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Foggia – Marino: a rischio psichiatria foggiana; no al “mega” centro

Pubblicato : giovedì, 18 ottobre 2012

A destra il Consigliere regionale Pd e Presidente della III Commissione consiliare (Sanità) Dino Marino (ST)

“GRANDE fermento e preoccupazione sta determinando, nell’ambito della psichiatria foggiana e delle associazioni ad essa collegate, la deliberazione di Giunta regionale n. 1732 del 7 agosto 2012, cioè la presa d’atto, senza rilievi, della deliberazione di approvazione della dotazione organica proposta dal direttore generale dell’ASL FG n. 1248 del 7 agosto 2012″. Lo dice in una nota il consigliere regionale e presidente della Commissione sanità Dino Marino.

“Già da tempo l’ADaSaM di San Severo, Circolo Bel Lombroso di San Marco in Lamis, Genoveffa de Troia di Monte Sant’Angelo, Associazione Tutti in Volo di Troia, Noos di Foggia, Psychè di Manfredonia e le cooperative sociali di tipo B Bel Lombroso di San Marco in Lamis, in Volo B di Troia, con la partecipazione di operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Foggia e di cittadini interessati stanno discutendo e contestando le decisioni intraprese dall’ASL FG in merito alla determinazione della dotazione organica del Dipartimento di salute mentale e, conseguentemente, alle scelte di politica sanitaria che tali atti comporteranno per il futuro nell’ambito della salute mentale”.

“Infatti, per il Dipartimento di salute mentale si prevede: la cancellazione del Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, attivato già da alcuni anni sulla base di uno specifico progetto regionale; la soppressione di 8 dei 9 Centri di salute mentale attualmente funzionanti, con il mantenimento di un unico “mega” Centro di salute mentale, presumibilmente dislocato nella città capoluogo e con la probabile permanenza di semplici ambulatori negli altri territori della provincia; la cancellazione del Servizio di Psicologia Clinica, anch’esso attivato già da alcuni anni; il mantenimento dei tre Servizi Psichiatrici di diagnosi e cura dislocati negli ospedali di Foggia, Manfredonia e San Severo”.

“Si prospetta di fatto un futuro assai critico per la tutela della salute mentale dei cittadini della provincia di Foggia. Di conseguenza vi sarà l’impossibilità di fare interventi efficaci negli esordi psicotici e negli altri disturbi mentali dell’età evolutiva e la rinuncia a una migliore riorganizzazione dell’offerta psicoterapeutica, più calibrata sui bisogni nei vari territori Ci sarà lo spostamento del baricentro operativo del Dipartimento verso l’ospedalizzazione invece che la prevenzione e la cura al domicilio o in altra sede extra-ospedaliera il più possibile vicina al domicilio dell’adulto sofferente, garantita nel modo migliore solo da Centri di Salute Mentale autonomi sia nell’ambito professionale che gestionale e programmatorio. Tutto ciò avviene mentre stanno per chiudere finalmente gli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma la Regione ancora non individua la struttura di riferimento regionale nonostante, sempre in provincia di Foggia, ci si trovi di fronte ad una ulteriore contrazione che riguarda i SERT. Mi dicono che l’assessore Attolini conosce la situazione foggiana, nei prossimi giorni sarà mia cura invitare in audizione i responsabili dei suddetti servizi territoriali e il mondo dell’associazionismo di settore della provincia di Foggia, per individuare insieme al governo percorsi che tutelino i livelli dei servizi territoriali in particolare in questi settori”.
da Stato Quotidiano

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Foggia – Lotta alla tratta: presentati i Progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”

Pubblicato : martedì, 16 ottobre 2012

Prostituzione in strada

LO scorso 3 ottobre, l’Assessorato alla Solidarietà e alle Politiche Sociali della Provincia di Foggia ha presentato, per la seconda volta in partenariato e con il cofinanziamento della Provincia di Avellino – Assessorato alle Pari Opportunità, i Progetti “Roxana 13” (art. 18 d.lgs. 286/98) e “Aquilone 7” (art. 13 L. 228/03) al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Avvisi 13 e 7 del 23 luglio 2012).

In sinergia con molti Enti Pubblici e del Privato Sociale delle due province, i Progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”, se approvati, attiveranno – in continuità con i progetti precedenti – misure di sostegno e aiuto per i cittadini migranti sottoposti a riduzione o mantenimento in stato di soggezione, attuato mediante violenza, minacce, inganno, abuso di autorità o sfruttamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica, di una situazione di necessità o mediante la promessa e la consegna di somme di denaro o altri vantaggi.

Candidati quindi progetti per la “lotta alla tratta” dall’anno 2000, da tredici anni consecutivi per l’art. 18 e sette anni per l’art. 13; un impegno costante nelle politiche sociali e nello specifico settore di contrasto allo sfruttamento sessuale e lavorativo da parte della Provincia di Foggia.

“Nonostante il periodo di forte incertezza sul futuro delle Province a causa della riduzione del numero degli Enti, prevista dalla spending review – sottolinea l’Assessore Antonio Montanino – in accordo con la Provincia di Avellino, abbiamo deciso comunque di presentare al Dipartimento i nuovi progetti, con la volontà di garantire continuità a realtà operative ormai consolidate sul territorio, strumenti indispensabili nella lotta alla tratta di esseri umani.

Del resto – continua Montanino – i numeri parlano chiaro: dal 22 dicembre 2011 (inizio progetti), sono 23 le persone – uomini e donne – accolte in “Roxana 12” e 16 i beneficiari di “Aquilone 6.

Speriamo, nonostante la congiuntura economica negativa, di poter continuare a garantire assistenza alle vittime di un fenomeno purtroppo ancora crescente in Capitanata, come nell’avellinese”.

Per i beneficiari dei Progetti saranno realizzati percorsi individualizzati di assistenza, attraverso l’accoglienza in strutture mirate e gestite da operatori qualificati e saranno garantiti assistenza e sostegno psico-socio-sanitario e un percorso di integrazione sociale.

Fondamentale, come ogni anno, sarà il lavoro di prevenzione e riduzione del danno, realizzato attraverso gli interventi degli operatori dell’unità mobile mentre sono già in fase di organizzazione gli incontri di sensibilizzazione ed informazione sul tema della tratta rivolti agli studenti delle quinte classi delle scuole secondarie superiori.

Sono partner dei nuovi progetti “Roxana 13” e “Aquilone 7”, in Capitanata: gli Ambiti Territoriali di Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola, Vico del Gargano, Troia, San Marco in Lamis; Prefettura di Foggia; Questura di Foggia; Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia; A.S.L. Foggia; Dipartimento Dipendenze Patologiche di San Severo; Azienda Ospedaliero-Universitaria – Ospedali Riuniti di Foggia; A.S.L. Avellino; C.C.I.A.A. di Foggia; Confindustria Di Foggia; Università degli Studi di Foggia – Cattedra di Antropologia culturale; Caritas Diocesana di Foggia; Fondazione Fasano-Potenza – Foggia; Ass. Progetto Futuro Uno – Foggia/San Giovanni Rotondo; Coop. Sociale IRIS di Manfredonia; Coop. Sociale Il Filo di Arianna – San Severo; Ce.Se.Vo.Ca. – Foggia.

In provincia di Avellino: Provincia di Avellino; Consorzio dei Servizi Sociali Ariano Irpino; Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia; Consorzio dei Servizi Sociali Altavilla Irpina; Consorzio dei Servizi Sociali Atripalda; Questura di Avellino; Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino; Caritas Diocesana di Avellino; Ass. Laboris – Lioni (AV); C.I.F. Provinciale Avellino; Ass. Gaia – Avellino, Coop. We Care – Sant’Andrea di Conza (AV).

In regione e nel resto d’Italia: Regione Puglia, Regione Piemonte, Regione Liguria, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Umbria, Regione Toscana, Regione Calabria; Provincia di Lecce, Provincia di Roma; Ass. Giraffa – Bari; Ass. Micaela – Adelfia (BA); Coop. Dedalus – Napoli; Ass. On the Road – Martinsicuro; Diocesi di Pistoia; Ass. Cestrim – Potenza; Ass. Lule – Abbiategrasso (MI); Coop. Sociale Lotta Contro l’emarginazione – Sesto San Giovanni (MI); Coop. Sociale Proxima – Ragusa; Coop. Sociale Magliana 80 – Roma; Congregazione Figlie della Carità – Cagliari; Ass. La Strada – Bolzano; Ass. Penelope – Taormina (ME); Ass. Acuarinto – Agrigento; Ass. Tampep – Torino; Ass. Papa Giovanni XXIII – Rimini.

IL CASO MANFREDONIA; “STRUTTURE OSPITANO SOLO IMMIGRATI DI SESSO MASCHILE; RICHIESTA DATI AD ASSOCIAZIONE CHE AVEVA PREANNUNCIATO L’ASSISTENZA, POI IL SILENZIO”.

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BARI -Province da abolire – Regione Puglia decide di non decidere

Pubblicato : martedì, 16 ottobre 2012

Il consiglio regionale decide di non decidere. Sulla riforma delle Province, contrariamente alle previsioni che davano l’assise pugliese in procinto oggi di varare un ordine del giorno da inoltrare al governo Monti, l’Aula di via Capruzzi non si esprimerà.
È la «decisione» (passi il gioco di parole) assunta ieri dalla settima commissione, riunita dal presidente Giannicola De Leonardis con l’assessore agli enti locali Marida Dentamaro per esaminare il nuovo riassetto delle Province previsto dal decreto sulla spending review, ovvero la cancellazione di Bari e Bat e la fusione di Brindisi e Taranto (o la loro annessione a quella di Lecce, unica a sopravvivere insieme a Foggia).

L’assessore ha spiegato che «non può essere il governo ad assumere una decisione che ha ricadute così significative sul territorio», consegnando nelle mani dei consiglieri – insieme alla comunicazione fornita in giunta sul negoziato tutto in salita condotto con le Province – la «patata bollente» del riordino.
«Patata» immediatamente girata a Roma: la Commissione ha deciso di consegnare tutta la documentazione al presidente del consiglio Onofrio Intronaperché si faccia carico di spedirla al governo nazionale.
Il tutto al fine di evitare un redde rationem in Aula tra gli esponenti dei diversi territori: «Il governoMonti ha innescato questa mina – questo il ragionamento svolto, seppur tra qualche mal di pancia di chi avrebbe voluto incidere sul destino dei territori – allora completi il misfatto».

Unico a smarcarsi dal coro, il vicepresidente del Consiglio, Antonio Maniglio (Pd), che ha presentato in commissione l’ordine del giorno, già preannunciato dallo stesso Pd.

Com’è noto l’ordine del giorno è nulla più che un sollecito indirizzato al governo regionale o nazionale perché tenga conto degli indirizzi concordati in consiglio regionale.

Ma anche questa prospettiva, evidentemente, deve aver spaventato i più, timorosi di tornare nei propri collegi elettorali (Brindisi, Taranto e Bat) a cantare la messa funebre.

Nell’odg, che a questo punto non verrà trattato nella seduta odierna dell’Aula, Maniglio azzardava una mossa che avrebbe messo a tacere le «guerre di campanile» tra i consiglieri: si rivolgeva un appello al Parlamento «perché si proceda alla modifica della Costituzione e a sopprimere tutte le Province», trasferendo funzioni e risorse «alle città capoluogo e alle Unioni dei Comuni, in quanto istituzioni rappresentative delle comunità e riconosciute dai cittadini come punto di riferimento per i loro bisogni».

In pratica, invece di lasciarne in vita solo 2 su 6, si sceglieva la strada dell’abolizione totale, dando ai sindaci (raccordati in organismi di area vasta) potere di legiferare sui territori e impegnando la giunta regionale «a presentare entro il mese di ottobre un disegno di legge che, in attuazione della normativa nazionale, regolamenti l’organizzazione, la funzione e i poteri delle Unioni intercomunali della Puglia».

Nulla da fare: lo spauracchio di assumersi una responsabilità dinanzi ai territori (e ai relativi collegi che, presto, potrebbero essere richiamati al voto) ha preso il sopravvento sui consiglieri.

«Non decidere significa non rispettare la volontà popolare di un territorio – esclama infuriato Ruggiero Mennea (Pd) – quello della provincia Bat, che ha lottato oltre un secolo per auto-determinarsi.

È un comportamento antipolitico e pilatesco. Continuo a ritenere che sarebbe opportuno o eliminare tutte le province o tenerle in vita tutte, dando luogo ad una seria riforma costituzionale.

Il consiglio regionale ha il dovere di prendere una decisione chiara da proporre a Roma».

Anche nel Pdl, però, c’è chi scalpita: «mi chiedo come si possa fare tutto a colpi di decreto – dice Simona Manca (Pdl), vicepresidente della Provincia di Lecce – e in un clima di sostanziale indifferenza e silenzio». Forse dovrebbe chiederlo ai suoi colleghi di partito che siedono in Consiglio.
BEPI MARTELLOTTA da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Bitrel e Vie Sacre

Pubblicato : domenica, 14 ottobre 2012

DAL 24 AL 28 OTTOBRE LA PROVINCIA DI FOGGIA OSPITA LA TERZA EDIZIONE DI BITREL, BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO RELIGIOSO, DEI PELLEGRINAGGI E DEI CAMMINI, E LA SECONDA EDIZIONE DEL SALONE “VIE SACRE DEL SUD – SALONE DEI PERCORSI E DELLE MANIFESTAZIONE DEL SACRO IN PUGLIA”.

LE INIZIATIVE PRESENTATE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE.

Dal 24 al 28 ottobre si svolgeranno a Foggia la terza edizione di Bitrel, la “Borsa internazionale del turismo religioso, dei pellegrinaggi e dei cammini” e la seconda edizione del salone “Vie Sacre del Sud – Salone dei percorsi e delle manifestazioni del sacro in Puglia”.

Le manifestazioni sono state presentate venerdì mattina presso la Presidenza della Regione Puglia dall’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Silvia Godelli. “E’ stato appena inaugurato dal Pontefice” ha sottolineato l’assessore “l’Anno della Fede, che coincide con il cinquantenario del Concilio Vaticano II.

In questo percorso si inseriscono eventi come Bitrel, che puntano ad attirare turismo devozionale qualificato, proponendo itinerari di visita in occasione dei principali appuntamenti religiosi.

Penso alla Settimana santa in Puglia o alle feste patronali di Patroni di Puglia, presenti nel calendario di Vie Sacre. Il segmento devozionale nel Gargano è altrettanto importante di quello balneare”.
Billa Consiglio, vicepresidente della Provincia di Foggia e presidente di Promodaunia, l’agenzia di promozione territoriale che è capofila degli Enti promotori, ha dichiarato: “All’interno della profonda religiosità che permea la storia della Puglia, a Foggia e al suo territorio spetta un ruolo di primo piano, che muove dai millenari culti dell’Arcangelo Michele e delle Madonne nere per giungere alla grande vicenda di Padre Pio.

Bitrel e le altre manifestazioni che interesseranno in modo diffuso la nostra provincia tra due settimane sono appuntamenti rilevanti sia per la nostra economia che per la nostra cultura.”
Fedele Cannerozzi, presidente dell’Ente Fiera di Foggia, dove si svolgerà il Salone “Vie Sacre del Sud”, da quest’anno accompagnato dall’innovativo Salone “Vie Sacre”, dedicato agli itinerari ed ai paesaggi culturali, ha evidenziato come “Il turismo, insieme all’agroalimentare, è il distretto su cui puntare per lo sviluppo della Puglia ed in particolare della Daunia. Il Salone contribuisce a mettere in relazione l’offerta del territorio con il mercato globale in un settore strategico”.
Giancarlo Piccirillo, direttore generale di Pugliapromozione, ha dichiarato “Puntiamo alla valorizzazione dei ‘cammini’, che sono una forma di turismo moderno, nel quale l’aspetto devozionale si collega ai valori ambientali, all’esperienza culturale, alla scoperta dei territori. Si inquadra in questa idea il nostro sforzo per la Via Francigena del Sud”.

“Nel 2014” gli fa eco l’ideatore di Bitrel Federico Massimo Ceschin, “il Consiglio d’Europa aggiornerà gli itinerari culturali di interesse comunitario, ed in particolare la rete delle Vie Francigene, che oggi si ferma a Roma, ma che speriamo di poter prolungare almeno fino a Leuca, guardando a Gerusalemme.

In questo senso sarà preziosa e significativa la presenza, sabato 27 a Monte Sant’Angelo, di Penelope Denu, direttrice dell’Istituto Europeo degli Itinerari culturali e Segretario Generale dell’Accordo Parziale tra Consiglio d’Europa e Commissione Europea”.
Le maggiori occasioni e mete di turismo religioso saranno dunque presentate ai buyers internazionali che avranno l’occasione di visitare i maggiori siti del Gargano e della Capitanata, oltre che San Nicola a Bari.

Anche “Pugliesi nel Mondo”, il programma della Regione Puglia che tiene i contatti con le comunità emigrate, avrà il suo spazio in Fiera. In “Vie Sacre” anche la mostra fotografica “Festa grande”, sulle feste patronali pugliesi.

Ma Bitrel è anche interconnessa con il mondo dei cammini religiosi, come la “via Francigena”, itinerario percorso a piedi da molti pellegrini. Per l’occasione è prevista l’assemblea AEVF, associazione europea Via Francigena, che si concluderà al teatro comunale di Lucera sabato 27 ottobre. Interessanti anche le occasioni di interscambio con il Brasile, il più grande paese cattolico del mondo: alla manifestazione foggiana verrà presentata in anteprima assoluta la Giornata Mondiale della Gioventù, in programma nel 2013 a Rio de Janeiro.
Comunicato Stampa Bitrel – Borsa Internazionale del Turismo Religioso

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MONTELEONE DI PUGLIA – Soppressione Ufficio Tratturi Foggia

Pubblicato : sabato, 13 ottobre 2012

Morra: “La Regione Puglia svende i tratturi di Capitanata e mortifica la storia ultrasecolare della provincia di Foggia. Serve una grande battaglia di civiltà”

“Il governatore Vendola non può continuare a mortificare e calpestare la storia della provincia di Foggia.

Non può umiliare una tradizione secolare che ha visto la Capitanata ricoprire un ruolo centrale e strategico sotto il profilo politico e commerciale nella Puglia e nell’intero Mezzogiorno d’Italia”.

