Difesa anziani e disabili, Troia all'avanguardia nelle politiche sociali (19/05/2008)
“Troia vive e si muove tutta insieme. E’ una città-famiglia in cui tutti vivono in modo normale, aiutandosi l’un l’altro”. Così il sindaco del paese preappenninico, Edoardo Beccia, che ha dato inizio, sabato scorso, nell’aula consiliare di Palazzo D’Avalos, al convegno ‘Difesa degli anziani e dei disabili’.
I saluti sono stati affidati al presidente della Comunità dei Monti Dauni Meridionali, il riconfermato senatore Carmelo Morra, il tenente Vito Luigi Coppola, del comando Carabinieri di Foggia e Luciano Ladisi, direttore operativo della Residenza sanitaria assistenziale di Troia ‘San Raffaele’.
Questi i relatori, i cui interventi sono stati coordinati dal presidente dell’associazione ‘Zefiro’, Leonardo Altobelli: il comandante dei Vigili Urbani di Troia, Valentino Viscecchia, che ha parlato di ‘Segnaletica stradale e comportamento del pedone’; il comandante della locale stazione Carabinieri, Massimo Melillo; la presidente della Cooperativa Servizi Sanitari (Css) di Campobasso, che ha trattato l’argomento ‘Telesoccorso’; l’assessore alla Cittadinanza Attiva, Urbano De Lorenzis, che ha esposto le iniziative relative ai ‘Progetti sociali’ in corso e in programmazione; Renato Ciccarelli, assessore comunale al Bilancio, che ha evidenziato i risultati del servizio di trasporto urbano.
Anziano non è un termine negativo. Indica una persona con tanta esperienza, capace di dare ancora molto alla società. Ma anche bisognosa, così come i soggetti disabili, di un sistema di protezione e della vicinanza delle Istituzioni, di uno sguardo più attento e appropriato.
Ed è proprio in questa direzione che va il servizio di ‘telesoccorso’. Un progetto favorito dalla Comunità dei Monti Dauni Meridionali e dal Gal ‘Meridaunia’, che offre una garanzia di intervento immediato e di ascolto, ventiquattro ore su ventiquattro, restando a casa.
Un telecomando collegato al telefono permette ad un operatore di entrare in contatto ‘viva voce’ con chi lo richiede, permettendo di calibrare l’intervento in funzione delle esigenze del caso. Attualmente sono collegati 230 utenti ma è previsto un ampliamento del servizio.
Anche il trasporto pubblico locale gratuito, fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale di Troia, si rivela un formidabile aiuto alla mobilità urbana, specie per le persone più anziane. Lo rivendica Renato Ciccarelli, assessore comunale al Bilancio che, nell’occasione, ha evidenziato gli ottimi risultati ottenuti nella fase sperimentale (negli ultimi sette mesi, 55.000 passeggeri, pari a circa 8.000 utenti al mese) e ha annunciato l’incremento del numero delle corse, l’individuazione di nuove zone da servire (dal 1° giugno prossimo), l’utilizzo di nuova segnaletica (che riporterà gli orari delle frequenze) e l’adeguamento dei punti di attesa.
Troia, quindi, isola felice nella offerta di servizi pubblici. Lo ha sottolineato De Lorenzis, che ha ricordato anche i numerosi progetti messi in campo in favore dei disabili: il Servizio Civile per l’assistenza ai disabili, gli operatori di sostegno per gli studenti delle scuole troiane, le iniziative ‘Crescere insieme’, ‘Ecodomus’, ‘Pulintegra’ (che coinvolgono tanti ragazzi diversamente abili). Ma è stata anche l’occasione per annunciare il prossimo servizio civico che garantirà assistenza a 40 anziani. Accolto anche il suggerimento proveniente da uno dei numerosi intervenuti al convegno, per istituire il servizio dei nonni-vigili.
Grande interesse, inoltre, per i numerosi consigli degli uomini in divisa.
Il rispetto delle regole stradali, l’utilizzo della nuova cartellonistica, comportamenti virtuosi basati su educazione e cortesia, spesso diventano antidoto per evitare gli incidenti all’interno del centro abitato.
Semplici accorgimenti, attenzioni e comportamenti misurati servono, invece, a tutelare il bene più prezioso, quello della vita. Pubblico molto attento ai suggerimenti per prevenire scippi, raggiri, borseggi, incidenti domestici. Ma anche all’uso della tecnologia, che serve per offrire condizioni di maggiore sicurezza alle persone più fragili ed esposte agli imprevisti della quotidianità.
da
Radioerre
SODDISFAZIONE PER LA CARTELLONISTICA STRADALE - Si tratta della SS 655 (19/05/2008)
Luigi Ruberto-eprime viva soddisfazione per l'installazione della cartellonistica installata sulla SS 655 che indica il limite di velocità massima consentita 90 km orari e la installazione dei relativi cartelli indicante agli automobilisti che il tratto di strada in oggetto è soggetto a controlli elettronici della velocità.
Sono state innumeravoli le sanzioni elevate nei confronti dei cittadini dei monti Dauni che percorrono il tratto di strada in oggetto, i quali però non erano adeguatamente informati sulla classificazione e dunque dei limiti di velocità della strada in oggetto.
Fu lo stesso Ruberto- ad interessare della questione la Prefettura di Foggia,e gli altri organi cpompetenti.
Ora però afferma -Luigi Ruberto-è necessario procedere alla riclassificazione della tratto di strada in oggetto almeno per il tratto Candela -Foggia e renderla strada extra urbana principale con il relativo innalzamento dei limiti di velocità dagli attualoi 90 a 110 cds.
da Capitanata.it
LEO CLUB HANNO UN PRESIDENTE NAZIONALE DI CASA NOSTRA E' Enzo Manduzio di Sannicandro Garganico (19/05/2008)
Si comunica che, durante l’assise dei lavori della XII Conferenza nazionale dei Leo Club italiani svoltasi a Marinella di Cutro in provincia di Crotone dall’8 all’11 maggio scorso il Vice Presidente nazionale, Enzo Manduzio è stato eletto a scrutinio segreto PRESIDENTE nazionale dei Leo Club italiani a seguito della presentazione di formale candidatura.
Enzo Manduzio, originario di Sannicandro Garganico in provincia di Foggia, 31 anni il 24 maggio prossimo, laurea in Economia e Commercio, dottore commercialista, giornalista pubblicista, cantante e compositore dell’inno nazionale dei Leo Club italiani che s’intitola “Vedrai”, dal 1998 è socio del Leo Club di San Giovanni Rotondo, di cui è stato Presidente nell’Anno Sociale 2001 – 2002.
