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Foggia – “ LUCI DI NATALE ”

Pubblicato: martedì, 29 novembre 2011 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

“Mo ven Natal, nun teng rnar m fùmm a pip e m vac a culcà” E il celebre refrain della splendida commedia teatrale del grande Eduardo De Filippo: “Natale in casa Cupiello”

Ma va benissimo anche per Foggia. Dite la verità: Qualcuno si è accorto che il 2 novembre è
passato da un pezzo e siamo oramai vicini a Natale? A parte le “goliardiche” strisce blu e le enigmatiche palette che spuntano in questi giorni e avvisano tutti: residenti e occasionali visitatori, che si trovano all’inizio della “Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica”! in questa città da due anni a questa parte non c’è stato nulla di nuovo.

Non si è mossa una pietra ( tranne quelle provenienti dalle fondamenta scavate per costruire case e palazzi..). E fate attenzione cari concittadini perché niente niente, visto che siamo già “Urbanisticamente rilevanti!” per appiopparci un’ICI più sostanziosa, sui muri dei nostri Palazzi presto potremmo trovare una bella targa con su scritto: “ Questo palazzo fu costruito dall’Imperatore tal dei tali!” oppure: “ Condominio Risalente all’età Mesolitica.

Ma anche la vostra abitazione potreste, un bel giorno, trovarla avvolta da nastro bianco e rosso perché la sovrintendenza archeologica, che sicuramente si interesserà al caso Foggia e la sua vastissima area “Urbanisticamente di particolare rilevanza”, scoprirà che in realtà qualcuno di noi abita in un appartamento che, anche se non ce ne siamo mai accorti, è un’antica catacomba o una “Domus Imperiale..” Può anche accadere che qualcuno si accorga che vicino al Municipio, dove prima c’era un “inutile Arco di San Michele che non rappresentava niente per nessuno..!! e si sono apprestati ad abbatterlo”

Sia spuntato il vertice di una piramide: segno certo che la civiltà egizia è passata da Foggia; così come in Piazza Puglia si scoprirà finalmente che quella specie di silos incompiuto, altro invece non era che il rudere di un antico palazzo Romano.

E visto che la nostra Amministrazione ci ha preso gusto a ”perimetrarci” Ghettizzandoci in zone indicate da una lettera e un numero, di purtroppo infausta memoria; così infatti venivano individuate le baracche all’interno dei campi di concentramento ( Z1; S3; C2,, e via dicendo), può darsi, per tornare al tema del Natale, che la stessa abbia deciso di organizzare una grande tombola dove al posto dei numeri sino a 90 ci saranno i numeri delle zone; con i quali si potrebbe organizzare anche una belle “Battaglia Navale”: “A3”- colpita!- “F2”- affondata!- Una buona idea e ci si potrebbe anche guadagnare qualcosa.

Se poi qualcuno di lor signori ( amministratori, commercianti e imprenditori) avesse la compiacenza di accorgersi che la festa più bella e sentita dell’anno è quasi arrivata, faccia in modo che anche per Foggia, come tutte le città d’Italia, che abbiamo già visto nei vari servizi dei TG sfavillanti di luci, colori e suoni natalizi, abbia la sua giusta e sacrosanta atmosfera natalizia.

E’ intollerabile che si litighi persino sul mercatino di natale, dopo che già ci è stata sottratta la fiera di Santa Caterina che, comunque, quando si svolgeva nelle zone centrali, ha sempre fatto da traino all’economia pre-natalizia, invitando al passeggio e dando di riflesso visibilità ai negozi mentre, oggi, altro non può dare che visibilità a chi già ne ha abbastanza di suo ( Centro commerciale, Grandi esercizi di vendita specializzati eccetera).

Una strada illuminata dove si ascolta una dolce musica di sottofondo; i profumi dei prodotti tipici natalizi e una vetrina luccicante; le bancarelle che vendono gli articoli natalizi e i giocattoli sono linfa vitale anche in questi periodi di crisi economica che tutti stiamo vivendo. Facciano uno sforzo, a Natale, tutti quelli che devono e possono farlo. Basta piangersi addosso.

Restituiamo, almeno per qualche settimana, a questa martoriata città, un po’ di dignità. L’amministrazione trovi i soldi, non ce ne vogliono molti, per addobbare la città e organizzare qualche evento; e tanti ne sono stati spesi inutilmente in questi mesi. I commercianti diano il loro contributo, in termini economici.

Un piccolo sforzo comune a tutti, per illuminare vie e vetrine. Vedranno che qualche cliente in più certamente lo troveranno. E per quanto riguarda il costo dei parcheggi, in fondo basta solo sapersi organizzare. Un bel cartello: ” A tutti coloro che acquisteranno presso questo esercizio commerciale, sarà detratto l’intera spesa sostenuta per il parcheggio”. E’ difficile? Sembrerebbe proprio di no. E anche noi cittadini, infine, dobbiamo fare la nostra parte.

Certo il momento che sta vivendo la città non è dei migliori sotto molteplici aspetti. La criminalità, specie quella che più riguarda direttamente la convivenza civile e ordinata ( rapine, furti, scippi ecc), ha raggiunto livelli preoccupanti ma anche l’impegno delle Forze dell’Ordine non conosce limiti; pur tra tante difficoltà in cui si è costretti ad operare: vuoi per le poche risorse umane disponibili, in rapporto al territorio; per la scarsità di mezzi materiali ed economici, ma anche, come da tempo si affannano a dire i nostri ottimi Dirigenti della Squadra Mobile, Dr Fabrocini e delle volanti, Dr Fratepietro, per la scarsa collaborazione dei cittadini che difficilmente sono disposti a dire quello che sanno o hanno visto. Una città migliore può nascere. Proponiamoci questo “fioretto” per Natale.

Mettiamo da parte gli egoismi, le individualità, le prepotenze: In fondo non si tratta di far altro che tornare al fondamento filosofico/giuridico che regge la nostra civiltà: Quello del contratto sociale con il quale Rousseau nel 1762 indicava la strada da seguire per una “giusta e corretta” convivenza degli individui.
Buon Natale a Tutti
Dr Salvatore AIEZZA

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