È il commento del senatore Carmelo Morra, sindaco di Monteleone di Puglia, al contenuto del ‘Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di Demanio Armentizio e beni della soppressa Opera Nazionale Combattenti’, attualmente all’attenzione della II Commissione consiliare della Regione Puglia.
In base al testo in discussione, infatti, non saranno più i Comuni a decidere la destinazione d’uso dei Tratturi ma questo compito sarà affidato all’assessorato regionale al Bilancio – settore Demanio e Patrimonio attraverso un quadro di assetto che il primo cittadino di Monteleone definisce “enigmatico sotto il profilo normativo e gravissimo sul piano della assoluta mancanza di conoscenza della storia dei Tratturi”.

Secondo la proposta all’esame della II Commissione consiliare della Regione Puglia “lo storico e importante Ufficio Tratturi di Foggia sarebbe di fatto smantellato, sottraendogli compiti e funzioni e riducendolo ad una insignificante emanazione di uffici baresi”.
“È una prospettiva inaccettabile – sottolinea il senatore Morra – che dimentica come l’Ufficio Tratturi di Foggia nella storia secolare della transumanza e della economia pastorale ha rappresentato il riferimento amministrativo, cartografico, documentale, umano e professionale per l’Abruzzo, il Molise, la Campana, la Basilicata e, ancora oggi, per l’intera Puglia. Considero inspiegabile il tentativo di unificare in un testo unico materie come quelle dell’ex Opera Nazionale Combattenti e del Demanio Armentizio dei Tratturi.

La loro storia, la loro gestione, la loro possibile fruizione futura appaiono infatti del tutto divergenti.

Mentre i suoli dell’ex O.N.C. devono essere inevitabilmente alienati, la rete tratturale rappresenta invece la storia, il paesaggio, il segno identitario della Puglia e in particolare della Daunia”.
Per il senatore Morra, inoltre, appare forzato espropriare tutti i Comuni della rete dei tratturi di compiti e funzioni. “Mentre l’articolo 2 della legge 29 del 2003 fa obbligo ai Comuni attraversati dai tratturi, tratturelli, bracci e riposi di redigere il Piano Comunale dei Tratturi – spiega il primo cittadino di Monteleone di Puglia – il Testo Unico in discussione a Bari, con la motivazione che molti Comuni non hanno ancora approvato il PCT, all’articolo 6, stabilisce di sottrarre anche alle Amministrazioni comunali virtuose il diritto e il dovere di elaborare e di approvare democraticamente il PCT.

I Comuni saranno dunque espropriati di compiti e funzioni contro ogni principio di sussidiarietà, di decentramento, di rispetto di norme e prassi urbanistica”.

Canosa, Ruvo, Gravina, Andria, Altamura, Stornara, Rignano, Monte Sant’Angelo, Monteleone di Puglia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Severo, Torremaggiore, Stornarella, Ordona, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Faeto, Celle San Vito, Troia, Lucera sono solo alcuni tra i tanti Comuni che, con grande sforzo economico e culturale, hanno approvato il PCT.

Ha approvato il PCT Foggia, sede della storica Dogana della Mena delle Pecore, per secoli centro indiscusso del potere politico, economico, amministrativo e giudiziario dell’immenso territorio destinato alla transumanza.

“La previsione normativa è incomprensibile e priva di senso – rincara il senatore Morra – con l’aggravante di non tenere in considerazione le disposizioni della legge attualmente in vigore”. La legge 29 del 2003 prevede infatti per i Comuni che non hanno approvato il Piano Comunale dei Tratturi la nomina del commissario ad acta. “Perché sino ad oggi questo passaggio non è stato esperito? – si chiede il primo cittadino di Monteleone di Puglia – È inammissibile che per i ritardi di alcuni si penalizzi il lavoro che con fatica ed impegno hanno portato avanti in molti, realizzando tra le altre cose una vera e propria mortificazione della storia della transumanza”.
“Il Testo Unico della Regione Puglia – prosegue il senatore Morra – umilia e offende Foggia e la Capitanata. Dopo ben 550 anni dall’istituzione della Regia Dogana, il nome Foggia scompare in un testo normativo che disciplina la materia afferente i tratturi, con il solo obiettivo di velocizzare la loro svendita, decidendo senza troppi controlli il valore delle aree da alienare per fare cassa.

In particolare la provincia di Foggia vedrà il suo territorio alienato senza avere alcuna garanzia che le notevoli somme relative alle vendite saranno utilizzate per il recupero dei tratturi del proprio comprensorio.

È tempo che la classe dirigente di questo territorio affronti questa questione con senso di responsabilità e amore per la storia della Capitanata – conclude il sindaco di Monteleone di Puglia –. Per parte mia sono disponibile sin d’ora, senza alcun pregiudizio politico o ideologico, a mettere in campo con tutti i sindaci della Puglia e in particolare della Capitanata una strategia comune per impedire questo scempio e per dar vita ad una battaglia di civiltà per il rispetto della dignità delle nostre comunità e della loro storia ultrasecolare”.
Comunicato Stampa sindaco di Monteleone di Puglia, Carmelo Morra

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Foggia – Nas, conserve in salamoia invase da parassiti, sequestri

Pubblicato : sabato, 13 ottobre 2012

Nas Foggia; controlli nell’ambito alimentare (archivio)

I carabinieri del Nas di Foggia, comandante Lgt B.Manzella, hanno accertato che un’azienda conserviera di quella provincia svolgeva la propria attività in modo del tutto abusivo in locali mai autorizzati dall’Autorità Sanitaria.

All’interno della struttura i militari hanno rinvenuto 160 fusti di vegetali in salamoia prodotti dalla ditta, che stavano per essere inviati presso altre aziende del settore nonostante fossero evidentemente conservati in maniera non idonea – in un piazzale esterno alla struttura – ed invasi da parassiti.

L’attività ha consentito di porre sotto sequestro 22 tonnellate di conserve (in parte rinvenute in fase di lavorazione) e di adottare un provvedimento di chiusura immediata dello stabilimento abusivo.

Il Nucleo ha inoltre posto sotto vincolo amministrativo oltre 2.700 tonnellate di concentrato di pomodoro detenute da un opificio conserviero di grandi dimensioni specializzato nella produzione di tale conserva; in questo caso, il sequestro è stato adottato a causa dall’impossibilità, per l’azienda, di dimostrare l’origine e la provenienza del prodotto, sprovvisto di etichettatura, indicazioni e documentazione commerciale.

Controlli in tutt’Italia.

Nell’ambito dei servizi finalizzati alla tutela della salute pubblica, i Carabinieri dei NAS, nelle ultime settimane, hanno infatti effettuato controlli a tappeto nei confronti di aziende di produzione e distribuzione di conserve alimentari. Complessivamente, nel settore sono state eseguite circa 300 ispezioni e ilevate irregolarità nel 25% delle strutture controllate.

A seguito dei controlli, i Carabinieri dei 38 Nuclei dislocati sul territorio nazionale hanno segnalato alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie 70 persone, alle quali sono state contestate circa 100 violazioni alle normative di settore enei cui confronti sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 75mila euro. 6 le strutture produttive alle quali sono stati posti i sigilli e circa 4mila le tonnellate di conserve e materie prime sottoposte a sequestro (per un valore di quasi 4 milioni di euro).

Operazioni sono state concluse nei maggiori capoluoghi di provincia italiani.
da Stato Quotidiano

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Maxi sequestro di conserve alimentari nocive

Pubblicato : sabato, 13 ottobre 2012

I Nas hanno operato in tutta Italia e il 25% aziende è risultata irregolare.

Maxisequestro di alimenti avariati.

Quasi 4mila tonnellate di conserve alimentari, per un valore di circa 4 milioni di euro, sono state sequestrate dai Nas nell’ambito di controlli a tappeto sul territorio nazionale nelle aziende di produzione e distribuzione del settore.

Si tratta, precisa un comunicato, di “prodotti irregolari e potenzialmente pericolosi per la salute”.

Circa 300 le ispezioni: irregolarità nel 25% delle strutture controllate, segnalate alle autorità 70 persone.

In particolare, i Nas di Roma, prosegue il comunicato, hanno individuato, nella zona est della capitale, “un opificio in pessime condizioni igienico sanitarie, i cui locali adibiti a laboratorio e a deposito di alimenti, erano caratterizzati da pavimentazione sconnessa, presenza di sporco diffuso, mancanza di protezioni contro l’intrusione di roditori e insetti.

In un piazzale esterno alla struttura, assolutamente non idoneo per la conservazione di alimenti e privo di copertura, erano stoccati fusti in plastica contenenti materie prime vegetali (pomodori, melanzane, olive, etc.) e un tank contenente olio di semi.

Tali prodotti, quasi tutti privi di indicazioni tali da individuarne la provenienza, esposti alla luce del sole e agli animali ed insetti, sarebbero stati utilizzati dalla ditta per produrre conserve in confezioni destinate direttamente al consumatore laziale. Molti dei fusti presentavano formazioni di muffe a diretto contatto con i vegetali”.

Anche in Puglia, nella provincia di Foggia è stato “accertato che un’azienda svolgeva la propria attività in modo del tutto abusivo. Al suo interno i militari hanno rinvenuto 160 fusti di vegetali in salamoia prodotti dalla ditta, che stavano per essere inviati presso altre aziende del settore nonostante fossero evidentemente conservati in maniera non idonea ed invasi da parassiti”.

da Globalist

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VIESTE — La ministra Cancellieri in Capitanata per la riapertura dello «Scialì» a Vieste

Pubblicato : giovedì, 11 ottobre 2012

Il locale, distrutto da un incendio, è stato ricostruito grazie al fondo antiracket. In mattinata vertice a Foggia

Anna Maria Cancellieri – foto LaPresse

Doppio appuntamento in Capitanata con Anna Maria Cancellieri, ministra dell’Interno. L’esponente del Governo Monti sarà alle 9.30 al palazzo del Governo, a Foggia, e, nel pomeriggio, all’inaugurazione del ristorante «Scialì a Vieste.

A Foggia la ministra presiederà in prefettura una riunione tecnica di coordinamento interforze delle province di Foggia, Bat e Bari con all’ordine del giorno i problemi legati alla sicurezza. Ci saranno anche i capi delle Procure.

IL RISTORANTE – Quindi sarà a Vieste per l’inaugurazione dello Scialì. Il ristorante fu distrutto da un incendio nel febbraio 2011 e completamente ristrutturato con i fondi dell’Ufficio del commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed usura
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Una casa per gli stranieri in Capitanata

Pubblicato : martedì, 9 ottobre 2012

Presentato il progetto del consorzio Aranea a Foggia – Alloggi gratuiti per sei mesi per le famiglie

In tempi di crisi avere una casa di proprietà è quasi un sogno per molti italiani.

Figuriamoci per i tanti stranieri che vivono in Capitanata e che, nonostante il permesso di soggiorno e un regolare contratto di lavoro, per affittare una casa sono costretti a combattere anche contro i pregiudizi. Nasce proprio con questo presupposto «Ho costruito la mia casa», il progetto del consorzio Aranea, presentato ieri in Prefettura, che ha come partner i Comuni di Foggia e Cerignola, le Acli e molte cooperative e associazioni sociali.

Le famiglie di stranieri, grazie ai fondi messi a disposizione dai sostenitori del progetto, per al massimo sei mesi potranno soggiornare gratis negli alloggi dislocati tra Foggia, Cerignola, San Severo e Manfredonia, per un totale di quaranta posti letto. L’accompagnamento servirà anche a garantire l’accesso al credito attraverso Banca Etica.

Marzia Campagna da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Rapinavano banche nel Foggiano: 8 arresti

Pubblicato : martedì, 9 ottobre 2012

I carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno eseguito 8 ordinanze di custodia in carcere emesse dal gip del Tribunale di Foggia nei confronti di presunti componenti di un gruppo criminale dedito – secondo quanto accertato dagli investigatori, alle estorsioni ed alle rapine in banca compiute sul territorio della provincia di Foggia.

L’operazione è coordinata dalla Procura di Foggia.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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La Puglia e le sue Province – Una storia iniziata otto secoli fa

Pubblicato : sabato, 6 ottobre 2012

Da Federico II a Giuseppe Bonaparte dal Fascismo alla spending revew

La sede della Provincia di Bari

E se alla fine la Puglia del futuro si trovasse ad essere la Puglia del passato? Comuni, Province (quelle che restano, quelle che si accorpano – forse – e quelle che scompaiono), la Regione alle prese col rebus aperto dal decreto del governo Monti accarezzano, tra le opzioni anche quella di un ritorno alla Puglia tripartita nata addirittura per volontà di Federico II nel 1231 con le Costituzioni di Melfi.
I giustizierati di Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto definirono un assetto territoriale che è durato, pressocché immutato per sette secoli, costruendo anche identità territoriali più o meno forti che hanno giustificato, almeno fino alla stesura della Costituzione repubblicana la compresenza del termine «Puglia» e del suo plurale, «le Puglie».
Poi (e non senza discussione alla Costituente, dove pure si affacciò l’ipotesi della costituzione di una regione Salento) prevalse il singolare. Senza però che questo significasse una vera unificazione di un territorio spropositatamente «lungo» (più di 400 chilometri, molti rispetto alla media italiana) e segnato anche da una frontiera linguistica assai marcata. Comunque se la tripartizione geografica della Puglia risale all’imperatore svevo (e siciliano), la storia vera di queste unità amministrative si avvia sotto il segno di un altro imperatore, quello dei Francesi, il corso Napoleone.

Il cui fratello Giuseppe, graziosamente installato sul trono di Napoli dalle baionette dell’Armée, tra le tante leggi promulgate per rimodellare anche questa parte d’Europa sul modello della Francia postrivoluzionaria, l’8 agosto del 1806 firmò quella «Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno» che sopprimeva i vecchi giustizierati (poco più che circoscrizioni giudiziarie) e modellava la nuova architettura del Regno sul modello dei dipartimenti d’Oltralpe, con a capo dei prefetti e con una prima organizzazione decentrata degli organi dello Stato.

Cinque anni dopo, nel 1811, il circondario di Larino che aveva condiviso sei secoli di storia con la Capitanata, fu aggregato al Molise, fissando così sul corso del Saccione e del Fortore il confine settentrionale della Puglia.
La restaurazione borbonica non toccò l’assetto amministrativo del regno, limitandosi a cambiare il nome del funzionario apicale dal troppo francese «prefetto» al più tradizionale «intendente».

All’appuntamento dell’Unità il Sud arriva dopo che, nel 1859, il decreto Rattazzi ha scelto per il nuovo regno d’Italia il modello centralistico francese fondato sulle province, che al centronord ha fatto definitivamente giustizia degli stati preunitari. Le province storiche del Mezzogiorno continentale entrano perfettamente nel nuovo schema politico-amministrativo e restano infatti inalterate (nei loro confini); ai prefetti si affiancano però i Consigli provinciali eletti democraticamente (sulla base di un suffragio che via via si allargherà fino a diventare universale nel 1946) e le Deputazioni provinciali (diventate poi giunte) elette dal consiglio e presiedute dal prefetto.

Dal 1889, infine, a capo delle province viene eletto un presidente, mentre il prefetto resta il (potente) rappresentante del governo sul territorio. È il fascismo a dare uno scossone oltre che agli assetti istituzionali delle province (detto in soldoni, non si elegge più nessuno, si viene nominati) anche a quelli territoriali. In Puglia nasce prima, nel 1923 la provincia di Taranto (fino al 1951 la definizione ufficiale sarà «dello Ionio»), poi, nel 1927 quella di Brindisi (vuole la leggenda che in quella tornata, che vide nascere ben 17 nuove province, sparì all’ultimo momento dall’elenco quella di Barletta: l’uomo forte del fascismo pugliese, Araldo di Crollalanza non voleva che Bari, città della quale era podestà, fosse in alcun modo «diminuita»). È la Puglia a cinque province che abbiamo conosciuto sui banchi di scuola.

Quattro province pugliesi (resta esclusa Foggia) sono le prime ad essere restituite dagli Alleati all’amministrazione civile italiana dopo l’8 settembre ’43 e il trasferimento del re e del governo a Brindisi; cinque anni dopo la Costituzione repubblicana istituisce le regioni (e tra esse la Puglia), ma ci vorranno 22 anni per vederle nascere e per vedere, di conseguenza, cominciare a morire le province.

È un processo inevitabile: man mano che le regioni assumono poteri e funzioni, le province li perdono. Le leggi e i decreti che alla metà degli anni Settanta delegano cospicue funzioni amministrative agli enti locali privilegiano regioni e comuni, mentre le province diventano l’anello debole della catena del decentramento. Più avanti sarebbe venuto anche il discredito, l’interrogativo diffuso sulla loro utilità. Non senza, però, che in controtendenza alcuni territori ne rivendicassero l’istituzione, in qualche caso arrivando anche al traguardo.

Tra questi appena ieri, nel 2004 anche il Nord barese, dove l’antica aspirazione di Barletta per essere soddisfatta deve fare i conti con la forza demografica di Andria e l’allure storica di Trani per dare origine all’inedita provincia con tre capoluoghi (e solo dieci comuni in tutto), la Barletta-Andria-Trani che passerà alla storia solo e sempre come Bat.
Ora si cambia, ora si taglia. E come quasi sempre accade quando si cambia per tagliare (i costi) non è detto che si cambi nel migliore dei modi, come potrebbe accadere se, viceversa, si tagliasse per cambiare.

La confusa e precipitosa discussione in atto in questi giorni, sembra infatti del tutto prescindere da una riflessione sui sistemi territoriali, sul destino dei singoli territori, sulle necessità di pianificazione sovracomunale e infraregionale di servizi (la sanità, i trasporti, la gestione dei rifiuti, ecc.).
Anche perché nel frattempo sono entrati in campo nuovi protagonisti: per esempio l’Unione europea, che destina una parte delle sue risorse proprio ai sistemi territoriali, prescindendo dalla loro identità istituzionale: ecco ad esempio che le Aree vaste, protagoniste della programmazione di specifici assi di spesa cofinanziati dall’Ue in Puglia sono dieci, più di una per provincia, alcune a cavallo di più province come nel caso di quella centrata intorno alla valle d’Itria, un territorio dalla fortissima identità perfino paesistica e con un progetto ben condiviso di sviluppo ma che comprende comuni della provincia di Bari, di Brindisi e di Taranto. Per non parlare del caso di Bari, cuore pulsante al centro della regione, area metropolitana che non ha mai saputo ben definire i suoi confini, ma alla quale avevano (e a giusta ragione, probabilmente) già voltato le spalle i comuni della fossa premurgiana e quelli dell’estremo Sud della provincia. Oggi il decreto Monti trasforma d’amblais la Provincia di Bari (comprese Altamura e Gravina, Monopoli e Locorotondo) nella città metropolitana di Bari.
Con tanti saluti alla possibilità di affidare davvero a questo ente intermedio (come alla superprovincia Foggia-Bat a Nord, e a Taranto-Brindisi o al Grande Salento a Sud) quelle competenze in materia di pianificazione territoriale che pure le spetteranno. Forse era meglio seguire la strada maestra: cambiare la Costituzione e abolire le province.

