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Notizie del 5 novembre 2011

Dal Vietnam a Manfredonia in bici

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Dopo due anni di viaggio, la Travel for Aid onlus ha tirato le somme del progetto sportivo-umanitario “Dal Vietnam all’Italia in bicicletta per i diversabili”, cominciato dal foggiano Matteo Tricarico a Ho Chi Minh City in Vietnam il nove ottobre 2009 e terminato a Manfredonia lo stesso giorno del 2011. Sono stati percorsi pedalando 23.000 chilometri su un itinerario snodatosi attraverso le capitali cambogiana, thailandese e laotiana, prima di proseguire verso ovest in Myanmar ed in India sud-orientale.

Maggio e giugno 2010 sono stati trascorsi in Bangladesh, a cui è seguita una lunga sosta di cinque mesi in Nepal per far passare la stagione delle piogge, quell’anno particolarmente violenta nel nord dell’India ed in Pakistan. L’ultima tappa per Manfredonia, non l’ha fatta da solo ma accompagnato dai ciclisti dell’associazione Sipontina che lo hanno scortato sino all’incontro con le autorità cittadine e la cittadinanza. Ha ricevuto dal sindaco, Angelo Riccardi targhe ricordo, coppe ed altri riconoscimenti
da quotidianopuglia

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RICERCA  – A ricercatore foggiano il premio europeo di Geoscienze -  Progresso delle scienze e della terra

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Ennesimo importante riconoscimento per l’Università degli Studi di Foggia. Il Prof. Claudio Zaccone, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agro-ambientali, Chimica e Difesa Vegetale della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia, è stato insignito del prestigioso premio dall’Unione Europea di Geoscienze che è la più importante associazione di scienziati che si occupano di Scienze della Terra.

 L’Associazione organizza annualmente un’Assemblea Generale dell’Egu, che si terrà nel 2012 a Vienna, dal 22 al 27 aprile, e nel corso della quale il Prof. Zaccone riceverà l’ambito riconoscimento. L’assemblea è partecipata da più di 10000 scienziati che presentano ogni anno più di 15000 contributi. Per il rettore foggiano, Giuliano Volpe “Un importante successo che dimostra, ancora una volta, come sia di elevata qualità la ricerca prodotta nei laboratori scientifici del nostro Ateneo.

 Lo scienziato Claudio Zaccone è considerato un ricercatore di punta nell’ambito della ricerca sul Suolo. E’ di notevole importanza il suo contributo per comprendere il ruolo dei processi di umificazione nelle torbiere ombrotrofiche e le interazioni tra sostanze umiche ed inquinanti organici e inorganici”. Il Prof. Zaccone ha fortemente contribuito al progresso delle Scienze della Terra con diversi studi effettuati negli ultimi anni, miranti a ricostruire sia l’andamento delle deposizioni di inquinanti nel corso dei secoli (distinguendone la componente naturale da quella antropogenica), sia i cambiamenti paleoambientali (paleoclimatici e paleovegetazionali), mediante l’utilizzo di profili ombrotrofici. I risultati della sua attività di ricerca sono stati pubblicati in diversi articoli su riviste peer-reviewed Isi, capitoli di libri, e su riviste nazionali ed internazionali ed atti di convegni
da quotidianopuglia

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Carapelle – Paura a Carapelle, a fuoco cabina Enel

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Sul posto i vigili del fuoco di Cerignola e Foggia – L’incendio non ha provocato l’interruzione della luce

Paura ieri sera a Carapelle per l’incendio di una cabina della centrale elettrica Enel che si trova sulla strada per l’Incoronata. Sul posto hanno operato alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Cerignola e di Foggia chiamati dalla vigilanza notturna che stava effettuando un normale giro di controllo della zona.

Al lavoro anche gli operatori dell’unità ausiliaria «Radio Clud Doppia Vela 21», polizia e carabinieri. Fortunatamente l’incendio non ha provocato interruzione di energia elettrica nelle abitazioni di Carapelle e dell’Incoronata. Ancora in corso le indagini per capire se si sia trattato di un incendio doloso.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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DAL 7 AL 10 Turismo: la Puglia a Londra

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

La Regione Puglia partecipa al World Travel Market (WTM) a Londra nel polo fieristico ExCel dal 7 al 10 novembre 2011. Cento gli operatori turistici pugliesi che hanno aderito all’evento ed avranno l’opportunità di incontrare buyers, tour operators ed operatori provenienti da tutto il mondo. Il WTM resta il più importante appuntamento fieristico per il comparto turistico mondiale. Un evento internazionale che annovera tutte le novità in materia di turismo, dai servizi di incoming, outgoing, all’accoglienza e ospitalità, ai servizi innovativi di management delle destinazioni turistiche.

Per l’occasione la Regione Puglia ha organizzato una presentazione tecnica della destinazione turistica pugliese rivolta ad operatori del trade e stampa di settore. Verranno presentati i prodotti turistici di riferimento per il mercato britannico: cultura, mare, enogastronomia, sport e natura. L’appuntamento si terrà lunedì alle ore 15, nella “Piazza Italia” dello stand Enit (Agenzia nazionale del Turismo). Nel 2010 il turismo incoming dal Regno Unito in Puglia ha registrato un incremento sugli arrivi del 10 per cento circa ed un aumento delle presenze del 27,6 per cento.
da quotidianopuglia

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FOGGIA – «Ryanair non volerà da Foggia»

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Di Paola frena:«L’allungamento pista non è sufficiente» – Per l’ AdP potranno atterrare aerei da 100 posti

Un aereo della compagnia irlandese

Il progetto esecutivo per l’allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa è pronto. Nelle prossime ore Aeroporti di Puglia lo depositerà al Comune di Foggia e convocherà la conferenza di servizio. Un progetto che va concretizzato, ma che non chiuderà la partita sull’operatività del Gino Lisa. Aerei come quelli della Ryanair che attualmente volano da Brindisi con la nuova pista non voleranno mai da Foggia.

Come conferma l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola: «L’ho sempre detto al territorio che aerei come quelli della Ryanair non potranno operare da Foggia neppure con questo allungamento. Magari, avremmo risolto tutti i problemi.

Allungare di più la pista comporta espropri più complessi e costosi – aggiunge – il progetto attuale di allungamento è un primo step e garantirà l’operatività di aerei da 100 posti». Dunque la soluzione prospettata dall’associazione “Mondo Gino Lisa” di fare uno sforzo risolutivo per allungare la pista sino a 2000 metri di linea d’atterraggio non è percorribile. Ciò che emerge leggendo i documenti delle conferenze di servizio svoltesi dal 2007 al 2009 è che non si avevano le idee chiare.

Nel 2007 Aeroporti di Puglia presenta al Comune un progetto preliminare elaborato dalla So.Ce.Co per una pista incrociata. Un anno dopo, il 30 giugno 2008 in una preconferenza di servizio a Bari presso l’assessorato ai Lavori pubblici per discutere la variante del progetto Anas del raddoppio della tangenziale (che si trova vicino allo scalo ndr), presenti tutti gli attori compreso Aeorporti di Puglia, l’assessore comunale, Franco Mercurio chiese all’Anas di tenere conto della necessità di mantenere una fascia di rispetto per salvaguardare la testata della nuova pista.

Aeroporti di Puglia si mostrò scettica sulla realizzazione della seconda pista esclusivamente per una questione finanziaria. Un mese dopo, il 4 luglio ad un forum sul turismo a Palazzo Dogana la società di gestione presentò un nuovo studio di rilancio dell’aeroporto Gino Lisa. Un anno fa, il 19 febbraio 2010 quando ancora si discuteva di come allungare la pista, si pose il problema dell’interferenza della tangenziale Anas.

Aeroporti di Puglia avanzò due ipotesi: l’interramento o la deviazione della tangenziale o una nuova pista di una lunghezza massima di 2000 metri invece di 2140.

Due sere fa questo tira e molla è stato contestato all’assessore regionale ai trasporti, Gugliemo Minervini dal responsabile dello sviluppo economico del Pd di Capitanata, Michele Salatto: «Aeroporti di Puglia ha temporeggiato ad arte. Se non avessimo perso quei due anni oggi finita la fase dei finanziamenti alla Darwin avremmo già la pista allungata». Ma a Bari respingono questa idea che si stia remando contro. «Non ho deciso e non decido nulla da solo. Non sono un manovratore, né tantomeno un killer del Gino lisa. Così come nel caso di questo progetto condiviso con il territorio, tutti i piani della mobilità degli aeroporti pugliesi li ho sempre sottoposti all’assemblea dei soci, dove siede anche la Provincia di Foggia, e dove sono sempre stati approvati all’unanimità». Poi aggiunge: «Oltre alla strada istituzionale delle conferenze di servizio nelle quali ci si dovrà esprimere ufficialmente sull’opportunità di procedere con questo allungamento – sottolinea Di Paola – chiederò esplicite determinazioni del territorio». Nel frattempo ieri mattina all’assessorato regionale ai Trasporti si è tenuta una riunione tecnica per organizzare il trasporto su pullman dallo scalo foggiano a quello di Bari Palese.
Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Latitante da un anno, arrestato Era in una casa vicino ai suoceri

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Accusato di numerosi reati, dalla rapina alla ricettazione – Franco Raduano era stato arrestato per spaccio nel 2009

Controlli della polizia

Si nascondeva in un locale accanto all’abitazione del suocero del centro storico di Vieste. Franco Raduano, 28 anni e ricercato dal dicembre del 2010 è stato arrestato all’alba di questa mattina in un blitz messo a segno dagli agenti del commissariato di Manfredonia e della squadra mobile di Foggia.

