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Notizie del 20 novembre 2011

Manfredonia – “Grotta Occhiopinto è stata liberata, ora la tutela del sito”

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011
Zona Scaloria, Grotta Occhiopinto. I rappresentanti del "Gruppo Archeo Speleologico Città di Manfredonia" - L.Coppolecchia e V.Cainazzo - dopo la conclusione dei lavori di pulizia del sito

Zona Scaloria, Grotta Occhiopinto. I rappresentanti del "Gruppo Archeo Speleologico Città di Manfredonia" - L.Coppolecchia e V.Cainazzo - dopo la conclusione dei lavori di pulizia del sito

“GROTTA Occhiopinto è stata liberata”. Grazie all’interesse e all’impegno dell’associazione Gruppo Archeo Speleologico Città di Manfredonia – del presidente Luigi Coppolecchia e del segretario avv. Vito Cainazzo, tra gli altri – il sito di interesse acheologico di Grotta Occhiopinto (Manfredonia, zona Scaloria, sulla strada verso la Frazione Montagna) è stato infatti liberato dall’enorme massa di rifiuti accumulatisi nel tempo, per lo più materiale edile da risulta. Rifiuti “che ne avevano ostruito l’ingresso e reso il sito una discarica a cielo aperto”.

Documentazione Grotta Scaloria-Occhiopinto. I primi studi sulla Grotta Occhiopinto in Zona Scaloria risalirebbero al 1931/1932. La cavita di Grotta Occhiopinto è collegata a Grotta Scaloria (a circa 200 metri a nord) attraverso il passaggio E.D’Avanzo.

Nel corso degli anni diversi sarebbero stati i crolli che avrebbero originato ostruzioni tra le due cavità costituenti comunque un’unica zona carsica. Tra gli anni 60/80 diversi studi, anche di ambito internazionale, hanno consentito il ritrovamento di diverse frammenti di reperti archeologici di un periodo compreso tra la fine del Paleolitico ed inizio Neolitico.

Come riportato nel sito San Leonardo di Siponto (M.Borgia) “nelle fasi finali del Neolitico, nella Grotta Scaloria veniva praticato un culto delle acque, forse ricollegabile ai fenomeni di siccità che dovettero colpire il Tavoliere in quel periodo (…).

La prima segnalazione di questo importante complesso archeologico risale al 1931 quando, in occasione dei lavori dell’Acquedotto Pugliese, esso venne casualmente individuato, e, in tempi brevi, esplorato da Q.Quagliati (…) Successivamente indagini, nel 1978 e 1979, interessarono l’ambiente superiore e l’accesso alla grotta, rivelando la frequentazione del vano dal Paleolitico sino al Neolitico Finale e un’importante sepoltura di più individui riferibile alla fasi finali del periodo (…).

 I resti scheletrici, pertinenti a circa venticinque individui in prevalenza giovani donne, bambini ed anziani, di cui uno solo in possesso di corredo (consistente in due pregevoli denti di cinghiale decorati ad intaglio), sono riferibili ad una sepoltura collettiva.

Tale deposizione, insolita per il costume funerario dell’epoca, fu motivata probabilmente da un’epidemia, la cui causa si potrebbe ricercare nelle tracce di anemia mediterranea attestata dall’analisi degli scheletri e peraltro già documentata nel villaggio neolitico della villa comunale di Foggia“.

L’interesse del “Gruppo Archeo Speleologico Città di Manfredonia” per Grotta Occhiopinto dura da anni.

Le istanze, le richieste alle istituzioni. Nell’aprile 2010 una missiva era stata inviata – dal presidente del Gruppo Archeo Speleologico L.Coppolecchia – alla Soprintedenza dei Beni Archeologici della Puglia, e per conoscenza al sindaco di Manfredonia e all’ingegnere Curci del Comune, con la quale l’associazione riferiva la volontà di “eseguire a proprie cure i lavori di rimozione del materiale da risulta edile accumulatosi negli anni all’ingresso di Grotta Occhiopinto”. “L’intervento consisterebbe nella rimozione manuale di detto materiale senza utilizzo di mezzi pesanti, in modo da non pregiudicare lo stato dei luoghi per l’interesse archeologico del sito. Per quanto riguardo lo smaltimento del materiale rimosso, preghiamo il Comune di Manfredonia di occuparsi del trasporto”.

Cantiere abusivo in zona Scaloria e controlli ed esito indagini dei militari del Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia (STATO)

Grotta Scaloria: Abusivismi edili e controlli del Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia.

 Da ricordare che, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, la Guardia di Finanza di Manfredonia aveva accertato (con esito indagini nel novembre 2010) che in località Scaloria, nelle immediate adiacenze dell’ingresso della grotta di Occhiopinto, unico complesso della più nota grotta Scaloria, erano in corso lavori di scavo da parte del proprietario del fabbricato ivi esistente, senza alcuna autorizzazione e per di più su terreno sottoposto a vincolo di interesse archeologico.

L’immobile è risultato essere già da diverso tempo sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria con ordine di demolizione, nonostante ciò il proprietario stava eseguendo ulteriori lavori. Si è proceduto a nuovo sequestro. Tutta la zona inoltre, è risultata essere interessata da depositi di materiali da risulta con l’ingresso alla grotta quasi del tutto ostruito. Come riportato anche su Stato ( L’intervento della Guardia di Finanza, 17 novembre 2010: sequestro cantiere abusivo in zona Scaloria), i militari della Tenenza (ora Comando Compagnia) della Guardia di Finanza di Manfredonia, comandante E.Della Valle, all’esito di specifici controlli volti alla tutela dell’ambiente e di aree assoggettate a vincolo archeologico, avevano infatti sottoposto a sequestro un cantiere edile abusivo, i cui operai stavano portando avanti dei lavori nell’area archeologica di Grotta Scaloria e all’interno della quale grotta sono stati rinvenuti vasi in ceramica appartenenti a varie fasi del periodo neolitico del Tavoliere foggiano.

Due persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria, padre e figlio di Manfredonia. All’esito delle indagini fu disposta al tempo un’ordinanza di demolizione della struttura.