Luigi Quaranta da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – DAL PETROLCHIMICO ALLA PETROCELTIC. PERCHE’ E’ IMPORTANTE ESSERCI A MANFREDONIA, IL 6 OTTOBRE

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

Per quello che può valere (da sempre sono socio di Legambiente e quando posso sostengo le campagne di Greenpeace, WWF, FAI, LIPU, Marevivo) voglio invitare e rafforzare l’appello alle Associazioni Ambientaliste, per la mobilitazione NO TRIV! di Manfredo nia. D’altra parte i ricorsi al TAR Lazio che tutti noi (associazioni per prime) abbiamo contribuito a realizzare, sono una spruzzata significativa di questa Onda Lunga contro le piattaforme petrolifere.
Perchè è importante esserci a Manfredonia:
Le sentenze del TAR del Lazio pubblicate il 1° ottobre 2012, annullano l’autorizzazione ambientale alle prospezioni geosismiche per le future piattaforme petrolifere in Adriatico a largo delle Isole Tremiti, e riguardano le prime due richieste dalla Petroceltic Spa.

Queste sentenze renderanno più festosa la prossima manifestazione NO TRIV del 6 ottobre a Manfredonia.

Saranno necessarie altre opposizioni per contrastare le miriadi di richieste presentate per trivellare l’Adriatico, per questo il movimento No Triv è un’onda lunga e sa dove arrivare. Dei tre ricorsi al Tar Lazio (un ricorso è stato presentato generosamente da cinque comuni del Gargano: Manfredonia, Vieste, Peschici, Rodi e Vico; un altro ricorso è stato presentato dalle associazioni ambientaliste nazionali: WWF, Legambiente, Lipu e FAI, la terza dalle Regioni Puglia, Molise e Abruzzo+ la provincia di FG ad adiuvandum), una sentenza, in particolare, chiarisce bene il diritto ambientale ed è quella che risponde alla Regione Puglia e alla Provincia di Foggia: il Diritto “riconosce alla Regione Puglia di essere considerata regione direttamente interessata dalle prospezioni” (questo pur consapevoli che il Ministro dello Sviluppo economico può decidere senza preoccuparsi di ciò che le regioni pensano degli impianti offshore).

Dunque, le richieste di prospezioni geo-sismiche, pur riguardando la Regione Molise, nei fatti si trovano a ridosso delle Isole Tremiti e la Regione Puglia ha diritto di esprimere parere.

E’ una questione procedurale, ma per i No Triv rafforza il concetto: l’Adriatico per sua conformazione di mare chiuso è un unico territorio dove non sono pensabili confini. Per questa ragione, in caso di incidente ad una piattaforma, i rischi ambientali a cui vengono esposti sia il patrimonio di biodiversità sia le risorse naturali della pesca, ricadono su tutte le comunità che vivono di mare. Questo anche per spiegare a quanti, fino alla manifestazione di Termoli, si erano presentati timidamente, quasi obbligati a prendervi parte, convinti che la garanzia “ambientale” potesse essere soddisfatta semplicemente aumentando le distanze tra l’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti e le varie concessioni petrolifere.
Vale la pena ricordare che la manifestazione del prossimo 6 ottobre a Manfredonia è solo una tappa di un movimento popolare No Triv!

Iniziato nel 2010 ha attraversato altre piazze: Lesina, Termoli e Isole Tremiti con Lucio Dalla, più volte Monopoli.

La Città del Golfo è già stata al centro delle più importanti battaglie ambientaliste ed ecologiste nazionali, a partire dagli anni ottanta in poi. Particolarmente accese perché venisse riconosciuto il diritto della comunità sipontina di essere risarcita per i danni ambientali e per quelli alla salute umana, causati dell’inquinamento dovuto alla presenza in città (vedi Taranto) del Petrolchimico Anic poi Enichem Agricoltura. Alla fine degli anni ottanta le donne di Manfredonia iniziarono una difficile vertenza alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha riconosciuto il loro diritto ad essere risarcite del danno ambientale, poiché l’inquinamento aveva violato il domicilio delle donne ricorrenti (questa metafora spiega meglio il senso dell’incidente rilevante in Adriatico e le conseguenze su tutto l’ecosistema per il gioco delle correnti). Non solo. Manfredonia è stata la città che più di altre in Italia ha visto applicato il principio della Direttiva Europea del “chi inquina paga”, meglio conosciuta come Direttiva Severo. Infatti l’ENI non solo ha smantellato interamente il Petrolchimico, sta pure effettuando le bonifiche.
Manfredonia, chiusa la partita con il vecchio modello industriale. ha ripensato la sua dimensione di Città di Mare, e il 6 ottobre accoglierà una manifestazione NO TRIV con l’aria che sa di mare e non di fumi, ciminiere, ammoniaca e arsenico. Dopo quasi 20anni dalle sue ultime popolari manifestazioni di piazza, a Manfredonia quella ferita dell’industria petrolchimica, smantellata, (e il conflitto tra diritto al lavoro e diritto all’ambiente e alla salute) si sta rimarginando. Sicuramente molto altro ci sarà da fare, ad iniziare dallo scongiurare i pericoli di piattaforme petrolifere o depositi di gas costieri. Il dramma di quell’industria è invece tuttora mostruosamente presente a Taranto, a Brindisi, a Falconara a Porto Marghera, in Val d’Agri (l’elenco è ben più lungo).

Senza tralasciare l’osservazione di come il nostro mare sia stato riempito di insidie ambientali: non dimentichiamo le bombe al fosforo disperse nel basso Adriatico, non dimentichiamo le navi dei veleni che ora discaricano container, e che fino al 1989 scaricavano gli scarti di sali sodici delle lavorazioni dei petrolchimici; non dimentichiamo i delfini morti a causa di quelle discariche.

Così come non dimenticheremo del 2009 lo spiaggiamento sul Gargano dei sette cetacei.

Ormai si conosce la reazione ecologica e comportamentale quando questi grandi mammiferi marini vengono disturbati e disorientati a causa delle onde sonore provocate dalle esplosioni degli air guns, le bombe ad aria compresa utilizzate per cercare il giacimento di petrolio.

Gianfranco Eugenio Pazienza

RETE NO TRIV

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“VIE FRANCIGENE DI PUGLIA”: A MANFREDONIA, GUARDANDO VERSO SUD

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

L’associazione di promozione territoriale comunicARTurismo, con il Patrocinio dell’Associazione Europea Vie Francigene, dell’Agenzia regionale Pugliapromozione, dell’Amministrazione Provinciale di Foggia, di Promodaunia e dell’U niversità degli Studi di Foggia, in collaborazione con le Associazioni “A.c.T Monti Dauni” di Troia, “MCA” di Lucera, “Terra di Capitanata” e “CDP Service” di San Severo, “Mo l’Estate” e “JA” di San Marco in Lamis, “visitsangiovannirotondo” ! di! San Giovanni Rotondo, “Legambiente FestAmbienteSud” e “Pro Loco” di Monte Sant’Angelo, “Lavoro & Welfare Capitanata”, “Daunia TuR” e “Pastorale Sociale del Lavoro” di Manfredonia, organizza un ciclo di seminari formativi dedicati agli operatori turistici, ai funzionari pubblici e alle associazioni che desiderano conoscere le VIE FRANCIGENE DI PUGLIA e altri percorsi culturali che offrono motivi di attrazione turistica territoriale e modelli d! i sviluppo locale integrato, diffuso e sostenibile.

Gli incontri sono a partecipazione gratuita e prevedono un ricco confronto tra amministratori, funzionari pubblici, esperti, tour operator, associazioni che promuovono gli itin! erari francigeni e comunità locali.

L’esperienza dei relatori e l’orientamento pratico dei seminari consentirà di offrire una opportunità concreta a chi desidera impegnarsi nello sviluppo di “itinerari slow” ed entrare a far parte di una rete regionale.

Partendo dall’analisi del su ccesso del Cammino di Santiago e della Via Francigena attualmente riconosciuta fino a Roma, attraverso il confronto con gli operatori turistici e le associazioni locali sarà proposto un nuovo modello organizzativo adatto alla realtà pugliese. Il prossimo incontro avrà luogo a Manfredonia lunedì 8 ottobre 2012 alle ore 19.00, press! o l’Auditorium “mons. Valentino Vailati”, in via Arcivescovado.

Dopo i saluti di Salvatore Castrignano, coordinatore dell’Associazione Lavoro & Welfare Capitanata, sono programmate le relazioni di:

• Gennaro Giuliani comunicARTurismo

• Feliciano Stoico archeologo

• Federico Massimo Ceschin Vie Sacre / Bitrel

• Matteo Ciavarella Boscorosso Viaggi

• Enzo Dota Il Meglio della Puglia

Seguiranno i saluti ed i ringraziamenti di:

• Raffaele Frattarolo associazione Daunia TuR

• Salvatore Castrignano associazione Lavoro & Welfare Capitanata

• don Tonino Di Maggio, responsabile Pastorale Sociale del Lavoro

Con la tappa di Manfredonia, i Seminari avranno un momento di sintesi e di nuova programmazione nel corso del Salone “Vie Sacre” che si terrà dal 24 al 28 ottobre presso la Fiera di Foggia, per organizzare le tappe successive, che si svolgeranno lungo le Vie Francigene di Puglia fino a Otranto e Leuca.

Centro Studi Tradizioni Popolari

TERRA DI CAPITANATA

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FOGGIA – I FURTI DI RAME RISCHIANO DI SPOPOLARE LE NOSTRE CAMPAGNE: CHIESTO INCONTRO URGENTE AL PREFETTO

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

“Ancora una volta siamo costretti a porre all’attenzione delle Istituzioni il fenomeno dei furti di cavi di rame nelle campagne che, dopo un periodo di relativa tregua, sta di nuovo assumendo il carattere di vera e propria calamità, provocando danni ingenti ai nostri imprenditori agricoli” così il Presidente della Coldiretti Salcuni motivando l’ennesimo S.O.S. lanciato al Prefetto di Foggia.

“Non abbiamo avuto ancora il piacere di incontrare il nuovo Prefetto dott.ssa Latella che, sicuramente, provenendo da una terra difficile qual è la Calabria avrà tutta la necessaria esperienza per fronteggiare questi fenomeni malavitosi; questa volta però saremo irremovibili nel chiedere interventi duraturi nel tempo, finalizzati una buona volta a stroncare questo fenomeno, veramente indegno di un Paese civile”.

“Da oltre un anno” riferisce il direttore dell’Organizzazione agricola Donnini “Coldiretti sta insistentemente chiedendo interventi risolutivi per stroncare il fenomeno. Purtroppo, dopo un periodo di relativa tregua, anche a seguito di una maggiore attenzione al fenomeno da parte delle forze di polizia imposta dall’allora sottosegretario agli Interni on. Mantovano e dal vice capo della Polizia Prefetto Cirillo, ai quali Coldiretti Foggia presentò in maniera dettagliata l’entità del fenomeno in un incontro avuto al Viminale, oggi assistiamo ad una importante recrudescenza del fenomeno per debellare il quale non sono purtroppo sufficienti gli attuali spiegamenti di forze dell’ordine sul territorio che hanno portato a sporadici risultati in termini di catture in flagranza di reato (quasi sempre di soggetti dell’est Europa) e di recupero della refurtiva.

A nostro avviso , prosegue Donnini, la soluzione al problema non può non individuarsi in tre direttrici di azione: la prima è quella di un maggiore presidio del territorio che non può che vedere impegnato l’esercito, considerata l’ ampiezza dell’area da controllare. La seconda è un controllo capillare dei possibili centri di ricettazione e la terza è quella di un indispensabile inasprimento delle pene per i malviventi arrestati, che non possono, così come succede ora, essere rilasciati dopo 24 ore ed avere così la possibilità di reiterare il reato.

Non è tollerabile, conclude Donnini, che in un Paese civile gli agricoltori debbano organizzarsi di notte e fare le ronde per controllare il territorio, con il rischio concreto (e purtroppo è già successo….) di vedersi coinvolti in conflitti a fuoco trovandosi di fronte a gente assolutamente senza scrupoli.

E’ giunta quindi l’ora che lo Stato dia un segnale forte per debellare definitivamente questo odioso fenomeno che rischia di contribuire in maniera sostanziale allo spopolamento delle nostre campagne, atteso il clima di esasperazione che ormai serpeggia sempre più fra i nostri agricoltori.
Comunicato Stampa Coldiretti Foggia

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FOGGIA – Costituzione Circolo della Stampa di Foggia e della Capitanata

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

Cari colleghi, da tempo la nostra categoria avverte il bisogno e l’esigenza di una riflessione puntuale e partecipata sul terreno del confronto culturale e dell’aggiornamento professionale. Nei mesi scorsi, come sapete, abbiamo a lungo discusso di questa prospettiva, concordando la necessità di dar vita ad una esperienza di questo tipo.
A tal riguardo con alcuni colleghi abbiamo deciso di costituire il “Circolo della Stampa di Foggia e della Capitanata”. Un’avventura che speriamo possa coinvolgere il maggior numero di giornalisti, avviando un percorso virtuoso che accenda i riflettori sui temi dell’informazione e della comunicazione, avvalendoci anche di contributi esterni ed attività di carattere convegnistico.

Circolo della Stampa di Foggia e della Capitanata

Via Lecce, 2 – 71121 Foggia – Tel. 3495286710

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FOGGIA – La Provincia di Foggia aderisce al progetto “NGG – New Green Generation”

Pubblicato : venerdì, 5 ottobre 2012

L’assessorato provinciale all’Ambiente e la Provincia di Foggia partecipano al progetto NGG – New Green Generation cofinanziato nell’ambito di Azione ProvincEgiovani e promosso dalla Provincia di Matera insieme con la Provincia di Ascoli Piceno, i Comuni di Matera, Montescaglioso e Montalbano Jonico. Il progetto vede anche la partecipazione del Liceo artistico C. Levi di Matera.

L’iniziativa è sponsorizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù sotto la gestione dell’UPI. Al progetto hanno aderito anche alcune scuole di secondo grado della Provincia di Foggia: l’Istituto Istruzione Superiore Poerio di Foggia, il Liceo Ginnasio Statale N. Fiani di Torremaggiore e l’Istituto Tecnico per Geometri Euclide di Manfredonia. Lo scorso 26 Settembre, nella Sala Consiglio di via Telesforo presso la Provincia di Foggia, si è tenuta una conferenza di lancio dell’iniziativa con i partner partecipanti e le tre scuole di capitanata aderenti. NGG – New Green Generation si rivolge ai ragazzi di età compresa trai 16 e i 21 anni allo scopo di diffondere, attraverso i giovani comportamenti orientati al vivere sostenibile. Un progetto che prevede la realizzazione di seminari informativi/formativi sulle tematiche ambientali aventi come tema il rispetto per l’ambiente, il risparmio delle risorse energetiche e l’obiettivo del riciclo.

La formazione è rivolta alle Province di Matera, Ascoli Piceno e Foggia coordinata da esperti impegnati in attività didattiche e laboratori formativi gratuiti, utili ad una condivisione dei temi trattati durante i corsi anche nel proprio ambito domestico e relazionale. Obiettivo principale, quello di incoraggiare il rispetto per l’ambientale e il vivere sostenibile anche alle istituzioni e le associazioni, sia in Italia che all’estero.

E’ prevista la realizzazione di un “Manifesto NGG” da realizzarsi con il sostegno degli esperti ed un servizio continuo sul portale dedicato al progetto “NGG – New Green Generation”, utile ad approfondire le tematiche ambientali quali i cambiamenti climatici e il riciclo per gli allievi partecipanti, ma anche per gli stessi docenti. Inoltre saranno banditi tre concorsi a tema: per la progettazione e realizzazione di campagne new green generation, per l’ideazione e la progettazione di processi di produzione ecosostenibili, per la realizzazione di una eco-scultura con materiale riciclato o da riciclo.

Il corso NGG: RISPETTARE L’AMBIENTE tratta temi quali il rispetto per se stessi e per gli altri; rispetto per l’ambiente; la sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici; gli obiettivi del Protocollo di Kyoto e le implicazioni derivanti dalla Conferenza sul Clima del 2009 a Copenaghen; la promozione della biodiversità ed ecoturismo; la valorizzazione del proprio « habitat » territoriale e dei parchi naturali; la promozione della green generation; gli obiettivi Europa 2020, il Patto dei Sindaci, l’impegno dell’Upi per l’ambiente, l’attività del Ministero dell’Ambiente, la candidatura di Matera quale capitale europea della cultura nel 2019.

Il corso NGG: RISPARMIARE RISORSE – RISPARMIO ENERGETICO è orientato al risparmio energetico domestico e aziendale con consigli per il risparmio energetico quotidiano, dallo spegnimento della luce all’utilizzo degli elettrodomestici nella fascia oraria serale, la riduzione dello spreco dell’acqua, o lo spegnimento di apparecchi elettronici. Il corso NGG: RISPARMIARE RISORSE – CORSO DI GUIDA ECO DRIVE E’ rivolto ai ragazzi che hanno conseguito la patente auto (e che hanno 18 anni) con la finalità della riduzione del consumo di carburante e di emissioni di CO2 durante la guida. Per il corso NGG: RICICLARE IL PIU’ POSSIBILE gli argomenti trattati si baseranno sui seguenti presupposti: «ogni cosa ha un valore e un costo, i beni che mi servono li compro, li conservo e li riutilizzo», «la produzione del rifiuto è solo l’ultimo passaggio della catena biologica», «l’inquinamento si può prevenire all’atto del bisogno »; «il rifiuto solido si smaltisce con la raccolta differenziata».

La raccolta differenziata viene definita dall’Unione Europea “la metodologia per la corretta gestione dei rifiuti e si articola in: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia e smaltimento”.

Dopo aver introdotto i principi comunitari sulla tutela ambientale, i relatori illustreranno: le metodologie utilizzate per il riciclo dei materiali, i vantaggi ambientali e economici derivanti dalla raccolta differenziata.
da Teleradioerre

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Foggia: al via tirocini di orientamento per laureati Capitanata

Pubblicato : giovedì, 4 ottobre 2012

Accompagnare le giovani generazioni nel percorso di apprendimento professionale e nella scelta delle prospettive lavorative. E’ l’obiettivo dell’avviso pubblico emanato dall’assessorato provinciale di Foggia alle Politiche del lavoro e alla formazione professionale con riferimento all’attivazione di tirocini formativi e di orientamento riservati ai laureati della Capitanata. Sono 40 in tutto i posti disponibili per coloro i quali decideranno di intraprendere un percorso della durata di sei mesi all’interno di enti e aziende pubbliche.

