C’è ancora qualcuno che in questo vortice disastroso assapori la bellezza della vita? - La lettera di Ida Sorrentino/Me lo auguro per loro: non sanno che cosa perdono, senza via di scampo (21/03/2010)
Caro direttore, e, permettimi, caro il mio amico Mario Gismondi. A me (credi non me ne sia accorta?) concedi quelle “sdolcinature” che, spesso, “tagliavi” al mio Franco! Ne seguiva, immediata, una telefonata fra voi due, io di là che ascoltavo, finché la frase abituale (meglio non rivelarla per iscritto) chiudeva il vostro “punto di vista” che, ovviamente, risultava immutato sia dall’ una che dall’altra parte... ed amici più di prima. Quanta nostalgia, caro direttore, nostalgia di tempi in cui la vita comportava una linea di condotta oggi sconosciuta, tempi in cui regnavano la correttezza, la coerenza, il dovere, l’onore. Giù in strada, dall’aiuola che occupa una parte del mio isolato, una chitarra suona: “Besame mucho”!
Anche questo ci voleva per me, per me che, attirata dalle note meravigliose, alzo gli occhi al cielo, un cielo fortemente azzurro nonostante l’aria resti ancora fredda. Quel cielo azzurro che appartiene a noi baresi simile all’azzurro del nostro mare, un azzurro diverso dovunque ci si rechi, un azzurro che pochi di noi riconoscono, oggi, quando persino i colori hanno perduto quella intensità che ci trasmettevano forti emozioni.
Oggi, i colori o sono sbiaditi o sono troppo carichi di pennellature disgustose e volgari che offendono lo sguardo di chi, ancora, riesce a distinguere, a rivivere, a sognare. Perdonami la premessa, è tutto dipeso da questo cielo azzurro, da queste note che pare suonino per me pervasa ancora dall’illusione che una donna, oggi, possa godere di quella femminilità che ci rendeva preziose, imprevedibili, misteriose. C’è ancora -mi chiedo nella mia solitudine che solitudine non è- c’è ancora qualcuno che, fermandosi un attimo in questo vortice di vita disastrosa, assapori la bellezza della vita? Me lo auguro per loro: non sanno cosa perdono, senza via di scampo.
Fateci caso: incontri per istrada qualcuno col quale gradiresti scambiare una parola… e non ha tempo. Ricorri ad una telefonata ad un’amica che ti è stata cara… e non ha tempo. E finalmente arriva la sera: ma corrono ancora, di qua e di là, magari non sanno neppure dove, pur di varcare la soglia di casa accettano casualmente un invito senza sapere chi incontrare, ma… che importanza ha? L’essenziale è che, finalmente, smetteranno di correre, seduti attorno ad un tavolo, in perfetto silenzio, ed accorgersi l’uno dell’altro a fine partita. Mi guardo attorno, un senso di protezione mi coglie: come è bella la mia casa, son quasi felice. Le note continuano a suonare per me, è tutta “musica ‘60”, la “mia” musica quella che mi accompagnava nella giovinezza della carne e che oggi mi allieta nella giovinezza dell’anima.
Ma perché tanta malvagità ci assale, ma perché questo smisurato bisogno di potere, un potere che scredita l’animo umano, un potere effimero che certo non rende migliore colui che lo raggiunge, anzi. Sui loro volti si legge la mediocrità del loro essere, i loro discorsi scaturiscono come da una lezione scolastica imparata a memoria, letta e riletta perché recitata con le stesse parole prive di contenuto… ed il vostro pubblico vi ascolta con quell’aria di chi, in famiglia, si accerchia intorno al figlio ritenuto prodigio che, in seguito, nulla sarà se non un fantoccio privo di anima, di cultura vera, intriso soltanto di brama che lo renderà inconsapevolmente ancora più schiavo, più suddito e, purtroppo, più ridicolo. Dice il saggio: “L’uomo pubblico farebbe bene a ricordare che deve vivere con la sua coscienza più a lungo che con i suoi elettori”.
Pochi giorni ci dividono dal voto ed intorno è solo confusione. Ma cos’è accaduto in questo ultimo decennio? Ma cosa vogliono da noi costoro che, sfacciatamente, ci lasciano persino i volantini nella cassetta della posta?
