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Notizie del 14 novembre 2011

Manfredonia – Vendita suoli Stazione, prelazione per Comune ma diffida: “2 milioni eccessivi

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Stazione Campagna (ST)

“ACQUISIZIONE aree dismesse ubicate nella tratta ferroviaria Siponto-Manfredonia” : dovrebbe essere notificato domani, 15 novembre, il ricorso del Comune al Tar contro FERSERVIZI, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Il Comune lamenta di Manfredonia il prezzo stabilito da FERSERVIZI Spa (società con socio unico soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Ferrovie dello Stato), relativo alla vendita all’asta della porzione di scalo ferroviario della Stazione di Manfredonia.

Prezzo base: 2.050.000 di euro (duemilionicinquantamila/00), con vendita effettuata “a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano attualmente gli immobili”. Il sindaco, con nota indirizzata alla Ferservizi S.P.A. e per conoscenza anche alla RFI S.P.A, alla FS SISTEMI URBANI e alla Regione Puglia, riferisce che “contrariamente a quanto dichiarato, gli immobili comparivano già tra quelli in vendita al prezzo indicato, contestando tale procedura ed il comportamento scorretto della società Ferservizi S.P.A. in quanto le trattative con la predetta società, iniziate già da ottobre 2010, si erano concluse con il riconoscimento di un importo pari a € 1.450.000,00 per l’acquisto degli immobili dismessi, importo ritenuto congruo dalla stessa società venditrice”.

Affidamento all’avv. Gaetano Prencipe di Manfredonia per rappresentare e difendere l’Ente dinanzi all’organo giurisdizionale competente. Le offerte, per l’acquisto del compendio immobiliare in vendita, potranno pervenire entro le ore 12 del 21 novembre 2011.

Con deposito come cauzione del 10% del prezzo base con assegno circolare non trasferibile intestato a Ferrovie dello Stato Spa, deposito cauzionale infruttifero o avvenuta stipula di apposita fidejussiuone bancaria. Notaio interessato alla ricezione delle offerte è il dott. Giovanni Tatarano di Bari.

Focus i beni in vendita. ( I beni) Col Porto Turistico in costruzione (Focus), FERSERVIZI Spa ha infatti messo all’asta la porzione di scalo ferroviario della Stazione di Manfredonia. Allo stato attuale il compendio è oggetto di parziale occupazione derivante da contratti di locazioni degli alloggi, delle aree e del fabbricato, con decorrenza dal primo gennaio 2009 (scadenza 31 dicembre 2012) e con decorrenza dal 23 gennaio 2004 (scadenza: 22 gennaio 2016).

Il canone annuo è pari ad oltre 13mila euro.

Si ricorda che tutti gli immobili sono compresi tra piazza della Libertà, Viale Di Vittorio, Viale Moro, Viale Kennedy, Strada Litoranea del Sole, Piazzale Marinai d’Italia, con zona collegata al restante tessuto viario urbano ed extraurbano.

Il compendio è costituito complessivamente da 2 porzioni separate dalla linea ferroviaria Foggia-Manfredonia, vale a dire l’unico binario in uso della stazione di Manfredonia, prossimo (casualmente) alla chiusura, causa i tagli statali.

 In particolare il compendio messo in vendita da FS fa riferimento ad una prima ampia area sulla quale insistono 11 fabbricati ad uso abitazione (4 alloggi), box e depositi, oltre ad aree destinate al parcheggio dallo stesso Comune, come da regolare contratto di locazione e dalla stessa A.C. così trasformate, il tutto per una superficie tra coperto e scoperto di 27.759 mq catastali di cui mq 1052 coperta.

Il fascio binari della Stazione

La seconda porzione del compendio in vendita fa riferimento a 2 fabbricati ad uso abitazione (2 alloggi) uffici e depositi per una superficie, tra coperto e scoperto, di 3123 mq catastali e superficie coperta di 503 mq.

Un lotto in uso, ad esclusione degli alloggi, con contratto di locazione a favore del Comune di Manfredonia che ha realizzato opere di riqualificaziuone della piazza, del fabbricato viaggiatori e del Fabbricatino servizi. Questi 6 alloggi sono locati attualmente ad ex personale delle Ferrovie dello Stato che possiede i requisti di cui alla legge 560/93.

La superficie complessiva del’intero compendio è pari a 30.882 mq di cui mq.1555 coperta. Nella vendita compresa anche la piazza antistante la Stazione (P.Libertà) “area dove il Comune ha effettuato anni fa una serie di lavori di ristrutturazione”.

Gli sviluppi dell’edilizia nell’area. I cambi di destinazione d’uso per le attività ricettive. Le “basse volumetrie” del comparto CB6.

Si ricorda che l’attuale strumento urbanistico del Conune di Manfredonia è il Piano regolatore generale, approvato in via definitiva nel maggio 1999. Il compendio citato ricade prevalentemente nel comparto CB6, aree di espansione misto residenziale più attrezzature di interesse generale. Si parla in questo caso di una bassa volumetria destinata a crescere considerevolmente (con il costruendo Porto Turistico) in seguito alla vendita dei suoli.

In particolare lo strumento urbanistico ha previsto la realizzazione di servizi attinenti il costruendo porto turistico in fase di realizzazione. “Il resto ricade in zona Area ferroviaria e Viabilità Urbana”.

Il ricorso al Tar Puglia del Comune di Manfredonia. “La vendita a terzi potrebbe interferire i piani della PA”. Con recente delibera di G.C. l’Ente ha affidato all’avvocato G.Prencipe (ex sindaco di Manfredonia e durante la cui giunta, nel ‘98, lo stesso Comune acquisì beni dal Gruppo FS, in direzione Stazione Città) il compito di tutelare legalmente la PA contro la vendita di Ferservizi Spa. Con nota del 03.10.2011, il sindaco aveva chiesto alla Società Ferrovie dello Stato S.P.A., la cessione a titolo oneroso, con preferenza su terzi, di suoli in dismissione dell’ex FF.SS. in Manfredonia, ubicati nella tratta ferroviaria Siponto-Manfredonia.

Con nota del 19.10.2011, FERSERVIZI aveva comunicato che, con riferimento alla richiesta di cessione, gli immobili oggetto di dismissione sarebbero stati oggetto di una procedura di gara, con valore base di € 2.050.000,00, fatto salvo il disposto di cui all’art. 24 della L.210/1985 per il quale il Comune avrebbe potuto esercitare il proprio diritto di preferenza.

Progetto Treno Tram Manfredonia (Ph: MM-Siponto.blog)

Tuttavia, già l’assessore regionale Minervini – con nota fax del 24.10.2011 – aveva osservato che l’iniziativa di mettere a bando i suddetti terreni contrasterebbero apertamente con gli accordi di cui al punto B.6 dell’art. 4 del Protocollo d’Intesa del 10.10.2011 sottoscritto tra Regione Puglia, RFI S.P.A e SISTEMI URBANI.

Si parla del progetto Treno-Tram nel centro sipontino e dello sviluppo della viabilità con interesse delle strade attraversanti l’area. “La cessione dei suoli a terzi potrebbe infatti interferire con i piani dell’Ente di Manfredonia”.

Con successiva nota del 25.10.2011, indirizzata a FERSERVIZI S.P.A. e p.c. anche alla RFI S.P.A, alla FS SISTEMI URBANI e alla Regione Puglia, il sindaco Riccardi, nel riferire che, contrariamente a quanto dichiarato, gli immobili comparivano già tra quelli in vendita al prezzo indicato, ha contestato la vendita all’asta ed il comportamento scorretto della società Ferservizi S.P.A. in quanto le trattative con la predetta società, iniziate già da ottobre 2010, si erano concluse con il riconoscimento di un importo pari a € 1.450.000,00 per l’acquisto degli immobili dismessi, “importo ritenuto congruo dalla stessa società venditrice”.

Con la nota il sindaco chiedeva, pertanto, di riprendere le trattative (per l’acquisto), diffidando le altre autorità in indirizzo, ognuna per quanto di competenza, a fare in modo di non procedere oltre nella procedura di vendita a terzi degli immobili, preavvertendo che, in mancanza di riscontro nei sette giorni successivi, sarebbe stata adita l’Autorità Giudiziaria competente per la tutela del proprio diritto.

Trascorso il termine senza alcun riscontro da parte di FERSERVIZI, il Comune ha deciso di fare ricorso al Tar Puglia per la sospensione della vendita.

Dunque, il Comune di Manfredonia impugnerà il bando per la sospensione della vendita. Con la preannunciata notifica, di domani 15 novembre, il responso del TAR Puglia dovrebbe pervenire entro i prossimi 20/30 giorni.

L’asta dovrebbe svolgersi, con offerte al notaio di Bari e relativa fissazione del prezzo di vendita dei beni.

 Dunque l’ipotetica sospensione. Quindi il subentro del Comune – che conserverà in ogni modo il diritto di prelazione sui beni – con il prezzo che potrebbe tornare sulle base stabilite in precedenza.

L’asta in ogni modo non pregiudicherà il ruolo del Comune quale ” referente principale” per la vendita dei beni.

Il problema resta sulla base delle somme dalle quali partire. In base all’articolo 210 della legge 210/85 l’utilizzo di un’area per “finalità pubbliche” (come dovrebbe essere il Treno tram e il progetto di riqualificazione della viabilità nell’area) renderebbe prioritaria l’ulizzo dei beni in vendita a favore dell’Ente di Manfredonia.