Raduano era l’ultimo latitante del Gargano ed era ricercato perché sottoposto ad una misura di sicurezza detentiva di un anno e perché doveva espiare una pena detentiva di 2 anni, due mesi e 28 giorni. Un cumulo di pene derivanti da condanne per diversi reati come danni al patrimonio, droga, rapina a mano armata, sequestro di persona, detenzioni e porto abusivo di armi, ricettazione e furto aggravato.

Nel 2009 Franco Raduano era stato arrestato perché accusato di gestire con altre persone l’attività dello spaccio di sostanze stupefacenti in diverse zone di Vieste. l’ex latitante era stato arrestato con il cugino Marco Raduano che, secondo gli investigatori, era il braccio destro di Angelo Notarangelo e ora – con quest’ultimo in carcere – alla guida del presunto clan viestano.

Nel blitz messo a segno all’alba di questa mattina gli agenti di polizia, approfittando dell’impalcatura presente sull’immobile dove Raduano di nascondeva, hanno cinturato la zona salendo ai suoi tetti. Cosi quando il latitante ha tentato la fuga ha visto bloccarsi ogni strada.

Nel corso della perquisizione gli investigatori hanno sequestrato 500 grammi di hashish una grande balestra e una parrucca, utilizzata dall’uomo per non farsi riconoscere.

“Con l’arresto di Raduano – hanno sottolineato il dirigente del commissariato di Manfredonia Luciano Di Prisco e della squadra mobile di Foggia Alfredo Fabbrocini – l’attenzione della polizia su Vieste e sul Gargano non si affievolirà ma continuerà con la stessa attenzione e impegno di prima”
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Furto cavi Enel in provincia di Foggia – Lucera e Carapelle restano senz’acqua

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Disagi per gli stabili sprovvisti di autoclave – Dall’Acquedotto: «Razionalizzare i consumi»

 A causa del furto di cavi ad impianti dell’Enel, l’azienda che fornisce energia elettrica non è in grado di alimentare gli impianti idrici a servizio di alcuni abitati della provincia di Foggia.

A causa del furto è stata interrotta l’erogazione idrica negli abitati di Lucera e Carapelle dove sono stati registrati disagi negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

L’Enel non riesce a fare previsioni sul tempo di ripristino del servizio. Se il problema dovesse proseguire questa mattina anche gli abitati di Troia ed Orsara potrebbero subire la stessa sorte.

L’Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Luca Pernice

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REGIONE – Il governatore: “La Puglia ha cercato di reagire senza vittimismo” – Vendola: ‘Il Sud non è un gigantesco buco nero’

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Il saluto del governatore Nichi Vendola al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Chi rappresenta il Sud come tutto omogeneo, e tutto omogeneamente perduto, come un gigantesco buco nero, fa davvero torto alla realtà e offende tutti quei meridionali, e tra questi la stragrande maggioranza dei pugliesi, che ogni giorno lavorano sodo, vivono con decoro e civismo, sanno assumersi le proprie responsabilità e non fanno mai mancare la propria solidarietà al Paese.

Oggi gran parte dell’emergenza rifiuti campana si scarica su di noi, ma noi chiediamo solo di fare le cose in regola e nel rispetto della salute della Puglia. Quasi tutta l’emergenza profughi è rimbalzata da Lampedusa al nostro territorio: e la protezione civile ci ha indicati come modello di ospitalità. Per noi l’identità non è un catenaccio serrato a proteggerci dagli altri ma è la porta aperta della giustizia, dei diritti, della convivialità delle differenze. Nel contesto di una crisi drammatica che ipoteca il futuro dell’Italia e moltiplica i dolori del nostro Sud, la Puglia ha cercato di reagire senza indulgere a facili vittimismi, rifiutando la scorciatoia di un ‘sudismò piagnone e demagogico.

Una Puglia che si assume la responsabilità di ricostruire le funzioni proprie di una classe dirigente: che sceglie di misurarsi sul terreno dell’innovazione, che non semina paure dinanzi alle sfide della multiculturalità, che definisce una missione per questa nostra regione in cui l’Europa incontra il Mediterraneo e si sporge sulle domande di benessere e di libertà che hanno animato la primavera araba
da quotidianopuglia

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Bari – VIESTI (FDL) – ‘La tempesta della concorrenza’

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

“Il futuro delle imprese del Sud passa attraverso una proiezione internazionale assai maggiore”. Così il presidente della Fiera del Levante di Bari nel suo intervento all’Università di Bari col presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Secondo Viesti, “la domanda locale, nazionale, è del tutto insufficiente, specie nelle sue dinamiche, ma non ingannino le analisi pessimistiche: il quadro internazionale è favorevole.

In Puglia come in altri luoghi d’Italia abbiamo subito nell’ultimo decennio la tempesta della concorrenza manifatturiera dei paesi emergenti: abbiamo visto spazzar via le produzioni calzaturiere salentine, infliggere colpi durissimi a quello che eta stato il fenomeno di sviluppo industriale più forte d’Europa, il triangolo murgiano del salotto. La cavalcata degli emergenti determina al tempo stesso una prepotente domanda d’Italia e a questo proposito il sistema produttivo pugliese – conclude il presidente della Fiera – è in grado di soddisfarla”
da quotidianopuglia

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Vieste – Invito alla cerimonia in Ricordo di Mimmo Sesta – 10 Novembre 2011 – ore 9,30.

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Carissimi,

Finalmente la città di Vieste rende onore al nostro illustre concittadino Domenico Sesta, che familiari ed amici chiamavano “Mimmo”. L’Amministrazione Comunale di Vieste in collaborazione con la Società di Storia Patria, in occasione del 50° anniversario dell’erezione del Muro di Berlino e del Tunnel della Libertà, che rappresenta il gesto eroico di Mimmo, ha organizzato una serie di manifestazioni per celebrare degnamente questo eroe dei nostri tempi.

A nome del Sindaco di Vieste e mio personale in qualità di rappresentante della Società di Storia Patria, siete invitati sul Municipio di Vieste alle ore 9,30 del 10 novembre 2011, a partecipare al Consiglio Comunale Straordinario, monotematico, che riguarderà interamente la figura di Mimmo Sesta. Attraverso interventi e testimonianze dirette saranno illustrati i tratti più importanti della sua vita. Quindi sarà proiettato un filmato originale pervenuto direttamente dalla Germania, in cui Mimmo e il suo amico Gigi Spina raccontano l’eroica impresa del Tunnel della Libertà sotto il Muro di Berlino, compiuta tra il 1961 ed il 1962. Di questa impresa, la moglie Ellen ha scritto un libro in lingua tedesca ed in lingua italiana, “Il Tunnel della Libertà”, da cui sono stati tratti due film in Germania ed in Italia. Il Presidente Ciampi, nell’anno 2000, insignì Mimmo ed il suo amico Gigi di Medaglia d’Oro al valor civile.

Al termine, il Consiglio Comunale delibererà l’intitolazione di una strada cittadina a Mimmo Sesta e lo scoprimento di una lapide in Via Montegrappa, la via in cui Mimmo nacque il 29.1.1937. Subito dopo ci recheremo tutti in Via Montegrappa per lo scoprimento della lapide che indicherà ai posteri il gesto eroico.

Durante la cerimonia due testimoni del Muro di Berlino, Volker e Barbara Telg, Berlinesi, ci racconteranno fatti ed esperienze vissuti in prima persona. Chi non potrà partecipare al Consiglio Comunale del 10 Novembre, può intervenire nelle manifestazioni che si sono organizzate presso le scuole il 9 ed 11 novembre. Vi aspetto.

Cordialmente.

Dott. Franco Ruggieri
(Vice-Presidente Società di Storia Patria della Puglia – sezione Gargano – Vieste)

Recapito:

Dott. Franco Ruggieri
Piazza Vittorio Emanuele n. 11
71019 Vieste (FG)

Tel. – Fax 0884-708314 – Cell. 346-0296659

BIOGRAFIA

Domenico Sesta, per familiari ed amici “Mimmo”, è nato a Vieste il 29 gennaio 1937, da Sesta Epifanio (falegname) e Carolina Rado (sarta) in Via Montegrappa n. 6. A Vieste ha frequentato le Scuole Elementari fino alla classe IV con l’insegnante Gelsomina Soldano, per essere poi trasferito nel Convitto Nazionale di Lucera, in quanto orfano di guerra. Il papà, infatti, morì il 21.8.1937 in operazioni OMS (Guerra di Spagna). Mimmo ritorna a Vieste per le feste e le vacanze estive, fino a quando la famiglia si trasferisce definitivamente a Chioggia, dove alla madre, vedova di guerra, le fu assegnato un impiego statale. Dopo le scuole superiori, Mimmo si iscrive all’Università di Berlino. Qui vive in stretta amicizia con un altro studente italiano Luigi Spina “Gigi”, conosciuto a Gorizia durante le superiori. Gigi frequenta l’Accademia di Arti Grafiche, Mimmo la facoltà di Ingegneria Civile. Il carattere aperto e solare dei due giovani italiani li porta a stringere amicizia con giovani studenti tedeschi. Tra questi è Peter Smith che sarà la causa ispiratrice del Tunnel, le cui operazioni iniziate nell’autunno 1961 terminarono il 14.9.1962. Dopo l’impresa del Tunnel ognuno prese la sua strada. Mimmo ed Ellen si sposarono nel 1963, continuando a far fuggire molti altri tedeschi dall’Est verso l’Occidente, attraverso una rete clandestina che produceva documenti falsi. Proprio per questo, Mimmo ed Ellen non esternarono mai ai parenti e agli amici di Vieste la grande impresa del Tunnel. Temevano ancora ritorsioni da parte della Stasi, la polizia politica della DDR. Ellen Sesta ha scritto il famoso libro “Il Tunnel della Libertà” da cui furono tratti due film, in Germania ed in Italia. Il Presidente Ciampi nel 2000 insignì Mimmo e Gigi di medaglia d’oro al Valor Civile. Il grande cuore di Mimmo si è fermato per una crisi cardiaca il 5.5.2002.

