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PATTO TERRITORIALE PROSPETTIVA SUBAPPENNINO: ASSEGNATI 700 MILA EURO

Pubblicato: giovedì, 20 settembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Riparte l’attività di programmazione territoriale della Società Consortile Prospettiva Subappennino, Soggetto Responsabile del medesimo Patto, che negli ultimi tempi è stata impegnata, per lo più, nella realizzazione di alcuni progetti formativi dedicati ai lavoratori interinali e nella gestione del progetto “Osservatorio Agridaunia”, un intervento finanziato dalla Regione Puglia per studiare e meglio definire gli aspetti della destagionalizzazione dei lavoratori extracomunitari residenti nella provincia di foggia, impegnati nei processi produttivi delle filiere agroalimentari.
Con un provvedimento dello scorso 25 Luglio, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha messo a disposizione del Patto Territoriale Prospettiva Subappennino un budget di circa 700 mila euro.
Si tratta di somme che dovranno essere dedicate esclusivamente alla realizzazione di nuove infrastrutture a supporto dello sviluppo locale nel Territorio dei Monti Dauni.
“Nella logica di capitalizzare il lavoro sin qui svolto dal Patto – dichiara il Direttore della Società Valerio Ricci – ed in considerazione del momento di congiuntura economica, l’attività di pianificazione della spesa di questi nuovi fondi, dovrà agganciarsi ai punti di forza, alle positività sviluppate nel (primo) decennio di vita del Patto Territoriale (2002 – 2012) che annovera, tra i risultati più esaltanti, la realizzazione del 30% della capacità ricettiva, turistico – alberghiera, di Lucera e del Subappennino Dauno che prima era ridotta al lumicino e con poca forza lavoro”.

“Un risultato a marchio Patto – prosegue Ricci – che ha visto le Strutture più rinomate della zona (HOTEL PALACE LUCERA, VIGNA NOCELLI, TENUTA CAPACCIO, RELAIS SAN PIETRO ecc. ecc.) essere tutte cofinanziate, in fase di realizzazione, dalle risorse di questo strumento negoziale”.
Soddisfazione espressa dal Presidente della Società Raffaele Cariglia per l’assegnazione della nuova massa finanziaria che tuttavia non opacizza la necessità di stigmatizzare su alcune vicende:
”E’ un risultato che premia il lavoro svolto dalla Società, dai Sindaci che si sono distinti per il loro straordinario impegno e dal Tavolo di Concertazione che ha avuto la capacità di individuare una serie di obiettivi coerenti con le esigenze e con i punti di forza del Territorio.

La mia speranza è che a questo importo che ci è stato riconosciuto possano essere aggiunti, quanto prima, anche i cinque milioni di euro che fanno parte di una proposta di rimodulazione già presentata al Ministero da qualche anno. Tuttavia, ragionando sul da farsi, dovremo cercare di focalizzare l’attenzione su quelle opere infrastrutturali capaci di sostenere le attività che producono reddito ed occupazione sul Territorio evitando, così, di clonare una serie di scelte trasformatesi in criticità che hanno prodotto solo ritardi, avendo intercettato, purtroppo, alcune strategie politiche particolarmente infelici come, ad esempio, il commissariamento dei Consorzi ASI”.
“Un episodio – riferisce ancora Cariglia – che, per quanto riguarda l’Ente di Via Mons. Farina, ha condizionato e tanto i tempi di cantierizzazione delle opere di urbanizzazione degli Agglomerati di Lucera e Bovino visto che proprio l’ASI di Foggia è destinataria di quasi 8 milioni di euro per realizzare questi interventi.

Infatti a tutt’oggi e dopo dieci anni dalla firma del Patto, il Consorzio ASI non ha ancora emesso il Bando pubblico per appaltare le opere infrastrutturali della zona industriale di Lucera mentre per l’Area di Bovino i lavori che a stento erano partiti, dopo tanta attese, si sono poi drammaticamente interrotti per una serie di problematiche insorte tra l’ASI e l’impresa appaltatrice. Così come è necessario verificare, in tempi stretti, se è possibile procedere al completamento della Zona Industriale di Biccari”.
“Comunque – conclude Cariglia – l’aver incassato queste nuove risorse, significa che Prospettiva è viva e presente. Quindi, nei Monti Dauni c’è, evidentemente, più di un Agenzia di sviluppo locale”.

PROSPETTIVA SUBAPPENNINO SCpA

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