Offerte speciali Prezzi 10 e lode
GBC FOGGIA - ELETTRONICA E COMPONENTI ELETTRONICI Ristorante Foggia Terra Arsa

Foggia cresce? leggi le email o invia un email a [email protected]



Notizie del 18 agosto 2012

ACCADIA – domenica Toni Santagata omaggia la Madonna di Monte Crispignano

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Accadia si prepara ad ospitare un altro grande evento culturale, questa volta nell’ambito dei festeggiamenti della patrona del paese. Protagonista indiscusso anche questa volta Toni Santagata che si appresta a presentare in anteprima assoluta la sua nuova opera, un vero e proprio oratorio musicale in omaggio alla Madonna del Carmine di Monte Crispignano, protettrice di Accadia.

Un capolavoro artistico e culturale tra il sacro e il profano dove si intrecciano storia e leggenda del piccolo centro dei Monti Dauni. Il maestro Toni Santagata non è nuovo a queste rappresentazioni, e prima di realizzare l’oratorio musicale alla Madonna di Accadia, aveva con successo già scritto e interpretato un’opera dedicata a Padre Pio, “il Santo della speranza” portato in scena per la prima volta in Vaticano il 16 giugno del 2002, data della canonizzazione del frate con le stimmate. Ora, a distanza di ben dieci anni si ripresenta con una nuova opera sacra da lui scritta e diretta, una storia con musiche e testi originali che sottolineano la poeticità e il lirismo della Madonna alla quale migliaia di persone hanno tratto fede e ricevuto miracoli.

“E’ un omaggio alla Madonna del Carmine di Monte Crispignano di cui sono stato sempre devoto, sin da bambino quando mia madre dalla vicina Sant’Agata di Puglia mi portava ad Accadia, e alla tanta gente che vive fuori e che ogni anno ritorna su questi monti per pregare”.

L’appuntamento è per domenica 19 agosto alle ore 21,30 in piazza San Pietro e Paolo e segue la cerimonia di inaugurazione del monumento all’emigrante che si terrà alle ore 19 in piazza municipio alla presenza del sindaco di Accadia, Pasquale Murgante e dell’assessore regionale Elena Gentile.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

Condividi in Facebook

Isole Tremiti si capovolge imbarcazione, idroambulanza salva sette naufraghi

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Una imbarcazione da diporto con sette passeggeri a bordo si è capovolta al largo delle Isole Tremiti a causa delle forti correnti marine. Immediatamente è scattato l´allarme e i naufraghi sono stati tratti in salvo dal personale dell´idroambulanza della Regione Puglia, un nuovo sistema di emergenza e soccorso in mare di tipo sperimentale entrato in funzione anche nell´arcipelago delle Tremiti qualche giorno fa.
da Teleradioerre

Condividi in Facebook

Regioni, Tatarella propone l’accorpamento della Puglia alla Basilicata

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Gli enti locali sotto la ghigliottina dello spending review. Non solo comuni e province, ma anche le regioni dovrebbero diminuire per uscire dalla crisi. E’ quanto propone l’europarlamentare di FLI, Salvatore Tatarella.
‘Nessuna macroregione, ma qualche accorpamento non guasterebbe. Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta potrebbero diventare una sola regione, così pure Trentino, Friuli e Veneto. L’Umbria potrebbe essere accorpata alle Marche o alla Toscana, il Molise all’Abruzzo, e la Basilicata in parte alla Puglia e in parte alla Campania. I risparmi sarebbero notevoli, con riduzione numerica anche del ceto politico. Democrazia e rappresentanza non avrebbero a soffrirne, mentre migliorerebbero i servizi per i cittadini’.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

Condividi in Facebook

FOGGIA – NoBraino in concerto

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

I NoBraino calcheranno il palcoscenico del centro universitario sportivo di Foggia, in occasione della XIII edizione di “SuonInCava”
Questa sera i NoBraino calcheranno il palcoscenico del centro universitario sportivo di Foggia.

Conosciuti per i live adrenalinici e fuori dagli schemi, i NoBraino sommano a una sana dose di fisicità che il palcoscenico fa fatica a contenere, un’uguale quantità di cinico rock d’autore. Deformazioni sarcastiche inscatolate in una sghemba lirica contemporanea sono il loro marchio di fabbrica.

Con l’uscita di “No Usa! No UK!” nell’Aprile del 2010, grazie anche a un fitto passaparola e ai tanti concerti, i quattro si sono guadagnati il titolo di band rivelazione del panorama indipendente italiano.
Negli anni i NoBraino hanno accumulato premi importanti come il DemoRai, il Sele D’oro, e tanti successi culminati con le apparizioni televisive nel salotto televisivo di Serena Dandini “Parla con me” su Rai Tre.

Nel settembre 2011 si sono aggiudicati al Supersound di Faenza il premio speciale MEI “Miglior Tour dell’anno”, insieme al Premio XL La Repubblica “Nuova Musica Italiana”. Nel novembre 2011 i Nobraino si
sono esibiti al Teatro Ariston di Sanremo ospiti del Premio Tenco 2011 e nel 2012 sul palco del Concertone del Primo Maggio.

Ingresso: Euro 5

Inizio Concerto: ore 21:30

Info: www.suonincava.com

Condividi in Facebook

Fumo e fiamme sul Bari-Foggia evacuati dal treno 50 passeggeri

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Panico sul treno per una scintilla: i passeggeri devono scendere

UNA nuvola di fumo nero all’interno del vano locomotore del treno. I macchinisti hanno dovuto interrompere immediatamente la corsa e far evacuare le carrozze. Così il viaggio del treno regionale 12528 Bari-Foggia si è fermato alla stazione ferroviaria di Santo Spirito.

L’incidente a bordo del convoglio è avvenuto la scorsa notte alle 23.10. L’allarme è stato immediato: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Bari che hanno subito domato il principio di incendio che si era sviluppato nel locomotore. Anche la polizia ferroviaria è arrivata sui binari per capire cosa fosse accaduto.

Il treno regionale, diretto nel capoluogo dauno, era partito poco prima, alle 22.49, dalla stazione centrale di Bari. Dopo due fermate il guasto improvviso: una scintilla e il fumo. I macchinisti hanno fermato il treno e hanno dato l’sos.

Sono scattate allora le procedure di emergenza per la sicurezza. I cinquanta passeggeri che erano a bordo del treno sono stati fatti scendere nella stazione di Santo Spirito. In pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco e gli agenti della polizia ferroviaria. L’incendio è stato spento sul nascere scongiurando il peggio. Un locomotore di soccorso ha poi attaccato il treno regionale e lo ha trasportato in deposito dove è ora sotto esame da parte dei tecnici. La polizia ferroviaria, in attesa di comprendere le ragioni che hanno innescato il guasto, ha segnalato il malfunzionamento all’Agenzia nazionale di sicurezza.