Ha ricoperto diversi incarichi all’interno dell’associazione giungendo sino all’ambita veste di “Governatore” dei giovani Leo pugliesi durante lo scorso anno associativo.
A livello nazionale ha anche rivestito il ruolo di Capo Ufficio Stampa dell’Ufficio Stampa nazionale Leo.
A seguito di detto importante traguardo associativo il neo Presidente Leo italiano ha testè dichiarato:
“E’ la seconda volta, che i Leo di Puglia puntano in alto giungendo nuovamente alla Presidenza nazionale dopo quella ricoperta dal foggiano Valerio Vinelli soltanto tre anni fa.
Sono davvero contento del grande risultato conseguito, poiché l’obiettivo di dare un “calcio” al suffisso “Im” della parola “Impossibile” ora è divenuto realtà.
Ci sarà tanto da lavorare, ma l’orgoglio di aver nuovamente portato la Puglia dei Leo, cui appartengo con orgoglio, alla ribalta della Presidenza nazionale mi fa sentire doppiamente orgoglioso di essere pugliese”.
da Capitanata.it
Botta&Risposta: da Foggia e-mail sul Poker delle Risate (19/05/2008)
Ho seguito con piacere il “Poker delle risate” e voglio dire che il mio personale gradimento va a quel grande artista che è Vittorio Marsiglia. Mi sono piaciuti tutti, ma lui è erede unico di un repertorio, quello della macchietta, forse ingiustamente dimenticato. Chiaro che i personaggi televisivi del momento attirano di più, e questo giustifica le repliche di Zalone e Izzo, ma io quella sera, con Marsiglia, avevo le lacrime agli occhi dal gran ridere. Grazie agli organizzatori e spero di poter rivedere presto il grande Vittorio a Lucera.
Grazie anche a voi di Luceraweb
Saluti,
Martino Conticelli - Foggia
Gentile Sig. Monticelli,
Sono lusingato che Lei, come tanti altri, abbia gradito il “Poker delle risate”.
Una Rassegna, degna di tale nome, deve mirare ad intuire i gusti del maggior numero di spettatori.
Sono felice di aver accontentato anche Lei.
Alla prossima!
Mario Savino - Napoli
da
Luceraweb
CERIGNOLA - Aggredisce carabiniere: arrestato 39enne (19/05/2008)
Dovrà rispondere di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale Luigi Mazzilli l'uomo di 39 anni di Cerignola arrestato ieri dai militari del posto. L'uomo è stato fermato in pieno centro mentre era in sella al suo scooter, senza casco e sprovvisto di tagliando assicurativo. Alla vista dei carabinieri il 39enne si è scagliato contro uno di loro, colpendolo con uno schiaffo. Mazzilli è stato prontamente bloccato ed ammanettato. Il militare ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
FOGGIA. VIA DUOMO COME UN SET CINEMATOGRAFICO (19/05/2008)
Intervento dei Vigili del Fuoco, ieri sera, nel luogo più affollato della città
Intervento dei Vigili del Fuoco ieri sera, intorno alle 22.00 in via Duomo a Foggia.
E’ stato un momento di panico per tantissimi cittadini che, come ogni sabato, frequentano il centro storico del capoluogo dauno. Ali di folla hanno dovuto sollecitamente liberare la strada sfilando davanti all’autobotte rossa che sfrecciava velocemente verso il luogo da raggiungere.
Provenienti da piazza XX Settembre, a sirene spiegate e lampeggianti attivati, gli operatori del comando dei Vigili del Fuoco di Foggia sono piombati con la loro solita solerzia nelle adiacenze del posto in cui era stato segnalato un principio di incendio.
La strada più affollata della città è sembrata trasformarsi ben presto in un set cinematografico. Tantissimi i curiosi, che addirittura hanno seguito gli operatori scesi dall’automezzo per rendersi conto direttamente dell’incendio segnalato.
Per fortuna si trattava di un allarme di scarsa consistenza, testimoniato dal fatto che l’automezzo dei Vigili del Fuoco ha, subito dopo, invertito il senso di marcia manovrando con non poche difficoltà tra la folla incuriosita
da
Mediafoggia
SAINT VINCENT - Confail: lavoratori pronti allo sciopero (19/05/2008)
Il personale non medico dell'ex Asl Fg 1, di San Severo-Torremaggiore proclama lo stato di agitazione per il mancato pagamento per le prestazioni straordinarie dell'anno 2006. "Ad oggi, nonostante i vari solleciti ed incontri - si legge in una nota provinciale del Confail - nulla è stato fatto, nonostante varie promesse, per il pagamento delle prestazioni. Per questa ragione, il personale dipendente interessato si prepara ad azioni di sciopero che saranno comunicate a norma di legge".
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
FOGGIA - Nuovo vicepresidente Cassa Edile Foggia: è Pasqualicchio (19/05/2008)
La Cassa Edile di Capitanata ha un nuovo vicepresidente: è Vitantonio Pasqualicchio, che come da statuto, è stato designato all'incarico su indicazione della Federazione Lavoratori delle Costruzioni, composta da FeNEAL-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Il nuovo vicepresidente - informa una nota - subentra nell'incarico a Michele Lunetta, che ha lasciato la categoria degli edili per ricoprire un nuovo incarico nella organizzazione sindacale di provenienza. Si è in tal modo ricostituito il Comitato di presidenza, composto dal presidente, Giuseppe Di Carlo, indicato dalle associazioni dei datori di lavoro, e dal vicepresidente, indicato dalle associazioni dei lavoratori dell'edilizia.
da Teleradioerre
La Libertas Foggia perde gara-1 a Melfi (19/05/2008)
La squadra di coach De Florio, dopo aver chiuso in vantaggio il terzo quarto, è stata sconfitta con il punteggio di 73-64. Giovedì alle 20.30 è in programma gara-2
Niente da fare per la Libertas Zulli Ceramiche Foggia, che è stata sconfitta dalla Gaudianello Melfi in gara-1. Padalino e soci, nonostante abbiano chiuso il terzo quarto in vantaggio di sei punti, si sono fatti rimontare ed hanno ceduto ai lucani con il punteggio di 73-64. In gara-2 la squadra di coach De Florio è costretta a vincere per restare a galla. Appuntamento giovedì 22 maggio alle 20.30 al palazzetto 'Russo' di via Guido Dorso.
