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Manfredonia – Imar, lavoratori: “dal primo gennaio 50 in mobilità; macchinari in vendita”

Pubblicato: giovedì, 3 gennaio 2013 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Alcuni lavoratori della Imar all’interno di Palazzo San Domenico prima di una passata riunione (archivio STATO)

“LA relazione del Responsabile Unico del Contratto d’Area di Manfredonia-Monte Sant’Angelo e Mattinata è ferma all’ottobre 2012. La Imar non ha 50 lavoratori in Cig straordinaria ma 50 in mobilità dal primo gennaio 2013, con lettera di licenziamento sottoscritta il 31.10.2012.

Un’altra importante realtà occupazionale del territorio ha chiuso, ha cessato le attività, i macchinari in parte sono stati venduti, altri lo saranno a breve. Il capannone è destinato all’asta”. Lo dice a Stato un giovane ex occupato del Contratto d’Area dopo la visione della relazione del Responsabile uncio del Patto territoriale dell’area. Naturalmente, la relazione è dell’ottobre 2012, con lavoratori dell’Imar al tempo in Cigs.
La mobilita’.
 La mobilità per i lavoratori della Imar fu in parte “indigesta “, dopo il passato incontro in Provincia. I lavoratori – come comunicato da referenti sindacali – avevano rifiutato gli incentivi della società, “somme ridicole”, confidando nella sottoscrizione della Cig in deroga dal primo gennaio 2013, data di partenza della mobilità ex l.223/91. Come non avvenuto.

L’incontro in Provincia. Presenti il 23 ottobre 2012, il legale rappresentante della Imar srlGianfranco Pettinari, il dr.Frisoli di Confindustria Foggia, il segretario generale della FIM CislF.Campodipietro, il segretario generale della Fiom Cgil A.La Daga e gli Rsu della Imar D. De Leo eMichele Iacoviello. A presiedere l’incontro l’ing. Nicola Rosiello, dirigente del Settore politiche del lavoro e statistica della Provincia di Foggia assistito dalla dott.ssa Leoninda Marzocco.

Evoluzione Ammortizzatori sociali. Si ricorda che la IMAR srl, dopo un periodo di Cigo, era stata ammessa alla Cig straordinaria dal 06.04.2010 al 05.04.2011 “per un massimo di 54 unità lavorative”. L’azienda aveva fatto ricorso nei restanti mesi del 2011 alla Cig in deroga e alla Cigo residua; infine un ulteriore periodo di Cig straordinaria dal primo gennaio 2012 al 31.12.2012.

Quindi l’avvio della procedura di mobilità con comunicazione del 30.07.2012, dall’azienda, “non essendo stati eliminati i fattori di criticità con perdite pesanti di bilancio nonostante i tentativi di potenziamento dell’azione commerciale e di ricerca di tutte le economie di scala”.

La Imar ha precisato durante l’incontro che “lo strumento alternativo della Cig in deroga non può essere preso in considerazione per il 2013 perchè incerto nella definizione e per la grave situazione economica in cui versa l’azienda”; nessuna possibilità dunque di proseguire l’attività e di reimpiegare il personale. Contestazioni a riguardo dei sindacati e delle Rsu presenti: mancato accordo dunque tra le parti con prossimo incontro con l’Amministrazione comunale. I lavoratori hanno contestato anche le somme proposte dalla società come incentivi dopo la partenza della mobilità dal gennaio 2013: “semplicemente ridicole”. Ora la lettera di licenziamento dal primo gennaio 2013, con le 50 ex unità collocate in mobilità e dunque la cessazione delle produzioni, la vendita dei macchinari e dunque del capannone.

“Oltre ai 50 dipendenti – aggiunge il lavoratore – va considerato l’indotto, vale a dire le aziende che collaboravano stabilmente con l’Imar quando eravamo a regime. Ora il nulla”.


Il futuro occupazionale a Manfredonia.
 Di certo, il futuro per tanti altri giovani o meno di Manfredonia, a livello lavorativo, non è dei più rosei: dalla relazione del 2012 del CdA “ad ottobre 2012 si rileva, in sintesi, la seguente situazione: 41 aziende in attività, 1002 occupati totali, di cui 947 a tempo indeterminato, 373 in cassa integrazione. Rispetto a dicembre 2011 vi sono 255 occupati in meno, pari al 20%”.

