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FOGGIA – Fallimento Amica
Le OO.SS.aziendali di Daunia Ambiente S.p.A., all’indomani del provvedimento di rinnovo dell’esercizio provvisorio per le fallite Daunia Ambiente ed Amica S.p.A., colgono l’occasione per ringraziare gli organi della procedura fallimentare, unitamente a S.E. il Prefetto di Foggia, per l’elevato senso di responsabilità mostrato nella gestione della spinosa vertenza delle aziende di igene urbana, a tutela non solo dei posti di lavoro, ma della stessa dignità lavorativa e professionale dei lavoratori tutti.
Colgono l’occasione per stigmatizzare i comportamenti e le dichiarazioni che hanno seguito il provvedimento del giudice delegato, tendenti a minimizzare, se non occultare, le responsabilità dell’Amminsitrazione comunale che, servendosi del “braccio armato” dell’AMIU di Bari, ha tentato un vero e proprio salasso a danno delle tasche dei lavoratori (in media il 25% della retribuzione) che, conti alla mano, avrebbero pagato non solo i presunti esuberi di personale, ma anche costi tipici della gestione dell’azienda (circa 1,5 milioni di euro), non certo addebitabili alle maestranze.
Le OO.SS. sono consapevoli della necessità di addivenire ad una ristrutturazione e riqualificazione del personale al fine di adeguare la forza lavoro alle necessità del servizio svolto e, sin da ora, si rendono disponibili, unitamente alle rappresentanze sindacali di Amica S.p.A., ad istituire un tavolo per la soluzione della difficile situazione.
Chiedono che il Sindaco dia inizio immediatamente le procedure per dare esecuzione alle decisioni del consiglio comunale in merito alla costituzione di una NewCo per la gestione del servizio di igiene urbana, attivandosi nel contempo per la ripresa della raccolta differenziata e la riattivazione dell’impianto di multiselezione con i fondi del progetto da troppo tempo arenato alla Regione Puglia.
Sarebbe altresì opportuno, come promesso e sinora non mantenuto, consentire lo smaltimento presso l’impianto di biostabilizzazione ai comuni dell’ATO Fg3, la qual cosa garantirebbe ingenti ricavi e tranquillità finanziaria alle aziende. Che interesse si cela dietro la decisione di mantenere l’impiantistica a mezzo servizio?
Comunicato Stampa
Commento di pippy
Data 1 ottobre 2012 ora 08:51
Finalmente, seppur a piccoli passi, la verità comincia ad emergere. Lo sfascio delle aziende e la loro ingente debitoria è da addebitare esclusivamente agli amministratori che si sono succeduti alla guida delle aziende e molti dei quali oggi siedono in consiglio comunale e certamente d’intesa con le amministrazioni comunali che si sono avvecendate dal 2004 ad oggi.I dipendenti dovranno certamente fare un passo indietro, ma andrebbero perseguiti i responsabili che le hanno elargite(in daunia ambiente le promozioni a pioggia le fece Sisbarra(e non solo quelle) che oggi assurge a moralizzatore. Continua……