 L’intervento di terzi potrebbe infatti “interferire” con i piani della Giunta Riccardi.

da Stato Quotidiano

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Udine – droga e rapina, arrestato 42enne di Foggia

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Controllo sul territorio, carabinieri (ST)

LA polizia tedesca ha arrestato a Dillenburg (Germania), in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso il 13 ottobre scorso, Daniele Longo, di 42 anni, originario di Foggia ma residente in provincia di Udine. Longo deve espiare una condanna a 14 anni di reclusione per violazione della legge sugli stupefacenti, rapina, furto aggravato, minacce e truffa, a seguito di una sentenza emessa dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano.

L’arresto e’ avvenuto il 7 novembre scorso, in seguito all’attivazione investigativa operata dai carabinieri di Udine, che lo hanno reso noto solo oggi. I reati sono stati commessi dal 1994 al 2010 in varie localita’ della Lombardia. Longo deve inoltre pagare una multa di 26.482,58. Prima di essere scovato in Germania, Longo era stato ricercato in Romania. In quel Paese era stato infatti ospitato dai familiari di un romeno che vive a Udine e sul quale sono in corso accertamenti, perche’ sospettato di complicita’ con il foggiano in varie attivita’ illecite.

da Stato Quotidiano

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Manfredonia – “Natale Penati, pittore milanese nella Cattedrale di Manfredonia”

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011
pittore milanese nella Cattedrale di Manfredonia”

Manifesto presentazione volume LXX anniversario dipinti NP

PRESENTATO il volume celebrativo del LXX^ anniversario Dipinti di Natale Penati nella Cattedrale di Manfredonia.

Penati da Milano è uno dei più autorevoli autori di affreschi in Chiese del Gargano negli anni 1933-1941.

“Fare memoria di un artista significa rendere omaggio non solo alle sue doti artistiche ma anche a coloro che hanno permesso la realizzazione di opere così insigni – dice dr. Roberto Penati, nipote del pittore Natale Penati – Vogliamo allora ringraziare tutte le Autorità Religiose che si sono succedute alla Cattedra Vescovile della Diocesi Sipontina, a partire da Mons. Andrea Cesarano, (principale fautore del progetto di restauro della Cattedrale di Manfredonia nel 1940-1941) a Mons. Valentino Vailati e Mons. Vincenzo D’Addario, (che hanno realizzato i due restauri conservativi del 1973 e del 1997), a Mons. Domenico D’Ambrosio per giungere sino all’attuale Arcivescovo Mons. Michele Castoro, che ha contribuito ai più recenti restauri dei dipinti della Cattedrale.

Un grazie deve essere rivolto anche alle Autorità Civili presenti e soprattutto alla popolazione di Manfredonia che con il loro concreto contributo hanno reso possibile l’attuazione di opere così imponenti e che oggi possiamo ammirare nel loro autentico splendore.

Così si esprimeva il giornale “Il Popolo di Roma” del 31 dicembre 1941: “Manfredonia 30 dicembre. Dopo due anni di intensi lavori è stata riaperta al culto della cittadinanza la nostra Cattedrale dedicata a San Lorenzo Maiorano. La bella commovente cerimonia è stata onorata dalla presenza dell’Eccellenza Dolfin, Prefetto di Foggia.

Tutta la nostra popolazione è accora alla sua Chiesa Madre che l’amore e lo zelo dell’Eccellenza Cesarano, Arcivescovo di Manfredonia ed Amministratore di Vieste, hanno voluto completamente restaurata”.

 “Non essendo più decenti le condizioni del maggior tempio di Manfredonia per iniziativa dell’Arcivescovo Cesarano nel 1939 il Tempio è stato chiuso al culto per procedere a vasti lavori di restauro che hanno dato alla chiesa un decoro degno della sua alta importanza storica e della sua missione spirituale.

Opere queste di grande mole consistenti in natura muraria ed in vasti affreschi, questi ultimi occupando oltre tremila metri quadrati di pareti e di volta, con una grande potenza suggestiva per la gamma coloristica in essi trasfusa dal pittore Natale Penati di Milano. La sacra espressione dei volti, la gamma coloristica fanno di queste pitture delle autentiche opere d’arte, nelle quali il pittore ha profuso tutta la sua squisita sensibilità e tutta la sua incomparabile perizia”.

“Nella ricorrenza del 70° anniversario dei dipinti che avviene quest’anno 2011, si è pertanto pensato di dare vita ad un’iniziativa editoriale che potesse lasciare una significativa traccia di riferimento nella secolare tradizione storica della Cattedrale Sipontina. Abbiamo quindi unito la nostra volontà ed il nostro impegno con quello del Parroco della Cattedrale, Don Fernando Piccoli, che voglio di cuore ringraziare per la sua sensibilità e disponibilità a partecipare all’iniziativa, riuscendo così a portare a termine il volume che oggi presentiamo per la Vostra lettura.

 Con questa pubblicazione, si è voluto porre all’attenzione della gente comune e dei critici d’arte la figura e l’opera di un pittore che, attraverso l’espressione dell’arte sacra, ha saputo trasmettere ai suoi contemporanei ma anche a noi, uomini del XXI° secolo, quei valori imperituri di profonda umanità e di fede religiosa e artistica, che ognuno di noi continuamente è alla ricerca nella propria esistenza”.

“Non posso quindi nascondere l’emozione che provo nel ricordare quegli anni in cui mio nonno paterno, il pittore Natale Penati, è stato protagonista indiscusso in terra Garganica, definito dai suoi collaboratori “Maestro d’arte e di vita”, che attraverso la sua presenza di artista ha lasciato una viva memoria delle sue opere che hanno visto la loro massima espressione nei dipinti realizzati nella Cattedrale di Manfredonia.

Come ho scritto nella presentazione del volume, “Quando nel 1970 sono entrato per la prima volta nella Cattedrale di Manfredonia accompagnato da mio padre Angelo, sono rimasto colpito, quasi attonito, dall’imponenza degli affreschi che ornavano le pareti, la navata e la volta dell’abside della Chiesa.

Ogni dipinto era come il tassello di un mosaico, in una fantasia pittorica di scenari, figure e prospettive, di cieli, madonne, angeli e santi che si potevano osservare ovunque si volgeva lo sguardo. Un trionfo di colori e di luce che inondava l’animo in contemplazione di tanta maestosità e che sapevano trasfondere nel cuore quei sentimenti di fede e di devozione che la tradizione popolare ha saputo tramandare nel corso dei secoli.

“Natale Penati da Milano” è la firma che appare sugli affreschi ed ora, a distanza di tanto tempo, potevo ammirare di persona l’opera che il pittore aveva realizzato, suscitando in me moti di commozione e, nello stesso tempo, di stupore e di gioia. Era arrivato in terra Garganica nel 1933, lui sconosciuto artista milanese, dopo aver vinto un concorso indetto per il restauro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Marco in Lamis.

Venuto dalla lontana Lombardia, si era trovato immerso in un mondo che lo aveva subito affascinato ed il suo animo d’artista si era così potuto incontrare con la cordialità e la semplicità delle persone del luogo.

 Con diuturno impegno e grande capacità, lavorando con dedizione e serietà, seppe farsi apprezzare da tutti, e nuove opportunità gli si presentarono quando nel 1935 fu incaricato di affrescare diverse chiese in San Giovanni Rotondo, tra le quali la Chiesetta del Convento dei Frati Cappuccini dove conobbe Padre Pio da Pietrelcina, mantenendo con il Santo un rapporto di amicizia anche dopo il suo ritorno a Milano. Poi la grande opportunità.

 L’incontro con l’arcivescovo di Manfredonia mons. Andrea Cesarano, che nel 1939 affida all’artista il restauro della Cattedrale Sipontina, opera che impegnerà il pittore per circa due anni, sino alla fine del 1941. E fu trionfo, fu apoteosi.”

“Mi ha inoltre particolarmente colpito la testimonianza di un Vostro Sindaco il dr. Michele Magno che alla fine degli anni ‘80 scriveva dicendo che “Io conobbi Natale Penati nel l935, quando, subito dopo i lavori di restauro della chiesa Stella Maris di Manfredonia, distante pochi metri dalla mia abitazione, egli vi dipinse gli affreschi.

Avevo diciott’anni. Per mesi e mesi trascorsi nella chiesa tutto il mio tempo libero, affascinato dal suo modo di disegnare e di dipingere, nonché attratto dalla sua bonarietà.

Egli, prima tracciava a carboncino i contorni delle figure molto alla svelta, poi, con impressionante disinvoltura, dava i colori, delicati e riposanti, non sempre attenendosi ai disegni abbozzati. Ricordo che a uno degli angeli affrescati, inaspettatamente diede il volto di un giovane a lui molto caro – il manfredoniano Michele Renzulli – suo aiutante ed apprendista.

Nella Cattedrale di Manfredonia vi sono affreschi dello stesso pittore, di notevole valore artistico e da cui traspare una imponente potenza suggestiva.

“Anche la persona meno esperta, è colpita dalla forza espressiva delle immagini, dal tono luminoso e distensivo dei colori, nonché dall’armoniosa composizione d’assieme dell’arte di Natale Penati”.
Anche lo stesso Michele Renzulli, che ho incontrato nel 1984, mi ha raccontato del rapporto privilegiato che aveva avuto con l’artista, ricordando il felice periodo trascorso con il pittore e di come avesse lavorato con lui come aiutante decoratore, in Cattedrale e nella Chiesa Stella Maris ed in diverse Chiese di San Giovanni Rotondo, definendolo “uomo buono, dalla personalità riservata, artista di valore e lavoratore assiduo, non amava vantare le proprie qualità artistiche ma con la sua arte sapeva realizzare degli autentici capolavori”.