CONTRATTO D’AREA: RELAZIONE 2012 - RELAZIONE 2011 – RELAZIONE 2010

“Nell’attuale congiuntura, l’esito delle iniziative risulta molto problematico a causa del fatto che in Europa persiste, dal 2007, soprattutto per i paesi con alto debito pubblico, una situazione particolarmente difficile che ha causato, finora, una delle crisi più gravi degli ultimi decenni, con chiusura di aziende e grave perdita di occupazione che si ripercuote sulle aziende manifatturiere e, inevitabilmente, anche sulle iniziative imprenditoriali realizzate nel nostro territorio”, dice il responsabile unico del CdA, vale a dire il sindaco Angelo Riccardi. Per la relazione sono stati “raccolti, organizzati ed elaboratori i dati aggiornati ad ottobre 2012, riguardanti le agevolazioni concesse alle iniziative, le relative erogazioni effettuate e lo stato di realizzazione delle infrastrutture”. I dati sono stati in parte anticipati nel consiglio comunale dell’8.11.2012, con le dichiarazioni tanto sulle dismesse Bolici/Inside quanto sulla Ibf Spa.

AZIENDE; VARIAZIONI OCCUPAZIONI NEL 2012
Ibf Spa; produzione accumulatori per trazioni e stazionari; ex Enichem; Cigo per i 114 dipendenti
MdJ film spa; fabbricazione di film plastico; ex DI/46; 1^ Protocollo aggiuntivo; Cigs per 43 dipendenti, chiusa;
Beton Costruzioni srl; produzione di cemento armato precompresso; Ex DI/46; 1^Protocollo aggiuntivo, Cigo a rotazione per i 22 lavoratori;
Inside srl; produzione di arredi nautici; ex Enichem; 2^ Protocollo; cessata a giugno 2012; 81 dipendenti Inside e 30 Bolici (già fittuaria di un ramo d’azienda) in mobilità;

Forma srl, produzione di materiale plastico; ex DI/46; 2^ Protocollo; 7 dipendenti su 8 in Cigo a rotazione;
Imar srl; fabbricazione di carpenterie metalliche; ex Enichem; 2^ Protocollo aggiuntivo; 50 dipendenti in Cigs dal 31.12.2012> (si ricorda che la relazione è dell’ottobre 2012; dal 01.01.2013tutti i 50 dipendenti della Imar srl sono in mobilità; l’azienda ha cessato completamente le produzioni con macchinari in vendita)

Somacis Spa, fabbricazione di carpenterie metalliche; ex DI/46; 2^ Protocollo aggiuntivo; “mediamente un terzo degli 87 dipendenti è in Cigo a rotazione”
TTM Tintorie tessili meridionali srl; tintura e finissaggio tessuti; ex DI/46; 2^ Protocollo; Cigs per 17 lavoratori fino al 31.12.2012;
Smite srl, impiantistica elettromeccanica; ex DI46; 2^Protocollo; licenziati i 12 dipendenti per chiusura attività;
Vetrotec Due srl, lavorazione vetro; ex DI/46; 2^ Protocollo aggiuntivo; dei 30 lavoratori, 8 sono stati posti in Cigs a rotazione;
Benfini Marmi srl, lavorazione marmi; ss89 Monte Sant’Angelo; 3^ Protocollo; degli 11 dipendenti, 5 sono in Cigo a rotazione;

ETA HA ASSUNTO 4 DIPENDENTI. GESPO 3 Dalla relazione CdA: al totale indicato (995 dipendenti in attività all’ottobre 2012 compreso quanti in Cig straordinaria, fuori dalle produzioni lavorative, come i 50 dell’Imar ora in mobilità) vanno aggiunti 3 dipendenti assunti dalla Gespo (porto turistico Marina del Gargano in realizzazione) e 4 dall’Eta, impianto termovalorizzatore a Borgo Tressanti.

“INVESTIMENTI IN CORSO”
Annoverati ancora come investimenti in corso: Eta (Energie Tecnologie Ambiente srl; inceneritore Borgo Tressanti, con impianto realizzato ed in funzione in loc. Paglia); Gespo srl (Porto turistico Marina del Gargano; 43.597 – in migliaia di euro – di investimenti ammessi a contributo; 19.570 contributi pubblici assegnati); Rgil di Santamaria Giuseppe snc (villaggio turistico, C.da Funni Mattinata; 2.237 investimenti, 1.118 contributi pubblici); Bolici Invest srl (oggi la notizia del mancato pagamento dei canoni demaniali nel 2011 e 2012, per il porto turistico Baia dei Venti a ridosso della dismessa Inside/Bolici); Inca srl (Zona Pip; produzione derivati del latte; 8.770 investimenti e 4.365 contributi) Sif Trade srl (confezionamento di generi non alimentari; loc. Coppa del Fascione; 2.019 investimenti, 1.009 contributi pubblici)

g.defilippo da  statoquotidiano.it

 

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