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Notizie del 2 novembre 2011

FOGGIA – Giovedì e venerdì il vincitore del Campiello a Foggia

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Andrea Molesini

Riepiloghiamo gli appuntamenti con il vincitore del Premio Campiello a Foggia, di domani sera e venerdì mattina.

Si partirà alle 18,00 di giovedì 3 novembre al Palazzetto dell’Arte quando, nell’ambito del ciclo di incontri ‘Parole e musica’ organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, il vincitore del premio Campiello 2011, Andrea Molesini, presenterà il suo libro ‘Non tutti i bastardi sono di Vienna’.

Successivamente nella libreria foggiana ‘Stilelibero’ (viale Ofanto 293), promotrice della venuta a Foggia del noto scrittore, è previsto dalle 20,00 un incontro con lo stesso autore e successivo aperitivo.

Ultimo appuntamento venerdì 4 novembre alle ore 10,00 nell’Aula 1 della Facoltà di Lettere in via Arpi.

Il brillante scrittore veneziano si racconterà ai giovani studenti del corso di laboratorio di letteratura italiana diretto dal prof. Domenico Cofano. Interverrà il Magnifico Rettore, prof. Giuliano Volpe, e il suo delegato rettorale alle biblioteche, prof. Sebastiano Valerio.

da Teleradioerre.it

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Manfredonia – «No all’eolico off-shore di Manfredonia» – La giunta regionale contro l’impianto

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Dichiarazione di Nicastro, assessore all’Ambiente – «Non abbiamo bisogno di mostri marini»

Un impianto off-shore

«La Giunta regionale questo pomeriggio ha fatto proprio con delibera il parere negativo sull’impianto eolico off-shore al largo di Manfredonia espresso dalla conferenza decisoria presso l’assessorato dello scorso 27 ottobre. In quella sede gli organi tecnici della regione avevano recepito le perplessità formalizzate da alcuni enti locali». A dichiararlo l’assessore alla Qualità dell’ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell’approvazione in giunta della delibera.

REGIONE CONTRARIA - «Ribadiamo – prosegue Nicastro – la contrarietà di questo governo regionale ad opere, anche in termini di energia rinnovabile, che costituiscano una violenza al territorio. La Puglia è una terra di accoglienza e non abbiamo bisogno di mostri marini dinanzi alle nostre coste. Infine, a dimostrazione della bontà del lavoro di verifica tecnica fatta dalla struttura regionale, sono contento che la nostra posizione sia stata supportata da altri pareri negativi degli enti territoriali»

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Foggia – Aeroporto, gli amministratori scrivono al Presidente: “Nichi, ascoltaci”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Aeroporto Gino Lisa (St)

E ADESSO SI muovono, e con una certa compattezza, amministratori e politici.

L’abbandono della Darwin e le dichiarazioni di disimpegno da parte della Regione Puglia hanno portato un sussulto nella classe dirigente di Capitanata. Dopo il tavolo tenutosi in Comune lo scorso 28 ottobre, e prima della salita a Foggia, domani, dell’assessore Minervini (sarà in Direzione Pd per spiegare le scelte dell’amministrazione Regionale di fronte ai maggiorenti del suo partito) e della manifestazione indetta per il prossimo 19, una nutrita schiera di sindaci, parlamentari e amministratori di vari Enti chiede formalmente un incontro con il Presidente Nichi Vendola.

“Chiediamo di essere ricevuti – laconica la richiesta – per trovare una soluzione condivisa per il mantenimento del contributo che può ancora permettere i voli da e per Foggia, almeno fino all’allungamento della pista del Gino Lisa, inserita nella programmazione strategica della Regione Puglia”.

Lunga la lista dei richiedenti incontro: due parlamentari: Michele Bordo e Colomba Mongiello; un eurodeputato: Salvatore Tatarella; cinque Consiglieri Regionali: Dino Marino, Franco Ognissanti, Gianicola De Leonardis, Giandiego Gatta e Leo Di Gioia; il presidente della Provincia Antonio Pepe. Decisiva la partecipazione dei sindaci Gianni Mongelli (Foggia), Angelo Riccardi (Manfredonia), Andrea Ciliberti (Monte), Gianfranco Savino (San Severo), Donato Dotoli (Volturino), Vincenzo Monte (San Nicandro), Antonio Gisolfi (Rignano), Domenico Vescera (Peschici), Carmine D’Anelli (Rodi), Luigi Damiani (Vico), Rocco Manzo (Carpino), Piero Colecchia (Ischitella), Ersilia Nobile (Vieste), Generoso Perna (S. Paolo), Mario Simonelli (Orsara), Francesco Santoro (Celenza), Francesco Santoro (S. Marco la Catola), Michele Fascia (S.Marco in L.), Dino D’Amelio (Carlantino), Pasquale De Vita (Casalnuovo M.), Ernesto Cicchetti (Castelnuovo D.), Mauro Piccirilli (Casalvecchio P.), Iaia Calvio (Orta Nova), Marco Camporeale (Serracapriola), Pasquale Tucci (Lesina), Lucio Prencipe (Mattinata), Michele Placentino (S. Giovanni), Vito Monaco (Stornarella), Ranieri Castelli (Rocchetta), Pasquale Murgante (Accadia).

Schieranti per l’incontro anche il Presidente della Camera di Commercio, Eliseo Zanasi ed il suo alter ego in Confindustria, Pino Di Carlo, oltre ai segretari Cgil, Cisl e UIl del settore trasporti, al numero uno di Confesercenti Carlo Simone e diverse associazioni.

Da evidenziare, la scelta dei vendoliani di non aderire ad alcuna forma di discussione.

Sinistra ecologia e Libertà non ha ancora una sua propria posizione.

Lo stesso valga anche per Domenico Rizzi, sindaco di Zapponeta oltre che capo del partito di Nikita il rosso.

Per lui, al momento, ancora nessuna dichiarazione ufficiale, mentre pare che, la base, possa appoggiare le proposte delle associazioni.
da Stato Quotidiano

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Foggia – ecco l’elenco dei reperti di Via Parini. Ma la ‘Silvia’ procede

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011
Foggia, periferia Sud. Le gru

Foggia, periferia Sud. Le gru

UNDICI saggi di scavo, compresi fra il 22 agosto ed il 26 settembre, affidati alla Società ‘ArcheoLogica Srl’ dell’Università del capoluogo.

Questa l’attività condotta a Foggia in Via Parini, nella zona di realizzazione del discusso progetto “Parco della cultura e dello sport”.

Un mega appalto da svariati milioni di euro, quello in piedi alla periferia sud della città che, oltre a prevedere l’impianto di strutture sportive, cantierizza l’erezione di palazzoni, gli ennesimi, e villette di edilizia residenziale.

Un progetto edilizio che sarebbe andato avanti a fari spenti non fosse stato il fatto che, da decenni, l’area è al centro delle discettazioni degli studiosi e degli ambientalisti, possibilisti in merito all’ubicazione, nei dintorni, di una domus solaciorum federiciana.

 Sono loro che hanno sollevato dubbi sulla possibile invasibilità delle costruzioni rispetto ad eventuali strutture sommerse dal tempo e dalla terra.

Il cantiere. I lavori di costruzione della subito ribattezzata Cittadella dello sport (permesso num. 5, rilasciato dal Comune il 24 maggio di quest’anno – da non confondersi con i lavori per la costruzione del nuovo stadio, che sono agli antipodi, ubicati in periferia Nord e non ancora incominciati), sono appannaggio dell’impresa Silvia, società per azioni foggiana, di proprietà di Giovanni Trisciuoglio, costruttore, attuale presidente della sezione edili di Confindustria Foggia.

La Silvia è uno dei colossi dell’imprenditoria del mattone dauno.

Fermare l’urbanizzazione avviata proprio di rimpetto alla cinta muraria di Campo degli Ulivi è oramai impossibile.

Tanto più perché, almeno quelli di urbanizzazione primaria hanno già ottenuto il placet della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Unico ente (il Comune non l’ha fatto, se non in un secondo momento) ad interessarsi delle sorti di un’area inserita all’interno della Carta dei Beni Culturali della Puglia.

Masseria Pantano. La prima sorveglianza archeologica, quella per la prosecuzione dello scavo di un tratto di trincea per la posa della Rete delle Acque Nere, sorveglianza che ha avuto inizio lo scorso 22 agosto, non ha dato esiti.

Tuttavia, durante i lavori di prima urbanizzazione, sono stati intercettati livelli di frequentazione e strutture archeologiche riferibili al villaggio neolitico Masseria Pantano.

 I rinvenimenti, mai resi pubblici con posizioni ufficiali dal Comune di Foggia, né tantomeno dal silente Museo Civico (la cui Direzione è affidata da tempo alla dirigente del Servizio Cultura Gloria Fazia), sono venuti alla luce in una fascia di terreno posta parallelamente rispetto a Via Parini. Un lembo di terra orientato in direzione Nord-Sud, lungo 200 metri e ampio 8. E’ qui che v’è stata l’impostazione degli 11 scavi.

Ed è sempre qui che, ineluttabilmente, sono stati conseguiti importanti risultati di natura archeologica.

I rinvenimenti. Otto degli undici saggi hanno individuato una serie di strutture insediative, databili complessivamente nell’ambito delle fasi più antiche del Neolitico a ceramica impressa arcaica e dipinta di facies Masseria La Quercia (siamo nel VI millennio a.C.).

I restanti tre hanno consentito alla srl dell’Ateneo di avere conferma della presenza di strutture di canalizzazione a fini agricoli. Un’opera sistemica complessa ed affascinante, ma di difficile ubicazione cronologica.

Verosimilmente non antica come quella dei saggi precendenti e forse addirittura riconducibile ad epoca romana o alto medievale (entrambe le ere furono floride per gli abitati daunni).

Durante i lavori di scavo sono stati individuati ed indagati un tipico compound (saggi 1-2) ed una struttura ipogea (4 e 10) posta al centro dell’area da esso limitata, un ampio tratto (3 e 11) del più interno dei tre fossati di recinzione ed un tratto (8-9) del più esterno dei tre fossati di recinzione.

 Il fossato centrale sembra si interrompa immediatamente prima dell’area interessata ai lavori di posa dei sottoservizi. Dunque, in linea di massima, non dovrebbe essere coinvolto in eventuali ‘incidenti’.

Ma c’è da fare estrema attenzione se non si vuole rischiare di mandare in fumo millenni di storia.

Le polemiche. Il Centro Studi naturalistici, capeggiato da Vincenzo Rizzi, è il primo dei grandi avversari del progetto di Trisciuoglio. Da mesi ormai, ovvero già da luglio, Rizzi ha avviato un botta e risposta con il Comune di Foggia.

 Una diatriba ad alta intensità che, va detto, non ha portato allo smantellamento delle gru.

 D’altronde, l’assessore all’Urbanisca, Luigi Fiore, ciondola fra posizioni divergenti. In un primo momento ha sostenuto che “il sito archeologico non è nelle nostre mappe” malgrado l’attività di scavo, il convolgimento dell’impresa Silvia e, addirittura, disconoscendo indirettamente l’affermazione del Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Giuliano Volpe, che ammette, al contrario che l’area dell’indagine rientra nella Carta dei Beni Culturali della Puglia e nel Sistama Informativo Territoriale della Regione Puglia, accessibile, ricorda Rizzi, “da tutti gli enti locali e gli enti pubblici, come strumenti di screeening preventivo per qualsiasi pianificazione”.

Poi, in un secondo momento, di fronte all’evidenza, s’è lasciato andare – lo ricorda lo stesso Rizzi nell’ormai famosa lista delle 8 domande cui Fiore non ha dato risposta – ad un preciso: “Se lo avessimo saputo il comune non avrebbe mai rilasciato i permessi a costruire”.

Permessi costruzione. E, a proposito di permessi, da gennaio a giugno (sono dati ufficiali forniti dall’Ufficio Urbanistica di Palazzo di Città) ne sono stati rilasciati 130, quasi tutti (ma non tutti) finalizzati all’edilizia residenziale in una città che, secondo le stime ufficiali dello Svimez, ha perso oltre 3000 abitanti in 10 anni; dove non c’è ritorno degli studenti fuori sede, ed in cui l’Università non riesce a fungere da catalizzatore per bacini esterni.

 Pure, in totale, i permessi autorizzano l’erezione di 726 appartamenti, 2485 stanze, 2528 vani, 223.854 mc di volumetrie e 97.994 mq di superficie.

da Stato Quotidiano

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Bari – Passo Breccioso ancora incompleta. Nicastro: “Individuato percorso”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

La discarica di Passo Breccioso (corriere del mezzogiorno)

Si è tenuto questa mattina il tavolo tecnico tra la dirigenza del Servizio Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, i vertici dell’Amica e i rappresentanti del comune di Foggia in merito alla questione relativa a Passo Breccioso, la discarica di servizio a completamento del sistema impiantistico della Ato FG3 che permetterà al capoluogo dauno ed ai comuni attigui di chiudere il ciclo dei rifiuti indifferenziati.
Stamane è stato individuato il percorso per la mitigazione del rischio idraulico riscontrato in loco e la messa in sicurezza della discarica.

Un percorso condiviso con i soggetti presenti al tavolo e che permetterà al Comune di Foggia la realizzazione del manufatto entro i 60 giorni previsti, grazie al sostegno economico della Regione. ‘Sono soddisfatto della soluzione e, soprattutto, dello spirito di collaborazione emerso al tavolo – ha dichiarato l’assessore Lorenzo Nicastro commentando i lavori – che ha permesso la definizione di un percorso comune e condiviso rispetto alla necessità di inquadrare la gestione dei rifiuti dell’Ato FG3 in una visione generale che riguarda l’intero sistema regionale. Come sempre la Regione ha fatto, e continuerà a fare, la sua parte ed è importante che ciascuno, in relazione alle proprie competenze, faccia altrettanto’.

da Stato Quotidiano

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Cerignola (Foggia) – Le Camere del Lavoro di Cerignola e Grosseto si gemellano nel ricordo di Giuseppe Di Vittorio

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Manifesto nel ricordo di Giuseppe Di Vittorio

Le Camere del Lavoro di Cerignola e Grosseto si gemellano nel nome e nel ricordo di Giuseppe Di Vittorio, fondatore della più grande organizzazione sindacale italiana; e scelgono di farlo nell’anniversario della sua scomparsa e nella cittadina pugliese che gli diede i natali.

