Foggia - Carta, fragile eppure eterna materia - E´ giunta alla seconda edizione la mostra internazionale 'Tracarte´ a cui hanno partecipato trentadue autori Nata da un´idea di Vito Capone e Francesco Picca di Emiliana Erriquez (2/05/2008)
La carta, unico mezzo con cui l´artista modula il proprio linguaggio, materia delicata eppure resistente allo scorrere del tempo, tanto da custodire i segni impressi sulla sua superficie come tracce indelebili. La carta, duttile, sempre pronta a nuovi stimoli, diventa anima dell´opera artistica in una rassegna internazionale - Tracarte, inaugurata giovedí 24 aprile - che é giunta ormai alla sua seconda edizione (in foto una delle opere di 'Tracarte´, 'Impulso lunare´ dell´artista bulgara Daniela Tzvetkova).
Tracarte vuole porsi come momento di riflessione e di ricerca sull´uso e sui modi di utilizzazione della carta, carta intesa come strumento di espressione artistica. Questo l´intento della mostra esposta presso i locali della Fondazione Banca del Monte di Foggia, in via Arpi. Nessun filo conduttore unisce le opere dei trentadue artisti che hanno partecipato a questa importante collettiva, se non l´uso della carta, appunto, come unico materiale d´espressione.
Provenienti da paesi diversi, tra gli autori compaiono due giapponesi, un gruppo di artisiti danesi, un gruppo tedesco ed uno polacco e un artista bulgaro, tredici stranieri in tutto, il resto sono italiani. La partecipazione degli artisti é piú contenuta rispetto all´edizione precedente esposta al museo civico, per via della minore ampiezza dei locali della Fondazione - ma in futuro si prevede un´ampliamento della parte riservata a questo tipo di eventi. Opere diverse tra loro che rifanno il verso alla natura, opere che sono un vero e proprio manifesto ecologico o appaiono quanto mai liriche.
'Vogliamo portare, con questa mostra, l´arte al centro di Foggia e Foggia al centro dell´arte' ha sottolineato Francesco Picca, animatore e protagonista di primissimo livello della mostra insieme a Loredana Rea. Nata da un´idea dell´artista Vito Capone, la rassegna internazionale, che per questa edizione vanta una maggiore presenza di autori provenienti da paesi diversi, si dischiude ad orizzonti piú larghi grazie ad un calendario che prevede, dopo la tappa foggiana, l´esportazione dell´intera mostra prima in Germania, a Dresda, e quindi in Polonia, a Wroclaw, 'città le cui vicende storiche sono peraltro simili a quelle tragicamente vissute da Foggia durante la Seconda Guerra Mondiale' ha spiegato Francesco Andretta, presidente della Fondazione Banca del Monte. 'Vogliamo cucire, in questo modo, il rapporto tra queste tre città con prospettive nuove, con un discorso di pace.'
Arte, dunque, come occasione di incontro e di confronto, arte che si serve della carta come materia in cui la bellezza finisce per oscurare conflitti e distruzioni. Essa assume forme, colori, densità e spessore diversi. Fabbricata dagli stessi artisti, utilizzata nella versione già pronta, recuperata dalla quotidianità consumistica, la carta viene modificata, contaminata con altri materiali e colori, resa addirittura irriconoscibile nella creazione di alterazioni capaci di ingannare anche l´occhio di esperti. Una mostra, questa, che in un certo senso si proietta nel futuro, capace di rinnovare la vitalità di una materia continuamente minacciata dal progresso tecnologico eppure sempre pronta a cambiare, per rimanere alla fine se stessa, per trasformarsi all´occorenza, in vera arte.
Benché questa edizione si sia rivelata piú internazionale rispetto al passato, 'la speranza per l´anno prossimo - ha aggiunto Francesco Andretta - é quella di rendere questa rassegna ancor piú internazionale di quest´anno'. Sarà possibile visitare la mostra fino all´11 maggio.
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Foggia & Foggia
Foggia - Rassegna del Cinema Indipendente delle Donne 2008: 'Esperienze di libertà femminile' (2/05/2008)
Il circolo ‘La Merlettaia’ di Foggia dedica il mese di Maggio a un Concorso per ‘corti’, ‘video d’arte’, di autrici di varie nazionalit
Mese di maggio dedicato al ‘Festival Itinerante del Cinema delle Donne 2008’. Il circolo ‘La Merlettaia’ ospiterà una serie di proiezioni cinematografiche che avranno per tema: ‘Esperienze di libertà femminile’.
Il concorso, ideato dal Trust 'Nel Nome della Donna', è stato curato da Milli Toya, Giovanna Foglia Fonda, Donatella Massara, Fiorella Cagnoni. Foggia è una delle quindici città che ospiterà il Festival
La votazione dei film sarà affidata solo a donne. Gli uomini potranno partecipare alle proiezioni.
