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Foggia –Zona Protezione Ecologica nell’Adriatico, Campo: sperimentiamo

Pubblicato: lunedì, 1 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

P.Campo, segretario provinciale Pd Capitanata, già sindaco di Manfredonia (2000/2010) (st-@)

“ABBIAMO la consapevolezza che il mare Adriatico sia e possa ancor più diventare uno spazio in cui sperimentare, attuare e alimentare la sostenibilità ambientale dello sviluppo economico e del benessere sociale. Il rischio è che sia pregiudicato dagli interessi di pochi”. E’ il segretario provinciale del Partito Democratico a motivare l’iniziativa parlamentare del deputato Michele Bordo e della senatrice Colomba Mongiello per l’istituzione della Zona di Protezione Ecologica del Mare Adriatico, “al cui interno – sottolinea Bordo – si prevengono e reprimono tutte le forme di inquinamento, a partire da quelle derivanti dalle indagini e dalla coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi”.

Un’iniziativa ‘No Triv’ che “chiediamo sia supportata da migliaia di cittadini – aggiunge Mongiello – per colmare quel deficit di partecipazione democratica rilevato nella contestazione tanto alle decisioni della ministro Prestigiacomo che del ministro Clini”. E’ questo il senso della petizione a sostegno dell’iniziativa che il PD avvierà a partire da queste ore e che “speriamo attragga l’attenzione di quanti parteciperanno alla manifestazione del 6 ottobre a Manfredonia – prosegue Campo – a cui abbiamo aderito formalmente”.

“Gia oggi la situazione dell’Adriatico è gravemente compromessa – afferma Colomba Mongiello citando la relazione al Senato dell’allora ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – giacché nell’area settentrionale sono attive 50 piattaforme, un numero tale da generare un potenziale di rischio di incidente industriale assimilabile a quello provocato dall’esplosione della piattaforma della British Petroleum nel mare della Florida”. Anche da questi impianti deriva il deposito di “una quantità di catrame che il normale ciclo biologico ormai non riesce più a smaltire, e che sarebbe ulteriormente accresciuta dalle trivellazioni nel Medio e Basso Adriatico”.

“Il valore positivo della protesta, che noi abbiamo condiviso, sostenuto e alimentato dal primo momento, deve ora trovare uno sbocco istituzionale capace di tenere nel giusto conto proprio le valutazioni politiche, ambientali, economiche e sociali che dalla protesta scaturiscono – aggiunge Michele Bordo – Di qui, prima la richiesta della sospensione delle indagini geosismiche fino all’annunciata conferenza internazionale, poi l’iniziativa per l’istituzione della Zona di Protezione Ecologica del Mare Adriatico” utilizzando le previsione della legge con cui è già stata istituita quella ‘Mediterraneo nord-occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno’.

L’area di mare da proteggere è quella compresa tra il limite delle acque territoriali (fino a 12 miglia dalla costa) e quello delle acque internazionali. Al suo interno ”allo scopo di proteggere la biodiversità e gli ecosistemi marini e di tutelare il patrimonio dei fondali del mar Adriatico, sono attivate azioni finalizzate alla prevenzione e repressione di tutti i tipi di inquinamento”. Inoltre, “al fine di sostenere programmi di sviluppo economico ed occupazionale in favore delle popolazioni costiere e delle isole, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare promuove, contribuendo anche con risorse finanziarie, azioni di valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e ittico della Zona di Protezione Ecologica del Mare Adriatico”.

“Vogliamo vincolare, con un pronunciamento del Parlamento, l’azione di questo e dei futuri Governi del Paese rispetto ad un tema così delicato – continua Bordo – rispetto a cui non può valere l’argomento dell’asettica applicazione di norme tecniche”. “Dalla Capitanata parte un’iniziativa a tutela di un bene prezioso per milioni di donne e uomini – conclude Paolo Campo – che speriamo smuova le acque anche in sede europea per scongiurare il rischio di assistere al soffocamento della vita nel mare Adriatico”.
da Stato Quotidiano

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