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Manfredonia – Le Vie Francigene

Pubblicato: mercoledì, 10 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

“I cammini della fede sono un formidabile banco di prova per l’innovazione del turismo in Capitanata, per valorizzare il patrimonio archeologico ed ambientale dei centri abitati e delle aree rurali del territorio, per rilanciare la sostenibilità del nostro modello sociale e di sviluppo”. E’ quanto ha affermato Salvatore Castrignano, Coordinatore provinciale dell’Associazione Lavoro&Welfare a conclusione del ciclo seminariale sulla Via Francigena, che ha avuto come epilogo il significativo e partecipato incontro di lunedì 8 ottobre presso l’Auditorium Valentino Vailati di Manfredonia.

Il percorso dei pellegrinaggi di fedeli attraverso la Via Francigena ha rappresentato già a partire dall’XI secolo un fattore di sviluppo economico, oltre che di unione fra le culture e le genti europee e di altri continenti. La creatività degli uomini ha fatto in modo che da una via di passaggio di pellegrini siano potuti nascere, insieme alle chiese ed ai luoghi di ristoro intermedi, fiorenti commerci ed elaborate culture.

Il riscoperto tratto meridionale della Via Francigena che va da Roma ad Otranto o Leuca per poi dirigersi in Terra Santa, attraversa la Capitanata interessando, tra gli altri, luoghi come Troia, Lucera, Stignano, San Matteo, San Leonardo, Monte Sant’Angelo con la Grotta ove apparve l’Arcangelo Michele.

“Sulle tracce di questo illustre passato il territorio della Capitanata può e deve ricostruire la propria identità e orientare il proprio futuro, rilanciando le tradizioni e le eccezionali risorse storiche e paesaggistiche di cui dispone ampiamente, che costituiscono fattori e luoghi reali (nell’era dei non-luoghi) da offrire anche come prodotto turistico originale e sostenibile alle persone che in flussi crescenti si muovono sulle Vie Francigene di Puglia”, ha detto Federico Massimo Ceschin, esperto in marketing territoriale ed ideatore dell’evento della Borsa Internazionale del Turismo Religioso e del Salone “Vie Sacre”.

L’entusiasmo e l’impegno dei giovani a sostenere con forme associative e con nuove attività d’impresa questo importantissimo vettore di sviluppo del sistema territoriale regionale in generale e del sistema turistico rurale locale in particolare, è stato manifestato negli interventi di Raffaele Frattarolo, Presidente di Dauniatur e di Giuseppe Quitadamo, Referente sipontino di Lavoro&Welfare, le Associazioni che con l’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro hanno organizzato l’evento. Sono stati gli stessi a far notare la necessità di un approccio più propositivo ed attivo in tal senso da parte delle Istituzioni locali.
Molto apprezzati gli interventi tecnici dell’archeologo Feliciano Stoico, del tour operator di Boscorosso Viaggi Matteo Ciavarella e di Enzo Dota dell’Associazione Il Meglio della Puglia e promotore del portale Daunia da vivere.

“La Via Francigena rappresenta per noi anche il cammino della solidarietà tra gli uomini e quindi la via del cuore”, ha detto don Tonino Di Maggio nel portare ai partecipanti il saluto dell’Arcivescovo Michele Castoro.

“La Chiesa valuta con grande attenzione questa iniziativa e sarà parte integrante in ogni attività ad essa legata affinchè possano migliorare la vita dei cittadini e le condizioni sociali delle nostre comunità, innamorandoci del territorio, apprezzando e gustando la bellezza del creato”.
da Stato Quotidiano

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