Logo ufficiale Gruppo Archeo Speleologico Città di Manfredonia (STATO)

Il futuro: “campagna di sensibilizzazione per la tutela del sito”. “Lo stato di incuria e di abbandono di Grotta Occhiopinto persisteva almeno da 30 anni – dicono a Stato il presidente del Gruppo A.S. L.Coppolecchia ed il segretario V.Cainazzo – senza dimenticare l’emersione di presunti casi di abusivismo edile nell’area. Causa il mancato accordo tra Comune ed una ditta del territorio per la rimozione dei rifiuti e del materiale da risulta, dopo regolare istanza e dopo aver sensibilizzato le autorità competenti, Soprintendenza dei Beni archeologici della Puglia e per quanto di competenza il Comune di Manfredonia (con interesse tra l’altro il vice-sindaco M.Palumbo e l’ingegnere D.Curci, ndR), ed ottenuta la l’autorizzazione con l’intervento gratuito delle imprese TMT dei F.lli Tomaiuolo e Zerulo Marmi di Manfredonia, che hanno fornito mezzi e personale per l’intervento, tutto il materiale è stato rimosso, con un lavoro durato circa 15 giorni”.

Ma l’impegno, la sensibilizzazione per la rivalorizzione di Grotta Occhiopinto – da parte del Gruppo Archeo Speleologico – non è ancora finito. “La nostra associazione, a completamento dell’opera di salvaguardia del sito, si è resa disponibile per portare a termine un ulteriore progetto: la realizzazione di una recinzione dell’intera area, di cui Comune e Soprintendenza ne sono a conoscenza e per il cui progetto hanno già espresso pieno consenso”.

Importante ora il sostegno da parte della comunità di Manfredonia e delle istituzioni del territorio: “Siamo certi di poter riuscire nel nostro intento – terminano i rappresentanti del Gruppo Archeo Speleologico di Manfredonia – qualora dovesse concretizzarsi positivamente la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la riqualificazione di Grotta Occhiopinto”.

da Stato Quotidiano

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Cerignola – ‘Terravecchia’ la si vuole valorizzare. Obiettivo Differenziata

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Arco Terravecchia

SI terrà giovedi 24 novembre, alle 10.00, la prima conferenza di servizi promossa dall’Amministrazione comunale su iniziativa dei consiglieri Domenico Carbone e Michele Allamprese, avente ad oggetto il recupero e la valorizzazione del rione Terra vecchia.

La conferenza, convocata dall’Assessore all’ Ambiente Stefano Palladino, sarà incentrata sulle tematiche ambientali e, in particolare, sull’avvio della raccolta differenziata porta a porta nel quartiere, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di differenziazione dei rifiuti prodotti e migliorare il già discreto livello di pulizia delle strade e dei marciapiedi della zona.

La conferenza si terrà in via Piazza Vecchia 11 presso i locali dell’ex bottega “Stesso Sole”, di proprietà della Parrocchia di San Francesco. Alla conferenza parteciperanno, oltre all’assessore Palladino, il Sindaco Antonio Giannatempo i consiglieri comunali Allamprese e Carbone, l’amministratore unico di Sia, Francesco Vasciaveo, il dirigente comunale del settore Ambiente, Custode Amato, e un rappresentante della Parrocchia di San Francesco.

“Con l’iniziativa di giovedì avviamo la prima delle sei conferenze di servizi finalizzate a produrre tutti gli atti amministrativi e le iniziative necessarie per dare attuazione alla mozione consiliare che impegnava la Giunta a valorizzare il quartiere Terra Vecchia –dice il Sindaco Antonio Giannatempo -.

Dopo questa fase burocratica e amministrativa, ci auguriamo che i residenti e gli operatori commerciali comprendano l’importanza del progetto e anzi giochino un ruolo da protagonisti”.

“Sono orgoglioso di inaugurare questa serie di incontri per valorizzare il quartiere più antico di Cerignola – afferma invece l’assessore all’Ambiente Palladino -. Vorrei ringraziare gli abitanti del quartiere e la Parrocchia di San Francesco per l’importante aiuto che ci stanno prestando”.

“Dare seguito all’iniziativa adottata e fatta propria da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, con l’esclusione della sola Cicogna, era un dovere morale ancor prima che amministrativo – spiega il consigliere Allamprese -: Sono convinto che il modello Terra Vecchia, inteso come sistema per raccogliere le istanze di un quartiere, identificare la vocazione dello stesso e proporre una visione e una prospettiva di lungo respiro con l’adozione di tutti gli atti necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati, possa essere adottato per tutti i quartieri della nostra città.

In questo senso assumo l’impegno morale di proporre, sino alla conclusione del mio mandato, una mozione per ogni quartiere di Cerignola”.
da Stato Quotidiano

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San Severo – Weekend Evviva gli Amici della musica Concerti da Foggia a Lucera a San Severo

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Teatro ragazzi, le stagioni di Manfredonia e dell’Oda – Ai Limoni in scena la storia di una «ex scimmia»

La pianista Simonetta Tancredi

Si conclude con il duo formato dal violoncellista Massimo Polidori e dalla pianista Simonetta Tancredi chiude domenica astagione degli Amici della musica di Foggia (alle 20 al teatro del Fuoco). E non si tratta dell’unico appuntamento con di musica classica in programma nel weekend. A Lucera continua un’altra associazione di Amici della musica, quella intitolata a Giovanni Paisiello, ospita nella Sala Paisiello (a due passi dal Duomo) la pianista Ersilia Marciello, giovane talento del conservatorio Giordano di Foggia (ore 19.30, info 0881.54.20.27).

A San Severo, ancora, domenica mattina i locali Amici della musica organizzano il concerto aperitivo dell’Italian Quartet (Lorenzo Ciuffreda primo violino, Saverio Lops secondo violino, Angelo De Cosimo viola, Mario Longo violoncello), che eseguiranno musiche da film alle 11 alle cantine d’Araprì.

