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Vieste – Nuovo sbarco di migranti sul Gargano – Sono circa sessanta, non ci sono dispersi

Pubblicato : venerdì, 30 dicembre 2011

Rintracciati all’alba nei pressi della baia di Pugnochiuso – Provengono da Afghanistan, Pakistan e dalla Somalia

Ancora uno sbarco di migranti sulle coste del Gargano. All’alba di questa mattina, infatti, sono stati rintracciati dagli uomini della Guardia di finanza una sessantina di cittadini stranieri mentre stavano camminando lungo la costa nei pressi della baia di Pugnochiuso, ad una quindicina di chilometri da Vieste.

Si tratta di cittadini afgani e pachistani e anche di qualche somalo, tutti uomini. Gli stranieri sono stati accompagnati in alcuni locali di Vieste e rifocillati.

Vieste - Nuovo sbarco di migranti sul Gargano

I migranti soccorsi


Poi dopo le formalità di rito, in tarda mattinata, saranno trasferiti nel Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone. Gli uomini sarebbero tutti in buone condizioni e non ci sarebbero dispersi.

Secondo le prime informazioni raccolte i migranti avrebbero raggiunto le coste garganiche con una piccola imbarcazione sfruttando anche le buone condizioni del mare.

Subito dopo l’allarme la Capitaneria di porto di Vieste è uscita in mare con alcune motovedette perlustrando la costa garganica non trovando però alcuna traccia del natante che avrebbe trasportando gli uomini.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Foggia – Proclamazione stato di agitazione – 2° fase procedura di raffreddamento – petizione

Pubblicato : martedì, 20 dicembre 2011

FILT-CGIL UILT-UIL Viale XXIV Maggio, 73 – 71121 Foggia Tel. 0881720041 Fax 0881703469 Via Re di Puglia, 15 – 71121 Foggia Tel. 0881 776972 Fax 0881 703673

SEGRETERIE TERRITORIALI FOGGIA

· S.E. il Prefetto di Foggia · Alla Direzione Generale Ferrovie del Gargano s.r.l. Bari · Alla Direzione di Esercizio Ferrovie del Gargano s.r.l. Divisione Servizi Ferroviari San Severo p.c. Assessore Regionale ai Trasporti Bari “” Commissione di Garanzia Roma “” CGIL e UIL Confederali Foggia “” FILT-CGIL UILT-UIL Regionali Bari “” Sindaco Comune di Sannicandro Garganico “” Sindaco Comune di Vieste “” Sindaco Comune di Peschici “” Sindaco Comune di Rodi Garganico “” Sindaco Comune di Vico del Gargano “” Sindaco Comune di Ischitella “” Sindaco Comune di Carpino “” Sindaco Comune di Cagnano Varano “” Organi di stampa Loro Sedi

richiesta d’incontro – 2° fase procedura di raffreddamento

In data 23/11/2011, le scriventi OO.SS., richiedevano un incontro sindacale alla Direzione delle Ferrovie del Gargano, al fine di rappresentare i disagi che i nuovi orari ferroviari avrebbero potuto causare ai cittadini dei comuni garganici interessati.
Gli stessi cittadini si mobilitavano attraverso alcune petizioni, corroborate da numerose firme, con cui denunciavano il peggioramento del servizio offerto nella tratta San Severo- Peschici.

Un numero considerevole di persone residenti nei Comuni di San Severo, Sannicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Vico, Rodi, Peschici e Vieste si sono viste ridimensionare il diritto alla mobilità pubblica a causa dei nuovi orari e percorsi non aderenti alle proprie necessità e fino a ieri garantite. In data 6/12/2011, la s.r.l. Ferrovie del Gargano con O.S. n.45/2011, rendeva ufficialmente operativi i nuovi orari dal 12/12/2011 e solo in data 7/12/2011, strumentalmente, convocava per la giornata del 9/12/2011 l’incontro sindacale richiesto, a cui le scriventi non partecipavano ritenendolo del tutto improduttivo.

Pertanto, avendo espletato senza alcun riscontro, la prima fase della procedura di raffreddamento, le scriventi Segreterie chiedono un incontro a S.E. il Prefetto di Foggia al fine di esperire l’ulteriore tentativo di conciliazione previsto dalla lettera D art.2 della Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili approvato con Deliberazione della Commissione di Garanzia in data 31.01.2002. Inoltre le relazioni sindacali nella Divisione Servizi Ferroviari di San Severo si intendono sospese fino a conclusione della presente vertenza. In allegato si trasmettono le petizioni dei cittadini.

Cordiali saluti,

Le Segreterie Territoriali
FILT-CGIL UILT-UIL
(Santarcangelo) (Tavano)

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VIESTE – sviluppo turistico: il Pd vuole il confronto con la Regione

Pubblicato : lunedì, 19 dicembre 2011

Dalla segreteria cittadina: “Bisogna potenziare i collegamenti su ferro, gomma e nave in attesa del ‘Gino Lisa’”

“Potenziare il servizio Puglia Airbus e i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto di Palese mentre si procede all’allungamento della pista dello scalo foggiano ‘Gino Lisa’ e si avvia il confronto tecnico sulla connessione via mare tra Bari e il Gargano”.

Questo quanto emerso nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Circolo del Pd di Vieste, svoltosi venerdì 16 dicembre presso l’Hotel Falcone, a cui hanno partecipato: la segretaria cittadina del Pd Federica Castagnetti, la capogruppo della lista ‘Per un’altra Vieste’ Annamaria Giuffreda, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, e l’assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini.

Quest’ultimo ha, intanto, rassicurato l’uditorio affollato da operatori turistici sulla conferma dello stanziamento “all’interno del Piano Sud, dei fondi, 14 milioni di euro, necessari a potenziare l’aeroporto foggiano e renderlo adeguato alle esigenze di incoming dei tour operator che organizzano i charter”.

“Un intervento che – ha affermato il sindaco di Foggia Gianni Mongelli – sarà portato a compimento cercando di comprimere i tempi tecnico-.burocratici previsti per opere di questo genere”; così da “rendere evidente anche ai più scettici – ha aggiunto Guglielmo Minervini – che il ‘Gino Lisa’ è un asset strategico all’interno del sistema logistico regionale”.

Nel frattempo, “bisogna assumere la consapevolezza che l’aeroporto non è l’unico accesso al Gargano – ha affermato Federica Castagnetti – e attivare un dialogo costruttivo con la Regione Puglia per il potenziamento dei collegamenti ferroviari e stradali tra il promontorio e gli altri hub pugliesi per utilizzare al meglio le attuali e future capacità ricettive”.

da Daunia News

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Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul bike-shari​ng a Foggia

Pubblicato : venerdì, 16 dicembre 2011

Faccio seguito alle tante richieste di chiarimenti circa l’uso del sistema di bike-sharing recentemente installato a foggia.
Anzitutto bike-sharing vuol dire bici condivisa ovvero che, pur essendo di proprietà pubblica, può essere utilizzata da più persone nel corso della giornata e dei vari giorni dell’anno.
Il sistema è stato attivato a Foggia dalla Provincia godendo di un finanziamento della Regione Puglia.

Il solo sistema di Foggia è costato circa 230.000 euro e comprende 100 bici suddivise in 12 postazioni allocate in varie parti della città (i dettagli nel link allegato) e 200 archetti per parcheggiare la bici, privata o condivisa, sempre distribuiti in varie parti della città.

Il sistema attivato è totalmente meccanico, cioè se manca la corrente o si rubano i cavi di rame o finiscono i soldi della Provincia o il dipendente incaricato presso lo sportello è malato o in malattia o il computer ha preso un virus, il sistema funziona ugualmente.
Questo vantaggio ha però l’inconveniente che la bici deve essere presa in una postazione, a partire dalle 7.00 e deve, entro le 23.00 dello stesso giorno, essere riportata nella medesima postazione.

Alcuni storceranno il naso per questo ma, dopo aver attentamente valutato i pro ed i contro di tale sistema, come cicloamici l’abbiamo approvato.
Il sistema elettronico, non utilizzato a Foggia, nei casi su riportati si blocca e soprattutto, per poter sostenere i costi di gestione compreso quelli di un furgoncino che ogni sera deve riposizionare le biciclette non riconsegnate nel luogo di prelievo, prevede un costo per ogni ora di utilizzo.

Molti paventano il rischio di furto delle biciclette durante la notte.
Il rischio c’è ma è piuttosto ridotto considerato che le biciclette non sono commercializzabili in quanto di forma e caratteristiche tipiche del bike-sharing, compreso un telaio piuttosto robusto, ingranaggi bloccati come lo scorrimento del reggisella (che non può essere sfilata), l’impossibilità di regolare il manubrio, le ruote piene e il notevole peso.
Qualche bici e qualche sellino saranno sicuramente rubate o vandalizzate (come accaduto per i parchimetri) però il fenomeno dovrebbe cessare nel giro di qualche mese.
Le stesse bici sono da 3 anni utilizzate nel bike-sharing a San Severo.
Per ottenere la chiave bisogna recarsi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11 (purtroppo), in via telesforo 27 (nuova sede della provincia) muniti di fotocopia di documento e bollettino postale di 30 euro pagato .
Tale costo, l’unico da sostenere per l’uso delle bici, è una cauzione, ovvero è rimborsabile in caso di riconsegna della chiave.
Serve soprattutto a evitare che la chiave possa essere persa dal possessore.
La chiave consente di sganciare una qualsiasi delle 100 bici installate a Foggia, oltre a quelle installate a San Severo, Vieste , Cerignola ed altre 95 città italiane compreso Ferrara, Ravenna ecc. (http://www.centroinbici.it/  ).

La chiave, al momento del prelievo rimane bloccata nella rastrelliera e può essere sganciata solo riposizionando la bicicletta.
Ciò consente, in caso di mancata riconsegna della bici, di risalire tramite la chiave all’ultimo utilizzatore.
La bici, una volta sganciata può essere utilizzata in tutto il territorio cittadino e può essere legata ove si ritiene opportuno con il cavetto integrato alla bicicletta.
Il suo uso garantisce una penale di soli 20 euro in caso di furto della bici.
Il furto della bici, senza che questa sia stata legata, comporterà al malcapitato un costo di 260 euro, pari a quello di una bici nuova.
La chiave del lucchetto è anch’essa particolare e si sgancia solo a catenaccio chiuso, ragione per cui si può dimostrare di aver usato il catenaccio, in caso di furto, esibendo la chiave del catenaccio.
E’ ovviamente richiesta la denuncia di furto presso un organo di polizia.
Per sicurezza suggerisco di portare con se un ulteriore catenaccio, considerato anche che quello integrato nella bici è piuttosto corto.
Non volendosi portare sempre dietro il catenaccio proprio, si può (non si potrebbe) lasciarlo attaccato in prossimità della postazione ove si ritira normalmente la bici.
Consiglio, soprattutto i primi tempi, di utilizzare le biciclette condivise anche se si potrebbe farne a meno usando la propria, ciò per far vedere in giro per la città queste bici.
Più le utilizzeremo e più la gente si convincerà nell’usarle.
Noi cicloamici dovremmo impegnarci a dare un’occhiata attenta alle rastrelliere ed alle bici condivise che girano per la città per individuare e segnalare eventuali anomalie e malfunzionamenti del sistema.
Comunicato Stampa Cicloamici Foggia

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Vieste – I RAGAZZI DELL’ARCOBALENO: UN SORRISO PER I BIMBI MALATI DI CANCRO

Pubblicato : giovedì, 15 dicembre 2011

I Ragazzi dell’Arcobaleno, il gruppo di volontariato viestano che da 7 anni pratica clownterapia in ospedale con i bambini malati di cancro, torna nelle corsie dell’Ospedale di S. Giovanni Rotondo. – Sin da quando ci siamo costituiti” – spiega Francesca Toto, una delle fondatrici del gruppo, – la nostra missione è stata quella di portare un sorriso ai bimbi meno fortunati e dal 2004 ad oggi non abbiamo mai mancato a questo impegno preso; siamo stati anche all’estero, in un orfanotrofio di S. Domingo ed è stata un’esperienza molto bella anche quella -. Quest’anno il gruppo rappresenterà la favola di Biancaneve e i 7 nani in chiave comica e diversi sketch e giochi con i pagliacci.
La clownterapia è una terapia molto efficace poiché elevando lo stato vitale dei malati attraverso il sorriso, è stato dimostrato scientificamente che aumentano anche le difese immunitarie.
- Nel gruppo dei Ragazzi dell’Arcobaleno – spiega Toto – oltre che esperti di Comunicazione e pedagogisti sono presenti anche ragazzi di scuole medie e superiori, questo perché siamo convinti che l’unico modo per sottrarre i giovani alle insidie del nostro tempo, sia permettergli di fare esperienze umane molto coinvolgenti e che possano farli sentire utili alla società. Solo così, accrescendo la propria autostima, potranno diventare più sicuri di sé e fare le scelte migliori per la propria vita. Anche questo è un obiettivo che ci siamo dati con il Gruppo Arcobaleno -.
Al momento il gruppo ha in sperimentazione un progetto unico a livello internazionale che partirà nel 2012 ed è associare alla clownterapia la pet therapy, ovvero la terapia con malati, messa in atto con l’ausilio di cani certificati. Questo grazie alla collaborazione con il Centro Cinofilo Gargano e con l’Associazione Animalisti Italiani.

Il progetto per la sua originalità ha attirato l’attenzione dei media nazionali e così in gennaio le telecamere di Italia Uno verranno per realizzarne un servizio TV. Per info sulle attività dei Ragazzi dell’Arcobaleno: 338 8406215
Comunicato Stampa Agenzia Sinergie

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Vieste – DOMENICA 18 DICEMBRE 2011 — “ LE VIE DELLA FEDE “ DA “TACCA DEL LUPO” A “VIESTE” (e ritorno)

Pubblicato : martedì, 13 dicembre 2011

PROGRAMMA :
Ore 09,00 : ritrovo dei partecipanti presso la località Mandrione” (Innesto della S.S.n.89 Pe-schici-Vieste con la S.P.n.52bis della Foresta Umbra)
Ore 09,15 : inizio trekking
Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso
Ore 17,30 : partenza per il rientro a casa
Quota di partecipazione : €.10,00 a persona (*)
(*) = è richiesta l’ adesione minima di 10 persone
E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini.
Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).
Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “
Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al 328.1999783
Il Gargano, sin dalla fine del V secolo, è stato percorso incessantemente da numerosi Pellegrini diretti alla grotta dell’ Arcangelo Michele.

Il Gargano mistico si caratterizzava con aspre tappe dense di altissima spiritualità Mariana e Francescana; i pellegrini vivevano un cammino penitenziale fatto di sofferenza, ma anche di intensa gioia. Oggi è utile ripercorrere questi “cammini” per riscoprire sia l’ aspetto misti-co che quello naturalistico.
Da “Tacca del Lupo” raggiungeremo “Homo Morto” per ripercorrere il cammino dei Pellegrini di San Michele, inte-ressante percorso dalla doppia valenza : naturalistica e religiosa. Attraverso Valle Carbonara, Piano Canale, Coppa La Monaca, Sferracavallo, Coppa Fusillo, Foresta Umbra ed il bosco di Vieste si snoda l’ antico tratturo che per secoli è stato utilizzato dai Pellegrini Micaelici e dai pastori.
I primi lo utilizzavano per recarsi a Monte Sant’ Angelo per onorare San Michele ( 8 maggio e 29 settembre ), i secondi per raggiungere le periodiche fiere di bestia-me. La storia del ripristino di questo antico sentiero merita di essere raccontata : “ Nel dicembre del 1994 a Vieste, alla presenza di Grazia Francescato, si tenne una tavola rotonda sul Parco Nazionale del Gargano.
Al termine della manifestazione i Soci della locale sezione WWF decisero di fare una passeggiata nella Foresta Umbra e, tra una chiacchiera e l’ altra, venne raggiunta la zona dell’ antico percorso che i Pellegrini Micaelici di Vieste utilizzavano per raggiungere Monte Sant’ Angelo. Grazia Francescato, incuriosita dal fatto, cominciò a chiedere notizie più approfondite ed alla fine del racconto disse : “ Perché voi della Sezione WWF di Vieste non ripristinate questo antico pellegrinaggio di fede Micaelica, tra i secolari boschi del Gargano ? “
L’ idea fu subito accolta con molto entusiasmo e grazie all’ attivismo di molti Soci del WWF, tra i quali i miei cari amici Franco Ruggieri, Salvatore Laprocina, Raffaele Guerra ed Antonio Cirillo, la notte del 29 settembre 1995, dopo trent’ anni di silenzio, s’ udirono nuovamente i tre colpi battuti sulla porta della Cattedrale di Vieste, segno inequivocabile dell’ inizio del pellegrinaggio.