“Un altro suo collaboratore tuttora vivente, Michele Caruso Senior, nel 1941 appena sedicenne, aveva collaborato con il pittore nell’esecuzione degli affreschi della Chiesa Madre di Rignano Garganico e per ricordare la sua figura di uomo e di artista ci ha lasciato un Memoriale dove descrive il pittore “come un padre” citando la sua massima di vita, il suo aforisma: “Per imparare l’arte della pittura bisogna amarla.

Tu devi avere amore per il lavoro. Devi vivere dentro di te l’opera che stai realizzando”.

 Una lezione di vita in poche parole, dense di saggezza e di profondo realismo, dettate soprattutto dal cuore di chi aveva conosciuto il sacrificio e l’impegno della vita lavorativa ancora adolescente e che aveva saputo dare valore ai “veri valori” nei quali credeva fortemente: la famiglia, il lavoro, il suo animo ricco di fede”.

“Certamente la presenza dell’artista è ancora viva in mezzo a noi e le testimonianze che continuamente raccolgo ogni volta che vengo in questa vostra città me ne danno la certezza, anche perché la Vostra Amministrazione Comunale ha voluto rendere omaggio all’artista intitolando un piazzale della Vostra città al nome di Natale Penati.

Penso quindi che non vi sia circostanza migliore che prendere tra le mani questo volume, per poter meglio apprezzare i dipinti che il pittore ha realizzato nella Cattedrale”.

“Potrete allora vedere raffigurati i dipinti con alcuni particolari che mettono in risalto le qualità dell’artista. Vi troverete anche immagini a confronto tra come era la Chiesa prima e dopo i due restauri del 1973 e del 1997. Si è fatto riferimento alle tecniche utilizzate per eseguire i dipinti a guazzo, la preparazione delle pareti e dei colori di terra che venivano usati per dipingere le figure e gli sfondi.

Per ogni dipinto o serie di dipinti è stata fatta una descrizione particolareggiata, con riferimenti ai testi sacri ed analizzando la composizione in ogni dettaglio. Emergeranno anche alcuni particolari interessanti quali il volto di San Lorenzo che assomiglia a quello dell’Arcivescovo Cesarano e quello dell’Arcangelo Gabriele che riprende il viso del figlio del pittore, Angelo”.

“Il volume è stato arricchito anche di fotografie in bianco e nero recuperate dagli Archivi della Soprintendenza alle Belle Arti di Bari e di notizie tratte da fonti personali della famiglia del pittore dalle quali emerge una fitta corrispondenza con l’Arcivescovo Cesarano ma anche del rapporto avuto con un’altra figura importante dell’epoca, Padre Pio da Pietrelcina che l’artista aveva conosciuto durante la sua permanenza a San Giovanni Rotondo dove dipinse ben sette Chiese”.

“I dipinti sono qui a testimoniare la versatilità e la maestrìa del pittore a cominciare dal grande affresco centrale del presbiterio che racchiude in sé tutta la storia di Siponto: San Lorenzo Maiorano, l’icona della Madonna e tutta la popolazione della città in atteggiamento di devozione e di preghiera. Nell’anno 1973, in occasione del restauro della Cattedrale, questo affresco è stato completato dal Prof. Luigi Vetere di Manfredonia che ha aggiunto il mantello al personaggio centrale, all’epoca nel 1941 coperto dalla cattedra vescovile che poi è stata sistemata in altra sede.
Possenti nella loro rappresentazione i due quadri laterali nel presbiterio con l’apparizione a San Lorenzo dell’Arcangelo Michele e l’incontro del Santo Vescovo con Re Totila, riuscendo ad ottenere la liberazione della città.

Nella volta del presbiterio troneggiano i quattro Evangelisti quasi a proteggere la parte ove è ubicato l’altare maggiore.

 Si continua sulla volta della navata dove sono rappresentati il Trionfo di San Lorenzo, l’Assunzione di Maria Santissima e l’Annunciazione alla Vergine Maria, tre dipinti accomunati dall’atmosfera eterea ed inneggiante al Signore Dio. Tutte e tre i dipinti sono stati restaurati dall’Arch. Lello Beverelli di Manfredonia nel 1997, dipingendo in oro la cornice dei quadri e sono stati recuperati i dipinti nello spazio organo-coro, dove sono rappresentati angeli e cherubini.

Negli altari laterali, che troviamo subito dopo l’ingresso, sono raffigurati la Conversione di San Paolo e la consegna delle chiavi del Regno. Per concludere con i dipinti situtati nell’altare alla vostra sinistra con la rappresentazione della Natività e della Crocifissione. Per questi due dipinti occorre ricordare che sono stati recentamente restaurati ed in particolare quello della Crocifissione è stato oggetto proprio in questi mesi di un pregevole restauro conservativo che ha ridonato tutto lo splendore iniziale”.

“Al termine di questa presentazione, voglio ancora una volta ringraziare tutti Voi per quanto avete fatto per onorare la memoria del pittore Penati e per l’accoglienza e l’ospitalità che sempre mi riservate ogni volta che ritorno in questo luogo e che mi ha permesso di intrecciare la mia vita con quella della Vostra Comunità Manfredoniana, e ritrovare così, come accadde a mio nonno il pittore Natale Penati da Milano persone care ed amicizie vere e profonde”, conclude il dr. Roberto Penati, nipote del pittore Natale Penati.
da Stato Quotidiano

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Bari – Stefàno. Per il pomodoro una logica di sistema

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Stabilimenti pomodori (fonte image: corriereortofrutticolo.it)

“ABBIAMO prontamente raccolto la sollecitazione delle organizzazioni sindacali e dell’Anicav sull’ipotesi di costituzione di un distretto interregionale del pomodoro che sia capace di governare una evoluzione assai positiva da valorizzare in una logica di sistema”.

Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno al termine della riunione sulla situazione della produzione del pomodoro al fine della costituzione di un distretto nel Meridione d’Italia.

Il documento congiunto siglato dall’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, FAI_CISL, FLAI CGIL e UILA UIL – e posto all’attenzione della riunione – evidenzia l’eccellenza, la qualità e il pregio della produzione del pomodoro delle aziende meridionali che va adeguatamente valorizzata anche attraverso la valutazione della opportunità di costituzione di un distretto del pomodoro delle Regioni del sud Italia e in particolare principalmente di Puglia, Campania e Basilicata. Le parti sociali, chiedono alle Regioni di condividere un percorso che porti a realizzare gli interventi necessari a sostenere una importante sfida produttiva: logistica, trasporto, rapporti con la grande distribuzione, garanzie per le condizioni e i salari della forza lavoro sono elementi sui quali attuare politiche che rendano più efficiente il sistema.

“Intendiamo ricondurre ad unità tutto il sistema – sottolinea Stefàno – anche attraverso l’indispensabile coinvolgimento delle Organizzazioni di Prodotto e di Categoria del mondo agricolo nella convinzione che anch’esse vogliano e debbano partecipare ad un processo che mi pare fondamentale per un comparto in significativa espansione. Ritengo che sia una interlocuzione importante, come penso sia imprescindibile mettere subito in agenda una verifica con le vicine Regioni della Campania, della Basilicata e della Calabria sul rilievo che assume l’iniziativa del distretto del pomodoro”.

“Sono convinto della necessità – conclude Stefàno – di mettere in campo un modello organizzativo che sia capace non solo di valorizzare un prodotto che identifica il Meridione d’Italia nel mondo ma soprattutto che sia in grado di riequilibrare tutta la filiera nella logica di una maggiore tenuta. Assumiamo, quindi, volentieri il ruolo di coordinamento dell’iniziativa che oggi ci viene sollecitato per provare a definire un cabina di regia che porti in tempi rapidi alla costituzione del Distretto del pomodoro”.
da Stato Quotidiano

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Bari – Trasporto Pubblico Locale. Minervini riferisce in Commissione bilancio

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011
Bari – Trasporto Pubblico Locale

Foggia, sindaco Mongelli / assessore Minervini

“IL tempo è propizio per immaginare un’integrazione tra soggetti erogatori di servizi.

La situazione di generale difficoltà vissuta dal trasporto pubblico locale, deve spingerci a scelte coraggiose, moderne e di respiro europeo”. Con questa sollecitazione l’assessore ai trasporti Guglielmo Minervini ha concluso l’audizione in commissione bilancio, convocata dal presidente Arcangelo Sannicandro per fare il punto sul settore alla luce degli ultimi decreti governativi.

L’assessore Minervini ha confermato tutte le difficoltà determinate da una contrazione dei trasferimenti nazionali, peraltro solo parzialmente erogati, tanto da provocare un ‘buco’ di circa 23 milioni di euro, somma di cui la Regione dovrà farsi carico per onorare il contratto di servizio stipulato con Trenitalia.

Analogamente all’esercizio 2011, anche il prossimo – ha preannunciato Minervini – si prevede drammatico ed andrà ad incidere sulla qualità e quantità dei servizi erogati.

Alle difficoltà che con puntualità quotidiana si stanno registrando e definite da Minervini con il termine di ‘economia del disservizio’, la Regione risponde con azioni di efficientamento e previsioni di economie, quantificabili in 7 milioni di euro, somma lontana dai 45 milioni di euro necessari a pareggiare il corrispettivo di esercizio.

