Supermercati La Prima
Investigazioni Foggia
Asilo Iridella | Scuola Infanzia bilingue

GBC FOGGIA - DECODER DIGITALE TERRESTRE
Ristorante Foggia Terra Arsa
Foggia cresce? leggi le email o
invia un email a [email protected]
Notizie del 15 agosto 2012

Anzano di Puglia (Foggia) – E’ foggiana Miss Cronaca Vera 2012

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Si è tenuta, nella bella cornice di piazza Macinante in Anzano di Puglia, l’importante manifestazione nella provincia di Foggia: il consueto appuntamento annuale con il concorso nazionale “Miss Cronaca Vera”, in cui la miss uscente, la bellissima Elena Palmisano 20 anni di Lacedonia (Av) ha ceduto la fascia ottenuta nel 2011. Elena Palmisano stuedentessa universitaria e maestra di ballo, oltre alla partecipazione alla trasmissione Veline, vanta un altro bel titolo vinto un paio di settimane fa’, “miss eleganza” ad Avellino. Elena inoltre è titolare di una scuola di ballo Passion Dance” e nel corso della serata si è esibita con i suoi allievi. La serata è iniziata con una soprpredente esibizione della nazionale italiana pizza acrobatica, direttamente da Perugia. In giuria alcuni giornalisti foggiani Andrea Gisoldi, Giuseppe Saldutto, Michele Cirulli, Antonio Di Donna ed Elena Palmisano Miss Cronaca Vera 2011. Presente anche il Sindaco Antonio Rossi e il parroco don Michele. Il concorso nazionale di bellezza Miss Cronaca Vera è stato organizzato da Antonella Mastrangelo dell’agenzia Crossing. Ad aggiudicarsi la fascia di Miss Cronaca Vera 2012 la graziosa Simona De Martino di 17 anni (nella foto) studentessa foggiana, è anche animatrice e ballerina studia moda, e sogna un futuro nel mondo dello spettacolo. La serata patrocinata dal Comune di Anzano di Puglia è stata sponsorizzata da “Lo Chalet” punto di ristorazione riferimento dei Monti Dauni.
Comunicato Stampa Giuseppe Saldutto

Condividi in Facebook

FOGGIA – Stefano Tessarin al Music Lab Artefacendo

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Stefano Tessarin al Music Lab Artefacendo
Il 20 agosto il workshop del chitarrista dei Vanadium

Ultimi posti disponibili per il workshop di Stefano Tessarin presso Laboratori Urbani Artefacendo. Il celebre chitarrista mancino dei Vanadium sarà a San Giovanni Rotondo lunedì 20 agosto. Inizio delle attività didattiche alle ore 18,00.

La formazione dei Vanadium è stata una delle pochissime band hard rock italiane a riscuotere successo sia in Italia che all’estero. Con “Metal Rock”(1982), l’album di debutto, ha venduto 8.000 copie, ma il maggior riscontro arriva con “Game Over” (1984), raggiungendo con quest’ultimo album il picco record di 54.000 copie vendute solo in Italia. Attualmente, Stefano Tessarin è impegnato a tempo pieno al suo nuovo progetto rock “Rustless”.

Presso il Music Lab Artefacendo incontrerà tutti i chitarristi di Capitanata che vorranno confrontarsi con il suo originalissimo stile e la sua idea di musica.

Infoline e prenotazioni al 366.94.04.991
Comunicato Stampa Lab Artefacendo

Condividi in Facebook

FOGGIA – Comunicato dipendenti coop. Futura

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Così recita l’articolo 1 della Costituzione. Ma nella cooperativa Futura di Monteleone di Puglia, legata a filo doppio al senatore PDL Carmelo Morra, evidentemente i concetti di democrazia e di lavoro non possono trovare spazio.

Il CDA insiste nella persecuzione dei dipendenti che hanno reclamato e continuano a reclamare lo stipendio non percepito, ormai, da ben 12 mesi. A farne le spese con il licenziamento in tronco, stavolta, sono 14 dipendenti rei di aver rivendicato il sacrosanto diritto alla retribuzione del lavoro prestato.

E tra i licenziati figura anche il Sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, macchiatosi di lesa maestà proprio verso il senatore di Monteleone alle ultime elezioni.