L’ evento vide anche la partecipazione della stessa Grazia Francescato, la quale lo immortalò egregiamente nel suo libro “ In viaggio con l’Arcangelo”
LUNGHEZZA PERCORSO : 12,00 Km (andata e ritorno) (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevola-re la piena efficienza fisica
DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).
AMBIENTE : Collina, Montagna
VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie miste ad arbusti tipici del sottobosco
Comunicato Stampa Pietro Caforio

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Vieste, maxisequestro a Notarangelo – Bloccati beni per dieci milioni di euro

Pubblicato : mercoledì, 7 dicembre 2011

La richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari – Il presunto boss arrestato a novembre per estorsione

FOGGIA - La Procura distrettuale antimafia di Bari ha assestato un altro duro colpo nei confronti del sodalizio criminoso operante in Vieste. Su richiesta del sostituto procuratore della Dda Giuseppe Gatti, il gip di Bari Michele Parisi ha accolto la richiesta di sequestro preventivo nei confronti di Angelo Notarangelo, detto «Cintaridd», ritenuto ai vertici dell’omonimo clan operante nel territorio viestano e del suo braccio destro Marco Raduano.

IL SEQUESTRO – I carabinieri di Vico del Gargano ed i militari del Nucleo di polizia tributaria – G.I.C.O. di Bari, hanno eseguito il provvedimento giudiziario sequestrando appartamenti, quote societarie, terreni, auto e motoveicoli per un valore di 10 milioni di euro circa.

Il provvedimento scaturisce dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere che l’11 novembre scorso aveva arrestato i due, per estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore viestano, titolare di una società operante nel settore del noleggio di videogiochi e slot machines.

ESTORSIONE - La vittima, è emerso nelle indagini, era stata costretta a versare nelle mani dei due aguzzini 800 euro al mese, mediante pagamento di una rata semestrale di 4.800 euro. Le indagini degli investigatori hanno consentito di accertare «palesi sproporzioni tra le fonti di reddito degli indagati ed il cospicuo valore dei beni mobili ed immobili nella disponibilità degli stessi».

Anche il Tribunale del riesame di Bari si è espresso in favore della Procura distrettuale antimafia nell’udienza del 5 novembre scorso al termine della quale venivano rigettate le istanze di scarcerazione proposte in favore del Notarangelo e del Raduano e confermate le misure cautelari in atto.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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NOTE NATALIZIE…DA VIESTE

Pubblicato : domenica, 4 dicembre 2011

Parte da un maestro di musica di origine viestana Andrea Vescera l’idea di uno spettacolo esclusivo e unico nel suo genere.Lo spettacolo dal titolo OMAGGIO AL CINEMA ITALIANO girerà tutta l’Italia. Giorno 8 dicembre 2011 verrà eseguito alle ore 19.00 presso la PARROCCHIA CHIESA MADRE SAN NICOLA DI MIRA a RODI GARGANICO su richiesta del parroco don Michele Pio Cardone che ha inserito tale spettacolo nel calendario delle festività natalizie .

Il 1 gennaio 2012 invece verrà presentato nella sala teatro della PARROCCHIA SS.SACRAMENTO a Vieste e poi si sposterà nelle MARCHE e in diverse regioni.La tromba e il soprano ,in veste di protagonisti,ripercorreranno le più affascinanti ed indimenticabili colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema italiano ,proponendo così al pubblico un repertorio unico e mai presentato in forma di concerto.

Il tutto ,reso ancora più interessante da aneddoti,notizie e curiosità.La melodia ,dunque ,estrapolata dal film e trasportata nelle sale da concerto,attraverso un suggestivo spettacolo video e musicale che coinvolge ed avvicina il pubblico alla musica da film.Il concerto prevede la proiezione delle immagini più significative del film e l’esecuzione dal vivo della colonna sonora.
Esecutori
Pianoforte:Antonella Pensato
Tromba:Andrea Vescera-Antonio Carretta
Soprano:Francesca Olivieri
Comunicato Stampa PARROCCHIA CHIESA MADRE SAN NICOLA DI MIRA

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Vieste – La fiaccolata della parrocchia di Gesù Buon Pastore di Vieste alle grotte di San Nicola: un evento storico.

Pubblicato : venerdì, 2 dicembre 2011

Don Tonino Baldi, Don Antonio De Padova ed il Consiglio Pastorale della Parrocchia Gesù Buon Pastore di Vieste, nell’ambito del programma per la Festa di San Nicola di Myra, hanno previsto un evento religioso
di rilievo storico con una valenza culturale che supera i confini della nostra regione.

Sabato 3 dicembre 2011, alle16.30, inizierà il triduo in preparazione della festa con una fiaccolata di preghiera che dalla Chiesa di Gesù Buon Pastore si muoverà verso le grotte di San Nicola, luogo dell’anima dimenticato da secoli e abbandonato da un’umanità troppo volta agli interessi e ai consumi.

Nel ringraziare caldamente Don Tonino Baldi, il parroco della nuova parroccchia sul cui territorio insistono le grotte di San Nicola, e il Sig. Matteo Petrone, strenuo difensore delle stesse disponibile a renderle visitabili fino al 6 gennaio, trasmetto la mia ultima nota scritta a difesa e a tutela di queste preziosissime grotte, con il fine di mettere in rilievo e avvalorare le tesi degli esperti che ne attestano l’alto valore storico, culturale e religioso.
Michele Eugenio Di Carlo

LE GROTTE DI SAN NICOLA A VIESTE PASSANDO PER L’ISOLOTTO DI VENERE

È perlomeno singolare il fatto che l’aver partecipato il 13 luglio a Monte S. Angelo al convegno “Gargano: tutela e sviluppo del territorio”, organizzato da Italia Nostra e concluso dall’Assessore regionale alla qualità del territorio Angela Barbanente, mi spinga oggi a scrivere di San Nicola di Myra.

Non è la prima volta, non sarà l’ultima. A chi segue puntualmente le vicende del nostro territorio non sfuggono le motivazioni di tutela e le intenzioni di valorizzazione; motivazioni e intenzioni alle quali sono del tutto indifferenti le logiche consumistiche globali legate al turismo semplicemente balneare e le tristi vicende di alcune nostre amministrazioni.

Quale futuro ci potrà mai essere riservato se il presente non volge lo sguardo alle molteplici vicende del passato?
Quel passato in cui affondano, ricche e misteriose, le storie che conservano gelosamente le ragioni dell’attualità del nostro essere.

La scoperta, la tutela, la valorizzazione degli itinerari culturali che attraverso i millenni hanno reso il Gargano terra sacra è motivo d’orgoglio, oltre che possibile fattore di sviluppo sostenibile, integrato, equo, diffuso.

La vita di San Nicola è ricca di leggende e miti. Nacque nella città di Patras dell’antica Grecia, oggi a sud della Turchia, intorno al 260.
Distribuì ai poveri la fortuna lasciatagli dai genitori. Divenne vescovo di Myra. Sotto l’Imperatore Diocleziano fu imprigionato e mandato al confino.
Nel 313 Costantino gli rese la libertà. Nel 325 prese parte al Concilio di Nicea, negli ultimi anni della sua vita visitò il Santo Padre a Roma.
Solo ricercatori e storici potranno dirci se la via seguita per arrivare a Roma fu ancora quella della navigazione a vista da Meleda, Lagosta, Pelagosa, Diomedee, per l’approdo all’antico porto di Uria o se attraversò la più recente rotta del canale di Otranto per sbarcare a Bari, prima di andare a Roma.
Morì il 6 dicembre tra il 345 e il 352.
San Nicola divenne uno dei santi più venerati dalla Chiesa. Nell’Impero Bizantino è venerato come il sostenitore della fede ortodossa contro gli infedeli, nel regno russo San Nicola diviene il Santo preferito dalla Chiesa Ortodossa.
Nell’Europa occidentale il culto di San Nicola appare attorno alla metà del secolo VII, nel secolo X il culto è diffuso dalla principessa bizantina Teofana, moglie dell’imperatore Ottone II (967-983).
Nel secolo XI i naviganti normanni lo eleggono a loro patrono.

Sin dal VI sec. a.C. grotte naturali e cavità scavate nel tufo, soprattutto in Puglia e in Calabria, sono adibite a luogo di eremitaggio da monaci basiliani, fenomeno che si intensifica nei secoli a cavallo tra il VII e il IX sec. d. C.

Anche il Gargano, attorno all’VIII sec. d.C., è sicuramente meta di approdo e di rifugio da parte di questi monaci bizantini in fuga dall’Impero Romano d’Oriente, perseguitati dalla furia del movimento degli Iconoclasti, che si oppongono con forza alla rappresentazione dei Santi tramite immagini sacre, cancellando gli affreschi già esistenti, eliminando anche fisicamente chi invece ama queste immagini.
Superando l’Adriatico, i monaci in fuga trovano in Puglia, in Calabria, in alcune località della Sicilia orientale e in Cappadocia, un rifugio sicuro, insediandosi in necropoli e chiese rupestri forse già frequentate da altri cristiani venuti dal VI secolo a diffondere il cristianesimo. Ed essendo nella chiesa d’Oriente molto diffuso il culto di S. Nicola, molte necropoli e chiese rupestri assumono questo nome.

La Necropoli di S. Nicola di Myra, a Vieste, anticamente denominata “S. Niccolò di Bari”, che sorge su una collinetta ad Ovest del “Pantanello”e che presenta l’aspetto di una vera e propria spelonca sotterranea, divisa in quattro ampie cripte scavate nel calcare naturale, s’inserisce in questo contesto storico-religioso ed è quindi del tutto plausibile che l’affresco sia stato eseguito da monaci basiliani nell’VIII secolo, come suggeriscono alcuni studiosi di storia locale, e che rappresenti, per le ragioni esposte, proprio S. Nicola di Myra.

Il 9 marzo 2007, nella sala normanna del castello Svevo di Vieste, nel corso dell’ importante convegno dal tema “Le necropoli paleocristiane del Gargano”, organizzato dalla sezione locale della Società di Storia Patria, dal Comune di Vieste, dal Parco Nazionale del Gargano, la professoressa Anna Campese Simone, ricercatrice presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, nel presentare il suo volume “I cimiteri tardo antichi e altomedievali della Puglia Settentrionale”, certificò l’alto valore archeologico e l’importanza storico-culturale della necropoli di “San Nicola”, situata nell’ex area paludosa denominata “Pantanello”, apparendo molto preoccupata delle condizioni di abbandono e raccomandando interventi di recupero fatti con criterio, competenza e professionalità.
Detto, fatto: una lottizzazione nelle immediate adiacenze delle grotte di San Nicola era già pronta.

Le grotte di S. Nicola hanno sicuramente un’importanza antecedente al tardo-antico e all’alto medioevo. In epoca greca-romana, le grotte di S. Nicola si trovano in riva al mare, all’interno del bacino portuale dell’antico porto di Aviane, con l’entrata rivolta al sole nascente, poste di fronte agli insediamenti di origine greca situati sulla collina del “Carmine”, dove le iscrizioni su pietre ritrovate sono, secondo il Parlangeli, il più importante documento linguistico dell’antica Daunia.
Il porto di Aviane è del tutto riparato dai venti e presenta una piccola apertura che rende difficile l’accesso. Proprio questo accesso stretto lo rende del tutto riparato, fatto necessario in tempi in cui si naviga a vela e non esistono le ancore.

Ed ecco che una moltitudine di esuli greci preganti dal VI secolo a. C. in poi, forse prima, dopo un viaggio lungo e pieno d’insidie arriva alla “terra promessa”, che più tardi diventerà “Montagna dell’Angelo”, ed è accolta e rifocillata proprio nei dintorni del porto di Aviane e delle grotte di S. Nicola.

Non senza essere passati prima dall’isolotto di S. Eugenia, dove nel maggio del 1987, nell’andare a ispezionare l’iscrizione fatta incidere dal doge Pietro II Orseolo nel 1003, studiosi dell’Università di Lecce e di Bari, su suggerimento dei benemeriti Mimmo Aliota, Giuseppe Ruggieri, Antonio Cirillo, in un’altra grotta, ritrovano epigrafi dedicate a Venere Sosandra, non a caso venerata come “salvatrice degli uomini”, il cui culto fino ad allora era conosciuto solo ad Atene, dove una statua dello scultore Calamide la raffigura.
E’ l’illustre studioso Pasquale Soccio, presidente del convegno internazionale “Uria garganica e la grotta di Venere sull’isolotto del faro di Vieste”, tenutosi a Vieste il 17 e 18 ottobre 1987, a ricordare che Catullo nel carme 36 aveva parlato di sponde sacre a Venere, non dimentico di Michele Petrone, compianto ispettore onorario di Vieste nei primi decenni del secolo scorso, che inascoltato aveva spinto ad indagare e studiare le iscrizioni antiche della grotta.

Da quel giorno di maggio del 1987 la storia della città di Vieste e dell’intero Gargano avrebbe dovuto cambiare, farsi più avvincente e misteriosa, aperta a nuove ricerche storiche e a mille supposizioni mitiche e leggendarie.
Miopia politica, speculazione, affarismo, nuovi e ricorrenti tentativi di cementificazione non lo hanno permesso.
E’ Matteo Siena, “testimone attento del suo tempo”, a Peschici il 2 ottobre 2011, trascorsi ben 24 anni, in una serata culturale dedicata a Vieste senza viestani, che incrociando le coordinate tolemaiche con quelle attuali individua l’antica città-porto di Uria con Vieste.

Storia, arte e natura riusciranno a fermare lo scempio?
Comunicato Stampa Michele Eugenio Di Carlo

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Pegaso – Vieste: prima accoglienza per 67 clandestini

Pubblicato : lunedì, 28 novembre 2011

Lo scorso 16 novembre, un gruppo di 67 clandestini, di cui 21 minorenni, provenienti da diverse nazionalità (Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Iran e Sri Lanka), è sbarcato sulla costa sud di Vieste, tra Baia Campi e Pugnochiuso.
Gli stranieri sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza durante un turno di pattugliamento e una volta allertati i Carabinieri e la Guardia Costiera sono stati trasferiti presso la sede del locale Gruppo di Protezione Civile “Pegaso”.
I migranti pare siano partiti a bordo di tre barconi, quattro giorni prima, da un porto della Grecia e una volta giunti sulla costa di Vieste e siano stati costretti a buttarsi in mare per raggiungere la terra ferma.
L’Ass. Pegaso si è occupata di fornire cibo e coperte, che dopo una prima identificazione dei migranti da parte dei Carabinieri, sono stati trasferiti nel Centro di Accoglienza di Borgo Mezzanone.
Particolare attenzione è stata rivolta ai minorenni, in quanto la normativa in vigore non consente il loro alloggio in centri di accoglienza, bensì in specifiche comunità.
da Ce.Se.Vo.Ca.

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VIESTE – ferito a fucilate “il pentito”: una vendetta?

Pubblicato : lunedì, 21 novembre 2011

Antonio Tomaiuolo è stato trovato in fin di vita in una radura in località “Mezzanelle”

E’ avvolto nel mistero, l’agguato ad Antonio Tomaiuolo, trovato in fin di vita in una radura in località “Mezzanelle” in agro di Vieste. L’uomo, detto “il pentito” è stato ferito a fucilate al torace. 48enne, Tomaiuolo, operaio della forestale, è originario di Monte Sant’Angelo, ma vive a Mattinata, sposato con due figli.

Secondo i carabinieri che indagano su questo nuovo agguato sulla “montagna del sole”, potrebbe trattarsi di una vendetta e non di un incidente di caccia.

Tomaiuolo è ricoverato in gravi condizioni nel centro di rianimazione dell’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. Riservata la prognosi.
da Daunia News

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TREKKING: PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

Pubblicato : mercoledì, 16 novembre 2011

L’esperienza può essere fatta anche in altra data, fuori dal programma a calendario, su specifica richiesta
La proposta è adatta a tutti, anche a coloro che sono poco allenati, una esperienza di cam-mino di più giorni, modulare in quanto avremo un mezzo al seguito che, oltre fare il trasporto del bagaglio pesante, potrà facilitare coloro che sono alla prima esperienza.
Il Gargano, divenuto Parco nel 1995, racchiude in se meravigliosi tesori paesaggistici e storici, in questo viaggio attraverseremo tre cittadine “simbolo” come San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e Vieste, inoltre potremmo ammirare la Foresta Umbra un esempio vivente di “monumento alla natura”.

In base al numero degli iscritti decideremo se prendere un pullman per il viaggio o se usare le auto, in ogni modo il venerdì sarà dedicato al viaggio e a una visita a San Giovanni Rotondo.
Il sabato effettueremo la prima tappa che ci porterà a Monte Sant’Angelo.
Il percorso si snoda su stradine secondarie, mulattiere e sentiero. L’intero percorso di 24 km prevede di toccare le seguenti località: l’antico lago di Sant Egidio, Cassano, Orefice, Cima della Costa, Madonna degli Angeli.
La domenica da Monte Sant’Angelo ci trasferiamo al Monte Sacro.
Il percorso è lungo 20 km e prevede di passa-re Valle Carbonara, Puntone della Giumen-ta, Masseria Rignane-se, Sferracavallo, Murgia Palena fino ad arrivare al Monte Sacro.

Il lunedì da Monte Sacro raggiungeremo il mare e più precisamente Vieste.
Il percorso è di 24 km e attra-verseremo, scendendo verso il mare, il Piano di San Martino, Scarpitedda, Tacca del Lupo e Marzianello fino ad ar-rivare a Vieste. Martedì lo dedicheremo alla visita della bella cittadina e del suo centro storico prima di rientrare.
In caso di utilizzo delle auto per lo spostamento, dovremmo dedicare un paio di ore per recuperare i mezzi a San Giovanni Rotondo, se avremo a disposizione un pullman il mezzo ci verrà a prendere a Vieste nel primo pomeriggio per il rientro.