MELFI: Palazzo 7, Paggi 7, Fui 0, Crovace 6, Dimitriu 3, Esposito 11, Femminini 15, Marchese 21. Coach: Antonio Russo
FOGGIA: Acito 10, Ciampaglia 5, Sarritzu 1, Chirico 19, Padalino 5, Sammartino 2, Cristian Vigilante 6, Liberatori 16, Sisto 0. Coach: Roberto De Florio
PARZIALI: 13-17; 21-16; 15-22; 24-9
da
libertasfoggia.it
Festa del Soccorso a San Severo: gli appuntamenti di oggi (19/05/2008)
Ancora musica, tradizione e folklore nelle vie della città
Continua a San Severo la festa patronale in onore di Maria Santissima del Soccorso. Anche quest'oggi il programma è ricco di musica, tradizioni e folklore:
Ore 14,30 – Durante la processione all’altezza del Bar New Charly, sarà eseguita l’Ave Maria dal coro degli Alpini a devozione di V. Mitolo, G. Tarallo e P. Di Gennaro, seguirà un omaggio floreale dalla famiglia Saracino Angelo e lancio di palloncini a cura della Ditta Edile Mecci Claudio;
Ore 15,30 – Via Fortore - “PIROTECNICA S. SEVERO” di G. Del Vicario da S. Severo (FG) a cura dell’Ass. “TERRA DEI FUOCHI”;
Dalle ore 17,00 – alla ore 21,30: VISITE GUIDATE AL MUSEO - Apertura straordinaria del Museo Civico (Piazza San Francesco, 48), visite guidate al Convento di San Francesco, alla sezione archeologica, alla Pinacoteca Schingo e alle mostre “Antiche iconografie svelate” e “Antiche maestranze barocche” a cura dell’Amministrazione Comunale;
Dalle ore 18,00 alle ore 20,00 – VISITA GUIDATA ALL’ARCHIVIO STORICO DIOCESANO, (che attualmente contiene del materiale esposto nel Museo Diocesano, ora in restauro), gruppi in numero limitato ogni 15 minuti;
Ore 20.15 - Piazza Municipio Concerto Orchestra di Fiati “CITTA’ DI SAN SEVERO” diretto dal M.° Antonello Ciccone, a cura dell’Amm. Comunale in collaborazione con il Comitato Festa Patronale dell’Arciconfraternita Maria SS. del Soccorso;
Ore 20,30 - Piazza Incoronazione – Spettacolo musicale “FANTASTICA” Concorso Nazionale di Talento Televisivo, organizzato dalla VIP ORGANIZATION di Matteo Villani, con la partecipazione della scuola di ballo “Il Gabbiano” e del gruppo musicale “Seven Box” a cura del Comitato Festa Patronale dell’Arciconfraternita Maria SS. del Soccorso;
Ore 21,00 - Piazza Allegato serata musicale “Napoli che Passione” a cura dell’Associazione Imprenditori “Agorà” in collaborazione con l’Associazione Polisportiva Azzurri;
Ore 21,30 – P. Carmine, Omaggio alla Tradizione dei Cantastorie della nostra Terra “L’Osteria dei ricordi” con Nazario Vascarelli, comm. musicale di Matteo Marolla organizz. dalla Cantina “Torretta Zamarra” e dalla “Pro Loco” di S. Severo;
Ore 22,30 – Vicolo Carceri Vecchi, Appuntamento con la Culture Popolare: “Teatro di Carta” a cura del Bar Piazza Castello;
Ore 23,30 - Piazza Carmine, Spettacolo Pirotecnico Batteria alla Sanseverese eseguito dalla Nuova Pirotecnica Padre Pio di Presutto M. e Florio V. a cura di DIGI-POINT – DOMIGADGET-LA LOGGIA, in collaborazione con l’Ass. Pro Civitate;
Ore 00,30 – Viale Matteotti 2° Edizione maratona della batteria a cura della ditta Pirogiochi di G. Chiarappa a devozione del Bar Mew Charly, G. Tarallo, P. Di Gennaro, G. Stocola, Foto R. Mundi, C. Mecci, Bed&Breakfast di Romano, Fam. Saracino, Fam. Pazienza, Duemme e Mib Euroteam, in collaborazione con la Pro Loco.
da Il Grecale
MANFREDONIA - Incidenti sul lavoro, nuovo caso in Capitanata. (19/05/2008)
Nuovo incidente sul lavoro in Capitanata. A rimanere vittima del proprio trattore un ucraino di 40 anni che ieri ha subito l'amputazione del piede sinistro. Il fatto è accaduto in un'azienda agricola in località Coppa Navigata in agro di Manfredonia. Secondo la prima ricostruzione dei fatti dell'uomo, durante un'operazione con il proprio mezzo cingolato, per cause ancora in corso di accertamento, si sarebbe ribaltato più volte, rimanendo incastrato con la gamba sinistra sotto lo stesso mezzo agricolo. Immediatamente soccorso l'uomo è stato accompagnato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove i medici hanno provveduto all'amputazione dell'arto.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
San Giovanni Rotondo – in 10.000 per Renzo Arbore (19/05/2008)
L’artista foggiano chiude i festeggiamenti per i 90 anni del Credito Cooperativo
Grande serata di musica e spettacolo quella di ieri con il concerto di Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, che ha chiuso di fatto la tre giorni di festeggiamenti per i 90 anni della Banca di Credito Cooperativo. L’artista foggiano è apparso in forma smagliante unendo la grande musica a momenti di vera comicità paesana, con divertentissimi aneddoti sulla sua vita artistica e non. Grande musica quindi, grazie all’Orchestra Italiana che ha sviscerato tutto il repertorio della grande tradizione napoletana, da ‘Chellallà’ a ‘O’ saracino’, passando da ‘Malafemmena’ a ‘Come facett Mammeta’, concludendo con due cavalli di battaglia come ‘Luna Rossa’ e ‘Oe vita, oe vita mia’.
Antonio Lo Vecchio da Il Grecale
FOGGIA CREMONESE 0-0: NON BASTANO VOGLIA E CUORE - Adesso a Cremona sarà un'impresa (19/05/2008)
L’urlo liberatorio dei quasi ottomila tifosi rossoneri assiepati sugli spalti dello Zaccheria è purtroppo rimasto in gola. Non è bastata la spinta incessante del tifo e la grande voglia di vittoria dei ragazzi di mister Galderisi per avere la meglio sulla ostica e coriacea Cremonese di mister Mondonico.