E’ uno degli eventi organizzati dall’Associazione Casa Di Vittorio il prossimo 3 novembre, a 54 anni dalla morte del sindacalista cerignolano, quando sarà anche presentato il progetto culturale ‘Festa della Memoria’ da realizzare di qui alla fine dell’anno con il contributo finanziario della Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo ed il sostegno di: CGIL Puglia, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Istituto Storico per la Resistenza e Centro Sociale Evangelico.

La lunga giornata cerignolana, che sarà vissuta ‘Tra Storia e Memoria’, inizia alle 10.00, presso l’I.T.C. ‘Dante Alighieri’, con la proiezione del documentario Indesiderabili, diretto da Chiara Cremaschi e incentrato sulle storie delle donne che, a partire dal 1939, furono internate nel campo di concentramento femminile di Rieucros, anche perché esponenti di spicco dei partiti antifascisti d’Europa rifugiatesi in Francia per sfuggire alle dittature. Tra loro una giovanissima Baldina Di Vittorio, figlia di Giuseppe e presidente dell’Associazione Casa Di Vittorio.

La visione del film, riservata alle scuole superiori cittadine che hanno aderito all’iniziativa, sarà preceduta dai saluti di Salvatore Mininno, dirigente dell’I.T.C. ‘Dante Alighieri’, e Luigi Vinciguerra, segretario della Camera del Lavoro di Cerignola; nonché dagli interventi di: Luca Anziani, componente del direttivo di Casa Di Vittorio, Mara De Felici, segretario generale della Cgil di Capitanata, e Lorenzo Centenari, segretario della Camera del Lavoro di Grosseto.

Nel pomeriggio, alle 16.30, la sede dell’associazione (presso Palazzo Carmelo) ospiterà la Festa del Tesseramento 2012 e la presentazione del volume Neanche se mi uccidi – Vita di Peppino Papa, scritto da Giovanni Novelli, segretario provinciale dello SPI Cgil, che parteciperà all’incontro insieme a Genoveffa, figlia del compianto sindaco lucerino al quale, lo scorso anno, fu simbolicamente intestata postuma la prima tessera della neonata associazione. In programma anche gli interventi di: Luca Anziani, componente del direttivo di Casa Di Vittorio; Mara De Felici, segretario generale della Cgil di Capitanata; Michele Galante, della Fondazione Foa.

In serata, a partire dalle 19.30, sarà ufficializzato il gemellaggio tra le Camere del Lavoro di Cerignola e Grosseto, dando così il via alla campagna per il tesseramento 2012 della Cgil. Alla sobria cerimonia seguirà la lettura di brani tratti dagli interventi pubblici di Giuseppe Di Vittorio, affidata all’attore Michele D’Errico, accompagnata dalle composizioni musicali selezionate ed eseguite dai maestri Lorenzo Ciuffreda e Antonio Fuiano.

“Il nostro progetto culturale compie un altro passo in avanti – afferma Baldina Di Vittorio – in direzione di una più profonda conoscenza del pensiero di Giuseppe Di Vittorio e del riconoscimento della sua perdurante attualità. Anche quest’anno riusciremo a realizzare a Cerignola e in tante altre città pugliesi occasioni di incontro e confronto in cui il passato e il presente si intrecceranno tra loro per contaminarsi ed arricchirsi di significato sociale e politico.

Avendo la speranza di suscitare nuove passioni e nuovi interessi in quanti vorranno riservare la loro attenzione ad un pezzo importantissimo della nostra storia di cittadini e lavoratori. Con questo spirito – conclude Baldina Di Vittorio – l’associazione si augura che tanti cittadini di Cerignola vorranno accogliere l’invito e partecipare alle iniziative in programma”.
da Puglialive.net

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Manfredonia (Foggia) – ESERCIZI DI TEATRO IMPURO CON MARCO MARTINELLI

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

BOTTEGA DEGLI APOCRIFI OSPITA IL REGISTA DEL TEATRO DELLE ALBE DI RAVENNA PER UN LABORATORIO TEATRALE GRATUITO PER 40 ADOLESCENTI ! APERTE LE ISCRIZIONI

Manifesto laboratorio Marti

Dal 3 al 6 novembre 2011 il regista Marco Martinelli, fondatore e anima del Teatro delle Albe, sarà a Manfredonia con il suo Teatro Impuro, un percorso di laboratorio di cui ci racconta:

… siamo partiti da maschere individuali e abbiamo via via scoperto il coro. L’origine di questa scoperta si è intrecciata con la nostra visione della polis e con la nascita della non-scuola. Il coro è la città. Senza la comunità non può esserci il coro, per questo prima di tutto le Albe sono una comunità, una comunità di eretici che non accetta le logiche dominanti.
E se questo può sembrare un anacronismo, in tempi di masse irreggimentate e spappolate come quelli in cui ci troviamo, a me sembra un anacronismo emozionante, un andare controtempo, nella breccia del tempo.”

Il Laboratorio si svolgerà presso il Teatro Comunale di Manfredonia che già da tempo ha spalancato le sue porte agli adolescenti del Territorio con l’annuale Festival di Teatro delle Scuole – Con gli Occhi Aperti – e con il Bando Speciale Orlando, che da luglio a ottobre 2010 ha coinvolto 20 ragazzi di Manfredonia in un progetto tra formazione e produzione.
Dall’altro lato Marco Martinelli è il padre della Non-Scuola esperienza teatrale all’interno delle scuole superiori di Ravenna, che coinvolge ogni anno oltre 400 giovani; una Non-Scuola che ha invaso con l’operazione come Punta Corsara il difficile quartiere di Scampia a Napoli e che ha fatto di un teatro impuro una forza rigenerante.
Ospitare il Teatro Impuro delle Albe a Manfredonia diventa oggi un passo naturale che offre ai ragazzi di questa città un’esperienza preziosa e difficilmente ripetibile.

Il Laboratorio è inserito all’interno del Progetto di Residenza Teatri Abitati – Una rete del contemporaneo 2010-2012, realizzato nell’ambito del Programma Pluriennale FESR PUGLIA 2007/2013, Asse IV azione 4.3.2, affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Comune di Manfredonia.
Questo permetterà ai ragazzi di partecipare a titolo gratuito, testimoniando da un lato la volontà dell’Amministrazione di costruire opportunità per i suoi giovani e dall’altro le potenzialità che una rete reale come quella creata con Teatri Abitati può sviluppare.

Per informazioni e iscrizioni
Bottega degli Apocrifi/Teatro Comunale
Via della croce – Manfredonia
Tel. 0884.532829
www.bottegadegliapocrifi.it
[email protected]
Comunicato Stampa Bottega degli Apocrifi

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Foggia – Raddoppio ferroviario Foggia–Caserta. Lasciati a casa 18 dei 48 lavoratori

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Italferr (fonte image: adnkronos)

HANNO scioperato questa mattina le maestranze impegnate nei lavori per il raddoppio ferroviario Foggia – Caserta.

Allo sciopero ed al blocco dei lavori nei cantieri tra Foggia e Bovino, si è giunti dopo l’ennesimo mancato riscontro da parte della ditta “Rabbiosi”, committente dell’Italferr, alle istanze dei lavoratori, rappresentate da Fenal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che chiedevano il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 ottobre 2011. In quella data, sono terminati i contratti a tempo determinato di 18 dei 48 addetti, impegnati da un anno e mezzo nella costruzione dell’importante infrastruttura.

Già in data 25 ottobre 2011, i lavoratori avevano tenuto una giornata di sciopero. I responsabili territoriali di Feneal, Filca e Fillea di Foggia, Vitantonio Pasqualicchio, Urbano Falcone e Severino Minischetti, tornano pertanto a sollecitare “il rinnovo dei contratti a tutte le 18 maestranze in quanto tra queste vi sono professionalità essenziali, come carpentieri, muratori e manovratori, senza i quali non è chiaro – sottolineano i sindacati di categoria – come si intenda portare a conclusione il restante sessanta per cento dell’opera che rimane ancora da completare”.

Al fine di salvaguardare l’occupazione dei 18 lavoratori, in un territorio sempre più fortemente colpito dalla disoccupazione, i sindacati avevano incontrato nei giorni scorsi il capo del personale, il direttore dei cantieri ed il dirigente generale della Rabbiosi.

La preoccupazione di Feneal, Filca e Fillea di Foggia è che, dietro il mancato rinnovo dei contratti, vi possa essere “la volontà di proseguire i lavori attraverso una discutibile gestione dei subappalti, a danno dei lavoratori del territorio di Capitanata ed in mancanza delle necessarie garanzie di trasparenza, sicurezza del lavoro e rispetto dei diritti contrattuali”.

Per questi motivi, Feneal, Filca e Fillea di Foggia si rivolgono al Prefetto di Foggia per chiedere un incontro in sede prefettizia, alla presenza dei rappresentanti aziendali della Rabbiosi e dell’Italferr, per trovare una soluzione alla vertenza.
da Stato Quotidiano

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Monte sant’Angelo – DOMENICA 06 NOVEMBRE 2011 — UN BOSCO PER AMICO : BOSCO QUARTO ― COPPA DEL GIGLIO

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Trekking a Bosco Quarto nel Parco del GarganoPROGRAMMA :

Ore 08,30 : ritrovo dei partecipanti presso la località Piana dell’ Incudine – si raggiunge tramite la Strada Provinciale n.43

—coordinate GPS : 41°45’19,14’’ N — 15°48’53,31’’ E

Ore 08,45 : inizio trekking

Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 16,30 : partenza per il rientro a casa

Quota di partecipazione : €.10,00 a persona è richiesta l’ adesione minima di 8 persone

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini.

Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “

Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al 328.1999783

Primo dei sei interessanti itinerari dedicati al bosco, spaziando dal Parco Nazionale del Gargano ai Monti Dauni Settentrionali, per vivere la natura più bella della Capitanata.

È una proposta di ecoturismo rivolta a tutte le persone che amano la natura, la vita all’ aria aperta, e che sono interessate a scopri-re il nostro bellissimo territorio.

Nuovi colori, nuove atmosfere, nuove abitudini, nuove sensazioni … tutto può essere utile per percepire i suoni ed i colori di un mondo unitario, vario e delicato e riscoprire la profondità delle dimensioni naturali e umane.

COPPA DEL GIGLIOBOSCO QUARTO – MONTE SANT’ ANGELOPARCO NAZIONALE DEL GARGANO

S.I.C. DIRETTIVA 92/43/CEE “HABITAT” : salvaguardia della biodiversità mediante conservazione degli habitat naturali Z.P.S.

DIRETTIVA 79/409/CEE “UCCELLI” : territori idonei alla conservazione degli uccelli selvatici LUNGHEZZA PERCORSO : km. 12,00 (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T= Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Montagna

VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie e sottobosco di sempreverdi Itinerario montano molto caratteristico e suggestivo all’ interno di un bosco secolare ad alto fusto, con prevalenza di Cerro. Il viandante può immergersi nei variegati suoni e colori del bosco vivendo in una nuova dimensione fatta di aria pura, cielo azzurro e cristallino, ritmo lento, pace interiore.

Durante il percorso si potrà godere della varietà della flora presente, dei suoi profumi e dei suoi colori e insieme percepire i suoni di un mondo unitario, vario e deli-cato e riscoprire le profondità delle dimensioni naturali e umane.

Comunicato Stampa Pietro Caforio

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Cerignola – Assemblea dei residenti il Quartiere Fornaci

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Il Comitato di Quartiere indice un’assemblea dei residenti il Rione Fornaci per domenica 6 Novembre dalle ore 20 15 presso i locali della Parrocchia San Trifone Martire per pianificare eventuali azioni di protesta al fine di sollecitare l’ Amministrazione Comunale ad una maggiore attenzione ai problemi del nostro quartiere divenuto da Giardino a Pattumiera della Città !!!

Antonio Dilorenzo

Comitato di Quartiere Rione “Fornaci”

Sede legale provvisoria: c/o ANTONIO DILORENZO

Via dei Tulipani, 17/C

71042 Cerignola

cellulare 338 4170736

DOMENICA 6 NOVEMBRE ORE 20 15
NEL SALONE DELLA PARROCCHIA “SAN TRIFONE “
ASSEMBLEA DEI RESIDENTI IL QUARTIERE FORNACI

Il Comitato di Quartiere è un’ Associazione Civica apolitica e senza scopi di lucro
fatta da semplici cittadini per i semplici cittadini dal 2003 si occupa di portare la Voce dei Residenti il nostro bistrattato Quartiere al Governo della Città.

Qualcosina è stata fatta grazie alle nostre “rimostranze”: qualche cartello con le vie, qualche luce, qualche albero e qualche buca riparata
ma rimangono insoluti grossi problemi:
DEGRADO SPORCIAZIA DISCARICHE ABUSIVE MERCATO SETTIMANALE INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO (TORRE EIFFEL) RANDAGISMO STRADE MARCIAPIEDI ROTTI ILLUMINAZIONE SCARSA OPPURE INESISTENTE ADSL SICUREZZA SCHIAMAZZI

Attivati e partecipa anche TU!!!

per info contatta il Direttivo del CdQ
antonio dilorenzo cell 338 4170736
antonio campaniello cell 349 8689690
tommaso sgarro cell 329 1376560

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Foggia – 5 NOVEMBRE ORE 10,00: PRESENTAZIONE DEL MUSEO DEI PICCOLI. – PERCORSO AL MUSEO CIVICO DEDICATO A BAMBINI E GENITORI.

