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CARPINO – oggi la sagra dell’olio e delle fave

Pubblicato : lunedì, 13 agosto 2012

E’ la sagra delle sagre. E’ una delle più originali e suggestive sagre dell’intera Puglia per promuovere e valorizzare i prodotti tipici della terra carpinese, primo fra tutti l’olio extravergine di oliva, unica ed indubbia fonte di economia locale.
E poi le fave di Carpino, fiore all’occhiello della tradizione contadina carpinese: un legume che, passato da ‘ carne dei poveri’ ed un tempo destinate all’alimentazione animale, oggi è salito agli onori della buona cucina.
Questa sera a partire dalle ore 21 nelle vie del centro storico di Carpino il visitatore potrà scoprire quanta sapienza contadina c’è nei gustosi piatti a base di fave e olio extravergine di oliva di Carpino. Un laboratorio culturale ed artigianale a cielo aperto dove la fragranza dell’olio e del pane mischiato alla sapidità delle fave, alla tarantella di Carpino ed alla umile e sapiente gente sapranno trascinare, ancora una volta, il turista in una terra che ha saputo conservare gli odori, i colori e i sapori di una volta.

Saverio Serlenga da Teleradioerre

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CARPINO . Carpino Folk Festival, Manzo risponde a Di Brina

Pubblicato : sabato, 11 agosto 2012

L´edizione 2012 del Carpino Folk Festival non sarà ricordata solo per i concerti e lo spettacolo, ma anche per le polemiche innescate con la contestazione di alcuni ragazzi carpinesi i quali hanno contestato l´organizzazione dell´evento. Sotto accusa gli spettacoli organizzati negli altri comuni della provincia. Dopo la presa di posizione del consigliere di minoiranza, Rocco Di Brina, che prendeva le parti dell´associazione ‘Carpino Folk Festival’, ecco la risposta del sindaco, Rocco Manzo. ‘E´ stata una manifestazione pacifica da parte di giovani, non solo del mio schieramento politico, come qualcuno ha voluto fare intendere. Una contestazione legittima da parte di chi vuole difendere il patrimonio immateriale del Festival che è nato ha Carpino e che deve restare esclusivamente nel nostro comune. Il Carpino Folk Festival è la più grande iniziativa dell´estate garganica, e la nostra piazza il naturale teatro della tarantella. Portarlo fuori no ha nessun senso, ecco perchè la mia amministrazione quest´anno non ha elargito nessun contributo economico. Quanto alle dichiarazioni di Rocco Di Brina, mi limito solo a dire che ha perso l´occasione per stare zitto’

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

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CARPINO – THE SKATALITES e I CANTORI DI CARPINO sullo stesso palco, la stessa sera per chiudere la 17edizione del Carpino Folk Festival!

Pubblicato : venerdì, 10 agosto 2012

Il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito

E’ stato protagonista, insieme ad altri cantori, di tutte le edizioni del Carpino Folk Festival concludendo le serate finali delle ultime edizioni con un forte coinvolgimento di pubblico affascinato dalla sua testimonianza.
Anche se la generalizzata spettacolarizzazione della musica popolare in questi ultimi tempi ha di fatto snaturato il contesto di produzione e di fruizione di tali performances di cultura popolare, trasformando spesso i protagonisti più significativi in vere e proprie star al pari di quelle della musica rock o leggera, non possiamo ignorare il fatto che l’aver preso in prestito tale tipo di performanza o – diciamo così – tale stile comunicativo ha nello stesso tempo riavvicinatole genti a forme di cultura popolare fino a pochi anni fa limitate ad una fruizione colta o estremamente ridotta. Cultura e musica popolare per colti: nei fatti è un controsenso poiché il popolare non può essere, per definizione, d’élite, o meglio non solo… Tutto sta però nell’interpretare più o meno correttamente tali portati culturali e non svilirli con atteggiamenti superficiali e modaioli, ma questa è un’altra storia, che di certo non appartiene al nostro Zì ‘Ntonio che anche questa sera alla veneranda età di 96 donerà tutto il suo sapere a quanti avranno il grande piacere di festeggiarlo!

CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA
“Chi fugge dal proprio paese non è un problema. Chi fugge dal proprio paese ha un problema”
Venerdì 10 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
SKATALITES
“The echoes of Kingston tour”
ANTONIO PICCININNO E I CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

SKATALITES - l’ensemble giamaicana, leggenda dello ska mondiale al Carpino Folk Festival 2012
La storia degli Skatalites è la storia della Giamaica: nati quasi due anni dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna, raccolgono la gioia, l’entusiasmo e i grandi progetti che il popolo giamaicano ripone nel futuro. Il momento è di quelli indimenticabili e gli Skatalites ne sono pienamente consapevoli, dando vita ad un ritmo veloce, solare e raggiante che trascina la gente in un vortice irrefrenabile di vibrazioni irresistibili.
A quasi 50 anni da quel periodo il marchio Skatalites mantiene intatto il suo fascino, e celebra il proprio successo con la pubblicazione di un album in studio (il sedicesimo!), che prenderà il nome di “All Roads”, e vede alla batteria l’ultima registrazione di Lloyd Knibb prima della sua recente scomparsa.
Da sempre protagonisti di spettacoli coinvolgenti, gli Skatalites sono una delle formazioni più longeve della storia musicale contemporanea, e confermano ad ogni loro show l’energia e la carica che li ha portati al successo. In occasione dell’uscita del disco, e della conseguente tournée, la band sarà nuovamente accompagnata dalla cantante Doreen Schaffler, già parte del gruppo negli anni ’60.
Nonostante sia passato parecchio tempo dalla formazione della band, nel 2012 continuano a girare il mondo con una formazione composta ancora dai migliori musicisti del genere, regalando uno spettacolo unico dalla prima all’ultima nota, unendo il pubblico in una frenetica ed euforica danza inarrestabile.
L’occasione italiana per poter sperimentare questa esperienza sarà la serata finale della 17edizione del Carpino Folk Festival.

ANTONIO PICCININNO E I CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”
Semplicemente straordinari, gli unici grandi maestri della tarantella. Grazie alla loro memoria non si sono perse nel tempo quelle tradizioni che hanno reso Carpino il punto di riferimento della musica Folk italiana. Le fortunate collaborazioni con Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Giovanni Lindo Ferretti e altri hanno portato loro, e soprattutto la loro musica, alla ribalta, riscoprendone e valorizzandone le portentose caratteristiche. Sicuramente i decani della musica italiana: i “Buena vista social club” Garganici, capaci, di portare le loro note, la loro arte, la loro inventiva, fatta di ritmi trascinanti e melodie struggenti, in giro per la nostra penisola, di concerto in concerto. Mille anni di musica che risuonano sulle corde della chitarra battente. Chi ha la fortuna di ascoltare i “Cantori di Carpino”, entra in un circuito magico, primordiale. Si sente proiettato in un mondo scomparso, ma che sente rivivere dentro se stesso, in una sorta di metempsicosi che vi fa ritornare quelli che forse un tempo, in un’altra vita, si è stati.
Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, è oggi Antonio Piccininno il riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale. Prima che fosse troppo tardi.
Antonio Piccininno indubbiamente incarna la figura tipica del cantore tradizionale. Nato nel 1916, dopo appena un anno rimane orfano di entrambi i genitori. Inizia a lavorare come pastore e in seguito come contadino bracciante, per poi spostarsi in paese per prendere moglie. Attualmente è bisnonno. Antonio Piccininno come i “mistici pastori” descritti dal Tancredi in “Folklore Garganico”, ispira un innato senso di rispetto verso la saggezza antica del suo popolo, come gli antichi aedi dell’Iliade e dell’Odissea.

CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA
Arrivato alla diciasettesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – fondi PO FESR PUGLIA 2007/2013 – Asse IV – Linea 4.3 – Azione 4.3.2./lett.D ed è organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE CARPINO FOLK FESTIVAL col sostegno degli Assessorati al Welfare e Flussi migratori, alle infrastrutture Strategiche e Mobilità e alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano, del Gal Gargano, dell’Unioncamere Puglia, della Camera di Commercio italiana in Germania, dei Comuni di Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ortanova e Vieste.
La Rete del Consorzio Five Festival Sud System è promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV -PUGLIA SOUNDS – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.
Partners e sponsor: Bcc San Giovanni Rotondo, Banca Apulia – Gruppo Veneto Banca, Ferrovie del Gargano.
Media Partner: Foggia Citta Aperta.
Si ringrazia per la promozione Pugliaevents e Pugliapromozione.
Comunicato Dtampa CARPINO FOLK FESTIVAL 2012

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CARPINO – Caos Festival’

Pubblicato : venerdì, 10 agosto 2012

Fischi, slogans e sfottò. Sul Carpino Folk Festival l’ombra della politica. Ieri sera durante il concerto di Carlo D’Angiò (sul Gargano dopo 40 anni), alcuni ragazzi hanno esibito striscioni e magliette con la scritta ‘Il Folk siamo noi. Carpino’. Una protesta al limite della civiltà che ha sicuramente causato disagi allo spettacolo, innervosendo gli organizzatori e ancora di più il pubblico giunto nel centro garganico per assistere al concerto. Sulla vicenda c’è da registrare l’intervento del consigliere comunale di opposizione, Rocco Di Brina.
‘Il Folk Festival rappresenta ancora l’orgoglio della nostra comunità e non saranno certamente i fischi pilotati a scalfirne l’identità e l’originalità.Il dissenso fa parte della democrazia ma deve essere motivato e costruttivo.
Se quei ragazzi, molti dei quali ricordo di averli visti al seggio come supporters della lista dell’attuale sindaco Manzo, avessero saputo che il Comune di Carpino e la Provincia di Foggia dove siede un Assessore di Carpino, non hanno devoluto un centesimo per la realizzazione della manifestazione, quei fischi li avrebbero indirizzati a quei soggetti bravi come sempre a trasformare la verità delle cose’.

Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

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CARPINO Carpino Folk Festival, stasera i Cantori

Pubblicato : venerdì, 10 agosto 2012

Serata clou al Carpino Folk Festivale con il concerto del gruppo Skatalites, l’ensemble giamaicana, leggenda dello ska mondiale, e dei Cantori di Carpino capeggiati da Zì ‘Ntonio Piccininno che alla veneranda età di 96 donerà tutto il suo sapere a quanti avranno il grande piacere di festeggiarlo. Appuntamento alle 21,30 in piazza del Popolo. Ingresso gratuito.
Saverio Serlenga da Teleradioerre.it

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CARPINO – Il ritorno di Carlo D’Angiò a Carpino dopo 40 anni, la pizzica nascosta di Giandomenico Caramia e le innovazione dei salentini Mascarimirì sul palco del CARPINO FOLK FESTIVAL 2012

Pubblicato : giovedì, 9 agosto 2012

«Con Eugenio Bennato cominciammo a ricercare a Giugliano (a nord di Napoli) avendo il primo contatto con la tarantella, che poi avremmo continuato a ricercare in tutto il sud, fino ad individuarne quella che, a mio parere, è l’espressione più alta, mitica: quella del Gargano. Arrivammo a Carpino, con Roberto De Simone, nel ’70, e fummo i primi a raccogliere le “Tarantelle del Gargano”»
Associazione Culturale Carpino Folk Festival

Il Carpino Folk Festival, è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica popolare e dei festival musicali. Allo stesso tempo è unanimemente riconosciuto come il primo grande festival dedicato al recupero e alla valorizzazione della musica popolare pugliese di maggior qualità, e tra i più apprezzati a livello nazionale.
Dalla prima edizione nel 1996 molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna.

Questa sera (per chi legge giovedì 9 Agosto) a Carpino gli spettacoli della XVII edizione.
CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA
“Chi fugge dal proprio paese non è un problema. Chi fugge dal proprio paese ha un problema”

Giovedì 09 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI (Brindisi)
“Pizziche, Serenate e Stornelli per organetto”
CARLO D’ANGIO’
“Viva il Sud”
MASCARIMIRI’
“Gitanistan “Lo stato immaginario delle famiglie Rom – Salentine”

CARLO D’ANGIÒ
Dopo 40 anni il ritorno di Carlo D’Angiò a Carpino per omaggiare Andrea Sacco e la sua magica chitarra battente
Carlo d’Angiò ed Eugenio Bennato con i Musicanova pubblicano nel 1976 “Garofano d’ammore” (Philips-Phonogram), LP che farà conoscere al pubblico di massa i sonetti di Carpino.
Carlo D’Angiò è una “voce storica” della musica popolare napoletana e italiana. Ha fondato con Roberto De Simone ed Eugenio Bennato la Nuova Compagnia di Canto Popolare e poi, solo con Eugenio Bennato, Musicanova dove “militava” anche una giovane Teresa De Sio.
E, finalmente dopo quasi 30 anni, Carlo D’Angiò ritorna nella ribalta musicale con un bellissimo disco con undici brani inediti. Ma non basta. “Viva il Sud” è un album doppio e presenta anche un live di 12 altri bellissimi pezzi “storici” di recenti e rari concerti. E riecco bellissime interpretazioni di ‘Tarantella del Gargano’, ‘Guarracino’, Nannarè’, ‘Quanno turnammo a nascere’ etc… Viva il Sud è una vera miniera per gli appassionati.
I nuovi brani sono all’altezza del precedente repertorio. Si va dal testo poetico di ‘Canzone d’ammore’ ai temi di attualità come l’immigrazione, la condizione giovanile, il sud, Napoli, temi sempre cari a D’Angiò. Un grande ritorno dunque per “il maestro” dopo quasi trent’anni da “Brigante se more”, brano ancora attuale e amato da tanti, che portò alla ribalta anche nella musica l’eterna questione del Meridione.

I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI
Vito Nigro, Pasquale Barletta e Francesco Barletta sono tra gli interpreti più rappresentativi della tradizione di pizziche, serenate e stornelli per organetto di Villa Castelli, piccolo centro in provincia di Brindisi al confine tra la bassa Murgia e le Gravine joniche, vero e proprio “Paese dell’Organetto” in Puglia. Vito (Vitucc’ de Carcagne) ha sempre fatto il pastore e ha imparato a cantare da suo padre, accompagnandolo quando andava a fare serenate o a cantare la pizzica per le tarantate. Pasquale (Pascale de Scrace) è stato potatore di olivi e bracciante agricolo. Ha iniziato a cantare sul lavoro, durante la potatura, e frequentando gli organettisti del suo paese. Francesco (Cicc’ de Ros’Alò) lavora come bracciante agricolo. Ha cominciato a suonare l’organetto da bambino, usando lo strumento di suo padre Carmine che proveniva da una numerosa famiglia di musicisti. Il gruppo, fino a pochi mesi fa era completato da Giandomenico Caramia che insieme a Mario Salvi aveva condotto ampie ricerche sul repertorio dell’organetto tradizionale pugliese confluite nel libro-CD “LA PIZZICA NASCOSTA” (appena pubblicato con l’editore Kurumuny), contenente una selezione dei canti e delle musiche per organetto registrate tra il 2001 e il 2005 a Villa Castelli.
Giandomenico lo scorso anno era sul palco del Carpino Folk Festival insieme a Mimmo Epifani. Lo scorso dicembre è scomparso a causa di un intervento di bendaggio gastrico. La sua musica al festival è il nostro omaggio.

MASCARIMIRI’
I Mascarimirì rappresentano appieno la tradizione che si rinnova. Nati come gruppo di Pizzica Salentina la loro storia rappresenta il ponte ideale tra legame col passato e proiezione nel futuro. Negli anni danno vita al concetto di Tradinnovazione, ‘melting pot sonoro’ in cui la tradizionale musica salentina cambia volto e incontra e si confronta con altre sonorità, dal Dub al Reggae, dal Rock all’Hard-Core. “Punk-hard-core-tarantolato salentino” è la definizione usata per sottolineare la sperimentazione del gruppo che innesta al patrimonio tradizionale tecniche fino ad allora estranee alle sonorità popolari. Iniziano le prime tournee nazionali ed europee soprattutto in Francia, terra che più volte li ospiterà. La nuova formazione accoglierà nuovi strumenti come chitarre elettriche, synth e batteria. Al leader Claudio “Cavallo” si ri-affianca, in un simbolico re-incontro tra vecchio e nuovo, il fratello “Mino” Giagnotti, definito dalla critica, una delle voci più interessanti del panorama popolare salentino. La voce tradizionale di Mino canta sull’onda sonora di chitarre distorte, riff “arrabbiati”, tappeti musicali creati da sintetizzatori e moderni strumenti elettrici. Ne viene fuori un sound potente, originale e audace e nasce una nuova idea di spettacolo musicale denominata “Ballati!!!”. Negli anni arrivano a suonare addirittura in Australia e contemporaneamente si gettano le basi per un nuovo grande progetto musicale e documentaristico “GITANISTAN ”, lo “Stato” immaginario delle famiglie rom salentine.

CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA
Arrivato alla diciasettesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – fondi PO FESR PUGLIA 2007/2013 – Asse IV – Linea 4.3 – Azione 4.3.2./lett.D ed è organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE CARPINO FOLK FESTIVAL col sostegno degli Assessorati al Welfare e Flussi migratori, alle infrastrutture Strategiche e Mobilità e alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano, del Gal Gargano, dell’Unioncamere Puglia, della Camera di Commercio italiana in Germania, dei Comuni di Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ortanova e Vieste.
La Rete del Consorzio Five Festival Sud System è promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV -PUGLIA SOUNDS – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.
Partners e sponsor: Bcc San Giovanni Rotondo, Banca Apulia – Gruppo Veneto Banca, Ferrovie del Gargano.
Media Partner: Foggia Citta Aperta.
Si ringrazia per la promozione Pugliaevents e Pugliapromozione.
Comunicato Stampa Carpino Folk Festival Press

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Al CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 è protagonista la PUGLIA sradicata di Joseph Tusiani e di Elena Ruzza

Pubblicato : mercoledì, 8 agosto 2012

L’emigrazione negli Stati Uniti d’America e l’America a Torino
“ … e così ho deciso di lasciare il paese perché pativo la fame e volevo che i miei figli crescessero in un nuovo mondo, in città … l’America è a Torino!”
Michele U’Marran’

Associazione Culturale Carpino Folk Festival

Carpino, li 07/08/2012 – Al CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA verrà proiettato a cura della regista Sabrina Digregorio il docufilm “FINDING JOSEPH TUSIANI-THE POET OF TWO LANDS”, prodotto da Atena Films.
“Un ammaliante «road movie» della memoria e della storia, in forma di intervista – intima più che bio-bibliografica – tra lo scrittore e l’attrice Daiana Giorgi.
Sfiorando le idee-forza della sua poetica, lo sradicamento, la lotta, l’amore, il lavoro, la voce, il montaggio indocile tra «le due terre», la seduzione… Un dialogo «obliquo» che non si permette le facili semplificazioni del «post hoc ergo propter hoc».
Tusiani è il «Simbolo di una emigrazione rara e alta, che si conosce poco e non si celebra mai» ha ricordato Furio Colombo.”

Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, gennaio 1924) è un poeta italiano.
Il padre, calzolaio, era emigrato negli Stati Uniti d’America pochi mesi prima della nascita del figlio. Giuseppe così conobbe il padre solo per lettera. Da giovanissimo entrò in seminario, ma nell’anno del noviziato abbandonò la strada della vocazione e tornò a San Marco per diplomarsi al liceo classico e frequentare poi l’università. Si laureò in Lettere all’Università di Napoli nel 1947, con una tesi sul poeta William Wordsworth.
Subito dopo la laurea partì assieme alla madre per andare a New York e ricongiungersi così definitivamente con il padre. Appena arrivato cercò subito lavoro nelle università newyorkesi e, dopo aver ricevuto alcuni rifiuti, nel 1948 ebbe un contratto dal College of Mount Saint Vincentnel dove insegnò per oltre vent’anni. Nel 1972 passò al Lehman Collage della City University of New York dove insegnò fino al 1983 anno in cui si ritira dall’insignamento e si dedica solo più all’attività di scrittore.
Iniziò a pubblicare poesie a diciotto anni e continuò poi negli Stati Uniti. Consigliato e incoraggiato dalla scrittrice Frances Winwar, iniziò a comporre poesia in lingua inglese e vinse il Greenwood Price nel 1955 (unico americano a vincerlo). Mentre continuava a comporre in inglese, scrisse anche in lingua latina e già nel 1956 pubblicò una prima raccolta di liriche latine.
Intanto pubblicò due romanzi, anche se la sua attività poetica in latino e in inglese continuava e iniziò a scrivere anche nel dialetto garganico. Fu molto attivo negli ambienti culturali italoamericani, ma ormai veniva conosciuto e apprezzato come poeta americano. Partecipò, su invito, a un’attività della ditta di cristalli Steuben: i migliori trentuno scultori d’America interpretarono una poesia dei trentuno migliori poeti americani.
Ha pubblicato numerosi volumi di liriche inglesi e latine, e in dialetto garganico. È anche conosciuto come traduttore di poesia italiana in inglese, avendo tradotto sia moltissime liriche italiane, sia opere intere, quali quelle di Michelangelo, la Gerusalemme Liberata ed Il mondo creato del Tasso, e, tra l’altro, il Morgante del Pulci.
Oggi vive a Manhattan e viene in Italia nella tarda primavera.

Alle ore 22.30 sul palco del Carpino Folk Festival Elena Ruzza sarà impegnata in uno spettacolo, “TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO”, che parla di migrazioni, lavoro, sogni e sacrifici di tante persone in relazione alla crescita dell’agglomerato urbano di Torino e della cittadina di Settimo nell’Italia del secondo dopoguerra. Il lavoro si sviluppa a partire da racconti di vite che si incrociano tra i vagoni dei treni, a bordo di camion e navi, in una lingua che è commistione di italiano e dialetto. Tanti viaggi alla ricerca di una condizione di vita migliore che portano lontano dalla loro terra donne e uomini di ogni età. “La narrazione parte dai soprannomi – si legge in sede di presentazione – che fungono da albero genealogico per trovare le radici di ogni persona”. Il monologo è in parte anche il frutto dell’indagine personale dell’attrice sul suo vissuto.
Lo spettacolo ha preso avvio dal Progetto di Ricerca Teatro e Documentario Origini: le storie raccontate dalle famiglie emigrate da Ischitella sono state ascoltate, trascritte, rielaborate, raccolte in forma di interviste e ricostruite in un racconto teatrale e cinematografico.
Elena Ruzza ha partecipato ad un progetto di laboratori dai quali sono nati uno spettacolo ed un documentario , premiato come miglior documentario italiano sulla Resistenza: Non mi arrendo non mi arrendo. Storie di donne, di diritti conquistati e da riconquistare tra il 2004 ed il 2007.
Si si .. terraterra e’ il soprannome della mia famiglia, mi chiamo Elena Ruzza e sono un’attrice di origine di Ischitella. Dopo anni di lavoro teatrale a Torino e a Settimo torinese città di adozione decido di indagare e fare uno spettacolo teatrale e musicale sulla storia di Filomena – Fume’ – che migra da skted per andare all’america a cercar fortuna con suo nonno Pasquale, e di Faduma che fugge oggi dalla somalia. Con me le note avvolgenti del pianoforte di Barbara Pungitore e le percussioni di Matteo Cantamessa … Trame e intrecci di vite tessuti ad arte.

Martedì 07 agosto 2012 – Carpino
re 21,30 Largo San Nicola
“FINDING JOSEPH TUSIANI-THE POET OF TWO LANDS” di Sabrina Digregorio”
Regia di Sabrina Digregorio, Prodotto da Atena Films
Proiezione del docufilm su Joseph Tusiani a cura della regista Sabrina Digregorio
Ore 22,30 Largo San Nicola
“TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO” di Elena Ruzza
Spettacolo teatrale sull’immigrazione dal sud al nord Italia

CARPINO FOLK FESTIVAL 2012 – Un’altra ITALIA
Arrivato alla diciasettesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – fondi PO FESR PUGLIA 2007/2013 – Asse IV – Linea 4.3 – Azione 4.3.2./lett.D ed è organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE CARPINO FOLK FESTIVAL col sostegno degli Assessorati al Welfare e Flussi migratori, alle infrastrutture Strategiche e Mobilità e alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano, del Gal Gargano, dell’Unioncamere Puglia, della Camera di Commercio italiana in Germania, dei Comuni di Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ortanova e Vieste.
La Rete del Consorzio Five Festival Sud System è promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV -PUGLIA SOUNDS – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.
Partners e sponsor: Bcc San Giovanni Rotondo, Banca Apulia – Gruppo Veneto Banca, Ferrovie del Gargano.
Media Partner: Foggia Citta Aperta.
Si ringrazia per la promozione Pugliaevents e Pugliapromozione.
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Ci trovate su www.carpinofolkfestival.com e su Facebook dove la community ufficiale del Carpino Folk Festival conta oltre 11.000 fans.
Comunicato Stampa carpinofolkfestival

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Carpino, – Parte il FESTmob del Carpino Folk Festival 2012 per godere della bellezza straordinaria del Gargano

Pubblicato : domenica, 5 agosto 2012

Cantar Viaggiando: una valigia di ricordi a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano
Valorizzare la rete ferroviaria per lo sviluppo, la promozione turistica e la partecipazione sociale del territorio
Quest’anno sarà CARPINO FOLK FESTIVAL – Un’altra Italia – una edizione incentrata sulla storia di tutti quegli uomini e donne che lasciarono l’Italia in cerca di fortuna. Che molte volte furono costrette a nutrirsi con il pane amaro della vergogna e della miseria, ma che in molti casi riuscirono a realizzare i propri sogni contribuendo allo sviluppo sociale, economico e produttivo del paese che li accolse.
L’obiettivo è di voler diffondere la cultura dell’emigrazione nei giovani facendoli riflettere su questa pagina importante della storia italiana.
Dagli anni quaranta del secolo scorso in poi conseguentemente alla grave condizione dell’economia italiana è stato il treno il mezzo di trasporto e la valigia di cartone il simbolo di un massiccio esodo verso l’Europa.
Anche per questa ragione, oltre a quella che vede oggi il treno come vettore di un altro turismo possibile, che l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival prosegue nell’esperienza avviata lo scorso anno con il progetto “Cantar Viaggiando” continuando nella sperimentazione che vede valorizzare la rete ferroviaria per lo sviluppo, la promozione turistica e la partecipazione sociale del territorio.
L’obiettivo è quello di inserire all’interno delle Ferrovie del Gargano elementi di creatività e sostenibilità per promuovere un turismo attento alla lentezza, ai valori del territorio, alle tipicità facendo godere a pieno gli squarci di bellezza straordinaria di cui è pieno il tragitto del Gargano.

“Possiamo assicurare – Michele Ortore, Presidente dell’associazione organizzatrice – che l’esperienza dello scorso anno è risultata sicuramente positiva per chi è salito sul treno per raggiungere il Carpino Folk Festival e molta curiosità nei viaggiatori ignari a cui il tutto è sembrato una sorta di brindisi di accoglienza dal momento che a loro, oltre alla musica e ai cunti, abbiamo offerto la degustazione gratuita e la somministrazione di prodotti agroalimentari locali.
Ci è piaciuto continuare questa attività, per questo abbiamo coltivato la collaborazione con l’assessorato alle infrastrutture – Strategiche e Mobilità della Regione Puglia che con lo stesso entusiasmo ci ha inserito in FESTmob”.

Non un festival della mobilità ma tanti festival dell’estate pugliese contaminati dal tema della mobilità sostenibile. Perché la mobilità è un aspetto centrale nella vita di tutti e perché per parlarne o per presentare buone pratiche diventano importanti non solo i seminari o i convegni ma le feste, le piazze dove le persone si incontrano.
«Vista la presenza di tanti eventi – spiega Guglielmo Minervini – invece che produrci nella creazione di nuovi, abbiamo chiamato a raccolta i festival che connotano l’estate pugliese per chiedergli di arricchirsi di un ulteriore contenuto, per chiedergli di diventare laboratori di una mobilità sostenibile».

Grazie, anche alla collaborazione delle Ferrovie del Gargano e al sostegno fondamentale del Parco Nazionale del Gargano e del suo presidente Stefano Pecorella, il 4 agosto nella tratta da San Severo a Peschici-Calenella i viaggiatori saranno accolti dai “ Tarantula Garganica” per immergersi così nelle meraviglie paesaggistiche di questa terra con il cuore e la mente colmi delle emozioni suscitate dalle sonorità e la dolcezza dei canti d’amore tipici della tradizione garganica, contenuti nell’ultimo lavoro discografico della band “Nda nu litte d’amore”. Presso la stazione di Calenella il reading multimediale “I TRENI DELLA FELICITA’” di Giovanni Rinaldi , una favola vera raccontata per immagini, voce e musica. Tra un racconto e un altro, meravigliose versioni di canzoni di Capossela, De Andrè, De Gregori, Matteo Salvatore, Fossati che parlano di sud, di guerra, di povertà, di fame e di amore.

04 Agosto 2012 – Calenella
FESTMOB | CANTAR VIAGGIANDO – “Una valigia di ricordi”
“Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”
In collaborazione con l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, il Comune di Vico del Gargano e il Comune di Peschici.
TARANTULA GARGANICA con Marta dell’Anno- in viaggio tratta San Severo/Calenella partenza ore 19.30
I TRENI DELLA FELICITA’ di Giovanni Rinaldi – Stazione di Calenella ore 21.45
Con degustazione di prodotti tipici del Gargano

Col treno tram notturno delle Ferrovie del Gargano al solo costo di 1 euro sarà possibile viaggiare nel Gargano in tutta sicurezza.
—————-
Giovanni Rinaldi, tessendo sottili fili di memorie sparse, anni fa si è messo in cerca dei bambini che erano saliti su quelli che vennero chiamati «I treni della felicità». Si trattava di una straordinaria rete di solidarietà sostenuta dalla neonata UDI e dal PCI che, a partire dal secondo dopoguerra, affidò per mesi (talvolta anni) a famiglie del Centro Italia oltre 70.000 figli del Sud vittime delle conseguenze belliche, di rivolte operaie sedate col sangue, di calamità naturali. Bambini che lasciarono le loro famiglie per essere ospitati da altrettante famiglie contadine, nei paesi del reggiano, del modenese, del bolognese. Lì vennero rivestiti, mandati a scuola, curati.
Mezzo secolo dopo un cineasta, Alessandro Piva, e uno storico, Giovanni Rinaldi, si mettono sulle tracce dei sopravvissuti. Ne escono fuori due lavori confinanti e di documentazione tra storia di ieri e di oggi, il documentario Pasta nera e questo libro, frutto di appassionati viaggi e ricerche in diverse città del centro Italia.
Scritto in presa diretta, il libro ricostruisce le storie di alcuni di quei bambini che su malandati vagoni ferroviari arrivarono in un’altra Italia. Soprattutto di quelli rimasti a vivere nelle famiglie che li avevano adottati, scovati dall’autore nel corso dei suoi viaggi ad Ancona, Follonica, Ravenna, Lugo di Romagna. Come i bambini figli degli scioperanti di San Severo, arrestati nel 1950 per insurrezione armata contro i poteri dello Stato, per volontà del governo Scelba. Sono Severino, Dante, Zazà, che oggi parlano ricordando i fanciulli che furono in un Paese più povero e semplice, dove mangiare un gelato o un piatto di pasta erano cose che potevano emozionare. Ma è anche la storia delle «due Italie» e di un Sud ancora socialmente arretratissimo. Fu proprio questo che spinse alcuni di quei bambini a fare una scelta drammatica: lasciare la propria terra e la propria famiglia, restare dove il destino e quei treni li avevano portati, sognando una vita migliore.

Lo spettacolo, visto da Roberta Pilar Jarussi
I treni della felicità
Una favola vera raccontata per immagini, voce e musica
di Roberta Pilar Jarussi

Mi sono seduta in seconda fila per sentire anche il fiato e lo strusciare dei piedi sul legno.
In scena ci sono quattro musicisti (Antonio Piacentino, tromba, Paolo Luiso, tastiere, Antonio Tosques, chitarra, Leo Marcantonio, percussioni), una cantante intensa e austera (Mara De Mutiis), due voci narranti (Marcello Colopi e Giovanni Rinaldi).
La penombra del palco, il luccicore degli strumenti.
Dall’alto scende fin quasi a toccare le teste degli attori, un grande schermo e proiettate sopra, immense, potenti, sbattute in faccia al pubblico, le immagini di quei bambini, tanti, uno sull’altro, scalzi, sciupati, con gli occhi grandi e affamati, e poi vestiti a festa, con le guance già un po’ più paffute dopo solo poche settimane di ‘vita nuova’. E ancora, le immagini di uomini e donne per bene, gli adulti e gli anziani che son diventati oggi.
Anche Giovanni è sul palco, è uno dei due narratori.
Racconta con voce pacata e intima, come quando si parla a un piccolo gruppo di amici, o a dei bambini. Pare rivolgersi alle persone che di volta in volta cita, anche a quelli che non ci sono più e che ha fatto appena in tempo ad incontrare, e guarda un po’ in alto, oltre la sua testa, non so se per intercettarne i volti sullo schermo o se piuttosto si tratti di quel gesto istintivo, carico di rispetto e impotenza, che ci viene quando parliamo di qualcuno che non è più tra noi. Li chiama tutti per nome, racconta dettagli commoventi e buffi, anche, di ciascuno. ‘Tradisce’ il testo tutte le volte che vuole, tutte le volte che gli torna in mente un particolare, aggiunge dettagli generosamente e condivide con gli spettatori una cosa in più.
Tra un racconto e un altro, meravigliose versioni di canzoni care a noi tutti, di Capossela, De Andrè, De Gregori, Matteo Salvatore, Fossati… parlano di sud, di guerra, di povertà, di fame. E di amore.

Proprio come accade tra le pagine del libro, durante questo spettacolo (che è molto più di un reading multimediale), un poco alla volta, tasselli della stessa storia, tornano insieme, vicini. Si ha l’impressione di entrare nel racconto in punta di piedi, di capire i fatti gradualmente, di scoprire segreti, e poi gioire di un lieto fine che in questo caso non è appiccicato e non è finto.
Sul filo della lacrima, sempre con il sorriso però. Dall’inizio alla fine.
Comunicato Stampa Carpino Folk Festival

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Carpino – Al via il Carpino Folk Festival 2012 per un’estate da vivere in musica nelle piazze del Gargano

Pubblicato : giovedì, 2 agosto 2012

E anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!
Nonostante la crisi economica, nonostante le restrizioni del credito, nonostante i tagli alla cultura e allo spettacolo tutt’altro che motivati della politica, nonostante tutte le difficoltà di organizzare un evento così particolare, pur dovendo fare alcune rinunce il Carpino Folk Festival è ai nastri di partenza.
In tempi di crisi sono sempre le manifestazioni più popolari quelle che più ne risentono, il Carpino Folk Festival è una manifestazione popolare e quindi non era per nulla scontato.

Questo festival è dedicato a tutti coloro che cercano riparo dalla guerra, dalla persecuzione e dalla fame, alle ragioni della fuga, ai bisogni, alla dignita e all’umanita di milioni di persone, soprattutto donne e bambini.
Secondo recenti statistiche, gli italiani all’estero sarebbero 4.500.000.

Gli oriundi, secondo il Ministero degli Esteri, sono 58.500.000; un’altra ITALIA.
Le tragedie che hanno colpito gli emigrati italiani non sono bastate a darci una coscienza più profonda del fenomeno migratorio e se noi in Italia abbiamo tanta difficoltà come popolo ad accettare gli immigrati extracomunitari è perché nessun governo ha reso eroi gli emigrati italiani che sono partiti per lavorare all’estero.

Per noi gli emigranti per essere degli eroi devono morire o farsi rapire. Ma se partono semplicemente in cerca di lavoro perché nella loro terra non ne trovano, sono soltanto dei poveri disgraziati, poco furbi, dei falliti in patria che pagano oltretutto le tasse.

Sarà un festival itinerante, un festival che coinvolge il territorio.

La 17edizione del Carpino Folk Festival che si svolgerà dal 04 al 10 agosto, ha avuto un’anteprima sfiziosa a Rodi Garganico il 30 Luglio e avrà un’appendice l’11 agosto a Ortanova.

