Offerte speciali Prezzi 10 e lode
GBC FOGGIA - ELETTRONICA E COMPONENTI ELETTRONICI Ristorante Foggia Terra Arsa

Foggia cresce? leggi le email o invia un email a [email protected]



Archivi per Tag 'Gianni Mongelli'

FOGGIA – M5S Operazione verità su ritiro dimissioni Mongelli

Pubblicato : martedì, 7 agosto 2012

L’ipotesi, formulata al ritorno del Sindaco di Foggia, per garantire i servizi di igiene urbana della fallita Amica presenta aspetti poco chiari, sui quali saranno effettuale verifiche

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle della provincia di Foggia condannano l’episodio che li ha visti respinti all’esterno del Comune in occasione della conferenza stampa del ritorno del Sindaco a Palazzo di Città.
Volutamente dotati di pettorine che li identificavano come appartenenti al Movimento, quindi a viso aperto e facilmente identificabili, a tre attivisti è stata fisicamente impedita la presenza alla seduta pubblica alla quale avrebbero voluto assistere per offrire una testimonianza del degrado in cui versa il Capoluogo Dauno.
L’episodio, che la dice lunga sul clima che caratterizza la vita di Palazzo di Città, è stato stigmatizzato in una assemblea tenuta nella stessa serata dagli attivisti ‘5 Stelle’ che, nell’occasione, hanno dichiarato: “Peccato che il rinnovato impegno del Primo Cittadino sia partito con il piede sbagliato”.
“Confuse”, sono state giudicate così le dichiarazioni di Gianni Mongelli rispetto all’improbabile rilancio delle attività politico-amminstrative del comune. Il ‘di nuovo sindaco’, tra le altre cose, ha detto che “ci mette la faccia”, vantando risultati di grande valenza ma dimenticando i fallimenti delle aziende di proprietà comunale e annunciando, con grande enfasi, ristrutturazioni e riduzioni di servizi e spese, che non hanno trovato realizzazione in tre anni di attività.
Ma il richiamo al senso di responsabilità, che lo avrebbe fatto tornare sui suoi passi, a parere degli attivisti che si richiamano al Movimento 5 Stelle, resisi ultimamente protagonisti di numerose denunce nella città di Foggia, stride fortemente con le deboli risposte fornite ai giornalisti rispetto alle domande incalzanti su Bilancio e situazione economico-finanziaria e soprattutto riguardo alla soluzione ipotizzata per garantire i servizi di igiene urbana della fallita Amica fino a settembre.
Tutti d’accordo sulla necessità di dare continuità ad un servizio strategico come quello della raccolta dei rifiuti ma pensare di affidarsi alla Sia srl (società in house del comune di Cerignola), azienda già decotta a causa di crediti vantati e non riscossi dai comuni (solo Cerignola, capofila di 9 comuni dell’ex Ato Fg/4, avrebbe accumulato ben tre milioni di euro di debiti, cui si aggiungono quelli degli altri centri del Basso Tavoliere e della Bat) è qualcosa di molto preoccupante. Sulla società cerignolana sarebbero stati scaricati i problemi di bilancio di alcuni Comuni consorziati, facendo affidamento sugli introiti derivanti dal conferimento dell’immondizia prodotta dagli Enti extra Ato, che avrebbero consentito di coprire il buco di bilancio. Circostanza che non si è verificata.
D’altro canto, rilevano gli attivisti ‘5 Stelle’, la Legge Regionale n. 38 del 2011, ‘Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2012 e bilancio pluriennale 2012-2014 della Regione Puglia’ che, fino alla individuazione dei nuovi soggetti di gestione degli Ato su base provinciale, al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività di gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani, aveva nominato proprio Gianni Mongelli commissario ad acta per l’Ato della provincia di Foggia. Ma non sono bastati i termini, prorogati al 30 aprile 2012, per dar vita al nuovo organismo, appunto l’Ambito Territoriale Ottimale sul quale organizzare il servizio pubblico integrato dei rifiuti della provincia di Foggia e non risultano raggiunti obiettivi di sorta.
Pertanto gli attivisti del Movimento 5 Stelle promettono di vigilare su questa vicenda, che non solo si presenta con un percorso improbabile ma non chiarisce l’aspetto, affatto secondario, dei costi.

“Nel caso si procedesse nella direzione ipotizzata, verificheremo i mandati di pagamento verso Sia srl. Chiarezza e verità, questo ci saremmo aspettati dal Primo Cittadino, questo volevamo sentire durante la conferenza stampa a cui ci è stato impedito di assistere”.
La preoccupazione degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Foggia si concentrano, quindi, su una operazione che potrebbe risolversi scaricando tutti i costi sulla Regione Puglia. Staremo a vedere.
Gomunicato Stampa Movimento 5 Stelle

Condividi in Facebook

FOGGIA -Mongelli nomina il poliziotto assessore – Ad Arcuri la delega a Sicurezza e legalità

Pubblicato : lunedì, 6 agosto 2012

Il sindaco affida l’incarico all’ex vice capo della Mobile – Bilancio consuntivo, parere negativo dei revisori

La polizia municipale di Foggia sarà guidata e riorganizzata da un poliziotto. Franco Arcuri, commissario della polizia di Stato in pensione, da venerdì è infatti il nuovo assessore comunale alla Sicurezza e legalità. Arcuri, il cui nome circolava da qualche giorno, ha avuto un colloquio con il sindaco, Gianni Mongelli, nella tarda mattinata di venerdì. L’ufficio del dodicesimo assessore, a differenza del passato, sarà proprio nella sede della Polizia municipale, in via Manfredi. L’attuale organizzazione dei vigili urbani è, del resto, tra le criticità più marcate e più avvertite dalla città. Arcuri, che ha ricoperto anche l’incarico di vice capo della Squadra mobile a Foggia, sa di andarsi a sedere su una delle poltrone più calde. «Restituire piena efficienza operativa al corpo di Polizia municipale, per migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e favorire l’integrazione sinergica con le Forze dell’ordine» è il compito affidato da Mongelli al neo assessore, che venerdì ha ringraziato il sindaco per la fiducia. «Si tratta di un incarico – ha spiegato Arcuri – che mi consentirà, seppur con un ruolo e da una prospettiva diversa, di continuare la mia attività professionale. Ancora al servizio delle istituzioni e dei cittadini di una città che dopo tanti anni sento mia».

BANDI & BILANCIO – Prima della nomina, si è svolta la riunione di giunta nel corso della quale è stato approvato il bando per il city manager. Per Mongelli, però, cè anche una cattiva notizia: il collegio dei revisori ha depositato il proprio parere negativo (all’unanimità) sul bilancio consuntivo 2011, come era nell’aria. Un parere contenuto in 94 pagine e che si chiude con 22 rilievi tra i quali la mancanza di equilibrio di bilancio e il continuo ricorso all’anticipazione di cassa. «Somme che per il quinto anno consecutivo l’ente non reintegra», scrivono i revisori. Ciò vuol dire dal 2007, ovvero quando era assessore al Bilancio il socialista Angelo Benvenuto e uno degli attuali tre revisori, Martino Mignogna, era consulente proprio dell’assessore. Si contesta il ripiano dei residui e dei debiti fuori bilancio con i proventi delle alienazioni non perfezionate e quanto l’ente non ha fatto su diversi fronti: dalla razionalizzazione delle spese alla riscossione di taluni tributi. Rilievi che chiamano in causa tanto i dirigenti quanto la politica.

CONSIGLIO – La bocciatura del bilancio consuntivo, che dovrà essere approvato entro il 30 settembre, sarà un problema che scoppierà in aula. Ma per quella data l’intero gruppo del Pd non sarebbe disponibile e quel bilancio potrebbe essere approvato da un commissario. E questo potrebbe rafforzare la posizione del Pdl, che ieri ha tenuto una conferenza stampa. «Mongelli ha fallito su tutti i fronti, compreso quello del risanamento», ha sottolineato ieri il segretario provinciale e consigliere comunale, Franco Landella. «Da irresponsabile ha revocato le dimissioni. Ha ascoltato i portatori di interesse e non il malessere dei cittadini». Secondo il Pdl, il sindaco è tornato «solo per garantire gli interessi di pochi, quelli del mattone». Poi, il capogruppo Ciccio D’Emilio si è soffermato sul piano del commercio. «La mancata approvazione serviva per accelerare altre strade e altre procedure, come quella dei suoli di via Telesfero destinati a servizi pubblici», ha sostenuto. «Li hanno venduti – ha accusato – agli amici Zanasi e Zammarano che, senza il piano del commercio, hanno aperto una media struttura di vendita»

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA- Rimosso il bar abusivo di Parco San Felice, denunciato gestore ‘fai da te’

Pubblicato : lunedì, 6 agosto 2012

Aveva l’autorizzazione ma in un’altra area. “Abbiamo sanato un abuso e ripristinato la legalità nel più breve tempo possibile” commenta Mongelli. Il fai da te andava avanti da ben due mesi

Il bar abusivo

Dopo la denuncia della Guardie Ambientali di Foggia qualcosa si muove. E’ di queste ore, infatti, la notizia dellosgombero del bar sorto abusivamente a Parco San Felice,nella cosiddetta “Sala della Musica”.

Da questa mattina 6 agenti della Polizia Municipale,coordinati dal tenente Franco Sant’Angelo, sono impegnati nelle operazioni di rimozione di bancone, tavolini, sedie, frigoriferi, tutto quanto si conviene ad un’attività commerciale che si rispetti, adeguatamente e pazientemente sistemati negli ultimi tempi da un venditore ambulante che, approfittando dello stato di abbandono e degrado in cui versa la struttura da tanto, troppo tempo, ha pensato “bene” di appropriarsene per destinarla ad una qualche pubblica utilità.

Secondo alcuni bene informati residenti nella zona, che da un giorno all’altro hanno notato un certo “movimento” all’interno del parco, l’uomo (o forse più) avrebbe lavorato per due mesi, naturalmente a sue spese, all’interno della struttura munito cazzuola, calce, materiali edili di varia natura.

Ne sarebbe sorto un piccolo bar, messo su alla meno peggio ma tanto quanto basta per attirare i primi clienti e portar in cassa i primi soldi.

Una vicenda emblematica, sintomatica di uno stato di illegalità purtroppo ancora notevolmente diffuso in città ma che ha avuto se non altro il “merito” di scuotere le coscienze civiche ed aprire un serio dibattito, con l’intervento su Facebook del Rettore dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe, che citando la notizia riportata dal “Corriere del Mezzogiorno” aveva dichiarato: “Un ambulante ha, senza alcuna autorizzazione e senza che nessuno se ne sia accorto, ‘sistemato’ abusivamente le strutture abbandonate e degradate di Parco San Felice e ha realizzato un bar, che pare ormai funzioni normalmente. Il parco intanto versa in condizioni disastrate, con un tappeto di spazzatura che copre quello che un tempo era un prato. Fa veramente impressione vedere bambini che giocano, famiglie e anziani seduti sulle panchine in un contesto dominato dalla spazzatura. Intanto con la Fondazione Apulia felix si è elaborato un progetto di recupero e ristrutturazione delle stesse strutture abbandonate per la realizzazione di una ludoteca scientifica e, innanzitutto, di pulizia e sistemazione ‘decente’ dell’intero parco. Siamo in attesa di un incontro con il Sindaco e con gli assessori interessati per formalizzare la collaborazione e dare avvio al progetto

 

Il neo assessore alla sicurezza e Polizia Municipale, Franco Arcuri, promette il pugno di ferro.Questa mattina un vertice (il secondo in pochi giorni) con il comandante della polizia Municipale, Romeo Delle Noci. Quindi il provvedimento di sgombero. Il venditore ambulante è stato denunciato all’autorità giudiziaria per appropriazione indebita di struttura pubblica, contemplata dal Codice penale.

Tutto il materiale è stato rimosso con la collaborazione del servizio Lavori pubblici.

La persona identificata come il gestore dell’esercizio commerciale è risultata essere in possesso di una regolare autorizzazione per l’installazione, in un’altra area di Parco San Felice, di un gazebo per la vendita ambulante di generi alimentari - fa sapere l’assessore, che aggiunge: “Nulla del genere avrebbe potuto ottenere rispetto ad una struttura comunale, per la cui concessione la procedura è ben più complessa e, soprattutto, di evidenza pubblica”.

Abbiamo sanato un abuso e ripristinato la legalità nel più breve tempo possibile - commenta il sindaco Gianni Mongelli - Gli assessorati competenti sono già al lavoro per individuare una soluzione operativa che ci consenta di recuperare la funzionalità della struttura e dell’area circostante, così da renderla finalmente disponibile alla cittadinanza”.

da Foggiatoday

 

Condividi in Facebook

FOGGIA – Luigi Samele bronzo alle Olimpiadi, Mongelli: “Ci riempie d’orgoglio e felicità”

Pubblicato : sabato, 4 agosto 2012

Ha conquistato il terzo posto nella categoria sciabola a squadre insieme ad Occhiuzzi, Tarantino e Montano. “Attendiamo il suo rientro per poterlo festeggiare nel migliore dei modi”

Luigi Samele

Il successo ottenuto dall’atleta foggiano Luigi Samele, che nella sciabola a squadre ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra, non è passato inosservato a Foggia come anche in Italia e nel mondo.

Allievo del Club Scherma Foggia, sua prima società, il 25enne fa parte delle Fiamme Gialle. Riserva di Tarantino, Occhiuzzi e Montano, Luigi non avrebbe persino dovuto partecipare alla spedizione azzurra.

Il destino ha deciso invece che sarebbe stato addirittura lui il trascinatore degli azzurri. Il suo parziale, 19 a 13, parla chiaro e non lascia campo a critiche o tentativi di delegittimazione.

Il sindaco di Foggia questa mattina a Palazzo di Città ha espresso ampia soddisfazione per il successo di Samele: L’impresa di Luigi Samele ci riempie d’orgoglio e di felicità. Con lui Foggia raggiunge un traguardo e un proscenio mondiali che esaltano l’impegno di migliaia di giovanissimi foggiani in tutte le discipline, a torto, considerate minori. Attendiamo il suo rientro per poterlo festeggiare nel migliore dei modi. Grazie Luigi»
da Foggiatoday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Raphael Rossi fa gli auguri a Mongelli e saluta la città di Foggia

Pubblicato : sabato, 4 agosto 2012

Nel corso del mese di luglio nonostante fosse dal 30 giugno scaduto l’incarico e nonostante i pagamenti concordati non fossero stati rispettati abbiamo assicurato sostegno all’amministrazione

Raphael Rossi

RAPHAEL ROSSI – Con le rientrate dimissioni del sindaco si apre una fase nuova per la quale faccio gli auguri al Sindaco e alla città di Foggia. E’ fondamentale che tutti coloro che hanno chiesto al primo cittadino di tenere duro e di non confermare le dimissioni gli stiano accanto e si impegnino nel trovare le soluzioni ai difficili problemi della città.

Approfitto che è iniziato il mese di agosto per augurare a tutti buone ferie, auspicando che a settembre molte delle attività che abbiamo contribuito a pianificare possano realizzarsi.

Il mio incarico, ormai concluso, lo avevo ricevuto nel febbraio scorso per supportare le scelte in materia di gestione dei rifiuti che il Sindaco Mongelli e l’amministrazione della città avrebbero dovuto assumere dopo la sentenza che dichiarava fallita la società comunale Amica spa che da decenni gestisce il ciclo rifiuti a Foggia.

Nei quattro mesi dell’incarico da marzo a giugno con il mio collega Parisotto, abbiamo supportato l’Amministrazione producendo pareri e documenti sia di carattere strategico, cioè in merito alla decisione dell’amministrazione di ricorrere contro il provvedimento di fallimento che poi delineando scenari, tempistiche e pratiche operative necessarie a raggiungere tali scenari.

Si sono compiute delle analisi della situazione impiantistica, svolgendo numerosi sopraluoghi individuando una serie di gravi criticità e presentando alcune soluzioni sia per la discarica cosiddetta “di soccorso” che per quella cosiddetta “Frisoli” cosi come per il polo di biostabilizzazione e quello di valorizzazione rifiuti.

CHI E’ RAPHAEL ROSSI
E’ stata fatta una verifica della proposta “Platinum Invest group” in merito alla gestione rifiuti. E’ stata redatta una bozza di contratto di servizio tra Comune di Foggia e la società Amica in fallimento.

Si è esaminato il progetto presentato dal Comune di Foggia alla Regione Puglia per ricevere finanziamento teso a sviluppare le raccolte differenziate evidenziandone agli uffici dl comune che ne sono stati estensori i limiti che avevano fino ad oggi determinato il blocco di tale finanziamento d indicando delle soluzioni per superarli.

Nel corso del mese di luglio nonostante fosse dal 30 giugno scaduto l’incarico e nonostante i pagamenti concordati non fossero stati rispettati abbiamo assicurato sostegno all’amministrazione tramite diverse trasferte e la predisposizione di complessi documenti tra cui la bozza di bando per la manifestazione di interesse ad acquisire il ramo di azienda Amica.
da Foggiatoday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Franco Arcuri assessore alla Polizia Municipale e alla Sicurezza

Pubblicato : venerdì, 3 agosto 2012

Ha svolto la sua carriera presso la Questura di Foggia dove ha rivestito numerosi e prestigiosi incarichi operativi. Coordinò le indagini che portarono alla scoperta della “Società”

La firma del neo assessore

Il volto nuovo della giunta targata Mongelli non è uno qualunque, ma il dott. Franco Arcuri. Questa mattina a Palazzo di Città il sindacoha firmato il decreto di nomina assessorile assegnando al commissario di Polizia in pensione la titolarità della delega a polizia municipale e Sicurezza.

Laureato in Giurisprudenza, Arcuri ha lavorato presso la Questura di Foggia dove ha rivestito numerosi e prestigiosi incarichi operativi.

Ha diretto il reparto Volanti ed è stato vice capo della Squadra Mobile, al cui interno ha coordinato le indagini sulla criminalità organizzata, oltre a dirigere il settore Analisi Criminalità Organizzata e diretto il nucleo antirapina.

Ha coordinato e partecipato direttamente alle indagini da cui sono scaturite le sentenze che hanno affermato l’esistenza a Foggia della mafia, la cosiddetta Società. Franco Arcuri è sposato ed è padre di 2 figli.

La scelta dell’assessore Arcuri è stata dettata dalla stima personale, che nutro nei suoi confronti fin da quando, molti anni fa, ho avuto il piacere di conoscerlo, e dall’unanime riconoscimento della sua competenza - afferma il sindaco Gianni Mongelli - A lui ho assegnato, innanzitutto, il compito di restituire piena efficienza operativa al corpo di Polizia municipale e trasmettere nuove motivazioni professionali a chi ne è parte. L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini ed favorire l’integrazione sinergica con le Forze dell’Ordine”.

