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Manfredonia – Ase, Rinaldi: Tarsu, Comune ha incassato meno. Voto: no con caos

Pubblicato: martedì, 9 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

L’assessore al bilancio Pasquale Rinaldi durante una passata seduta di Consiglio Comunale Manfredonia (ST)

MOZIONE Ase: è caos. Dalle dichiarazioni alla votazione dell’atto presentato da Troiano: polemiche e tensioni. Seduta sospesa per minuti, alla fine il voto schiacciante: 1 sì, 19 contrari, 1 astenuto. Dal capogruppo Pd Franco La Torre l’allarme: necessario rivedere gli assetti della Maggioranza. “Rischiamo di avere anche noi un Masiello in casa”. Il riferimento era al giocatore del Bari comico goleador nel derby con il Lecce.

“Una mozione contradditoria”, ha detto nella sua lunga analisi l’assessore al Bilancio Pasquale Rinaldi. “Nella prima parte si dice che l’Amministrazione è composta quasi da sciagurati, per poi fare delle distinzioni.

Di certo non ci sono opacità, omissioni, zone d’ombra nelle partecipate, io francamente non ne vedo. E poi la minaccia: ‘inviare tutto alla Corte dei Conti, alla Procura di Foggia ‘. Dico a Troiano di evitare la raccomandata: le carte le abbiamo inviate noi”.

Poi i dati: “Il dato per la Tarsu non è esatto: nel 2011 il Comune ha incassato 5.079 milioni di euro, abbondantemente in meno rispetto a quanto versato. Nel 2012 sempre per la Tarsu 2011 abbiamo incassato nel primo e secondo trimestre 1.179 €, 22mila euro nel III semestre per un totale di 6,2 milioni, un milione in meno rispetto al ruolo. Intanto l’Amministrazione ha versato giustamente all’Ase quanto gli era dovuto; fra smaltimento e costi di personale rientriamo già negli importi indicati. Il Comune sta prestando grande attenzione all’Ase: se abbiamo fatto quel piano di rientro è stato per metterla nelle condizioni di avere un valore. Controlliamo quanto dobbiamo controllare. Sui dipendenti prestiamo grande attenzione in un rapporto di piena collaborazione e continua con l’Amministratore unico per migliorare quello che è migliorabile”. “Il bilancio dell’Ase risponde al codice civile rispetto a quello del Comune, da qui una certa disomogeneità”.

“Con delibera 63/2011 è stata effettuata un’operazione di trasparenza con chiarimento delle reciproche posizioni debito/credito previste. I rapporti tra Ase e Comune sono regolati tra un contratto: il bilancio della partecipata è sottoposto all’attenzione dei soci, il corrispettivo costituisce l’entrata principale per un servizio indispensabile: il Comune dopo l’approvazione del preventivo 2011 ha comunicato all’Ase la necessiarietà della rimodulazione del corrispettivo; la richiesta doveva essere necessariamente affiancata dalla rimodulazione dei servizi erogati dalla società; a fronte di una mancata modifica del contratto di servizio e principi sanciti dallo stesso ogni prestazione è stata fatturata sulla base del corrispettivo approvato dal Comune in sede di approvazione del proprio preventivo.

L’Ase aveva evidenziato le difficoltà ad operare i servizi.

La rimodulazione del corrispettivo, come proposta del Comune, non riusciva neanche a coprire i principali costi fissi, vale a dire: smaltimento per 2,5 milioni e personale: per oltre 4 milioni, con voci pari ad un importo di 7 milioni.

Quanto proposto sarebbe stato possibile accoglierlo solo con una drastica riduzione del costo del personale. In definitiva al momento della conclusione della procedura del debito fuori bilancio si è concluso lo stralcio dei crediti maturati nell’esercizio del 2011 con vantaggi per l’Amministrazione”.

“La transazione è stata firmata il 09.05.2012 dopo il consuntivo Ase del 2011, pertanto gli effetti dell’atto non potevano essere contemplati nello stesso consuntivo.

Per la nota credito dell’Ase verso il Comune: a fronte delle somme non riscosse nel 2011 la stessa rappresenta un’ipotesi che non ha nessuna valenza giuridica poichè non confortata da alcuna norma. Il mancato pagamento di una fattura è irrilevante ai fini dell’emissione di una nota di credito.

E’ possibile emettere una nota di credito solo se è intervenuta la risoluzione del contratto; sopravvenuto un accordo tra le parti se si è provveduto ad annullare una fattura emessa per errore. Lo dice la risoluzione dell’Agenzia dell’Entrate n.75/E/25.03.2002. Tutte le suddette circostanze non si sono verificate nel 2012.

Per quanto evidenziato è di tutta evidenza che la proprietà ASE non ha subito alcun danno come invece si evidenzia nella mozione del consigliere Troiano. Non senza imbarazzi si è costretti a leggere che l’eventuale danno per il Comune sia derivato dalle maggiori imposte di un debito non onorato. A parte l’illogicità di questa tesi : le imposte si pagano sul debito e non sul credito. il pagamento delle imposte rappresenta del resto un dovere costituzionale (articolo 53)

“Per il fondo svalutazione crediti è pari a 39.353 euro a differenza di quanto asserito nella mozione del consigliere Matteo Troiano. Si ribadisce che la transazione è stata sottoscritta nel maggio 2012 ed è divenuta definitiva dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2012 in data 27.07.2012. contestualmente all’appreovazione del piano di riparto del debito fuori bilancio. Ogni motivazione dei crediti dell’Ase verso il Comune non potrà essere stabilita nel corrente esercizio e dunque nel consuntivo dell’Ase nel 2012.

