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Neve nella notte sul Subappennino dauno e sul Gargano

Pubblicato : sabato, 31 dicembre 2011

Si registrano disagi alla popolazione e alla circolazione stradale

La neve ha imbiancato nella notte alcuni centri del Subappennino dauno, come Roseto Valfortore e Alberona, e le cime più alte come Monte Cornacchia e su quelle del Gargano. Non si registrano disagi alla popolazione e alla circolazione stradale.
da Daunia News

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Vieste – Nuovo sbarco di migranti sul Gargano – Sono circa sessanta, non ci sono dispersi

Pubblicato : venerdì, 30 dicembre 2011

Rintracciati all’alba nei pressi della baia di Pugnochiuso – Provengono da Afghanistan, Pakistan e dalla Somalia

Ancora uno sbarco di migranti sulle coste del Gargano. All’alba di questa mattina, infatti, sono stati rintracciati dagli uomini della Guardia di finanza una sessantina di cittadini stranieri mentre stavano camminando lungo la costa nei pressi della baia di Pugnochiuso, ad una quindicina di chilometri da Vieste.

Si tratta di cittadini afgani e pachistani e anche di qualche somalo, tutti uomini. Gli stranieri sono stati accompagnati in alcuni locali di Vieste e rifocillati.

Vieste - Nuovo sbarco di migranti sul Gargano

I migranti soccorsi


Poi dopo le formalità di rito, in tarda mattinata, saranno trasferiti nel Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone. Gli uomini sarebbero tutti in buone condizioni e non ci sarebbero dispersi.

Secondo le prime informazioni raccolte i migranti avrebbero raggiunto le coste garganiche con una piccola imbarcazione sfruttando anche le buone condizioni del mare.

Subito dopo l’allarme la Capitaneria di porto di Vieste è uscita in mare con alcune motovedette perlustrando la costa garganica non trovando però alcuna traccia del natante che avrebbe trasportando gli uomini.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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S.MARCO IN LAMIS – Gran Concerto di Natale con l’orchestra di Conversano

Pubblicato : venerdì, 30 dicembre 2011

“Gran Concerto di Natale” organizzato dall’Amministrazione Comunale di San Marco in Lamis, con la grande orchestra di Fiati della Città di Conversano diretta dal maestro Angelo Schirinzi.
La grande orchestra formata da ben 45 elementi, riproporrà le più belle canzoni natalizie di tutti i tempi, dai grandi classici ai brani più moderni, in un susseguirsi di emozioni.
La manifestazione, patrocinata dal Comune, si terrà oggi 30 dicembre 2011 alle ore 20 presso la Chiesa Madre della cittadina garganica
da Teleradioerre

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IL VERO SIGNIFICATO DI “MEDITERRE”

Pubblicato : martedì, 27 dicembre 2011

MediterreLa geotermia come nuova frontiera dell’energia, la destagionalizzazione turistica, la necessità di far vivere l’Area Protetta 365 giorni l’anno e l’importanza economica, culturale e salutistica dei prodotti dell’enogastronomia locale.

Sono stati proprio i tempi scelti come approfondimento dal Parco Nazionale del Gargano e i cardini della conferenza stampa di presentazione di “Mediterre”, svoltasi la mattina del 14 scorso nella Sala Giunta della Regione Puglia alla presenza del presidente regionale Nichi Vendola, dell’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, dell’assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente, del commissario del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella, del segretario generale della Fiera del Levante Leonardo Volpicella, del direttore del Parco dell’Alta Murgia Fabio Modesti e dell’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Bari Fabio Losito (foto del titolo, parte del tavolo dei conferenzieri; ndr).

La nuova edizione di Mediterre, che dal 29 gennaio al 5 febbraio 2012 celebrerà a Bari la sua 7ª edizione, sarà in concomitanza con la Terza Sessione plenaria di Arlem (Assemblea Euromediterranea degli enti locali e regionali), che si svolgerà nella città dì Bari il 29 e il 30 gennaio 2012, al fine di sviluppare, in un unico ambito, un grande evento di valenza internazionale di definizione e attuazione delle politiche ambientali per lo sviluppo sostenibile. Il claim 2012, “Mediterre-Green Brother.

A vent’anni dalla Conferenza di Rio”, ha l’obiettivo di coniugare il tema dell’Ambiente con quello della ‘Fratellanza’ e farà da trait d’union rispetto a tutta la progettazione, dall’individuazione dei temi oggetto di approfondimento nei convegni e workshop alle attività collaterali.

Nei mesi di dicembre e gennaio sarà proprio il territorio del Parco Nazionale a ospitare il lancio del gran galà “Aspettando Mediterre”, che si pone l’obiettivo di generare attesa e attenzione con riferimento all’evento Mediterre, attraverso un coacervo di iniziative orientate a sperimentare modelli di governance delle aree protette basati sui princìpi di gestione sostenibile integrata (dalla gestione dell’energia all’agricoltura biologica, alla fruizione sostenibile…), destagionalizzazione e valorizzazione dei prodotti tipici. Volàno di queste tematiche saranno convegni, eventi, appuntamenti di educazione ambientale ed escursioni alla scoperta del territorio.

Le tematiche di approfondimento scelte dal Parco del Gargano sono state molto apprezzate dai presenti al tavolo della conferenza stampa, in particolar modo dal presidente Vendola (foto 1 sotto, con Pecorella) che in più occasioni le ha utilizzate per estrinsecare il significato autentico e gli obiettivi concreti di Mediterre.

“Con l’arrivo di Mediterre nei Parchi la manifestazione e soprattutto il territorio pugliese fanno un salto di qualità e raggiungono un elevato livello di maturità – ha dichiarato Pecorella. – ‘Aspettando Mediterre’ è un successo straordinario che valorizza economia e cultura locale, nonché il lavoro istituzionale svolto a quattro mani dai Parchi del Gargano e dell’Alta Murgia, dalla Regione Puglia e da Federparchi.

Se penso a questo risultato raggiunto mi viene in mente un’immagine magnificamente narrata da Paulo Coelho: il seme di bambù va curato con amore e sacrificio per 5 anni senza risultati evidenti, ma negli anni successivi il germoglio esplode in tutta la sua vitalità e la pianta cresce fino a 25 metri”.

Le idee e le proposte del commissario hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni di Vendola, Barbanente e Nicastro. “Sono d’accordo con gli esponenti della Giunta regionale – evidenzia Pecorella – quando sostengono che Mediterre rappresenta l’occasione per affermare i Parchi come nuovi modelli di sviluppo attraverso i quali indicare pratiche possibili di sviluppo sostenibile con un forte coinvolgimento delle comunità.

“Grazie a Mediterre – continua – conservazione della natura, promozione dei prodotti locali e destagionalizzazione avranno nuova linfa e su queste tematiche si potranno intavolare discussioni di approfondimento per iniziare una nuova stagione di programmazione. Questa manifestazione metterà a confronto tante esperienze diverse grazie alle quali potremo allo stesso tempo imparare e insegnare. Sono perfettamente d’accordo con Vendola – conclude – quando sostiene che per i Parchi bisogna trovare una sintesi perfetta fra i concetti di mero mercato e di non musealizzazione”.

Al termine della conferenza stampa il commissario ha fatto dono a Vendola e ai due assessori Barbanente e Nicastro dell’ultima pubblicazione dell’Ente “Il Gargano del Beltramelli” , un’autentica ricerca e un suggestivo racconto, con foto, fatti all’inizio del secolo scorso dal noto scrittore romagnolo.

Opera elegante e pregna di significato culturale che non ha lasciato indifferenti gli esponenti regionali (i quali hanno calorosamente ringraziato per il ‘prezioso’ omaggio) – e rappresenta un ottimo viatico per l’avventura di ‘Aspettando Mediterre’ appena partita.

Ufficio Stampa Parco del Gargano

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Monte Sant’Angelo – Archeologia, nuova scoperta sul Gargano – Grotta preistorica a Monte Sant’Angelo

Pubblicato : venerdì, 23 dicembre 2011

«Evento di estrema importanza per l’intera Puglia» – Trovati 40 reperti: risalirebbero a circa 12mila fanni fa

Una grotta risalente all’era preistorica e protostorica è stata scoperta l’estate scorsa nelle montagne di Monte Sant’Angelo e resa nota oggi dal Corpo forestale dello Stato e dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia.

Una scoperta fatta per caso ma – hanno sottolineato gli esperti – di estrema importanza per l’archeologia della Puglia e del Gargano.

Monte Sant’Angelo, scoperta grotta preistorica

Quaranta i reperti trovati all’interno della grotta tra cui anche un’antefissa, una pietra raffigurante l’immagine di una dea. Gli studi, soprattutto quelli stratigrafici, continueranno anche per datare con esattezza l’era della grotta che dovrebbe risalire a circa 12mila anni fa. Studi che saranno importanti anche per capire se si tratti di una grotta utilizzata come abitazione o un luogo di culto come il ritrovamento dell’antefissa fa pensare.


Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Foggia – “ ULTIMO 2011 “ SABATO 31 DICEMBRE 2011 : “ BOSCO QUARTO — COPPA DEL GIGLIO “

Pubblicato : martedì, 20 dicembre 2011

UNA PROPOSTA DI ECOTURISMO PER TRASCORRERE INSIEME, ED IN MODO INSOLITO, L’ ULTIMO GIORNO DELL’ ANNO !!!

SABATO 31 DICEMBRE 2011 : “ BOSCO QUARTO — COPPA DEL GIGLIO “ Associato ad A.I.G.A.E.

PROGRAMMA : Ore 08,30 : ritrovo dei partecipanti presso la località Piana dell’ Incudine – si raggiunge tramite la Strada Provinciale n.43—coordinate GPS : 41° 45’19,14’’ N — 15°48’53,31’’ E Ore 08,45 : inizio trekking

Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso Ore 15,30 : partenza per il rientro a casa Quota di partecipazione : €.10,00 a persona (*) = è richiesta l’ adesione minima di 10 persone E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini. Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking). Trascorriamo insieme l’ ultimo giorno dell’ anno alla scoperta di uno dei più interessanti boschi del Parco Nazionale del Gargano. È una insolita proposta di ecoturismo rivolta a tutte le persone che amano la natura, la vita all’ aria aperta, e che sono in teressate a scoprire il nostro bellissimo territorio. Nuovi colori, nuove atmosfere, nuove abitudini, nuove sensazioni … tutto può essere utile per percepire i suoni ed i colori di un mondo unitario, vario e delicato e riscoprire la profondità delle dimensioni naturali e umane.

COPPA DEL GIGLIO – BOSCO QUARTO – MONTE SANT’ ANGELO – PARCO NAZIONALE DEL GARGANO S.I.C. DIRETTIVA 92/43/CEE “HABITAT” : salvaguardia della biodiversità mediante conservazione degli habitat naturali

Z.P.S. DIRETTIVA 79/409/CEE “UCCELLI” : territori idonei alla conservazione degli uccelli selvatici

LUNGHEZZA PERCORSO : km. 12,00 (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T= Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Montagna

VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie e sottobosco di sempreverdi Itinerario montano molto caratteristico e suggestivo all’ interno di un bosco secolare ad alto fusto, con prevalenza di Cerro. Il viandante può immergersi nei variegati suoni e colori del bosco vivendo in una nuova dimensione fatta di aria pura, cielo azzurro e cristallino, ritmo lento, pace interiore. Durante il percorso si potrà godere della varietà della flora presente, dei suoi profumi e dei suoi colori e insieme percepire i suoni di un mondo unitario, vario e delicato e riscoprire le profondità delle dimensioni naturali e umane.

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “

Comunicare l’ adesione entro le ore 12,00 del 30.12.2011

telefonando al 328.1999783

A piedi, per attraversare luoghi, ed in questi luoghi conoscere persone, storie, culture, tradizioni che ti permettono di condividere esperienze, idee, emozioni. A piedi puoi percepire i suoni ed i colori di un mondo unitario, vario e delicato; puoi riscoprire la profondità delle dimensioni naturali ed umane.

 BUON 2012 IN CAMMINO 

Comunicato Stampa Pietro Caforio

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Gargano, neve in arrivo a San Marco in Lamis e a San Giovanni Rotondo

Pubblicato : lunedì, 19 dicembre 2011

I fiocchi di neve potrebbero cadere anche a Monte Sant’Angelo e Rignano Garganico. Le precipitazioni aumenteranno d’intensità alle prime luci dell’alba e si attenueranno in tarda mattinata

Neve bosco "La Difesa"

Dopo le violenti raffiche di vento che nel fine settimana hanno investito l’intera Capitanata provocando danni e disagi alla viabilità, per la giornata del 20 dicembre le condizioni meteorologiche parlano chiaro: neve sul Gargano tra San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo con temperature sotto lo zero.

Quasi sicuramente la magica polvere bianca cadrà a partire dalle prime ore della notte. Le precipitazioni aumenteranno d’intensità alle prime luci dell’alba e si attenueranno in tarda mattinata

GARGANO, NEVE DEL 18 DICEMBRE 2011

 

In realtà non si tratta dei primi fiocchi di neve, ma probabilmente della prima vera nevicata dal sapore natalizio. I gruppi di Protezione Civile che operano nel territorio garganico sono in allerta. Si prevedono possibili disagi alla circolazione stradale.

Per questo motivo si invitano i viaggiatori a verificare eventuali cancellazioni e a monitorare probabili ritardi di corse urbane ed extraurbane.
da FoggiaToday

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VIESTE – sviluppo turistico: il Pd vuole il confronto con la Regione

Pubblicato : lunedì, 19 dicembre 2011

Dalla segreteria cittadina: “Bisogna potenziare i collegamenti su ferro, gomma e nave in attesa del ‘Gino Lisa’”

“Potenziare il servizio Puglia Airbus e i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto di Palese mentre si procede all’allungamento della pista dello scalo foggiano ‘Gino Lisa’ e si avvia il confronto tecnico sulla connessione via mare tra Bari e il Gargano”.

Questo quanto emerso nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Circolo del Pd di Vieste, svoltosi venerdì 16 dicembre presso l’Hotel Falcone, a cui hanno partecipato: la segretaria cittadina del Pd Federica Castagnetti, la capogruppo della lista ‘Per un’altra Vieste’ Annamaria Giuffreda, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, e l’assessore regionale alla Mobilità Guglielmo Minervini.

Quest’ultimo ha, intanto, rassicurato l’uditorio affollato da operatori turistici sulla conferma dello stanziamento “all’interno del Piano Sud, dei fondi, 14 milioni di euro, necessari a potenziare l’aeroporto foggiano e renderlo adeguato alle esigenze di incoming dei tour operator che organizzano i charter”.

“Un intervento che – ha affermato il sindaco di Foggia Gianni Mongelli – sarà portato a compimento cercando di comprimere i tempi tecnico-.burocratici previsti per opere di questo genere”; così da “rendere evidente anche ai più scettici – ha aggiunto Guglielmo Minervini – che il ‘Gino Lisa’ è un asset strategico all’interno del sistema logistico regionale”.

Nel frattempo, “bisogna assumere la consapevolezza che l’aeroporto non è l’unico accesso al Gargano – ha affermato Federica Castagnetti – e attivare un dialogo costruttivo con la Regione Puglia per il potenziamento dei collegamenti ferroviari e stradali tra il promontorio e gli altri hub pugliesi per utilizzare al meglio le attuali e future capacità ricettive”.

da Daunia News

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Short List Fund Raising – Avviso pubblico del Carpino Folk Festival

Pubblicato : giovedì, 15 dicembre 2011

Short List Fund Raising – Avviso pubblico del Carpino Folk Festival
per l’acquisizione di candidature, da parte di persone fisiche e\o giuridiche, finalizzata alla redazione di un elenco di esperti di fundraising e ricerca di sponsor, utile all’affidamento dei servizi di supporto alla realizzazione delle attività organizzate dal C.F.F.

Il C.F.F. specifica che con tale Avviso non è posta in essere alcuna procedura concorsuale, paraconcorsuale, gara d’appalto o trattativa privata, né sono previste graduatorie, attribuzione di punteggi o altre classificazioni di merito.

Le proposte di candidatura raccolte hanno il solo scopo di consentire la conoscibilità di esperti (persone fisiche e/o giuridiche) componenti il mercato dei servizi relativi alle attività di fundraising e ricerca di sponsor disponibili all’accettazione di eventuali incarichi.

Il C.F.F. si riserva la facoltà di affidare i proprio servizi a più esperti (persone fisiche e/o giuridiche) simultaneamente.

La modulistica è scaricabile dalla sezione “BANDI E DOCUMENTI” del portale www.carpinofolkfestival.com

Associazione Culturale Carpino Folk Festival
Via Mazzini, n. 88
71010 – Carpino (FG)

__________________________________
Ci trovate su www.carpinofolkfestival.com e su Facebook dove la community ufficiale del Carpino Folk Festival conta oltre 10.000 fans.

Il Carpino Folk Festival è cofinanziato dall’UE-PO PUGLIA FESR 2007-2013 ASSE IVAZIONE 4.3.2
L’autenticità e le tipicità immateriali del Gargano è finanziata nell’ambito del bando “Giovani Energie in Comune”, progetto promosso dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, per migliorare il “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali”
La Rete dei Festival 5FSS è sostenuta dal Progetto Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV
Un festival speciale, in una location speciale, in una terra speciale
Iscritta all’Albo Regionale Pugliese dello Spettacolo
NGO maintaining official relations with UNESCO
Comunicato Stampa Carpino Folk Festival

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Foggia – RECENSIONE MOSTRA FACCINCANI

Pubblicato : giovedì, 15 dicembre 2011

ATHOS FACCINCANI E IL GARGANO

La luce solare di Ethos Faccincani è approdata verso la solarità mediterranea del Gargano, racchiusa per un attimo nella Montagna Sacra, dove l’orizzonte del mare fa da confine con i tanti misteri e leggende legate alla presenza dell’Angelo, con le sue ali dorate, pronte a librarsi nella luce accecante della vita e dell’arte dell’Artista.

Un evento singolare e originale per la peculiarità dell’Artista di offrire alla Città dell’Angelo la sua luce e i suoi colori, gli stessi che oggi si sono impressi nelle sue tele, dove sono raffigurati, in maniera magistrale, quei colori e quella luce che contraddistinguono il Gargano e in special modo la città di Monte Sant’Angelo, la sua anima mediterranea, protesa verso il mare, ma che dalla terra e dalla roccia ne trae origini.
Cielo e terra, due binomi antitetici ma complementari, che hanno dato origine alla nostra civiltà, fondata dall’incontro fra la luce del cielo e i colori della terra, gli stessi che ritroviamo nell’arte di Faccincani e che oggi acquistano una maggiore valenza artistica in quanto essi si arricchiscono di una maggiore dimensione solare e spirituale, la stessa che ha dato origine alla Città dell’Angelo.

Non vi è arte se essa non nasce da un incontro con lo spirito e l’anima dei luoghi e Faccincani, attraverso la sua arte, ne rappresenta lo spirito e l’anima della nostra Montagna Sacra, la sua storia, la sua intrinseca spiritualità che per secoli ha richiamato torme di pellegrini alla ricerca del senso della vita e della morte, la stessa che l’artista vuole vincere attraverso la sua ansia di donare gioia e luce.
La sua arte è un sogno riflesso nella realtà quotidiana della gente. Una voglia di vivere e di sconfiggere il dolore, la solitudine, quel male nascosto della sofferenza e della malinconia esistenziale, un voler dire al mondo che la gioia è alla portata di tutti e che i colori della vita devono nascere nella propria mente e nel proprio cuore. Gli stessi che la natura ci presenta, in ogni attimo della sua esistenza, in ogni battito della sua eterna vibrazione molecolare.
I paesaggi di Athos Faccincani sono specchi indelebili della sua umanità, del suo lungo e sofferto desiderio di vivere la vita attraverso la luce e i colori della natura, la stessa che ispira l’arte del nostro Artista e ne ritrae la gioia e la vita.
L’incontro con il Gargano, e in special modo con la Città di Monte Sant’Angelo, rafforza questo suo sentimento panico di imprimere nella sua tavolozza la solarità del paesaggio mediterraneo, che è l’espressione più genuina di quella civiltà nata dal mare ma che si è protesa verso la terra ferma, in un incontro di culture e di civiltà.

La stessa che oggi chiamiamo la civiltà occidentale, nata dall’incontro fra le diverse culture mediterranee, da quella bizantina a quella arabo-islamica, per congiungersi con la civiltà nordica, dei Longobardi e dei Normanni, da cui ha origine la città di Monte Sant’Angelo, che ne rappresenta, con i suoi monumenti, con il suo Santuario micaelico, con la sua architettura rupestre, con le sue tradizioni, l’esempio più autentico di Città dalle mille culture, Città di frontiera e di incontri, da dove ebbe inizio quella civiltà dei popoli europei, che si riconobbero per tanta parte nel culto micaelico.

Nessun artista è tale se non riesce a carpire lo spirito di una Città, la sua anima, la sua memoria storica, che diventa tale solo attraverso la rievocazione e la rappresentazione del suo paesaggio, che è lo specchio della identità di ogni popolo, delle sue tradizioni culturali, della sua gente, che, giorno dopo giorno, ha saputo ricreare e trasmettere alle giovani generazioni.
Oggi la sede del Castello di Monte San’Angelo racchiude in se l’arte di Athos Faccincani, che, attraverso le sue opere, ha saputo cogliere lo “spirito” e l’”anima” della nostra Città e della gente che ne è stata artefice e interprete. Una visione “estetica e mistica” di Monte Sant’Angelo, divenuta tale da essere riconosciuta dall’Unesco, quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

GIUSEPPE PIEMONTESE

Prof. GIUSPPE PIEMONTESE
Via Manfredi n. 121
71037 MONTE SANT’ANGELO (FG)
Tel. 004-563840; cell. 380-3275544
E.Mail: [email protected]
Comunicato Stampa Contemporanea galleria d’arte

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Manfredonia – Aiuti e sostegno per le famiglie. Quasi 400.000 euro

Pubblicato : mercoledì, 14 dicembre 2011

Sono diversi i contributi economici in sostegno alla famiglia, alla natalità, ai nuclei familiari in difficoltà, che saranno erogati in questo fine anno.