Difficoltà : Facile Ore giornaliere di cammino : 5 – 6 h
Mezzo di trasporto : Auto / Pullman
Lunghezza tappe: 20 – 24 km
Dislivello: 200 – 300 mt. Altezza : max 863 mt

COSTI - L’esperienza verrà fatta con un minimo di 8 partecipanti – E’ obbligatorio essere Soci UISP o Trek e Bike, per iscrizioni contattare la segreteria.
Possibilità di pernottare in albergo per chi viene da lontano

Partenze: · da Jesi al parcheggio del distributore ESSO vicino alla B.P.A. (Esagono) in viale dell’industria zona Z.I.P.A. al- le ore 7.30 · all’ingresso dell’autostrada di Ancona Sud, davanti alla Combipel alle ore 8.00 · lungo il percorso stradale previo accordi

Costo di iscrizione: · quota € 318,00 e comprende: iscrizione a Trek e Bike, guida, trasporto bagagli con mezzo al seguito per o-gni necessità, mezza pensione (bevande esclu-se) dalla cena di venerdì 6 alla colazione del martedì 9 – do-po il 12 marzo € 338,00 · viaggio in auto: dalla guida michelin, costo indicativo da dividere tra i componenti dell’auto € 120,00 · per i ragazzi sotto i 14 anni € 248,00 se ac-compagnati dai genitori che se ne assumono la responsabilità
PASQUA 2012: DA VENERDÌ 6 A LUNEDÌ 9 APRILE ** iscrizioni entro il 12 marzo **

Materiale personale:

Scarpe comode per camminare (da ginnastica robusta o trekking leggera), ba-stoncini, giacca antivento, pile o maglia di lana, borraccia, pranzo al sacco, cappello e guanti in pile o di lana, occhiali da sole, crema solare, igiene persona-le (fazzolettini … ), ombrellino, in piccolo
zaino.

In una unica valigia a testa, che sarà tra-sportata dal mezzo di servizio, ricambi per quattro giorni.
E’ importante che ogni partecipante abbia u-no zainetto per le poche cose che gli servono durante il cammino ed una unica valigia per il resto, in modo da facilitare le operazioni di carico e scarico all”addetto al transfert.
Per informazioni ed iscrizioni, contattare la Segreteria ai seguenti recapiti: telefono: 0731.212293 – 338.2382647

e-mail [email protected] ;

sito internet : www.trekebike.it  – Trekking nel Parco Nazionale del Gargano
Comunicato Stampa Associazione TREK e BIKE

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Vieste: 70 immigrati sbarcati nella motte

Pubblicato : mercoledì, 16 novembre 2011

Sono 64, fino a questo momento, gli immigrati giunti la scorsa notte sulle coste garganiche. Gli stranieri sono stati ritrovati tra Baia dei Campi e Mattinata. Si tratta perlopiù di uomini, che giungerebbero dal Pakistan e dall’Afghanistan. 38 quelli identificati fino a questo momento, di cui 14 minorenni. Apparentemente sembrano tutti in buone condizioni di salute. Gli stranieri sono stati ospitati nel piazzale antistante la Protezione Civile di Vieste dove le forze dell’ordine stanno procedendo alla loro identificazione. Successivamente gli stranieri saranno trasferiti nei centri di accoglienza pugliesi: 20 dei quali saranno sistemati presso il Cara di Borgo Mezzanone, mentre i minorenni in specifiche strutture dedicate. Al momento del ritrovamento gli immigrati erano a piedi, non si ha ancora la certezza su come siano giunti sulle coste viestane.

Tatiana Bellizzi

Sono 64, fino a questo momento, gli immigrati giunti la scorsa notte sulle coste garganiche. Gli stranieri sono stati ritrovati tra Baia dei Campi e Mattinata.

Si tratta perlopiù di uomini, che giungerebbero dal Pakistan e dall’Afghanistan. 38 quelli identificati fino a questo momento, di cui 14 minorenni. Apparentemente sembrano tutti in buone condizioni di salute.

Gli stranieri sono stati ospitati nel piazzale antistante la Protezione Civile di Vieste dove le forze dell’ordine stanno procedendo alla loro identificazione.

Successivamente gli stranieri saranno trasferiti nei centri di accoglienza pugliesi: 20 dei quali saranno sistemati presso il Cara di Borgo Mezzanone, mentre i minorenni in specifiche strutture dedicate. Al momento del ritrovamento gli immigrati erano a piedi, non si ha ancora la certezza su come siano giunti sulle coste viestane.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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Due arresti per estorsione a Vieste

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

La conferenza stampa (foto Cautillo)

La conferenza stampa (foto Cautillo)

Laudati: «Oggi non è più terra dei clan». Fermati Angelo Notarangelo e Marco Raduano
Avrebbero preteso soldi da un imprenditore locale

Estorsione aggravata dalla modalità mafiosa. Con questa accusa i carabinieri di Vico del Gargano hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti del boss di Vieste, Angelo Notarangelo, detto «cindarjiudd», dal 13 aprile scorso detenuto a Trapani, e il suo braccio destro, Marco Raduano, detto «pallone».

LA VICENDA – I due sono accusati di aver messo a segno una estorsione ai danni di un imprenditore, distributore di apparecchi videopoker e slot machine. L’ incubo per la vittima ha inizio circa quattro anni fa, quando Notarangelo e Raduano lo minacciarono: se non avesse pagato il «pizzo» gli avrebbero fatto concorrenza aprendo un’attività imprenditoriale analoga nella stessa zona. La minaccia, però, non ebbe alcun effetto. Dopo qualche tempo il boss e il suo braccio destro hanno cominciato a contattare i clienti dell’imprenditore per imporre loro il noleggio delle loro macchinette.

L’INCUBO – Di fronte al pericolo più che concreto di perdere tutta la clientela, l’imprenditore nella primavera del 2008, ha deciso di cedere alla richiesta estorsiva e di accettare l’ imposizione di una rata mensile di 800 euro: ogni sei mesi la vittima doveva dare ai due 4.800 euro.
Nel settembre 2010, dopo un’estate magra di guadagni, l’uomo decise di chiedere al boss la rinegoziazione della rata estorsiva perché non più in grado di farvi fronte. La risposta di Notarangelo fu più che eloquente: tre autovetture incendiate e un camion, strumento indispensabile per l’attività imprenditoriale, rubato e restituito solo dopo il pagamento della rata. Cosi alla fine l’imprenditore ha deciso di denunciare i suoi estorsori raccontando tutto ai carabinieri e alla magistratura.

IL COMMENTO – «Un plauso particolare va al coraggio straordinario di uomini prima ancora che imprenditori e commercianti – ha detto il procuratore antimafia di Bari, Antonio Laudati, alla conferenza stampa che si è tenuta stamattina – che hanno voluto dar vita a Vieste a una delle più attive associazioni anti-racket presenti sul territorio nazionale, in un momento in cui era più forte l’offensiva sferrata dai criminali. Difficile dimenticare l’ assassinio dei fratelli Piscopo, operatori turistici proprio di Vieste.
Oggi Vieste, il Gargano, non è più terra di nessuno, preda di clan mafiosi che con la violenza e la paura hanno imposto un clima di omertà per tanti anni. Oggi Vieste e tutto il Gargano sono un esempio di uomini e donne coraggiosi che ha alzato la testa e deciso di essere al fianco della Squadra Stato».

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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VIESTE – Genitori Mafrolla ritrovano documenti d’identità del figlio

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

Omicidio MafrollaSono scesi giù, in quella scarpata nel cuore della “Valle del Palombaro”, per portare un mazzo di fiori su quella fitta boscaglia che per circa 4 mesi ha rappresentato la tomba del proprio figliolo.
Ieri i genitori di Michele Mafrolla, si sono recati sul luogo del rinvenimento del cadavere del loro congiunto ma non sono tornati a mani vuote.
Tra i rifiuti, tra vecchie lavatrici e frigoriferi, papà e mamma hanno recuperato un borsello contenente i documenti personali (la carta d’identità e la patente di guida), una delle scarpe che Michele indossava il giorno della scomparsa. Tutto il materiale è stato consegnato agli inquirenti.
Un’ulteriore conferma dopo le tante giunte la settimana scorsa con il riconoscimento degli abiti: una t-shirt viola ed un paio di jeans.
Vestiti ritrovati indosso al cadavere e che coincidevano perfettamente con quelli indossati da Michele.
Un’ulteriore certezza che quel corpo è del giovane viestano scomparso il 24 luglio scorso.
In settimana sarà effettuata l’autopsia su quel che resta del cadavere, scarnificato e divorato dagli animali selvatici. Intanto la tac effettuata la settimana scorsa sulla salma ha evidenziato la presenza di alcuni frammenti di metallo, all’altezza del torace. Questo potrebbe lasciare intendere che Mafrolla sia stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco.
Michele, dunque scomparve 4 mesi fa da Vieste, da quando, alle 20 di quella calda sera d’estate , uscì di casa in sella al suo scooter, dicendo alla madre che sarebbe tornato di lì a poco.
Immediatamente dopo la sua sparizione gli inquirenti passarono al setaccio la vita privata del ragazzo e della sua giovanissima fidanzata di 17 anni che a settembre – lo ricordiamo – ha dato alla luce una bambina che porta proprio il nome di Michele.
Secondo gli investigatori il movente di questa scomparsa finita nel sangue ruoterebbe intorno alla paternità del neonato.
La famiglia Mafrolla aveva affermato, nel corso di uno dei tanti appelli lanciati alla trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”, che Michele era ben consapevole di non essere, lui, il padre della bambina.
Voci di paese, avrebbero attribuito ad un altro giovane viestano, Giuseppe Notarangelo, la responsabilità del figlio della 17enne.
(Per la foto si ringrazia ‘la Voce di Vieste’)

Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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Criminalita’: Vieste, due arresti per estorsione a imprenditore

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

I carabinieri del Comando provinciale di Foggia hanno arrestato a Vieste due noti pregiudicati per estorsione aggravata dal metodo mafioso, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari-Direzione Distrettuale Antimafia.
Sarebbero responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore viestano. Una conferenza stampa si terra’ alle 11.30 alla Prefettura di Foggia alla presenza del prefetto e dei procuratori di Bari, Foggia e Lucera.
da Adnkronos

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FOGGIA – Provincia e 10 Comuni nel protocollo nazionale “Città dell’olio”

Pubblicato : sabato, 12 novembre 2011

Firmato un accordo a Roma per la valorizzazione dei territori dell’extravergine

Un accordo importante per la valorizzazione di un prodotto di punta della Capitanata. La Provincia di Foggia e altri 10 Comuni del territorio hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa con l’associazione nazionale “Città dell’Olio” e Unioncamere con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’extravergine. Oltre all’amministrazione provinciale foggiana, hanno aderito i Comuni di Trinitapoli, Candela, Carpino, Cerignola, Chieuti, Mattinata, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Torremaggiore, Vieste.

Con quest’accordo, spiegano i firmatari, si diffonderà anche la conoscenza dei territori d’origine del prodotto. Si creerà una sinergia con Onaoo (Organizzazione Assaggiatori Olio di Oliva) per la realizzazione di progetti nei ristoranti e nelle imprese, nonché a beneficio dei consumatori.

Il protocollo, precisa il presidente di “Città dell’olio”, Enrico Lupi, “non è solo un pezzo di carta, ma è un’intesa sostanziale” frutto di azioni svolte in simbiosi con il territorio. Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, l’accordo inserisce un altro tassello importante “nel quadro della valorizzazione delle eccellenze dell’ agroalimentare italiano all’estero di cui l’ olio extravergine di oliva è senza dubbio una delle espressioni più elevate”.
da Daunia News

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Vieste – I genitori riconoscono gli indumenti I resti umani sono di Michele Mafrolla

Pubblicato : giovedì, 10 novembre 2011

Trovati gli stessi indumenti del giorno della scomparsa – Il ragazzo aveva 27 anni. Nei prossimi giorni l’esame dna

Michele Mafrolla era scomparso dal 23 luglio scorso

Sono di Michele Mafrolla i resti umani trovati martedì scorso tra Vieste e Mattinata, in località Palombaro. I genitori del ragazzo scomparso da Vieste il 23 luglio scorso hanno riconosciuto gli indumenti trovati accanto al cadavere: un paio di jeans, una t-shirt ma, soprattutto, una cintura per pantaloni. Indumenti che il ragazzo indossava proprio il giorno della sua scomparsa.

L’AUTOPSIA – Intanto nella prossima settimana si svolgerà l’autopsia sul cadavere del ragazzo: esame importante anche per conoscere le cause della morte. Nel corso dell’esame si accerterà anche la provenienza dei frammenti di ferro trovati nel torace, che potrebbero essere pezzi di un proiettile. Nei prossimi giorni, comunque, sarà effettuato l’esame del dna per avere la certezza che quei resti siano proprio di Michele Mafrolla.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Vieste: ore di angoscia in casa Mafrolla, sul cadavere forse abiti di Michele

Pubblicato : mercoledì, 9 novembre 2011

Per avere la certezza che si tratti di Mafrolla bisognerà attendere l’esito del Dna. Jeans, maglietta e scarpe da ginnastica potrebbero essere quelli indossati dal ragazzo il giorno della sua scomparsa“

Ritrovamento cadavere

Per la comunità viestana e soprattutto per la famiglia Mafrolla sono ore d’angoscia. Ormai sembrano esserci pochi dubbi sull’identità del cadavere ritrovato ieri mattina in avanzato stato di decomposizione in località Palombara e recuperato dai Vigili del Fuoco del nucleo speleo alpino fluviale E’ di pochi minuti fa la notizia che l’uomo sarebbe stato ucciso.

Risultato dai primi esami interni ed esterni del cadavere compiuti dal medico legale Vittorio Fineschi, che, alla fine della settimana o nei primi giorni della prossima , si occuperà dell’autopsia. Gli esami compiuti avrebbero permesso, secondo indiscrezioni, di accertare la morte violenta e anche e in che modo sarebbe avvenuto l’omicidio.

Se è vero che per avere la certezza che si tratti di Michele Mafrolla bisognerà attendere l’esito del Dna, è altrettanto vero che il jeans, la maglietta sportiva di colore viola e la scarpa da ginnastica di colore rosso ritrovati sullo scheletro rinvenuto in una scarpata, potrebbero appartenere al ragazzo scomparso il 24 luglio. Qualche dubbio in realtà resta e soltanto l’esame del Dna, i cui risultati non si avranno prima di qualche settimana, sarà in grado di scioglierli.

A rendere il mistero ancora più fitto è la possibilità che si tratti di Francesco Libergolis, l’allevatore 41enne scomparso da Monte Sant’Angelo qualche settimana prima di Mafrolla. Michele e Francesco hanno più o meno la stessa corporatura e peraltro tra i due non c’è una grossa differenza d’età.

A Vieste però sembra essere calato il sipario su una storia triste, raccapricciante e per alcuni versi inspiegabile. Intanto i genitori di Michele Mafrolla stamane sono giunti a Foggia, nell’obitorio dell’ospedale, per capire se il cadavere possa appartenere al loro congiunto.

da Foggiatoday

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FOGGIA – Cadavere trovato a Vieste morte violenta per la vittima

Pubblicato : mercoledì, 9 novembre 2011

Sarebbe stato ucciso l’uomo trovato morto, in avanzato stato di decomposizione, in una zona impervia del territorio garganico.

E’ risultato dai primi esami interni ed esterni del cadavere compiuti dal medico legale Vittorio Fineschi, che, alla fine della settimana o nei primi giorni della prossima settimana, si occuperà dell’autopsia. Gli esami compiuti avrebbero permesso, secondo indiscrezioni, di accertare la morte violenta e anche e in che modo sarebbe avvenuto l’omicidio.

Il cadavere è stato recuperato ieri dai vigili del fuoco del Nucleo speleo-alpino-fluviale, chiamati dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia che da mesi battono il territorio del Gargano alla ricerca di alcune persone scomparse e che si ritiene siano vittime della ‘lupara biancà.

Sono due le persone scomparse nella zona negli ultimi mesi: Michele Mafrolla, di 27 anni, operaio di Vieste del quale si sono perse le tracce dal 24 luglio scorso, e Francesco Li Bergolis, pastore di 41 anni. Entrambi non hanno – secondo gli inquirenti – collegamenti con la criminalità; Li Bergolis è un lontano parente del boss ‘Cicciò Li Bergolis, ucciso il 26 ottobre 2010.

I genitori di Michele Mafrolla stamane sono giunti a Foggia, nell’obitorio dell’ospedale, per capire se il cadavere possa appartenere al loro congiunto: una t-shirt di colore viola, un paio di jeans e una scarpa da ginnastica di colore rosso che sono stati trovati tra i resti potrebbero essere utili al riconoscimento del cadavere. Mafrolla, il 24 luglio scorso, uscì da casa dicendo ‘esco a mangiare qualcosà, e non ha più dato sue notizie.
Guarda il video

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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VIESTE -Il corpo è in avanzato stato di decomposizione – Gli inquirenti non escludono un caso di lupara bianca

Pubblicato : martedì, 8 novembre 2011

Trovato cadavere di un uomo a Vieste
Il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato in una scarpata in agro di Vieste, in località Palomba. Al momento non si hanno altri particolari.