Con una nota indirizzata al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, all’Assessore regionale alle politiche della salute Ettore Attolini e all’Assessore al welfare Elena Gentile, gli epurati hanno voluto informare le massime istituzioni Regionali chiedendo che «vengano adottati tutti i provvedimenti ritenuti opportuni» per porre fine ad un accanimento nei confronti chi chiede soltanto il pagamento delle spettanze.

«La dirigenza della Coop. Futura ritiene lecito non pagare per dodici mesi i propri dipendenti e poiché questi hanno avuto l’impudenza di far sì che fossero rispettati i loro diritti di lavoratori denunciando tutto alla Magistratura – si legge nella nota – gli stessi vanno licenziati in tronco». La cooperativa Futura, a cui l’ASL di Foggia versa puntualmente quasi duemilioni e mezzo di Euro l’anno, gestisce 7 centri che si occupano dell’assistenza sanitaria di pazienti affetti da disturbi psichici e mentali a Foggia e provincia. «Preme denunciare – si evidenzia nell’esposto – che questa pesantissima situazione venutasi a creare non ha avuto effetti negativi soltanto sulla nostra vita lavorativa e personale, ma ha influito negativamente anche sulla tranquillità degli utenti delle Comunità che inevitabilmente non hanno potuto godere della giusta attenzione e degli standard di vita cui ogni paziente psichiatrico ha diritto».

«Poiché i provvedimenti di licenziamento sono platealmente ritorsivi – conclude la lettera – e hanno avuto il duplice effetto di privare 14 persone del loro posto di lavoro e l’utenza di personale esperto, ritenendo che l’ASL abbia sempre provveduto ad assolvere i propri oneri economici nei confronti della Coop. Futura sicché l’omesso pagamento degli emolumenti retributivi è assolutamente ingiustificato, confidiamo in un Vostro intervento risolutore della vicenda».
Comunicayo Stampa segreteria della regione puglia

Condividi in Facebook

CERIGNOLA – Poca acqua nel Foggiano a rischio ortaggi e uva

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Si è ridotta, quando siamo a metà agosto, a 3.970.600 metri cubi, la capienza dell’invaso della diga Capacciotti. Il dato è quello ufficiale, tratto ieri dal sito del Consorzio di Bonifica per la Capitanata. E si fa dunque sempre più concreto il rischio che l’acqua possa non bastare per gli usi irrigui, anche se circolano voci di possibili e provvidenziali rabbocchi dagli invasi di Osento e Conza che, francamente, non si sa bene se siano tecnicamente possibili o meno. La speranza degli agricoltori, nell’ultimo mese, era quella di poter irrigare, sia pure a turno, almeno fino alla prima decade di settembre, al fine di portare a raccolto ortaggi ed uve. A quest’ultimo proposito pare che vi siano molti produttori che hanno già iniziato a tagliare l’uva con un certo anticipo destinando il prodotto, almeno ufficialmente, al mercato dei succhi d’uva.

Di certo c’è che per tutta una serie di fattori, acqua compresa, pare che quest’anno il raccolto sarà inferiore agli anni precedenti in una misura che varia dal 20 al 30%, con conseguente aumento del prezzo dell’uva, partito da 22 euro al quintale (circa due in più del prezzo medio dello scorso anno) e giunto, pare, già attorno ai 28 euro. Per non parlare, poi delle uve pregiate come il moscato che viaggiano su prezzi incredibili. A determinare gli aumenti, oltre al calo della produzione, vi sarebbero anche gli ampliamenti strutturali delle cantine che avrebbero peraltro i serbatoi vuoti. Rispetto agli anni scorsi, la situazione per i produttori si presenta normale e non vi è traccia delle tensioni che fino a due anni fa avevano caratterizzato le campagne vitivinicole, con dimostrazioni di piazza e vivaci contestazioni alle istituzioni. Quello che invece potrebbe provocarne di nuove e di diverse è una sorta di ritorno alle origini da parte di braccianti locali (tra loro anche molti giovani) che cercano la «giornata» in campagna, spesso senza trovarla.

