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Manfredonia – Raccolta sangue. Tenace: “luce sul monopolio associativo”. A vincere i donatori

Pubblicato: sabato, 17 dicembre 2011 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

Donazioni sangue (archivio: fratrescellamare.blogspot.com)

“DESIDERIAMO conoscere il numero di raccolte assegnate alle altre associazioni, per verificare lo stato di equità (..) ma soprattutto per evitare che si organizzano più raccolte da Associazioni diverse a brevissima distanza nello stesso luogo”. Protesta. E fastidio. Fervida protesta di Michele Tenace, presidente Provinciale della Fidas Dauna, Associazione Dauna Donatori Volontari del Sangue. Volontari del Sangue: principio alla base della denuncia del presidente Fidas in considerazione di una diatriba – lapalissiana – fra lo stesso Tenace ed altre associazioni nel territorio. Altre associazioni nelle quali il presidente Fidas era precedentemente inserito. Questo un dato di fatto. Come l’importanza e il buon senso di tutti i donatori.

“Lo scorso 17 novembre si è riunito il DIMT presso CSS di S. Giovanni Rotondo, per discutere sul programma delle raccolte di sangue 2012 – scrive il presidente Tenace in una lettera del 7 dicembre inviata all’Assessore alla Salute Regione Puglia, al CRAT Regione Puglia, al Direttore Generale ASL Foggia, al Direttore del DIMT ASL Foggia, al Presidente Regionale FIDAS Puglia – Erano presenti il Direttore del Dipartimento, i medici delle sezioni trasfusionali ad eccezione di Lucera, il DIMT di CSS, il Delegato della FRATRES, il Presidente provinciale della FIDAS DAUNA e tre rappresentanti AVIS”.

“Il Direttore del DIMT ha informato i presenti che la Regione Puglia ha tagliato i fondi per le raccolte di sangue extraospedaliere, pertanto, le raccolte proposte dalle associazioni devono subire un taglio e cercare di raccogliere almeno il numero di sacche dell’anno in corso”. Dopo aver acquisito i programmi delle associazioni, la riunione è stata rinviata alla settimana successiva “per la conclusiva definizione del programma di raccolta”.

Il 30 novembre 2011, il Direttore del Dipartimento trasmette le sue decisioni “non condivise” dal presidente Fidas “per una molteplicità di motivi”. In riferimento alle raccolte nelle scuole, “ci comunica che sono sospese poiché devono essere visionati i locali per verificarne l’idoneità e che le stesse devono essere interassociative cioè, possono donare i donatori di qualsiasi associazione. Si evidenzia che lo scorso anno fu adottata la stessa politica dal Direttore del Dipartimento il quale appena iniziato l’anno 2011, e per la sua intera durata, ha dato solo la possibilità all’Avis di entrare nelle scuole, nonostante le nostre numerose richieste inoltrare al Dipartimento dal mese di novembre 2010. Pertanto, gli studenti per l’anno in corso, hanno solo potuto donare per Avis e non per le altre Associazioni”.

“Tra l’altro, desideriamo sapere quante raccolte sono state assegnate alle altre Associazioni, per verificare lo stato di equità non potendoci fidare del Direttore del Dipartimento, che forse agisce a senso unico, ma soprattutto per evitare che si organizzano più raccolte da Associazioni diverse a brevissima distanza nello stesso luogo”, dice Tenace.

In particolare, “alla Fidas di San Giovanni Rotondo, sono state eliminate tutte le raccolte rilevando che il Centro Trasfusionale di CSS è aperto tutti i giorni feriali”. “Ci chiediamo: anche le Sezioni Trasfusionali di Manfredonia, S. Severo, Lucera, Cerignola sono aperte tutti i giorni, non comprendiamo come mai il SIMT di S. Giovanni Rotondo esegue le raccolte anche in territori dove operano le su indicate Sezioni Trasfusionali determinando un serio rischio chiusura per mancato raggiungimento degli indici di utilizzo delle stesse?”, si chiede Tenace.

Qui Manfredonia. Come ampiamente risaputo, a Manfredonia per la raccolta sangue si fa affidamento all’Avis – associazione volontaria italiani sangue – che ha raggiunto quest’anno il suo 40^anno di attività sociale ( Video intervista con presidente Avis Manfredonia Domenico Palmieri). A livello nazionale l’Avis ( Focus Avis) è iscritta nell’apposito Registro Regionale e disciplinata dalla Legge 266/91, costituita “tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue”. Un’associazione “apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana”, fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, costituitasi ufficialmente come Associazione Volontari Italiani del Sangue nel 1946, riconosciuta nel 1950 con una legge dello Stato Italiano. A Manfredonia per la raccolta sangue dunque si fa riferimento ai locali in via Maddalena della citata associazione con un’equipe di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo impegnata “per 3 volte alla settimana” a prelevare i prelievi effettuati “liberamente” dai donatori. Altro centro – operativo da oltre 20 anni ma dal primo aprile 2009 con l’impiego di un medico a tempo pieno, il dottor Gaetano Granatiero e con un altro medico a tempo determinato – è la Sezione di Medicina Trasfusionale di Manfredonia, presso l’ospedale San Camillo De Lellis. Se Manfredonia (come San Severo, ad esempio) è stata inserita nella rete trasfusionale della Puglia sarebbe stato anche “grazie all’impegno” del sindaco Riccardi, ma nel precedente ruolo di consigliere regionale.