 

Condividi in Facebook

FOGGIA Il ritorno del sindaco dopo le dimissioni del 17 luglio

Pubblicato : venerdì, 3 agosto 2012

Mongelli promette un nuovo assessore «Il lavoro sporco non può essere delegato»

- Nominerà il nuovo assessore alla Legalità e alla Sicurezza, ma soprattutto incasserà quasi sicuramente il parere negativo unanime del collegio dei revisori sul Bilancio consuntivo. Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, che ieri mattina ha ritirato ufficialmente le dimissioni presentate il 17 luglio scorso, si è rimesso subito al lavoro. Ma, per sua fortuna, potrà respirare fino al 31 ottobre per il bilancio di previsione, dopo la decisione della conferenza Stato-Regioni di far slittare di due mesi il termine ultimo per l’approvazione del documento finanziario di programmazione. Oggi, intanto, è previsto l’incontro con il neo prefetto, Luisa Latella con la quale dialogherà da sindaco in carica, con la fascia tricolore ben stretta, e non da dimissionario. E forse un giro sulla nuova auto blu, una Alfa Romeo Giulietta, meno costosa della prima un Audi A6, il cui leasing era scaduto. Sarà una prima mattinata intensa quella odierna per il sindaco Mongelli che ieri, dopo aver ritirato le dimissioni, ha rimesso in piedi la giunta. «Mi sono sentito impotente», ha detto.

«Ma la nostra città non sta peggio di altre. Il lavoro sporco, come ha detto qualcuno, non può essere delegato ad un commissario. Abbiamo ricevuto il mandato popolare e il lavoro difficile spetta noi». Così ieri il sindaco ha motivato la scelta di tornare dopo quelle dimissioni nate in un momento in cui si è sentito «togliere la terra sotto i piedi». I tagli del governo, le sentenze su Amica, le aggressioni, le dimissioni degli assessori di Udcap e Psi (rientrati in giunta come se nulla fosse accaduto il 12 giugno scorso). Alla città ha promesso in tempi brevi: il bando sulla manutenzione del verde pubblico entro la fine di agosto; a stretto giro di boa la riorganizzazione dei servizi che passeranno da 26 a 15 e un intervento sui dirigenti. Quanto al bando per la gestione della pubblica illuminazione, l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Agnus Dei, ha detto: «Siamo pronti, dovremo aumentare la somma messa a gara attualmente di due milioni e 150mila euro. E poi gli occupati passeranno da 18 a nove». Dunque, nove ex lavoratori delle vecchie società non saranno assorbiti. Agli ex lavoratori della «Foggia servizi», quelli che lo aggredirono il 17 luglio, promette lavoro anche dopo la fine della cassa integrazione con la creazione di una società in house. Ma su questo, sono molti i volti scuri nella sua ritrovata maggioranza.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiotno

Condividi in Facebook

FOGGIA – Comune: si riparte da Mongelli

Pubblicato : venerdì, 3 agosto 2012

Il sindaco ritira le dimissioni, tornano in giunta anche Iuppa, Frattulino, Agnusdei e Pellegrino

Riecco Gianni Mongelli. Per la verità il sindaco di Foggia non era mai sceso da Palazzo di Città. Due settimane fa aveva presentato le dimissioni da primo cittadino. Le ha ritirate, restando in carica con la stessa squadra presentata il 1° febbraio scorso. infatti, con Mongelli tornano in giunta anche il vicesindaco Federico Iuppa (Partito socialista) e gli assessori Nando Frattolino, Matteo Agnusdei e Pasquale Pellegrino (tutti esponenti dell’Unione di Capitanata).
Dunque, Foggia non sarà retta da un commissario prefettizio. Riparte (si spera) con Mongelli e il suo esecutivo.
Mongelli si era dimesso perchè alcuni dipendenti della ex Foggia servizi srl aveva occupato la stanza del sindaco, esasperati per l’assenza di risposte sul loro destino.
Ma c’erano altri problemi. Tuttora presenti. Uno su tutti: la vicenda Amica.
da Daunia News

Condividi in Facebook

FOGGIA – Mongelli: “Mi sono sentito impotente, ma Foggia non sta peggio degli altri”

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

“Per me, sia chiaro, sarebbe stato più comodo lasciare. Ma il lavoro sporco non può essere delegato ad un commissario. Abbiamo ricevuto il mandato popolare e il lavoro difficile spetta noi”

Gianni Mongelli

LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI. “Nessuna fuga. Non è stato né un atto di vigliaccheria il mio,né una finzione né, come insinuato, un modo per contrattare una mia candidatura politica. E’ stato un gesto fortemente politico, necessario per porre il problema di Foggia all’attenzione dei livelli regionale e centrale. Quasi a farla diventare un “caso” nazionale. Perché gli enti locali, i comuni sono in ginocchio. E mentre noi facevamo sacrifici, la spending review ci toglieva altri 3milioni di euro. Mi è tremata la terra sotto ai piedi. Mi sono sentito impotente di fronte ala mia città, ho percepito lo sconforto di non poter rispondere ai suoi bisogni ed un forte senso di isolamento istituzionale, da parte del Governo, della Regione Puglia e della stessa Provincia“.

Così il sindaco di Foggia Gianni Mongelli spiega le ragioni che lo hanno portato il 17 luglio scorso a rassegnare le dimissioni. In una conferenza stampa dedicata il primo cittadino rompe il silenzio ed elenca le ragioni dello sconforto: “Erano anche i giorni del fallimento di Amica, del crack dell’U.S. Foggia, dell’emergenza abitativa con l’occupazione, inopinata, e il conseguente sgombero delle palazzine di via Einaudi, che hanno trasformato un risultato positivo per l’amministrazione in un momento di grande difficoltà” e, ciliegina sulla torta, “dell’occupazione di Palazzo di Città da parte di Foggiaservizi che io personalmente ho vissuto come una violenza ed in merito a cui ho chiesto spiegazioni formali a coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della casa comunale”.

Un mix di situazioni potenzialmente esplosive, insomma, tutte insieme, l’una sull’altra e dentro l’altra, che hanno portato Mongelli, dopo 3 anni a gettare la spugna.

LE RAGIONI DEL RITORNO. Oggi ritorna. “Esattamente per gli stessi motivi per cui ho lasciato. Ho compreso che Foggia non è sola e non è la sola a vivere un momento di grande difficoltà. Ho ricevuto conforto da Roma e dai livelli regionali e provinciali rispetto al fabbisogno di questa città. E poi la solidarietà istituzionale, la vicinanza dei sindaci, l’esortazione ad andare avanti della mia gente. Sono stato a Roma, al ministero degli Interni e presso l’Anci; ho trovato grande conforto sul fronte finanziario e la garanzia che sarà fatto tutto il possibile per evitare il collasso degli enti locali, il 25% dei quali è formalmente in predissesto. Mi sono reso conto che Foggia non sta peggio degli altri, anzi. E’ tra i comuni virtuosi, ad esempio, che incasseranno le premialità previste dalla spending review per aver rispettato il patto di stabilità”.

Ma c’è dell’altro. La morsa del piano di rientro dovrebbe essere allentata da un ordine del giorno, sempre alla spending review, già condiviso dal Governo, che, in caso di accoglimento, permetterebbe di spalmare le debitorie su più anni. E si lavora anche sul fronte alienazioni, alle quali molti comuni stanno ricorrendo per salvare i bilanci, con l’istituzione (forse già a settembre) di un fondo presso la Cassa Depositi e prestiti in cui conferire i beni alienati con un’anticipazione, cash, del 25% del valore, almeno, del bene.

Il che per Foggia – che poggia buona parte del suo risanamento proprio sulle alienazioni – significherebbe fare bingo e chiudere il risanamento in un colpo. Da Bari, poi, il governatore si sarebbe impegnato a fare di più per Foggia rispetto ad alcune partite importanti in settori strategici come il sociale, l’ambiente, lo sviluppo e le attività produttive, l’housing.

“SONO CONFORTATO”. Mongelli incassa e porta a casa. Spiega alle forze politiche. Decide di restare. “Per me, sia chiaro, sarebbe stato più comodo lasciare. Ma il lavoro sporco non può essere delegato ad un commissario. Abbiamo ricevuto il mandato popolare e il lavoro difficile spetta noi”.

Bisognerà accollarsi la responsabilità politica ad esempio di inasprire le tasse per far quadrare i bilanci. L’Imu sulla seconda casa verrà portata al massimo e non si esclude un ritocco dell’aliquota anche sulla seconda casa. “Ma ci sono le condizioni politiche e finanziarie per andare avanti”.

E si torna a parlare anche di dimezzamento della tecnostruttura, di ricambio al vertice della polizia municipale (chiesto a più riprese) e dalla nomina del dodicesimo assessore alla sicurezza. A settembre, poi, non è escluso, un bel rimpasto di giunta con ritorno in pompa magna dei politici. Si vedrà.

LA CRISI FANTASMA. Nessun cenno alla crisi aperta da alcune forze politiche (Psi e Udcap) in seno alla maggioranza due mesi fa, e in merito alla cui ricomposizione i partiti, interrogati, non hanno saputo offrire chiare (e valide) spiegazioni. E comunque

LE REAZIONI. Intanto dietro le quinte l’aula si divide tra chi inneggia al nuovo corso e chi, anche tra gli stessi segretari di partito presenti, si lascia andare ad un amaro “non cambierà niente, tra un mese saremo di nuovo qui”.

Mentre fuori dall’aula ululano le forze d’opposizione. Il Pdl convoca una conferenza stampa, urgente, per domani; La Destra parla di intollerabile sceneggiata napoletana del sindaco Mongelli che avrebbe già pronte a Bari riunioni per decine di varianti urbanistiche ed invita la cittadinanza a sottoscrivere una petizione popolare per lo scioglimento del consiglio.

Mentre l’Udc ne approfitta per un affondo anche contro l’amministrazione provinciale: “Pepe e Mongelli tradiscono i cittadini. Tra aumenti di tasse e gli interessi dei soliti noti, scaricano sulla comunità i costi della politica e i risultati di anni di cattiva gestione della cosa pubblica”.

Giovanna Greco da Foggiatoday

Condividi in Facebook

Foggia, Mongelli ritira le dimissioni

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

Condividi in Facebook

FOGGIA – Mongelli: “Non sono un cacasotto”

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

Il sindaco di Foggia in conferenza racconta la “sua” verità sul ritiro delle dimissioni

“Non sono un vigliacco e nemmeno un cacasotto, come qualcuno ha scritto”. Fa la voce grossa, come difficilmente ci ha abituati, il sindaco di Foggia. Anzi, il rientrante sindaco, Gianni Mongelli, che qualche minuto fa ha concluso la conferenza stampa per annunciare il suo ritorno in carica.

Si presenta davanti a taccuini e telecamere con la “sua” giunta, che annuncia di non voler stravolgere. In sala anche assessori ed esponenti di Udcap e Socialisti, tra i responsabili della crisi, che garantiscono: “Ora ci sono le condizioni per proseguire”.

NESSUNA FUGA. Racconta con impeto, cosa lo ha portato a mollare, quel 17 luglio. “Quel giorno non c’è stata nessuna fuga – spiega – ed era un gesto che oltre a essere di carattere emotivo, era anche un segnale politico.

Ho voluto portare a livello regionale e nazionale le problematiche della città di Foggia”. Una sorta di richiesta d’aiuto e una critica, riferendosi all’isolamento istituzionale, di cui il sindaco aveva già scritto.

SPENDING REVIEW. Cosa sia cambiato in due settimane, “di fitti incontri con chi mi ha sostenuto dal primo momento e con summit tra Bari e Roma”, Mongelli lo spiega citando ad esempio la mobilitazione dell’Anci. “Per quanto riguarda la spending review, abbiamo ottenuto che a livello nazionale fosse inserito un fondo di riserva. E Foggia è un Comune virtuoso perché ha rispettato il patto di stabilità e quindi riceverà dei fondi ad hoc”.

LE REAZIONI. “Io non leggo solo le cattiverie. Ho incontrato tanta gente che mi ha detto di non lasciare, che mi ha scritto su facebook invitandomi a restare.

E quando ho incontrato delle persone in lacrime per la strada, mi sono convinto che fosse giusto arrivare alla fine del mandato”. Una scena da libro Cuore, che non fa rima con le aggressioni subite all’interno di Palazzo di città dai lavoratori delle cooperative di servizi.

“Ho presentato un atto formale su quanto accaduto al Comune ed evidenziando le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare sull’incolumità pubblica, innanzitutto del primo cittadino. Valuteremo in base alla riorganizzazione della Polizia municipale se sollevare dall’incarico il comandante della Polizia municipale”.

AMICA E COOPERATIVE. Il sindaco conferma la potenziale soluzione Sia di Cerignola per la risoluzione della questione legata al fallimento dell’Amica, ma non si espone su nessuna soluzione definitiva, citando anche altre realtà, come l’Amiu di Bari. Assicura, però, che “prima della pausa estiva porterò a termine tutti gli impegni con le cooperative dei servizi”.

IL FORUM PUBBLICO. Mongelli cita esplicitamente la lettera aperta di Foggia Città Aperta e si dice disponibile a un incontro pubblico con la cittadinanza. “Un’occasione di confronto da organizzare e promuovere con tutte le realtà associative e i comitati di quartiere della città”.

DEGRADO AL CIMITERO. “La situazione è stata strumentalizzata politicamente e sui giornali e’ apparsa più grave di quanto in realtà sia”. Resta però l’indignazione del sindaco soprattutto per la questione legata ai decessi nelle giornate del sabato, con i defunti che vengono lasciati troppo tempo nell’obitorio senza degna e immediata sepoltura

da foggiacittaaperta.it

Condividi in Facebook

Foggia – Longo: Le dimissioni di Mongelli: sceneggiata napoletana

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

Il sindaco Mongelli dopo aver assurdamente accusato i cittadini, le istituzioni e la sua stessa maggioranza di essere stato lasciato solo avrebbe deciso ,come in una sceneggiata napoletana, di ritirare le dimissioni pur non essendo ,da allora, nulla cambiato ,tornando ad occupare la poltrona di sindaco senza che però la città lo voglia e lo gradisca: il tutto se le notizie circolanti in città saranno confermate.
Intanto, mentre la città attraversa il periodo più oscuro della sua storia, per disservizi ed invivibilità, il signor sindaco da dimissionario, assurdamente e con grande faccia tosta fa convocare riunioni a Bari, presso l’assessorato all’urbanistica , sotto il solleone di agosto e lontano da occhi indiscreti, per decine di varianti urbanistiche, alla faccia dei cittadini foggiani che si aspettano invece servizi pubblici efficienti , legalità, sicurezza ed occupazione.
Mongelli: il sindaco dei fallimenti, il sindaco-imprenditore, il sindaco della città più sporca ed invivibile d’Italia , non ha perso tempo e prima ancora di ritirare le dimissioni, com’era prevedibile, si è rituffato a capofitto nell’urbanistica preferendo l’edilizia per istanze che potrebbero essere ricondotte a gruppi di pressione, alle buone pratiche amministrative.
Ultimo per gradimento in Italia, ignorato in Puglia, osteggiato da tutti in città, il sindaco Mongelli avrebbe dovuto dimettersi con lo scioglimento di un consiglio comunale che in quasi quattro anni si è riunito pochissime volte e quelle poche volte si è riunito principalmente per questioni- guarda caso- edilizie, ma non per gli interessi di tutti i cittadini che soffrono la situazione di degrado incontestabile.
Contro un centrosinistra ed un sindaco incollati alla poltrona : ”La Destra” invita i cittadini a contestare la Giunta delle tasse e dei disservizi, aderendo alle pubbliche manifestazioni ed alla petizione popolare per lo scioglimento del consiglio comunale di Foggia evitando, solo così, guai peggiori alla città.

I Consiglieri Comunali de “La Destra”
Bruno Longo, Paolo Agostinacchio

Condividi in Facebook

FOGGIA – Mongelli torna e partiti promettono cambio di marcia. Longo: “Vergogna”

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

Saranno tanti e complicati i nodi da sciogliere. Le ragioni oggi in una conferenza stampa, ma i cittadini non la prendono bene. Partiti in fermento rientrano e promettono un cambiamento

Gianni Mongelli

MONGELLI RITIRA LE DIMISSIONI. E’ ufficiale. Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli ritira le dimissioni e torna alla casa comunale. Lo fa con quattro giorni d’anticipo rispetto a quelli concessi dalla legge (presentate lo scorso 17 luglio, avrebbe dovuto decidere entro il 5 agosto).

E c’è una ragione: venerdì si insedia il nuovo Prefetto di Foggia, Luisa Latella, ed è intenzione del primo cittadino incontrarla con una situazione politicamente ed amministrativamente definita. Ieri il vertice, fiume, con le forze di maggioranza, allargato ai segretari di partito. Quindi la decisione: “torno”. La notizia, già nell’aria e di dominio pubblico da questa mattina, rimbalza immediatamente in città. L’interrogativo è lo stesso per tutti: “Cosa avrà mai fatto cambiare idea al primo cittadino?”. Mente Longo tuona su facebook: “Vergogna!”.

LE RAGIONI. Le ragioni, precise e puntuali, è ovvio, potrà fornirle solo lui domani in conferenza stampa. Non è ancora dato sapere, infatti, quali siano le novità, importanti, che, dal 17 luglio ad oggi, devono logicamente essere intervenute sul fronte dei problemi, numerosi, che attanagliano la città per permettere ad una maggioranza fino a ieri sfilacciata e in aperta crisi, di ritrovare nuova coesione politica e slancio per ripartire.

Né è dato sapere quali nuove certezze abbia potuto incassare il sindaco nei suoi colloqui baresi e romani tali da indurlo ad una radicale sterzata rispetto al “buen retiro” avviato. C’è chi lo ritiene “percorso obbligato” in vista di una candidatura in Parlamento e invita ad attendere l’autunno per averne contezza, quando i partiti cominceranno a schierare in campo ciascuno le proprie truppe.

Per altri semplicemente le partite ancora aperte (Amica, edilizia ed housing sociale, Pug) sono questioni troppo “sensibili” per mollarle ad un commissario.

Una cosa è certa: novità sotto il sole d’agosto devono necessariamente essere intervenute per far inneggiare le forze politiche ad una nuova ripartenza.

E devono necessariamente essere importanti se partiti come l’Unione di Capitanata e Psi, che solo due mesi fa avevano ritiravano i propri assessori aprendo di fatto un’inopportuna crisi politica, non ci hanno messo molto a fare un passo indietro e a far rientrare in queste ore, uno ad uno, i propri uomini.