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Un museo dei piccoli.

Dal 5 novembre il museo civico di Foggia ospiterà un percorso realizzato all’interno della sezione archeologica dedicato ai visitatori più giovani.
Non è rivolto alle scuole, cui sono dedicati numerosi itinerari di visita con laboratori, ma alle famiglie, per un’opera di coinvolgimento dei cittadini sulle tematiche cui è dedicato il Museo Civico.

La presentazione, quindi, si terrà sabato 5 novembre a partire dalle ore 10,00.
Il percorso si compone di 10 totem, uno per sala, recanti pannelli che conducono, tramite vignette e inviti all’osservazione, i bambini ad esaminare alcuni reperti permettendo loro di realizzare disegni e partecipare ad una “caccia al particolare”.
E’ un’iniziativa quasi unica in Italia, sia per modalità che per allestimento. L’iniziativa è stata realizzata dal Comune di Foggia con il Museo Civico e la collaborazione del Lions Club Giordano di Foggia.
Ufficio Stampa Citta’ di Foggia – Staff Sindaco – Ufficio Comunicazione

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Manfredonia – Il racconto del viaggio e del Dialogo di un Vescovo con i suoi 800 giovani

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

“ I GIOVANI DESIDERANO VIVERE LA FEDE E CHIEDONO ALLA CHIESA ASCOLTO ED ENTUSIAMO” -Il racconto del viaggio e del Dialogo di un Vescovo con i suoi 800 giovani-

Se si dovesse dar un titolo all’evento che ha coinvolto domenica scorsa, 30 Ottobre 2011, la Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, potrebbe sicuramente essere “ giornata di stupore”. Si sta parlando dell’evento che ha visto coinvolti più di 800 tra adolescenti e giovani, accompagnati da decine di sacerdoti ed educatori, che con 15 pullman, invitati dall’Arcivescovo Michele Castoro si sono messi in viaggio, per lasciarsi interrogare, riflettere, sulla propria fede, sulle proprie scelte di vita, sulla loro presenza nella Chiesa.
Ricordando che il tutto parte da una richiesta venuta dagli stessi giovani che in precedenza avevano chiesto una verifica dei loro percorsi, un uscire dall’abitudine.
L’idea stessa del viaggio vuol dire il dinamismo di una novità. I vari pullman sono partiti al mattino presto dalle varie zone della Diocesi, con a bordo, in uno di essi, lo stesso Arcivescovo. Il viaggio fatto di gioia, entusiasmo, preghiera, è stato anche preparazione a ciò che attendeva a Pompei attraverso una scheda che lo stesso Castoro a consegnato precedentemente ai giovani. La meta è significativa, luogo dedicato alla Madonna, prima adolescente nel Vangelo ad aver aderito con fede alla chiamata di Dio, attraverso tutti i suoi dubbi, fragilità, di una giovane dell’epoca. Vi sono poi delle coincidenze che lo stesso Vescovo Castoro definisce provvidenza: Padre Pio, un campano, porta le fede a San Giovanni Rotondo, nella Diocesi di Manfredonia.
Bartolo Longo, un pugliese, della Diocesi di Oria ( precedente Diocesi di Monsignor Castoro) porta la fede in Campania, a Pompei.
All’arrivo a Pompei, l’invasione dell’esercito dei giovani a riempito le strade della Cittadella sino al Santuario, dove ospiti in un auditorium si è dato il via al dialogo, tanto atteso, tra Arcivescovo e giovani. Monsignor Castoro ha cosi provocato inizialmente i ragazzi: “ qualche domande sulla nostra vita dobbiamo porla. Cosa fare per essere felici? In che cosa io sto mettendo le fondamenta della mia vita? Come penso io di realizzare la mia esistenza? Qual è il senso pieno che posso dare ai miei giorni? Cari giovani non stancatevi mai di farvi la domanda, e farvi fare da Dio la domanda: cosa cerchi? Non date mai nulla per scontato nella fede, altrimenti essa si addormenta. Cosa cercate nelle vostre parrocchie, quale attese alle vostre domande? Agli eventi della Chiesa a cui partecipate, alle tanta attività, vi sentite soddisfatti? Noi Chiesa, io Vescovo, attendiamo risposte per capire, pensare e camminare con voi? Cosa vi aspettate da noi sacerdoti? Solo se rispondiamo a queste domande possiamo vedere davvero un Gesù che convince il cuore e un Gesù da comunicare agli altri. Per dire agli altri – Venite e vedete”

Diversi i giovani che hanno risposto alle domande, alcuni anche raccontando alcune loro testimonianze preziose, cariche di entusiamo. Alcuni giovani di Vieste hanno invitato il Vescovo con le seguenti parole: “ vorremmo che i nostri sacerdoti ci incoraggino ogni giorno. E ci incoraggino quando cadiamo, perché siamo giovani, e spesso cadiamo perché andiamo contro corrente. Vorremmo trovare parole, braccia, cuori che ci rialzanino con amore, non giudicando ma infondendo coraggio come Gesù. Eccellenza da voi ci aspettiamo che più spesso, più di quello che fate, possiamo esser presente tra noi con la vostra visita. Ci venga a trovare. Abbiamo bisogno di sentire la sua parola, incontrarvi di persona”.

Gli amici di San Giovanni Rotondo, sintetizzando diversi interventi hanno raccomandato: “ vediamo tanti giovani che hanno perso le speranze, mancano i valori su cui costruire ed a cui puntare. Vorremmo trovare gente che con passione ci ricordi i veri valori, con parole e con testimonianze. Questo attendiamo nelle parrocchie“
Ed in risposta, accompagnati da diverse testimonianze, gli stessi giovani di Manfredonia, assieme ad altri di alcuni paesi hanno condiviso un pensiero di ringraziamento e provocazione: “ Vi ringraziamo eccellenza per i sacerdoti che ci avete inviato, giovani e pieni di entusiasmo, capace di donarci forza coraggio, farci vivere in Comunità, nella catechesi, nelle attività, nella fraternità, abbiamo trovate diverse risposte ai nostri perché. Vogliamo sempre sacerdoti entusiasti, comunità attive, capaci di trasmetterci vitalità e speranza”

Una richiesta accorata è divenuta invece la frase pronunciata da una giovane adolescente in risposta ad una domanda dell’Arcivescovo che chiedeva parere sul cosa fare per condurre altri giovani nelle parrocchie: “ chiediamo per noi amore e perdono dei nostri errori, senza condanne. Cosi, trasmettendo anche noi questo Vangelo ai nostri coetanei potremmo farli capire che nelle nostre comunità si respira amore. Vi prego Eccellenza, sacerdoti, educatori, amateci e perdonateci sempre”.
L’accorato grido dei giovani evidenzia il desiderio degli stessi ad avere una Chiesa che gli ascolti in un mondo fatto di distrazioni, che gli doni coraggio in un mondo disattento e disperato, che gli indiche vie in un mondo dove tutti sembrano smarriti e non capaci di dare risposte. Il Vescovo Castoro commenta tutto ciò affermando: “ è un tempo meraviglioso questo per annunciare ai giovani il Vangelo, come vita buona da costruire. A noi Chiesa il compito e la responsabilità di non deluderli”.

All’incontro è seguita la celebrazione della Messa in Santuario assieme all’Arcivescovo di Pompei, Liberati, famoso per i suoi interventi sempre coraggiosi, appassionati, e spesso provocatori a fedeli ed istituzioni. Ai giovani che con colori, canti, riempivano il Santuario, ha affermato: “ Non occorre essere particolarmente pessimisti per rendersi conto che la società che ci circonda è una società che ha completamente smarrito il senso profondo del suo esistere. Viviamo ormai tutti immersi nel frastuono.
Anche se non vogliamo, una valanga di suoni sintetizzati ci assedia da ogni parte. A questo frastuono sonoro si aggiunge un continuo bombardamento di immagini, bombardamento che, fatalmente, porta l’attenzione a essere sempre al di fuori di noi, in qualcosa che ci viene suggerito e anzi, direi, imposto. Nella società della massima pluralità la via che porta a Dio viene considerata soltanto come un’opzione tra le altre” e citando la famosa scrittrice Susanna Tamaro dice: “Dio è un’idea uguale a tutte le altre. Posso credere in Dio o in Che Guevara.
Posso anche credere soltanto nelle vittorie della Ferrari. Possiamo anche credere nella nostra squadra di calcio oppure nei riti tantrici perché siamo liberi, siamo creativi. Per raggiungere la felicità dobbiamo soltanto trovare la strada che più si adatta alla nostra indole. Le conseguenze antropologiche di questi assunti che derivano in gran parte dalla rivoluzione ideologica del Sessantotto e dai suoi slogan più famosi quali «Vietato vietare» e «Fantasia al potere» – si vedono già da alcune generazioni nella catastrofe educativa. “ .
Ampliando il discorso al futuro, a ciò che saranno i giovani domani in questa società provoca affermando: “ Che cittadino sarà un giorno questo bambino che non ha mai conosciuto la parola dovere, che non sa che la vita si costruisce e che, per costruirla, è fondamentale la relazione con l’altro, che richiede pazienza, sacrificio e rispetto? L’assenza di orizzonti ha anche un altro disastroso effetto, quello di togliere ai genitori una qualsiasi idea di autorità. Se infatti non sappiamo da che parte andare, come fanno le nostre parole a essere credibili? Se non sappiamo chi siamo e per quale ragione viviamo, se ogni giorno navighiamo a vista, decidendo ogni istante ciò che è giusto e ciò che non lo è, ciò che è importante e ciò che non lo è, come possiamo essere autorevoli nell’indicare ai nostri figli una strada? Una società senza un Cielo verso cui tendere si trasforma ben presto in una erratica, simile a quella dei grandi mammiferi erbivori che si spostano in grandi branchi alla ricerca di cibo migliore. Si bruca un po’ qui, si bruca un po’ là, secondo le necessità, secondo le stagioni, secondo la fortuna.”
E conclude ripetendo più volte con insistenza, con tono forte che esprime autorità ed amore assieme: “ coraggio giovani, coraggio, rifiutate la mediocrità, non lasciatevi ingannare, avete in voi tantissime bellezze, non le sciupate. Coraggio oggi che vi vedo qui in tanti sento da voi tanta speranza che si eleva. Non fatela morire. Coraggio”

La giornata è continuato all’insegna del dialogo, della conoscenza, con il pranzo consumanto nel giardino del Santuario che ha permesso a diversi giovani di incontrare l’Arcivescovo in modo confidenziale, e di conoscenza tra i vari gruppi. Il ritorno nei pullman è stato carico di condivisioni di emozioni divenute poi post che sono divenuti tam tam di speranza sulle varie bacheche di facebook nei giorni successivo. Il Servizio di Pastorale Giovanile Diocesano si riserva di preparare per l’Avvento iniziative di raduno dei giovani per zona, con un’attività di “missione serale” intenda a ravvivare quartieri, e riaccendere negli stessi giovani il “ coraggio” di trasmettere ciò che dentro vivono, ancora una volta per non lasciarlo vittima dello scontato e dell’abitudine.

Tutte le foto dell’evento: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2159056178757.2108290.1317110066&type=1

 
Comunicato Stampa ARCIDIOCESI DI MANFREDONIA-VIESTE – SAN GIOVANNI ROTONDO Vicaria di Manfredonia Servizio di Pastorale Giovanile e Vocazionale

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LUCERA – “Costituito il Comitato per l’Ospedale Lastaria di Lucera”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Il 31 ottobre 2011, al termine della sua prima riunione, si è costituito il “Comitato per l’Ospedale Francesco Lastaria” di Lucera. A guidarlo tre giovani, impegnati nel mondo della libera professione, del volontariato e dell’associazionismo locale. Sono Luca Paglione, Marianna De Leo e Michele De Santis, che coordineranno le attività del sodalizio, con l’aiuto della struttura organizzativa esterna, l’apporto di un gruppo di lavoro tecnico e l’ausilio della gente comune e dell’opinione pubblica.
Il neonato Comitato Civico, infatti, non si prefigge alcuno scopo politico, partitico o ideologico, ma intende garantire e mantenere il diritto alla salute per tutti.
“Si tratta di un lavoro corale, dove se si vince, si vince tutti insieme e se si perde, si perde come un collettivo, che rappresenta non se stesso ma la città di Lucera e il territorio del Preappennino dauno. Da oggi, nessuno potrà dire di non aver capito cosa sta avvenendo”, ha dichiarato l’avvocato Luca Paglione, richiamando tutti: giovani ed adulti, anziani e utenti dei servizi sanitari, ad un impegno e alla presenza fattivi per non perdere una risorsa territoriale come quella ospedaliera.
Nelle intenzioni che il Comitato si prefigge figurano:
• l’allargamento della sua rappresentanza ai tredici centri dei Monti Dauni Settentrionali con la proposta di redigere un ordine del giorno da approvare in ogni Consiglio Comunale interessato a discuterne;

• l’organizzazione, per la mattina di sabato 12 novembre, di un pacifico sit-in di protesta davanti all’ospedale F. Lastaria;

• l’avvio di una raccolta firme popolare da sottoporre ai cittadini di Lucera e dei comuni vicini;

• l’organizzazione di una manifestazione, in forma di marcia silenziosa, che si muova da piazza Duomo per raggiungere l’Ospedale in data 13 dicembre 2011, con cui ricordare anche l’anniversario di fondazione dell’Ospedale Lastaria che aprì al pubblico il 13 dicembre 1964.;

L’adesione al Comitato Spontaneo di cittadini è libera ed aperta per chiunque ne faccia richiesta, anche attraverso il profilo Facebook “Comitato Ospedale Lastaria”, che in appena cinque giorni ha raggiunto quota 100 iscrizioni, da parte degli utenti di Internet.
Il prossimo impegno prevede una seconda assemblea di aderenti e partecipanti per lunedì 7 novembre alle ore 19.30, presso i locali al numero civico 40 di piazza Bruno. La cittadinanza è invitata a partecipare.
COMITATO PER LA DIFESA DELL’OSPEDALE F. LASTARIA -LUCERA

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Roma – La santità di Padre Pio nelle parole del Papa

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

La santità di Padre Pio nelle parole di Papa Ratzinger – “Afferrato da Cristo” e per questo santo


- “Afferrato da Cristo”: papa Benedetto XVI ha citato Paolo di Tarso per definire San Pio e la sua santità di “uomo semplice, di origini umili”, scelto “per farne uno strumento eletto del potere perenne della sua Croce: di amore per le anime, di perdono e di riconciliazione, di paternità spirituale, di solidarietà fattiva con i sofferenti”. E “le stigmate, che lo segnarono nel corpo, lo unirono intimamente al Crocifisso-Risorto”. Si è espresso così il Pontefice in occasione della visita pastorale a San Giovanni Rotondo, il 21 giugno 2009, nell’omelia sul sagrato della grande chiesa.