La concorrenza sleale dei lavoratori stranieri è ormai un dato di fatto; ed i produttori locali in molti casi preferiscono utilizzare manodopera a più basso costo sia di neocomunitari, sempre più intraprendenti sia di nord-africani, piuttosto che gli italiani da iscrivere a libro paga, con tutti gli oneri annessi, dopo che è finita quasi del tutto la pacchia delle giornate false e del facile ed illecito accesso alle indennità di disoccupazione, malattia e maternità. Un problema che si risolverebbe già all’origine se vi fossero gli auspicati ed adeguati controlli che invece, per forza di cose, vengono effettuati quasi a campione. Il fatto nuovo è, appunto, che in tempi di crisi, molti operai agricoli indigeni ora cercano sempre più spesso lavoro nelle campagne. E ciò potrebbe creare i presupposti per una guerra tra poveri dagli esiti impreve dibili.

ANTONIO TUFARIELLO da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Pienone sul Gargano ma non ci sono vip

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Alle Tremiti “pienone” (seppure di pochi giorni) in alcune strutture ricettive, ma pochi i vip “a zonzo”. E’ la paradossale fotografia del ferragosto 2012 (cioè ai tempi della crisi) della Montagna del Sole. Una stagione estiva in bianco e nero: un po’ sottotono, in verità.

Con l’euro in crisi, gli italiani stringono la cinghia. Sorpresa: lo fanno anche i vip, con le dovute proporzioni. ovviamente.

Rintanati chissà dove, si sono fatti vedere “a singhiozzo” nelle roccaforti del Gargano. Che poi sono: le isole diomedee, Mattinata, battezzata la “Farfalla Bianca” per via della sua sagoma, col il nuovo resort «Il porto», Pugnochiuso, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, oltre alle “solite” Vieste, Rodi e Peschici.

Alle Tremiti la prima estate senza Lucio Dalla (scomparso il 1 marzo scorso) sta filando via senza grandi sussulti. “Perché” come dice l’ex sindaco Peppino Calabrese “i grandi chiamano i grandi e senza di lui ci sentiamo orfani. E nessuno ci viene a trovare”.

Nella sua villa di Cala Matano è stato avvistato pochi giorni fa uno dei cugini di Bologna di Dalla, uno degli eredi in linea retta dell’ingente patrimonio del noto cantante. In compenso, ma ovviamente non è la stessa cosa, sempre alle isole diomedee si è fatto vedere Giorgio Dell’Arti, noto giornalista, editorialista della Stampa e della Gazzetta dello Sport. Un soggiorno fatto di tuffatina nelle acque smeraldine delle Tremiti ed un salto nei tanti ristorantini di San Domino per gustare il buon pesce delle diomedee.

Mattinata è passata da Francesco De Gregori – ospite l’anno scorso del noto artista Palladino che ha appunto casa nella Farfalla Bianca – a Lino Banfi. Quest’anno “nonno Libero”il pugliese più famoso al mondo dopo Domenico Modugno e Al Bano si è materializzato pochi giorni fa, reduce, dopo ben 18 anni.

Accompagnato dal suo fido amico Michele Lauriola, mattinatese di origine e direttore generale dall’aprile 2011 dell’Abecol, l’agenzia per i beni confiscati alla mafia del Lazio, Banfi ha cenato al ristorante dell’hotel Il Porto aperto da poco. Struttura di circa 40 camere che in questi giorni di ferragosto registra il pieno.

Identikit del turista? A luglio stranieri con russi, polacchi e cechi.

Ad agosto italiani, in massima parte campani e baresi. Gettonato anche il resort “La Casa e il mare” (una ventina di camere impegnate su 34), nonostante la penalizzazione del sequestro: “La gente crede che la struttura sia chiusa” si rammarica il responsabile della gestione Giuseppe Ferrantino “invece non è così. Siamo aperti grazie alla facoltà d’uso che ci è stata concessa dal Tribunale del Riesame”. La struttura -come è noto- aperta da poco, si trova da metà giugno sottoposta a sequestro (a novembre si pronuncerà Roma) in seguito all’intervento dei Noe per presunti abusi edilizi.