TEATRO RAGAZZI – Sabato sera si inaugura la stagione di teatro ragazzi del teatro Comunale di Manfredonia, che si intitola «Domenica a teatro» (tutti gli altri spettacoli si terranno infatti di domenica). L’appuntamento inaugurale è organizzato dai padroni di casa, ovvero gli organizzatori della rassegna, la compagnia Bottega degli Apocrifi, che porta in scena Nel bosco addormentato, regia di Cosimo Severo. Inizio alle 20.30, info www.bottegadegliapocrifi.it.
Domenica, invece, continua la rassegna per ragazzi dell’Oda teatro di Foggia. Il secondo appuntamento è sempre con la comapgnia Cerchio di Gesso: Jelly Chiaradia, Mariantonietta Mennuni e Giulia Petruzzella porteranno in scena Mammaluna, c’era una volta e non c’era, per la regia di Simona Gonella. Ore 18, info www.cerchiodigesso.it

TEATRO - Di fronte ai membri di un’accademia, una ex scimmia espone, in un discorso, le tappe attraverso cui è arrivata a inserirsi con successo nella società degli uomini. È questa la trama de La via di una scimmia, con Monica Bonomi della compagnia milanese OgniRemo Teatro. L’appuntamento è sabato e domenica alle 21 al teatro dei Limoni di Foggia. Info 347.341.45.61.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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G.A.A.S. – Foggia: corso “Il mercato delle esperienze”

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Dal 25 ottobre al 12 novembre 2011, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, il GAAS di Foggia ha organizzato, presso la Pinacoteca “9Cento” (Via Marchese De Rosa, angolo Via Ferrante Aporti), Il mercato delle esperienze, dieci incontri per discutere di educazione, comunità e sviluppo per il quartiere settecentesco e per la città.
Il programma: 25 ottobre, Carmine de Leo, su “Foggia, da villaggio a città”; 27 ottobre, Giorgio Degasperi su “Né vincitori né vinti. Viaggio in Eucrazia”; 4 novembre, Alain Goussot su “L’educazione della comunità”; 8 novembre, Antonio Vigilante e Pino Tucci su “A proposito di Danilo Dolci”; 11 novembre, Luisa Santelli su “Educare non è una cosa semplice”.
Gli incontri maieutici (metodo di lavoro sociale ed educativo di Danilo Dolci), il cui tema non è prefissato, si terranno nei seguenti giorni: 26 ottobre, 3, 5 e 10.
La maieutica reciproca è un metodo creato da Danilo Dolci nella Sicilia degli anni Cinquanta, per favorire la comunicazione profonda, l’autoanalisi, la presa di coscienza dei problemi e della possibilità di risolverli.
Il 12 novembre 2011, alle ore 17.00, nel corso dell’incontro conclusivo aperto alla cittadinanza, è stato presentato un documento di proposte elaborato dai partecipanti al corso, a seguito degli incontri formativi e dei laboratori maieutici, da presentare alle istituzioni locali.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del Bando Promozione 2011 del Ce.Se.Vo.Ca..
da Ce.Se.Vo.Ca.

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AU.SER. Foggia: incontri sulla Foggia antica

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Lo scorso 14 ottobre, si è tenuto il primo di quindici incontri realizzati dall’AUSER Foggia, presso la propria sede, nell’ambito del progetto dell’associazione intitolato Università Popolare “S. Fiore”, dedicato alla riscoperta delle tradizioni storiche, artistiche e culturali foggiane, giunto alla seconda edizione (la prima è partita nel 2010).
Il ciclo di incontri, intitolato “Foggiantica – Mercatino del sapere”, è aperto gratuitamente a tutti i cittadini, con cadenza quindicinale (fino alla primavera 2012) e vedrà avvicendarsi sui diversi temi numerosi soci e simpatizzanti dell’AUSER.
I temi già affrontati: “Dalla Ferula al ferlizzo – Prove pratiche di costruzione”, a cura di Raffaele de Seneen (Presidente AUSER Foggia) e Romeo Brescia (14 ottobre); “Foggia, dalle fosse a capitale europea del grano duro”, a cura di Fernando Antonio Di Chio (28 ottobre); “Foggia 1937, il più grande silos d’Europa”, a cura di Tony Bembech (28 ottobre).
Il programma proseguirà con: 14 novembre 2011, ore 19.00, “Masseria Pantano e San Lorenzo in Carmignano: gioielli perduti o ultima spiaggia?”, a cura di Elisabetta Fuiano, docente di disegno e storia dell’arte e Vincenzo Rizzi, Presidente del Centro Studi Naturalistici di Foggia; “E m’arrecòrde! – Una foto, un oggetto d’epoca… racconto e mi racconto”; “Processo alla garrota – drammatizzazione – Angiolillo Michele il bell’anarchico foggiano”; “Foggia nei musei e negli scavi”; “Caprari, scopari, conciatori e carrettieri – I borghi”; “‘Stasère s’abbàlle – Concertino e quadriglia foggiana”; “Foggia nell’Unità d’Italia – Uomini contro, Maldacea Moisè e Nicola Perifan”; “Scene di transumanza – Racconti di personaggi dell’epoca”; “Le neviere e le carbonaie”; “Una storia di Foggia: Via Silvestro Fiore, una strada che non c’è più”; “Foggia nell’araldica”; “I giochi di strada”; “U’ Cappellòne ‘i Crùce – La chiesa del Calvario – La storia, i segni del tempo, l’indolenza dell’uomo”; “Il foggiano e gli animali: richiami e voci onomatopeiche”; “Pastaruchelepatàne: a tavola con i foggiani”; “Foggiani di ieri, di oggi e di domani”; “I gioielli di famiglia: l’IRIIP, l’Ist. Foraggere, l’Ovile Nazionale, la Cartiera”; “Le fosse granarie e i fondaci – Gli sfossatori e i pesatori di lana”.
da Ce.Se.Vo.Ca.

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LUCERA – fallisce raccolta differenziata: scattano sconti per incentivarla

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Soltanto praticando sconti sulla tassa rifiuti soldi urbani (tarsu) si potrà incentivare il cittadino a fare la “differenziata”, facendola compiutamente.

