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FOGGIA – lettera al Governatore Vendola . Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle chiedono interventi sull´impianto di depurazione di Foggia che versa in stato di abbandono

Pubblicato: lunedì, 10 settembre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Gentile Governatore della regione Puglia,
come attivisti del Movimento Cinque Stelle abbiamo avuto modo di leggere la lettera della signora Power e la sua risposta circa il problema relativo alla realizzazione di una condotta a mare per lo scarico delle acque provenienti da un depuratore.
Abbiamo apprezzato il suo slancio in favore di un maggiore impegno in difesa dell’ambiente e contro quegli interessi oscuri che tendono a trasformare e distruggere la bellezza intrinseca della nostra terra.
Al contempo condividiamo la sua affermazione che sarebbe paradossale considerare gl’impianti di depurazione e di affinamento quali opere nemiche dell’ambiente.
Così pure condividiamo il ragionamento sull’opacità dell’operato di molte anzi troppe amministrazioni locali sul tema del contrasto all’inquinamento delle falde.

Però da semplici cittadini impegnati nel sociale e nelle battaglie ambientaliste, nasce spontanea la domanda ma come mai c’è tanta gente che si oppone a un intervento come questo e il perché anche una artista che ama questa nostra terra decida di dare voce a questa protesta. Noi ce lo chiediamo e lei?
Vede caro Governatore, noi ci siamo fatti un idea del perché questo accade, avrà seguito anche lei cosa sta accadendo nella provincia di Barletta, Andria, Trani con il sequestro di diversi depuratori con l’operazione “Dirty Water” ha consentito di accertare responsabilità, a vario titolo, in ragione delle cariche ricoperte nelle società incaricate della gestione degli impianti, nei confronti di 21 persone tra cui Ivo Monteforte amministratore unico dell’AQP (Acquedotto Pugliese), alle quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia in ordine allo sversamento incontrollato nelle acque superficiali marine contigue alla costa di fanghi di depurazione (rifiuti speciali) e di acque non depurate con valori chimici biologici superiori a quelli fissati dal decreto legislativo 152/2006, con deturpazione delle aree marine e dei tratti costieri, nonché la frode nell’esecuzione dei contratti per l’inadempimento degli obblighi contrattuali a carico delle società e dei loro rappresentanti legali, incaricate della conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti (notizia appresa dalla stampa).

Purtroppo questa situazione è estremamente diffusa su tutto il territorio regionale ad esempio provi a visitare l’impianto di depurazione della città di Foggia e si renderà conto che purtroppo la sua affermazione: “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”, non è veritiera, infatti basta accostarsi allo scarico d’uscita del depuratore per rimanere tramortiti dalla puzza, nonché dallo stato di abbandono in cui versa la struttura, infatti in barba a qualsiasi norma di tutela persino la recinzione all’impianto risulta divelta, per non parlare delle stazioni di pompaggio abusive che alimentano enormi vasconi per l’irrigazione di pomodori e altri ortaggi, posizionate proprio a ridosso della stessa recinzione come può vedere dalle foto allegate.

Il problema Governatore è che questa cosa non si verifica solo a Foggia e che forse dovrebbe rivedere le modalità con cui il sistema complessivo della depurazione viene gestito da società Pura srl controllata dall’AQP. A proposito perché AQP ha necessità di realizzare un srl per svolgere tali funzioni?
In Gran Bretagna ad esempio un importante oasi naturalistica nata dall’abbandono di un sito minerario ad opera della politica della signora Thatcher gestita Wildfowl & Wetlands Trust (WWT) fondata da Sir Peter Scott viene alimentato dalle acque di un depuratore, ci dispiace affermare che questa cosa allo stato attuale è impossibile solo ipotizzarla per la Puglia, basti pensare che per esempio il torrente Candelaro a cui afferiscono molti scarichi provenienti dai depuratori di diversi comuni della Capitanata è il corpo d’acqua superficiale più inquinato della Puglia come attesta la stessa ARPA.

Per cui non dovrebbe sorprendersi se in molti non credono ” noi aggiungiamo purtroppo” che quella condotta rappresenti una soluzione ottimale è questa costatazione che qui riportiamo ci fa molto male, parchè la paura dei nostri concittadini nasce perché anche nel campo della tutela dell’ambiente e nello specifico della depurazione delle acque si è operato sacrificando l’alto valore sociale di questa azione per favorire una becera logica di profitto a ogni costo.

Inoltre Governatore, piuttosto che sentirsi ferito e affermare: … amare la propria terra e governarla con lungimiranza spesso comporta incomprensioni e aggressioni gratuite e polemiche ingenerose. Solo perché qualcuno le fa notare che l’imperatore è nudo, anzi sporco … Le consigliamo scendere nel mondo reale, abbandonando le ovattate stanze della presidenza della regione, così d’allontanarsi dal canto delle sirene di quei luoghi di potere che distorce irrimediabilmente la realtà, in modo da evitare di scrivere senza conoscere veramente i problemi che cozzano con quanto i cittadini reali costatano tutti i giorni … come affermare “depuriamo con le migliori tecnologie disponibili”… cosa forse vera forse solo nelle intenzioni ma non nei fatti, come dimostra anche la nostra circostanziata e documentata denuncia fotografica.

Lei è ancora in tempo per intervenire politicamente senza aspettare come nel caso dell’ILVA che la situazione venga affrontata e risolta da un altro organo dello stato la Magistratura.
da Il Grecale

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