle opposizioni hanno inscenato una protesta futile”. Ne vogliamo parlare del rispetto dei ruoli e degli avversari politici?
Pare che il sindaco abbia anche concesso udienza alle “persone in difficile condizione” ma dalle “opposizioni – sostengono dalla maggioranza – è stato dato l’alt”. Caspita, il sindaco invita i manifestanti ma loro si fanno “imporre di non entrare nei locali”. Se questo fosse vero, avrebbe ragione il sindaco che “la volontà è come sempre quella di estremizzare ed esasperare” che fa un appello ai lavoratori di non farsi“ manovrare da chi vuole fare solo il proprio interesse perché il lavoro è una cosa seria”.
Ma può mai essere che una “persona in difficili condizioni” si faccia “manovrare da chi vuole fare il proprio interesse”? A questa domanda ci vengono i soccorso diverse persone presenti, in pratica i manifestanti. Ossia “i manovrati”. “E’ falso che i cittadini sono stati comandati da Pasqua – ribatte Milena Conte – a non parlare con il sindaco”. Le fa eco Incoronata Scanzano quando afferma “di non essere stata strumentalizzata da nessuna ma di aver avuto gente vicina”. Due risposte che smentiscono clamorosamente il sindaco. Ma, ormai, neanche questa è più una novità.
E il dubbio ci sorge spontaneo. Vuoi vedere che i tentativi di strumentalizzazione stanno proprio dalla parte di chi accusa gli altri di farlo? E’ appena il caso di ricordare il famoso adagio “il bue dice cornuto all’asino”.
da Daunia News

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