 Il governo regionale esclude, al momento, interventi tariffari: ogni ritocco risulterebbe socialmente insostenibile ed avrebbe solo l’effetto di deprimere la domanda.

Di qui la necessità di interventi di ampio respiro, tra cui il conseguimento di un coordinamento tra i vari soggetti erogatori di servizi, affiancato dal progressivo decremento della quota di mobilità stradale (oggi all’80%), a favore di quella trasportata su rotaia e dalla revisione ed unificazione della tariffazione.

 L’anomalia pugliese del trasporto pubblico locale (per Minervini una “felice anomalia”), è data dalla molteplicità dei gestori dei servizi di mobilità regionale, ben cinque.

Trenitalia, il più importante, opera sulla dorsale Adriatica; le Ferrovie del Gargano insistono sul promontorio garganico, la Ferrotranviaria collega l’area interna del nord-barese, le Ferrovie Appulo Lucane gestiscono la direttrice murgiana, mentre le Ferrovie Sud-Est collegano i centri interni della provincia di Bari e quelli delle province jonico-salentine.

1500 chilometri lo sviluppo complessivo della rete ferroviaria regionale, 50% della quale percorsa da convogli targati Trenitalia. Con 500 km si sviluppo, le Ferrovie Sud-Est detengono il primato nazionale della più grande ferrovia regionale e con esso anche anomalie che destano non poche preoccupazioni, sia di ordine gestionale che finanziario.

Alla situazione in cui versa la Sud-Est, Minervini ha dedicato la parte conclusiva del suo intervento, soffermandosi in particolare sui rapporti che regolano il contratto di servizio con la Regione.

Le Sud-Est continuano ad essere di proprietà del Ministero dell’Economia, nonostante sin dal 2000 se ne prevedeva il trasferimento alla Regione che è unico committente dei servizi assicurati sul territorio.

 Lontana dal tetto del 30% dei ricavi tariffari (a malapena sfiora l’8%), il bilancio della Sud-Est chiude con perdite compensate attraverso artifici contabili che ne consentono l’operatività.

Nel prossimo esercizio finanziario il bilancio della Sud-Est presenterà una riduzione delle spese di circa 15 milioni di euro in virtù di tagli operati sulle spese superflue come la chiusura della sede romana della società, tuttavia il conseguimento del pareggio di bilancio è lontano, cosa che ha spinto il consigliere Erio Congedo a chiedere a Minervini di vigilare sulla gestione della società sulla quale i riflettori torneranno ad essere puntati già venerdì prossimo, quando in commissione bilancio l’assessore Minervini si è impegnato a produrre documenti dai quali sarà possibile avere una panoramica esaustiva dell’efficienza della rete ferroviaria pugliese, dei costi e dei ricavi di ogni singola tratta servita dai cinque gestori.

I risultati della prima seduta (nella prossima si parlerà anche della situazione di porti ed aeroporti), tuttavia, hanno già indotto il capogruppo di Sel, Michele Losappio, ad annunciare una mozione, sottoscritta anche da Angelo Disabato, capogruppo de ‘La Puglia per Vendola’, con la quale si intende attivare per il trasporto pubblico locale un piano di riordino simile a quello adottato per la sanità.

Procedere ad eliminare le diseconomie è stato l’invito rivolto dal capogruppo del Pdl Rocco Palese, mentre Francesco Damone (La Puglia prima di tutto), ha invitato Minervini ad andare oltre il piano regionale dei trasporti che pur privilegiando la mobilità su rotaia, conferisce al trasporto su gomma un ruolo ancora preminente.

Ferrovie Sud Est: Laddomada: “Incomprensibile slittamento delle audizioni”. “Alla luce dell’aggravarsi della situazione gestionale ed economica della Sud est, è incomprensibile lo slittamento delle audizioni dei vertici dell’azienda e delle OO.SS., previste nel calendario della V Commissione convocata per mercoledì 16 novembre, a causa dell’indisponibilità di alcune sigle sindacali”. E’ quanto afferma il consigliere regionale de La Puglia per Vendola Francesco Laddomada, a seguito della notizia del rinvio delle audizioni a causa dell’indisponibilità di alcune sigle sindacali.

“Ritengo incomprensibile tale rinvio, considerato anche che, da notizie apprese, la situazione dell’azienda , da un punto di vista gestionale continua ad aggravarsi, e affrontare nelle sedi competenti questa problematica, con la massima celerità, sarebbe stato un atto di responsabilità da parte di tutti.

 Oggi assistiamo all’ennesimo tentativo di mettere la testa sotto la sabbia, ignorando una situazione che, se non affrontata con la massima urgenza, rischia di provocare danni irreparabili, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero”.

da Stato Quotidiano

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Manfredonia, salva la vita a pescatore

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

da Stato Quotidiano

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Lucera – nuovo stop consiglio comunale. Manca numero legale: centristi vs maggioranza

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Archivio, consiglio comunale Lucera (St)

E’ apparentemente alle ultime ore di agonia l’amministrazione comunale di centro destra del Comune di Lucera.

Nell’ennesima convocazione del consiglio dai fattacci del 27 di ottobre, il principale partito di maggioranza, il PDL, ha mandato in scena l’ennesimo spettacolo che ha decretato, almeno nei fatti, la fine dell’amministrazione di Pasquale Dotoli,dimissionario da 18 dei 20 giorni utili a ritirare le dimissioni.

 Si parte con il consueto ritardo, con i sedili della Giunta Comunale e del Sindaco completamente deserti.

Il Dott. Giuseppe Pica (Presidente del Consiglio Comunale) e la Dottoressa Domenica Franchino, segretario comunale temporaneo, osservano quello che è un defilè di consiglieri che entrano ed escono dall’aula. Poco dopo le prime interrogazioni, il gruppo consiliare del partito di Berlusconi entra “quasi” per intero.

Si accomoda nei banchi ed il consigliere Carlo Trommacco (capogruppo dimissionario) dopo un primo richiamo al senso di responsabilità della maggioranza sferza il suo discorso contro il sindaco a cui riferisce una domanda: «Abbiamo invitato l’amato sindaco a ritirare le dimissioni. Ma è scomparso.

Dov’è il caro sindaco, dove sei? Dobbiamo andare a “Chi l’ha visto?”» il consigliere ripescato nel consiglio comunale parla poi di «allargamento della maggioranza» e di «…interesse esclusivo per la città, di una stesura di un programma di rilancio dell’amministrazione». Fatto il suo discorso Trommacco si accoda al nuovo defilè di consiglieri pidiellini che escono, nuovamente, dall’aula consiliare tra le ire degli altri consiglieri comunali. Solo l’ex capogruppo ritornerà al suo posto per «rispetto dei consiglieri presenti». Apriti cielo.

Massariello, Ruggiero, Scioscia, Di Battista, Tutolo, Dell’Osso ed anche Forte (interrotto dal Presidente del Consiglio accortosi della mancanza del numero legale) aprono il fuoco sulla maggioranza fantasma di Palazzo Mozagrugno. Tutti si dicono pronti a raccogliere firme per sfiduciare il sindaco. «Basta la presenza del Segretario Comunale, non c’è bisogno del notaio» ha urlato qualcuno del pubblico.

Manca il numero legale e l’approvazione dei debiti fuori bilancio va a farsi friggere , così come l’amministrazione comunale di Pasquale Dotoli, che annovera nella sua storia ben cinque governi cittadini ed un caso di “dimissioni” clamorose prima del suo insediamento.

La seduta del consiglio comunale viene sciolta nuovamente per numero legale ed iniziano a circolare tra i consiglieri fogli per la sfiducia del sindaco. Se ne racimoleranno solo dieci. «Non se ne vogliono andare neanche loro!

Neanche loro vogliono lasciare la poltrona» ha urlato qualche consigliere sulle scale che portano all’aula consiliare. Il Comune è finito sotto il tiro incrociato del Prefetto di Foggia che ha intimato all’amministrazione comunale ed al consiglio l’approvazione dell’equilibrio di bilancio entro il 20 novembre, data in cui verrebbe (sempre se non si ritira definitivamente Dotoli) sciolta l’assise dei consiglieri e un nuovo commissario prefettizio verrà nominato.

Domani nuova convocazione del consiglio comunale.

Arriverà nel frattempo qualche ordine dalle segreterie provinciali e regionali del PDL? Ci sarà un nuovo ritorno nei ranghi?

Si darà di nuovo la fiducia al sindaco per poi farlo dimettere di nuovo? Fate pure con calma. La città può aspettare!

Intervista Abate


(A cura di Alessio Pittari, redazione AdessoilSud per Stato)

da Stato Quotidiano

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San Giovanni Rotondo, sos Giudici di Pace. Comune: “li salveremo”

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Comune San Giovanni Rotondo (archivio)

L’AMMINISTRAZIONE Comunale di San Giovanni Rotondo appena venuta a conoscenza della riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, al fine di realizzare un risparmio di spesa e un incremento di efficienza, si è subito preoccupata di trovare la soluzione alla problematica.

Pertanto è stata subito indetta una riunione di maggioranza dalla quale è scaturita la volontà politica dell’Amministrazione di mettere in atto tutte le procedure per far rimanere gli Uffici Giudiziari (Giudice di Pace) nel Comune di San Giovanni Rotondo, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento dell’intera struttura e la messa a disposizione di personale amministrativo.