I cinquanta viaggiatori hanno dovuto attendere una ventina di minuti in stazione e sono stati trasferiti a bordo dell’Intercity 752 partito da Lecce alle 21.20 e diretto a Milano. Poco prima delle 23.45 sono saliti sulle carrozze del convoglio notturno. «Sono stati riprotetti su un altro treno — spiegano dall’ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato — e sono arrivati a destinazione con meno di mezz’ora di ritardo. I disagi sono stati contenuti e ai viaggiatori è stata assicurata una soluzione. Per fortuna non si è trattato di nulla di grave ma era necessario adottare tutte le procedure di sicurezza».

Non è stato però l’unico incidente sui binari. A Sud del capoluogo pugliese gli agenti della polizia ferroviaria, guidati dal dirigente Giovanni Aliquò, sono dovuti intervenire per un furto di cavi in rame, in tutto 80 metri, che ha provocato qualche ritardo nella circolazione dei treni. «I reiterati furti dei cavi elettrici e telefonici in rame, e di quelli in fibra ottica utilizzati dalle Ferrovie dello Stato — RFI — spiegano dalla Polfer — hanno avuto, nei giorni scorsi, una recrudescenza tale da mettere in seria difficoltà operativa le stesse Ferrovie dello Stato, nonché gravi disagi per i viaggiatori, in quanto i treni sono costretti a procedere con marcia a vista ed in alcuni casi anche fermarsi, accumulando notevoli ritardi». Gli investigatori però sono sulle tracce dei ladri di «oro rosso». Proprio il 6 agosto scorso sono stati arrestati due responsabili del furto di 400 metri di cavi tra Ortanova, Cerignola e Foggia.

FRANCESCA RUSSI da bari.repubblica.it

 

Condividi in Facebook

FOGGIA – Chiede soldi per acquistare droga,il padre gli spara un colpo di pistola

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Durante una delle frequenti liti causate dalla droga, ha sparato un colpo di pistola calibro 45 contro il figlio ferendolo ad un fianco: Pompeo La Riccia, di 67 anni, ex ispettore Asl di Foggia, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile della questura di Foggia con l’accusa di tentativo di omicidio e detenzione illegale di armi.
Il figlio, Roberto, di 26 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia.
Secondo quanto accertato dagli agenti, durante una lite, il padre ha sparato contro il figlio che avrebbe insistito per ottenere soldi per acquistare della sostanza stupefacente. Al momento della lite in casa c’era anche la moglie di La Riccia.
Già in passato si erano verificate liti tra padre e figlio e gli agenti avevano sequestrato all’uomo due pistole che La Riccia teneva, regolarmente denunciate.

da bari.repubblica.it

Condividi in Facebook

FOGGIA – La calura ferragostana provoca forti sintomi di irrequietezza ai consiglieri di sinistra a Palazzo di Città

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Che i consiglieri S.e.L. foggiani fossero avversari politici de La Destra è cosa scontata e, almeno per quanto riguarda noi, ci saremmo meravigliati del contrario.

Ma che la calura ferragostana provocasse così forti sintomi di irrequietezza ai consiglieri di sinistra a Palazzo di Città ci lascia un attimo perplessi. Certamente la sua parte l’ha fatta il Sindaco Mongelli.

Con la farsa delle dimissioni prima consegnate e poi ritirate (in entrambi i casi non si sono capite le vere motivazioni di fondo) era gioco forza andare alla ricerca di un capro espiatorio, per distrarre l’attenzione della gente sulle incapacità amministrative del Primo Cittadino.

D’altro canto poi nessuno a Foggia si è mai accorto di due meteore della politica locale (tali Sisbarra e De Santis) per cui era giusto concedere un pò di vana gloria sulle pagine dei quotidiani locali a questi due individui.

Ecco allora spiegato l’attacco frontale a La Destra di Agostinacchio e Longo a cui abbiamo assistito in questi giorni. Un attacco ai due esponenti di spicco dell’opposizione foggiana che con le loro accuse, sempre circostanziate e verificabili, stanno mettendo a nudo le malefatte e i “secondi fini” della giunta Mongelli.

La Destra di Capitanata non può esimersi dal ricordare a questi signori che l’ultimo bilancio certificato della giunta Agostinacchio era stato chiuso in attivo e che sia le ispezioni del Ministero dell’Interno che la Corte dei Conti non hanno mai eccepito nulla riguardo la gestione economica finanziaria della giunta di centro-destra.

Sfidiamo, per l’ennesima volta, il centro-sinistra ad un confronto sui conti della Città, con la speranza che qualcuno si rendi disponibile a farlo. Otto anni di decadentismo della vita economica, sociale e culturale della città sono imputabili esclusivamente agli otto anni di amministrazione del centro-sinistra a Foggia.

Una sorta di parabola discendente lunga otto anni, che pensavamo tutti avesse toccato il fondo con le dimissioni di Mongelli e che invece rischia ora di portarci definitivamente nel baratro. A chi pensa esclusivamente ai Piani Regolatori, ai palazzi da costruire e alla Foggia 2, La Destra pensa alla vera Foggia, la Foggia dei servizi al cittadino, la Foggia della pulizia nelle strade, la Foggia della dignità ritrovata, la Foggia della legalità.

Il Segretario Prov.le della Destra

Stefano Ieffa

Condividi in Facebook

FOGGIA – LA SOMMINISTRAZIONE DI ALCOOLICI NEI CIRCOLI PRIVATI, SI TORNA ALLA VECCHIA NORMATIVA

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Ritorna, dopo una brevissima fase di “liberalizzazione”, l’obbligo, per i circoli privati o enti collettivi di qualsivoglia specie, che effettuano la somministrazione di bevande alcooliche ai soci, (praticamente tutti!), di darne comunicazione all’organo competente, che la norma individua nel Questore anche se sul punto potranno sorgere questioni interpretative, come più avanti diremo.
Gli stessi circoli potranno nuovamente essere sottoposti ai poteri di vigilanza e controllo degli ufficiali e Agenti di p.s. E’ quanto dispone l’art 2 bis del d.l. 79/2012 convertito nella legge 131/2012, recante “misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini…” che ha reinserito nel T.U.L.P.S., il secondo comma dell’art.86 che disciplina l’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande.
E’ un piccolo e opportuno passo indietro del legislatore, sulla scorta dei suggerimenti, delle segnalazione, ma anche delle preoccupazioni fatte proprie da più parti, dopo che il D.L. 5/12 (semplificazioni) aveva “sic et simpliciter” abrogato il citato comma 2 dell’art.86 del TULPS liberalizzando, di fatto, la possibilità di somministrare bevande alcooliche da parte dei circoli privati e associazioni varie e, conseguentemente, facendo venir meno la possibilità di controlli e relative sanzioni: proprio in un a fase nella quale anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha disposto un piano pluriennale per il controllo e la diminuzione dell’alcoolismo nel quale anche il nostro Stato è impegnato, specie trai più giovani.