Sul luogo del ritrovamento del cadavere si stanno recando i carabinieri del Comando provinciale di Foggia e il Nucleo speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco. Potrebbe trattarsi di uno dei tanti casi di «lupara bianca» della faida del Gargano.

Il ritrovamento di un cadavere a Vieste

 

 

I RESTI - A quanto viene reso noto, del cadavere dell’uomo è rimasto poco o nulla e quindi, al momento, l’identificazione risulta difficile. Le avverse condizioni atmosferiche hanno tra l’altro impedito che potesse essere svolta una prima ispezione cadaverica da parte del medico legale.

 Di qui la decisione di trasferire i resti dell’uomo nell’obitorio degli Ospedali Riuniti di Foggia dove, fra qualche ora, dovrebbe iniziare un primo esame autoptico.

LE IPOTESI - Sono due le persone scomparse nella zona negli ultimi mesi. Si tratta di Michele Mafrolla, di 27 anni, del quale si sono perse le tracce dal 23 luglio scorso, e di Francesco Li Bergolis, pastore di 41 anni, incensurato anche se lontano parente del boss «Ciccio» Li Bergolis, ucciso il 26 ottobre 2010.


da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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VIESTE – sciopero dei netturbini: «Siamo senza stipendio

Pubblicato : martedì, 8 novembre 2011

netturbino in azione

La “monnezza” la sta facendo da padrona in questo ultimo periodo a Vieste. Dibattito politico e qualche tensione sociale ruotano proprio attorno al tema dei rifiuti, croce e non certo delizia per tanti comuni e, come detto, per Vieste in modo particolare.

Se da una parte ci sono i netturbini in stato di agitazione, e che minacciano lo sciopero se entro martedì non riceveranno lo stipendio (sono in arretrato di due mesi) da parte dell’impresa Sieco di Bari che gestisce il servizio, dall’altra ci sono i politici, di maggioranza e di opposizione, che si stanno dando battaglia forse con mai, riguardo la Tarsu (tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani).

Per la Tarsu non pagata, per quella chiesta a rimborso, per gli aumenti del balzello notificato nei giorni scorsi a tutti i cittadini con l’emissione di un nuovo ruolo e delle conseguenti bollette aggiornate. La città è tappezzata di manifesti, di tutti i tipi e guise.

Con titoloni tipo “Dimettetevi”, “Ora basta”, “Chi pagherà”, “Sempre peggio”, fatti affiggere dai gruppi di minoranza (Ripartiamo, Per un’altra Vieste, Nuovo Centro Destra), e quelli del tipo “Dalle minoranze solo menzogne e demago gia”, “Basta con le falsità, questa è la verità”, autori i gruppi di maggioranza (Pdl, Udc, Fli) e il sindaco Ersilia Nobile in prima persona, con tanto di logo comunale e le contestazioni in merito di Annamaria Giuffreda (Per un’altra Vieste) per la quale lo stemma comunale non è “cosa loro”. A scatenare la bagarre politica, dopo la vicenda dei ricorsi “fantasma”, per i quali il Comune potrebbe essere costretto a pagare oltre un milione di euro, la notifica degli aumenti della tassa rifiuti con l’inoltro ai cittadini di una seconda bolletta. Un aumento di circa il 35% che riguarderebbe i maggiori costi del servizio derivanti dalla chiusura della discarica di Vieste e del conseguente trasferimento dei rifiuti a Cerignola.

“Paghiamo di più ed in cambio abbiamo un servizio peggiore – tuona Annamaria Giuffreda -. Il Comune non si è potuto costituire in giudizio perché i tre amministratori hanno taciuto l’esistenza del ricorso, ora dobbiamo pagare noi un milione di euro. Ora se ne devono andare». Ed aggiunge Spina Diana: “Perché questo spropositato aumento? Perché nel giro di un anno il contratto per la raccolta ed il conferimento dei rifiuti è passato da 2.700.000 a quasi 5.000.000 di euro, nonostante il peggioramento del servizio. Ma non è finita! Bisognerà coprire un altro buco di 1.000.000 di euro a causa di 20 ricorsi-fantasma accolti dalla Commissione provinciale tributaria e riconosciuti alcuni giorni fa come debiti pubblici dall’attuale amministrazione”.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Maltempo, disagi anche in Capitanata

Pubblicato : lunedì, 7 novembre 2011

Problemi a Cerignola, Manfredonia, Vieste e Zapponeta – Al lavoro Vigili del fuoco e il Consorzio di bonifica

Numerosi i disagi in gran parte della Capitanata per il violento nubifragio che ieri si è abbattuto su gran parte della provincia. I problemi maggiori sono stati registrati a Vieste, Manfredonia, Cerignola e Zapponeta dove è stato necessario l’intervento di alcune squadre dei Vigili del fuoco del comando Provincia di Foggia.

ZAPPONETA – Particolarmente critica la situazione a Zapponeta dopo i tombini della fogna bianca non sono riusciti a drenare la grossa mole d’acqua per la presenza di detriti di terra e fogliame accumulati nel tempo.

E cosi numerose le strade cittadine che si sono trasformate in un pantano, soprattutto tra via Isonzo e via Nettuno. E ieri, sin dalle prime segnalazioni di allagamenti, il sindaco di Zapponeta si è attivato con la Prefettura di Bari e la Protezione civile regionale. Intanto già da questa mattina le istituzioni, anche con l’ausilio dei tecnici del Consorzio di bonifica della Capitanata, sono al lavoro per prendere ogni misura per scongiurare ulteriori danni a cose e persone.

CERIGNOLA E VIESTE - Interventi dei Vigili del fuoco anche a Cerignola per allagamenti in scantinati e box nella zona del centro storico. Allagamenti anche nelle campagne di Vieste dove le squadre del 115 sono intervenute con idrovore.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno

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VIESTE (FOGGIA) – Nascosto dai suoceri scovato latitante mafia foggiana

Pubblicato : domenica, 6 novembre 2011

arresto latitante mafia garganica

Era considerato dagli investigatori l’ultimo latitante del Gargano e ieri, gli agenti del Commissariato di Manfredonia, insieme con gli uomini della squadra mobile della questura di Foggia, hanno messo fine alla sua latitanza che durava dal 20 dicembre del 2010.

Franco Raduano, di 27 anni, di San Giovanni Rotondo dovrà rispondere di reati contro il patrimonio, traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, rapina, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e furto aggravato.

Le indagini degli investigatori hanno consentito di appurare che Raduano si nascondeva in un alloggio, adiacente l’abitazione dei suoceri, nel centro storico di Vieste. Quando è scattata l’operazione, Raduano ha tentato di sottrarsi alla cattura, fuggendo attraverso i tetti delle abitazioni limitrofe. Franco Raduano, nel 2009 era stato arrestato per droga, insieme al cugino, Marco Raduano, considerato il braccio destro del boss di Vieste, Michele Notarangelo.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Vieste – Invito alla cerimonia in Ricordo di Mimmo Sesta – 10 Novembre 2011 – ore 9,30.

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Carissimi,

Finalmente la città di Vieste rende onore al nostro illustre concittadino Domenico Sesta, che familiari ed amici chiamavano “Mimmo”. L’Amministrazione Comunale di Vieste in collaborazione con la Società di Storia Patria, in occasione del 50° anniversario dell’erezione del Muro di Berlino e del Tunnel della Libertà, che rappresenta il gesto eroico di Mimmo, ha organizzato una serie di manifestazioni per celebrare degnamente questo eroe dei nostri tempi.

A nome del Sindaco di Vieste e mio personale in qualità di rappresentante della Società di Storia Patria, siete invitati sul Municipio di Vieste alle ore 9,30 del 10 novembre 2011, a partecipare al Consiglio Comunale Straordinario, monotematico, che riguarderà interamente la figura di Mimmo Sesta. Attraverso interventi e testimonianze dirette saranno illustrati i tratti più importanti della sua vita. Quindi sarà proiettato un filmato originale pervenuto direttamente dalla Germania, in cui Mimmo e il suo amico Gigi Spina raccontano l’eroica impresa del Tunnel della Libertà sotto il Muro di Berlino, compiuta tra il 1961 ed il 1962. Di questa impresa, la moglie Ellen ha scritto un libro in lingua tedesca ed in lingua italiana, “Il Tunnel della Libertà”, da cui sono stati tratti due film in Germania ed in Italia. Il Presidente Ciampi, nell’anno 2000, insignì Mimmo ed il suo amico Gigi di Medaglia d’Oro al valor civile.

Al termine, il Consiglio Comunale delibererà l’intitolazione di una strada cittadina a Mimmo Sesta e lo scoprimento di una lapide in Via Montegrappa, la via in cui Mimmo nacque il 29.1.1937. Subito dopo ci recheremo tutti in Via Montegrappa per lo scoprimento della lapide che indicherà ai posteri il gesto eroico.

Durante la cerimonia due testimoni del Muro di Berlino, Volker e Barbara Telg, Berlinesi, ci racconteranno fatti ed esperienze vissuti in prima persona. Chi non potrà partecipare al Consiglio Comunale del 10 Novembre, può intervenire nelle manifestazioni che si sono organizzate presso le scuole il 9 ed 11 novembre. Vi aspetto.

Cordialmente.

Dott. Franco Ruggieri
(Vice-Presidente Società di Storia Patria della Puglia – sezione Gargano – Vieste)

Recapito:

Dott. Franco Ruggieri
Piazza Vittorio Emanuele n. 11
71019 Vieste (FG)

Tel. – Fax 0884-708314 – Cell. 346-0296659

BIOGRAFIA

Domenico Sesta, per familiari ed amici “Mimmo”, è nato a Vieste il 29 gennaio 1937, da Sesta Epifanio (falegname) e Carolina Rado (sarta) in Via Montegrappa n. 6. A Vieste ha frequentato le Scuole Elementari fino alla classe IV con l’insegnante Gelsomina Soldano, per essere poi trasferito nel Convitto Nazionale di Lucera, in quanto orfano di guerra. Il papà, infatti, morì il 21.8.1937 in operazioni OMS (Guerra di Spagna). Mimmo ritorna a Vieste per le feste e le vacanze estive, fino a quando la famiglia si trasferisce definitivamente a Chioggia, dove alla madre, vedova di guerra, le fu assegnato un impiego statale. Dopo le scuole superiori, Mimmo si iscrive all’Università di Berlino. Qui vive in stretta amicizia con un altro studente italiano Luigi Spina “Gigi”, conosciuto a Gorizia durante le superiori. Gigi frequenta l’Accademia di Arti Grafiche, Mimmo la facoltà di Ingegneria Civile. Il carattere aperto e solare dei due giovani italiani li porta a stringere amicizia con giovani studenti tedeschi. Tra questi è Peter Smith che sarà la causa ispiratrice del Tunnel, le cui operazioni iniziate nell’autunno 1961 terminarono il 14.9.1962. Dopo l’impresa del Tunnel ognuno prese la sua strada. Mimmo ed Ellen si sposarono nel 1963, continuando a far fuggire molti altri tedeschi dall’Est verso l’Occidente, attraverso una rete clandestina che produceva documenti falsi. Proprio per questo, Mimmo ed Ellen non esternarono mai ai parenti e agli amici di Vieste la grande impresa del Tunnel. Temevano ancora ritorsioni da parte della Stasi, la polizia politica della DDR. Ellen Sesta ha scritto il famoso libro “Il Tunnel della Libertà” da cui furono tratti due film, in Germania ed in Italia. Il Presidente Ciampi nel 2000 insignì Mimmo e Gigi di medaglia d’oro al Valor Civile. Il grande cuore di Mimmo si è fermato per una crisi cardiaca il 5.5.2002.

IL GESTO EROICO: IL TUNNEL DELLA LIBERTA’

Nei primi giorni del mese di agosto 1961 a Berlino si verifica un inconsueto esodo di cittadini dell’Est verso l’Ovest. A migliaia si trasferiscono giornalmente, con le loro masserizie, dalla povera e disastrata Berlino Est, presso parenti e amici della zona Ovest. Si avverte una forte tensione nella città, che fino a quel momento era stata comunque aperta e libera per tutti i berlinesi, nonostante il blocco sovietico. Allo scoccare della mezzanotte tra il 12 e 13 agosto 1961, iniziano i lavori per l’erezione di un confine. Inizialmente costituito da cavalli di Frisia e filo spinato, venne poi sostituito da un cordone di pannelli di cemento armato alto tre metri e, tristemente conosciuto come “Il Muro di Berlino”. La città viene divisa, Berlino Est è chiusa. Le famiglie vengono disgregate, gli amici vengono separati. E così succede che Peter trovandosi all’Est con la sua famiglia chiede aiuto agli amici italiani. Mimmo e Gigi, liberi di entrare in Berlino Est in virtù del loro passaporto straniero, gli promettono solennemente che faranno di tutto per farlo fuggire a Berlino Ovest. Ma per Peter non è facile. Non può affrontare lo scavalcamento della recinzione: lascerebbe a casa moglie e figlioletta. Mimmo e Gigi, pensano ad una impresa più complessa, già tentata prima da altri, ma senza successo: scavare un tunnel sotto il muro di confine. Decidono per questa soluzione, proprio perché coronata da precedenti insuccessi e ritenuta ormai impraticabile da parte della Polizia dell’Est. Mimmo è stato l’artefice dell’impresa, a volte era costretto ad operare da solo in quanto l’amico Gigi, era ricoverato in Ospedale per un intervento chirurgico. In breve: elabora il piano, progetta lo scavo del Tunnel sotto la Bernauer Strasse e lo realizza con l’aiuto indispensabile di tanti volontari. Il gruppo iniziale di quattro amici con il passare dei giorni arrivò a contare oltre 40 persone. L’operazione Tunnel della Libertà durò quasi un anno: ottennero la concessione di un deposito in una fabbrica distrutta e abbandonata dalla guerra, realizzarono una monorotaia dove far scorrere il famoso carrello a tre ruote (denominato oggi “La carriola di Mimmo e Gigi” – Museo del Muro), una linea elettrica, una rete telefonica, un impianto per l’aerazione forzata ed un’impalcatura degna di una classica miniera. Insomma un lavoro enorme che fece esaurire tutti i soldi degli studenti, dei loro parenti e dei loro amici. Affrontarono mille problemi e diverse interruzioni ma grazie alla testardaggine e alla genialità dei due giovani italiani (finanziamento segreto della televisione americana NBC) il Tunnel fu portato a termine. A questo punto entra in scena Ellen, futura moglie di Mimmo, che ignara fin a quel momento del Tunnel (tutto si eseguiva in assoluta segretezza), accetta l’ invito di Mimmo e Gigi di fare da staffetta. Doveva, in pratica, contattare i profughi e condurli in momenti diversi e con segnali particolari, da varie osterie di Berlino Est fino all’imboccatura del Tunnel, al n. 7 della Schonholzer Strasse. Attraverso il Tunnel della Libertà, lungo 123 metri, oggi ribattezzato “Tunnel 29”, riuscirono a fuggire 29 persone (parenti ed amici dei giovani volontari). Il primo fu Peter e la sua famiglia. John Kennedy quando fu informato del successo del Tunnel, pianse.

Comunicato Stampa Società di Storia Patria della Puglia

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Vico Del Gargano – RIFIUTI, NON SOTTO CASA MIA

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Vico del GarganoCi risiamo, rifiuti? Non sotto casa mia, un po’ più in là.

 L’immondizia di Napoli e Palermo non ha insegnato nulla.

Le nuove emergenze che stanno affiorando vicino a noi, leggi Foggia, non fanno riflettere a prepararsi al peggio.
Molti comuni del Gargano, Parco Nazionale, non stanno meglio; la discarica di Vieste è satura da tempo; quella di Cerignola è in via di rapida saturazione.

Tutto il lavoro di informazione, dibattito, confronto e atti del Consiglio comunale di San Nicandro, fatto dall’Amministrazione Squeo per individuare un punto di raccolta complesso e differenziata , è stato fermato dal nuovo sindaco Vincenzo Monte.

La Provincia di Foggia, ente istituzionale per la politica dei rifiuti, passa di proroga in proroga, mentre i camion compattatori si preparano a prendere la strada di Trani con un ulteriore, pesante aggravio dei costi che pagheremo noi cittadini.
Di fronte a questa situazione bene hanno fatto i Sindaci di Peschici, Rodi Garganico e Vico del Gargano a preoccuparsi, prima che l’immondizia si accumuli nelle nostre strade e nelle nostre case, ad individuare un sito, in località “agostella”, idoneo alle operazioni di stoccaggio della parte differenziata.

 Scelta contestata da un Comitato, preoccupato per una negativa ricaduta sull’area e per pericolo della falda acquifera sottostante.
Per maggiori informazioni abbiamo incontrato l’avv. Massimo Fiorentino, Assessore all’Ambiente del comune di Vico del Gargano:” Ho avuto modo di spiegare in un recente incontro, a una delle più attive promotrici del sedicente comitato contro la discarica che, non solo non si tratta di discarica, ma ho avuto anche la possibilità di rappresentarle che nessun prezzo ambientale dovrà pagare il potenziamento della raccolta differenziata che i tre comuni, Vico del Gargano, Rodi e Peschici, si avviano a fare con sempre maggiore incisività.

 Il territorio e la sua salvaguardia sono più cari a noi che a chi protesta in modo strumentale.