Prima dote. E’ un contributo regionale corrisposto sulla base di una graduatoria e di una progettualità curata dai Servizi Sociali dell’Ambito territoriale. I nuclei familiari beneficiari nei quattro comuni (Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Zapponeta) sono 89. Nello specifico, a Manfredonia sono 42.

Riceveranno, in questi giorni, la somma di 1200 euro, la seconda parte del contributo complessivo finalizzato all’accoglienza di una nuova vita e su un programma concordato con gli assistenti sociali. La somma complessiva impegnata per questo intervento, nel 2011, è stata di circa 194.000 euro.

Famiglie numerose. Un contributo per le famiglie con quattro figli minorenni. Sono 129 le famiglie beneficiare dell’Ambito e, di queste, 83 sono di Manfredonia. Anche qui vi è un programma concordato con i Servizi Sociali.

A giugno hanno ricevuto la prima parte e ora l’intera seconda dotazione sarà concessa a quei nuclei familiari i quali hanno documentato le spese sostenute a favore dei figli.

Le famiglie che non potranno documentare le spese e gli impegni presi con i Servizi Sociali riceveranno solo una parte del contributo e quella rimanente a gennaio. La somma totale erogata nel 2011 per le famiglie numerose, a livello di Ambito, è di 152.000 euro.

Contributi straordinari. Nei prossimi giorni saranno erogati anche i contributi straordinari.

Gli stessi sono concessi due volte l’anno per venire incontro alle esigenze di famiglie, persone, anziani e disabili che presentano situazioni documentate di forte difficoltà. L’entità del contributo è stata graduata, in maniera differenziata, sulla base della gravità della situazione di disagio documentata ed evinta dai rapporti informativi.

La somma impegnata, interamente dal bilancio comunale, è di oltre 160.000 euro. Vi sono delle priorità da rispettare: nuclei monogenitoriali (prevalentemente donne) con minori a carico, gravi patologie, eventi dannosi improvvisi e straordinari cui non si riesce a far fronte.

Le domande pervenute sono state 748, oltre cento in più rispetto al totale dello scorso anno. Gli ammessi a godere di questo beneficio 627 e i respinti 121.

“Dall’esame delle domande – dice l’Assessore alle Politiche Sociali, Paolo Cascavilla – emerge un quadro in evoluzione di nuove forme di fragilità sociale e di povertà.

Ci sono gli effetti tangibili della crisi, la chiusura delle aziende, l’aumento delle separazioni, le difficoltà sul problema della casa.

Su questi aspetti ci sarà, venerdì 16 dicembre prossimo, una riunione presso i Servizi Sociali per una valutazione dei bisogni, per apportare dei correttivi nell’aiuto che viene offerto e per rendere i controlli ancora più attenti”.

“La povertà e l’aiuto alla famiglia – ribadisce il Sindaco, Angelo Riccardi – sono aspetti ai quali prestiamo la massima attenzione. Le risorse in campo, in questo fine anno, sono notevoli e superiori a quelle dello scorso anno.

Agli interventi sopra riportati aggiungiamo anche quelli rivolti alle associazioni che operano sul campo: mense per la fasce povere, sostegno alle famiglie, ospitalità offerta a persone che vivono in condizioni di marginalità, attività rivolte all’inserimento sociale dei disabili. E anche in questo ambito, in modo attento e ben motivato, daremo contributi per circa 40.000 euro”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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Peschici – TUTTO IL FESTIVAL MINUTO x MINUTO

Pubblicato : sabato, 10 dicembre 2011

E’ inutile: la saggezza dei vecchi è decisamente… proverbiale. Come dicevano? “Chi la dura, la vince”, riprendendo e migliorando l’antico detto latino “vincit, qui se vincit”, cioè: vince chi si vince, chi sa dominarsi.

E se dovessimo elencare tutte le volte in cui “ci” siamo dominati, facendo talora violenza su noi stessi a evitare di prostituire il personale sentimento di tolleranza e apertura a ogni corrente di pensiero, daremmo autentica conferma della sentenza.

Il “chi la dura, la vince” lo affidiamo nella circostanza alla inaugurazione della terza edizione del Concorso di Arte Presepiale svoltasi l’8 dicembre appena trascorso nella peschiciana Galleria “don Achille” – sede del Museo dei Nonni – con la presentazione di trentasette presepi che puntano al primo premio da assegnare il 6 gennaio dell’anno nuovo .

 Infatti, pur con tutte le tegole arrivate fra capo e collo, se non avessimo insistito nel proposito di migliorarne la proposta facilitando l’inserimento di altre componenti, il “bagno di folla” che ha composto la coreografia dell’inaugurazione non ci sarebbe stato.

Diversi gli elementi che hanno contribuito al successo dell’iniziativa. Non li citiamo perché dimenticandone qualcuno faremmo torto al suo proponente. Quindi, ci limitiamo alla stretta cronaca.

Breve la cerimonia dell’inaugurazione.

 Alla concisa presentazione del presidente dell’Associazione Culturale “Punto di Stella”, organizzatrice del secondo Festival del Natale Garganico che ha trovato, per aprirsi, la sua sede ideale nella medesima occasione, è seguito l’intervento del rappresentante del Comune, Domenico Afferrante, intervenuto in sostituzione del sindaco distratto da un disguido di orario.

Ringraziati i presenti, si è passati – dopo aver illustrato a grandi linee il programma del Festival – alla visita della mostra cui è seguito il convegno sul tema “Le Tradizioni Natalizie”. I tre relatori , moderati (più o meno) da Piero Giannini, hanno parlato delle usanze vichesi (Michele Tortorella), delle peschiciane e garganiche in generale (Teresa Maria Rauzino), e delle parigine (Day Gilles Trinh Dinh).

Mentre l’uditorio si lasciava trasportare da ricordi e novità, nostalgie e stranezze nell’atrio cinquecentesco del Palazzo della Torre adiacente alla Galleria, al di là della vetrata chiusa abbiamo assistito a una corrente continua di visitatori professionalmente indirizzati dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Turistico che hanno fatto “accoglienza” gestendo il loro ruolo in modo perfetto .

Nel corso del convegno il moderatore ha presentato a grandi linee il dono che la pittrice-scultrice Lidia Croce – autrice del “Diomede” bronzeo che fa bella mostra di sé nella zona turistica della cittadina garganica – ha voluto fare al Festival: una “sanguigna” (studio veloce) aderente all’evento-Natale intitolata “Un evento divinamente umano”. Dono oltremodo gradito vista la valenza artistica e lo spessore culturale della Croce .

Domani 10, altro appuntamento: serata folk in Villa Comunale coi “Rascillë”, band di esperti musici che intratterranno con canzoni in dialetto peschiciano i loro fans e chiunque si accoderà. Sicuramente tanti, poiché nelle vicinanze opererà una postazione della agguerrita costola di “Punto di Stella”, il Comitato “Peschici Eventi”, che proporrà la degustazione di dolcetti tradizionali e gran bevute di ‘vin brulè’.

E domenica 11 l’attesissimo reading di Camilla Tavaglione che leggerà e interpreterà il “Magnificat” di Alda Merini alle 19.30 in Chiesa Madre.

Come si può ben notare, il Festival continua, non conoscendo soste e nel rispetto del programma stabilito. Non resta che continuare a partecipare come si è fatto finora per il buon nome della cittadina garganica la quale… “vive sempre”!
Red da Punto di Stella

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Legambiente Monte Sant’Angelo: terzo incontro de “I Focolari di Festambientesud”

Pubblicato : venerdì, 9 dicembre 2011

Lo scorso 29 novembre, si è tenuto il secondo appuntamento dei Focolari di Festambientesud, ciclo di incontri sul tema “Eco ricette per superare la crisi”, organizzati, presso la propria sede, da Legambiente Monte Sant’Angelo – Circolo “FestAmbientesud”.
L’ultimo incontro, dal tema Sito UNESCO e sviluppo economico, ha visto gli interventi di Sebastiano Venneri, Vicepresidente Nazionale Legambiente; Pasquale Pazienza, Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Foggia; Nicola Di Bari, economista d’impresa; Gianfranco Ciola, esperto di sviluppo rurale; Salvatore Taronno, responsabile della condotta provinciale di Slow Food; Antonio Mazzamurro, Assessore al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo.
Il terzo incontro dei Focolari, si è tenuto lo scorso 4 dicembre 2011, alle ore 19.00, presso la Sala Biblioteca delle Clarisse (Piazza Galganis), con la partecipazione del regista Alessandro Piva, già autore de “La capa gira”, che presenterà il suo “Pasta nera”.
Il film è tratto dal libro “I treni della felicità” di Giovanni Rinaldi, che narra la vicenda di oltre 70.000 bambini del Sud che tra il 1945 e il 1952 presero il primo treno della loro vita, per essere ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord d’Italia e sfuggire alla povertà e alle macerie del dopoguerra.Il titolo si rifà alla pasta nera creata con i pochi chicci di grano arso rimasti a terra dopo la trebbiatura. Assieme agli animali, i chicci erano oggetto di contesa tra i poveri, che li consideravano l’ultima risorsa per nutrirsi.
Il 1 dicembre scorso, presso la sede di Legambiente Monte Sant’Angelo, si è tenuto il terzo degli incontri del ciclo Monte Città dei Giovani, promossi dall’associazione su cinema, teatro, musica e consumo sostenibile.
La serata è stata dedicata al gruppo locale “The Doubts” (con esibizione dal vivo), formatosi nell’estate scorsa, composto da cinque ragazzi tra i 16 ed i 17 anni.
da Ce.Se.Vo.Ca.

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Foggia – OGGI E DOMANI SU TELEBLU IL “GALA’ DELLO SPORT” DI VICO DEL GARGANO

Pubblicato : giovedì, 8 dicembre 2011

Giovedì 8 dicembre alle ore 21 e venerdì 9 dicembre alle 23,45 l’emittente TELEBLU, trasmetterà “Il Galà dello sport” che si è svolto a Vico del gargano la scorsa estate. Una manifestazione, quella vichese, che va sempre più accreditandosi come uno degli appuntamenti più attesi in ambito sportivo sul Promontorio.

Questi gli atleti e le associazioni premiate: Associazione Tiro a Segno di Candela, premio alla Focus Foggia di calcio a 5 femminile per aver raggiunto la serie A; riconoscimento alla Garganus di Monte Sant’Angelo per aver disputato la finale nazionali “Allievi”.

Premio alla carriera per gli allenatori Pasquale De Rosa (Rodi Garganico), Costantino Mascolo (San Nicandro), Peppe Apruzzese (Vico del gargano) e Franco Cinque attuale mister del Manfredonia. Per la città di Ischitella premio al Tennis Club di Gaetano Ventrella.

Premi speciali per il giornalista Ninì Delli Santi (direttore di Onda Radio), Bruno Zangardi (ideatore e organizzatore del torneo di calcio Gargano Ok), al giovane vichese Leonardo Scirpoli (attualmente nella segreteria del Cesena calcio) e Michele Simone (organizzatore ormai da anni della “2 Colli di Carpino”); riconoscimento per il cestista Michele Verderame (Peschici) per i suoi trascorsi nella massima serie e per aver vinto diversi titoli nazionali con la Scavolini Pesaro e al giovanissimo pilota Gianluigi Pierucci (San Marco in Lamis). Premio anche per la Pro Loco di San Menaio di Titino Del Conte e Ugo Verecidis per gli avvenimenti sportivi che organizzano sul Gargano;

E poi premio alla carriera per l’ex Ct della nazionale di atletica leggera Mimmo Di Molfetta, per la campionessa mondiale di pattinaggio Giovanna Turchiarelli, per Viviana Di Bello (campionessa di Karate) e per Paola Tattini (pluri- campionessa di Tiro a Volo). Premio speciale ad Antonella Bevilaqua campionessa di salto in alto. Alla manifestazione erano presenti anche il presidente della Provincia Antonio Pepe con gli assessori Rocco Ruo, Nino Santarelli e Matteo Cannarozzi, il vicepresidente nazionale del Coni, Michele Barbone e il presidente provinciale Giuseppe Macchiarola e Gioacchino Pesce presidente Fitav.

Presenti anche gli amministratori del Promontorio. I sindaci di San Nicandro (Vincenzo Monte), quello di Rodi (Carmine Danelli) e quello di Vico (Luigi Damiani), e gli amministratori Michele Ferosi ( assessore di Monte Sant’Angelo), Leonardo La Malva (Ischitella) e Roberto Augello (San Nicandro) con il capitano Antonio Di Paola. Durante la serata si sono esibite le ragazz4e della Dk Dance di Darina Kublicova.

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Lesina – Venerdì 9 dicembre torna “LAGOLOSO”, l’appuntamento con i sapori della Laguna – A tagliare il nastro l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Puglia Dario Stefàno

Pubblicato : mercoledì, 7 dicembre 2011

Formula itinerante per la quinta edizione di LAGOLOSO. Venerdì 9 dicembre, a Lesina, si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento con i sapori della Laguna.
Per il quinto anno consecutivo, l’Associazione “I Custodi degli Antichi Sapori” organizza l’evento che porta in tavola i prodotti tipici locali: anguilla, cefalo, salicornia (asparagi di mare), crognaletti (latterini) e bottarga.
Cambia la location: l’edizione 2011 sarà ospitata nelle sale del Ristorante La Conchiglia (Via Omero, 5 – Lesina).

 In cucina, chef e ristoratori dell’Associazione che promuove, valorizza e tutela sapori, cultura e tradizioni di Lesina e Marina. Il taglio del nastro è previsto alle ore 20.
L’inaugurazione sarà preceduta da un convegno, alle 17.30, nel Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano, sul Lungolago, dal titolo “Km 0. Valorizzazione della risorsa ittica locale”.
Parteciperanno Pasquale Tucci, sindaco di Lesina; Monica Contegiacomo, Direttore G.A.C. Lagune del Gargano; Dino Marino, consigliere regionale; Antonio Trombetta, Assessore Comunale alla Pesca; Dario Stefàno, Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari.
LAGOLOSO continua nei week-end successivi (sabato 10 e domenica 11, sabato 17 e domenica 18 dicembre) nei ristoranti del circuito, dove sarà riproposto il menù lagunare.
Domenica 11 dicembre, alle 15.30, torna anche il suggestivo Palio dei Sandali, la gara delle tradizionali imbarcazioni dei pescatori della Laguna.
E dopo il successo della passata edizione, dal 2 al 18 dicembre, sarà possibile partecipare al Concorso Vetrine a Tema.
Il centro visite del Parco Nazionale del Gargano sarà aperto al pubblico gratuitamente.
“Nonostante la crisi che investe ogni comparto e che si ripercuote sugli operatori del settore quanto sulle famiglie, e sebbene le risorse a disposizione fossero risicate, anche quest’anno abbiamo garantito la continuità di un evento gastronomico che non ha eguali nel Meridione – dice Giovanni Capuzziello, presidente dell’Associazione “I Custodi degli Antichi Sapori” – A fare la differenza è la qualità dei prodotti e l’esperienza, ma soprattutto l’amore per il nostro territorio”.
L’evento è patrocinato da Comune di Lesina, Parco Nazionale del Gargano, Regione Puglia, Camera di Commercio di Foggia, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) e Provincia di Foggia.

Per informazioni e prenotazioni: 333.3332493
L’ufficio stampa I Custodi degli Antichi Sapori

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Capodogli spiaggiati, potrebbero essere buttati via.

Pubblicato : martedì, 6 dicembre 2011

Capodogli spiaggiatiDue anni fa il disastro ambientale sul Gargano
Prima contesi tra musei ed associazioni, poi dimenticati, adesso potrebbero essere lasciati marcire. Esattamente due anni fa, sette capodogli si spiaggiarono sulle coste tra Cagnano Varano ed Ischitella, sul Gargano: il clamore mediatico fu incredibile, anche perché si trattava di un evento unico in Europa.

Le loro carcasse, rimosse a fatica dalla spiaggia furono contese da musei ed enti vari e si pensò di sotterrarle con calce e terriccio per favorirne la decomposizione e quindi utilizzare gli scheletri a fini di studio o espositivi. Dopo due anni i giganteschi cetacei sono ancora sepolti in un terreno privato in agro di Cagnano Varano. Antonio Marrucchelli, proprietario del suolo dove sono interrati i capodogli ha chiesto al prefetto di Foggia e ai sindaci di Cagnano ed Ischitella di poter riprendere possesso della sua proprietà. Finché i cetacei saranno sepolti in quel terreno, non potrà utilizzarlo.

Marucchelli ha detto anche che se il recupero dei capodogli non dovesse avvenire entro cinque giorni, provvederà a farlo personalmente con addebito delle spese e a lasciare le carcasse in un terreno di proprietà del Comune di Ischitella. Dissotterrare gli scheletri dei sette cetacei oggi pare non interessi a nessuno. Regione, Provincia, Parco del Gargano, ma soprattutto il ministero dell’ambiente non hanno assegnato alcun finanziamento per tirare fuori dalla terra gli scheletri dei capodogli, che a quest’ora potrebbero essere pronti per essere esposti nei musei, ma soprattutto studiati.

Nicola Tavaglione, sindaco di Cagnano nonché veterinario, si era detto convinto che col passare tempo è sempre più facile che le carcasse dei cetacei possano andare in disfacimento. Aveva chiesto un tavolo tecnico tra ministero, parco del Gargano, Regione e Provincia, visto che i comuni interessati, Cagnano ed Ischitella, non hanno fondi per dissotterrare i capodogli. Tavolo tecnico mai avvenuto. Se gli scheletri dovessero essere scaricati all’aperto, avverrebbe un secondo grande scempio ambientale.

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San Giovanni Rotondo – SABATO 10 DICEMBRE 2011 — “ INCANTI DI LUNA : LA MONTAGNA “ MONTE CALVO ( SAN GIOVANNI ROTONDO )

Pubblicato : martedì, 6 dicembre 2011

PROGRAMMA :

Ore 15,30 : ritrovo dei partecipanti presso l’ Ufficio del Giudice di Pace a San Giovanni Rotondo (FG)

Ore 15,45 : inizio trekking

Ore 19,30 : pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 21,00 : partenza per il rientro a casa

Quota di partecipazione : €.10,00 a persona (*)

(*) = è richiesta l’ adesione minima di 10 persone

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini, torcia tascabile.

Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “

Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al 328.1999783

Ogni mese si rinnova l’ incanto della vita. L’ escursione notturna, illuminata da “SORELLA LUNA”, rappresenta l’ occasione per scoprire con nuovi occhi la natura più bella della Capitanata. La suggestione che trasmette la luna … Un lieve fruscio … Un battito d ’ ali … Uno stridio … Un verso … Un suono qualsiasi … Una luce in lontananza … possono far provare nuove sensazioni e nuove emozioni a tutti gli innamorati della vita.

MONTE CALVO – SAN GIOVANNI ROTONDO (FG)  PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

LUNGHEZZA PERCORSO : 15 km (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Montagna

VEGETAZIONE : Naturale La vetta del Parco Nazionale del Gargano, Monte Calwo (1.065 m.s.l.m.), costiuisce la centralità territoriale, sotto l’ aspetto geomorfologico, dei caratteristici fenomeni carsici di superficie ( doline e campi solcati ) che hanno reso famoso il Promontorio. La densità territoriale di questi fenomeni raggiunge una presenza di 80 doline per kmq. Lungo i crinali della montagna si possono osservare variegate colonie vegetazionali erbacee che si sono perfettamente adattate a resistere all’ impetuosità del vento.

L’ assenza, tranne che in alcune zone isolate, di vegetazione arborea permette di spaziare con lo sguardo a 360 gradi lungo tutto il Promontorio ed il sottostante Tavoliere delle Puglie. Una magnifica visione paesaggistica da conservare nel proprio scrigno emozionale. In alcuni momenti della giornata è possibile assistere alle spettacolari evoluzioni aeree dei rapaci che hanno eletto il sito a loro zona di caccia.

Comunicato Stampa Pietro Casorio

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San Marco In Lamis – Mo’l'estate Gargano 2011

Pubblicato : domenica, 4 dicembre 2011

Ecco la 18ª edizione di “Mo’l’estate Gargano – festival di arte varia” – dal 5 al 12 dicembre 2011 a San Marco in Lamis

Inizierà il 5 dicembre, in un periodo inusuale, la XVIII edizione del festival di arte varia Mo’l’estate Gargano, manifestazione che propone uno sguardo originale all’inverno (e alle pre-vacanze natalizie).
Il festival è diventato un punto di riferimento consolidato della realtà artistica/culturale nazionale. Le sue proposte sono di varia natura e consistono nella produzione e nella rappresentazione di varie forme di comunicazione artistica: musica di vario stile, periodo e provenienza; teatro classico, sperimentale, d’avanguardia e per bambini; cinema in tutte le sue tipologie e con la presenza di registi e attori; pittura con mostre ed estemporanee di murales; mostre di fumetto e fotografia; danza tradizionale, moderna o sperimentale…
Obiettivo della manifestazione, dunque, è anche di cercare continuamente stimoli e originalità nelle proposte artistiche, punti di incontro e di dibattimento tra culture e formazioni, età e gusti differenti.

La REGIONE PUGLIA e il COMUNE DI SAN MARCO IN LAMIS gli enti co-organizzatori.
Il FORNO SAMMARCO, il PARK HOTEL CELANO e il RISTORANTE IL MELOGRANO gli sponsor principali del festival, poi la BCC di San Giovanni Rotondo, L’ORGANIZZAZIONE PRODUTTORI APOC SALERNO, Le CANTINE DELAMIS.
Altri partner sono l’I.I.S.S. Giannone, il Laboratorio ArteFacendo di San Marco in Lamis, l’Associazione Provo.Cult di San Giovanni Rotondo, l’Associazione Culturale Favonio di Foggia.

Gli spettacoli, musicali, recitati, danzati, video proiettati, si svolgeranno in location differenti: il laboratorio ArteFacendo, il Teatro Giannone, il Ristorante Il Melograno, l’Auditorium del Park Hotel Celano.