IL GESTO EROICO: IL TUNNEL DELLA LIBERTA’

Nei primi giorni del mese di agosto 1961 a Berlino si verifica un inconsueto esodo di cittadini dell’Est verso l’Ovest. A migliaia si trasferiscono giornalmente, con le loro masserizie, dalla povera e disastrata Berlino Est, presso parenti e amici della zona Ovest. Si avverte una forte tensione nella città, che fino a quel momento era stata comunque aperta e libera per tutti i berlinesi, nonostante il blocco sovietico. Allo scoccare della mezzanotte tra il 12 e 13 agosto 1961, iniziano i lavori per l’erezione di un confine. Inizialmente costituito da cavalli di Frisia e filo spinato, venne poi sostituito da un cordone di pannelli di cemento armato alto tre metri e, tristemente conosciuto come “Il Muro di Berlino”. La città viene divisa, Berlino Est è chiusa. Le famiglie vengono disgregate, gli amici vengono separati. E così succede che Peter trovandosi all’Est con la sua famiglia chiede aiuto agli amici italiani. Mimmo e Gigi, liberi di entrare in Berlino Est in virtù del loro passaporto straniero, gli promettono solennemente che faranno di tutto per farlo fuggire a Berlino Ovest. Ma per Peter non è facile. Non può affrontare lo scavalcamento della recinzione: lascerebbe a casa moglie e figlioletta. Mimmo e Gigi, pensano ad una impresa più complessa, già tentata prima da altri, ma senza successo: scavare un tunnel sotto il muro di confine. Decidono per questa soluzione, proprio perché coronata da precedenti insuccessi e ritenuta ormai impraticabile da parte della Polizia dell’Est. Mimmo è stato l’artefice dell’impresa, a volte era costretto ad operare da solo in quanto l’amico Gigi, era ricoverato in Ospedale per un intervento chirurgico. In breve: elabora il piano, progetta lo scavo del Tunnel sotto la Bernauer Strasse e lo realizza con l’aiuto indispensabile di tanti volontari. Il gruppo iniziale di quattro amici con il passare dei giorni arrivò a contare oltre 40 persone. L’operazione Tunnel della Libertà durò quasi un anno: ottennero la concessione di un deposito in una fabbrica distrutta e abbandonata dalla guerra, realizzarono una monorotaia dove far scorrere il famoso carrello a tre ruote (denominato oggi “La carriola di Mimmo e Gigi” – Museo del Muro), una linea elettrica, una rete telefonica, un impianto per l’aerazione forzata ed un’impalcatura degna di una classica miniera. Insomma un lavoro enorme che fece esaurire tutti i soldi degli studenti, dei loro parenti e dei loro amici. Affrontarono mille problemi e diverse interruzioni ma grazie alla testardaggine e alla genialità dei due giovani italiani (finanziamento segreto della televisione americana NBC) il Tunnel fu portato a termine. A questo punto entra in scena Ellen, futura moglie di Mimmo, che ignara fin a quel momento del Tunnel (tutto si eseguiva in assoluta segretezza), accetta l’ invito di Mimmo e Gigi di fare da staffetta. Doveva, in pratica, contattare i profughi e condurli in momenti diversi e con segnali particolari, da varie osterie di Berlino Est fino all’imboccatura del Tunnel, al n. 7 della Schonholzer Strasse. Attraverso il Tunnel della Libertà, lungo 123 metri, oggi ribattezzato “Tunnel 29”, riuscirono a fuggire 29 persone (parenti ed amici dei giovani volontari). Il primo fu Peter e la sua famiglia. John Kennedy quando fu informato del successo del Tunnel, pianse.

Comunicato Stampa Società di Storia Patria della Puglia

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Cerignola – Presentazione progetto: “A TUTTO G.A.S. VERSO UN MONDO MIGLIORE

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Gentilissimi,

venerdì 11 novembre p.v. alle ore 18.30, presso la Bottega del Mondo Stesso Sole, ( corso Garibldi n°54 – di Cerignola) la Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto”, presenterà il progetto: “A TUTTO G.A.S. VERSO UN MONDO MIGLIORE” per la creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale anche a Cerignola.

Approvato con: – Avviso Pubblico dell’ Assessorato al Welfare della Regione Puglia, – Azioni di Sistema a favore dell’associazionismo familiare anno 2009, – Linea II – Consumo critico e solidale. Interveranno: – Pietro Fragasso: Presidente Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto”; – Simone Marinelli: Presidente Associazione Superamento Handicap di Cerignola; – Franco Catapano: Direttore CIA Puglia; – Luca Martinelli: Giornalista del Mensile Altreconomia; – Elena Gentile : Assessore al Welfare Regione Puglia.

Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)? Un gruppo d’acquisto e’ formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta’ come criterio guida nella scelta dei prodotti.

Solidarietà’ che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori locali che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che – a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze – subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.

E’ Gradita La Tua Presenza.

Ti Aspettiamo. Saluti Solidali.
Comunicato Stampa Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto

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San Severo – Parrocchia San Severino Abate

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

La Parrocchia di San Severino Abate tiene a precisare che lo spettacolo su don Paolo Venusi di Francesco Gravino, che avrebbe dovuto tenersi nel campanile della chiesa severiniana, è stato rimandato solo ed esclusivamente a causa di sopraggiunti problemi di natura tecnica, legati alla recente riattivazione del concerto campanario. Altre ricostruzioni sono da ritenersi del tutto infondate.

Quanto ai figuranti in abiti rinascimentali che hanno preso parte alla Santa Messa e alla Solenne Processione di sabato 22 ottobre, nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore di San Severino organizzati dalla Parrocchia (e non dalla Diocesi e tantomeno da Mons. Vescovo), preme sottolineare che essi non hanno alcun nesso con l’imperatore Carlo V. Si tratta, in particolare, di una gradita collaborazione offerta alla Parrocchia dal Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo da ormai diversi anni.

Il Centro organizza, infatti, la rievocazione storica della consegna della cera al Santo Patrono in conseguenza della prodigiosa apparizione di San Severino sulle mura della città nell’autunno del 1528, il tutto sulla base dei documenti pervenutici. I figuranti, fin dal primo anno, hanno partecipato religiosamente alla Santa Messa, così come accade in molte altre località della nostra Penisola che vantano consuetudini analoghe. Non si tratta pertanto di gratuita messinscena ma di memoria visibile della nostra storia religiosa e civile unita a una sana testimonianza di fede e di devozione. Il fatto che lo stesso Centro “Einaudi” organizzi il corteo storico dedicato a Carlo V non autorizza, dunque, a confondere due iniziative simili ma distinte. Quello che si organizza in onore di San Severino è il Corteo storico della Municipalità, e la Parrocchia approfitta della presente nota per ringraziare pubblicamente il Centro per il suo prezioso contributo.

Il Parroco
Mons. Michele Farulli

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Nasce a Foggia la “Casa del Volontariato”

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Asp “Marchese Filippo de Piccolellis

Un progetto voluto dall’Asp “Marchese Filippo de Piccolellis” presieduta dall’avv. Antonio Tulino. Uno spazio a disposizione di tutte le associazioni foggiane per far sentire la propria voce anche oltre i confini regionali.

FOGGIA - Un laboratorio di idee e progetti legati al mondo del sociale e del terzo settore. E’ questo l’obiettivo della “Casa del Volontariato” che verrà battezzata il 10 novembre alle ore 19.30 nella sala conferenze della Fondazione “Marchese Filippo de Piccolellis” (www.depiccolellis.it) in viale degli Aviatori.

Un incontro aperto a tutte le associazioni di Foggia e provincia impegnate nel sociale e fortemente voluto dall’avv. Antonio Tulino, presidente dell’Asp “Marchese Filippo de Piccolellis”. “Il mondo del volontariato deve salire in cattedra nella città di Foggia perché spesso lavora in silenzio con progetti di alto interesse culturale.

Che vanno anche oltre i confini regionali stabilendo relazioni e contatti strategici in tutta Italia e non solo. In tal senso, la chiusura dell’aeroporto Gino Lisa lede anche gli interessi del mondo del volontariato locale che perde importanti possibilità di contatto e collegamento con realtà nazionali del settore” commenta Tulino.

“Il 10 novembre sarà una data importante per l’intero movimento foggiano del volontariato che ci auguriamo partecipi in massa” conclude il l’avvocato. Recentemente l’azienda pubblica di servizi alla persona “de Piccolellis”, alla presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell’assessore regionale al Welfare Elena Gentile, ha celebrato la posa della prima pietra di Oasi bianca, un villaggio per anziani dotato di lussuose stanze per un’assistenza socio-sanitarie a cinque stelle.

A partire dal 2012 le sale della “de Piccolellis” saranno a disposizione gratuita dell’associazionismo locale che ogni tre mesi dovrà presentare una programmazione delle attività. Una banca dati di tutte le associazioni è stata già creata dall’Asp De Piccolellis e sarà a disposizione di tutti gli operatori.