 Il semplice fatto di chiamare discarica un impianto a supporto di una maggiore efficienza e portato della raccolta differenziata dei comuni è di per se indice di una cattiva informazione, a volte supportata anche da una pessima stampa. In occasione dello stesso incontro ho dato la disponibilità mia e quella dell’intera Amministrazione ad illustrare i dettagli dell’intervento, ma fino ad oggi conosco quanto fa il comitato solo attraverso i giornali e, quindi, anche questo è da intendersi come segno di una protesta che non ha approfondito le sue ragion d’essere.”

Alcune domande rivolte all’Assessore:
D: Assessore, il comitato parla di non idoneità del luogo scelto.
R: Non ho le conoscenze tecniche per contestare simili affermazioni. Spero che il comitato abbia, invece, forti argomentazioni scientifiche a sostegno delle loro tesi ed, in più, posso sin da ora assicurare tutti sul fatto che richiederemo accortezze anche oltre quelle previste dalla normativa, purchè non possa mai accadere ciò che loro, sia pure in via astratta, temono.”

D: Assessore, conferma la disponibilità a incontrare tutti coloro che manifestano dubbi sulla natura dell’impianto?
R: “ Ribadisco, ancora una volta, la disponibilità degli amministratori ad incontrare tutti coloro che nutrono perplessità, visto che l’Amministrazione Damiani ha sempre fatto della condivisione e partecipazione, oltre che della trasparenza, un punto di forza e mai di debolezza.

Temo che questa protesta abbia delle sfumature politiche legate alla prossima consultazione amministrativa più che un fondamento logico e scientifico.

 A maggior ragione, proprio stamane, 2 novembre, ho avuto modo di chiarire anche ad un confinante la bontà del progetto e la disponibilità al confronto, specialmente se fondato sull’onestà intellettuale dell’interlocutore.”
Michele Angelicchio da culttime.it

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VIESTE – in Comune per orientarsi nel mondo del lavoro

Pubblicato : venerdì, 28 ottobre 2011

Saranno attivati stage e tirocini formativi rivolti ai giovani

Avere l’opportunità di sperimentare sul campo come si lavora in un’amministrazione pubblica. Il Comune di Vieste ha approvato una delibera per l’attivazione di stage e tirocini formativi e di orientamento professionale che si svolgeranno direttamente in corso Fazzini.

Il provvedimento era stato proposto dall’assessore alla Formazione professionale Gaetano Zaffarano. L’obiettivo è quello di coinvolgere i giovani e agevolarne le scelte professionali con un percorso sul campo che potrà svolgersi durante o alla fine del corso di studi.

L’amministrazione, specifica in una nota Zaffarano, potrà avvalersi delle conoscenze e delle capacità di ricerca ed elaborazione dei tirocinanti e potrà promuovere la collaborazione stabile con le Università, gli Istituti di ricerca e le Scuole, sia pubbliche che legalmente riconosciute.

da Daunia News

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Vieste – Processo Medioevo, Comune parte civile – Il gup:«Danno sulla libertà d’impresa»

Pubblicato : giovedì, 20 ottobre 2011

I sette imputati sono accusati di estorsione e ricettazione Si è costituita anche l’Associazione Antiracket

Un danno diretto, ancor più grave per il Comune di Vieste, «atteso che tutte le attività estorsive determinano una diretta incidenza sulla libertà di impresa, sulla libera concorrenza, sullo sviluppo della comunità». E’ quanto ha sottolineato il gup del tribunale di Bari davanti al quale alcuni giorni fa si è svolto il processo Medioevo, nei confronti dei sette indagati appartenenti ad un gruppo delinquenziale operante a Vieste. Gli imputati accusati, a vario titolo, di estorsione, detenzione e produzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Gli indagati erano stati arrestati lo scorso 13 aprile dai Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano. Nel corso dell’udienza si sono costituiti parti civili, oltre alle vittime, il Comune di Vieste, l’Associazione Antiracket di Vieste, nonché la Federazione Italiana delle Associazioni Antiracket ed il Ministero degli Interni. «Costituirsi parte civile nel processo – ha detto il sindaco di Vieste Ersilia Nobile – è il minimo che potessimo fare. Riteniamo che sia questo il comportamento che l’amministrazione deve assumere. Speriamo che il senso civico lo riacquistino tutti i cittadini di Vieste e non solo le istituzioni».

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Schiuma nelle acque del Porto di Vieste

Pubblicato : giovedì, 20 ottobre 2011

Porto di ViestePer la Guardia Costiera la schiuma è un fenomeno naturale, nessun inquinamento

La sostanza schiumosa e persistente, notata nelle acque del Porto di Vieste e lungo la costa fino a Lesina qualche giorno fa, aveva destato non poche preoccupazioni nella popolazione e per primi nei militari della Guardia Costiera, accortisi dello strano fenomeno durante i consueti controlli della Sala Operativa.
Per prevenire ogni possibile forma d’inquinamento e per scongiurare danni all’ecosistema la stessa Guardia Costiera aveva prontamente allertato l’ARTA del Dipartimento di Foggia, i cui tecnici intervenivano nell’arco di pochissimo tempo per effettuare i campionamenti di rito e le conseguenti analisi microbiologiche e chimiche.
In esito ai primi riscontri di laboratorio ad oggi ottenuti, l’ARTA ha comunicato di aver escluso qualsiasi forma di agenti inquinanti, identificando la sostanza in un fenomeno di origine naturale, riconducibile alla decomposizione e degradazione di organismi zooplanctonici, confermando che la stessa non si configura in una situazione di rischio per la salute umana e l’ambiente marino.

da Il Grecale

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Vieste, udienza preliminare processo Medioevo. Comune si costituisce parte civile

Pubblicato : giovedì, 20 ottobre 2011

Controlli carabinieri (ST)

IL 18 novembre 2011, presso il Tribunale di Bari, si è svolta l’udienza preliminare del processo “Medioevo”, nei confronti di sette indagati appartenenti ad un gruppo delinquenziale operante nel comune di Vieste, accusati, a vario titolo, di estorsione, detenzione e produzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Gli indagati erano stati tratti in arresto lo scorso 13 aprile dai Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, coordinati dal Sostituto Procuratore Dott. Gatti Giuseppe, della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Nel corso dell’udienza si sono costituiti parti civili, oltre alle vittime, il Comune di Vieste, l’Associazione Antiracket di Vieste, nonché la Federazione Italiana delle Associazioni Antiracket ed il Ministero degli Interni.

Al termine dell’udienza, conclusasi con sette rinvii a giudizio, il G.U.P., nonostante le numerose eccezioni sollevate dai difensori degli imputati, ha precisato che l’esame delle costituzioni di parte civile delle varie associazioni non può prescindere da una sempre più pressante esigenza di tutela degli interessi diffusi della collettività, ribadendo che l’Associazione Antiracket di Vieste e la Federazione Antiracket Italiana ( Focus associazione antiracket e processo) prevedono espressamente nei loro statuti la difesa delle vittime dei reati di racket ed usura, alla stessa stregua del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, a cui fa capo l’apposito fondo di sostegno delle vittime, potendosi in ciò configurare un danno diretto, ancor più grave per il Comune di Vieste, “atteso che tutte le attività estorsive determinano una diretta incidenza sulla libertà di impresa, sulla libera concorrenza, sullo sviluppo della comunità”.

da Stato Quotidiano

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Foggia – VERTENZA – Sciopero in 3 ospedali foggiani A San Nicandro, Vieste, Vico del Gargano

Pubblicato : mercoledì, 19 ottobre 2011

Una giornata di sciopero e astensione dal lavoro di 24 ore dei 44 addetti delle Unità di Degenze Territoriali di San Nicandro Garganico, Vieste e Vico del Gargano è stata proclamata per il 26 ottobre 2011 dalle segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp di Foggia.

L’azione di lotta sindacale segue allo stato di agitazione del personale del 29 aprile, ed è stata decisa dopo il fallimento del tentativo di conciliazione in sede prefettizia e dopo aver constatato che “la vertenza non ha soddisfatto le rivendicazioni salariali”.

Per i sindacati “preso atto della manifesta inaffidabilità economica della cooperativa nel garantire le competenze salariali e, di riflesso, la qualità dei servizi ai cittadini, la Direzione Generale Asl dovrebbe valutare la possibilità, in attesa di una nuova gara, di una transitoria presa in carico del servizio e di adottare azioni cautelari, che mettano al riparo stipendi e garantiscano la continuità
da quotidianopuglia

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Vieste –Operazione Medioevo, domani udienza preliminare. Antiracket parte civile

Pubblicato : martedì, 18 ottobre 2011

Controllo sul territorio, carabinieri (ST)

Oggi 18 ottobre 2011 dinanzi al Tribunale Penale di Bari, Sezione GIP, si terrà l’udienza preliminare susseguente all’operazione “Medioevo”, prima operazione a carico di esponenti del clan operante nel territorio di Vieste .

A detta importante udienza l’Associazione Antiracket Vieste nella persona del Presidente, sig. Giuseppe Mascia, il Comune di Vieste nella persona del sindaco, dott.ssa Ersilia Nobile, la Federazione Italiana delle Associazioni Antiracket ed Antiusura nella persona del Presidente Onorario, dott.Tano Grasso e il Ministero degli Interni nella persona del Prefetto dott. Giancarlo Trevisone, si costituiranno parte civile.
da Stato Quotidiano

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Foggia, gli operatori sanitari incrociano le braccia

Pubblicato : martedì, 18 ottobre 2011

In 44 da maggio sono senza stipendio: le segreterie di Fp Cgil e Cisl hanno proclamato lo sciopero il 26 ottobre
Hanno proclamato lo sciopero nella giornata del 26 ottobre le segreterie territoriali di Fp Cgil e Cisl Fp di Foggia. ad astenersi dal lavoro per 24 ore saranno i 44 addetti delle Unità di degenze territoriali di San Nicandro Garganico, Vieste e Vico del Gargano in seguito al fallimento del tentativo di conciliazione in sede prefettizia e dopo aver constatato che “la vertenza non ha soddisfatto le rivendicazioni salariali”.
Secondo i sindacati, infatti, “preso atto della manifesta inaffidabilità economica finanziaria della cooperativa nel garantire le competenze salariali e, di riflesso, la qualità dei servizi ai cittadini, la direzione generale della Asl dovrebbe valutare severamente la possibilità, in attesa dell’espletamento di una nuova gara, di addivenire ad una transitoria presa in carico del servizio e di adottare azioni cautelari, che mettano al riparo stipendi e contributi dei lavoratori e che garantiscano la continuità assistenziale agli ammalati”.

da Daunia news

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Sicurezza, Mantovano a Foggia: aumentano arresti furti rame – Mafia garganica, Mantovano: è la più efferata e sfrontata

Pubblicato : martedì, 18 ottobre 2011

‘L’incontro di ieri a Foggia è stato uno dei periodici incontri di aggiornamento per fare il punto sulla situazione e ha permesso di verificare un dato estremamente positivo, frutto del lavoro di raccordo di questi primi tre mesi di operatività del patto per la sicurezza nell’agricoltura: aumentano le denunce e gli arresti nei confronti dei responsabili dei furti di rame, aumentano in modo considerevole i sequestri di materiale e parallelamente diminuiscono i furti stessi’.
Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, dopo una riunione svolta nella prefettura di Foggia.
‘Io ritengo – ha proseguito Mantovano – questo risultato soddisfacente per il breve tempo di operatività, anche se è ovvio che non ci fermiamo qui.

Abbiamo indicato oggi anche un secondo obiettivo da raggiungere che prende come riferimento le contraffazioni dell’olio d’oliva.
Dobbiamo rendere questo, come per i furti di rame, un sistema, coordinato e mirato di controlli in base al quale l’istituto accertatori vadano a colpo sicuro’.

Mafia garganica, Mantovano: è la più efferata e sfrontata

Per il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, la mafia garganica è l’organizzazione criminale ‘più efferata, perchè ricorre alla tortura e all’omicidio per affermare il proprio predominio, vedi il duplice omicidio dei titolari del villaggio turistico di Vieste; è la più sfrontata, perchè vuole dimostrare di essere più forte dello Stato, ed è la meno considerata mediaticamente perchè fatti gravissimi che accadono nel Gargano non hanno la giusta risonanza a carattere nazionale’. Mantovano lo ha detto rispondendo ai cronisti dopo una riunione nella prefettura di Foggia.

 ’La criminalità mafiosa garganica – ha ricordato il sottosegretario – ha subito negli ultimi due anni, da quando Maroni è venuto a Bari, dei colpi significativi con l’arresto di due capibanda latitanti e con la disarticolazione di un’organizzazione abbastanza forte’.
da ANSA

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Scuola, in Capitanata è un massacro. Ecco cosa succederà

Pubblicato : venerdì, 14 ottobre 2011

La Scuola e' finita Pochi se ne sono accorti, pochi ne parlano ma la scuola italiana sta per essere investita da una profonda rivoluzione, di portata simile a quella che ha accompagnato l’avvio dell’autonomia scolastica nel 2000, che entro un anno ne cambierà i connotati dal punto di vista organizzativo e gestionale.
Infatti la manovra bis di luglio (Decreto Legge n. 98, convertito nella legge 15 luglio 2011 n. 111, “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”), ha chiamato ancora una volta la scuola a contribuire ai risparmi di sistema in modo più incisivo di quanto, forse, sia stato percepito dall’opinione pubblica e in molti casi anche dai diretti interessati.

Le poche righe contenute in tre commi dell’articolo 19 della legge n. 111, stabiliscono queste modifiche:
a) tutte le istituzioni scolastiche del 1° ciclo dovranno essere accorpate in istituti comprensivi;
b) i nuovi e i vecchi istituti comprensivi dovranno avere almeno 1000 alunni;
c) le micro-istituzioni scolastiche con meno di 500 alunni non potranno avere il dirigente scolastico titolare, ma saranno affidate in reggenza ad altro dirigente.

Ecco cosa potrebbe accadere nella nostra provincia.
Attualmente nel 1° ciclo di istruzione funzionano 112 istituzioni scolastiche:
- 48 circoli didattici, 29 istituti principali di scuola secondaria di I grado (ex-scuole medie)
- 35 istituti comprensivi (organizzano scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di I grado).
Se la riorganizzazione dovesse avvenire sol in base ai numeri degli alunno si perderebbero n° 40 istituzioni scolastiche autonome cosi ripartite:
FOGGIA: –7
SAN SEVERO: -2
MANFREDONIA: -4
CERIGNOLA: -2
TORREMAGGIORE: -1
TROIA: -1
ORTA NOVA: -1
MONTE S.ANGELO: -1
VICO DEL GARGANO: -1
VIESTE: -1
APRICENA: -1
SAN NICANDRO GARGANICO: -1
SAN MARCO IN LAMIS: -1
LUCERA: -1
MARGHERITA DI SAVOIA: -1
TOTALE: -26

A questo bisogna aggiungere che dei 25 istituti comprensivi presenti nel resto della provincia 14 sono sotto la soglia dei 500 alunni e gli altri 11 sono di poco superiori ai 500 alunni per una popolazione complessiva di alunni di 12.601 per un totale al massimo di 13 istituti Comprensivi, con la perdita di ulteriori 12 istituzioni Scolastiche autonome.

I circoli didattici verranno soppressi, insieme alle relative presidenze e segreterie amministrative. Ne consegue che per i docenti e per le famiglie cambieranno in molti casi il dirigente scolastico e il direttore amministrativo di riferimento.
Cambieranno anche il consiglio di istituto e il collegio dei docenti, e aderiranno a un nuovo piano dell’offerta formativa (Pof). Dovranno essere eletti nuovi rappresentanti sindacali nelle RSU d’istituto.
Il “terremoto” riguarderà anche la maggior parte dei vecchi istituti comprensivi.
Perché? L’innalzamento nel 1° ciclo del parametro di dimensione delle istituzioni scolastiche (la misura è costituita dal numero di alunni) dagli attuali 500-900 ad almeno mille alunni metterà in discussione, infatti, gli attuali livelli di dimensione della quasi totalità delle istituzioni e determinerà una drastica riduzione delle istituzioni scolastiche esistenti coinvolgendo anche i vecchi istituti comprensivi.
Saranno salve da questa operazione di nuovo dimensionamento le piccole istituzioni scolastiche (situate nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche) autorizzate a funzionare con popolazione scolastica compresa tra i 300 e i 500 alunni, ma non avranno più Dirigenti scolastici stabili a scapito della qualità dell’insegnamento,ma avranno solo un “preside reggente”.
Queste norme determineranno dappertutto una caduta verticale della qualità del servizio e dell’efficacia del lavoro di coordinamento, promozione e controllo svolto dai dirigenti scolastici e dai loro collaboratori, nei piccoli comuni verrà reso impossibile lo svolgimento ottimale di questi compiti.

