Soltanto l'altro giorno, commentando i risultati di una vasta operazione di polizia che ha portato alla identificazione di una settantina di prostitute e alla chiusura di diversi bar e circoli privati non in regola con le norme, avevamo commentato che a Foggia molte cose stanno cambiando, se non altro per quanto riguarda la tangibile presenza dello Stato e delle sue istituzioni.

Il cammino verso la piena affermazione di una cultura della legalità è ancora lungo e difficile, soprattutto perché non pare adeguatamente sorretta dalla necessaria partecipazione della società civile, della popolazione.

Troppo adusa - come ebbe a stigmatizzare qualche tempo fa il questore di Foggia - "a farsi i fatti i propri", ma spesso anche ad essere correa di una illegalità di massa. Data questa premessa, l'operazione messa a segno dagli agenti della Guardia di Finanza di Foggia tra sabato e domenica scorsi è veramente qualcosa di clamoroso.

Le fiamme gialle vanno in soccorso delle amministrazione locali. e di un'amministrazione, come il Comune di Foggia, che in tema di legalità si è spesso trovata nella sconcertante posizione di essere al tempo stesso carnefice e vittima .

Anzi, a ben vedere, sempre vittima almeno nella dimensione di quel Comune (con la C maiuscola) che "siamo tutti noi", e che è sempre danneggiato anche quando a rendersi responsabili di episodi di illegalità sono i pubblici amministratori.

Si devono proprio alla Guardia di Finanza alcune delle più clamorose indagini che negli ultimi anni si sono svolte a carico degli amministratori comunali, e che hanno portato a procedimenti giudiziari che in qualche caso si sono conclusi anche con significative condanne. Ma l'amministrazione è anche vittima di comportamenti illegali, che provocano danni molto pesanti ad una situazione finanziaria molto pesante e difficile.

La notizia rassicurante è che i militari della Guardia di Finanza hanno intrapreso una serie di indagini che riguardano l'occupazione abusiva di terreni e forse anche di immobili comunali.

I risultati non si sono fatti attendere, confermando che la lotta all'abusivismo, che purtroppo nel capoluogo dauno rappresenta uno sport di massa, può rivelarsi un pozzo di San Patrizio anche per quanto riguarda il risanamento della delicatissima situazione finanziaria comunale.

Nell'ambito di queste indagini, e su specifica disposizione dell'autorità giudiziaria, le Fiamme Gialle del Comando did Foggia hanno proceduto al sequestro preventivo di due terreni, di proprietà del Comune di Foggia, abusivamente occupati da una cooperativa agricola.

La notizia è di per sé importante, perché rivela che la Finanza e la magistratura hanno inquadrato nel loro mirino un settore nevralgico della vita civile cittadina.

Ma lo è ancora di più se si considera il valore dei beni posti sotto sequestro per essere - come almeno si spera - restituiti al loro legittimo proprietario, il Comune di Foggia (ovvero "tutti noi", giova non dimenticarlo mai), una volta che la giustizia avrà fatto il suo corso.

Il sequestro ha interessato un terreno agricolo dell'estensione di 237 ettari, per un valore commerciale stimato in circa 3 milioni di euro. Più che una boccata di ossigeno, alla vigilia della discussione in consiglio comunale di un bilancio di previsione che tra le soluzioni per il risanamento finanziario da porre in essere avrà in primo piano proprio l'alienazione dei beni comunali a privati. Certo, la notizia lascia anche un po’ l'amaro in bocca.

Come può avere la civica amministrazione trascurato per tanto tempo un suo bene così importante, consentendo che venisse occupato abusivamente da una cooperativa agricola.

Dalla "velina2 della Guardia di Finanza si intuisce (anche se non si può saperlo con esattezza, dal momento che le indagini sono coperte dal segreto istruttorio) che per il tempo in cui ha occupato il terreno, presumibilmente senza un regolare contratto di fitto, la cooperativa non ha versato neanche un euro al Comune di Foggia, che è stato così danneggiato due volte: la prima perché non ha avuto più nella sua disponibilità un bene dal valore così cospicuo, la seconda perché nulla ha potuto ricavare dalla utilizzazione di quel bene.

Una domanda sorge legittima e spontanea: quanti altri terreni, quanti altri immobili, quanti altri beni del patrimonio comunale si trovano nella stessa situazione. Nella sua lotta contro gli abusivi nel suo impegno per risanare la casse comunali, d'ora in poi la nuova amministrazione comunale può contare su qualche alleato in più: la magistratura, la Fiamme Gialle. E non è cosa di poco conto che le istituzioni collaborino tutte insieme per ripristinare la legalità perduta

da Quotidiano di Foggia