La sanità torna al centro del confronto tra i quattro candidati alla Presidenza della Regione mandato in onda ieri da Sky Tg24. «In questi 5 anni abbiamo assistito al fallimento generale della gestione della sanità», ha affermato il candidato Pdl Rocco Palese sottolineando che «la vera questione morale è quella delle liste d’attesa chilometriche che Vendola porta sulla coscienza.
Appena riuscirò a vederti di persona - ha detto ironicamente Palese a Vendola, che non era in studio a Roma ma in collegamento da Firenze - ti regalerò questo malloppo».
Ed ha mostrato un faldone di richieste di esami specialistici con annessi tempi di attesa (che arrivano fino a 203 giorni per un elettrocardiogramma e a 234 giorni per ecodoppler e visita angiologica). Palese poi ha sottolineato che «la questione morale della sanità pugliese non riguarda solo le decine di inchieste giudiziarie sull’operato della Giunta Vendola, ma anche e soprattutto il fatto che i pugliesi hanno pagato un miliardo di euro di tasse regionali in più per trovarsi con servizi peggiori e coprire i debiti».
Non solo, «Vendola ha sopportato per 4 anni il suo assessore alla Sanità in conflitto di interessi, difendendolo anche in consiglio regionale, ed ha poi sostituito lui e 5 assessori in una notte ammettendo egli stesso di averlo fatto per la questione morale.
Del resto, è anche per questo che i partiti di sinistra non volevano ricandidarlo ed è per questo che Di Pietro lo ha messo sotto tutoraggio con la candidatura del pm Nicastro».
Alle accuse, il presidente uscente Nichi Vendola, candidato del centrosinistra, ha replicato sottolineando di aver ereditato «nel 2005 dieci anni di malgoverno della destra sulla sanità con una sequela di scandali che sono ancora oggetto delle indagini della magistratura».
E ancora, «macchine per la diagnostica, come le tac o le risonanze magnetiche, che erano degne di un museo archeologico», oltre a una «rete ospedaliera ridisegnata senza tenere conto delle esigenze socio-assistenziali del territorio».
Secondo Vendola le liste d’attesa erano «una vergogna che ha fatto esplodere la protesta popolare. Nel 2005 - ha continuato - trovammo condizioni igienico-sanitarie drammatiche e la maggior parte dei nostri ospedali non erano messi a norma».
Ecco perché «intanto abbiamo modernizzato i reparti e l’infrastrutturazione tecnologica, spendendo mezzo miliardo di euro in questi cinque anni per portare i macchinari per la diagnostica di ultima generazione in tutte le aree pugliesi.
Per la prima volta - ha aggiunto Vendola - abbiamo avuto l’abbattimento del numero dei pugliesi che vanno a ricoverarsi fuori regione». Inoltre, «abbiamo investito massicciamente nei servizi socio-assistenziali sul territorio - ha proseguito - e qualche giorno fa ho inaugurato a Taranto il più bello ed efficiente distretto sociosanitario che esiste in tutto il Mezzogiorno d’Italia».
Quanto alle liste di attesa la risposta, secondo Vendola, è nella «sanità elettronica. Palese sa bene che al 2005 nello stesso ospedale c'erano sistemi informatici incompatibili e che da un reparto all’altro non potevano inviare una mail».
«La sanità in Puglia è stata ridotta così al termine di dieci anni in cui il governo Fitto-Vendola e il governo Vendola non hanno fatto nulla - ha detto Adriana Poli Bortone, candidata Io Sud-Mpa e Udc - per incidere su ciò che non va». Oltre ad «una sana integrazione fra pubblico e privato che possa offrire servizi più adeguati alle nuove esigenze», per la Poli «sarà necessario fare luce sullo stato in cui versa il settore della sanità pugliese - ha attaccato - per evitare che si ripetano in futuro casi come quelli che sono emersi anche dalle inchieste della magistratura».
Un attacco sia alla gestione Vendola che a quella precedente del centrodestra arriva dal candidato di Alternativa comunista Michele Rizzi.
«Qui c'è un problema di continuità: il precedente governo Fitto è molto simile a quello attuale del governatore Vendola. C'è quasi un miliardo di euro che viene speso per le convenzioni con i privati invece di rilanciare la sanità pubblica. Noi siamo per la ripubblicizzazione totale della sanità».
ORE 18.48 - POLI BORTONE: PDL PERDERA' PER COLPA FITTOIl ministro Raffaele Fitto è “disposto a perdere pur di candidare una persona di sua strettissima fiducia”.
Nè è sicura Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Io Sud, Mpa e Udc. Dice la senatrice: “se la partita contro Vendola sarebbe potuta essere facile e invece oggi appare impervia la colpa è di Fitto: a Roma lo sanno bene, nei prossimi giorni proveremo a spiegarlo anche ai pugliesi”.
“Il Pdl, e in particolare gli ex An pugliesi – afferma - mentono sapendo di mentire quando parlano della mia candidatura. Nei mesi scorsi si è a lungo lavorato alla ipotesi di un’intesa, caldeggiata dal presidente Berlusconi, tra Pdl, e il mio movimento Io Sud: una intesa che avrebbe potuto riunire il fronte moderato e tenere dentro anche l’Udc in una grande coalizione meridionalista: se l’intesa è saltata non è certo colpa mia, ma del veto che alcuni esponenti ex An ha opposto all’accordo”.
“Chi ha favorito la spaccatura – aggiunge l’ex ministro – è Fitto, disposto a perdere pur di candidare una persona di sua strettissima fiducia”. “Questa circostanza – prosegue – è stata certificata decine di volte dai resoconti di stampa.
Quando a dicembre scorso il ministro chiese a Io Sud la disponibilità a immaginare un percorso comune, per esempio, la nostra risposta è arrivata immediata: peccato che il disegno al quale lavoravano gli esponenti del Pdl era molto diverso da quello al quale lavorava il premier. Fitto e i suoi avrebbero voluto una resa incondizionata da parte nostra più che un accordo politico di prospettiva.
Da parte mia, l’ho detto più volte, c'era la disponibilità a fare un passo indietro di fronte a una candidatura autorevole e vincente come quella dello stesso Fitto”.
ORE 20.51 - PALESE: INUTILIZZATI 2 MLD PER FAMIGLIE"La giunta Vendola ha tenuto duemiliardi di euro destinati alle famiglie e alle imprese colpevolmente chiusi nei cassetti per tre anni in un momento di gravissima crisi economica. Uno dei nostri primi atti di governo, se i cittadini ci daranno fiducia, sarà approvare un Piano strategico degli investimenti in Puglia, da inserire in una legge regionale e da concordare con le imprese”.
Questo l'obiettivo del candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, Rocco Palese, illustrato nel corso di un incontro con il direttivo di Confindustria Brindisi.
“La presenza di Nicola De Bartolomeo accanto a me – ha detto Palese – è per noi motivo di orgoglio. Ha accettato di collaborare alla stesura del nostro programma e di essere al mio fianco, in caso di elezione, come vicepresidente della giunta con delega allo sviluppo economico. Nessuno più di lui che fino a pochi giorni fa ha guidato gli industriali pugliesi, sa qual è la ricetta per sbloccare le aziende e, quindi, creare e dare lavoro”.
“I clamorosi ritardi nella spesa dei fondi comunitari 2007-2013 – ha rilevato – sono inaccettabili, così come il fatto che Vendola chiede al Governo il nuovo Fas mentre del vecchio ha speso solo il 37%.
Intanto si è concentrato sul reclutamento di consulenti esterni: 527 in un anno al costo di 38 milioni di euro (fonte il sito internet della Regione Puglia).
Rivedremo profondamente il Piano casa della Puglia, una legge-paletto fatta quasi solo per impedire che la Puglia potesse beneficiare degli effetti positivi della Legge nazionale sul Piano casa, pensata per agevolare proprietari e imprese. Diciamo basta alle ingiustizie sociali di questo malgoverno della sinistra”.
da
La Gazzetta del Mezzogiorno
Foggia - Circolo Culturale La Merlettaia, via Arpi,79 Foggia -Venerdì 12 marzo - Asta di opere d’arte .(10/03/2010)
Le opere saranno in mostra dalle ore 19,00 di Venerdì 12
Alle ore 20,00 inizierà l’asta
Fino ad oggi sono arrivate opere degli artisti e delle artiste in elenco
Nelli Maffia, Rosy Daniello, Pietro Cimino, Matteo Manduzio, Maria Fortarezza, Nicola Liberatore, Michele Carmellino, Enzo Ruggiero, Teo De Palma, Severina De Palma, Antonio Lo mele, Graziella Fraschini, Pina Massarelli, Rosalba Casimiro, Antonio Palumbo, Antonio Di Michele, Franco Tretola, Salvatore Lo Vaglio…
… siamo in attesa di altre opere.
L’asta è a sostegno della candidatura di Katia Ricci alle elezioni regionali
Comunicato Stampa "Gian Piero Bernard"
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Foggia - Sanità privata: la Asl di Foggia non siede al tavolo con lavoratori ed imprenditori - Castrignanò, Colacicco e Simonetti abbandonano il vertice in Prefettura 5 minuti prima dell'inizio..(10/03/2010)
Quello che avrebbe dovuto essere un tavolo chiarificatore si è concluso questa mattina con un mero nulla di fatto per gli oltre 600 lavoratori della sanità privata ancora prima che per case di cura e centri di riabilitazione del territorio provinciale. Per motivi che lasciano esterrefatti.
L’Asl di Foggia, infatti, ha abbandonato il vertice prefettizio convocato per questa mattina con l’ospedalità privata. A 5 minuti dall’inizio dell’incontro il team amministrativo-dirigenziale abbandonava il Palazzo del Governo.
Un atto che rasenta l’assurdo, giudicato decisamente irriguardoso non solo nei confronti di chi a quel tavolo questa mattina sedeva (sindacati e rappresentanti dell’ospedalità privata) attendendo di confrontarsi e ricevere risposte proprio dall’azienda sanitaria locale, ma ancor prima nei confronti dell’istituzione Prefettura, promotrice del vertice.
E le ragioni ufficialmente addotte lasciano ancor più sbigottiti, soprattutto perché apparse ai più decisamente pretestuose: l’Asl, in sostanza, avrebbe chiesto ulteriore tempo per stilare la documentazione necessaria per confrontarsi con la controparte. Diciamo ulteriore, perché il tavolo di oggi è già frutto di un primo rinvio (la prima convocazione, infatti,risale al 3 marzo scorso).