Le proiezioni avranno luogo c/o l’associazione culturale La Merlettaia- dalle ore 19.00 alle 22,30. Foggia - via Arpi, 79 nei giorni 5-7-9-12-14-16-19-26 maggio 2008.
La conta totale dei voti espressi deciderà le vincitrici ufficiali del concorso.
La rassegna è formata da 21 documentari, 13 corti e 7 video d’arte di autrici di varie nazionalità e due importanti film fuori concorso.
A conclusione della visione ogni donna presente esprimerà la propria opinione con una votazione.
Tutte le indicazioni dovranno essere inviate entro il 10 agosto all’organizzazione del Festival.
Nell’ultima settimana di agosto si terrà la fase conclusiva della manifestazione alla Masseria ‘Le Sciare’ di Melendugno in Salento.
Le organizzatrici chiedono che un gruppo di spettatrici garantisca la visione di tutti i film e la conseguente votazione per assicurare maggiore equità di giudizio.
E’ in palio una vacanza di tre giorni per una o due persone alla Masseria ‘Le Sciare’ da sorteggiare tra le donne che hanno fatto parte del gruppo delle fedelissime chiamate ‘Le Visionarie’.
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Mediafoggia
Lucera - Vigili del Fuoco: tutto pronto, ma… (2/05/2008)
Sarebbe legato a filo doppio con la città di San Giovanni Rotondo il tanto sospirato ritorno dei vigili del fuoco a Lucera da dove andarono via nel marzo dell’anno scorso.
Dopo mesi di lavori di adeguamento di un immobile privato in Via Appulo Sannitica (costati 2 anni anticipati di fitto più altri 30 mila euro), il Comune ha consegnato le chiavi della struttura al Comando dei vigili del fuoco di Foggia che ha anche avviato le operazioni di trasloco delle suppellettili necessarie ai locali del nuovo distaccamento.
Sembrava fosse una questione di giorni, o forse di ore, e i pompieri sarebbero tornati nuovamente in città, senza essere più costretti a correre da Foggia anche per interventi di piccola natura.
E invece per la riapertura del distaccamento pare proprio siano sorti nuovi problemi, questa volta non legati a questioni cittadine, ma che riguardano lo stesso Comando di Foggia, la sua gestione del personale e del relativo sindacato.
A sbaragliare le previsioni ottimistiche e le legittime aspirazioni dei lucerini, infatti, c’è l’attivazione nel giro di pochi giorni di un presidio a San Giovanni Rotondo, organizzato per far fronte alle eventuali maggiori necessità in vista del forte afflusso di pellegrini per rendere onore alle spoglie di San Pio.
Tuttavia sembra che il provvedimento abbia drenato uomini e mezzi dalla sede centrale del capoluogo, a cui si è aggiunta la forte contestazione dei sindacati di categoria che hanno proclamato uno stato di agitazione e una manifestazione prevista per il 1° maggio proprio nel centro garganico.
“Alla cronica e pesante carenza degli organici che il nostro Comando deve affrontare quotidianamente – hanno denunciato i sindacati nei giorni scorsi - si è aggiunta la disposizione emanata dal dirigente provinciale, ingegner Vincenzo Ciani, che ha disposto l’attivazione di un presidio h24 con orario 8-20 e 20-8 con solo sei unità permanenti provenienti da altri Comandi, contrariamente alla direttiva del Superiore Ministero (n. 841 del 18.04.2008) che prevede l’attivazione di un presidio antincendio h12 nel Comune di San Giovanni Rotondo dal 23 aprile con orario 8-20”.
E’ fin troppo chiaro, a questo punto, che in una tale situazione di incertezza a rimetterci è soprattutto Lucera e tutto il suo territorio circostante comprendente numerosi centri del Subappennino, già penalizzati dalla mancanza dei vigili del fuoco il cui arrivo, nel dicembre 2004, venne salutato come una conquista per tutta la città.
Per l’Amministrazione comunale, dopo aver risolto almeno sulla carta la vicenda del commissariato di polizia, si profila una nuova gatta da pelare che probabilmente ora richiede interventi soprattutto di natura politica e istituzionale. Dopo l’attenzione e l’impegno messi in campo per riportare i pompieri a Lucera, sarebbe davvero una beffa rimandare tutto per questioni che non riguarderebbero più lo stretto ambito cittadino.