Ogni giorno mi tocca svuotarla e guardo incredula questi visi sconosciuti, senza passato né presente, figurarsi se possono parlarci del futuro! Sogniamo insieme (siete d’accordo?) una edizione straordinaria di “Francamente”, persino Berlusconi lo avrebbe ascoltato, sormontando, questa volta, il confine che divide Roma dalla Puglia. Non lo fece allora perché fermato dai due lucani che, dopo la dolorosa scomparsa dello stratega Tatarella (per noi, Pinuccio), si impossessarono della nostra regione con le conseguenze che ci affliggono ancora oggi.
Ma… mi illudo, forse oggi Berlusconi avrebbe ascoltato un essere anomalo, privo di interessi personali, dotato di un cuore che batteva per il bene della sua Bari, della sua gente, delle sorti della sua Italia. Fu, per questo, osteggiato da tutti, persino da coloro che si dichiaravano amici. Ingenui - dichiaro oggi a costoro - Franco si accorgeva di tutto ma continuava a sorridervi come un padre al figlio ingrato… mentre il suo cuore scoppiava di dolore e di incredulità.
Vi parlo del passato e forse sbaglio. Dovrei parlarvi del bimbo di otto mesi seviziato ed ucciso dalla mamma; della pedofilia che ha raggiunto il Vaticano; di Elisa Claps sepolta in chiesa per 17 anni dopo essere stata barbaramente uccisa… Ma non potrei farlo, amici cari, lasciate che con queste mie righe io continui a sognare insieme a voi.
Ida Sorrentino da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Edilizia antisismica: ‘già troppi ritardi burocratici’ - Incontro tra costruttori e sindacati (21/03/2010)
Ance Edili – Ordine Ingegneri – Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil della Provincia di Foggia si sono incontrati per valutare le problematiche derivanti dalla applicazione delle nuove norme sismiche. La questione fondamentale risiede nei lunghi tempi burocratici per ottenere le autorizzazioni necessarie all’avvio dei cantieri (pubblici e privati) rivolti al soddisfacimento della domanda abitativa, infrastrutturale ed occupazionale anche in relazione alla grave congiuntura economica generale di settore.
Grave preoccupazione desta ancora il passaggio delle competenze che dal prossimo 1 luglio 2010 il decreto del Presidente della Repubblica affida ai Comuni ed alle Provincie. Le categorie interessate rivolgono alle istituzioni preposte, alle regioni, provincie, comune e ad ogni ministero competente la pressante richiesta di valutare la materia in termini tali da consentire una immediata ripresa economica collegata alla tempestiva apertura dei cantieri.
Occorre pertanto dare una più snella organizzazione agli uffici preposti per accelerare l’iter approvativo relativo al rilascio delle autorizzazioni sismiche.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Aspettando Pasqua: a Foggia anche recital di musica sacra - “Momento per riflettere sul valore della pace” (21/03/2010)
Una settimana di appuntamenti culturali dedicati alla spiritualità e alla pace. Il cartellone degli eventi che precedono le festività pasquali sono iniziati ieri e termineranno giovedì 1 aprile con un recital di musica vocale sacra che andrà in scena nella Sala Consigliare del Comune di Foggia. “Abbiamo deciso di dare alle manifestazioni di questi giorni una tonalità tenue, che valorizzasse la spiritualità dell’evento pasquale e il profondo messaggio di fraternità e pace insito in esso – spiega l’assessore alla Cultura, Rocco Laricchiuta -.
In un periodo di tensioni e difficoltà, credo che lo stimolo alla riflessione offerto dalla musica e dalla riscoperta delle arti tradizionali sia importante per cercare di ritrovare quell’armonia che la nostra società moderna sembra aver perso da tempo”. Giovedì alle 20, nella chiesa di San Pasquale, saranno le musiche di Bach, Vivaldi e Marcello ad essere protagoniste della manifestazione “Spiritualità nel bosco”, eseguite per l’occasione da Alberto Cesaraccio (oboe), Ferdinando Trematore (violino solista) e Daniele Miatto (violoncello), sotto la direzione del maestro Marco Maria Lacasella.