“Padre Pio da Pietrelcina è uno dei santi che hanno vissuto intensamente e personalmente l’esperienza di Gesù”, sostenendo la “vera lotta, il combattimento radicale contro lo spirito del male”, ha aggiunto papa Ratzinger, ricordando che, “come tutti i grandi uomini di Dio, Padre Pio era diventato lui stesso preghiera, anima e corpo. Le sue giornate erano un rosario vissuto, una continua meditazione e assimilazione dei misteri di Cristo in unione spirituale con la Vergine Maria. Si spiega così la singolare compresenza in lui di doni soprannaturali e di concretezza umana”.

E tutto per il santo cappuccino, ha fatto notare il Santo Padre, toccava il massimo “nella celebrazione della santa Messa. Dalla preghiera sgorgava la carità. L’amore che egli portava nel cuore e trasmetteva agli altri era pieno di tenerezza, sempre attento alle situazioni reali delle persone e delle famiglie”, ai dolori dei malati e dei sofferenti. La “sua prima preoccupazione, la sua ansia sacerdotale e paterna era che le persone ritornassero a Dio, che potessero sperimentare la sua misericordia”.

“Guardate a Padre Pio: al suo esempio, alle sue sofferenze – concludeva Benedetto XVI – e invocate la sua intercessione, perché dal cielo continui egli ad esercitare quella squisita paternità spirituale che lo ha contraddistinto durante l’esistenza terrena; continui ad accompagnare i suoi confratelli, i suoi figli spirituali e l’intera opera che ha iniziato”. “Semplicità, umiltà e preghiera, ecco il carisma di Padre Pio, ma questo non vuol dire che un papa teologo come Joseph ratzinger non abbia in grande considerazione anche la conoscenza, lo studio, la preparazione.

“Fede e cultura sono grandezze connesse indissolubilmente, manifestazione del desiderio naturale di conoscere Dio presente in ogni uomo”: è un passaggio del discorso a docenti e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, pressoché due anni dopo, il 21 maggio 2011. “Il sapere della fede illumina la ricerca dell’uomo, la integra in progetti di bene, strappandola alla tentazione del pensiero calcolatore, che fa delle scoperte scientifiche strumenti di potere e asservimento”.

Le considerazioni del Papa sono tra i contenuti di un volume, “L’Avvenimento della Conoscenza”, realizzato da Giampaolo Cottini per le Edizioni cattoliche Ares, 200 pp. 18 euro. Un itinerario tra i discorsi del papa riservati al mondo della cultura, delle università e della scienza. Illuminato teologo e docente, Ratzinger sceglie il mondo universitario come interlocutore privilegiato di un nuovo umanesimo, esercitando il carisma personale dell’intelligenza al servizio della nuova evangelizzazione.

L’antologia raccoglie i discorsi più significativi dedicati al tema, introdotti e commentati da un saggio del filosofo Cottini, che offre una chiave di lettura unitaria dell’insegnamento del pontefice. “Credo – scrive mons. Luigi Negri nella prefazione – che stia educando la Chiesa anche mostrando che la fede è amica dell’intelligenza”, a condizione che questa sappia superare “le strettoie dello scientismo, del tecnicismo”. In tema di argomenti cari al Pontefice, va segnalato anche un libretto delle Edizioni San Paolo, “Eros e agape.

Le due facce dell’amore umano e cristiano”, 110 pag., 12 euro. Riunisce le meditazioni tenute alla Casa Pontificia, da un francescano cappuccino, Raniero Cantalamessa, alla presenza di papa Benedetto, nella Quaresima 2011. Sulla scia delle due encicliche papali dedicate alla carità (Deus caritas est e Caritas in veritate), si cerca di partire dalla sorgente ultima dell’amore, cioè Dio, per mettere in luce la bellezza dell’ideale cristiano che riconcilia in sè erotismo e comunione e deve ispirare tutte le relazioni umane. Attenzione particolare è rivolta alle qualità che l’amore deve rivestire, secondo il Nuovo Testamento. Deve essere sincero o senza ipocrisia, ma anche fattivo, non esaurirsi solo in sentimenti e parole, ma manifestarsi in gesti concreti nei confronti degli altri. Deve partire dal cuore ma passare per le mani.

Comunicato Stampa Agenzia Stampa 2008

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Manfredonia – Il sabato del libro

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

L’Amministrazione comunale sipontina dedica nuovo spazio per iniziative finalizzate alla crescita collettiva e lo fa mediante la proposta di eventi culturali che sollecitino la riflessione.

Già nell’agosto scorso, per restare all’immediato passato, si svolse un ciclo di letture, nel chiostro di Palazzo dei Celestini, che ha permesso di conoscere ed apprezzare da vicino sia i libri che i loro stessi autori.

Tre appuntamenti che ottennero un soddisfacente successo, dal punto di vista della partecipazione pubblica, ed ora tre nuovi appuntamenti si profilano all’orizzonte.
La manifestazione “Il sabato del libro” si svolgerà per tre sabati consecutivi, dal 5 al 19 novembre, nell’Auditorium di Palazzo dei Celestini.

Il primo appuntamento è il 5 Novembre. Il libro di cui si andrà a discutere è “Giunse veloce l’alba” di Pasquale Guerra. Il racconto di una donna che fa i conti con i ricordi, le tensioni, i rimorsi, le occasioni mancate.

La vicenda ha come sfondo Manfredonia, il Piemonte e poi Roma, città d’adozione e dove si svolge tanta parte del racconto.

 L’autore, Pasquale Guerra, di Manfredonia, vive a Perugia dove insegna lettere nel Liceo Classico.

 Cura progetti e corsi di aggiornamento su libri e lettura.

Collabora con la facoltà di lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Perugia e con Umbrialibri.

Dal 2008 cura la rassegna Umbrialibri Noir. E’ membro dell’IRDAU (Istituto di Ricerca e Documentazione sugli Antichi Umbri).
A presentarlo saranno Pasquale Caratù dell’Università di Bari e Rosalba Iannucci del Consiglio Regionale dell’Umbria.
Il secondo libro è “Capitanata meridiana” di Nicola di Bari.

 Un testo di economia incentrato su nuovi modelli di sviluppo possibili nel Sud.

 Il libro si muove sullo sfondo di una crisi economica profonda, che non lascerà nulla come era un tempo, e soprattutto obbliga a cercare altri modelli di economia.

E’ necessario ricostruire tutto partendo dalle risorse e dalle riserve che abbiamo per ideare un modello sostenibile di crescita economica, sociale e civile.

Un lavoro che è soprattutto un invito a riflettere, ed a discutere, rivolto alle classi dirigenti di questo territorio.

L’autore, Nicola Di Bari, è economista di impresa.

E’ stato responsabile della pianificazione strategica ed organizzativa in importanti imprese del Nord. Attualmente è direttore amministrativo e finanziario della Coop Mucafer di Manfredonia. A discutere del libro, il 12 Novembre, saranno il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, in compagnia di Gianni Ragazzini dell’Unipol Assicurazioni e Carmine Rollo, Presidente della Lega Coop di Puglia.

Il terzo libro è “Nel regno delle chimere.

Il dono della vita oltre il dolore” di Laura Regano.

 E’ la storia vera, autobiografica, di Laura, una ragazza che a 21 anni ha lottato fra la vita e la morte subendo un trapianto che le ridonerà e le cambierà l’esistenza.

Raccontando la propria esperienza l’autrice riesce a comunicare il suo amore per la vita e l’importanza di non rinunciare mai alla speranza ed alla voglia di lottare per realizzare i propri obiettivi e sogni.
“Avevo ventuno anni, non ero mai stata in ospedale, pensavo solo a studiare e a divertirmi con i miei amici, quando all’improvviso la vita mi ha tradito, il mio corpo mi ha tradita, e la bomba innescata nel mio DNA fin dalla nascita è esplosa, lasciando un cumulo di macerie. Ho provato a ricostruire quello che non c’era prima, ma l’esplosione ha modificato troppo profondamente il mio terreno, così devo inventare una nuova vita, costruirla e andare ad abitarci” (Laura).
A parlare del libro, il 19 Novembre, saranno don Salvatore Miscio, docente ISSR di Foggia, e il dott. Carmine Mione responsabile dei trapianti di Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo.
Per i primi due libri saranno presenti gli autori Pasquale Guerra e Nicola Di Bari.

Laura Regano invece non ci sarà, è morta a 31 anni il 19 aprile del 2009.
Gli appuntamenti organizzati dall’Assessorato alla Cultura si terranno all’Auditorium di Palazzo Celestini alle ore 18.
Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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Ecotium 2011 – La responsabilità Don Luigi CIOTTI – Lucera

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

DISTRETTO CULTURALE DAUNIA VETUS ECOTIUM 2011 – LA RESPONSABILITÀ DON LUIGI CIOTTI INAUGURA LA TERZA EDIZIONE DI ECOTIUM: QUEST’ANNO SI PARLA DI RESPONSABILITÀ

Venerdì 11 novembre, alle 19.00, nella Basilica Cattedrale di Lucera ricomincia Ecotium, ciclo d’incontri organizzato dal Distretto Culturale Daunia Vetus.

Ecotium vuole essere un’occasione di riflessione sui temi dell’Economia dell’ozio, sull’esigenza cioè di recuperare l’otium latino, un tempo dedicato prettamente alla speculazione intellettuale: ciò vuol dire vivere secondo parametri meno improntati alla produzione sfrenata, più etici, sobri, rispettosi del creato.
Il tema dell’edizione 2011 è quello della responsabilità.
Ospite del primo incontro sarà Don Luigi Ciotti, torinese, fondatore del Gruppo Abele e presidente nazionale di Libera, coordinamento di oltre 1500 tra associazioni, gruppi, scuole e realtà di base per la promozione e la difesa della cultura della legalità.
Don Ciotti ci parlerà della Responsabilità della Società civile: di fronte ad una crisi che sta distruggendo il valore della politica e della rappresentanza, è necessario che i cittadini ritornino a partecipare alle necessità della Cosa Pubblica, che facciano la loro parte per la costruzione del Bene Comune.

 È necessario che rifiorisca una nuova Società civile, che si impegni innescando meccanismi partecipativi e di comportamento virtuosi, su cui fondare la buona politica, che ridia speranza alle persone e credibilità alle Istituzioni.
Ecotium continuerà a dicembre con gli incontri con Salvatore Settis, architetto, titolare della Catèdra del Museo Prado di Madrid, e Luca Diotallevi, sociologo, docente all’Università di Roma Tre.

BIOGRAFIA DI DON LUIGI CIOTTI

Nato nel Cadore nel 1945, ma cresciuto a Torino, Don Luigi Ciotti è stato ordinato sacerdote nel 1972. Da sempre sensibili ai temi sociali ha speso la sua vita nella lotta alle povertà: nel 1966 ha fondato il Gruppo Abele, che tutt’oggi lavora nelle carceri minorili e aiuta le vittime della droga; nel 1982 ha contribuito alla creazione del Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza (CNCA), e nel 1986 diventa primo presidente della Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS (LILA).
Dopo l’esperienza della rivista Narcomafie, nel 1993, nel 1995 fonda Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, che in pochi anni diventa il punto di riferimento per la diffusione della cultura della legalità.
Don Ciotti ha ricevuto diverse onorificenze per il suo impegno civile: tra tutte la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione conferitagli dall’Università di Bologna e il titolo di Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana.
(www.ecotium.it)

Comunicato Stampa  Ecotium 2011 

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Vertice di oggi sull’emergenza spazzatura in Capitanata a Bari – Inceneritore di Manfredonia: “Non ancora acceso, ma già tanto lavoro”.

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Si terrà oggi (mercoledì) a Bari il prosieguo del vertice sulla crisi rifiuti a Foggia e in provincia, tenutosi la settimana scorsa in Prefettura a Foggia.
Il comitato spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata ritiene che gli enti locali non possano più demandare l’avvio della raccolta porta a porta con la separazione dell’organico e che la Regione Puglia debba finanziare solo interventi in tal senso, a partire da ora.
Non si può pensare che l’ultimando inceneritore a Manfredonia sia la soluzione, visto che come successo ad Acerra l’accensione dell’impianto va di pari passo con l’inizio dello stato di emergenza.
Infatti, è da dire che la bozza del nuovo piano-rifiuti regionale prevede di bruciare circa 1 milione di tonnellate di rifiuti su 2,2 milioni complessivi prodotto in tutta la Puglia in un anno solare. Attualmente l’unico impianto attivo è quello di Massafra in provincia di Taranto.
Se la situazione a Foggia non dovesse cambiare da ora, l’inceneritore di Manfredonia (che dovrà prima affrontare una fase di collaudo di 6-12 mesi) si troverà a dover bruciare ben di più delle 125.000 tonnellate annue previste. Un aerosol da non poco per i cittadini. comspont
Comitato spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata
SEGRETERIA-UFFICIO STAMPA

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Monte Sant’Angelo – “Monte Città dei Giovani”, giovedì 3 novembre secondo appuntamento con la rassegna “Conoscere i grandi maestri del cinema italiano”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Continua l’esperienza di “Monte Città dei Giovani“, il Laboratorio promosso dal gruppo giovani di Legambiente FestambienteSud che intende proporre una programmazione di iniziative su cinema, musica, teatro e consumo sostenibile, accreditando il cento storico della città Unesco, come luogo in cui è possibile coniugare l’attenzione all’ambiente con la creazione artistica e l’incontro tra culture.