Di seguito il programma completo:

lun 5 dicembre

h: 21.00
cinema. PROVOCORTO PREMIO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI SAN GIOVANNI ROTONDO i 9 film finalisti delI’edizione 2011, Laboratorio ArteFacendo
ingresso € 1.50

mar 6 dicembre

h: 21.00
musica classica. SVETLANA MANDACHI (Moldavia), auditorium Giannone
ingresso € 5,00

mer 7 dicembre

h: 21.00
canzone d’autore in salsa jazz. FABRIZIO CONSOLI (Lombardia), Ristorante Il Melograno
ingresso con prenotazione tavolo

gio 8 dicembre

h: 19.00
canzone d’autore. MIMMO LOCASCIULLI (Abruzzo), auditorium Park Hotel Celano
ingresso € 5,00 (gradita la prenotazione)

ven 9 dicembre

h: 21.00
Music live show. CORRADO NUZZO & MARIA DI BIASE (Puglia/Canada-Emilia Romagna), auditorium Giannone
ingresso € 15,00

sab 10 dicembre

h: 21.00
pop-rock. LELLO LOMBARDI (Puglia) + IOTATòLA (Sicilia) + FAVONIO (Puglia), auditorium Giannone
ingresso € 5,00

dom 11 dicembre

h: 21.00
musica e danza. NUEVO TANGO ENSAMBLE (Puglia – Argentina), auditorium Giannone
ingresso libero

lun 12 dicembre

h: 18.00
documentari. JOSEPH TUSIANI di Sabrina Di Gregorio, auditorium Giannone
ingresso libero

Interventi di Lello Lombardi, riprese di Tv Gargano

GLI ARTISTI

CORTOMETRAGGI
in collaborazione con l’Associazione Provo.Cult di San Giovanni Rotondo
dal concorso di cortometraggi ProvoCorto 2011, i 9 film finalisti

1 ECLISSI DI FINE STAGIONE – VITO PALMIERI
Una coppia di albanesi che lavora da anni in Italia, si trova in una giornata particolare a vivere una piccola ma significativa rivincita.

2 LA FABRICA DE MUNECAS – AIHNOA MENENDEZ
Anna lavora in una fabbrica di bambole. Tutta la sua vita gira intorno ai movimenti meccanici che compie nel mettere gli occhi alle bambole.

3 IN MY PRISON – ALESSANDRO GRANDE
Un detenuto non riesce più a sopportare l’atmosfera opprimente che si respira all’interno di un carcere ed escogita così un piano per mettere fine alle sue angosce e trovare finalmente la serenità.

4 IO SONO QUI – MARIO PIREDDA
Giovanni Asara decide di lasciare la Sardegna e gli amici di sempre per arruolarsi con l’esercito in Kosovo, dove sarà sconfitto da una dura malattia…

5 DEU CI SIA – GIANLUIGI TARDITI
La figura della “femina agabbadora” è stata assai popolare in Sardegna fino alla fine del XIX secolo. Si occupava delle nascite, di curare i malati e, quando necessario, di abbreviare le sofferenze dei moribondi.

6 IL TRUCCO – RICCARDO BANFI
Un trucco per fermare il tempo, prima di andare a scuola…
7 TEMPUS – IVANO FACHIN
Saverio ha paura del tempo e questa fobia gli condiziona la vita, gli paralizza l’esistenza. Ma il tempo non si può fermare.

8 RAMIRO – ADAM SELO
Santa Maria de Guido, Morelia, Messico. Il lavoro fa parte della quotidianità del piccolo Ramiro, ma i suoi pensieri sono costantemente rivolti al mondo ludico e spensierato dell’infanzia.

9 STAND BY ME – GIUSEPPE MARCO ALBANO
Il Cav. Pacucci, impresario di pompe funebri, per portare valore aggiunto alla sua azienda propone residenze a quattro stelle nei cimiteri, ambientazioni particolari e una campagna promozionale che invita a ‘farsi seppellire a Matera’ utilizzando il filone collaudato di “The Passion” di Mel Gibson.

SVETLANA MADACHI
Nata in Moldavia nel 1980 ha intrapreso lo studio del violino all’età di 7 anni, laureandosi nel 2000 presso il “Collegio di Musica” di Chisinav.
Attualmente è studentessa del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova al 9° anno di corso.
Ha seguito corsi di perfezionamento in violino con maestri noti di Chisinav; ha partecipato al “Sacile Music Festival” nel 2010 e nel 2011 ha seguito un corso di perfezionamento con il M° Diego Masutti.
È componente stabile dell’Orchestra del Veneto diretta dal M° F. Castania; collabora con diverse orchestre dell’Italia e della Moldavia.
Eseguirà un repertorio di classici ed un altro di tradizionali con arrangiamenti originali.

FABRIZIO CONSOLI
Milanese, è protagonista, dagli anni ’80, di un’intensa attività di session man al fianco di diversi artisti di primo piano della scena musicale italiana, quali Eugenio Finardi, Alice, Cristiano De Andrè, Mauro Pagani, PFM… intraprendendo anche una lunga serie di tournèe dal vivo, sia in Italia che all’estero. Ha pubblicato diversi dischi, ha vinto la selezione di Sanremo Giovani ‘94 guadagnandosi il passaggio al 45° Festival della Canzone Italiana del febbraio successivo, ha scritto e prodotto diverse canzoni di successo (per artisti quali Dirotta Su Cuba ed Eugenio Finardi), ha creato “Forgive us” (un progetto che vedeva alla voce Giovanni Paolo II), ha vinto il premio Ciampi 2004, ha scritto colonne sonore e… recitato in commedie teatrali! Il suo concerto è un raffinato “crossover” tra jazz, canzone d’autore e un’ allegra e malinconica “voglia di Sud America e gli ultimi anni di tour sono ben rappresentati nel nuovo disco, “Live in CapeTown” che vede la partecipazione di Eugenio Finardi, Simona Bencini (Dirotta su Cuba) e Alberto Patrucco.
Il gruppo è formato da Fabrizio alla voce e chitarra, Gigi Rivetti al pianoforte, Silvio Centamore alle percussioni / batteria e Marco Milani alla tromba.

MIMMO LOCASCIULLI
Mimmo Locasciulli è nato a Penne, in Abruzzo nel 1949. Alla fine degli anni sessanta, dopo esperienze con gruppi beat e rock si avvicina alla musica folk e folk- rock grazie alle frequentazioni con musicisti europei ed americani incontrati a Perugia, sede di una prestigiosa università per stranieri, dove egli studia medicina. Nel 1971 si trasferisce a Roma ed entra nel cast del Folkstudio, il locale in cui hanno mosso i primi passi anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori e subito dopo viene pubblicato il suo primo album (“Non rimanere là”) cui seguiranno, nel corso degli anni, altri 14 LP. Dal 1981 al 1983 Locasciulli collabora assiduamente con Francesco De Gregori partecipando, tra l’altro, alla realizzazione degli album “Titanic” e “La donna cannone”. Nel 1987 apre il concerto di Tom Waits in occasione del Premio Tenco, interpretando insieme a Ruggeri la versione italiana di “Foreign affair”. Nasce un apporto di amicizia e di collaborazione con Greg Cohen, che di Tom Waits è musical director e contrabbassista e questa collaborazione, tuttora attiva, porta alla realizzazione di quattro album. È autore di colonne sonore per cinema e teatro (Jack lo sventratore, La vera vita di Antonio H. …) e ha lavorato con numerosi artisti di grande livello: oltre ai già citati, con Marc Ribot, Goran Kuzminac, Claudio Lolli, Alessandro Haber,
Paola Turci, Andrea Mirò, Paolo Fresu, Frankie Hi-Nrg, Alex Britti, Stefano Di Battista, Stefano di Battista, Gabriele Mirabassi…

CORRADO NUZZO
Corrado Nuzzo nasce a Tricase (Le) il 25/03/71. Frequenta il percorso triennale di mimo ed espressione corporea guidato da Eugenio Ravo (assistente di Etienne Decroux). Sceglie di dedicarsi al teatro comico frequentando gli stage di Jean Mening e approfondendo il clown teatrale. Segue il percorso formativo sull’attore comico condotto da Philip Radice (metodo Lecoq – Atelier Teatro Fisico –Torino). Partecipa ai seminari sulla Commedia dell’Arte condotti da Sandra Cavallini (Scuola internazionale dell’attore comico di A.Fava) e al “Corso internazionale di Commedia dell’ Arte” condotto da Carlo Boso, Nelly Queete, Benoit Combes e Stefano Perrocco di Medusa. Frequenta il seminario “Il ridere” con Jos Houben (Theatre De La Complicite’). Approfondisce l’uso della maschera studiando con Kuniaki Ida (“Santarcangelo dei Teatri”, Rimini), e l’uso della voce con Stefano Zuffi, Ombretta Franco, Alice Albertazzi. Nel suo curriculum radio, Tv e tanto teatro.

MARIA DI BIASE
Maria Di Biase nasce a Montreal (Canada) il 17/12/1974 ed è laureata in Matematica presso l’Università di Bologna. Dal 1996 si avvicina alla recitazione avendo come obiettivo lo studio del teatro comico in tutti i suoi aspetti tra i quali clownerie, commedia dell’arte, monologo e cabaret. Studia quindi prima Commedia dell’Arte a Bologna con Sandra Cavallini (scuola di Antonio Fava), a Torino con Mauro Piombo e a Ravenna frequenta il “Corso internazionale di Commedia dell’Arte” con Carlo Boso, Nelly Quette, Benoit Combes e Stefano Perocco di Medusa. Per tre anni partecipa ai corsi triennali del laboratorio comico permanente. Approfondisce il suo studio seguendo i seminari sul teatro fisico di Philip Radice (metodo Lecoq – Atelier Teatro Fisico -Torino). Studia voce e canto con Alice Albertazzi. Anche la sua formazione è radiofonica, televisiva e teatrale.

RAFFAELLO LOMBARDI
Raffaello Lombardi, pugliese, di San Marco in Lamis (Fg), si è formato con Leo De Berardinis sulla scrittura scenica e sul coro greco, con Giancarlo Cobelli, Enrique Vargas, Nanni Garella, Patrizia Nasini sul canto e si è perfezionato come attore presso l’ERT/Emilia Romagna Teatro e con Michael Margotta. Proprio in teatro ha svolto un’intensa attività di attore, dal ’92, cimentandosi soprattutto in quello classico (Pirandello, Shakespeare, Goldoni, Molière…) lavorando con e per alcuni importanti personaggi dello spettacolo come Mario Scaccia, Paolo Rossi, Beppe Arena, Paola Quattrini, Giuseppe Bertolucci, Edoardo Sanguineti… Ha lavorato molto nelle più importanti emittente radiofoniche e televisive e ottenuto parti in alcuni film quali Quo vadis baby e Ravanello Pallido.

IOTATòLA
Il progetto Iotatòla (“io da sola” in dizione infantile) nasce dall’incontro, nel novembre 2009, di due artiste palermitane: Serena Ganci, la femme du jazz, e Simona Norato, la rockeuse. Iotatòla propone un set ludico ed essenziale composto di strumenti più o meno convenzionali (chitarra elettrica, batteria smembrata, piano, oggetti sonori). L’originalità dei brani e del sound della formazione è caratterizzata dall’alchimia che si crea tra le artiste, che per genere ed esperienze sono di estrazione diversa: Serena proviene da studi classici e jazz e ha maturato la sua esperienza live nei jazz club di Parigi mentre Simona si è formata nei contesti rock indie più svariati vantando collaborazioni con cantautori come Cesare Basile e Antonio Martino. Il giovane progetto indipendente riscuote il consenso degli addetti ai lavori e del pubblico alle audizioni live di Musicultura: Addio, già in rotazione sulle frequenze di RadioUnoRai, oltre ad essere proclamato il brano vincitore di Musicultura 2010, riceve il premio Afi per il miglior progetto discografico. Il 5 aprile 2011 esce Divento viola, il primo album di Iotatòla, anticipato in radio dal singolo Il Principe azzurro. Partecipano con grande successo all’ultima edizione del Premio Tenco.

FAVONIO
Il progetto musicale dei Favonioil cui nome si ispira a un tipico vento che sferza le aride campagne della provincia di Foggia, nasce nel 2002 dalla grande passione per la musica d’autore italiana.
Vincitori di vari premi tra i quali il “Premio Matteo Salvatore”, organizzato in collaborazione col Club Tenco, dove i Favonio interpretano tre canzoni del cantore pugliese, “Lu polverone”, “Il giorno dei morti” e il brano inedito “L’uomo del tavoliere”, unico brano scritto in italiano da Matteo. Nel 2008 esce il primo cd omonimo: undici canzoni, dieci inedite, scritte, composte ed arrangiate dai Favonio, ed una particolare e raffinata rielaborazione di “Tento Tanto”, canzone scritta da Piero Ciampi e musicata da Gianni Marchetti, di cui esiste solo una versione piano e voce in presa diretta. Entusiasmanti le performance live del gruppo, coinvolgenti e suadenti i suoni, testi raffinati su una base ritmica variegata, di impatto, divertente frutto degli arrangiamenti curati dai singoli artisti, ben amalgamati nel gruppo ma tutti con forti identità sonore. La band è composta da Paolo Marrone (canto, recitazione e poesia), Mimmo Petruzzelli (sax e fisa), Lucio Pentrella (chitarre acustiche ed elettriche), Stefano Capasso (piano, fisa, hammond, rhodes), Giovanni Mastrangelo (basso elettrico e contrabbasso), Piernicola Morese (percussioni), Giuseppe Guerrieri (batteria), Antonello Del Sordo (tromba).

NUEVO TANGO ENSAMBLE
Il NUEVO TANGO ENSAMBLE, nasce nel 1999. Partendo da un’ammirazione profonda per la
musica argentina, il trio – Gianni Iorio, bandoneon, Pasquale Stafano, pianoforte, Pierluigi Balducci, basso, insieme ai ballerini Sergio Natario e Alejiandra Arruè – nel tempo ha costruito una sua identità ben riconoscibile in cui confluiscono la lezione del nuevo tango, una sensibilità melodica tutta italiana e una concezione autenticamente jazzistica della performance. Il Nuevo Tango Ensamble con i progetti “A night for Astor” e “Tango Mediterraneo Live” si è esibito anche fuori dall’Europa, da ricordare festival come al Bolzano Jazz & Other, Bucarest Music Festival, Dusseldorfer Jazz Rally, Warsaw Jazznastarowce, Cracjazz, a Dubai, Kuwait City, Manama in Bahrain, a Parigi, Roma, Torino, Losanna, Friburgo… Nel 2001 ha pubblicato Astor’s Mood, nel 2005 A night in Vienna for Astor Piazzolla live al Porgy & Bess di Vienna prodotto dalla prestigiosa etichetta jazz Philology mentre nel 2008 è stato pubblicato Tango Mediterraneo (da segnalare la presenza di Gabriele Mirabassi). L’ultimo disco è del 2010, D’impulso, e ha come ospite il sassofonista argentino Javier Girotto.

JOSEPH TUSIANI
Joseph Tusiani nasce in Italia, a San Marco in Lamis (FG), il 14 gennaio 1924, da Michele e Maria Pisone mentre il padre era già emigrato negli Stati Uniti da qualche mese. Giuseppe viene allevato dalla giovanissima madre, sarta, nella povertà e nelle gravi ristrettezze causate anche dalla guerra. Giuseppe Tusiani si laurea in Lettere all’Università di Napoli nel luglio 1947 e a fine agosto si trasferisce con la madre negli Stati Uniti per ricongiungersi con il padre. Giuseppe, ormai Joseph, iniziò subito a insegnare nel College of Mount S. Vincent e altre università. Il giovane professore si inserì in circoli culturali italo-americani dove conobbe la scrittrice Francesca Vinciguerra (che poi cambiò il nome in Frances Winwar). Questa lo convinse a staccarsi dagli ambienti italo-americani e dedicarsi anche alla poesia in lingua inglese. In un viaggio in Italia con la Winwar, Joseph tornò per la prima volta al paese nativo e compose un poemetto in lingua inglese, The Return, del quale consegnò una copia alla Winwar. Pochi mesi dopo, il The New York Times pubblicava la notizia che la Poetry Society of England aveva assegnato il prestigioso Greenwood Prize al prof. Joseph Tusiani. Questo premio, per la prima volta assegnato a un americano, aumentò grandemente il prestigio del giovane professore e poeta. Egli continuò a scrivere liriche in inglese e a pubblicarle su prestigiose riviste americane e internazionali. Divenne professore alla City University (Lehmann College, Hunter College), alla Fordham University, Direttore della Catholic Poetry Society, Vice Presidente della American Poetry Society. Nel 1963 fu invitato a pertecipare alla Poetry in Crystal (la ditta Steuben, produttrice di cristalli, invitò 31 scultori a interpretare 31 liriche dei 31 più noti poeti americani del tempo. La lirica del Tusiani, Standstill, fu interpretata da George Thompson). Vinse poi l’Alice Fay di Castagnola Award, della Catholic Poetry Society, con un’opera drammatica in progress in versi, dal titolo If Gold should rust. Le sue liriche inglesi più belle furono raccolte in volumi. Ha pubblicato anche due romanzi, uno in italiano e l’altro in inglese (poi tradotto in italiano). Per la sua attività poetica, Tusiani ha usato anche la lingua latina, a cominciare dal 1955. Le sue liriche latine, pubblicate in più volumi e tradotte in più lingue, fanno di Tusiani il maggiore fra poeti neolatini viventi. Ha pubblicato 7 volumi in versi in dialetto garganico. Ritiratosi dall’insegnamento, ha pubblicato una voluminosa autobiografia in tre volumi (comunemente detta anche trilogia autobiografica). Altra e fondamentale attività di Tusiani è quella del traduttore. Agli inizi del 1997, dopo cinquant’anni di vita nel Bronx, Joseph Tusiani è andato ad abitare a Manhattan, sulla East 72nd Street. Joseph Tusiani conduce una vita attiva, componendo nelle lingue che ha sempre usato. Le sue opere sono oggetto di studio in molte Università.

SABRINA DI GREGORIO
Sabrina Di Gregorio ha una Laurea in Arti e scienze dello spettacolo, con curriculum in cinema, presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Fra le sue esperienze professionali la regia del film di animazione in 3d “Il paese della quiete”, in finale come special screenings per il Giffoni film festival “la piccola bottega dei filmakers”.

Regia e montaggio del cortometraggio “In the night” (vincitrice al festival di Roma Turno di notte 2005).

Regia e montaggio del cortometraggio “Compartir”, (finalista al festival di Roma turno di notte2004).

Regia (Associazione culturale videobios) del documentario sul lavoro e precariato: “In bilico. Voci narranti”.

Regia (Associazione culturale videobios) del documentario sulla situazione di lotta alla Fiat- Sata di Melfi: “Melfi, l’isola felice”. Aiuto regia per la fiction di Sergio Di Mambro e Fabio del Greco “Cronaca di gente comune”.

 Aiuto regia e sceneggiatura del film “La Nostalgia” di Fabio del Greco. Socia dell’associazione culturale Video-bios, (regia e montaggio). Documentazione video di Melbourne, Sydney, Alice Springs, Londra, Parigi, Berlino. Montaggio video presso la casa di produzione cinematografica “Intelfilm”.

direzione artistica:
stefano starace
[email protected]
347.4687088

web:
Antonio Villani
[email protected]
Matteo Martino
[email protected]
www.molestategargano.it

Ufficio stampa:
Gennaro Tedesco
[email protected]
338.5369263

Il Presidente dell’Associazione
Raffaele Cera
Comunicato Stampa stefano starace

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Vieste – La fiaccolata della parrocchia di Gesù Buon Pastore di Vieste alle grotte di San Nicola: un evento storico.

Pubblicato : venerdì, 2 dicembre 2011

Don Tonino Baldi, Don Antonio De Padova ed il Consiglio Pastorale della Parrocchia Gesù Buon Pastore di Vieste, nell’ambito del programma per la Festa di San Nicola di Myra, hanno previsto un evento religioso
di rilievo storico con una valenza culturale che supera i confini della nostra regione.

Sabato 3 dicembre 2011, alle16.30, inizierà il triduo in preparazione della festa con una fiaccolata di preghiera che dalla Chiesa di Gesù Buon Pastore si muoverà verso le grotte di San Nicola, luogo dell’anima dimenticato da secoli e abbandonato da un’umanità troppo volta agli interessi e ai consumi.

Nel ringraziare caldamente Don Tonino Baldi, il parroco della nuova parroccchia sul cui territorio insistono le grotte di San Nicola, e il Sig. Matteo Petrone, strenuo difensore delle stesse disponibile a renderle visitabili fino al 6 gennaio, trasmetto la mia ultima nota scritta a difesa e a tutela di queste preziosissime grotte, con il fine di mettere in rilievo e avvalorare le tesi degli esperti che ne attestano l’alto valore storico, culturale e religioso.
Michele Eugenio Di Carlo

LE GROTTE DI SAN NICOLA A VIESTE PASSANDO PER L’ISOLOTTO DI VENERE

È perlomeno singolare il fatto che l’aver partecipato il 13 luglio a Monte S. Angelo al convegno “Gargano: tutela e sviluppo del territorio”, organizzato da Italia Nostra e concluso dall’Assessore regionale alla qualità del territorio Angela Barbanente, mi spinga oggi a scrivere di San Nicola di Myra.

Non è la prima volta, non sarà l’ultima. A chi segue puntualmente le vicende del nostro territorio non sfuggono le motivazioni di tutela e le intenzioni di valorizzazione; motivazioni e intenzioni alle quali sono del tutto indifferenti le logiche consumistiche globali legate al turismo semplicemente balneare e le tristi vicende di alcune nostre amministrazioni.

Quale futuro ci potrà mai essere riservato se il presente non volge lo sguardo alle molteplici vicende del passato?
Quel passato in cui affondano, ricche e misteriose, le storie che conservano gelosamente le ragioni dell’attualità del nostro essere.

La scoperta, la tutela, la valorizzazione degli itinerari culturali che attraverso i millenni hanno reso il Gargano terra sacra è motivo d’orgoglio, oltre che possibile fattore di sviluppo sostenibile, integrato, equo, diffuso.