Una mostra dedicata alla “Pasqua nella tradizione”, curata dall’associazione culturale Piccole Arti, sarà esposta dal 27 marzo fino al 5 aprile presso la Pinacoteca 9Cento; in Piazza Mercato, dal 31 marzo al 9 aprile, l’associazione presepisti dauni “Vito Erriquez” allestirà la “Mostra di Diorami Pasquali”.
Grande attesa, anche quest’anno, per la trasposizione dal vivo in chiave musicale e recitativa della Via Crucis, curata dalla Assota di Foggia. La manifestazione avrà inizio alle 18 di domenica 28 in piazza Cesare Battisti per poi svolgersi lungo corso Vittorio Emanuele e terminare nuovamente davanti al teatro Giordano.
Edilizia antisismica: ‘già troppi ritardi burocratici’ - Incontro tra costruttori e sindacati
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA – Ateneo e Comuni dei 5 Reali Siti (21/03/2010)
A Palazzo Ateneo la firma della convenzione tra l’Università degli Studi di Foggia e l’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti per la creazione di una stabile collaborazione per supportare l’attuazione delle scelte gestionali ed amministrative nelle questioni inerenti lo sviluppo locale, gli scenari strategici e le loro interconnessioni con i territori di area vasta. Alla firma dell’accordo tra gli altri presenti: il rettore, Giuliano Volpe, il presidente dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti nonché sindaco del comune di Stornarella,
Vito Monaco. da quotidianopuglia.it
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BARI – Giustizia tributaria, in Puglia meno cause pendenti (ma non a Br e Fg) - La durata dei processi è diminuita tranne a Lecce e Taranto (21/03/2010)
In Puglia ci sono meno cause pendenti in materia di giustizia tributaria. E’ il dato principale emerso durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2010, svoltasi ieri alla Cittadella della Guardia di Finanza di Bari. La consueta relazione è stata tenuta dal presidente della Commissione Tributaria regionale della Puglia, Ennio Attilio Sepe.
Il dato più interessante è proprio il calo delle cause complessive pendenti, passate da 52.510 a 48.419 nel periodo compreso tra il primo luglio 2008 e il 30 giugno 2009 con una percentuale di diminuzione del 9,69% nella Commissione regionale (Ctr) e del 4,30 % in quelle provinciali )Ctp).
Se teniamo presente il periodo anteriore, si tratta di percentuali inferiori rispettivamente al 15,22% e al 10,30%. La riduzione delle pendenze è avvenuta in tutte le Commissioni tranne quelle a Brindisi e a Foggia, con rispettivamente +72,47 e +49,79%.
Nella relazione è stato detto che i giudici sono “mediamente riusciti a definite un numero di processi superiore a quello dei sopravvenuti”. Quest’ultima è aumentata complessivamente nelle Commissioni provinciali tranne in quella di Bari, a differenza di quello che è avvenuto in quella Regionale. E’ scesa inoltre la produttività in tutte le Commissioni, tranne che in quella di Lecce. .
E’ calata invece la produttività di tutte le Commissioni, tranne quella di Lecce. Su 18.721 sentenze emesse dalle Ctp (nello scorso periodo erano 22.291) sono stati proposti 3.390 appelli alla Ctr, corrispondenti al 19,88% (16,24 in precedenza).
Il presidente della Commissione Tributaria regionale della Puglia ha affermato che “è significativo che nell’82% dei casi le parti hanno presentato acquiescenza alle sentenze di promo grado”.
La Ctr ha inoltre emesso 4.400 sentenze (5.606 quelle in precedenza) contro le quali è stato presentato ricorso in Corte di Cassazione in numero al di sotto della media nazionale.
Quanto alla soccombenza delle parti per la Commissione tributaria regionale sono del 54,28% per l’ufficio e del 45,72% per il contribuente; per i Ctp sono del 64,83 e del 45,72 per cento. In base ad altri dati forniti dalla relazione del presidente Sepe, la durata media dei processi è diminuita nelle Commissioni Provinciali, passando da 2 anni e 10 mesi a 2 anni e 3 mesi, con punte di durata di oltre 3 e 4 anni a Lecce e Taranto.