Quello di giovedì 3 novembre è il secondo appuntamento della rassegna cinematografica “Conoscere i grandi maestri del cinema italiano”, proseguendo nella conoscenza di uno dei maggiori registi del cinema italiano, Vittorio De Sica, con il suo avvincente “Umberto D.”.

L’appuntamento è per giovedì 3 novembre, alle 20.30, presso la sede del circolo Legambiente FestambienteSud, in via Gambadoro 27, nei pressi di Piazza De Galganis, centro storico di Monte Sant’Angelo.

A proposito di questo film, Giulio Andreotti, all’epoca Sottosegretario allo spettacolo, scrisse su “Libertà”: «Se è vero che il male si può combattere anche mettendone a nudo gli aspetti più crudi, è pur vero che se nel mondo si sarà indotti – erroneamente – a ritenere che quella di Umberto D. è l’Italia della metà del ventesimo secolo, De Sica avrà reso un pessimo servizio alla sua patria, che è anche la patria di Don Bosco, del Forlanini e di una progredita legislazione sociale».
Comunicato Stampa Legambiente FestambienteSud

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Lucera – Musica tradizionale cinese con Daxun Zhang

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Concerto DAXUN ZHANG (contrabbasso) TOMOKO KASHIWAGI (pianoforte)

Sabato 5 novembre 2011

Si annuncia come uno dei più importanti e affascinanti appuntamenti musicali di sempre quello organizzato per sabato 5 novembre dall’Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello” di Lucera.

La 28esima stagione concertistica si arricchisce infatti di un evento di rilevanza internazionale con l’esibizione di Daxun Zhang.
“Se il contrabbasso può finalmente assurgere a protagonista assoluto, non può che avere in Zhang il suo campione”, così il Washington Post ha definito Zhang al suo debutto come solista su uno strumento spesso non considerato tale.
Nato in una famiglia di contrabbassisti ad Harbin, in Cina, Daxun Zhang ha cominciato a suonare a 9 anni e ha studiato al conservatorio centrale di Pechino da quando aveva 11 anni.

 Ha ricevuto lo Aoyama Award di Kyoto, Giappone, nel 2010 e nel 2007 il prestigioso Avery Fisher Career Grant, unico contrabbassista al mondo a conseguire tale riconoscimento.
La sua è una carriera brillante e ricca di premi prestigiosi in concorsi internazionali, spesso affermandosi come primo contrabbassista nella storia a vincerli.

 Daxun Zhang vanta anche importanti collaborazioni con orchestre e recitals come solista in tutto il mondo.

Attualmente all’attività concertistica affianca quella didattica essendo docente di contrabbasso presso la Butler School of Music dell’Università del Texas a Austin.

Sabato sera con lui suonerà la pianista giapponese Tomoko Kashiwagi con la quale collabora stabilmente in ambito internazionale, esibendosi in prestigiose sale e stagioni concertistiche quali il Kemledy Center di Washington, Garden Museum e Jordan Hall di Boston, la 92nd Street di New York, la Suntory Hall di Tokyo.

Il programma proposto dai due artisti sarà un altro punto di forza dell’appuntamento. Dalla musica tradizionale cinese a George Gershwin (I got rhythm) ed Ennio Morricone (Cinema Paradiso), passando per Giovanni Bottesini (Elegy), David Anderson (Prelude) fino ad Henry Vieuxtemps (Souvenir d’Amerique), il concerto sarà un continuo alternarsi di famosissimi brani della musica occidentale e quella dell’estremo oriente.

“Anche questo – dichiara Elvira Calabria, presidente dell’Associazione Amici della Musica di Lucera – è un concerto straordinario e unico: Daxun Zhang, uno dei massimi contrabbassisti al mondo, suonerà a Londra, presso la Royal Albert Hall, e quindi verrà a Lucera, nella nostra sala concerti, grazie alla reciproca stima con il nostro giovane direttore artistico Francesco Mastromatteo”.

Il concerto avrà luogo alle 19.30 (ingresso ore 19.00) nella Sala concerti “Giovanni Paisiello” di Via Bozzini 8, a pochi passi dal Duomo. Il prezzo del biglietto è di 12 euro (riduzione per gli studenti a 8 euro).

Per informazioni:
Associazione Amici della Musica “Giovanni Paisiello”
Via Bozzini, 8 (vicinanze Piazza Duomo) – Lucera
tel. 0881 542027 – 328 4064980
e-mail: [email protected]
sito web: www.amicimusicapaisiello.com

CURRICULA ARTISTI

DAXUN ZHANG
“Se il contrabbasso può finalmente assurgere a protagonista assoluto, non può che avere in Zhang il suo campione”, così il Washington Post ha definito Daxun Zhang al suo debutto come solista su uno strumento spesso non considerato tale.
Ha ricevuto lo Aoyama Award di Kyoto, Giappone, nel 20l0 e nel 2007 il prestigioso Avery Fisher Career Grant, unico contrabbassista al mondo a conseguire tale riconoscimento nella storia di questo premio.

 E’ stato il primo contrabbassista a vincere la Yopung Concert Artist Intemational Audition, premio che ha consentito l’avvio della sua carriera solistica. Il suo debutto a New York e’ stato sponsorizzato dal Claire Tow Prize e quello a Washington dalla Washington Arts Society. E’ stato inoltre vincitore del La Jolla Music Society Prize, del Orchestra of New England Solo Prize e del Fergus Prize. In Aprile Zhang ha eseguito la sua trascrizione della Carmen Fantasy di Waxman per violino con Keith Lockhart e Orchestra of St. Luke’s.
È stato anche il primo contrabbassista nella storia a vincere la Wamso Competition nel 2003, garantendosi il debutto solistico con la Minnesota Symphony. Nel 2001 ha vinto la Intemational Society of Bassist Solo Competition e il Grand Prix della American String Teachers Association National Solo Competition.
Ha collaborato a lungo con il Silk Road Project, suonando con la Chicago Symphony, in Giappone e California. Ha registrato un documentario in 10 parti, edito da Sony Calssical, sotto la direzione di Yo-Yo Ma, per la NHK Television in Giappone.
Come solista ha collaborato con Tokyo Symphony, Edrnonton Syrnphony, Pacific Symphony, etc. e ha tenuto recitals in USA, Canada, Panama, Giappone, Corea e Cina. Come camerista ha partecipato a numerosi festival: Strings in The Mountains, Music@Menlo, Vacouver Summer Combustion, ed e’ anche membro della Chamber Society Two of Lincoln Center a New York. Nato in una famiglia di contrabbassisti ad Harbin in Cina, ha cominciato a suonare a 9 anni e ha studiato al conservatorio centrale di Pechino dal quando aveva 11 anni. Ha continuato a perfezionarsi negli USA presso la Interlochen Arts Academy, e Indiana University sotto la guida di Lawrence Hurst.

Attualmente e’ docente di contrabbasso presso la Butler School of Music della Università del Texas a Austin.

TOMOKO KASHIWAGI

La pianista giapponese Tomoko Kashiwagi ha cominciato i suoi studi pianistici a sei anni. Ha completato la sua Laurea e Master in Esecuzione Pianistica presso la Indiana University (USA).
E’ stata inoltre la prima candidata a concludere brillantemente il programma di Dottorato in Collaborazione Pianistica della Butler School of Music presso la Università del Texas a Austin.
Kashiwagi collabora stabilmente con Daxun Zhang in ambito internazionale, esibendosi in prestigiose sale e stagioni concertistiche quali il Kemledy Center di Washington, Garden Museum e Jordan Hall di Boston, la 92nd Street di New York, la Suntory Hall di Tokyo. E’ stata inoltre collaboratrice pianistica per l’Interlochen Arts Camp e l’Itacha College Suzuki Institute. E’ stata collaboratrice pianistica della University of Texas at Austin e della International Convention di Contrabbasso di San Francisco.
Comunicato Stampa ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA “GIOVANNI PAISIELLO”

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Foggia – Conarteatro, omaggio a Nino Taranto

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Grande appuntamento teatrale al Conarteatro Foggia, in via Tressanti 13, a Villaggio Artigiani. Il prossimo sabato 5 novembre e domenica 6 novembre 2011 salirà infatti sul palco la Compagnia di Corrado Taranto che presenterà lo spettacolo “Zio papà, papà zì zio”, in omaggio al grande Nino Taranto, suo papà. Nato nel 1907 nel quartiere popolare di Forcella a Napoli, Nino Taranto può essere considerato davvero un artista a 360°. Era infatti attore, comico e cantante.
Nello spettacolo teatrale in programma il prossimo fine settimana al Conarteatro verrà offerta al pubblico un’imperdibile carrellata della carriera del grande Nino, mettendo in risalto non solo gli aspetti artistici ma anche i tratti umani di quello che era considerato da molti “il signore della risata”. Protagonista sul palco sarà il figlio Corrado, che rappresenterà tra gli altri la storica “macchietta” napoletana.
Gli spettatori potranno inoltre assistere alla proiezione di due provini registrati da Nino e dal fratello Carlo, fedele compagno sul palco, durante una loro tournee negli Stati Uniti.
“Zio papà, papà zì zio” è il terzo appuntamento con la stagione teatrale del Conarteatro Foggia, che si concluderà il 13 maggio 2012. Gli spettatori che si recheranno al Conarteatro potranno inoltre degustare prodotti tipici locali con un aperitivo prima dello spettacolo, cui seguirà un primo piatto offerto al termine della serata e preparato dallo chef con prodotti tipici locali. L’occasione sarà propizia per conoscere gli attori, che colloquieranno con il pubblico. Un motivo in più per socializzare e seguire l’appuntamento del 5 e 6 novembre, per un teatro che si conferma ancora una volta “aperto a tutti”.
Orari degli spettacoli:
SABATO: ingresso 20.30, sipario 21.00 – DOMENICA: ingresso 19.30 – sipario 21.00
La segreteria aperta per le iscrizioni dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 20.30
www.conarteatro.it – [email protected][email protected]
via tressanti n. 13 71100 FOGGIA – tel 389.89.50.981
Comunicato Stampa Conarteatro Foggia

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Peschici – ALTRO CHE HALLOWEEN!

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Splendida serata.

 Un 1° novembre così, a Peschici non s’era mai visto. Talmente ben riuscito, in quanto a logistica e affluenza di pubblico (foto 1, un settore della Villa Comunale dove si è svolta la manifestazione), che molto probabilmente neanche gli organizzatori (l’Associazione “Punto di Stella” supportata dalla energia e dalla ‘voglia di fare’, creare, inventare, movimentare, recuperare memorie, e perché no… destagionalizzare, del Comitato “Peschici Eventi”) se lo sarebbero aspettato.

Interessante e fantastica, innanzitutto, la partecipazione dei “Cercatori”, i gruppi di ragazzi e ragazze, bambini e bambine, che per tutto il pomeriggio e inizio serata hanno girovagato per i vicoli e le vie del paese vecchio e nuovo bussando alle porte delle case e “pretendendo” quanto di meglio e di buono si potesse loro offrire una volta proferita la perentoria richiesta di “dammë l’anëmë i mortë, sënnò të sfascë ’a portë”, seguendo un’antica tradizione di cui si perde traccia nella storia del paese. Alla fine se ne sono contati oltre quaranta, che hanno sottoposto il loro “ricavato” alla pesatura di una bilancia di precisione (foto 2) attendendo poi pazientemente che si presentassero tutte le squadre (foto 3).

Nel frattempo, i membri del Comitato impegnati nell’operazione (vogliamo nominarli uno per uno, in rigoroso ordine alfabetico perché sono stati tutti meravigliosi: Elia, Ezia, Francesco, Laura, Marcella, Matteo P., Simona, Tea – foto 4, il barbuto al centro è… un intruso), affiancati da improvvisati quanto graditi collaboratori, distribuivano dalla postazione creata in Villa Comunale, all’ombra del Municipio e sotto lo sguardo vigile – ma felice – del suo onnipresente assessore al Turismo Vincenzo De Nittis, leccornie riprese da antiche ricette (foto 5) e caldarroste cotte al momento (foto 6). E tante, tante, tante caramelle a… grandi e piccini!

Man mano che la serata si andava riscaldando e il profumo delle castagne in cottura saturava l’atmosfera, sono iniziate danze spontanee sollecitate da ballate e sonetti, serenate e ninnenanne in canonico dialetto peschiciano dei quattro elementi – Elio, Mario, Massimo, Rocco – di un gruppo folk (e non solo) nato da poco che ha scelto come nome i ciottoli secolari che lastricano, con le basole, i vicoli del Centro Storico: “I Rascillë” (foto 7).

Apprezzati e applauditi, hanno sciorinato un repertorio di canzoni popolari degno di tal nome che ha entusiasmato giovani e meno giovani costringendoli a muovere gambe, braccia e bacini in sfrenate tarantelle. Si può ben affermare che anche grazie a loro la festa sia diventata un momento aggregante in grado di rompere la pigra monotonia di una giornata di festa.

E finalmente è arrivato il momento tanto atteso dai ragazzi coinvolti quest’anno per la prima volta in un epilogo diverso dal solito mettersi in un angolo o in un portone e dividersi il “bottino”… o mangiarselo seduta stante: la proclamazione dei vincitori. Registrate le varie pesate e tirate le somme, sono risultati migliori “Cercatori”:
1° Nicola Piracci, con 9 chili e 800 grammi (foto 8)
2° Matteo Mastromatteo, con 6 chili e 500 grammi (foto 9)
3° Toma Andrei, con 5 chili e 150 grammi (foto 10).

