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FOGGIA — Mongelli: «Cambierò la città a costo di prendere pistolettate»

Pubblicato: lunedì, 1 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

È scontro con la Curatela di Amica: ogni mese – la società dovrà attestare il proprio servizio

 

L’emergenza in città a Foggia

«Con quel provvedimento non si è voluto sostenere il cambiamento . Ma io questa città la cambio, anche a costo di prendere una pistolettata in testa.

Ed è inutile che mi si spediscano gli emissari per farmi firmare l’ordinanza. È pronta, ma questa volta i soldi della Tarsu dei foggiani non saranno versati a piè di lista».
Parole forti quelle con le quali il sindaco Gianni Mongelli commenta quanto accaduto venerdì. Il giudice fallimentare, Roberto Gentile, come è noto, ha bloccato la sottoscrizione del contratto con Amiu giudicandolo «gravoso» per i lavoratori prolungando per 15 mesi l’esercizio provvisorio di Amica.
La città è ancora molto sporca. I camion hanno svuotato solo i cassonetti, ma non sono state raccolte tonnellate di rifiuti rimaste per terra nelle strade.

E’ stata pubblicata l’ordinanza sindacale con la quale Amica e Daunia Ambiente proseguiranno il servizio di gestione dei rifiuti «consistente nello spazzamento, raccolta, raccolta differenziata, trasporto dei rifiuti agli impianti di trattamento, conduzione dell’impianto di multi selezione e dell’impianto di biostabilizzazione».

L’amministrazione verserà per l’intero anno 22 milioni 738mila, somma – sottolinea l’ente – «di gran lunga superiore alla media nazionale». Due le novità a conferma della linea dura adottata dall’amministrazione: l’ordinanza al momento è solo per il mese di ottobre ed è subordinata ad una serie di prescrizioni.

«Fino ad oggi la Curatela non ci ha mai presentato un rendiconto di come sono stati spesi il milione e 800mila euro mensili che versiamo dal 17 gennaio – spiega Mongelli -. Il servizio è stato inadeguato visto il degrado ambientale sotto gli occhi di tutti. Dunque si cambia. Dal momento che il giudice ha deciso di intervenire mentre i lavoratori erano impegnati in un referendum per scegliere il piano occupazionale e Amica deve proseguire con il servizio, il Comune d’ora in poi chiede conto del servizio che paga».

Ogni mese la Curatela dovrà attestare la regolare esecuzione del servizio, per ottenere il versamento delle somme. Entro il 5 ottobre dovrà presentare un piano di ristrutturazione del personale (applicando quanto deciso in Prefettura) per abbassare il costo del lavoro e riequilibrare l’uso delle risorse. Oggi per la pulizia della città resta solo il 15 per cento di quel milione e 800mila euro. I sindacati aziendali sostengono in una nota che lunedì si autoconvocheranno per procedere in tal senso. Ieri, intanto, sono stati revocati i licenziamenti. L’ordinanza prevede anche che la Curatela presenti entro il 15 ottobre un piano per attivare la differenziata.
D’ora in poi se ci saranno danni agli impianti di proprietà comunale (discariche e impianto di biostabilizzazione) il costo sarà decurtato dal corrispettivo. Infine la Curatela dovrà versare l’Ecotassa alla Regione. In questi mesi di gestione è stata «evasa» la tassa regionale. La Curatela sostiene che si andrà «a compensazione».

Ma non pare sia questa la strada.
Per domani è stata indetta una conferenza stampa alla quale parteciperà il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, e probabilmente il sindaco di Bari, Michele Emiliano.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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