La Ctr invece registra una durata media dei processi di 2 anni e 7 mesi rispetto ai 3 anni e 11 mesi precedenti. Per quanto riguarda la natura dei contenziosi, quelli che risultano più frequenti riguardano i tributi erariali Irpef, Iva, Registro, e poi i tributi locali, Irap, Ici e Tarsu.
Nicola Andrisani da quotidianopuglia.it
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Un problema in più per il centrosinistra (21/03/2010)
Com’era prevedibile, l’arresto di Frisullo e soprattutto i commenti dei leader del centrosinistra pugliese e nazionale, che lo considerano ininfluente per il voto di domenica, sono diventati il tema fisso dell’ultima settimana elettorale. Nelle polemiche del PdL, che sostiene ovviamente il contrario, mancava solo la battuta di Berlusconi: “Quello di Bari, che ha arrestato Frisullo, è un pm. vero, non di destra.
Noi non abbiamo magistrati di destra, non ne conosco. Conosco magistrati di sinistra che usano la giustizia a fini politici”. Mai le elezioni pugliesi sono state di nazionale interesse per la politica come in questa nona legislatura. Sono inedite anche le polemiche. Il centrosinistra insiste, dopo l’arresto dell’ex vice di Vendola, nel “non è successo nulla” per l’orientamento del voto, a cominciare da Vendola che è tornato sull’argomento per dire: “Il PdL non mi sembra nelle condizioni di elargire insegnamenti sulla questione morale. Il mio governo, a differenza del loro, ha dimostrato una capacità di reazione senza precedenti”.
Vendola è così convinto che non si sia verificato nulla di preoccupante elettoralmente da aggiungere: “Non posso che ringraziare di cuore Fitto e il suo fido candidato per aver puntato su una campagna elettorale tutta incentrata su Vendola. Non merito tutto questo spazio mediatico”. Persino Di Pietro non considera l’arresto di Frisullo un problema elettorale in più per il centrosinistra: “E’ veramente squallido che Berlusconi si permetta di definire un ‘magistrato vero’ solo il pm. che ha arrestato a Bari un esponente del Pd. L’anomalia berlusconiana - dice inoltre Di Pietro - è proprio questa: far credere che quando i magistrati indagano esponenti PdL sono politicizzati, mentre quando indagano esponenti dell’opposizione sono bravi”.
Un Di Pietro che definisce l’intervento di Berlusconi solo squallido e da anomalia, autorizza a supporre che non sia tranquillo per il voto. Tra l’altro, parla di esponenti dell’opposizione indagati, non arrestati. Palese continua a non amare le manette e risponde a Vendola, confessando addirittura dubbi tardivi: “Comincio ad averne pure sulla sua intelligenza: dov’era in questi 5 anni e come ha fatto a non accorgersi di quello che gli accadeva intorno?
Come può prendere le distanze dal suo sistema e dalla sua gestione dicendo di aver azzerato la giunta, quando leggiamo sulla stampa che sarebbe coinvolto pure un assessore ancora in carica?”. C’è anche un “mi faccia, il piacere” nella seconda parte della reazione di Palese: “Il tentativo di Vendola di apparire super partes è impossibile, avendo lui, per 4 anni, delegato al Pd la gestione di settori strategici come le attività economiche, la sanità, i trasporti, l’agricoltura. Vuol dire che non sapeva nulla di quello che mezza giunta faceva. Vuol dire che firmava e approvava le delibere senza leggerle? Ma mi faccia il piacere. Non sarebbe in ogni caso giustificabile”.
E’ uno scambio di accuse senza precedenti per le campagne elettorali pugliesi. Mai c’è stato un arresto 15 giorni prima del voto regionale e, per di più, nel centrosinistra, coalizione evidentemente sorpresa dal dover fare (o subire) il contrario. Ma neppure questo inedito è ritenuto elettoralmente un problema da Vendola e altri intervistati da giornali e telegiornali.
Anzi, dicono e fanno il contrario anche sul “pm. vero, a Bari” di cui parla Berlusconi da tre giorni. La considerano una battuta per così dire esterna al dibattito elettorale pugliese, non un’altra difficoltà imprevedibile per il centrosinistra locale, che in queste elezioni deve neutralizzarne altre quattro. Ai due problemi cui abbiamo accennato in precedenza si sono aggiunte, per il centrosinistra, la mancata alleanza con l’Udc di Casini e la designazione di De Bartolomeo alla vice presidenza per il PdL, importante per riportare anche Bari alla guida regionale di centrodestra, 10 anni dopo Vito Savino e Salvatore Distaso.