E’ nota, peraltro da tempo, la problematica cui spesso danno luogo alcuni di questi “pseudo” circoli privati dove di tutto si svolge, tranne che attività sociali, culturali, sportive, artistiche ecc: spesso, i controlli effettuati nel corso degli anni lo dimostrano, ci si trova di fronte a vere e proprie attività imprenditoriali (bar. ristoranti, sale da ballo, pubblici spettacoli, teatri e molto altro ancora) camuffate da circoli privati e dove, con estrema superficialità, si soprassiede a quelle che sono le più elementari norme di sicurezza.

Un modo facile e sicuro per pagare meno tasse ed evitare la vigilanza di chi è preposto alla sicurezza di tutti noi.

Proprio questi temi sono stati il fulcro sul quale hanno fatto leva quanti chiedevano il ripristino della vecchia normativa sulle associazioni private.

Solo per fare un esempio, grazie alla rinnovata previsione sarà ancora possibile per il Questore applicare l’articolo 100 del tulps che prevede la sospensione o revoca delle licenze o la cessazione dell’attività sottoposta a comunicazione, per un certo termine, nel caso in cui avvengano disordini o siano abituali punti di ritrovo di pregiudicati o persone pericolose, oppure costituiscano pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Grazie ai poteri di accesso all’interno di questi circoli, si potrà verificare il rispetto delle leggi: regolarità della documentazione, divieto di vendere alcool ai minori, obbligo di somministrare solo ai soci, divieto di vendere alcolici dopo una certa ora, sono solo alcuni dei controlli cui possono essere sottoposti nuovamente i circoli privati, al pari dei pubblici esercizi.
Qualche problema potrebbe nascere, per i titolari delle associazioni e circoli privati, sull’individuazione dell’organo competente a ricevere la “comunicazione” prevista dal nuovo testo in vigore dell’art 86.

Si parla infatti del “Questore”, al pari della licenza per i pubblici esercizi previsti dal primo comma dell’articolo citato, ma, come è noto, la competenza al rilascio di tutte le licenze in materia relative ai pubblici locali, furono trasferite, con il D.P.R. 616/77 (Trasferimento e deleghe delle funzioni amministrative dello Stato) ai sindaci.

Ora: se per il primo comma dell’art.86 del tulps, scritto lo ricordiamo nel 1931 e mai modificato, può trovare una spiegazione la persistente citazione del “Questore” quale autorità competente al rilascio dei titoli autorizzatori ivi previsti, superata dal citato DPR 616/77, ciò non può dirsi per il secondo comma ( quello che riguarda appunto i circoli e gli enti privati) inserito solo da qualche giorno e che, ove il legislatore avesse voluto, avrebbe ben potuto indicare nel Sindaco l’Autorità competente a ricevere la comunicazione per la somministrazione di alimenti e bevande, così armonizzando in un’unica Autorità (il Sindaco appunto ) le competenze in materia.

Il fatto che così non sia stato e che, per converso, il testo del nuovo Decreto indichi proprio nel “Questore” l’Autorità alla quale deve essere fatta la comunicazione prevista dal nuovo art.86 comma 2 del tulps, ed allo stesso si fa sempre riferimento anche nei lavori preparatori , sia alla Camera che al Senato, potrebbe stare a significare che il legislatore abbia voluto far rientrare di proposito tutta la vasta pletora dell’associazionismo, che non dimentichiamo è già sottoposta al “riconoscimento delle affiliazioni” da parte del Ministero dell’Interno che assume così poteri di vigilanza sulle regolarità delle stesse, sotto la competenza Questorile, rimarcandone il ruolo di garante dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche di vigilanza in un settore “particolare” dove convivono i fondamentali diritti della libertà delle varie forme di associazionismo, con quelli della tutela della salute dei cittadini e della civile convivenza.
Dr Salvatore AIEZZA (Funzionario Ministero Interno)

Condividi in Facebook

Foggia sul web tanto per ridere

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

di ANNA LANGONE
«Foggia è una città del sistema solare, situata tra Venere e Mercurio e distante 79 km da Campomarino. Questa città è circondata da un anello, il quale è stato ovviamente rubato a Saturno mentre parlava del Pil con Giove. Inoltre Foggia ha quattro lune: San Severo, Lucera, Cerignola e Siponto… »: comincia così la definizione di Foggia sulla Nonciclopedia, una importante presenza sul web che dedica molto spazio alla città e ai suoi abitanti.

Il paragrafo, come ogni altra voce sul capoluogo dauno, è stato realizzato con il contributo di centinaia di foggianauti. Cittadini che con le loro frasi riflettono l’indole della comunità, ma tracciano anche un identikit variopinto, folcloristico e sferzante del proprio habitat.

Prendiamo ad esempio il traffico: «Si basa sul principio del contrappasso: “Se mi superi, posso anche farmi tutta la città in macchina, ma ti devo risorpassare io”. Le modalità di sorpasso sono varie e tutte vivamente consigliate dalle autoscuole locali: sorpasso a sinistra (con utilizzo frecce solo in presenza di turisti pellerossa o al massimo Cowboys), sorpasso a destra, con accelerata potente e invettiva…». Poi c’è «il sorpasso da tipo buono: quando sono tutti fermi al semaforo, il tipo buono si dispone in pole position nella corsia per girare» .

I luoghi: «La Piazzetta è un ameno luogo situato in Foggia vecchia che supera la densità di 302,09 ab./m²…». Chi frequenta Piazza Puglia: «È “comunista” (ha vaga memoria del viso di Che Guevara su una maglietta a sfondo rosso, conosce “Bella ciao” e parla male dei “fascisti”), ha i capelli lunghi o i dreadlocks, perché è “alternativo”, beve, fuma, fuma roba illegale, ha un pessimo rapporto con i propri genitori…».

Quanto mai esilarante, ma anche severo, l’elenco di alcune curiosità: «Zeman parla foggiano, tra una sigaretta e l’altra. A Foggia vige la legge della natura. Se in Italia dici spelonca, penseranno tutti a un grotta, se a Foggia dici spelonca, la gente comincia a preoccuparsi. I semafori foggiani hanno un significato diverso: con il verde si passa, con il giallo ci si ferma e si prende per il c… i lavavetri e/o i rumeni con la fisarmonica, e con il rosso si passa a più di 120 Km/h. A Foggia, i foggiani, quando parlano, fanno discorsi così profondi e intelligenti che alla fine neanche loro capiscono ciò che dicono».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

BARI – Tasse universitarie un colpo ai redditi delle famiglie

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

È tempo di iscrizioni per gli studenti universitari e le famiglie fanno i conti in tasca. La maggiore preoccupazione, dopo i dolori dell’Imu, riguarda l’effetto Monti sulle rette. La cattiva notizia, lo ricordiamo, è l’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio, quasi raddoppiata rispetto allo scorso anno, per effetto di un recente decreto del Governo. La buona notizia, invece, è che la legge sulla spending review, approvata dal Parlamento il 7 agosto scorso, non produrrà aumenti della contribuzione studentesca, almeno per quest’anno accademico. Analizziamo le prospettive di spesa, partendo dall’Ateneo.