Dunque, il ragionamento dei presenti, l’asl avrebbe avuto a disposizione tutto il tempo per prepararsi al confronto con l’ospedalità privata.
“Se avesse voluto –l’amaro commento della stragrande maggioranza degli intervenuti, che hanno parlato di disinteresse e insensibilità nei confronti di centinaia di lavoratori, quasi che la provenienza di Castrignanò, Colacicco e Simonetti da oltre provincia conduca ad un certo estraniamento dai problemi del territorio.
Tavolo riaggiornato, dunque, si spera alla prossima settimana. Ma i sindacati sono sul piede di guerra. “C’è un processo storico che si sta evidenziando nella nostra provincia –commenta Vito Romano, Ugl- Un progressivo abbattimento di quelle che sono le potenzialità della sanità privata a cui non segue un adeguato miglioramento dei servizi nella sanità pubblica.
E’ sotto gli occhi di tutti: abbattimento dei tetti di spesa, aumento delle percentuali da applicare in detrazione, obblighi in capo agli imprenditori della sanità privata di garantire un determinato standard di personale.
Una Asl, e una Regione a monte, che non seguono di fatto i contratti che firmano, che mancano di puntualità nel pagamento degli acconti che, lo ribadiamo, vanno erogati ogni 3 mesi e non ogni 6 mesi come disposto da una recente delibera del Direttore Generale. Tutto questo –continua Romano- si traduce in paventati licenziamenti di lavoratori che al momento non hanno alternativa. Perché mettere ora un lavoratore della sanità privata per strada significa condannarlo in maniera definitiva alla disoccupazione a vita, creando peraltro nella nostra provincia una serie di disservizi nel settore assistenziale.
A dicembre 2009 il titolare regionale della sanità, Tommaso Fiore, parlava di un assessorato, il suo, ad un passo dal commissariamento, invitandoci a risolvere i nostri problemi portando i libri in Tribunale. Se è questo che dobbiamo fare, ben venga.
L’importante è che ai nostri lavoratori venga garantito lo stipendio”. “Non vogliamo credere -dichiara Antonio Forcella, Confail Sanità- che ci siano per l’Asl di Foggia lavoratori di serie A e altri di serie B. Perché il pubblico non sconta gli stessi problemi del privato. Non è un atteggiamento corretto.
L’Asl dovrebbe garantire stessa attenzione ad entrambi i settori della sanità. Non si può il 10 marzo sollevare il problema dei tetti di spesa per l’anno 2009. A Piazza della Libertà hanno avuto tutto il tempo per provvedere prima.
Ora vogliamo che si dia risposta alle nostre richieste. Entro martedì l’azienda sanitaria locale deve sedersi al tavolo con noi e dirci cosa intende fare e come intende superare questo momento di crisi dell’ospedalità privata”.
da Teleblu
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Foggia - Partecipazione di Felice Infante alla 22^ Maratona di Tokyo .(10/03/2010)
Per la mia partecipazione alla 22^ maratona di Tokyo di domenica scorsa, non vi invierò il comunicato stampa ma una sorta di diario delle tante emozioni vissute.
Prima di tutto, è da evidenziare il calore della gente trasmesso a tutti e soprattutto a noi italiani, in tutti i 10 giorni di permanenza. A questo, sono da aggiungere efficienza, ordine e precisione che rendono questo Paese il primo al mondo.
Che dire della maratona? In pochi anni, i giapponesi sono riusciti con caparbietà, con il loro spirito di organizzazione e con una passione esagerata, a portare la loro maratona ad ottimi livelli e, a breve, potrebbe raggiungere quelle storiche di New York e Boston.
Nonostante prima della partenza e durante tutto il percorso di 42 km, Giove Pluvio si è scatenato con una pioggia scrosciante, una folle incredibile ha incitato tutti gli atleti limitando al minimo i ritiri.
Ha vinto la maratona un atleta giapponese, Masakazu Fujiwara che, a sorpresa, ha battuto gli atleti africani ed ha vinto ben € 60.00,00.
Nella scorsa edizione, nessun italiano era presente.
Quest’anno, hanno partecipato 22 atleti italiani di cui 3 pugliesi: il sottoscritto e 2 leccesi, Mauro Giorgino e Giuseppe Galati. Cinque erano complessivamente gli atleti meridionali.
La mia maratona non è andata come speravo ma neanche tanto male. Le 8 ore di fuso orario e la pioggia sui muscoli che li manteneva sempre freddi, ha rallentato la voglia di rischiare una classifica migliore. Alla fine, sono risultato 12° degli italiani.
Ho corso la gara fianco a fianco con un’atleta giapponese che, negli ultimi km, stava per ritirarsi. L’ho attesa e rincuorata accompagnandola fino al traguardo. Questo gesto di sportività ha avuto un grande effetto sui presenti e gli atleti giapponesi non hanno lesinato manifestazioni di riconoscenza.
Tutto questo ha fatto sì che perdessi posizioni in classifica ma tale è stata l’emozione, che lo rifarei ancora per l’emozione provata e per l’orgoglio di essere foggiano.
Cordiali saluti
Felice Infante
(349 3247798)
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Foggia - De Leonardis: "Un distaccamento della protezione civile fisso in foresta umbra" (10/03/2010)
“Quanto avvenuto in queste ore sul Gargano deve farci riflettere, e deve richiedere dalla Politica una programmazione seria e credibile, per uscire dalla logica della continua emergenza e garantire risposte concrete e soprattutto destinate a durare nel tempo”. Giannicola De Leonardis, presidente della prima Commissione Bilancio – Programmazione – Finanze della Regione Puglia, interviene dopo le alluvioni che hanno devastato ancora una volta il Gargano nord e messo a rischio la vita di intere famiglie, costrette a lasciare le proprie abitazioni per rifugiarsi in albergo.
“Abbiamo constatato sulla nostra pelle, con i drammatici incendi dell’estate 2007, le conseguenze derivate dalla mancanza di una Protezione Civile regionale, e soltanto la casualità e il lodevole impegno delle popolazioni interessate e di centinaia di volontari e operatori hanno evitato che la tragedia assumesse dimensioni apocalittiche: ma la delicata natura geo-morfologica del Gargano, in particolare della sua area nord, richiede un’attenzione particolare” sottolinea De Leonardis.
“Si tratta di una superficie particolarmente estesa, a forte rischio idrogeologico, e che non può nemmeno contare su presidi sanitari, tutti piuttosto lontani. Un’apposita convenzione con la Regione Piemonte ha permesso negli ultimi due anni il distaccamento nei mesi estivi di operatori della Protezione civile nella base dell’Aereonautica militare a Iacotenente, nel cuore della Foresta Umbra: un esperimento che ha dato ottimi frutti e anima e significato al termine ‘prevenzione’, che richiede appunto interventi e strategie atti a scongiurare le tragedie, non il limitarsi ad intervenire affannosamente quando si registrano calamità assortite.
Non è per campanilismo, allora, che chiedo con forza che la fase sperimentale termini per dare vita a un distaccamento della Protezione civile regionale nello stesso sito, finalmente operativo tutto l’anno.
In un’area strategica fino ad oggi fortemente penalizzata, con una notevole concentrazione di Comuni e cittadini in poche decine di chilometri, e che avvertono l’incubo della marginalità. Parlare di rilancio del turismo è uno slogan vuoto che sa addirittura di beffa, se diventa secondaria la sicurezza di chi nel Gargano ci vive”, la sua conclusione.
da Teleblu
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Foggia - Daniela Santanchè a Foggia - Il sottosegretario di governo domenica prossimo nel capoluogo dauno con Fitto e Palese..(10/03/2010)
Il sottosegretario all’attuazione del programma di Governo, on. Daniela Santanché, sarà a Foggia domenica 14 marzo a sostegno della candidatura di Rocco Palese alla presidenza della Regione Puglia.
Il segretario nazionale del Movimento per l’Italia parteciperà ad un incontro dal titolo “Non credere alle favole, scegli la concretezza… prima che sia troppo tardi” che si terrà nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, con inizio alle ore 17.30, in cui saranno presenti il Ministro per i Rapporti con le Regioni, on. Raffaele Fitto, il candidato alla presidenza della Regione Puglia per il centrodestra, Rocco Palese, il candidato consigliere del Popolo della Libertà, Roberto Ruocco e il presidente della Provincia di Foggia, on. Antonio Pepe. Introdurrà i lavori il coordinatore regionale del Movimento per l’Italia, Vincenzo Placido.
da Teleblu
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Foggia - MIO FRATELLO E’ AFRICANO con NICCOLO’ FABI (10/03/2010)
La Sede Locale di Foggia del SISM, Segretariato Italiano Studenti in Medicina, il 19 Marzo 2010 alle 12.30 presso l’aula “Luigi Turtur” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia, organizzerà la conferenza “Mio Fratello è Africano” in collaborazione con il CUAMM, Medici con l’Africa, che vedrà presente come testimonial Niccolò Fabi.
In occasione della serie di concerti “Solo un uomo tour” di Niccolò Fabi, che farà tappa a Potenza il prossimo 19 Marzo alle 21, l’artista ha intrapreso una stretta collaborazione con il CUAMM, partecipando ad un cortometraggio dal titolo “Mio fratello è africano”, nel quale fa visita ad uno dei tanti centri clinici presenti in Africa organizzati dall’organizzazione dei Medici con l’Africa, e con il SISM, da sempre molto attivo riguardo le tematiche di Cooperazione Internazionale e Salute Globale.
Durante la conferenza, rivolta a tutta la cittadinanza, il cantante spiegherà il perchè del suo viaggio in Africa, e quanto sia importante riuscire a comprendere che esiste una sola razza, che questo primordiale vincolo di sangue va sostanziato giorno dopo giorno nella pratica della solidarietà per ribadire il significato anche metaforico della parola “fratello”.
Interverranno inoltre dei responsabili nazionali del CUAMM, la Presidenza della Facoltà di Medicina, la Direzione degli Ospedali Riuniti di Foggia, e alcuni responsabili del SISM Foggia.
ulteriori info su: www.mediciconlafrica.org www.foggia.sism.org
Comunicato Stampa SEGRETARIATO ITALIANO STUDENTI IN MEDICINA SEDE LOCALE DI FOGGIA PRESSO: VIA G. ROSATI 99/A , 71100 FOGGIA
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Carpino - inaugurazione Centro Culturale Andrea Sacco (10/03/2010)
17 Marzo 2006: ci lascia Z‘ndrea, 17 Marzo 2010 si inaugura il Centro Culturale Andrea Sacco
Certi “anniversari”, diventano un motivo che toccano le corde non di un qualsiasi strumento musicale, ma quelle molto più complesse della nostra anima.
