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FOGGIA – Emergenza abitativa: 24 famiglie foggiane da 15 anni a Ortanova

Pubblicato: mercoledì, 19 settembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Chi da dieci anni, chi da 14, chi da 15.

Sono 24 i nuclei familiari foggiani che vivono da due o tre lustri l’infinita emergenza abitativa del capoluogo pagando il prezzo amaro dello sradicamento dai propri luoghi. 24 famiglie di cittadini foggiani che l’amministrazione comunale ha alloggiato in tre palazzine senza ascensore una affianco all’altra in quel di Ortanova.

Doveva essere una sistemazione provvisoria : nelle carte consegnate alle famiglie si indicava un tempo massimo di tre mesi per tornare nel capoluogo. In appena tre mesi il Comune capoluogo confidava di trovare una sistemazione adeguata ai quei cittadini.

Presa in giro o ingenuità?

Fatto sta che quei tre mesi si sono moltiplicati per 100, per 150.

Quella sistemazione provvisoria è diventata definitiva, quel trasferimento temporaneo una deportazione.

Ritmi di vita e abitudini stravolte, con un incessante andirivieni tra Foggia e Ortanova per raggiungere parenti, luoghi di lavoro, scuole, strutture sanitarie. Per compensare il disagio alle famiglie, per mascherare l’incapacità comunale a garantire ai propri cittadini il diritto alla casa, l’amministrazione comunale, allora guidata da Paolo Agostinacchio, decise di accollarsi le spese vive dell’abitazione, dal canone di fitto all’acqua potabile.

Ma le bollette dell’acqua, a quanto pare, non sono mai state pagate dal Comune, ed ora acquedotto pugliese ha presentato il conto.

Ventimila euro circa, da dividere tra i 24 nuclei familiari. Intanto da lunedì scorso acquedotto pugliese ha sospeso l’erogazione di acqua, con il conseguente scontato disagio per le famiglie. E stamattina una delegazione delle famiglie, composto da donne di tutte le età, ha incontrato il sindaco Mongelli.

L’esasperazione non ha creato un bel clima, e qualcuna di loro ha dimostrato di non conoscere le regole elementari della buona educazione, la richiesta di aiuto è diventata pretesa scostumata e arrogante, le posizioni distanti, la distanza incolmabile. Gianni Mongelli ha chiuso ogni discussione:
“L’Amministrazione comunale – ha dichiarato in una nota – non può e non deve sopportare il costo delle utenze domestiche di chi vive in alloggi assegnati in ragione dell’emergenza abitativa.

Richieste del genere non sono più ammissibili e non saranno accolte…. perchè non sono più compatibili con lo stato delle finanze comunali e ancor meno con la necessaria ragionevolezza del sostegno al bisogno per evitare che si trasformi in privilegio rompendo la rete di solidarietà civica”
L’incontro si è chiuso male, con donne deluse e un sindaco talmente innervosito da non consentire alle nostre telecamere di intervistare le donne all’interno del palazzo.

Un palazzo – vogliamo ricordare – che non è del sindaco pro tempore, ma dei cittadini foggiani. Anche di quelli che da 10 o 15 anni vivono a Ortanova.
da Teleradioerre

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