IL CALCOLO IN TRE RATE - Al momento dell’iscrizione, qualunque sia il corso di laurea, bisogna versare la prima di tre rate della «retta» annuale. La procedura è accessibile esclusivamente on line (attraverso il portale dell’Università) e prevede il pagamento immediato di una prima tranche, entro il 9 novembre per i corsi di laurea ad accesso libero e variabile, a seconda del bando di concorso, per quelli a numero programmato. La prima rata si calcola in proporzione al reddito e al patrimonio familiare, che viene dichiarato con il modello Iseeu – indicatore della situazione economica equivalente. La seconda rata rappresenta il saldo della seconda (salvo i casi che spiegheremo in seguito), mentre la terza e ultima tranche varia in rapporto al merito. Più esami danno gli studenti, quindi, meno devono sborsare le famiglie per mantenerli agli studi.

CHI PAGA E CHI NO - L’Università prevede cinque fasce Iseeu. La spending review autorizza gli atenei ad aumentare le tasse, ma almeno per il prossimo anno il regolamento tasse dell’Ateneo è blindato. Sotto gli 8.058 euro annui di Iseeu, il contributo è zero. Tuttavia, bisogna pagare 14,62 euro di bollo virtuale e 140 euro di tassa regionale per il diritto allo studio (l’anno scorso era di 77 euro a studente). Quest’ultimo importo finisce nelle casse dell’Adisu, l’agenzia regionale per il diritto allo studio, per i servizi alloggio, mensa e le borse di studio. In caso lo studente dichiari, al momento dell’iscrizione all’Università, di voler fare domanda per la borsa, paga soltanto il bollo e l’Adisu, anche se il proprio Iseeu è superiore agli 8.058 euro (i parametri per le borse regionali sono diversi), in quanto i vincitori e gli idonei alle borse hanno diritto all’esonero dalle tasse universitarie. I soldi versati all’agenzia regionale, poi, vengono rimborsati. Se lo studente, al contrario, non risulta idoneo Adisu, pagherà nella seconda rata, ossia entro marzo, ciò che non ha pagato nella prima.

ALCUNI ESEMPI CONCRETI - Ipotizziamo il caso di uno studente alla prima iscrizione, una matricola che dichiari 13mila euro di Iseeu. Siamo nel secondo scaglione economico (oltre gli 8mila e fino a 21.115 euro). Può essere che il ragazzo non voglia far domanda per la borsa di studio Adisu, magari perché non ne possiede i requisiti. In questo caso deve, in base alle formule del regolamento accademico, 218 euro, a cui vanno aggiunti il bollo di 14.62 euro e la tassa regionale di 140. Totale 372.62 euro. L’importo della terza rata, da versare entro l’undici giugno, dipende dal voto di maturità. Se è di 100 centesimi, non deve nulla, altrimenti si paga in proporzione, man mano che si scende nel punteggio. Con un voto di 80 centesimi, la terza rata è pari anche in questo caso a 218 euro. Se, invece, lo stesso concorre per la borsa di studio, non paga i contributi e, se risulta idoneo, avrà diritto al rimborso della tassa regionale e non dovrà pagare la terza rata universitaria.

Lo stesso meccanismo si applica per gli altri scaglioni (21.115 – 24.988 euro; poi fino a 43.729,00, infine superiore a 43mila), a salire nei contributi in base all’Iseeu. Il massimo è di 1063,79 euro, mentre il tetto per la terza rata, legata al merito, è 338,41 euro. A differenza delle matricole, per gli iscritti ad anni successivi al primi si calcola il numero di crediti ottenuti durante l’anno precedente (ad ogni esame superato corrisponde un tot di crediti), rispetto a quelli previsti dal piano di studi. Non sono previste maggiorazioni per i fuoricorso. Almeno per il momento.

LUCA BARILE da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Bovino independent short film festival, 23-25 agosto

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Dal 23 al 25 agosto torna il «Bovino independent short film festival», giunto alla sua quarta edizione. L’ospite principale sarà Anna Falchi, che presenterà il suo nuovo film da produttrice: «Amaro amore». L’appuntamento, curato da Francesco Colangelo e Alessandro Valori, trasformerà il borgo di Bovino in un salotto del cinema: ci saranno proiezioni pubbliche, performaces, e dibattiti aperti a tutti.

IL PROGRAMMA – Al concorso internazionale di cortometraggi- con dieci corti scelti tra centinaia da tutto il mondo – si affiancheranno eventi speciali ed una serata finale di premiazione nel Castello di Bovino. Oltre Anna Falchi – con l’anteprima nazionale di «Amaro amore» – presenti Giorgio Colangeli e Domenico Fortunato, accompagneranno la proiezione di «100 metri dal paradiso» di cui sono protagonisti. Torna a Bovino Pier Giorgio Bellocchio, che porterà in scena il suo Oreste nella piazza d’Armi della città. Il musicista Lino Patruno animerà il borgo con le note del suo Jazz Show. Confermata la presenza di Gianmarco Tognazzi, Lucia Ocone, Euridice Axen, Karin Proia, Michele De Virgilio, Gianni Fantoni e Max Gazzè. Info www.bovinofestival.it.

«GARGAUNIA» – Il festival rientra nella neonata rete di festival «Gargaunia», che comprende i conclusi «Corto e cultura» di Manfredonia e il Vieste Film Festival. Prossimi appuntamenti a San Giovanni Rotondo (Gargano film fest, 1-6 agosto) e a Rocchetta Sant’Antonio (Officinema, 14 agosto).

Comunicato Stampa independent short film festiva

Condividi in Facebook

ALBERONA (Fg), I VINCITORI DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Si è inaugurata nei giorni scorsi , inserita nella programmazione dell’ Estate mesagnese 2012 , la 3^ Mostra Premio “Borgo d’Alberona”, vincono le donne
Podio ‘rosa’ per la sezione della poesia edita: vince Antonella Sbuelz, ‘bronzo’ a Mina Antonelli
Segnalazioni di merito per poeti e poetesse di Lucera, San Severo, Trinitapoli e Putignano
In 7 edizioni, oltre 1000 partecipanti e migliaia di liriche valutate dalla commissione

ALBERONA (Fg) – La giuria del Premio Internazionale di Poesia “Borgo d’Alberona”, concorso insignito della “Medaglia di rappresentanza” conferita dalla Presidenza della Repubblica Italiana, ha decretato i vincitori della settima edizione. Il podio della sezione “poesia edita” registra il trionfo delle donne: primo posto per Antonella Sbuelz, poetessa di Udine, con “Transitoria”; ‘argento’ al catanese Giuseppe Manitta che si è imposto con “L’ultimo canto dell’upupa”; terza classificata è la poetessa Mina Antonelli, di Gravina di Puglia (Ba), grazie alle liriche raccolte ne “Il sogno del Sud”.