“La provincia di Foggia – spiega l’assessore provinciale alla Formazione Professionale, Leonardo Lallo – avverte con sempre maggiore intensità la necessità di una più puntuale qualificazione delle competenze professionali

Nello stesso tempo, sono sempre di più i giovani laureati del territorio desiderosi di vivere un’esperienza che arricchisca le loro conoscenze e faccia fare di conseguenza un passo in avanti agli enti e alle aziende pubbliche, anch’esse bisognose oggi più che mai di competenze ed energie nuove”.

L’avviso pubblico emanato dall’amministrazione provinciale, dunque, “è un ulteriore tassello del mosaico cui la Provincia di Foggia ha dato vita in questi anni – sottolinea Lallo – attraverso azioni finalizzate a mettere in rete domanda e offerta di lavoro e a qualificare le competenze professionali dei giovani laureati di Capitanata”.
“Anche stavolta – aggiunge l’assessore provinciale – siamo certi della positiva risposta delle aziende e dei soggetti ai quali è rivolto il bando, nella consapevolezza che solo una strategia di sistema può consentirci di affrontare il difficile momento che stiamo vivendo”.

A conclusione dell’esperienza lavorativa, la Provincia di Foggia corrisponderà a ciascun tirocinante che abbia assicurato la propria presenza per almeno il 75% delle ore complessive un bonus di 4mila 5oo euro.

Gli aspiranti tirocinanti potranno avanzare la propria candidatura entro trenta giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia e sul sito della Provincia di Foggia delle istanze presentate dai ‘Soggetti ospitanti’ e approvate e non, come erroneamente comunicato in precedenza, dalla pubblicazione del bando.
da Quotidiano.net

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FOGGIA – blitz nelle aziende vitivinicole: sanzioni per oltre 100mila euro

Pubblicato : giovedì, 4 ottobre 2012

Riscontrata la non corrispondenza della giacenza fisica e contabile della produzione

Hanno interessato anche la provincia di Foggia i controlli straordinari sulla “tracciabilità” e sul “Made in Italy” dei prodotti agroalimentari effettuati dal comando carabinieri Politiche Agricole e Alimentari a tutela dei consumatori, e dai Nac (Nuclei antifrodi carabinieri). Verificata in particolare l’osservanza dei disciplinari di produzione e delle norme sulla etichettatura dei prodotti con marchi di qualità, Dop, Igp, Stg. In Capitanata, con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf sono state verificate le produzioni vitivinicole presso aziende del settore, riscontrando la non corrispondenza della giacenza fisica e contabile della produzione contestando oltre 100mila euro di sanzioni.
da Daunia News

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Meteo, pioggia intensa su Manfredonia; week-end freddo

Pubblicato : martedì, 2 ottobre 2012

Meteo, intensi rovesci in Capitanata (st@)

METEO: ancora piogge in giornata su Toscana, Alpi e Prealpi Venete e Friulane, al sud su Campania, Calabria, Sicilia, e poi zone interne del centro e Appennini verso le Adriatiche. Da mercoledì a sabato tempo più stabile, più sole e mite al centrosud, ma più grigio al nord con pioviggini sulla Liguria, Friuli, nebbie e nubi basse al mattino sulle pianure del nord e valli del centro.

Sabato notte e Domenica impulso freddo da nordest con Bora, rovesci sul nordest verso le Adriatiche. Lunedì più sole, ma molto fresco.

In Capitanata oggi – 2 ottobre – previsti temporali, con temperature tra i 18° e 26°C. Probabilità di precipitazioni: 50%. Vento moderato da NW. Mercoledì 3: Poco nuvoloso; Minima: 17°C, Massima: 26°C. Precipitazioni: 10%. Vento debole da NW.
da Stato Quotidiano

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Foggia – Festa San Michele, Pepe: “Meravigliosa la partecipazione popolare”

Pubblicato : lunedì, 1 ottobre 2012

Santuario San Michele Arcangelo (ST)

“E’ stupefacente constatare ogni anno come la fede religiosa sia per la Capitanata uno straordinario elemento di unità e di condivisione e come il culto di San Michele sia in grado di richiamare in provincia di Foggia un numero considerevole di turisti e fedeli».

Così Antonio Pepe, presidente dell’Amministrazione provinciale, commenta «la meravigliosa partecipazione popolare in occasione della processione di Monte Sant’Angelo nella celebrazione della festa di San Michele, patrono della provincia di Foggia».

«Vedere Monte Sant’Angelo riempirsi di fedeli e di turisti – afferma Pepe – è per l’intera Capitanata un motivo di orgoglio che rinsalda il nostro legame con le radici spirituali più profonde del territorio.

Una partecipazione che rende ancor più prestigioso il riconoscimento recentemente ottenuto dalla Basilica di San Michele, che l’Unesco ha elevato a patrimonio dell’umanità».
«L’esperienza vissuta in occasione della festa di San Michele deve spingerci a proseguire con ancor più determinazione sulla strada della valorizzazione di questa immensa ricchezza immateriale della Capitanata – sottolinea il presidente della Provincia – Un obiettivo per il quale l’Amministrazione provinciale sta lavorando, grazie all’importante attività degli assessori Pasquale Pazienza e Billa Consiglio, attraverso il progetto della “Via Francigena del Sud”».

Ed è stata proprio il vicepresidente della Provincia ed assessore al Turismo e alla Cultura Consiglio a consegnare una targa con l’immagine di San Michele Arcangelo a Michele Del Giudice, il camminatore solitario di Vico del Gargano e presidente del Club Alpino di Foggia che ha percorso a piedi i 2438 chilometri che separano Mont Saint Michel in Normandia da Monte Sant’Angelo. Un viaggio lunghissimo, iniziato lo scorso 11 giugno e terminato dinanzi alla Grotta Santuario di San Michele.
da Stato Quotidiano

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MANFREDONIA – Caldo estivo in Capitanata, 36° sul Gargano

Pubblicato : sabato, 29 settembre 2012

Grande caldo, come previsto, in questo week end di fine settembre su tutta la provincia di Foggia, caratterizzata da un clima prettamente estivo. I picchi più elevati nell’entroterra dauno dove il termometro ha raggiunto anche i 36°.

Sole e caldo anche lungo il litorale del Gargano, dove però questa mattina all’alba è comparsa la nebbia, diradatasi con il passare delle ore. Pertanto anche oggi in molti si sono recati al mare, approfittando del clima estivo e della riapertura di molti stabilimenti balneari. Buona anche l’affluenza di turisti settembrini alle Isole Tremiti. Nella foto un lido di Mattinata alle 11 di questa mattina.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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FOGGIA – Caldo estivo nel week end

Pubblicato : venerdì, 28 settembre 2012

Ancora sole e caldo sulla Capitanata. Anche il prossimo week end sarà all´insegna del bel tempo con temperature al di sopra delle medie del periodo e che raggiungeranno nelle ore centrali della giornata anche i 35°.

Solo lunedì è previsto un lieve peggioramento, con le temperature destinate a calare di qualche grado. Da mercoledì 3 ottobre torna l´alta pressione che regalerà per tutto il resto della settimana clima estivo.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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FOGGIA – Consiglio provinciale, l´esito della seduta

Pubblicato : venerdì, 28 settembre 2012

Si è riunito questa mattina in seconda convocazione il Consiglio Provinciale di Foggia, presieduto da Enrico Santaniello. All’ordine del giorno la discussione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica di salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2012, con il contestuale riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Nella sua relazione l’assessore competente, Raffaele Di Ianni, ha evidenziato che lo scostamento rispetto alle previsioni di entrata 2012 è complessivamente di € 5.463.285,66 in meno, di cui 4.574.000,00 rappresentano le minori entrate prevedibili alla luce dei nuovi tagli imposti dalla spending review.
Si tratta cioè di una manovra che tiene già conto di provvedimenti non ancora ufficialmente adottati, così come vengono stimati dall’Unione delle Province Italiane. Una misura prudenziale che evita già preventivamente di mettere a rischio gli equlibri di bilancio. Le minori entrate saranno compensate un taglio di € 4.608.285,66 alla spesaa corrente e di € 855.000,00 alle spese in conto capitale.
Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, che ammontano a circa 980mila euro, vengono per la quasi totalità da sentenze dell’autorità giudiziaria civile o ammnistrativa, con l’eccezione di poco più di 18mila euro rinvenienti dal ripiano delle perdite della società partecipata Diomede Srl per l’esercizio 2010. Il riconoscimento di questi debiti -ha spiegato l’assessore- non ha impatto sugli equilibri contabili perchè erano già stati previsti in sede di redazione del bilancio preventivo.
Il bilancio è stato accompagnato dal parere favorevole del Collegio dei Revisori.

Il dibattito ha visto la partecipazione del presidente della Commissione Bilancio Iannantuono (La Destra), dei consiglieri Gaetano Cusenza (Gruppo Misto), Antonio Prencipe (Partito Democratico), Paolo Mongiello (Popolo della Libertà) e Michele Augello (Gruppo Misto).
Il provvedimento è stato quindi approvato a maggioranza con 12 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto.

Il Consiglio ha quindi approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dal consigliere Cusenza, con il quale si esprime apprezzamento e riconoscenza alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo per il prestigioso riconoscimento ottenuto dall’indagine SCIMAGO, che la colloca al primo posto nel Mezzogiorno fra tutte le strutture sanitarie e al settimo in Italia fra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).
La riunione dell’assise si è conclusa intorno alle 13 con la nomina dei rappresentanti dell’Ente in seno al Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica dell’Ufita di Grottaminarda (Av). I prescelti sono i consiglieri Paolo Mongiello (Pdl) e Massimo Colia (Idv) e “l’esterno” Mario Puopolo indicato dall’Unione di Capitanata.
da Teleradioerre

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FOGGIA – Tarsu, la Provincia paga gli arretrati

Pubblicato : venerdì, 28 settembre 2012

Verserà tutto l’importo della tassa non corrisposta per sei anni. Chiuso il contenzioso con Palazzo di città

Non c’è stata nessuna «compensazione», la Provincia dovrà pagare fino all’ultimo centesimo la tassa per i rifiuti non versata al Comune di Foggia dal 2005 al 2011. Rate trimestrali con gli interessi, quelli sui quali potrebbe appuntarsi l’attenzione della Corte dei conti.
Si è chiusa mercoledì mattina, con un verbale sottoscritto dall’amministrazione provinciale negli uffici del concessionario per la riscossione dei tributi, Aipa, la vicenda del mancato pagamento della Tarsu. Era stato il Corriere del Mezzogiorno, quest’estate, a rendere nota l’evasione a seguito di una delibera della giunta comunale che autorizzava l’Aipa a rateizzare il debito del vicino ente.

Secondo il verbale di mercoledì, la Provincia dovrà versare 301mila 476 euro. In questa somma sono compresi 19mila 492 euro di interessi maturati in questi anni. Interessi che se la tassa fosse stata pagata regolarmente oggi non peserebbero, seppur in minima parte, sulle risorse pubbliche dell’ente.
L’assessore provinciale al Bilancio, Raffaele Di Ianni a luglio aveva ridimensionato la portata della cosa, sostenendo «Tutto questo polverone non lo capisco, alla fine che cosa è accaduto di così grave. Le nostre risposte sono anche superflue». Dalla Provincia per qualche giorno si era anche sostenuto che si poteva andare a compensazione visto che il Comune aveva un debito simile con la Provincia.
Cosa sempre smentita da Palazzo di città. Di fatto la compensazione non c’è stata. Tecnicamente l’amministrazione provinciale di centrodestra, guidata da Antonio Pepe, non ha mai chiarito perché per sei anni non si è pagata la tassa sui rifiuti per la sede in via Telesforo.
Da oltre un mese il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Dogana ha depositato un’interrogazione alla presidenza del Consiglio per avere chiarimenti sulla vicenda. Gli anni coinvolti nell’evasione comprendono tre anni dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Carmine Stallone e due anni di quella attualmente in carica

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Poste: sessanta portalettere in meno e nuove chiusure

Pubblicato : venerdì, 28 settembre 2012

Diecimila portalettere in meno nei prossimi mesi. In provincia di Foggia significa dai 50 ai 60 postini che andranno via e non saranno rimpiazzati da nessuno.

Questo vuol dire una grossa perdita nel servizio e un’azienda che non fa che andare verso il declino.

E come era comprensibile i sindacati sono partiti nuovamente all’attacco, hanno accusato l’azienda di pensare solo a fare utili. In Capitanata, negli ultimi quindici anni il personale è diminuito da mille e ottocento dipendenti ai mille centocinquanta di oggi. Ma negli anni il processo di risanamento-smantellamento non si è mai arrestato e, se pur era prevedibile che il tipo e la quantità di lavoro cambiasse con la supremazia dei media digitali, nessuno avrebbe immaginato questo caos.

Prevista inoltre la chiusura degli uffici di San Menaio, Foce Varano, Borgo Libertà a Cerignola e l’apertura per soli due o tre giorni a settimana degli uffici di Panni e delle Tremiti. I lavoratori hanno messo in atto uno sciopero fino al 13 ottobre, i sindacalisti se la prendono con il silenzio dei politici.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre

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In arrivo un weekend bollente

Pubblicato : giovedì, 27 settembre 2012

In arrivo un weekend bollente

L’aria calda africana ha prontamente raggiunto le nostre regioni meridionali. L’attesa coda estiva avrà termine solo all’inizio della settimana prossima. Tra oggi e sabato alcune zone potrebbero avvicinarsi, se non superare, i 35°, ma vediamo subito le carte.

La prima cartina che vedete è valida per la giornata di giovedì 27 settembre. Ecco i 35-36° sul Tavoliere delle Puglie, i 34° sulla Lucania ed i 33° del Salento. Notevoli anche i 32° della Calabria e dell’est della Sicilia, mentre le restanti zone si fermeranno tra i 30° ed il 31°( che sono comunque valori notevoli per questo periodo).
Venerdì 28 settembre la situazione non cambierà di molto.

Sempre la Puglia in testa, con 34-35°, seguita dalla Lucania, dalla Sicilia e dalla Calabria.

E il sabato? Eccolo! In un certo senso farà ancora più caldo al sud, ma anche su parte del centro. Sarà la giornata con il richiamo meridionale più “spinto”. 36° si prevedono nelle zone interne della Puglia, 34-35° sulla Lucania, 32-33° su Salento, Calabria, Sicilia e Sardegna settentrionale. Gli “over 30°” si allungheranno fino alla Campania ed al basso Lazio.

Domenica, finalmente, il caldo al sud inizierà a battere in ritirata per l’ingresso della saccatura da ovest.

da manfredonianews.it

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FOGGIA – carabinieri: il colonnello Diomeda saluta la Capitanata

Pubblicato : mercoledì, 26 settembre 2012

Si trasferisce presso il comando tutela della salute a Roma

Avvicendamento al vertice per il comando provinciale dei carabinieri di Foggia. Dopo 3 anni intensi, ieri pomeriggio il colonnello Antonio Diomeda, alla presenza del generale di brigata Claudio Vincelli, comandante della legione carabinieri Puglia, ha salutato le massime autorità istituzionali della Provincia.
Hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto di Foggia, i procuratori della Repubblica di Foggia e Lucera, il sindaco del capoluogo, il presidente della Provincia e i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine e delle forze Armate. Diomeda, trasferito presso il comando tutela della salute a Roma, dove, quale vice comandante, avrà la responsabilità diretta dell’attività operativa dei 38 Nas presenti sul territorio nazionale.
da Daunia News

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BARI – Giunta regionale: seduta conclusa. I provvedimenti riguardanti la Capitanata

Pubblicato : martedì, 25 settembre 2012

La Giunta regionale ha rilasciato al Comune di Vieste, relativamente al completamento del Piano di Lottizzazione zona D4 in località Pantanello, a Vieste, parere paesaggistico favorevole con l’obbligo di dotarsi di autorizzazione paesaggistica, prima del rilascio del permesso di costruire, stante il regime di tutela cui è sottoposta l’area.
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La Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione-Servizio Foreste e d il Corpo Forestale dello Stato, per le attività di contrasto al fenomeno dei furti di legna nei territori del Gargano.
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La Giunta regionale ha deciso di rilasciare, al Comune di Candela, il parere paesaggistico per la variante di adeguamento del Piano di Fabbricazione al PUTT/P, adottata con del. Cons. Com. n.16 del 13 aprile 2010.
da Teleradioerre

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FOGGIA – Il Consiglio Provinciale rinvia a venerdì l’assestamento del bilancio

Pubblicato : lunedì, 24 settembre 2012

Decide di partecipare in forma ufficiale alla manifestazione “No triv” del 6 ottobre.

