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S.Giovanni Rotondo, muore dopo una risonanza magnetica

Pubblicato: sabato, 24 dicembre 2011 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Vittima una donna di Manfredonia, presentata anche un’interogazione parlamentare
S.GIOVANNI ROTONDO – Doveva essere una semplice risonanza magnetica e invece ci ha perso la vita.
L’ultimo caso di presunta malasanità si sarebbe verificato il 18 novembre nel reparto di radiologia di “Casa sollivo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo, l’ospedale di San Pio. A denunciare l’accaduto l’Associazione “Maria Teresa Di Lascia” tornata a nuova vita dopo un periodo di silenzio. La vittima sarebbe una donna di Manfredonia, colta da malore dopo l’esame a cui si era sottoposta dopo la somministrazione del liquido di contrasto con un caso seguito dall’avvocato Rosa Federici di Foggia e al momento sono due i medici indagati. Lilli Quitadamo, compagna della donna da 23 anni, era lì il giorno della tragedia e a quel giorno non si dà più pace.
Sulla vicenda è stata presentata anche un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute, Renato Balduzzi, dai senatori radicali Donatella Poretti e Marco Perduca. Chiedono di avviare un’indagine interna “per stabilire l’entità del fenomeno per lo specifico prodotto, se erano presenti nella sala di radiologia i farmaci cortisonici, antistaminici e gli strumenti quali la maschera di ossigeno che consentono di intervenire tempestivamente in casi di effetti indesiderati quali lo shock anafilattico; e se al momento dell’arresto cardio-circolatorio della paziente durante la risonanza fosse immediatamente disponibile nell’area della radiologia l’anestesista dedicato al servizio e se nella stessa area fossero permanentemente presenti e funzionanti le attrezzature cliniche necessarie per la rianimazione cardio-respiratoria”.
Eseguita anche l’autopsia: i risultati saranno disponibili entro un mese.
da Daunia news

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