La vita di San Nicola è ricca di leggende e miti. Nacque nella città di Patras dell’antica Grecia, oggi a sud della Turchia, intorno al 260.
Distribuì ai poveri la fortuna lasciatagli dai genitori. Divenne vescovo di Myra. Sotto l’Imperatore Diocleziano fu imprigionato e mandato al confino.
Nel 313 Costantino gli rese la libertà. Nel 325 prese parte al Concilio di Nicea, negli ultimi anni della sua vita visitò il Santo Padre a Roma.
Solo ricercatori e storici potranno dirci se la via seguita per arrivare a Roma fu ancora quella della navigazione a vista da Meleda, Lagosta, Pelagosa, Diomedee, per l’approdo all’antico porto di Uria o se attraversò la più recente rotta del canale di Otranto per sbarcare a Bari, prima di andare a Roma.
Morì il 6 dicembre tra il 345 e il 352.
San Nicola divenne uno dei santi più venerati dalla Chiesa. Nell’Impero Bizantino è venerato come il sostenitore della fede ortodossa contro gli infedeli, nel regno russo San Nicola diviene il Santo preferito dalla Chiesa Ortodossa.
Nell’Europa occidentale il culto di San Nicola appare attorno alla metà del secolo VII, nel secolo X il culto è diffuso dalla principessa bizantina Teofana, moglie dell’imperatore Ottone II (967-983).
Nel secolo XI i naviganti normanni lo eleggono a loro patrono.

Sin dal VI sec. a.C. grotte naturali e cavità scavate nel tufo, soprattutto in Puglia e in Calabria, sono adibite a luogo di eremitaggio da monaci basiliani, fenomeno che si intensifica nei secoli a cavallo tra il VII e il IX sec. d. C.

Anche il Gargano, attorno all’VIII sec. d.C., è sicuramente meta di approdo e di rifugio da parte di questi monaci bizantini in fuga dall’Impero Romano d’Oriente, perseguitati dalla furia del movimento degli Iconoclasti, che si oppongono con forza alla rappresentazione dei Santi tramite immagini sacre, cancellando gli affreschi già esistenti, eliminando anche fisicamente chi invece ama queste immagini.
Superando l’Adriatico, i monaci in fuga trovano in Puglia, in Calabria, in alcune località della Sicilia orientale e in Cappadocia, un rifugio sicuro, insediandosi in necropoli e chiese rupestri forse già frequentate da altri cristiani venuti dal VI secolo a diffondere il cristianesimo. Ed essendo nella chiesa d’Oriente molto diffuso il culto di S. Nicola, molte necropoli e chiese rupestri assumono questo nome.

La Necropoli di S. Nicola di Myra, a Vieste, anticamente denominata “S. Niccolò di Bari”, che sorge su una collinetta ad Ovest del “Pantanello”e che presenta l’aspetto di una vera e propria spelonca sotterranea, divisa in quattro ampie cripte scavate nel calcare naturale, s’inserisce in questo contesto storico-religioso ed è quindi del tutto plausibile che l’affresco sia stato eseguito da monaci basiliani nell’VIII secolo, come suggeriscono alcuni studiosi di storia locale, e che rappresenti, per le ragioni esposte, proprio S. Nicola di Myra.

Il 9 marzo 2007, nella sala normanna del castello Svevo di Vieste, nel corso dell’ importante convegno dal tema “Le necropoli paleocristiane del Gargano”, organizzato dalla sezione locale della Società di Storia Patria, dal Comune di Vieste, dal Parco Nazionale del Gargano, la professoressa Anna Campese Simone, ricercatrice presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, nel presentare il suo volume “I cimiteri tardo antichi e altomedievali della Puglia Settentrionale”, certificò l’alto valore archeologico e l’importanza storico-culturale della necropoli di “San Nicola”, situata nell’ex area paludosa denominata “Pantanello”, apparendo molto preoccupata delle condizioni di abbandono e raccomandando interventi di recupero fatti con criterio, competenza e professionalità.
Detto, fatto: una lottizzazione nelle immediate adiacenze delle grotte di San Nicola era già pronta.

Le grotte di S. Nicola hanno sicuramente un’importanza antecedente al tardo-antico e all’alto medioevo. In epoca greca-romana, le grotte di S. Nicola si trovano in riva al mare, all’interno del bacino portuale dell’antico porto di Aviane, con l’entrata rivolta al sole nascente, poste di fronte agli insediamenti di origine greca situati sulla collina del “Carmine”, dove le iscrizioni su pietre ritrovate sono, secondo il Parlangeli, il più importante documento linguistico dell’antica Daunia.
Il porto di Aviane è del tutto riparato dai venti e presenta una piccola apertura che rende difficile l’accesso. Proprio questo accesso stretto lo rende del tutto riparato, fatto necessario in tempi in cui si naviga a vela e non esistono le ancore.

Ed ecco che una moltitudine di esuli greci preganti dal VI secolo a. C. in poi, forse prima, dopo un viaggio lungo e pieno d’insidie arriva alla “terra promessa”, che più tardi diventerà “Montagna dell’Angelo”, ed è accolta e rifocillata proprio nei dintorni del porto di Aviane e delle grotte di S. Nicola.

Non senza essere passati prima dall’isolotto di S. Eugenia, dove nel maggio del 1987, nell’andare a ispezionare l’iscrizione fatta incidere dal doge Pietro II Orseolo nel 1003, studiosi dell’Università di Lecce e di Bari, su suggerimento dei benemeriti Mimmo Aliota, Giuseppe Ruggieri, Antonio Cirillo, in un’altra grotta, ritrovano epigrafi dedicate a Venere Sosandra, non a caso venerata come “salvatrice degli uomini”, il cui culto fino ad allora era conosciuto solo ad Atene, dove una statua dello scultore Calamide la raffigura.
E’ l’illustre studioso Pasquale Soccio, presidente del convegno internazionale “Uria garganica e la grotta di Venere sull’isolotto del faro di Vieste”, tenutosi a Vieste il 17 e 18 ottobre 1987, a ricordare che Catullo nel carme 36 aveva parlato di sponde sacre a Venere, non dimentico di Michele Petrone, compianto ispettore onorario di Vieste nei primi decenni del secolo scorso, che inascoltato aveva spinto ad indagare e studiare le iscrizioni antiche della grotta.

Da quel giorno di maggio del 1987 la storia della città di Vieste e dell’intero Gargano avrebbe dovuto cambiare, farsi più avvincente e misteriosa, aperta a nuove ricerche storiche e a mille supposizioni mitiche e leggendarie.
Miopia politica, speculazione, affarismo, nuovi e ricorrenti tentativi di cementificazione non lo hanno permesso.
E’ Matteo Siena, “testimone attento del suo tempo”, a Peschici il 2 ottobre 2011, trascorsi ben 24 anni, in una serata culturale dedicata a Vieste senza viestani, che incrociando le coordinate tolemaiche con quelle attuali individua l’antica città-porto di Uria con Vieste.

Storia, arte e natura riusciranno a fermare lo scempio?
Comunicato Stampa Michele Eugenio Di Carlo

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PESCHICI PUNTA AL GUINNESS

Pubblicato : giovedì, 1 dicembre 2011

In piena attività la macchina organizzativa del 2° Festival del Natale Garganico, anzi si può ben dire che stia esaurendo le proprie energie in quanto è ormai arrivata nelle immediate adiacenze della vigilia.

L’Associazione Culturale “Punto di Stella” di Peschici
- coadiuvata dalle sue creature (Museo dei Nonni, G-g Gargano giovani, Terra Nova Folk) e dai suoi “bracci armati” (Comitato “Peschici Eventi”, Dad Eventi) e la collaborazione del Comune di Peschici e di alcune Associazioni territoriali
- ha varato il programma definitivo della manifestazione che vedrà impegnati tutti dal 4 dicembre prossimo al 6 gennaio 2012 in una serie di eventi a largo respiro: dal teatro al folk al rock, dai mercatini ai convegni ai concorsi, dalla solidarietà ai concerti, dalle tradizioni allo sport.

E’ sufficiente scorrere il programma (consultabile e scaricabile dalla categoria PERIODICI di Città Gargano) per averne conferma.

Varie le “chicche” che caratterizzeranno un mese di spettacoli e attrazioni. Con quelle ormai consolidate dell’arrivo degli “zampognari” (sammarchesi, nella circostanza) e del simpatico gruppo folkloristico sannicandrese o del Concorso di Arte Presepiale (giunto alla terza edizione) e mostra annessa, piace rilevare il tour del reading del “Magnificat” di Alda Merini – interpretato da Camilla Tavaglione – che quest’anno uscirà “fuori le mura” e sbarcherà a Vieste, Vico del Gargano e Cagnano Varano.

 

E la gradita “visita” di un giovanissimo attore dell’atelier di Giorgio Albertazzi – Gabriele Granito – interprete del monologo “La Sacra Famiglia”. E ancora la “due giorni” con Telethon o la visita ai bambini degenti di Casa Sollievo della Sofferenza.

Ma soprattutto la stretta collaborazione con Associazioni e sodalizi locali (“Arcobaleno”, “Amici della Musica” e sportive) e non (Cagnano Varano e Vico del Gargano), per una più ampia apertura al territorio, peculiarità sostanziale del Festival e sinergia indispensabile per migliorare il prodotto; con gli istituti scolastici e, accompagnato da un grazie particolare, col parroco della Matrice di Peschici, don Tonino Zoccano, venuto incontro alle necessità dell’Associazione, non disponendo la cittadina di un vero contenitore culturale e mettendo a disposizione il tempio di Sant’Elia Profeta ospitando ben sei degli eventi programmati.

Appuntamento dunque per domenica 4, ore 18.30, con l’accensione del grande albero all’inizio di Corso Garibaldi (acquistato con l’autotassazione degli amministratori comunali… è la crisi… è la crisi…) che darà il via al Festival il cui prologo avverrà comunque alle 10.30 col primo dei “Mercatini di Natale” in Villa Comunale. Inutile aggiungere che Peschici si merita tutto questo. E ogni sforzo e sacrificio delle “maestranze” dell’Associazione e dei suoi “addentellati” andrebbe corrisposto da una partecipazione attiva e costruttiva di tutti. Grazie.

Piero Giannini da Punto di Stella

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Peschici – 2 Festival del Natale Garganico

Pubblicato : giovedì, 1 dicembre 2011

ASSOCIAZIONE CULTURALE “PUNTO DI STELLA” in collaborazione con Dad Eventi, Museo dei Nonni,

Comitato Peschici Eventi, G-g Gargano giovani e Comune di Peschici

Info 0884-96.44.18 347.93.31.597

Location principale:
Galleria “don Achille”
(Palazzo della Torre, Via castello, Centro Storico, Peschici)

4 DICEMBRE

ore 10.30 Villa Comunale: Mercatino di Natale ore 18.30 – C.so Garibaldi, Cerimonia di Apertura: Accensione dell’Albero – Presentazione del programma

8 DICEMBRE

ore 17.30 – Galleria “don Achille”: Inaugurazione del Festival – Apertura Mostra Presepi (3ª ed. Concorso di Arte Presepiale – visite e votazione ore 17.00-20.00)

- Convegno “Le Tradizioni Natalizie” con Teresa M. Rauzino, Michele Tortorella e Day Gilles Trinh Dinh

10 DICEMBRE

ore 18.30 – Villa Comunale: “I Rascille” Folk in Band – degustazioni

11 DICEMBRE

ore 10.30 – Mercatino di Natale ore 19.30 – Matrice di Peschici: “Magnificat” (Alda Merini), interpretato da Camilla Tavaglione

15 DICEMBRE

ore 18.30-20.30 – “Gruppo Folk” itinerante di Tommaso Russo (San Nicandro G.co) – Villa Conunale Peschici: Degustazione

17 DICEMBRE

ore 17.00 – Pomeriggio al Cinema, film atrio Palazzo della Torre, Centro Storico, Via Colombo – Peschici

17 – 18 DICEMBRE Villa Comunale: “Due-giorni” con TELETHON (raccolta fondi)

18 DICEMBRE

ore 17.00 – Casa Sollievo della Sofferenza S. Giovanni R. : visita ai bambini ricoverati di 2 Babbo Natale del Comitato Peschici Eventi accompagnati da alcuni elementi della banda di Peschici

ore 18.00 – Matrice di Peschici: Concerto Coro Polifonico “ARMONIÁ” di Vico del Gargano (in collaborazione con Associazione “Arcobaleno”)

ore 19.00 – Cattedrale di Vieste: “Magnificat” con Camilla Tavaglione

20 DICEMBRE

ore 18.30 – Matrice di Peschici: Concerto Coro&Orchestra allievi Istituto Comprensivo “Libetta” (in collaborazione con docenti Scuola Media)

22 DICEMBRE

ore 18.00-21.00 – Gruppo itinerante “Zampognari” di San Marco in Lamis

23 DICEMBRE

ore 18.00 – Matrice di Peschici: Recita bambini del Catechismo ore 20.00 – Concerto Banda musicale cittadina (in collaborazione con Associazione “Amici della Musica”)

27 DICEMBRE ore 19.00 – Matrice di Peschici: Concerto Coro Confraternita Carmelitani Scalzi di Vico del Gargano (canti natalizi tradizionali e in dialetto) 28 DICEMBRE ore 19.00 – Villa Comunale: “I Terremoto” – Tribute Band Litfiba

29 DICEMBRE ore 17.00 – Palestra Scuola Media “Libetta” Peschici: Gran Galà dello Sport (esibizione atleti peschiciani di varie specialità) ore 19.30 – Auditorium comunale di Vico del Gargano: “Magnificat” con

Camilla Tavaglione

30 DICEMBRE

ore 18.00 – Palestra Scuola Media “Libetta” Peschici: “Trofeo di Natale Minibasket”

3 GENNAIO

ore 19,30 – Matrice di Peschici: “La Sacra Famiglia” monologo di Gabriele Granito (atelier Giorgio Albertazzi)

4 GENNAIO

ore 17.00 – Pomeriggio al Cinema, film atrio Palazzo della Torre, Centro Storico, Via Colombo – Peschici

ore 20.00 – Matrice di Cagnano V. (Centro Storico): “Magnificat” con Camilla Tavaglione

6 GENNAIO

ore 17.00 – 21.00 – Galleria “don Achille”, Chiusura del Festival: Festa della Befana coi bambini, premiazione “Stelline” e presepi in concorso

MEDIAPARTNER:

Carpino Folk Festival – Fuoriporta – Newsgargano – OndaRadio – Schiamazzi Location principale: Galleria “don Achille” (Palazzo della Torre, Via castello, Centro Storico, Peschici) di Davis Maggiano
Comunicato Stampa Carpino Folk Festival

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Monte Sant’Angelo – “Monte Città dei giovani”, giovedì 1 dicembre incontro con “The Doubts”

Pubblicato : mercoledì, 30 novembre 2011

Giovedì 1 dicembre terzo incontro con la musica di “Monte città dei giovani”, il laboratorio urbano promosso da Legambiente nel centro storico di Monte Sant’Angelo. Appuntamento alle 20.45, con “The Doubts” (unplugged).

Continua l’esperienza di “Monte Città dei Giovani”, il laboratorio promosso dal gruppo giovani di Legambiente FestambienteSud che intende proporre una programmazione di iniziative su cinema, musica, teatro e consumo sostenibile, accreditando il cento storico della città Unesco, come luogo in cui è possibile coniugare l’attenzione all’ambiente con la creazione artistica e l’incontro tra culture.

Dopo l’evento della scorsa settimana dedicato ai grandi maestri del cinema italiano, il laboratorio promuove una serata interamente dedicata alla musica, in modo particolare al confronto tra le varie esperienze musicali nate nel mondo giovanile della nostra città.

Dopo i “Pink Folk” e “The Schnaps” (rock e derivati) il terzo appuntamento sarà dedicato al gruppo musicale “The Doubts” (unplugged).

Breve biografia
Il gruppo “The Doubts” (I Dubbi), è nato dall’unione di 5 ragazzi con la stessa passione per la musica, nell’estate 2011.
“Un gruppo di ragazzi tra i 16 e i17 anni che suonano insieme da trent’anni”: sono stati così presentati alla XXVI edizione della Torre dei Giganti, sottolineando così la duratura amicizia tra i componenti e la loro remota passione per la musica.
Presentano un genere vario, basato sul gusto musicale di ognuno dei componenti, con cui intrattenere piacevolmente il pubblico.
Il gruppo è composto da Raffaele Simone (voce), Michele Augello (chitarra), Matteo Fidanza (chitarra), Giuseppe la Torre (basso).

L’incontro di giovedì 1 dicembre 2011 inizierà alle 20.45 e si terrà presso la sede del Circolo Legambiente FestambienteSud, in via Gambadoro 27, nei pressi di Piazza De Galganis (centro storico di Monte Sant’Angelo).

Comunicato Stampa Legambiente FestambienteSud

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Monte Sant’Angelo – Athos Faccincani

Pubblicato : martedì, 29 novembre 2011

“Terribilis est locus iste, hic dumus Dei est et porta coeli”.
Questa frase, iscritta su una lapide posta sull’ingresso del portale angioino del Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, sottolinea l’eccezionalità e l’unicità di questo luogo, infatti il termine latino “terribilis”, erroneamente tradotto nell’italiano “terribile”, ha anche il significato di “cosa che incute rispetto”, pertanto si può benissimo tradurre la frase nella seguente maniera: “Questo luogo incute rispetto, questa è la casa di Dio e la porta del cielo”.

Secondo la tradizione agiografica, infatti, l’8 maggio del 490 l’arcangelo Michele apparve al santo vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano e gli ordinò di dedicare la grotta al culto cristiano in suo nome.

Nel VII secolo i Longobardi, particolarmente devoti di san Michele, elevarono la grotta a loro santuario nazionale, dovevano sentirsi particolarmente attratti da Michele, il santo guerriero capo dell’esercito celeste, lo considerarono il loro santo nazionale, facendolo rappresentare sugli scudi e sulle monete e diffondendone il culto dappertutto, anche fuori dalla penisola italica.
Trasformarono la grotta nel più importante santuario dedicato all’Angelo: esso determinò la nascita di un centro che proprio dal santo ha tratto il nome (Monte Sant’Angelo).

Attraverso il tratto della Via Francigena che congiungeva la Grotta con l’isola di Mont Saint-Michel, sul canale della Manica, si sviluppò un intensissimo flusso di pellegrini diretti in Terrasanta , un pellegrinaggio dal nord al sud, una rete importantissima di comunicazione e condivisione come quella che si è creata oggi con le altre realtà rappresentative del potere longobardo in Italia (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio Torba, Spoleto, Campello sul Clitumno, Benevento), grazie all’ ingresso del Santuario nel circuito seriale “The Longobards in Italy, Places of Power, 568 – 774 A.D.”, nuovamente si viene così a creare una sorta di ponte che attraversa tutta l’Italia, da Nord a Sud.
E non si può fare a meno di provare rispetto di fronte al Castello di Monte Sant’Angelo ed alla sua storia: edificato dai Longobardi, ospitò i Normanni, Federico II di Svevia, gli Aragonesi, gli Angioini, così via fino agli inizi del 1900 quando fu acquistato dal Comune di Monte Sant’Angelo.
Tutti hanno contribuito al suo abbellimento ed alla sua ristrutturazione, fino a renderlo un esempio di grazia, forza e magnificenza.
La bellezza e la storia di Monte Sant’Angelo hanno incantato Pupi Avati, che non poteva scegliere set migliore per il suo film “I Cavalieri che fecero l’impresa” nel 2001, l’UNESCO che ha proclamato questo gioiello del Gargano Patrimonio Mondiale dell’Umanità, inserendolo nella World Heritage List ed il Maestro Athos Faccincani che, con inconfondibile intensità e grande rispetto, realizza concretamente presso le sale del Castello Normanno-Svevo-Aragonese dal 10 al 31 Dicembre 2011 la sua visione estetica e mistica di Monte Sant’Angelo.
Tra i suoi soggetti preferiti, le assolate marine e i porti pieni di imbarcazioni, campi, fiori e alberi, troveremo dipinti dedicati esclusivamente a questo storico borgo, dove i bianchi emanano un senso di freschezza e di bellezza in una pittura dove la natura e i luoghi presentano il loro volto più amichevole.
Vedute ariose e radiose, dai colori forti ma anche straordinariamente dolci, poiché tali sono le sensazioni che i suoi dipinti trasferiscono agli occhi di chi li guarda.
Faccincani celebra con gioia l’atto pittorico in sé dimostrando che il valore spirituale di un dipinto può consistere anche solo nel suo essere un “dipinto”. La sua ricerca pittorica è quindi una «sintesi tra colore e luce, e interiorità espressiva» dove l’unione di impressioni puramente visive e espressioni soggettive si armonizzano tra loro e sono felicemente risolte.
Il Maestro Faccincani sarà presente all’inaugurazione il giorno 10 Dicembre 2011 alle ore 18.30, interverranno il Dr. Andrea Ciliberti e il Dr. Giovanni Granatiero, rispettivamente Sindaco ed Assessore alla cultura di Monte Sant’Angelo, e la Prof.ssa Carla Insalata, Artista.
La personale, patrocinata dal Comune, resterà aperta fino al 31 Dicembre 2011 con il seguente orario: 10-13 e 17-20.