E’ durata poco più di tre ore l’odierna seduta del Consiglio Provinciale, riunitosi a Palazzo Dogana sotto la presidenza di Enrico Santaniello. I lavori sono stati aperti intorno alle undici. Subito dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, che ha fatto registrare qualche rimostranza del capogruppo del Partito Democratico Antonio Prencipe, che ha chiesto maggiore accuratezza nella registrazione delle assenze e delle presenze, ovvero delle uscite e dei rientri in sala, si è entrati nel vivo dell’esame degli argomenti all’ordine del giorno.
Il presidente del Consiglio ha comunicato all’assise che la prevista approvazione della delibera di riequilibrio di bilancio, il cosiddetto assestamento, non avrebbe potuto essere discussa e votata per mancanza del parere del Collegio dei Revisori. L’argomento è stato quindi rinviato alla prosecuzione della riunione, già prevista per venerdì 28, con l’auspicio che possa in questo frattempo riunirsi anche la Commissione Consiliare al Bilancio (e in tal senso si è registrata l’ampia disponibilità del suo presidente, il consigliere Iannantuono). Il Consiglio Provinciale ha quindi ascoltato l’illustrazione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Cusenza (gruppo misto) teso a presentare una formale domanda per l’aggiunta della qualifica di ‘aeroporto civile’ alla Base Militare di Amendola. Una richiesta che -a detta di Cusenza- non è mai stata formulata in modo ufficiale, e che potrebbe risollevare le sorti del trasporto aereo della Capitanata. Cusenza ha precisato che tale iniziativa non sarebbe in conflitto con le strategie di potenziamento dell’Aeroporto ‘Gino Lisa’. Proprio sulla necessità di tutelare la priorità dello scalo foggiano, però, si è sviluppata buona parte del dibattito, in cui sono intervenuti Massimo Colia (Idv), Paolo Mongiello (Pdl), Michele Augello (Indipendente), Antonio Prencipe (Pd), Michele Bonfitto (Udcap), Enzo Iannantuono (La Destra), Attilio Marchegiani (Ppdt), Vito Guerrera (Udcap), Paolo La Torre (Pdl). Raccogliendo le sollecitazioni giuntegli da più parti, il consigliere Cusenza ha ritirato la sua proposta di Ordine del Giorno, con l’assicurazione che si cercherà sul tema un incontro con l’assessore regionale Guglielmo Minervini e la Regione Puglia.
E’ seguita l’illustrazione da parte del consigliere Carmine D’Anelli dell’ordine del giorno contro le prospezioni geosismiche al largo delle Tremiti, avverso le quali D’Anelli propone che la Provincia faccia ricorso al Tar. Dopo un’articolata discussione, nella quale è emersa la comune volontà di scongiurare i sondaggi della Petroceltic alla ricerca di petrolio, il Consiglio ha deliberato di approfondire ulteriormente la questione giuridica, aderendo nel contempo in forma ufficiale, con la presenza del Gonfalone, alla manifestazione ‘No Triv’ in programma per il 6 ottobre a Manfredonia. Per l’ordine del giorno presentato da Attilio Marchegiani sulla richiesta di interventi per la Strada Statale 16 nel tratto Foggia-San Severo è stato deciso di procedere in armonia con le iniziative della città di San Severo, richiedendo come obiettivo finale il raddoppio della carreggiata, ma senza precludere altri interventi migliorativi a più breve termine. In quest’ottica sarà la Provincia di Foggia, attraverso l’assessorato ai Lavori pubblici, a svolgere un ruolo di coordinamento delle iniziative istituzionali, istituendo un tavolo tecnico-politico che si riunirà già nelle prossime settimane e le cui risultanze saranno portate all’attenzione dell’Assise.
Ritirato l’ordine del giorno del consigliere Enzo Iannantuono (La Destra) che aveva sollevato il problema delle difficoltà di ordine finanziario che impedirebbero ai cantonieri di svolgere il proprio servizio. Sul tema l’assessore ai Lavori Pubblici Farina ha fornito nel corso della seduta rassicurazioni informali. Il Consiglio si è quindi aggiornato alla mattina di venerdì 28 settembre.
da Teleradioerre.it

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CERIGNOLA – Festa Fli, Tatarella: “Sempre dalla parte di Foggia e della Capitanata”

Pubblicato : lunedì, 24 settembre 2012

Fabrizio Tatarella: “Il pericolo maggiore è e resta quello della saldatura fra disagio sociale e criminalità. Serve una politica che accompagni il cambio di mentalità e di passo”

Il palco di Fli

“Con la gente e tra la gente” il titolo della II Festa provinciale di FLI in Capitanata svoltasi con grande successo di pubblico a Foggia nel fine settimana appena trascorso. Da qui, dal capoluogo, abbiamo deciso di ripartire per il rilancio di tutta la nostra bellissima provincia trascurata e abbandonata.

Non a caso abbiamo voluto che il palco delle nostre discussioni avesse come sfondo il teatro Giordano, autentico simbolo della bellezza, della nobiltà, ma anche dell’incuria e del degrado di Foggia. L’appuntamento foggiano è stato l’ennesima dimostrazione che Fli è l’unica forza politica che non teme, ed anzi promuove l’incontro con i cittadini, per svegliarne le coscienze.

Eppure l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura ha permesso di conseguire importanti successi contro la criminalità organizzata, in particolare nel contrasto alla temibilissima mafia garganica. Ma fra i cittadini aumenta l’insicurezza percepita, dovuta soprattutto alla microcriminalità. Foggia e i maggiori centri della provincia subiscono uno stillicidio di rapine, scippi, furti in appartamento e furti d’auto.

Questo, insieme alla diffusione e alla totale impunità degli autori di atti vandalici, crea un allarme sociale estremo, al quale bisogna dare una risposta.

Il pericolo maggiore è e resta quello della saldatura fra disagio sociale e criminalità. La ritirata dello stato sociale, l’impoverimento del ceto medio e l’indebolimento delle reti di solidarietà, insieme alla presenza di cittadini extracomunitari o neocomunitari sprovvisti di qualsiasi radicamento, crea una miscela esplosiva, nella quale i clan rischiano di divenire strumento di organizzazione sociale.

È illusorio e sbagliato pretendere di rispondere a questi problemi con il solo strumento della pur indispensabile repressione: serve una risposta culturale, terreno sul quale è più che mai indispensabile l’alleanza fra una politica sana e l’associazionismo, fra istituzioni e volontariato.

Deve essere chiaro che l’idea di sussidiarietà su cui bisogna puntare è all’opposto di quella fin qui sostenuta. Non è il volontariato che deve entrare in campo quando lo Stato non arriva, ma lo Stato che deve intervenire quando la spinta del volontariato non è sufficiente.

Futuro e Libertà per l’Italia è naturalmente al fianco delle battaglie e delle mobilitazioni della società civile, si tratti della battaglia contro le trivellazioni a Tremiti che della difesa dell’Ospedale e del Tribunale di Lucera. Ma pensiamo che sia profondamente sbagliato usare la protesta contro lo Stato assente e lontano per far dimenticare le responsabilità della classe dirigente locale.

Così, prima di polemizzare con il ministro Clini, i nostri parlamentari, specie se appartenenti alla maggioranza che sosteneva il Governo Berlusconi, devono spiegarci come e perché hanno votato le norme che permettono alla Petroceltic di ottenere l’autorizzazione ai sondaggi.

Allo stesso modo, mentre si manifesta indignazione per tagli che appaiono illogici, bisogna anche saper appoggiare quelli che sono sacrosanti. Le Province, secondo noi, vanno abolite. Il Governo ha cominciato a ridurle, ed è ridicolo che, ad esempio, Taranto, Brindisi e Lecce decidano come spartirsi le spoglie e creare una provincia con tre capoluoghi. Noi dobbiamo dire le cose con chiarezza: certe idee appartengono ad un’epoca ormai tramontata.

Questo Governo, che sta imponendo sacrifici di ogni genere ed è chiamato a somministrare al Paese un’amarissima e indispensabile medicina, è quello che ha concretamente avviato il Piano per il Sud che Berlusconi e Fitto si sono limitati ad annunciare. Anche questo pone interrogativi urgenti alla provincia di Foggia, perché gli investimenti pubblici al Sud ripartono da qui, dal mezzo miliardo di euro che Reti Ferroviarie Italiane investirà nei prossimi cinque anni per l’alta capacità, per la Foggia-Lauria-Potenza e per il potenziamento della stazione di Foggia.

Risorse che potrebbero essere almeno in parte intercettate se le nostre imprese riuscissero a fare sistema. Perché se l’unica cosa che si vuol fare sono palazzi da mettere a rendita e magari elemosinare qualche subappalto per il movimento terra, la crescita resterà una chimera.

Serve una politica che accompagni questo cambio di mentalità e di passo, meno intenta alla contemplazione del proprio ombelico e alla conservazione dei propri privilegi e più pensosa del bene comune. Per questo l’impegno di Futuro e Libertà in provincia di Foggia sarà sempre più deciso e concreto.
da Foggiatoday

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FOGGIA – Provincia di Foggia Tagli da «brivido» a rischio anche stipendi

Pubblicato : lunedì, 24 settembre 2012

Riferiscono che, quando ha letto la cifra del taglio riservato alla Provincia di Foggia, l’assessore al bilancio Raffaele Di Ianni abbia, come dire, perso colore: quattro milioni 520 mila euro secondo il commissario del Governo Monti, Enrico Bondi, incaricato appunto di razionalizzare la spesa gli enti territoriali sovracomunali. E’ il totale della spending review riservata a Palazzo Dogana provenienza Roma. Il problema è capire se il taglio è «secco», come quello riservato al Comune capoluogo (oltre 4 milioni 100 mila euro non previsti) oppure se verrà o meno spalmato su più anni.

La proiezione dell’Upi (l’Unione delle Province Italiane) è disarmante tanto che il dibattito in atto sul passaggio sotto Foggia di una parte della Bat (a questo proposito l’Amministrazione ed il Consiglio provinciale di Foggia dovrebbero dire qualcosa, ndr) passa quasi in secondo piano.

Con tagli di quella portata, infatti, si corre il serio rischio di non pagare neanche gli stipendi e per di più per un ente, quale la Provincia di Foggia, che non soffre di criticità particolari anche se per il taglio sui trasferimenti alla Finanziaria ha già dovuto ritoccare al massimo le aliquote sull’addizionale per la Rc auto.

Se ne capirà qualcosa di più oggi visto che a Palazzo Dogana è convocato il Consiglio provinciale e per di più con gli «equilibri» di bilancio all’ordine del giorno della seduta consiliare.

Probabilmente l’assessore Di Ianni non è ancora nelle condizioni di ufficializzare la portata del taglio compreso nella «spending review» del Governo Monti, ma è sicuramente in possesso delle informazioni «ufficiose» relative all’ente di Palazzo Dogana. Di qui la necessità e l’urgenza «politica» di informare il Consiglio provinciale e di avviare una discussione sulle cose da fare in quest’ultimo frangente di amministrazione.

Filippo Santigliano da La Gazzetta del Mezzogiorno

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Foggia – A Palazzo Dogana presentato il Festival de ‘’La Via Francigena del Sud’’

Pubblicato : venerdì, 21 settembre 2012

“Il festival della Via Francigena del Sud è un’iniziativa di pregevole rilevanza culturale e musicale che questa Amministrazione provinciale ha inteso promuovere in questi cinque anni di governo.

Un evento di elevata qualità che rientra nel più ampio progetto di sviluppo culturale, turistico ed economico che la Provincia di Foggia ha inteso sostenere in questi anni attraverso le varie iniziative a sostegno della Via Francigena, altro fiore all’occhiello del nostro territorio, che ci ha permesso anche di valorizzare numerosi beni culturali della Capitanata grazie ad eventi che potessero esaltarli e farli conoscere ad un pubblico numeroso.

Senza dimenticare che il festival, dallo scorso anno, è entrato a far parte della rete dei festival di “Musica antica in Puglia”, ulteriore testimonianza delle qualità peculiari che la kermesse possiede”. E’ quanto affermato dall’assessore provinciale alla Cultura, Billa Consiglio, nel corso della conferenza stampa della quinta edizione del festival di musica sacra “La Via Francigena del Sud”, svoltasi stamane nella Sala Consiglio di Palazzo Dogana.

All’incontro con gli organi di informazione hanno partecipato, tra gli altri, il direttore artistico del festival, Agostino Ruscillo e il soprano Francesco Divito.
Con l’impotente musica di Händel e l’incantevole voce del sopranista Francesco Divito, che rievoca i fasti dei cantanti castrati dell’epoca barocca, sabato 22 settembre, alle ore 21, s’inaugura a Foggia, nella sala del Tribunale di Palazzo Dogana, la quinta edizione del festival di musica sacra «La via Francigena del Sud», anche quest’anno inserito nella Rete dei Festival di musica Antica in Puglia sostenuta da Puglia Sounds.
Il programma comprende nove concerti sino al 10 ottobre, di cui otto in calendario in altrettante aule liturgiche, tra le più suggestive della terra di Capitanata, lungo l’itinerario dei pellegrini che per secoli hanno compiuto i loro viaggi devozionali a Roma e Gerusalemme percorrendo le vie del promontorio del Gargano, dove il santuario di Monte san Michele vanta uno stretto legame con Mont saint Michel, l’abbazia abbarbicata su un isolotto tra Normandia e Bretagna che prima della conoscenza del culto micaelico si chiamava Mont Gargan.
La massiccia presenza di fedeli, in un periodo quanto mai importante per la spiritualità dauna, perché compreso fra le festività di san Pio da Pietrelcina, san Michele e san Francesco d’Assisi, unità all’interesse dei numerosi appassionati di musica colta, continua a rappresentare la motivazione che cinque anni fa ha spinto il direttore artistico Agostino Ruscillo a ideare quest’importante appuntamento con la musica sacra insieme all’associazione Cappella Musicale Iconavetere di Foggia, cui si deve l’organizzazione della manifestazione.

Il festival lo promuovono gli assessorati alla Cultura della Provincia di Foggia e della Regione Puglia con il patrocinio delle Arcidiocesi di Foggia-Bovino e di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e la compartecipazione dei Comuni di Foggia, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e San Severo, le località dove farà tappa il festival, all’interno del quale è anche previsto un laboratorio di formazione dedicato alla direzione ed esecuzione del canto gregoriano.

Le lezioni saranno tenute da professor Giacomo Baroffio.
L’appuntamento inaugurale di sabato 22 settembre, a Foggia (ore 20), vedrà impegnati, oltre al sopranista Francesco Divito e al traversiere Pasquale Rinaldi, l’ensemble L’Offerta Musicale Dauna diretto dallo stesso Agostino Ruscillo all’organo. Di Händel si ascolteranno il «Salve Regina», il Trio Sonata op. 2 n. 1, l’aria «Fido specchio» dal «Trionfo del tempo e del disinganno», il Trio sonata op. 2 n. 4 e il «Gloria in Excelsis Deo». Il concerto verrà replicato il giorno seguente nella chiesa di San Severino, a San Severo (ore 20).
Quindi, il 27 settembre ci si sposterà nel santuario di san Matteo Apostolo, a San Marco in Lamis, dove alle ore 20 Davide Mariano terrà un concerto d’organo.

Il programma itinerante prevede il 30 settembre una tappa nella basilica santuario Madre di Dio Incoronata di Foggia, dove alle ore 21 l’ensemble Daunia Felix diretto da Agostino Ruscillo eseguirà un oratorio del Seicento, «Historia di Jephte» di Giacomo Carissimi, accanto a musiche di Uccellini, Fontana e Marini.

Il concerto verrà riproposto l’1 ottobre, alle ore 20, nella chiesa Madonna del Carmine di Manfredonia.
La tappa successiva, il 2 ottobre, alle ore 20, sarà nella chiesa di sant’Onofrio Anacoreta, a San Giovanni Rotondo, con un concerto del duo composto da Luigi Belfatto alla tromba e Lorenzo Fragassi all’organo, mentre il 6 ottobre, alle 18.30, nell’abbazia di san Leonardo in Lama Volara di Manfredonia, e il 7 ottobre, alle ore 11.30, nell’abbazia santa Maria di Pulsano, a Monte Sant’Angelo, la Schola Gregoriana Iconaveteris intonerà, a compimento del laboratorio di canto gregoriano condotto da Giacomo Baroffio, una serie di canti liturigici tra introiti, alleluia, communio e l’offertorio Ave Maria.

Saranno anche eseguiti brani delle liturgie orientali cantati in lingua greca, in parte confrontati con loro elaborazioni in lingua latina secondo la sensibilità milanese, beneventana e romana.
Il festival si chiuderà il 10 ottobre, alle ore 20, nella basilica santuario san Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo, con musiche di Vivaldi cantante dal sopranista Francesco Divito e dal contraltista Giuseppe Quitadamo con il traversiere Pasquale Rinaldi e l’Orchestra e Coro della Cappella Musicale Iconavetere diretti da Agostino Ruscillo.
Info: festivalviafrancigena.it
Numero verde 800 96 01 37
PRENOTAZIONI servizio bus-navetta per diversamente abili in carrozzina (almeno 48 h prima del concerto)

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Manfredonia. un Museo del Mare

Pubblicato : venerdì, 21 settembre 2012

L’Associazione di promozione sociale “Centro Cultura del Mare”, interprete della volontà e delle aspettative dei cittadini sipontini e della Capitanata tutta, plaude con gratitudine alla sottoscrizione dell’Atto costitutivo per la realizzazione del “Museo del Mare” a Manfredonia, avvenuta il 7 settembre scorso, presso Palazzo Dogana, da parte della Provincia di Foggia, del Comune di Manfredonia e dell’Autorità Portuale.
 L’intera provincia e la città di Manfredonia sono fiere di avere presto un luogo caro che lega la Capitanata al mare. Si auspica che il museo, quale opportunità di crescita culturale turistica, proposto dai sipontini ed avallato dalle istituzioni, possa essere anche uno scrigno di idee, vivo e dinamico, e non solo luogo di ricordi, di cultura e di arti marinaresche.
Il “Centro Cultura del Mare” coglie l’occasione per ringraziare tutte le Cooperative di pescatori, le Associazioni, gli Enti e quanti hanno aderito e sostenuto l’iniziativa.
da Meridiano16

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BARI – Dentamaro: «Sulle Province non si torna più indietro»

Pubblicato : venerdì, 21 settembre 2012

Primo passo concreto per l’istituzione della Città metropolitana di Bari. Lunedì, convocata dal presidente Francesco Schittulli, si insedierà la conferenza metropolitana, organo provvisorio composto dai sindaci della provincia, chiamato a disciplinare il percorso di riforma.

La decisione è maturata ieri nel corso del comitato dell’Unione delle province pugliesi. Il presidente dell’Upi Schittulli e gli altri presidenti delle province hanno chiesto un incontro con l’assessore regionale agli enti locali, Marida Dentamaro. Un incontro non inquadrato nella cornice istituzionale della Cabina di regia, organo che l’Upi non considera legittimato a elaborare la proposta sul riordino.

I vertici delle Province, in maggioranza di centrodestra – quattro su sei – hanno sempre chiesto l’insediamento del Consiglio delle autonomie locali (Cal) come luogo appropriato per definire la proposta di accorpamento. La conferenza metropolitana dovrà preparare e approvare lo statuto provvisorio della Città metropolitana entro il 1° novembre del 2013. La nuova istituzione, in base alla tabella di marcia fissata dal governo Monti, dovrà essere avviata il 1° gennaio 2014 contestualmente alla soppressione della Provincia.

«Ben venga una proposta unitaria, ma se ciò non dovesse accadere la Regione non presenterà una sua ipotesi di riordino al governo. Sarà la conferenza unificata Stato Regioni a pronunciarsi». L’assessore regionale al federalismo e agli enti locali, Marida Dentamaro, manda un messaggio chiaro ai vertici dell’Upi pugliese: «La Regione è super partes – sottolinea a “La Gazzetta” -, ci teniamo a favorire il dialogo tra istituzioni e soprattutto a far maturare la consapevolezza della riforma tra i cittadini, ma non a scontrarci sulle ipotesi di riordino. Nessun braccio di ferro, quindi. È scritto tutto nella legge».

Assessore, la riduzione delle Province pugliesi sta provocando tormenti tra i politici.