Info:
tel.: 0881.617928
E-mail.: [email protected]
URL: www.depiccolellis.it

PR e Press Office
dr. Roberto Zarriello
[email protected]
cell. 339 3934988
Comunicato Stampa Fondazione “Marchese Filippo de Piccolellis

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Lucera – ECOTIUM CONDIVIDE IL SAPERE: DOMANI INIZIA IL BOOK SHARING

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Da domenica 6 novembre la Sala Giorgio La Pira, in Piazza Duomo, a Lucera, diventerà un grande spazio di scambio e condivisione. Infatti, all’interno del calendario di Ecotium 2011, il Distretto Culturale Daunia Vetus organizza il Book Sharing. Basterà venire con un libro, lasciarlo e prenderne un altro, tutto gratuitamente.

Ecotium vuole essere quindi sempre di più occasione di crescita per il territorio: condividere i saperi e la conoscenza vuol dire mettere a servizio delle proprie città quello che si è, il proprio percorso umano, e spingersi verso l’altro con gratuità, con disponibilità.

In tempi di profonda crisi umana scambiarsi un libro gratuitamente può diventare simbolico della volontà di aprirsi agli altri, di sostenersi vicendevolmente, di costruire una nuova società civile.

La Sala La Pira sarà aperta Martedì, Venerdì, Sabato e Domenica dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 18.30 alle 21.00.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: l’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e del Lavoro, l’Ufficio Diocesano per l’Educazione, la Scuola e l’Università, il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, il Settore Giovani dell’Azione Cattolica Diocesana, il Progetto Policoro Diocesano, l’Associazione Terzo Millennio, Aradia Art Manager.

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Foggia – COSTRUTTORI DI LEGALITA’

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Mercoledì 9 novembre il Coordinamento di Libera Foggia organizza un incontro nella sala cinema della chiesa di San Guglielmo e Pellegrino, con la partecipazione di Tonio Dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale.
Quest’incontro è stato organizzato per ricordare Giovanni Panunzio, ucciso il 6 Novembre del 1992 dalla malavita locale. A tenere alta la memoria del suo impegno contro il racket delle estorsioni saranno Michele Panunzio, figlio dell’imprenditore edile, e Mimmo di Gioia, coordinatore di Libera Foggia e memoria storica del movimento antimafia foggiano.
A moderare il dibattito ci penserà Daniela Marcone, responsabile del settore Memoria all’interno dell’organizzazione regionale di Libera.
Il Coordinamento Provinciale di Libera Foggia coglierà l’occasione per chiedere maggiore tutela per i famigliari delle vittime della nostra terra, i cui omicidi troppo spesso sono dimenticati e restano senza giustizia, e per riaccendere le luci su una piaga che da anni soffoca la nostra economia, continuando ad essere una delle attività più redditizie per la Società foggiana: la mafia del mattone.
L’appuntamento è alle 18.
L’incontro sarà preceduto alle ore 17 da una funzione religiosa nella stessa chiesa, celebrata per l’occasione da Don Tonio Dell’Olio e il Parroco Don Antonio Menichella.
IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI LIBERA FOGGIA

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Paolo Caiazzo in “La vera storia (o quasi) del Risorgimento” – La7

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

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Castelluccio dei Sauri: rapina banca, scappa e chiede passaggio ai carabinieri

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Ha rapinato la filiale della Banca Popolare di Bari, poi è fuggito e ha chiesto un passaggio al conducente di un’auto civetta che stava sorvegliando la zona nel tentativo di catturalo

rapina in Banca

Sembrerebbe la scena di un film americano, ma è tutto vero. A Castelluccio dei Sauri un ragazzo 26enne è stato arrestato poiché ritenuto responsabile della rapina messa a segno il 3 novembre presso la filiale della Banca Popolare di Bari. Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma la cosa curiosa è che uno dei due rapinatori è stato costretto a fuggire a piedi per poi nascondersi in un uliveto nelle campagne del paese.

Infatti al momento della fuga, mentre il complice è riuscito a salire sull’automobile di una terza persona che li attendeva nei pressi della banca, il malvivente, anche a causa dell’intervento di un passante, non è riuscito a salire sulla vettura ed è fuggito a piedi.

Uscito dal suo rifugio, C.G. si è incamminato per fare ritorno a casa e dopo poche centinaia di metri ha chiesto un passaggio a un’automobile, rivelatasi poi un’auto civetta con a bordo due carabinieri in borghese che stavano sorvegliando la zona nel tentativo di catturalo.

Il ragazzo nel frattempo ha intravisto la paletta dell’arma e ha raccontato di trovarsi lì perché era andato via di casa in seguito a un litigio con la moglie. La rapina ha fruttato 10mila euro.
da Foggiatoday

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Capitanata – Furto di cavi Enel: Parte della provincia a secco d’acqua

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Acquedotto PuglieseScuole e attività commerciali chiusi per la mancanza d’acqua, ora si contano i danni

Molti cittadini della provincia di Foggia questa mattina alzandosi hanno notato la mancanza di acqua nelle proprie abitazioni.
Il problema causato da un furto di cavi Enel a Lucera.
Il danno provocato sta diventando ingente, perché molte persone e negozi non hanno potuto lavorare per la mancanza dell’oro bianco. Si sono verificati anche disagi nelle scuole, tanto da indurre i dirigenti alla chiusura momentanea degli istituti scolastici.
Non si può concepire questa cosa, che per un semplice furto di cavi elettrici lasciano parte della provincia senz’acqua.
Il problema poteva essere arginato prendendo dovute precauzioni di sicurezza che noi non abbiamo.
Giovanni Maddamma da ecodifoggia.it

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Foggia – Gino Lisa: La Polemica Continua “Il Comune Non Esiste”

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Sindaco Mongelli

La sospensione dei voli o la chiusura sono come l’Authority

Foggia: “Stiamo assistendo fermi e inutili al furto dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia. Come persone inutili non ci stiamo ribellando al disastro in atto nel capoluogo foggiano. Infatti, non si stanno verificando manifestazioni contro la Darwin, ma solo inutili chiacchiere di vecchi lupi “Politici di Partito” che come al solito non risolvono niente”.

Queste le parole contenute in una lettera inviata all’Eco di Foggia di alcuni cittadini foggiani, che in questo momento sono in ansia per quello che sta accadendo nella Città di Foggia.

Uno dei promotori di questa lettera ci dice “il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli pensa alle scampagnate pubbliche in Piazza Italia, non perché sia contrario al rispetto e all’onore alle persone che disgraziatamente hanno perso la vita in guerra, ma crediamo che se fossero vivi direbbero al Sindaco Mongelli di pensare alla Città di Foggia.

Purtroppo, sono uno che votò Mongelli, pentito di quella scelta scellerata che feci tempo fa. Credevo in FOGGIA CAPITALE, ma il Sindaco si fa vedere solo in manifestazioni pubbliche, perché sta dimostrando grande paura nell’affrontare i problemi direttamente”.

Tutti delusi da Mongelli “ex Sindaco di Foggia” cosi chiamato dalla gente, perché in questo momento si dicono contrari ad una linea politica disastrosa e la cosa grave che dicono “Siamo tutti senza padre (Sindaco)”
Mirko Di Salvo da ecofoggia.it

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Foggia – Rapina in Villa Comunale, un ragazzo di 20 anni agli arresti

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Villa comunale di FoggiaEnnesima aggressione in Villa Comunale a Foggia ad un ragazzo di 16 anni, arrestato un ventenne e denunciati a piede libero due ragazzi di 17 anni

Da tempo si parlava di questi scippi che avvenivano nella Villa Comunale di Foggia, che secondo alcune persone derubate si avvicinavano per chiedere una sigaretta oppure qualche euro.

Dopo questo volavano pugni, calci e molte volte usavano mazze di legno. Questi furti avvengono da molto tempo e le denunce arrivate al comando compagnia dei Carabinieri di Foggia e alla Polizia di Stato sono tante.

Molte volte la Villa Comunale è stata motivo di cronaca per questi episodi, fino a ieri, quando gli agenti della squadra mobile hanno tratto in arresto un ragazzo di 20 anni, Vincenzo Zuzzaro.

L’accusa che graverebbe sul ventenne è di aggressione e furto ai danni di due ragazzi di 16 anni.

 Nel corso delle indagini sono stati identificati altri due aggressori, entrambi di 17 anni, per aver acquistato la refurtiva proveniente dall’aggressione in Villa Comunale.

Maria Doria da ecodifoggia.it

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SAN MARCO in LAMIS – Discorso ai Giovani nel nome di don Tonino Bello

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Lunedì 14 novembre 2011, a San Marco in Lamis (FG) presso il Teatro del “Giannone”, via Fracassi 2, alle ore 18,30, si svolgerà il Convegno “Discorso ai Giovani nel nome di don Tonino Bello”, che svilupperà due temi: la Speranza e la Spiritualità.

Il Convegno è organizzato da: IISS “Pietro Giannone” di San Marco in Lamis, Arcidiocesi di Foggia-Bovino e UNITRE San Marco in Lamis.

Porgerà i saluti il preside Antonio Cera.

Il tema “don Tonino Bello e la Speranza” verrà declinato dal professor Francesco Lenoci, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vicepresidente dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano, autore del Libro “Spalancare la finestra del futuro” (Ed Insieme, settembre 2011).

Nel Libro si parla di giovani come generazione tradita, la più colpita dalla crisi, dalla disoccupazione, dalla recessione.

Eppure l’autore confida nei giovani e li invita, con le parole di don Tonino Bello, a “danzare la vita” senza scoramenti.