Partito il 28 e 29 luglio sconfinando in Germania per raggiungere una parte dell’altra ITALIA, farà tappa nelle mete turistiche migliori della Puglia, le più belle del Gargano: Vieste, Calenella (Peschici/ Vico del Gargano) e poi nell’entroterra a Cagnano Varano e ovviamente a Carpino.
Due spettacoli unici con protagonisti i CANTODISCANTO, Tutto il mondo è paese, e DONNA GINEVRA DI MARCO, ME DI TERRA NOstra.
ROSAPAEDA, SUONIDISOTTO, TARANTULA GARGANICA, CALA LA SERA, RIONE JUNNO, SARAABÀ, I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI, CARLO D’ANGIO’, MASCARIMIRI’, SKATALITES e i CANTORI DI CARPINO i gruppi musicali selezionati.
Il reading musicale di Vincenzo Santoro – “MEMORIE DELLA TERRA” – e quello multimediale di Giovanni Rinaldi – I TRENI DELLA FELICITA’.
PINO PECORELLI, CARLOS E SANGEI dell’Orchestra di Piazza Vittorio e CISCO ex cantante dei MCR, GABIN & PAUL DABIRE’ (Burkina Faso), FAISEL TAHER (Palestina), Anna Cinzia Villani, Maria Mazzotta ed Enrico Noviello gli ospiti.
La proiezione del documentario “FINDING JOSEPH TUSIANI” di Sabrina Digregorio e lo spettacolo teatrale di Elena Ruzza “TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO”.
La mostra fotografica I TRE colori dell’emigrazione, il concorso fotografico “IDENTITÀ E CULTURE DI UN’ALTRA ITALIA” e i seminari di PERCUSSIONI, CHITARRA BATTENTE E CANTO di Antonio Marotta & Michela Latorre.
Questi gli ingredienti della 17 edizione del CARPINO FOLK FESTIVAL 2012

Nonostante tutto, l’Unione Europea, la Regione Puglia, il Parco Nazionale del Gargano, il Gal Gargano, l’Unioncamere Puglia e i comuni di Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ortanova e di Vieste investono nel Festival per promuovere tutto il Gargano.

Il CARPINO FOLK FESTIVAL, con la direzione artistica da 16 anni a cura di Luciano Castelluccia, è inserito nella Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM promossa dal PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV -PUGLIA SOUNDS – INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito.

Il programma del Carpino Folk Festival 2012
Il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni
V Edizione del Concorso Fotografico – Premio Rocco Draicchio

Dal 28 all’11 agosto 2012
“Identità e culture di un’altra ITALIA”

PERCUSSIONI, CHITARRA BATTENTE e CANTO – I seminari di Antonio Marotta & Michela Latorre
Dal 06 all’08 agosto 2012
Un viaggio attraverso la tradizione popolare del centro-sud Italia

SETTIMANA ITALIANA A FRANCOFORTE
28/29 luglio 2012
Progetto promosso dall’Assessorato al Welfare e Flussi migratori della Regione Puglia e Camera di Commercio italiana in Germania
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Lunedì 30 luglio 2012
Ore 21,30 anteprima del Carpino Folk Festival a Rodi Garganico
SUONIDISOTTO
“Musiche di Tradizione Meticcia”

FESTmob | CANTAR VIAGGIANDO – Una valigia di ricordi
Sabato 04 agosto 2012 Peschici Calenella
“Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”
Progetto promosso dall’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia in collaborazione con EMS – Ente Modelli Sostenibili
TARANTULA GARGANICA – in viaggio tratta San Severo/Calenella ore 19,30
I TRENI DELLA FELICITA’ di Giovanni Rinaldi – Stazione di Calenella ore 21,45

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Domenica 05 agosto 2012
Ore 21,30 anteprima del Carpino Folk Festival a Vieste (Marina Piccola)
“Le tarantelle del gargano”
PROGETTO CALA LA SERA
“Suoni e canti della tradizione di San Giovanni Rotondo”
TARANTULA GARGANICA
“Nda nu litte d’amore”
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

CARPINO FOLK FESTIVAL – Un’altra ITALIA
“Chi fugge dal proprio paese non è un problema. Chi fugge dal proprio paese ha un problema”

Lunedì 06 agosto 2012 – Carpino
Ore 20,00 Centro Culturale Andrea Sacco
I TRE COLORI DELL’EMIGRAZIONE
Mostra fotografica itinerante sull’emigrazione pugliese
Ore 21,30 Largo San Nicola
L’EMIGRAZIONE PUGLIESE DI IERI E DI OGGI
in collaborazione con il Servizio “Pugliesi nel Mondo” dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e A.G.E.P. Onlus – Associazione Giovanile per l’Emigrazione Pugliese
Ore 22,30 Largo San Nicola
MEMORIE DELLA TERRA
reading letterario di e con Vincenzo Santoro
Testi di Vincenzo Santoro; voci narranti: Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani; canti eseguiti da: Giorgio D’Aria (voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca), Maria Mazzotta (voce, tamburello, cupa cupa), Enrico Noviello (voce, tamburello, chitarra battente), Anna Cinzia Villani (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello).

Martedì 07 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 Largo San Nicola
“FINDING JOSEPH TUSIANI-THE POET OF TWO LANDS” di Sabrina Digregorio”
Regia di Sabrina Digregorio, Prodotto da Atena Films
Proiezione del docufilm su Joseph Tusiani a cura della regista Sabrina Digregorio
Ore 22,30 Largo San Nicola
“TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO” di Elena Ruzza
Spettacolo teatrale sull’immigrazione dal sud al nord Italia

Mercoledì 08 agosto 2012 – Cagnano Varano
Ore 21,30 P.zza Giannone
ANTONIO DI CATALDO e CLAUDIO PELUSI
“Alla Cagnanese”
RIONE JUNNO e SARAABÀ (Puglia/Senegal)
“Tarant Beat LIVE”
CANTODISCANTO feat GABIN & PAUL DABIRE’ (Burkina Faso), FAISEL TAHER (Palestina)
“Tutto il mondo è paese” (Spettacolo UNICO)
DONNA GINEVRA DI MARCO, con ospiti PINO PECORELLI, CARLOS E SANGEI dell’Orchestra di Piazza Vittorio e CISCO ex cantante dei MCR
“ME DI TERRA NOstra” (Spettacolo UNICO)

Giovedì 09 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI (Brindisi)
“Pizziche, Serenate e Stornelli per organetto”
CARLO D’ANGIO’
“Viva il Sud”
MASCARIMIRI’
“Gitanistan “Lo stato immaginario delle famiglie Rom – Salentine”

Venerdì 10 agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
SKATALITES
“The echoes of Kingston tour”
CANTORI DI CARPINO
“Stile, storia e musica alla Carpinese”

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Sabato 11 agosto 2012
Ore 21,30 prolungamento del Carpino Folk Festival a Ortanova
NICOLA SCAGLIOZZI
“Fuche p’Arroste”
SUONIDISOTTO
“Musiche di Tradizione Meticcia”
ROSAPAEDA
“Mater heart folk”

Memorie di un territorio, le antiche vie di Carpino – Progetto Principi Attivi 2008
Il 06/07 agosto visite guidate all’interno del centro storico di Carpino
“Alla riscoperta degli antichi nomi dialettali che identificavano i luoghi un tempo fulcro della vita del popolo carpinese”

Col treno tram notturno delle Ferrovie del Gargano al solo costo di 1 euro sarà possibile raggiungere il Carpino Folk Festival e viaggiare nel Gargano in tutta sicurezza.

Ufficio Stampa Carpino Folk Festival Press

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CARPINO (Foggia) – Carpino Folk Festival 2012 – “Identità e culture di un’altra Italia”

Pubblicato : mercoledì, 1 agosto 2012

Anche il Direttore di Pugliapromozione e il Presidente dell’Apulia Film Commission nella giuria del concorso fotografico del Carpino Folk Festival 2012 “Identità e culture di un’altra Italia”.

COMUNICATO STAMPA CARPINO FOLK FESTIVAL

Costituita la giuria tecnica della V edizione del Concorso Fotografico – Premio Rocco Draicchio
- Giancarlo Piccirillo, Direzione Generale PugliaPromozione
- Antonella Gaeta, Presidente Apulia Film Commission
- Giuseppe Torre, Coordinatore del Comitato per la Promozione del Patrimonio Immateriale
- Barbara Terenzi, Antropologa della Fondazione Basso Sezione Internazionale e Coordinatore del Comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani
- Claudio del Fuoco, Fotografo
- Maria Rosa Comparato, Fotografa
- Domenico Sergio Antonacci, Fotografo Ufficiale del Carpino Folk Festival.

Carpino, li 01/08/2012
L’Associazione Culturale Carpino FOlk Festival, in collaborazione con il Servizio “Pugliesi nel Mondo” dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, indice la V edizione del Concorso Fotografico Premio Rocco Draicchio – “Identità e culture di un’altra Italia”.
L’obiettivo è raccontare attraverso il mezzo fotografico, il proprio punto di vista sulle modificazioni subite dalla nostra società con l’arrivo di persone provenienti da background e culture diverse e condividere la propria idea di “integrazione”.

La storia dell’emigrazione è scritta, da sempre, da milioni di uomini e donne partiti dalla propria casa per cercare un futuro migliore in terre lontane, in tutto il mondo. Milioni di persone che, non riuscendo ad immaginare un futuro nel posto dove sono nate, sono costrette a lasciarlo e, a costo di enormi sacrifici, inventarsi un futuro altrove.
L’Italia e la Puglia in particolare sono state per secoli terre di emigrazione.
Miseria, povertà, sfruttamento hanno spinto generazioni di pugliesi a lasciare la propria terra alla ricerca di una vita più dignitosa in terra straniera. Storie di distacco, di sofferenze e difficoltà.
Ma anche storie di successi. Gli emigrati pugliesi in tutto il mondo hanno contribuito alla costruzione economica e culturale delle nazioni ospitanti grazie al loro lavoro, alle loro iniziative e alla loro genialità. Sono stati nuova linfa per quelle terre e, quasi sempre, sono riusciti a inserirsi pienamente nel tessuto sociale ed economico del paese ospitante fino a diventarne a parte integrante.

All’improvviso, da alcuni decenni a questa parte, l’Italia si è trasformata da paese di emigranti in paese di immigrati e, di colpo, ha dimenticato il suo passato. Chiusura, paura, intolleranza, sfruttamento sono state le reazioni degli italiani.
Paradossalmente le tragedie che hanno colpito i nostri emigrati non sono bastate a darci una coscienza più profonda del fenomeno migratorio e se in Italia abbiamo tanta difficoltà ad accettare gli immigrati extracomunitari è perché nessun governo ha reso “eroi” gli emigrati italiani che sono partiti per lavorare all’estero.

La riflessione che si vuole stimolare con il tema del Carpino Folk festival 2012 “Un’altra ITALIA” e con il Concorso fotografico – Premio Rocco Draicchio V Edizione – “Identità e culture di un’altra ITALIA”, quindi, è proprio la presa di coscienza, da parte delle nuove generazioni, dell’importanza che ha avuto la storia dell’emigrazione dei propri padri. L’apporto di valori, non solo economici ma anche e soprattutto culturali, che tali esperienze, anche di sofferenza, ci hanno donato.
E, soprattutto, la speranza e la volontà di cercare e trovare un futuro diverso e migliore per se stessi.

Ma, da queste riflessioni, può e deve nascere anche una cultura dell’accoglienza.
Negli ultimi decenni un numero sempre maggiore di persone provenienti da background e culture diverse è arrivato in Italia e ha contribuito a creare una immagine diversa del nostro Paese, non più dominato da un’unica cultura e identità, ma da una molteplicità di voci ed esperienze.

Come le popolazioni locali, anche in piccole realtà, si attrezzano a gestire la diversità e a normalizzarla, gettando le basi per una società interculturale?
E’ possibile considerare i flussi migratori come un’opportunità per il futuro del nostro paese?

Gli immigrati stranieri, allo stesso modo degli italiani all’estero, possono essere visti come nuova linfa, nuova vita per il nostro paese? Noi pensiamo di sì. Anzi noi pensiamo che questo sia già avvenuto, nonostante le politiche di chiusura seguite negli ultimi decenni.

“Identità e culture di un’altra Italia” è il titolo individuato per esprimere quest’idea: l’Unione Europea e l’Italia debbono cessare di essere una fortezza blindata e spaventata e debbono scegliere, finalmente, di costruire nuovi percorsi d’integrazione, inventandosi nuove forme di cittadinanza e di estensione dei diritti.

Partecipare è semplice: è sufficiente compilare la scheda di partecipazione ed inviare le proprie foto all’indirizzo indicato nel bando, entro sabato 29 settembre 2012.

http://carpinofolkfestival.com/index.php/bandi?download=19%3Abando-concorso-fotografico-2012

Associazione Culturale Carpino Folk Festival

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Carpino (Foggia) – FESTMob Carpino Folk Festival viaggio musicale a bordo dei vagoni delle ferrovie del Gargano

Pubblicato : mercoledì, 1 agosto 2012

Nell’ambito del Carpino Folk Festival si promuove l’utilizzo del servizio treno/bus navetta per raggiungere l’evento con il viaggio musicale dei Tarantula Garganica e il reading multimediale“I Treni della Felicità”

FESTmob, il Programma dei Festival per la mobilità sostenibile fa incursione al Carpino Folk Festival (Fg) il 4 agosto 2012 con il viaggio musicale “Cantar Viaggiando: una valigia di ricordi a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”.

Una sperimentazione per riscoprire tesori artistici e paesaggistici, storie e leggende custodite dalla memoria a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano grazie all’associazione culturale “Carpino Folk Festival”. Nella tratta da San Severo a Peschici-Calenella dalle 19.30 alle 21.30 i viaggiatori saranno accolti dalle sonorità della musica popolare locale con i “Tarantula Garganica” e immergersi, così, nelle meraviglie paesaggistiche di questa terra con il cuore e la mente colmi delle emozioni suscitate dalla musica.
Alle 21.45 alla stazione di Peschici-Calenella si terrà il reading multimediale “I Treni della Felicità”, una favola vera raccontata per immagini, voce e musica. Tra un racconto e un altro, meravigliose versioni di canzoni di Capossela, De Andrè, De Gregori, Matteo Salvatore, Fossati che parlano di sud, di guerra, di povertà, di fame e di amore.

Il Carpino Folk Festival è un evento contenitore che include al suo interno, sotto il medesimo logo unificatore, le arti dello spettacolo ed in particolare la musica, la danza e il teatro di matrice popolare, che mostrano la ricchezza e la diversità musicale del Gargano. “Un’altra Italia” è il tema di quest’anno dedicato alle storie degli emigrati.

FESTmob è un progetto promosso dall’assessorato alla Mobilità della Regione Puglia nell’ambito di “CreAttivaMente”, il programma per la mobilità sicura e sostenibile. Tutte le iniziative sono coordinate dall’associazione EMS, Ente Modelli Sostenibili di Lecce, che si è avvalsa della collaborazione di Puglia Promozione.

Il programma completo del FESTmob, il festival nei quali la mobilità sostenibile farà incursione è consultabile su mobilita.regione.puglia.it.
da Puglialive

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FOGGIA – Terremoto, due scosse in Capitanata

Pubblicato : lunedì, 30 luglio 2012

Sono avvenute domenica notte, entrambe di magnitudo 2 – Sabato un altro sisma registrato dall’Istituto di geofisica

L’epicentro della scossa delle 00.25

Altre due scosse di terremoto sono state registrate nella notte tra domenica e lunedì in Capitanata dopo quella di sabato a Foggia e giovedì al largo delle Isole Tremiti.

La prima, di magnitudo 2, è stata registrata alle ore 00.25 nel distretto sismico «Tavoliere delle Puglie» e ha interessato i Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e Zapponeta.

La seconda, sempre di magnitudo 2, è stata registrata all’1.47 nella zona «Promontorio del Gargano» e ha interessato Cagnano Varano e San Giovanni Rotondo (entro i 10 km) e Carpino, Rignano Garganico.

San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico (tra i 10 e i 20 km dall’epicentro). Non si registrano danni a persone o cose.

L’epicentro della scossa dell’1.47

I PRECEDENTI – Sabato scorso, alle 9.51, una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) tra San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis ed è stata sentita anche a Cagnano, Rignano e San Nicandro.

Giovedì 26 luglio, alle 13.34, una scossa di magnitudo 2.1 è invece avvenuta al largo delle Isole Tremiti. L’elenco di tutte le scosse registrate in Italia è pubblicato sul sito dell’Ingv.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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CARPINO – Carpino Folk Festival scalda i motori

Pubblicato : sabato, 21 luglio 2012

Tutto pronto per l’edizione 2012, dal 6 al 10 agosto i giorni clou

E’ iniziato il conto alla rovescia per l’edizione 2012 del Carpino Folk Festival. definito il calendario degli appuntamenti. I giorni clou sono dal 6 al 10 agosto, quando in piazza del Popolo si esibiranno gli Skatalites e i Cantori di Carpino. Previsti anche eventi in altre località
da Daunia News

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CARPINO – Programma 17edizione in divenire CARPINO FOLK FESTIVAL | 2012

Pubblicato : venerdì, 20 luglio 2012

Programma 17edizione in divenire
CARPINO FOLK FESTIVAL | 2012
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito

CONCORSO FOTOGRAFICO – PREMIO ROCCO DRAICCHIO V EDIZIONE

Dal 28 luglio all’11 Agosto 2012
“IDENTITÀ E CULTURE DI UN’ALTRA ITALIA”

SETTIMANA ITALIANA A FRANCOFORTE
28/29 luglio 2012
CANTORI DI CARPINO
Stile, storia e musica alla Carpinese

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
30 luglio 2012 – Rodi Garganico
SUONIDISOTTO
Musiche di Tradizione Meticcia

CANTAR VIAGGIANDO – “Una valigia di ricordi”
“Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”
In collaborazione con l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia

04 Agosto 2012 – Calenella
TARANTULA GARGANICA – in viaggio tratta San Severo/Calenella
I TRENI DELLA FELICITA’ di Giovanni Rinaldi – Stazione di Calenella
Con degustazione di prodotti tipici del Gargano

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
05 agosto 2012 – Vieste (Marina Piccola)

CARPINO FOLK FESTIVAL – Un’altra ITALIA
“Chi fugge dal proprio paese non è un problema. Chi fugge dal proprio paese ha un problema”

06 Agosto 2012 – Carpino
Ore 20,00 Centro Culturale Andrea Sacco
I TRE colori dell’emigrazione – mostra itinerante sull’emigrazione Pugliese
Inaugurazione Mostra Fotografica
Ore 21,30 Largo San Nicola
“L’EMIGRAZIONE PUGLIESE DI IERI E DI OGGI”
in collaborazione con il Servizio “Pugliesi nel Mondo” dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e A.G.E.P. Onlus – Associazione Giovanile per l’Emigrazione Pugliese

“MEMORIE DELLA TERRA”
reading letterario di e con Vincenzo Santoro con: Testi di Vincenzo Santoro; voci narranti: Vincenzo Santoro e Anna Cinzia Villani; canti eseguiti da: Daniele Girasoli (voce, tamburello, cucchiai, armonica a bocca), Maria Mazzotta (voce, tamburello, cupa cupa), Enrico Noviello (voce, tamburello, chitarra battente), Anna Cinzia Villani (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello).