Il Gargano meta scelta anche da politici: annunciato il leader dell’Udc Pierferdinando Casini. “Ma a settembre, non a Ferragosto: villaggio turistico la Gattarella” puntualizza Angelo Cera, big e plenipotenziario del partito in Capitanata.

Francesco Trotta da La Gazzetta del Mezzogiorno

Condividi in Facebook

Manfredonia (Foggia) – ‘Vivi il mare’

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

“Vivi il mare”
Prima edizione della rassegna di prodotti ittici locali che sarà realizzata grazie alla deroga, richiesta ed ottenuta dal Sindaco Riccardi per due imbarcazioni sipontine, sul fermo pesca. “Un evento caratterizzante che si propone come vetrina del nostro territorio”, dice l’Assessore Angelillis.

Ora c’è anche l’assenso del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: il 18 agosto ed il 19 agosto prossimo si svolgerà a Manfredonia la prima edizione del “Vivi il mare” – Città di Manfredonia – , un momento durante il quale sarà possibile degustare i rinomati ed appetiti, è proprio il caso di dirlo, prodotti ittici del nostro Golfo.
L’incertezza sulla eventuale realizzazione della manifestazione non era certo derivata dal volere dell’Amministrazione Comunale o dalla mancanza di richieste in merito alla proposta di una serata che potesse offrire oltre che risvolti prettamente alimentari anche implicazioni dirette di natura turistica e culturale. Il problema era invece costituito dall’impossibilità dei nostri pescherecci di uscire in mare per garantire pesce fresco sui banchi piuttosto che prodotti congelati di provenienza, tra l’altro, non nostra. E’ questa la ragione per cui il Ministero competente ha ricevuto, nei giorni scorsi, una missiva con la quale si è formalmente chiesta una deroga al fermo pesca temporaneo obbligatorio per le navi autorizzate con il sistema strascico/volante iscritte nel Compartimento Marittimo di propria competenza.
Il Sindaco, Angelo Riccardi, ha così richiesto l’autorizzazione ad effettuare, nella giornata di giovedì 16 agosto ed in quella di venerdì 17 agosto 2012, l’uscita in mare di due imbarcazioni da pesca “al fine di pescare prodotti ittici destinati alla manifestazione dove verranno offerti ai cittadini ed ai turisti per far conoscere i prodotti tipici del mare”. Autorizzazione che la Direzione Generale ha valutato e concesso in virtù del fatto che “il prodotto pescato non sarà utilizzato a scopo di lucro”, stabilendo che “per quanto di propria competenza, eccezionalmente si comunica il proprio nulla osta allo svolgimento dell’attività di pesca così come richiesto”.
Le due imbarcazioni che potranno solcare il mare senza timore di incorrere in rilievi o sanzioni sono “La perla nera” e la “Apocalisse dei mari”. Resta inteso pacificamente che le operazioni di pesca, come puntualizzano dal Ministero, “dovranno essere effettuate sotto il coordinamento ed il controllo della Capitaneria di Porto di Termoli, anche al fine della verifica sul prelievo del quantitativo del prodotto pescato, strettamente necessario alle esigenze della manifestazione”.
Adesso che gli ultimi dubbi sono stati positivamente sciolti non si può far altro che invitare tutti nel partecipare a “Vivi il mare”. Cambia il nome, rispetto al vecchio “Mangiamare” ma non cambia la sostanza: il 18 ed il 19 agosto prossimo, nell’area del Mercato Ittico situata nei pressi di Piazza Marconi, ognuno potrà deliziarsi con il pescato locale riprendendo anche solo per una sera le fila di un’alimentazione che dal 6 agosto al 17 settembre ci è preclusa dal Decreto Ministeriale del 28 giugno 2012. Quello stesso decreto su cui gli armatori sipontini avevano avuto da ridire, quello stesso decreto che si era provato a raddrizzare proponendo date differenti da quelle imposte, quello stesso decreto a cui il Ministero competente ha derogato temporaneamente per permettere una manifestazione che raccoglie sempre frotte di proseliti non fosse altro perché si svolge nel periodo di massimo afflusso in città di turisti.
“Al di là del preventivabile fermo – spiega l’Assessore alle Risorse del Territorio e Sviluppo Economico, Antonio Angelillis – , avevamo già vagliato lo scorso anno le modalità secondo cui si sarebbe potuta ripetere l’esperienza di una manifestazione così importante facendo conto sui prodotti del nostro mare pescati dai nostri pescatori, piuttosto che avvalerci di prodotti di qualche marineria che non fosse quella manfredoniana. “Vivi il mare” è un evento caratterizzante che si propone come vetrina del nostro territorio in tutto e per tutto, una ribalta che permette di comprendere meglio i sacrifici che deve affrontare una categoria, quale quella dei pescatori, che rappresenta il cuore della popolazione manfredoniana.
Appurato che il Ministero può concedere deroghe, se sufficientemente motivate ed argomentate, dopo aver appreso le date del cosiddetto “fermo biologico” non ci siamo fatti cogliere impreparati ed abbiamo compiuto tutti i passi necessari, con opportuna tempistica, per proporre ancora una volta l’appuntamento più importante dell’estate con la degustazione di prodotti ittici sipontini”.
“Considero questa una saggia decisione – puntualizza il Sindaco Riccardi – che ci permetterà di offrire una nuova occasione di richiamo turistico promuovendo il territorio di Manfredonia e le sue abitudini culinarie. L’Amministrazione è consapevole dell’importanza della filiera ittica per l’intera economia cittadina e supporta con piena convinzione le iniziative che valorizzano le produzioni locali. Le file di curiosi interessati alle degustazioni che affollavano le manifestazioni degli scorsi anni sono la dimostrazione evidente di come si riesca a soddisfare le legittime aspettative tanto dei sipontini quanto di coloro i quali vengono a Manfredonia dai centri limitrofi”.
“L’occasione di un simile evento è propizia per evidenziare la produttività e l’operosità della nostra marineria, tra le più prestigiose dell’intero Adriatico, e nello stesso tempo offrire l’opportunità alla cittadinanza di partecipare attivamente. Sarà questo un vero e proprio festival del gusto e dei sapori tradizionali. Cozze e totani, alici e polpi, seppie e ciò che ognuno troverà per soddisfare il proprio palato. Il mio suggerimento è ovviamente uno solo: quello di non mancarvi!”.