Per la sezione della poesia edita, segnalazioni di merito a Grazia Stella Elia (Trinitapoli-BAT), Nicola Romano (Palermo), Carla Cenci (Roma), Nicoletta Corsalini (Agliana- PT), Nicoletta Di Gregorio (Pescara) e Stefania Rabuffetti (Roma). Nella sezione dei componimenti inediti, vittoria a Leone D’Ambrosio (Latina); secondo posto per Franco Fiorini (Veroli-FR) e ‘bronzo’ a Marisa Provenzano di Catanzaro. In questa categoria, segnalazioni di merito per: Pasquale Balestriere (Barano d’Ischia-NA), Nicola Curatolo (San Severo-FG), Marcello De Santis (Tivoli-RM), Rosanna Gabellone (Putignano-BA), Scilla Cavaliere (San Severo-FG) e Davide De Luca (Lucera-FG). La cerimonia di premiazione si terrà il 26 agosto, ad Alberona.

Sono 130 i partecipanti all’edizione 2012.

In 7 anni, complessivamente, il premio ha totalizzato 1.000 concorrenti e migliaia di poesie poste al vaglio della commissione. Per la poesia edita, alla vincitrice del primo premio saranno assegnati 1.000 euro, al secondo e al terzo 500 euro. Per la poesia inedita, al primo classificato saranno assegnati 500 euro, al secondo 300 e al terzo 200.

In questi anni il premio è stato assegnato a poeti e poetesse di livello internazionale come Maria Luisa Spaziani, Remo Fasani, Claudio Angelini e Dino Carlesi. Alla poesia e ai suoi poeti più importanti, Alberona ha dedicato un monumento: il muraglione della poesia. L’opera è posta all’ingresso del borgo.

Sul muraglione sono impressi i volti di Giacomo Strizzi, Vincenzo D’Alterio, Camillo Civetta e Michele Caruso. Ed è proprio una frase di Michele Caruso ad accogliere le persone che, arrivando in paese, posano gli occhi sul monumento: “Quant’è bell stu paese meje mbacce a na muntagne arrampecat” (quanto è bello questo mio paese arrampicato su una montagna). Alberona vanta un’antica tradizione letteraria. I suoi maggiori poeti hanno attraversato il ‘900 facendosi apprezzare in tutta Italia. A loro sono state dedicate vie, piazze, antologie. Quella tradizione è rinnovata ogni anno dal Premio Internazionale di poesia “Borgo d’Alberona”. La tradizione lirica di Alberona non è una leggenda né una virtù legata a pochi alberonesi illustri, ma un dato culturale talmente legato alle radici del paese da aver dato vita, nel ‘900, a una pubblicazione specifica: la Gazzetta letteraria alberonese.

Una tradizione oggi onorata da Michele Urrasio, scrittore-poeta e intellettuale cui la Società di Storia Patria per la Puglia ha recentemente dedicato una pubblicazione: “La Puglia nella poesia di Michele Urrasio”, libro di Francesco D’Episcopo, docente dell’Università Federico II di Napoli.

di seguito, l’elenco completo di tutti i premi e le segnalazioni dell’edizione 2012:
PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “BORGO DI ALBERONA”
Settima Edizione – anno 2012
(con Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica)

POESIA EDITA

PREMIATI:
nominativo residenza opera editore
1° Antonella SBUELZ Udine Transitoria Raffaelli – Rimini
2° Giuseppe MANITTA Castiglione di Sicilia (CT) L’ultimo canto dell’upupa Il Convivio
3° Mina ANTONELLI Gravina di Puglia (BA) Il Sogno del Sud L’aurore libri – Firenze

SEGNALATI:

Grazia Stella ELIA Trinitapoli (BAT) L’anima e l’Ulivo Levante – Bari
Nicola ROMANO Palermo Gobba a levante Pungitopo – Marina di Patti
Carla CENCI Roma Lo scombinio di un giorno molto verde Albatros – Roma
Nicoletta CORSALINI Agliana (PT) Di fronte al destino Masso delle Fate Signa (FI)
Nicoletta DI GREGORIO Pescara Vertigine d’acqua Tracce – Pescara
Stefania RABUFFETTI Roma Libertà vigilata Manni – San Cesario di Lecce

POESIA INEDITA

PREMIATI:

1° Leone D’AMBROSIO Latina U paese festaiolo – L’impronta delle tue pupille – Nel cielo un disordine di lampi;
2° Franco FIORINI Veroli (FR) Io ci sarò – Siamo 2 navi – Ancora non parlarmi d’inverno
3° Marisa PROVENZANO Catanzaro Malinconiche inquietudini – A te che sei partito – Mi immagino

SEGNALATI:

Pasquale BALESTRIERE Barano d’Ischia (NA)
Nicola CURATOLO San Severo (FG)
Marcello DE SANTIS Tivoli (RM)
Rosanna GABELLONE Putignano (BA)
Scilla CAVALIERE San Severo
Davide DE LUCA Lucera (FG)

Uffucio Stampa Comune di Alberona

Condividi in Facebook

CARPINO FOLK FESTIVAL 2012: IL DICIASSETTESIMO SUCCESSO, NONOSTANTE L’OMBRA DELLA POLITICA DI PAESE

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

Quest’anno la manifestazione è stata dedicata al tema della migrazione: sia quella delle migliaia di meridionalpartiti per il nord Italia e per tutto il mondo, sia quella dei disperati che ogni anno invadono le nostre coste in cerca di uno spiraglio di speranza. Riteniamo di aver dato un contributo di sensibilizzazione su questo argomento. A tal proposito, prezioso è stato l’ausilio dell’Assessorato regionale al Welfare di Elena Gentile che, da tempo, dedica a questo tema molta attenzione.

Ma questo è stato l’annus orribilis del Carpino Folk Festival per varie ragioni.