C’è chi sostiene: «salviamo la Bat». Qual è la sua posizione? Attardarsi è sterile e fuorviante. Indietro non si torna. Sento che qualcuno vorrebbe tentare nuovi accorpamenti di comuni per raggiungere un territorio di almeno 2500 chilometri quadrati, come impongono la legge e la deliberazione del Consiglio dei ministri. È assurdo.

È sufficiente leggere il «manuale delle istruzioni» sul sito di palazzo Chigi per capire che così non si va da nessuna parte. I requisiti minimi, superficie e popolazione di almeno 350mila abitanti residenti, dovevano essere presenti al momento della delibera, cioè il 20 luglio scorso. La riforma c’è e va attuata, in modo ordinato e rigoroso. Il resto è perdita di tempo.

Molti esponenti dei partiti del Nord barese, anche qualche parlamentare, non la pensa così.

Vorrebbero lo scontro col governo, magari di fronte alla Corte costituzionale. E poi accorparsi alla provincia di Foggia sembra una sconfitta del prestigio politico… Ogni Comune dovrà scegliere la sua strada, in modo razionale e serio.

Ci sarà chi propenderà per Foggia; se ne prenderà atto serenamente.

Ma c’è un’altra carta che le comunità potranno giocarsi, la Città metropolitana, sulla quale il dibattito ancora langue.

Mi fa piacere che il presidente Schittulli abbia deciso di convocare la conferenza metropolitana. Così finalmente si potrà dialogare e confrontarsi sui contenuti della riforma e non su questioni di potere o prestigio personale.

La Città metropolitana è una grande occasione per tutti i Comuni che decideranno di farne parte. La nuova istituzione sarà ben più importante delle Province. È sufficiente leggere i documenti e l’elenco delle funzioni attribuite dal Parlamento. Avrà più poteri e più risorse finanziarie.

Schittulli, rivolgendosi alla Regione, ha chiesto un coordinamento forte.

E però l’Upi ha sempre sollecitato il Consiglio delle autonomie. Perché, malgrado la legge del 2006, non l’avete insediato? Per un motivo semplice: è costoso e tutto sommato non strategico. Dal 2006 è passato un secolo. Se non ci fosse stato il rischio di fallimento finanziario dell’Italia, la riforma delle Province, chiesta esplicitamente dai nostri amici europei, non sarebbe stata mai avviata.

Infatti, il titolo del decreto numero 95 è proprio «revisione della spesa», la spending review nel messaggio dei media, una scelta che rivela l’urgenza del riordino sia per risparmiare sui costi sia per migliorare i servizi ai cittadini. Il nostro dovere è preoccuparci di questo e della crescita e non dei posti della politica.

La Cabina di regia, istituita con legge per attuare un obiettivo della riforma costituzionale del Titolo V, ha dignità e rappresentatività. Mi dispiace che i vertici dell’Upi e dell’Anci non la pensino così. La stessa norma del governo prevede che possa esserci un altro organo a discutere l’ipotesi di riordino.

Quando gli assetti cambiano c’è chi vince e c’è chi perde.

Le Province sembravano piccole signorie. Adesso diventeranno enti di secondo livello, con meno potere e meno prestigio.

Ma c’è chi pensa a una possibile resurrezione quanto i tecnici del governo torneranno a casa E sbagliano.

La riforma ha tempi stretti. Entro l’anno avremo il riordino con l’ultimo decreto. Ma anche dopo le cose procederanno. Sento che qualcuno vorrebbe salvare la Bat, sento che altri vorrebbero Province di nuova istituzione.

Forse non si sono ancora resi conto delle condizioni del nostro Paese e delle scelte cheMonti ha dovuto fare e degli impegni che ha dovuto assumere per ridare credibilità all’Italia. Dobbiamo convincerci che bisogna lavorare per il futuro. Quanto prima avverrà meglio sarà per tutti.

TONIO TONDO da La Gazzetta del Mezzogiorno

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FOGGIA – Scuola, Flc Cgil: “In provincia zero immissioni in ruolo per il personale Ata”

Pubblicato : mercoledì, 19 settembre 2012

La denuncia è della segretaria Loredana Olivieri: “Aule sovraffollate, scuole senza soldi e con edifici fatiscenti. Siamo in attesa della scuola delle tre “i” promessa dal ministro Gelmini”

Loredana Olivieri

La segretaria generale della Flc Cgil di Capitanata, Loredana Olivieri, denuncia la drammatica situazione dei precari Ata, vale a dire dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi.

In provincia di Foggia 307 insegnanti hanno ottenuto l’immissione in ruolo, di cui 138 nella secondaria di primo grado.

Per gli Ata negli anni precedenti si oscillava tra le 250 e le 400 nomine mentre nel 2012 sono state solo 82, fino allo zero assoluto di oggi. Tra i segretari vi sono anche degli esuberi.

“E’ il risultato di scelte scellerate e tagli che colpiscono la scuola pubblica come in nessun altro paese d’Europa – commenta Olivieri – Con un’ulteriore beffa: i pochi posti disponibili per le norme contenute nella cosiddetta spending rewiev , è previsto siano occupati da docenti inidonei a transitare nei profili di assistenti amministrativi mortificando la loro professionalità e togliendo posti ai precari. Una scelta assurda che non tiene conto delle difficoltà dei docenti, che in più dovranno formarsi in altri ambiti che nulla hanno a che vedere con la loro formazione”.

In provincia di Foggia sono 52 i docenti interessati, ma i posti a disposizione sono soltanto 22. I problemi non finiscono qui, perché ci sono quelli legati al dimensionamento scolastico: “una riorganizzazione che ha portato ad istituti comprensivi mostro, in alcuni casi con oltre 1300 alunni da gestire”.

Nel Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente la provincia di Foggia si piazza al 75esimo posto, con tantissimi plessi costruiti negli anni 70 e comunque antecedenti alle nuove norme antisismiche emanate dopo il terremoto dell’Irpinia”.

E, denuncia ancora la segretaria della Flc provinciale, “Siamo stanchi di sentire periodicamente un ministro promettere svolte, tablet, un computer per classe o addirittura per alunno, che nelle intenzioni paradossali dell’attuale ministro dovrebbe finire per sostituire il docente. Stiamo ancora aspettando la scuola delle tre ‘i’ promessa dalla Gelmini. Ma la realtà è che ci sono scuole che non riescono ad attivare le mense, che non hanno soldi per comprare gessetti o la carta igienica”.

Resta infine il forte dissenso della Flc Cgil nei confronti del Ministero dell’Istruzione per la scelta di bandire un concorso nella scuola: “Oggi, in Italia, i docenti sono reclutati da due graduatorie, una scaturita dai concorsi pubblici – l’ultimo bandito nel 1999, tredici anni fa – di consuetudine definita Graduatoria di Merito, l’altra, detta Graduatoria ad Esaurimento, formata da docenti abilitati attraverso procedure pubbliche e notevolmente selettive, che hanno caratterizzato il reclutamento nell’ultimo decennio”.

E’ proprio da quest’ultima graduatoria che si attingono, oltre che i docenti di ruolo, anche i numerosissimi supplenti “che ogni anno fanno funzionare il sistema scolastico italiano, coprendo anche quei posti vuoti che la politica di tagli alla scuola non vuole destinare al ruolo. Il personale di queste due graduatorie, che si è formato sia attraverso il conseguimento di titoli che attraverso la fondamentale esperienza sul campo – gli anni di servizio in classe, in alcuni casi anche oltre 20 – e che è in attesa di avere un contratto a tempo indeterminato, ora viene accusato di due colpe fondamentali: di essere troppo avanti con l’età e di non essere stato selezionato in modo meritocratico. In realtà, secondo gli studi dello stesso Ministero, nel 2009, più dell’80% dei presenti nelle graduatorie sono vincitori di concorso o abilitati con i percorsi universitari a numero chiuso”.

Per queste ragioni la Flc ha promosso un percorso di mobilitazioni, “a partire dal 21 settembre con iniziative dei precari della scuola, quindi il 28 con lo sciopero generale di Università e Ricerca e proseguendo fino ad ottobre, quando per il 12 è stato indetto lo sciopero generale di tutti i settori della Conoscenza”.
da Foggiatoday

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FOGGIA – Lavoro e turismo a picco

Pubblicato : mercoledì, 19 settembre 2012

L’estate 2012 preoccupa la Fisascat Cisl

“La crisi che si è abbattuta su tutto il turismo italiano non ha risparmiato i nostri stabilimenti balneari ed alberghieri del Gargano, con una perdita di presenze e di fatturato intorno al 11% rispetto allo stesso periodo del 2011”.

E’ quanto afferma Leonardo Piacquaddio, segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, che esprime “forte preoccupazione per la tenuta occupazionale del comparto turistico nell’intera provincia di Foggia”. Per la prima volta negli ultimi 20 anni, sono calate le presenze turistiche e gli occupati stagionali nel mese di agosto. Si è registrato un calo degli occupati pari a -3,8% a tempo indeterminato e -3,5% a tempo determinato.
“A non affossare completamente il trend di presenze turistiche – afferma Piacquaddio – hanno contribuito le presenze straniere sul territorio che, specie a San Giovanni Rotondo, hanno registrato un consolidamento rispetto al 2011.
Alla luce di ciò, si rileva – prosegue Piacquaddio – un problema solo nostro interno che necessita di non poche riflessioni. Il sindacato auspica dal governo centrale e da quelli locali una più profonda analisi del comparto e, soprattutto, politiche incentivanti per il rilancio di quello che è volano principale dell’economia nell’intero Paese.
Il turismo deve necessariamente perdere le sue vesti di stagionalità, proponendo offerte appetibili a italiani e stranieri durante tutto l’anno solare e, in particolare, nel periodo che va dagli inizi di aprile alla fine di ottobre”.
da Daunia News

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FOGGIA – Dalla Provincia un contributo per le imprese agricole di Capitanata

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

Approvato il bando per la concessione dei contributi in conto interessi. Santarella: «E’ un aiuto concreto alla nostra agricoltura alle prese con una crisi drammatica»

Palazzo Dogana

Savino Santarella, assessore provinciale all’Agricoltura, commenta l’approvazione da parte della Giunta dell’Ente di Palazzo Dogana del bando per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti concessi dagli istituti di credito alle aziende agricole della provincia di Foggia.

“Il sostegno alle imprese agricole di Capitanata, specie in questo momento di grave crisi economica, rappresenta un investimento sulla vocazione primaria del nostro territorio e sulle sue eccellenze enogastronomiche e nello stesso tempo un tentativo di mettere in campo politiche di segno anticiclico sul piano strettamente economico”.

La misura attivata dall’amministrazione provinciale punta a dare una boccata d’ossigeno alle tante imprese agricole del territorio “alle prese con una crisi che sta mostrando tutta la sua drammaticità proprio in questi mesi – spiega l’assessore all’Agricoltura – Il tema dell’accesso al credito è oggi più che mai uno dei primi fattori di sofferenza del sistema imprenditoriale, in particolare nel campo agricolo

Le imprese agricole del territorio, specie quelle medie e piccole, sono infatti schiacciate tra l’incudine delle difficoltà nell’ottenere finanziamenti dalle banche ed il martello della concorrenza sleale che arriva dai Paesi esteri. Una situazione che rischia di diventare insostenibile per molti imprenditori, ai quali la Provincia di Foggia prova anche quest’anno a dare un aiuto reale”.

Gli investimenti che potranno essere finanziati attraverso il contributo economico della Provincia di Foggia – che avrà una durata massima di dodici mesi – dovranno essere strettamente funzionali all’attività esercitata dall’impresa e realizzati nella sede o nell’unità locale operativa dell’impresa richiedente.

Non saranno presi in considerazione gli investimenti per i quali l’impresa abbia ottenuto o fatto domanda per ottenere altre agevolazioni pubbliche. Il contributo erogato dalla Provincia di Foggia ammonta a 700 euro, pari all’abbattimento dell’87,5% di un tasso d’interesse TAEG di riferimento applicato dell’8%.

Per finanziamenti inferiori a 10mila euro non verrà corrisposto alcun contributo. Ogni azienda potrà presentare una sola domanda di agevolazione. Le domande per avere accesso al contributo economico dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2013.

“In tempi di ristrettezze e tagli agli Enti locali abbiamo comunque voluto assicurare l’attivazione di una misura che consideriamo di grande supporto per il sistema dell’imprenditoria agricola di Capitanata – sottolinea Santarella – Le nostre imprese agricole rappresentano un valore aggiunto per l’economia provinciale e sostenerle significa scommettere sulle nostre eccellenze e sul made in Italy. La Provincia di Foggia – conclude l’assessore provinciale all’Agricoltura – continuerà ad essere al loro fianco in maniera convinta e concreta”.

“Il bando per la concessione dei contributi e la relativa domanda per l’ottenimento del sostegno economico possono essere visionati e scaricati dal portale internet dell’Amministrazione provinciale all’indirizzo web www.provincia.foggia.it.
da Foggiatoday

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Gargano, quarta meta turistica ricercata nel web ma sofferente. I dati preoccupano la CISL

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

Alla Toscana il primato e al Salento la quinta piazza nel web, mentre il Gargano cresce nella ricerca web come meta turistica ma soffre sul piano occupazionale.

Come ogni anno il team di Google Maps, dopo la chiusura della stagione turistica estiva italiana, stila una classifica dei luoghi più ricercati dai cybernauti per pianificare e poi trascorrere le vacanze.

La regione più cliccata sul motore di ricerca dell’azienda statunitense è stata la Toscana, seguita dalla città di Ostia e, a seguire, da quella delle Cinque Terre.

Il Gargano si è piazzato quarto, davanti al Salento.

Una vittoria per la regione Puglia in quanto, ed ancora una volta, riesce a offrire al turista un brand territoriale di servizi come la ristorazione, la balneazione, l’avventura pianificata nei centri boschivi, tanto per citarne alcuni.

Servizi supportati da eccellenti villaggi turistici, trattorie, agriturismi, fiere e dall’ospitalità che il popolo garganico sa offrire a chi preferisce rilassarsi “in casa sua”.

Per quanto riguarda gli alberghi, Google Maps ha registrato un calo di prenotazioni, forse per la crisi economica che oggi obbliga il turista a preferire la vacanza “mordi e fuggi” o col fai da te, attrezzandosi di camper o sostando dove l’offerta “all incluse” garantisce un pasto caldo e un letto.

Ma, e chiedo a Voi, la vittoria è della regione Puglia o nostra, della Capitanata?

Ovviamente i profitti di questo successo sono già ben custoditi nelle casse di Via Capruzzi, mentre nella nostra sede istituzionale della Provincia si osservano sorrisi a denti stretti.

 

Insomma un Gargano ancora vincente ma ulteriormente impoverito. Dati che allarmano le categorie di settore e maggiormente le organizzazioni sindacali preoccupate per il forte calo del comparto turistico nell’intera provincia di Foggia.

«La crisi che si è abbattuta su tutto il turismo italiano non ha risparmiato i nostri stabilimenti balneari ed alberghieri del Gargano, con una perdita di presenze e di fatturato intorno al 11% rispetto allo stesso periodo del 2011» è quanto ha affermato Leonardo Piacquaddio, Segretario Generale della Fisascat Cisl di Foggia.

A non affossare completamente il trend di presenze turistiche – afferma Piacquaddio – hanno contribuito le presenze straniere sul territorio che, specie a San Giovanni Rotondo, hanno registrato un consolidamento rispetto al 2011.

Alla luce di ciò, si rileva – prosegue Segretario Generale della Fisascat Cisl di Foggia – che è un problema solo nostro interno che necessita di non poche riflessioni.

Il sindacato auspica dal governo centrale e da quelli locali una più profonda analisi del comparto e, soprattutto, politiche incentivanti per il rilancio di quello che è volano principale dell´economia nell’intero Paese.

Il turismo deve necessariamente perdere le sue vesti di stagionalità, proponendo offerte appetibili a italiani e stranieri durante tutto l´anno solare e, in particolare, nel periodo che va dagli inizi di aprile alla fine di ottobre.

Le potenzialità turistiche in terra di Capitanata -termina Piacquaddio- non si esauriscono solo nel segmento balneare ma anche in quello culturale con tanti centri di ben noto patrimonio artistico, enogastronomico, religioso ed ambientale, quale la Foresta Umbra, che potrebbero dare occupazione ad un esercito di inoccupati e disoccupati che ha reso il territorio provinciale foggiano desertificato, dal punto di vista occupazionale, a seguito di chiusure di attività di poli industriali e di tante altre grandi realtà del terziario».

 

Da ciò emerge una riflessione: noi abbiamo un territorio variegato dove mare, monti, pianura, boschi centri storici e culturalmente importanti attraggono migliaia di turisti da tutto il mondo che pur di vivere momenti unici affrontano sacrifici sia fisici, sia economici.

Una volta che questi sono in terra di Capitanata trovano servizi rurali eccellenti, contrapposti ad una viabilità pericolosa, a prezzi esageratamente gonfiati, a manodopera precaria e poco formata nei luoghi dove necessita una guida o un bagnino. Ciò, purtroppo, allontana il turista da quelle aziende che investono nei tre mesi estivi e li avvicina a quelli più “fai da te”, spesso restii a proporre continuità al lavoratore stagionale e, nel peggiore dei casi, sfruttandolo. Ecco perché la nostra provincia cresce di visite ma s’impoverisce di offerta lavoro.

La politica, quella di casa nostra, quella che rappresenta noi cittadini sia in Provincia, sia in Regione (i Comuni oramai sono talmente oppressi da spese, …e poi sono sempre litigiosi al loro interno) in tutto questo ha colpe in quanto, pur sapendo leggere i dati (lo presumo), non sa (io credo che non voglia…) mettere in campo le idee per muovere mezzi e strumenti atti alla crescita del nostro bellissimo territorio.

E con loro gli imprenditori che, in attesa di concessioni legalmente valide, rimangono in stand-by o investono altrove.

Se poi ci mettiamo le continue vessazioni che la nostra terra di Capitanata ha subito e sta subendo con la mancata Authority alimentare, con i disinvestimenti di aziende strategiche nel settore agricolo e del comparto agro-alimentare e fioraio, con il proliferare di richieste di insediamenti per l’incenerimento dei rifiuti (che portano lavoro ma anche inquinamento), con il pericolo trivellazioni nei dintorni delle Isole Tremiti, con la chiusura di ospedali e tribunali, accorpamenti scolastici, il disegno di una Capitanata migliore e con essa le bellezze naturali e il valore storico-culturale del Gargano e dei Monti Dauni pare essere una tavola continuamente scarabocchiata e sporca dai residui della gomma per matite.