da Puglialive.net

Condividi in Facebook

RODI GARGANICO – Ferragosto, a Rodi meno turisti e meno fatturato

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Altro che tutto pieno! A Rodi Garganico il Ferragosto 2012 verrà ricordato come uno dei più critici non solo dal punto di vista delle presenze, ma soprattutto del fatturato medio delle varie strutture ricettive. In molti alberghi non c’è stato il tanto sperato pienone, e gli albergatori di Rodi Garganico hanno dovuto notevolmente ridurre i prezzi per ospitare clienti.
‘Purtroppo è questa la verità – dice amareggiato al Tg erre, Piero Cotugno, operatore turistico e presidente della Commissione Turismo del Comune -. La realtà è questa e non quella che qualche giornale locale vuol far credere.
A Rodi Garganico la crisi economica ha influito e non poco. Alla diminuzione di turisti dobbiaamo aggiungere anche quella relativa al fatturato delle aziende che mai come quest’anno sono state costrette ad abbassare notevolmente le tariffe. Paghiamo l’effetto crisi, ma anche una scarsa promozione della nostra offerta’.
Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

Condividi in Facebook

MANFREDONIA – la Guardia costiera sequestra ‘agostinelle’

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Continua incessante l’attività di repressione dei militari della Guardia Costiera di Manfredonia nei confronti della pesca e della commercializzazione illegale di prodotti ittici.
Alla vigilia di Ferragosto gli uomini della Capitaneria di Porto hanno messo a segno una grossa operazione di polizia marittima durante la quale i militari intervenuti hanno sequestrato circa 130 Kg di triglie e 20 kg di naselli, prodotto al di sotto della taglia minima consentita dalle leggi vigenti nazionali e comunitarie.
Il prodotto, pronto per essere commercializzato, è stato rinvenuto a Manfredonia presso un noto grossista di prodotti ittici nonchè presso un venditore ambulante.
Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario – area B – dell’ASL FG Distretto di Manfredonia, non è stato ritenuto idoneo al consumo umano e, quindi, su disposizione del Magistrato di turno, è stato distrutto mediante conferimento a ditta specializzata.
L’attività di repressione della Guardia Costiera di Manfredonia contro gli illeciti in materia di pesca, commercializzazione e trasporto illegale di prodotti ittici proseguirà ancora con maggiore incisività in tutto il periodo di fermo biologico.
Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