07 Agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 Largo San Nicola
“FINDING JOSEPH TUSIANI” di Sabrina Digregorio
Presentazione documentario
Ore 21,00 Largo San Nicola
“TERRATERRA. ISCHITELLA-SETTIMO-TORINO” di Elena Ruzza
Spettacolo teatrale sull’immigrazione dal sud al nord Italia

08 Agosto 2012 – Cagnano Varano
Ore 21,30 P.zza Giannone
RIONE JUNNO e SARAABÀ (Puglia/Senegal)
Tarant Beat LIVE
CANTODISCANTO feat GABIN & PAUL DABIRE’ (Burkina Faso), FAISEL TAHER (Palestina)
Tutto il mondo è paese (Spettacolo UNICO)
DONNA GINEVRA DI MARCO, con ospiti PINO PECORELLI, CARLOS E SANGEI dell’Orchestra di Piazza Vittorio e CISCO ex cantante dei MCR
ME DI TERRA NOstra (Spettacolo UNICO)

09 Agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
I MASTRI CANTORI DI VILLA CASTELLI (Brindisi)
Pizziche, Serenate e Stornelli per organetto
CARLO D’ANGIO’
Viva il Sud
MASCARIMIRI’
Gitanistan “Lo stato immaginario delle famiglie Rom – Salentine”

10 Agosto 2012 – Carpino
Ore 21,30 P.zza del Popolo
SKATALITES
The echoes of Kingston tour
CANTORI DI CARPINO
Stile, storia e musica alla Carpinese

UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO

11 Agosto 2012 – Ortanova
SUONIDISOTTO
Musiche di Tradizione Meticcia
ROSAPAEDA
Mater heart folk
Comunicato Stampa CARPINO FOLK FESTIVAL | 2012

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CARPINO – Carpino Folk Festival, arrivano gli Skatalites

Pubblicato : lunedì, 16 luglio 2012

L’ensemble giamaicana, leggenda dello ska mondiale, si esibirà il 10 agosto

Il 10 agosto al Carpino Folk Festival si esibiranno gli Skatalites.La storia degli Skatalites è la storia della Giamaica: nati quasi due anni dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna, raccolgono la gioia, l’entusiasmo e i grandi progetti che il popolo giamaicano ripone nel futuro.
Il momento è di quelli indimenticabili e gli Skatalites ne sono pienamente consapevoli, dando vita ad un ritmo veloce, solare e raggiante che trascina la gente in un vortice irrefrenabile di vibrazioni irresistibili.
Nonostante sia passato parecchio tempo dalla formazione della band, nel 2012 continuano a girare il mondo con una formazione composta ancora dai migliori musicisti del genere, regalando uno spettacolo unico dalla prima all’ultima nota, unendo il pubblico in una frenetica ed euforica danza inarrestabile.

da Daunia News

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CARPINO – Premio Rocco Draicchio – “Identità e culture di un’altra Italia”

Pubblicato : martedì, 10 luglio 2012

L’Associazione Culturale Carpino FOlk Festival, in collaborazione con il Servizio “Pugliesi nel Mondo” dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, indice la V edizione del Concorso Fotografico Premio Rocco Draicchio – “Identità e culture di un’altra Italia”.
L’obiettivo è raccontare attraverso il mezzo fotografico, il proprio punto di vista sulle modificazioni subite dalla nostra società con l’arrivo di persone provenienti da background e culture diverse e condividere la propria idea di “integrazione”.

La storia dell’emigrazione è scritta, da sempre, da milioni di uomini e donne partiti dalla propria casa per cercare un futuro migliore in terre lontane, in tutto il mondo. Milioni di persone che, non riuscendo ad immaginare un futuro nel posto dove sono nate, sono costrette a lasciarlo e, a costo di enormi sacrifici, inventarsi un futuro altrove.
L’Italia e la Puglia in particolare sono state per secoli terre di emigrazione.
Miseria, povertà, sfruttamento hanno spinto generazioni di pugliesi a lasciare la propria terra alla ricerca di una vita più dignitosa in terra straniera. Storie di distacco, di sofferenze e difficoltà.
Ma anche storie di successi. Gli emigrati pugliesi in tutto il mondo hanno contribuito alla costruzione economica e culturale delle nazioni ospitanti grazie al loro lavoro, alle loro iniziative e alla loro genialità. Sono stati nuova linfa per quelle terre e, quasi sempre, sono riusciti a inserirsi pienamente nel tessuto sociale ed economico del paese ospitante fino a diventarne a parte integrante.

All’improvviso, da alcuni decenni a questa parte, l’Italia si è trasformata da paese di emigranti in paese di immigrati e, di colpo, ha dimenticato il suo passato. Chiusura, paura, intolleranza, sfruttamento sono state le reazioni degli italiani.
Paradossalmente le tragedie che hanno colpito i nostri emigrati non sono bastate a darci una coscienza più profonda del fenomeno migratorio e se in Italia abbiamo tanta difficoltà ad accettare gli immigrati extracomunitari è perché nessun governo ha reso “eroi” gli emigrati italiani che sono partiti per lavorare all’estero.

La riflessione che si vuole stimolare con il tema del Carpino Folk festival 2012 “Un’altra ITALIA” e con il Concorso fotografico – Premio Rocco Draicchio V Edizione – “Identità e culture di un’altra ITALIA”, quindi, è proprio la presa di coscienza, da parte delle nuove generazioni, dell’importanza che ha avuto la storia dell’emigrazione dei propri padri. L’apporto di valori, non solo economici ma anche e soprattutto culturali, che tali esperienze, anche di sofferenza, ci hanno donato.
E, soprattutto, la speranza e la volontà di cercare e trovare un futuro diverso e migliore per se stessi.

Ma, da queste riflessioni, può e deve nascere anche una cultura dell’accoglienza.
Negli ultimi decenni un numero sempre maggiore di persone provenienti da background e culture diverse è arrivato in Italia e ha contribuito a creare una immagine diversa del nostro Paese, non più dominato da un’unica cultura e identità, ma da una molteplicità di voci ed esperienze.

Come le popolazioni locali, anche in piccole realtà, si attrezzano a gestire la diversità e a normalizzarla, gettando le basi per una società interculturale?
E’ possibile considerare i flussi migratori come un’opportunità per il futuro del nostro paese?

Gli immigrati stranieri, allo stesso modo degli italiani all’estero, possono essere visti come nuova linfa, nuova vita per il nostro paese? Noi pensiamo di sì. Anzi noi pensiamo che questo sia già avvenuto, nonostante le politiche di chiusura seguite negli ultimi decenni.

“Identità e culture di un’altra Italia” è il titolo individuato per esprimere quest’idea: l’Unione Europea e l’Italia debbono cessare di essere una fortezza blindata e spaventata e debbono scegliere, finalmente, di costruire nuovi percorsi d’integrazione, inventandosi nuove forme di cittadinanza e di estensione dei diritti.

Partecipare è semplice: è sufficiente compilare la scheda di partecipazione ed inviare le proprie foto all’indirizzo indicato nel bando, entro sabato 29 settembre 2012.

http://carpinofolkfestival.com/index.php/bandi?download=19%3Abando-concorso-fotografico-2012

Associazione Culturale Carpino Folk Festival

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Terremoto sul Gargano: lieve scossa tra Carpino, Ischitella e Vico

Pubblicato : mercoledì, 4 luglio 2012

E’ il sisma numero diciannove in provincia di Foggia. Avvertito anche ai piani alti di Cagnano Varano, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici e Rodi Garganico

Terremoti in provincia di Foggia nel 2012: foto epicentri

terremoto 1 gennaio - lesina 2.3 terremoto 11 gennaio - 3 isole tremiti terremoto 13 gennaio - 2.7 Mattinata

Il terremoto, con epicentro tra Carpino, Ischitella e Vico del Gargano, è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV ed avvertito anche ai piani alti di Cagnano Varano, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici e Rodi Garganico.

da FoggiaToday

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FOGGIA – Capitanata, è emergenza incendi

Pubblicato : domenica, 1 luglio 2012

Nessuna tregua per i vigili del fuoco la scorsa notte – Situazione più difficile nelle campagne di Carapelle

Incendio di sterpaglie

Quella trascorsa è stata una notte difficile per gli uomini del comando provinciale dei Vigili del fuoco intervenuti per una serie di incendi che hanno interessato numerose zone della Capitanata. Ad andare a fuoco ma anche ad essere incendiati campi di stoppie, sterpaglia ma anche boschi.
La situazione più difficile è stata registrata nelle campagna a ridosso di Carapelle dove le fiamme sono arrivate a lambire le abitazioni tanto che numerose sono state le chiamate ai centralini delle forze dell’ordine di cittadini spaventati anche dal fumo che minacciava le loro case.

Ad andare a fuoco sterpaglie ma anche interi campi di stoppie. I vigili del fuoco sono intervenuti anche nelle campagne di Carpino, sul Monte Vernone per un incendio che ha interessato sette ettari di bosco: sul posto al lavoro anche uomini della protezione civile dell’Arif e del Corpo Forestale dello Stato. E la scorsa notte momenti di paura sono stati registrati a San Severo in via Imbriani, alla periferia della città per un incendio scoppiato in un appartamento.

Le fiamme, le cui cause sono ancora al vaglio degli investigatori, hanno completamente avvolto diverse stanze dell’appartamento tanto che è stato necessario sgomberare l’abitazione. Fortunatamente i soccorritori hanno dovuto contare solo danni alla struttura e nessun ferito.

Luca Pernice da Corriere Mezzogiorno

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CARPINO – a fuoco sette ettari di bosco

Pubblicato : venerdì, 29 giugno 2012

Sul Monte Vernone, sono intervenuti tra gli altri i vigili del fuoco

Sette ettari di bosco sono andati distrutti sul Monte Vernone in agro di Carpino a causa di un incendio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, gli uomini della Protezione civile, dell’Arif e agenti del Corpo forestale dello Stato.
da Daunia News

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RODI GARGANICO – SENTINELLE DEL MARE, C’E’ LEGALITA’ IN OGNI SCUOLA

Pubblicato : giovedì, 28 giugno 2012

All’IIS “Mauro del Giudice” di Rodi Garganico un PON C3 di educazione ambientale sulle torri costiere “sgarrupate” del Gargano

SENTINELLE DEL MARE, C’E’ LEGALITA’ IN OGNI SCUOLA

I paesi costieri del Gargano, soprattutto nel Medioevo, hanno avuto un’intensa vita commerciale e marittima.

A Peschici e a Vieste, durante la monarchia di Carlo I d’Angiò, funzionavano due importanti cantieri navali.

Il tratto di mare Adriatico prospiciente la Puglia venne protetto dalle navi della Serenissima Repubblica di Venezia, che combatté strenuamente contro la pirateria costiera. I monaci di Tremiti offrirono una base logistica alla flotta veneziana che controllava l’Adriatico e lo difendeva dagli attacchi dei Turchi e dei pirati dalmati.
L’impiego di strutture fortificate lungo la costa pugliese costituì, sin dal medioevo, un importante baluardo contro gli assalti dal mare.

Le città costiere furono fortificate con mura e castelli; lungo i litorali vennero costruite torri di avvistamento.

La difesa costiera non era soltanto una questione pugliese, ma dell’intero Regno delle due Sicilie.

Nel 1532 il viceré don Pietro di Toledo ordinò la costruzione, lungo le coste dell’Italia meridionale, di una serie di torri. Esse divennero sia dei presidi militari a difesa del territorio sia dei punti di osservazione e segnalazione dei movimenti sospetti che giungevano dal mare.

Tra gli insediamenti fortificati di cui è rimasta traccia nel Gargano, i più importanti e degni di nota sono: Torre di Campi, Torre dell’Aglio, Torre di San Felice, Torre Gattarella, Torre di Portonuovo, Torre di Porticello, il castello di Vieste, Torre di Sfinale, Torre Usmai, Torre di Calalunga, Castello e mura di Peschici, la Torre di Montepucci, la Torre di San Menaio, il Castello e le mura di Rodi Garganico, Torre Sanzone a Lido del sole, le due torri del Varano, Torre Calarossa, Torre Mileto.

Con il Progetto PON C3 LE(g)ALI AL SUD “SENTINELLE DEL MARE” (finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Unione Europea) snodatosi su due moduli di 50 ore cadauno nelle due sedi dell’ITCG di Rodi e dell’IPSIA di Ischitella, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Mauro del Giudice”, avvalendosi del partenariato con il gruppo “Archeo-speleologico Argod” di san Nicandro Garganico, ha assunto il ruolo che ebbero queste antiche torri nel presidio del territorio: una ‘torre virtuale’ per favorire un ideale ponte prima con il Gargano e il Salento e poi (si spera) con le popolazioni che intrecciarono rapporti con il Gargano (provenienti dalla Croazia e da altri paesi dell’ex Jugoslavia, Albania, Grecia, che si insediarono sulle nostre coste attratti dalla possibilità di sfruttarne la selce e le risorse forestali).

Abbiamo monitorato il patrimonio culturale e naturalistico della costa del Gargano e del Salento per proporre un’azione di valorizzazione di Torre San Felice e Torre Mileto, antiche ‘sentinelle’ dei nostri mari, ma anche il recupero di monumenti “sgarrupati”, soggetti da anni al degrado e all’abbandono nel disinteresse totale della popolazione oltre che degli Enti territoriali e delle Istituzioni preposti alla loro tutela.

Elenchiamo, tra le emergenze, Torre Sfinale, Torre Montepucci, Le due Torri del Varano, Torre dei Preposti (a San Menaio), fino ad arrivare a Torre Testa del Gallico e ad altre torri degradate del Salento.
Il nostro progetto si è articolato nella creazione di un itinerario didattico, che ha riassunto sia i variegati aspetti della storia di queste fortificazioni, sia la storia stessa del territorio costiero del Gargano e del Salento che esse dovevano proteggere.

L’itinerario e il monitoraggio della costa sono stati realizzati su tutto il Promontorio del Gargano e sulla costa brindisina, coinvolgendo una cinquantina di studenti di vari paesi del Gargano Nord (Rodi, Ischitella, Cagnano, Carpino, Vico, Vieste, Peschici e alcuni ragazzi di origine rumena e indiana) iscritti all’Istituto Superiore “Mauro del Giudice” (ITCG Rodi e IPSIA Ischitella).

La riscoperta del territorio ha sollecitato gli studenti a scrivere report di viaggio, appelli alle Istituzioni per salvare le torri, e a ipotizzare dei progetti di valorizzazione delle “Sentinelle del mare” per promuovere il turismo culturale decentrato, seguendo la scheda approntata dall’esperto esterno Armando Quaglia, che li ha sollecitati a essere propositivi protagonisti del cambiamento.

I ragazzi sono stati impegnati in itinerari di trekking, animati da Maria Ritoli e Giovanni Barrella (tutors del gruppo Argod), da Assunta Santucci e da chi scrive (tutors dell’Istituto superiore Mauro del Giudice).

Itinerari che hanno collegato tra loro le torri costiere, le storie e i siti storici ad esse legati, portando alla riscoperta delle antiche tradizioni, usi e costumi locali, degli antichi mestieri, facilitando la lettura del paesaggio rurale e costiero e del suo cambiamento.
L’itinerario ha previsto altresì le visite guidate all’atelier del pittore Day Gilles Trinh Din (nella “città bianca” di Peschici), al Castello di Peschici e al Museo Civico di Mattinata.

L’itinerario Gargano – Salento ha consentito agli studenti di visitare due torri che stanno tornando alla vita come la Torre di Belloluogo a Lecce, e Torre Guaceto a Carovigno, oltre alle visite guidate alle città e ai paesi del Salento.

Il progetto è stato proposto ‘virtualmente’ su un sito web, il gruppo FB “Sentinelle del mare”, dove sono stati messi in rete tutti i materiali utili per favorire, oltre che il turismo, la nascita di un ideale ponte culturale tra il Gargano e il Salento, e che ha visto impegnati con noi Danny Vitale e il gruppo Archeologico Brindisino, Carla de Nunzio e Beniamino Piemontese dell’Osservatorio Ideale Torre di Belloluogo di Lecce, squisiti padroni di casa, che hanno supportato con grande entusiasmo il nostro lavoro, illustrandoci le peculiarità delle “Sentinelle del mare” e delle Torri del loro territorio.

Per il futuro, in un eventuale prosieguo del progetto, sarebbe opportuno effettuare le ricognizioni via mare (con idonea imbarcazione attrezzata): ciò consentirebbe la fruizione degli spettacolari scenari paesaggistici e naturalistici offerti dalla costa tra Rodi Garganico e Mattinata (in particolare, oltre alle torri costiere, le grotte marine e i trabucchi del tratto Peschici-Vieste).

E sarebbe bellissimo visitare la Croazia, specie la città di Dubrovnik (un tempo Ragusa), cui siamo legati da antiche comuni radici! Peschici e Vico furono fondate da Sueripolo, un condottiero schiavone, inviato nel 970 dall’imperatore Ottone I per scacciare i Turchi dal Gargano.
Peschici e Vieste nel Cinquecento ospitavano consolati ragusei.