Anche il socialista Federico Iuppa, che pur di fare il vicesindaco fino a qualche settimana fa proprio non voleva più saperne, domani risponderà all’appello di Mongelli che in conferenza stampa ha voluto “la sua squadra”. Tutti nuovamente insieme, insomma. Appassionatamente.

LE (SOLITE) PROMESSE. “Ci è stato promesso un cambio di passo. Ci occuperemo con maggior decisione e condivisione delle emergenze della città. Non solo. Sarà questa anche la fase della programmazione e dello sviluppo”.

A sentire partiti e consiglieri, tutti indistintamente, da Pd a Udcap, da Sel a Mep a Socialismo Dauno, sembra di riascoltare il manifesto che 6 mesi fa inaugurava il Mongelli-bis. Ma, da allora, la città sa bene come è andata. “Si ma oggi noi ci metteremo la faccia. Avremo una giunta più politica”. Ecco appunto, la giunta.

Il mai digerito governo tecnico che Mongelli inaugurò solo 6 mesi fa dovrebbe perdere presto qualche testa. Il sindaco ha aperto ad “innesti politici” ed i partiti non vedono l’ora di far tornare propri uomini di fiducia al governo della città.

Mongelli avrebbe messo sul piatto anche il decimo assessorato, quella alla Sicurezza e Polizia Municipale, rifiutato dalla poliziotta Alfonsina De Sario sei mesi fa e mai assegnato. Ma il tutto con molta calma, a settembre, dopo la fase di bilancio: l’immagine della corsa alla poltrona non farebbe bene al centrosinistra in un momento così delicato, meglio far decantare il tutto con le ferie estive.

E poi bisogna prima metter in sicurezza i conti e preoccuparsi della bocciatura secca da parte dei revisori verso cui viaggerebbe il consuntivo. Ma anche qui le forze politiche si dicono ottimiste: “Il parere – fanno notare – non è ancora stato depositato”.

Mongelli, poi, avrebbe dato anche garanzie anche sul tanto atteso ricambio al vertice della polizia Municipale e sulla tecnostruttura, con l’accorpamento degli uffici e la rotazione, sempre richiesta, dei dirigenti. Si vedrà. Lo scetticismo di molti, vista l’annosità dei temi, è d’obbligo.

LA DELUSIONE SUL WEB. Certamente domani in conferenza se ne saprà di più. O forse di meno. Chissà. Certo è che per i personaggi che popolano il Palazzo questa è davvero l’ultima chiamata. Lo si comprende dal tenore dei commenti che viaggiano via web in queste ore: una città stanca, in cui il sindaco “avrebbe fatto meglio a confermarle quelle dimissioni” trascinandosi dietro tutti, assessori e consiglieri.

Giovanna Greco da Foggiatoday

Condividi in Facebook

Ufficiale: Mongelli ritira le dimissioni

Pubblicato : mercoledì, 1 agosto 2012

La decisione dopo il vertice di ieri sera. Entro domani la comunicazione formale

Fumata bianca al vertice di ieri sera: Gianni Mongelli ha deciso di ritirare le proprie dimissioni e tornerà a ricoprire il ruolo di sindaco di Foggia. Dopo i segnali degli ultimi giorni e le dichiarazioni interlocutorie del primo cittadino, la notizia da qualche ora è diventata ufficiale. La comunicazione formale, invece, dovrebbe avvenire al massimo nella giornata di domani, con la prevedibile convocazione di una conferenza stampa.

LE DIMISSIONI. Il foglio delle dimissioni, dunque, diventa carta straccia. Il sindaco le aveva firmate una quindicina di giorni fa, all’indomani del fallimento del Foggia e dell’ennesima aggressione verbale a Palazzo di città, subìta da alcuni lavoratori dell’ex municipalizzata dei rifiuti. Nella lettera di motivazioni, però, la responsabilità maggiore venne addebitata ai tagli del governo e all’ennesima mannaia della spending review contro gli enti locali, che rendevano ingestibile il Comune.

LA TRATTATIVA. Bilancio a parte, sul tavolo della trattativa in questi giorni ci sono state principalmente le questioni legate all’Amica e le operazioni di “ricucitura” dello strappo all’interno della maggioranza, con il tentativo di riconciliarsi con la frangia dissidente e scissionista in giunta e Consiglio. Quali rassicurazioni abbia ricevuto il primo cittadino per rituffarsi nella propria “missione” lo sapremo presto (o almeno, ce lo auguriamo), così come sarà importante comprendere quali siano stati i temi affrontati e le prospettive dopo il summit di Bari con il governatore Nichi Vendola. Intanto, è facile prevedere una immediata reazione dell’opposizione, che ha già bollato come “ambiguo” il dietrofront del sindaco.

da Foggiacittaaperta.it

Condividi in Facebook

FOGGIA -Gianni Mongelli intenzionato a restare, verso il ritiro delle dimissioni

Pubblicato : martedì, 31 luglio 2012

Prevista una rotazione radicale dei dirigenti. Sul fronte rifiuti il sindaco è stato rassicurato dalla SIA, l’azienda di bacino dell’Ato Fg4, che dal 1 ottobre correrà in soccorso del capoluogo

Gianni Mongelli

MONGELLI, VERSO IL RITIRO DELLE DIMISSIONI. Alla decisione finale mancano 5 giorni. Ma in un’intervista rilasciata a La Gazzetta di Capitanata, il sindaco (dimissionario) di Foggia Gianni Mongelli aveva rassicurato che no, non avrebbe atteso l’ultimo giorno utile per decidere se rientrare o meno alla casa comunale. Lo avrebbe fatto prima, già nei primi giorni di questa settimana.

Probabilmente tra stasera e domani, subito dopo il vertice di maggioranza, allargato ai segretari di partito, in programma in serata. Ed ambienti a lui vicini lo definiscono seriamente intenzionato a restare, semmai abbia creduto realmente di lasciare.

Ad autorizzare l’interrogativo ci pensa l’operatività con cui ha comunque agito nei giorni che hanno seguito le dimissioni e l’agenda già fitta di appuntamenti per i prossimi (vedi l’incontro con i sindacati Amica aggiornato a lunedì prossimo, 6 agosto).

 

IL VERTICE DI MAGGIORANZA. Dato per certo, dunque, il prosieguo della consiliatura (confortato, Mongelli, anche dai buoni riscontri al lavoro sin qui condotto ricevuti da Bari e da Roma), il vertice di questa sera si preannuncia comunque determinante rispetto ad alcune questioni.

Sulla sfondo non si agitano solo il risanamento dell’ente, ancora pericolosamente esposto al crack finanziario, e le difficoltà, arcinote, dei comuni italiani, stretti nella morsa dei tagli ministeriali e in procinto, per la gran parte, di deliberare impopolarissimi inasprimenti fiscali rispetto ai quali Mongelli chiamerà i partiti tutti, indistintamente, stasera a “mettere il cappello” (non è un caso che tra le richieste del Partito Democratico vi sia proprio una verifica, stringente, del piano di rientro e delle sue possibilità di riuscita). Ma anche le emergenze. A partire da Amica, e dalla questione ambientale in senso più ampio, all’emergenza occupazionale che, da Foggiaservizi in giù, rischia di esplodere in mano alle forze politiche, da sinistra e destra.

Data per scontata, poi, una blindatura della giunta (che pure Psi e gruppi minori vorrebbero rivisitata), le richieste, numerose, viaggeranno anche in senso inverso. Mongelli, ad esempio, dovrà rispondere (e forse questa volta è il caso che lo faccia per davvero) alla richiesta unanime da parte delle forze consiliari di metter mano alla tecnostruttura, con una rotazione, radicale, dei dirigenti. Mentre bisogna che un armistizio prende il posto della tregua armata con cui convivono da troppo tempo i partiti maggiori, Pd Udcap e Psi.

AMICA-SIA. Certamente dietro la decisione che il primo cittadino si prepara ad ufficializzare c’è anche un rasserenamento, quasi raggiunto, del fronte Amica. L’asse con Cerignola si sta rivelando proficuo. Quasi certamente sarà SIA, l’azienda di bacino dell’ato Fg4, a correre in soccorso del capoluogo dal 1 ottobre, quando Amica cesserà di esistere e di operare. La formula individuata è quella del fitto del ramo d’azienda:
1,8milioni di euro al mese al consorzio SIA per 6 mesi in cambio dell’espletamento del servizio e della presa in carico di oltre 350 lavoratori, tra Amica e Dauniambiente. Una soluzione temporanea, è stato spiegato dai due primi cittadini, frutto della “solidarietà istituzionale” e in attesa delle evoluzioni normative in tema di servizi pubblici locali. Certo, nulla è ancora di ufficiale. Bisogna che la proposta tecnica, dettagliata, venga messa nero su bianco e fatta passare per il benestare dell’intero consorzio (che lo ricordiamo annovera al suo interno ben 9 comuni). Anche perché SIA viaggia in acque finanziarie cattivissime, situazione che ha portato alle dimissioni dell’amministratore unico, Ciccio Vasciaveo.

Ma, a parte Orta Nova, i restanti sindaci si sarebbero già espressi favorevolmente in via ufficiosa e venerdì prossimo, giorno in cui è convocata un’altra assemblea sul tema, potrebbero dare via libera.

UN GRANDE DISASTRO. A tuonare però contro una soluzione “suicida per Cerignola” ci pensano i gruppi consiliari d’opposizione al Comune di Cerignola che ieri in consiglio hanno ricevuto la doccia fredda. Contrario al salvataggio di Amica lo stesso Pd locale (e pazienza se ciò comporta il “tradimento” dei cugini foggiani) e la Cicogna di Franco Metta che dietro l’operazione vede le solite manovre personalistiche pre elettorali di “alcuni personaggi” (nel calderone finiscono Giannatempo,Elena Gentile,Roberto Ruocco) che rischiano di far sprondare Cerignola nell’ennesimo “incommensurabile” disastro”.

Giovanna Greco da Foggiatoday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Via Lorenzo Cariglia, Foggia e Mongelli intitolano una strada al colonnello

Pubblicato : lunedì, 30 luglio 2012

Il primo cittadino lo ha ricordato come un militare che ha servito con dedizione, competenza, passione e intelligenza, la causa della pace nel mondo

Via Lorenzo Cariglia

Questa mattina Gianni Mongelli ha presieduto all’intitolazione della strada (terza traversa corso del Mezzogiorno) al colonnello Lorenzo Cariglia, prematuramente scomparso, commemorando la sua figura insieme alla moglie del militare e ad altri familiari e colleghi.

Il primo cittadino lo ha ricordato come un militare che ha servito con dedizione, competenza, passione e intelligenza, la causa della pace nel mondo.

“L’impegno e la dedizione del colonnello ce lo racconta il suo peregrinare tra alcuni dei comandi europei più prestigiosi e alcune delle zone più calde del mondo”, ha evidenziato Mongelli. “In ciascuno di quegli uffici e quei luoghi ha messo a disposizione le competenze tecniche maturate nel settore della logistica e l’intelligenza operativa maturata nelle relazioni di altissimo libello e profilo strategico”.

I meriti di Cariglia sono stati riconosciuti, da ultimo, nel dicembre del 2006 quando il presidente Giorgio Napolitano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

da Foggiatoday

Condividi in Facebook

FOGGIA – «Sindaco, venga in piazza e ci spieghi»

Pubblicato : lunedì, 30 luglio 2012

Foggia, lettera aperta al dimissionario Mongelli

Gianni Mongelli durante la campagna elettorale

Tra oggi e martedì il sindaco dimissionario, Gianni Mongelli, avvierà una serie di consultazioni con le forze sociali e con i partiti, per decidere quale scenario si aprirà il 6 agosto: l’arrivo di un commissario prefettizio o la prosecuzione dell’esperienza amministrativa del centrosinistra.

Ma in queste ore sono i cittadini a chiedere al sindaco di chiarire in piazza quanto accaduto. L’invito è giunto ieri con una lettera da «Foggia città aperta», costituita da un nutrito gruppo di giovani foggiani. «Foggia è una città stanca, ma non dorme ancora. Un’assemblea pubblica, costruttiva. Ci pensi sindaco», si legge nella lunga lettera in cui si fa spesso riferimento sia a quanto aveva scritto Mongelli nella sua lettera di dimissioni, sia agli incontri avuti in questi dieci giorni con Vendola e a quelli romani.

Ma non manca un riferimento alle riflessioni rilasciate al Corriere del Mezzogiornodal prefetto, Francesco Monteleone, che fra due giorni lascerà il capoluogo. «Ha parlato di isolamento istituzionale e il prefetto uscente le ha risposto piccato», dicono ancora i giovani di Foggia città aperta.

«Ha subìto minacce nella sua stanza, che tutti noi consideriamo intoccabile, ma nessuna forza dell’ordine ha voluto assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Sono dieci giorni che lei è uscito dal Palazzo, ma con queste strategie sembra che lei sia uscito dalla porta per ritornare dalla finestra», aggiungono.

Da qui l’invito: «Venga in piazza, signor sindaco, convochi un’assemblea pubblica, semmai davanti a uno di quei luoghi che furono vanto e ora sono fallimento: il teatro Giordano, lo stadio Zaccheria, parco San Felice, e ancora l’aeroporto, piazza Mercato. Esca dal palazzo e venga in piazza. La città – concludono – è stanca di conoscere mezze verità».

Antonella Caruso

Condividi in Facebook

FOGGIA – Sindaco di Foggia: «Rientro? Forse no, probabilmente sí»

Pubblicato : domenica, 29 luglio 2012

Allora Mongelli, resta un’altra settimana. Entro domenica 5 agosto deve decidere se rimanere o meno al Comune. Che fa?

Intanto continuerò a riflettere, con attenzione. Ne ho sentite tante, ma la mia scelta di rassegnare il mandato lo scorso 17 luglio non è una finzione. Ci sono tanti pro e contro. Voglio comprendere fino in fondo gli effetti di questa scelta. Certo, trovo più gente che mi incoraggia a continuare perché la città con il sindaco ha comunque in interlocutore, anche se per alcuni è sbagliato. Vedremo.

Da che cosa dipende. Se lei ha deciso di confermare o meno le dimissioni lo sa benissimo. Qual è la variabile?

Sono tante. Intanto la città. Foggia è in una fase delicatissima, credo senza precedenti. Non voglio che passi l’idea di un abbandono per vigliaccheria. La scelta, maturata in una fase particolare, è perché mi sono reso conto che in quel momento ero soffocato da una parte dall’annuncio di nuovi tagli e dall’altra dalle esigenze della città, che a volte vengono esasperate, ma non bisogna mai dimenticare che dietro queste esasperazioni ci sono sempre bisogni ed un sindaco deve farsene comunque carico».

Isolamento istituzionale, è nata una caccia ai responsabili.

Ho chiarito con numerosi livelli istituzionali la portata delle mie parole. Ho sempre pensato alla collaborazione istituzionale. E che ad un certo punto, dal Governo nazionale a quello regionale, ho registrato solo negatività.

E’ stato a Bari, da Vendola. Una chiacchierata per dire addio all politica?

No assolutamente, il governatore mi ha incoraggiato ad andare avanti. La politica è fatta anche di queste situazioni.

Fuori dai denti, come la Regione potrebbe aiutare il Comune di Foggia senza inventarsi una corsia preferenziale?

Con la Regione Puglia ci sono quattro o cinque partite importanti. Intanto la premialità sul sostegno sociale, che ci serve come il pane. Poi lo sblocco dell’housing sociale, la questione dei rifiuti ed alcune scelte che si possono fare in materia di pianificazione commerciale e industriale. Quanto ai rifiuti mi riferisco ad alcune risorse per noi importanti sul fronte discarica. Somme modeste ma importanti in questo momento per i conti del Comune.

Lei ha fatto tappa anche a Roma. Un viaggio tra le stanze del ministero dell’Economia. Per sapere cosa?

Dovevo assolutamente parlare della situazione del Comune. Quello di Foggia non è diverso dagli altri. Oggi in Italia il 25% dei Comuni è a rischio dissesto. Il ministero ci ha dato atto dei risultati ottenuti. Non è mancata qualche iniezione di fiducia. Stiamo cercando di capire la portata della spending review. Se passa qualche emendamento, che prevede ad esempio di spalmare su più anni la debitoria, lo scenario cambia totalmente. E’ stato un colloquio positivo».

Riferirà anche di questo ai partiti che incontrerà tra domani e martedì?

Con le forze politiche abbiamo necessità di fare il punto della situazione e di avere un quadro complessivo dal punto di vista tecnico finanziario. E’ chiaro che sulle dimissioni la decisione finale spetta a me, ma questo dialogo è importante anche perché ho avuto solo segnali positivi, e cioè che si sta comprendendo la situazione complessiva di Foggia. Ripeto, devo decidere prima io, ma se ci sarà questa decisione di revocare il mandato ripartiremo con grande convinzione.

L’Udc ha proposto un governo di salute pubblica ed è comunque una delle poche forze di opposizione contrarie al commissariamento.

E’ evidente che come sindaco devo andare avanti con la mia maggioranza, ma nella posizione dell’Udc vedo comunque un segnale di attenzione. Credo che abbiano capito che, oggi, la radicalizzazione della battaglia non aiuta a risolvere i problemi. Anzi, li complica. E’ un segnale che invita alla riflessione e ne prendo atto.

Qualora faccia un passo indietro, a parte la questione risanamento dei conti che è centrale, su quali punti crede che si debba concentrare l’azione politico amministrativa?

Nessun problema va trascurato. Neanche quello del calcio, purtroppo. Ma credo che ci si debba concentrare su una pianificazione ampia, sulla questione sicurezza, sulla qualità ambientale in senso largo ed infine sulla rivisitazione della macchina municipale.

Non aspetterà il 5 agosto per confermare o ritirare le dimissioni.

Non aspetterò l’ultimo giorno. La decisione sarà resa nota prima. Qualche altro giorno.

FILIPPO SANTGLIANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

FOGGIA – Mongelli incontra Vendola Resta il nodo del bilancio

Pubblicato : mercoledì, 25 luglio 2012

Il sindaco dimissionario invitato a restare – In arrivo tagli per 2 milioni e 700mila euro

Gianni Mongelli, 55 anni

Lungo colloquio ieri pomeriggio tra il sindaco dimissionario Gianni Mongelli e il presidente della Regione, Nichi Vendola.

Mongelli è partito alla volta di Bari dopo aver avuto una riunione a Palazzo di città con il dirigente dei servizi finanziari dell’ente, Carlo Dicesare.