I docenti e i genitori delle scuole dei piccoli comuni, inoltre, dovranno percorrere distanze maggiori, in aree tradizionalmente disagiate per quanto riguarda i collegamenti, per accedere ai servizi di segreteria o per partecipare alle riunioni collegiali, determinando un aumento dei disagi e dei costi di trasporto.
Chi ha formulato queste norme dimostra di non conoscere il funzionamento reale della scuola e di non avere a cuore la promozione e conservazione di presidi scolastici di qualità anche nelle aree montane, così strategiche per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato del Paese.
Chi ha proposto questi ulteriori tagli alle spese per l’istruzione, dimostra di non voler realizzare quei principi di inclusione e pari opportunità previsti dalla Costituzione.
Il ritiro di questi provvedimenti e la ripresa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni di una seria riflessione sui problemi del dimensionamento scolastico, che tenga conto delle competenze in questo campo degli Enti Locali e della necessità di riorganizzare la rete scolastica nei piccoli comuni e nelle aree montane superando la fase delle “deroghe”, ed elaborando invece, parametri specifici per queste realtà territoriali che sono a rischio di spopolamento e isolamento.

Rivedere e razionalizzare la rete scolastica deve essere frutto di un progetto didattico e formativo con solide basi pedagogiche finalizzato a migliorare i risultati del sistema sul territorio.
È un’operazione che richiede un piano di fattibilità perché comporta anche la riorganizzazione dei servizi a partire dai trasporti e una conoscenza precisa della distribuzione e delle caratteristiche delle sedi scolastiche nel territorio anche in base alla composizione orografica della nostra provincia.
Pertanto si rende quanto prima necessario convocare tavoli tecnici comunali e il tavolo tecnico provinciale, per discutere della possibile riorganizzazione della rete scolastica onde evitare che all’ultimo momento prevalgano gli egoismi politici e campanilistici.
Inoltre, potrebbe essere detrminate l’apporto della Regione, affinché vengano fatte salve le peculiarità culturali di una terra che non può e non deve morire.
Tonino Soldo da Stato Quotidiano
[Tonino Soldo è resposabile del Circolo Gaia Legambiente Foggia]

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Vieste – NASCE A VIESTE IL CENTRO CINOFILO DEL GARGANO RICONOSCIUTO DA C.O.N.I. E F.I.C.S.S.

Pubblicato : venerdì, 7 ottobre 2011

E’ nato a Vieste il Centro Cinofilo Gargano.

L’Associazione riconosciuta dal C.O.N.I e affiliata alla FEDERAZIONE ITALIANA CINOFILIA SPORT E SOCCORSO propone corsi alla coppia UOMO-CANE nei quali sarà possibile scoprire aspetti del comportamento animale spesso sconosciuti ed ottenere cani educati ed obbedienti in qualsiasi contesto.

L’associazione inizierà la sua attività domenica 9 ottobre alle ore 9,00 a Vieste presso il Villaggio Althea in località Defensola, con corsi di educazione cinofila. Già tantissimi i partecipanti provenienti da tutta la provincia di Foggia.

I corsi partono dal presupposto che è possibile correggere così come nelle persone, anche negli animali, certi comportamenti errati o distorti, spesso causa di un cattivo rapporto uomo animale. “Con i corsi di educazione – spiega Leonardo Pagano, educatore SIUA II° livello – è possibile spronare i cani particolarmente timidi alla socializzazione, così come aiutare quelli più aggressivi a trovare il proprio equilibrio.

Spesso non ci si rende conto, ma sono gli errati comportamenti dell’uomo a far sorgere negli animali atteggiamenti poco sociali.
Oggi il cane con la pet-therapy è entrato nelle scuole come facilitatore della comunicazione, collabora alla riabilitazione dei diversamente abili ed è un’ottima terapia contro la depressione e per gli anziani soli.

E’ per questo che il Centro Cinofilo Gargano attraverso diverse attività (convegni, studi, ricerche, campagne di sensibilizzazione, corsi) intende far diventare tutto questo una realtà anche sul Gargano, collaborando con tutte le associazioni ed istituzioni locali.

Tra i progetti imminenti oltre ai corsi di educazione, ci saranno, insieme all’Associazione Animalisti Italiani di Vieste, attività di pet therapy nelle scuole e la campagna di sensibilizzazione conFIDO in TE.
Per informazioni contattare il 329-6822267
Comunicato Stampa Centro Cinofilo Gargano

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Vieste – Assessore Pelillo: “Centro Direzionale di Campi Vendesi”

Pubblicato : giovedì, 6 ottobre 2011

Questa mattina il Centro Direzionale di Baia di Campi di Vieste è stato oggetto di un sopralluogo da parte dell’assessore regionale al demanio e patrimonio Michele Pelillo accompagnato dai consiglieri regionali Lonigro e De Leonardis.
L’immensa struttura, realizzata ma mai utilizzata, è entrata a far parte del patrimonio regionale da una quindicina di giorni.

 Lo stato di abbandono, gli atti vandalici e i continui furti hanno fatto, di ciò che doveva essere un gioiello del turismo garganico, un monumento allo spreco.

Questa l’intervista rilasciata a Sandro Siena dall’assessore Pelillo.

da Onda Radio

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Vieste – Bus itinerante INPDAP – tappa Vieste 07 ottobre 2011

Pubblicato : mercoledì, 5 ottobre 2011

Bus itinerante INPDAP

Nell’ambito delle iniziative intraprese dall’ INPDAP al fine di avvicinare e rendere più agevoli i contatti con i propri uffici è stato attivato il bus itinerante INPDAP.

Il bus INPDAP, una postazione mobile attrezzata ad ufficio, dotata delle più moderne e sofisticate tecnologie informatiche, è stato creato all’indomani del disastroso terremoto che ha colpito l’Abruzzo nell’Aprile del 2009 al fine di normalizzare, per quanto possibile, l’operatività degli uffici della sede dell’Aquila.

L’iniziativa, oggi, si rivolge ai cittadini che risiedono in zone lontane o con difficoltà di collegamento con il capoluogo di provincia ed offre l’occasione ai propri iscritti e pensionati di chiedere informazioni sulle proprie pratiche e consulenza sulla materia previdenziale senza la necessità di sottoporsi a lunghi e faticosi spostamenti.
Il Tour, già iniziato nello scorso mese di settembre, ha raccolto il favore degli utenti ed è stato coronato da una notevole affluenza di pubblico nelle città ove ha già fatto sosta.

In provincia di Foggia il bus farà tappa a Vieste, presso la Rotonda della Marina, venerdì 7 ottobre dalle ore 09,00 alle 19,00 e nell’ambito della manifestazione è prevista la presenza di funzionari INPDAP del Compartimento Puglia e della sede provinciale di Foggia per fornire informazioni sui sevizi offerti dall’Istituto.

A codesta on.le testata giornalistica si prega di dare il massimo risalto e diffusione all’iniziativa.
Nel ringraziare per la preziosa collaborazione, è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.

d’ ordine del

DIRETTORE DELLA SEDE INPDAP DI FOGGIA

dott. Franco MONOPOLI

f.to dott. Antonio Pio LECCI

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‘Onda Gol’ tutto il calcio garganico minuto per minuto

Pubblicato : mercoledì, 5 ottobre 2011

Il calcio dilettantistico minuto per minuto. Emozioni e gol alla radio e sul web grazie alla brillante idea della redazione giornalistica di Onda Radio, l’emittente radiofonica del Gargano, che quest’anno ripete il fortunatissimo format sportivo “Onda Gol” seguito da migliaia di ascoltatori.
Le partite alla radio con collegamenti in diretta dai diversi campi dove sono impegnate le squadre garganiche.
Precedenza al campionato di Eccellenza: riflettori puntati sul Vieste e sul Manfredonia, campi principali della domenica calcistica di Onda Radio, flash da tutti gli altri campi per l’aggiornamento dei risultati.
Spazio anche ai campionati di Prima e Seconda categoria dove sono impegnate le altre compagini del Promontorio.

Una trasmissione molto seguita in modulazione di frequenza (fm 107,200 – 100,900 mhz), oltre che sul web (www.ondaradio.info  ) e che soddisfa una grande fetta di appassionati di calcio cosiddetto minore.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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SOS di una nave da crociera al largo di Vieste, interviene la Guardia Costiera

Pubblicato : martedì, 4 ottobre 2011

Una nave da crociera, la Carnival, partita da Venezia e diretta a Messina ha lanciato qualche ora fa l’s.o.s. per chiedere aiuto alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, in quanto due marinai a bordo si erano sentiti male.
Immediato l’intervento della Guardia Costiera che è giunta nei pressi della nave che stava transitando a poche miglia da Vieste.
I due uomini sono stati trasbordati sulla motovedetta CP 820 e condotti sul porto da dove un’ambulanza li ha trasportati in ospedale.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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VIESTE – Scomparsa Mafrolla, parla Notarangelo

Pubblicato : sabato, 1 ottobre 2011

Scomparsa mafrollaNotaragelo ha scelto il sito web ‘la Voce di Vieste’ per denunciare la sua estraneità ai fatti. La lettera è giunta anche alla nostra redazione

“Io a Michele gli volevo e gli voglio bene e spero lo trovino ancora vivo”. Poche righe, quelle di Giuseppe Notarangelo, per sintetizzare la sua estraneità alla scomparsa di Michele Mafrolla, il giovane viestano di cui non si hanno più notizie dallo scorso mese di luglio.

 Quella che vedete è la lettera inviata dal 19enne, alla famiglia Mafrolla. Il suo nome è comparso più volte nelle ricerche di Michele.

Più volte è stato associato alla fidanzata dello scomparso. Le voci di paese, avrebbero attribuito a lui la possibile paternità del figlio che la 17enne, a giorni, darà alla luce.

‘Ero e rimango amico di Michele e partecipo al dolore di tutti coloro che lo stanno cercando.

Sono stato già ascoltato dai Carabinieri e ho già dato ogni utile riferimento alle indagini in corso – scrive Notarangelo nella sua missiva”. Intanto, però, i genitori di Michele non riescono a darsi pace. Lanciano ripetuti appelli attraverso la trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”.

 Chiedono, invocano la restituzione del corpo, perchè son certi, in cuor loro, che il figlio sia stato ucciso.

Le dichiarazioni rilasciate nel corso della puntata andata in onda il 21 settembre hanno scosso l’animo di Notarangelo, che ha ritenuto quelle frasi, “accuse al limite della querela. Solo per rispetto e comprensione dello stato d’animo dei genitori di Michele – scrive nella lettera il 19enne – non ho voluto sino ad ora fare alcuna denuncia per salvaguardare la mia reputazione”.

 Dal contenuto della missiva, emerge uno stato d’animo provato; il desiderio di rimanere fuori da questa terribile vicenda.

Giuseppe Notarangelo, ora, vuole soltanto “lavorare per aiutare la sua famiglia e per riuscire a dare un futuro alla sua vita”.

Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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Monte Sant’Angelo – La marcia degli Angeli, pellegrinaggio per San Michele

Pubblicato : lunedì, 26 settembre 2011
Un pellegrinaggio a San Michele di inizio secolo

Un pellegrinaggio a San Michele di inizio secolo

LA Confraternita di San Michele Arcangelo in occasione della festività di San Michele ha organizzato la prima edizione della Marcia degli Angeli con partenza dalla Basilica di Siponto il 29 settembre 2011 alle ore 00,30 ed arrivo alla Grotta di S. Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo previsto intorno alle ore 10,30.

Il pellegrinaggio verso i luoghi simbolo della Cristianità, è uno dei momenti di più autentica partecipazione “fisica” alle sofferenze del Cristo da parte del credente. Accanto alle prerogative di carattere devozionale e penitenziale, il pellegrinaggio verso Monte Sant’Angelo ha delle valenze storiche ricalcandol’ultima parte di un antico itinerario denominato “Via Sacra Langobardorum” o “Strada Peregrinorum”.

 Il suo tracciato era scandito da cappelle rupestri (come quella affrescata di Ognissanti nel vallone di Scannamugliera), abbazie come quella di San Giovanni in Lamis, oggi convento di San Matteo, hospitalia(ossia ricoveri per pellegrini) come a San Leonardo di Siponto; ed era contraddistinto dalle cosiddetta “scala santa” che scavata nel banco calcareo consentiva una più facile arrampicata per giungere al cospetto dell’Arcangelo Michele.

Il percorso – Partenza alle ore 00,30 del 29 settembre 2011 dalla Basilica di Santa Maria di Siponto – Viale Di Vittorio- Viale Aldo Moro-Corso Manfredi – Via Arcivescovado -Via Tribuna – Chiesa Santa Maria delle Grazie – (la Chiesa, grazie alla disponibilità di Padre Urbano, sarà aperta dalle ore 01,15).

Qui verrà effettuata la prima sosta (il bar nei pressi della chiesa è aperto) e verrà recitata la Coroncina dell’Adorazione di Dio con S. Michele Arcangelo e i cori angelici.

 Subito dopo la Marcia degli Angeli proseguirà per Via Arcivescovado-Via Scaloria–Via Pasubio-Piazza Caduti sul Lavoro-Via Barletta- via Florio, ponte, tratturo pulsano,via foggia, via carlo pasqua, via madonna delle grazie, via crocefisso, Si proseguirà in direzione Macchia Libera. Giunti nei pressi del Bar “Piana degli Ulivi” (il Bar è aperto) verrà effettuata la seconda sosta intorno alle 04:00 del mattino. Subito dopo si procederà in direzione Monte Sant’ Angelo:S.P. 55; ed entrando in Monte S. Angelo si prosegue per : Via della Niviera, Viale Manfredi, corso vittorio emanuele, via reale basilica., grotta di San Michele (arrivo) per complessivi 22 Km.

La Marcia degli Angeli vedrà convergere verso Monte Sant’Angelo in contemporanea quattro gruppi di pellegrini in arrivo a piedi provenienti rispettivamente da Manfredonia, Mattinata, San Marco in Lamis e Vieste.

 In loro onore sarà celebrata nel Santuario di San Michele alle h 13.30la Messa del Pellegrino.

Il rientro a casa sarà possibile tramite le corse delle autolinee pubbliche (Sita-Cotrap h. 14,10, h. 15,00, h. 17,00, h. 17,50, h. 18,40) da prendere vicino l’ospedale di Monte S. Angelo.

 In alternativa per chi proviene da Manfredonia è possibile ritornare a piedi aggregandosi al gruppo dei podisti che proseguirà verso Santa Maria di Pulsano per poi scendere a Manfredonia attraverso l’omonimo vallone.

 Occorrente: Bibbia, Torce luminose a batteria, giubbotto catarifrangente (delle auto), scarpe comode, cibo e acqua (zaini), vestiti a “cipolla”, ombrello, ceri a vento.

Si ringraziano per il sostegno logistico la Polizia Municipale di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, l’Associazione Scout di Manfredonia, l’Associazione AVI di Manfredonia, il P.A.S.E.R. Manfredonia, la Croce Rossa Italiana sezione di Manfredonia, laProtezione Civile di Monte Sant’Angelo,la Polizia stradale.

Per ulteriori informazioni: www.santuariosanmichele.it  oppure [email protected].
Si ringrazia per la Confraternita di S. Michele Arcangelo lo zelatore Paolo Ciro d’Apolito, e poi Benedetto Monaco , Cristiano Romani, Michele Spagnuolo, Mimmo D’ascanio e lo scrivente Michelangelo Cataleta, tutti di Manfredonia.
da Stato Quotidiano

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Vieste: il caso Mafrolla a “Chi l’ha Visto”, si segue la pista sentimentale

Pubblicato : giovedì, 22 settembre 2011

L’ultima volta Michele è stato visto appoggiato al suo motorino a un chilometro da casa, come se stesse aspettando qualcuno. Non si spiegherebbe l’ipotesi di un allontanamento volontario

Le speranze di ritrovare Michele Mafrolla vivo sono oramai ridotte al lumicino. Il padre teme che il figlio sia stato vittima di un agguato premeditato.
Nella puntata di ieri di “Chi l’ha visto” si è parlato del rapporto tra Michele e la fidanzata, incinta di 9 mesi. Di quel rapporto talvolta tormentato che sarebbe stato interrotto alcuni mesi fa in seguito ad una lite scaturita da un tradimento della 17enne con un altro ragazzo.
E’ su questo punto che si starebbero concentrato le indagini. L’ultima volta Michele è stato visto appoggiato al suo motorino a un chilometro da casa, come se stesse aspettando qualcuno. Sembra che il ragazzo scomparso avesse un appuntamento. Con chi? Tirato in ballo, il cugino del ragazzo con il quale la 17enne avrebbe tradito Mafrolla, smentisce l’ipotesi.

I contendenti della ragazza avrebbero avuto un’accesa discussione un mese prima della scomparsa del 28enne. L’altro nodo da sciogliere è quello sulla paternità del bambino che nascerà di qui a poco. La mamma di Michele qualche dubbio ce l’ha. Michele era innamorato di lei ed era felice che sarebbero andati a convivere. Per questo non si spiega l’ipotesi di un allontanamento volontario.
da Foggiatoday

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MONTE SANT’ANGELO – I pellegrinaggi a piedi dai vari punti cardinali verso la Basilica di San Michele Arcangelo

Pubblicato : mercoledì, 21 settembre 2011

La direzione dei Padri Micheliti del Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo comunicano che quest’anno si è riusciti a coordinare i vari pellegrinaggi che a piedi raggiungono il santuario micaelico garganico la mattina del 29 settembre.
Quest’anno i pellegrinaggi che raggiungeranno il santuario partiranno dai vari punti cardinali per sentirsi un popolo in cammino che converte verso la grotta-basilica di San Michele che ci indica la strada della nostra Salvezza che si manifesta in segni misteriosi che ha volte sono indecifrabili.
I pellegrini raggiungeranno una umile grotta che è un luogo religioso santificato dalla presenza di San Michele e riconosciuto dagli uomini come luogo per l’incontro umile del grande creatore che ci ama.
Quest’anno ha un connotato particolare perché L’UNESCO lo ha riconosciuto come un sito di importanza mondiale perché esprime la fede, la cultura, la storia e il sentire di intere generazioni e ha ancora un messaggio da diffondere all’umanità.
I Padri Micheliti voglio invitare quanti hanno in animo di fare un pellegrinaggio a piedi verso la grotta angelica nella notte tra il 28 e il 29 settembre di aggregarsi ad uno dei pellegrinaggi organizzati in modo da esprimere visibilmente la comunione dei credenti e anche dei non credenti, ma che vogliono vivere questo intenso momento.