A pensarla in questo modo è il consigliere comunale di minoranza, Luca Borrelli (Lista Tutolo), che rivolgendosi al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Pica e al sindaco Pasquale Dotoli, biasima l’esperimento della raccolta “porta a porta”- iniziata nel centro storico il 24 ottobre scorso- senza che riduzioni sulla tariffa “tarsu” siano state previste.

Interroga il consigliere Borrelli: ma l’amministrazione Dotoli è davvero convinta che si possa raggiungere quel fatidico 65% di differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani entro la fine dell’anno 2012 ? Un interrogativo a dir poco pertinente, constatati i disagi che si avvertono ancora a distanza di quasi un mese dall’avvio dell’esperimento. D’altronde il richiamo ai cittadini al corretto conferimento dell’umido compostabile, lanciato dallo stesso sindaco dieci giorni fa, sta a dimostrare come inversioni di tendenza nei comportamenti s’impongano.

E’ vero che l’amministrazione municipale ha fatto intendere chiaramente che sul versante rifiuti non si torna indietro, ma il consigliere Borrelli fa osservare che tutto sommato di pubblicizzazione massiva dell’evento e di dimostrazione pratica delle azioni da compiere non è che siano state messe in campo. Da lì i disagi conseguenti. E poi- continua il consigliere comunale della lista civica- perchè non stati previsti contenitori di grandezza differente per gli esercizi commerciali del centro storico, differenziati per la tipologia delle merce ma soprattutto dei rifiuti che da questa derivano ?

Le pescherie, i negozi di ortofrutta, le macellerie, producono molto più umido rispetto a una cartoleria, a un negozio di oggettistica che avranno chiaramente più rifiuti cartacei e da imballaggio, rispetto ai primi. Insomma i correttivi occorrono ma, a parere di Luca Borrelli, occorre un nuovo impianto organizzativo per il successo della sperimentazione. Che a ottobre dell’anno 2012 sarà testato.

[a.g.] da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Incidente stradale: un morto sulla ss89

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

E’ di un morto il bilancio dell’incidente stradale avvenuto verso mezzogiorno lungo la statale 89 all’altezza della salita ‘ Santa Lucia’ in direzione Foggia. La vittima e’ F. V. Cerignolano di 56 anni che viaggiava in sella ad una potente Suzuki 1000. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto fornita dai carabinieri, intervenuti sul posto, il centauro era in compagnia di un gruppo di quatto motociclisti.

Per cause ancora in corso di accertamento la vittima ha perso il controllo del veicolo, uscendo fuori strada e finendo la sua corsa contro una parete rocciosa. L’uomo e’ morto sul colpo, inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Rallentamenti al traffico su quell’arteria stradale in direzione Foggia.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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P.A.E.R.C. – Cerignola: esami clinici in piazza

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Domenica 20 novembre 2011, dalle ore 8.00 alle 13.00, in Piazza della Repubblica a Cerignola (di fronte alla Villa Comunale), la locale PAERC organizza una giornata dedicata alla cittadinanza, con la misurazione gratuita dei parametri della glicemia e della pressione sanguigna.
L’iniziativa è realizzata al fine di offrire alla cittadinanza un’occasione per effettuare i controlli indispensabili per valutare il proprio stato di salute.
Gli esami verranno eseguiti da medici ed infermieri dell’Ospedale “G. Tatarella” di Cerignola e della PAERC, con la presenza dei volontari e dei mezzi dell’associazione.
da Ce.Se.Vo.Ca.

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Foggia – La Consulta critica la manifestazione studentesca del 17/11/2011.

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

La Presidenza della Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia , critica la manifestazione studentesca tenutasi il 17/11/2011 in quanto pretestuosa e fuori tema. Preso atto che la manifestazione era stata organizzata in tempi lontani , il manifestare contro il nuovo governo durante i giorni nei quali le camere approvano la fiducia al governo Monti è assurdo, in quanto non sono ancora stati presentati i piani di governo riguardanti il mondo della scuola.

La Consulta nel suo piccolo, pone grande fiducia e speranza nell’ evolversi della situazione politica attuale , ma al tempo stesso deve evitare, che gli studenti che la compongono, perdano importanti giorni di scuola per il semplice gusto di partecipare ad una manifestazione.

Bisogna allontanarsi da chi fa demagogia per il solo scopo di fomentare il nervosismo e la indignazione del mondo studentesco, anzi chi manifesta il proprio dissenso in determinate maniere dimostra di essere poco attento e ignorante nei riguardi dei mezzi di rappresentanza studentesca che tutti possediamo. La CPS invece ha dato l’ appoggio alla manifestazione organizzata dalla “Rete di Associazioni di Capitanata” per la tutela dell’ aeroporto Gino Lisa prossimo alla chiusura definitiva .

”Le vere tematiche che dovrebbero stare a cuore ai ragazzi foggiani , non sono le questioni ministeriali , seppure importanti, ma i gravi fenomeni che stanno portando all’ esclusione politica, sociale ed economica della provincia di Foggia”; Queste le parole del Presidente della Consulta che parteciperà alla manifestazione di sabato.