Fu Vendola a sugellare tre anni fa la candidatura a sindaco dell’imprenditore ed ex presidente regionale di Confindustria. Secondo alcune indiscrezioni, Mongelli sarebbe stato spinto a ritirare le dimissioni.

Il sindaco di Foggia avrebbe incontrato anche il collega di Bari, Michele Emiliano.

Non è escluso che nelle prossime ore voli a Roma.

Tre tappe funzionali a sciogliere i nodi politici e ad ottenere garanzie istituzionali.

Per Mongelli gli interlocutori «credibili» non sembrano essere, in questo momento, gli esponenti politici locali.

Né tantomeno i consiglieri comunali, affannati in riunioni e incontri per cercare di rimettere insieme la maggioranza con un patto di fine legislatura all’insegna del motto «vogliamoci bene».

I nodi amministrativi e finanziari illustrati da Dicesare non sono facilmente aggredibili.

Il bilancio di previsione e il riequilibrio: sono questi due atti fondamentali per la vita dell’ente che spingeranno il sindaco dimissionario a restare alla guida della città o a confermare la sua uscita di scena.

La manovra della spending review impone all’ente un ulteriore taglio di risorse pari a 2 milioni e 700mila euro.

Per chiudere il bilancio a questo punto bisognerebbe aumentare i tributi: l’Imu sia sulla prima casa (per la quale c’era stato l’impegno a non ritoccarla) che sulla seconda che potrebbe superare il 10 per cento.

C’è il problema delle alienazioni i cui introiti sono inseriti nel piano di risanamento da 45milioni, che non si sono ancora concretizzate.

E poi le tensioni sociali, a partire dalla Foggia servizi, i cui lavoratori sono stati ricevuti ieri da Mongelli ad una settimana dall’aggressione subita.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – OPINIONI – Dimissioni Mongelli, Onorati: “Il silenzio dei partiti, quello che genera mostri”

Pubblicato : lunedì, 23 luglio 2012

I partiti e gli uomini che hanno governato prima di lui, portando la città nelle condizioni in cui la ritroviamo oggi, non hanno nulla da dire. Le dimissioni del sindaco: tana salva tutti”

Il Dott. Salvatore Onorati

Il sindaco e la speranza” del Dott. Salvatore Onorati – “Il sindaco si è dimesso. Fino al 6 agosto ha tempo per ripensare alle dimissioni. Nel frattempo sulla rete impazzano commenti e giudizi, alcuni pacati e ragionati, altri urlati e sputacchiati, impastati con la bile e con la confusione a cui questi tempi tristi ci hanno abituati.

Nel frattempo i partiti balbettano o, peggio, se ne stanno immersi nel silenzio, che diventa il famoso silenzio della ragione, quello che genera i mostri.

Il mostro che si sta generando così, almeno tra i frequentatori della rete, è quello del capro espiatorio. Si è dimesso il sindaco: i partiti, e gli uomini, che hanno governato prima di lui, portando la città nelle condizioni in cui la ritroviamo oggi, non hanno nulla da dire. Le dimissioni del sindaco: tana salva tutti!

Tutti ora si è in attesa di sapere che farà il sindaco, non cosa ne sarà della nostra città. Credo nel primato della politica e nel ruolo dei partiti, che sono, o dovrebbero essere, il luogo in cui i desiderata dei singoli diventano opzioni collettive.

Se i partiti non parlano, se non tornano ad essere i luoghi della sintesi degli interessi, i luoghi del confronto e della partecipazione, che alimenta il capitale sociale di una comunità, sarà difficile uscire dalle nebbie in cui stiamo brancolando da anni, annaspando ed affogando nelle classifiche nazionali per qualità della vita.

Il capitale sociale di una comunità si alimenta con la fiducia reciproca. La fiducia reciproca alimenta il senso civico e ci rende comunità. Una comunità attenta e partecipe impedisce i comportamenti opportunistici e moralmente esecrabili.

Non so cosa farà il sindaco, ma se dovesse ripensarci e tornare al timone di questa barca traballante, gli consiglierei di istituire un “assessorato alla fiducia”. Un luogo dove mettere in rete tutte le realtà che in questi anni hanno alimentato il capitale sociale della nostra città.

Un luogo in cui si costruiscano azioni che diano la speranza che un’altra realtà è possibile, che un altro modo per vivere insieme sia possibile. Un luogo dove mettere insieme uomini e donne di speranza.

Di fronte ad una casa che brucia, tutti hanno l’obbligo di dare una mano per spegnere l’incendio, ognuno per come può e sa fare.

I partiti, quelli di governo ovviamente in maniera prioritaria, hanno l’obbligo di dire, in questo momento drammatico, come vogliono traghettare la città fuori dal guado, non con gli slogan logori ed inconcludenti delle campagne elettorali o con il sospiro di sollievo delle dimissioni che diventano il rito sacrificale del capro espiatorio.

Il rischio di questo mutismo esasperante è quello di lasciare il campo al qualunquismo dell’invettiva bavosa ed inconcludente che spara su qualsiasi cosa di muova, senza dare prospettive, senza dare speranze che vadano al di là dello slogan del “tutti a casa”.

Al tempo della pancia, che è opzione di tutti, bisogna che faccia seguito quello della testa, e lì bisogna essere attrezzati.”

Dott. Salvatore Onorati da FoggiaToday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Il messaggio di benvenuto del sindaco Mongelli alla prefetto Latella

Pubblicato : lunedì, 23 luglio 2012

“Foggia ha energie positive da valorizzare per il suo futuro”

“A nome della città di Foggia rivolgo il mio più caloroso benvenuto alla prefetto Luisa Latella, ringraziando il suo predecessore Giovanni Monteleone per l’impegno profuso al servizio della città e il sostegno personale garantitomi in alcuni dei momenti più difficili dell’attività istituzionale.
L’unanime espressione di stima per le capacità operative messe in campo dalla prefetto tanto a Vibo Valenza che a Palermo mi rendono più che fiducioso rispetto alla positiva collaborazione orientata ad affrontare e risolvere problemi complessi come quello della sicurezza urbana e delle tensioni sociali.
Come e più dell’intero Paese, la città vive uno dei periodi più difficili della storia post bellica, ma è pervasa di energie positive che hanno solo bisogno di essere opportunamente sollecitate per esprimere tutto il loro potenziale. Sono certo che la prefetto saprà apprezzarle e, di concerto con le altre istituzioni territoriali, valorizzarle per il bene e il futuro di Foggia”.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

Condividi in Facebook

FOGGIA – Rifondazione chiede al PD di sciogliere le ambiguità sul sostegno al Sindaco Mongelli

Pubblicato : sabato, 21 luglio 2012

Puerili e discutibili le scuse che il PD accampa per non decidere subito se confermare l’appoggio al Sindaco Mongelli.
Il PD chiede di verificare se esiste la compatibilità economica per continuare la consigliatura senza dover dichiarare il dissesto economico del comune. Dove erano quando il governo Monti approvava i tagli ai trasferimenti agli enti locali? Chi sostiene in parlamento la famigerata “spending review” che, certificando l’incapacità dell’amministrazione statale a riportare sotto controllo i suoi conti, continuando a salvaguardare i profitti delle banche e degli speculatori finanziari, scarica sulle comunità locali i costi della crisi?
Il PD chiede un nuovo passo per la soluzione della vicenda AMICA. Rifondazione Comunista chiede che sia fatta piena luce sui motivi che hanno portato alla dichiarazione di fallimento e sul perché non è stato acquisito dal tribunale il lavoro fatto dal consulente del Sindaco.
Il PD chiede venga accelerata la razionalizzazione dei servizi. Si deve chiarire se intendono rispettare il risultato referendario o se vogliono procedere all’affidamento a privati i servizi pubblici, che alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato i decreti Monti e Berlusconi sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali non è più un percorso obbligato.
Il PD chiede che sia garantita la sicurezza e la legalità. Ricordiamo l’approvazione del nuovo “regolamento di polizia urbana”, di come anche il PD abbia espresso la volontà di armare gli agenti di polizia locale con bastoni e pistole evitando di affrontare il tema dell’impegno degli agenti sul territorio, della loro presenza sulle strade e nei luoghi pubblici lasciati in mano a bande di teppistelli e bulletti. Nessuna critica viene fatta all’inutilità del pattugliamento misto esercito e forze di polizia, nessun accenno all’intollerabile furto di case popolari pubbliche che continua imperterrito in città con il dilagare delle occupazioni abusive.
Il PD chiede l’adozione del PUG. Non una parola su come affrontare i problemi di chi vive in emergenza abitativa, non una parola sull’esuberanza di offerta di case e sulla carenza di alloggi popolari pubblici, neanche una riga di autocritica sull’operato della giunta Ciliberti che non ha partecipato ai bandi regionali per l’edificazione di alloggi popolari.
Quello che ci aspettavamo dal PD era un’autocritica seria sull’operato dell’amministrazione Ciliberti, una forte critica alle resistenze che la tecnostruttura pone all’azione di rinnovamento nella discontinuità con le amministrazioni precedenti, un impegno a discutere con tutti i partiti di maggioranza, con le espressioni dell’associazionismo e del volontariato, con il Sindaco la stesura del programma per la rinascita della città. Questo era parte integrante dell’accordo del centrosinistra che ha portato all’elezione del Sindaco Mongelli e questo è stato disatteso in questi anni.
Con la sentenza della Corte Costituzionale c’è la reale possibilità di salvaguardare il lavoro dei dipendenti di AMICA e di Foggia Servizi procedendo alla ricostituzione di una società pubblica per la raccolta dei rifiuti, reinternalizzando servizi ora dati in appalto, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade, unitamente alla stipula di contratti di lavoro ispirati alla compatibilità economica delle aziende e alla solidarietà tra i lavoratori. Questo sarà possibile se ci sarà l’adozione di norme e regolamenti atti a impedire che la partitocrazia depredi ancora l’amministrazione comunale assicurando una sana gestione della cosa pubblica.
Rifondazione Comunista chiede al PD di sciogliere ogni ambiguità, di dire, senza se e senza ma, se intende proseguire la consigliatura assicurando il sostegno al Sindaco Mongelli o se si assume per intero la responsabilità di consegnare la città a un commissario di governo.

Il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara”
F. Giorgio Cislaghi

Condividi in Facebook

Lecce. – Foggia, dimissioni Mongelli: interviene Perrone.

Pubblicato : venerdì, 20 luglio 2012

 Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, non ha tardato a far sentire tutta la sua vicinanza e solidarietà all’ormai ex sindaco di Foggia. Ecco il contenuto della sua lettera.

Non solo manifestazioni di solidarietà nel day after di Gianni Mongelli, primo cittadino dimissionario del Comune di Foggia, ma anche lo spettro del commissariamento e un coro unanime, che va da Confindustria al Rettore dell’Università del capoluogo Dauno, Giuliano Volpe, passando per sindacati e Camera di Commercio: “Ci ripensi”.

“Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile”, aveva spiegato l’ingegnere-sindaco, con la fascia tricolore dal giugno 2009, reduce dalle vertenze di Amica, l’azienda di igiene urbana fallita (si sono salvate Amgas e Ataf, trasporti, ora in attivo) e Us.Foggia, oltre che da uno scontro in maggioranza tra Psi e Unione di Capitanata, che è costato il posto al vicesindaco e a tre assessori centristi. Tuttavia sono in molti ad augurarsi che resti sullo scranno più alto del Comune, nonostante non manchino gli estimatori dell’ipotesi avversa.

Anche dal Salento sono arrivate parecchie manifestazioni d’affetto e di solidarietà da parte di chi sa cosa significa essere il primo cittadino di una città importante. “Il sindaco è tra le persone più sole al mondo”, gli ricorda il collega Paolo Perrone da Lecce, in una lettera, parlando subito al plurale per empatia: “L’isolamento di cui parli è una condizione a noi familiare”, rassicura, nella comunanza di difficoltà, specie quando si tratta di allentare i cordoni della borsa. Nella sua lettera, Paolo Perrone esordisce così: “Le parole con cui hai scelto di chiudere la tua avventura da sindaco non mi hanno lasciato indifferente. Comprendo questo momento di sconforto, forse di smarrimento. É sbagliato giudicare, se non si è nei panni per farlo. Per un sindaco, forse, questa regola dovrebbe valere doppio. Eppure, il nostro operato è costantemente sotto la lente di ingrandimento, sempre oggetto di buone e cattive valutazioni. Quando si mette su famiglia, responsabilità e doveri cambiano. Ci sono i figli a cui pensare, il loro benessere, un futuro da assicurare. Così é per noi, che abbiamo la nostra grande famiglia a cui pensare: la comunità che cerchiamo di amministrare nel migliore dei modi. La sfera privata si azzera e viene inghiottita dall’interesse collettivo. L’isolamento di cui parli è una condizione a noi familiare. Non è scontato dover avere sempre la soluzione pronta, quando i contesti sociali ed economici non lo consentono; non è semplice alimentare quotidianamente la volontà d’azione, quando viene puntualmente subissata da macigni che non dipendono direttamente da nostre responsabilità”. Poi in chiusura una sorta di incoraggiamento all’ormai ex sindaco del capoluogo dauno: “Il dramma economico che il nostro Paese sta vivendo ci accomuna e ci avvicina. Le casse sono vuote, la liquidità langue: sono i segnali di una crisi che non ha precedenti negli ultimi decenni. Il mercato è fermo, lo Stato ha ferocemente tagliato i trasferimenti statali, le famiglie sono in difficoltà, le nuove imprese non decollano e le più attempate chiudono i battenti. I nostri giovani sono disoccupati o cassaintegrati, i nostri genitori percepiscono pensioni minime che non li gratificano e buttano al vento anni di lavoro e dedizione. Noi, sindaci, che abbiamo sempre un momento per ascoltare i problemi altrui, diventiamo responsabili di ciò su cui in realtà non possiamo intervenire. La crisi colpisce tutti, ma è responsabilità di pochi. C’è però un’altra faccia della medaglia – continua Perrone – che cattura le amarezze e le cancella: l’amore della gente, la stima di quella maggioranza silenziosa che ti gratifica, perché viene da cittadini che apprezzano le tue scelte e dimostrano di condividerle, anche quando per loro non c’è alcun giovamento o tornaconto. A fronte di chi urla la sua disperazione e cerca capri espiatori, c’è chi non fa venire meno il suo supporto, il sostegno che ci serve per fare bene, anche in mezzo al mare in tempesta. È questo il riconoscimento quotidiano per eccellenza, il premio che allevia stanchezza e nervosismi, e che soprattutto ci ripaga da quella sensazione di impotenza che ci è comune. Questa convinzione l’ho maturata in questa mia ultima avventura elettorale. Anche quando si pubblicizzavano sondaggi che mi davano per spacciato, sono andato avanti, spinto dall’affetto di chi voleva fortemente che proseguissi il mio percorso. Ho lottato contro amici e nemici, partiti e opposizioni, sistemi e dettami: dalla mia avevo soltanto i cittadini, giudici sovrani della nostra attività. Era giusto credere in loro. In questi giorni rifletterai sul da farsi e arriverai a una scelta, convinta e soprattutto “tua”. Mi auguro che tu possa sentire l’affetto della tua gente e che questo ti possa aiutare a decidere”.

Il sindaco, Paolo Perrone

 

 

 

 

 

 

 

da Leccenews24

Condividi in Facebook

FOGGIA -Mongelli continua a lavorare al telefono – E su Facebook scrive di Borgo Incoronata

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Dopo le dimissioni il suo cellulare di servizio resta spento – Ma è sempre in contatto con alcuni assessori comunali


Il post pubblicato su Facebook

Continua a restare spento il cellulare di servizio del primo cittadino, Gianni Mongelli, che martedì pomeriggio ha lasciato Palazzo di città chiudendo di tronco l’esperienza iniziata nel luglio 2009. Difficile intuire cosa accadrà alla scadenza dei 20 giorni che la legge assegna ai sindaci per eventuali ripensamenti. Martedì sera, cinque ore dopo la lettera di dimissioni, ha fatto capolino per qualche minuto sul suo profilo Facebook per sottolineare che l’Unione europea non aveva più revocato il finanziamento per il Bosco Incoronata.
Poche righe ma dal sapore molto polemico, segnale della drammatica giornata trascorsa. Ieri, a quanto sembra, ha seguito a distanza l’evoluzione di alcune situazioni scottanti. In primo luogo lo sgombero operato dalla questura l’altra notte dei 16 appartamenti in via Einaudi occupati abusivamente un mese fa e per i quali aveva sollecitato da tempo il ripristino di una condizione di legalità. Già ieri mattina le case sono state consegnate ai legittimi assegnatari della graduatoria. Avrebbe anche chiesto conto della riunione tecnica sull’avviso pubblico di Amica e avrebbe avuto più di un colloquio telefonico con qualche assessore.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Senza sindaco e senza speranza – Foggia non vede sbocchi alla crisi

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Palazzo di città ancora occupato dai lavoratori – I danni di una classe dirigente senza ambizioni

Gianni Mongelli durante la campagna elettorale del 2009

Da Kabul a Losanna. Un anno è passato e la città non è più la stessa. La fotografia della vecchia Foggia – quella del 2011 – assomigliava molto ad un corpo in decomposizione: rifiuti ovunque, aiuole traboccanti di erbacce e scheletri di giardini pubblici. Nella Foggia nuova – quella del 2012 – le strade son tornate pulite e il verde è curato. Accanto a qualche parcheggiatore abusivo che resiste, sono comparsi persino gli ausiliari che obbligano a pagare il pedaggio.
L’altroieri, il protagonista di questa risalita a piccoli passi, complicata, irta di insidie, ha gettato la spugna. Il sindaco Gianni Mongelli, imprenditore prestato alla politica, si è dimesso. E ieri, guarda caso, il questore di Foggia ha deciso lo sgombero delle palazzine abitate da abusivi in via Einaudi: il sindaco lo aveva chiesto da mesi senza ottenere risposte. Sempre ieri, il manipolo di operai in cassa integrazione della «Foggia Servizi» – la società di manutenzione pubblica di scuole, strade e verde – che ha assediato la stanza del sindaco spingendolo a gettare la spugna, era ancora a Palazzo di città. Anzi, in quei corridoi gli operai ci hanno passato la notte senza che nè questore, nè prefetto ne abbiano disposto lo sgombero. Spiegano dalla Questura: «È il padrone di casa che deve denunciare. E poi eravamo impegnati con le case di via Einaudi». Il padrone di casa non c’è più e il mantenimento dell’ordine pubblico, da che mondo è mondo, va garantito al di là delle denunce. Rodolfo Salcuni, sindacalista della Cisl, operaio della «Foggia Servizi», sulle scale di Palazzo di città, attacca: «Mica si è dimesso per noi il sindaco, si vede che lo teneva già in testa. E che gli abbiamo fatto? Anche questa storia della fotografia della famiglia… Uno di noi ha detto: sindaco nella foto la tua famiglia ride, la nostra piange. Il sindaco di minacce vere ne ha avute sì, ma non da noi». A sentire gli impiegati comunali le cose starebbero diversamente. A partire da quel vigile, «vicino all’ex sindaco Agostinacchio» che facendosi aprire la porta, ha dato la stura all’ingresso degli occupanti. E, a seguire, quella frase lanciata là: «Lo sappiamo che i tuoi figli stanno a Milano. Arriviamo anche lì».