L’avventura delle “Sentinelle del Mare” potrebbe continuare… chissà…
Per attualizzarla abbiamo pensato di creare l’omonimo gruppo FB, cui si sono iscritti, in pochi mesi, ben 1183 utenti. Nato a supporto del PON C3 dell’Istituto superiore “Mauro del Giudice” di Rodi Garganico, il gruppo FB “Sentinelle del Mare” vuole lanciare un grido di allarme, un SOS per salvare le torri e l’habitat marino. Non rivedere quindi solo la storia, ma anche lo stato attuale, per denunciarne il degrado e le violazioni “.

Come ha scritto in bacheca Fiore Rauzino ” Le torri costiere d’avvistamento, nate come sentinelle del mare, devono continuare a VIGILARE, rivisitando il territorio circostante e il mare, soggetto a vari attacchi. Sarebbe bello organizzare una giornata delle “Sentinelle del Gargano”, in cui esse ritrovino la loro funzionalita con i vecchi sistemi di segnalazione…..un fuoco in cima che risplenda sulle coste per dichiarare: “Ecco siamo RITORNATE!. A Noi “SENTINELLE” tocca preservare quello che … resta. Affinchè la natura ritorni bella più di prima!”.
Ce lo auguriamo davvero tutti!

Teresa Rauzino

su “L’ATTACCO” del 27-06-2012

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CARPINO (Foggia) – Era ai domiciliari, spacciava in casa

Pubblicato : venerdì, 22 giugno 2012

Arrestato 42enne: trovata eroina nella sua abitazione – Bloccati alcuni ragazzi a cui avrebbe ceduto la droga

La conferenza stampa dei carabinieri (foto Cautillo)

Spacciava in casa dove era ristretto agli arresti domiciliari per una condanna. Pio Giovanni Di Fiore, 42 anni, di Carpino, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Da tempo i carabinieri avevano sotto controllo l’abitazione dell’uomo per uno strano via vai di ragazzi. Così ieri gli investigatori hanno deciso di fare irruzione all’interno dell’appartamento dopo aver visto due giovani che avevano appena ricevuto, dall’uomo, alcuni involucri in cambio di denaro. I ragazzi, bloccati subito dopo dai carabinieri, sono stati trovati in possesso di 3 grammi di eroina.

Alla vista degli uomini in divisa Di Fiore è salito al piano superiore della sua abitazione lanciando dal balcone un contenitore in plastica che è stato però recuperato dai militari. Al suo interno sono stati trovati 14 involucri contenenti in tutto 700 grammi di eroina. Nel corso della perquisizione dell’abitazione in un armadio i carabinieri hanno trovato anche 10mila e 300 euro in banconote di piccolo taglio. I successivi accertamenti del Las, il Laboratorio analisi scientifiche del comando provinciale dei carabinieri di Foggia hanno accertato che dai 700 grammi di eroina sarebbe stato possibile ricavare quasi 2500 dosi di sostanza stupefacente.

Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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FOGGIA – Masserie sotto le Stelle: la Capitanata fa il pieno

Pubblicato : lunedì, 18 giugno 2012

Torna “Masserie sotto le stelle, la singolare “notte bianca” nelle Masserie Didattiche Pugliesi, organizzata dall’Assessorato alle Risorse agroalimentari in collaborazione con l’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia.

Un cuoricino segnalerà le masserie che proporranno percorsi enogastronomici e laboratori didattici accessibili.
Appuntamento a partire dalle ore 18.00 di sabato 23 giugno, nel week-end immediatamente a ridosso del solstizio d’estate, quale primo assaggio della stagione estiva pugliese.

Quest’anno partecipano ben 66 masserie della Rete delle Masserie didattiche di Puglia, istituite e riconosciute con L.r n.2 del 26 febbraio 2008, sparse su tutto il territorio regionale, dal Gargano al Salento.

Sul sito www.masseriesottolestelle.it tutti i programmi delle masserie didattiche, con i recapiti per le prenotazioni e le informazioni sulle attività della serata. Queste le masserie della Capitanata che aderiscono:
Soc. Agricola Zootecnica Irene – Biccari
Salecchia – Bovino
Falcare – Cagnano Varano
L’Oasi – Carpino
Chiomenti – Cerignola
Bosco Macchione – Deliceto
Emmaus – Foggia
Albano – Foggia
La Torre Taronna – Monte Sant’Angelo
La Cerasola – Monteleone di Puglia
Monte Preisi – Orsara di Puglia
Posta Guevara – Orsara di Puglia
Avellaneta – San Marco La Catola
Rovello – San Paolo di Civitate
Normanno – Segezia
Fiorentino – Torremaggiore
De Palma – Troia

da Teleradioerre

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Il Carpino Folk Festival accreditato Ong consultiva dall’Unesco

Pubblicato : giovedì, 7 giugno 2012

Parigi, 07/06/2012 – L’Assemblea Generale dell’Unesco riunita al Place de Fontenoy di Parigi ha accreditato l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival quale ONG del Comitato intergovernativo per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Gli esperti dell’Unesco ritengono che l’Associazione organizzatrice di uno dei maggiori festival nel settore delle tradizioni musicali italiane soddisfi le condizioni necessarie per entrare a far parte delle ONG aventi una fondata competenza sul patrimonio culturale immateriale.
Le Ong accreditare vengono invitate dal Comitato a fornire pareri ai fini dell’esame delle candidature nelle liste del patrimonio culturale immateriale che necessitano di essere urgentemente salvaguardato e su tutti i programmi, i progetti e le attività nazionali, subregionali e regionali utili per la salvaguardia del patrimonio stesso.

“Si tratta di un riconoscimento che premia il nostro impegno dedicato in particolare al Gargano e alla Puglia, che insieme a tutta l’Italia vanta un patrimonio consistente di tradizioni, consuetudini sociali, arti dello spettacolo ed eventi rituali e festivi che dovrebbero essere maggiormente tutelati”. Cosi il Presidente dell’Ass. Michele Ortore.

Associazione Culturale Carpino Folk Festival
Via Mazzini, 88
71010 Carpino (FG)

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I risultati finali nella provincia di Foggia – Rignano e Torremaggiore al ballottaggio

Pubblicato : lunedì, 7 maggio 2012

Apricena, 208 voti al candidato sindaco Taurisano, arrestato nei giorni scorsi| Tutti dati della Capitanata

Michele Taurisano durante un comizio

Nella Provincia di Foggia, con 16 amministrazioni al voto, l’affluenza è stata del 69.39%. Sorpresa a Rignano Garganico, Comune che andrà al ballottaggio perché i due candidati più suffragati hanno preso lo stesso numero di voti.

 L’altro Comune che andrà al ballottaggio è Torremaggiore, dove si affronteranno il candidato di Pd, Sel e Udc e quello di Fli, Partito socialista e Udeur.

RIGNANO - 531 pari, ovvero il 36,12% per entrambi.

A Rignano Garganico si andrà al ballottaggio perché due candidati hanno ottenuto lo stesso numero di preferenze: si tratta di Vito Di Carlo (lista civica Progetto Rignano) e Angelo Resta (Rignano Futura).

 Il terzo candidato, Giovanni Draisci (Patto per Rignano) ha invece ottenuto 408 voti, cioè il 27,75% del totale.

TORREMAGGIORE - Costanzo Di Iorio, candidato del centrosinistra (Pd, Sel, Udc e una lista civica), ha ottenuto il 45,5%. A Torremaggiore, Comune con più di 15mila abitanti, si andrà così al ballottaggio.

Di Iorio se la vedrà tra 15 giorni con Pasquale Monteleone, sostenuto da Futuro e libertà e da una lista che raccoglie Udeur, Partito socialista e due liste civiche, che ha ottenuto il 20,22%.

 Niente da fare per Renato Lariccia (Pdl, Nuovo Psi, Unione di Capitanata), fermo al 17,62%. Piero Antonio Ippolito, infine (sostenuto da Idv, Movimento Schittulli, Grande Sud e Uniti per Torremaggiore) ha ottenuto il 16,63%.

APRICENA - Ha preso 208 voti Michele Taurisano, il candidato sindaco di Apricena (per la lista civica «Buon Giorno Apricena») arrestato pochi giorni prima delle elezioni e ritenuto dai magistrati «pronto a compiere due omcidi».

Il suo nome era infatti ancora presente sulle schede. Taurisano ha ottenuto il 2,49% del totale.

 Il nuovo sindaco è invece Antonio Potenza, della lista civica «Uniti per cambiare», con il 39,93%, davanti a Tommaso Pasqua (37,74%, centrosinistra) e ad Alfonso Giovanni Torelli Petrazzani (19,82%, lista civica «Progetto per Apricena»).

TREMITI - Antonio Fentini, della lista civica Voltare pagina per le Tremiti, è il nuovo sindaco del Comune delle Isole Tremiti. Ha ottenuto 204 voti, ossia il 53,26%. Seguono Renato Cafiero (37,07%), Annalisa Lisci (9,39%) e Antonio Matrella (0,26%, ovvero un voto).

GLI ALTRI COMUNI – È Domenico Iavagnilio il nuovo sindaco del piccolo Comune di Motta Montecorvino: candidato con una lista civica, ha ottenuto il 60,26 % dei voti (cioè 358); ha battuto così Roberto Calabrese, che ha ottenuto 236 voti, il 39,73 %. Ha votato l’81.41 % degli aventi diritto.

Pasquale Ciruolo è il nuovo sindaco di Panni: è stato eletto con 333 voti (il 51,86%); l’altro candidato, Antonio Mauro Gerardo Mauriello, ha ottenuto 309 voti, cioè il 48,13%.

A Faeto vince Antonio Melillo con il 59,71% dei voti (ovvero 292 voti); l’altro candidato, Giuseppe Coco, ha ottenuto 197 voti, i 40,28%.

Con il 38,4 % Massimo Venditti è stato eletto sindaco di Celenza Valfortore; niente da fare per Fano Iamele (35,67y%), Stefano Gesualdi (25,8%).

Tommaso Lecce (lista civica «Rinnovamento nella continuità») è il sindaco di Orsara di Puglia: è stato eletto con 887 voti (42,76%); seguono Michele Belluscio (39,87%, 827 voti) e Antonio Caraglia (17,35%, 360 voti).

A Rodi Garganico vince Nicola Pinto della lista civica «Rodi è già domani» con il 20,25% dei voti (1280 in totale), seguono Giuseppe Ventrella (39,41%) e Alfredo Ricucci (10,32%).

Nel comune garganico di Carpino vince Rocco Manzo (Uniti per Carpino) con il 56,28%, davanti a Rocco Di Brina (L’alternatia c’è) con il 43,71%.

A Castelluccio dei Sauri vince Antonio Del Priore (Innovazione) con 40,83%, seguono Gerardo Di Flumeri (Uniti per Castelluccio) con il 33,16% e Antonio Amedeo Di Domenico (…Per Castellucio) con il 25,99%.

Pierino Amicarelli (Vico c’è) è il nuovo sindaco di Vico del Gargano: ottiene il 47,32% dei voti, seguono Matteo Prencipe (Vico nel cuore, 28,04%), Francesco Delli Muti (Primavera, 19,91%) e Antonio Donato Gervasio (4,71%).

Antonio Di Iasio, della lista civica Monte nel cuore, è il nuovo sindaco di Monte Sant’Angelo con il 41,68% dei voti; seguono Andrea Ciliberti (centrosinistra) con il 38,85%, Giuseppe Totaro (È la nostra città) con il 16,8% e Nicola Sansone (L’alba) con il 2,65%.

A Stornara vince Rocco Calamita (Per crescere insieme) con il 45,41%, seguono Matteo Silba (Nuove idee, 37,69%) e Vito Antonio Nigro (Tutti per Stornara, 16,88%).
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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BARI – La Puglia sceglie i suoi nuovi sindaci Da Foggia a Lecce, ecco tutti i nomi

Pubblicato : lunedì, 7 maggio 2012

Avvicendamenti e conferme dopo lo scrutinio – Nelle province di Foggia e Lecce più comuni al voto

Mentre in alcune città si continuano ad aprire schede elettorali, nei piccoli comuni (con meno di 15mila abitanti) si stappano le prime bottiglie di spumante per i nuovi sindaci.

Durante lo spoglio delle schede

PROVINCIA BARI – In provincia di Bari, a livello numerico, ha la meglio il centrodestra. Ad Alberobello vince Michele Maria Longo della lista civica «Alberobello futura» (centrodestra), che ha schiacciato i suoi concorrenti con il 45,77% dei voti. Longo ha superato il suo primo antagonista, Vito Matarrese (detto Gianvito), della lista civica «Alleanza per Alberobello», con il 2,28% in più di voti. A Sammichele di Bari si festeggia il sindaco Filippo Boscia, della lista civica «L’idea insieme» (centrodestra), con il 43,2 % dei voti. A Sannicandro di Bari Vito Novielli, della lista civica «Sannicandro libera» (centrosinistra), ha vinto con il 66,2 %. A Turi, invece, vince ancora il centrodestra con Onofrio Resta, 41,9%.

PROVINCIA BAT – A San Ferdinando di Puglia vince il centrosinistra con Michele Lamacchia, che ha superato di poco, con il 38,9%, Salvatore Puttilli, che ha raggiunto il 37,6% di voti.

PROVINCIA DI BRINDISI – Ad Erchie vince Giuseppe Margheriti con il 55,7% (centrodestra). A San Michele Salentino il nuovo sindaco è Pietro Epifani (Udc) con il 50,3%.

PROVINCIA DI FOGGIA – Ad Apricena vince Antonio Potenza, della lista civica «Uniti per cambiare» (centrodestra) con il 39,93% dei voti. A Carpino Rocco Manzo, della lista civica «Per Carpino» (centrodestra), ha schiacciato il suo avversario Rocco Di Brina con il 56,28% dei voti.
A Castelluccio dei Sauri vince Antonio Del Priore, lista civica «Innovazione» (centrodestra) con il 40,8%.
A Celenza Valfortore il sindaco è Massimo Venditti (centrodestra) con il 38,5%.
A Chieuti vince una donna Lucia Dardes (centrodestra) con il 52,8 %. A Faeto vince Antonio Melillo, della lista civica «Per Faeto» (civica), con il 59,7% .
Dopo un anno di commissariamento le isole Tremiti hanno di nuovo un sindaco: Antonio Fentini (civica), che vince con il 53,2%.
A Monte Sant’Angelo vince Antonio Di Iasio (centrodestra) 41,7%. A Motta Montecorvino la vittoria è di Domenico Iavagnilio (civica) con il 60,2%. Ad Orsara di Puglia vince il centrosinistra con Tommaso Lecce (42,7%).
A Panni Pasquale Ciruolo (centrosinistra) 51,8%. Rodi Garganico festeggia Nicola Pinto (centrosinistra) 50,2%.
A Stornara vince Rocco Calamita (centro) con il 45,4%.
A Vico del Gargano Pierino Amicarelli (centro) 47,3%.
Rignano Garganico andrà al ballottaggio, nonostante sia un Comune con meno di 15mila abitanti: Angelo Resta e Vito Di Carlo hanno pareggiato con 531 voti a testa. Decideranno i 408 elettori di Giovanni Draisci.

PROVINCIA DI LECCE – Ad Aradeo ha vinto Daniele Antonio Perulli della lista civica «Insieme per Aradeo» (centrodestra) con il 37,54% dei voti. Castrignano de’ Greci festeggia Antonio Zacheo (centrosinistra) con il 46,1%. A Castro Alfonso Capraro (centrosinistra) vince con il 54,5%. A Guagnano vince Fernando Leone (centrodestra) 39,7%. A Leverano Giovanni Zecca (centrodestra) 30,1%. A Matino Cosimo Cataldi (centrodestra) 54,2%. A Melendugno Marco Potì (centrosinistra) 38,6%. A Ortelle Francesco Rausa (centrodestra) 43,6% . Ad Otranto riconfermato Luciano Cariddi (centrosinistra) 61,8%. A Racale vince Donato Metallo (centrosinistra) 43,0%. A Ruffano Carlo Russo (centrodestra) 34,31%. A Salice Salentino Giuseppe Tondo (centrosinistra) 36,9%. A San Cassiano Gabriele Petracca (centrodestra) 73,2%. A San Cesario di Lecce Andrea Romano (centrosinistra) 33,5%. A San Pietro in Lama Salvatore Tondo (centrodestra) 59,1%. A Scorrano Antonio Mariano (centrosinistra) 52,8%.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Risultati elettorali Provincia di Foggia

Pubblicato : lunedì, 7 maggio 2012

Cliccare sul Comune per i dettagli

Comune Sezioni scrutinate
Sindaco
Sezioni scrutinate
Consiglio
Ora aggiornamento Scrutinio
APRICENA 15 su 15 15 su 15 Dato aggiornato alle ore 20:31 del 07/05/2012 sindaco eletto
CARPINO 5 su 5 5 su 5 Dato aggiornato alle ore 19:10 del 07/05/2012 sindaco eletto
CASTELLUCCIO DEI SAURI 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 19:34 del 07/05/2012 sindaco eletto
CELENZA VALFORTORE 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 18:47 del 07/05/2012 sindaco eletto
CHIEUTI 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 20:29 del 07/05/2012 sindaco eletto
FAETO 1 su 1 1 su 1 Dato aggiornato alle ore 18:18 del 07/05/2012 sindaco eletto
ISOLE TREMITI 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 17:24 del 07/05/2012 sindaco eletto
MONTE SANT’ANGELO 17 su 17 17 su 17 Dato aggiornato alle ore 20:03 del 07/05/2012 sindaco eletto
MOTTA MONTECORVINO 1 su 1 1 su 1 Dato aggiornato alle ore 17:50 del 07/05/2012 sindaco eletto
ORSARA DI PUGLIA 4 su 4 4 su 4 Dato aggiornato alle ore 18:33 del 07/05/2012 sindaco eletto
PANNI 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 18:06 del 07/05/2012 sindaco eletto
RIGNANO GARGANICO 2 su 2 2 su 2 Dato aggiornato alle ore 20:19 del 07/05/2012 ballottaggio
RODI GARGANICO 4 su 4 4 su 4 Dato aggiornato alle ore 18:56 del 07/05/2012 sindaco eletto
STORNARA 4 su 4 4 su 4 Dato aggiornato alle ore 20:14 del 07/05/2012 sindaco eletto
TORREMAGGIORE 12 su 17 5 su 17 Dato aggiornato alle ore 22:00 del 07/05/2012 In Corso
VICO DEL GARGANO 10 su 10 10 su 10 Dato aggiornato alle ore 19:18 del 07/05/2012 sindaco eletto

 

SINDACI ELETTI

ANTONIO DI IASIO A MONTE SANT’ANGELO
ANTONIO POTENZA AD APRICENA
PIERINO AMICARELLI A VICO DEL GARGANO
ROCCO MANZO A CARPINO
ROCCO CALAMITA A STORNARA
PASQUALE CIRUOLO A PANNI
LUCIA ANTONIETTA DARDES A CHIEUTI
ANTONIO FENITNI ALLE ISOLE TREMITI
DOMENICO IAVAGNILIO A MOTTA MONTECORVINO
TOMMASO LECCE A ORSARA DI PUGLIA
ANTONIO DEL PRIORE A CASTELLUCCIO DEI SAURI
NICOLA PINTO A RODI GARGANICO
MASSIMO VENDITTI A CELENZA VALFORTORE
ANTONIO MELILLO A FAETO

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Amministrative 2012: risultati candidati sindaci provincia di Foggia

Pubblicato : lunedì, 7 maggio 2012

Amministrative 2012: risultati candidati sindaci provincia di Foggia
„Terminate le operazioni di scrutinio dei voti. Tante schede bianche o nulle in una tornata elettorale che ha fatto registrare un’affluenza al voto più bassa, il 69,39% contro il 73,44% della media registrata alle scorse elezioni dei sedici paesi coinvolti in questa tornata elettorale.“

Amministrative 2012: risultati candidati sindaci provincia di Foggia
„Soprendente vittoria ad Apricena del consigliere provinciale Antonio Potenza.
Il 30enne esponente del Pdl ha spezzato il predominio del centrosinistra che nella città del marmo durava da più di 60 anni.
Lo spoglio dei voti ha regalato una simpatica sorpresa anche agli elettori di Rignano Garganico, che in virtù del 531 pari tra Vito Di Carlo e Angelo Resta saranno chiamati di nuovo al voto nell’insolito turno di ballottaggio.
 