La Presidenza invita tutti i membri a partecipare alle vere ed utili manifestazioni nell’ interesse del nostro territorio , non a manifestazioni alle cui spalle vi sono solo le ombre dei movimenti politicizzati.
Comunicato Stampa Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia

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L’economia dell’idrogeno nasce nei Monti Dauni

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Sindaco di AccadiaConoscendo la determinazione e la tenacia del sindaco di Accadia, Pasquale Murgante (in foto), e di Nicola Conenna, docente e presidente dell’Università dell’Idrogeno, c’è da scommettere che il progetto non resterà lettera morta, ma spiccherà il volo.
Ma che bella sfida, e di che alto valore simbolico, è quella lanciata ieri ad Accadia, dove l’amministrazione comunale del piccolo borgo dei Monti Dauni, assieme a quelle di Napoli e Taranto, e all’Università dell’Idrogeno hanno illustrato nel corso di un convegno il progetto Accadue Accadia.
L’idea di fondo è semplice: produrre idrogeno dall’energia non sfruttata delle numerosissime pale eoliche che punteggiano i Monti della Daunia, e che sono spesso costrette a restare inoperose in quanto non c’è la possibilità di immettere ulteriore energia nella rete di distribuzione.
Il progetto è nato dal fortunato incontro tra Pasquale Murgante e Nicola Conenna, che presiede l’Università dell’Idrogeno, una fondazione scientifica che ha la sua sede in Puglia e che ha un sogno: far diventare la Puglia sempre più terra di sperimentazione di una vera e propria economia dell’idrogeno in anteprima internazionale.
“Da noi esistono tutte le condizioni per sperimentare l’attualità della intuizione del professor Conenna – precisa il sindaco Murgante -. I Monti della Daunia sono diventati un enorme giacimento di energia prodotta da fonti alternative, ma i benefici che il territorio ricava sono molto modesti, da un lato perché la maggior parte del valore aggiunto derivante dalla produzione di energia finisce altrove, vuoi perché solo una parte modesta dell’energia che può essere potenzialmente prodotta dai parchi eolici viene effettivamente immessa nelle rete, e dunque utilizzata.
Noi ci prefiggiamo di intervenire su questo secondo aspetto, facendo dell’idrogeno un fattore di accumulo dell’energia altrimenti dispersa.”
L’individuazione della zona di Accadia come “laboratorio” per la sperimentazione del progetto è stata naturale. Un paio di anni fa proprio qui Vittorio Sgarbi lanciò il suo famoso anatema verso i parchi eolici che si sono diffusi a macchia d’olio, alterando pesantemente le caratteristiche del paesaggio.
Il territorio paga due volte la concentrazione di pali: dal punto di vista paesaggistico e da quello economico, data la ricaduta praticamente inesistente.
Un po’ di cifre: soltanto il 6 per cento del valore aggiunto prodotto dalle pale resta in loco, e al danno si aggiunge la beffa delle pale costrette a restare inoperose: viene immessa negli elettrodotti soltanto il 40% dell’energie che i parchi sono potenzialmente in grado di produrre.
Ma Accadia potrebbe rappresentare la svolta.
La novità della sperimentazione che sta per essere avviata ad Accadia è che per la prima volta il processo verrà attuato su scala industriale, ma la tecnica è di per sé piuttosto semplice.
Il Comune di Accadia ha messo a disposizione dell’Università dell’Idrogeno la vecchia struttura del carcere, mai utilizzata, e simbolo di un Appennino che si è trovato spesso destinatario di investimenti pubblici di improbabile efficacia.
Il penitenziario non è mai entrato in funzione perché, appena completato, andò in vigore la riforma carceraria che abolì i carceri nei piccoli centri. Già qualche anno fa Murgante pensò di adibirlo a finalità di ricerca e sperimentazione scientifica.
Quando era presidente del consiglio provinciale, all’epoca della presidenza Pellegrino, promosse l’adesione della Provincia al Consorzio Biogem: la struttura avrebbe dovuto diventare un centro di ricerca di genetica molecolare, ma non se ne fece nulla.
Questa volta le cose stanno diversamente, e l’interesse che la joint venture accadiese sta suscitando in Puglia e altrove è un buon viatico.
Al convegno di presentazione hanno aderito e sono intervenuti il Comune di Napoli e quello di Taranto, interessati a utilizzare l’idrogeno che verrà prodotto ad Accadia. Presenti anche numerosi imprenditori foggiani e campani, e tanti altri amministratori locali, tra cui l’assessore regionale Elena Gentile.

Oltre all’impianto di produzione, il borgo appenninico ospiterà anche alcuni iniziative, anche queste sperimentali, rivolte alla distribuzione del combustibile: la realizzazione di un idrogenodotto che alimenterà Rione Fossi, l’incantevole centro storico di origine medievale, che Murgante sta caparbiamente cercando di recuperare e ristrutturare da qualche anno.
Il successo riscosso dal convegno testimonia un’attenzione che potrebbe veramente aprire nuovi orizzonti all’economia della zona. Su questo, Pasquale Murgante ha le idee chiare, e guarda lontano: “Intendiamo costituire un consorzio tra il Comune, l’Università dell’Idrogeno e le imprese che hanno manifestato il loro interesse all’iniziativa.
Elaboreremo subito un business plan, che sottoporremo a Terna (il gruppo industriale che si occupa delle reti di alta tensione, n.d.r.) per le necessarie autorizzazioni e per gli eventuali finanziamenti. Siamo molto fiduciosi, anzi siamo decisamente ottimisti: l’economia dell’idrogeno rappresenta una delle speranze più consistenti per il futuro energetico del paese e del mondo.
Siamo orgogliosi che si sia cominciato a parlarne ad Accadia, e che qui verrà sperimentata per la prima volta un processo industriale così innovativo.”
Geppe Inserra da Quotidiano di Foggia

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Foggia, al “Moody” il jazz ritorna da “Mamma Africa

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Il 5 dicembre arriva l’“Olatuja Project”, quintetto guidato da Michael e Alicia Olatuja

Dopo il successo del concerto di Fabio Concato e il Paolo Di Sabatino voices, in cui il jazz è entrato in piena armonia nel cantautorato italiano, la rassegna Lune…dì jazz propone il suo quinto appuntamento, facendo fare al suo genere musicale principe un grande salto indietro, un ritorno alle origini, a quella “Mamma Africa” che è l’inizio di tutta la musica del nuovo continente.
Sarà un lune…dì di luna crescente – con visibilità al 74% – il 5 dicembre, notte in cui un fantastico quintetto guidato da Michael e Alicia Olatuja fonderanno il jazz, il gospel e il soul ai magnifici ritmi tribali e alla dolcezza dei suoni africani in un concerto ricco di sfumature e sensuali suggestioni africane.
The Promise è il titolo ideale per la nuova produzione da parte dell’“Olatuja Project”, la prima collaborazione registrata fra Michael Olatuja (basso acoustico/electrico e compositore), sua moglie Alicia Olatuja (voce/compositrice) e la loro virtuosa completata da Femi Temowo, alla chitarra (chitarrista e direttore musicale di Amy Winehouse, Amy Winehouse, Omar, The Roots, Soweto Kinch, Eska Mtungwazi e Brotherly), Nikki Yeoh al piano (Courtney Pine, Neneh Cherry, The Roots, Sir George Martin, Boy George, Incognito, Pee Wee Ellis, Roy Ayers) e Troy Miller alla batteria (Amy Winehouse, Mica Paris, Cliff Richard, Macy Gray, Adele, Brandford Marsalis).
da Daunia news