LA CRISI ECONOMICA
La prima è stata la crisi economica che, di fatto, ha colpito anche la nostra Manifestazione: il finanziamento della Regione Puglia si è ridotto rispetto all’anno scorso, quello del Parco Nazionale del Gargano idem, l’apporto dei privati ha avuto un calo vertiginoso. Consolante è stato il contributo, prima ancora che economico, morale dei vari Comuni con i quali, per il terzo anno, è stato possibile realizzare il “Carpino Folk Festival: un festival che coinvolge il territorio” che si integra perfettamente con Carpino Folk Festival diciamo “storico ”. Ci piace, comunque, ringraziare tutti gli enti finanziatori, nella speranza di avere maggior sostegno per il futuro e ciò nell’interesse esclusivo della crescita della Manifestazione e delle nostre Comunità.
Sono venuti a mancare alla Manifestazione il sostegno dell’Amministrazione Provinciale e, per la seconda volta nella nostra storia, del Comune di Carpino. Dell’Amministrazione provinciale apprezziamo le affermazioni dell’Assessore competente per materia, Billa Consiglio la quale, in fase di approvazione del bilancio alla Provincia avvenuto il 30 luglio scorso, aveva affermato che “probabilmente in misura ridotta, voglio comunque sostenere e finanziare il Consorzio 5FSS”.

Prendiamo atto non solo dell’azzeramento della linea di finanziamento ma anche dell’azzeramento dei conferimenti in natura (corrente elettrica, siae, etc.) da parte del Comune di Carpino. Le motivazioni sono state pubblicate in un articolo di un quotidiano locale nel quale il Sindaco affermava: “dietro la mia porta ci sono molte famiglie che hanno bisogno di mangiare, non posso spendere soldi per questa Manifestazione”. Queste affermazioni non possono che essere condivise. Prima degli spettacoli e della cultura vengono i bisogni primari; attendiamo, come cittadini, di conoscere quali sono state e/o saranno le famiglie aiutate e in che maniera. Per fugare qualsiasi dubbio, però, sarebbe stato più giusto non riportare nel proprio programma elettorale il sostegno al Carpino folk festival e dichiarare le sue intenzioni reali già nella campagna elettorale di due mesi fa e non a ridosso della diciassettesima edizione del Festival.
Rimane di fatto che solo per motivi di equilibrio di bilancio della manifestazione, e alla luce di quanto suddetto, siamo stati costretti a modificare repentinamente la programmazione della Manifestazione e, quindi tra le altre, siamo stati costretti a ridurre di una giornata i concerti previsti in piazza a Carpino che sarebbero stati, come al solito tre, se vi fosse stato il finanziamento comunale.

LA PROTESTA
La seconda, ma non per ordine di importanza, la protesta di un gruppo di giovani che nella serata d’inizio dei concerti, con la quasi totalità delle migliaia di persone presenti attonite, hanno iniziato a fischiare utilizzando dei fischietti di plastica e, quindi, creando parecchio disordine hanno, di fatto, impedito il regolare inizio, anche spegnendo ripetute volte il gruppo elettrogeno che alimentava l’impianto. I motivi: il Festival deve rimanere a Carpino. Abbiate pazienza ma dove si è svolta la manifestazione? La mostra fotografica si è tenuta a Carpino nel Centro culturale “Andrea Sacco”, in Largo San Nicola abbiamo realizzato due interessantissime serate, tutti i maggiori concerti li abbiamo fatti in Piazza del Popolo. Era intenzione dell’Associazione fare una programmazione più articolata ma ciò non è stato possibile per il venir meno del finanziamento della Provincia e del Comune.
Il problema è il Carpino folk festival, un festival per il territorio (tanto per intenderci le serate itineranti)? Ma è il terzo anno che facciamo questa manifestazione collaterale (nel 2010 a Lesina e San Marco in Lamis, nel 2011 a Peschici, Cagnano Varano, Serracapriola); perché precedentemente questa iniziativa non ha suscitato alcuna protesta?
La verità è che questa protesta è stata artatamente costruita per rovinare la manifestazione, abilmente manovrata dai rappresentanti di lista e dai loro referenti politici. Solo l’intelligenza dei ragazzi, che non avevano la tara di parte, ha impedito che la situazione degenerasse. I rappresentanti di lista , invece, hanno continuato, per tutte le serate, nell’azione di disturbo e di intimidazione: “ladri, venduti, bastardi, figli di puttana” e altre grida del medesimo tenore sono state rivolte a tutti i componenti dell’Associazione. Si cercava chiaramente lo scontro fisico.

Graziana, Salvatore, Michela, Pasqualino, Liberiana, Alessio, Carlo, Antonietta, Angela, Pasquale, i ragazzi con cui abbiamo parlato, ma veramente voi siete così pieni di cattiveria come queste persone? Noi sappiamo che non è così. Veramente credete che l’Associazione voglia fare il Festival da un’altra parte? Per quale motivo?
Carpino folk festival non ha ragion d’essere senza Carpino; non esiste Carpino folk festival itinerante; non esiste e non esisterà (almeno per ciò che riguarda l’Associazione) un Gargano folk festival, sono tutte “balle”. Ciò che possiamo categoricamente affermare è questo: Carpino folk festival nasce a Carpino per Carpino e, se non ci sono più le condizioni economiche-organizzative e di tranquillità anche personali degli organizzatori, può solo morire a Carpino!

————————————-
Di questa protesta avevamo avuto notizia da un comunicato stampa (datato 07/08/2012 diramato da Onda Radio di Vieste e ripreso da www.fuoriporta.it) a firma di Rocco Ruo, assessore alla cultura del Comune di Carpino e alle politiche giovanili della Provincia di Foggia, il quale associandosi voleva “urlare insieme a questi ragazzi la propria indignazione”.
Sinceramente non pensavamo che l’intensità del comportamento potesse essere così violento: l’intenzione era quella di disturbare, ritardando o rinviando l’inizio dei concerti. Se si pensa che a Carpino abbiamo a disposizione undici mesi e mezzo per protestare, fischiare e, come è auspicabile, confrontarci in maniera schietta, sincera e pacata, non capiamo il motivo di rischiare di rovinare una Festival la cui validità è unanimemente riconosciuta.
Di fatto si era venuta a creare una situazione di particolare tensione che abbiamo cercato di disinnescare come meglio abbiamo potuto. Alla fine siamo riusciti a dare inizio ai concerti e piano piano si sono placati anche i fischietti, ma in realtà la tensione è rimasta alta – abbiamo chiesto al direttore artistico di non salire sul palco per evitare che ogni volta che si facesse vedere venisse ricoperto di insulti – fino all’atto conclusivo di cui ci rammarichiamo enormemente.
Infatti, a conclusione dell’ultima serata del Festival a Carpino, ritenendo che in chiusura – dopo che tutti avevano ballato assieme in allegria – non ci fossero più grossi problemi di contestazione, abbiamo chiesto a Michela Latorre – artista e studiosa di musica popolare, nostra collaboratrice nei Laboratori didattici di quest’anno – di ringraziare a nome dell’Associazione gli Enti pubblici e gli sponsor che avevano reso possibile la realizzazione della diciassettesima edizione. La reazione di pochi facinorosi ci ha lasciato basiti, sia perché per colpa nostra, hanno trattato in maniera indegna una ragazza senza colpa, sia perché a conclusione della Manifestazione quel lancio di bottiglie di plastica e pile elettriche e quelle urla verso il palco del CFF avevano un solo significato: l’azione di disturbo era stata pensata, progettata e realizzata con premeditazione e cattiveria dai rappresentanti di lista e solo per caso fortuito non è degenerata in rissa. Per questo episodio chiediamo scusa a Michela.
Inoltre, ci teniamo a sottolinearlo, il regolare svolgimento di tutta la manifestazione è stato possibile anche grazie al fatto che, come ogni anno, l’Associazione cura in tutti i particolari le caratteristiche e gli elementi di sicurezza statica e di isolamento del palco, richieste a norma di legge, per lo svolgimento degli spettacoli.