Al primo classificato è stata consegnata dal presidente del Comitato, Elia Salcuni, una targa-ricordo (foto del titolo), al secondo e al terzo, premiati rispettivamente da Ezia Santoro e Marcella Caroprese, una medaglia. Bravi loro, ma bravi tutti, perché non c’è stata esasperata competizione, solo una gran voglia di divertirsi e finalizzare una tradizionale raccolta in maniera totalmente diversa e più appagante, dando così vita a un modo nuovo e differente di coinvolgere la collettività.

Lo ha messo in evidenza anche la vicepresidente del Comitato, Tea Lamargese: “Se devo essere sincera, non pensavo che Peschici rispondesse così positivamente!”

Bene, ci si augura che l’evento costituisca l’inizio di un nuovo corso e contribuisca a rafforzare, consolidare, rinvigorire le prossime manifestazioni, cominciando dalla prossima che vedrà l’Associazione impegnata nella programmazione del “Festival del Natale Garganico” giunto al secondo appuntamento, nel cui ambito si svilupperà la terza edizione del “Concorso di Arte Presepiale”.

 A tal proposito cogliamo l’occasione per ricordare che i moduli di adesione al Concorso – scadenza 20 novembre – sono scaricabili dal sito www.puntodistella.it  (categoria PERIODICI di Città Gargano, in coda al bando) o possono ritirarsi in Biblioteca Comunale, e invitare tutti ad alimentare con la loro fattiva partecipazione una tradizione ormai consolidata.

da puntodistella

         

da Punto di stella

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Manfredonia – 4 novembre. Festa delle Forze Armate e dell’Unità

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

manifesto festa delle Forze Armate

Il 4 novembre, Giornata delle Forze Armate e Festa dell’Unità, celebra la promulgazione del Bollettino della Vittoria con il quale venne annunciata nel 1918 la resa dell’Impero Austroungarico all’Italia.
Risale, infatti, al 1919 l’istituzione della festività che sino al 1977 è stato un giorno festivo a tutti gli effetti, mentre dall’anno successivo e fino alla Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi, per ragioni economiche, era divenuta tanto mobile da essere celebrata la prima domenica di novembre.
“Quando la guerra viene raccontata direttamente da chi l’ha combattuta – racconta il Sindaco, Angelo Riccardi – si viene presi da una emozione che non si può spiegare a parole ma che ti lascia il segno perché è impossibile restare insensibili e indifferenti. E’ un dovere di tutti rendere omaggio e ricordare coloro i quali hanno sacrificato gli anni migliori della propria esistenza, o addirittura perso la vita, per servire la Patria.
Il popolo che dimentica la propria storia rischia di ripeterla, anche negli episodi e nelle esperienze più atroci. La commemorazione in sé è, inoltre, un modo per affermare il nostro desiderio primario di pace che, per essere salvaguardata, va coltivata con forza e determinazione”.
E’ in questa occasione che le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma è allocata presso l’Altare della Patria a Roma, e di riflesso ogni Comune provvede in proprio a perpetrare il ricordo dei tanti caduti in guerra con cerimonie che risultano costantemente estese e partecipate, sia di autorità e sia di cittadini. “Un monumento che, attraverso la salma di un combattente anonimo, onora il sacrificio e l’eroismo dei nostri soldati”, specifica il Sindaco Riccardi.
“Il 4 novembre ricorda la vittoria con cui si concluse l’Unità d’Italia, un cammino lungo, un percorso arduo ed altalenante, intrapreso per riunire l’intera penisola sotto un’unica bandiera. – afferma ancora il Primo Cittadino – Una vittoria pagata con un enorme tributo di sangue che costò la vita ai nostri soldati. Persone che spesso si ritrovavano a combattere con poca preparazione, con mezzi non sempre adeguati, ma persone che avevano la loro principale risorsa dentro se stessi e nel loro cuore, quella stessa che li spingeva allo spirito del sacrificio ed al senso del dovere di servire la Patria. Celebriamo, quindi, la memoria dei militari caduti in quelle occasioni, ma non dimentichiamo gli accadimenti recenti riferiti a quelle terre, come l’Iraq e l’Afghanistan, in cui i nostri militi sono impegnati tutt’oggi nello svolgimento del proprio dovere”.
“Qualcuno potrà obiettare – conclude Angelo Riccardi – che le cerimonie non servono per scongiurare la guerra, ma ricordo loro che ci aiutano almeno a conoscerla. Conoscere la storia significa imparare a guadagnarsi un futuro di pace attraverso il mantenimento di una memoria collettiva e la memoria passa attraverso l’ascolto, attraverso l’educazione, attraverso lo studio. Ai giovani chiedo, infine, di nutrire quotidianamente e custodire l’amore per la nostra terra, non certo da intendersi come egoistico nazionalismo, ma come espressione di una comune fratellanza e di una identità collettiva.
Si faccia tesoro della memoria nazionale e di questi momenti di collettività civica e si abbia sempre il coraggio di condannare ogni forma di violenza e sopruso. E’ proprio questo il modo migliore per amare la nostra Nazione e celebrare la ricorrenza del 4 novembre. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”.
Il programma della manifestazione che si svolgerà a Manfredonia prevede:
• alle ore 10.15, l’incontro dei partecipanti davanti a Palazzo San Domenico, sede del Municipio, per la deposizione della corona di fiori dinanzi alla targa che ricorda il Milite Ignoto.
• Successivamente, alle ore 10.30, ci si recherà in Cattedrale per la celebrazione della Santa Messa, celebrata da monsignor Michele Castoro, in suffragio dei caduti di tutte le guerre.
• L’epilogo è previsto alle ore 11, presso la Villa comunale, dove verrà deposta una corona di fiori dinanzi al Monumento dei Caduti e si leggerà il messaggio del Capo dello Stato, Presidente Giorgio Napolitano.
L’invito finale, rivolto a tutta la popolazione, è quello di partecipare numerosi.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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Zapponeta – Amministrazione a La Macchia e opposizione: “sui bandi altera la realtà. Inviato riscontro per l’esposto”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Il sindaco di Zapponeta Domenico Rizzi, Sel

REPLICA della PA di Zapponeta all’opposizione, inerente (La denuncia dell’opposizione) i bandi per i lavori pubblici nel centro: i consiglieri di opposizione aderenti al gruppo consiliare “Giovani e Futuro” avevano chiesto infatti all’Ufficio Tecnico Comunale “maggiore pubblicità e visibilità per i bandi di gara relativi alle opere pubbliche auspicando una maggiore partecipazione delle ditte edili di Zapponeta”.

 Inoltre la stessa opposizione aveva accusato l’amministrazione, tramite esposto, dell’ipotesi di aver violato l’art. 328 del Codice Penale: “Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione”

La nota stampa del Comune. “Dopo aver preso visione delle affermazioni del capogruppo di “Giovani e Futuro”, Fabio La Macchia, inerenti presunte irregolarità ed errori nella realizzazione dei bandi per l’esecuzione di alcune opere pubbliche, torniamo a manifestare il nostro meravigliato disappunto per l’evidente (ed ennesimo) tentativo di alterare la realtà dei fatti con argomentazioni inesistenti che manifestano esclusivamente l’eccezionale superficialità propria di chi ha una scarsa conoscenza delle Leggi e delle procedure amministrative”, dicono dal Comune di Zapponeta.

“La funzione di verifica e di controllo, prerogativa particolare dell’Opposizione, è un elemento essenziale per uno sviluppo di governo della cosa pubblica che sia caratterizzato da Democrazia e Trasparenza. Sono ambedue valori che condividiamo pienamente, da noi promossi anche nel corso della campagna elettorale e che cerchiamo di realizzare concretamente in ogni atto amministrativo.

L’opposizione di Zapponeta insiste, però, nel limitare la propria attività di vigilanza alla produzione seriale di contestazioni pretestuose che mancano di qualsiasi appiglio concreto e che non meriterebbero, per la vacuità che le caratterizza, alcuna antitesi.

Ed è evidente anche in questo caso il tentativo (maldestro) di innescare l’ennesimo teatrino polemico del tutto inadeguato a rispondere alle esigenze di chiarezza dell’elettorato”.

“In questo specifico frangente, senza voler cadere nelle rete di una diatriba sterile e fine a sé stessa, rispondere puntualmente alle affermazioni di Fabio La Macchia ci è quanto mai agevole. In merito alla richiesta di maggiore pubblicità e visibilità per i bandi di gara relativi alle opere pubbliche, ci basterà ricordare che ai contratti di lavori pubblici sotto soglia comunitaria non si applicano le norme che prevedono obblighi di pubblicità e di comunicazione in ambito sopranazionale (art. 122, comma 1°). Per cui, tanto l’avviso di pre-informazione (la cui pubblicazione è facoltativa) quanto l’avviso dei risultati sulla procedura (o avviso di “post-informazione”, la cui pubblicazione è invece obbligatoria) vanno pubblicati sul profilo del committente – ove istituito – e sui siti informatici di cui all’art. 66, comma 7°, con le modalità ivi previste (art. 122, commi 2° e 3°). I bandi e gli avvisi relativi a contratti di importo inferiore a cinquecentomila euro sono pubblicati nell’albo pretorio del Comune ove si eseguono i lavori e nell’albo della stazione appaltante; gli effetti giuridici connessi alla pubblicazione decorrono dalla pubblicazione nell’albo pretorio del Comune.

Con riferimento alla pubblicità di bandi ed avvisi di post-informazione, viene operata una distinzione a seconda del valore del contratto: per i contratti di importo pari o superiore a 500.000 euro, la pubblicazione avviene sulla Gazzetta Ufficiale (nella serie speciale – contratti pubblici), sul “profilo di committente” e, entro i successivi due giorni lavorativi, sui siti informatici del Ministero delle Infrastrutture e dell’Osservatorio; inoltre, vanno pubblicati per estratto su almeno 1 quotidiano a tiratura nazionale ed 1 quotidiano a diffusione locale; per i contratti di importo inferiore a 500.000 euro, basta la pubblicazione nell’albo pretorio del Comune dove vanno eseguiti i lavori e nell’albo della stazione appaltante. Ogni norma è stata da noi rispettata alla lettera e sfidiamo chiunque ad affermare il contrario”.

L'architetto Michele Prencipe, Comune di Zapponeta (ST)


“Per quanto riguarda il riferimento specifico all’inesattezza contenuta nella Determina Gestionale n. 71 (si è trattato di un mero errore tecnico relativo agli allegati ) esso è stato prontamente riconosciuto e risolto con la produzione di una apposita nota di correzione, ma che comunque la pubblicazione è avvenuta regolarmente.
In merito al ricorso presentato da alcuni membri dell’Opposizione per gli ultimi bandi riguardanti la “Realizzazione di una sezione Primavera presso la scuola Materna” e la “Ristrutturazione e ampliamento dell’esistente centro sociale”, sono nettamente sotto soglia, anzi sotto i 500.000,00 euro, ricordiamo che oggi con le modifiche apportate al codice appalti dal DL SVILUPPO si può procedere alla procedura ristretta ( negoziata) invitando esclusivamente cinque ditte a proporre offerta, invece si è optato per una procedura aperta”.

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“I bandi sono stati pubblicati il giorno 21 ottobre con scadenza 18 novembre: ampiamente oltre i ventisei giorni previsti dalla legge (Articolo 122: Disciplina specifica per i contratti di lavori pubblici sotto soglia, comma sesto). La pubblicità è stata fatta sull’albo del Comune, sul profilo del committente e sul sito dell’ autorità di vigilanza come per legge. Il progetto e tutti gli atti sono disponibili, per le ditte che vorranno partecipare, in formato digitale su supporto ottico senza alcuna spesa di riproduzione. Inoltre, optando per una procedura di gara “aperta”, si è data la possibilità di partecipare alle ditte zapponetane che attualmente mancano delle certificazioni per lavori superiori ai € 150.000,00: esse potranno candidarsi nella forma dell’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o con l’istituto giuridico dell’“Avvalimento”, cosa impossibile con la procedura ristretta (e questo in risposta a chi ci accusa di non promuovere la partecipazione delle realtà imprenditoriali locali)”.

“In merito all’esposto del 27 settembre, confermiamo che è stato regolarmente prodotto riscontro il 27 ottobre alle ore 12,30, depositato presso il protocollo comunale dove il gruppo consiliare Giovani e Futuro ha eletto domicilio ed il giorno seguente – 28 ottobre – ne è stata inoltrata copia al Prefetto. Per cui non è assolutamente vero che l’Ufficio Tecnico Comunale non abbia provveduto a dare opportuna risposta ai ricorrenti e respingiamo sdegnosamente l’ipotesi di aver violato l’art. 328 del Codice Penale: Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione”.

Il già candidato sindaco del centrodestra a Zapponeta Fabio La Macchia, capogruppo opposizione, lista Giovani e Futuro (st)

“Rimarcando l’assoluta insussistenza delle contestazioni di cui è fatto oggetto l’operato dell’attuale Amministrazione, vogliamo segnalare la sfacciataggine impudente di coloro i quali ci muovono tali accuse che risulterà oltremodo evidente a chi conservi una pur minima memoria dei recenti trascorsi dei nostri ‘accusatori’: a chi, cioè, ricordi come andavano le cose solo qualche mese fa, quando Salvatore di Noia – membro della minoranza – ricopriva la carica di Presidente del Consiglio con delega all’Annona, Commercio e Polizia Urbana e Fabio La Macchia è coordinatore della locale sezione PdL.