“Per attivare la procedura di richiesta di mantenimento degli uffici sul territorio – dichiara Mauro Cappucci, Presidente del Consiglio Comunale – bisogna aspettare la pubblicazione ufficiale degli elenchi degli uffici che il Governo intende chiudere o accorpare sul Bollettino Ufficiale e sul sito web del Ministero della Giustizia.

Dopo la pubblicazione entro 60 giorni i comuni interessati potranno richiedere e ottenere il mantenimento degli uffici del Giudice di pace. Lo stesso argomento – continua Cap-pucci – è stato anche sollevato durante l’ultima seduta del Question-Time e anche in quella occasione l’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale ha comunicato la volontà di mantenere gli uffici in città per venire incontro alle esigenze dei cittadini e non aggravarli di ulteriori spese di viaggio e onorari maggiorati.

Un’apposita Conferenza di capigruppo traccerà i passi da intraprendere per attivare tutte le procedure utili a scongiurare la perdita di un servizio utile ed essenziale”.

“Pertanto – conclude il Presidente del Consiglio comunale – non serve nessuna petizione popolare da parte degli avvocati e cittadini.

Questa maggioranza sta svolgendo a pieno titolo il suo ruolo che è quello di portare a soluzione, ogni volta che si presentino, le problematiche che interessano la nostra comunità, dichiarando che saranno sempre prese in considerazione tutte le proposte costruttive e utili, nell’interesse della collettività tutta”.
da Stato Quotidiano

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Foggia –Strisce blu? Ofalo ci scherza su. Nasce ‘Dedica un parcometro’. Ecco la lista

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

L'immagine del parcometro nei pressi del Pascal (ofalo.it)

SI CHIAMA “Dedica un parcometro” ed è un’iniziativa provocatoria e sorridente, nata per prendere in giro, smorzare gli animi ed insieme indurre a riflessione le istituzioni ed i cittadini.

A metterla in piedi, i tipi del sito dauno ofalo.it, portale sbellicante, occhio attento sulla Foggia del Terzo Millennio, sbeffeggiata sì, ma con intelligenza. Roba da scuotere le interiora, questa nuova iniziativa che mette nel mirino “i totem esattoriali che hanno attirato energie negative e comportamenti poco edificanti”. Obiettivo, renderli meno invisi a furbastri, falso invalidi e commercianti inviperiti.

Ed allora, propongono su ofalo, tanto vale umanizzarli. “Dedichiamo i parchimetri alle persone, ai personaggi veri e/o di fantasia, ai libri, alle opere d’arte che secondo noi sono meritevoli di tenere a battesimo un tale elemento d’arredo, manifestazione amministrativo-tecnologica che lasceremo a imperitura memoria”. Un’opera di mastodontica ironia ed innocua sagacia che tenta di riportare a ragione tutte le vibranti urla di protesta e gli animi esagitati. “Recuperiamo – propongono i ragazzi via web – il gap con gli altri capoluoghi di provincia che hanno già provveduto a dedicare piazze, vie, viali, parchi alle personalità e ai momenti più illustri e simbolici del Novecento”.

L’opera è già iniziata. Una quarantina di “salvadanai fallici” del centro sono stati battezzati. Il tutto, seguendo il “metodo wikipedia”. Cosa sia, lo spiegano gli stessi promotori: “Non solo nomi e cognomi ma anche titoli di quadri, personaggi dei fumetti, aforismi e altro ancora.

I primi li potrete ammirare in Via vittime civili, Largo Civitella (vicino facoltà di Lettere), Via Dante, Piazza Giordano, Viale XXIV Maggio, Via Lanza (nei pressi della libreria Ubik), Via Conte Appiano, Piazza San Francesco, Corso Giannone, Corso Matteotti, Corso Roma, Viale Michelangelo (nei pressi di Tribunale e Biblioteca Provinciale)”.

L’investitura, in mancanza di risorse e cerimonie ufficiali, avviene invece con il vecchio sistema dell’adesivo incollato sulla struttura esterna del parcometro. Roba indolore, non invasiva e per nulla perturbante il buon gusto degli ormai diffusi esteti foggiani. Scherzano i promotori: “Ci teniamo a precisare che gli adesivi usati per quest’occasione sono di ottima fattura e ci siamo serviti dall’azienda leader europea nel settore adesivi per parcometri: non macchiano, non puzzano, e grazie alla grafica conforme al parking style che abbiamo adottato non disturbano la vista e non offendono nessuno”.

Il lavoro, però, è soltanto all’inizio. I parchimetri, infatti, sono 110. Al termine della missione ne mancano altri 70. “Aspettiamo consigli e proposte di dediche da parte di tutti i cittadini”. Per i foggiani c’è infatti la possibilità di entrare nel novero dei decisori (o, per lo meno, dei proponenti) inviando una mail all’indirizzo e-mail [email protected] o scrivendo alla pagina fb del gruppo ofalo.it. “Noi – la chiosa del sodalizio – ci faremo carico delle proposte e, a nostre spese e senza nulla chiedere alle finanze comunali, porteremo avanti questo nostro progetto che speriamo diventi il progetto di tutta la città. Perché il parcheggio si paga, ma un sorriso è gratis”.

LA LISTA DEI 40 PARCHIMETRI.
1. Steve Jobs
2. Charles Bukowski
3. Groucho Marx
4. Dylan Dog
5. Woody Allen
6. Massimo Troisi
7. Rossano Brazzi
8. Wikipedia
9. Andrea Pazienza
10. Zdeněk Zeman
11. Roberto Baggio
12. Enzo Del Re
13. Fabrizio De André
14. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
15. Kurt Weill
16. Jeffrey Lebowski
17. Wilson Greatbatch
18. Hayao Miyazaki
19. Rino Gaetano
20. Dario Fo
21. Mario Monicelli
22. Federico Fellini
23. Raffaella Carrà
24. Alberto Sordi
25. Valentina Rosselli
26. Enzo Biagi
27. Signor Malaussène
28. Ingrid Betancourt
29. Ilaria Alpi
30. Anna Politkovskaja
31. Virginia Woolf
32. Richard Stallman
33. Margherita Hack
34. Amy Winehouse
35. Monica Vitti
36. Marcello Mastroianni
37. Roberto Benigni
38. Teomondo Scrofalo
39. Mangiatori di patate
40. Ennio Morricone

da Stato Quotidiano

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Foggia – Masseria Pantano, il comitato e il Fai sollecitano un rapido intervento

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Chiedono la messa in esecuzione e l’attuazione dell’ordinanza n. 62 del 12 settembre scorso. Ancora a rischio l’incolumità dei cittadini a discapito della sicurezza e dell’igiene pubblica

Masseria Pantano

Il Comitato di Masseria Pantano e il Fai hanno inviato una lettera congiunta al sindaco, al dirigente del Servizio Urbanistica, l’ing. Paolo Affatato e al Comando di Polizia Municipale – Nucleo ecologia, chiedendo la messa in esecuzione e l’attuazione dell’ordinanza n.62 del 12 settembre scorso.

Nella nota, Nico Baratta e MarialuisaD’Ippolito, ricordano come all’ordinanza “non abbia fatto seguito alcun intervento da parte dei proprietari in relazione a quanto determinato e ordinato, che sono decorsi i termini di scadenza e che lo stato di abbandono della struttura continua a peggiorare, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini e discapito della sicurezza e dell’igiene pubblica.”

Il comitato Masseria Pantano e Fai di Foggia chiedono pertanto che venga data immediata attuazione delle procedure previste dall’ordinanza.
da Foggiatoday

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Foggia – Affitta su internet appartamento a Peschici, ma viene truffato di 200 euro

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Un ragazzo di Benevento ha formalizzato la querela per frode informatica. Lo scorso mese di luglio ha partecipato a un’asta su un sito internet aggiudicandosi il finto appartamento in affitto

Veduta di Peschici

Un ragazzo di Benevento è caduto nella trappola delle truffe informatiche. Lo scorso mese di luglio il 29enne si è avventurato su un rinomato sito internet alla ricerca di un appartamento a Peschici.

Ha risposto a un annuncio che proponeva l’affitto di un monolocale nel centro garganico, aggiudicandosi l’asta a un buon prezzo. Contattato dall’inserzionista e “proprietario dell’appartamento”, il 29enne campano ha provveduto a versare la somma di 200 euro, ma una volta a Peschici ha scoperto di essere stato vittima di una truffa, formalizzando qualche mese dopo querela per frode informatica.
da Foggiatoday

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Foggia – Offerta formativa, Iuliani: “Urge ricorso a conferenze di servizi”

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Sull’accorpamento di alcune scuole, il dirigente scolastico della “Vittorino da Feltre” denuncia la mancata acquisizione da parte del Comune del parere delle istituzioni scolastiche interessate

Il prof. Giovannino Iuliani

Il dirigente scolastico della scuola Statale primaria e dell’infanzia di Foggia “Vittorino Da Feltre” si dice rammaricato sul fatto che il Comune di Foggia abbia preso “provvedimenti sull’offerta formativa solo di natura economica e senza il consueto ricorso a conferenze di servizi”. Le stesse che negli anni passati si sarebbero svolte invece con gli assessori Sottile ed Armiento.

La denuncia arriva dopo l’avvio della programmazione della rete scolastica di Palazzo di Città, che prevede l’accorpamento di alcune scuole e il contestuale sconvolgimento dell’assetto attuale. Questo, secondo il prof. Giovannino Iuliani, sarebbe avvenuto senza l’acquisizione del parere delle istituzioni scolastiche interessate, espresso dagli organi collegiali di istituto.