«Non c’è mai stato giorno che il sindaco non abbia trovato qualcuno ad “aspettarlo” e non ha intenzione di tornare», spiega Gianni Di Bari, portavoce di Mongelli. Dei 77 ex dipendenti della «Foggia Servizi», ieri, a continuare l’occupazione erano in una decina. Il giorno prima appena il doppio. E il resto? «Qualcuno ha trovato un lavoro in nero o c’è chi ha già uno stipendio in casa, ma noi no», spiegano i rivoltosi. La situazione della «Foggia Servizi» è disperata. Gli operai delle ex municipalizzate hanno capito che un’era si è chiusa. La vecchia politica – tutta – dopo aver cavalcato i bisogni è nuda e impotente davanti alla rabbia. L’era in cui, da destra a sinistra, si gonfiavano le società pubbliche di assunzioni e di debiti in cambio di voti, è finita. La crisi e il rigore montiano hanno infranto le ultime speranze. Mai più si potrà ripetere il delitto perfetto perpetrato dal 2006 al 2008: gli operai delle manutenzioni non hanno pressocchè lavorato, pur percependo gli stipendi, per «mancanza di macchinari adatti» a sentir loro e la politica ha affidato gli stessi servizi a ditte esterne per 12 milioni di euro di lavori urgenti. Tutti debiti fuori bilancio, ha denunciato Mongelli.

Secondo giorno di occupazione in Comune

Ora gli operai battono cassa e pretendono «i soldi» delle ferie non godute e quelli della cassa integrazione che non arriva da aprile : 800 euro al mese. Il sindaco ci ha provato a salvarli, insieme ai lavoratori di Amica (60 milioni di euro di buco). Dopo aver messo in sicurezza quelli di Amgas e Ataf (trasporti), ora in attivo. Si è inventato l’Amacom (Azienda manutenzione comunale) che avrebbe dovuto rilevare il personale della «Foggia servizi» avviata alla dismissione. Ma dopo l’ok in Consiglio comunale, è sopravvenuta la spending review e l’obbligo per i Comuni di vendere le ex municipalizzate ai privati. In house possono restare solo i servizi essenziali, come quelli di Amica, ma con l’obbligo di cedere ai privati non meno del 40% delle azioni, diversamente i Comuni possono scegliere la strada più semplice delle gare pubbliche. Mongelli ha scelto il percorso più difficile, ma per l’azienda di manutenzione il destino è segnato: non eroga, infatti, servizi essenziali, clausola indispensabile per restare in house. «E non si possono nemmeno vincolare le gare pubbliche all’assunzione del vecchio personale, lo vieta l’Europa», spiega Gianni Di Bari.
Così, con la crisi si è chiuso un ciclo: quello di una classe dirigente povera di visioni e di ambizioni che ha fatto del clientelismo il fulcro della sua esistenza. Parte di essa s’aggira ancora a Palazzo di città e prova a conservare i vecchi privilegi minacciando dimissioni a catena: in ballo ci sono l’approvazione del bilancio, il nuovo Piano urbanistico e il Piano del commercio. Le chance finali per gli ultimi saprofiti che le dimissioni di Mongelli hanno congelato per sempre.

Lorena Saracino da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Il sindaco Gianni Mongelli formalizza le dimissioni

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

“Ho lavorato tre anni intensamente ed esclusivamente per la città”

Il sindaco Gianni Mongelli ha formalizzato le dimissioni nella tarda mattinata dell’altro  ieri.
“Ho maturato questa dolorosa decisione all’esito di una riflessione sui tre anni quotidianamente trascorsi a lavorare esclusivamente per la città e i cittadini. Tre anni in cui, anche con scelte difficili, mi sono assunto in pieno l’onere di offrire una prospettiva alla città e la responsabilità di superare le oggettive difficoltà.
Nell’attuale contesto finanziario e legislativo, segnato dall’inasprimento della crisi della finanza pubblica e dell’economia reale, la complessità della situazione specifica di Foggia è stata aggravata dalle decisioni assunte dal Governo nazionale nell’ultimo triennio, sintetizzate da un taglio di circa 25 milioni dei trasferimenti statali.
Gli effetti della manovra connessa alla spending review produrranno ulteriori e ancor più drammatiche conseguenze sui servizi essenziali e le funzioni istituzionali dell’Ente, che l’Amministrazione comunale si è sforzato di riorganizzare con il duplice obiettivo di ridurne i costi e migliorarne l’efficacia.
Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile.
Emblematico è quanto accaduto proprio questa mattina a Palazzo di Città, con l’occupazione prima del mio ufficio e poi della Sala Giunta da parte dei lavoratori della Foggia Servizi: testimonianza anche del progressivo isolamento istituzionale in cui il sindaco si trova ad affrontare vertenze sociali sempre più drammatiche.
Assumo per intero la responsabilità dell’azione amministrativa, condivisa con i partiti della coalizione seppure in un clima di evidente difficoltà anche questa provocata dalla crescente complessità della situazione sociale e finanziaria.
Desidero ringraziare, infine, tutti quanti hanno partecipato a questa esperienza, offrendomi l’energia necessaria ad affrontare difficoltà di gran lunga maggiori di quelle che immaginavo di dover superare”.
Ufficio Stampa – Città di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione/Sindaco

Condividi in Facebook

Foggia –Landella: dimissioni Mongelli causa continuità con Ciliberti

Pubblicato : giovedì, 19 luglio 2012

Franco Landella, congresso Pdl capitanata (pf, st – Congresso)

“LE dimissioni del sindaco Mongielli rappresentano il prevedibile esito di un’esperienza di governo fallimentare, che non ha affrontato ne’ risolto nessuno dei problemi che attanagliano la comunità foggiana. Sul piano umano apprezziamo il gesto del primo cittadino”. “Sotto il profilo politico, pero’, questa decisione mostra tutti i limiti di una stagione che finalmente e’ arrivata alla sua conclusioni”. A dirlo in una nota il coordinatore provinciale del Popolo della Liberta’, Franco Landella, ed i due vice-coordinatori, Savino Santarella e Fabio Valerio.

“Le dimissioni di un sindaco sono sempre un evento negativo per una citta’, soprattutto se si tratta di una citta’ che versa in una condizione drammatica dal punta di vista sociale, economico. In questo caso, pero’, noi le salutiamo come un evento dalla valenza positiva, come un punto di rottura con un passato che Foggia deve lasciarsi definitivamente alle spalle per cercare di costruire un nuovo inizio”, dice Landella. “Il disimpegno di Mongielli rappresenta una chiara se limpida ammissione di fallimento, sia pure nascosta dietro i riferimenti alla spending review. La verita’, che tutti i foggiani conoscono bene, e’ invece un’altra. Il primo cittadino e la coalizione di centrosinistra che lo sosteneva anziche’ invertire la rotta e correggere i guasti provocati nella consiliatura precedente hanno aggravato la situazione. Si tratta di una responsabilita’ di ordine politico della quale nessuno, tantomeno il primo cittadino, puo’ sgravarsi con una scrollata di spalle”.

“E’ addirittura superfluo ricordare ala sequela di errori che il sindaco se la sua maggioranza hanno inanellato in questi anni. L’esplosione di una emergenza sociale frutto dell’atteggiamento irresponsabile di chi ha creato false aspettative ed alimentato false speranze, il fallimento dell’Amica, l’innalzamento spropositato della pressione fiscale, la sistematica bocciatura da parte della Corte dei Conti di ogni ipotesi di risanamento finanziario, l’attenzione morbosa solo per le questioni urbanistiche ed edilizie, la lotta fratricida consumata sull’occupazione delle postazioni di potere e delle poltrone, sono la misura di una incapacita’ politica ed amministrativa a cui, finalmente, Mongielli ha deciso di porre fine. Neppure le consulenze di Rafhael Rossi e di Francesco Boccia, entrambi presentati come i salvatori della patria, hanno impedito alla realta’ di mostrare il suo volto”.

“Per senso di responsabilita ‘ non ci uniamo al coro di chi oggi trasforma le critiche al sindaco in insulti. Allo stesso tempo, tuttavia, non possiamo esimerci dall’evidenziare le colpe e le responsabilita’ politiche di questa tragica situazione, che e’ la conseguenza diretta della continuita’ politica e amministrativa tra il governo di Orazio Ciliberti e quello di Gianni Mongielli: stessa coalizione, stessi uomini, stessa maggioranza. E purtroppo stessi errori. Errori di cui sono responsabili tutti: partiti, consiglieri, assessori, dirigenti politici, nessuno escluso. Errori che il centrodestra ha denunciato per anni nell’indifferenza di chi aveva la responsabilita’ di governare Foggia”.

“Le dimissioni del sindaco, che speriamo per davvero siano definitive e non soltanto un balletto per regolare i conti e i rapporti di forza all’interno della coalizione, devono adesso assumere la valenza di un nuovo inizio. L’arrivo del commissario deve essere lo snodo attraverso il quale la politica possa attrezzarsi per recuperare un dialogo con la citta’ e costruire una proposta credibile di governo per Foggia”.

“Il Popolo della Liberta’ e’ pronto a fare la sua parte con senso delle istituzioni e con la voglia di dare alla citta’ una prospettiva realmente nuova. A chi verra’ a reggere del sorti del Comune sono all’indizione di nuove elezioni offriamo sin d’ora il massimo della collaborazione. Per comprendere sino in fondo in quale situazione si trovino le casse dell’Amministrazione comunale e per costruire le condizioni utili a portare Foggia fuori dal tunnel in cui il centrosinistra ha infilato questa comunita’”, termina il coordinatore del Pdl nella nota.

da Stato Quotidiano

Condividi in Facebook

FOGGIA – Dimissioni sindaco, “solidarietà istituzionale e vicinanza personale” della Giunta

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

Esprimiamo al sindaco Gianni Mongelli tutta la nostra solidarietà istituzionale e la nostra vicinanza personale in una fase così delicata della sua esperienza istituzionale e della sua vita.
Pur nella differenza di ruoli e, ancor più, di impegno, con lui abbiamo condiviso la prassi del servizio civico certamente complessa e ancor più orientata alla ricerca di soluzioni ai numerosissimi problemi che ciascuno di noi è stato chiamato ad affrontare senza avere risorse e strumenti idonei a farlo.
Siamo stati positivamente contagiati dal senso di responsabilità e dalla caparbietà di Gianni Mongelli, convinti con lui della necessità di valorizzare il positivo apporto delle forze sane della città, politiche e civiche, promuovendo partecipazione attiva e superando ritrosie e scetticismi.
Insieme ai cittadini foggiani attendiamo di conoscere l’esito della sua riflessione, assumendo fin da ora l’impegno ad essere al suo fianco qualunque sia la scelta maturata convinti come siamo che sarà unicamente orientata da ciò che è bene della città.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

Condividi in Facebook

FOGGIA – Rifondazio​ne chiede a Mongelli di tornare alla guida del comune

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

La comunità foggiana ha vissuto una delle sue più brutte giornate che, se sarà ricordata con le dimissioni del Sindaco Gianni Mongelli, ha avuto inizio con l’occupazione del comune da parte dei lavoratori di Foggia Servizi e come fine il ferimento di un imprenditore edile.
Chi manovra quei lavoratori? Chi li ha mandati all’assalto della città? Chi li ha mandati al macello sociale?
Non penso abbiano potuto organizzare l’occupazione del comune senza avere l’appoggio politico per gestirne il dopo. Ricordo l’altra protesta, quella delle cooperative del verde, che dopo aver occupato la sala del consiglio comunale, aver minacciato i consiglieri comunali, ha ottenuto che fossero pagate loro due mensilità di stipendi arretrati ma poi sono rimasti tutti senza lavoro. Ora la sorte di quei lavoratori è legata al bando per l’assegnazione del servizio di “cura e manutenzione del verde”, alla speranza che chi si aggiudicherà l’appalto assuma almeno una parte di loro. Per i lavoratori di Foggia Servizi il futuro è ancora più fosco non avendo la loro società partecipata alcun ruolo operativo, non avendo nessun contratto di servizio in essere. Con le dimissioni del Sindaco che, se confermate, faranno arrivare a Foggia il commissario di governo sino a nuove elezioni da tenersi in primavera abbinate alle elezioni politiche, ogni possibilità di reimpiego, ogni possibilità di continuare a percepire uno stipendio, svaniscono perché in cassa non c’è un euro, perché non è stato approvato il bilancio con la manovra di rientro dal debito, perché , con la manovra di fine anno del governo Monti, se l’ente non rientra dal debito il prefetto deve proporre la dichiarazione di fallimento del comune.
Cosa voglia dire il fallimento del comune è presto detto: tagli di tutti i servizi non indispensabili e aumento delle tasse e del costo dei servizi a carico dei cittadini.
Le dimissioni di Mongelli arrivano anche alla fine di una lunga crisi della maggioranza che lo sostiene, una crisi cominciata questo inverno e solo sopita dalla nascita della seconda giunta senza l’apporto, promesso dal PD, della consulenza al bilancio dell’onorevole Boccia. UdCap e Socialisti aspettavano solo il momento di massima debolezza della maggioranza, che coincide con la sessione di bilancio, per sferrare l’assalto alla diligenza, per portare a casa incarichi nei consigli d’amministrazione delle aziende partecipate e avere incarichi più ambiti nella giunta comunale.
A queste difficoltà “politiche” si aggiungono le ”sconfitte” del fallimento di AMICA e del Foggia calcio che, per motivi diversi, hanno visto il Sindaco impegnarsi oltre ogni limite nel cercare le soluzioni.
In questi mesi “qualcuno” ha lavorato per isolare il Sindaco, per costruire le condizioni delle sue dimissioni. “Qualcuno” ha sfruttato le tensioni sociali che agitano il fronte delle “case popolari” organizzando occupazioni abusive una dietro l’altra (un container al Campo degli Ulivi, 11 case della “Gozzini” e i 16 appartamento del comune in via Einaudi), fornendo i documenti necessari per rendere difficile lo sgombero se non anche le chiavi degli appartamenti. “Qualcuno” ha soffiato sul fuoco del malcontento popolare legato ai disservizi causati dal fallimento di AMICA cui si somma la scarsa efficienza della macchina comunale, sulla continua incapacità di ridare alla città una normalità ormai dimenticata. “Qualcuno” sfrutta gli effetti nefasti dei tagli ai bilanci comunali che hanno parzialmente vanificato l’azione di “rientro dal debito” e ora, con le manovre del governo Monti, condannano i communi al taglio dei servizi offerti ai cittadini, al ridimensionamento degli organici.
Oggi la città ha bisogno di un Sindaco che porti a termine le iniziative indifferibili: costituzione di una nuova società per la raccolta dei rifiuti; emanazione del bando per la “cura e manutenzione del verde pubblico”; bando speciale per l’assegnazione delle “case della legge Gozzini” con le norme di tutela dei poliziotti che le hanno in uso e assegnazione delle restanti ai baraccati del Campo degli Ulivi, di via De Petra e di chi vive nelle grotte; approvazione del bilancio per il 2012.
Rifondazione Comunista si impegna a tentare di ricostruire una maggioranza promuovendo un’azione unitaria di tutta la sinistra che ridia al Sindaco la forza di tornare alla guida del comune, che, rendendo vani i maneggiamenti di “qualcuno”, rompa l’isolamento cui è stato condannato in questi mesi. Non saremo soli in questo tentativo per salvare la città, saremo in compagnia delle forze dell’associazionismo sociale attive nell’alleviare le conseguenze della crisi economica. Non saremo soli ma in compagnia di tutte le forze che, promuovendo la legalità, sono allarmate dal ferimento di un imprenditore edile ricordando gli omicidi di mafia avvenuti in citta, ricordando le morti di Marcone e Panunzio.

Il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara”
F. Giorgio Cislaghi

Condividi in Facebook

Dal fallimento di Amica al teatro chiuso – Foggia, ecco perché Mongelli si è dimesso

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

Ieri cinquanta lavoratori hanno occupato Palazzo di città – Ma la crisi ha radici lontane: la storia di tre anni difficili

Gianni Mongelli, 55 anni

FOGGIA -Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli si è dimesso martedì al termine di una mattinata drammatica. Aggredito nella sua stanza da una cinquantina di lavoratori della ex società comunale, Foggia Servizi, Mongelli ha lasciato il Palazzo dove due ore dopo ha fatto giungere una dura lettera di dimissioni. Poi ha tagliato i ponti con tutti: staccati i telefoni personali, d’ufficio e anche quello di casa.

Foggia, occupato Palazzo di città

LA GIORNATA – Mentre il primo cittadino gettava la spugna sotto il peso delle tensioni sociali, in qualche caso orchestrate ad arte come hanno dimostrato anche recenti inchieste della Procura e della Dda (Direzione distrettuale antimafia), i lavoratori della Foggia Servizi hanno per l’intera giornata occupato abusivamente stanze e uffici comunali al primo piano. E da parte delle Forze dell’ordine non si è registrato alcun intervento di sgombero. Solo, politicamente e istituzionalmente come sottolineato nella lettera, ma anche stanco. Così è apparso il primo cittadino a chi lo aveva incontrato nell’ultimo mese. Ieri la situazione è precipitata quando i lavoratori della Foggia servizi che da due giorni protestavano, a causa dell’ingenuità di un tenente dei vigili urbani sono riusciti ad irrompere nell’ufficio di gabinetto, nella sala giunta e sono arrivati in cinquanta nella stanza di Mongelli. Minacce, urla «dacci i soldi, dacci il lavoro», qualcuno dalla scrivania ha preso la foto che ritrae la famiglia del primo cittadino e ha cominciato a sventolarla. Il sindaco è stato costretto a lasciare Palazzo di città e trasferirsi nella sede decentrata, in via Gramsci dove ha maturato la decisione di lasciare la guida dell’amministrazione dopo tre anni tutti in salita.