Per la comunità carpinese la ricorrenza della morte di Andrea Sacco è un punto di ripartenza che ci rinnova e ci rigenera.
Il suo riscatto è il nostro riscatto. La sua celebrazione è il nostro modo di aprirci al mondo.
Per tutto ciò e molto altro siamo veramente felici della scelta del Comune di Carpino di dedicare alla memoria di Andrea Sacco il nuovo centro di animazione culturale situato presso il Palazzo Baronale.
Rimaneggiato più volte, con i torrioni scapezzati ed oscene superfetazioni che ne avevano irrimediabilmente deturpato il primitivo assetto architettonico, il Palazzo Baronale di Carpino sembrava condannato ad un inglorioso trapasso di memoria.
Crepe profonde, lesioni multiple, e diffusa corrosione delle murature avevano sempre più indebolito la massiccia mole dell’antico edificio. Grazie agli interventi di recupero e di restauro voluti dal Parco Nazionale del Gargano e dell'Amministrazione del Comune di Carpino con l'utilizzo dei fondi europei del PIS 15 “Territorio, cultura e ambiente nel Gargano” il Palazzo Baronale, che costituisce uno dei pochi monumenti del Paese torna dopo molti lustri a far parlare di sé.
Allo stato attuale delle conoscenze, è difficile assegnare una precisa datazione all’origine del Palazzo Baronale in argomento.
Dall'esame degli archivi comunali non è possibile avere un riferimento cronologico. Allora si è proceduto con un'analisti architettonica delle decorazione e dei fregi dei prospetti principali del palazzo. Da tale analisi i tecnici hanno evinto che l'edificio è stato realizzato nel periodo post classico.
Quindi la costruzione sembra collocarsi nel periodo di tempo nel quale la famiglia Varga-Cussavagallo (circa 1700-1748) possedeva il feudo di Carpino, anche se non è da escludere un riadattamento ai gusti dell'epoca di un edificio già esistente.
Ultimi feudatari, ai quali appartenne l’edificio, furono i principi Brancaccio di Carpino fino all’eversione del feudalesimo decretata nel decennio francese.
Con il fascismo il Palazzo divenne Casa del Fascio, e successivamente divenne centro ONMI, e quindi centro per i reduci di guerra.
Infine l'ultima sua utilizzazione fu quella di Centrale Sip, la società di telecomunicazioni italiana inglobata di recente in Telecom.
Fin dalle fasi progettazione degli interventi di recupero e di restauro l'idea dell'Amministrazione Comunale di Carpino è stata quella di creare un centro di animazione culturale, fruibile per i visitatori e i residenti.
In particolare che consentisse attraverso questo edificio la gestione strutturata del Folk Festival di Carpino.
Dei giorni nostri l'intenzione di dare alla luce un Centro Culturale capace di valorizzare il patrimonio culturale immateriale del Gargano, che fosse dedicato alla memoria di Andrea Sacco.
17 Marzo 2010 ore 18,30 - Inaugurazione del Centro Culturale Andrea Sacco
Il Comune di Carpino, Assessorato alla Cultura, è lieto di invitarVi nel Palazzo Baronale per l'inaugurazione del Centro Culturale Andrea Sacco
Programma --- Saluti:
- Prof. Rocco MANZO Sindaco di Carpino
- On. Antonio PEPE Presidente della Provincia di Foggia
- Avv. Maria Elvira CONSIGLIO Assessore alla Cultura della Provincia di Foggia
- Dott. Leonardo DI GIOIA Assessore Area Vasta Provincia di Foggia
- Avv. Rocco RUO Assessore alla Cultura Comune di Carpino
- Avv. Giandiego GATTA Commissario Ente Parco Nazionale del Gargano
- Dott. Nicola VASCELLO Commissario APT di Foggia- Avv. Michele ORTORE
residente Ass. Cult. Carpino Folk Festival
- Michele SIMONE Presidente Associazione Pro Loco Carpino
- Arch. Antonio CLEMENTE Presidente Italia Nostra sez. di Foggia
Relatori:
- Dott. Franco Mercurio - Direttore biblioteca ”La Magna Capitana”
- Dott. Carmine de Leo - Scrittore e giornalista
- Enrico Novielo - Musicista e scrittore
Moderatore: il giornalista Micky DE FINIS
Conclusioni:
Magda Terrevoli
Assessore al Turismo della Regione Puglia
Intervento Musicale dei Cantori di Carpino con Antonio Picininno
Comunicato Stampa Comune di Carpino- Assessorato alla Cultura
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Foggia - Salatto (Pd): "Tarquinio e il Pdl ricattano Foggia e i foggiani" - Il commento del candidato del Partito Democratico a margine della conferenza stampa di questa mattina del candidato del Pdl..(10/03/2010)
«L’operazione verità più urgente da fare a Foggia riguarda l’atteggiamento antifoggiano di cui il centrodestra si rende protagonista».
È il commento di Michele Salatto, candidato al Consiglio regionale del Partito Democratico, sui contenuti emersi nella conferenza stampa tenuta stamattina da Lucio Tarquinio e alcuni consiglieri comunali del Popolo delle Libertà.
«È vergognosa la spudoratezza di un vicepresidente del Consiglio regionale uscente –continua Salatto- che fa leva su un ricatto, dichiarando impossibile che il Governo nazionale si impegni al sostegno finanziario di una grande città come Foggia, se prima il sindaco non getta la spugna aprendo la strada al commissariamento».
«Tarquinio dovrebbe ricordare –aggiunge il candidato del PD– che quando regalò al figlio il giocattolo di un’impresa che viveva solo della greppia pubblica, è stato il centrosinistra a farsi carico del destino di decine di lavoratori che furono gettati in mezzo a una strada».
«L’esperienza dovrebbe insegnare a lui per primo –conclude Salatto– che lo sforzo rigoroso e limpido del sindaco Gianni Mongelli indica la strada maestra affinché tutta la politica guadagni, in questa città, credibilità. A nessuno deve essere consentito officiare messe nere per invocare un commissariamento che paralizzerebbe l’economia cittadina e gli sforzi che l’Amministrazione Mongelli sta facendo».
da Teleblu
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Foggia - "Evitare ai pugliesi un Vendola-Bis" - Conferenza stampa a Foggia del candidato al consiglio regionale in quota Pdl, Lucio Tarquinio.(10/03/2010)
Evitare ai pugliesi un Vendola bis. Lucio Tarquinio, candidato consigliere regionale per il Pdl, si è presentato alla stampa, insieme ad alcuni esponenti foggiani del popolo delle libertà. “Vendola – ha detto Tarquinio – ha portato alla Puglia un miliardo di euro di deficit nella sanità, oltre a finte stabilizzazioni a fini clientelari. Nei confronti della Capitanata – ha aggiunto – da parte della giunta che ha appena terminato il mandato si è vista solo grande ostilità nei confronti del gruppo Aerre, nella vicenda della diga di Piano dei Limiti e per l’Alta Capacità.
Vendola e compagni – ha concluso Tarquinio – è la stessa persona capace di perdere i finanziamenti europei per gli incendi di Peschici nel 2007. Un Vendola Bis significherebbe, secondo il consigliere regionale uscente del Pdl, un tracollo della Puglia.
da Teleblu
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ORSARA DI PUGLIA - E' una tredicenne la baby-sindaca di Orsara: vince elezioni col 58% dei voti (10/03/2010)
Se l'Italia votasse come i giovani orsaresi non ci sarebbe bisogno delle quote rosa. Il nuovo sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, a Orsara di Puglia, è una piccola donna. Si chiama Angela Impari, ha 13 anni, frequenta la terza media dell'istituto Comprensivo "Sacro Cuore" e ha stravinto le elezioni col 58 per cento dei voti validamente espressi.
Con la lista che ne ha sostenuto la candidatura, denominata "Per la nuova gioventù", ha ottenuto 76 preferenze, mentre la compagine concorrente è stata premiata da 56 voti. E' la seconda volta, dal 2004, che a vincere le "elezioni dei ragazzi" è una bambina: nel 2004, il primo baby sindaco fu Giuseppe Zullo; l'anno dopo la fascia tricolore del Consiglio dei piccoli andò a Leonardo Melchiorre; nel 2006 s'impose Morena Altieri. Angela Impari succede a Daniele Iatarola.
Il programma della piccola donna sindaca è molto semplice ed è sintetizzato in una pagina: il Consiglio dei Ragazzi s'impegnerà affinchè la scuola sia potenziata con nuove strutture e il paese offra maggiori opportunità di sport, musica, cultura e divertimento per i giovani.
La nuova assemblea dei piccoli, oltre che da Angela, è formata da Pasquale Acquaviva, Morena Mescia, Michele Acquaviva, Leonardo Terlizzi, Carmen Cericola, Guerino Poppa, Angelo Chillemi, Francesco Gallo e Daniele Terlizzi. Sindaca junior e baby-consiglieri, come i loro predecessori, potranno riunirsi, dopo aver finito interrogazioni e compiti.
Il primo cittadino dei ragazzi, inoltre, avrà la facoltà di intervenire durante le riunioni del Consiglio Comunale degli adulti illustrando le proposte dei suoi consiglieri e interrogando Mario Simonelli, il sindaco di Orsara di Puglia, che nel termine perentorio di 60 giorni dovrà rispondere per iscritto alle proposte o alle domande che Angela Impari vorrà porre all'attenzione dell'assise dei grandi.
La precedente baby-giunta si è distinta nell'impegno in favore di nuove attività culturali e di aggregazione per i ragazzi. Alla nuova sindaca-junior il compito di continuare l'ottimo lavoro svolto dai suoi predecessori.
Comunicato Stampa Comune di Orsara di Puglia
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FOGGIA - Omicidio Stornarella: Corbo resta in carcere (10/03/2010)
Sperava di poter tirare un sospiro di sollievo Domenico Corbo, l'agricoltore di 56 anni che sabato sera ha sparato ed ucciso Ionel Marin, un rumeno di 38 anni, perchè sorpreso mentre tentava di rubare all'interno della sua azienda; ma così non è stato. Per lui le porte del carcere restano chiuse.
