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FOGGIA -L’aumento dell’Imu una scelta inevitabile

Pubblicato: venerdì, 12 ottobre 2012 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Il sindaco Mongelli: “Il Comune è solo l’esattore dello Stato, l’ultima parola al consiglio”

La decisione da parte dell’amministrazione comunale di Foggia di aumentare l’Imu sta scaldando e non poco il clima politico-amministrativo.

A ciò si aggiunge il malcontento dei cittadini. L’aliquota per la prima casa è stata fissata a 0,55% (+0,15% rispetto allo schema di base approvato dal Governo) e identica percentuale si applica alle seconde case che siano affittate con canone concordato. Dalla seconda casa in poi l’aliquota è dell’1,06% (+0,30%), ma il gettito è così suddiviso: 0,38% allo Stato, 0,68% al Comune. Invariata quella sui fabbricati rurali fissata al 0,20%.

“Il raffronto tra l’Ici e l’Imu fa emergere due dati di particolare interesse – afferma l’assessore al bilancio, Rocco Lisi – l’invarianza della pressione fiscale sulla prima casa (0,55% Imu – 0,55% Ici) e la riduzione, per il Comune, del gettito derivante dalla seconda casa (0,70% Ici – 0,68% Imu)”.

“I dati dimostrano che il Comune è diventato l’esattore dello Stato, che è tutt’altra cosa rispetto all’autonomia finanziaria enunciata dalla Costituzione – afferma il sindaco Gianni Mongelli – Un’evidenza che ribadirò, questo pomeriggio, al presidente nazionale dell’Anci associandomi alla richiesta, indirizzata al Governo, di incrementare la quota di gettito destinata agli Enti locali per consentirci di garantire ai cittadini l’efficienza e l’efficacia dei servizi istituzionali.

La decisione di aumentare l’aliquota sulla prima casa è stata a lungo ponderata e assai dolorosa, ma inevitabile alla luce dei nuovi tagli ai trasferimenti statali e delle norme ancora più stringenti sul rispetto degli equilibri contabili.

Di qui alla discussione in Aula del bilancio di previsione, che dovrà avvenire entro il 31 ottobre – conclude il sindaco – abbiamo il tempo per un supplemento di riflessione, ferma restando la sovranità del consiglio comunale all’interno del perimetro fissato dalle oggettive necessità finanziarie”.
da Daunia News

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