 Sarà un bel momento di crescita spirituale e umana che vi rimarrà nel cuore e farà crescere in voi un seme di pace e di speranza.
Il cammino notturno potrà aiutarvi anche a vedere la vostra vita che dalle tenebre si apre alla luce, ma potrebbe gustare anche la bellezza della natura garganica oltre la santa amicizia che si sviluppa nel camminare insieme.
Per quest’anno i pellegrinaggi saranno tre che partiranno da San Marco in Lamis ad ovest, quello di Vieste da nord e quello di Manfredonia da sud, si auspica anche un pellegrinaggio da Mattinata in modo da averlo anche da est.

Il pellegrinaggio di San Marco in Lamis è coordinato dalla Confraternita di San Michele di San Marco in Lamis, partirà alle ore 0,00 del 29 settembre 2011 davanti la Chiesa Madre di San Marco in Lamis, il pellegrinaggio ha un forte connotato penitenziale di preghiera. Il pellegrinaggio è interamente a piedi per circa 35 km. da San Marco in L. a Monte Sant’Angelo sul tracciato della Via sacra Langobardorum, ora parzialmente sulla SS 272.

Non necessita iscrizione, per informazioni sulla logistica e altro tel. 3294270135 (Maurizio), tel. 0882-834509 (SMiL) oppure presso il sito  www.facebook.com pages/La-Cumpagnia-di-San-Michele  , o anche presso la Confraternita di San Michele Arcangelo.
Il pellegrinaggio di Vieste è organizzato dal Sovrano Ordine dei pellegrini di San Michele Arcangelo del Gargano di Vieste e partirà alle ore 01,00 dalla Basilica Cattedrale di Vieste, dopo un breve percorso con pullman si proseguirà a piedi per circa 27 km attraverso la Foresta Umbra e i pianori garganici nel Parco Nazionale del Gargano fino a Monte Sant’Angelo.

E’ previsto il rientro in pullman. (C’è anche un gruppo che fa tutto il percorso a piedi, ma parte alcune ore prima.)

Le prenotazioni obbligatorie possono effettuarsi presso la sede dell’Ordine dei pellegrini in Via Petrone 6 a Vieste e le informazioni si possono avere al tel. 340.8311796 – 328. 3171035 – 340.1700219.

Il pellegrinaggio di Manfredonia (“La Marcia degli Angeli” 1° Pellegrinaggio per la Pace, a piedi da Manfredonia a Monte S. Angelo) è organizzato dalla Confraternita di San Michele arcangelo di Manfredonia e partirà alle ore 00,30 dalla Basilica di Siponto (Manfredonia), il percorso a piedi sarà su strada asfaltata e alcune scorciatoie per circa 22 km fino a Monte Sant’Angelo, per arrivare alla meta bisognerà salire il dislivello di circa 800 m. che divide il mare dalla cima del monte.

Il pellegrinaggio avrà un connotato di preghiera e di ricordo storico del primo pellegrinaggio fatto alla grotta angelica oltre 15 secoli fa dal vescovo di Siponto, mons. San Lorenzo Maiorano, e dai sipontini.

Le prenotazioni e le informazioni sulla logistica e altro si possono avere presso [email protected]
L’arrivo previsto a Monte Sant’Angelo è per mezzogiorno circa, in modo da poter partecipare alla Santa Messa del pellegrino, il rientro nei luoghi di partenza è diversificato dai vari pellegrinaggi e si consiglia di prendere contatti con i referenti dei vari paesi.
Si raccomanda a tutti i pellegrini di avere: un ‘cuore’ disponibile all’ascolto e al silenzio; torcia luminosa a batteria; giubbotto catarifrangente delle auto (il pellegrinaggio di San Marco prevede già una casacca del pellegrino con fasce catarifrangenti); scarpe comode; zainetto con un po’ di cibo e acqua; vestiti a “cipolla”; un ombrello in caso di pioggia; un bastone.
I Padri Micheliti del Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo (FG, Italia), tel: +390884561150, fax: +390884568126, info @ santuariosanmichele.it, sono disponibili per tutte le informazioni in merito.

Programma delle celebrazioni per i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo
(Settembre 2011)

19-27. 09. 2011 – NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DI SAN MICHELE

ORE 17.30 (domenica 25.09 ore 18.30)
• RECITA DELLA CORONA ANGELICA E LITANIE DI S. MICHELE
• VESPRI CON UNA RIFLESSIONE DEL REV. P. Marek Arciszewski CSMA
• CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LA NOVENA SARÀ ANIMATA A TURNO DALLE COMUNITA’ ECCLESIALI

Lunedì 19.09 – Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – Monte S.Angelo

Martedì 20.09 – Parrocchia San Francesco – Monte S.Angelo

Mercoledì 21.09 – Parrocchia dell’Immacolata – Monte S.Angelo

Giovedì 22.09 – Parrocchia San Michele -Manfredonia

Venerdì 23.09 – Parrocchia San Michele – Zapponeta

Sabato 24.09 – Parrocchia Santissimo Salvatore – Località Montagna

Domenica 25.09 – Comunità Monastica di Pulsano – Monte S.Angelo

Lunedì 26.09 – Parrocchia S. Maria del Carmine – Monte S.Angelo

Martedì 27.09 – Parrocchia s. Maria Maggiore – Monte S.Angelo

• SABATO 24 SETTEMBRE
• Promossa dall’Ufficio Diocesano di Comunicazioni Sociali e dalla Basilica di San Michele
• Ore 20.00 Conferenza di Dott. Alberto Cavallini: “Antichi luoghi micaelici” – Sala Convegni del Santuario
• DOMENICA 25 SETTEMBRE
• ORE 18.00 Corteo storico con la sacra rappresentazione delle tre apparizioni di san Michele Arcangelo. (inizio piazza Giovanni Paolo II)
MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE
• ORE 18.00 S0LENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA da S.E. MONS. DOMENICO UMBERTO D’AMBROSIO ARCIVESCOVO DI LECCE – CON OFFERTA DELLA CERA DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MONTE SANT’ANGELO

GIOVEDÌ 29. 09. 11 SOLENNITA’ DI S. MICHELE ARCANGELO
• ORE 6.00 Santa Messa per i pellegrini polacchi (circa 400)
• CELEBRAZIONE DELLE SANTE MESSE: ORE 7.00; 8.00; 9.00; 10.30, 12.00, 13.30, 20.00
• ORE 10.30 SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DA S.E.REV.MA MONS. MICHELE CASTORO ARCIVESCOVO DI MANFREDONIA VIESTE SAN GIOVANNI ROTONDO
• ORE 13.30 – Messa dei Pellegrini in arrivo a piedi da Vieste, San Marco in Lamis, Mattinata e Manfredonia.
• ORE 17.00 PROCESSIONE guidata da MONS. MICHELE CASTORO
• ORE 20.00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DA REV. P. GAETANO SARACINO.

VENERDÌ 30 SETTEMBRE
• ORE 18.00 Tradizionale celebrazione Eucaristica secondo le intenzioni dei BENEFATTORI, del personale e degli amici e collaboratori esterni della Basilica di San Michele

DOMENICA 2 OTTOBRE
• ORE 19.00 SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DA S.E.REV.MA MONS. FRANCESCO PIO TAMBURRINO ARCIVESCOVO DI FOGGIA

a cura di Gabriele Tardio

Il santuario garganico di San Michele Arcangelo meta ininterrotta da 15 secoli di pellegrinaggi.
Quest’anno il 29 settembre ci saranno i pellegrinaggi a piedi che giungeranno dai vari punti cardinali

Il santuario garganico di San Michele Arcangelo è stato frequentato nei suoi quindici secoli da santi, papi ed eroi, ma principalmente da umili pellegrini, gente “comune”, che non entreranno mai nei libri di storia ma che con il proprio lavoro, con il proprio impegno, con il proprio sacrificio, con la gioia e le lacrime ha costruito la storia dell’uomo, questi sono i veri pellegrini al santuario del Gargano.
Il santuario di san Michele è stato fin dalle origini meta di innumerevoli pellegrinaggi, divenendo il più famoso luogo di culto dell’Occidente.

Le iscrizioni in tutte le lingue e di tutte le epoche rinvenute dagli archeologi attestano la presenza di pellegrini di moltissime nazionalità: goti, franchi, alemanni, angli, sassoni.

 Nel periodo delle crociate il santuario di san Michele divenne tappa d’obbligo prima di partire per la Terra Santa.
Molto complessa è la storia delle vie di pellegrinaggio verso la grotta garganica di San Michele durante i 15 secoli della sua frequentazione.

 Nel medioevo il santuario garganico era tra i quattro più frequentati luoghi di pellegrinaggio della cristianità secondo l’itinerario di redenzione spirituale, noto come Homo, Angelus, Deus, che prevedeva la visita alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo a Roma e di S. Giacomo di Compostela in Spagna (Homo), all’Angelo della Sacra Grotta di Monte Sant’Angelo (Angelus), infine ai luoghi della Terra Santa (Deus).
Alla grotta sia nel basso che nell’alto medioevo si arrivava per lo più a piedi.

La direttrice principale, per chi si era recato in pellegrinaggio a Roma o per chi voleva raggiungere il santuario garganico, era la via sacra Langobardorum.

 Dopo aver visitato il santuario garganico si proseguiva verso i porti pugliesi per imbarcarsi verso la Terra Santa e raggiungere Gerusalemme. La strada dei pellegrini non era una sola ma era un reticolo: una dalle alpi (attuale Chiusa di San Michele) arrivava a Pavia, poi valicava l’Appennino per raggiungere Roma e poi tramite le vie della transumanza abruzzese oppure sulla vie romane da Benevento arrivavano a Monte Sant’Angelo; un’altra era quella che da Pavia lungo l’adriatica faceva raggiungere il Gargano anche ai pellegrini che provenivano dai pesi germanici e slavi; una terza era quella marittima che dalle coste del nord-adriatico sbarcavano a Vieste e poi proseguivano a piedi verso Monte Sant’Angelo; l’altra era quella che i pellegrini del sud raggiungevano la montagna santa passando per Siponto e da questa provenivano i vantanti dai vari centri del sud Italia e della Sicilia.

Nel periodo rinascimentale e moderno per vicissitudini politiche con lo spezzettamento degli stati italiani era difficile percorre a piedi i lunghi itinerari e così si privilegiavano le navi per i lunghi pellegrinaggi.

Al Gargano non si dirigevano più pellegrinaggi di persone singole ma i pellegrinaggi divennero di gruppi organizzati.

Gli umili pellegrini si dirigevano al Gargano con gruppi chiamati Compagnie (nel regno napoletano le confraternite erano chiamate anche “Compagnie”), però i gruppi di pellegrini non erano organizzati come confraternite e non avevano una struttura gerarchica e una approvazione religiosa e civile perché non avevano una stabile struttura ma la compagnia viveva solo in funzione del pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo e di alcune devozioni micaeliche.
Le compagnie che facevano anche diversi giorni di viaggio a piedi per raggiungere il santuario garganico erano moltissime: dagli Abruzzi, dal Napoletano, dall’agro pontino, dalla Ciociaria, dalla Basilicata, dalla Puglia.

Ognuna aveva il suo rituale, il suo costume, il suo canto. Le ricerche di storia religiosa ci hanno dato un grande spaccato di questa gente che si metteva in cammino con meno di niente, ma sulle strade camminava per raggiungere il proprio caro “Michelino riccitello” e ricordare al momento dell’uscita dalla grotta per il ritorno: Se l’anno prossimo non ci vediamo qui, ci vediamo all’eternità.
Da alcuni decenni i lunghi percorsi a piedi sono scomparsi, le compagnie raggiungono Monte Sant’Angelo con i pullman e fanno solo gli ultimi chilometri a piedi. Solo la compagnia di San Marco in Lamis va ancora ininterrottamente in pellegrinaggio comunitario a piedi alla grotta-basilica con un rituale simile da secoli.

 Oltre quattrocento sammarchesi si mettono in cammino a maggio per questo pellegrinaggio comunitario di tre giorni.

Il percorso è quello che per quindici secoli hanno percorso sia pellegrini “illustri” che semplici camminatori in ricerca dell’Assoluto. Dal 1995 da Vieste è stato ripreso il secolare pellegrinaggio comunitario di settembre che vede la partecipazione di oltre quattrocento persone che nella notte attraversa la Foresta Umbra per raggiungere a mezzogiorno il santuario garganico come hanno fatto nei secoli passati anche papa Alessandro III, tanti santi, eremiti, eroi e semplici pellegrini.
Dagli inizi degli anni 90 del XX sec. alcuni devoti sammarchesi, che vanno anche a maggio, realizzano un pellegrinaggio a piedi anche a settembre, come uno dei diversi pellegrinaggi comunitari che si facevano da San Marco in Lamis fino agli inizi del XX sec. Il pellegrinaggio ha un rituale molto articolato ed è impostato come un pellegrinaggio di penitenza e di ritiro spirituale.
Da pochi anni il Club Alpino italiano fa a piedi un Cammino dell’ Arcangelo sulla “Via francigena del Sud” da Benevento a Monte Sant’Angelo.
Da quest’anno è partito il cammino “Con le ali ai piedi” – Nei luoghi di San Francesco e dell’Arcangelo Michele” per pellegrini a piedi o in bicicletta che da La Verna arrivano ad Assisi, Spoleto, Rieti, passano per l’Abruzzo, il Molise e arrivano a Monte Sant’Angelo. Un cammino completo da Montagna Sacra a Montagna Sacra, da La Verna dove il santo di Assisi ricevette le stimmate, alla Montagna Sacra all’Arcangelo Michele, e di Francesco grande pellegrino medievale. Quasi 900 km. di passi pellegrini divisi in totale in 41 tappe.
Quest’anno riprenderà dopo alcuni decenni il pellegrinaggio a piedi più antico, quello fatto da Siponto (Manfredonia) in ricordo dello storico primo pellegrinaggio fatto alla grotta angelica, oltre 15 secoli fa, dal vescovo di Siponto, mons. San Lorenzo Maiorano, e dai sipontini. Partirà proprio dalla basilica sipontina, luogo delle apparizioni al santo vescovo, per raggiungere la grotta angelica del monte sacro all’Arcangelo.
E’ ancora facile incontrare pellegrini che solitari camminano su queste strade che hanno visto per secoli milioni di pellegrini.

 L’ultimo Papa pellegrino alla Grotta dell’Arcangelo è stato Giovanni Paolo II, nel maggio del 1987.
Quest’anno i padri della Basilica di Monte Sant’Angelo hanno pensato di dare un maggiore impulso al pellegrinaggio a piedi verso la grotta dell’Arcangelo con il coordinamento dei vari pellegrini che giungono in occasione della festa del 29 settembre.
I pellegrini a piedi che da San Marco in Lamis, da Vieste e da Manfredonia giungeranno a mezzogiorno del 29 settembre, ognuno dai propri paesi di provenienza, per poi partecipare alla Santa Messa del pellegrino nella grotta saranno una nota in più nella festa di quest’anno.
I tre pellegrinaggi sono organizzati per essere aperti a chiunque voglia partecipare nello spirito proprio di ogni pellegrinaggio che rappresenta una storia secolare e una ritualità antica e moderna nello stesso tempo. In questi anni diversi forestieri hanno partecipato con quelli di Viste e di San Marco in Lamis, si auspica sempre una maggiore partecipazione anche di altri in modo da dare la possibilità a tanti di partecipare a questo grande momento di fede e di partecipazione collettiva.
Il pellegrinaggio di San Marco in Lamis è coordinato dalla Confraternita di San Michele di San Marco in Lamis, il pellegrinaggio di Vieste è organizzato dal Sovrano Ordine dei pellegrini di Vieste, il pellegrinaggio di Manfredonia è organizzato dalla Confraternita di San Michele di Manfredonia.
I pellegrini giungeranno alla presenza dell’Arcangelo nella sua grotta dai vari punti cardinali con itinerari e rituali diversi, ma con un unico scopo: fare un pellegrinaggio nel senso pieno del termine.
Durante il pellegrinaggio ognuno avrà la possibilità -di sentire il proprio cuore e il proprio silenzio, -di vedere la notte che si apre all’alba del nuovo giorno e nel salire il monte vedere la luce piena e libera, – di vivere un itinerario di conversione e avvicinamento a Dio nella preghiera e nella scoperta del fratello durante il cammino a piedi, -nell’assaporare la bellezza della semplicità e del sacrificio per raggiungere una meta della propria vita evitando le ‘scorciatoie’ facili.
Arrivando a Monte Sant’Angelo non si andrà a vedere una grande architettura costruita da mani d’uomo ma una umile grotta che, dopo il lungo cammino, ci farà scoprire la bellezza di Dio e la semplicità con cui si manifesta la Sua infinita grandezza.