Confermato il carcere, così è stato deciso questa mattina nel corso dell'udienza di convalida del fermo. L'uomo, interrogato dal Gip Carlo Protano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Un secco no-comment anche dal legale che assiste l'agricoltore. Corbo, lo ricordiamo, è accusato di omicidio volontario. La dinamica dell'incidente è stata chiarita dopo poche ore dal fatto di sangue.
E' stato lo stesso agricoltore a raccontare ai carabinieri quanto commesso. L'uomo era esasperato dai continui furti di bestiame subiti negli ultimi tempi.
Sabato sera ha udito nuovamente i cani abbaiare. Si è portato all'esterno della sua azienda e lì ha notato due uomini armeggiare nei pressi dell'ingresso.
A quel punto ha imbracciato il fucile calibro 12, legalmente detenuto, ed ha esploso i primi due colpi, solo a scopo intimidatorio. Poi li ha inseguiti ed ha sparato altre due volte. Un colpo ha perforato il lunotto posteriore dell'auto dei due malviventi, una Citroen Zx, con targa francese, che ha raggiunto alla nuca Ionel Marin.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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Foggia: furto all'asilo nido Tommy Onofri - La scuola rimarrà chiusa per la disinfestazione (10/03/2010)
Attrezzature video e audio del laboratorio ed altri oggetti sono stati rubati la notte scorsa dall’asilo nido Tommy Onori in viale Pinto a Foggia.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini ignoti sono entrate all’interno dell’istituto forzando la porta d’ingresso.
A causa del furto l’asilo nido comunale ha sospeso le lezioni fino a sabato per permettere la disinfestazione di tutto l’istituto scolastico.
Ufficio Stampa Città di Foggia - Ufficio Comunicazione - Staff Sindaco
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VIESTE - Maltempo, esondano canali sul Gargano Allagato il Tarantino (10/03/2010)
Diversi nuclei familiarisono stati evacuati durante la scorsa notte a causa degli allagamenti provocati dall’esondazione di due canali in località Palude Mezzane tra Vieste e Peschici.
Le intense piogge dei giorni scorsi hanno creato gravi problemi tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto evacuare una decina di nuclei familiari che sono stati poi ospitati, a spese dell’amministrazione comunale, in un albergo della città.
Decine sono le abitazioni, i box e gli scantinati allagati e i vigili del fuoco stanno ancora operando con idrovore e altri mezzi per liberare i locali dall’acqua che, in alcuni punti, ha raggiunto un metro di altezza. Sul posto sono al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco e alcune pattuglie di carabinieri.
Problemi anche nel Tarantino. La strada provinciale che collega la località San Basilio-Mottola con Palagianello è stata chiusa al traffico perchè resa impraticabile da un alluvione.
Rallentamenti e gravi disagi per la viabilità si stanno registrando in tutto il versante occidentale della provincia jonica.
Allagamenti vengono segnalati a Castellaneta, Palagiano, Mottola, Palagianello e Massafra. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per soccorrere automobilisti rimasti in panne o liberare scantinati sommersi dall’acqua. La pioggia sta cadendo incessantemente da ieri pomeriggio.
da
La Gazzetta del Mezzogiorno
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Manfredonia - "Baia dei Campi deve diventare centro del Distretto Turistico" - I progetti per la struttura viestana del candidato del Pd, Aldo Ragni. (10/03/2010)
“Recuperiamo il Centro Direzionale di Baia dei Campi e facciamone il cuore del Distretto Regionale del Turismo – è questa la proposta progettuale di Aldo Ragni, candidato Pd al Consiglio regionale della Puglia – I fondi necessari all’impresa sono reperibili dal Programma Operativo Interregionale (Poin) sul Turismo e dal Programma Attuativo Interregionale (Pain) per il rilancio turistico del Mezzogiorno presentati recentemente dalla Regione Puglia. Assumo l’impegno di farmi portavoce dell’iniziativa presso il nuovo governo regionale di Nichi Vendola.
Il Gargano e la Capitanata hanno i numeri, le strutture e tutto quanto necessario a rappresentare la punta più avanzata di una strategia economica che parta dal turismo per promuovere lo sviluppo integrato delle filiere inerenti l’agroalimentare, le agroenergie, l’enogastronomia e gli eventi culturali.
Da solo, il Gargano, conta circa 16mila posti letto nelle sole strutture alberghiere, vale a dire il 74 per cento della ricettività dell’intera provincia di Foggia e il 32 per cento della ricettività alberghiera di tutta la Puglia.
Nel suo insieme, la Capitanata esprime oltre il 40 per cento delle strutture ricettive pugliesi, più del 50 per cento dei posti letto di tutta la regione, muovendo un volume economico annuo, nel settore turistico, superiore ai 100 milioni di euro.
Non a caso il New York Times ha inserito il Gargano come una delle 31 mete del mondo più interessanti da visitare.
Di qui l’importanza di recuperare il Centro Direzionale che, in questo modo, sarebbe utilizzato per offrire una piattaforma di servizi e laboratori utili alla ricerca, al marketing territoriale, al sostegno qualificato alle piccole e medie imprese del nostro territorio, alla promozione di idee e innovazione nell’ambito del turismo e della salvaguardia ambientale.
La struttura di Baia dei Campi è di proprietà della Regione Puglia. Da 10 anni è inutilizzata e si discute di come farla diventare funzionale alla crescita del territorio. Il prossimo quinquennio è decisivo, poiché successivamente non avremo più le risorse europee dell’Obiettivo Convergenza.
Dunque, è necessario non perdere né l’occasione né altro tempo utile. Il Distretto Regionale del Turismo può trovare nel Gargano, nella Capitanata e nel recupero funzionale del Centro Direzionale di Baia dei Campi il motore di uno sviluppo turistico che, in provincia di Foggia, può già contare sulla stragrande maggioranza dei posti letto complessivamente disponibili in Puglia, su numeri di presenze e di visite che fanno della Daunia il principale attrattore turistico del Mezzogiorno.
E’ grazie ai nostri territori, alle coste del Gargano come ai luoghi sacri di tutto il Foggiano, che la Puglia, anche nel 2009, ha potuto incrementare il numero di presenze turistiche. Sono dati certi, indiscutibili, che pongono l’area della Capitanata al centro di un progetto, quello del recupero del Centro direzionale di Baia dei Campi, che può e deve rappresentare un’esigenza avvertita in tutta la Puglia”.
da Teleblu
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BARI - La Uil: in Puglia anche a febbraio aumenta la cigs: 5,9 milioni di ore - Il segretario Pugliese: “L’uscita dalla crisi è ancora lontana” (10/03/2010)
“Anche febbraio conferma che l’uscita dalla crisi è ancora lontana”: è quanto sostiene il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, commentando i dati sulla Cassa integrazione guadagni, rispetto allo stesso mese del 2009. “Rispetto al dato nazionale – dice il segretario – la situazione della Puglia risulta essere ancora più pesante: le percentuali di crescita nello stesso periodo, per gli interventi ordinari, straordinari e complessivi sono rispettivamente del 114,41%, del 529,72% e del 287,45%.
Tralasciando i dati percentuali e considerando, invece, il numero di ore autorizzate si registrano circa 2 milioni a titolo di Cigo, circa 4 a titolo di Cigs, e un totale di 5,9 milioni. In Italia, invece, nel Febbraio 2010 rispetto allo stesso mese del 2009, si registra un incremento di ore autorizzate a titolo di cassa integrazione guadagni ordinaria pari al 26,14%; mentre, considerando la cassa integrazione guadagni straordinaria l’incremento, nello stesso periodo di riferimento, è del 348%; la crescita media delle due tipologie d’intervento è del 123,49%”.
I numeri, insomma, dicono che si tratta di dati estremamente preoccupanti: “Infatti – prosegue Pugliese – non soltanto si è invertito il trend che aveva visto una diminuzione, seppur lieve, degli interventi di cassa integrazione ma, soprattutto, si riscontra, un aumento vertiginoso degli interventi straordinari. Ovvero, di situazioni occupazionali gravi, in aziende che hanno ormai definitivamente cessato il ciclo produttivo.
Bisogna, inoltre, considerare come circa il 20% degli interventi straordinari sono in deroga, ovvero riguardano quelle attività produttive con meno di 15 addetti e, quindi, fragili ed estremamente esposte alle variazioni di mercato. Occorrono – conclude Aldo Pugliese – interventi seri e forti da parte delle Istituzioni, che rilancino la produttività e garantiscano la stabilità e l’incremento occupazionale”.
La commissione lavoro della camera ha approvato un emendamento del Pd che prevede che la cassa integrazione ordinaria venga portata da 52 settimane a 78, ovvero da 12 mesi a 18. “Il Pd – sottolinea Ludovico Vico – ha avanzato la proposta di raddoppiare la durata della cassa integrazione ordinaria, portandola da 12 a 24 mesi. Ai lavoratori ancora in attività ma che non ricevono stipendio pur non essendo in cassa integrazione o mobilità”.
da quotidianopuglia.it
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Paura di donare il sangue? Non farlo può uccidere (10/03/2010)
La raccolta di sangue in Italia gode di ottima salute: nel 2009 sono state donate oltre 2,5 milioni di unità e 500mila in aferesi (attraverso separatori cellulari per ottenere singole componenti come le piastrine). Un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Una bella mano dal mondo dello sport e ultimamente dal basket nostrano.
La Due Esse Basket Martina, a inizio campionato, è scesa in campo insieme all’Avis (Associazione italiana volontari del sangue) per il lancio di una campagna di sensibilizzazione. Una sorta di gemellaggio tra i volontari donatori e la società che nel corso degli anni, ha saputo attirare l’attenzione di molti giovani per diffondere sempre più cultura dello sport sano. Lo slogan: ‘Campioni nello sport.. campioni nella vita’.
Non è nuova a iniziative del genetre: lo scorso anno la società ha aderito alla campagna nazionale dell’Aido, a favore della donazione degli organi. Tornando al Centro nazionale sangue del ministero della Salute, per il 2010 l’obiettivo è un ulteriore incremento del 4%, dato il persistente fabbisogno di sangue intero e soprattutto di plasma. Si stima normalmente che vi sia bisogno di 40 unità di sangue l’anno ogni mille persone, cioè circa 2.400.000 unità per la sola Italia.