Condividi in Facebook

PESCHCI – Didattica archeologica nel Grottone di Manaccora

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

L´associazione di promozione sociale ‘Mira’ invita bambini, studenti, esperti del settore o semplici
appassionati al ‘II Corso didattico di Archeologia sperimentalecon Alfio Tomaselli”, che si terrà il giorno 17 Agosto 2012, dalle ore18.00, presso il sito archeologico del Grottone di Manaccora a Peschici. In questo laboratorio i partecipanti saranno protagonisti enon spettatori passivi nell’apprendere la Preistoria. Verrannoutilizzati gli elementi essenziali della natura con ingegno,ragionamento ed inventiva per raggiungere un fine: costruire unutensile in osso o in pietra, accendere un fuoco con le pietre focaieo con l’archetto, scheggiare la selce, lavorare l’ocra. Tutto questosolo con l’aiuto di materiali naturali e delle informazioniarcheologiche essenziali. Info: cell.3891343289 – e-mail: mirassociazione@libero

da Teleradioerre

Condividi in Facebook

MANFREDONIA – Ferragosto amaro per i lavoratori Inside di Manfredonia

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

I sindacati sono preoccupati della latitanza delle istituzioni locali

Devono attendere il 22 agosto, se tutto va bene, i lavoratori del cantiere navale Inside di Manfredonia. Solo dopo quella data conosceranno il proprio futuro con la speranza di vedersi appèrovato il nuovo piano aziendale. Intanto ben ottantuno operai da giugno scorso non percepiscono più la cassa integrazione e alcune maestranze si rifiutano di entrare in azienda. Il prossimo 22 agosto è atteso a Foggia Paolo Bolici, amministratore del Gruppo Inside, per discutere sulla mobilità e su un ipotetico nuovo programma aziendale.
Le organizzazioni sindacali sono fortemente preoccupate per il proseguimento dell’attività del Gruppo e per il futuro dei suoi 110 lavoratori, e soprattutto sono delusi dell’assenza delle istituzioni locali, ad iniziare dalle forze di opposizione ai comuni di Manfredonia e Monte Sant’Angelo che dellaa questione potrebbero farne il cavallo di battaglia, invece tutto tace.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

Condividi in Facebook

A Foggia profanata la chiesa del parco Iconavetere

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Ebbene si e purtroppo, mentre Foggia si prepara a celebrare il sacro rito che festeggia nuovamente l’Iconavetere, ovvero la nostra Madonna dei 7 Veli protettrice di Foggia, la piccola chiesa situata all’interno del Parco dell’Iconavetere in via P. Ciano, è stata profanata.

e si sono introdotti nel parco e dopo aver rimosso una parte del recinto in ferro che circoscrive il parco, hanno forzato la porta della sagrestia dietro l’altare.  L’altare, situato all’esterno, non  è stato oggetto di atti vandalici ma, pur non avendo nulla da derubare, gli ignoti hanno recato danni di centinaia di euro a ciò che era all’interno della sagrestia.Grazie all’avviso di “Voce di Foggia” questa mattina una pattuglia della Polizia Municipale di Foggia, intorno alle ore 12.30, si è recata sul luogo profanato e dopo aver accertato l’atto sacrilego e l’entità dei danni, ha provveduto ad avvisare chi ha in gestione la sacra area.

Tuttavia, a nulla son valse le numerose telefonate degli agenti per far intervenire i gestori del parco, telefonando finanche alla Curia Arcivescovile senza ottenere risposte.

Da fonti certe, l’area del Parco Iconavetere pare che sia in gestione alla parrocchia di S. Anna, curata dall’ Ordine Francescano Frati Minori Cappuccini. Dopo aver contattato la parrocchia e non avendo avuto alcuna risposta certa, gli agenti della Polizia Municipale hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area.