E’ logicamente importante, anche in voti, aver assicurato alla giunta pugliese dopo 40 anni, l’esperienza di un presidente regionale di Confindustria. E’ un fatto nuovo anche in Italia. Anzi, se questo ticket Fitto lo avesse fatto 5 anni fa, Vendola non avrebbe vinto. E lui paradossalmente non sarebbe diventato ministro. Concludendo con la polemica delle ultime ore sul “pm. vero” di Bari (notizia comunque positiva e finalmente in controtendenza dopo le negative per mesi, dalle escort all’arresto di Frisullo), si ha l’impressione che, nelle polemiche del centrosinistra, da Vendola in giù o in su, si stia commettendo l’errore di credere che sia il solo Silvio Berlusconi a considerarlo un “pm. vero”. Al contrario, lo pensano anche gli elettori italiani che in 16 anni, specialmente in Puglia, hanno dato a Berlusconi 4 volte la maggioranza. Per questo è un indiscutibile problema in più da neutralizzare
GIS da quotidianopuglia.it
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Sicuro come le tasse da pagare O forse non più? (21/03/2010)
I nostri nonni dicevano che nella vita niente è sicuro tranne la morte e le tasse. E fra quest’ultime quelle a noi più familiari dopo il mitico ex 740 sono quelle locali, forse perché locali e di casa nostra o forse perchè più protestabili fosse solo per un fatto di vicinanza a chi le impone, cambia o aumenta. Neanche questo caposaldo della vita di tutti noi è resistito all’epoca dei cambiamenti e delle rivoluzioni economico-tributarie.
Ci hanno tolto la lira proprio appena iniziavamo ad affezionarci agli Alessandro Volta sui tagli da 1000 (ancor più ai Caravaggio forse), l’Ici si è estinta come un dinosauro e persino il 740 è sparito, visto che non esiste più come modello di dichiarazione. Tutto questo nella (nostra) errata convinzione che fossero cambiamenti a vantaggio dei contribuenti.
Invece ben presto abbiamo capito che, non essendo lo Stato una onlus ed essendo un valore assoluto la regola della coperta (se la tiri per coprirti le spalle i piedi restano scoperti) da qualche parte la fregatura doveva pur stare: l’abolizione dell’Ici prima casa non ha poi inciso così tanto nel budget familiare, stando agli attuali tassi di indebitamento delle famiglie, paghiamo sempre più tasse e ‘con la lira si stava meglio’.
L’ultimo baluardo delle tasse de noialtri era la Tarsu, la tassa sulla immondizia, quella più protestabile e protestata, più dell’Ici che comunque è pagata a fronte di un diritto di godimento su un bene, la proprietà. La tassa dei rifiuti solidi invece a volte si paga a fronte di un servizio che non c’è o che funziona poco sia per pulizia o per servizio di smaltimento, oppure è corrisposta ad un privato che la gestisce per conto dell’Ente.
In ogni caso, a livello psicologicamente ancestrale, è pagata su qualcosa che poi si butta via altrimenti puzza, per dirla con una battuta. Ebbene fra un po’ anche il senso ontologico della monnezza urbana e del suo vecchissimo tributo comunale verrà stravolto da un insolito destino, ovviamente con anni di ritardi, al Sud, rispetto al nord delle cose fatte prima e fatte meglio.
A breve infatti tutti i Comuni saranno obbligati a bollettare la Tia (Tariffa Integrata Ambientale), nuova per criteri di determinazione (si paga sul consumato ed in base a criteri come, ad esempio, il tipo di azienda, per le partite Iva), per il forte legame al principio dell’ecologia e dell’ecosostenibilità, nuovi anche gli importi. Ovviamente e manco a dirlo, mai per difetto, ad una prima stima dei fatti.
Più consumi più paghi: una rivisitazione in chiave moderna della legge del taglione che premia chi ricicla, chi consuma meno.Ma (domanda lecita) come faranno i Comuni a determinare ad esempio chi fa raccolta differenziata visto che molti non si sono attrezzati?