Ogni giorno, negli ospedali italiani, vengono fatte 11 mila trasfusioni di componenti labili (4 milioni ogni anno), che sono necessarie per interventi chirurgici di alta specializzazione, per i trapianti, per curare pazienti onco-ematologici o i malati di talassemia.
Nonostante il sempre più attento e ponderato utilizzo del sangue, il fabbisogno è costantemente in crescita, sia per l’aumento dell’età media della popolazione sia per i progressi della medicina, che rendono possibile interventi terapeutici un tempo non possibili. La Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) ha denunciato una grande disattenzione dei media nei confronti della donazione del sangue, sottolineando la difficoltà nel riuscire a sensibilizzare la popolazione italiana a questo gesto di civiltà. Molti al solo pensiero storcono il naso, altri ne hanno timore: non fa male. Di donazione del sangue non si può parlare solo nei momenti di emergenza.
Delta da quotidianopuglia.it
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Povere mamme se per un videopoker il figlio ha disturbi comportamentali (10/03/2010)
Il gioco d’azzardo e’ diventato una piaga sociale e rischia di essere la “malattia” emergente del millennio. Intesa letteralmente. Con i circuiti del piacere perennemente stimolati da sollecitazioni esterne, nella modalita’ patologica e compulsiva, può diventare una tossicodipendenza il cui ‘sballo’ è costituito da ritualita’, sequenza e comportamenti che ruotano intorno al gioco.
Non è un’interpretazione sociologica ma una diagnosi medica vera e propria sottoscritta dai neuroscienziati che partecipano alla campagna nazionale per la sensibilizzazione sul gioco responsabile, sostenuta dai Monopoli di Stato.
Ce n’è davvero bisogno? Purtroppo sì se è vero che si profila sempre piu’ il rischio di una generazione dipendente da una scarica di dopamina extra per provare sensazioni fuori dall’ordinario, con il pericolo di una ‘porta d’ingresso’ verso comportamenti caratterizzati da aggressivita’, impulsivita’, rabbia e con una matrice sociopatica.
Scientificamente succede che quando la compulsione, la patologia al gioco attecchisce nel cervello questo non riesce, con il contributo della corteccia prefrontale, a frenare, neutralizzare il desiderio smodato, irresistibile e impulsivo di giocare. Si arriva a situazioni limite che, per chi non è dentro, chi non ne soffre le conseguenze, sembrano incredibili.
Come sembra incredibile che si arrivi a denunciare i propri familiari per sottrarli a questo circolo vizioso che comporta costi altissimi. Recentemente è successo a Galatina, Nardò, Torre dell’Orso, Merine e San Cesario. Per disperazione alcune mamme hanno denunciato alla Guardia di Finanza quanto accadeva in bar, circoli e club del Salento davanti a videopoker truccati. I figli giocavano dalla mattina alla sera, arrivando a rimetterci l’intero stipendio.
Se si capisce che il vizio è una malattia vera, come ogni dipendenza, anche quella del gioco può essere curata: con un trattamento farmacologico mirato e psicoterapie cognitivo-comportamentali per prevenire la cronicizzazione e contenere malattie come i disturbi di personalita’, dell’umore, gli attacchi di panico, la depressione e la dipendenza da altre sostanze.
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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Da lunedì frutta nelle scuole pugliesi Alimentarsi coi prodotti della regione - Iniziativa Ue promossa dal ministero delle Politiche agricole per mangiare sano (10/03/2010)
“Con questa iniziativa europea promossa dal Ministero nelle scuole primarie italiane, diffonderemo la cultura del mangiare sano a partire dai più piccoli. Insegnare ai bambini l’importanza di una alimentazione sana, basata sui buoni prodotti dei nostri territori e della nostra ricchissima tradizione agricola, ci aiuta a formare adulti consapevoli che riconoscono il valore di uno stile di vita, anche alimentare, improntato alla qualità e alla salubrità.
Insomma, a ricreazione meglio una mela o una pera dei nostri contadini che uno di quegli snack pieni di coloranti e calorie che fanno ingrassare. Educare al buon cibo e a uno stile di vita sano è il modo migliore per combattere malattie come obesità e diabete, senza contare l’aiuto che diamo ai nostri agricoltori promuovendo il consumo di frutta e verdura.”
Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia annuncia il lancio del Programma comunitario “Frutta nelle scuole”, promosso dal Ministero, in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Lunedì è cominciata la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli nelle scuole primarie delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, in Liguria, Toscana, Lazio, Sardegna e Umbria. Il 15 marzo la distribuzione si estenderà poi a tutte le altre Regioni.
Verranno distribuiti agli alunni delle scuole primarie prodotti di territorio stagionali quali mele, pere, arance, kiwi, fragole, carote, pomodorini, sedani, e di qualità (I.g.p., D.o.p., Biologici e da produzione integrata) per oltre 27.000 quintali di prodotto in oltre 5.000 scuole. Prevista anche la realizzazione di numerose misure di accompagnamento (visita a fattorie didattiche, centri di lavorazione, orti scolastici). Sarà inoltre attivato il sito web del Mipaaf www.fruttanellescuole. gov.it., con tutte le informazioni sull’attivazione del Programma comunitario Frutta nelle scuole.
da quotidianopuglia.it
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ROMA – Pure al Sud aumentano i consumi di energia elettrica: a febbraio più 2,6% - Terna: consumati 7,9 miliardi di kilowattora (14,8% del totale) (10/03/2010)
Nel mese di febbraio 2010 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26 miliardi di kwh, è risultata in aumento del 2,1% rispetto a febbraio 2009 quando si registrò una flessione del 10,5% nei consumi di elettricità, il secondo peggior risultato del 2009 dopo aprile (-11,5%). Il dato di febbraio 2010 si inserisce nel trend degli ultimi mesi di lenta ripresa della domanda elettrica. Lo rilevano i dati resi noti da Terna (l’ad è Flavio Cattaneo).
Al Sud (isole escluse), in particolare, il fabbisogno elettrico è stato di 3,8 miliardi di kilowattora (14,6% del totale nazionale), con una crescita del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2009. Nel primo bimestre del 2010 il Sud ha consumato 7,9 miliardi di kilowattora (14,8% del totale), registrando una crescita della domanda di energia elettrica pari a +2,2% (contro il +1,1% del totale Italia). A livello territoriale la variazione della domanda è differenziata sul territorio nazionale: +3,6% al Nord, +1,8% al Centro e -0,7% al Sud.
I 26 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 46,8% al Nord, per il 28,5% al Centro e per il 24,7% al Sud. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di febbraio 2010 ha fatto registrare un +1,1% rispetto al mese precedente.
La variazione della domanda di febbraio diventa +2,6% depurata dagli effetti di una temperatura media mensile superiore di circa un grado centigrado rispetto a febbraio 2009. A febbraio 2010 la domanda è stata soddisfatta per l’85,0% con produzione nazionale e per la quota restante (15%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,4 miliardi di kwh) è aumentata del 3,1% rispetto a febbraio 2009; in crescita le fonti di produzione termoelettrica (+6,3%), geotermica (+4,2%), eolica e fotovoltaica (+48,3%); in calo invece la fonte idroelettrica (-18,9%). Nel primo bimestre del 2010 la domanda ha avuto un lieve incremento (+1%) rispetto al primo bimestre 2009 che registrò una brusca flessione (-9,4%); a parità di calendario il risultato si attesta su un +1,4%.
da quotidianopuglia.it
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APRICENA - minisindaco appassionato di scacchi - Il 13enne Leonardo Palmucci (10/03/2010)
Tredici anni, appassionato di basket, scacchi, lettura e videogiochi, frequenta la classe “2 D” della scuola media “Fioritti” di Apricena. Materie preferite storia e matematica, suona il pianoforte, ama stare con gli amici, in palestra e presso il conservatorio di Rodi Garganico.
E’ Leonardo Palmucci, il nuovo Minisindaco di Apricena; presentati anche i “colleghi” del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Assessori: Bruno Arnese (Vicesindaco), Antonia Mininno, Nazario Cruciano, Giulia Nargiso, Martina Ciccone e Andrea Pipino; Presidente del Consiglio: Antonio Cesareo; Segretario: Antonio Strazza; Consiglieri di maggioranza: Bruno Arnese, Antonia Mininno, Umberto Piano, Pasquale Lange, Giulia Nargiso, Gianluca Galullo, Francesco Faiella, Nazario Cruciano, Martina Ciccone, Francesca Sassano, Severina Pastucci, Ilaria Galassi, Simone Gravina, Andrea Pipino, Antonio Strazza; Consiglieri di minoranza: Antonio Cesareo, Nino Nargiso, Luciano Nargiso, Giovanni Leggieri e Mario Villani. Tutti studenti del “Fioritti” (comprende anche il plesso “Rodari”), diretto da Arduino Albanese, presente all’incontro insieme alle docenti responsabili del “Progetto Minisindaco”: Angela Tartaglia, Michelina Colio, Anna Maria Cardella e Lucia Fioritti. «Il progetto – commenta il Dirigente scolastico – è una bussola. E in questo scenario mutevole, determinato dalla perdita di identità e di valori di riferimento, è fondamentale la voce dei ragazzi per costruire un progetto di partecipazione”.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Assicurazioni sugli stipendi dell’Amica Fg - ‘Saranno pagati’ (10/03/2010)
Un incontro con le organizzazioni sindacali aziendali e territoriali, convocato dall’Amministratore Unico, Michele Di Bari, per tranquillizzare tutti i dipendenti relativamente al pagamento degli stipendi del mese di febbraio. Di Bari, nel fornire tutte le necessarie delucidazioni, ha assicurato il pagamento dell’intero importo della retribuzione dei lavoratori entro la settimana prossima.
“Non posso - ha affermato l’amministratore unico - non evidenziare il senso di responsabilità e di attaccamento al lavoro dimostrato, anche in questa circostanza, dai dipendenti dell’Amica che, sia pure e legittimamente preoccupati per la situzione, hanno garantito il servizio di raccolta spazzamento con l’impegno di sempre”.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Qualità di vita a Foggia 60mila € per l’indagine - Progetto proposto alla Regione (10/03/2010)
“Tempi e spazi per una città vivibile”. E’ il progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, dall’Assessorato alla Legalità e Servizi Integrati Attività Economiche e dall’assessorato alla Pubblica Istruzione con l’obiettivo di promuovere la cultura della qualità della vita e dell’armonizzazione dei tempi e favorire la libertà degli individui in relazione ai propri stili di vita.