I grigiorossi hanno interpretato alla perfezione la gara pressando a tutto campo e non lasciando iniziativa a Coletti e compagni.
Ed anzi, a conti fatti, la squadra lombarda forse alla fine è quella che ha più da recriminare se è vero come è vero che sul taccuino dei cronisti alla fine si contano più palle gol per gli ospiti che per i rossoneri. Il Foggia infatti deve dire grazie al suo numero uno Micheal Agazzi che in almeno quattro circostanze, ha salvato i suoi dalla sicura capitolazione.
Ad onor del vero, crediamo ci sia poco da rimproverare ai ragazzi di mister Galderisi che, comunque sia, hanno dato in campo tutto quello che avevano sebbene non siano riusciti quasi mai ed essere veramente pericolosi. Ma di questo bisogna dare i giusti meriti ad una Cremonese che è sembrata davvero tutt’altra squadra rispetto a quella ammirata in campionato. Una squadra ben messa in campo, coperta al punto giusto e che è scesa in campo a giocarsi la partita a viso aperto: ed è forse questo, a nostro avviso, ciò che ha sorpreso Galderisi e i rossoneri. La spavalderia e il pressing asfissiante con cui Zauli e compagni hanno condotto la gara dal primo all’ultimo minuto, hanno davvero sorpreso un pò tutti.
Ora non resta altro che archiviare già questa gara e cominciare già a pensare al ritorno che si giocherà domenica prossima allo Zini di Cremona. Certamente la squadra di mister Mondonico, alla luce di quanto visto allo Zaccheria e soprattutto del risultato ottenuto, ha sicuramente i favori del pronostico se è vero come è vero che i grigiorossi potranno giocare per due risultati su tre. Per quanto riguarda il Foggia, non ci sono molti calcoli da fare: se si vuole arrivare alla finalissima per la promozione in B bisognerà solo e soltanto vincere. Serve insomma un’impresa agli uomini di mister Galderisi. Impresa che, siamo certi, è nelle possibilità di Biancone e compagni che, soprattutto nel girone di ritorno, hanno dimostrato di non essere inferiori a nessuno. Serve un’impresa dicevamo e per compierla sarà necessario disputare una partita perfetta. Non mancherà certamente il grande apporto del tifo e quindi non resta altro che prepararsi ad una grande battaglia.
In conclusione, vediamo nel dettaglio il tabellino della gara: CREMONESE - FOGGIA 0-0
FOGGIA: Agazzi, Colombaretti (68` Tisci), Mora, Giordano, Zanetti, Ignoffo, Di Roberto (72` Mancino), Coletti, Biancone (79` De Paula), Mounard, Del Core.
A disposizione: Cavaliere, Arno, Rinaldi, Agostinone.
All.: Giuseppe Galderisi.
CREMONESE: Bianchi, Perticone, Rossi (89` Moretti), Colucci, Viali, Argilli, Ferrarese (79` Graziani), Fietta, Temelin, Zauli (68` Vitofrancesco), M. Tacchinardi.
A disposizione: Sirigu, Brioschi, Bacis, Carotti.
All.: Emiliano Mondonico.
ARBITRO: sig. Riccardo Tozzi di Ostia Lido
RECUPERO: 8 minuti (3` pt + 5` st)
AMMONITI: Zauli (C), Colucci (C), Di Roberto (F), M. Tacchinardi (C)
ESPULSI: nessuno
CALCI D’ANGOLO: 10-1 per il Foggia
NOTE: Spettatori 7449 circa con circa 200 supporters grigiorossi in curva nord. Giornata calda, cielo velato, terreno in buone condizioni. Incasso totale di 143.957 €
Vito Tozzi da
Capitanata.it
Lesina, appuntamento con la storia - Presentato il volume "Il feudo di Lesina nell'ambito della casa santa dell'annunziata di Napoli" (19/05/2008)
Si è svolto l'altro ieri, nei locali della sala consiliare, un convegno di studi sulla storia di Lesina. L'appuntamento, patrocinato dal Comune di Lesina, riprende un discorso che l'attuale amministrazione porta avanti da anni: ricostruire la storia della cittadina lagunare. Come dice il sindaco Giovanni Schiamone, "E' solo tracciando le origini che si possono comprendere e conservare le tradizioni e si possono porre le basi per il futuro". Come spiega la dottoressa Carmela Cristino, la storia di Lesina è stata ricostruita molto dettagliatamente negli ultimi anni, è chiara infatti la posizione che la cittadina ebbe nel neolitico, nel Paleotico e nel medioevo, resta un po’ nell'ombra l'importanza e la crescita di Lesina negli ultimi trecento anni. C'è un importante lavoro di ricerca dietro il volume presentato dall'autore Salvatore Primiano Cavallo intitolato "Il feudo di Lesina nell'ambito della casa santa dell'annunziata di Napoli". Lesina è strettamente legata alla casa santa dell'annunziata di Napoli che nel medioevo, rappresentò nel mezzogiorno una delle istituzioni più importanti. Lesina divenne da subito feudo dell'antico regno di Napoli e fu proprio in quegli anni che diventò un importante centro di controllo giuridico ed istituzionale. A Lesina facevano capo i territori della Capitanata e del Molise. Nel 1400 Lesina rappresentava uno dei centri più sviluppati del mezzogiorno e contava una popolazione di duemila abitanti. Giuseppe Mammarella, responsabile dell'archivio storico diocesano di Termoli e Larino, ha spiegato come mai a Lesina ci sono oggi così tanti riferimenti all'AGP (acronimo che rappresentava la casa santa dell'annunziata di Napoli). Si può notare la sigla riportata su molti edifici storici come la chiesa SS dell'Annunziata. Lesina era una cellula della casa santa dell'annunziata, che nacque come befrotrofio nei primi anno del 1300. Furono importanti i lavori che operò su Lesina, dalla sanificazione delle paludi, al culto del santo patrono Primiano, i cui resti sono conservati all'interno della cattedrale SS Annunziata di Napoli. Lesina fu feudo del regno di Napoli per più di duecento anni, fino al 1600, anno in cui un terremoto violentissimo rase al suolo la cittadina. Gli studi storici del presidente del centro studi per il medioevo di capitanata e mezzogiorno d'Italia Giuseppe di Perna, uniti agli studi di Giuseppe Mammarella, responsabile dell'archivio storico diocesano di Termoli e Larino, hanno fornito un quadro completo della Lesina medievale e rinascimentale. Sotto la coordinazione della dottoressa Anna Lombardi è stato delineato anche il profilo antropologico del cittadino di Lesina, ricordato negli scritti degli autori del tempo come un pescatore affetto da malaria che cercava di curarsi bevendo vino. Resta ancora un importante lavoro da fare affinché il quadro storico di Lesina possa dirsi concluso. Sarà nel prossimo incontro, che si terrà questa estate, che verrà raccontata la storia di Lesina dal 1700 ai giorni nostri.