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Foggia, nuova sede per il Banco alimentare della Daunia

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

L’associazione ha lo di raccogliere eccedenze alimentari per redistribuirli gratuitamente agli enti caritativi
E’ stata inaugurata la nuova sede dell’associazione banco alimentare della Daunia “Francesco Vassalli” onlus, in via Manfredonia km 2,200. Una sede più grande rispetto alla precedente, che rispecchia al meglio una realtà, come quella del banco alimentare della Daunia onlus, che nei suoi due anni di vita è cresciuta sia sotto il punto di vista delle derrate alimentari raccolte (80 mila tonnellate durante i primi dieci mesi dell’anno).
Il Banco alimentare è impegnato dal 2009 in Capitanata e ha lo scopo per 365 giorni l’anno di raccogliere eccedenze alimentari provenienti dalle produzioni agricole, dall’industria alimentare, dalla ristorazione organizzata e dalla grande distribuzione, per redistribuirli gratuitamente agli enti caritativi, che aiutano i poveri e gli emarginati della nostra terra.
Il taglio del nastro è stato affidato all’arcivescovo mons. Tamburino “che ha elogiato la realtà del Banco Alimentare della Daunia e dei suoi volontari, sempre al fianco dei più bisognosi” ed al vicepresidente della Fondazione Banco alimentare onlus, Andrea Giussani.
Durante l’evento è stata presentata anche la 15.ma Giornata nazionale della colletta alimentare, che si svolgerà sabato 26 novembre e che vedrà impegnati i volontari di tutte le sedi della Fondazione Banco alimentare, dislocate nelle varie città italiane. Naturalmente la colletta sarà presente anche in Capitanata.
da Daunia news

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Aeroporto a Foggia. 2mila in piazza: «politici non graditi»

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Manifestazione per l'Aereoporto Gino Lisa Foggia E’ intorno a mezzogiorno che si è consumato il momento più triste e insieme più drammatico della giornata di mobilitazione: il sindaco che sale sul palco, convinto di poter affermare con la sua presenza la partecipazione dell’intera città e che viene garbatamente invitato a scendere.
Era nelle previsioni che soltanto il sindaco dovesse unirsi agli appelli lanciati ieri dal palco di piazza Cesare Battisti da sindacalisti e attivisti della rete delle associaizoni: nei piani concordati venerdì sera nell’ultima riunione tra le associazioni, avrebbe dovuto chiudere la giornata di mobilitazione.

Ma qualcosa è andato storto, qualcuno tra i manifestanti non ha gradito di essere stato informato a cose fatte.
L’antipolitica è tracimata come al solito anche dai social network: decine i «post» di sdegno contro la partecipazione sia pure defilata dei politici, per qualcuno è stato «snaturato lo spirito della manifestazione».

Mongelli ha continuato a seguire tutti gli interventi con calma olimpica, in mezzo alla platea.
Tutti gli altri sono andati via: è rimasto, quasi come una sentinella, l’assessore provinciale al Lavoro, Leonardo Lallo (in sostituzione del presidente Pepe che ha dovuto lasciare per altri impegni), che è riuscito a mimetizzarsi tant’è vero che ha seguito la manifestazione dal palco.

«Incidente chiuso – ha commentato il primo cittadino – interpreto questa reazione popolare come una spinta significativa alla classe politica a operare nel migliore dei modi. Ora però servono proposte e indicazioni operative da portare avanti, è questo il passo avanti che bisogna fare».

Non basta scendere in piazza, ma la gente può fare solo questo.
I progetti devono portarli avanti gli enti locali, sono loro il tramite con la Regione e il Governo: «Lo slancio dell’opinione pubblica é necessario se vogliamo tenere desta l’attenzione.
Tocca ai politici e alle amministrazioni pubbliche portare avanti le questioni nelle dello sviluppo, ma l’opinione pubblica dopo questa manifestazione non deve riporre le armi.
Ora ci auguriamo che come primo passo di questo cambiamento – conclude il sindaco – si riesca a chiudere il contratto con la compagnia Air Vallée (ha presentato un’offerta per nuovi collegamenti dal Gino Lisa: ndr), diventa necessario chiudere anche simbolicamente questa triste storia della cancellazione dei voli».

Ma c’è anche chi ieri ha scelto di non manifestare. Voce di Foggia – che si definisce “una tra le pagine più amate dai foggiani su facebook” – all’ultimo momento ci ha ripensato: «E’ da oltre un anno che si parla della chiusura del “Gino Lisa” e della sua destinazione a parco fotovoltaico, ma i politici foggiani hanno fatto sempre orecchie da mercante perchè troppo impegnati a curare i fatti loro.
Oggi, che il popolo è insorto, decidono di partecipare alla manifestazione organizzata proprio contro di loro. Noi non ci stiamo – sottolinea Voce di Foggia – nonostante avessimo contribuito anche noi a pubblicizzare il corteo ci siamo dovuti ricredere e, per non manifestare al fianco di chi ha preso il corteo come fosse una passerella, ha deciso di continuare la sua protesta dal mondo virtuale».

«Basta prese in giro» di Massimo Levantaci

Disgusto e rabbia provano oggi i foggiani.
Disgusto per la politica, rabbia per essere costretti a esercitare un potere di surroga che sanno di non poter avere, «perchè nella stanza dei bottoni ci sono sempre loro».