Riccardo Zingaro da
Luceraweb
FOGGIA - Da cosa nasce cosa - L’artista foggiano Ettore Maldera espone le sue opere realizzate in recycling fino al 30 maggio. (2/05/2008)
“Una vecchia valigia, il fondo di un cassetto, la parte di una struttura per letto matrimoniale. Visti vicino al cassonetto della spazzatura sono rifiuti, oggetti inutili. Tranne che all’occhio di un artista: in quel caso, diventano la base per realizzare delle opere, e questi supporti dimenticano rinascono a nuova vita”. Ettore Maldera è foggiano, ha 47 anni ed è un artista. Un artista e basta. “Per anni – racconta – ho fatto lavori che mi permettessero di sostenermi ed essere autonomo. Nel frattempo, ho sempre tenuto accesa la mia passione per l’arte. Non posso dire quando sia cominciata, credo proprio che sia nata insieme a me. Adesso, dopo essermi assicurato la tranquillità economica, ho deciso di affrontare una decisione coraggiosa: fare dell’arte la mia unica occupazione. Qualcuno potrebbe trovare la mia scelta rischiosa, poco ponderata, pericolosa in tempi come quelli che stiamo attraversando: io continuo per la mia strada, sono perfettamente convinto del percorso che ho intrapreso”.
Chi volesse conoscere il linguaggio di questo artista potrà recarsi, fino al 30 maggio, presso il Settantunocento Caffè, all’incrocio tra viale Ofanto e viale Primo Maggio: da tempo, questi locali vengono messi a disposizione degli artisti locali, fornendo alla città un contenitore culturale in più: pittura, scultura, ma anche musica e presentazioni di libri. In questo caso, l’allestimento è organizzato da Assoartisti e coordinato da Massimo Picchiàmi.
In esposizione, il recycling di Maldera. Attraverso la tecnica che riutilizza materiali già usati, l’artista foggiano rielabora tavole in legno ma anche cartine geografiche: tutto può diventare la base di una nuova opera d’arte. Gli orari di esposizione coincidono con quelli del bar: dal martedì al giovedì dalle 7.00 alle 21.00, venerdì e sabato dalle 7.00 alle 2.00, la domenica dalle 16.00 all’una.
Ultimamente, Maldera è particolarmente ispirato dalle linee di Nazca: misteriosi cerchi concentrici o disegni tribali che si estendono su superfici di enormi dimensioni (soprattutto campi di grano) la cui funzione è ancora discussa. Quale che sia l’origine di questi disegni, Maldera trasferisce questi motivi sulle sue opere, citando anche l’arte aborigena e precolombiana. Tra le opere si distingue Cielo rosso su Baghdad, in cui si fondono la poesia e i motivi dell’arte mediorientale e la cruda realtà che ha insanguinato questo paese: anche trasformare la violenza, la più insensata, in un’immagine di bellezza è – se vogliamo – un’operazione in linea con lo spirito del recycling. i: 0881.631867
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Viveur.it
Foggia - La forza della natura(2/05/2008)
Sarà inaugurata venerdì 2 maggio alle 20.00, nei locali del Becinto Pub, la personale dal titolo La natura morta viva, realizzata dal giovane creativo foggiano Walter Coda, neo-laureato presso l’Accademia delle Belle Arti. Dipinti, disegni, mosaici e incisioni saranno fruibili, all’interno del pub di piazza Mercato, sino a domenica 4 maggio, ogni sera, a partire dalle 20.00. i: 340.4929543
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Viveur
Le balle del contratto d’area (2/05/2008)
Se i finanziamenti non fossero stati investiti ma distribuiti, avrebbero avuto una mensilità fissa 1.850 persone per 30 anni
Le balle del contratto d’area inducono a riflettere. Ma di balle, questa volta, si parla nel senso letterale del termine. La vista di un capannone nella zona industriale di Manfredonia, sulla SS89, evidentemente mai completato e impiegato come deposito di balle da fieno, porta ancora una volta alla ribalta la questione del contratto d’area. “Fu vera gloria?”, potrebbe argomentare il Manzoni, il quale sagacemente ha già fornito anche un’ottima risposta: “Ai posteri l’ardua sentenza”. Dopo 10 anni di vita di questo strumento di reindustrializzazione, però, i posteri potrebbero essere anche i manfredoniani di oggi. Aziende chiuse, imprenditori che hanno voltato le spalle ad un territorio flagellato dalla disoccupazione, ma anche infrastrutture mai terminate e strade dissestate. Tanti sono gli ingredienti che rendono acre il contratto d’area. D’altra parte, bisogna anche vedere in esso un’opportunità di lavoro per 1.500 ragazzi che mai sarebbe potuta giungere altrimenti. Di fronte ai numeri, ragioniamo allora con i numeri. Per la realizzazione del Contratto d’Area, si è programmato un