Nicola Nista da Il Grecale
INSIEME PER RAFFORZARE LA SANITA' IN CAPITANATA - Marino: 'Senza demagogia lavoriamo per rafforzare la medicina sul territorio' (19/05/2008)
La questione sanità, nel territorio della ex ASL Foggia 1, diventa giorno dopo giorno sempre più incandescente. Le dichiarazioni di intenti e le critiche animano il dibattito politico all'interno della nostra provincia e non c'è giorno che non ci sia un intervento che il nostro quotidiano riprende puntualmente per capire quali sono le "opinioni" delle varie parti politiche più o meno coinvolte.
A tal proposito il Presidente della Commissione Sanità della Puglia, Dino Marino (in foto), più volte chiamato in causa da varie parti e, lui stesso, critico nei confronti delle scelte manageriali del dott. Troiano, interviene ancora una volta nel dibattito dichiarando che:
"Non vorrei che fossero travisate le mie dichiarazioni. Criticare la proposta di dotazione organica della Asl, perché può mettere in discussione la presenza di alcuni servizi, non c’entra nulla con il timore che con il 'Piano della salute' possa essere chiuso l’ospedale di Torremaggiore.
Condivido la posizione del sindaco di Torremaggiore che denuncia il fatto che i lavori di ristrutturazione del presidio ospedaliero, che doveva iniziare due anni fa, sono ancora in alto mare. L’ospedale ha 51 posti letto attivati dei 106 previsti dal piano Fitto.
Non bisogna allarmare la popolazione a scopo strumentale, l’ospedale non sarà chiuso, perché non rientra nei parametri fissati dal Piano della salute (inferiori a 70 posti letto).
Poi esiste un’altra questione che riguarda l’idea di proporre una unica Asl per il Gargano.
Non vi è dubbio che la Asl unica in questa prima fase sconti qualche difficoltà organizzativa, ma riproporre l’aumento delle ASL o come fa l’on. Cera proporre due ASL per la nostra provincia, significa nominare e pagare un altro direttore generale, un direttore sanitario, un direttore amministrativo, il raddoppio di tutti i dirigenti amministrativi e sanitari, senza risolvere i problemi sanitari nel nostro territorio.
Mi sento di dire all’on. Cera e ai sindaci dell’ex Asl FG1, che è meglio avere un ufficio in meno e un ambulatorio in più, quindi senza demagogia costruiamo insieme un ipotesi di rafforzamento della medicina del territorio e della strumentazione tecnologica del Presidio unico di San Severo, Torremaggiore e San Marco in Lamis".
da
Capitanata.it
Un 'reato´ che richiederebbe un premio -Il corsivo/ La vicenda Ataf e i soldi utilizzati per pagare gli stipendi ai lavoratori. L´azione della magistratura é doverosa, ma produce effetti sinceramente paradossali di Enrico Ciccarelli (19/05/2008)
Parliamo sempre con profondo rispetto dell´azione della magistratura, perchè ci rendiamo conto di quanto sia difficile l´esercizio del controllo di legalità in una situazione di generale impazzimento, nella quale l´imperio delle norme é sostituito da una sorta di bric-à-brac fatto di arte di arrangiarsi, stato di necessità, impellenza del bisogno.
Lo faremo anche in questa circostanza, commentando gli avvisi di garanzia inviati al direttore e al presidente di Ataf.
Oltre all´atto emesso a tutela degli indagati, il giudice titolare dell´inchiesta ha sequestrato presso l´azienda gli atti relativi all´utilizzo dei fondi rinvenienti dai Boc (i Buoni Ordinari Comunali). Il reato ipotizzato é lo storno di fondi: in pratica l´Ataf avrebbe ricevuto dal Comune questa somma per una ragione e l´avrebbe illegittimamente usata per un´altra.
Intendiamoci: sull´utilizzo improprio dei fondi rivenienti dai Boc, utilizzati per far fronte alle necessità correnti, era stata molto critica anche l´opposizione in Consiglio comunale; e ci sembra non solo normale, ma salutare che sul terreno della discussione politica si registrino sul punto opinioni diverse o addirittura contrapposte; ma se il discorso si sposta sul piano penale la logica é diversa. Perchè il direttore e il presidente dell´Ataf, ove abbiano effettivamente stornato questi fondi, non lo hanno fatto per decorare il loro pied-à-terre a Saint Moritz o a Porto Cervo, nè per organizzare una sfilata di majorettes ed esibizioni di danze caraibiche sui pullman dell´Ataf, nè (ahinoi!) per garantire a 'Foggia&Foggia´ o ad altri giornali colossali entrate pubblicitarie in cambio di benevolenza giornalistica.
Li hanno utilizzati per pagare gli stipendi, cioé per adempiere ad un dovere fondamentale dell´azienda, malgrado le difficoltà burocratiche o di altro ordine che impedivano all´Ataf di farvi fronte con le risorse correnti. Hanno fatto male?
Ci piacerebbe sapere quale sarebbe stata l´alternativa. Dovevano, il presidente e il direttore, negare la retribuzione ad alcune centinaia di lavoratori per tre mesi, tredicesima inclusa (in foto Pino Marasco, presidente dell´Ataf)? E con quali conseguenze, in una città in cui un ritardo di cinque giorni ha prodotto l´interruzione selvaggia del servizio?
Se avessero fatto una cosa del genere, da queste colonne noi ne avremmo chiesto l´allontanamento a furor di popolo, ed avremmo ritenuto colpevole della loro insipienza e tragica incapacità quell´Amministrazione comunale che li aveva nominati. In tutto ció, peró, avrebbero evitato di incorrere nei rigori della legge. E´ questo l´esempio che vogliamo dare? L´atteggiamento e la condotta che esigiamo dagli amministratori delle nostre aziende pubbliche?