La società civile, o meglio una parte significativa di essa, ha risposto così all’appello lanciato in difesa dell’aeroporto, dei treni che Trenitalia vuol tagliare e di tutti quei diritti «negati» (dai soliti poteri forti o dall’insipienza di chi avrebbe dovuto tutelare i gli interessi delle proprie collettività e non l’ha fatto, in questo senso pari sono).

«Non c’è sviluppo senza mobilità», incitano gli slogan dal palco. Partiti in duemila dal pronao della villa comunale, i manifestanti «pro Gino Lisa» si sono ridotti a poco più di cinquecento davanti al palco di piazza Cesare Battisti. E poi via via sempre meno, man mano che la stanchezza dei discorsi troppo lunghi prendeva il sopravvento.

 Hanno voluto togliere di mezzo i politici, ma si sono messi di traverso i sindacalisti che quanto a capacità di sintesi non sono da meno.

Era comunque importante lanciare il messaggio della «società civile», ieri dall’insolito raduno illuminato da un sole clemente. Destinatari la Regione e Aeroporti di Puglia, ma è un avvertimento che coglie la classe politica nella sua accezione più generale. Insomma, d’ora in avanti occhi aperti.
«Ci siamo mossi un anno fa, eravamo in pochi – ricorda Marialuisa D’Ippolito, a nome della Rete delle associazioni – siamo stati costretti a farlo: questo messaggio è per tutti quelli che si sono svegliati ora e che un anno fa dicevano che a loro l’aeroporto di Bari come riferimento del territorio stava più che bene».

La Rete delle associazioni dice quello che gli amministratori locali avrebbero dovuto obiettare ad Aeroporti di Puglia, a proposito dei 18 milioni di euro spesi in tre anni alla Darwin e che non hanno lasciato ricadute sul territorio, altro che start-up: «Una logica di scarsa trasparenza che non può trovarci consenzienti.
Nessuno può accusarci di assistenzialismo di fronte a questo sperpero di denaro pubblico che non aveva altra finalità. Questo messaggio é per tutti coloro che non hanno progettualità, tra dieci anni cosa accadrà?».

La politica «dello scaricabarile» dell’assessore Minervini viene strumentalmente connessa con rivelazioni fuori contesto emerse in questi giorni.
Il segretario della Uil, Gianni Ricci, riferisce di aver letto su facebook «qualcosa di raccapricciante contro la conunità foggiana»: una telefonata intercettata qualche anno fa in cui un importante esponente politico regionale invita a «cacciare i foggiani con i gommoni, come si fa con gli albanesi».

Tanto basta per quadrare i conti di una vecchia equazione (il vittimismo dei foggiani, la rapacità dei baresi), oggi come quarant’anni fa. «A Bari non ci amano – incalza il segretario della Cisl, Emilio Di Conza – ma noi siamo determinati ad andare avanti, dall’aeroporto ai treni: a breve ci sarà un coordinamento regionale, evitiamo la deriva, diamo fiducia ai nostri giovani».

E’ la mobilitazione di chi non ce la fa più a sentirsi ripetere sempre le stesse cose, in piazza ci sono persone che fino a ieri forse non sapevano nemmeno dei voli perduti al Gino Lisa. Ma la difesa dell’aeroporto funge in questo momento da collante, tocca «un nervo scoperto».
Aeroporti di Puglia viene messa sul banco degli imputati per aver impiegato «due anni solo con le progettazioni per allungare la pista, a Bari e Brindisi riescono a fare tutto molto più velocemente».

Pollice verso anche contro le odiate navette per portare i foggiani a volare a Bari: «Un milione per i pullman l’hanno trovato subito, e poi dicono che non ci sono soldi». Una presa in giro dopo l’altra, questo pensa la gente di Foggia di Adp, Regione e dei suoi politici.
Quando Marino definì «killer del Gino Lisa» l’amministratore di Adp di Massimo Levantaci

Sul Gino Lisa si addensano nubi sempre più minacciose. Perduti i voli della Darwin, adesso rischia di tramutarsi in una sonora beffa anche l’unica speranza alla quale è legato il futuro aeroportuale di questa provincia costituita dai 14 milioni di euro per l’allungamento della pista.
L’anticipazione è stata riferita ieri sera dalla vicepresidente regionale, Loredana Capone, intervenendo con oltre due ore di ritardo (causa riunione di giunta assai delicata sul crak della sanità) all’inaugurazione del nuovo centro ricerche Bonassina di cui riferiamo a parte.

«Domani Vendola sarà a Roma – le parole della vicepresidente – il governo vuole toglierci anche i finanziamenti previsti nel Piano per il Sud che era stato congelato, poi riammesso nei programmi di bilancio sia pure decurtato di risorse cospicue destinate al Mezzogiorno, e ora di nuovo a rischio».
In quel piano ci sono pure i 14 milioni per l’aeroporto di Foggia, oltre a tutta un’altra serie di infrastrutture destinate a incidere sullo sviluppo del nostro Mezzogiorno per i prossimi anni, il Gino Lisa non è che una pagliuzza.

Ma le notizie cattive per lo scalo foggiano non finiscono qui. Da Bari rimbalza un’indiscrezione piuttosto curiosa: Darwin Airline, dopo aver sbaraccato a Foggia, non finirà la sua collaborazione con Aeroporti di Puglia poichè avrebbe già destinato uno dei suoi due aerei da 70 posti all’aeroporto di Palese per un nuovo volo di linea con Trieste.
La voce – che al momento non trova conferme – si presta per il momento a qualche considerazione di troppo e forse anche fuori luogo, perchè dà fiato a chi sostiene che sia questo il prezzo pagato da Darwin ad Aeroporti di Puglia per aver potuto alzare i tacchi dal Gino Lisa con eccessiva solerzia, appena un mese dopo la scadenza del contratto di servizio.

Secondo queste malelingue, inoltre, i 500mila euro di perdite che Darwin avrebbe accumulato soltanto nel primo mese di esercizio a libero mercato dal “Lisa”, sarebbero una somma «non veritiera» e, sostengono, «facilmente riscontrabile in base al numero di passeggeri imbarcati».