LE RAGIONI DELLA CRISI - La lettera in filigrana racconta questi difficili tre anni e l’eredità disastrosa della precedente amministrazione di centrosinistra. Il fallimento della società comunale per la nettezza urbana, Amica spa con un buco di 60 milioni di euro, 370 dipendenti e diverse inchieste penali che hanno messo in luce anche le infiltrazioni criminali. Le pressioni delle Cooperative del verde, della Foggia Servizi, serbatoi clientelari per centrodestra e centrosinistra. Il difficile risanamento finanziario e lo spettro del dissesto. Il teatro Giordano, simbolo della città che sprofonda. Le continue mediazioni con una maggioranza autoreferenziale. E di recente la crisi aperta dall’Unione di Capitanata (ex Udc) e dal Psi per le nomine di sottogoverno e le questioni urbanistiche legate all’housing sociale. Ciliegina sulla torta il Foggia calcio e la mancata iscrizione della squadra che Pasquale Casillo ha scaricato.

FUTURO - La legge assegna a Mongelli 20 giorni di tempo per ripensarci. In questo momento non c’è neppure il vicesindaco, Federico Iuppa, dimessosi a seguito della crisi. Toccherà adesso a Pasquale Russo, assessore all’Ambiente, fare le veci del primo cittadino. Per La Destra «una vicenda politico-amministrativa che non aveva senso continuare»; le dimissioni sono un atto dovuto per l’Udc. Solidarietà a Mongelli dal sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi: «Sei stato un sindaco coraggioso e responsabile. La storia si farà dopo».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – dimissioni sindaco: le reazioni dei partiti

Pubblicato : mercoledì, 18 luglio 2012

“Voltare pagina e aprire subito un dialogo”

Le dimissioni del sindaco di Foggia Gianni Mongelli scateno reazioni a catena da parte dei partiti di opposizione a Palazzo di Città. Per il gruppo consiliare dell’Udc “le dimissioni di Mongelli sono la logica conseguenza del degrado in cui è caduta la città negli ultimi anni. Un degrado puntualmente denunciato dai consiglieri dell’Udc, che ha visto Foggia sprofondare agli ultimi posti delle classifiche nazionali per qualità della vita, con il chiaro fallimento di quel patto di buon governo promesso ai Foggiani nel 2009 che non solo non ha prodotto gli effetti sperati, ma ha aggravato un quadro già critico come il fallimento dell’Amica, la chiusura di teatri, l’aumento delle tasse, una diminuzione dei servizi per la cittadinanza e la fine del calcio professionistico dopo una presenza quasi centenaria”. Per il capogruppo del Pdl, Vincenzo D’Emilio si tratta di “dimissioni inevitabili e necessarie per cambiare rotta e dirigerci verso l’uscita dalla crisi. “Apprendiamo con moderato stupore delle dimissioni improvvise del sindaco Mongelli ma siamo altresì convinti di come rappresentino, per Foggia e i foggiani, il primo necessario passo del cammino, certamente faticoso e graduale, indirizzato all’uscita dalla grave crisi in cui è sprofondata la città in seguito al malgoverno degli ultimi otto anni di centrosinistra”. “aprire subito un dialogo con i partiti per preparare il dopo Mongelli”, aggiungono dalla Destra.

da Daunia News

Condividi in Facebook

Foggia Calcio, ore decisive per non scomparire

Pubblicato : lunedì, 9 luglio 2012

Il sindaco Mongelli gioca tutte le carte per risolvere la crisi: oggi arriva l’imprenditore Esposito

Potrebbe essere il giorno della svolta, si spera in positivo.
Il sindaco Gianni Mongelli oggi incontra l’imprenditore di origini napoletane Antonio Esposito, patron del Città di Marino.
Urgono 1.2 milioni di euro: 600mila per la ricapitalizzazione e 600mila per la fidejussione bancaria.
da Daunia News

Condividi in Facebook

FOGGIA – Fallimento Amica: fallimento di Mongelli e del centrosinistra

Pubblicato : domenica, 8 luglio 2012

SALVIAMO L’IGIENE DELLA CITTA’ ED I POSTI DI LAVORO

La lunga agonia di Amica spa è ingloriosamente terminata, con una perdita secca, oltre che patrimoniale, anche di idee, di lavoro, di tradizione e cultura del territorio che durava da oltre mezzo secolo.
E’ una realtà riscontrabilissima, che l’Amica negli ultimi tempi, era diventata la “terra di nessuno”, un’entità “borderline”, stando ai dati appresi dalla lettura delle decisioni degli Organi Giudiziari interessati al caso, dove tutto era possibile fare – con grande superficialità – lontano dai riflettori del Consiglio Comunale e spesso con inaccettabili interpretazioni della norma, dove tra errate e non comprensibili scelte aziendali, tra assunzioni con metodi di gestione opinabili, tra vertiginose spese correnti ed investimenti assurdi e improduttivi, si è consumato, in colpevole assenza di strategia e di controllo di chi di dovere, la fine di una azienda, che ora apre inquietanti risvolti sul futuro occupazionale dei dipendenti e sull’assicurazione di un servizio efficace per l’igiene cittadina.
Il fallimento dell’Amica è l’immagine speculare del fallimento politico–amministrativo del sindaco Mongelli, nonché del centro-sinistra, e delle dubbie e apparentemente confusionarie scelte gestionali e amministrative.
Il sindaco Mongelli deve dare spiegazioni sui motivi che indussero nel gennaio 2010 l’arch. Aimola, all’epoca Presidente dell’Amica, a non consegnare i libri contabili al Tribunale con la richiesta di amministrazione controllata, che poteva essere ottenuta sulla base della debitoria all’epoca esistente, non certamente quella di oggi.
Il sindaco, inoltre, dovrà chiarire alla luce di quanto scritto nelle motivazioni del Tribunale di Foggia e della Corte di Appello di Bari, in relazione al Fallimento Amica, i motivi della richiesta, con notevole ritardo, della procedura per l’ammissione ai benefici della legge fallimentare (Prodi-bis) ed i criteri del piano di risanamento, a base del bilancio aziendale, ritenuti inaccettabili dagli Organi Giudicanti. Il Primo cittadino, tra l’altro, dovrà chiarire le ragioni della opposizione alla sentenza di non fallibilità pronunciata dal Tribunale Fallimentare di Foggia: opposizione che, come è noto, fu accolta ed al seguito oggi l’azienda è definitivamente fallita con ricaduta della debitoria sull’avvenire dei lavoratori, sulla qualità del servizio, sui cittadini tutti.
Deve essere motivata dal Primo cittadino la scelta di nominare responsabili unici, consulenti, di varare consulenze ad hoc, come quella per i rapporti con il Ministero dell’Economia, con un costo di migliaia di euro a carico delle casse comunali.
Alla luce del fallimento su tutta la linea dell’azione del sindaco e del centrosinistra, registriamo dichiarazioni del Primo cittadino sconcertanti, come quella di attuare le direttive del consiglio comunale per un gara, con l’ingresso del 40% di imprenditori privati, quando questo sarebbe dovuto accadere già 14 mesi orsono, quando appunto l’Aula approvò il provvedimento.
C’è da chiedersi a questo punto perché il sindaco ed il partito egemone della coalizione, il PD, abbiano atteso tutto questo tempo per iniziare l’importante ed indispensabile iter?
La Destra, in data odierna – anche telegraficamente – ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, per porre e discutere in Aula di questi ed altri inquietanti interrogativi riferibili alla vicenda della ormai, purtroppo, defunta azienda Amica.
Bruno Longo – Capo Gruppo La Destra
Paolo Agostinacchio – Consigliere Comunale

Condividi in Facebook

FOGGIA – DIFFIDA PRODOTTA DALLA MINORANZA NEI CONFRONTI DEL SINDACO MONGELLI, dell’assessore regionale Barbanente, del presidente Vendola

Pubblicato : domenica, 8 luglio 2012

In riferimento alla diffida prodotta dalla minoranza nei confronti: del sindaco Mongelli, dell’assessore regionale Barbanente, del presidente Vendola e di funzionari comunali e regionali,circa l’illegalità ed illegittimità delle fasi propedeutiche al PUG,si riscontra una scomposta reazione del Partito Democratico,che evidentemente tradisce uno grande interesse per l’edilizia,piuttosto che per una più corretta politica del governo del territorio,di cui parla anche il DRAG.
A fronte: dell’indecoroso fallimento Amica,ascrivibile anche e soprattutto ad una allegra gestione del PD;dello stato comatoso ed irreversibile dei conti comunali confermato dal responsabile dei servizi finanziari,Di Cesare,dai revisori dei conti dell’Ente e dalla Corte dei Conti,che,la settimana scorsa,con una ulteriore diffida, tenuta vergognosamente occultata ai consiglieri comunali dal sindaco Mongelli,riduce letteralmente in pezzi il cosiddetto “piano di rientro” e con la Procura della Repubblica alle porte,il Partito Democratico invece di occuparsi delle centinaia di licenziamenti che si profilano all’orizzonte e dello stato pietoso in cui versa la città,si compatta e si organizza con gli interessi della speculazione fondiaria ed edilizia,dimenticando cittadini e città.
Veramente incomprensibile e lacunosa appare poi la difesa ad oltranza dell’operato del Sindaco Mongelli,che organizza una seconda riunione della conferenza di copianificazione a Bari,che come riportato nella diffida dell’opposizione, stride fortemente e contrasta con i principi stabiliti dalle leggi nazionali e regionali.
Invece di profferire accuse e farneticazioni normative e politiche,i dirigenti del PD avrebbero fatto bene a studiare la materia ed a fornire risposte puntuali agli altrettanti puntuali richiami legislativi contenuti nella succitata diffida dell’opposizione:repliche e risposte che puntualmente non ci sono state perché non ci potevano essere,preferendo il solito linguaggio vuoto e demagogico tipico di chi è stato colto con le mani nel sacco.
Con tipica ignoranza dei replicanti,viene poi richiamata,senza nessun nesso logico con il PUG,la vicenda dei PRUSST,attraverso la quale, con affermazioni false e tendenziose,che non mancheranno di avere conseguenze extra politiche, si tenta di rimescolare le carte per giustificare atti amministrativi,quanto meno, illegittimi.
Ebbene è opportuno ricordare ai due replicanti del Partito Democratico,che i PRUSST,furono promossi dall’Amministrazione Provinciale di Antonio Pellegrino di centrosinistra insieme all’Amministrazione Comunale di Agostinacchio e da decine di altri comuni ed Enti, allo scopo di formare un soggetto(San Michele-Daunia 2000) ricettore di ingenti risorse pubbliche per la strutturazione ed infrastrutturazione del territorio,con il coinvolgimento di soggetti privati ,che avrebbero dovuto contribuire,al programma, con grosse opere di urbanizzazione in cambio di varianti urbanistiche. Quando però il Ministero azzerò i finanziamenti sia l’Amministrazione Comunale di Foggia,che l’Amministrazione Provinciale e gli altri soggetti istituzionali,abbandonarono evidentemente il programma,nonostante pressioni speculative prodotte da noti ambienti imprenditoriali. Questi i fatti che ci appartengono.
I dirigenti del Partito Democratico devono invece spiegare,a proposito di opacità e poca trasparenza,come abbia fatto Mongelli a farsi approvare dal consiglio comunale Programmi ormai scaduti e privi di rilevanza pubblica con la storiella che dovevano servire a salvare le casse comunali,che non hanno mai salvato, e per giunta proprio a imprenditori della sua cordata e artefici della sua campagna elettorale per l’elezione a sindaco.
Sempre a proposito di trasparenza e buone pratiche amministrative,dove sono andati a finire i 7 milioni di euro promessi dai soggetti attuatori dei Prusst e di cui si è fatto portavoce il sindaco Mongelli in Consiglio Comunale?
A questi ed altri interrogativi si risponda in consiglio comunale,dove in pubblica seduta,si possa dibattere ed arrivare a determinazioni per l’effettivo sviluppo ed assetto territoriale della città e non rincorrere,con artefici e trucchetti da baraccone,esclusivamente la valorizzazione fondiaria e la speculazione edilizia.
Si riconferma la grave ma necessaria decisione,qualora la conferenza di copianificazione dovesse ugualmente tenersi,lunedì 9 luglio,in Bari,a dare seguito alla diffida,rivolgendoci alla Autorità Giudiziaria per esporre e denunciare le violazioni di legge evidenziate.
Bruno Longo
Consigliere Comune di Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Fallimento Amica: fallimento di Mongelli e del centrosinistra

Pubblicato : venerdì, 6 luglio 2012

SALVIAMO L’IGIENE DELLA CITTA’ ED I POSTI DI LAVORO

La lunga agonia di Amica spa è ingloriosamente terminata, con una perdita secca, oltre che patrimoniale, anche di idee, di lavoro, di tradizione e cultura del territorio che durava da oltre mezzo secolo.
E’ una realtà riscontrabilissima, che l’Amica negli ultimi tempi, era diventata la “terra di nessuno”, un’entità “borderline”, stando ai dati appresi dalla lettura delle decisioni degli Organi Giudiziari interessati al caso, dove tutto era possibile fare – con grande superficialità – lontano dai riflettori del Consiglio Comunale e spesso con inaccettabili interpretazioni della norma, dove tra errate e non comprensibili scelte aziendali, tra assunzioni con metodi di gestione opinabili, tra vertiginose spese correnti ed investimenti assurdi e improduttivi, si è consumato, in colpevole assenza di strategia e di controllo di chi di dovere, la fine di una azienda, che ora apre inquietanti risvolti sul futuro occupazionale dei dipendenti e sull’assicurazione di un servizio efficace per l’igiene cittadina.
Il fallimento dell’Amica è l’immagine speculare del fallimento politico–amministrativo del sindaco Mongelli, nonché del centro-sinistra, e delle dubbie e apparentemente confusionarie scelte gestionali e amministrative.
Il sindaco Mongelli deve dare spiegazioni sui motivi che indussero nel gennaio 2010 l’arch. Aimola, all’epoca Presidente dell’Amica, a non consegnare i libri contabili al Tribunale con la richiesta di amministrazione controllata, che poteva essere ottenuta sulla base della debitoria all’epoca esistente, non certamente quella di oggi.
Il sindaco, inoltre, dovrà chiarire alla luce di quanto scritto nelle motivazioni del Tribunale di Foggia e della Corte di Appello di Bari, in relazione al Fallimento Amica, i motivi della richiesta, con notevole ritardo, della procedura per l’ammissione ai benefici della legge fallimentare (Prodi-bis) ed i criteri del piano di risanamento, a base del bilancio aziendale, ritenuti inaccettabili dagli Organi Giudicanti. Il Primo cittadino, tra l’altro, dovrà chiarire le ragioni della opposizione alla sentenza di non fallibilità pronunciata dal Tribunale Fallimentare di Foggia: opposizione che, come è noto, fu accolta ed al seguito oggi l’azienda è definitivamente fallita con ricaduta della debitoria sull’avvenire dei lavoratori, sulla qualità del servizio, sui cittadini tutti.
Deve essere motivata dal Primo cittadino la scelta di nominare responsabili unici, consulenti, di varare consulenze ad hoc, come quella per i rapporti con il Ministero dell’Economia, con un costo di migliaia di euro a carico delle casse comunali.
Alla luce del fallimento su tutta la linea dell’azione del sindaco e del centrosinistra, registriamo dichiarazioni del Primo cittadino sconcertanti, come quella di attuare le direttive del consiglio comunale per un gara, con l’ingresso del 40% di imprenditori privati, quando questo sarebbe dovuto accadere già 14 mesi orsono, quando appunto l’Aula approvò il provvedimento.
C’è da chiedersi a questo punto perché il sindaco ed il partito egemone della coalizione, il PD, abbiano atteso tutto questo tempo per iniziare l’importante ed indispensabile iter?
La Destra, in data odierna – anche telegraficamente – ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, per porre e discutere in Aula di questi ed altri inquietanti interrogativi riferibili alla vicenda della ormai, purtroppo, defunta azienda Amica.
Bruno Longo – Capo Gruppo La Destra
Paolo Agostinacchio – Consigliere Comunale

Condividi in Facebook

FOGGIA – Amica, la resa del sindaco Mongelli – «Ho fallito, pronto a dimettermi»

Pubblicato : giovedì, 5 luglio 2012

La maggioranza respinge: ora azione di rilancio – Riunione dopo la sentenza d’Appello sulla società
«Per quanto riguarda Amica ho fallito. Sono disposto anche a dimettermi». Sulle macerie della società comunale Amica si è consumato ieri il confronto politico tra il sindaco, Gianni Mongelli, i capigruppo di maggioranza e i segretari di partito.

Sfiorate le dimissioni del primo cittadino che per la prima volta dal 2009 ha seriamente pensato di chiudere l’esperienza politico-amministrativa. Le motivazioni con le quali i giudici della Corte d’appello di Bari hanno confermato il fallimento della società, con 57 milioni 828mila 750 euro di debiti certificati a giugno 2011, si fondano soprattutto su un elemento: il Comune non ha realizzato «affatto un vero progetto di risanamento di Amica» e quello allegato (a cui lavorarono gli uffici finanziari e lo staff di consulenti) «è stato tardivamente prodotto». Era noto che quest’ultimo fu depositato il giorno della sentenza di fallimento, fuori tempo massimo.

Secondo un’indiscrezione, il legale Lucio Francario sbalordì quando ricevendo l’incarico dal sindaco scoprì che il piano di risanamento non era mai stato depositato in tempo utile.

Ma c’è di più: quando è stato allegato al ricorso «non è stato sottoscritto, non c’è alcuna data – scrive il presidente della prima sezione della Corte d’appello, Luigi Di Lalla – vi sono delle sigle a margine di ciascun foglio non decifrabili».

Un piano «privo di tempi e modi certi per le passività, con nessuna indicazione di come soddisfare i creditori». Una sorta di débâcle tecnico-amministrativa che alimenta le zone d’ombra sul fallimento.

 Anche sulla volontà di dare vita ad una società mista Comune-privati i magistrati scrivono che sarebbe «senza indicazioni di tempi, modalità, costi, scelta della soluzione, grado di praticabilità».

Alle parole «mi dimetto» del sindaco un sussulto ha colto segretari e capigruppo che immediatamente hanno frenato l’iniziativa di Mongelli. L’Unione di Capitanata ha chiesto tempo per valutare il documento che Mongelli ha consegnato ai partiti sul rilancio dell’azione amministrativa. Il Psi ha mantenuto la linea dura e vuole l’azzeramento dell’esecutivo. A mediare ci hanno pensato Moderati e Popolari.

Al termine della riunione, amministrazione e forze politiche in un documento sostengono di essere «impegnate fin d’ora a determinare le condizioni che assicurino la continuità del servizio»; che saranno assunti gli «atti necessari per evitare conseguenze drammatiche per la città e i lavoratori».