BIOGRAFIA
Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Già da bambino dedica molte ore al disegno e alla pittura, per fare i compiti e studiare si alza alle quattro del mattino, perché il pomeriggio è consacrato all’arte: fa il piccolo di bottega di artisti quali Guidi, Seibezzi, Novati; maestri che non gli insegnano solo le varie tecniche pittoriche, ma gli trasmettono anche il coraggio di portare avanti le proprie passioni e a credere nel proprio talento. È affiancando loro che Athos capisce che l’arte non può che essere parte integrante della sua vita, e che vuole diventare un pittore.
I suoi lavori giovanili di stile espressionista ritraggono spesso personaggi cupi e piegati dal peso della sofferenza. Per approfondire lo studio della figura egli entra nel mondo delle carceri, degli emarginati e negli ospedali psichiatrici. Athos riesce a far propria la sofferenza altrui e a trasmetterla sulla tela. Il giovane artista comincia a vendere le sue prime opere e a fare le sue prime mostre. Non passa molto tempo che qualcuno nota la forza e l’intensità espressiva dei suoi quadri e gli commissiona lavori più importanti e gli offre spazi sempre più prestigiosi dove esporre. In quello stesso periodo, Athos affronta il lavoro più importante della sua precoce carriera: gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza; le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che, colpito dalla forza dei sentimenti che i dipinti di Athos gli trasmettono e complimentandosi per aver rappresentato la guerra senza aver preso posizione, se non quella di un uomo dalla sensibilità straordinaria, lo nomina Cavaliere della Repubblica.
Questa per l’artista è una grande conferma dal punto di vista lavorativo, ma dal punto di vista umano deve affrontare un periodo di crisi interiore perché confrontarsi con tanto dolore e sofferenza lo ha turbato nel profondo. Per quasi un anno non si avvicinerà più ad un cavalletto. In compenso passa moltissimo tempo con il figlio Mattia, e sarà proprio questo rapporto così speciale che gli darà le giuste motivazioni per ricominciare a dipingere, anche se, ad un occhio inesperto, non sembrerà più lo stesso pittore. Il punto di rottura apre infatti una nuova fase per l’artista: eliminati i colori cupi dalla sua tavolozza, e ritrovata insieme a suo figlio la gioia di vivere, ricomincia a dipingere guardando al mondo con gli occhi di un bambino.
Predilige i paesaggi che gli permettono di porre l’attenzione sulla natura che rappresenta generosa e lussureggiante. Vi è un mutamento radicale anche nello stile che diviene di chiara derivazione impressionista, utilizza i colori puri e accesi per ripetersi in ogni quadro con le stesse linee guida: la luce, il sole alto, il racconto semplice.
Non conoscendo il suo passato artistico, la sua ispirazione sembrerebbe quasi ingenua, pura, appartenente a qualcuno che della vita ha conosciuto solo il bello. In realtà Faccincani ha avuto eccome modo di conoscere anche le brutture del mondo, ma ha deciso di contrastarle, e non riprodurle, con la sua pittura. Inoltre ad un occhio attento non sfugge che, nonostante i colori festosi e gli innumerevoli fiori, i suoi “giardini” contengono sempre qualche angolo buio.
Con la sua pittura Athos ha stregato pubblico e critica, ha esposto, oltre che nei posti più belli d’Italia, a Londra, Vienna, Parigi, Chicago, New York, Zurigo, Madrid, San Francisco, Los Angeles, Amburgo, Monaco, Tokyo, Montecarlo. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008, ad Ischia il premio Ischia Friends 2010 ed a Napoli il Premio Albatros.

Info: GALLERIA D’ARTE IL NOVECENTO
Tel. 349.5024990 – 0884.585594
[email protected]

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MONTE SANT’ ANGELO – Escursione “ UN BOSCO PER AMICO : BOSCO SPIGNO “

Pubblicato : lunedì, 28 novembre 2011

DOMENICA 04 DICEMBRE 2011 — “ UN BOSCO PER AMICO : BOSCO SPIGNO “

MONTE SANT’ ANGELO

PROGRAMMA :

Ore 09,00: ritrovo dei partecipanti presso la località Casone Pezzente

- si raggiunge tramite la Strada Provinciale n.50 bis—coordinate GPS : 41°44’19,47’’ N

— 15°58’19,45’’ E Ore 09,15 : inizio trekking

Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 17,30 : partenza per il rientro a casa

Quota di partecipazione : €.10,00 a persona

(*) (*) = è richiesta l’ adesione minima di 10 persone

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini.

Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “

Comunicare al più presto l’ adesione

telefonando al 328.1999783

Secondo dei sei interessanti itinerari dedicati al bosco, spaziando dal Parco Nazionale del Gargano ai Monti Dauni Settentrionali, per vivere la natura più bella della Capitanata.

È una proposta di ecoturismo rivolta a tutte le persone che amano la natura, la vita all’ aria aperta, e che sono interessate a scopri-re il nostro bellissimo territorio.

Nuovi colori, nuove atmosfere, nuove abitudini, nuove sensazioni … tutto può essere utile per percepire i suoni ed i colori di un mondo unitario, vario e delicato e riscoprire la profondità delle dimensioni naturali e umane.

BOSCO SPIGNO – MONTE SANT’ ANGELO – PARCO NAZIONALE DEL GARGANO S.I.C.

DIRETTIVA 92/43/CEE

HABITAT” : salvaguardia della biodiversità mediante conservazione degli habitat naturali Z.P.S.

DIRETTIVA 79/409/CEE “UCCELLI” : territori idonei alla conservazione degli uccelli selvatici

LUNGHEZZA PERCORSO : km. 14,00 (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento.

Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Montagna

VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie e sempreverdi del sottobosco

Caratteristico itinerario in cui viene risaltata tutta la bellezza di Bosco Quarto e Bosco Spigno, immersi nella orografia carsica del Promontorio Garganico, con le sue affascinanti “doline” e le bellissime orchidee selvatiche.

Recentissimi avvistamenti ( e rinvenimenti di carcasse di animali morti ) confermano la frequentazione del sito da parte del Lupo appenninico, il quale dopo tanto tempo utilizzando i corridoi ecologici che collegano i Monti Dauni al Promontorio del Gargano è tornato a colonizzare questi territori.

Comunicato Stampa Pietro Caforio

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MONTE S.ANGELO – “Sito Unesco e sviluppo economico”: domani 2° appuntamento de “I Focolari di FestambienteSud”

Pubblicato : lunedì, 28 novembre 2011

Il marchio Unesco per conservare un patrimonio e il suo territorio può essere l’occasione per far ripartire l’economia locale?

A quali condizioni? Si terrà martedì 29 novembre il secondo appuntamento de “I Focolari di FestambienteSud”, ciclo di incontri e dibattiti promossi da Legambiente FestambienteSud.
Interverranno Sebastiano Venneri (vicepresidente nazionale di Legambiente e presidente di Vivilitalia), Pasquale Pazienza (assessore alle attività produttive della Provincia di Foggia), Nicola Di Bari (economista d’impresa, autore del libro ‘Capitanata Meridiana’), Salvatore Taronno (Slow Food), Gianfranco Ciola e Antonio Mazzamurro. “Eco ricette per superare la crisi” è il tema dell’edizione 2011 de “I Focolari di Festambientesud”.
Il secondo appuntamento, che si terrà martedì 29 novembre, ore 19.00, nella sede di Legambiente (nel centro storico di Monte Sant’Angelo) sarà incentrato sul tema “Sito Unesco e sviluppo economico”.

L’incontro sarà coordinato da Franco Salcuni, direttore di FestambienteSud.

Interverranno: Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente e presidente di Vivilitalia Pasquale Pazienza, assessore alle attività produttive della Provincia di Foggia NicolaDi Bari, economista d’impresa, autore del libro ‘Capitanata Meridiana’ Gianfranco Ciola, esperto di sviluppo rurale Salvatore Taronno, Responsabile della condotta provinciale di Slow Food Antonio Mazzamurro, assessore al turismo città di Monte Sant’Angelo Fuori onda di Emanuele Palena

“I Focolari di FestambienteSud” rappresentano le iniziative invernali di Legambiente per portare ‘fuori stagione’ lo spirito e i contenuti di FestambienteSud e Teatro Civile Festival.

I Focolari, luoghi d’incontro e discussione, sono nati davanti ad un antico focolare, quello che impreziosisce la sede di Legambiente nel cuore del centro storico di Monte Sant’Angelo.

Da tre anni i Focolari presentano novità editoriali, musicali, teatrali e momenti di dibattito e riflessione.
da Teleradioerre

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San Giovanni Rotondo – IL COMUNE DI SAN GIOVANNI ROTONDO CAPOFILA DI UN PROGETTO PILOTA EUROPEO PER LO SVILUPPO DI UN DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO

Pubblicato : lunedì, 28 novembre 2011

La nuova Amministrazione Comunale di San Giovanni Rotondo, insediatasi da pochi mesi, ha già preso contatto con soggetti nazionali ed internazionali per sviluppare una cooperazione permanente sugli innovativi temi del turismo sostenibile e dell’economia basata sulla valorizzazione della conoscenza, della creatività e della cultura in senso ampio ed inclusivo, secondo le strategie europee fissate da Europa 2020.

Creare nuovi e migliori posti di lavoro, aumentare l’attrattività delle nostre città e del territorio, fare sistema a livello locale ed internazionale, utilizzare al meglio le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la promozione, unire il pensare globale all’agire locale, sono questi gli obiettivi dell’ambizioso programma di cooperazione territoriale europeo presentato in questi giorni dal Comune di San Giovanni Rotondo insieme ad un ampio partenariato europeo.

Il progetto è stato redatto da un team di consulenti ed esperti provenienti da diverse organizzazioni (Associazione Civita, Italia Nostra e la società di progettazione europea FIDEAS SRL) in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

Il progetto denominato “EVO-CLUSTER, Evoluted Cultural Cluster”, nell’ambito del programma di cooperazione territoriale europeo 2007-2013 South East Europe, vede il coinvolgimento attivo di autorevoli partner (2 regioni, 1 provincia, 2 università, 1 istituto di ricerca e 2 ONG) dei seguenti Paesi: Bulgaria (Università Tecnica di Sofia), Grecia (Regione della Macedonia occidentale), Italia (Provincia di Fermo e Ngo Euro-Net), Ungheria (Regione di Kőszeg), Romania (Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo di Bucarest e l’Università di Costanza),Albania (Fondazione Centro Europeo di Tirana).

L’obiettivo generale del progetto è quello di permettere un effettivo sviluppo (con un reale impatto sulla crescita occupazionale ed economica) del turismo di qualità e della conoscenza con la creazione di una rete di distretti culturali, prevedendo, nel rispetto dei principi della “tutela, conservazione e fruizione” la valorizzazione sistemica delle risorse culturali e del patrimonio del territorio, da quello artistico, architettonico, storico ed urbano a quello naturalistico, a quello delle tradizioni antropiche, che comprende, tra l’altro, i valori e le tradizioni religiose, il folklore, le feste, l’enogastronomia, l’agroalimentare, l’artigianato e i sistema complesso delle manifestazioni al fine di creare una filiera produttiva capace di favorire forme di occupazione solide e durature, con il coinvolgimento specie delle giovani generazioni.La metodologia d’intervento prevede l’azione a livello locale dei partners, peraltro in stretta collaborazione e con l’attivazione di efficaci strumenti di comunicazione con i territori e le realtà del Sud Est Europeo.

Gli obiettivi specifici sono:- tutela, recupero, restauro, conservazione, promozione integrata e unitaria del patrimonio culturale, ambientale, storico e delle tradizioni antropiche (dall’enogastronomia all’artigianato) prevedendo l’attivazione di laboratori, l’effettuazione di studi, ricerche, la creazione di posti di lavoro e di nuove imprese;- istituzione di una rete di ricerca internazionale per l’ottimizzazione delle risorse locali che lavorano nei settori della ricerca, dell’istruzione, del recupero, restauro e conservazione urbana e ambientale, delle imprese, dei media, della comunicazione, della promozione e del marketing, – progettazione di strutture a supporto della creazione di servizi avanzati e sviluppo di nuova occupazione nel settore culturale dell’innovazione e della conoscenza.Tale progetto rientra nel programma di mandato di questa Amministrazione dove era scritto ”Per una città come San Giovanni Rotondo gli argomenti turismo e cultura (non solo religiosa) diventano prioritari per l’economia, l’occupazione e per l’importanza che rivestono nel Gargano, nella Provincia di Foggia e per l’intera Puglia. In questi ultimi anni il turismo basato solo sulla forza attrattiva del santo Padre Pio ha avuto un calo, con conseguenze economiche sensibili per gli operatori turistici che operano nel settore.

Difatti la durata del soggiorno, mostra una tendenza progressiva alla riduzione, con conseguente aggravio di spese di gestione non sopportabili nel settore.

Le cause potrebbero essere molteplici: errate previsioni di afflusso di pellegrini, di conseguenza posti letti in esubero rispetto alla richiesta, aumento del costo della vita, mancanza di programmazione, mancanza di iniziative …”D’altronde è profonda convinzione dell’Amministrazione Comunale della necessità di avviare altre iniziative analoghe per proiettare sempre piu’ San Giovanni Rotondo in Europa e portare l’Europa nel nostro territorio.

Il Presidente del Consiglio Comunale (Mauro Cappucci)Città di San Giovanni Rotondo http://www.comune.sangiovannirotondo.fg.it/

Tel. Ufficio +39 0882415100Mobile +39 3666696729 +39 3337828939 F@x Web +39 0881350020 [email protected]  [email protected]
Ufficio Stampa Comune di San Giovanni Rotondo

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Foggia – Il Turismo è nelle mani della Capitanata ?

Pubblicato : giovedì, 24 novembre 2011

Molti si chiederanno se ciò che ho appena citato è una domanda o un’affermazione. Sì, è un’ affermazione perché grazie ad un gruppo di ragazzi è nata un’ Associazione chiamata “Il Meglio della Puglia”.
“Il Meglio della Puglia” ha come obiettivo la valorizzazione e la diffusione delle ricchezze che la nostra terra può offrire al mondo intero. Scopo dell’Associazione è promuovere iniziative e progetti culturali, educativi e formativi, di promozione, informazione, sostegno, divulgazione, partecipazione, ricerca ed aggiornamento al Turismo responsabile.
Vi chiederete come fare tutto questo???
Un solo nome che presto cambierà la realtà di questa provincia: FLYWHEEL TOUR 2011.
Il Flywheel è un volano, che mappa l’essenza di un territorio, il modo in cui si vive!
Stiamo parlando delle escursioni e visite guidate, da quella naturale a quella enogastronomica passando dall’equitazione al trekking ai borghi medievali.
La cosa interessante è la facilità e l’unicità del suo uso, un utilizzo diretto a chi realizza e conosce bene l’escursione o la gita della giornata.
Chi non conosce la capitanata ha un validissimo strumento nelle proprie mani, un sistema di rete tra gli albergatori che potranno finalmente con un solo clic guidare i loro turisti attraverso le più impensabili attività che si svolgono nel nostro territorio.
Oggi il FLYWHEEL TOUR 2011 costituisce una delle chiavi di volta per la crescita e la conoscenza di questo territorio che ha bellezze ineguali tutte da scoprire….
Presto inoltre ci sarà una novità, una vera e propria intuizione creativa, un vero e proprio cavallo di troia che farà conoscere la nostra capitanata fuori Prova anche tu a vivere la capitanata!!!(www.capitanatadavivere.it)
L’Ufficio Stampa
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CULTURALE IL MEGLIO DELLA PUGLIA VIA EUGENIO MASI, 45 – 71121 – FOGGIA TEL. 3357407241 – FAX + 39 0881 311668

Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui » (Federico II di Svevia)

Comunicato Stampa Associazione Il Meglio della Puglia
Escursioni e Viaggi in Capitanata e nel Gargano

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San Severo, ‘La Mafia Innominabile’ che sfigura il Gargano

Pubblicato : lunedì, 21 novembre 2011

Sabato 19 novembre la presentazione del libro di Domenico Seccia

Sabato 19 novembre, con inizio alle ore 17,30, il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di San Severo, è stato ospitato la presentazione del volume ‘La Mafia Innominabile’ di Domenico Seccia, Procuratore Capo di Lucera, tra i primi ad indagare sull’esistenza di una mafia fino ad allora negata finanche con le parole, utilizzando il termine ’faida’ al posto di ’mafia’, e rimandando così ad una minimizzazione e ad un isolamento non solo linguistico ma anche fattuale dell’episodio criminoso.

Nel libro, edito dalle edizioni la meridiana, il Procuratore Seccia ricostruisce la genesi di questa lunga guerra mafiosa che ha visto contrapporsi nella città di Monte Sant’Angelo i clan dei Li Bergolis da una parte e quello dei Primosa-Alfieri dall’altro dando vita ad omicidi plateali quasi sempre conclusi con colpi sul volto della vittima per sfigurarla e renderne impossibile l’omaggio dei parenti, come estremo sfregio e disprezzo per il morto. Una mafia dalla lunga memoria, capace di serbare rancore e perpetrare vedetta dopo molti anni. Una mafia che si tramanda di padre in figlio per difendere l’onore della famiglia e della propria ’roba’.

“C’era un tempo in cui la mafia garganica non esisteva. Bisognava vincere la credenza che fosse una magia, popolata dal potente di turno che impone il suo comando, la sua forza e la sua violenza.

Non esisteva perché tutti la negavano. Anche i Magistrati che se ne occupavano. Una faida come le altre. La mafia garganica, però, esisteva, eccome. Ammazzava ed ammazza”.

Questa la quarta di copertina del libro che sarà presentato, oltre che dallo stesso autore, dal: sindaco di San Severo, Gianfranco Savino, il deputato Angelo Cera, il Consigliere della Suprema Corte di Cassazione, Francesco Bonito, il Presidente degli Ordini Forensi d’Europa, Guido De Rossi, il Preside dell’I.T.C. Fraccacreta, Antonio De Maio. Modera: Ernesto Tardivo, giornalista De La Gazzetta del Mezzogiorno. Nel corso dell’incontro l’attore Francesco Gravino (Foyer’97 Teatro) leggerà alcuni brani.

edizioni la meridiana
da Spazio Sociale

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Vico del Gargano – DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011 — “ LA FORESTA UMBRA “ – DA GRAVASTELLA A CASERMA SFILZI

Pubblicato : lunedì, 21 novembre 2011

PROGRAMMA :

Ore 08,30 : ritrovo dei partecipanti presso la località Caserma Sfilzi – si raggiunge tra-mite la Strada Statale n.528, km.17,100

coordinate GPS : 41°50’59,54’’ N—16°0’11,38’’ E

Ore 08,45 : inizio trekking

Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 16,30 : partenza per il rientro a casa Primo dei Tre interessanti itinerari nella più grande foresta del Gargano, dove gli alberi sembrano disporsi a galleria, quasi a voler protegge-re il cammino dei viandanti.

Questo itinerario si sviluppa costeggiando la Riserva Naturale Integrale di Bosco Sfilzi dove vegetano alberi plurisecolari e permette di apprezzare la Fontana Sfilzi, la più elevata (419 m.s.l.m.) sorgente perenne del Parco Nazionale del Gargano, dove si riscontra la presenza di una colonia del Tritone Italico ed è frequentata da Cinghiali, Caprioli e Volpi.

FORESTA UMBRA — ” BOSCO SFILZI” – PARCO NAZIONALE DEL GARGANO (Vico del Gargano — FG )

LUNGHEZZA PERCORSO : km. 9,500 (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T= Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, diffi-coltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Montagna

VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie e sottobosco di sempreverdi

Quota di partecipazione : €.10,00 a persona

(*) (*) = è richiesta l’ adesione minima di 8 persone

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “ car pooling “

Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al 328.1999783
Comunicato Stampa Pietro Caforio

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Monte Sant’Angelo – Ente Parco: “avanti per gestione e sviluppo Lagune di Lesina e Varano”

Pubblicato : lunedì, 21 novembre 2011
L'avvocato di Manfredonia Stefano Pecorella, commissario straordinario Ente Parco, consigliere comunale di Manfredonia, assessore provinciale all'ambiente della Provincia

L'avvocato di Manfredonia Stefano Pecorella, commissario straordinario Ente Parco, consigliere comunale di Manfredonia, assessore provinciale all'ambiente della Provincia

Con questa larga intesa si riaggiornerà, a stretto giro di poche settimane, il tavolo tecnico per le Lagune di Lesina e Varano voluto dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, al quale hanno preso parte i Comuni di Lesina, Cagnano Varano, Ischitella, Sannicandro Garganico, il CNR e i settori Ambiente e Pesca della Provincia di Foggia.

L’incontro svoltosi giovedì pomeriggio presso la sede dell’Ente Parco è stato salutato con soddisfazione ed entusiasmo dagli interlocutori che mai prima d’ora erano stati radunati all’unisono per discutere e condividere problemi e soluzioni dei due specchi d’acqua più preziosi non solo dell’Area Protetta, ma dell’intero Mediterraneo del sud.

Il dibattito molto aperto e partecipato è servito in primis a dirimere le annose questioni legate alle singole responsabilità e prospettive che sin ora avevano solo prodotto isolamenti, scontri istituzionali e mancanza di controllo del territorio.

Una situazione di quasi totale anarchia che di certo non ha giovato alle due Lagune sia da un punto di vista produttivo che naturalistico.

A questo primo step ‘chiarificatore’, seguirà un altro incontro al quale tutti i soggetti interessati porteranno gli atti a propria disposizione inerenti ai regolamenti di pesca, usi civici e fruizione turistica. Un passaggio fondamentale per redigere una griglia unitaria per l’entrata in vigore di regolamenti che abbiano competenza e visione per la fruizione delle singole attività.

“Quello delle due Lagune è un aspetto centrale per il nostro Parco – ha dichiarato il Commissario Stefano Pecorella -. Sono due gemme incastonate in un ambiente preziosissimo e dall’alto tasso di biodiversità. Le Istituzioni devono lavorare insieme per raggiungere intese e , quindi, definire un modello di gestione e di tutela che veda coinvolti e protagonisti tutti, a partire dalla comunità e dagli operatori.

In virtù di questo primo positivo incontro – sottolinea Pecorella – auspico che si passi alla fase concreta ed operativa che colmi i ritardi e le dimenticanze accumulate. Se non vogliamo che tutto resti ancora ‘lettera morta’, dobbiamo capire che le Lagune sono di tutti e che va risolta definitivamente qualsiasi resistenza e problematicità.

Non serve a niente a nessuno fare lo scaricabarile, piuttosto adoperiamoci per una operazione di responsabilità.

Quindi – conclude -, più che sugli strumenti degli Enti locali, verifichiamo le condizioni di accessibilità al governo del territorio, risolviamo le criticità e facciamo leva sui concetti di fruizione e sviluppo economico”.

da Stato Quotidiano

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Associazione e spaccio di droghe, inflitti oltre 82 anni di carcere. Sentenza emessa nei confronti di 8 persone

Pubblicato : sabato, 19 novembre 2011

Condanna più pesante a Giovanni Santo Paduanello

Oltre 82 anni di reclusione.
È la sentenza emessa ieri dal tribunale di Bari nel processo «Isola» che vede imputate otto persone facenti parte, secondo la tesi dell’accusa, di un clan operante a Monte Sant’Angelo, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano.
Ieri i giudici baresi nel corso del processo che si sta celebrando con il rito abbreviato hanno accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Bari, Giuseppe Gatti. Le condanne più pensanti sono state quelle per Giovanni Santo Paduanello, condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione, per Matteo Paduanello che ha avuto una condanna a 16 anni e due mesi e per Giovanni Bocale condannato a 13 anni e 10 mesi.