Giovanna Bozzi da quotidianopuglia.it
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Foggia - Comunicato resoconto inaugurazione Braille.Net (20/03/2010)
Braille.Net è una realtà - E’ stato inaugurato ieri pomeriggio il centro per la connettività sociale per i disabili della vista e motori.
E’ realtà Braille.Net, il centro per la connettività sociale voluto dall’Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione) di Foggia e approvato e finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’iniziativa “SAX-B. Sistemi avanzati per la connettività sociale”.
Il centro è stato inaugurato ufficialmente ieri, venerdì 19 marzo, alle ore 17 da Elena Gentile, assessore alle Politiche sociali e solidarietà della Regione Puglia, affiancata da Michele Corcio, presidente della sezione foggiana dell’Irifor e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e da Giuseppe Simone, presidente regionale dell’Uici. Il taglio del nastro è stato applaudito da un pubblico numeroso, in mezzo al quale c’erano anche alcuni dei non vedenti che già usufruiscono dei servizi del centro.
L’assessore Gentile si è detta molto soddisfatta di questo come degli altri centri per la connettività sociale creati in Capitanata, in tutto dieci, tre dei quali nel solo capoluogo: “Questa è la nostra idea di ‘buone’ politiche sociali, un insieme di provvedimenti e iniziative cioè che non si limitino a dare mera assistenza e a monetizzare i bisogni della popolazione, ma che riescano a rendere le persone in difficoltà protagoniste della propria vita.
E il sapere informatico, in particolare, può diventare ai nostri giorni un autentico strumento di libertà”. Elena Gentile ha fatto riferimento, in particolare, all’ipotesi di un distretto tecnologico nella provincia di Foggia, una rete tra i mondi dell’università, della ricerca, delle imprese e dell’associazionismo.
Un forte entusiasmo è trapelato anche dalle parole del presidente provinciale dell’Irifor Michele Corcio, che ha approfittato dell’occasione per ringraziare non solo l’assessorato regionale alle Politiche Sociali, ma anche tutti coloro che nella sede foggiana dell’Unione hanno lavorato per la creazione di Braille.Net, dalla fase della redazione del progetto fino all’installazione dei computer.
“Il momento in cui si riesce a fare a meno dell’aiuto degli altri è, per un disabile, molto importante” ha affermato Corcio che, brindando poi al buon funzionamento del centro Braille.Net e al “futuro dei ciechi pugliesi”, ha formulato l’augurio che “l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti possa sempre incontrare persone che fanno seguire ai pensieri e alle parole i fatti”, sottolineando così la necessità di una sinergia tra mondo delle associazioni ed enti pubblici.
Una richiesta simile è stata avanzata dal presidente regionale dell’Uici Giuseppe Simone, che ha espresso il desiderio che i non vedenti siano sempre più spesso impegnati e coinvolti ai tavoli delle commissioni tecniche sul welfare e sul sociale.
Una giovane studentessa universitaria non vedente, Nunzia, ha poi dato dimostrazione delle funzionalità del centro Braille.Net e delle tecnologie assistive a disposizione degli utenti: gli schermi widescreen, i sistemi di sintesi vocale, le tastiere facilitate per i disabili motori, quelle con le lettere ingrandite per gli ipovedenti e i display braille per i ciechi assoluti.
Il centro, che consta di dieci postazioni informatiche, è dunque destinato non soltanto ai minorati della vista e ai loro familiari, ma anche alle persone affette da altre forme di disabilità. Numerose le attività che gli utenti di Braille.Net possono svolgere, dall’utilizzo del computer alla navigazione in internet, fino all’accesso ai servizi di e-government delle pubbliche amministrazioni e ai servizi on-line del Terzo Settore.
Per accedere ai servizi di Braille.Net, occorre prenotarsi al numero telefonico 0881-772505 e chiedere di Annarita Gentile, responsabile gestionale del progetto. Il centro è allestito a Foggia in via Gorizia 48 presso la sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ed è aperto lunedì, martedì, giovedì e venerdì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30 e martedì mattina dalle ore 10 alle ore 13.
Informazioni ai giornalisti: Cristina Romano – tel. 389 1853519 –
[email protected]Comunicato Stampa
Cristina Romano
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