Qualche settimana fa abbiamo avuto modo, in questo stesso spazio, di esprimere perplessità e dissenso -che ribadiamo- su alcune scelte del presidente dell´Ataf. Non foss´altro che per questo, vogliamo oggi dire che il 'reato´ che oggi gli viene contestato é ai nostri occhi motivo di elogio e di stima. E dovrebbe far riflettere il fatto che negli stessi termini si siano espressi i sindacati aziendali.
Com´era quella frase? Summum ius, summa iniuria?
da
Foggia & Foggia
FOGGIA CITTA’ DEL CINEMA (19/05/2008)
Apre giovedì prossimo la tanto attesa multisala, tredici sale cinematografiche, diverse sale giochi, un bowling e sei esercizi commerciali
Giovedì 22 Maggio, a mezzanotte, c’è un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della settima arte, l’apertura della tanto attesa multisala ‘Città del Cinema’ del gruppo ‘Sarni’.
Alle spalle del centro commerciale ‘Mongolfiera’, si innalza una struttura mastodontica: tredici sale cinematografiche, un bowling, diverse sale da gioco, un punto di ristoro e ben sei negozi.
L’inizio di una nuova Era per la movida foggiana, che potrà godere di tanti servizi, nuovi divertimenti e un immenso spazio dedicato al cinema, in quella che di fatto sarà la multisala più grande del sud Italia, una delle cinque più grandi d’Europa. Ci ha dato qualche anticipazione il direttore artistico, gestore del cinema d’essai Falso Movimento e per diverse edizioni direttore del Festival del Cinema Indipendente. Media incontra Mauro Palma.
Il 22 Maggio è il grande giorno, finalmente inaugurate la tanto attesa multisala, da quanto lo aspettavi?“Lo stress dell'attesa non lo consiglio a nessuno, penso al giorno dopo, così diventa meno pesante il conto alla rovescia”
‘La Città del Cinema’ chi ha scelto il nome, come mai questa scelta“Beh, in un certo senso l'ho imposto io, perché quando sei all'interno ti rendi conto della maestosità della struttura”
L'apertura della tanto attesa multisala sta facendo notizia, in città, si parla di una delle sale più grandi di Europa (addirittura)?“No non è vero è una delle cinque multisale più grandi d'Italia, ma è sicuramente la più grande del sud”
Ma quanto sarà grande?“tredici sale per un totale di duemilanovecento posti, sei negozi”
Si parla anche di un bowling…“Certo, un bowling con dodici piste, sala slot machine e sala giochi, molto bella, con annesso servizio ristoro”
Ma è vero che il Falso Movimento chiuderà? Sono leggende metropolitane, ora comincia per il ‘Falso’ l'age d'or, prossima settimana ‘Tropa d'Elite’, il film che ha vinto a Berlino e la nuova rassegna che arriva sino a gennaio 2009 già esaurita; se questo è chiudere!”
La città del Cinema è un sogno, per chi da come te, il cinema lo ama e soprattutto lo vive, quando è stato fondato il vostro cinema, da quante generazioni gestite un cinema d'essai?“Mio padre dal 1957, io dal 1972”
Qual è il primo film che avete proiettato?“‘Tarzan l'uomo scimmia’, prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer con Johnny Weissmuller”
E invece quale film proiettate giovedì?“L'ultimo Indiana Jones alle ore 00:01”
Inaugurazione a mezzanotte per la movida foggiana, chi ci sarà“Io”
Che orari rispetterete in multisala?“dalle 16:00 alle 02:00”
Qualche anticipazione sui titoli, qualche film importante?“la prossima settimana ‘Sex and the City’ e tanti altri, dobbiamo riempire tredici sale”
Proseguirai qui la rassegna del martedì?“Ci saranno altre rassegne, quella del martedì la trovi solo al ‘Falso’”
Foggia, ‘città del cinema’, insomma!“Il paese dei balocchi per chi ama il cinema, il divertimento, un'occasione per svoltare in positivo in questa città grigia”
da
Mediafoggia
Lucera - Pallacanestro Lucera: buona la prima (19/05/2008)
Comincia benissimo il secondo e ultimo turno di play-out per la Pallacanestro Lucera che ha battuto in gara 1 la Libertas Taranto per 84-75 e che ora dovrà conquistarsi sul proprio campo la permanenza in C1. La squadra di Marra, infatti, dovrà giocare sia la seconda che l’eventuale terza in casa degli jonici su cui ora ricade però tutta la pressione di non poter più sbagliare, peraltro contro una formazione lucerina che quest’anno proprio in trasferta ha offerto le migliori prestazioni. La gara del palasport della zona 167 ha fatto registrare un sontuoso rientro per Mauro Livio, fuori da due mesi per infortunio, autore di 24 punti e sul quale di fatto si è poggiato tutto l’attacco lucerino nel secondo tempo dell’incontro. Decisiva anche la prestazione di Leoncavallo che ha domato assieme a Coppi lo spauracchio La Torre, l’uomo simbolo degli jonici che ha potuto poco contro la freschezza atletica e l’entusiasmo dei pari ruolo lucerini. Chirurgica la prestazione di D’Arrissi, specie con un paio di triple piazzate nei momenti clou del primo e ultimo quarto e tutta fosforo quella di Serazzi, finalmente autorevole anche in fase realizzativa.