Questi due personaggi farebbero bene a spiegare perché all’epoca non disdegnassero che ogni appalto, senza eccezione alcuna (ultimo esempio: la piazza WOJTYLA ), venisse assegnato tramite trattativa privata e a dirci quanti lavoratori ed imprese zapponetane siano mai state coinvolte nella realizzazione di quei lavori pubblici.

Così come abbiamo ribattuto punto per punto ad ogni questione sollevata dal consigliere La Macchia (nonostante l’adagio reciti che ‘a lavare la testa all’asino si perde tempo e sapone’), attendiamo da lui una qualche risposta in merito ai due quesiti di cui sopra”.

“Ribadiamo infine al consigliere La Macchia che non intendiamo cambiare minimamente il nostro modus operandi, perché abbiamo scelto la strada della Legalità e della Trasparenza e la stiamo percorrendo fin dal nostro insediamento senza deviazioni di sorta.

Inoltre confermiamo la nostra piena fiducia al responsabile dell’Ufficio Tecnico Architetto Michele Prencipe, non mancando di manifestargli particolare apprezzamento per il suo operato e per la correttezza che ha sempre caratterizzato il suo impegno.

E se proprio vogliamo auspicare un cambiamento, l’unica evoluzione che ci preme sollecitare riguarda i termini, i modi e la sostanza dell’attività politica posta in essere dai membri dell’Opposizione: meno superficialità ed una migliore conoscenza della materia legale ed amministrativa, unite ad un più concreto e responsabile interesse per le reali problematiche del territorio, verrebbero apprezzate da tutta la comunità zapponetana”.

da Stato Quotidiano

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Foggia – Pubblico impiego, Ricci (Uil): “Il settore della Capitanata reagisce”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

“LA grande manifestazione di venerdì, che ha visto una importante partecipazione di lavoratori della provincia di Foggia, ha messo in evidenza la capacità di reazione di un settore troppo spesso vessato da politiche demagogiche e mortificanti provvedimenti”.

Lo afferma il segretario generale della UIL di Foggia, Gianni Ricci, dopo la manifestazione svoltasi a Roma lo scorso 28 ottobre che ha visto la partecipazione di molti lavoratori foggiani, accompagnati dal segretario provinciale della UIL FLP , Luigi Giorgione, e dal segretario provinciale della UILPA, Gino Iacovino.

Il rilancio del pubblico impiego e un patto con le amministrazioni per il miglioramento dei servizi sono la risposta del sindacato agli attuali provvedimenti del governo nazionale in materia, provvedimenti che lo stesso Ricci non esita a definire “vessatori e inopportuni, un patetico tentativo di raccogliere denaro colpendo demagogicamente una categoria che, al contrario, dovrebbe essere oggetto di particolare attenzione in quanto interfaccia delle istituzioni con la cittadinanza.

Ci saremmo aspettati, al contrario, una serie di provvedimenti che ponessero al centro dell’attenzione il miglioramento dell’offerta di servizio pubblico e un maggior coinvolgimento degli enti locali.

Il governo ha ancora una volta dimostrato di aver perso l’occasione di rilanciare l’iniziativa pubblica, attuando misure che penalizzano ancora una volta i lavoratori del pubblico impiego e quindi i cittadini.

La UIL, facendo leva sul proprio senso di responsabilità, ha sopperito a questa mancanza sottoscrivendo direttamente con le amministrazioni locali un accordo che mira all’ottimizzazione del servizio, iniziativa accolta con entusiasmo da molte amministrazioni pugliesi, tra le quali lo stesso Comune di Foggia.

Per quanto ci riguarda – conclude Ricci – continueremo la nostra battaglia in difesa dei diritti dei lavoratori e della crescita del pubblico servizio e quindi degli stessi cittadini”.

da Stato Quotidiano

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San Severo – resistenza a P.U e proiettile ingiustificato, fermato 40enne

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011
Una passata conferenza in Questura, comm. S.Severo

Una passata conferenza in Questura, comm. S.Severo

PERSONALE del Commissariato San Severo ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Russo Nicola, nato San Severo, cl. 1971, per resistenza, violenza e minaccia a P.U., porto ingiustificato di proiettile.

da Stato Quotidiano

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Foggia – secondo parcometro divelto

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011
La protesta di Fn e Uno di NOi

La protesta di Fn e Uno di NOi

E SONO due. Dopo quello in Via Mele (strada laterale rispetto al Comune), un secondo parcometro è stato asportato a Foggia.

Questa volta, a finire nel mirino dei vandali è stata una macchinetta sita in Corso Giannone, centro pieno del capuologo, arteria frequentatissima di giorno e strada di passaggio.

Al momento, non si conosce ancora l’entità del danno. Con la sottrazione della strumentazione di Via Mele, i malviventi incassarono (ed era l’incasso di una sola giornata) all’incirca un centinaio di euro.

 Per loro, un ben pauco guadagno.

Per la città un grosso smacco.

da Stato Quotidiano

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San Giovanni Rotondo – Due chilometri di cavi elettrici – recuperati a San Marco in Lamis

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011
La refurtiva di una precedente operazione (Cautillo)

La refurtiva di una precedente operazione (Cautillo)

Operazione dei carabinieri in contrada Faranona – Il peso complessivo è di quindici quintali

I carabinieri di San Giovanni Rotondo, nell’ambito dei predisposti servizi di prevenzione e repressione dei furti di conduttori in rame, in particolare di quelli in danno dell’Enel e della Telecom, hanno incrementato i controlli nelle varie contrade di quel centro con l’esecuzione di servizi a “largo raggio”.

QUINDICI QUINTALI – In contrada Faranona, nelle campagne di San Marco in Lamis, dopo aver notato che su alcuni pali dell’elettricità risultavano tranciati alcuni cavi, hanno trovato più di 20 matasse di cavi elettrici pari a 2 chilometri, del peso complessivo di 15 quintali, pronti per essere prelevati.

 Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Enel che hanno provveduto a ripristinare il servizio di energia elettrica.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA — Mercato incompiuto, al via la demolizione – Diventerà un centro commerciale

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Cominciati i lavori nella struttura di piazza Padre Pio – Costruita negli anni ’70, è un monumento allo spreco

 

Lavori in corso (foto Cautillo)

C’è chi non ha creduto ai suoi occhi in queste settimane e si è voluto sincerare che quanto sta accadendo tra via dell’Immacolata e via Molfetta sia vero.

Da giorni sono partiti i lavori di demolizione dell’ex mercato di piazza Padre Pio. Mai terminato, mai inaugurato e diventato uno dei simboli del degrado e dello sperpero di denaro pubblico della città.

Finanziato negli anni ’73-’74 durante l’amministrazione guidata dal sindaco Dc Rino Graziani, quello che doveva essere un mercato coperto al servizio del centro cittadino costò 4 miliardi e 500 milioni di vecchie lire.

ALIENAZIONE - L’abbattimento è stato possibile grazie al fatto che l’opera, che dall’amministrazione Graziano in poi nessun sindaco è riuscito né a completare né ad utilizzare, è stata venduta nel corso delle alienazioni dei beni comunali.

mercato incompiuto

La vendita se l’è aggiudicata un anno fa la società dell’imprenditore Lello Zammarano, il Comune ha incassato 2 milioni e 250mila euro. In quello spazio sarà costruito un centro commerciale con uffici, essendo stata mantenuta la vecchia destinazione d’uso dell’area. La grande copertura ieri è stata quasi del tutto eliminata.

 

TUTTA COLPA DEL TETTO - Fu proprio il tetto originariamente progettato ad ali di gabbiano da un progettista esterno all’ente a segnare negativamente il destino di quest’opera pubblica.

Una costruzione passata attraverso un oneroso esproprio, un lungo contenzioso arbitrale con l’impresa che oltre trent’anni fa vinse l’appalto, una seconda aggiudicazione ad un impresa poi fallita, e infine i tentativi degli ex sindaci Paolo Agostinacchio e Orazio Ciliberti di venderla, darla in comodato ad associazione del commercio e persino alla Asl di Foggia.

I residenti di piazza Padre Pio, zona al centro della città, per anni si sono battuti per eliminare il degrado determinato dallo stato di abbandono dell’immobile diventato ricovero per extracomunitari.

La storia dell’ex mercato contenuta nel faldone di delibere, atti, lettere, atti giudiziari inizia con un esproprio del terreno di proprietà dei fratelli Caccavo che costò all’ente oltre un miliardo e mezzo di lire.

L’appalto, finanziato con un miliardo e 800 milioni, fu vinto dall’impresa di Lelio La Notte. I lavori si interruppero quando l’imprenditore sostenne che il tetto «per un difetto di progettazione» non era eseguibile.

Ne nacque un lungo contenzioso, un lodo arbitrale che si concluse a favore dell’impresa. Seguì la riformulazione della gara aggiudicata ad un impresa di Bari, la Rep spa, furono stanziati un altro miliardo e 100 milioni di lire. I lavori ripresero ma l’impresa fallì.

LA STORIA RECENTE - Per anni il mercato è stato inserito nel piano triennale dei lavori pubblici in attesa di essere completato. In tempi molto più recenti le amministrazioni comunali Agostinacchio e Ciliberti tentarono di cederne l’utilizzo.

Negli anni ’90 l’allora assessore ai Lavori pubblici, Bruno Longo propose un project financing al quale non rispose nessuno. Poi si aprì un dialogo con la Confcommercio che non portò a nulla.

La giunta Ciliberti nel marzo 2009 firmò una convenzione con la Asl Foggia tre e il direttore Ruggero Castrignanò per cedere la struttura dove creare servizi socio-sanitari. Anche la Asl ha speso denaro, diverse migliaia di euro, per rimuovere la gru che era all’interno dell’ex mercato.
Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Cerignola – Deposito abusivo di carburanti – Sequestro dei carabinieri a Cerignola

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Conteneva 8mila litri di gasolio nazionale – Denunciato il rappresentante dell’azienda

I militari della Guardia di finanza di Cerignola, nel corso di un controllo in materia di accise sui prodotti petroliferi, eseguito presso un’azienda di autotrasporto locale, hanno individuato, al suo interno, un deposito privato di carburanti, privo delle previste autorizzazioni di legge.

In particolare gli uomini delle fiamme gialle hanno accertato che per il deposito non era mai stato richiesto alcun provvedimento autorizzativo ai fini amministrativi appurando, oltre alla mancanza della documentazione contabile, anche la totale assenza delle certificazioni antincendio.

L’attività si è conclusa con il sequestro del deposito contenente 8000 litri di gasolio nazionale per autotrazione e la denuncia del legale rappresentante all’autorità giudiziaria.
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA — Darwin, parla l’ad Parini: noi mai sfiorati dall’indagine

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

strong>«Pronti a tornare a Foggia. Nessun volo da Bari» – Lunedì AdP consegnerà alla Finanza altri documenti

Fabio Parini (Darwin Airline)

Così Fabio Parini, amministratore delegato della Darwin Airline, commenta «l’indagine preliminare» dei militari delle fiamme gialle e della procura di Foggia sui documenti di Aeroporti di Puglia (AdP) inerenti i voli della compagnia elvetica dall’aeroporto Gino Lisa.

«Non ci hanno chiesto nulla – prosegue l’amministratore delegato -. Non siamo neanche stati informati dalla magistratura. L’unica cosa che possiamo dire è che non abbiamo alcun dubbio sulla liceità del contratto.

<È stato stilato in base alle norme del diritto italiano e noi le abbiamo sempre rispettate. Sotto questo profilo ci sentiamo del tutto tranquilli».

NUOVI DOCUMENTI – Il 7 novembre Aeroporti di Puglia consegnerà alla Guardia di finanza altri documenti, relativi alle tratte che la Darwin effettuava dallo scalo foggiano per Milano Malpensa, Torino e Palermo.

Anche se non si può parlare di una vera inchiesta, la procura foggiana ha inteso aprire una indagine conoscitiva per capire se tutto si sia svolto regolarmente.

Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati il contratto di servizio, il disciplinare, ma anche i documenti sul traffico aereo e il flusso dei passeggeri. Insomma capire perché la Darwin ha dovuto abbandonare il Gino Lisa.

LA DARWIN - Tutto chiaro, invece, per l’amministratore della compagnia aerea. «Le proiezioni – spiega Parini – che sono state fatte e condivise con le autorità portuali sono molto esplicative.

Le prenotazioni sulle tratte sono calate di oltre la metà rispetto a quelle dello scorso anno». Dunque, per l’azienda elvetica operare in queste condizioni avrebbe creato delle perdite «garantite e importanti» tali da mettere in dubbio la solidità finanziaria della società.

«È una prestazione – sottolinea Parini – che non credo, in coscienza, nessuno possa pretendere che venga effettuata». Secondo l’amministratore delegato il mercato della Capitanata ha risposto molto bene durante il periodo di «start-up», ossia quando le tariffe erano sostenute dal contributo della Regione Puglia e, dunque, i prezzi dei biglietti erano meno cari.

Differente, invece, quando il contributo è venuto a mancare e quando, di conseguenza, la compagnia aerea è stata costretta ad adeguare le tariffe al mercato nazionale.

Questo anche a causa dei costi superiori di un vettore da 50 posti come il Saab in dotazione alla Darwin rispetto a un altro velivolo da cento posti, come quello utilizzato nei voli low-cost.

«Senza il contributo – chiarisce ancora il rappresentante della compagnia aerea elvetica – il mercato foggiano non è abituato a sopportare le nuove tariffe».

E rimarcando che non ci sarà alcuna tratta della Darwin da Bari Palese a Trieste Parini aggiunge «che se e quando ci fosse l’opportunità di tornare ad operare a Foggia non avremmo nessuna difficoltà a farlo. Perché dispiace anche a noi dover abbandonare questo territorio».
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Manfredonia – Di Fonso: “Il San Camillo potrebbe chiudere: tu che fai?”