La proposta così articolata “è in contrasto con le linee di indirizzo regionali per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa 2012 – 2013″ (di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 2410 del 02/11/2011) afferma il dirigente scolastico.

“Per tali ragioni si richiede, prima di approvare qualsiasi proposta di dimensionamento scolastico, di convocare una conferenza di servizi con tutti gli istituti scolastici della città” conclude Iuliani.
da Foggiatoday

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Bologna – Rubano scarpe al “Centro Lame” di Bologna, arrestati cerignolani

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Il furto di due paia di stivaletti è avvenuto all’Ipercoop del centro commerciale bolognese. Asportate le placche antitaccheggio, i due hanno varcato la soglia delle casse indossando le scarpe

Carabinieri al Centro Lame

Due pregiudicati di Cerignola sono stati arrestati presso il “Centro Lame” di Bologna, dove all’interno dell’Ipercoop hanno prelevato e indossato due paia di stivaletti, dopo aver rimosso le placche antitaccheggio.

L’atteggiamento di C.L. e B.V., rispettivamente 27 e 24 anni, che avevano appena varcato la soglia delle casse, ha insospettito un agente della vigilanza, il quale, dopo aver rinvenuto in uno spogliatoio le placche di taccheggio asportate dai malviventi e dopo essersi assicurato del furto, ha allertato il 112.

Giunti sul posto i carabinieri hanno intercettato e arrestato i due cerignolani, già noti alle forze dell’ordine.
da Foggiatoday

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Foggia – E’ morto Giuseppe Zingrillo, l’esponente foggiano della Dc aveva 84 anni

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Foto Gazzetta del Mezzogiorno

E’ morto stamane a 84 anni il democristiano Giuseppe Zingrillo, presente per più di vent’anni nell’aula del consiglio regionale pugliese. Nato a Foggia nel 1928, laureato in chimica, direttore del Laboratorio provinciale e democristiano da sempre, fu eletto nel giugno 1975 nella lista Dc della circoscrizione foggiana.

Già nel primo quinquennio assunse incarichi di governo, come assessore regionale alla Sanità nella prima Giunta Quarta, dal 1978 al 1980. Confermato alle regionali di quell’anno, da allora fino al 1990-95, dopo due anni alla Sanità sempre con Nicola Quarta, ha retto poi l’assessorato al Lavoro e formazione professionale, dall’agosto 1983 a fine settembre 1983, quando ha assunto la delega ai trasporti nell’esecutivo regionale guidato da Gennaro Trisorio Liuzzi.

Nella giunta Fitto nel 1987 sostituì Enzo Binetti, dimissionario dai Servizi sociali, lavoro, Fp perché candidato al Parlamento nazionale. Stessa delega nella giunta regionale guidata da Giuseppe Colasanto, fino al termine della quarta legislatura.

Il curriculum consiliare di Giuseppe Zingrillo si conclude con la quinta, avviata nel 1990 da assessore regionale all’Agricoltura nella Giunta presieduta da Michele Bellomo, incarico assolto fino all’ottobre 1992.
da Foggiatoday

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Ginosa – Incidente stradale nel tarantino: muore 29enne, coinvolti 4 foggiani

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Incidente stradale

I foggiani, rimasti illesi, viaggiavano a bordo di una Lancia Musa, il cui conducente è risultato positivo all’alcoltest. Ha perso la vita Maria Traetta, 29enne di Ginosa. Ferita una bambina

E’ di un morto e cinque feriti il bilancio di un incidente stradale che si è verificato ieri mattina sulla strada provinciale che collega Ginosa con Ginosa Marina nel tarantino, l’ex statale 580. Due auto, una Alfa Romeo 156 e una Lancia Musa, si sarebbero scontrate coinvolgendo nell’impatto altre due vetture. Tra i feriti anche una bambina trasferita d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

Sul posto sono intervenute ambulanze del 118, vigili del fuoco e carabinieri. Da una prima ricostruzione della dinamica, pare che la Lancia sia uscita da un distributore finendo contro l’Alfa che sopraggiungeva.

A bordo della 156, oltre alla donna deceduta, viaggiavano il compagno di quest’ultima, che conduceva l’autovettura (un 38enne di Ginosa), un altro parente dell’uomo (un 41enne di Ginosa) e i due figli della coppia, di 15 e 11 anni, tutti feriti.

A bordo della Lancia, invece, viaggiavano quattro giovani foggiani rimasti illesi, il cui conducente è risultato positivo all’alcoltest nonostante fossero appena le 8.30 di mattina.
da Foggiatoday

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Foggia – Consiglio su aeroporto, Cera: “Una pagliacciata”. Mongiello: “Governo rispetti accordi”

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Aeroporto Gino Lisa Foggia

Aeroporto Gino Lisa Foggia

«La riunione congiunta del consiglio provinciale e del consiglio comunale di Foggia è una pagliacciata, perché protestare a cose fatte non servirà a nulla». E’ il commento del segretario provinciale dell’Unione di Centro, l’on. Angelo Cera, in merito all’assise svolta a Palazzo Dogana per discutere delle prospettive dell’aeroporto “Gino Lisa”, della soppressione dei collegamenti tra Foggia e Roma operati da Trenitalia e dell’attivazione della sede nazionale dell’Authority sulla sicurezza alimentare.

«Questa iniziativa è solo un alibi per i rappresentanti degli enti locali – spiega il massimo esponente dell’UdC foggiana – che non hanno protestato quando il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha scartato la presenza dei foggiani all’interno del governo regionale, imponendo manager baresi anche nella sanità ed escludendo di fatto la Capitanata nei processi decisionali. Dov’era la sinistra quando l’assessore regionale alla Salute Tommaso Fiore ha chiuso gli ospedali e non ha operato le promesse stabilizzazioni del personale sanitario – si chiede l’on. Cera – umiliando i cittadini della Daunia? Il vicepresidente della Camera ed il presidente della Provincia di Foggia hanno certificato la morte dell’Authority per la sicurezza alimentare e non hanno mosso un dito per i tagli operati recentemente da Trenitalia.
Il presidente del consiglio provinciale e quello del consiglio comunale di Foggia – conclude la nota del segretario provinciale dell’Unione di Centro – stanno forse cercando di pulirsi la coscienza con l’ennesima farsa che non produrrà nessun effetto, illudendosi finanche di avere la presenza del governatore regionale Vendola e del ministro Fitto in una assise che giunge fuori tempo massimo e a cose fatte».

IL DISCORSO DI RAFFAELE PIEMONTESE. Signor presidente del Consiglio provinciale, signor presidente della Provincia, signor sindaco, assessori e consiglieri tutti, gentili ospiti… è per me un vero onore partecipare alla riunione congiunta delle due Assisi consiliari del capoluogo e della Provincia di Foggia, a cui giungiamo all’esito di un ampio ed approfondito confronto tra i gruppi consiliari di Palazzo di Città e Palazzo Dogana, che ringrazio per la sensibilità istituzionale con cui hanno approcciato i delicati temi oggi all’ordine del giorno.

Così come ringrazio tutti quanti – parlamentari europei e nazionali, consiglieri regionali, sindaci, rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni sociali e civiche – hanno scelto di condividere questa iniziativa, partecipare al confronto e adoperarsi concretamente affinché gli esiti siano massimamente produttivi e operativi.

Sono a voi tutti più che note le motivazioni della riunione congiunta dei Consigli, non fosse altro che per la loro formalizzazione nell’ordine del giorno, e non ritengo spettino a me articolate e complesse discettazioni tecniche su ciascuno degli argomenti che, insieme ad altri non citati ma non meno importanti, compongono la ‘vertenza Capitanata’.

La ragione di fondo, istituzionale e politica, per cui ci troviamo qui è l’affermazione, solenne e formale, della nostra volontà ad essere artefici del nostro destino, del nostro diritto ad essere parte attiva dei processi di governo e degli atti amministrativi gravidi di conseguenze per il nostro territorio, del nostro dovere di promuovere e valorizzare ogni azione ritenuta idonea ad innescare sviluppo economico e lavoro, innovazione e benessere.

Tutte insieme queste motivazioni sono state disattese o tradite quando il Governo nazionale, per mano del ministro alla Salute, ha cancellato la norma istitutiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Quando Trenitalia ha tagliato i collegamenti tra Foggia e la capitale. Quando la Regione Puglia ha sospeso il finanziamento dei collegamenti aerei.

Nel caso dell’Authority, che ricordo a me stesso essere prevista dalla normativa europea in materia di tutela dei consumatori, la pervicace volontà a non applicare la legge del 2008 è stata aggravata dallo spregio verso le istituzioni e le organizzazioni civiche di una comunità pronta ad assumere gli oneri collegati all’aver ottenuto, per meriti oggettivi, l’onore di ospitarne la sede.
Anche questo abbiamo formalmente comunicato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal quale non abbiamo avuto alcuna comunicazione formale o notizia informale circa l’attivazione del Comitato nazionale.

Men che meno Ferrovie dello Stato o Trenitalia ha ritenuto opportuna anche solo la comunicazione della riorganizzazione del servizio di collegamento tra Roma e la Puglia e delle altre iniziative adottate, immagino, per rendere più efficace ed efficiente il servizio.
Informazioni che avrebbero consentito a noi tutti di avere una più precisa cognizione del contesto in cui si inserisce la soppressione della coppia di Eurostar e di verificare che non si tratti di un taglio mirato ai danni di un territorio ed a vantaggio di un altro.