Li esorta, anzi, a farsi organizzatori della speranza, preparandosi a svolgere ruoli da protagonisti nello sviluppo sociale e civile del Paese, specialmente nel mondo del lavoro, dove occorre essere consapevoli che un bravo imprenditore – allo stesso modo di un bravo comunicatore e di una persona comunque orientata al futuro – “deve sapere, deve saper fare e deve farlo sapere”.

Leggerà una meravigliosa preghiera di don Tonino Bello l’attore Luigi Caiafa, accompagnato al pianoforte da Pietro Papagna.

Sul tema “don Tonino Bello e la Spiritualità” interverranno: il dottor Renato Brucoli, editore del sopra citato Libro, autore di numerose pubblicazioni su don Tonino Bello e il professor Raffaele Cera, autore da ultimo di “Incontri e Maestri – parte seconda”, Edizioni del Rosone, giugno 2011.

Chi spera non fugge: cammina . . . .corre . . . .danza.
Il ritmo della danza è ripetizione di passi, è invenzione di mosse . . . .
è strategia, è calcolo armonico, è movimento, è comunicazione.
In ultima analisi, è il ritmo stesso della vita . . . .
purché, Ragazzi, si scelga di danzarla.

(don Tonino Bello)
Comunicato Stampa Studio Lenoci

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Bari – INTRONA – ‘Caro Presidente la Puglia regione che si è desta -  Il messaggio di benvenuto al presidente della Repubblica

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Il messaggio di Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale in occasione della visita del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: Grazie della sua visita, che ripercorre i luoghi del passato ed onora la Puglia attiva e moderna del presente.

Le rivolgo il ‘Benvenuto’ del Consiglio regionale, a nome dell’intera Assemblea e a titolo calorosamente personale. È un ringraziamento che non vuol essere né formale né rituale, ma rappresenta un sincero riconoscimento del significato che ha inteso dare alla Sua presenza. Collegando in un percorso reale i luoghi della memoria, Lei esalta infatti il contributo storico dei pugliesi e nobilita il ruolo importante di questa Terra nella costruzione del Paese

. Il Sacrario ai Caduti Oltremare, via Niccolò dell’Arca, le celle di Gramsci e Pertini a Turi, la Conversano del Socialista Giuseppe Di Vagno e le macerie di via Roma a Barletta: nel centocinquantenario dell’Unità nazionale, celebrato unitariamente dal Consiglio regionale in una cerimonia straordinariamente sentita il 15 marzo scorso, il Suo è un itinerario nella storia nobile della Puglia. Ne ricostruisce il profilo di partecipazione convinta, segnato da lutti e sacrifici, dal primo martire della democrazia, Di Vagno il ‘gigante buono’, alla reclusione di due prestigiosi leader dell’antifascismo, dai ragazzi perduti in una guerra impossibile all’inutile violenza contro un corteo festante il 28 luglio 1943, senza trascurare le cinque ragazze di Barletta e la loro tragedia del lavoro. La Puglia è onorata di questo percorso, che ricorda a tutto il Paese la vocazione democratica e il suo apporto consapevole.

Al tempo stesso è orgogliosa di offrire al più autorevole e amato Rappresentante della Comunità italiana il volto attuale di una realtà giovane, virtuosa e intraprendente. Questa, sig. Presidente, è una regione che ‘si è desta’, che punta sull’innovazione e che non vuole sentir parlare di Mezzogiorno piagnone.

La Puglia non si affida più alla filantropia delle Casse e degli interventi straordinari, ma crede nella qualità della sua Gente, nelle sue ragazze e nei ragazzi, nelle Università; vuole difendere i tesori ambientali di un territorio inestimabile; sa usare appieno tutte le risorse per sostenere l’economia, il mondo dell’impresa, l’attività di artigiani e commercianti, il lavoro in tutte le sue forme. E questa è una Terra che conosce l’emigrazione e che ha fatto dell’accoglienza un tratto distintivo del suo carattere. Non è una regione che chiede la carità, ma sa bene cosa le spetta e lo difenderà fino in fondo.

L’auspicio è che l’alta azione equilibratrice e di controllo esercitata dal Capo dello Stato valga ad evitare alla Puglia il rischio della sottrazione di 2 miliardi del cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari. Ogni euro in meno è un mattone sottratto alla costruzione del futuro e noi crediamo in un domani migliore e vogliamo realizzarlo, passo per passo, sull’esempio di quei giorni di una stagione difficile ma esaltante, quando a Bari, nel Teatro Piccinni, il 28 e 29 gennaio del 1944, la nuova Italia ha cominciato a tessere la democrazia, a scrivere di fatto la Costituzione della Repubblica italiana. Grazie, sig. Presidente di ricordarlo e di riconoscerlo. Grazie per essere tornato in Puglia.
da quotidianopuglia

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Gargano, l’altra faccia della mafia decapitata

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Mafia del GarganoOra che non c’è quasi più nessuno nel piccolo borgo sotto il sole a dettar ordini o a far da sentinella si fa strada l’altra storia, quella di una mafia garganica senza un capo. Falcidiata ora dai tribunali ora dalla inesorabile resa dei conti della vendetta, Monte Sant’Angelo, la «Betlemme della faida», vive la realtà di una mafia stracciona affidata a gregari, sprizza segnali di una deriva di quel fenomeno arcaico traslato nella modernità. Faida ferita nella sua essenza di fenomeno con la sua prole vendicatrice.

Che sia così nessuno ci crede, tanto è grande il mare degli affiliati; ma il colpo di maglio della giustizia almeno in quella prodromica fase investigativa e non solo (anche quella processuale) ha tolto dalla scena boss e figure di primissimo piano. Mafia allo sbando.

Faida estinta no, ma che le famiglie si stiano cucendo addosso una nuova vita sì. In carcere con un ergastolo Franco Libergolis, assicurato alla giustizia Pacilli, dentro dopo due anni anche Renzino Miucci è come se fossero crollati i capisaldi di una famiglia che, perso il capostipite, Ciccillo Libergolis, è ora allo sbando.

I personaggi da anni alle prese e sicuramente più esposti con l’iconografia della faida dei morti ammazzati sono sepolti dalle accuse.

Anche Renzino Miucci, dopo aver visto per due anni il cielo color notte vissuto per mesi giorni assenti nascosto in un armadio di casa col doppiofondo si è arreso.

Ha fatto sì che gli bastasse quell’unica idea di fantasia di fedelissimo di Franco Libergolis favorito nella latitanza.

La faida raccontata e rielaborata dalla giustizia parla di un fenomeno ammorbato e senza capi: l’ultima sentenza della Cassazione ha confermato il carcere a vita per l’ex super latitante Franco Libergolis, per Carmine Grimaldi, per Matteo Mangini e per il cosiddetto “braccio armato” Gennaro Giovanditto: tutti esponenti di spicco della faida del Gargano.

Confermate anche in Cassazione le condanne inflitte a luglio dello scorso anno dalla Corte d’ Assise di Appello di Bari agli affiliati alla mafia del promontorio, quella che da oltre trent’anni ha seminato morte e terrore sul Gargano.

Una lotta senza esclusione di colpi per il controllo di affari illeciti: estorsioni, traffico di droga e contrabbando. Ergastolo, dunque, per Carmine Grimaldi, accusato dell’omicidio di Antonio Vocino, ucciso il 3 settembre del 2003 a San Nicandro Garganico; ergastolo per Franco Libergolis, accusato dell’omicidio di Matteo Mangini, assassinato a Manfredonia il 2 settembre del 2001.

 Doppio ergastolo per Gennaro Giovanditto accusato il duplice omicidio di Vincenzo e Angelo Fania, padre e figlio uccisi a San Nicandro Garganico il 13 ottobre del 1999 e per l’omicidio di Michele Tarantino ucciso sempre nel piccolo centro garganico il 30 marzo del 2001.

 Tra le altre condanne, quella a 27 anni ad Armando Libergolis e a 26 anni e sei mesi per l’altro fratello Matteo. 3 anni e sei mesi, infine, per la pentita Rosa Lidia di Fiore. Tutti coinvolti nella inchiesta denominata Iscaro-Saburo, del giugno 2004, operazione che portò all’arresto di 99 persone ritenute riconducibili alla sanguinosa lotta tra gli allevatori.

Chi comanda adesso?

Chi fa le veci del boss di una mafia decapitata?

Ora che la morte non ha più maschere. Erano tutti personaggi con una vita senza appello, più che la condanna temevano per la sopravvivenza: la legge morale dentro di me, il cielo stellato sopra di me.

Non era riuscito a vendicare la morte del figlio nemmeno Ciccillo, quello che parlava con gli occhi, non faceva mai la manutenzione al suo sorriso, e che i killer hanno ucciso davanti a casa sua mentre si preoccupava di aggiungere acqua al radiatore della sua auto in panne.

Destino di gente dal cuore di tenebre, generazioni di carnefici e vittime al tempo stesso, rampanti solo in funzione della vendetta alimentata da anni e anni di odio.

Coefficiente di persuasione zero.

Certo che l’omicidio di Ciccillo Libergolis era stato lo svarione epocale.

Da quel giorno ogni fazione in faida pensava a costruire l’istante che stava per accadere.

 Ogni gesto un avvertimento ai superstiti, con lo specchio che ti respirava accanto come un cattivo pensiero che sta lì ad aspettare. Era il boss invecchiato all’ombra dei ricordi Ciccillo, personaggio fondamentale nella fenomenologia criminale.