Non dimentichiamoci della situazione di crisi e dei tagli verso i Comuni e le società partecipate costrette a subire incrementi per i maggiori costi: persdonale, smaltimento, carburante. Ase e Comune sono tenuti a garantire il servizio di igiene urbana raccolto e smaltimento, un servizio ogni anno più complesso”.

Riccardi: “Mi viene difficile anche comprendere le motivazioni che ci hanno spinto alla discussione di una mozione che per chi l’ha confezionata poteva avere altre vie d’uscite. L’Ase rappresenta un’azienda di grande prestigio per il Comune. Nel Meridione le aziende in house precipitano, pensiamo ad esempio alla Sia di Cerignola, che proviene dal fallimento dell’Asia“.

“Questa questione si poteva risolvere con un Consiglio monotematico sull’Ase, discutendo delle sue prerogative, del suo valore e collocamento sul mercato, del suo futuro anche con la presenza dell’Amministratore Unico Dicembrino. Non mi farò più tirare in vicende di questo tipo; una disputa che ha dietro questioni personali e tutta la rassegna stampa non fa che dimostrarlo. Qualcuno vuole creare fibrillazione.

Ma io non mi faccio ricattare. Odio le contrapposizioni personali (ndr). Accetto solo il dibattito politico. Cosa devo contestare all’Amministratore unico: dove sono le reiterate irregolarità, dove sono i mancati raggiungimenti degli obiettivi per giustificare una revoca del suo incarco. E’ evidente che in questa mozione ci sia una mano estranea che scrive cose clamorose e fa errori di matematica. L’assessore mi dice che abbiamo incassato di meno.

Il consigliere Troiano dovrebbero ammettere i propri errori. Giusta la corrispondenza di missive tra dirigente dell’Ente e Ase: governare un’azienda come la nostra partecipata non è semplice. Ai lavoratori più di quello che fanno non gli possiamo chiedere. La discussione andava fatta tramite un discorso più complesso e senza personalismi. Secondo me questa mozione non andava proposta in aula”.

Titta presenta la proposta come modifica poi dice che lo ha fatto ‘per provocare“. “I Comuni vanno protetti, sostenuti: siamo sotto il continuo controllo della Corte dei Conti, non esistono atti in Italia che non sono sotto la lente della Corti dei Conti. Se si riscontrano delle irregolarità gli atti vanno inviati alla Procura della Repubblica. Qualche giorno fa siamo stati noi ad inviare degli atti in Procura per una vicenda poco chiara. Io non perseguo le persone sul piano personale (ndr)”.

Da qui contrasti, voci, caos generale, fino alla sospensione della seduta. Un attimo prima Troiano aveva detto: “pronto a ritirarla se si svolgerà nel breve un consiglio monotematico sull’Ase”

Poi il ritorno in aula: 22 presenti, 9 assenti. Il Pdl annuncia di abbandonare l’aula a causa delle tensioni emerse. Il capogruppo del Pd Franco La Torre: “da quanto emerso in questa seduta ritengo che si possano concretamente definire gli assetti di questa Maggioranza. Una maggioranza che non può essere ingabbiata da alcuni consiglieri che ci devono tenere ostaggio in questo modo. Abbiamo voglia di affrontare le tante tematiche che interessano la collettività. La mozione? E’ inammissibile. La votiamo perchè posta all’ordine del giorno. Certo c’è un dato positivo: ci siamo tolti una palla al piede che stava diventando scomoda. L’importante ora è quella di definire certi assetti interni”.

Cosimo Titta: “il sindaco la finisca ogni volta che emerge un problema di dire: ‘me ne vado a casa, se volete me ne vado a casa‘. Qui tutti possiamo andare a casa, invece continueremo per risolvere le problematiche che dovrebbero emergere”.

Il voto sulla mozione Ase: 22 presenti, 9 assenti (molti dopo la pausa, con il Pdl che ha abbandonato l’aula). Il responso: 19 no, 1 astenuto, 1 sì.

Altri accapi.

Nel corso della seduta il sindaco ha chiesto, ottenendo, di ritirare l’accapo 8(Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica di salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2012). Rinviato l’accapo 4 (interrogazioni e interpellanze). 19 sì, 5 no: l’accapo 5 approvato (Programma Triennale OO.PP. 2012 – 2014. Elenco annuale 2012 – Deliberazione di C.C. n. 17 del 27.07.2012 – 1o aggiornamento – Approvazione). Accapo 6 (Approvazione convenzione tra enti ex art. 42 TUEL): approvato all’unanimità dei presenti in aula. Accapo 7 (Ratifica variazione di cui alla delibera di Giunta n. 213 del 7.8.2012; Rimodulazione del piano di rientro del debito fuori bilancio riconosciuto con delibera di Consiglio n. 63 del 29.11.2011; Variazione al Bilancio di Previsione 2012 e al Bilancio Pluriennale 2012/2014, var. n. 2) approvato.

Interessante la domanda posta dal consigliere di Impegno Comune Matteo Troiano su un progetto da oltre 200mila euro dell’Ente sulla riqualificazione di Bosco Cavolecchia. Infine F.La Torre: “ricordo che chi ha presentato la mozione sull’Ase è andato via quando si è trattato di votare per gli altri accapi. Non aggiungo altro”.
da Stato Quotidiano

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