Formalmente, la Regione Puglia ha promosso e favorito il confronto con le istituzioni del territorio sul futuro dell’aeroporto civile ‘Gino Lisa’. L’intervento richiesto, però, è parso più orientato ad ottenere la certificazione di una decisione già assunta che ad una reale ed effettiva volontà di confrontarsi con anche le tensioni e le aspirazioni della Capitanata.

L’apertura della ‘vertenza Capitanata’ è una reazione a queste azioni. La rivendicazione è l’effetto di scelte e decisioni maturate chissà dove e chissà ad opera di chi.
Lo scivolamento sul piano inclinato della protesta, pur doverosamente mantenuta nell’alveo della istituzionalità, è provocato dall’indifferenza verso la valenza, anche simbolica, di iniziative avvertite e vissute come offensive e penalizzanti.

Così non sarebbe se la Capitanata fosse stata coinvolta nei processi decisionali che ci riguardano. La classe dirigente di questa terra, tutta intera e non solo quella espressa dalla politica, non è esente da difetti e debolezze, ma non può e non deve essere estromessa dalle decisioni che riguardano il futuro della comunità rappresentata.

Siamo tutti assolutamente consapevoli di quale difficile e complessa fase storica stiamo attraversando.Così come siamo consapevoli della difficoltà, anche operativa, connessa alla concertazione di soluzioni ampiamente condivise; ancor più quando queste comportano sacrifici.

Pur con tutti i nostri difetti, abbiamo già dimostrato di saper assumere responsabilità gravose e decisioni impopolari quando ciò è reso necessario dall’interesse generale ed è funzionale alla visione di futuro che ci appartiene. Siamo pronti a comprendere le motivazioni che determinano le scelte dei diversi livelli di governo, purché questi ultimi siano pronti a comprendere le motivazioni che inducono noi a voler preservare l’operatività e la funzionalità di servizi e infrastrutture.
La nostra non è una battaglia conservatrice, condotta a difesa del campanile. Noi vogliamo allungare lo sguardo oltre l’orizzonte della nostra magnifica terra; vogliamo tracciare il progetto del nostro futuro nello spazio immateriale dell’innovazione; vogliamo essere consapevolmente cittadini della vasta comunità in movimento verso nuovi approdi sociali, culturali ed economici.

Rivendichiamo il diritto di mostrarlo e dimostrarlo a quanti credono di imporci le loro visioni ed i loro progetti.
Vogliamo avere l’opportunità di esprimere le nostre idee avendo la presunzione che siano ragionevoli e fondate, ma preservando l’umiltà che non siano le uniche sensate. L’umiltà che è mancata a chi ha operato con arroganza e superficialità. A chi ora è chiamato a prendere atto delle nostre proteste ed è invitato a confrontarsi con le nostre richieste.
Quelle che riguardano le scelte maturate e, ancor più, le scelte da compiere per il futuro.
Per il nostro futuro!

Michele Bordo: “Sarà difficile recuperare il tempo perduto”. “Dobbiamo vincere timidezze e rassegnazione, avendo pero’ la consapevolezza che in alcuni casi sarà molto complicato recuperare il tempo perduto”. Così Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, intervenendo alla riunione congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Foggia convocata per affrontare la ‘vertenza Capitanata’, com’è stata definita l’azione a sostegno della riattivazione dei collegamenti aerei dall’aeroporto ‘Gino Lisa’, dell’attivazione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare, del potenziamento dei collegamenti ferroviari con la capitale.
“Dobbiamo convincerci che ciascuna delle scelte che noi assumiamo come penalizzanti per il territorio e’ frutto di indicazioni politiche precise – ha proseguito Bordo – a cui, pur sollecitato, lo stesso territorio non ha reagito tempestivamente e adeguatamente”.
Volendo “attribuire una funzione amministrativa e dare un senso politico all’encomiabile e importante iniziativa di questa mattina, dobbiamo trovare e perseguire il percorso istituzionale più funzionale a: ottenere dal Governo l’applicazione della legge istitutiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare; ottenere dalla Regione Puglia lo stanziamento dei fondi necessari a sostenere l’operatività dell’aeroporto foggiano nelle more del potenziamento dell’infrastruttura; ottenere dal gruppo Ferrovie dello Stato la giusta e doverosa attenzione ai collegamenti tra la Puglia, la Campania e la capitale. Il contesto finanziario critico non favorisce la soluzione della ‘Vertenza Capitanata’ – ha concluso Michele Bordo – ma abbiamo il dovere di provarci e di utilizzare al meglio il positivo clima di responsabilità istituzionale”.

Vertenza Capitanata, Mongiello: “Non possiamo accenderci e spegnerci in un giorno; Governo e Regione rispettino norme e accordi istituzionali”.

“Abbiamo il dovere di agire, con senso di responsabilità e fermezza, per il futuro del nostro territorio, ecco perché dobbiamo di evitare di accenderci e spegnerci nello spazio di 24 ore”.
E’ l’esortazione di Colomba Mongiello, senatrice del Partito Democratico, intervenuta alla riunione congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Foggia convocata per affrontare la ‘Vertenza Capitanata’.
“La fondatezza delle nostre ragioni e’ indiscutibile, ma dobbiamo confrontarle con la fase finanziaria, politica e istituzionale in cui siamo immersi al pari dell’Italia intera – prosegue Mongiello – La complessità del contesto, appunto, deve indurci a moltiplicare il nostro impegno ad affermare, innanzitutto, il rispetto pieno delle norme e degli accordi istituzionali già formalizzati. Così non e’ stato per l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Così potrebbe non essere per il finanziamento del progetto di potenziamento dell’aeroporto di Foggia e, ancor più, per i collegamenti ferroviari sulla dorsale ferroviaria adriatica e di connessione con quella tirrenica.
Al punto in cui siamo – conclude la senatrice del PD – nessuno di noi può avanzare alibi e tutti insieme dobbiamo adoperarci per affermare il nostro protagonismo in ciascuna delle sedi politiche e istituzionali in cui si discute e decide anche il futuro della comunità di Capitanata”.

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LUCERA – Lucera a teatro: venerdì arriva Peppe Barra

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

“La musica dei ciechi, poi le voci dal Vico Finale” questo il titolo dello spettacolo

Continuano gli appuntamenti del cartellone di musica, danza e teatro con un nuovo evento di assoluto prestigio. Infatti è fissato per venerdì 18 novembre alle 21 l’appuntamento presso il Teatro dell’Opera con Peppe Barra. Sul palcoscenico verrà rappresentato “La musica dei ciechi, poi le voci dal Vico Finale”, uno degli spettacoli più acclamati dell’ultimo anno, con testo di Raffaele Viviani e la regia di Claudio Di Palma.

Peppe Barra in scena sarà affiancato da un cast di assoluto valore, a partire da Patrizio Trampetti che ha elaborato anche le musiche del capolavoro andato in scena per la prima volta nel 1928.

Si tratta di un atto unico che ha al centro il tema dell’emarginazione, sviscerato tra prosa e poesia immersi in melodie che accompagnano momenti dolorosi e drammatici intervallati da ironia e comicità.

Peppe Barra è Don Ferdinando, contrabbassista cieco che ha sposato Nannina, donna che crede bella ma che invece è bruttissima. Davanti ai suoi occhi spenti, scorre una vita piena di ossessioni e solitudini in cui le persone non sono altro che ombre in una Napoli che ormai è più che altro un ricordo lontano.
da Daunia News

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ASCOLI SATRIANO – rapina alla Bpm: 2500 euro il bottino

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Un malvivente con il volto parzialmente travisato, ha fatto irruzione nell’istituto di credito; un altro ha fatto da “palo” fuori

E’ di 2500 euro il bottino della rapina messa a segno stamattina ai danni della Banca Popolare di Milano. Un malvivente con il volto parzialmente travisato, ha fatto irruzione nell’istituto di credito. Un altro, invece, ha fatto da “palo” fuori . Dopo il colpo sono fuggiti a bordo di un’auto,. Indagano i carabinieri.
da Daunia News

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FOGGIA – la Siulp va al congresso provinciale

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Domani, martedì 15 novembre, appuntamento alle 10 presso il Palazzetto dell´Arte

“Trent´anni dalla riforma della Polizia di Stato – Legalità e sicurezza partecipata – L´impegno del Siulp”. Questi i temi al centro della discussione del settimo congresso provinciale Siulp che si terrà domani, martedì 15 novembre, dalle 10, a Foggia presso la sala “Rosa” del Palazzetto dell’Arte, sito in via Galliani.

da Daunia News

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CARLANTINO – incrementare il turismo sul lago di Occhito

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

E’ stato pubblicato l’avviso per l’appalto dei lavori inerenti al primo finanziamento del PSR (Piano di sviluppo rurale). I lavori sono finalizzati alla valorizzazione delle sponde del lago di Occhito.

In particolare, gli interventi prevedono il taglio dei boschi in località “Difesa delle Valli” e azioni volte a progetti di fruibilità turistica. “Questi interventi sono il frutto di una sinergia fra il nostro Comune, il Consorzio di Bonifica di Capitanata e il C.S.N. (Centro studi naturalistici) – ha dichiarato Dino D’Amelio, sindaco di Carlantino – Abbiamo gettato le basi per un possibile sviluppo dell’area a ridosso dell’invaso di Occhito”.