Si registrano intanto anche le prime iniziative del territorio (finalmente) per non abbandonare il Gino Lisa al suo oblio. Al momento si ragiona su progetti ancora fumosi, come l’ipotesi di acquistare aerei in leasing e di fantomatiche «collette istituzionali» in cui la Camera di commercio sarebbe già pronta a deliberare la somma di 400mila euro per finaziare le nuove tratte.
La riunione di giunta è stata convocata per il 7 novembre (proprio il giorno dell’addio alla Darwin), in quell’occasione dovrebbe essere messa ai voti la proposta presentata già qualche tempo fa dalla componente del commercio e dei servizi di destinare tutte le spese extra, finora impiegate per finanziare sagre e cose varie, al solo scopo di rivitalizzare il trasporto aereo.

Continuano a piovere anche dichiarazioni più o meno interessanti sulla questione Gino Lisa: ha destato un certo rumore, ieri mattina, la definizione di «killer del Gino Lisa» rivolta dal consigliere regionale Dino Marino all’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola.
Il consigliere regionale, Leonardo Di Gioia, invece si difende così dalla definizione di «nullafacenti» rivolta dal mondo politico locale agli undici rappresentanti foggiani a via Capruzzi: «Io sono un consigliere di opposizione e svolgo il mio ruolo nei limiti del mio mandato. Sono altri, quelli che stanno in maggioranza, che dovrebbero rispondere del loro operato».

Scintille anche fra l’assessore al Turismo, Silvia Godelli e Nicola Vascello, neocomponente di «Pugliapromozione» (agenzia della Regione) accusato di aver rivolto critiche feroci al governo Vendola per il Gino Lisa: «Dichiarazioni fuori del suo mandato», dice l’assessora.

Dopo le accuse del presidente Di Carlo, Adp lascia Confindustria

Colpo di coda o colpo di scena, la notizie resa nota ieri dal presidente di Confindustria, Pino Di Carlo, è di quelle che lasciano in effetti un po’ spaesati: «Aeroporti di Puglia ha chiesto la cancellazione dall’elenco delle società iscritte alle associazioni confindustriali di Bari e Brindisi. L’indiscrezione mi è stata confermata dal presidente Montinari (Brindisi: ndr) ed ha lasciato perplessi un po’ tutti. Credo che tale decisione sia da mettere in relazione con le parole da me pronunciate qualche giorno fa a proposito dell’ingegner Domenico Di Paola».

Per il numero uno degli industriali foggiani quella di Aeroporti di Puglia sarebbe «una ritorsione in piena regola». «Ho chiesto le dimissioni di Di Paola – spiega Di Carlo – non perchè mi sia antipatico, ma solo perchè ritengo che per la complessità dei ruoli e delle relazioni assunte da una società divenuta così importante come Aeroporti di Puglia, la figura dell’amministratore unico non ha più ragione di esistere, la ritengo riduttiva rispetto a un consiglio d’amministrazione che saprebbe interpretare meglio le esigenze dei territori.
Nulla di personale, ma se la reazione è questa io leggo nell’atteggiamento di Dipaola solo un intento vendicativo».

Aeroporti di Puglia, secondo quanto si vocifera in ambienti confindustriali, punterebbe a mettere in difficoltà la Confindustria foggiana rispetto alle altre sedi regionali.
«Se è questo quello che pensano credo che si sbaglino – replica Di Carlo – anzi invito Aeroporti di Puglia a riporre le armi ed a ragionare sulle questioni concrete, la guida della società è una di queste.
E invece ho l’impressione che l’unica urgenza di Dipaola sia solo quella di mettere i pullman su Foggia: una società di trasporto aereo che si occupa di pullman».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia – Università del Crocese – Martedì 22 novembre – Conferenza dello studioso Carmine de Leo sulla storia gastronomica della Capitanata

Pubblicato : domenica, 20 novembre 2011

Martedì 22 novembre alle ore 17,00 presso i locali della 1° circoscrizione Arpi – Croci Nord, lo studioso Carmine de Leo terrà una conferenza sulla storia gastronomica della Capitanata.
L’iniziativa fa parte del programma di ricerca etnografica in Capitanata condotto da Giuseppe Donatacci e si inquadra nel tema del “cibo rituale: riti e significati simbolici del cibo”.
Il de Leo, scrittore e giornalista foggiano, già autore di numerose pubblicazioni di storia locale, tra cui varie anche in tema gastronomico, come: “Facezie e storie di cucina”, “Storia gastronomica della Capitanata”, “Natale, tradizioni e gastronomia”, “Il pane dei Santi, le pietanze nella religiosità popolare”, ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali e componente della Società di Storia Patria, terrà una relazione dal titolo: “Storie di cucina”.
La relazione si snoderà lungo un percorso di reminiscenze storico-gastronomiche, partendo dall’epoca romana, fino ad arrivare alla cucina dei nostri nonni; usi e costumi scomparsi, ricette antiche sopravvissute nei secoli, sfidando la memoria ed il tempo con il loro gustosi ingredienti.
Saranno illustrate antiche ricette, come il pane schiavonesco all’uso di Corato, ritrovata annotata su un manoscritto settecentesco di un notaio di Vieste e testimone degli intensi scambi culturali tra la Capitanata e l’altra sponda Adriatica.
Sapori e storia si fondono mirabilmente per riscoprire le nostre più genuine fonti culinarie, che Carmine de Leo ha ritrovato nei suoi studi presso gli archivi locali.
Etnografia e storia, quindi, si inseriscono in questa serie di appuntamenti culturali del programma per il biennio sociale 2011-2012 dell’Università del Crocese.
Nel corso della relazione sarà evidenziato anche il valore simbolico di alcuni alimenti mutuati, in seguito, anche dalla religione, non a caso, il relatore è autore di uno specifico studio sulle pietanze, come ad esempio il pane di Sant’Antonio ed altre, oggetto di culto della nostra religiosità popolare
Comunicato Stampa Università Crocese

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