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Attuale ingresso ospedale di Manfredonia San Camillo De Lellis (ST)

TAGLI reparti e personale ospedale San Camillo De Lellis: dalla prossima settimana i rappresentanti del Sindacato Usppi attiveranno una serie di iniziative tese a coinvolgere “in maniera decisa” la popolazione manfredoniana affinché nasca “un serio comitato di lotta a difesa dell’ospedale e dall’assistenza che lo stesso può dare ai cittadini locali”. “Gazebo, Raccolta firme, manifesti, volantini e porta a porta per far capire alla popolazione che se chiude il San Camillo, si perde il diritto all’assistenza sanitaria a Manfredonia”, dice il segretario confederale Usppi Massimiliano Di Fonso.

“La lotta sarà dura affinché si stimoli la politica locale a combattere per il mantenimento dello stesso ospedale e mettere la Regione Puglia nelle condizioni di rivedere l’attenzione sul San Camillo, catalogandolo come ospedale di serie A e non di serie B come si sta cercando di fare”.

“Ci si meraviglia anche del fatto che molti medici che lavorano da anni a Manfredonia non sono attivi in un processo che vede per prima la loro professionalità da qui a poco tempo spostarsi in altri ospedali, forse evidentemente c’è per loro voglia di cambiare”, dice ancora il segretario Usppi.

Massimiliano Di Fonso, segr. generale Foggia e segretario regionale aggiunto sindacato USPPI

Massimiliano Di Fonso, segr. generale Foggia e segretario regionale aggiunto sindacato USPPI

“Inutile continuare a parlare della politica locale che vede solo ed esclusivamente proclami e comunicati stampa sterili che non producono effetti positivi sulla problematica, che anzi fa capire che le battaglie si fanno sul campo e non con proclami mediatici.

Presto dimostreremo come non è difficile coinvolgere la popolazione per difendere l’ospedale, spiegandone i motivi ma soprattutto le ragioni del perché il San Camillo non deve chiudere”, conclude Massimiliano Di Fonso, Segretario Confederale USPPI.

L’esito della riunione, lo scorso lunedì 31 ottobre, a Palazzo dei Celestini.

 

da Stato Quotidiano

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Monte Sant’Angelo: arrestato Enzo Miucci, era latitante da due anni

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Dalle indagini della DDA, potrebbe aver favorito la latitanza del boss, di cui era considerato il braccio destro. Enzo Miucci era figlio di Antonio, l’uomo assassinato nell’agosto del 1993

arresto dei carabinieri

arresto dei carabinieri

E’ stato arrestato dai carabinieri del Ros di Bari Enzo Miucci, detto Renzino, il latitante di Monte Sant’Angelo ricercato da due anni, figlio di Antonio ucciso nel ’93 e presunto braccio destro di Franco Libergolis.

A giugno era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare per favoreggiamento. Dalle indagini della DDA, potrebbe aver favorito la latitanza del boss.

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Ortanova – Auto fuori strada, muore ragazza 15enne

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

L’incidente sulla provinciale tra Orta Nova e Ordona – La vittima a bordo di una Fiesta guidata da un ragazzo

È una ragazza di 15 anni, Maria Berardi, di Orta Nova, la vittima dell’incidente stradale avvenuto ieri notte sulla provinciale 110, tra Orta Nova e Ordona, in provincia di Foggia. secondo quanto accertato dai carabinieri la vittima era a bordo di una Ford Fiesta condotta da un ragazzo di 23 anni, Eusebio Stragapede, quando il mezzo, per cause ancora da accertare, è sbandato finendo fuori strada.

La ragazza è morta all’istante mentre il 18enne è stato trasportato al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia dove è stato ricoverato. Sul luogo dell’incidente hanno operato anche alcune pattuglie dei carabinieri della compagnia di Foggia e dei Vigili del fuoco.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Bari – La Regione tratta sul debito paghiamo subito la metà

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Ristrutturata l’esposizione finanziaria: rispetto al totale di 1,2 miliardi, le casse pubbliche hanno a disposizione per i fornitori 600 milioni. Soldi sul piatto per chiudere la partita dei debiti e finanziare le transazioni per evitare contenziosi lunghi e costosi

Medici in sala operatoria

Seicento milioni di euro sul piatto per chiudere la partita dei debiti con i fornitori del servizio sanitario regionale: è la cifra che la Regione Puglia è disposta a spendere per finanziare le transazioni con loro e quindi evitare contenziosi lunghi e costosi, mettere liquidità nel sistema imprenditoriale anche pugliese soffocato dalla crisi finanziaria, ottenere un risparmio consistente per le casse pubbliche e rimettere in ordine l’orologio dei pagamenti a partire dal prossimo anno.

L’assessore alle politiche della salute, Tommaso Fiore, conta di informarne la giunta nella seduta di oggi e ottenere dall’esecutivo il via libera per autorizzare i manager a fare gli accordi con le aziende fornitrici per liquidare fatture che restano dormienti anche 300 giorni, secondo i tempi medi calcolati per la Puglia dall’Assobiomedica. Quasi il doppio di quei 180 giorni che sono ritenuti “normali” per incassare.

Secondo i calcoli dell’assessorato, negli ultimi tre anni, le forniture di beni e servizi, sanitari e non, hanno raggiunto un miliardo e 235 milioni di euro.

La Regione, attraverso le Asl dopo una verifica tra l’assessorato di Fiore e quello al bilancio di Michele Pelillo, è disposta a pagarne la metà. Ci sono ovviamente delle condizioni.

Per i manager, intanto, l’ipotesi transattiva deve estinguere prima i debiti accumulati fino al 31 dicembre dell’anno scorso e solo dopo quelli che si sono aggiunti fino al 30 giugno scorso. Le transazioni vanno fatte in sei mesi ma i fornitori devono rinunciare agli interessi maturati,

anche a ricorsi al giudice e deve applicare uno sconto sulla fattura che non può essere inferiore al 2,5 per cento. In compenso i pagamenti saranno praticamente immediati, pochi giorni, un paio forse dal momento in cui la Regione verificherà e autorizzerà il pagamento.

L’operazione che consentirà una ristrutturazione del debito e un’immissione di liquidità nella platea dei fornitori della sanità pugliese, consentirà alla Regione di riallineare le entrate e le uscite e portare a 180 giorni la media di pagamento delle fatture.

Ora la parola passa ai manager ma soprattutto ai fornitori: da loro dipende il successo dell’operazione dalla quale potrebbe arrivare anche un po’ di ossigeno per il bilancio della sanità, piegato dal piano di rientro.
PIERO RICCI da Bari.repubblica.it

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I «boss comunitari» spopolano grazie alla mancata integrazione

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

La situazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Italia non è delle migliori.

Abbiamo spesso parlato della mancanza di una legge organica sul diritto d’asilo, delle difficoltà nell’accoglienza, dei problemi di assistenza sanitaria.

Ci sono due notizie, una buona e una cattiva, che aiutano a capire quanto sia ancora frammentato il sistema delle garanzie a favore dei migranti forzati. Iniziamo dalla cattiva.

Ai richiedenti asilo, coloro ciò che hanno presentato domanda di protezione internazionale, viene rilasciato un permesso di soggiorno di sei mesi (prorogabile), in attesa che la commissione territoriale competente si esprima sulla loro richiesta.

Duranti i primi sei mesi di permesso di soggiorno i richiedenti asilo non possono svolgere alcuna attività lavorativa e, proprio per questo, dovrebbe esser loro garantita tutta l’assistenza necessaria. Se la Commissione territoriale rigetta la domanda, il richiedente asilo può presentare ricorso.

E qui sta il problema: quel ricorso, infatti, viene a costare quasi 300 euro. Ma queste persone, com’è evidente, spesso non se lo possono permettere.

Esistono già delle esenzioni per ricorsi in materia di immigrazione e non si capisce perché non dovrebbero essere estese a quelle categorie (come i richiedenti asilo) che proprio in forza di nostre leggi non hanno neanche la possibilità di lavorare. Tre avvocati (Arci e Associazione Arcobaleno) di Foggia hanno inviato un appello al Ministero della Giustizia affinché, anche in questi casi, sia garantita l’esenzione.

E ora la bella notizia. L’agenzia del trasporto di Roma (Atac) ha stabilito che ai rifugiati politici residenti nel comune possa essere rilasciato un abbonamento gratuito per il trasporto pubblico della durata di cinque anni, rinnovabile. Ogni tanto, per fortuna, qualche cosa si muove.
Italia Razzismo da L’Unità

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Manduria – Il Cavallo Murgese e l’Asino di Martina Franca alla FieraCavalli di Verona

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Da domani gli allevatori di Martina saranno presenti alla Fiera Cavalli di Verona 

Nel 1948 un gruppo di 22 allevatori costituì a Martina Franca l’Associazione Allevatori del Cavallo Murgese e dell’Asino di Martina Franca, “l’A.N.A.M. F”.

L’Associazione, in collaborazione con I’Istituto Incremento Ippico di Foggia, ha avuto ed ha ancora oggi un ruolo importantissimo per la salvaguardia di queste due razze.

La suddetta Associazione, in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori e il Ministero per le Politiche Agricole, parteciperà alla FieraCavalli di Verona, storica manifestazione nel panorama ippico nazionale e internazionale, giunta alla 113° edizione, che si terrà a Verona dal 3 al 6 novembre 2011.

La Puglia, e in particolare l’altopiano delle Murge con epicentro nell’agro di Martina Franca, è la zona di diffusione dell’antica razza del cavallo Murgese che trae le sue origini in epoca di dominazione spagnola con l’importazione di stalloni arabi, berberi e dell’Andalusia.

Ma la vera origine del cavallo Murgese è dovuta alla Contea dei Conversano, famiglia di nobili abilissimi nella scelta di equini da importare, attenti nella selezione finalizzata alle necessità dei tempi ed alle caratteristiche dei luoghi.

L’aspetto generale dell’animale è quello di un cavallo di grande nobiltà e di grande scena, dal portamento sontuoso, il tutto esaltato quasi sempre da uno smagliante mantello nero corvino.

Nel complesso è estremamente gradevole a vedersi tanto che lo si sente spesso definire come il cavallo più bello del mondo. E’ una razza rustica, quasi sempre allevata allo stato brado. Può diventare cavallo da sella per la sua robustezza e il suo carattere vivace ma docile, ed è attualmente utilizzato per il turismo equestre e il tiro leggero.

Cavalli Murgesi in pascolo

Gli asini di Martina Franca utilizzano molto bene i terreni pietrosi e marginali; in passato sono stati largamente utilizzati come riproduttori di muli e per migliorare altre razze asinine.

 Per tutelarne la sopravvivenza, visto che attualmente è a rischio di estinzione, è stato costituito il “Centro per la conservazione del patrimonio genetico dell’asino di Martina Franca” nella settecentesca Masseria Russoli di proprietà della Regione Puglia, che si estende fra i comuni di Martina Franca e Crispiano ed è costituita in gran parte da bosco e macchia mediterranea.

All’interno della FieraCavalli di Verona saranno presenti tre padiglioni divisi in quattro macroaree costituite  da quella del cavallo arabo, del cavallo spagnolo, del cavallo italiano e del western show, più 12 ring di esibizione per una esperienza di divertimento e scoperta indirizzata anche alle famiglie e ai bambini, che all’interno del Villaggio del Bambino potranno assistere alla prima edizione dell’International Pony Market.

Sono previsti spettacoli equestri e presentazioni delle due razze. Nell’ambito del “Carosello Italiano”, che si terrà ogni giorno alle ore 11,00, presentato da Nico Belloni e da Chiara Caponetti, saranno mostrati numeri di alta scuola, di dressage, di attacchi sportivi e d’eleganza.

E’ inoltre prevista la prestigiosa partecipazione dei murgesi al Gran Galà serale organizzato dall’Ente Fiera. Lo stand dell’A.N.A.M.F. è rinvenibile nel padiglione numero 9.

Antonietta Trono
Per maggiori informazioni chiamare l’A.N.A.M.F. al numero telefonico +39 080 4807109
Le immagini dei cavalli murgesi realizzate da Pietro Scarciglia nel Parco delle Pianelle di Martina Franca sono state cortesemente fornite dall’autore.
da Manduria Oggi

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Roma – Caro estinto, Contribuenti.it: aumenti record per fiori e lumini

Pubblicato : mercoledì, 2 novembre 2011

Cimitero Foggia (archivio)

AUMENTI record per la festa dei morti. Anche quest’anno costerà molto alle famiglie italiane andare a trovare i propri cari a causa della tendenza al rialzo dei prezzi che si stanno registrando in questi giorni. Dall’indagine a campione effettuata nelle 10 principali città italiane emergono speculazioni che non risparmiano chi soffre per aver perso i propri cari.

Una sola rosa, in questi giorni, può arrivare a costare a Milano fino a 5 euro, se acquistata nei pressi di un cimitero. La media italiana comunque è di 4,10 euro, +5,6% rispetto al 2010. Ma se raffrontato con il mese di settembre l’incremento è del 410%. Contribuenti.it ha, infatti, rilevato che il prezzo medio di una rosa nella prima metà del mese di ottobre era di 1 euro. “La festa dei morti – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – è vissuta dai vivi come la festa delle speculazioni. I fiori freschi, diversamente dagli altri beni, non possono che essere acquistati in loco, essendo beni deperibili”.

Alla speculazione dei fiori si aggiunge quella dei lumini che vengono accesi sulle tombe, che sono passati da 2,50 euro del 2010 a 5 euro del 2011, con un aumento del 100%. Secondo le stime effettuate da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine, ogni famiglia italiana spenderà, per questa ricorrenza, mediamente 22,30 euro per ricordare i propri cari.

Una speculazione da 410 milioni di euro che i contribuenti italiani subiscono, molto spesso, senza neanche ottenere, all’atto dell’acquisto, uno scontrino fiscale. «Dall’analisi degli studi di settore – conclude Carlomagno – emerge che i fiorai, unitamente alle agenzie di pompe funebri dichiarano redditi sotto la soglia della povertà».
da Stato Quotidiano

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