Le indagini dei carabinieri di Vico del Gargano, e coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Gatti, sono culminate nel blitz del 22 ottobre dello scorso anno, nel corso del quale sono state arrestate 25 persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti ed hanno evidenziato l’esistenza di una solida organizzazione dedita al traffico di stupefacenti, prevalentemente cocaina, eroina ed hashish, operante principalmente nei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Cagnano Varano, con base logistica presso un noto camping a Foce Varano.
La sentenza assume un importante significato, perché evidenzia il lavoro della Dda che – nonostante i duri colpi inflitti ai clan operanti nei comuni di Monte Sant’ Angelo, San Nicandro e Cagnano Varano, tra cui si annoverano sodalizi storici, ormai disarticolati, quali i Ciavarrella, i Tarantino, i Li Bergolis e gli Alfieri – continua ad indagare e stroncare sul nascere i nuovi gruppi delinquenziali che hanno cercato di acquisire il controllo delle lucrose attività illecite.
Le indagini del blitz Isola si sono concentrate proprio sui nuovi gruppi delinquenziali, che in poco tempo sono riusciti ad organizzarsi e a formare delle organizzazioni criminali dedite allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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San Giovanni Rotondo – DOMENICA 20 NOVEMBRE 2011 — “ LE VIE DELLA FEDE “ DA “PISCINA LA PRINCIPESSA” A “CASSANO” (e ritorno)

Pubblicato : sabato, 19 novembre 2011

PROGRAMMA :

Ore 08,30 : ritrovo dei partecipanti presso la località “Piscina la Principessa” (San Giovanni Rotondo) – si raggiunge percorrendo la Strada Provinciale n.43—Coordinate GPS 41°44’25,59’’ N , 15°49’3,04’’ E

Ore 08,45 : inizio trekking

Ore 13,00 : pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 16,30 : partenza per il rientro a casa

Quota di partecipazione :

€.10,00 a persona (*) (*) = è richiesta l’ adesione minima di 8 persone

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” ido-neo alla stagione in corso, cappello, stuoia, bino-colo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini.

Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “

car pooling

Comunicare al più presto l’ adesione telefonando al 328.1999783

Il Gargano, sin dalla fine del V secolo, è stato percorso incessantemente da numerosi Pellegrini diretti alla grotta dell’ Arcangelo Michele.

Il Gargano mistico si caratterizzava con aspre tappe dense di altissima spiritualità Mariana e Francescana; i pellegrini vivevano un cammi-no penitenziale fatto di sofferenza, ma anche di intensa gioia.

Oggi è utile ripercorrere questi “cammini” per riscoprire sia l’ aspetto mistico che quello naturalistico.

La TABULA PEUTINGERIANA ci indica che la Via Litoranea lambiva la collina dove sorgeva SERRACAPRIOLA ed attraversava il Fortore per giungere a TEANUM APULUM, situata sulle colline che sovrastano la riva destra del fiume.

Da questa città pro-seguiva poi per ERGITIUM ( generalmente identificata con la località BRANCIA, nei pressi dell’attuale fermata di San Marco in Lamis delle Ferrovie del Gargano ), e SIPONTUM; mentre altre strade si dirigevano da Teanum verso Lucera, Arpi e altri antichi abitati della Daunia.

Da Ergitium si poteva raggiungere il Gargano attraverso due strade :

- La prima seguiva un antico sentiero che tagliava trasversalmente i rilievi meridionali del promontorio sino a raggiungere Mattinata.

A partire dall’ alto medioevo questo sarà uno dei tragitti più battuti per giungere a Monte Sant’Angelo.

- La seconda imboccava la valle di Stignano risalendo fino a San Marco in Lamis, cittadina sorta vicino l’ Abbazia Benedettina di San Giovanni de Lama ( oggi Convento di San Matteo ).

Dopo aver valicato il Monte Celano si dirigeva a San Giovanni Rotondo e da qui, attraverso il Casale di Sant’ Egidio, il Vallone della Fratta e la Valle Carbonara, raggiungeva una ripida mulattiera che si inerpicava verso il Santuario dell’ Arcangelo Michele. Il percorso odierno propone una variante per raggiungere Valle della Fratta e congiungersi all’ antico percorso Francigeno.

LUNGHEZZA PERCORSO : 12,00 Km (andata e ritorno) (*) n.b. : il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevola-re la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’ : T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna).

AMBIENTE : Collina, Montagna

VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie miste ad arbusti tipici del sottobosco
Comunicato Stampa Pietro Caforio

Escursioni e trekking nel Gargano

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FOGGIA — Faida garganica, chieste pene esemplari – Ergastolo per Giovanditto e Ciavarrella

Pubblicato : venerdì, 18 novembre 2011

Palazzo di Giustizia di Foggia

La Direzione distrettuale antimafia al processo a Foggia – Carcere a vita per presunti killer di Scanzano e Graziano

Due ergastoli per Gennaro Giovanditto e Michele Ciavarrella accusati degli omicidi di Daniele Scanzano e Antonio Daniele Graziano uccisi rispettivamente a San Nicandro Garganico il 16 marzo del 2003 e a Cagnano Varano il 4 maggio dello stesso anno.

Gennaro Giovanditto, ritenuto in sicario della mafia garganica

Li chiede il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Bari, Giuseppe Gatti, nella requisitoria del processo che si sta svolgendo in Corte d’assise a Foggia.

Giovanditto, difeso dall’avvocato Francesco Santangelo, è accusato d’essere concorrente materiale dei delitti, mentre Ciavarrella, difeso dall’avvocato Franco Metta, risponde di concorso morale.

GLI OMICIDI - Daniele Scanzano, 40 anni, fu ucciso con dodici colpi di pistola alle 18.20 di domenica 16 marzo del 2003 nei pressi di un bar in via del Campo a San Nicandro Garganico. Diciassette, invece, i colpi di pistola che uccisero alle 18.40 Antonio Daniele Graziano, 39 anni, detto «Antonio Cecè», freddato davanti al «Bar dello sport» il 4 maggio sempre di otto anni fa.

LA FAIDA - Omicidi che rientrato nella faida del Gargano, tra i Ciavarrella e i Tarantino, nata per questioni di abigeato (furto di bestiame) e poi trasformatasi in guerra per il controllo del territorio e dei traffici illeciti. La faida ha inizio il 28 marzo del 1981, a San Nicandro Garganico, quando Giuseppe Tarantino uccise un’intera famiglia.

A cadere sotto i colpi di fucile furono Matteo Ciavarrella, 57 anni, la moglie, Incoronata Gualano, 55 e i tre figli, Nicola, Giuseppe e Caterina rispettivamente di 17, 16 e 5 anni. I corpi non sono mai stati ritrovati: secondo una delle ipotesi degli inquirenti l’assassino per far sparire ogni traccia li diede in pasto ai maiali.

GLI ALTRI PROCESSI – Per gli omicidi di Scanzano e Graziano è stato già condannato all’ergastolo – nel corso del processo Iscaro Saburo – Matteo Ciavarella, ritenuto l’esecutore materiale dei delitti e zio di Michele Ciavarrella.

Inoltre, Giovanditto era stato già in precedenza accusato di concorso morale nei due delitti e assolto. Ora la procura antimafia ha riformulato per lui una nuova accusa in concorso materiale per l’omicidio Scanzano. Il nome di Gennaro Giovanditto detto «Scalfonn», è stato più volte accostato alla faida del Gargano.

Il 5 ottobre scorso la Corte di cassazione aveva confermato i due ergastoli che a luglio dello scorso anno la Corte d’assise di appello di Bari gli aveva inflitto.

L’imputato è stato condannato per il duplice omicidio di Vincenzo e Angelo Fania, padre e figlio uccisi a San Nicandro Garganico il 13 ottobre del 1999, e per l’omicidio di Michele Tarantino, ucciso il 30 marzo del 2001.

L’ACCUSA – Ad accusare Michele Ciavarrella – condannato a 4 anni per associazione di stampo mafioso nel corso del processo Iscaro Saburo – una intercettazione registrata in carcere mentre l’imputato era andato a trovare lo zio Matteo, ritenuto a capo dell’omonima famiglia.

Nel corso del colloquio, durato un’ora, secondo la tesi dell’accusa, i due parenti, avrebbero espresso la volontà di eliminare i rivali: Scanzano e Graziano.

Nelle prossime udienze la parola spetterà ai difensori degli indagati, gli avvocati Metta e Santangelo, in attesa della sentenza che dovrebbe giungere a fine mese o al più tardi ad inizio di dicembre.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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TREKKING: PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

Pubblicato : mercoledì, 16 novembre 2011

L’esperienza può essere fatta anche in altra data, fuori dal programma a calendario, su specifica richiesta
La proposta è adatta a tutti, anche a coloro che sono poco allenati, una esperienza di cam-mino di più giorni, modulare in quanto avremo un mezzo al seguito che, oltre fare il trasporto del bagaglio pesante, potrà facilitare coloro che sono alla prima esperienza.
Il Gargano, divenuto Parco nel 1995, racchiude in se meravigliosi tesori paesaggistici e storici, in questo viaggio attraverseremo tre cittadine “simbolo” come San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e Vieste, inoltre potremmo ammirare la Foresta Umbra un esempio vivente di “monumento alla natura”.

In base al numero degli iscritti decideremo se prendere un pullman per il viaggio o se usare le auto, in ogni modo il venerdì sarà dedicato al viaggio e a una visita a San Giovanni Rotondo.
Il sabato effettueremo la prima tappa che ci porterà a Monte Sant’Angelo.
Il percorso si snoda su stradine secondarie, mulattiere e sentiero. L’intero percorso di 24 km prevede di toccare le seguenti località: l’antico lago di Sant Egidio, Cassano, Orefice, Cima della Costa, Madonna degli Angeli.
La domenica da Monte Sant’Angelo ci trasferiamo al Monte Sacro.
Il percorso è lungo 20 km e prevede di passa-re Valle Carbonara, Puntone della Giumen-ta, Masseria Rignane-se, Sferracavallo, Murgia Palena fino ad arrivare al Monte Sacro.

Il lunedì da Monte Sacro raggiungeremo il mare e più precisamente Vieste.
Il percorso è di 24 km e attra-verseremo, scendendo verso il mare, il Piano di San Martino, Scarpitedda, Tacca del Lupo e Marzianello fino ad ar-rivare a Vieste. Martedì lo dedicheremo alla visita della bella cittadina e del suo centro storico prima di rientrare.
In caso di utilizzo delle auto per lo spostamento, dovremmo dedicare un paio di ore per recuperare i mezzi a San Giovanni Rotondo, se avremo a disposizione un pullman il mezzo ci verrà a prendere a Vieste nel primo pomeriggio per il rientro.

Difficoltà : Facile Ore giornaliere di cammino : 5 – 6 h
Mezzo di trasporto : Auto / Pullman
Lunghezza tappe: 20 – 24 km
Dislivello: 200 – 300 mt. Altezza : max 863 mt

COSTI - L’esperienza verrà fatta con un minimo di 8 partecipanti – E’ obbligatorio essere Soci UISP o Trek e Bike, per iscrizioni contattare la segreteria.
Possibilità di pernottare in albergo per chi viene da lontano

Partenze: · da Jesi al parcheggio del distributore ESSO vicino alla B.P.A. (Esagono) in viale dell’industria zona Z.I.P.A. al- le ore 7.30 · all’ingresso dell’autostrada di Ancona Sud, davanti alla Combipel alle ore 8.00 · lungo il percorso stradale previo accordi

Costo di iscrizione: · quota € 318,00 e comprende: iscrizione a Trek e Bike, guida, trasporto bagagli con mezzo al seguito per o-gni necessità, mezza pensione (bevande esclu-se) dalla cena di venerdì 6 alla colazione del martedì 9 – do-po il 12 marzo € 338,00 · viaggio in auto: dalla guida michelin, costo indicativo da dividere tra i componenti dell’auto € 120,00 · per i ragazzi sotto i 14 anni € 248,00 se ac-compagnati dai genitori che se ne assumono la responsabilità
PASQUA 2012: DA VENERDÌ 6 A LUNEDÌ 9 APRILE ** iscrizioni entro il 12 marzo **

Materiale personale:

Scarpe comode per camminare (da ginnastica robusta o trekking leggera), ba-stoncini, giacca antivento, pile o maglia di lana, borraccia, pranzo al sacco, cappello e guanti in pile o di lana, occhiali da sole, crema solare, igiene persona-le (fazzolettini … ), ombrellino, in piccolo
zaino.

In una unica valigia a testa, che sarà tra-sportata dal mezzo di servizio, ricambi per quattro giorni.
E’ importante che ogni partecipante abbia u-no zainetto per le poche cose che gli servono durante il cammino ed una unica valigia per il resto, in modo da facilitare le operazioni di carico e scarico all”addetto al transfert.
Per informazioni ed iscrizioni, contattare la Segreteria ai seguenti recapiti: telefono: 0731.212293 – 338.2382647

e-mail [email protected] ;

sito internet : www.trekebike.it  – Trekking nel Parco Nazionale del Gargano
Comunicato Stampa Associazione TREK e BIKE

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Vieste: 70 immigrati sbarcati nella motte

Pubblicato : mercoledì, 16 novembre 2011

Sono 64, fino a questo momento, gli immigrati giunti la scorsa notte sulle coste garganiche. Gli stranieri sono stati ritrovati tra Baia dei Campi e Mattinata. Si tratta perlopiù di uomini, che giungerebbero dal Pakistan e dall’Afghanistan. 38 quelli identificati fino a questo momento, di cui 14 minorenni. Apparentemente sembrano tutti in buone condizioni di salute. Gli stranieri sono stati ospitati nel piazzale antistante la Protezione Civile di Vieste dove le forze dell’ordine stanno procedendo alla loro identificazione. Successivamente gli stranieri saranno trasferiti nei centri di accoglienza pugliesi: 20 dei quali saranno sistemati presso il Cara di Borgo Mezzanone, mentre i minorenni in specifiche strutture dedicate. Al momento del ritrovamento gli immigrati erano a piedi, non si ha ancora la certezza su come siano giunti sulle coste viestane.

Tatiana Bellizzi

Sono 64, fino a questo momento, gli immigrati giunti la scorsa notte sulle coste garganiche. Gli stranieri sono stati ritrovati tra Baia dei Campi e Mattinata.

Si tratta perlopiù di uomini, che giungerebbero dal Pakistan e dall’Afghanistan. 38 quelli identificati fino a questo momento, di cui 14 minorenni. Apparentemente sembrano tutti in buone condizioni di salute.

Gli stranieri sono stati ospitati nel piazzale antistante la Protezione Civile di Vieste dove le forze dell’ordine stanno procedendo alla loro identificazione.

Successivamente gli stranieri saranno trasferiti nei centri di accoglienza pugliesi: 20 dei quali saranno sistemati presso il Cara di Borgo Mezzanone, mentre i minorenni in specifiche strutture dedicate. Al momento del ritrovamento gli immigrati erano a piedi, non si ha ancora la certezza su come siano giunti sulle coste viestane.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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Due arresti per estorsione a Vieste

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

La conferenza stampa (foto Cautillo)

La conferenza stampa (foto Cautillo)

Laudati: «Oggi non è più terra dei clan». Fermati Angelo Notarangelo e Marco Raduano
Avrebbero preteso soldi da un imprenditore locale

Estorsione aggravata dalla modalità mafiosa. Con questa accusa i carabinieri di Vico del Gargano hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti del boss di Vieste, Angelo Notarangelo, detto «cindarjiudd», dal 13 aprile scorso detenuto a Trapani, e il suo braccio destro, Marco Raduano, detto «pallone».

LA VICENDA – I due sono accusati di aver messo a segno una estorsione ai danni di un imprenditore, distributore di apparecchi videopoker e slot machine. L’ incubo per la vittima ha inizio circa quattro anni fa, quando Notarangelo e Raduano lo minacciarono: se non avesse pagato il «pizzo» gli avrebbero fatto concorrenza aprendo un’attività imprenditoriale analoga nella stessa zona. La minaccia, però, non ebbe alcun effetto. Dopo qualche tempo il boss e il suo braccio destro hanno cominciato a contattare i clienti dell’imprenditore per imporre loro il noleggio delle loro macchinette.

L’INCUBO – Di fronte al pericolo più che concreto di perdere tutta la clientela, l’imprenditore nella primavera del 2008, ha deciso di cedere alla richiesta estorsiva e di accettare l’ imposizione di una rata mensile di 800 euro: ogni sei mesi la vittima doveva dare ai due 4.800 euro.
Nel settembre 2010, dopo un’estate magra di guadagni, l’uomo decise di chiedere al boss la rinegoziazione della rata estorsiva perché non più in grado di farvi fronte. La risposta di Notarangelo fu più che eloquente: tre autovetture incendiate e un camion, strumento indispensabile per l’attività imprenditoriale, rubato e restituito solo dopo il pagamento della rata. Cosi alla fine l’imprenditore ha deciso di denunciare i suoi estorsori raccontando tutto ai carabinieri e alla magistratura.

IL COMMENTO – «Un plauso particolare va al coraggio straordinario di uomini prima ancora che imprenditori e commercianti – ha detto il procuratore antimafia di Bari, Antonio Laudati, alla conferenza stampa che si è tenuta stamattina – che hanno voluto dar vita a Vieste a una delle più attive associazioni anti-racket presenti sul territorio nazionale, in un momento in cui era più forte l’offensiva sferrata dai criminali. Difficile dimenticare l’ assassinio dei fratelli Piscopo, operatori turistici proprio di Vieste.
Oggi Vieste, il Gargano, non è più terra di nessuno, preda di clan mafiosi che con la violenza e la paura hanno imposto un clima di omertà per tanti anni. Oggi Vieste e tutto il Gargano sono un esempio di uomini e donne coraggiosi che ha alzato la testa e deciso di essere al fianco della Squadra Stato».

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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S.Giovanni Rotondo, la città festeggia Michele Pirro

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

“La città accoglie il suo campione”.
Sarà questo lo slogan dei festeggiamenti in ono-re di Michele Pirro, il centauro sangiovannese reduce dal grande successo nell’ultimo Gran Premio della stagione del Motomondiale sul circuito di Valencia.

La cerimonia si svolgerà sabato 19 novembre alle ore 20.30 nel chiostro comunale di Palazzo di Città alla presenza degli amici e dei fans che si riuniranno per salutare il loro campione.
Ad accogliere Pirro ci saranno il Sindaco di San Giovanni Rotondo Luigi Pompilio con tutta l’Amministrazione Comunale, il Presidente del CONI Foggia Giuseppe Macchiarola, il Presidente della BCC Giuseppe Palladino ed il Presidente del Fan Club “Michele Pirro” Andrea Germano.
“Siamo orgogliosi di poter accogliere nella casa di tutti i sangiovannesi un ragazzo figlio della nostra terra”, dichiara il Sindaco Luigi Pompilio. “Michele Pirro ormai da anni porta in giro per il mondo il nome della nostra città, dimostrando ogni volta il suo attaccamento alle proprie radici.
Michele rappresenta l’orgoglio di San Giovanni Rotondo e un esempio per le giovani generazioni. Le sue vittorie e i suoi successi dimostrano che solo con il lavoro e i duri sacrifici si raggiungono i risultati e le vere soddisfazioni della vita”.
da Teleradioerre

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VIESTE – Genitori Mafrolla ritrovano documenti d’identità del figlio

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

Omicidio MafrollaSono scesi giù, in quella scarpata nel cuore della “Valle del Palombaro”, per portare un mazzo di fiori su quella fitta boscaglia che per circa 4 mesi ha rappresentato la tomba del proprio figliolo.
Ieri i genitori di Michele Mafrolla, si sono recati sul luogo del rinvenimento del cadavere del loro congiunto ma non sono tornati a mani vuote.
Tra i rifiuti, tra vecchie lavatrici e frigoriferi, papà e mamma hanno recuperato un borsello contenente i documenti personali (la carta d’identità e la patente di guida), una delle scarpe che Michele indossava il giorno della scomparsa. Tutto il materiale è stato consegnato agli inquirenti.
Un’ulteriore conferma dopo le tante giunte la settimana scorsa con il riconoscimento degli abiti: una t-shirt viola ed un paio di jeans.
Vestiti ritrovati indosso al cadavere e che coincidevano perfettamente con quelli indossati da Michele.
Un’ulteriore certezza che quel corpo è del giovane viestano scomparso il 24 luglio scorso.
In settimana sarà effettuata l’autopsia su quel che resta del cadavere, scarnificato e divorato dagli animali selvatici. Intanto la tac effettuata la settimana scorsa sulla salma ha evidenziato la presenza di alcuni frammenti di metallo, all’altezza del torace. Questo potrebbe lasciare intendere che Mafrolla sia stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco.
Michele, dunque scomparve 4 mesi fa da Vieste, da quando, alle 20 di quella calda sera d’estate , uscì di casa in sella al suo scooter, dicendo alla madre che sarebbe tornato di lì a poco.
Immediatamente dopo la sua sparizione gli inquirenti passarono al setaccio la vita privata del ragazzo e della sua giovanissima fidanzata di 17 anni che a settembre – lo ricordiamo – ha dato alla luce una bambina che porta proprio il nome di Michele.
Secondo gli investigatori il movente di questa scomparsa finita nel sangue ruoterebbe intorno alla paternità del neonato.
La famiglia Mafrolla aveva affermato, nel corso di uno dei tanti appelli lanciati alla trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”, che Michele era ben consapevole di non essere, lui, il padre della bambina.
Voci di paese, avrebbero attribuito ad un altro giovane viestano, Giuseppe Notarangelo, la responsabilità del figlio della 17enne.
(Per la foto si ringrazia ‘la Voce di Vieste’)

Tatiana Bellizzi da Teleradioerre

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Criminalita’: Vieste, due arresti per estorsione a imprenditore

Pubblicato : martedì, 15 novembre 2011

I carabinieri del Comando provinciale di Foggia hanno arrestato a Vieste due noti pregiudicati per estorsione aggravata dal metodo mafioso, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari-Direzione Distrettuale Antimafia.
Sarebbero responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore viestano. Una conferenza stampa si terra’ alle 11.30 alla Prefettura di Foggia alla presenza del prefetto e dei procuratori di Bari, Foggia e Lucera.
da Adnkronos

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Carpino – Tour di Presentazione del CD “Canti e suoni della tradizione di Carpino”

Pubblicato : domenica, 13 novembre 2011

Nella prima settimana di dicembre l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival propone quattro mini eventi in Capitanata.

Da giovedì 8 a domenica 11 dicembre sarà presentato “Canti e suoni della tradizione di Carpino” il doppio CD con libretto contenente la campagna di registrazione e documentazione promossa dal Carpino Folk Festival e curata da Pio Gravina e Enrico Noviello.