Per Marra, quindi, notizie incoraggianti per il fine settimana, anche perché la squadra di Semeraro è apparsa distratta e poco concentrata, con tante infrazioni di passi commesse, diversi secondo tiri concessi ai padroni di casa e diversi atteggiamenti indicativi di nervosismo. (Luceraweb)
r.z. da Luceraweb
Pallacanestro Lucera – Libertas Taranto 84-75 (19-14;36-32;57-50)
Pallacanestro Lucera
Serazzi 11, D’Arrissi 17, Veneri 3, Leoncavallo 16, Coppi 11, Arcinii 2, Livio 24, Perrelli 0, Silvestri ne, Ramoni ne. All. Marra
Libertas Taranto
Rotolo 14, Ausiello 9, Massari 2, Piroddu 8, La Torre 13, Travaglini 2, Ravioli 5, Fanelli 18, De Pasquale 4, Ciracì ne. All. Semeraro
Usciti per 5 falli: Travaglini 39’25”, Serazzi 39’30”, Leoncavallo 39’55”
Arbitri: Federico Marinelli di Rieti e Maura Teofili di Roma
Mimì il pescatore con la casa sull’acqua e l’incubo del fuoco. (19/05/2008)
Il vecchio e il mare. Sulla terra ferma. Da 76 anni Mimì vive di pesca, senza essere uscito mai al largo con una barca. Butta le sue reti standosene con i piedi bene ancorati sullo scoglio, dove ha sempre vissuto e dove trova ogni giorno le sue antiche certezze. Nelle sue vene corre il sangue di una terra particolare, quel Gargano che si spinge nelle acque come uno sperone dello stivale, ma che da sempre è a vocazione agricola e contadina. «Credo sia proprio per questo - racconta sorridendo, il volto sferzato dal vento - che i nostri bisnonni abbiano inventato il trabucco. Un po' per paura del mare, un po' perché non avevano i denari per comprarsi la barca. Così, hanno aguzzato l'ingegno...». Mimì e il suo trabucco: la storia sta tutta qui, nella Baia di San Nicola ancora scheletrita dal furibondo incendio dell'estate scorsa, all'ingresso di Peschici. Di quel giorno, Mimì conserva un ricordo indelebile: «Ho capito subito che il fuoco sarebbe sceso fino al mare. Io ho cominciato a bagnare il legno del trabucco sin dal mattino, per evitare che le fiamme intaccassero l'impalcatura. Quando l'incendio è arrivano lì, sopra lo scoglio, sono sceso sotto la piattaforma, con i piedi nell'acqua. I carabinieri mi hanno trovato lì. Da solo non me ne sarei mai andato: non potevo abbandonarlo...». Mimì guarda la sua creatura ed esprime armonia. Nei suoi occhi c'è la piena soddisfazione di una vita vissuta. Classe '32, Mimì è cresciuto qui, sullo scoglio, dormendo dentro un pagliaio. Pochi metri sotto, il trabucco del papà, che l'aveva ereditato dal papà suo, che l'aveva a sua volta ereditato dal papà... La famiglia Ottaviano non ha uno stemma proprio, non ne ha alcun bisogno: ma se l'avesse, dovrebbe riprodurre l'anima della propria storia, questa costruzione in legno che si proietta a sbalzo sul mare, con la piattaforma in legno flessibile di abete, con le "antenne" che sostengono le reti in un legno più rigido, di quercia e castagno. Spiegarne il funzionamento non è facile: nella sua semplicità, è geniale come un progetto leonardesco. La rete sta di sbieco in acqua e accoglie il passaggio del pesce: in primavera aguglie, seppie e sardine, a luglio cefali e marmore, a settembre ricciole, a novembre spigole, orate e anguille. Non chiude mai, la bottega del trabucco. Pesca a ciclo continuo. Durante la lunga giornata, ogni tanto il trabucchista si arrampica a sbalzo sull'antenna - Mimì ancora oggi ci va con agilità da ragno - e controlla se il sacco è pieno. In caso positivo, al centro della piattaforma parte il recupero: bisogna girare una grossa vite, come asini aggrappati alle leve di un frantoio. Quando il pesce è a secco, saltellante e rilucente nel centro della rete sospesa a mezz'aria, con un lunghissimo retino viene portato a terra. Qui, le abili mani della signora Lucia, moglie di Mimì, cucinano per i clienti del suo ristoro. Casa e bottega, tutto sullo scoglio. Per i turisti, l'unico modo di mangiare pesce fresco davvero, senza trucchi e senza inganni. Non esiste menù con i soliti asterischi, che avvertono «può essere surgelato». Il trabucco di Mimì passa il secolo di vita. È uno dei più antichi del Gargano. Solo altri due, qui a Peschici, della stessa epoca. C'è stato un tempo, negli anni Ottanta, che la Capitaneria di Mattinata né ordinò la demolizione: non sapendo definire questa pesca, non si poteva inquadrarla nelle concessioni demaniali. Mimì ricorda quei giorni: «Ho detto loro: dovete venire voi, a demolire. Ma mandate il più imbecille, perché io lo strangolo sul posto...». Ride di gusto. Ma neanche tanto. Questa costruzione ardita e rugosa, che dà una sensazione di precarietà ma è solida come roccia di mare, rappresenta tutta la sua vita. Mimì è artista del legno e depositario di un'arte antica, unica al mondo. L'hanno chiamato a costruire trabucchi in tutta Italia, a Livorno come a Genova. Ma soltanto qui le sue creature hanno trovato finalmente una consacrazione: da qualche anno, il Parco del Gargano ha avviato un bellissimo progetto di recupero, restituendo dignità e vitalità alla gloriosa tradizione. I trabucchi stanno rinascendo su tutto lo sperone, ormai sono una quindicina. I proprietari sono consorziati e collaborano nella gestione. Per Mimì, un sogno che si realizza: nessuno più cullerà l'idea geniale di demolire queste opere sublimi. Per l'Italia, una volta tanto, la consolazione di saper conservare gelosamente la sua storia migliore. Sarà ancora lunga, la storia del trabucco. Mimì ha già trasferito i suoi segreti ai due figli, Carlo e Mario. I due giovani, 44 e 36 anni, hanno a loro volta tre bambini, anch'essi cresciuti tra scogli, reti e vecchie travi. Mimì osserva la bella famiglia e giustamente se ne compiace. Rivolgendo poi lo sguardo alla vastità di questo mare bellissimo, i capelli scompigliati dalla brezza fresca, ricorda quando da ragazzo dovette partire in cerca di fortuna. Era il dopoguerra, anno '52: «Andai in Canada per una dozzina d'anni e feci pure il minatore». Ma poi il richiamo di Peschici e del trabucco si fece irresistibile. Tornò sullo scoglio, diede una risistemata ai legni, e ricominciò la vita vera che gli mancava. Da quella volta, non se n'è più andato. Aveva compreso una cosa molto importante, la stessa che ancora oggi mi ripete, guardando la sua creatura come si guarda a un figlio diletto: «Mi potrebbero portare nell'appartamento più bello di Roma o di Milano, ma io lo so come finirebbe: dentro quelle case, ci morirei il giorno dopo. Lontano dal trabucco, non è più vita...». Osservando i suoi occhi sereni color del mare, di una semplicità abissale come il mare, non trovo un solo motivo sensato per dargli torto.
da
Montesantangelo.net
Manfredonia - La Volley Euroambiente termina la corsa a Marcianise - Termina nella piccola palestra casertana una stagione storica per la volley sipontina di Antonio Baldassarre (19/05/2008)
Finisce a Marcianise la straordinaria stagione della Volley Euroambiente.