Con tale progetto, a cui hanno aderito complessivamente 14 enti tra cui Asl, Provveditorato e Questura, si vuole favorire la flessibilità dei contesti lavorativi per renderli più compatibili con le esigenze degli individui e delle famiglie, operando per agevolare l’armonizzazione dei tempi delle città, con particolare riguardo al sistema dei trasporti ed ai servizi pubblici locali.
Con 60mila euro, in caso di approvazione del progetto da parte della Regione, si cercherà di realizzare una prima vera indagine nella terza circoscrizione del capoluogo dauno per capire le esigenze nel cittadino. “Questo progetto ci consentirà di raccogliere informazioni, ad esempio, sugli orari o i collegamenti dei mezzi pubblici, spiega l’assessore alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino, per poter intervenire ed offrire un servizio più vicino alle loro esigenze”.
“Abbiamo la necessità di conoscere anche le piccole quotidiane necessità o problematiche dei commercianti per poter studiare un possibile intervento”, ha commentato il vice Sindaco Lucia Lambresa, con delega ai Servizi Integrati Attività Economiche.da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Anche il Gargano ‘candidato’ a sede del turismo congressuale - Workshop ed educational tour con i migliori esperti (10/03/2010)
In occasione della grande vetrina all’interno della Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, l’Assessore al Turismo Magda Terrevoli e la commissaria dell’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce Stefania Mandurino hanno presentato nello stand della Regione Puglia, le iniziative del progetto interregionale “Promozione del sistema congressuale: Italia for event”. I migliori buyer italiani del settore congressuale ed incentive house stanno conoscendo la Puglia attraverso splendide location, le eccellenze del comparto e le tipicità enogastronomiche e artigianali del territorio, grazie a dei Fam Trip (viaggio di familiarizzazione) organizzati dall’Assessorato regionale al Turismo.
L’Apt di Lecce, insieme a l’Università del Salento e Confesercenti-Assoturismo sono i soggetti attuatori della fase finale di Italia for event. Nello specifico il progetto prevede: la mappatura completa delle strutture pugliesi del comparto congressuale curata dall’Università del Salento; l’organizzazione di 3 Fam Trip rispettivamente: nel “Grande Salento” (Province di Lecce, Brindisi e Taranto), nella provincia di Bari e Valle d’Itria, nella provincia di Foggia e Gargano curata dall’Azienda di Promozione Turistica di Lecce; una brochure, realizzata da Confesercenti- Assoturismo, che sarà il risultato della mappatura, che comprenderà strutture , location, dimore storiche e tutto ciò che la regione offre nel segmento Mice.
Al momento sono stati realizzati 2 Fam Trip: quello del Grande Salento (10-13 dicembre) che ha visto protagoniste le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto e quello di Bari e la Valle d’Itria (4-7 febbraio). In totale i partecipanti (PCO ed Incentive house) sono stati 16 compresa una giornalista di settore. Gli ospiti, oltre alla visita delle più importanti location e strutture “dedicate” e delle bellezze storico-artistiche, hanno avuto l’opportunità di interagire con la variegata offerta dei settori della produzione e tradizione tipica regionale.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Sindacati: ‘Illegalità nella vigilanza ma la Prefettura di Foggia non ci ascolta’ - Denuncia della segreteria provinciale (10/03/2010)
“Duecentomila occupati, oltre il 60% nei servizi e nel commercio, segno di un’economia che ha subito una forte trasformazione per effetto dei processi di terziarizzazione degli ultimi quattro anni. Eppure, nonostante questa crescita, il nostro è un settore ancora troppo sottovalutato nell’ambito della programmazione economica e sociale in Capitanata”. E’ la denuncia di Mary Manocchio, che il V congresso provinciale della Filcams Cgil di Foggia ha confermato alla guida del sindacato che rappresenta i lavoratori del commercio, del turismo, dei servizi, del terziario, della vigilanza.
“Lavoratori – accusa Manocchio – utilizzati dalle amministrazioni in questa provincia per dare risposte al problema occupazionale e spesso per esigenze di tipo clientelare, e che sono vittime dell’assenza di progetti di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse umane. Una mancanza di programmazione e fondi che ha determinato uno stato di ingestibilità e di crisi finanziaria irreversibile”.
Vittime due volte perché, “come abbiamo sempre denunciato, l’affidamento dei servizi in appalto col ricorso costante al massimo ribasso porta le imprese a rifarsi sulla forza lavoro e si traduce in mancato rispetto dei diritti contrattuali, stipendi da fame, scarsa sicurezza”.
E’ il caso dei tanti lavoratori rivenienti dalla platea degli ex socialmente utili, dirottati su cooperative e imprese private cui sono stati affidati in appalto manutenzioni e servizi. “Un esempio di incapacità di programmazione è quello del Comune di Foggia, dove negli anni non si è proceduto a lavorare ad un progetto globale, individuando priorità e risorse, favorendo solo il business delle cooperative.
Oggi che si è di fronte al disastro finanziario, pur condividendo l’impegno del sindaco al risanamento necessario delle casse comunali, crediamo che non debba attuarsi a danno delle fasce più deboli, persone che hanno lavorato con profitto per tanti anni, è il caso del personale in servizio all’archivio comunale, e non possono ritrovarsi da un giorno all’altro senza reddito e lavoro. E se sommiamo gli stipendi non pagati, la cassa integrazione, la riduzione degli orari di lavoro, a breve potremmo trovarci di fronte ad una situazione di allarme sociale ingestibile”.
Terra di “conquista senza regole e senza codici”, denuncia la Filcams, si distingue come sempre il settore della vigilanza. “Evasione contributiva, fallimenti pilotati, mancati pagamenti degli stipendi, servizi H24 mascherati da portierato forniti agli enti pubblici: questo e molto di più registriamo all’interno degli istituti di vigilanza in Capitanata”.
Un appello diretto, quello di Mary Manocchio, a chi avrebbe il compito di vigilare “sul corretto adempimento degli obblighi di legge. Ci spiace che la Prefettura di Foggia abbia respinto la nostra richiesta di istituire un Osservatorio sul settore della vigilanza, ed ormai non sappiamo perché non risponde nemmeno più alle nostre sollecitazioni sulle continue violazioni al contratto collettivo del settore commesse dagli istituti.
Un atteggiamento incomprensibile”. Se quelli degli appalti rappresentano il 50% dei lavoratori e lavoratrici iscritti alla Filcams Cgil, non da meno sono le violazioni e il sommerso che affliggono tutte le attività che gravitano nell’orbita del commercio e del turismo.
da quotidianopuglia.it
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Questione morale, Vendola: ‘Non sia un ping pong’. Palese: ‘Codice insufficiente’ - Confronto a Sky Tg 24 tra i 4 candidati alle Regionali (10/03/2010)
A quale elettorato si rivolgono e come giudicano la propria campagna elettorale? Quanto i 4 candidati alle Regionali pugliesi hanno tenuto conto della questione morale nella costituzione delle liste? Sono alcune delle domande su cui si sono confrontati Vendola, Rizzi, Poli Bortone e Palese intervistati da Sky Tg 24 nella trasmissione “Decidi tu” il voto del 28 e 29 marzo . Ecco cosa hanno detto:
VENDOLA - Penso a un laboratorio sociale. Abbiamo dimostrato che potevamo guadagnare futuro investendo sull’energia rinnovabile e siamo diventati i primi produttori italiani di energie solare e eolica. Dimostrato che si poteva imporre al sistema di impresa l’ambientalizzazione degli apparati produttivi e in Puglia abbiamo ottenuto la legge più avanzata d’Europa per l’abbattimento delle diossine.
Abbiamo cercato di mettere al centro delle nostre politiche il territorio, la vita delle persone, le nuove generazioni. Siamo diventati un laboratorio politico perché una campagna elettorale come questa con migliaia e migliaia di giovani e intere famiglie, è una novità. E’ anche un laboratorio politico perché siamo in grado, come centrosinistra, di andare oltre il recinto dei partiti del centrodestra.
RIZZI - Noi proponiamo un laboratorio politico che è quello di essere alternativi ma stando dalla parte dei lavoratori. Gli operai si lamentano dei previsti licenziamenti, chiedono una discontinuità. Noi la proponiamo con una posizione politica dalla parte dei lavoratori che significa, nei fatti, la gestione operaia delle fabbriche, l’esproprio delle fabbriche e la gestione operaia e anche un reddito sociale per i disoccupati finanziati da tutti i soldi che Vendola e Fitto hanno regalato e continuano a regalare.
POLI BORTONE - Non mi pare che si siano fatti molti passi in avanti. L’impresa non mi pare sia stata supportato dalle istituzioni e dalla Regione. Ma non solo negli ultimi 5 anni. Se tante aziende chiudono, se tanti lavoratori sono sul lastrico, se la disoccupazione aumenta fino a punte del 28%, non mi pare che questi passi in avanti siano stati fatti e noi, che siamo un partito legato al Mezzogiorno e al protagonismo del Sud, pensiamo che ci sia una discrasia fortissima tra le potenzialità del territorio e l’incapacità delle istituzioni di creare un contesto nel quale la Puglia possa realmente svilupparsi.
PALESE - Nessun avanzamento nella regione né dal punto di vista politico né gestionale dei problemi dei pugliesi. Dal punto di vista politico c’è stata solo la costruzione del consenso, attraverso una gestione politica delle risorse pubbliche, e delle clientele da parte di Vendola.
In un anno è aumentata la spesa della pubblica amministrazione della Regione del 58%, sono stati fatti 538 contratti (Vendola lo interrompe: “Vedo che continui a dare i numeri” ndr), la spesa pubblica è stata di 38 mln di euro più quella delle società partecipate che hanno rappresentato un momento importante per la partita all’interno del centrosinistra, anche in riferimento alle primarie.
Solo attraverso le risorse pubbliche è stato acquisito questo consenso. C’è tutta una partita interna che è stata decisa come conseguenza della gestione clientelare della Regione. Ecco invece quanto è stato detto sulla questione morale:
POLI BORTONE - Credo che in tutte le liste ci siano persone che hanno avuto problemi. Io sono una garantista, quindi aspetto di sapere dal magistrato che cosa ci può essere rispetto a giudizi ancora in piedi. Non mi permetterei mai di dire né che Vendola né che Palese né che altri abbiano problemi di natura morale.