 Sul futuro gestionale del servizio di igiene urbana non si esclude nulla: il fitto di rami d’azienda, forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati o la messa a gara del servizio con bando pubblico. E per questo si attende l’arrivo in città del «super consulente», Raphael Rossi

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Amica è fallita, in 300 rischiano il posto – I ricorsi del Comune non vanno in porto

Pubblicato : martedì, 3 luglio 2012

La decisione della Corte d’Appello di Bari. Sono attese – le motivazioni delle sentenze. È corsa ai nuovi contratti

Gianni Mongelli

Non c’è più speranza di salvare la società comunale Amica spa. La Corte d’Apello di Bari ha confermato il fallimento della società. Le sentenze sono state depositate in tarda mattinata. Secondo le prime indiscrezioni, su un ricorso presentato dal Comune i magistrati hanno dichiarato l’inammissibilità, mentre su un altro sarebbe stato rigettato. Le motivazioni, attese da oltre un mese, sono contenute in una cinquantina di pagine.

IL CLAMORE – La notizia si è diffusa presto a Foggia. Forze politiche e sindacati hanno tempestato di telefonate l’uffico di gabinetto del sindaco per ricevere conferme. L’Amica, che è già in esercizio provvisorio da gennaio scorso, ha oltre 300 dipendenti. Nelle prossime ore dovrà essere firmato un nuovo contratto di servizio, ma c’è più di un ostacolo da superare. Sul fronte politico la conferma del fallimento avrà sicuramente conseguenze sulla crisi già in atto sulla giunta guidata da Gianni Mongelli.

Antonella Caruso da da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Gli alunni delle scuole comunali dell’infanzia “Chiara Lubich” e “Don Milani” premiati dal sindaco Mongelli a Palazzo di Città

Pubblicato : mercoledì, 27 giugno 2012

Domani, giovedì 28 giugno, alle ore 11.30 nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città si svolgerà la cerimonia di premiazione delle scuole comunali dell’infanzia “Chiara Lubich” e “Don Milani”, vincitrici del Premio “Carmine Scianguetta” al Concorso Nazionale “Il migliore giornalino dell’anno”. I piccoli alunni e il corpo insegnante saranno premiati dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, e dall’assessore all’Istruzione, Maria Aida Episcopo.

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

Condividi in Facebook

FOGGIA – Conferenza stampa domani mercoledì 27 giugno (RECALL)

Pubblicato : martedì, 26 giugno 2012

Conferenza stampa Strategie dell’Amministrazione sul Parco dell’Incoronata Domani, mercoledì 27 giugno, alle ore 10:30, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione del Progetto LIFE+ per la conservazione e il ripristino di habitat e specie animali e vegetali del Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata. Al termine sarà, inoltre, sottoscritta la convenzione tra Parco e ARIF (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) finalizzata alla tutela del Bosco dell’Incoronata dagli incendi e dal dissesto idrogeologico. Per il progetto LIFE+ presenzieranno: – ing. Gianni Mongelli, sindaco di Foggia e presidente Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata; – dott. Pasquale Russo, assessore all’Ambiente e Energia del Comune di Foggia; – ing. Francesco Paolo Affatato, direttore del Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata; – dott. Maurizio Gioiosa, direttore del Centro Studi Naturalistici Onlus; – prof. Massimo Monteleone, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia. La convenzione Parco-ARIF sarà invece sottoscritta dal sindaco e dal direttore dell’ARIF, avv. Giuseppe Taurino

Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

Condividi in Facebook

FOGGIA – Gianni Mongelli sindaco tiratore al memorial “Colonnello Ettore Barbato”

Pubblicato : lunedì, 25 giugno 2012

L’iniziativa, organizzata dalla sezione Unuci di Foggia, si è tenuta presso lo storico tiro a segno di viale degli Aviatori con il confronto tra i tiratori dell’unione nazionale ufficiali in congedo

Mongelli al tiro a segno

Ho scoperto una importante realtà che non conoscevo”. Gianni Mongelli ha preso parte al memorial “Colonnello Ettore Barbato” che ieri ha richiamato 32 tiratori da numerose regioni italiane alla presenza delle massime autorità militari locali.

I tiratori hanno utilizzato la pistola di grosso calibro 9 x 21 e la carabina standard calibro 22.

Alla gara ufficiale, che ha determinato anche l’assegnazione del trofeo città di Foggia, è stata affiancata anche una simpatica competizione tra le mogli dei partecipanti che hanno sparato con pistole ad aria compressa, dando prova di abilità.

 

 

L’iniziativa, organizzata dalla sezione Unuci di Foggia, si è tenuta presso lo storico tiro a segno di viale degli Aviatori con il confronto tra i tiratori dell’unione nazionale ufficiali in congedo.

“E’ un’iniziativa che portiamo avanti da tanti anni ed è soprattutto un momento di incontro e di ritrovo tra gli ufficiali in congedo”, spiega il generale Alfonso Barbato che poi evidenzia la presenza di altri generali e colonnelli presenti a Foggia per testimoniare l’importanza dell’evento.

E tra i tiratori “per caso”, c’era anche il primo cittadino. “Devo ringraziare gli organizzatori per avermi dato la possibilità di conoscere meglio il tiro a segno, una struttura di grande valore storico che vedo con piacere ancora oggi in continua attività”.

Il trofeo città di Foggia è stato assegnato alla squadra dell’Unuci Taranto.

da FoggiaToday

Condividi in Facebook

FOGGIA – Chiella_ Intervento a seguito Conferenza dei Sindaci:22_6_2012

Pubblicato : domenica, 24 giugno 2012

La CONFERENZA DEI SINDACI tenutasi venerdi´ 22 giugno 2012 presso il Comune di Foggia per affrontare il problema del Presidio Ospedaliero “Lastaria” di Lucera e` stata caratterizzata dalla INEFFICACIA IN QUANTO CARENTE DEL NUMERO LEGALE PER POTER DELIBERARE!

Occorreva infatti la presenza di almeno la meta piu´ uno dei Sindaci del 61 Comuni della Provincia di Foggia, nella loro qualita´ di “SOGGETTI ISTITUZIONALI” del Servizio sanitario regionale.
Una questione cosi´ importante e´ stata purtroppo portata avanti con superficialita´ e verosimile “ignoranza” delle disposizioni che regolano questi decisivi momenti di consultazione legislativamente prevista!
Infatti, cosi´ come stabilito dal Regolamento attuativo (LEGGI), il Sindaco di Foggia Mongelli (o qualcun altro che sapesse almeno dell’esistenza di detto Regolamento!) avrebbe dovuto, dopo un’ora dalla prima convocazione, sciogliere l’adunanza e convocare immediatamente la “RAPPRESENTANZA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI” dell’ASL FG composta da cinque componenti.
La “Rappresentanza”, se non cambiata, dovrebbe essere composta dallo stesso Sindaco di Foggia Mogelli, da Luigi Damiani Sindaco di Vico del Gargano, da Vito Zuccarino Sindaco di Apricena, da Francesco Santoro Sindaco di Celenza e da Pasquale Murgante Sindaco di Accadia. Questi Signori avrebbero dovuto assumere decisioni finali in merito al Lastaria di Lucera, trasmetterle immediatamente al Presidente della Regione Puglia e, nella prima riunione utile, riferire alla Conferenza dei Sindaci.
Perche´ non si e´ fatto cio´?
Detto questo, poiche´  la rimodulazione delle dotazioni di posti letto per disciplina deve essere in linea con quanto stabilito dal Piano di Salute, vorrei dire forte che il riordino della rete ospedaliera dell’ASL FG, attuato con il Regolamento Regionale urgente promulgato da Presidente Vendola il 7 giugno scorso, NON HA RISPETTATO il Piano Attuativo Locale (PAL) dell’Azienda sanitaria di Foggia laddove quest’ultimo prevede “L’EQUA DISTRIBUZIONE DELL’OFFERTA SPECIALISTICA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA”!
Il riordino voluto da Vendola inoltre, azzerando la “CARDIOLOGIA” di Lucera, non ha nuovamente rispettato il richiamato PAL dell’ASL di Foggia laddove esso prevede invece che “le malattie dell’apparato cardiovascolare” costituiscono, insieme alle patologie oncologiche, “elevato livello di morbilita´ e di cause di morte”.
Oltre alla mancata partecipazione dei suddetti “Soggetti istituzionali” il riordino di Vendola non ha sentito neppure i “SOGGETTI CONCORRENTI” del Servizio sanitario regionale, cioe´ le Comunita´ montane, la Provincia, le istituzioni private, i professionisti convenzionati, gli enti assistenziali pubblici e gli organismi di volontariato e di privato sociale e, per quanto mi riguarda, neppure LE ASSOCIAZIONI DI TUTELA DEI CITTADINI.

Grazie.

Antonio Chiella
Comunicato Stampa Presidio Ospedaliero “Lastaria

Condividi in Facebook

FOGGIA – i dissidenti in giunta comunale: «Questa amministrazione non ci piace»

Pubblicato : giovedì, 21 giugno 2012

Di Gioia (Psi): ma non vogliamo deleghe né poltrone – Mongelli chiede agli assessori il ritiro delle dimissioni

Le poltrone? Non le vuole più nessuno.

La rivisitazione delle deleghe in giunta? Parole in libertà. La sostituzione di qualche assessore? Fantasie giornalistiche.

Il giorno dopo del faccia a faccia tra le delegazioni politiche dell’Unione di Capitanata e del Psi, che hanno ritirato i propri assessori dalla giunta, il sindaco e il Pd, tutti si affrettano a smentire che le ragioni della crisi politica siano legate al sottogoverno, ai cda di Ataf e Amgas da costituire, alle consulenze professionali e alla poltrona nel cda dell’Asi. Centristi e socialisti hanno aperto la crisi preoccupati «per la situazione di disagio sociale che vive la città».

LA RIUNIONE – Il confronto politico durato qualche ora non è approdato a molto: Udcap e Psi, che in giunta sedevano con quattro assessori su 11, vogliono essere coinvolti di più nelle scelte amministrative.

Il Psi non vuole più sentire parlare di urbanistica, mentre l’Udcap insiste che il prossimo piano regolatore, sul fronte del mattone, privilegi la cooperazione e non l’imprenditoria privata. Sicurezza, bando sulla gestione del verde, pagamenti arretrati alle cooperative, alcuni dei problemi sollevati.

Foggia, gli assessori dimissionari




NESSUNA POLTRONA – «Noi non vogliamo alcuna rivisitazione delle deleghe in giunta, né poltrone di sottogoverno», tuona il segretario provinciale del Psi, Lello Di Gioia. Ma la questione delle deleghe è una nota dolente per il Psi con un solo assessore in giunta. Il problema era già esploso due settimane fa prima delle dimissioni dei quattro assessori. Il vicesindaco, il socialista Federico Iuppa, si era presentato dal sindaco con l’intenzione di dimettersi in quanto la sua delega era di fatto stata svuotata di competenze.

ASSUNZIONI AIPA – Inoltre nelle scorse settimane è esplosa, all’interno dei gruppi politici, anche la vicenda di recenti assunzioni fatte dal concessionario della riscossione Aipa (Agenzia italiana per pubbliche amministrazioni) di figli e parenti di consiglieri comunali e di funzionari di partito.

«Noi siamo preoccupati per la città e per il basso livello di gradimento di questa giunta – sostiene Di Gioia – è ora di operare diversamente». Mongelli dal canto suo ha chiesto che gli assessori ritirino le proprie dimissioni «se dobbiamo discutere di rilancio, è con gli uomini che dobbiamo farlo». Una richiesta al momento caduta nel vuoto.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

Un milione di euro per salvare il Foggia. Arriva l’ok di alcuni imprenditori locali

Pubblicato : martedì, 19 giugno 2012

Il sindaco Gianni MongelliPrime adesioni al piano coordinato dal sindaco Mongelli
E la società riscatta i cartellini di Meduri e Venitucci

La sopravvivenza dell’U.S. Foggia è appesa a un filo.

Stretto nella morsa della crisi economica, il club rossonero è all’affannosa ricerca di una nuova proprietà che, nel volgere di pochi giorni, possa garantire l’iscrizione al prossimo campionato di Prima Divisione Lega Pro e dare continuità sportiva alla gloriosa storia dei satanelli.

Serve un milione e duecentomila euro subito. Entro il 25 giugno, infatti, andrà ricapitalizzata la società per circa 600.000 euro, a copertura degli emolumenti ai tesserati (e relativi contributi Irpef ed Enpals) della passata stagione.

A quest’onere andrà aggiunta la stipula di una fideiussione bancaria a prima richiesta di altri 600.000 euro (a copertura delle spese della prossima stagione) che, sommate alle tasse d’iscrizione, andranno presentate entro e non oltre il 30 giugno (pena sanzioni da scontare nel prossimo campionato o, addirittura, l’esclusione dal calcio professionistico).

 

LA CORDATA - Buona parte della salvezza dell’ U.S. Foggia passa per le stanze del Comune. Il sindaco Gianni Mongelli, dopo aver ricevuto il mandato a reperire acquirenti dalla famiglia Casillo, è impegnato nell’allestire e plasmare una cordata in grado di rilevare il pacchetto azionario. Non senza difficoltà: defezioni e dietrofront di imprenditori hanno rischiato di rendere vano il lavoro di mediazione del primo cittadino. Dopo una fase di stallo, nelle ultime ore i contatti sono tornati ad infittirsi e dagli uffici di palazzo di città filtra un cauto ottimismo. La cordata salva-Foggia sembra muoversi sull’asse dauno-ofantina. Da Cerignola, infatti, arriverebbero le adesioni di Castellano e Daniello. Dal capoluogo dauno, invece, quelle di Sannella e della famiglia Zammarano. Il primo nemico di questa operazione è, però, il tempo. Ne rimane ben poco per coagulare le forze imprenditoriali e rilevare la società. Parallelamente, si registra l’interesse (a fari spenti) dell’imprenditore Antonio Esposito, impegnato nel ramo della telefonia, già proprietario del Città di Marino in serie D.

MERCATO E RINNOVI -Intanto, inaspettatamente, il club rossonero (seppur in attesa di una svolta societaria) si muove sul mercato e riscatta gli interi cartellini dei centrocampisti Fabio Meduri (Monza) e Dario Venitucci (Virtus Bassano). Contestualmente rinnova il contratto per un’altra stagione anche il portiere foggiano Domenico Botticella

Domenico Carella da Corriere del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

FOGGIA – Crisi politica al Comune di Foggia – Mongelli incontra i «rivoltosi»

Pubblicato : lunedì, 18 giugno 2012

Appuntamento con i 4 assessori dimissionari – L’opposizione chiede la convocazione del Consiglio

È fissata per lunedì pomeriggio alle 18 la riunione politica tra il sindaco Gianni Mongelli e Udcap e Psi, fuori dall’esecutivo dopo le dimissioni dei quattro assessori.
Primo incontro teso a ricucire lo strappo e verificare se ci sono le condizioni per proseguire l’esperienza amministrativa. Da entrambe le parti c’è la consapevolezza che non basterà questa riunione a far rientrare la crisi.
Sarà indispensabile anche un passaggio con le altre forze politiche di maggioranza, in particolar modo con il Partito democratico, accusato di arroganza in particolar modo su questioni urbanistiche e futuro organizzativo di Ataf e Amgas attualmente governate da amministratori unici. Il centrodestra morde il freno.

Foggia, gli assessori dimissionari

CONSIGLIO - Al presidente del Consiglio comunale l’opposizione ha chiesto la convocazione urgente dell’assise cittadina. Non è una cosa di poco che «in un grave e pregiudiziale contesto politico-finanziario, al colmo dell’irresponsabilità amministrativa e con il sempre più crescente interesse della Procura su alcune questioni scottanti della vita amministrativa, il sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra si siano resi artefici di una crisi al buio».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – convocazione urgente del Consiglio comunale per la verifica istituzionale dell’esistenza di un maggioranza ancora in grado di governare ed amministrare la città

Pubblicato : venerdì, 15 giugno 2012

Ill,mo sig. Presidente
Consiglio Comunale
Dr Raffaele Piemontese

Ill.mo sig. Sindaco
Ing. Giovanni Mongelli

E p.c. Ill.mo sig. Prefetto
S.E. Giovanni Monteleone
Sede

Oggetto:convocazione urgente del Consiglio comunale per la verifica istituzionale dell’esistenza di un maggioranza ancora in grado di governare ed amministrare la città .