investimento pari a 25.234.000 euro, di cui 20.604.000 euro da risorse comunitarie e 4.630.000 euro da finanziamento previsto dalla L.488/92. Il contributo pubblico previsto è stato pari a 773.700.000 euro. Il tutto per un totale di 798.934.000 euro. Ipotizzando provocatoriamente che tale finanziamento fosse stato distribuito senza investirlo a 1.200 euro al mese (stipendio medio di un operaio), avremmo avuto 1.850 persone con una retribuzione fissa per 30 anni. Certo, sarebbe mancato l’indotto, ma quasi duemila famiglie avrebbero goduto di uno stipendio fisso per trent’anni, e non per cinque, ovvero il minimo indispensabile per accedere ai finanziamenti, come purtroppo si è verificato. E se vogliamo ancora dare numeri, allora possiamo anche dire che nella realizzazione del Contratto d’Area si era previsto di occupare 4.604 unità, mentre ad oggi ne sono appena 1.500. Il contratto d’area ha creato sogni, illusioni e speranze. Perché non impugnarne il regolamento ed imporre più vincoli? Perché costringere i lavoratori all’incubo dello scadere dei cinque anni? Mutui accesi, matrimoni, figli e poi gli scioperi dinanzi alle aziende per ‘picchettare’ la speranza che il sogno non si trasformasse in incubo. Intanto gli imprenditori continuano a far le valigie e ad andar via. E le balle del contratto d’area diventano l’emblema di una città ancora affamata di riscatto.
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Montesantangelo.net
Manfredonia - Un incontro dedicato al Cantico delle Creature - Si è svolto nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Maria Teresa Valente (2/05/2008)
Si è tenuto, nella suggestiva cornice della Chiesa di santa Maria delle Grazie, un incontro culturale dedicato al Cantico di Frate sole di san Francesco d’Assisi, che ha visto numerosi partecipanti.
La serata è stata organizzata dal dottor Nicola Grasso, coadiuvato fattivamente da Padre Urbano De Colellis, guardiano del convento dei frati minori, da Tonino Di Palma, da padre Pasquale Gallo, alcune terziarie e i ragazzi del coro di Santa Maria.
Dopo il benvenuto di Padre Urbano ed un breve inquadramento della figura del fraticello d’Assisi, ha preso la parola l’organizzatore che si è assunto anche il ruolo di conduttore dei lavori. Al termine della sua breve introduzione sul frate di Assisi, il conduttore ha ceduto quindi la parola ai due illustri relatori: Pasquale Caratù, ordinario di Storia della Lingua Italiana e dal 2005 Direttore del Dipartimento dei Beni culturali e Scienze del linguaggio dell’Università degli Studi di Bari, e Cristanziano Serricchio, poeta molto noto a livello nazionale e internazionale, narratore affermato, archeologo e studioso attento di Storia Patria.
La serata è stata conclusa con la proiezione del dvd, prodotto per l’occasione da Nicola Grasso. I lunghi applausi seguiti ad ogni intervento sono stati una tangibile attestazione dell’apprezzamento del pubblico per l’iniziativa culturale.
Le varie fasi sono state intervallate da stacchi di canti francescani ad elevato impatto emotivo, suggeriti dal padre guardiano ed eseguito dai giovani coristi della chiesa.
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Manfredonia.net
RIGNANO GARGANICO - NUOVO ARREDO URBANO A RIGNANO GARGANICO - LE FESTE IN PIAZZA GARGANO E NON PIU' IN LARGO PALAZZO (2/05/2008)
Nuovo arredo urbano a Rignano Garganico grazie ad un finanziamento di 50.000 euro della Comunità Montana del Gargano. Arredate, tra le altre, varie piazze del centro storico e il belvedere. A coordinare gli interventi l'assessore al ramo Luigi Di Claudio, esponente del Partito Socialista.
Parte della somma servirà per sistemare il parco giochi nella villetta comunale di Via Don Sturzo.
In una nota il Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci" giudica positivamente la scelta degli arredi, che non disturba l'orografia dei luoghi, e la volontà della Pubblica Amministrazione di chiudere al traffico parte del centro storico. Allo stesso tempo l'associazione chiede di "ripensare" alla distribuzione dei vasi in Largo Palazzo: così disposti impedirebbero di fatto lo svolgersi delle manifestazioni primaverili ed estive.
Sempre il Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci" annuncia che tutte le manifestazioni organizzate dal sodalizio (il concerto serale per la Festa nazionale dei piccoli comuni dell'11 maggio 2008 e la terza edizione di "Rignano città aperta", prevista per il 12-13 agosto 2008) avranno luogo in Piazza Gargano, alle spalle della Chiesa Madre "Maria Santissima Assunta".
da
Garganopress.net