Giovedì 8 Dicembre FOGGIA libreria UBIK ore 19
Venerdì 9 Dicembre SAN GIOVANNI R.do – CALA LA SERA ore 19
Sabato 10 Dicembre VICO DEL GARGANO – IL TRAPPETO ore 19
Domenica 11 Dicembre APRICENA – RETRO’ ore 19

Quando per vecchiaia se ne saranno andati anche gli ultimi cantatori, pastori e contadini nati negli anni ’20, non ci sarà più modo di poter ascoltare dal vivo la musica di tradizione e capire quindi da quale mondo tutti noi proveniamo.

Negli ultimi anni, Gravina e Noviello hanno registrato le voci e i suoni di uno dei corpus musicali della tradizione agricolo-pastorale più interessante di tutta Italia, in particolare per le forme musicali di serenata e di ballo.

Il canto di serenata è proprio di gruppi sociali piuttosto chiusi, caratterizzati da una certa povertà materiale, e da vissuti in cui la furbizia (l’essere cazzingulë, cioè furbi, coraggiosi, dritti) è parte integrante delle relazioni sociali, e spesso conditi da racconti notturni: racconti di chitarre sfasciate, di morti ammazzati, di furti, di agguati, di onore, di coraggio e di malandrini.

A rappresentare questo mondo il canto pulito e potente di Michele Maich Maccarone detto Farfonë, fratello del più famoso e compianto Antonio dei Cantori di Carpino, e che come lui ha passato diversi anni da emigrato, prima in Germania e poi a Milano.
Maich soltanto recentemente ha mostrato il desiderio di ri-cantare anche pubblicamente i repertori carpinesi, e lo fa con grande energia e allegria.

Salute permettendo, sarà presente anche Matteo Scanzuso detto Viatissë, conosciuto ovunque a Carpino per la sua simpatia e per il suo sorriso. Proviene da una famiglia di suonatori, in particolare la nonna era una virtuosa del tamburo, mentre il padre era conosciuto come instancabile ballerino di tarantella.

Dopo la morte degli ultimi suonatori tradizionali di livello (Andrea Sacco e lo stesso Antonio Maccarone), nei concerti Gravina e Noviello accompagnano con le chitarre battenti e francesi e completano il repertorio vocale con alcuni canti tradizionali appresi negli anni dai vecchi maestri di Carpino e San Giovanni.

Pio Gravina, musicista, fondatore del progetto CALA LA SERA, ricerca attorno alle tradizioni musicali e più in generale attorno alle tradizioni garganiche e di San Giovanni Rotondo, ricerche culminate con la campagna di registrazione e documentazione del 2008 a San Giovanni.
A tale campagna partecipa anche Enrico Noviello, antropologo di formazione, musicista di MALICANTI, conosciuto a Carpino per la sua amicizia decennale con Sacco Andrea, al quale dedica nel 2005 il libro “Andrea Sacco suona e canta”, che raccoglie la vita e le cantate del musicista.

Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival
Antonio Basile
[email protected]

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V CONVEGNO NAZIONALE DELLA CONFRATERNITA DI SAN MICHELE ARCANGELO IN MONTE SANT’ANGELO – 18-20 novembre 2011

Pubblicato : domenica, 13 novembre 2011

Tema: “Chi come Dio – Radicati in Cristo per essere sacerdoti, profeti e re”

Carissimi zelatori ed associati alla Confraternita di San Michele Arcangelo, dalla grotta del nostro Celeste Protettore vi giunga la preghiera di intercessione delle nostre comunità religiose e un mio cordiale saluto a ciascuno di voi e alle vostre famiglie.

Ho la grande gioia di invitarVi al V convegno nazionale della nostra Confraternita.
Anche quest’anno ci raduniamo presso la Sacra Grotta in Monte Sant’Angelo per gustare la sua mistica atmosfera e rinnovare l’amicizia con il nostro Arcangelo protettore e rinsaldare i rapporti fraterni tra di noi.
Sarà il tempo di preghiera e di riflessione sulla spiritualità di chi ha scelto San Michele come condottiero nella propria vita spirituale.
San Michele che guida le schiere angeliche nella lode al Signore e li conduce al vittorioso combattimento contro le Forze del Male ci aiuterà a riscoprire la nostra alta vocazione di essere fratelli del Figlio di Dio fattosi uomo e in Lui i figli del Padre che è nei cieli.
Il tema scelto per quest’anno: “Chi come Dio – Radicati in Cristo per essere sacerdoti, profeti e re” ci permetterà ad approfondire la nostra appartenenza a Cristo per vivere appieno la vocazione battesimale: il nostro essere sacerdoti, profeti e re in mezzo alle faccende terrene a cui non possiamo abdicare e che non possiamo consegnare nelle mani degli altri.
Rinsaldando la nostra intimità con Cristo cioè costruendo sulla roccia che è Lui stesso e non sulla sabbia della sapienza umana la nostra fede rimarrà salda nei momenti di difficoltà.
L’obiettivo da raggiungere è attivare nella vita dei confratelli e delle consorelle una nuova ricerca di Dio proprio nella persona di Gesù Cristo.

Alla sua scuola, dall’intimità con lui nascere la sequela che porta alla fede matura e adulta e si esprime nella profonda amicizia con Dio e nella corresponsabilità ecclesiale.
I lavori del convegno si svolgeranno presso l’Albergo “Casa del Pellegrino”, nell’Auditorium “Beato Bronislao Markiewicz”.
Per le prenotazioni Vi chiediamo di chiamare il n° 0884-562396 oppure contattarci via e-mail all’indirizzo: [email protected].
Per i partecipanti al convegno abbiamo concordato con l’albergo i seguenti prezzi: pensione completa 38,00€ a persona, solo il pranzo 14.00€.

Nella speranza di incontrarVi tutti, Vi saluto cordialmente, invocando su Voi ed i Vostri cari le più copiose benedizioni dal Signore.
Il Rettore del Santuario
p. Ladislao Suchy

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
18 novembre 2011 (venerdì)
ore 17.00 Accoglienza (assegnazione delle stanze)
ore 19.30 Cena
ore 20.30 Veglia di preghiera: “Con gli Arcangeli e gli Angeli
lodiamo il Signore”

19 novembre 2011 (sabato)
ore 8.00 Colazione
ore 9.30 Lodi mattutine, saluto del padre Rettore e conferenza
introduttiva di P. Marco Arciszewski CSMA
ore 11.00 Brevi interventi dei vari zelatori
ore 12.00 Santa Messa nella Grotta di San Michele
ore 13.30 Pranzo
ore 15.30 II conferenza
ore 17.30 Interventi sul tema presentato nella meditazione e i Vespri
ore 19.30 Cena
ore 20.30 Pia pratica della Via Angelica

20 novembre 2011 (domenica)
ore 8.00 Lodi mattutine (chiesa Madonna della Libera)
La Mattinata a disposizione dei partecipanti al convegno.
(Alcune proposte di impiego: preghiera individuale, confessioni, visita al Santuario di San Pio da Pietrelcina)
ore 11.00 Visita guidata al Santuario di San Michele Arcangelo (per chi è interessato)
ore 12.00 Divina Eucaristia
ore 13.30 Pranzo

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Fazzini di Peschici, Provincia consegna i lavori: venerdì la “prima pietra”

Pubblicato : giovedì, 10 novembre 2011

L'avvocato Stefano Pecorella, commissario Parco Gargano, assessore provinciale all'ambiente (St)

LA Provincia di Foggia consegnerà domani alla ditta “Sin.Co.” i lavori relativi al primo stralcio della costruzione dell’Istituto Polivalente di “Fazzini” di Peschici .

La consegna dei lavori segue il parere positivo espresso formalmente dal Parco Nazionale del Gargano nel corso della conferenza di servizi tenutasi a Palazzo Dogana presso la sede dell’assessorato provinciale ai Lavori pubblici – che pone fine alla lunga e controversa vicenda inerente il rilascio delle autorizzazioni – e precede la cerimonia per la posa della prima pietra, fissata dall’Amministrazione provinciale il prossimo venerdì 18 novembre alle 11.

«Lo sblocco dei lavori, per i quali come Provincia eravamo pronti da tempo, ci mette ora nelle condizioni di cominciare concretamente gli interventi per la costruzione dell’istituto scolastico – commenta il presidente della Provincia, Antonio Pepe – Un istituto che il territorio, e in particolare la popolazione studentesca del Gargano, attende da anni. È nostra intenzione accelerare il più possibile l’iter della costruzione, in modo da consentire quanto prima l’utilizzo della struttura».

Il finanziamento complessivo per la realizzazione del primo stralcio dell’istituto scolastico – che sorgerà su un’area di oltre 9mila metri quadrati – ammonta complessivamente a 2 milioni di euro di fondi del bilancio della Provincia di Foggia rivenienti dall’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.

«Con la realizzazione del primo stralcio della costruzione dell’edificio – evidenzia l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Domenico Farina – si inserisce un altro importante e strategico tassello nella politica che l’Amministrazione provinciale ha attuato nel campo dell’edilizia scolastica e dell’ammodernamento infrastrutturale delle strutture scolastiche del territorio».

«La consegna dei lavori e la conseguente posa della prima pietra – aggiunge il vicepresidente della Provincia di Foggia ed assessore alle Politiche educative, Billa Consiglio – sono una buona notizia per il sistema scolastico della Capitanata e prima di tutto per la comunità studentesca del Gargano, a cui guardiamo con attenzione e nei confronti della quale profondiamo un significativo impegno politico e amministrativo».

I lavori prevedono la costruzione di dieci aule, un’aula magna, due laboratori, oltre ai locali tecnici e quelli di servizio da destinare ad uffici.

L’edificio sarà costituto un seminterrato che ospiterà i locali tecnici per l’impianto termico, idrico ed elettrico, oltre a due depositi ed un locale di intercapedine; al piano terra saranno collocate cinque aule, un locale per personale di servizio ed bagni; al primo piano sorgeranno due laboratori, un locale per personale di servizio ed un ulteriore “blocco bagni”; al secondo piano, anch’esso dotato di bagni, troveranno sede altre cinque aule ed un locale per personale di servizio.

Il corpo degli uffici sarà costituito da due blocchi: nel blocco inferiore vi saranno tre locali destinati alla sede dell’archivio e alla sede del vicepreside e del segretario; nel blocco superiore, invece, vi sarà un locale per la segreteria amministrativa e l’ingresso dell’intero complesso scolastico.
da Stato Quotidiano

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Foggia – il procuratore Seccia: “L’antimafia sociale ci stia accanto”

Pubblicato : mercoledì, 9 novembre 2011

La presentazione del libro di Domenico Seccia

“Questo non è il libro di Domenico Seccia. Domenica Seccia si è occupato soltanto di scriverlo”.

Il capo della Procura della Repubblica di Lucera ha parlato così, oggi pomeriggio, alla presentazione del suo “La mafia innominabile” (edizioni La meridiana, la casa editrice storica di Molfetta fondata da don Tonino Bello).

Modestia, certo. Perché Seccia è un tizio scostante, uno che sceglie di lavorare in silenzio e che si concede con il contagocce.

Non è uno da decine di virgolettati. Le sue conferenze stampa sono un omaggio all’essenzialità.

Ma nelle parole del Procuratore s’annida anche la naturale tendenza a non strafare, figlia di quella solitudine che è propria di ogni magistrato antimafia.

Alla fin della fiera, nella serata regalatagli a Foggia dall’associazione Libera e dalla casa editrice, Seccia è quello che parla meno di tutti. La sua voce è racchiusa nelle pagine, rapide e martellanti, del libro. Ma anche nel giudizio che gli altri consegnano alla folta platea. Forte, fortissima l’apertura dell’incontro foggiano.

Un video di pochi minuti, parola e musica di Matteo Salvatore, che mostra le immagini di una terra bellissima e cosparsa di sabbia e sangue. Sentieri battuti di pietrisco macchiati del bianco dei lenzuoli stesi sui cadaveri.

Vittime e carnefici che s’incontrano, si scontrano, s’ammazzano.

 Monte Sant’Angelo e Sannicandro Garganico, la Foresta Umbra e l’eco dei cognomi del clan che hanno innaffiato la pianta della mafia, per anni camuffata da faida tra poveri e stracciati agricoltori.

RAFFAELE CANTONE - Quelli di cui ‘La mafia innominabile’ parla con dovizia di particolari. Già, il libro. “Ma è giusto che un magistrato scriva un libro?”, è la domanda più ricorrente fra i giudici. Se l’è chiesto anche Raffaele Cantone, persecutore dei Casalesi: altri nomi, stesse mattanze.

“Per anni – ragiona Cantone – siamo stati portati a credere che i giudici parlano con le sentenze”. Giusto, ma c’è di più. “Chi le legge, le sentenze? Non la gente, spesso neppure i pm”. Dunque, “è giusto che la magistratura smetta l’atavica pratica dell’arroccamento ed esca allo scoperto, al di fuori delle Procure”.

Agire, narrare, come un antidoto all’oblio, come una ricucitura sul vestito lacero della memoria: “Non raccontare quel che racconta Mimmo, sarebbe stato un favore alla mafia”. Cosa scrive ‘Mimmo’ è stato Cantone stesso a dirlo: “una mafia violenta, che si nutre di riti triviali”.

Il riferimento è all’episodio simbolico di Matteo Ciavarrella che, in un impeto di adrenalina, lecca il sangue della sua vittima. Seccia ne scrive definendolo un “rito vampiresco”.

E poi, Cantone si dice stregato dalle “storie di donne forti e tenaci: Antonia Alfieri e Rosa Lidia Di Fiore“.

 E’ stata quest’ultima che ha catalizzato l’interesse del magistrato campano: “Una donna bionica, capace di sposare un Tarantino e tradirlo con un Ciavarrella, di donare due figli all’uno famiglia e due figli all’altra; infine, capace di tradire entrambi i suoi uomini con la fedeltà allo Stato”.

DANIELA MARCONE -  Donne, come Daniela Marcone. Lei dubbi sul da che parte stare non se li è mai posti. Suo padre, Franco, è stato ucciso nel 1995 dalla Società. In teoria, più che di fatto. Nessun Tribunale ha emesso sentenze, malgrado la medaglia d’oro al Valor Civile che pende sul petto del ricordo di un testimone di legalità vero.

La Marcone, portavoce provinciale di Libera (in tandem con Mimmo Di Gioia, memoria storia del movimento antimafia foggiano), sposta il tiro, scendendo a sud di qualche chilometro rispetto al Gargano ed affondando radici proprio nel cuore del Tavoliere.

“Anche a Foggia c’è stato un tempo in cui la mafia non esisteva” racconta con voce calma ed occhi che oscillano tra il moderatore Michi De Finis e lo stesso Domenico Seccia. “Io stessa – confessa – avrei avuto tutto l’interesse a credere che non esistesse la mafia di fronte al sangue di mio padre sparso sulle scale del condominio in cui abitava”.

Era lo stesso tempo (e lo stesso luogo) in cui “quando abbiamo cominciato a parlare di una nuova mafia, la mafia del mattone, ci accusavano di sporcare la città”. Il tempo della morte. E dell’orgoglio. Nell’umido di quel sangue prese corpo la reazione.

Nacque “l’antimafia sociale”. “Un magistrato – ha ricordato la figlia del Direttore dell’Ufficio del Registro – disse una volta, presentando un libro a Foggia che l’antimafia sociale non esiste, che non è la soluzione.

Che l’antimafia si fa nei tribunali, nelle aule, nei processi”. Che il muro si sia frantumato, lo conferma la risposta data a Daniela dai magistrati Seccia (“Da sole, le sentenze servono a poco se non c’è, accanto, un antimafia sociale attiva ed operante”) e Cantone (“L’antimafia sociale è più forte di quella giudiziaria. Meglio mille insegnanti che mille militari”).

ELVIRA ZACCAGNINO - E’ una questione di cultura, insomma. In fondo, anche il libro del capo della Procura lucerina è una rappresentazione di cultura. Con un pathos emotivo deflagrante. Per inquadrarlo alla platea, l’editrice molfettana trova queste parole: “Ci sono testi che t’interpellano da dentro e che non si giudicano soltanto in base a metri editoriali. Quello del Procuratore è esattamente così”.

Un tocco di poesia e dieci di realtà. Un testo, lascia capire la Zaccagnino, fondamentale nell’iter del cambio di passo legalitario, necessario storicamente, per “rimettere ordine nell’idea di mafia”, per “riprendere a dare alle cose il loro giusto nome”. Un “libro sincopato”, emotivo a punto tale da “far sentire il fiato sul collo della mafia”.

Per dire, insomma, che la mafia c’è. E che, forse, si può anche vincere.

[email protected]
da Stato Quotidiano

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CAGNANO VARANO – multe e sequestri a Capojale

Pubblicato : mercoledì, 9 novembre 2011

Nell’ambito di un’attività di repressione della pesca abusiva

Nell’ambito di un’attività di repressione della pesca abusiva, la guardia costiera ha elevato in località Capojale due verbali amministrativi, per un totale di 4mila euro, con conseguente sequestro di circa 50 chili di lumachine di mare e cinque attrezzi da pesca del tipo “cogolli”. Sequestrata anche una rete da posta di circa 280 metri, utilizzata senza licenza e in zona non consentita. In zona sono in corso ricerche per identificare due soggetti, intenti in attività illecita di pesca che a bordo di un “sandalo”, caratteristica imbarcazione usata dai pescatori, si sono dati alla fuga alla vista dei militari, non rispondendo all’alt loro intimato.
da Daunia News

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VIESTE -Il corpo è in avanzato stato di decomposizione – Gli inquirenti non escludono un caso di lupara bianca

Pubblicato : martedì, 8 novembre 2011

Trovato cadavere di un uomo a Vieste
Il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato in una scarpata in agro di Vieste, in località Palomba. Al momento non si hanno altri particolari.

Sul luogo del ritrovamento del cadavere si stanno recando i carabinieri del Comando provinciale di Foggia e il Nucleo speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco. Potrebbe trattarsi di uno dei tanti casi di «lupara bianca» della faida del Gargano.

Il ritrovamento di un cadavere a Vieste

 

 

I RESTI - A quanto viene reso noto, del cadavere dell’uomo è rimasto poco o nulla e quindi, al momento, l’identificazione risulta difficile. Le avverse condizioni atmosferiche hanno tra l’altro impedito che potesse essere svolta una prima ispezione cadaverica da parte del medico legale.

 Di qui la decisione di trasferire i resti dell’uomo nell’obitorio degli Ospedali Riuniti di Foggia dove, fra qualche ora, dovrebbe iniziare un primo esame autoptico.

LE IPOTESI - Sono due le persone scomparse nella zona negli ultimi mesi. Si tratta di Michele Mafrolla, di 27 anni, del quale si sono perse le tracce dal 23 luglio scorso, e di Francesco Li Bergolis, pastore di 41 anni, incensurato anche se lontano parente del boss «Ciccio» Li Bergolis, ucciso il 26 ottobre 2010.


da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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VIESTE – sciopero dei netturbini: «Siamo senza stipendio

Pubblicato : martedì, 8 novembre 2011

netturbino in azione

La “monnezza” la sta facendo da padrona in questo ultimo periodo a Vieste. Dibattito politico e qualche tensione sociale ruotano proprio attorno al tema dei rifiuti, croce e non certo delizia per tanti comuni e, come detto, per Vieste in modo particolare.

Se da una parte ci sono i netturbini in stato di agitazione, e che minacciano lo sciopero se entro martedì non riceveranno lo stipendio (sono in arretrato di due mesi) da parte dell’impresa Sieco di Bari che gestisce il servizio, dall’altra ci sono i politici, di maggioranza e di opposizione, che si stanno dando battaglia forse con mai, riguardo la Tarsu (tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani).

Per la Tarsu non pagata, per quella chiesta a rimborso, per gli aumenti del balzello notificato nei giorni scorsi a tutti i cittadini con l’emissione di un nuovo ruolo e delle conseguenti bollette aggiornate. La città è tappezzata di manifesti, di tutti i tipi e guise.

Con titoloni tipo “Dimettetevi”, “Ora basta”, “Chi pagherà”, “Sempre peggio”, fatti affiggere dai gruppi di minoranza (Ripartiamo, Per un’altra Vieste, Nuovo Centro Destra), e quelli del tipo “Dalle minoranze solo menzogne e demago gia”, “Basta con le falsità, questa è la verità”, autori i gruppi di maggioranza (Pdl, Udc, Fli) e il sindaco Ersilia Nobile in prima persona, con tanto di logo comunale e le contestazioni in merito di Annamaria Giuffreda (Per un’altra Vieste) per la quale lo stemma comunale non è “cosa loro”. A scatenare la bagarre politica, dopo la vicenda dei ricorsi “fantasma”, per i quali il Comune potrebbe essere costretto a pagare oltre un milione di euro, la notifica degli aumenti della tassa rifiuti con l’inoltro ai cittadini di una seconda bolletta. Un aumento di circa il 35% che riguarderebbe i maggiori costi del servizio derivanti dalla chiusura della discarica di Vieste e del conseguente trasferimento dei rifiuti a Cerignola.

“Paghiamo di più ed in cambio abbiamo un servizio peggiore – tuona Annamaria Giuffreda -. Il Comune non si è potuto costituire in giudizio perché i tre amministratori hanno taciuto l’esistenza del ricorso, ora dobbiamo pagare noi un milione di euro. Ora se ne devono andare». Ed aggiunge Spina Diana: “Perché questo spropositato aumento? Perché nel giro di un anno il contratto per la raccolta ed il conferimento dei rifiuti è passato da 2.700.000 a quasi 5.000.000 di euro, nonostante il peggioramento del servizio. Ma non è finita! Bisognerà coprire un altro buco di 1.000.000 di euro a causa di 20 ricorsi-fantasma accolti dalla Commissione provinciale tributaria e riconosciuti alcuni giorni fa come debiti pubblici dall’attuale amministrazione”.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Italia bloccata dal maltempo. Un morto in Campania. Foggiano: nubifragi (VIDEO)

Pubblicato : lunedì, 7 novembre 2011

Allagamenti Zapponeta

LO Stivale nella morsa del maltempo: dal Nord al Sud Italia. Mentre a Genova sono centinaia le persone impegnate a scavare per cercare di tornare alla normalità – dopo i 6 morti accertati – il maltempo colpisce il territorio italiano.