I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA, LA GRANDE FAMIGLIA DEL CARPINO FOLK FESTIVAL
Alla luce di quanto sopra esposto, come può un assessore comunale/provinciale diffondere un comunicato stampa con un linguaggio così violento. Di chi sarebbe stata la responsabilità nel caso possibilissimo di una mega rissa al posto della solita mega tarantella?
Prima di tutto, nella comunicazione si previene la violenza, ma questo concetto sicuramente non è noto a Rocco Ruo. Che cosa sarebbe successo se dal palco fossero stati usati i suoi stessi toni?
In maniera ormai necessariamente franca e cruda, riteniamo Rocco Ruo, col silenzio complice di Rocco Manzo, il mandante politico di questa manifestazione di dissenso che abbiamo rispettato ma non condiviso . Potevano essere ben altre le modalità e i comportamenti per chiedere spiegazioni e chiarimenti sulle scelte di programmazione del CFF 2012, specialmente quando il Presidente dell’Associazione, quale responsabile di tutte le attività, aveva dato ampio assenso – e lo ribadiamo – a rispondere a questa richiesta.
Dopo aver azzerato all’ultimo momento il finanziamento, ha aizzato i ragazzi alla protesta contro l’Associazione, contro coloro che per diciassette anni hanno lavorato per realizzarla, il motivo? Sono state fatte poche serate a Carpino.
Tutti possono fare scelte sbagliate (ma non credo in questo caso visto il folto pubblico che le ha condivise e la favorevole critica) ma le abbiamo prese con responsabilità nell’interesse della sopravvivenza del Festival e comunque in buona fede.
Facciamo questa affermazione perché è ormai evidente (quel comunicato stampa ne è la prova provata) il lavorìo che da anni sta svolgendo l’assessore Ruo contro l’Associazione culturale Carpino Folk Festival, e quindi contro il Festival. A tal proposito vi raccontiamo un episodio che chiarisce ulteriormente il comportamento. Il Presidente dell’Associazione Carpino Folk Festival, nel 2006 con atto del Presidente della Provincia di Foggia – dott. Carmine Stallone – venne nominato rappresentante per la Provincia di Foggia nell’ambito del “Comitato Festival delle Province”. L’attività era senza remunerazione ma tutta l’Associazione era molto soddisfatta perché era un incarico prestigioso. Con quel mandato molteplici sono state le iniziative sviluppate nell’ambito della nostra Provincia e oltre. Nel 2008 si insedia la nuova Amministrazione Provinciale del Presidente Pepe e quindi Rocco Ruo come consigliere. Tra i primi atti per cui si è segnalato Ruo figura la sostituzione del Presidente del Carpino Folk Festival con l’allora consigliere delegato alla cultura del Comune di Carpino. Il nuovo nominato non ha mai partecipato ad alcuna riunione del Comitato Festival delle Province. Per questo, episodio pensando che si trattasse di una questione personale, e rispettando l’autonomia dell’Amministrazione, non facemmo alcun rilievo.
Quando Ruo in politichese dice: “ciascun angolo della nostra Provincia ha una sua storia e ogni storia ha un fascino che amiamo e rispettiamo. Ma queste non possono essere mescolate e confuse” dice sostanzialmente: ognuno bada al proprio campanile e ciò che succede agli altri non interessa. Veramente un discorso da assessore provinciale; complimenti per essere così “provinciale”.
In realtà con queste affermazioni lasciano intendere che non ha proprio capito il messaggio più profondo di diciassette anni di Carpino Folk Festival.
Carpino Folk Festival è stato ed è proprio il contrario di ciò che lui pensa, è confusione e mescolanza, è tradizione e contaminazione di culture e di uomini; da questa mescolanza e contaminazione trae linfa vitale e sono proprio questi caratteri identitari a renderlo peculiare nel panorama nazionale e internazionale. La tradizione culturale e musicale di Carpino e di tutto il Gargano che si confronta e si mescola, contaminando e facendosi contaminare, con le musiche del mondo, dalla Giamaica all’Africa ai Balcani. Lui in tutti questi anni ha visto un altro festival quello dei campanili.
Se ritiene che il nostro Festival “è diventato un punto di riferimento per il circuito dei festival folk italiani, un evento invidiato e imitato”, perché non ha fatto seguire a queste affermazioni un sostegno concreto all’iniziativa contribuendo personalmente come assessore provinciale alle politiche giovanili, come fa per altre manifestazioni, e facendo una battaglia politica affinché venisse finanziato adeguatamente sia dalla Provincia che dal Comune di Carpino? In realtà, com’è noto a molti, è stato proprio lui a impedire il finanziamento dell’edizione 2012, ponendo probabilmente il suo veto al finanziamento sia a Carpino che a Foggia.
Infine sfocia nel ridicolo quando, vestiti i panni del critico musicale, dice “si è notevolmente abbassata la qualità artistica dei partecipanti”. Non è colpa di nessuno se non conosce i vari Carlo d’Angiò, Ginevra di Marco, Cisco, gli Skatalites e tutti gli altri artisti che ci hanno gratificati con loro presenza.
In questa situazione nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità: facciamo appello a tutti i consiglieri di maggioranza perché partecipino più assiduamente all’attività amministrativa al fine di arginare i comportamenti di questo assessore che sono per lo meno molto discutibili. Se avete intenzione di non finanziare più questa manifestazione ditelo chiaramente e subito ai Carpinesi e all’Associazione, altrimenti prendete con fermezza le dovute posizioni. Almeno questa chiarezza tutti noi la meritiamo.