Dal giorno della morte del figlio era rimasto prigioniero di un tormento e delle ragioni più profonde della sua vita: la vendetta.

La sua morte aveva rotto le equazioni della stessa violenza.

Prima faida e poi mafia: sulla terminologia e sul lessico aggiornato di quel termine (distinguo sottile ma sostanziale) si è cimentato recentemente in un libro anche un magistrato che quelle storie le ha toccate con mano: Domenico Seccia, oggi procuratore capo a Lucera resta oggi come molti altri uno dei più convinti assertori che il sangue narrato della faida abbia sempre una soluzione incorporata e che la soluzione dei misteri sia sempre nell’episodio successivo.

Come dire l’omicidio del dopo spiega il precedente, con lostato assente e quasi sempre in ritardo sulla scena madre della faida.

Famiglie travolte dal dolore, altre dal terrore, la risposta della coscienza prima ancora che della legge. In fenomeni come questi le spiegazioni di tipo antropologico non reggono più, quelle sociali men che meno e quelle psicologiche risultano del tutto insufficienti per dipanare la matassa dell’odio rivalità, il derby della vendetta straziante sulla montagna del sole.

Perchè la vendetta è il baco uscito dalla mela del marcio, dal corpo morto di una cinquantina di uomini caduti sotto i colpi di killer e viaggiatori di un incubo.

 Ci si risveglia solo quando si è ripiombati dentro .

L’impressione che balza più evidente è che nemmeno la chiesa in tutti questi anni abbia fatto molto per evitare questo riconoscimento da Medioevo, da zombie del terzo millennio a Monte Sant’Angelo, culla della cristianità, paese dell’Unesco. Con la faida tutto un paese finisce «imputato», sfregio ad una immagine da cartolina.

 Mezzo secolo di affari e paura, vendette e fughe.

 Intere famiglie dopo aver giocato a nascondino con il mondo si sono disperse: Nova Milanese, Milano e Torino Dusseldorf e Colonia. Famiglie spesso in versione sadomaso.

Libergolis e Alfieri, Primosa e Miucci, Silvestri e Giovanditto, Tarantino e Ciavarella, Mancini, Romito.

Affari e rivalità, odio profondo e lo spettro della delazione il sospetto di essersi venduti i soci agli sbirri e ai carabinieri il marchio dell’infamia e un destino crudele. Requiem per i boss scampati o ammazzati.

Quante volte sono risuonate dolcissime e tese le note di Bach sotto le navate di una chiesa a Monte o a Manfredonia, Macchia e Mattinata, il triangolo della faida allargatosi a Vieste laddove i Notarangelo sembravano i rampanti di un ceppo sanguinario e intraprendente.

Sangue e preghiere nei tempii della fede tra odore acre d’incenso e figure che avevano rispolverato l’abito scuro in segno di rispetto, come avvenuto ai funerali di Ciccillo Libergolis o Romito.

Sguardi e silenzi mentre dai microfoni spuntava il primo annuncio: . Tutti dentro, tutti morti e sepolti gli attori e le comparse della faida, tetri messaggeri di memorie terribili vissuti spesso allo stato brado in una bolla d’aria di tempo e sofferenza, un passato da buttare e uno a breve scadenza.

Ogni azione sotto la spinta di una trasposizione mentale.

La mafia garganica sta per venderci un nuovo inizio?
Ernesto Tardivo da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia, il pasticcio dei voli «Tutta colpa degli enti locali»

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Aereoporto Gino Lisa «Non tutto è perduto», la parola d’ordine del Partito democratico al termine della riunione di direzione di giovedì scorso dedicata alla patata bollente del Gino Lisa.
Con l’assessore ai Trasporti, Guglielmo Minervini, il confronto però si è arenato quasi subito sull’impossibilità di reperire nuove risorse per lo scalo foggiano, oltre che sull’impraticabilità (ma questo già si sapeva) di far firmare a Darwin un altro contratto.

E allora adesso che si fa? «La riunione si è conclusa con l’invito al governo Vendola, formulata dall’intero Pd, a trovare le risorse necessarie nelle pieghe del bilancio corrente per assicurare l’immediata ripresa dei collegamenti dal Gino Lisa», sostiene il consigliere regionale Dino Marino esponente di punta del partito.
«All’incontro – sottolinea – era presente anche il segretario regionale Sergio Blasi a testimoniare l’impegno dell’intero partito in questa vicenda che ci vede direttamente coinvolti come forza di governo».

Il partito democratico ha inoltre votato un ordine del giorno in cui impegna il governo Vendola a bandire una nuova gara d’appalto per individuare nuove compagnie interessate al traffico del Gino Lisa specie dopo i lusinghieri risultati di riempimento degli aerei Darwin (60%).
Secondo Marino ci sarebbero anche le condizioni per il «riaffidamento del servizio alla stessa Darwin», ipotesi non contemplata però dall’Unione europea che vincola lo start-up delle compagnie aeree nel limite massimo dei due anni, per il Gino Lisa abbondantemente scaduti.

La mossa del Pd sembra però un gesto disperato, spinta più che altro dall’orgoglio del partito di maggioranza in via Capruzzi di non farsi scavalcare da una vicenda che ha colpito molto l’opinione pubblica, ma non gli amministratori locali che si sono fatti travolgere dagli eventi e ora non provano nemmeno ad abbozzare una reazione degna di nota.
Così mentre l’aeroporto chiude (perchè di fatto questo significa la cancellazione di tutti i voli, restano solo i collegamenti con le Tremiti di Alidaunia), Provincia, Comune e Camera di commercio sono ferme al palo di responsabilità grandi come macigni per nulla paragonabili alle colpe di chi in passato ha trascurato l’aeroporto.
Con la loro noncuranza gli amministratori attuali hanno infatti permesso che l’unica esperienza di voli continuativa (tre anni) si spegnesse come una candela esaurita.

Non mancano le prese di posizione. Per la Confcommercio «la questione dell’aeroporto Gino Lisa è l’emblema di un certo modo di fare sistema sul territorio.
In questi ultimi giorni – si legge in una nota dell’associazione di categoria – si sono susseguite una serie di meritorie iniziative come quella promossa dal consigliere regionale Dino Marino ed altre si faranno nei prossimi giorni, ma sarebbe stato meglio che condivisione e coinvolgimento avvenissero nei mesi scorsi quando si è palesato il rischio di perdere l’operatività dello scalo.
Non capire che quella per il Gino Lisa da molti anni non è più una battaglia di campanile, ma la doverosa rivendicazione di una comunità che ha nel turismo una delle poche leve da utilizzare per risollevarsi economicamente, è miope oltre che politicamente scellerato.
Una posizione – sottolinea la Confcommercio – condivisa da autorevoli commentatori neutrali, non accusabili di foggianesimo.
Il futuro economico del settore, checché ne pensi l’assessore Minervini, in una regione lunga 400 chilometri, passa attraverso un aeroporto funzionale per il turismo! La Puglia è una meta emergente, ma quale destagionalizzazione è possibile se per raggiungere la destinazione finale oltre al volo è necessario fare tre ore di pullman?».

Per l’organizzazione dei commercianti diventa a questo punto inutile la giunta camerale convocata per il 7 novembre. «Siamo stati i primi a sottolineare l’esigenza che il territorio facesse fino in fondo la sua parte – rileva la nota – e per questo abbiamo chiesto che fosse la Camera di Commercio a svolgere un ruolo centrale in questa vicenda, con il sostegno di tutte le organizzazioni di categoria.
Per il Gino Lisa abbiamo chiesto formalmente ai primi di settembre che si impegnassero risorse per il mantenimento dei voli ed un consiglio monotematico per condividere con tutte le forze socio economiche del territorio azioni ed interventi. Ma ora è inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono già scappati».

L’argomento coinvolge e stuzzica il desiderio di partecipazione anche di associazioni politiche che finora si sono occupate di ben altre questioni. E’ il caso di Forza Nuova: il coordinamento cittadino annuncia che parteciperà alle iniziative dei movimenti cittadini in difesa dello scalo.
«L’unica via percorribile – si legge in un comunicato – è quella delle associazioni che genuinamente, scavalcando una classe politica autoreferenziale ed inadeguata, cercano di difendere gli interessi di capitanata. A queste associazioni va il nostro incondizionato sostegno, mettiamo a disposizione di esse le nostre donne ed i nostri uomini, per cercare di salvare lo scalo foggiano».

E si registrano iniziative anche per così dire patriottiche: “la voce di Foggia”, una pagina facebook scrive che «il corpo esanime del “Gino Lisa” è ancora caldo e qualcuno già pensa a spartirsi l’eredità», e pubblica foto di manifesti 6×3 che promuovono i voli da Bari per Milano e Verona a prezzi stracciati, a partire da 40 euro. «Com’è possibile – si chiedono gli autori della mail – che da Bari a Milano bastano 40 euro e da Foggia ne occorrevano giusto il quadruplo?
Come è possibile che la classe politica foggiana a tutti i livelli stia nel silenzio?».
Massimo Levantaci da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Turbogas di Candela e Inceneritore a Sant’Agata

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Inquinamento a Sant'Agata di Puglia Sforamenti di diossina di ben 16 volte superiori al limite di legge (per soggetti sani adulti e principalmente di sesso maschile) dalla ciminiera dell’inceneritore sanitario di Ecocapitanata a Cerignola.

Livelli di ozono prossimi alla soglia di “attenzione” durante i test della turbogas di San Severo, i quali possono provocare concreti malori e sensazioni di soffocamento o asma.