VENDOLA - La questione morale è troppo importante per diventare una pallina di ping pong nella polemica elettorale. Penso che la politica dovrebbe fare una riflessione non strumentale perché quello che ci dice la Corte dei Conti è qualcosa di inquietante: la radiografia di un paese nel quale la questione morale non è semplicemente una febbre passeggera ma è una malattia che vive in lungo e in largo. La medicina per curare consista nell’implementazione della trasparenza non solo nell’autoregolamentazione del decalogo etico del ceto politico ma nel potere di controllo sociale che i cittadini devono esercitare sugli atti della PA.
PALESE - Il codice etico non è sufficiente. Rispetto agli imprenditori Vendola si è tenuto in giunta, in conflitto di interessi, l’assessore alla Sanità per 4 anni ed è stato tolto quando si è aperta l’inchiesta. Sulla questione morale penso che in una notte Vendola ha sostituito 5 assessori, all’indomani ha fatto una conferenza stampa dicendo che era per la questione morale. Hanno tolto tutti i controlli nella sanità ed è normale che si pone una questione morale rispetto alla gestione.
RIZZI: Per noi sono immorali determinati punti programmatici degli altri schieramenti. Continuare a finanziare le aziende che delocalizzano, a privatizzare la sanità, la distruzione dell’ambiente per noi è immorale. Le nostre liste rappresentano uno spaccato di società che non viene rappresentato: operai, studenti, disoccupati. Vogliamo dar voce a chi non dà voce.
da quotidianopuglia.it
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ROMA - I medici di tutt’Italia protestano - Più tutela” (10/03/2010)
Centinaia di camici bianchi, hanno circondato con una ‘’catena umana’’ la sede della Conferenza delle Regioni, in via Parigi, a Roma per consegnare un ‘’Impegno per la sanita’ pubblica’’ con la richiesta di sottoscrizione ai candidati alle Presidenze.
La manifestazione nazionale, spiega una nota della Fp Cgil Medici, e’ stata promossa dalle principali organizzazioni sindacali mediche e della dirigenza del Ssn (Anaao, Cimo, Aaroi, Fp Cgil Medici, Fvm, Fassid, Fesmed, Snabi, Aupi, Sinafo, Federsanita’ e Sidirss) nell’ambito della piu’ generale Vertenza Salute per salvare il Servizio sanitario nazionale dall’invasione della cattiva politica, di amministratori incapaci e di affaristi.
da quotidianopuglia.it
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Trenta ricercatori pugliesi: ‘Vendola è coraggioso. Rimanga presidente’ - Appello per il voto: “Ha investito dove il governo ha tagliato” (10/03/2010)
Appello del mondo della Scienza: 30 ricercatori chiedono la riconferma di Nichi Vendola a presidente della Regione Puglia: Siamo persone impegnate nella ricerca per passione ed amore della conoscenza e per offrire alla società idee, dati e materiali che possano promuovere la cultura, l’economia ed il progresso.
Siamo abituati a lavorare collettivamente, appoggiandoci ai risultati dei nostri colleghi, consapevoli che la ricerca è essenziale per progettare il futuro del nostro paese. Siamo perciò molto preoccupati perché in quasi tutta Italia la politica taglia le risorse per la Scuola, l’Università e la Ricerca e, così facendo, distrugge le prospettive per i nostri giovani e prepara un destino di decadenza per il nostro Paese. In questo panorama desolato la Puglia ha rappresentato un’importante eccezione, dando alle altre regioni italiane un esempio da seguire.
Il Governatore Nichi Vendola ha avuto il coraggio di investire proprio dove il governo centrale ha tagliato. Ha scommesso sull’innovazione, sugli studenti, sui ricercatori, sulla gente. Ha creduto nella giustizia sociale, nei giovani, nello sviluppo e nella cultura. Lo ha fatto concretamente, mettendo risorse pubbliche a disposizione di quanti non avevano mezzi per continuare la propria formazione.
Ha dato impulso a quei temi che hanno impatto sulla società giusta, quella che produce, che non ruba, che suda e che, a volte, non riesce ad arrivare a fine mese. Ha rilanciato il turismo, ha difeso l’acqua come bene pubblico, ha rinvigorito le politiche energetiche, ha stanziato fondi per la ricerca e creato reti di laboratori pubblici per la ricerca industriale, ha pensato al lavoro ed all’avvenire dei nostri figli.
Ci ha rincuorato: ha dimostrato che le buone idee e le buone iniziative possono andare avanti, semplicemente perché la gente ne coglie il senso, si sente partecipe ed è difficile fermare cittadini coscienti dei propri diritti e dei propri doveri. Vogliamo sostenere Nichi Vendola, una persona coraggiosa, che riesce a restituire la speranza in un momento in cui sembra difficile sperare, che guarda al futuro anche nei momenti che sembrano più difficili, che tiene duro perché consapevole della forza delle proprie idee e dei propri ideali.
Lo sosteniamo perché rappresenta la speranza che si fa progetto. Noi, da persone che amano la scienza, che fanno della ricerca il proprio mestiere, che credono nel cambiamento, invitiamo tutti, i giovani, i genitori e le persone di buona volontà, a portare avanti insieme questo progetto, votando perché questa persona onesta e appassionata possa continuare a fare il governatore della Puglia, per costruire insieme a lui il futuro di questa regione e dunque anche dell’intero Paese.
Enrico Alleva; Leonardo Angelici; Paolo Amati; Claudio Babiloni; Roberto Bellotti; Carlo Bernardini; Massimo Brambilla; Luciano Canfora; Mario Capitelli; Vito Capozzi; Marcello Cini; Riccardo d’Agostino; Santolo De Benedictis; Ivan De Mitri; Francesco Paolo Fanizzi; Giorgio Forti; Umberto Guidoni; Margherita Hack; Gesualdo Loreto; Anna Maria Mancini; Giovanni Marsella; Giorgio Parisi; Saverio Pascazio; Cecilia Pennetta; Elena Ranieri; Franco Selleri; Francesco Paolo Schena; Lorenzo Vasanelli; Giuseppe Vasapollo; Alberta Zallone.
da quotidianopuglia.it
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Comunque l’Udc vota per Vendola (10/03/2010)
La stampa nazionale, in coro, si è accorta dei troppi forni in cui si è scottato l’Udc di Casini e lo sta già sbattendo nelle prime pagine, come il più sconfitto delle prossime regionali, non solo dalle nostre parti. Eppure Casini ha dominato il primo mese della campagna elettorale pugliese con il “no” secco a Vendola, arrivando addirittura a proporre i candidati alla presidenza delle 2 coalizioni.
Ciononostante ha perso, com’era previsto. Anzi, nessuno ha mai perso cinque volte una campagna elettorale in Puglia. Ha perso la prima volta con Vendola, che trionfò nelle Primarie con Boccia più di quanto si aspettasse, trasformandosi anche nel possibile leader di un centrosinistra che ha ormai liquidato anche Bersani, dopo Franceschini e Veltroni, per non risalire agli altri. La seconda volta Casini ha perso per non aver scelto con chi allearsi, dopo la sconfitta sua (non soltanto di Boccia e del Pd) alle Primarie del centrosinistra, stravinte da Vendola, meglio di 5 anni prima, con lo stesso Boccia, sempre per la candidatura alla presidenza.
E come poteva perderle, se Vendola, rispetto alle precedenti Primarie del centrosinistra, aveva il vantaggio, per così dire organizzativo, dei cinque anni da presidente della giunta pugliese? Basta pensare alla mobilitazione dei “bollenti spiriti” dell’assessore alla Trasparenza Minervini (le truppe di Vendola, le definì Emiliano) per capire che le sconfitte erano inevitabili. Da evidente punizione per il “no” alla ricandidatura del governatore uscente.
Terzo insuccesso di Casini. Invece di allearsi col PdL, secondo la stessa logica dei suoi due forni iniziali, dopo aver avuto addirittura la possibilità di designare il presidente della giunta (infatti, fece il nome di Nicola De Bartolomeo), preferì aprire un terzo forno, quello che ha cominciato a cuocerlo nell’acqua sua stessa. Improvvisamente Casini ha creduto alla befana, ritenendo possibile far vincere in Puglia un terzo candidato.
E continua a credere alla befana anche Cesa, segretario dell’Udc, che ieri ha ripetuto, come se i pugliesi non avessero capito nulla: “La vera novità di queste elezioni si chiama Poli Bortone: è il candidato migliore in questa Regione”. Quarta sconfitta di Casini. Ha alleato l’Udc al movimento della Poli Bortone, non viceversa, come sarebbe stato logico per un altro motivo: se il PdL l’avesse candidata alla presidenza regionale, come lei voleva, la Poli Bortone sarebbe rientrata nel centrodestra.
La quinta sconfitta è con Vendola. Nessuno è riuscito, forse neppure nella storia elettorale italiana, a far votare, da dissidenti del proprio partito, il candidato al quale lui stesso, da leader, aveva detto ripetutamente di no, anche senza se e senza ma. Da non credere. E chi è stato costretto da Casini alla dissidenza e a votare, pertanto, per Vendola? Proprio il Ferrarese che aveva aperto in Puglia con successo, alla presidenza della Provincia di Brindisi, il primo forno dell’Udc: l’alleanza col centrosinistra.
E’ difficile prevedere quanti elettori a Brindisi e provincia seguiranno Ferrarese nel votare la lista dell’Udc e poi quella di Vendola per la presidenza, un “incasinamento” che non sarebbe riuscito neppure a Casini. Ma non vi è dubbio che l’unico a stupirsi, in Puglia, della decisione di Ferrarese sia Casini.
Gli elettori, quelli dell’Udc per primi, sono pitagoricamente certi da sempre, a differenza dei leader nazionali, che votare Vendola significa solo far perdere la Poli Bortone, l’Udc e Io Sud. Altro che vincere con la candidata migliore. Lo schiaffone di Ferrarese è, dunque, più a Casini che alla senatrice.
Di fronte a questo errore, anche la candidatura dell’ex deputato Mele è un falso scopo, tanto vero che Mele ha subito detto, a mezzo stampa: “Meglio che Ferrarese stia zitto. Lui, la prima pietra non la può scagliare: non è un uomo senza peccati. Io ho commesso un errore, lo so.
