San Nicandro Garganico, furti e persecuzioni all’ex convivente: fermato 43enne
I FATTI – La vicenda scaturisce da un tormentato rapporto sentimentale tra Vezzano e la sua ex convivente, con una serie di reati commesso dallo stesso nei confronti della donna operati nel corso dell’ultimo mese. Con la conclusione del rapporto di convivenza, Michele Vezzano dava infatti inizio ad una serie di comportamenti minacciosi e persecutori nei confronti della ex fidanzata per costringerla a ritornare con lui.
Atti persecutori consistenti in una serie ininterrotta di telefonate minatorie, appostamenti sotto l’abitazione della donna e minacce di violenti ritorsioni ai danni dei suoi familiari stretti fino a sfociare nell’atto più eclatante commesso nella giornata di ieri. Vezzano infatti si appostava presso l’abitazione dell’ex convivente invitando la donna a salire a bordo della sua vettura per portarla con sè per svariati chilometri.
Durante la percorrenza in auto scoppiava una lite fra i due. Un episodio che induceva la donna a denunciare tutti i soprusi subiti nel tempo (in particolar modo nelle ultime settimane) ai carabinieri della locale stazione.
RITROVATA ANCHE UNA SPADA MODELLO “KATIANA” – Proprio durante la formalizzazione della querela, giungeva presso la stazione carabinieri una segnalazione telefonica in merito a dei rumori molesti provenienti proprio dall’abitazione della vittima. Giunti sul posto, i carabinieri soprprendevano all’interno della casa Vezzano con atteggiamento furtivo. I militari procedevano quindi ad un’immediata perquisizione personale rinvenendo indosso allo stesso monili, gioielleria e bigiotteria di proprietà dell’ex convivente, mentre la successiva perquisizione sull’autovettura dello stesso consentiva di rinvenire altri monili personali, vestiti, foto della vittima ed una spada del tipo “Katiana”, constatando inoltre evidenti segni di effrazione sulla porta e sulla finestra dell’alloggio.
Michele Vezzano, sul quale già gravavano numerose querele per reati quali minaccia, lesioni, danneggiamento e rapina, veniva pertanto dichiarato in stato di arresto per i reati summenzionati e successivamente tradotto nel carcere di Lucera, a disposizione della competente autorità giudiziaria.
da Stato Quotidiano
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Commento di carlo
Data 3 febbraio 2011 ora 7:46 PM
ha bisogno di cure e sostegno psicologico