Questi fatti, secondo i cittadini, giustificano preoccupazione e volontà di vederci più chiaro in materia di salute e ambiente.

E’ atteso l’esito della motivata richiesta da parte del Comitato spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata, nei confronti della sede di Foggia dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), per conoscere i monitoraggi della centrale termoelettrica a gas naturale della Edison a Candela.

L’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata la scorsa estate dal Ministero per l’Ambiente non prevede, infatti, alcun quadro delle emissioni esaustivo, né gli enti locali (Comune e Provincia) si sono adoperati per garantire una rete di monitoraggio della qualità dell’aria: ad oggi non esiste nessuna centralina pubblica o privata che effettui un monitoraggio costante degli inquinanti atmosferici né è prevista alcuna modalità di diffusione dei dati al pubblico (che possono essere esposti come avviene in altre parti d’Italia anche con dei display sul Comune).

L’ultimo monitoraggio è stato effettuato nel periodo maggio-agosto 2010 con due centraline mobili nei pressi dell’istituto Papa Giovanni II e della ex Comes, riguardante solo pm10 No2 e ozono.

La legge 155/2010, in realtà, stabilisce l’esigenza di monitorare anche altri inquinanti come i cosiddetti “microinquinanti” (PM2,5). Allo stesso tempo, il comitato spontaneo ha chiesto all’ARPA di anticipare il proprio parere sulla richiesta della società AgriTRE (Gruppo Tozzi) di impiantare un grande inceneritore di agromasse a Sant’Agata di Puglia, non lontano dalla centrale e dunque in una zona dove la qualità dell’aria è già certamente compromessa.

Va detto, inoltre, che questo impianto non è previsto nel pianificazione strategica di area vasta dei Monti Dauni, appena espletata. Un motivo in più per ribadire la necessità di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per tutta la Provincia di Foggia, dove all’attenzione dell’ufficio ambiente è stato presentato un numero enorme di richieste di nuove centrali a combustione.
da newsgargano.com

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Manfredonia – Ospedale San Camillo De Lellis

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Ospedale Manfredonia Scrivo facendo seguito all’articolo in data 21 ottobre 2011 in cui ho segnalato il caso di una Sig.ra che ad un mese di distanza circa dalla data presunta del suo parto, ha ricevuto notizia della chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Manfredonia.

Ebbene visto e considerato che siamo stati personalmente nel suddetto reparto proprio nella giornata di ieri, voglio aggiornare i lettori tutti di quanto segue:

“Il reparto di Ostetricia e Ginecologia” dell’Ospedale San Camillo De Lellis di Manfredonia, alla data di ieri 02.11.2011, non ha riattivato l’attività di ricovero delle pazienti gravide, bensì è attivo il servizio di monitoraggio fetale, ma fine a se stesso.
Qualora quindi si dovesse presentare un’urgenza ostetrica emergente o da tracciato o indipendente da esami specifici, le pazienti continuano e continueranno ad essere ricoverate presso l’Ospedale di San Giovanni Rotondo o presso l’Ospedale di Foggia.

Questo è quanto, a detta degli operatori del settore che hanno anche aggiunto di non poter dire null’altro di più certo allo stato attuale delle cose.

Per dovere di cronaca ma soprattutto di una corretta informazione, che riguardante la salute di pazienti gravide, ritengo dover essere ancora più corretta e doverosa, ho ritenuto opportuno divulgare queste righe aggiornando direttamente dai corridoi del nosocomio la cittadinanza sipontina, a scanso di eventuali equivoci in merito ad alcune voci e notizie, circolate nei giorni scorsi, circa la riapertura del reparto ostetrico in questione, e più precisamente dell’attività di ricovero delle gravide, che dal giorno della sua sospensione, non è mai più avvenuta.

Ovviamente, quanto sta accadendo, non perdo occasione per ribadirlo a gran voce, è quanto, a mio parere e credo non solo così solo mio poi, di più spiacevole e imbarazzante potesse accadere.

Marco Civitella da newsgargano.com

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ANCORA DISCARICHE ABUSIVE NEI BOSCHI DEL GARGANO

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Ancora discariche abusive nei boschi di Monte Sant’Angelo.

Le ultime sono state scoperte lungo la SP50 che collega Carpino a Monte Sant’Angelo e alla Foresta Umbra.

Rifiuti nel Parco del Gargano

Ancora discariche abusive nei boschi di Monte Sant’Angelo. Le ultime sono state scoperte lungo la SP50 che collega Carpino a Monte Sant’Angelo e alla Foresta Umbra.

Uno dei parchi naturalistici più suggestivi d’Italia viene continuamente sfregiato dall’ignoranza e dall’ incuria dell’uomo.

Tanti i rifiuti abbandonati, materiale edile come secchi, cemento, cartoni, piastrelle, sanitari e tubi, ma non mancano materassi, televisori, lavatrici e frigoriferi,pneumatici di qualche trattore, bottiglie di vetro e di plastica ed a chiudere il tutto anche qualche busta piena di rifiuti solidi urbani lanciata dall’auto di qualche passante.

C’è di tutto.

E pensare che in questo periodo dell’anno è fantastico percorrere le strade che attraversano i boschi del Gargano, con castagneti, funghi, terreni appena arati a regola d’arte a suggellare un panorama mozzafiato, colori che riscaldano il cuore.Rifiuti nel Gargano

 

Vittorio De Padova da culttime.it

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IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO FULCRO DI DUE PROGETTI INTERNAZIONALI E SOSTENIBILI

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Parco del Gargano ‘ChaMon’ e ‘Spiritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ accreditano l’Ente come capofila di importanti soggetti del Programma IPA-Adritatico.

Pecorella: “La mia idea è che non ci può essere tutela senza sviluppo e viceversa.

Questo Ente continuerà ad operare in questa direzione, intercettando tutte le opportunità possibili a livello regionale, nazionale e, soprattutto, internazionale, al fine di far esprimere al meglio le nostre preziose risorse ambientali ed umane”.
Il Parco Nazionale del Gargano presenta due progetti IPA transnazionali e si accredita come capofila di enti ed organizzazioni europee e d’ oltre confine. I due progetti di sviluppo internazionale sono denominati ‘SPIritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ (SPI.NAP II) e ‘ChaMon’.

Entrambi fanno capo al Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA-Adriatico che vede coinvolti enti quali le province adriatiche italiane, i territori di Slovenia, Grecia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania e Serbia.
Il programma IPA-Adriatico si pone l’obbiettivo di rafforzare la cooperazione e lo sviluppo sostenibile della regione Adriatica attraverso la realizzazione di iniziative riferite ai tre assi prioritari: cooperazione economica, sociale e istituzionale; risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi; accessibilità e reti.
L’Ente Parco Nazionale del Gargano, soggetto gestore della AMP Isole Tremiti, è stato indicato capofila del progetto ‘ChaMon’ che mira alla creazione delle ‘Reti ecologiche in Adriatico per il Fratino e la Foca monaca’, col fine di contribuire alla conservazione delle due specie. La prima, un uccello, il fratino – Charandrius alexandrinus – , la seconda, un mammifero, la foca monaca – Monachus monachus – , che un tempo abitava le isole diomedee.
Il fine è quello di salvaguardare due specie distribuite in due habitat tipici – le grotte dei litorali rocciosi e le coste sabbiose – per sensibilizzare i vari soggetti alla creazione di una rete di aree protette di interesse che si affacciano nell’Adriatico, nella consapevolezza che ciò rappresenta un passo importante per la conservazione della biodiversità in Europa.
Il Parco ha anche aderito come partner al progetto ‘SPIritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ (SPI.NAP II Bando IPA Adriatico di cooperazione transfrontaliera , CBC), al quale vi partecipano diverse aree protette: il Parco del Delta del Po (Rovigo, Ferrara e Ravenna), il Parco di Vena dei Gessi (Ravenna), Foce dell’Isonzo (Gorizia), il Parco nazionale di Abruzzo ( Lazio e Molise), il Parco Nazionale di Kozara in Bosnia; la Riserva Naturale di Lokrum (Dubronvick); il Parco Nazionale di Butrinti (Albania). II progetto SPI. NAP mira a potenziare il network di aree protette dell’Adriatico, ricche di valenze ambientali, naturalistiche, culturali e spirituali.
Gli obiettivi specifici perseguiti da questo progetto sono: migliorare la conoscenza e la fruizione delle aree naturalistiche e storico-culturali che possono essere considerate come ‘Luoghi dello Spirito’; migliorare la mobilità SLOW e SOSTENIBILE nei Parchi coinvolti dell’Adriatico e delle risorse naturali attraverso la creazione di progetti pilota innovativi; promuovere e intensificare la promozione e la commercializzazione di pacchetti turistici tematici incentrati sulla spiritualità e natura nell’area adriatica; promuovere l’adozione della ‘Carta europea del turismo sostenibile e responsabile nelle aree protette’ di Europarc, come uno strumento pratico.
“Abbiamo lavorato per consentire al territorio del Parco di cogliere un’opportunità, presentata da questi importanti progetti, con un ruolo attivo e principale in una programmazione innovativa, concreta e dall’ampio respiro – dichiara il Commissario Stefano Pecorella -. Due progetti che sposano appieno non solo le finalità di tutela del nostro prezioso territorio, ma che soprattutto dovranno garantire ricadute positive in fatto di sviluppo economico ed occupazionale.
Un mix di tutela naturalistica e sviluppo sostenibile che ritengo assolutamente indispensabile per sostenere la crescita economica e culturale dell’area.
Ad esempio – evidenzia Pecorella-, dal programma ‘ChaMon’ di cui siamo capofila vi sono importanti indicazioni per lo sviluppo turistico delle aree protette in stretto raccordo con il principio della sensibilizzazioni dei pescatori. L’idea è quella, attraverso la reintroduzione della Foca Monaca, di trasformare la sua possibile presenza in un vantaggio anche per i pescatori che, negli anni passati, invece, hanno rappresentato una concreta minaccia.
I pescatori, soprattutto di una certa età ovvero sopra i 50 anni, sono gli unici detentori di una memoria storica che vedeva la foca monaca vivere in Italia come parte integrante della fauna e della natura italiana. Far trasmettere questo sapere dai pescatori alla società civile – conclude – avrebbe il duplice vantaggio di eliminare qualsiasi vecchio conflitto tra foca monaca e pescatori e sensibilizzare le comunità locali e turistiche. Un’iniziativa idonea potrebbe essere l’istituzione di gite guidate in barca effettuate dai pescatori stessi. La mia idea è che non ci può essere tutela senza sviluppo e viceversa.
Questo Ente continuerà ad operare in questa direzione, intercettando tutte le opportunità possibili a livello regionale, nazionale e, soprattutto, internazionale, al fine di far esprimere al meglio le nostre preziose risorse ambientali ed umane”.
da culttime.it