Nella grotta ci sentiremo piccoli davanti al grande mistero che non disdegna ci farci scoprire il Suo Grande Amore per la Vita, in quel momento potremmo immergerci nel seno della Trinità con l’aiuto di san Michele Arcangelo e del nostro angelo custode.
Comunicato Stampa Santuario di San Michele Arcangelo

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XIX Regata del Gargano, al via 54 imbarcazioni

Pubblicato : sabato, 10 settembre 2011
Manfredonia, XIX Regata del Gargano

Manfredonia, XIX Regata del Gargano

PRENDE il via sabato 10 settembre 2011, con la prima tappa Manfredonia- Vieste , la XIX Regata del Gargano , trofei Pizzomunno Cup e A. Frattarolo, organizzata dalla sezione di Manfredonia della Lega Navale Italiana, valida per il XVIII Giro di Puglia e per il V campionato di vela d’altura orc.

Con una punta di orgoglio il presidente della LNI Manfredonia, Lorenzo Di Candia, parla del record di iscrizioni stabilito in questa edizione, con ben 54 barche pronte a contendersi il titolo della manifestazione sportiva “che mette la nostra città –ha detto- al centro della vela settembrina pugliese”.

Un record che va letto anche in termini di qualità oltre che di quantità: “sono arrivate barche altamente competitive, molte delle quali armate con vele al carbonio, ed equipaggi che faranno la differenza” ha aggiunto Di Candia.
Alcune imbarcazioni hanno levato gli ormeggi da Taranto fin su su a Pescara e Giulianova per partecipare alla affascinante e imprevedibile costiera che si effettua, come da tradizione, il secondo fine settimana di settembre.

“Sono presenti le tre più importanti velerie che operano in Puglia, Montefusco, North Sails e Banks Sails che seguiranno la regata –annuncia Di Candia- con una officina mobile, pronta a intervenire nell’eventualità che si verificassero problemi. Una presenza molto significativa perché quando una regata suscita il movimento dell’indotto vuol dire che comincia seriamente a funzionare”.
L’ultima arrivata è Auree, un auree 33 armato da Nicola Viti per Hiper Yacht Italia Meridionale, partito da Istambul per raggiungere Manfredonia e lanciarsi alla conquista del trofeo challenge: una barca da crociera ma, a dispetto delle apparenze, pensata per essere condotta anche da un equipaggio ridotto, armata da regata oceanica e, quindi, molto sicura in tutte le condizioni meteomarine. Viti, al timone, Paolo Semeraro nel doppio ruolo di randa e tattico, Lorenzo Marinelli e Mimmo Nitti alle vele, Gigi Di Nonno alla prua.

Un pluridecorato, Nichi Vescia, campione italiano nella specialità match race, timonerà “Robadamatti”, l’Elan 41 armato da Gaetano Panetta. Sul 17 metri Buena Vista, il Felci 61 armato da Luigi Pannarale, timonerà il fratello Giuseppe coadiuvato da un folto ed agguerrito equipaggio.

Su Float On Aikos, l’Azuree 40 armato da Matteo Lecce, un equipaggio con cui fare i conti in regata, composto da Michele Lecce, Gigi Masturzo, Corrado Capece Minutolo, e, con il ruolo di tattico, Gabrio Zandonà, il velista del CV Marina Militare che con Pietro Zucchetti (SV Guardia di Finanza) difenderà i colori italiani alle olimpiadi di Londra 2012 nella specialità 470 maschile.

Le imbarcazioni in gara e i nomi degli armatori: Blanca, bavaria 44 (Matteo Ciuffreda) – Amams, cyclades 39 (Salvatore Nasuto) – Gagliarda Idea Blu, beneteau 473 (Francesco Russo) – Pegaso, s.o. 40.3 (Maurizio Semeraro) – Calcedonia, s.o. 42 ds (Giuseppe Buccino) – Ambrosia, comet 13 (Gaetano Natale) – Esperia Fly, bavaria 43 (Antonio Di Iasio) – Enjoy, beneteau oceanis 411 (P.Matteo Soldano) – Damolaa, delphia 40 (Gerardo Marchetti) – Dugongo, hanse 470 (Vincenzo Martinelli) – Calaspido, bavaria 46 (Giuseppe Del Medico) – Morgan, first 44.7 (Antonio Totagiancaspro) – Soft, dufour 40 (Graziano Giobbe) – Le Effe, oasis 33 (Pasquale Russo) – Lecocò, dufour 40 (Ludovico Pennetti) – Perbacco, g.s. 46 (Arcangelo Rinaldi) – Gaia, oceanis 411 (Attilio Manfrini) – Angelica II, sciarrelli 50 (Antonio Centrone) – Grande Cesare, gs 40 (Giosuè Barsotti) – Rossa, swing 34 (Antonio Sputore) – Jogirò, jeanneau (Pappalardo, Pellegrino, Sapone) – Meria, first 31.7 (Mazzilli, Capurso, Poli) – Morning Glory, ziggurat 9.16 (Fulvio Basile) – Pulce, first 36.7 (Rolando Perfini) – Furia, hanse 470 (Mauro Vitulano) – Rubens, first 34.7 (Riccardo Rosati) – Io, sun odissey 33.1 (Antonio Rinaldi) – Pervinca, ior 3 / 4 (Cosimo Ostuni) – Raffica, first 31.7 (Paolo Romanelli) – Via di Mezzo, pierrot 9.25 (Arveno Bonavita) – Maria Ludovica, salona 37 (Leonardo Pascale) – Soffio, figaro (Luigi Cacace) – Spirit of Red Mullet, first 31.7 (Massimiliano Rella) – Orione, g.s. 45 (Nunzio Bellincontro) – Gaios, mousse 907 (De Vanna, Amoruso) – My Way Parallelo 41, first 40 (Giuseppe Rubino) – Robadamatti, elan 41.0 (Gaetano Panetta) – Splash, gs 40 race (Candido, Mercurio) – Indigo, gs 40 (Lorenzo Di Candia) – Buena Vista, felci 61 (Luigi Pannarale) – Elettra 2, beneteau 40 (Andrea Bison) – Float On Aikos, auree 40 (Matteo Lecce) – Toscane, dinamic 63 (Paolo Di Carlo) – auree, auree 33 (Nicola Viti) –
da Stato Quotidiano

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No all’imposta di soggiorno

Pubblicato : martedì, 6 settembre 2011

L’Assoturismo Confesercenti solidarizza con gli operatori turistici delle Isole Tremiti, Vieste, Rodi, Mattinata e degli altri Comuni del Foggiano dove è stata introdotta o si apprestano a introdurre per il 2012 l’imposta di soggiorno che, sommandosi a tante altre imposizioni fiscali che il Governo si appresta a varare, andrà a colpire direttamente il turista, risorsa fondamentale dell’economia del Gargano.
da quotidianopuglia .it

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Assoturismo Confesercenti solidarizza con operatori turistici Tremiti, Vieste, Rodi, Mattinata

Pubblicato : sabato, 3 settembre 2011

L’Assoturismo Confesercenti solidarizza con gli operatori turistici delle Isole Tremiti , Vieste, Rodi , Mattinata e degli altri Comuni della Provincia di Foggia dove è stata introdotta o si apprestano a introdurre per il 2012 l’imposta di soggiorno che, sommandosi a tante altre imposizioni fiscali che il Governo si appresta a varare, andrà a colpire direttamente il turista, risorsa fondamentale dell’unico comparto su cui si fonda l’economia del Gargano e della nostra Provincia.

L’Associazione degli operatori turistici della Confesercenti ritiene che l’imposta di soggiorno danneggi le aziende ricettive e i consumatori.

 Questo strumento, utilizzato solo per far fronte alle necessità di bilancio dei Comuni renderà ancor più insopportabili e gravosi gli effetti della crisi economica sulle imprese alberghiere e del settore turistico, diminuendo la loro competitività rispetto ai diretti competitors, mentre in questa fase il turismo ha necessità di una forte politica di rilancio e di sostegno alle imprese”.

 A parere del Presidente di Assoturismo, Paolo Sacco, la mancata emanazione del Regolamento – previsto al comma 3 dell’articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale” – che avrebbe dovuto indicare come, dove e quando applicare l’imposta di soggiorno, è una lacuna grave perchè i Comuni procedono in ordine sparso e hanno dato il via alla redazione di regolamenti comunali che non tengono conto delle finalità dell’imposta di soggiorno.

 Il modo di applicazione, molto confuso, e il quantum richiesto – con una netta differenziazione fra i vari territori italiani – creeranno inoltre una legalizzata concorrenza sleale fra le varie località e le stesse imprese. Conclude il Presidente Sacco che: “le imprese alberghiere e del settore turistico in provincia di Foggia, nonostante dal 2008 chiudano i bilanci in perdita, non hanno aumentato i prezzi, anzi in certi casi li hanno abbassati, erodendo ulteriormente la loro scarsa redditività, e non riescono a mantenere l’occupazione, la salvaguardia della professionalità e la conseguente qualità dei servizi.

Sarebbe auspicabile un regolamento di applicazione chiaro, con precise modalità e chiari obbiettivi, di questa imposta su tutto il territorio nazionale e che parte di tale gettito fosse utilizzata al sostegno delle imprese e a interventi in materia di turismo”.
da Teleradioerre

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Vieste – Tassa soggiorno/FALCONE (Gargano Mare): “ INOPPORTUNA PER LA CRISI CHE PESERA’ SULLA STAGIONE 2012”

Pubblicato : martedì, 30 agosto 2011

In considerazione del difficile momento economico e delle inevitabili ripercussioni sulla prossima stagione turistica 2012, riteniamo inopportuna l’introduzione dell’imposta di soggiorno che, sommandosi a tante altre imposizioni fiscali che il Governo si appresta a varare, andrà a colpire direttamente il turista, risorsa fondamentale dell’unico comparto su cui si fonda l’economia della nostra città”.

Inizia così la lettera che il presidente del consorzio turistico “Gargano Mare” di Vieste, Rossella Falcone, ha inviato all’Amministrazione ed al Consiglio comunale in vista della discussione consiliare in merito al Regolamento per l’applicazione della tassa di soggiorno.
Nella nota si evidenzia anche come “la norma nazionale istituiva dell’imposta di soggiorno appare confusa e lacunosa; pertanto, in assenza della disciplina generale di attuazione, è concreto il pericolo che le norme regolamentari emanande da codesta Amministrazione siano inficiate da vizi quindi caducabili”.
“Qualora codesta Amministrazione volesse considerare comunque l’attuazione di detta imposta, – prosegue la lettera – che noi in ogni caso scongiuriamo, si raccomanda che l’entità dell’imposta sia minima”.

Così, rispetto alla tipologia di strutture, il consorzio propone € 0,80 (il Comune 1 euro) al giorno per persona per alberghi 5 stelle, alberghi 4 stelle, residenze turistico-alberghiere e villaggi turistici 4 stelle; € 0,50 (il Comune € 0,80) per alberghi e residenze turistico-alberghiere e villaggi turistici 3 stelle; € 0,30 (il Comune € 0,60) per alberghi 2 stelle, alberghi 1 stella, residenze turistico-alberghiere 2 stelle, villaggi turistici 2 ed 1 stella, esercizi di affittacamere, alloggi agrituristici, bed and breakfast, campeggi, aree attrezzate per la sosta, case ed appartamenti vacanze, case per ferie e similari.
Oltre all’entità dell’imposta il consorzio Gargano Mare, che raggruppa le più importanti strutture ricettive viestane, propone ulteriori modifiche, ovvero:
• che l’imposta si applichi dal 15/06/2012 al 31/08/2012 onde favorire la destagionalizzazione necessaria a sostenere i livelli occupazionali delle forze lavoro della città;
• che l’imposta si applichi fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi per viaggi individuali e fino ad un massimo di 3 giorni consecutivi per i viaggi di gruppo con almeno 15 partecipanti;
• che in considerazione della qualità del turismo per lo più familiare si prendano tutti i provvedimenti atti ad incentivarlo quali esenzione dal pagamento dell’imposta per minori fino ai 18 anni;
• che al turismo sociale e di gruppo sia applicata una riduzione dell’imposta prevista per le diverse categorie del 50% e per un massimo di 3 giorni.
Inoltre si chiede che “sia posta la massima attenzione nell’individuazione dei meccanismi dell’esazione dell’imposta e delle responsabilità eventuali per errori od omissioni e mancati pagamenti”, che “l’Amministrazione tenga debitamente conto dell’esperienza preziosa degli operatori turistici, degli sforzi e delle difficoltà che imporrebbe loro l’applicazione di tale imposta e dunque li coinvolga attivamente e pariteticamente nell’organismo decisionale che si occuperà della gestione dell’imposta”, che “il gettito venga destinato esclusivamente a sostegno del turismo secondo lo spirito della legge istitutiva e che, per settori e servizi non direttamente collegati al turismo, il Comune si attivi per reperire le risorse necessarie attraverso altri canali (fondi Regionali ed Europei)”.
Nella nota della presidente Falcone si sottolinea in particolare che “codesta Amministrazione approfitti dell’eventuale applicazione dell’imposta per individuare tutte le strutture turistiche effettivamente operanti nel territorio comunale ai fini di una più equa distribuzione di tutti gli oneri e pesi”.
Comunicato Stampa Gargano Mare

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VIESTE — Strada a pezzi, scoppia la polemica – Isolati tra Vieste e Mattinata

Pubblicato : lunedì, 29 agosto 2011

Da diversi anni disagi per cinquanta famiglie – Sei chilometri senza indicazioni stradali

A soli sei chilometri dalla spiaggia di Vieste, immersi nel bosco della Foresta Umbra ma completamente isolati per una strada impercorribile, coperta da profonde buche e crepe.

È la situazione in cui vivono, da diversi anni, una cinquantina di famiglie – tra residenti e turisti – lungo la strada provinciale 89, l’innesto Mattinata Vieste: un’arteria che attraversa il meraviglioso panorama del Parco Nazionale del Gargano.

«Da oltre 30 anni vengo a villeggiare qui. Ma non è possibile continuare in questa situazione» racconta Francesco Lafrancescina, un turista di Milano proprietario di una villetta in un residence lungo lo strada.

«Chiamarla strada – continua il turista – è un puro eufemismo. Sei chilometri di strada ricoperta da ciottoli con buche e crepe che trapassano tutte e due le carreggiate e dove le automobili la percorrono facendo una vera e propria gimkana, impiegandoci oltre quindici minuti».

 Una situazione paradossale poiché nonostante le tante richieste di intervento dei residenti e dei turisti nulla è stato fatto.

Sei chilometri di strada, senza alcuna indicazione stradale. Alla fine di luglio all’ingresso dell’arteria è comparso un cartello che indica che quella è una strada chiusa al traffico e il transito è consentito solo ai residenti. «Una trovata – ci dice un residente – forse per evitare di pagare le tante richieste di danni».

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno.it/Foggia

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Incendio a Vieste: evacuati circa 200 turisti del villaggio “Resega”

Pubblicato : domenica, 28 agosto 2011

Vigili del Fuoco

Evacuati tende e bungalows a scopo precauzionale in un villaggio turistico sulla litoranea Peschici-Vieste. Sotto controllo la situazione a Sant’Agata di Puglia.
In fiamme 20 ettari di bosco di conifere

Oltre una quarantina da questa mattina gli interventi di Vigili del Fuoco e Protezione Civile per domare altrettanti incendi scoppiati in diverse zone di Capitanata a causa di temperature canicolari che, tuttavia, promettono gli esperti, hanno le ore contate in provincia di Foggia.

Circa duecento i vacanzieri che nel primo pomeriggio di oggi sono stati allontanati dai loro alloggi nel villaggio turistico “Resega”, sulla litoranea Peschici-Vieste, in località Mandrione, a causa di un incendio scoppiato alcune ore fa e che sta interessando diversi ettari di macchia mediterranea e bosco. A causa del fumo, i villeggianti stati spostati in via precauzionale nella zona centrale del complesso turistico su invito della direzione del residence.
Sul posto diverse squadre di Vigili del fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e volontari, oltre a due fireboss che stanno effettuando lanci di acqua e liquido ritardante. Allertata la Protezione Civile e il Comune di Vieste. La situazione, tuttavia, in queste ore sta tornando lentamente alla normalità.
Diversi i vacanzieri che hanno già fatto rientro nelle loro tende e bungalows.

Ancora in corso, invece, l’incendio che dalla scorsa notte sta distruggendo oltre venti ettari di bosco nelle campagne di Sant’Agata di Puglia.
Dalla mezzanotte di ieri, in località Monte Croce, stanno operando diverse squadre del Corpo Forestale dello Stato e due squadre di volontari dell’Arif, l’Agenzia regionale per le attività irriguo-forestali. Si tratta di una zona impervia, difficilmente raggiungibile, motivo per cui si è reso necessario anche l’intervento di due fire-boss ed un canadair.
Al momento la situazione è sotto controllo. L’area, peraltro, è particolarmente importante da un punto di vista naturalistico, oggetto di recente di opere di rimboschimento.
Giovanna Greco da Foggia today

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