A Monte Sant’Angelo cade Andrea Ciliberti e vince Antonio Di Iasio, a Vico del Gargano vittoria di Nicola Pinto. A Carpino, Chieuti e Faeto si confermano Rocco Manzo, Lucia Dardes e Antonio Melillo.
 A Stornara vince il centrodestra con Rocco Calamita.
A Torremaggiore sarà ballottaggio tra Lino Monteleone e Costanzo Di Iorio.
 
Affluenza alle urne
foto affluenza-2
Amministrative 2012: risultati candidati sindaci provincia di FoggiaI SINDACI ELETTI


ANTONIO DI IASIO A MONTE SANT’ANGELO
ANTONIO POTENZA AD APRICENA
PIERINO AMICARELLI A VICO DEL GARGANO
ROCCO MANZO A CARPINO
ROCCO CALAMITA A STORNARA
PASQUALE CIRUOLO A PANNI
LUCIA ANTONIETTA DARDES A CHIEUTI
ANTONIO FENITNI ALLE ISOLE TREMITI
DOMENICO IAVAGNILIO A MOTTA MONTECORVINO
TOMMASO LECCE A ORSARA DI PUGLIA
ANTONIO DEL PRIORE A CASTELLUCCIO DEI SAURI
NICOLA PINTO A RODI GARGANICO
MASSIMO VENDITTI A CELENZA VALFORTORE
ANTONIO MELILLO A FAETO
da Foggia Today
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FOGGIA – La Provincia di Foggia pronta per il passaggio al digitale terrestre

Pubblicato : giovedì, 3 maggio 2012

Ormai manca poco anche per noi abitanti della Puglia che, nelle prossime settimane, sarà interessata dallo spegnimento della televisione analogica a favore di quella digitale.

L’Italia, alla pari della maggior parte dei Paesi europei, è prossima alla transizione del segnale televisivo in tutto il suo territorio. Ormai manca poco anche per noi abitanti della Puglia, regione che sarà interessata, nelle prossime settimane, da ciò che comunemente viene chiamato “switch-off” e che significa semplicemente lo spegnimento della televisione analogica a favore di quella digitale.

Manfredonia, nello specifico, passerà dall’analogico al digitale giovedì 24 maggio 2012.

Una transizione che è stata accostata ad un evento epocale quale fu il passaggio dalle immagini televisive in bianco e nero a quelle a colori. Come in quel caso viene tracciato un confine netto fra il “prima” e il “dopo”: un deciso salto in avanti che segna una forte accelerazione nella naturale evoluzione tecnologica della televisione.

I lavori di switch-off in tutto il territorio pugliese verranno eseguiti dal 18 maggio al 5 giugno 2012. Tutte le trasmissioni tv analogiche verranno spente a favore dall’accensione di quelle digitali, che sarà possibile vedere unicamente attraverso un decoder o un apparecchio televisivo con sintonizzatore digitale integrato. La transizione coinvolgerà, in Puglia, 258 Comuni e ben 4 milioni di telespettatori.

Come comunica il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Massimo Vari, “E’ stato predisposto un piano di interventi a favore dei cittadini. Infatti gli abbonati al servizio radiotelevisivo che non ne abbiano già usufruito in passato, di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31/12/2012) e che abbiano dichiarato nel 2011 (redditi 2010) un reddito pari o inferiore a €10.000. possono utilizzare un buono del valore di 50 Euro, messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, per l’acquisto di un decoder digitale interattivo”. L’elenco dei rivenditori che aderiscono all’iniziativa messa in atto dal Ministero è consultabile al seguente link: http://www.decoder.comunicazioni.it/decoder/cap/SearchCAP.jsp

Per chiunque desideri ulteriori informazioni è attivo il Call Center Consumatori del Ministero dello Sviluppo Economico / Dipartimento per le Comunicazioni: 800.022.000 (dal lunedì al sabato, esclusi i giorni festivi, dalle ore 8:00 alle ore 20:00), altrimenti si può consultare il sito www.decoder.comunicazioni.it

Di seguito il calendario dello switch-off nella nostra provincia, fornito dal Ministero Sviluppo Economico (MSE) e dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB):

Provincia di Foggia:
• 18 maggio: i Comuni di Foggia, San Severo, San Paolo di Civitate,Chieuti, Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, Serracapriola, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, e aree limitrofe.

• 21 maggio: i Comuni di Lucera, Cagnano Varano, Carpino, Rodi Garganico, Peschici, Ischitella, Vico del Gargano, Vieste, Carapelle, Troia, e aree limitrofe.

• 24 maggio: i Comuni di San Giovanni RoTondo, Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Ordona, Castelluccio del Sauri, Deliceto, Bovino, Ascoli Satriano, Orta Nova, Cerignola, Stornara, Stornarella, e aree limitrofe.

• 1 giugno: Comune di Candela e Comuni confinanti.
da Puglialive

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Terremoto sul Gargano: lieve scossa tra Carpino, Rodi, Vico e Ischitella

Pubblicato : venerdì, 27 aprile 2012

Il terremoto è stato avvertito alle 22.22 del 26 aprile ai piani alti di alcune palazzine di Cagnano Varano, Monte Sant’Angelo e Peschici. Tredicesima scossa del 2012

Lieve impercettibile scossa di terremoto ieri sera alle 22.22 nel distretto sismico “Promontorio del Gargano”. La scossa, di magnitudo 2.2., è stata localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV.

TERREMOTI IN PROVINCIA DI FOGGIA NEL 2012: FOTO EPICENTRI

terremoto 1 gennaio - lesina 2.3 terremoto 11 gennaio - 3 isole tremiti terremoto 13 gennaio - 2.7 Mattinata terremoto 25 gennaio - 2.4 foggia terremoto 20 febbraio - 2.3 apricena

L’epicentro del sisma, il tredicesimo nel 2012 in provincia di Foggia, è stata la zona che comprende Carpino, Ischitella, Rodi Garganico e Vico del Gargano- Il terremoto è stato avvertito anche ai piani alti di alcune palazzine di Cagnano Varano, Monte Sant’Angelo e Peschici
da Foggiatoday

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Sabato elettorale in Capitanata per Massimo D’Alema

Pubblicato : venerdì, 27 aprile 2012

In programma manifestazioni a Rodi, Carpino, Apricena e Torremaggiore

Sabato denso di appuntamenti elettorali quello che attende Massimo D’Alema in Capitanata.
La prima manifestazione è in programma a Rodi Garganico, alle 11.00, presso l’hotel Le Terrazze dove interverrà a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Nicola Pinto.
Sempre sul Gargano il successivo appuntamento elettorale, fissato alle 17.00 a Carpino, in piazza del Popolo, con al fianco il candidato sindaco Rocco Di Brina.
Tappa successiva ad Apricena, alle 18.30, per il comizio in piazza Andrea Costa con il candidato sindaco Tommaso Pasqua.
L’ultimo appuntamento della giornata è a Torremaggiore, alle 20.00, in piazza della Repubblica con il candidato sindaco Costanzo Di Iorio.

Ufficio stampa PD Capitanata

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CARPINO – Lettera aperta per il Prof. Rocco MANZO, sindaco in carica e candidato per la riconferma​, e per i miei concittadi​ni perché si rendano conto degli affari

Pubblicato : mercoledì, 18 aprile 2012

Egr. sig. sindaco,
in un Paese normale, il premier uscente, che si sottopone al giudizio degli elettori per proseguire la sua esperienza amministrativa, prima di esporre il nuovo programma elettorale, presenta il consuntivo dell’attività svolta durante gli anni della sua amministrazione.

Quindi, prima di promettere “sulla parola d’onore” il raggiungimento di nuovi obiettivi per il bene comune, dovrebbe riferire agli elettori, in maniera dettagliata, quelle attività amministrative portate a compimento in dispregio della legge e finalizzate all’arricchimento dei membri della “famiglia”.

Anche se i provvedimenti amministrativi che hanno infangato l’immagine dell’ente pubblico e che hanno cagionato danni economici alle casse del Comune sono tanti, per il rispetto che deve ai Carpinesi, penso debba riferire almeno sulle seguenti circostanze:

1) Il Comune di Carpino, per non aver svolto alcuna attività, è stato dichiarato dalla Corte di Appello di Bari “contumace”, eppure l’avvocato appartenente alla “famiglia”, anche con il Suo assenso, ha riscosso circa tredici milioni delle vecchie lire;

2) Il Comune di Carpino, contrariamente al parere di uno dei suoi avvocati, ha approvato una transazione “pretesa dal vero dominus e dal suo socio” con tre cittadini che avevano intrapreso cause per usucapione di terreni gravati da uso civico. Con tale transazione il Comune ha riconosciuto ai tre un suolo edificatorio cadauno (oltre mille mq. di superficie) e si è assunto l’onere di pagare le spese processuali e legali di controparte per oltre cinquanta milioni delle vecchie lire. Tenuto presente che le cause sono state portate avanti per vari anni – senza alcuna attività – e tenuto presente che i terreni demaniali non possono essere usucapiti, quali sono state le motivazioni che hanno convito Lei sig. sindaco ad approvare quell’atto che ha procurato un danno alla collettività valutabile in oltre 500 milioni delle vecchie lire?;

3) Il Comune di Carpino, tramite la Sua compagine amministrativa, con l’adozione delle delibere consiliari n. 38/2008 e n. 19/2009 formulate su falsi presupposti di legge, ha trasferito l’edificabilità esistente sui terreni appartenenti alla collettività ricadenti nella zona “C.0” per valorizzare i terreni privati ricadenti in contrada “Coppa”. E, guarda un po’ i casi della vita, la maggiore estensione di quei terreni privati appartengono alla Sua famiglia. Se non dovessero essere revocate le delibere sopra richiamate, così come sarebbe notevole il danno economico cagionato alla collettività, sarebbe notevole l’illecito arricchimento dei proprietari dei terreni ricadenti nella contrada “Coppa”;

4) Quali sono i buoni motivi per cui, quale deputato al bilancio, si è appropriato del denaro ricavato dalle alienazioni dei terreni demaniali per essere destinato al pagamento di spese “pazze” (tarallucci e vino), mentre tali benefici sono riconosciuti dalla legge in capo ai cittadini residenti?;

5) Il Comune di Carpino ha contratto con la Cassa Depositi e Prestiti un debito di oltre 217 milioni delle vecchie lire per far fronte al pagamento delle opere di migliorie apportate ai terreni ricadenti nel P.I.P.: perché non sono stati corrisposti i pagamenti in favore degli agricoltori e, soprattutto, dove sono finiti i soldi?;

6) Il Comune di Carpino, per favorire i membri della “famiglia”, ha permesso l’usurpazione di circa 500 metri quadrati di suolo demaniale facente parte della particella 78 del foglio 15 sul quale ricadeva la via San Cirillo. Tale occupazione è avvenuta alla luce del sole ed è ancora impunita nonostante l’intervento dell’ufficio regionale usi civici. Quali sono le motivazioni per sfoggiare tanta “onnipotenza”?. Per difendere gli interessi della “famiglia” ha posto in essere, per stupidità e per scelleratezza, anche azioni illecite pur di appropriarsi di una proprietà privata. Perché non spiegare agli elettori quali sono i motivi per cui ha fatto spendere alla collettività oltre 200 milioni delle vecchie lire per rivendicare un diritto inesistente?.

Sig. Sindaco, penso che ai fatti sopra menzionati debba dare una giustificazione pubblica, magari in contraddittorio durante un Suo comizio; potrebbe scrollarsi di dosso il peso di tante “malefatte”, continuare la campagna elettorale impegnando la “Sua parola d’onore” e contare, magari, anche sul mio voto. In mancanza, sarò costretto ad esporre, a mezzo di ulteriore missiva, altri “intrighi”, tra i quali: a) l’appropriazione indebita di denaro pubblico; b) l’ipoteca giudiziale iscritta sui terreni ricadenti nella zona C.0 e nella zona PIP, con tutte le iniziative della Sua amministrazione finalizzate a ricercare “espedienti”: per non pagare il debito contratto, per arricchire il legale appartenente “all’associazione” e per rendere omaggio al Suo “Benefattore”.

Come può tenere celato agli elettori che il Comune di Carpino, a causa della stupidità e della scelleratezza di quei pochi “intimi” componenti della “famiglia” che decidono per “tutti”, magari con l’ausilio di poveri ignari, con sentenza del Tribunale di Rodi Garganico passata in giudicato, è stato condannato oltre che alle spese di lite anche per causa temeraria (e nessuno ha provato vergogna!).

Ciccio Di Viesti (http://www.facebook.com/profile.php?id=100003761371927)

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Elezioni, i candidati di Carpino

Pubblicato : mercoledì, 4 aprile 2012

Due le liste in corsa, due i candidati sindaci

E’ iniziato il conto alla rovescia nella provincia di Foggia, dove il 6 e 7 maggio si voterà in 15 Comuni. Alle urne andranno anche i cittadini di San Ferdinando di Puglia (Bat).
A Carpino sono due le liste in corsa, due i candidati sindaci.
Lista “L’alternativa c’è” – Candidato sindaco: Rocco Di Brina; candidati consiglieri: Antonio Basile (detto Tonino), Angela Di Mauro, Lucia Di Viesti, Michele Gallo, Michele Palmieri, Antonio Pizzarelli, Maria Grazia Pia Vaira.
Lista “Per Carpino” – Candidato sindaco: Rocco Manzo; candidati consiglieri: Michele Antonio Calvano, Giuseppe Gentile, Rocco Pio Giambattista, Mario Felice Ortore, Rocco Ruo, Vincenzo Matteo Russi (Detto Enzo), Domenico Tabacco (Detto Mimmo).

da Daunia News

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Colomba Mongiello premia un olio di Carpino all’Ercole Olivario

Pubblicato : lunedì, 2 aprile 2012

“L’olio di oliva di Carpino si conferma uno dei migliori d’Italia, ma chi se ne avvantaggia è la multinazionale che lo commercializza e incamera il valore aggiunto della qualità”.
E’ Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura del Senato, ad esprimere questa amara considerazione all’indomani della consegna alla DOP Dauno Gargano del prestigioso premio nazionale Ercole Oleario, a cui la senatrice ha presenziato in rappresentanza della presidenza di Palazzo Madama.
“L’orgoglio per l’affermazione di un’azienda della Capitanata è stato incrinato dalla constatazione che la gente impegnata a produrre un alimento così prezioso e buono non ne ricavi i frutti che meriterebbe – continua Mongiello – E’ un tema su cui le rappresentanze professionali devono interrogarsi più concretamente che in passato, con l’obiettivo di costruire finalmente la filiera che metta a valore la qualità”.
Proprio la tutela della qualità è il tema della proposta di legge che la senatrice del PD ha presentato come prima firmataria, insieme al presidente della Commissione Agricoltura Paolo Scarpa Bonazza Buora, e su cui ha già relazionato nell’organismo parlamentare avviando l’iter per la sua discussione e approvazione in Aula.

“Grazie ad un paziente e proficuo lavoro politico, abbiamo ottenuto una corsia preferenziale che dovrebbe condurci alla sua approvazione entro la fine della legislatura – sostiene Mongiello – offrendo alle imprese e ai consumatori la necessaria tutela dagli agropirati e dai commercianti privi di scrupoli”.
da Teleradioerre.it

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Foggia, dove la “monnezza” è di strada

Pubblicato : lunedì, 2 aprile 2012

Denuncia del Wwf: “Raccolta differenziata o sporcizia indifferenziata”

Regnano i rifiuti per le strade di Foggia.

E sul triste fenomeno ecco la lente d’ingrandimento del Wwf di Foggia, che denuncia il degrado che si vive, con tanto di problemi e rischi.

“Vieste, Cagnano Varano, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio dei Sauri, Castelnuovo della Daunia, Faeto, Motta Montecorvino, Rignano Garganico, San Marco la Catola, Volturara Appula, Volturino, Deliceto, Panni e Sant’Agata di Puglia – evidenziano dal Wwf – sono i quindici i Comuni della Capitanata per i quali la Regione Puglia ha adottato un provvedimento di nomina di commissari ad acta per non essere stati in grado di superare la soglia del 15% in materia di raccolta differenziata dei rifiuti.