Ora si attende che la Curia, nelle sue piene funzioni istituzionali, intervenga per riportare decoro e soprattutto sacralità al luogo, compiutamente al Comune di Foggia per ripristinare legalità e sicurezza.Tanto per ricordare di cosa stiamo parlando e del suo valore storico-culturale-religioso: l’area in oggetto è un luogo sacro sorto tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, quando alcuni Frati Cappuccini giunsero per la prima volta a Foggia, e precisamente nell’anno 1579. Poi, grazie al facoltoso intervento di alcuni nobili locali (uno fra tanti Cola Zuccaro), fu eretto un convento appena fuori della città, avente come margini il Tratturo Regio Foggia-San Severo, l’attuale  Parco dell’Iconavetere.

Tuttora dal parco c’è una strada che dalla Porta Arpana conduce al Convento, oggi in Via Cappuccini, e che era uno dei luoghi visitati dai pastori abruzzesi che scendevano a Foggia per la transumanza.Ma il parco non ha smesso mai di far parlar di se. Difatti, dopo la costruzione dell’attuale chiesa, utilizzata per brevissimo tempo, il parco è stato “regalato” all’incuria urbana. Le istituzioni locali consce del problema non sono mai intervenute per il suo ripristino, legittimando abusivamente il suo scempio.

Piuttosto che intervenire a Foggia pare che si sia innescata una diatriba tra comune e diocesi che, purtroppo, continua a regalare all’inciviltà un nostro pezzo di storia e cultura. I residenti uniti in gruppi spontanei e con l’ausilio di alcune associazioni hanno sempre fatto richiesta dl ripristino del Parco dell’Iconavetere senza mai aver risposte certe e risolutive.

Verrebbe spontaneo dire che piuttosto di erigere una chiesa con un parco abbandonato, sarebbe meglio che l’area interessata fosse destinata nella sua circonferenza a scavi archeologici senza alcun manufatto edile a ricordo dei tempi storici. Per lo meno non diamo un tetto all’inciviltà e al degrado urbano, corredato dall’illegalità presente e persistente nell’area

Ad Majora
Nico Baratta

Condividi in Facebook

Tribunale di Lucera: un’assemblea per dire no alla sua soppressione

Pubblicato : mercoledì, 15 agosto 2012

Preziuso:”I cittadini partecipino alle iniziative di protesta e riconsegnino le tessere elettorali. Per Agnusdei la chiusura del tribunale è una scelta poco lungimirante

Si è svolta ieri mattina a Lucera l’assemblea di avvocati, magistrati e impiegati a Palazzo di Giustizia. Ordine del giorno, naturalmente, la chiusura del tribunale di Lucera, incluso tra i 31 tribunali da sopprimere secondo la disposizione del Consiglio dei Ministri.

L’amarezza è tanta, a tal punto che 32 sindaci del circondario del tribunale di Lucera hanno annunciato le dimissioni. Scelta forte, così come forte il gesto proposto da Raffaele Preziuso ,che ha invitato i cittadini a consegnare le tessere elettorali.

Tante le dichiarazioni nel corso dell’assemblea, tutte contrarie al provvedimento, ritenuto arbitrario, e non attento a quanto dichiarato dalle commissioni parlamentari delle due Camere, che invece avevano espressamente catalogato il tribunale di Lucera, tra quelli da non sopprimere. C’erano tutti, dal sindaco Dotoli al presidente dell’Ordine degli Avvocati Agnusdei,passando per il vicario della Diocesi Lucera-Troia (cha ha disposto di far suonare le campane a morte il 16 agosto, ndr) don Ciro Fanelli, e il presidente della Camera Penale Raffaele Lepore.

Importanti le parole di Agnusdei che ha illustrato i motivi per il quale la chiusura del tribunale di Lucera, non sarebbe una scelta lungimirante. Sopprimere un tribunale e le sette sezioni distaccate, vorrebbe dire dirottare a Foggia una cospicua mole di lavoro con il pericolo di un ingolfamento delle cause civili e penali. Si tratta di un tribunale che abbraccia una vasta superficie, che si occupa di oltre 13mila cause all’anno e che appartiene ad una provincia, quella di Foggia, che è la terza in Italia per estensione.

da Foggiatoday

Condividi in Facebook