Ma perché vogliono comprimere il mio diritto a partecipare alle elezioni?”. Per farsi capire meglio, Mele ha aggiunto: “L’anno scorso non riuscii ad essere eletto consigliere provinciale solo per lo 0,05 % di voti”. Ed è certamente anche per questo che la Poli Bortone ha confermato la candidatura di Mele, mandando a dire a Casini e Cesa: “Sono situazioni locali, non personali.
A Ferrarese dico che, per quanto ci riguarda, continueremo a rispettare i patti”. La Puglia si è fortunatamente affrancata dalle liste da salvare giudiziariamente o per decreto, e c’è chi lo ritiene un fatto incredibile. Ma neppure in un Paese come il nostro c’è un’altra Regione dove leader nazionali di partito, dopo aver strenuamente bocciato la ricandidatura di Vendola, abbiano messo gli elettori del proprio partito nelle condizioni di votarlo, comunque. E probabilmente di far eleggere in Consiglio regionale l’ex deputato Mele, sesta evidentissima sconfitta dell’Udc nella campagna elettorale pugliese.
GIS. da quotidianopuglia.it
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Il potere della scheda elettorale (10/03/2010)
Manca poco alle elezioni regionali e, immancabilmente, lo screditamento dei candidati Pdl, l’accerchiamento allo stesso premier Berlusconi si fa più pressante e insidioso. Lo scopo è quello di creare, imbastire accuse, processi per presunzione di reati diretti e indiretti, costringerlo all’angolo come un pugile suonato e nella condizione di non poter reagire e difendersi, eliminando i suoi secondi, il massaggiatore e quant’altri lo circondano.
In realtà, da noi furoreggiano, sforzandosi di dominare la scena, agitatori, provocatori di varia specie impegnati su un solo fronte con un solo bersaglio, senza esclusione di colpi: l’avversario in politica, il nemico da abbattere. Tutti i mezzi sono consentiti e resi efficaci: avvisi di garanzia, iscrizioni nel registro degli indagati, intercettazioni telefoniche, fino alla carcerazione preventiva.
Lo scopo è sempre lo stesso, recare pregiudizio, inventare indizi che solo il tempo e le lungaggini procedurali potranno alla fine smantellare. Le nostre non sono accuse, né desideriamo suggerire scelte e accendere dubbi. Gli elettori sono consapevoli di dover scegliere il candidato giusto alla luce dei fatti, delle realizzazioni, dei benefici, al di là delle accuse infondate, dei pregiudizi, della bagarre con l’unico obiettivo di raggiungere il potere.
E’ quasi consacrata, in prossimità di ogni tornata elettorale, l’abitudine di spolverare ogni mezzo per il fine, non lasciando niente al caso ma preparando con meticolosità la linea di attacco. Non è con la solidarietà e la sponsorizzazione di una tesi che si può uscire dal dubbio di operare per il meglio.
E’ indispensabile l’esame approfondito di quanto ci viene propinato, della realtà che ci circonda. Solo la virtù del buon senso può condurre a scelte e risultati positivi. Le liste elettorali sono variegate e, di solito, il candidato è oggetto di scrupolosa attenzione dalla controparte, salvo a scoprire che in casa propria si annidano gli stessi dubbi e le stesse presunte colpe dalle quali le parti in lizza tentano la via di fuga.
I nuovi candidati sono tutti contro la corruzione, la concussione, gli illeciti guadagni conseguiti da finanziamenti dello Stato per opere pubbliche, anche pregressi. Si può configurare, perciò, una sorta di assalto al treno dei desideri sul quale prendere posto e sgomitare per la conquista dell’ agognata poltrona. Ma, per fortuna, il potere affaristico e lo sperpero di comuni risorse possono essere debellati dal potere
Ludovico Casaburi da quotidianopuglia.it
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Nevica nel Foggiano. A14 bloccata verso Sud. A Corato schianto fra tir e furgone: 2 morti - Allerta meteo per altre 36 ore (10/03/2010)
Poco importa se alla primavera mancano ormai dodici giorni: in Puglia e Lucania ancora temperature rigide che sfiorano gli zero gradi, vento forte e pioggia abbondante. La A14 Bologna-Taranto bloccata in direzione sud per un’abbondante nevicata, resta percorribile grazie all’intervento dei mezzi spargisale. L’allerta durerà altri due giorni.
Situazione difficile soprattutto in Capitanata: nevica al confine tra le province di Foggia, Campobasso, Benevento e Avellino. Nessun segnale di disagio alla circolazione stradale: Polstrada e Anas consigliano di munirsi di catene o pneumatici termici. E per il maltempo si registra un incidente a Canosa: due morti.
Due operai, Luigi Germano di 48 anni e Michele Lisco di 29 erano diretti al Nord per lavoro: col furgone si sono scontrati con un tir sulla provinciale 231. Sbloccati in mattinata i collegamenti con le Tremiti. Oggi partenze ancora incerte. Non va meglio nel Barese: 8 gradi la massima, 2 la minima. Zero gradi nel Norbarese; 6 nel Brindisino e Salento.
Miglioramenti soltanto da domani. Per i meteorologi è l’inverno più freddo degli ultimi 30 anni. Non solo: per la primavera bisognerà aspettare almeno un altro mese. L’ondata di gelo distrugge ortaggi e frutta: il colpo di coda dell’inverno provoca danni a molte colture orticole in campo aperto e frutteti che hanno cominciato a germogliare e di conseguenza crescono i costi per le serre per l’aumento dei consumi di gasolio.
Così la Cia, Confederazione italiana agricoltori, preoccupata “per la distruzione di molte coltivazioni che rende ancora più grave una situazione, quella dei produttori agricoli, di per sè molto difficile”. Il maltempo, con gelate diffuse e violente folate di vento siberiano, ha avuto conseguenze per gli alberi da frutta (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi) che in alcune zone, soprattutto nelle regioni del Sud, sono fioriti gia’ da diversi giorni. Alcune di queste colture, purtroppo, sono andate perdute. Stesso discorso per gli ortaggi.
La Cia aggiunge: “Nei campi a cielo aperto il gelo, specialmente nelle prime ore del mattino, ha messo a dura prova diverse coltivazioni. Danni soprattutto per alcuni tipi di insalate, per broccoli e carciofi. Stesso discorso per la floricoltura: 30 % in meno della produzione di mimosa.
La nuova ondata di freddo ha fatto aumentare anche i consumi di gasolio agricolo, specialmente nelle serre. Al danno - conclude la Cia – la beffa: non c’è più l’”accisa zero” e così i produttori vedranno crescere i costi che gia’ hanno toccato livelli insostenibili”.
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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Regionali, sanità e questione morale nel confronto tra i quattro candidati - Palese e Poli Bortone: “Vendola ha fallito” e lui: “Sistema rivoluzionato” (10/03/2010)
Secondo confronto televisivo a 4 voci su sanità e questione morale (serv. a pag.3). Ecco in sintesi l’animata discussione di Vendola (in collegamento da Firenze), Palese, Poli Bortone e Rizzi su Sky Tg 24.
VENDOLA – Ho ereditato 10 anni di malgoverno della sanità della destra con una sequela di scandali ancora oggetto d’indagine e con dissesti economici significativi. Il quadro del 2005? Le macchine per la diagnostica erano degne di un museo archeologico e la rete ospedaliera era stata ridisegnata non tenendo minimante conto delle esigenze assistenziali del territorio: le liste di attesa sono una vergogna che fa esplodere la protesta popolare.
Abbiamo trovato condizioni drammatiche in tanti ospedali: dalle trappole per topi nelle cucine alle mancate messe a norma. Abbiamo modernizziamo i reparti, l’infrastrutturazione tecnologica, speso mezzo miliardo per la diagnostica di ultima generazione in tutte le Asl. Come effetto, per la prima volta, abbiamo l’abbattimento del numero dei pugliesi che vanno a ricoverarsi fuori regione. Dal 2007 siamo riusciti a interrompere questa catena di dolore che è anche di spreco economico.
PALESE - In questa legislatura c’è stato un fallimento generale sia assistenziale sia gestionale. Le liste di attesa si sono quintuplicate (la task force del professor Carella alla fine ha gettato la spugna, dicendo che la gestione politica della sanità impediva eliminazione o riduzione delle liste d’attesa). Vendola doveva fare di più.
Siamo a livelli emergenza che il presidente ha sulla coscienza. A causa della cattiva gestione della sanità i pugliesi hanno pagato in questi 5 anni un miliardo di euro di tasse in più rispetto alle altre regioni: l’Irpef allo 0,50, l’addizionale sul gas metano e sui rifiuti. Continuiamo ad avere un sistema in cui non c’è una Pet pubblica in tutta la regione e i malati oncologici sono costretti ad andare in altre regioni (Vendola ha replicato così: “Ci sono 2 Pet-tac a S. Giovanni Rotondo e al Policlinico, altre 5 in via di installazione e basta andare alle Agenzie delle entrate per accorgersi che mentre Palese ha aumentato l’Irpef per 3 anni al 100% dei pugliesi, io l’ho fatto per due anni al 12% dei pugliesi.
E ricordo che Palese per 5 anni ha fatto pagare a tutti i pugliesi il ticket farmaceutico”, ndr). Si deve intervenire chirurgicamente, attraverso un potenziamento dei servizi territoriali con grande intensità diagnostica eliminando gli sprechi, potenziando i servizi territoriali, cancellando le liste di attesa, ripristinando i controlli.
POLI BORTONE - Vendola ha fatto la sua campagna elettorale nel 2005 proprio sui temi della sanità e su quelli ha toppato perché non è che sia migliorato il sistema. Sarà necessario fare luce sullo stato in cui versa la sanità per evitare che si ripetano in futuro casi come quelli emersi con le inchieste della magistratura. La sanità è stata ridotta così al termine di 10 anni in cui il governo Fitto prima e quello Vendola poi, in perfetta continuità, non hanno fatto nulla per incidere su ciò che non va.
RIZZI – C’è un problema di continuità e lo si evince da come viene gestita la sanità pubblica. C’è quasi un miliardo di euro che viene speso per le convenzioni con i privati e c’è da chiedersi in che modo eliminare queste convenzioni per rilanciare una sanità pubblica. E c’è l’esempio del S. Raffaele di Taranto, emblematico di come gli schieramenti siano d’accordo sulle linee di condotta sulla sanità pubblica. Noi siamo per la ripubblicizzazione totale della sanità.
Barbara Minafra da quotidianopuglia.it
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