È un provvedimento che ha raggiunto in tutto 46 comuni pugliesi”.
L’obiettivo di questo e altri collegati provvedimenti della Regione, osserva il Wwf Foggia, è condivisibile in quanto è quello di realizzare una raccolta differenziata efficace in un territorio che oggi è al primo posto ma solo per le discariche abusive. “Fondamentale per realizzare una raccolta differenziata estesa ed efficace è – ricorda il Wwf – la cosi detta “ecotassa” cioè la Legge regionale che determina i criteri per una corretta gestione della raccolta dei rifiuti.

In base a tale provvedimento legislativo, aumentando significativamente la raccolta differenziata i cittadini risparmieranno notevolmente sulla Tarsu (Tassa Rifiuti Solidi Urbani) e ciò come conseguenza del risparmio che il Comune realizzerà per lo sversamento in discarica”.
Aumentano i rifiuti e anche la Tarsu.

“Al presente evidenzi il presidente Carlo Fierro – a Foggia stanno solamente arrivando gli avvisi di pagamento della salatissima Tarsu aumentata del 30% lo scorso anno fra le proteste dei cittadini e le rassicurazioni degli amministratori di una soluzione dell’emergenza rifiuti alla luce dei fatti poi disattesa.

Quello che non si riesce bene a comprendere è il criterio utilizzato dalla giunta regionale per individuare i comuni non ricicloni commissariati. Ci si chiede, infatti, perché a Foggia la raccolta differenziata funziona? L’unico dato certo che appare ai cittadini è quello di una sporcizia indifferenziata”.

da Daunia News

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Lieve terremoto nel Gargano – È la settima scossa nel 2012 in Capitanata

Pubblicato : giovedì, 22 marzo 2012

La mappa del sisma (dal sito dell'Ingv)

Nuovo lieve terremoto in Capitanata.

Un sisma di magnitudo 2.2 è stato registrato alle 9.07 nel distretto sismico Promontorio del Gargano.

Lo comunica l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

L’epicentro si trova nei pressi di Vico del Gargano.

Gli altri Comuni vicini sono: Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Mattinata , Monte Sant’Angelo, Peschici e Rodi Garganico.

Si tratta della settima lieve scossa di terremoto registrata nel 2012 nella provincia di Foggia,

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Terremoto, scossa sul Gargano all’alba

Pubblicato : martedì, 6 marzo 2012

Epicentro tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo – Si tratta del quarto lieve sisma del 2012 in Capitanata

La mappa (dall'account Twitter dell'Ingv)

Nuova piccola scossa di terremoto sul Gargano. Questa mattina, alle 5.01, è avvenuto un lieve sisma (magnitudo 2.5) localizzato nel distretto «Promonontorio del Gargano» dalla Rete sismica nazionale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L’epicentro si trova tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo.

Nei dintorni si trovano i comuni di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Manfredonia e San Marco in Lamis.

Non si registrano danni a persone o cose.

La scorsa settimana è stato registrato un altro piccolo sisma al largo di Manfredonia.

Si tratta in totale della quarta lieve scossa di terremoto avvenuta nel 2012 nella provincia di Foggia.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

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Terremoti: scossa 2.5 registrata in provincia di Foggia

Pubblicato : martedì, 6 marzo 2012

Una scossa tellurica di magnitudo 2.5 e’ stata registrata questa mattina in provincia di Foggia con epicentro tra i comuni del Gargano.
Il sisma e’ stato registrato alle 5.01 di questa mattina a una profondita’ di 20 chilometri.
Tra i comuni interessati dal sisma, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Manfredonia , Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis. Non si registrano danni a persone o cose.
da AGI

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GARGANO: STOP AL BRACCONAGGIO IN AREA PARCO – Denunciate tre persone

Pubblicato : venerdì, 20 gennaio 2012

Nell’ambito di una serie di controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti gli illeciti venatori, disposti dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Monte Sant’Angelo, gli agenti dei Comandi Stazione di Umbra e Cagnano Varano hanno scoperto tre soggetti intenti ad esercitare attività venatoria all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano.
I Forestali li hanno sorpresi durante disposte perlustrazioni presso diverse località del Parco site tra i paesi di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella e Vico del Gargano.
Le tre persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per attività venatoria illecita in area protetta; inoltre, durante l’operazione di polizia sono stati posti sotto sequestro due fucili, centinaia di munizioni calibro 12 e altri strumenti usati per esercitare l’attività venatoria.
Comunicato Stampa CORPO FORESTALE DELLO STATO COMANDO REGIONALE PUGLIA BARI

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GARGANO: LOTTA A FURTI E COMMERCI ILLECITI DI LEGNAME

Pubblicato : mercoledì, 11 gennaio 2012

Denunciati un italiano e un bulgaro

Una importante operazione finalizzata alla repressione dei reati contro il patrimonio è stata condotta dal Corpo Forestale dello Stato a Carpino, nel Parco Nazionale del Gargano.
In particolare, nell’ambito di un’attività di controllo del fenomeno dei tagli furtivi disposta dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Monte S. Angelo, gli agenti del Comando Stazione Forestale di Cagnano Varano hanno deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria due soggetti (un italiano ed un bulgaro) per il reato di ricettazione, poiché in flagranza di reato venivano intercettati sulla SP 51 bis, nei pressi del comune di Carpino, a bordo di un autoveicolo con un carico di diversi quintali di materiale legnoso proveniente da attività furtiva.
Immediatamente bloccati ed identificati dalla Polizia Forestale, venivano sottoposti ad ulteriori accertamenti.
Dopo le formalità di rito, il carico di materiale e l’attrezzatura rivenuta all’interno dell’autovettura pertinente al reato, venivano posti sotto sequestro.
Sono ancora in corso indagini per individuare ulteriori acquirenti del materiale legnoso, poiché con molta probabilità era destinato al commercio illecito.
Comunicato Stampa Corpo Forestale dello Stato

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Carpino – Riflessione sul “corpus sonoro” della Puglia

Pubblicato : venerdì, 6 gennaio 2012

INIZIATIVA PUBBLICA

LA PROPOSTA DI LEGGE sul patrimonio immateriale musicale pugliese: “Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale”

Riflessione sul “corpus sonoro” della Puglia, per un impegno concreto e quotidiano delle comunità e della società civile nella tutela dei diritti culturali e nella protezione, trasmissione e valorizzazione sostenibile dei beni immateriali.

Promossa da:
Associazione Culturale Carpino Folk Festival

Carpino, 7 Gennaio 2011 ore 16,00
Centro Culturale ANDREA SACCO
adiacente a Piazza del Popolo, Carpino (Foggia)

La ratifica della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ha coronato il lungo percorso al quale hanno contribuito rappresentanti politici, istituzionali ed accademici nel collocare al giusto posto un patrimonio immenso che accomuna le comunità di tutto il mondo perchè rappresenta la continuità e l’eredità comune dell’umanità.
Come noto, Sergio Blasi il 26/10/2011 ha presentato al Consiglio Regionale pugliese una PROPOSTA DI LEGGE sul patrimonio immateriale musicale pugliese: “Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale” – N. Prot. Gen. 9872 assegnato alla VI COMMISSIONE (POLITICHE COMUNITARIE – LAVORO – FORMAZIONE PROFESSIONALE).

L’Associazione Culturale Carpino Folk Festival consapevole dell’importanza di questa proposta di legge e con l’intento di evidenziare il fondamentale ruolo della società civile, apertamente riconosciuto dall’UNESCO nella stesura della Convenzione, ha il piacere di invitarLa all’iniziativa pubblica che si terrà a Carpino SABATO 7 GENNAIO, presso il Centro Culturale ANDREA SACCO, alle ore 16.
Interverranno (oltre a una serie di operatori impegnati nel movimento musicale pugliese): Sergio Blasi, consigliere regionale e segretario del Pd pugliese; Sergio Torsello, direttore artistico del Festival La Notte della Taranta; Vincenzo Santoro, operatore culturale, consulente per l’estensione della legge; Michele Ortore e Luciano Castelluccia, Presidente e Direttore Artistico del Carpino Folk Festival; Pio Gravina e Enrico Novello, musicisti e autori delle ultime due raccolte sul Gargano.
Apriranno i lavori i saluti del Sindaco di Carpino, Rocco Manzo, e di Rocco Ruo, Assessore Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Sport della Provincia di Foggia.
Sono stati invitati tutti i consiglieri regionali che vorranno intervenire sul tema dell’incontro.
A chiusura presentazione del Cd “Canti e suoni della tradizione di Carpino” a cura degli autori e breve dimostrazione della tradizione musicale e canora carpinese da parte di Mike Maccarone.

Siamo sicuri che il contributo al dibattito che Lei potrà apportare con la Sua eventuale partecipazione sarà importante e fornirà spunto di approfondimenti e riflessioni successive.

Presidente
Associazione Culturale Carpino Folk Festival
Michele Ortore

—————————–

Una legge per la tradizione musicale pugliese
di Sergio Blasi
consigliere regionale e segretario del Pd pugliese
Non ho mai pensato alla musica di tradizione come a qualcosa di marginale legato al tempo libero, utile a riempire momenti di convivialità e di festa.

La musica di tradizione, la danza, la musica popolare, le ho sempre intese come il segno genetico di una terra, di un popolo, le radici profonde di un territorio che grazie a questa identità, a questa specificità, è in grado di stare nella globalizzazione in maniera più stabile, con meno insicurezze e malesseri.

Non è mai stato il folklore una cartolina da consegnare a comitive di turisti attratti dalla magia esotica di una terra come la Puglia, ma come lo straordinario sapere di un popolo.

Dunque la tradizione non come un’ingessatura, una palla al piede, un ostacolo, non catene strette che ti tengono legate al passato, ma un repertorio di soluzioni, un portafoglio in grado di segnare in questo tempo confuso e intricato un modello di sviluppo dove la sostenibilità dell’ambiente si lega alla storia e alla vicenda di un popolo, di una terra, dei suoi beni da mettere al servizio della sua crescita, del suo sviluppo, del suo benessere.

La Puglia di oggi è stata fortemente segnata dal ritorno del folk revival dai gruppi della riproposta che da Carpino al Salento e agli organetti di Villa Castelli ne hanno raccontato all’Italia e al mondo la sua fisionomia, il suo profilo, dediti all’investimento sull’innovazione, sulla ricerca, sull’invenzione creativa.

Oggi tutto questo non può essere consegnato allo spirito volontario e all’abnegazione di colti e tenaci operatori, di musicisti appassionati, di amministratori locali lungimiranti e preparati; le istituzioni devono saper cogliere l’opportunità di questo scrigno prezioso, frutto del lavoro volontario e di tante energie, sapendolo riconoscere, promuovere, valorizzare e tutelare.

La legge che ho presentato (con l’indispensabile lavoro di consulenza e scrittura di Vincenzo Santoro e le elaborazioni teoriche ed erudite di Sergio Torsello) punta alla tutela e alla valorizzazione di un elemento fondamentale del patrimonio culturale e “immateriale” della Puglia, quello connesso alle musiche e alle danze tradizionali, che negli ultimi anni ha costituito anche un importante fattore di promozione, sia in Italia che all’estero, dell’immagine della Regione – unanimemente riconosciuta come la “patria elettiva” della musica tradizionale – producendo anche significative ricadute in tema di attrazione turistica.
Con questo intervento normativo, la Regione, in accordo con le disposizioni della Convenzione dell’Unesco sulla salvaguardia dei patrimoni immateriali, approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dal Parlamento Italiano con legge n. 167 del 27 settembre 2007, vuole mettere in campo una serie di interventi rivolti al sostegno dell’insieme variegato di soggetti che, a vario titolo (associazioni culturali, gruppi musicali, case editrici specializzate, enti locali ecc.) operano sul territorio con iniziative di salvaguardia e promozione delle musiche e delle danze tradizionali.
Particolare attenzione viene data al problema della salvaguardia della “memoria musicale”, attraverso il sostegno alla ricerca e alla pubblicazione di “documenti originali”, cioè delle registrazioni delle performance degli anziani cantori, i veri depositari di saperi musicali che sono quasi del tutto attinenti alla tradizione orale, e alla realizzazione di una rete di archivi multimediali dove questo straordinario patrimonio possa essere conservato e fruito dalla collettività.
Ritengo poi molto significativi gli specifici interventi previsti a favore delle iniziative che, tramite lo strumento della musica, promuovono l’immagine della cultura pugliese in altre Regioni e Paesi.

Credo infatti che queste attività (concerti, iniziative culturali, corsi di danza ecc) costituiscano un efficacissimo (anche perché fortemente mirato) strumento di promozione territoriale, a favore di un turismo culturale attento ai valori del territorio.
In conclusione, ritengo che il testo di legge rappresenti una straordinaria novità per l Regione Puglia: le istituzioni, in maniera convinta e concreta, si fanno carico di riconoscere il valore di uomini e donne che per la loro condizione sociale ed economica non avevano trovato posto nella storia.

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Una politica pubblica per il movimento della musica popolare
Vincenzo Santoro
consulente per l’estensione della legge
La Puglia è certamente una delle regioni più attive e creative in ambito nazionale e internazionale nel campo della musica tradizionale e delle sue rielaborazioni.

Negli ultimi anni, per l’azione dei gruppi di base e per il tumultuoso successo delle grandi iniziative spettacolari estive, si è creato un vero e proprio “movimento” musicale, che costituisce, per le ricadute dirette in termini di occasioni lavorative, ma anche come effetto di promozione complessiva del “brand Puglia”, un importante volano di sviluppo economico.

Forse anche il “cambio di paradigma” del turismo pugliese, avvenuto negli ultimi anni, che ha visto l’esplosione dei flussi di visitatori interessati non più solo al mare ma anche al patrimonio culturale diffuso, non sarebbe stato possibile in tali dimensioni senza la spinta “reticolare” di questo movimento, che attraverso le centinaia di concerti, i corsi di ballo, gli eventi culturali che si svolgono in continuazione in tantissimi centri grandi e piccoli d’Italia e d’Europa, svolge un efficacissimo, capillare, instancabile e gratuito lavoro di promozione e marketing territoriale.
A fronte di questa straordinaria ricchezza e vivacità, da parte delle istituzioni non è stata ancora messa in campo una politica organica e coerente di sostegno al movimento musicale (nonostante gli indiscutibili passi in avanti fatti in questi anni, a partire dalle risorse molto più ingenti destinate dall’ente regione a diverse iniziative di settore), che ne riconosca le peculiarità – che sono solo in parte riconducibili alle altre forme di spettacolo dal vivo – e che contempli interventi sistematici anche nei campi della ricerca, della didattica musicale, della costruzione degli strumenti tradizionali, delle pubblicazioni specializzate, del sostegno agli artisti e alla produzione discografica, degli archivi e delle biblioteche a tema e così via.

Con la dovuta attenzione al problema più urgente, quello della creazione di strutture diffuse per la conservazione e la fruizione della “memoria sonora” della Puglia, a partire dal grande patrimonio costituito dalle “registrazioni sul campo”, effettuate nei decenni scorsi da importanti ricercatori (tra i più noti Alan Lomax, Diego Carpitella, Roberto Leydi) interpellando direttamente gli “esecutori tradizionali”, che costituiscono una documentazione fondamentale sulle forme reali della musica di tradizione orale del nostro territorio, la cui conoscenza approfondita è imprescindibile per ogni operazione artistica che non sia solo banale “mercificazione” o un effimero seguire le mode del momento.
Questa proposta di Legge regionale – che ho scritto prendendo spunto da analoghe esperienze di altre regioni, e che deriva da una ampia discussione fra alcuni operatori del settore (partita nell’ormai lontano febbraio 2004 da un convegno organizzato ad Alessano dalla Web-Community www.pizzicata.it ) – ha l’obiettivo di completare il complesso delle politiche pubbliche in opera nella nostra regione, che finora si sono concentrate soprattutto nella costruzione di grandi eventi spettacolari, prevedendo in particolare misure di sostegno al mondo degli operatori di base, che si occupano attivamente della tutela e della valorizzazione delle musiche e delle danze “di tradizione orale” (musicisti, danzatori, costruttori di strumenti tradizionali, ricercatori, insegnanti, editori specializzati ecc), riprendendo in questo lo spirito profondo della Convenzione Unesco sul “patrimonio immateriale”.
Si intende così dotare la Puglia, anche in questo settore così importante e strategico, di strumenti operativi all’altezza delle pulsioni culturali, artistiche e creative che la attraversano e che sempre di più la caratterizzano come una straordinaria “isola sonante”.

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L’uso pubblico della cultura popolare in Puglia
di Sergio Torsello
direttore artistico del Festival La Notte della Taranta
“La taranta pizzica ancora, ma il suo morso fa fare salti di gioia”.

Con questa battuta fulminante, capace di condensare in poche righe un intero universo di senso e al tempo stesso un radicale mutamento di paradigma, l’antropologo Marino Niola apriva nell’estate scorsa sul “Venerdì” di Repubblica una raffinata riflessione a cinquant’anni dalla pubblicazione del libro più noto di Ernesto De Martino, La Terra del rimorso.

Questa severa monografia antropologica, a lungo ignorata nel panorama accademico italiano, agli inizi degli anni ’90 è diventata una potente risorsa simbolica cui si sono ispirate nuove pratiche reiventive di tradizioni locali da tempo in disuso (come la musica e la danza), dando origine ad uno dei fenomeni socioantropologici più interessanti tra quelli emersi sulla scena mondiale negli ultimi quindici anni. Un movimento giovanile informale, fluido, “interstiziale”, come lo definisce Piero Fumarola, ha individuato proprio nella musica tradizionale una via privilegiata per un nuovo senso di appartenenza e un ritrovato amor loci trasformando in breve il Salento in una sorta di “patria culturale”, un esempio da imitare nel campo della valorizzazione dei patrimoni tradizionali.

La stessa Notte della Taranta, l’evento più eclatante di questo fermento culturale, non solo nasce in questo contesto appena accennato, ma addirittura ne costituisce il prodotto più emblematico.

Non è il caso in questa sede di ripercorrere la storia di un fenomeno sul quale esiste ormai una abbondante letteratura (locale e accademica). Ma alcuni dati oggettivi vanno almeno sottolineati.