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Vico Del Gargano – RIFIUTI, NON SOTTO CASA MIA

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Vico del GarganoCi risiamo, rifiuti? Non sotto casa mia, un po’ più in là.

 L’immondizia di Napoli e Palermo non ha insegnato nulla.

Le nuove emergenze che stanno affiorando vicino a noi, leggi Foggia, non fanno riflettere a prepararsi al peggio.
Molti comuni del Gargano, Parco Nazionale, non stanno meglio; la discarica di Vieste è satura da tempo; quella di Cerignola è in via di rapida saturazione.

Tutto il lavoro di informazione, dibattito, confronto e atti del Consiglio comunale di San Nicandro, fatto dall’Amministrazione Squeo per individuare un punto di raccolta complesso e differenziata , è stato fermato dal nuovo sindaco Vincenzo Monte.

La Provincia di Foggia, ente istituzionale per la politica dei rifiuti, passa di proroga in proroga, mentre i camion compattatori si preparano a prendere la strada di Trani con un ulteriore, pesante aggravio dei costi che pagheremo noi cittadini.
Di fronte a questa situazione bene hanno fatto i Sindaci di Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano a preoccuparsi, prima che l’immondizia si accumuli nelle nostre strade e nelle nostre case, ad individuare un sito, in località “agostella”, idoneo alle operazioni di stoccaggio della parte differenziata.

 Scelta contestata da un Comitato, preoccupato per una negativa ricaduta sull’area e per pericolo della falda acquifera sottostante.
Per maggiori informazioni abbiamo incontrato l’avv. Massimo Fiorentino, Assessore all’Ambiente del comune di Vico del Gargano:” Ho avuto modo di spiegare in un recente incontro, a una delle più attive promotrici del sedicente comitato contro la discarica che, non solo non si tratta di discarica, ma ho avuto anche la possibilità di rappresentarle che nessun prezzo ambientale dovrà pagare il potenziamento della raccolta differenziata che i tre comuni, Vico del Gargano, Rodi e Peschici, si avviano a fare con sempre maggiore incisività.

 Il territorio e la sua salvaguardia sono più cari a noi che a chi protesta in modo strumentale.

 Il semplice fatto di chiamare discarica un impianto a supporto di una maggiore efficienza e portato della raccolta differenziata dei comuni è di per se indice di una cattiva informazione, a volte supportata anche da una pessima stampa. In occasione dello stesso incontro ho dato la disponibilità mia e quella dell’intera Amministrazione ad illustrare i dettagli dell’intervento, ma fino ad oggi conosco quanto fa il comitato solo attraverso i giornali e, quindi, anche questo è da intendersi come segno di una protesta che non ha approfondito le sue ragion d’essere.”

Alcune domande rivolte all’Assessore:
D: Assessore, il comitato parla di non idoneità del luogo scelto.
R: Non ho le conoscenze tecniche per contestare simili affermazioni. Spero che il comitato abbia, invece, forti argomentazioni scientifiche a sostegno delle loro tesi ed, in più, posso sin da ora assicurare tutti sul fatto che richiederemo accortezze anche oltre quelle previste dalla normativa, purchè non possa mai accadere ciò che loro, sia pure in via astratta, temono.”

D: Assessore, conferma la disponibilità a incontrare tutti coloro che manifestano dubbi sulla natura dell’impianto?
R: “ Ribadisco, ancora una volta, la disponibilità degli amministratori ad incontrare tutti coloro che nutrono perplessità, visto che l’Amministrazione Damiani ha sempre fatto della condivisione e partecipazione, oltre che della trasparenza, un punto di forza e mai di debolezza.

Temo che questa protesta abbia delle sfumature politiche legate alla prossima consultazione amministrativa più che un fondamento logico e scientifico.

 A maggior ragione, proprio stamane, 2 novembre, ho avuto modo di chiarire anche ad un confinante la bontà del progetto e la disponibilità al confronto, specialmente se fondato sull’onestà intellettuale dell’interlocutore.”
Michele Angelicchio da culttime.it

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MATTEO PIO PAZIENZA – LA SAN GIOVANNI ROTONDO DI PADRE PIO NEL XXI SECOLO… E SE ANDASSE VIA?

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Matteo Pazienza - San Giovanni Rotondo diPadre Pio  nel XXI secoloMATTEO PIO PAZIENZA

LA SAN GIOVANNI ROTONDO DI PADRE PIO NEL XXI SECOLO …E SE ANDASSE VIA?

F.to 14×24 pp. 74, Euro 10,00
(Ed. 10/2011) Cod. ISBN 978-88-6273-369-4

IL TESTO E L’AUTORE

In un mondo avviato verso la globalizzazione totale, emerge chiara la necessità di ricercare la propria identità locale affinchè si salvaguardi la propria cultura da forme di massificazioni economiche puerili che si esprimono sia nei consumi che nell’uso del territorio con la totale distruzione del paesaggio italiano; e ciò vale tanto per le grandi metropoli che per i piccoli centri urbani soprattutto per quelli ubicati nel meridione d’Italia che di fatto non hanno ancora risolto gli antichi problemi legati allo sviluppo sociale e territoriale.
E in questo quadro San Giovanni Rotondo in maniera evidente rappresenta l’emblema di uno sviluppo caotico e mal programmato che si pone in contrapposizione con le spinte culturali provenienti da altre parti dell’area garganica o dall’intero Paese e che sono proiettate su forme di equilibrio.
Il libro si propone quindi come spunto per una riflessione critica sulla dicotomia che vede su posizioni contrapposte l’area urbana di San Giovanni Rotondo ed il resto del territorio garganico ad oggi “Parco Nazionale” con tutti i vincoli paesaggistici conseguenti a questo status urbanistico.

MATTEO PIO PAZIENZA, architetto urbanista paesaggista, alla sua attività professionale aggiunge quella di pubblicista affrontando temi relativi alla salvaguardia del territorio naturale.
Tra le sue pubblicazioni da segnalare Foggia, urbanistica e territorio tra passato e futuro, pubblicato dalla Edizioni Sudest.

da Bastogi Edizioni

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Foggia – DANNI AL MERCATO DI COLDIRETTI: SALCUNI RICEVUTO DAL PREFETTO

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Il Presidente di Coldiretti Foggia Pietro Salcuni è stato ricevuto in mattinata dal Prefetto di Foggia dr. Antonio Nunziante in relazione ai danneggiamenti alle strutture di vendita presso il mercato di via Luigi Pinto, dove gli agricoltori associati all’Organizzazione possono effettuare la vendita diretta delle proprie produzioni.

“Abbiamo esposto a S.E. il Prefetto lo stato di grave disagio conseguente ad una lunga catena di danni provocati alle nostre strutture, evidenziando la nostra preoccupazione che tali danni non siano conseguenza di semplici atti vandalici ad opera di sbandati, ma delle vere e proprie intimidazioni ad abbandonare quelle postazioni e mettere fine alla nostra presenza al mercato che, evidentemente, dà noia a qualcuno.

Il Prefetto – prosegue Salcuni – ha ascoltato con molta attenzione quanto riferito, assicurando un suo intervento nella direzione di garantire maggiori controlli all’area mercatale per evitare il ripetersi di tali atti a danno di Coldiretti.”
“L’occasione è stata inoltre propizia – riferisce ancora Salcuni – per discutere con S.E. il Prefetto della problematica sollevata dal sottosegretario Mantovano nel corso dell’ultima riunione dell’ Osservatorio Regionale sulla sicurezza nel settore agricolo e agroalimentare svoltasi proprio presso la Prefettura di Foggia e riguardante le sofisticazioni nel settore dell’olio d’oliva.
Anche su questo fronte abbiamo constatato che l’attenzione del Prefetto è massima tant’è che si stanno già approntando i primi provvedimenti per rendere operativo un piano di controlli che interesseranno in maniera consistente anche la nostra Provincia”
“Siamo estremamente soddisfatti – conclude Salcuni – di questo incontro perché ancora una volta abbiamo toccato con mano quale sia l’impegno della Prefettura nei confronti del mondo agricolo nella direzione della lotta ai fenomeni criminali che ostacolano e si frappongono al quotidiano svolgimento dell’attività agricola, mortificando gli sforzi e vanificando i risultati economici delle nostre imprese”.
Comunicato Stampa Coldiretti Foggia

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