I TECNICISMI
Con questo capitolo intendiamo cercare di far capire i meccanismi con cui la manifestazione si sostiene economicamente, ma a tal proposito dobbiamo premettere che l’Associazione culturale Carpino Folk Festival, pur essendo un’Associazione privata:
è accredita ed iscritta all’Albo Regionale Pugliese dello Spettacolo;
il Logo e la denominazione “Carpino Folk Festival” sono registrati presso l’Ufficio Provinciale Industria Commercio e Artigianato della Camera di Commercio della Provincia di Foggia;
quest’anno, è risultata prima in graduatoria dell’Avviso della Regione Puglia “Valorizzazione delle eccellenze dei festival e delle rassegne” ottenendo cosi un finanziamento di € 59.375,00 + IVA 21%.
che l’Avviso suddetto prevedeva come criterio di selezione la promozione dell’attrattività del territorio (di tutto il territorio Provinciale) al fine di diversificare l’offerta turistica e culturale regionale e come criterio di premialità una programmazione di festival con più di 5 giornate di attività di spettacolo/performance e che, a tal proposito, ha visto il coinvolgimento dei Comuni di Vieste, di Rodi Garganico, di Vico del Gargano per la frazione di Calenella, di Orta Nova, di Cagnano Varano e di Carpino;
che sono diciassette le edizioni consecutive svolte;
che sono tre anni che il “Carpino Folk Festival” realizza tappe di avvicinamento nei paesi del territorio miranti a far rivivere le più antiche tradizioni musicali locali come dagli etnomusicologi documentate;
che, in giugno di 2012, è stata accreditata presso l’UNESCO quale Organizzazione Non Governativa (ONG) operante in territorio garganico per la tutela, valorizzazione e diffusione della musica e della cultura popolare;
dovunque opera gli vengono ripetutamente attribuiti attestati di stima e benevolenza.

Fatta questa premessa, appare evidente che la manifestazione si regge, sotto il profilo finanziario, principalmente grazie al contributo FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) della Regione Puglia, senza questo non ci sarebbe lo stesso Carpino folk festival. La Regione, però, non ci finanzia perché siamo simpatici o fortunati, ma perché abbiamo partecipato ad un Bando pubblico il quale premia, tra gli altri, alcuni criteri, tra questi c’è quello di fare sistema territoriale (Carpino folk festival: un festival per il territorio).
Ciò presuppone la redazione di un Progetto, un Bilancio di previsione, una Relazione artistico-organizzativa, tutti elementi indispensabili per accedere al bando. Queste risorse, stanziate, vengono erogate a rendicontazione (probabilmente riusciremo ad avere come liquidità questi soldi nel 2013).
I fondi FESR, e quindi il bando che abbiamo vinto, prevedono normalmente la possibilità di finanziare l’iniziativa fino al cinquanta per cento del bilancio di previsione pena la decurtazione del finanziamento stesso. Di conseguenza per poter avere la somma complessivamente assegnata, dovremmo fare quest’anno un bilancio consuntivo di € 118.750,00 più IVA.
Dov’è il problema? Il problema sta nel cofinanziamento. Infatti il nostro territorio non cofinanzia adeguatamente (coprendo il rimanente cinquanta per cento) per cui è verosimile che l’Associazione non riuscirà a farsi concedere l’intera somma assegnata.
In quest’ottica quando viene meno una quota di cofinanziamento, nel nostro caso manca il cofinanziamento del Comune di Carpino e della Provincia (insieme circa € 15.000,00/18.000,00), il danno è doppio: mancano le somme che questi Enti erogavano e non si riesce a riscuotere l’intero importo del Bando regionale.

L’Associazione, inoltre, ogni anno manda il Rendiconto delle attività a tutti gli Enti pubblici che finanziano l’iniziativa e, quindi, anche al Comune di Carpino è stato mandato in data 25/07/2011, prot. 3767, mettendo a disposizione di tutti i cittadini la propria documentazione fiscale presso i propri locali.

Per quanto sopra esposto, cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli Enti e gli Sponsor che hanno permesso la realizzazione del Carpino folk festival 2012.
In particolare le Amministrazioni di Rodi Garganico, Vieste, Cagnano Varano e Ortanova che hanno contribuito in maniera importante alla buona riuscita della stessa e le relative popolazioni che hanno accolto la Manifestazione con grande entusiasmo e cordialità.
I privati: BCC di San Giovanni Rotondo, Bancapulia – Gruppo Veneto Banca, Ferrovie del Gargano, Gal Gargano e UnionCamere Puglia.

Rimaniamo a disposizione, in maniera responsabile, nei confronti di tutti coloro, Enti pubblici e privati, che hanno a cuore la sopravvivenza del Carpino folk festival.

L’Associazione culturale
Carpino Folk Festival

Condividi in Facebook

SALSOMAGGIORE TERME (PR) – IL SINDACO E L’ASSESSORE DI LELLA DAGLI ANZIANI APRICENESI A SALSOMAGGIORE

Pubblicato : sabato, 18 agosto 2012

“Siamo stati travolti dall’entusiasmo mostrato dai nostri Concittadini”
Una visita inaspettata e molto gradita per gli anziani di Apricena in vacanza a Salsomaggiore Terme per il soggiorno organizzato dal Centro “Sandro Pertini” in collaborazione con il Comune. Nel centro termale dell’Emilia Romagna il 13 e il 14 agosto scorsi hanno portato il loro saluto il Sindaco Antonio Potenza e l’Assessore alle Politiche Sociali Donato Di Lella. Sono stati due giorni molto gradevoli, con gli anziani che si sono detti contenti di aver ricevuto questa sorpresa da parte dei due Amministratori.
“E’ stato un vero piacere poter trascorrere due giorni con questi nostri cari Concittadini”, hanno spiegato il Sindaco e l’Assessore Di Lella. “Se loro sono rimasti sorpresi dal fatto che degli Amministratori, per la prima volta, sono andati a trovarli durante il loro soggiorno estivo – hanno proseguito – alla stessa maniera noi siamo rimasti stupiti dal tanto entusiasmo e calore che abbiamo ricevuto durante la nostra permanenza”.
“Siamo soddisfatti, come Amministrazione, anche della struttura che ha accolto i nostri Concittadini per il loro soggiorno termale”, ha proseguito Di Lella. “Il nostro obiettivo, in sintonia con il centro ‘Sandro Pertini’ – ha sottolineato l’Assessore – era infatti quello di garantire loro una vacanza con alti standard di qualità a costi non eccessivi”.
“Quello che si concluderà il 20 agosto – afferma Potenza – è il primo dei due turni di soggiorno estivo organizzato per i nostri anziani a Salsomaggiore Terme. Per l’organizzazione del soggiorno il Comune ha stanziato una somma di 8mila euro”.

“Voglio ringraziare per il lavoro svolto l’Assessore Di Lella e i collaboratori dell’Ufficio Servizi Sociali, oltre al Centro ‘Sandro Pertini’ che con il Comune ha organizzato l’iniziativa. La nostra disponibilità per questo genere di iniziative – ha concluso il Primo Cittadino – sarà sempre totale”.

L’Ufficio Stampa CITTA’ DI APRICENA

Condividi in Facebook