Tra i tanti meriti del “movimento” che sostiene il revival salentino della pizzica uno mi sembra particolarmente importante, quello di aver aperto un dibattito ( talvolta anche acceso ) su un tema cruciale: l’”uso pubblico della cultura popolare”, per usare una felice espressione di Fabio Dei, ossia “l’uso della cultura popolare all’interno di politiche territoriali di tutela e valorizzazione del patrimonio etnografico e delle identità locali”.

A distanza di anni, tuttavia, gli esiti di quel dibattito sono ancora aperti, non si sono tradotti com’era logico attendersi in un nuovo linguaggio e in una nuova pratica politica capace di valorizzare gli aspetti positivi di tali processi, pensiamo su tutti alla domanda di tutela dei “beni comuni” emersa con forza in questi anni nelle pratiche politiche adottate dal “movimento” (la cura delle risorse naturali e del patrimonio culturale, ma aggiungerei anche la memoria e il sapere critico come suggerisce il recente bel “manifesto” dei beni comuni di Ugo Mattei).

Molti importanti risultati sono stati raggiunti in questi anni in termini di marketing territoriale, di ricaduta economica, di creazione di nuovo capitale sociale, e certo non sono mancati ingenti investimenti pubblici a favore dei grandi eventi di spettacolo come la Notte della Taranta e, sia pur in misura minore la Focara di Novoli, la Festa di San Rocco a Torrepaduli, il Folk Festival di Carpino sul Gargano. Ma paradossalmente la cultura popolare sembra oggi quasi espunta dal dibattito locale.

Rimane l’unanime riconoscimento dell’importanza dei grandi attrattori turistici. Ma il ruolo del patrimonio tradizionale, nel quadro delle politiche della cultura locali,che pure nel corso degli anni si era guadagnato uno spazio di riconoscibilità pubblica, sembra oggi relegato in una posizione più defilata, se non addirittura marginale.

Questa proposta di legge di tutela della musica di tradizione orale pugliese contiene dunque molti motivi di interesse. Se da un lato colloca la Puglia al livello delle più avanzate esperienze legislative regionali in materia di tutela dei patrimoni immateriali, dall’altro sposta il focus dell’attenzione dalle iniziative di spettacolo alle attività di ricerca e documentazione ponendosi di fatto come una nuova opportunità di dialogo tra il mondo istituzionale e il multiforme universo degli operatori di settore.
In questa nuova fase infatti alle istituzioni locali spetta un compito fondamentale di connessione, di facilitazione e di sostegno non solo alle eccellenze emerse in questi anni ma anche alla pluralità dei soggetti impegnati nel settore.

Solo così, forse, la fertile primavera pugliese, nella quale tanta parte ha avuto il movimento di riscoperta della musica tradizionale salentina, non si risolverà in un’altra bruciante occasione mancata.

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La protezione giuridica del “corpus sonoro” della Puglia
di Antonio Basile
Area progettazione, comunicazione & marketing del Carpino Folk Festival
La Puglia da oltre un decennio è stata letteralmente scossa dal movimento del folk music revival tanto da divenire negli ultimi anni la regione più attiva e vivace in ambito nazionale. Ma non solo.

Come ricorda Vincenzo Santoro, estensore della proposta di legge regionale, il movimento musicale pugliese legato alla musica di tradizione ha avuto impatti cosi notevoli in termini di occasioni lavorative e più in generale in termini di sviluppo economico da essere assunta come elemento distintivo del “brand Puglia”.
Dalla realizzazione di concerti e festival alla consulenza alle pubbliche amministrazioni locali, dalla ricerca sul campo alla produzione di libri, video, dischi fino all’insegnamento nelle scuole o nei luoghi di formazioni non formale, amatori, musicisti, danzatori, costruttori di strumenti e semplici appassionati di musica popolare sono divenuti veri e propri operatori culturali.

La Regione Puglia dal suo canto ha assecondato questo movimento e l’assessore Godelli l’ha sostenuto soprattutto sul versante della valorizzazione e della costruzione di grandi eventi posti al centro delle sue azioni volte ad accrescere l’attrattività territoriale in sintonia con le recenti politiche europee.

Ma è intervenuta anche con azioni rivolte alla documentazione e all’integrazione delle biblioteche pubbliche con materiali anche del patrimonio immateriale orale e con altri interventi che qui è inutile riepilogare.
Oggi la proposta di legge regionale che Sergio Blasi ha presentato al Consiglio Regionale si propone di chiudere il cerchio dando riconoscimento giuridico e risorse, al corpus sonoro della Puglia.
Sicuramente si tratta di una iniziativa meritevole che suscita grande interesse per gli operatori del settore, per gli studiosi e per le altre assemblee legislative.
Ma proprio questa ragione deve spingere il nostro legislatore a realizzare un intervento ambizioso e tra i più avanzati in materia di protezione dei patrimoni musicali orali in ambito nazionale e internazionale.
Da questo punto di vista ci sembra un ottimo punto di partenza la citazione della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, occorre però evitare che diventi un mero richiamo e che l’intero provvedimento alle finalità della stessa si uniformi fino a mettere a disposizione strumenti e risorse per giungere a formalizzare una richiesta di riconoscimento della musica nostrana come patrimonio dell’umanità.
Ciò detto, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si prefigge di operare mediante interventi che riguardano sostanzialmente: l’identificazione, la documentazione e la ricerca; la valorizzazione; la trasmissione e la rivitalizzazione.
Tutta una serie di interventi che richiedono maturate esperienze, ma anche elevate competenze.
Dal punto di vista delle esperienze come previsto dalla convenzione occorrerebbe che anche l’intervento regionale garantisse la più ampia partecipazione di comunità, gruppi e, ove appropriato, individui che creano, mantengono e trasmettono tale patrimonio culturale, al fine di coinvolgerli attivamente nella sua gestione. Per quanto riguarda invece le competenze la convenzione suggerisce di avvalersi di organizzazioni aventi fondata competenza nel settore.
Da questo punto di vista ben venga l’istituzione di un albo regionale, ma se la finalità non è solo censoria è bene allargare la platea dei soggetti attualmente ristretta alle associazione e ai gruppi autonomi che svolgono genericamente attività musicali popolari.
Altrimenti si rischia ad esempio che associazione come quella di Carpino pur essendo accreditata all’Assemblea Generale dell’Unesco e pur essendo tra gli operatori più attivi e vivaci nel settore, non svolgendo direttamente attività musicale non potrebbe essere iscritta all’albo regionale.
Quindi in proposito si auspica una maggiore puntualizzazione della norma.
Cosi come si auspica una maggiore riflessioni sull’oggetto della legge e su che cosa si intende, infatti, per “musica popolare”?

Attualmente e giustamente l’art. 1 stabilisce che la legge si rivolge alle forme musicali locali di tradizione orale viventi sul territorio pugliese. Ma poi altrettanto correttamente le norme successive sottintendono anche le forme di riproposta, le cosiddette “contaminazioni” e quindi un concetto di tradizione in divenire che sarebbe bene legittimare esplicitandolo nella norma iniziale. Il rischio che altrimenti si corre è che l’interpretazione necessariamente estensiva dell’articolo 1 in connessione con gli altri articoli porti ad una ratio della legge che miri alla tutela di musiche che nulla hanno a che fare con la tradizione musicale pugliese, ad esempio attraverso le musiche d’autore ispirate a forme “popolari” si potrebbe far rientrare anche la popular music in quanto musica di massa e questo non sarebbe auspicabile in questo provvedimento.
Il problema sul quale però vogliamo focalizzare l’attenzione è quello delle competenze attualmente esistenti nel nostro territorio e nelle organizzazioni operanti nel settore.
Per quanto lavoro i nostri operatori hanno potuto svolgere in questi anni nella valorizzazione e nella salvaguardia dei beni culturali dei loro territori, stravolgendo in molti casi anche la loro natura, non c’è dubbio che la stragrande maggioranza di essi ha bisogno di una formazione superiore specifica per migliorare i propri risultati anche dal punto di vista scientifico.

Quindi è utile chiedersi come questa proposta di legge possa promuovere studi tecnici e artistici fino a definire i requisiti formativi e professionali necessari per giungere alla delineazione di una vera e propria qualifica professionale: ad. Operatore Culturale Tradizionale
Questo potrebbe essere perseguito, senza alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio regionale, attraverso l’integrazione di questa legge con le norme che regolano la formazione professionale in Puglia e quindi attraverso l’impiego delle risorse del Fondo Sociale Europeo.
Analoga situazione si ritrova negli enti locali, con l’aggravante che qui non esistono ruoli tecnico-scientifici specifici per questo bene culturale, pertanto la disposizione che prevede risorse solo agli enti comunali – per la realizzazione di festival, raduni e analoghe iniziative di spettacolo nel campo delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale – anche se in collaborazioni con i soggetti associazionistici e privati operanti nel settore – rischia di subordinare le iniziative proposte di volta in volta alle esigenze politiche o ideologiche che governano l’ente.
Sarebbe opportuno pertanto anche per questa norma allargare la platea dei beneficiari dei contributi ai soggetti associazionistici e privati operanti nel settore.
Altra integrazione, senza alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio regionale, andrebbe cercata con gli altri programmi di pianificazione regionali.

Ad esempio sarebbe opportuno destinare parte del FUSR e dei FESR, allo sviluppo di produzioni musicali pugliesi ispirate a forme e stili “popolari” senza metterle in competizione sul versante dell’innovazione con altre produzioni musicali.
Ancora un integrazione andrebbe ricercata con i piani degli interventi in favore dei pugliesi nel mondo per l’istituzione delle settimane della cultura pugliese nel mondo in cui privileggiare le nostre musiche di tradizione per il forte elemento identitario che hanno per definizione.

La nostra esperienza a Melbourne nel 2008 (Settimana Pugliese d’Australia) ci dice che è la strada giusta per riallacciare quei rapporti con coloro che sono pugliesi a tutti gli effetti ma che inevitabilmente risentono della distanza e del tempo.
Si potrebbe partire con 4 settimane all’anno una per ogni continente, esclusa l’Europa, a rotazione nei singoli Stati in cui sono presenti le nostre comunità.
Importante è l’obiettivo previsto dall proposta di legge della realizzazione di archivi e biblioteche multimediali specializzate, almeno per i territori che maggiormente hanno conservato la loro vocazione musicale, in coordinamento e connessione con l’archivio sonoro pugliese la cui attività andrebbe potenziata per la realizzazione di programmi diffusi di educazione, di sensibilizzazione e d’informazione destinati al pubblico in generale e in particolare ai giovani.
A tal proposito si consiglia l’approfondimento della Linea 4.2 del FESR.
Non ci convincono invece le quote di cofinanziamento degli interventi previsti dall’art.4 in taluni casi non in linea con i contributi erogati in base all’attuale Programma delle Attività Culturali.
Infine, ma non per importanza, una legge sulla musica di tradizione pugliese non può non porsi il problema di come promuovere la creazione di spazi designati alla sua rappresentazione o alla sua espressione.
In questo senso, per il breve periodo, facciamo molto affidamento sul Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (POIn).
Questo è il contributo tecnico che l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival vuole dare affinché la Puglia, sufficientemente matura e accreditata, punti ad una legge autorevole che le consenta di primeggiare in questo settore.
Di tutto questo e di molto altro parleremo il 7 gennaio prossimo a CARPINO con Sergio Blasi, consigliere regionale e segretario del Pd pugliese e Vincenzo Santoro, operatore culturale, consulente per l’estensione della legge insieme agli operatori impegnati nel movimento musicale pugliese che vorranno intervenire.

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Proposta di legge
Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale

Art. 1
(Oggetto della legge)

1. La Regione Puglia, in attuazione della convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, tutela e valorizza la memoria culturale delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale storicamente originatesi nei suoi territori, e contribuisce allo sviluppo della pratica musicale promuovendo iniziative e facilitandone l’esercizio al fine di garantire la più ampia diffusione nell’ambito delle comunità locali.

Art. 2
(Programma pluriennale di intervento)

1. Al fine di coordinare in un quadro programmatico organico gli interventi regionali nel settore, la Giunta regionale, previo parere della Commissione consiliare competente, approva il programma triennale integrato di intervento nel settore della musica popolare e indica le risorse finanziarie da stanziare nei bilanci annuali di previsione in apposito capitolo di spesa.

Art. 3
(Albo regionale)

1. La Regione provvede ad istituire un albo regionale dei soggetti che svolgono attività musicali popolari al quale potranno aderire associazioni e gruppi autonomi costituiti a norma di legge e senza scopo di lucro.

Art. 4
(Contributi a favore di gruppi, associazioni e fondazioni)

1. La Regione, sulla base della programmazione pluriennale di cui all’articolo 2, concede annualmente contributi in favore dei gruppi, delle associazioni iscritti all’albo regionale di cui all’articolo 3 e delle fondazioni;
a) per l’acquisto, il miglioramento ed il completamento di attrezzature musicali fisse e mobili, nella misura massima del 20% della spesa ritenuta ammissibile;
b) per lo svolgimento di attività culturali e di spettacolo fuori dai confini regionali, nella misura massima del 20% della spesa ritenuta ammissibile;
c) per la realizzazione di percorsi di formazione e approfondimento della conoscenza delle pratiche musicali e coreutiche tradizionale, con particolare attenzione al coinvolgimento degli anziani depositari dei saperi tradizionali, nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile;
d) per la realizzazione di cd e dvd contenenti produzioni musicali originali dei gruppi, nella misura massima del 20% della spesa ritenuta ammissibile.

Art. 5
(Contributi a favore di Enti Locali)

1. La Regione, sulla base della programmazione pluriennale di cui all’articolo 3, concede annualmente contributi in favore degli Enti Locali singoli o associati:
a) per la realizzazione di archivi e biblioteche multimediali specializzati, anche a partire da percorsi di ricerca sul campo, in coordinamento e connessione con il Sistema archivistico regionale e il Sistema bibliotecario regionale, nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile;
b) per la realizzazione di festival, raduni e analoghe iniziative di spettacolo nel campo delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale, anche in collaborazioni con i soggetti associazionistici e privati operanti nel settore, nella misura massima del 30% della spesa ritenuta ammissibile.

Art. 6
(Contributi a favore dell’editoria specializzata)

1. La Regione, sulla base della programmazione pluriennale di cui all’articolo 3, concede annualmente contributi in favore di case editrici ed etichette discografiche per la pubblicazione di studi e ricerche nel campo delle tradizioni musicali e coreutiche della Puglia, con particolare attenzione alle opere multimediali che consentono l’ascolto diretto di registrazioni di interesse storico e risultato di ricerche di carattere antropologico ed etnomusicologico.

Art. 7
(Adempimenti dei soggetti richiedenti i contributi)

1. Entro il 15 marzo di ogni anno i gruppi e le associazioni di cui all’articolo 2 devono presentare all’assessorato regionale competente apposite domande scritte dalle quali risulti:
a) l’esatta denominazione dell’ente, la sede ed il legale rappresentante;
b) i programmi di attività dell’anno ed eventualmente quelli di valenza pluriennale;
c) i preventivi di spesa articolati secondo quanto stabilito nell’articolo 4 al fine di valutare le relative ammissibilità ai contributi.
2. Entro il 15 marzo di ogni anno gli Enti Locali singoli o associati devono presentare all’assessorato regionale competente apposite domande scritte dalle quali risulti:
a) l’esatta denominazione dell’ente, la sede ed il legale rappresentante;
b) il progetto che si intende realizzare;
c) i preventivi di spesa articolati secondo quanto stabilito nell’articolo 5 al fine di valutare le relative ammissibilità ai contributi.
3. Entro il 15 marzo di ogni anno le case editrici e le etichette discografiche devono presentare all’assessorato regionale competente apposite domande scritte dalle quali risulti:
a) l’esatta denominazione del soggetto, la sede ed il legale rappresentante;
b) il progetto editoriale che si intende realizzare;
c) i preventivi di spesa articolati secondo quanto stabilito nell’articolo 5 al fine di valutare le relative ammissibilità ai contributi.

Art. 8
(Adempimenti della Regione)

1. Entro il 30 settembre di ogni anno la Giunta regionale approva il piano annuale di attribuzione dei contributi ai soggetti che abbiano presentato regolare domanda con la richiesta documentazione di cui agli articoli 5, 6 e 7.
2. La Regione, attraverso i propri uffici o delegando tale incarico ai Comuni può svolgere la funzione amministrativa di controllo e la vigilanza sull’attuazione dei piani e dei programmi.

Art. 9
(Vincolo di destinazione dei contributi)

1. I contributi di cui alla presente legge sono erogati per le finalità di cui agli articoli 4, 5, 6 e non possono essere utilizzati per altre finalità.

2. I soggetti beneficiati, entro il 31 luglio dell’anno successivo, devono presentare il rendiconto completo delle attività finanziate, dal quale risulti anche ogni altro contributo eventualmente percepito a sostegno dell’attività di cui si tratta.

Art. 10
(Finanziamento degli interventi)

Lo stanziamento annuale di € 50.000,00 facente capo sull’U.P.B. 6.2.1 sul capitolo 1110070 denominato “Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale” somma da prelevare dal “fondo globale per il finanziamento di leggi regionali di spesa corrente in corso di adozione”
Comunicato Stampa Carpino Folk Festival

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CARPINO – Tutelare la musica popolare: c’è un incontro

Pubblicato : martedì, 3 gennaio 2012

Appuntamento sabato 7 gennaio alle 11 presso il centro culturale “Sacco”

  Si discuterà degli interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale nell’incontro pubblico che si terrà sabato 7 gennaio alle 11 presso il centro culturale “Sacco” di Carpino.

Sul tavolo di discussione ci sarà la proposta di Legge regionale sulla tutela e valorizzazione della musica pugliese di tradizione che il consigliere Sergio Blasi ha presentato al Consiglio Regionale della Puglia.

Interverranno (oltre a una serie di operatori impegnati nel movimento musicale pugliese): Sergio Blasi, consigliere regionale e segretario del Pd pugliese; Sergio Torsello, direttore artistico del Festival La Notte della Taranta; Vincenzo Santoro, operatore culturale, consulente per l’estensione della legge; Michele Ortore e Luciano Castelluccia, presidente e direttore artistico del Carpino Folk Festival, Pio Gravina e Enrico Novello, curatori del libro e due Cd “Canti e suoni della tradizione di Carpino”.

da Daunia News

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