 

Per la cronaca dei dati di Google Maps il periodo osservato dai programmatori del motore di ricerca è stato quello che andava dalla fine di Maggio e all’inizio di Settembre 2012, proprio quel periodo che dalle parti nostre solo il Gargano qualche anno fa fatturava milioni di euro.

 

 

Ad Maiora

Nico Baratta

da  

 

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Foggia – Contributi conto interessi a imprese agricole, 700 € da Provincia

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

Aula consiglio provinciale Foggia; il presidente Santaniello (archivio, image N.Saracino)

«IL sostegno alle imprese agricole di Capitanata, specie in questo momento di grave crisi economica, rappresenta un investimento sulla vocazione primaria del nostro territorio e sulle sue eccellenze enogastronomiche e nello stesso tempo un tentativo di mettere in campo politiche di segno anticiclico sul piano strettamente economico».

Così Savino Santarella, assessore provinciale all’Agricoltura, commenta l’approvazione da parte della Giunta dell’Ente di Palazzo Dogana del bando per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti concessi dagli istituti di credito alle aziende agricole della provincia di Foggia.

La misura attivata dall’Amministrazione provinciale punta a dare una boccata d’ossigeno alle tante imprese agricole del territorio «alle prese con una crisi che sta mostrando tutta la sua drammaticità proprio in questi mesi – spiega l’assessore all’Agricoltura – Il tema dell’accesso al credito è oggi più che mai uno dei primi fattori di sofferenza del sistema imprenditoriale, in particolare nel campo agricolo.

Le imprese agricole del territorio, specie quelle medie e piccole, sono infatti schiacciate tra l’incudine delle difficoltà nell’ottenere finanziamenti dalle banche ed il martello della concorrenza sleale che arriva dai Paesi esteri. Una situazione che rischia di diventare insostenibile per molti imprenditori, ai quali la Provincia di Foggia prova anche quest’anno a dare un aiuto reale».

Gli investimenti che potranno essere finanziati attraverso il contributo economico della Provincia di Foggia – che avrà una durata massima di dodici mesi – dovranno essere strettamente funzionali all’attività esercitata dall’impresa e realizzati nella sede o nell’unità locale operativa dell’impresa richiedente.

Non saranno presi in considerazione gli investimenti per i quali l’impresa abbia ottenuto o fatto domanda per ottenere altre agevolazioni pubbliche. Il contributo erogato dalla Provincia di Foggia ammonta a 700 euro, pari all’abbattimento dell’87,5% di un tasso d’interesse TAEG di riferimento applicato dell’8%.

Su finanziamenti per importi superiori a 10mila euro il contributo resterà invariato a 700 euro, mentre per finanziamenti inferiori a 10mila euro non verrà corrisposto alcun contributo. Ogni azienda potrà presentare una sola domanda di agevolazione. Le domande per avere accesso al contributo economico dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2013.

«In tempi di ristrettezze e tagli agli Enti locali abbiamo comunque voluto assicurare l’attivazione di una misura che consideriamo di grande supporto per il sistema dell’imprenditoria agricola di Capitanata – sottolinea Santarella – Le nostre imprese agricole rappresentano un valore aggiunto per l’economia provinciale e sostenerle significa scommettere sulle nostre eccellenze e sul made in Italy.

La Provincia di Foggia – conclude l’assessore provinciale all’Agricoltura – continuerà ad essere al loro fianco in maniera convinta e concreta».

Il bando per la concessione dei contributi e la relativa domanda per l’ottenimento del sostegno economico possono essere visionati e scaricati dal portale internet dell’Amministrazione provinciale all’indirizzo web www.provincia.foggia.it.
da Stato “Quotidiano

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Bari – Ricostruzione post sisma provincia FG: licenziato DDL

Pubblicato : martedì, 18 settembre 2012

UNANIMITA’ in Consiglio regionale per il disegno di legge “Prosecuzione della ricostruzione post sisma 2002 nell’area della provincia di Foggia”. Il provvedimento è stato approvato con alcuni emendamenti presentati dall’assessore alla Protezione civileFabiano Amati e subemendamenti di Rocco Palese e Leonardo Di Gioia(PdL) e di Arcangelo Sannicandro (SEL).

Il ddl conferma ai Comuni interessati la titolarità nell’attuazione delle attività già poste in essere per la realizzazione dei piani di ricostruzione post sisma sulla base dei finanziamenti assegnati dal Commissario delegato. Per la prosecuzione di queste attività gli stessi Comuni si avvalgono, dall’1 ottobre 2012 al 31 dicembre 2012, di personale esterno specificatamente contrattualizzato a tempo determinato alla data del 30 aprile 2012. Questo personale esterno potrà essere utilizzato anche da due o più comuni convenzionati tra loro. La Regione assegna ai Comuni interessati le relative risorse finanziarie in base alle disponibilità in bilancio. Viene prevista la possibilità, in caso di necessità, di avvalersi del personale già impiegato presso la Struttura commissariale “al fine di garantire il raccordo e le continuità con la precedente gestione”. Il ddl prevede uno stanziamento di 250 mila euro per la copertura dei relativi oneri finanziari.

Qualche perplessità in ordine a eventuali problemi di costituzionalità delle legge che potrebbe invadere le competenze statali in materia, è stata espressa dai consiglieri Giuseppe Lonigro (SEL) e Giacomo Gatta (PdL). In tale ipotesi – ha detto quest’ultimo –, il provvedimento si porrebbe come atto politico per indurre il Governo nazionale ad adempiere in merito.

Il consigliere regionale del Pdl Giandiego Gatta (Ph: A.Del Vecchio-STATO@)

De Leonardis: “Dalla parte dei Comuni del Subappennino colpiti dal sisma 2002”. “L’approvazione nell’aula consiliare della legge finalizzata a sostenere economicamente i comuni del Subappennino dauno nella prosecuzione dei lavori avviati dopo il sisma del 2002, rappresenta un significativo successo per il nostro territorio, alla luce della mancata proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre prossimo da parte del Governo Monti”.Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, in prima linea tra i consiglieri della provincia di Foggia che si sono battuti per la definitiva approvazione di un disegno di legge sentito come doveroso e necessario “per non vanificare e disperdere quanto fatto e faticosamente avviato in anni difficili e per non penalizzare ulteriormente una terra già pesantemente colpita”, esprime la sua soddisfazione per il risultato raggiunto oggi in Consiglio regionale.

“Adesso le risorse destinate dalla legge al completamento dei lavori, nonostante le pesanti ristrettezze di bilancio, potranno garantire il rispetto degli impegni verso comunità bisognose di maggiore attenzione e considerazione, e di aiutare in maniera consistente i comuni, i cui bilanci sono ridotti ormai al lumicino e che da soli non potrebbero certo continuare a sostenere una ricostruzione gravosa ma necessaria”, la sua conclusione.

Damone e Di Gioia, soddisfazione per la legge ricostruzione post-sisma in Capitanata. I consiglieri regionali de La Puglia prima di tutto Francesco Damone e del PdL Leonardo Di Gioiahanno diffuso la seguente nota: “Costituisce una bella e significativa pagina di questa legislatura regionale, che abbiamo scritto tutti insieme a seguito di una approfondita concertazione con le Amministrazioni interessate, l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della migliore legge possibile di sostegno alle popolazioni ed ai territori colpiti dal terremoto che devastò ampie aree della Capitanata”.

“Tutto quel che si poteva fare a loro favore nell’ambito delle competenze regionali è inserito in un quadro normativo che dà certezze giuridiche, stimoli e strumenti preziosi perché le comunità in questione, nella loro autonomia, possano portare a compimento l’opera di ricostruzione. Non si può a tal riguardo non apprezzare l’azione dell’assessore Amati, che ha anche accolto gli emendamenti migliorativi che abbiamo presentato, tra cui quello che finanzia l’attività dei tecnici impegnati nella definizione e nella realizzazione dei progetti, garantendo anche così la felice conclusione di una tropo lunga odissea. Altrettanto determinante l’impegno convinto e fattivo dei presidenti Vendola Palesee dell’assessore Pelillo.”

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Foggia celebra il ‘Nero di Troia’

Pubblicato : lunedì, 17 settembre 2012

Insieme al Primitivo di Manduria e al Negramaro, il Nero di Troia è il vitigno principe della Puglia, territorialmente identificato con la Daunia.

E la Capitanata è la zona dove si produce senza dubbi uno dei migliori vini di questa antica e storica varietà. Il Consorzio di Tutela della Doc ‘Tavoliere’, nell’ambito della manifestazione ‘I giorni del Nero di Troia’ ha organizzato il XIII convegno regionale sull’uva di Troia.

Palcoscenico dell’evento, Piazza Federico II a Foggia, dove con il presidente del consorzio, Antonio Gargano e i vertici di Confcooperative Puglia (Marco Pagano) e di Confcooperative Capitanata (Giorgio Mercuri e Matteo Cuttano) si sono confrontati i maggiori esponenti delle istituzioni regionali e provinciali. Obiettivo: promuovere il Nero di Troia e illustrare le strategie da adottare.

‘Dobbiamo promozionare meglio questo vino – ha detto Gargano -, non è possibile che nei ristoranti della nostra provincia non si trova il Nero di Troia, o quando c’è questo è prodotto in altre zone della Puglia’. A celebrare il vino della Capitanata e il giovane consorzio c’era anche il presidente regionale di Confcooperative, Marco Pagano.

‘E’ il coronamento degli sforzi fatti dai produttori e dalle istituzioni locali, bravi a fare sistema’. Infine il vice presidente nazionale di Fedagri, Giorgio Mercuri, ha ribadito l’importanza che assume l’agroalimentare della provincia di Foggia. ‘Questa è una provincia ricca di eccellenze, di produzioni di alta qualità.

Qui si produce la più alta percentuale di made in Italy dell’agroalimentare italiano, ma spesso non ce ne rendiamo conto’.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

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FOGGIA – ‘Daunia chiama Molise’, proseguono le riunioni del Comitato

Pubblicato : sabato, 15 settembre 2012

Dopo l’elezione di Luigi Inneo alla presidenza, varato il Consiglio Direttivo: undici componenti, Lorenzo Malgieri vicepresidente. Formulato il quesito referendario, il Comitato attende il pronunciamento della Provincia di Foggia sull’ammissibilità, per poi dare il via alla raccolta delle firme

Proseguono le riunioni del Comitato ‘Daunia chiama Molise’. Dopo l’elezione di Luigi Inneo alla presidenza, e dopo la presentazione ufficiale alla stampa e alla cittadinanza tenutasi il 10 agosto, il Comitato ha formalizzato la composizione del Consiglio Direttivo: Lorenzo Malgieri (vicepresidente), Antonietta Orsitto, Vincenzo Concilio, Pasquale Marinaccio, Aldo Papale, Alfonso Acucella, Antonio Barone, Luigi Filannino, Giulio Scalera e Mario Tateo. La Commissione interna di Garanzia è invece composta da: Giuseppe Mucciarone (presidente), Vincenzo Giuliani e Carmine Natale. In totale, il Comitato è formato da più di 30 componenti (in foto il logo del Comitato ‘Daunia chiama Molise’).

Obiettivo del Comitato è avviare la raccolta delle firme per chiedere lo svolgimento del referendum per il passaggio del territorio della provincia di Foggia dalla regione Puglia alla regione Molise. Il Comitato ha presentato in Provincia il 7 agosto scorso il quesito referendario ‘Volete che il territorio della Provincia di Foggia sia separato dalla Regione Puglia per entrare a far parte integrante della Regione Molise?’. Il testo del quesito referendario, sottolineano dal Comitato, è conforme al dettato legislativo prescritto dall’articolo 41 della legge 352 del 1970. Di conseguenza, il Comitato ‘Daunia chiama Molise’ nutre ottimismo in vista del pronunciamento della Provincia di Foggia sull’ammissibilità del quesito referendario, condizione essenziale per poter dare il via alla raccolta delle firme. La palla quindi è adesso nelle mani di Palazzo Dogana, che dovrà pronunciarsi in merito.

Il Comitato inoltre non teme gli sviluppi che ci saranno, nel frattempo, nelle varie regioni italiane, alla luce della diminuzione del numero delle Province. In Puglia si va verso l’accorpamento della Bat a Foggia. Tutto questo, secondo il Comitato presieduto da Luigi Inneo, non pregiudica la legittimità di un referendum per il passaggio nel Molise, sul quale potrebbero anche essere chiamati ad esprimersi i cittadini dell’attuale Bat.
da Foggianotizie

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La Bat con Foggia, conferme dalla Giunta regionale

Pubblicato : sabato, 15 settembre 2012

Alla luce delle disposizioni del governo Monti, il processo di riordino delle province pugliesi porta a definire una duplice ipotesi di assetto istituzionale. Ai sensi della normativa in vigore vengono soppresse le province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto per mancanza dei requisiti minimi relativi alla dimensione territoriale e alla popolazione residente prescritti dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012.

Nelle due ipotesi di assetto definite dalla giunta regionale, che vedono Brindisi e Taranto accorpate in un’unica provincia oppure accorpate a quella di Lecce, la nostra provincia di Barletta-Andria-Trani risulta accorpata alla provincia di Foggia.

La Giunta regionale conferma quindi l’ipotesi di accorpamento illustrate nei padiglioni della Fiera del Levante dall’assessore Dentamaro.

Sull’argomento è intervenuta l’associazione andriese Lac che invita agli amministratori provinciali a conservare i fondi pubblici nelle casse della Bat per celebrare il proprio funerale: «Qualcuno si sta chiedendo in queste ore chi farà le stesse cose che oggi fa la Provincia? Noi non commentiamo ma diciamo solamente che invece di porsi questa domanda tendenziosa e per nulla interessante dal momento che quelle pochissime e fino ad ora infruttuose competenze assegnate dal Governo alle Province non hanno dato risultati se non in termini di spesa corrente con investimenti in infrastrutture pari a zero, i nostri amministratori dovrebbero immediatamente mettersi a fare i conti dei milioni di euro che saranno risparmiati immediatamente perchè chiudendo la provincia nessuno subentrerà alle decine di contratti di locazione stipulati con privati e persino con gli stessi comuni “ricompensati” per i loro servigi al servizio del mostro a tre teste agognante. La maggior parte di quei contratti, a parte quelli per le scuole, quindi, cioè quelli adibiti inutilmente ad ospitare alcuni uffici decentrati in quasi tutti i comuni, saranno immediatamente rescissi con grandissimo dolore per i proprietari ma con grande beneficio per le popolazioni che neanche immaginano la mole di soldi gettati via per uffici che la gente neanche sa dove si trovano perché non ha motivo o necessità di frequentarli neanche.

A tal proposito rileviamo l’astuzia (apparente) dei nostri amministratori che si permettono il lusso di pagare milioni di euro l’anno in locazioni senza mai aver pensato che con quella mole di denaro si sarebbero potuti fare investimenti in immobili che oggi già avrebbero potuto essere proprietà dell’Ente ma questa non è una buona prassi che appartiene alla politica spendacciona che deve invece imboccare incessantemente la macchina privata riconoscente e questa è una routine atavica».

da traniweb.it

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FOGGIA – “La protesta e la proposta” dei lavoratori del pubblico impiego contro la spending review. Cisl FP: “A Foggia e provincia già tagliati 700 posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione”.

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Lunedì 17 settembre, tavola rotonda CISL nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale.

Foggia, 14 settembre 2012 – Nel territorio di Foggia, la mannaia della riduzione del personale nelle Pubbliche Amministrazioni ha portato ad una riduzione secca del 10,5 del personale, dal 2004 al 2012, con una perdita di 700 posti di lavoro.

E’ questa solo una delle pesanti conseguenze dei ripetuti tagli alla spesa pubblica abbattutasi sul comparto del pubblico impiego di Capitanata di cui si discuterà nella tavola rotonda, organizzata dalla Cisl Funzione Pubblica, che si terrà a Foggia lunedì 17 settembre.

Presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia, con inizio alle ore 10,30, la segreteria territoriale della Cisl FP di Foggia ha convocato le rappresentanze dei lavoratori che operano nella pubblica amministrazione e nei pubblici servizi (sanità ed assistenza pubblica e privata, ministeri, agenzie fiscali, Comuni, Province e Regioni, enti pubblici non economici, terzo settore) per un’analisi della situazione sul territorio provinciale a seguito degli interventi previsti dalla spending review.

Alla tavola rotonda della Cisl FP interverranno il Segretario Generale Territoriale, Giovanni Dalessandro, il Segretario Generale della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, ed il Professor Carmine Russo, Docente Universitario, consulente giuridico della Cisl FP nazionale. L’iniziativa è aperta alla partecipazione ed agli interventi di tutti i cittadini interessati.

Per la Cisl, “la politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata, che mette a rischio non solo posti di lavoro, ma anche quei servizi che vogliono dire sviluppo, crescita, occupazione, coesione sociale. In materia sanitaria, produce effetti sul finanziamento del SSN, sulla spesa farmaceutica, sulla spesa per gli acquisti di beni e servizi, sull’acquisto di prestazioni da privato accreditato, sulla riduzione dei posti letto ospedalieri e sul personale. Gli interventi incidono pesantemente sul Servizio Sanitario Regionale Pugliese, già gravato dal Piano di Rientro Sanitario e di Riordino Ospedaliero. In provincia di Foggia, queste misure si faranno sentire in misura notevole – rileva la Cisl FP – anche per la presenza di un sistema integrato misto pubblico-privato e di strutture di eccellenza, quale la Casa Sollievo della Sofferenza e altre realtà importanti sia nel settore della riabilitazione che delle case di cura accreditate”.

Secondo la Cisl, “la politica dei tagli lineari va contrastata attraverso la mobilitazione dei lavoratori pubblici e tutte le forme di pressione che un sindacato responsabile può mettere in atto; soprattutto attraverso un’azione determinata di proposta e di concretezza”. A tal fine, la Cisl FP scenderà in piazza a Foggia, venerdì 21 settembre 2012, presso l’Isola Pedonale, dalle ore 18 alle 21, per incontrare i cittadini e manifestare contro la spending review del Governo Monti. Lo slogan della manifestazione sarà appunto “la protesta e la proposta”. La Cisl propone “misure serie per aggredire sprechi e malfunzionamenti strutturali della Pa e inaugurare un impiego razionale e produttivo delle risorse finanziarie, materiali e professionali”.
Cisl Foggia Ufficio Stampa

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PESCARA – Operazione Paradiso: maxi frode fiscale, coinvolte imprese del Foggiano

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Nella maxi frode fiscale di Madeira, conti bloccati e sigilli a beni per 36 milioni nei confronti dei titolari di oltre 30 aziende con falsa sede nell’isola portoghese. Coinvolti rappresentanti legali del Foggiano

Conferenza stampa delle Fiamme Gialle pescaresi

Le Fiamme Gialle pescaresi, a seguito di lunghe ed approfondite indagini che si sono sviluppate anche attraverso analitiche investigazioni informatiche, hanno accertato una maxi evasione fiscale internazionale messa in atto da un gruppo di aziende che erano “seguite” da un noto Studio di consulenza pescarese.