In base alla raccolta dati, all’Avis di Manfredonia sarebbe riconosciuto un contributo annuale (ipoteticamente come rimborso) per l’attività svolta con Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo, ente privato e dunque autonomo. Da dichiarazioni rese a Stato, “nel 2010 l’Avis ha chiuso con 3875 sacche di sangue, nel 2011 (a settembre) circa 2700 sacche di sangue, con numero di raccolte eguagli a quelle del 2006 e con previsione di oltre 4000 donazioni nel 2011″ (stesso numero raccolto da Foggia ad inizi del 2000): “1500 donazioni destinate all’ospedale di Manfredonia, le altre a Casa Sollievo, compreso le piastrine e il plasma”. Va ricordato come i rimborsi per attività dell’associazione – da regolamento – sono pari a 17,96 euro per la singola raccolta di sangue intero, 21,96 euro per la plasmaferesi (tipo di donazione “moderna ed altamente finalizzata” in cui si sottrae al donatore la sola parte liquida del sangue – plasma – restituendogli contemporaneamente la parte cellulare: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Ricordando come il sangue sia composto da plasma per il 45%-50%. Il plasma a sua volta è costituito per oltre il 90% da acqua e per il 10% circa da albumina, globuline ed altre proteine essenziali per la coagulazione e le difese organiche). La Sezione di medicina trasfusionale, operativa nei locali del San Camillo, ha raccolta circa 1800 donazioni nel 2011 (ipoteticamente 1850 a fine anno). Tutto questo mentre l’associazione Fidas dovrebbe inaugurare una sede a Manfredonia a metà gennaio 2011, con ruolo di presidente a Lella Ognissanti, già facente parte del direttivo del Comitato Festa Patronale.

“Ringrazio tutto i donatori che come ogni anno si sono prodigati per l’interesse dell’ospedale San Camillo e per i pazienti ricoverati – dice a Stato il dottore Gaetano Granatiero, della sezione di Medicina Trasfusionale del San Camillo – Anche quest’anno la nostra sezione ha raggiunto gli obiettivi fissati nell’ambito delle donazioni (1850, l’anno scorso circa 1600, ndR)

“Alla Fidas di Orta Nova sono state assegnate tre raccolte tutte di Domenica – dice ancora nella lettera inviata ai rappresentanti citati il presidente Tenace – Alle Fidas di S. Severo sono state concesse più raccolte nello stesso mese (gennaio – ottobre), mentre per febbraio, luglio, settembre, novembre e dicembre sono state tutte cancellate. Alla Fidas di San Marco in Lamis non è stata prevista nessuna raccolta tra maggio – dicembre. Chiediamo per questi motivi, la convocazione del Dipartimento per definire il programma e i modi delle raccolte 2012 e la copia dei verbali delle sedute precedenti. Trascorsi dieci giorni dalla presente senza risultati, saremo costretti a usare qualsiasi mezzo per far valere le nostre ragioni. Desideriamo sapere anche quanto costa il Dipartimento all’ASL Foggia! Se il Dipartimento non può funzionare perché in Capitanata operano nella Sanità tre diverse Aziende, non sarebbe forse il caso di revocarlo per contribuire al risanamento della Sanità in Puglia? Una nota di protesta è stata inviata ad alcune trasmissioni televisive, con la speranza che qualcuno si muova affinché alla nostra Associazione sia data la possibilità di crescere”, conclude Michele Tenace Presidente Provinciale Fidas Dauna. Nel clima di proteste, ed in attesa delle note di chiarimento dei rappresentanti del settore, a continuare indisturbate saranno come ogni anno le libere donazioni dei cittadini.

Le precedenti contestazioni del presidente Tenace. Tenace (Fidas) s’incatena: “impossibile la raccolta sangue per 1000 soci” e Raccolta sangue, Tenace (Fidas) incontra Colacicco: “il programma sarà rivisto” e Di Mauro: “La Fidas nel programma generale delle raccolte di sangue” e Associazione e federazioni donatori sangue: sì alla raccolta diretta
da Stato Quotidiano

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