Una sconfitta netta e perentoria ha chiuso le porte della serie B1 alla giovane formazione sipontina, arrivata alla palestra “Novelli” per riscattare lo sfortunato 2 a 3 del Paladante.
Coach Tauro le ha provate tutte per riprendere una partita che gli avversari hanno giocato con il vento in poppa: a Scialò e Derosas in battuta e ad Ucci e Terminiello sotto rete è riuscito tutto nel migliore dei modi; sul fronte opposto i mai domi Labianca, Guancia e Orefice a ripetizione hanno riprovato a rialzare la testa, ma, dopo qualche buona giocata, degli errori in battuta, delle fallose ricezioni e difese o dei muri avversari ben piazzati, rimettevano sotto, nel punteggio, i sipontini.
Alla fine di un’ora e mezza di gioco il risultato è stato di tre a zero con parziali di 25 a 22, 25 a 18 e 25 a 14 nell’ultimo set che ha decretato la resa, non senza sconforto, dei giovani della Volley Euroambiente. La disperazione degli atleti sipontini, a fine gara, ha dato la dimensione dell’attaccamento al gruppo degli stessi e di quanto tenessero a ben figurare in questa importante appendice del campionato.
Le statistiche del Marcianise non davano molte chance ai sipontini: i casertani, quest’anno ai playoff per la terza volta consecutiva, sono molto più abituati a queste gare emotivamente molto impegnative; in casa, poi, in campionato, hanno perso, al tie-break, solo contro il Globo Sora, che ha vinto il girone, nelle altre dodici gare solo vittorie da tre punti.
In trasferta la squadra campana è sicuramente più vulnerabile e le cinque sconfitte, incassate non sempre contro avversari irresistibili, fanno crescere il rammarico per come sono andate le cose al Paladante, in gara-1, dove solo un infortunio ad Orefice ha tolto la vittoria ai sipontini e la possibilità di disputare, sempre in casa, gara-3.
Ai ragazzi non si può rimproverare niente: a parte la debacle di Marcianise, Tauro e i suoi giovani hanno avuto una stagione straordinaria, da incorniciare, hanno battuto nettamente, e messo alle spalle avversari come Turi, Lucera e Gela, allestite dichiaratamente per il salto di categoria, hanno raccolto complimenti e consensi su tutti i campi del girone e hanno raggiunto una secondo posto alle spalle del Molfetta, che mai nessuna formazione è riuscita ad ottenere, in serie B2, a Manfredonia.
da
Manfredonia.net
RIGNANO GARGANICO. - QUALE FUTURO PER RIGNANO: RIUSCITA LA MANIFESTAZIONE, MA... di Matteo Montagrumo (19/05/2008)
E' riuscito l'incontro-dibattito organizzato nel più piccolo comune della Montagna del Sole da Garganopress.net e dal Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci". Tema dell'incontro "Quale futuro per Rignano?". All'appuntamento hanno partecipato vari esponenti del mondo associativo, dei partiti e della società civile.
Ad aprile le "danze" il nostro direttore Angelo Del Vecchio, che ha illustrato per sommi capi i motivi dell'incontro: dare spazio a chi spazio non ha ed iniziare a trattare dal basso temi scottanti che da anni attanagliano la popolazione locale. Si è parlato di devianza giovanile, di anziani, del caso "Grotta Paglicci", della mancanza di dialogo tra le istituzioni e le associazioni e tra le istituzioni stesse (parrocchia, comune, scuola, famiglie), della possibile realizzazione di una casa di riposo o di un centro sociale polivalente con l'utilizzo dell'eredità lasciata al Comune dal compianto Giuseppe Ricci.
A prendere la parola due giovani attivisti del Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci": il 19enne Michele Caruso, che tra non molto sarà il più giovane giornalista della provincia di Foggia, e il 33enne Mario Ardolino, operatore culturale e di fede.
Il primo ha parlato della necessità di creare una rete tra il comune, la parrocchia, la scuola, le famiglie e le associazioni locali, il secondo è entrato più nel merito delle problematiche che riguradano adolescenti, giovani e anziani, chiedendo di sedersi tutti attorno ad un tavolo e di decidere assieme su quale futuro dare alle giovani leve, non dimenticando l'esperienza di chi ha già vissuto e può ancora offrire tanto alla collettività (gli anziani). "Mettiamo tutti assieme, soprattutto le associazioni - ha spiegato Ardolino - e lavoriamo per migliore le cose, facciamo che sia Presepe Vivente tutto l'anno".
Tanti gli interventi in fase di dibattito, al quale non ha preso parte la maggioranza amministrativa. In pochi hanno capito tuttavia lo scopo dell'iniziativa e in pochissimi hanno accolto l'appello al dialogo e alla costruzione di una nuova Rignano (troppe le frantumazioni personali, che durano ormai da trent'anni).
Tra gli altri si sono registrati gli interventi di Grazia Nardella (Associazione Progetto Donna), di Nicola Saracino (Pd), di Pinuccio Piccirilli (Pd), di Donato Del Priore (Pdl), di Pietro Bergantino (società civile), di Matteo Stanco (Udc), di Vincenzo Botta (Pd), di Peppino Gaggiano (Pdl), di Pietro Novelli (Pro Loco), di Luigi Palladino (Associazione Combattenti e Reduci) e di altri.
Gli organizzatori hanno più volte ribadito di voler essere da pungolo per la pubblica amministrazione e di non voler ricoprire il ruolo di oppositori, che appartiene alla minoranza e solo ad essa.
Le associazioni possono suggerire e sollevare dibattiti e argomentazioni per migliorare la qualità della vita e provare a risollevare il paese dal baratro in cui è sprofondato da alcuni anni.
Quello dell'altra sera è solo uno degli incontri-dibattito previsti in agenda: a giugno sarà la volta di "La donna a Rignano: risorsa per la società"; a luglio si tratterà di "Imprese rignanesi: un marchio di qualità per rilanciare il territorio"; ad agosto "Rignano, terra di poeti, di scrittori, di professionisti e di non profeti".
Per concludere gli organizzatori hanno ringraziato per il loro costante impegno nella società gli iscritti dell'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo e della Croce Rossa Italiana, che da anni intervengono ad ogni emergenza, senza mai ricevere il ringraziamento e soprattutto il riconoscimento delle istituzioni: "è il popolo a dirvi grazie per il lavoro che fate, in silenzio e con tanta grinta".
da
Garganopress.net