I sottoscritti consiglieri comunali,
a norma di legge,di Statuto e di regolamento comunale,

premesso che :

-recentemente,il Dr Carlo di Cesare,direttore dei servizi finanziari del comune di Foggia,nella sua relazione al Conto Consuntivo 2011,da approvare entro e non oltre il 30 giugno 2012 ,ha sostanzialmente:
a)dichiarato di aver lanciato allarmi,inascoltati da parte dell’amministrazione, sull’esistenza del dissesto finanziario al comune di Foggia;
b)affermato che il dissesto finanziario è un istituto normativo,che al netto delle resistenze politiche,rappresenta una modalità per nulla negativa per riequilibrare bilanci contabilmente asfittici,com’è appunto quello del comune di Foggia;
c)sancito il fallimento del cosiddetto “Piano di rientro”,approvato dal consiglio comunale il 14 gennaio scorso,stante i risultati acquisiti dal monitoraggio effettuato sulla intera manovra;

-Il Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Foggia,in data 25 maggio 2012 ,con una denuncia,tra gli altri, indirizzata anche al locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza,evidenziava abusi nel comportamento della professionista incaricata della tenuta IVA dell’Ente,nonché dubbi e perplessità sul credito IVA vantato dall’Amministrazione comunale ed irregolarmente riportato a credito,anche nel Conto Consuntivo 2011,perché non accertato;

-Il Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Foggia ,dopo attenta analisi ha bocciato all’unanimità,con precise argomentazioni contabili,il succitato “Piano di rientro”,dichiarando di fatto il dissesto finanziario dell’Ente,in mancanza di ottemperanza alle tassative prescrizioni della Corte dei Conti,che attivando le nuove procedure di legge del caso di specie,chiedeva di riequilibrare il bilancio con un piano “contabilmente plausibile”,evidentemente inesistente;

Il preoccupante intervento della magistratura fallimentare del tribunale di Foggia,sul caso Amica, lascia presagire un epilogo tale da aggravare ulteriormente ed in maniera tombale la debitoria comunale,che come affermano i tecnici,è di già di enormi proporzioni;

-in tale grave e pregiudiziale contesto politico-finanziario,al colmo della irresponsabilità amministrativa e con il sempre più crescente interesse della Procura della Repubblica,che sta facendo luce su alcune questioni scottanti della vita amministrativa,il sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra si sono resi artefici di una crisi “al buio” ,su dei temi ,come quelli urbanistici,che,in questo momento nulla hanno a che vedere con i problemi della gente(viste le emergenze sociali,ambientali,economiche ed occupazionali della città)determinando,quindi, l’impossibilità numerica e programmatica per poter continuare a governare ed ad amministrare la città;

- Infatti,le dimissioni dei quattro assessori della giunta Mongelli è stata motivata da quest’ultimi e dai rispettivi partiti di appartenenza,come conseguenza di comportamenti arroganti del Sindaco e del Partito Democratico sulle questioni urbanistiche e su altre vitali dell’amministrazione comunale, come quelle sul fallimento delle politiche sociali,abitative,ambientali e sulla sicurezza e viabilità,decretando quindi ,stante quasi la fine del mandato popolare,il fallimento dell’intera esperienza del centrosinistra a Foggia;

-si registra purtroppo,in un contesto socio-economico cittadino bisognevole invece di azioni concrete,un pesante e sgradevole clima di reciproche accuse tra sindaco e maggioranza:accuse riferibili a:”mala-amministrazione”,gestione clientelare della cosa pubblica e “giri di poltrone”,che determinano nella pubblica opinione sconcerto, sconforto e sfiducia nelle istituzioni;

-D;fatti,in maniera grave ed autolesionista,il sindaco ha recentemente affermato,che le motivazioni degli assessori dimissionari,dei rispettivi partiti di appartenenza e dei nove consiglieri comunali dissenzienti potrebbero attenere a “voglia di poltrone”,piuttosto che ad altro,e che non intende riaprire la discussione e fare concessioni sull’urbanistica,ritenendo,evidentemente,tale settore esclusiva pertinenza sua e dell’apparato tecnocratico;

-Appare irrituale,provocatorio ed offensivo nei confronti dell’intero consiglio comunale,che il sindaco e quel che resta della sua maggioranza,con sfrontatezza ed arroganza convochino una conferenza stampa sul Conto Consuntivo 2011,senza che:
-l’importante documento contabile sia ancora approdato nella commissione consiliare competente,che,legittimamente potrebbe anche modificarlo ed emendarlo,smentendo il sindaco;
- il Collegio dei Revisori abbia espresso il suo parere,che potrebbe,altrettanto legittimamente, apportare alla manovra correttivi, determinando dati diversi da quelli esposti incautamente dal sindaco,che così facendo calpesta ancora una volta le competenze dell’Assemblea e degli organi di controllo;

chiedono,

la convocazione urgente del consiglio comunale per verificare se la maggioranza di governo eletta da popolo nelle ultime elezioni amministrative, conservi ancora i numeri per governare e per decidere sulle sorti della città ,oppure se in mancanza di una maggioranza legittima e legittimata dal voto popolare a governare, non sia più opportuno sciogliere il consiglio comunale e rimettere le sorti della città nelle mani degli elettori,in considerazione del totale fallimento del centrosinistra e nell’ottica di una auspicabile ripresa socio-economica,ma anche morale, della città.

I Consiglieri Comunali

Bruno Longo,Leo Iaccarrino,Lucio Ventura,Franco D’Emilio,Paolo Agostinacchio,Raimondo Ursitti,Luigi Miranda,Rosario Cusmai,Eugenio Iorio,Gianni De Rosa,Mimmo Verile,Franco Landella,

Condividi in Facebook

FOGGIA – Il sindaco: non ci sarà un Mongelli-tris – «Resto, la città è cresciuta con noi»

Pubblicato : venerdì, 15 giugno 2012

La conferenza stampa dopo le dimissioni di 4 assessori – Conti: «non siamo nella disastrosa situazione del 2009»

La conferenza stampa di giovedì (foto Cautillo)

«Non ci sarà un Mongelli ter, né un’altra maggioranza. Non accetto sponde da altri, né cerco altre forze politiche. È il momento politicamente più delicato dal 2009.
Sono certo che la mia maggioranza sarà ritrovare la coesione».

La rotta è tracciata per il primo cittadino di Foggia alle prese da tre giorni con le dimissioni di quattro assessori, tre dell’Unione di Capitanata e uno del Psi.

Lunedì sera è stato già fissato un incontro politico, Gianni Mongelli fa un primo passo ma chiarisce che l’azione amministrativa non si fermerà: «Il tempo stringe dobbiamo attuare gli strumenti di pianificazione e gli interventi strutturali.
La necessità di approfondimento manifestata da due forze politiche la comprendo, ci confronteremo. Ma la città non capirebbe se la lasciassimo in mano ad un commissario per un anno dopo aver agito bene sui conti e avviato molti processi».
Sul fronte del risanamento la partita è in corso. Insolvenza e capacità di spesa, come ha ricordato il dirigente degli uffici finanziari Carlo Dicesare, sono ancora due criticità «ma non siamo nella situazione disastrosa del 2009».

Nel consuntivo 2011 il saldo tra entrate e spese è stato di circa 8 milioni, 6 dei quali già utilizzati per coprire un’altra fetta del disavanzo. Nel 2009 era di 34 milioni, le manovre correttive ne hanno assorbiti 23milioni.
Dei 20 milioni di debiti fuori bilancio, 17 sono stati già pagati. «Le entrate tributarie sono positive – hanno sostenuto il sindaco e l’assessore al Bilancio, Rocco Lisi – stanno aumentando le entrate minori che potrebbero riservare non poche sorprese.
È in atto anche il recupero degli oneri di urbanizzazione». Il parere negativo del collegio dei revisori sul piano di risanamento è stato licenziato con un «vedremo».

Ma non tutto fila liscio dentro gli uffici comunali: «Ho la sensazione che da parte di taluni dirigenti non ci sia una totale adesione agli obiettivi di risanamento», dichiara senza mezzi termini Dicesare. Mongelli aggiunge «C’è qualcuno che non rema a sufficienza. C’è chi non tifa per il risanamento e butta bombe.
Non faccio parte di coloro che tifano per andare via e far saltare la città».
Sull’altro tema di scontro con Udcap e Psi, ovvero l’aggiornamento del Dpp, l’assessore all’urbanistica Augusto Marasco ha spiegato che «i confronti con le forze politiche ci sono stati.
Di qui alla conferenza di coopianificazione tutti i contributi saranno presi in considerazione. Sono stato chiamato in giunta a febbraio per portare a conclusione il progetto del Pug, su questo mi gioco la mia credibilità».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

P.U.G. DI FOGGIA: UN AFFARE PER POCHI, MA NON PER TUTTI!

Pubblicato : giovedì, 14 giugno 2012

La nostra associazione vuole rappresentare e sottolineare le numerose problematiche che le cooperative edilizie, in questo momento storico della nostra città, sono costrette ad affrontare, se non addirittura a subire. Si’, intendiamo dire subire, in quanto i contenuti del Documento Programmatico Preliminare al PUG, l’indirizzo di una parte della maggioranza politica di Palazzo Città e le iniziative correlate all’espletamento delle procedure che porteranno all’approvazione definitiva dello stesso non contengono alcuna previsione, riferimento, impegno, al settore della cooperazione abitativa e sociale.
Ad oggi, sono risultate vane le richieste di incontro e le sollecitazioni scritte inviate dalla nostra associazione al fine di evidenziare le problematiche delle cooperative aderenti, nonche’  le proposte e le osservazioni tecniche che l’ UNICOOP di Foggia ha predisposto e che intendeva portare all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Purtroppo, al sindaco Mongelli ed all’assessore all’Urbanistica Marasco, non interessa ascoltare proposte, raccogliere suggerimenti ed indicazioni del settore cooperativistico.
Il sindaco Mongelli e l’assessore Marasco continuano a propinare all’opinione pubblica belle parole in merito alla stesura ed approvazione del PUG: partecipazione, consultazione, trasparenza, coinvolgimento, ma e’ solo un’operazione di facciata!!!
La realta’  e’ ben diversa, il PUG e’  una cosa – affare di pochi eletti che probabilmente hanno gia’  deciso cosa si debba fare ed approvare e cosa, invece, non serve o addirittura e’  inutile o evitare.
Il comportamento assunto a tutt’oggi dalla coppia Mongelli – Marasco e’  gravissimo; non convocando l’UN.I.COOP., violano palesemente l’obbligo della consultazione delle associazioni di categoria e del dettato costituzionale, sottraendosi di fatto al confronto democratico, tra l’altro, dovuto con le associazioni riconosciute a livello nazionale.

Di quanto accaduto la scrivente associazione ha provveduto ad informare l’Assessore Regionale all’Urbanistica ed il Signor Prefetto di Foggia, chiedendo di intervenire con urgenza per ristabilire lo stato di diritto.

Attendiamo fiduciosi un’ autorevole e concreta azione da parte degli Organi competenti e restiamo in attesa di essere dagli stessi convocati.

Infocel: 338/4077381
Il Presidente
Alberto Pinto
Comunicato Stampa UN.I.COOP (

Condividi in Facebook

FOGGIA – piano salvaconti in crisi – Arriva il no del collegio dei revisori

Pubblicato : giovedì, 14 giugno 2012

Bocciato lo schema di rientro da 45 milioni – L’opposizione: giunta Mongelli al capolinea

Il sindaco Mongelli (a destra) durante il Consiglio

La crisi politica a Palazzo di città rischia di complicarsi: il collegio dei revisori dei conti ha bocciato il piano di rientro da 45 milioni di euro approvato mesi fa dal Consiglio comunale e inviato dalla Corte dei conti. Il documento di 20 pagine è piombato sulla scrivania del sindaco ieri mattina mentre Mongelli stava consegnando le lettere con le quali ha formalmente respinto le dimissioni dei quattro assessori, tre dell’Unione di Capitanata e uno del Partito socialista. «Ad oggi il piano di rientro non rispetta i dettami della Corte dei conti»: questa in sintesi la motivazione con la quale Idro Maiorano, Martino Mignogna e Giuseppe Zichella, i primi due designati nel 2010 dal centrosinistra (Pd e Psi), l’ultimo da una parte del Pdl, hanno motivato la propria bocciatura. Secondo i revisori le voci più importanti su cui si fonda il ripiano dei 45 milioni di euro non hanno trovato, a sei mesi dalla fine dell’anno, alcuna attuazione: «La vendita dei beni con le gare andate tutte deserte, la valorizzazione di masseria Giardino senza un progetto, le entrate tributarie al di sotto delle previsioni, una valutazione troppo ottimistica della vendita del 40 per cento delle quote Ataf ad 8milioni di euro».

Il parere, che a quanto sembra era pronto già da tre settimane, arriva in un momento delicato per la maggioranza rotta al suo interno. Lapidario il commento di Gianni Mongelli: «Una valutazione non richiesta, ottimamente giunta proprio in queste ore». Nel frattempo l’Udcap rigetta le critiche sul fatto che dietro le dimissioni degli assessori «ci sia semplicemente e unicamente una storiaccia di poltrone», sostiene il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis che attacca il Partito democratico facendo l’elenco di «tutte le poltrone occupate dal Pd, non considerando quelle degli assessori e del presidente del Consiglio»: Amgas blu, Daunia ambiente (fino a due anni fa), Ataf (fino a quattro mesi fa), il rappresentante del Comune nel cda della Fiera, il Consorzio Asi «dove – secondo De Leonardis – c’è un vero e proprio direttivo del partito democratico grazie alla presenza di un ex parlamentare (Franco Mastroluca), un sindaco (Gianni Mongelli) e un segretario amministrativo (Emilio Paglialonga)». Il Pd replica ricordando solo che «Nel collegio dei revisori dei conti di Asi, l’Udcap ha indicato il professionista Angelo Casoli». Insomma sulle poltrone volano gli stracci in queste ore.

L’opposizione incalza: «L’esperienza politico-amministrativa della Giunta Mongelli è ormai giunta al capolinea. Ed è per il bene della città che chiediamo al sindaco di Foggia di fare un passo indietro e di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere, finalmente, degni rappresentanti che sappiano ben governare il bene comune». Il centrodestra però nel documento non auspica elezioni anticipate ma un commissariamento: «per permettere l’apertura di una reale fase di risanamento da affidare a figure di indubbio spessore tecnico ed amministrativo. Una fase necessaria e propedeutica».

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

Condividi in Facebook

FOGGIA – Presentato “Musica nelle Corti di Capitanata”

Pubblicato : mercoledì, 13 giugno 2012

Un calendario ricco di appuntamenti e vario, sia dal profilo dell’offerta musicale che da quello artistico con presenza di eccellenza che saliranno sul palco accompagnati dal lavoro di una produzione tutta made in conservatorio.
Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha voluto evidenziare l’importanza dell’iniziativa “Musica nelle corti di Capitanata” organizzata dal Conservatorio Umberto Giordano di Foggia e presentata questa mattina a Palazzo di Città.
“Se siamo giunti alla sedicesima edizione di questo evento vorrà pur significare qualcosa”, ha commentato il sindaco Mongelli, “mi sembra che anche quest’anno ci siano le premesse per assistere ad una programmazione musicale di grande qualità”, ha concluso il primo cittadino.
Si comincia sabato 16 giugno presso il chiostro di Santa Chiara con il concerto inaugurale de “Il solista e l’orchestra” con Francesco Radiato e Giuseppe Stoppiello al pianoforte e con Pablo Varala alla direzione dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, che proporranno musiche di Beethoven e Liszt.
“In questo momento di grandi difficoltà economiche la presenza del comune di Foggia a sostegno di questo evento permette di risolvere, comunque, tanti piccoli problemi che ci consentono di proporre una organizzazione all’altezza della situazione”, ha evidenziato Enrico Sannoner Presidente del conservatorio Umberto Giordano. 18 concerti che si terranno non solo al chiostro di Santa Chiara a Foggia ma troveranno spazio anche nella sezione staccata del conservatorio a Rodi Garganico, nella chiesa dell’Addolorata di Foggia e al circolo Valle Rossa a San Giovanni Rotondo.
“Abbiamo preparato un cartellone di appuntamenti che potrà soddisfare un palato musicale vario attraverso un percorso articolato, dalla musica classica alle sfumate del jazz, fino ad arrivare alla musica brasiliana”, ha commentato il maestro Francesco Di Lernia direttore del conservatorio Umberto Giordano.

da Teleradioerre

Condividi in Facebook

FOGGIA – Presentato alla città il ‘Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari’

Pubblicato : martedì, 12 giugno 2012

Presentato alla città il ‘Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari’
Russo: “Diventerà un valore aggiunto per la comunità cittadina”
Mongelli: “Parte del percorso di risanamento ottimamente svolto e condotto”

Confagricoltura Foggia e Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo fano il loro ingresso ufficiale nell’ormai storica sede dell’Amgas che oggi diventa il Palazzo delle Energie – Centro servizi e affari e “inizia a possedere tutte le caratteristiche proprie di un vero e proprio centro direzionale ed un valore aggiunto per la comunità cittadina”.

E’ stato Massimo Russo, l’amministratore unico della società di proprietà del Comune di Foggia, a sintetizzare con queste parole il senso dell’attività svolta per raggiungere “uno degli obiettivi del piano di ristrutturazione finanziaria e riorganizzazione operativa dell’azienda”.
A presentare l’iniziativa, nella conferenza stampa svoltasi questa mattina nella Sala dell’Energia, c’erano, oltre a Russo, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il presidente di Confagricoltura Foggia Onofrio Giuliano, il presidente della BCC Antonio Palladino e il presidente di Amgas Blu Srl Alfonso De Pellegrino: “società e organizzazioni a cui si aggiunge AM Service Srl che avranno qui la propria sede principale ed i propri uffici operativi”.

I contratti di fitto sottoscritti da Amgas SpA garantiranno un introito di circa 155.000 euro l’anno “a fronte di un obiettivo finanziario, indicato nel piano di ristrutturazione del debito, fissato a 100.000 euro”.

In parallelo, si riducono di circa il 20% i costi complessivi di gestione della struttura, i cui spazi sono occupati al 90% rispetto al 40% riscontrato all’inizio del mandato dell’attuale amministratore.

La BCC trasferirà nel salone a piano terra del Palazzo delle Energie la propria filiale – “non uno sportello qualunque”, ha sottolineato compiaciuto il sindaco Gianni Mongelli – ed aprirà i propri sportelli ai clienti di Amgas Blu: “a partire da settembre – ha annunciato Alfonso De Pellegrino – si potranno pagare gratuitamente le bollette utilizzando due delle quattro casse che saranno attivate.

E’ il primo passo di una collaborazione commerciale che avrà positivi ed interessanti risvolti per i nostri utenti”.
“Noi siamo partner finanziari di Amgas Blu e Amgas da oltre due anni – ha aggiunto il presidente della BCC Antonio Palladino – e già con l’ingresso nel capitale di Ascopiave abbiamo intensificato i nostri rapporti. Ora avviamo una nuova fase, anche migliorando il servizio offerto ai nostri clienti che avranno a disposizione una struttura più confortevole e più facilmente raggiungibile”.

Proprio i vantaggi logistici – disponibilità di parcheggio, facilità di accesso per chi viene da fuori città, vicinanza al centro cittadino – hanno convinto Confagricoltura Foggia a “lasciare la nostra storica sede per migliorare i servizi offerti agli associati – ha affermato il presidente Onofrio Giuliano – ed essere parte attiva di un’operazione di alto contenuto simbolico: trasformare questo palazzo nel simbolo della città che produce ed offre servizi di qualità”.

Massimo Russo ha colto l’occasione offerta dalla conferenza stampa per annunciare il prossimo step progettuale: affidare a privati qualificati la gestione dell’auditorium all’esito di un bando pubblico. “E’ una struttura tra le più belle e funzionali della città – ha affermato – ed è giusto sia messa al servizio della città stessa ospitando eventi e manifestazioni che non può certo essere Amgas ad organizzare e promuovere”.

“Tre anni fa eravamo alle prese con un’azienda in crisi, finanziaria e di mercato; oggi ci ritroviamo per registrare un ulteriore passo in avanti sulla strada del risanamento, della riorganizzazione e del rilancio delle attività aziendali – ha commentato il sindaco Gianni Mongelli – L’evidenza dei fatti ci dice che il percorso è stato ottimamente svolto e altrettanto ottimamente guidato”. Prima il completamento dell’apertura al traffico della tangente settentrionale, poi la sottoscrizione degli accordi con Ferrovie dello Stato per gli investimenti sul terminal bus, quindi l’attivazione del Palazzo delle Energie che “farà gravitare in questa zona della città interessi economici e contribuirà alla sua rigenerazione. Ciascuna di queste azioni – ha concluso Mongelli – era parte della strategia disegnata 3 anni fa e portata avanti in questi 3 anni esclusivamente nell’interesse della città”.
Gianni di Bari
portavoce del sindaco
Città di Foggia

Condividi in Facebook