 I danni in Liguria hanno originato danni per 7 milioni di euro. L’allerta è per il Po, con il livello del fiume salito di 4,5 metri in un giuorno.

Allerta anche in Piemonte. Allerta anche in Piemonte. Nell’Alessandrino alcune strade sono state interrotte da allagamenti e smottamenti, evacuate 500 persone. Terzo giorno consecutivo di pioggia, a Genova.Ancora deserte le strade, dove resta il divieto di circolazione delle auto.

In via Fereggiano, cuore del tragico alluvione in cui hanno perso la vita sei persone, si e’ ricominciato a spalare il fango.

 Il maltempo imperversa anche sul resto della Liguria, dove permane lo stato di allerta 2, il massimo grado.

 Decine gli interventi dei vigili del fuoco in provincia di Imperia.

Campania: un morto. Rinviata la partita di A Napoli-Juventus. In Campania i danni maggiori si sono verificati nella zona intorno a Napoli, dove un sessantacinquenne fermo in macchina a leggere il giornale nella zona flegrea di Pozzuoli è rimasto schiacciato – muorendo – da un pino secolare abbattuto dal vento.

Situazione di difficoltà anche nella zona vesuviana, dove si registrano piogge e incessanti con strade allagate, chiusure di tratti autostradali, difficoltà nel traffico ferroviario, sospensione con i collegamenti con le isole del golfo.

Il Comune di Napoli ha consigliato ai cittadini di non uscire di casa se non per necessità, mentre il vertice in Prefettura ha stabilito il rinvio della partita tra Napoli e Juventus.

 Il campo di gioco era allagato, ma soprattutto i problemi derivavano dalla viabilità attorno allo stadio.

Maltempo: Lega pro, sospesa per pioggia Andria-Bassano. L’incontro di calcio del girone B di 1/a Divisione Lega Pro Andria-Bassano è stato sospeso per impraticabilità di campo al 2′ del secondo tempo dall’arbitro Marini di Roma, sul risultato di 0-0. Il recupero verrà stabilito dalla Lega.

Gargano, qui San Giovanni Rotondo. “Le forti piogge delle ultime ore hanno fatto nuovamente scattare l’allarme allagamenti in città. Il problema idrogeologico di messa in sicurezza del territorio si trascina da anni e non sembra trovare una via d’uscita. Il Comune ha tentato tutte le strade per arrivare ad una soluzione.

La scarsa attenzione verso la nostra città, dimostrata dalla Regione Puglia attraverso l’ostracismo degli uffici preposti alla valutazione dei progetti PAI, non ha consentito l’intercettazione di risorse pubbliche (fondi FAS) per dar corso alle realizzazione delle opere occorrenti alla soluzione definitiva degli allagamenti”.

L’Amministrazione comunale non ci sta, per questo il Sindaco Luigi Pompilio ha indetto una riunione urgente del suo gabinetto politico per organizzare in settimana una manifestazione di protesta che coinvolga tutta la città. “Il problema sta assumendo proporzioni devastanti” – afferma amareggiato il primo cittadino.

 “Nella giornata di domenica cinque minuti di forte pioggia ininterrotta ha praticamente messo in ginocchio la città.

 Non oso pensare cosa potrebbe succedere se le precipitazioni dovessero proseguire per una intera giornata, si rischierebbe una seconda Genova”. “Siamo delusi ed arrabbiati del comportamento della Regione Puglia – dichiara inoltre il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Cappucci – perché ha bocciato il progetto presentato dalla vecchia amministrazione Giuliani e non ha concesso, alla attuale Amministrazione, la possibilità di sforare il patto di stabilità ed autofinanziarsi i 3,5 milioni di euro (disponibilità economica delle nostre casse da ottenersi attraverso la stipula di un mutuo) necessari per realizzare il tunnel e le opere idrauliche di collegamento della parte bassa della città ( viale della Gioventù, via Foggia e corso Roma).

Alle nostre pressanti e continue richieste la Regione Puglia continua a non dare risposte adeguate per la soluzione del problema nella sua interezza”.

“I cittadini sono stanchi” – conclude Cappucci. “La città non può più continuare a vivere con il terrore della pioggia, per questo il Sindaco invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce. Nei prossimi giorni scenderemo tutti in piazza per difendere le nostre case e la nostra incolumità fisica”.

Foggiano. Preoccupazioni nel Basso Tavoliere. Qui Zapponeta Alle ore 13 circa un violento acquazzone si è abbattuto sul piccolo centro di Zapponeta, che in pochi minuti, è divenuto un pantano d’acqua. I tombini della fogna bianca non riuscivano a drenare la grossa mole d’acqua per la presenza di detriti di terra e fogliame accumulati nel tempo.

Le vie cittadine più critiche, quando si verificano questi fenomeni naturali, sono state invase totalmente dalle acque. In particolare la situazione d’emergenza va segnalata in via Isonzo angolo via Carso e via Venier angolo via Nettuno. Ma la situazione più grave è quella che ha colpito la famiglia Tarantino (i giostrai), che ultimamente sono stati dislocati con le proprie roulotte dal luogo storico Comunale della loro residenza di Via Del Campo, in un terreno adiacente di proprietà privata. I giostrai in difficoltà hanno immediatamente chiesto aiuto ad amici del loco.

Intervenuti sul posto i consiglieri comunali Fabio La Macchia, Sabino Capocchiano, Giuseppe Castigliego e Salvatore Di Noia che hanno dato la propria disponibilità ed hanno mobilitato volontari che hanno messo a disposizione pompe idrovore che hanno aspirato le acque piovane. “Ci auguriamo – dichiarano i consiglieri comunali del gruppo consiliare Giovani e Futuro- che, al più presto, l’Amministrazione comunale, nella figura del Sindaco, in qualità di Autorità comunale di Pubblica Sicurezza, istituisca un gruppo locale di protezione civile e il Centro Operativo Comunale (COC), dove al verificarsi dell’emergenza, assuma la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita, provvedendo ad organizzare interventi necessari ed a segnalare immediatamente l’evento al coordinamento provinciale della Protezione Civile ed al Centro Situazioni Regionali”.

Il Comune. A causa delle copiose precipitazioni che hanno interessato il territorio del Comune di Zapponeta nelle ultime ore, si segnalano allagamenti anche nel centro abitato (magazzini, seminterrati e famiglie in difficoltà) nonché eccezionali disagi alla mobilità urbana e l’inondazione di alcuni campi coltivati.

 “L’immediata e sollecita attivazione dell’Amministrazione Comunale ha prodotto specifiche e tempestive segnalazioni alla Prefettura di Foggia, al corpo dei Vigili del Fuoco ed alla Protezione Civile di Bari che stanno procedendo, insieme al Consorzio di Bonifica della Capitanata, a prendere ogni misura intesa a scongiurare ulteriori danni a cose e persone”. “La situazione è, al momento, costantemente monitorata sia dall’Amministrazione che dagli enti preposti al controllo ed alla gestione di situazioni emergenziali”.

Foggia. Molta pioggia ma nessun disagio di rilievo nel capoluogo, dove le precipitazioni sono cadute abbondanti per l’intero arco della giornata, dalle 9 di questa mattina fino alle 17. Non si registrano danni a cose o persone, mentre sono state praticamente azzerate tutte le iniziative domenicali. Normale anche lo scorrimento del traffico. Qualche piccolo allagamento di cantine o garage nelle periferie.

Video, nubifragi Basso Tavoliere. Qui Zapponeta

da Stato Quotidiano

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Gargano, l’altra faccia della mafia decapitata

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Mafia del GarganoOra che non c’è quasi più nessuno nel piccolo borgo sotto il sole a dettar ordini o a far da sentinella si fa strada l’altra storia, quella di una mafia garganica senza un capo. Falcidiata ora dai tribunali ora dalla inesorabile resa dei conti della vendetta, Monte Sant’Angelo, la «Betlemme della faida», vive la realtà di una mafia stracciona affidata a gregari, sprizza segnali di una deriva di quel fenomeno arcaico traslato nella modernità. Faida ferita nella sua essenza di fenomeno con la sua prole vendicatrice.

Che sia così nessuno ci crede, tanto è grande il mare degli affiliati; ma il colpo di maglio della giustizia almeno in quella prodromica fase investigativa e non solo (anche quella processuale) ha tolto dalla scena boss e figure di primissimo piano. Mafia allo sbando.

Faida estinta no, ma che le famiglie si stiano cucendo addosso una nuova vita sì. In carcere con un ergastolo Franco Libergolis, assicurato alla giustizia Pacilli, dentro dopo due anni anche Renzino Miucci è come se fossero crollati i capisaldi di una famiglia che, perso il capostipite, Ciccillo Libergolis, è ora allo sbando.

I personaggi da anni alle prese e sicuramente più esposti con l’iconografia della faida dei morti ammazzati sono sepolti dalle accuse.

Anche Renzino Miucci, dopo aver visto per due anni il cielo color notte vissuto per mesi giorni assenti nascosto in un armadio di casa col doppiofondo si è arreso.

Ha fatto sì che gli bastasse quell’unica idea di fantasia di fedelissimo di Franco Libergolis favorito nella latitanza.

La faida raccontata e rielaborata dalla giustizia parla di un fenomeno ammorbato e senza capi: l’ultima sentenza della Cassazione ha confermato il carcere a vita per l’ex super latitante Franco Libergolis, per Carmine Grimaldi, per Matteo Mangini e per il cosiddetto “braccio armato” Gennaro Giovanditto: tutti esponenti di spicco della faida del Gargano.

Confermate anche in Cassazione le condanne inflitte a luglio dello scorso anno dalla Corte d’ Assise di Appello di Bari agli affiliati alla mafia del promontorio, quella che da oltre trent’anni ha seminato morte e terrore sul Gargano.

Una lotta senza esclusione di colpi per il controllo di affari illeciti: estorsioni, traffico di droga e contrabbando. Ergastolo, dunque, per Carmine Grimaldi, accusato dell’omicidio di Antonio Vocino, ucciso il 3 settembre del 2003 a San Nicandro Garganico; ergastolo per Franco Libergolis, accusato dell’omicidio di Matteo Mangini, assassinato a Manfredonia il 2 settembre del 2001.

 Doppio ergastolo per Gennaro Giovanditto accusato il duplice omicidio di Vincenzo e Angelo Fania, padre e figlio uccisi a San Nicandro Garganico il 13 ottobre del 1999 e per l’omicidio di Michele Tarantino ucciso sempre nel piccolo centro garganico il 30 marzo del 2001.

 Tra le altre condanne, quella a 27 anni ad Armando Libergolis e a 26 anni e sei mesi per l’altro fratello Matteo. 3 anni e sei mesi, infine, per la pentita Rosa Lidia di Fiore. Tutti coinvolti nella inchiesta denominata Iscaro-Saburo, del giugno 2004, operazione che portò all’arresto di 99 persone ritenute riconducibili alla sanguinosa lotta tra gli allevatori.

Chi comanda adesso?

Chi fa le veci del boss di una mafia decapitata?

Ora che la morte non ha più maschere. Erano tutti personaggi con una vita senza appello, più che la condanna temevano per la sopravvivenza: la legge morale dentro di me, il cielo stellato sopra di me.

Non era riuscito a vendicare la morte del figlio nemmeno Ciccillo, quello che parlava con gli occhi, non faceva mai la manutenzione al suo sorriso, e che i killer hanno ucciso davanti a casa sua mentre si preoccupava di aggiungere acqua al radiatore della sua auto in panne.

Destino di gente dal cuore di tenebre, generazioni di carnefici e vittime al tempo stesso, rampanti solo in funzione della vendetta alimentata da anni e anni di odio.

Coefficiente di persuasione zero.

Certo che l’omicidio di Ciccillo Libergolis era stato lo svarione epocale.

Da quel giorno ogni fazione in faida pensava a costruire l’istante che stava per accadere.

 Ogni gesto un avvertimento ai superstiti, con lo specchio che ti respirava accanto come un cattivo pensiero che sta lì ad aspettare. Era il boss invecchiato all’ombra dei ricordi Ciccillo, personaggio fondamentale nella fenomenologia criminale.

Dal giorno della morte del figlio era rimasto prigioniero di un tormento e delle ragioni più profonde della sua vita: la vendetta.

La sua morte aveva rotto le equazioni della stessa violenza.

Prima faida e poi mafia: sulla terminologia e sul lessico aggiornato di quel termine (distinguo sottile ma sostanziale) si è cimentato recentemente in un libro anche un magistrato che quelle storie le ha toccate con mano: Domenico Seccia, oggi procuratore capo a Lucera resta oggi come molti altri uno dei più convinti assertori che il sangue narrato della faida abbia sempre una soluzione incorporata e che la soluzione dei misteri sia sempre nell’episodio successivo.

Come dire l’omicidio del dopo spiega il precedente, con lostato assente e quasi sempre in ritardo sulla scena madre della faida.

Famiglie travolte dal dolore, altre dal terrore, la risposta della coscienza prima ancora che della legge. In fenomeni come questi le spiegazioni di tipo antropologico non reggono più, quelle sociali men che meno e quelle psicologiche risultano del tutto insufficienti per dipanare la matassa dell’odio rivalità, il derby della vendetta straziante sulla montagna del sole.

Perchè la vendetta è il baco uscito dalla mela del marcio, dal corpo morto di una cinquantina di uomini caduti sotto i colpi di killer e viaggiatori di un incubo.

 Ci si risveglia solo quando si è ripiombati dentro .

L’impressione che balza più evidente è che nemmeno la chiesa in tutti questi anni abbia fatto molto per evitare questo riconoscimento da Medioevo, da zombie del terzo millennio a Monte Sant’Angelo, culla della cristianità, paese dell’Unesco. Con la faida tutto un paese finisce «imputato», sfregio ad una immagine da cartolina.

 Mezzo secolo di affari e paura, vendette e fughe.

 Intere famiglie dopo aver giocato a nascondino con il mondo si sono disperse: Nova Milanese, Milano e Torino Dusseldorf e Colonia. Famiglie spesso in versione sadomaso.

Libergolis e Alfieri, Primosa e Miucci, Silvestri e Giovanditto, Tarantino e Ciavarella, Mancini, Romito.

Affari e rivalità, odio profondo e lo spettro della delazione il sospetto di essersi venduti i soci agli sbirri e ai carabinieri il marchio dell’infamia e un destino crudele. Requiem per i boss scampati o ammazzati.

Quante volte sono risuonate dolcissime e tese le note di Bach sotto le navate di una chiesa a Monte o a Manfredonia, Macchia e Mattinata, il triangolo della faida allargatosi a Vieste laddove i Notarangelo sembravano i rampanti di un ceppo sanguinario e intraprendente.

Sangue e preghiere nei tempii della fede tra odore acre d’incenso e figure che avevano rispolverato l’abito scuro in segno di rispetto, come avvenuto ai funerali di Ciccillo Libergolis o Romito.

Sguardi e silenzi mentre dai microfoni spuntava il primo annuncio: . Tutti dentro, tutti morti e sepolti gli attori e le comparse della faida, tetri messaggeri di memorie terribili vissuti spesso allo stato brado in una bolla d’aria di tempo e sofferenza, un passato da buttare e uno a breve scadenza.

Ogni azione sotto la spinta di una trasposizione mentale.

La mafia garganica sta per venderci un nuovo inizio?
Ernesto Tardivo da La Gazzetta del Mezzogiorno

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ANCORA DISCARICHE ABUSIVE NEI BOSCHI DEL GARGANO

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Ancora discariche abusive nei boschi di Monte Sant’Angelo.

Le ultime sono state scoperte lungo la SP50 che collega Carpino a Monte Sant’Angelo e alla Foresta Umbra.

Rifiuti nel Parco del Gargano

Ancora discariche abusive nei boschi di Monte Sant’Angelo. Le ultime sono state scoperte lungo la SP50 che collega Carpino a Monte Sant’Angelo e alla Foresta Umbra.

Uno dei parchi naturalistici più suggestivi d’Italia viene continuamente sfregiato dall’ignoranza e dall’ incuria dell’uomo.

Tanti i rifiuti abbandonati, materiale edile come secchi, cemento, cartoni, piastrelle, sanitari e tubi, ma non mancano materassi, televisori, lavatrici e frigoriferi,pneumatici di qualche trattore, bottiglie di vetro e di plastica ed a chiudere il tutto anche qualche busta piena di rifiuti solidi urbani lanciata dall’auto di qualche passante.

C’è di tutto.

E pensare che in questo periodo dell’anno è fantastico percorrere le strade che attraversano i boschi del Gargano, con castagneti, funghi, terreni appena arati a regola d’arte a suggellare un panorama mozzafiato, colori che riscaldano il cuore.Rifiuti nel Gargano

 

Vittorio De Padova da culttime.it

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IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO FULCRO DI DUE PROGETTI INTERNAZIONALI E SOSTENIBILI

Pubblicato : sabato, 5 novembre 2011

Parco del Gargano ‘ChaMon’ e ‘Spiritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ accreditano l’Ente come capofila di importanti soggetti del Programma IPA-Adritatico.

Pecorella: “La mia idea è che non ci può essere tutela senza sviluppo e viceversa.

Questo Ente continuerà ad operare in questa direzione, intercettando tutte le opportunità possibili a livello regionale, nazionale e, soprattutto, internazionale, al fine di far esprimere al meglio le nostre preziose risorse ambientali ed umane”.
Il Parco Nazionale del Gargano presenta due progetti IPA transnazionali e si accredita come capofila di enti ed organizzazioni europee e d’ oltre confine. I due progetti di sviluppo internazionale sono denominati ‘SPIritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ (SPI.NAP II) e ‘ChaMon’.

Entrambi fanno capo al Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA-Adriatico che vede coinvolti enti quali le province adriatiche italiane, i territori di Slovenia, Grecia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania e Serbia.
Il programma IPA-Adriatico si pone l’obbiettivo di rafforzare la cooperazione e lo sviluppo sostenibile della regione Adriatica attraverso la realizzazione di iniziative riferite ai tre assi prioritari: cooperazione economica, sociale e istituzionale; risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi; accessibilità e reti.
L’Ente Parco Nazionale del Gargano, soggetto gestore della AMP Isole Tremiti, è stato indicato capofila del progetto ‘ChaMon’ che mira alla creazione delle ‘Reti ecologiche in Adriatico per il Fratino e la Foca monaca’, col fine di contribuire alla conservazione delle due specie. La prima, un uccello, il fratino – Charandrius alexandrinus – , la seconda, un mammifero, la foca monaca – Monachus monachus – , che un tempo abitava le isole diomedee.
Il fine è quello di salvaguardare due specie distribuite in due habitat tipici – le grotte dei litorali rocciosi e le coste sabbiose – per sensibilizzare i vari soggetti alla creazione di una rete di aree protette di interesse che si affacciano nell’Adriatico, nella consapevolezza che ciò rappresenta un passo importante per la conservazione della biodiversità in Europa.
Il Parco ha anche aderito come partner al progetto ‘SPIritual between Nature and culture in Adriatic Parks’ (SPI.NAP II Bando IPA Adriatico di cooperazione transfrontaliera , CBC), al quale vi partecipano diverse aree protette: il Parco del Delta del Po (Rovigo, Ferrara e Ravenna), il Parco di Vena dei Gessi (Ravenna), Foce dell’Isonzo (Gorizia), il Parco nazionale di Abruzzo ( Lazio e Molise), il Parco Nazionale di Kozara in Bosnia; la Riserva Naturale di Lokrum (Dubronvick); il Parco Nazionale di Butrinti (Albania). II progetto SPI. NAP mira a potenziare il network di aree protette dell’Adriatico, ricche di valenze ambientali, naturalistiche, culturali e spirituali.
Gli obiettivi specifici perseguiti da questo progetto sono: migliorare la conoscenza e la fruizione delle aree naturalistiche e storico-culturali che possono essere considerate come ‘Luoghi dello Spirito’; migliorare la mobilità SLOW e SOSTENIBILE nei Parchi coinvolti dell’Adriatico e delle risorse naturali attraverso la creazione di progetti pilota innovativi; promuovere e intensificare la promozione e la commercializzazione di pacchetti turistici tematici incentrati sulla spiritualità e natura nell’area adriatica; promuovere l’adozione della ‘Carta europea del turismo sostenibile e responsabile nelle aree protette’ di Europarc, come uno strumento pratico.
“Abbiamo lavorato per consentire al territorio del Parco di cogliere un’opportunità, presentata da questi importanti progetti, con un ruolo attivo e principale in una programmazione innovativa, concreta e dall’ampio respiro – dichiara il Commissario Stefano Pecorella -. Due progetti che sposano appieno non solo le finalità di tutela del nostro prezioso territorio, ma che soprattutto dovranno garantire ricadute positive in fatto di sviluppo economico ed occupazionale.
Un mix di tutela naturalistica e sviluppo sostenibile che ritengo assolutamente indispensabile per sostenere la crescita economica e culturale dell’area.
Ad esempio – evidenzia Pecorella-, dal programma ‘ChaMon’ di cui siamo capofila vi sono importanti indicazioni per lo sviluppo turistico delle aree protette in stretto raccordo con il principio della sensibilizzazioni dei pescatori. L’idea è quella, attraverso la reintroduzione della Foca Monaca, di trasformare la sua possibile presenza in un vantaggio anche per i pescatori che, negli anni passati, invece, hanno rappresentato una concreta minaccia.
I pescatori, soprattutto di una certa età ovvero sopra i 50 anni, sono gli unici detentori di una memoria storica che vedeva la foca monaca vivere in Italia come parte integrante della fauna e della natura italiana. Far trasmettere questo sapere dai pescatori alla società civile – conclude – avrebbe il duplice vantaggio di eliminare qualsiasi vecchio conflitto tra foca monaca e pescatori e sensibilizzare le comunità locali e turistiche. Un’iniziativa idonea potrebbe essere l’istituzione di gite guidate in barca effettuate dai pescatori stessi. La mia idea è che non ci può essere tutela senza sviluppo e viceversa.
Questo Ente continuerà ad operare in questa direzione, intercettando tutte le opportunità possibili a livello regionale, nazionale e, soprattutto, internazionale, al fine di far esprimere al meglio le nostre preziose risorse ambientali ed umane”.
da culttime.it

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