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Rifiuti, raccolte finora 3500 tonnellate. Ripulite le zone centrali della città

Pubblicato: mercoledì, 2 gennaio 2013 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Ma continuano anche i roghi, denunciato un giovane
Oltre una ventina gli interventi dei Vigili del fuoco

 

Nonostante in molti non abbiamo ascoltato l’invito a non abbandonare, in mezzo alle strade – come vuole la tradizione dell’ultimo giorno dell’anno – materiale di ogni genere quella di ieri è stata una giornata non particolarmente difficile per la raccolta rifiuti a Foggia.

Diverse le zone, soprattutto in periferia, che fino al tardo pomeriggio erano ancora invase dai resti de festeggiamenti anche se i primi mezzi, delle ditte incaricate del servizio di raccolta rifiuti nel capoluogo, hanno iniziato ad operare pochi minuti dopo l’una anche con una ruspa.

I compattatori di proprietà comunale sono stati affidati a otto autisti dei bus dell’Ataf che, dopo un corso accelerato, si sono messi alla guida dei mezzi. Ieri mattina, invece, completamente pulite le zone centrali a ridosso di piazza Cavour, piazza Giordano e corso Vittorio Emanuele.

Un servizio di raccolta che è poi proseguito nelle prime ore della giornata ed è andato avanti fino al pomeriggio.

Dal 23 al 31 dicembre a Foggia sono state raccolte 3500 tonnellate di rifiuti.

Ma quella dell’ultimo dell’anno è stata ancora una notte di intenso lavoro per i Vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo, alle prese con incendi dolosi di cassonetti e cumuli di rifiuti.

Oltre una ventina gli interventi dei mezzi del 115 in tutta la città: alcuni degli incendi sono stati causati dalla caduta accidentale dei petardi nei cumuli di immondizia.

Molti invece quelli causati volontariamente dalla mano dell’uomo. Come quello scoperto da un ufficiale della polizia provinciale, in via Monsignor Farina. Mentre stavano raggiungendo gli amici per trascorrere la notte dell’ultimo dell’anno i tre hanno notato un giovane mentre dava fuoco ad alcuni cumuli di rifiuti.

Lo hanno bloccato e, alla domanda di una delle donne sul perché stesse incendiando quelle buste ha risposto: «meglio bruciarle che lasciarle in questo stato».

Così l’ufficiale della polizia provinciale ha chiamato il 115 e poi il 113, facendo intervenire anche una volante: il ragazzo è stato portato in questura e poi denunciato in stato di libertà.

Il cumulo di rifiuti in fiamme, si trovava a ridosso di alcuni alberi e di numerose automobili in sosta.

Le fiamme, infatti, avrebbero potuto propagarsi con molta facilità, oltre a sprigionare diossina, molto pericolosa per la salute umana.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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