La finalità del progetto è proprio la valorizzazione dell’identità geografica di Occhito non solo come riserva d’acqua del Tavoliere ma soprattutto come uno snodo di interesse naturalistico e turistico.  Il comune carlantinese, il Consorzio di Bonifica e il Centro studi naturalistici, nel giugno del 2010, hanno stipulato un accordo con il quale si sono impegnati a salvaguardare e conservare gli habitat naturali della zona, sia dal punto di vista della fauna che della flora.

L’accordo si inserisce nel “Piano di gestione dei siti di interesse comunitario e delle zone di protezione speciale del fiume Fortore” redatto dal Centro studi naturalistici e promosso dall’Unione Europea tramite “Rete Natura 2000” (progetto per la conservazione degli habitat naturali delle specie animali e vegetali ritenute rappresentative del patrimonio ambientale dell’Unione Europea attraverso l’individuazione dei “Siti di interesse comunitari”).
Comunicato Stampa Comune di Carlantino

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FOGGIA — Capannoni di via San Severo, stop ai lavori

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

I soldi già stanziati dal Comune non basterebbero – Diventeranno un deposito di materiale elettorale

I capannoni in via San Severo

Ottantamila euro non sarebbero stati sufficienti a completare la ristrutturazione dei due capannoni dell’ex istituto d’arte che si trovano in via San Severo e che «provvisoriamente» saranno utilizzati per conservare il materiale elettorale. L’impresa Aleasya costruzioni, che ha ottenuto l’appalto dall’assessorato comunale ai lavori pubblici con la procedura del cottimo fiduciario, avrebbe interrotto i lavori.

NESSUN RINCARO - Nei giorni scorsi infatti l’assessorato ha inviato una lettera all’impresa dopo il sopralluogo effettuato dal responsabile del procedimento dell’assessorato: «Ho sollecitato che sia concluso l’intervento e ci vengano consegnati i capannoni.

Non so se hanno interrotto i lavori – spiega il dirigente dell’assessorato, Fernando Biagini – Secondo la relazione del funzionario dell’assessorato sarebbe quasi tutto ultimato. Manca qualcosa come la porta d’ingresso».

Ma è vero che i capannoni sono privi di impianto elettrico e che sarebbe questa la ragione dell’interruzione dei lavori? «L’impianto elettrico non era previsto tra le opere da realizzare. E comunque non ci serve. Sono capannoni dove si può andare di giorno.

Ripeto: ho sollecitato che vanno conclusi i lavori e che non ci sarà un euro in più rispetto alla somma dell’appalto. Nemmeno un euro in più», precisa il dirigente.

L’INDAGINE - La vicenda dei due capannoni, rivelata un mese fa dal Corriere, ha creato non pochi problemi in giunta. A questo appalto ne è seguito un altro per la manutenzione del verde del Palazzo di giustizia affidato alla stessa impresa.

Affidamenti diventati materia di un’indagine della Procura dopo le minacce all’assessore Pasquale Pellegrino che aveva sollevato il caso in una riunione dell’esecutivo.

I capannoni per i quali si sono spesi 80mila euro secondo il programma di riqualificazione urbana Borgo Croci saranno abbattuti per far posto ad una palazzina per alloggi popolari.

«Poi mi sono informato – precisa Biagini – quel piano è vecchio». Il piano è del 2008, fu approvato dalla Regione Puglia e al momento non ci sono atti successivi che cancellano quella previsione.
Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Foggia – Un tesoro sotto la Cittadella dello Sport – Ci potrebbe essere un villaggio neolitico in via Parini – Le associazioni ambientaliste: «Fermate i lavori»

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

La zona in via Parini

FOGGIA — Residui di un presunto villaggio neolitico nell’area del cantiere dove sorgerà la Cittadella dello Sport. È quanto ci potrebbe essere in via Parini, alla periferia di Foggia secondo alcune associazioni ambientaliste e archeologiche che hanno inviato una segnalazione alla Soprintendenza per i beni archeologici chiedendo maggiori indagini.

E alcuni giorni fa al Comune di Foggia è giunta una nota della Soprintendenza in cui si evidenzia la «presumibile presenza di residui archeologici in alcuni saggi»: residui, si legge ancora nella nota, non tali da giustificare, almeno per il momento uno stop ai lavori.

IL CANTIERE - Da qualche tempo in via Parini – nei pressi del Campo degli Ulivi e a poche centinaia di metri dalla Masseria Pantano, l’antico parco naturale di Federico II – l’Ati Silvia, dopo aver ricevuto l’autorizzazione per edificare, ha aperto un cantiere per la realizzazione della Cittadella dello Sport.

In quella zona sorgeranno impianti sportivi, appartamenti residenziali e altri 16 appartamenti destinati al Comune per alleviare l’emergenza abitativa della zona.

Un progetto da diversi milioni di euro, realizzato a pochi metri da un sito che già in passato era stato studiato dall’Università degli studi di Foggia.

«Nella zona adiacente al cantiere – spiega al Corriere del Mezzogiorno il rettore dell’Università Giuliano Volpe – abbiamo accertato la presenza di un villaggio neolitico come quello esistente a Passo di Corvo, tanto che è abbiamo effettuato degli scavi archeologici».

LA RICHIESTA - La preoccupazione delle associazioni ambientaliste è che anche sotto il cantiere ci possano essere insediamenti di quel villaggio neolitico.

E per questo, nonostante le rassicurazione dell’amministrazione comunale e della Soprintendenza, chiedono maggiori indagini e rilievi.

Anche perché il cantiere dista poche centinaia di metri da un’altra zona di enorme interesse archeologico. Quella di Masseria Pantano dove si troverebbe la Foggia medioevale, legata a Federico II.

E delle polemiche sul cantiere di via Parini se ne parlerà sicuramente martedì prossimo, quando sarà firmata la convenzione per inserire una carta dei Beni archeologici nel prossimo Piano urbanistico generale della città capoluogo.

GLI ERRORI DEL PASSATO - Le associazione ambientaliste e archeologiche vogliono scongiurare quanto accaduto in passato, quando il mattone e il cemento hanno distrutto e seppellito per sempre opere architettoniche di inestimabile valore storico.

È il caso dell’arco di San Michele che sorgeva nei pressi del Municipio della città, dove era custodia la statua del santo proveniente dall’antica chiesa dedicata all’arcangelo.

Una zona, frequentata da fedeli anche per ricordare la tragedia dei bombardamenti subiti dalla città durante la seconda guerra mondiale. Un arco distrutto nel luglio del 2000 per fare posto a nuovi palazzi: e questo nonostante le veementi proteste dei cittadini.

Cosi come il malcontento della cittadinanza non è riuscita ad opporsi alla costruzione del parcheggio sotterraneo, realizzato accanto alla sede comunale proprio dove sorgeva la fogna medioevale della città o quanto è stato deciso di seppellire per sempre i resti che sorgevano nei pressi di via Manfredonia del palazzo fortificato dei Duchi di Civitella, nella cosiddetta «Pianara» dove al tempo di Federico II, secondo alcuni studi, poteva esserci una caserma di cavalleria.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Apricena – Blocco dei lavori Enel ad Apricena – Il sindaco: «Nostra comunità è a rischio»

Pubblicato : lunedì, 14 novembre 2011

Il sindaco Vito Zuccarino

Lettera al prefetto da parte del primo cittadino Zuccarino – «Situazione non tollerabile: ci mette tutti in pericolo»

L’Enel blocca i lavori del canale scolmatore del torrente Vallone e il sindaco di Apricena, Vito Zuccarino, scrive al prefetto per chiedere la convocazione di un incontro e il suo intervento, affinché si ponga fine a «una situazione non più tollerabile» che mette a rischio anche «il rispetto dei termini assegnati» al Comune «per l’erogazione dei fondi» assegnati da Regione Puglia e Protezione civile.

IL FATTO - Il corso d’acqua che attraversa il centro garganico è in secca per la maggior parte dell’anno, ma le esondazioni provocate dalle forti piogge si sono sempre rivelate particolarmente pericolose per la sicurezza dei cittadini e dannose per l’abitato. Com’è accaduto nel 2002, quando la gravità degli effetti ha determinato l’intervento di Regione e Stato su sollecitazione dell’amministrazione comunale dell’epoca. Il costo dell’opera ammonta a circa 10 milioni di euro. A bloccarne il completamento è la mancata attuazione dello spostamento delle linee elettriche di media e bassa tensione interferenti con i lavori di costruzione del canale. «È stato ampiamente spiegato all’Enel – ha detto il sindaco di Apricena – l’indifferibilità dell’esecuzione, ma nonostante l’aver corrisposto all’Enel la somma di 32.821,00 euro in data 9 giugno 2011, ad oggi i lavori sono praticamente fermi e non si hanno notizie circa la loro ultimazione».

COMUNITÀ A RISCHIO - «Questo comportamento, assolutamente incomprensibile ed irresponsabile, espone a rischio l’intera comunità apricenese e mette in seria difficoltà questo Comune».

E ciò spiega la richiesta al prefetto di convocare un incontro per «ottenere impegni certi ed inderogabili verso un’attività di importanza strategica ed assolutamente non trascurabile per la mia comunità».

«Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini delle tragedie in Liguria, Toscana, Campania e Puglia e dei disastri provocati dalle piogge a Zapponeta come ad Altamura – commenta ancora Vito Zuccarino –. È impensabile che si possano correre rischi simili per la mancata attuazione di lavori banali; né si possono scaricare sull’amministrazione comunale e la comunità apricenese i nefasti effetti sociali e finanziari derivanti dall’inerzia di una società troppo concentrata sui profitti e poco accorta alle necessità del territorio».
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno

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