Al termine di tali indagini è stato possibile sottoporre a sequestro, per un controvalore complessivo pari a 36 milioni di euro, una serie di disponibilità liquide, titoli, conti correnti, appartamenti, magazzini e complessi aziendali, che sono stati posti immediatamente a favore dello Stato a garanzia delle imposte evase.

Il risultato, che è stato reso possibile grazie all’intenso lavoro messo in atto in circa due anni dai militari del Nucleo di polizia tributaria, è il frutto del coordinamento tra Procura della Repubblica e Guardia di Finanza, conclusosi con il provvedimento di sequestro preventivo per equivalente emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Pescara.

Nel blitz sono coinvolte anche imprese e rappresentanti legali della provincia di Foggia.

IL COMMERCIALISTA – Ingegnoso quanto efficace il sistema fraudolento adottato da un affermato professionista pescarese, esperto di fiscalità internazionale con studio in città.

Il tributarista, peraltro autore di diverse pubblicazioni e di articoli su riviste specializzate, aveva stabilito contatti con numerose aziende italiane per cui agiva, nel ruolo di ideatore e in quello di trait d’union tra le imprese italiane e quelle con falsa sede a Madeira, per la quale curava tutti gli aspetti fiscali ed amministrativi, grazie anche al supporto professionale di un avvocato italiano (residente in Madeira) e domiciliatario delle società esterovestite.

Inequivoco il ruolo del commercialista pescarese disvelato dalle migliaia di e-mail rintracciate dai finanzieri non solo presso il suo studio ma anche nelle memorie informatiche dei computer sequestrati presso le aziende italiane.

IL SISTEMA – Nella sua duplice veste, il fiscalista dapprima facilitava la costituzione di fantomatiche società estere nell’isola a fiscalità agevolata (guarda caso, tutte aventi sede nel medesimo indirizzo portoghese) e, successivamente, agli stessi imprenditori italiani, effettivi titolari delle imprese “estere”, suggeriva di fatturare inesistenti operazioni commerciali con il fine di ridurre il proprio carico fiscale in Italia.

Ovviamente il sistema era vantaggioso per tutti e agli imprenditori evasori non “pesava più di tanto”, viste le somme sottratte al fisco italiano, dover riconoscere al professionista sostanziose percentuali stabilite in ragione degli importi delle false operazioni.

Cinque milioni di euro l’importo del sequestro disposto nei suoi confronti: anch’egli titolare di una società esterovestita ove allocava i proventi esteri “da consulenza”, presentava modeste dichiarazioni dei redditi in cui contabilizzava persino costi strettamente personali risultati evidentemente non deducibili.

I TRUST – Da evidenziare che le varie operazioni avvenivano anche attraverso un ulteriore meccanismo fraudolento articolato principalmente attraverso la costituzione in Madeira di Trust che, a seguito dell’indagine, sono risultati tutti simulati o fittizi (c.d. Sham-trust).

IL BLITZ – Nella rete sono finiti diversi nomi noti dell’imprenditoria sia abruzzese che nazionale operanti nei più diversi settori e persino nella produzione di cine hard e nella gestione di “privè” per scambisti, business che evidentemente fruttavano denaro fresco da poter investire in attività remunerative e, soprattutto, ben lontane dagli “occhi indiscreti” del Fisco.

L’artificiosa utilizzazione di tale strumento giuridico era finalizzato precipuamente alla dissimulazione di attività patrimoniali ed all’occultamento/trasferimento all’estero di proventi di dubbia provenienza (mera interposizione nel possesso di beni e di redditi).

Oltre una settantina le Fiamme Gialle impiegate nelle operazioni di sequestro con la denuncia di nr. 47 imprenditori che dovranno rispondere di frode fiscale mediante fatturazione per operazioni inesistenti e presentazione di dichiarazioni infedeli con la riconosciuta aggravante del reato transnazionale.
da Foggiatoday

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FOGGIA – Palazzo degli Studi, responso positivo da prove di carico sui solai disposte dalla Provincia

Pubblicato : venerdì, 14 settembre 2012

Lunedì 17 settembre inizio dell’anno scolastico per gli istituti ospitati all’interno dell’edificio di piazza Italia.

Lunedì 17 settembre il Palazzo degli Studi di Foggia aprirà le porte agli studenti degli istituti ospitati all’interno dell’edificio di piazza Italia. Hanno infatti avuto esito positivo le prove di carico – 30 in tutto – effettuate dalla ditta “Giepi” di Foggia, su disposizione dall’Ufficio tecnico della Provincia di Foggia, sui solai della struttura, che hanno così escluso pericoli di crollo.

Le prove di carico si erano rese necessarie al fine di monitorare le condizioni e l’elasticità dei solai del Palazzo degli Studi dopo le risultanze della perizia depositata nei mesi scorsi a Palazzo Dogana da un pool di tecnici esterni incaricati dalla stessa Amministrazione provinciale.

La perizia evidenziava un alto rischio crollo per i solai. Ipotesi che tanto le prove di carico quanto un approfondimento formulato recentemente dallo stesso pool tecnico esterno hanno escluso. «Il risultato delle prove di carico volute dalla Provincia proprio per mettere in campo un supplemento di indagine sulla condizione dei solai del Palazzo degli Studi – commenta il vicepresidente della Provincia ed assessore alle Politiche Educative, Billa Consiglio – consentono dunque l’inizio dell’anno scolastico in conformità al calendario regionale e l’apertura del plesso con la sola interdizione all’uso dell’auditorium».

«Ci scusiamo per i ritardi causati da queste verifiche, che tuttavia erano fondamentali per poter disporre l’apertura dell’edificio ed ovviamente risultavano essere incompatibili con la presenza degli studenti – evidenzia l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Domenico Farina – Il responso delle indagini tecniche, disposte anche su sollecitazione dei dirigenti scolastici, ci rassicura ma ovviamente conferma la necessità di provvedere a quegli interventi di adeguamento statico del Palazzo degli Studi per i quali è previsto un investimento pari a circa 2 milioni di euro.

Con riferimento all’adeguamento sismico, invece, ci stiamo adoperando per recuperare, d’intesa con la Regione Puglia, le risorse necessarie a finanziare i lavori, che si aggiungerebbero a quelli precedentemente programmati, proprio per affrontare in via risolutiva il delicato tema della sicurezza sismica dell’edificio di piazza Italia».
In queste ore, inoltre, si stanno completando gli interventi di manutenzione sui solai disposti dopo il crollo di calcinacci dello scorso anno. «Le azioni programmate dalla Giunta provinciale sul Palazzo degli Studi di Foggia non subiranno ritardi o intoppi – conclude l’assessore Farina – Siamo felici che l’inizio dell’anno scolastico per gli istituti che sono ubicati in piazza Italia non abbia subito ritardi ben più lunghi a causa dell’inagibilità della struttura».

da Teleradioerre.it

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Maltempo in Capitanata, le piogge anticipano la stagione autunnale

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

Le piogge ci accompagneranno per tutto questo fine settimana. Qualche schiarita domenica mattina. Tregua da lunedì. Le temperature sono comprese tra i 14 e i 21 gradi

Gran parte della provincia di Foggia si è risvegliata stamattina sotto la pioggia, che è caduta anche nel capoluogo dauno, provocando qualche disagio alla circolazione stradale all’altezza del sottopassaggio di viale Fortore.Disagi si sono verificati anche nel resto della provincia, ma non si registrano danni ingenti

E pensare che solo 24 ore fa c’erano 31 gradi nel capoluogo dauno. Basta dare uno sguardo alle previsioni meteo per capire che ci attende un fine settimana autunnale, di pioggia e di basse temperature .

La perturbazione che ha interessato il Nord Italia si è spostata in queste ore verso le regioni del Sud. A partire da oggi in tutta la provincia le temperature saranno comprese tra i 14 e i 21 gradi , con una pioggia costante che ci accompagnerà per tutto il fine settimana.

Una schiarita arriverà solo nella mattinata di domenica, con temperature che, a partire da lunedì, saliranno di qualche grado.

 

Può rimanere deluso chi cullava la speranza di un’ultima gita al mare: “In spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più”.

Farà meglio invece, per la passeggiata serale, ad indossare un maglioncino o un giubbotto per evitare così, imprevisti colpi d’aria.
da Foggiatoday

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FOGGIA – Dentamaro ribadisce: nessuna alternativa ad accorpamento Bat a provincia di Foggia

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

L’assessore regionale Marida Dentamaro ha informato la settima Commissione consiliare di via Capruzzi sullo stato dell’arte relativamente all’ipotesi di riordino delle province pugliesi in attuazione delle disposizioni previste dal governo centrale.
“Alla luce delle disposizioni del governo Monti – ha detto l’assessore Dentamaro – il processo di riordino delle province pugliesi, inserito nel più generale contesto della razionalizzazione delle strutture della P.A. teso al risparmio della spesa pubblica, porta a definire una duplice ipotesi di assetto istituzionale”.
In particolare l’assessore ha sottolineato che ai sensi della normativa in vigore sono soppresse le province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto per mancanza dei requisiti minimi relativi alla dimensione territoriale e alla popolazione residente prescritti dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012. “La provincia di Bari sarà soppressa e sostituita dalla Città metropolitana, comprendente tutti i Comuni della stessa, a decorrere dall´1.1.2014 o dallo scioglimento degli organi, se precedente” – ha continuato Dentamaro.
Le ipotesi formulate dalla giunta regionale sono le seguenti :
1 ipotesi – I territori della provincia di Barletta-Andria-Trani vengono accorpati alla limitrofa provincia di Foggia, in quanto l´accorpamento all´altra provincia confinante, destinata a diventare Città metropolitana, viene escluso dalla citata deliberazione
I territori delle province di Brindisi e Taranto vengono accorpati nella provincia TA/BR.
2 ipotesi – I territori della provincia di Barletta-Andria-Trani vengono accorpati alla limitrofa provincia di Foggia, in quanto l´accorpamento all´altra provincia confinante, destinata a diventare Città metropolitana, viene escluso dalla citata deliberazione
I territori delle soppresse province di Taranto e Brindisi vengono accorpati alla provincia di Lecce.
Secondo l’assessore è importane assumere una decisione o come Cabina di regia (con Upi e Anci) o come Consiglio regionale, “perchè in questo modo si evita la possibilità che il governo romano, dopo la scadenza del 24 ottobre, decida per suo conto e quindi di fatto imponga conclusioni calate dall’alto che possono non coincidere con i desideri e le aspirazioni del territorio”.

Il presidente della settima Commissione Giannicola De Leonardis ha comunicato ai consiglieri che nella prossima seduta vi saranno le audizioni sulla legge di incompatibilità, il parere che completa l’iter della legge di soppressione delle Comunità Montane oltre ad eventuali altri argomenti da definire./pat.sga
da Teleradioerre

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FOGGIA – Regolarizzazione stranieri, Cisl: “Per Capitanata importante opportunità” d’emersione dalla clandestinità e dal lavoro nero”.

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

Dal 15 settembre al 15 ottobre 2012, i datori di lavoro potranno presentare domanda di emersione per i lavoratori stranieri in base alle procedura prevista dall’art. 5 del Decreto Legislativo 109/2012, di recepimento della direttiva europea 2009/52/CE. L’opportunità di emersione dalla clandestinità e dal lavoro irregolare riguarda gli occupati da almeno 3 mesi e presenti in Italia ininterrottamente almeno dal 31 dicembre 2011.

La presenza in Italia dovrà essere dimostrata con documentazione proveniente da “organismi pubblici”. La Cisl di Foggia auspica che tale opportunità sia colta pienamente sul territorio provinciale di Capitanata e, pertanto, invita tutti gli interessati ad attivarsi per la presentazione delle domande. A tal fine, in collaborazione operativa con il Caf e tutte le categorie sindacali coinvolte, la Cisl provinciale ha attivato gli sportelli della sede Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) di Foggia, in Via Montegrappa 64/B, per il servizio di consulenza fiscale e previdenziale utile alla presentazione delle relative domande. Gli interessati potranno recarsi presso la sede dell’Associazione della Cisl, che ha in corso protocolli di collaborazione con il Ministero dell’Interno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12 e dalle 16,30 alle 18. E’ possibile prenotare un appuntamento al numero telefonico 0881.583419.
Per presentare domanda, il datore di lavoro deve essere cittadino italiano o comunitario. Il datore extracomunitario può presentare domanda solo se titolare o in attesa di un “permesso di soggiorno CE soggiornante di lungo periodo” o di una “carta di soggiorno”. Può presentare domanda anche se extracomunitario in possesso di permesso per asilo politico. Il rapporto di lavoro deve essere iniziato da almeno tre mesi alla data di entrata in vigore della legge (9 maggio 2012). Possono essere regolarizzati rapporti di lavoro, sia a tempo determinato o indeterminato, a tempo pieno. Solo per il lavoro domestico è ammessa la regolarizzazione per i rapporti part time (con orario settimanale non inferiore alle 20 ore). La retribuzione deve rispettare i minimi garantiti dai contratti collettivi di lavoro.
www.cislfoggia.it

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Bari – Regione, sciolte Comunità Montane. Province: le ipotesi

Pubblicato : giovedì, 13 settembre 2012

L’assessore pugliese Marida Dentamaro (STATO)

SI’ all’unanimità ma con una riserva, alle norme per il conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi al sistema delle autonomie locali, per dirla fuori dal burocratese la settima Commissione condivide la scelta del Governo di sciogliere le Comunità montane e distribuire il personale fra Comuni e Regione, più specificatamente all’Arif per quanto riguarda la Regione, ma deve attendere la formalizzazione del parere della ragioneria (già però incartato nei fatti dall’assessore Marida Dentamaro).

La Commissione ha sottolineato la necessità di vigilare perché siano tutelate le specifiche professionalità del personale in trasferimento all’Arif (Anna Nuzziello PpV), ma anche alla necessità che non vi sia personale “inutilmente trasferito” senza, di fatto, compiti specifici (Rocco Palese Pdl).

Per il consigliere del Pd Mario Loizzo, l’esperienza del lavoro dell’assessore Dentamaro è “unica” se paragonata ai dodici anni di sua esperienza regionale. “È la prima volta – ha detto – che viene presentato un provvedimento con tali esperienze cognitive, da tutti i punti di vista: dei numeri, dei costi e delle professionalità. L’Arif farà tesoro di queste nuove energie lavorative utilizzandole al meglio, riqualificandole, immaginando di poter intervenire preventivamente in tutti i settori di sua competenza, uno a caso la salvaguardia boschiva”.

La proposta di legge in tema di incompatibilità e conflitto di interessi proposta dal capogruppo del Pd Antonio Decaro e dal consigliere Sergio Blasi ha spaccato la Commissione in due: da una parte quelli che chiedono di procedere speditamente (Pd e Sel) e dall’altra coloro che chiedono un momento di riflessione, avanzando la necessità di ascoltare gli ordini professionali, procedere insomma come sempre alle audizioni di tutto il “mondo interessato”. In realtà per i consiglieri Antonio Decaro e Michele Losappio nel caso specifico, sarebbe bastato che gli ordini professionali avessero risposto alle sollecitazioni già fatte dalla Commissione. Non essendo arrivati i contributi di alcuno, si poteva tranquillamente procedere, anche perché è stato richiesto il consulto dell’assessore Dentamaro, che ha delle competenze specifiche su queste materie (bicamerale di “Dalemiana” memoria ndr).

“Lo stop concesso – hanno sottolineato Decaro e Losappio – sarà breve, per il tempo delle audizioni nella prossima seduta, dopo di che sarà improrogabile la discussione su questa proposta di legge che riteniamo fondamentale per la vita democratica della Regione, altrimenti, che si vada direttamente in aula”.

RIORDINO PROVINCE PUGLIESI. L’assessore Marida Dentamaro ha informato la Commissione sullo stato dell’arte relativamente all’ipotesi di riordino delle province pugliesi in attuazione delle disposizioni previste dal governo centrale. “Alla luce delle disposizioni del governo Monti – ha detto l’assessore Dentamaro – il processo di riordino delle province pugliesi, inserito nel più generale contesto della razionalizzazione delle strutture della P.A. teso al risparmio della spesa pubblica, porta a definire una duplice ipotesi di assetto istituzionale”.

In particolare l’assessore ha sottolineato che ai sensi della normativa in vigore sono soppresse le province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto per mancanza dei requisiti minimi relativi alla dimensione territoriale e alla popolazione residente prescritti dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2012. “La provincia di Bari sarà soppressa e sostituita dalla Città metropolitana, comprendente tutti i Comuni della stessa, a decorrere dall’1.1.2014 o dallo scioglimento degli organi, se precedente” – ha continuato Dentamaro.

Le ipotesi formulate dalla giunta regionale sono le seguenti :
1 ipotesi – I territori della provincia di Barletta-Andria-Trani vengono accorpati alla limitrofa provincia di Foggia, in quanto l’accorpamento all’altra provincia confinante, destinata a diventare Città metropolitana, viene escluso dalla citata deliberazione. I territori delle province di Brindisi e Taranto vengono accorpati nella provincia TA/BR.

2 ipotesi – I territori della provincia di Barletta-Andria-Trani vengono accorpati alla limitrofa provincia di Foggia, in quanto l’accorpamento all’altra provincia confinante, destinata a diventare Città metropolitana, viene escluso dalla citata deliberazione. I territori delle soppresse province di Taranto e Brindisi vengono accorpati alla provincia di Lecce.

Secondo l’assessore è importane assumere una decisione o come Cabina di regia (con Upi e Anci) o come Consiglio regionale, “perché in questo modo si evita la possibilità che il governo romano, dopo la scadenza del 24 ottobre, decida per suo conto e quindi di fatto imponga conclusioni calate dall’alto che possono non coincidere con i desideri e le aspirazioni del territorio”.

Il presidente della settima Commissione Giannicola De Leonardis ha comunicato ai consiglieri che nella prossima seduta vi saranno le audizioni sulla legge di incompatibilità, il parere che completa l’iter della legge di soppressione delle Comunità Montane oltre ad eventuali altri argomenti da definire.
da Stato Quotidiano

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